I due Martinez e l'abnegazione di tutto il gruppo, ci tengono a galla in una partita che, oltre alla solidità di un Genoa messo benissimo in campo e ricco di uomini con gamba e buona tecnica, ha confermato il momento di chiara flessione che stiamo vivendo e già evidenziato dallo score delle quattro gare precedenti. Si tratta di una flessione assolutamente normale e prevedibile: l'Inter ha giocato sino ad ora 37 partite ufficiali, come ha ricordato Inzaghi e i molti nazionali anche sei in più. Inoltre la rosa non era così competitiva come sostenevano gli interessati fautori delle “due squadre”, e a questo si è aggiunto il fatto che proprio nel momento in cui sarebbe stato necessario ricorrere a un turn over ragionato, l'infortunio di alcuni giocatori chiave e la confermata scarsa efficienza di alcune alternative hanno accentuato la condizione di disagio. Tutta la squadra è apparsa meno reattiva del solito, meno brillante nell'impostazione, meno pronta nel liberarsi della palla e meno propensa a vince i duelli di forza e a conquistare le seconde palle. Anche se è vero che il secondo tempo, comunque migliore del primo, potrebbe far pensare a una notevole incidenza del fattore mentale. Positivo l’esordio in campionato con la maglia dell’Inter di Josep Martinez, mentre è stata determinante la prova delle colonne della squadra: Acerbi, Lautaro, Barella e – quando è entrato in campo – Chalanoglu. Hanno trascinato i compagni alla vittoria. Una Under 20 non all’altezza delle ultime prestazioni vince comunque tre a zero in trasferta a Bologna (Topalovic, Lavelli, Cocchi). Facciamo il punto anche sull’Under 15: squadra che ha vinto il campionato nazionale Under 13 e Under 14 e che dopo la vittoria contro la Cremonese (3-1) è seconda in classifica. Da segnalare le prove di Foroni, Bagnara, G. Omini e Marchesi. L’Under 18 vince 3-2 contro la Sampdoria a Genova. Note positive da Kartelo e Vukoje.
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U20 – Un campionato difficile da interpretare, serviranno almeno una decina di partite: Inter – Bologna 1-1
Prima partita del nuovo campionato primavera, un campionato difficile da valutare perché per la prima volta il limite di età è stato aumentato di un anno. Quindi bisognerà capire quale politica hanno attuato le diverse società: se puntare a fare bene in categoria (Under 20) o se mandare i classe 2005 a giocare nel campionato dei "grandi". Per quanto riguarda l'Inter, stando a questa prima uscita, la scelta sembrerebbe essere stata quella di mandare i classe 2005 più pronti a "giocare" (Stankovic, Di Maggio Stante, Stabile, Pio Esposito era andato a giocare in Serie B già l'anno scorso) e di tenere quei giocatori che si ritiene debbano compiere un altro step prima di misurarsi con i professionisti. La rosa a disposizione di Andrea Zanchetta, "promosso" da quest'anno alla guida della formazione Primavera (nel post Luciano Da Vite fa il quadro sulla storia del nostro allenatore, che conosce da quando allievo regionale è arrivato all'Inter dalla Biellese, giocatore di grande eleganza e visione di gioco, ma con un fisico gracilino, come allenatore è passato da noi diverse caategorie prima dell'approdo alla Primavera, la sua Berretti l'anno scorso era una squadra spettacolare da vedere), è composta da ventidue o più giocatori che appaiono essere quasi intercambiabili, cosa positiva da un certo punto di vista, ma è pure vero d'altro canto che sembrerebbero mancare dei giocatori "decisivi" e in quanto tali irrinunciabili. Purtroppo l'esordio non è stato positivo: la squadra è apparsa per gran parte della gara senza ritmo, incapace di fare gioco e di "ritrovarsi", con tanti lanci lunghi sbagliati, incapace di servire le punte su azione e spesso battuta sulle seconde palle. Le nostre occasioni sono tutte venute da spunti personali. Bisognerà dare tempo al mister per maturare delle scelte concrete, dare tempo alla squadra di rifinire la preparazione e ritrovarsi come schemi e fluidità di gioco, ai singoli più qualitativi va dato tempo di entrare in condizione e in rapporto simbiotico con il resto della squadra. Tra i giovani che meglio hanno figurato ieri: Aidoo, De Pieri, Berenbruch, Alexiou. Nessuno di questi, tuttavia, al momento può aspirare a presenze in prima squadra. Fiducia a Zanchetta e alla squadra, li aspettiamo alla prova tra qualche giornata e quando il gruppo si sarà assestato e la condizione sarà ottimale.

