L’orgoglio di aver vinto un grande campionato: Inter – Roma 3-1

Contro la Roma siamo stati avvantaggiati da due fattori: la serena determinazione messa in campo e l'atteggiamento tattico squilibrato della squadra allenata da Fonseca. Quando giochi contro questa Inter e accetti di giocartela in campo aperto, devi essere una grandissima squadra per sperare di spuntarla. Persino quanto l'Inter schiera diverse seconde linee anche nei ruoli chiave. E questo è un grande merito di Conte. Abbiamo sofferto l'avversario un po' solo nei primi 20' del secondo tempo, ma avremmo potuto fare almeno 5-6 goal. Di sicuro più di loro. Resta un campionato di altissimo livello internazionale e nel quale l'incertezza che regna in ogni partita produce un logorio psicofisico tale da giustificare ampiamente le difficoltà delle nostre big in Europa. Nessuna nostra squadra può permettersi di panchinare, in una semifinale di CL, giocatori per un valore di circa un miliardo, mettendone in campo - ovviamente - di più forti e costosi. Non abbiamo battuto squadrette nel corso di questo campionato tuttavia: abbiamo compiuto una autentica impresa. Strepitosa. E ripetersi sarà tutt'altro che semplice. Le questioni aperte sono tante. Intanto arriva la settimana di Juventus - Inter. Una sfida per forza di cose molto sentite. Questa Juventus ha una squadra molto forte e non inferiore alla nostra in linea teorica. Per vincere sarà necessario che i tre centrocampisti e magari uno degli attaccanti si sdoppino con i tempi giusti, con il massimo di determinazione e spirito di sacrificio. Ma non sarà facile: una decisione arbitrale o una giocata di un fuoriclasse potranno determinare il risultato o almeno l'andamento del match.

Qualche volta i sogni muoiono in tarda serata: Borussia Dortmund – Inter 3-2

Molto probabilmente con la sconfitta di Dortmund svanisce il sogno di vedere da subito un'Inter competitiva in Europa. Effettivamente vincendo le prossime due partite andreammo a 10 punti: il destino così sembrerebbe essere nelle nostre mani, ma non ci sono dubbi sul fatto che fare bottino pieno contro lo Slavia e contro il Barcellona sia un'impresa difficilmente realizzabile. Se trascuriamo la Champions, diciamo così, possiamo dire in ogni caso che siamo andati anche oltre i nostri sogni, almeno quelli realistici. Questa squadra è in grado, se dà il massimo, di sconfiggere le squadre deboli e medie del nostro campionato e persino alcune delle migliori. Se ci confermeremo, centreremo sicuramente l'obiettivo stagionale. Fanno discutere le dichiarazioni del mister nel dopo-partita. Nel post concentriamo l'attenzione sulle "responsabilità" della sconfitta e su come valutare le esternazioni di Antonio Conte.

La situazione attuale (un tentativo di “leggere” il nostro momento con equilibrio)

A pochi giorni dall'inizio del campionato, facciamo il punto sulla situazione attuale dell'Inter, provando a leggere il momento della nostra squadra attraverso una analisi equilibrata e con un minimo fondamento. Lo facciamo con una ricostruzione storica e concentrando in particolare l'attenzione sui due anni della gestione di Luciano Spalletti e poi sulle premesse e l'andamento di questa sessione di mercato estiva e del pre-campionato. Al momento non c'è certezza che in termini di puro organico ci si sia rafforzati. Molto dipenderà dalla cessione di Icardi, il vero salto di qualità ci sarà solo se arrivassero da qui alla fine del mercato due fuoriclasse a centrocampo e in attacco. Aspettiamo, adottando in ogni caso come tifosi nerazzurri i motti Fiducia (dal ragionamento) e Speranza (dalla passione).