Giustamente rinviata la partita della prima squadra a Firenze. Vanno ovviamente gli auguri di tutto il blog a Edoardo Bove: ci auguriamo prima di tutto la sua ripresa e poi che possa anche ritornare a calcare i campi da gioco. Sul campionato dei "grandi" abbiamo intanto le conferme di Napoli e Atalanta, una flessione della Lazio, un altro pareggio della Juventus e una secca vittoria del Milan. Mentre la Fiorentina, nel primo quarto d'ora contro di noi e prima della sospensione e del rinvio della gara, aveva confermato di essere una squadra costruita in maniera razionale e con competenza. Non sarà un campionato facile e il rinvio della gara contro la Fiorentina, doveroso ovviamente, è comunque una complicazione in più sul nostro cammino. Veniamo alle giovanili. La premessa è che il campionato degli Under 17 non si è giocato. La Primavera perde tre a uno contro i rossblù del Genoa. La cosa che si evidenzia dalla gara è che loro hanno più giocatori, rispetto a noi, in grado di affrontare il prossimo il campionato dei "grandi", mentre noi abbiamo elementi più efficaci nella giocata singola, ma meno attrezzati sul piano muscolare e dell'intensità (es. Topalovic e Quieto). Partita condizionata anche dall'espulsione di Zanchetta, ma a quel punto (il risultato finale è stato di tre a uno) eravamo comunque sotto di due a uno e la situazione in campo appariva abbastanza delineata. L'Under 18 di Benny Carbone batte quattro a due il Lecce in una partita a due facce. Nella prima frazione di gioco ha prevalso il nostro gran gioco, fatto di agilità, di scambi di prima, di manovre interessanti; nella ripresa sono stati loro a prendere il sopravvento a metà campo, ci hanno messi sotto sul piano del ritmo e della corsa e sono anche arrivati al pareggio. Poi sono state decisive le due punte Iddrissou e Moressa per portare a casa la partita. L'Under 16 di Solivellas, in campo con una formazione alquanto rimaneggiata, vince due a uno contro i pari età dell'Hellas Verona. A segno Limido (migliore in campo) e Salviato. L'Under 15 vince tre a due contro l'Hellas Verona. Una vittoria fondamentale contro una squadra che ci precedeva di quattro punti in classifica mentre la vetta era ed è ancora lontana. Cosa clamorosa per una squadra che ha dominato l'anno scorso il campionato nazionale Under 14. Partita il cui andamento è degno di un "film giallo". Sono emerse tra tutte le individualità di Lucarelli e Forlani, di Marchesi, dei subentrati Ferri e Penta.
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L’estasi e l’inquietudine
Nel giorno dei festeggiamenti più sfrenati e gioiosi, una preoccupazione forte e fondata agita i cuori nerazzurri. Difficilmente Steven Zhang (la proprietà più vincente della storia dell'Inter dopo la famiglia Moratti) riuscirà a trovare una soluzione che gli consenta di restare al timone: questo significa che siamo davanti alla chiusura di un ciclo e all'apertura di una nuova fase, ricca di prospettive e di incognite. Parlare di un salto nel buio non è purtroppo sbagliato e questo genera inevitabilmente una profonda inquietudine. Siamo al top o quasi e migliorare appare a questo punto impossibile, mentre il rischio di un ridimensionamento di ambizioni e di successi è invece reale. E possiamo già considerare che la stampa stia già manifestando una certa soddisfazione e un malcelato senso di rivalsa possibile dopo avere masticato amaro in questi ultimi anni. Le incognite sono tante, il mondo del calcio italiano è ricco di insidie che conosciamo bene, in attesa di chiarezza ed i nuove indicazioni non sappiamo che cosa succederà per quello che riguarda le operazioni di mercato e i rinnovi più costosi... Come tifosi quello che possiamo e dobbiamo fare è stringerci comunque attorno alla squadra (anche per questa ragione troverete nel post un'ampia sezione dedicata alle giovanili con i report delle gare di Under 19, Under 18, Under 16 e Under 15...) e "chiedere" prima di tutto la garanzia che la nuova proprietà (se ci sarà) rispetti la rettitudine morale che caratterizza storicamente la nostra società. La seconda è che si mantenga almeno l'attuale competitività e il fascino crescente che i nostri colori incontrano in ogni parte del mondo. Chiaramente la speranza è che si possa in qualche modo comporre un disegno unico, accettato e condiviso tra tutti, proprietà, gruppo dirigente, settore tecnico e giocatori, una fiducia e una stima reciproca che sono stati il tratto dominante e la vera forza dell'Inter in questa fase storica. Forza Inter!

