Quando una squadra vince uno dei cinque campionati che contano in Europa, con l'autorevolezza con cui l'abbiamo vinto noi, i sogni di gloria sono pienamente legittimi, forse anche ienvitabili. Sappiamo che se avessimo confermati i gruppi dei dirigenti, del settore tecnico, dei giocatori, sarebbero bastati due innesti di vera qualità per giocarcela più che dignitosamente con le più forti del continente. Sotto Suning abbiamo vissuto un quadriennio straordinario e di crescita sotto tutti i profili, ma soprattutto su quello dei risultati sportivi, ma l'impatto della pandemia sulla nostra società è stato devastante. A questo punto Suning aveva due strade possibili: cedere l'Inter o ridimensionare il bilancio societario e di conseguenza le ambizioni sportive della squadra, in attesa di una evoluzione della situazione contingente. È stata scelta la seconda strada, considerata praticabile anche da Beppe Marotta, ma gli obiettivi sono rientrare sul mercato di una cifra elevata (abbiamo già dovuto vendere un giocatore molto importante come Hakimi) e ridurre le spese correnti (in particolare gli ingaggi). Senza volere essere disfattisti tuttavia, riponiamo le nostre speranze in particolare in Marotta, auspicandoci che riuscirà a presentare per il prossimo anno un'Inter ancora competitiva almeno in Italia. In questo post Luciano Da Vite fa il punto della situazione e poi si dedica a quelli che possono essere i prossimi sviluppi per quello che riguarda il calciomercato, esprime le sue preferenze e le sue idee su quelli che potranno e dovranno essere accorgimenti tattici necessari a seconda di come sarà composta la squadra.
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Inter: i giorni che possono cambiare la storia
Ritorna il blog con un nuovo post di Luciano Da Vite. I prossimi mesi saranno giornate decisive per il futuro della nostra Inter e si impongono riflessioni che riguardano il futuro prossimo e quello a medio termine della nostra squadra, dal punto di vista societario ma anche delle prospettive tecniche (risultati possibili, organico da migliorare). Sono fattori in qualche modo decisivi su entrambi i piani, che per altro risultano indissolubilmente collegati. Società, campionato, prospettive: esaminiamo le questioni separatamente, pur tenendo presente la loro interconnessione.
È ufficiale, quest’anno si lotta… per non retrocedere: Manchester United – Inter 1-0
La sconfitta in gara amichevole contro il Manchester United, oltre che l'immobilismo sul mercato e le dichiarazioni di Antonio Conte, hanno generato un certo malcontento tra i tifosi. La sfida contro i Reds non ci ha detto bene: il Manchester ha vinto meritatamente, ma quella scesa in campo contro di loro non era e non sarà la vera Inter, priva di molti titolari (tra cui i tre sudamericani, Godin, Lautaro e Vecino) e praticamente senza attaccanti. Ci sono però dei problemi: a parte gli attaccanti, manca fisicità in mezzo e si propone il problema degli esterni di centrocampo. Conte ha sollevato dubbi anche su Perisic. Urgono risposte dal mercato, ma è presto per disperare. Restiamo vigili, ma anche calmi e fiduciosi.


