Follie di… Primavera: Inter – Cesena 3-3

Foto: il “nostro” Tommaso Della Mora in azione contro il Cesena nell’ultimo turno del campionato Primavera (fonte: sprintesport.it)

Ecco un breve report su questa partita per chi non l’avesse vista in tv o dal vivo.

Rispondo subito a una domanda di Roberto: ho scritto più volte in sede di previsione che il varo dell’Under 23 avrebbe inevitabilmente abbassato il livello della Primavera.

Non solo perché tutti i migliori Under 20 (nel nostro caso i 2006) sarebbero passati in U23 ma lo avrebbero fatto anche molti 2007.

Di conseguenza parecchi diciassettenni (2008) si troveranno ad affrontare squadre piene di 2006 e addirittura con un massimo di 5 fuori quota.

Questa situazione, già sperimentata da Milan e Atalanta che con la primavera non sono riusciti ad essere competitivi, a sua volta si ripercuoterà sulle squadre più giovani, perché ad esempio i 2008 che sarebbero una squadra fortissima, si troveranno ad affrontare il loro campionato Under 18 privi dei migliori (o dei più pronti) che faranno un salto biennale.

In realtà questo non è l’unico problema, se vogliamo ragionare in termini di risultato: si devono considerare le scelte del mister (o forse della società) che sembrano mirare più alla crescita individuale che al risultato sportivo di squadra.

Sapevo dallo scorso anno che le squadre di Carbone segnano molto e subiscono molto e già dallo scorso anno avevo notato che un turn over molto sostenuto, per far giocare tutti, dare a tutti opportunità di crescita, tendenzialmente prevaleva sulla ricerca pragmatica del risultato.

Ma se tu affronti il Cesena, che schiera otto 2006, con un solo 2006 e parecchi 2008 sai che andrai in sofferenza fisicamente: può essere una scelta perché se fai giocare i 2008 con pari età molte partite sono a senso unico e servono a poco.

Invece in questo modo alzi il livello di difficoltà e se ci sono valori, sono destinati a crescere prima.

A queste decisioni, come dire, programmatiche, si aggiunge però (forse ne è un corollario) la scelta di gioco imposta dall’allenatore.

Perché ho scritto ‘forse ne è un corollario’?

Perché anche queste decisioni sono probabilmente funzionali alla scelta di accelerare il processo di crescita dei singoli anche attraverso un innalzamento delle difficoltà.

Le caratteristiche delle squadre di Carbone (anche lo scorso anno) sono queste:

  • squadra molto offensiva che gioca gran parte del tempo nella metà campo avversaria (almeno finché… ce la fa) e cerca la via del gol con fraseggi insistiti e molto possesso palla
  • squadra che gioca sempre la palla in difesa, anche sotto pressione, correndo naturalmente tutti i rischi che ciò comporta, alla ricerca dei vantaggi che può offrire  questo sistema di gioco, anche in termini di formazione.

Ma se la squadra tende a mantenere il baricentro molto alto e hai almeno un centrocampista che non ha il passo per rientrare, viene tagliato fuori dalle ripartenze e verticalizzazioni avversarie, così la difesa si trova in inferiorità numerica (in presenza tra l’altro di una differenza di passo abbastanza prevedibile  se ci sono un paio d’anni di inferiorità, mediamente).

Quindi i rischi che vai a correre sono notevoli.

Così il primo tempo, segnato da una supremazia territoriale abbastanza netta, è finito 2-2 con il nostro portiere che ha compiuto una gran parata deviando sulla traversa una conclusione a botta sicura nei primi minuti.

Immaginate però la mia gioia quando, dopo 29′ di gioco, non solo vincevamo 2-1, ma le due reti erano state segnate da due miei grandi pupilli, Pit La Torre e Kevin Moressa, entrambi tra l’altro esordienti in categoria e in età da Under 18.

Poi l’unico errore della partita compiuto da Pit, ha permesso ai romagnoli di pareggiare, perché il nostro centrocampista ha appoggiato una palla corta al portiere, consentendo al loro attaccante di inserirsi e segnare.

Sul primo gol subìto invece il problema erano le maglie difensive troppo larghe che hanno permesso a un cesenate sulla ripartenza di andare al tiro in assoluta libertà, dal limite, sfruttando la superiorità di gamba e quindi numerica  (non  caso Carbone ha parlato di due gol e mezzo regalati).

Dunque si sono sommate tre situazioni che hanno reso molto più complicata la nostra partita:

  • l’età media molto più bassa (basta leggere l’anno di nascita),
  • il tipo di gioco abbastanza spericolato,
  • il turn over quasi totale rispetto all’esordio in campionato.

Ecco il confronto tra l’undici iniziale di Monza – Inter (prima di campionato) e quello di Inter -Cesena:

  • Taho (Farronato)
  • Ballo (Della Mora)
  • Garonetti (Nenna)
  • Bovio (Maye)
  • Marello (Conti)
  • Vukoje
  • Cerpelletti (La Torre)
  • Humanes (Zarate)
  • Romano
  • Idrissou (Kukulis)

Nove giocatori sono cambiati e gli unici due confermati… li avrei cambiati volentieri io   (scherzo naturalmente).

Pensavo che il forte turn over fosse giustificato dal fatto che martedì si giocherà (mi dicono all’Arena) la Supercoppa di categoria: invece nelle intervista del post partita Benny Carbone ha dichiarato che non c’entra quella partita, ma che far giocare tutti è un suo dovere e un compito preciso.

In tribuna mi è parso di vedere anche il finlandese Kangasniemi, che si dice soffra di mancato ambientamento e voglia andarsene, ma secondo me tutto nasce dalla delusione per un percorso che da nazionale di categoria del suo Paese, pensava sarebbe stato più rapido.

Sbaglierò, ma se bruci le tappe difficilmente ti viene nostalgia.

Sempre a bordo campo anche il talentuosissimo Mancuso, ormai fermo da oltre un anno. E’ un vero peccato che non se ne venga a capo.

Veniamo comunque alle pagelle:

Farronato:

sicuro nelle uscite alte, con un grande intervento devia sulla traversa un bolide che avrebbe portato in vantaggio il Cesena dopo pochi minuti.

6,5

Della Mora:

soprattuto nel primo tempo è in costante proiezione offensiva. Le sovrapposizioni con Romano creano sempre pericoli che poi raramente  si concretizzano. Suo il traversone per il gol di ‘More’.

In fase difensiva se la cava bene ma risulta  poco protetto.

6.5

Nenna:

non ha la potenza dei centrali dello scorso anno e neppure quella del compagno di reparto Maye, però è sempre concentrato e sceglie bene il tempo degli interventi.

In un paio di occasioni salva così situazioni critiche.

6.5

Maye:

è l’unico nostro 2006 e si vede.

Potenza, progressione  stacco di testa sono le sue armi migliori.

Voci di corridoio dicono che vorrebbe andarsene perché si ritiene sottovalutato.

Staremo a vedere.

7

Conti:

regge o confronto fisico con gli avversari e spinge molto sula fascia.

Magari non è sempre precisissimo ma quando arrivi in corsa da sessanta metri e gli spazi si stringono, non è facile. A me non è dispiaciuto

6+

Vukoje:

è uno dei giocatori sui quali il mio giudizio differisce maggiormente da quelli, positivi, che ho letto.

Che abbia buoni piedi non ci piove, ma non ha ritmo velocità e non gli piace correre all’indietro.

Benny lo sostituisce alla fine del primo tempo, penso che un motivo ci sarà.

5.5

La Torre:

la prestazione del ‘mio’ Pit sarebbe da otto almeno, se non fosse per quell’errore che è costato il 2-2.

Ma è giovane e gli servirà da insegnamento.

Per il resto da due anni sostengo che quando gli arriva la palla sul piede giusto ai 20 metri è una sentenza. E lo ha dimostrato anche all’esordio in primavera.

Ha giocato da play basso con corsa, visione di gioco e buoni risultati nei contrasti.

7

Zarate:

prezioso in questa squadra per il gran movimento e la struttura fisica ‘matura’ (è un 2007) soprattuto se si insisterà a giocar con un centrocampista poco propenso a coprire.

Lui si applica bene in entrambe le mansioni, ma non è solo quantità

7

Romano:

personalmente continua a non convincermi del tutto anche se rispetto alla scorsa stagione è abbastanza trasformato (in positivo).

Forse è ancora più fumo che arrosto (anche a lui non piace rientrare e se si sommano le sue caratteristiche a quelle dell’interno destro…), ma qualche palla bella la mette.

Se non sbaglio è suo l’assist per il terzo gol.

6.5

Kukulis:

non un tiro, non uno spunto, solo tanta applicazione e qualche bella palla conquistata e tenuta per i compagni.

Un po’ poco per un centravanti che ha fisico e piedi non disprezzabili.

5,5 di incoraggiamento

Moressa:

grande prestazione del ‘mio’ More (come si noterà mi… accendo di più per i 2008).

Segna un gran gol, ne segna un secondo con un ottimo colpo di testa su corner ma ha la sfortuna che l’assistente segnali l’uscita della palla (di pochissimo, se reale) prima dell’impatto.

Poi fallisce una ghiotta occasione che si era procurato con un doppio dribbling.

Chissà come sarà contenta la sua mamma (che non ho visto in tribuna): era già successo che Kevin segnasse proprio mentre lei non c’era…

Continua a crescere, ‘More’!

8

Subentrati:

Bovio:

sostituisce Maye all’84’.

s.v.

Virtuani:

sostituisce Dylan senza farlo rimpiangere e non è facile.

‘Virtu’ mostra grande dinamismo, garra da vendere e anche una buona ispirazione.

7

Marello:

sostituisce Conti a 30′ dal termine. Mostra passo superiore, personalità e visione di gioco. La fa un po’ da regista offensivo nella sua zona. Prestazione macchiata dall’errore in compartecipazione con un compagno che anziché rinviare gli serve all’indietro una palla complicata che determina il 3-3.

6.5

Humanes:

Hugo segna un gran gol di testa, da centravanti, ma per conto mio la sua prestazione lascia un po’ a desiderare sul piano del ritmo e del… correre all’indietro.

Proprio come quella di Vukoje, che sostituisce a inizio ripresa.

In più però c’è il gol, che non è poco.

6.5

Cerpelletti:

Pippo sostituisce la Torre all’inizio del secondo tempo e lo fa a modo suo, da dominatore del centro campo.

Mi piacerebbe qualche volta vedere un centrocampo con 2 play bassi, lui e Pit.

7

Luciano Da Vite

21 pensieri riguardo “Follie di… Primavera: Inter – Cesena 3-3

  1. però questa storia di mettere le partite della prima squadra e dellunder 23 lo stesso giorno e alla stessa ora, comincia a stancare…

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  2. Da FCibrer news:

    “Danilo Pagni, scopritore di talenti e direttore sportivo, ha svelato a TuttomercatoWeb.com un aneddoto legato a Francesco Pio Esposito risalente ai tempi in cui l’attaccante dell’Inter militava nella squadra Under 14: “E’ un predestinato, un talento. Ricordo che un giorno, in occasione di una partita dell’Inter Under 14, stava giocando e alcuni genitori dicevano che era all’Inter solo perché c’erano i fratelli. Dissi a quello del bar di non dare più da bere a queste persone. Ha dimostrato resilienza. Brava l’Inter ad aspettarlo”.

    Nell’U14, cioè a 13 anni, Pio era un ragazzino magrolino e piccolo, ma talentuoso. Giocava nel secondo tempo, di solito.Spesso lo schieravano all’ala destra perché se perdi palla in fasci fai meno danni. Io che ero amico del papà e della mamma dicevo loro che se fosse cresciuto di statura e potenza muscolare sarebbe diventato il migliore dei tre. Non ho mai sentito genitori sostenere che fosse un raccomandato, ma non ci sarebbe da stupirsi. L’ho sentito dire per Sandro Mazzola e per Paolo Maldini

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  3. Luciano sai qualcosa della crescita del piccolo dei Carboni? Non ricordo dove ho letto che ora somiglia in aspetto a Valentin. Che ruolo ha?

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  4. In rete leggo che ha piu talento dei fratelli ma dovrebbe essere meno fisicato. Per ruolo potrebbe ricordare il modo di giocare di nico Paz? Sarebbe forte trovarselo in casa uno così…perché con questa proprietà i nico paz possono arrivare solo a 8 anni….

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  5. E’ un centrocampista offensivo o un esterno, ma anche lui era carente inf atto di fisico. Quest’anno non l’ho ancora visto ma mi pare che continui a giocare spezzoni di partita.

    mai porre limiti alla Provvidenza, ma non osgnerei un nuovo Nico Paz

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  6. Qualcuno ricorda quando si usava fare pre tattica fino all’ultimo: gli speaker annunciavano una formazione, poi un allenatore cambiava uno o due uomini?

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  7. Con gli occhi rivolti a entrambe le partite faccio qualche considerazione sparsa. Prima squadra: premesso che il Torino è pieno di giocatori nuovi che non si conoscono e che non conoscono l’allenatore nuovo, i giocatori piu di gamba erano sul pezzo tutti.

    Complimenti a Sucic, giocatore con tanta gamba ritmo e personalità, buone indicazioni da Bonny, che mi sembra un misto tra thuram e lukaku per lo stile la velocità e il modo in cui difende e fa girare il pallone. SE dimostra la personalità che abbiamo intravisto Bonny sarà molto piu importante di quanto si pensi per aprire difese chiuse far fluire il gioco sugli esterni. Sucic mi sembra invece gia importante….

    Under 23: pareggio prezioso, dopo un secondo tempo in piena sofferenza. Talento evidente e primo tempo sul pezzo di tutta la squadra, chiaramente i giovani non riescono ancora ad avere la forza per reggere i 90′. A parte kamate sempre confusionario tutti mi sono piaciuti per 50′, il migliore per personalità e precisione per almeno 60′ Re cecconi , in difficoltà palese solo gli ultimi 10 minuti. Cocchi e Cinquegrano bene in spinta nel primo tempo e Topalovic ha il senso del gioco e del calcio sicuramente di livello superiore, seppure in grande difficoltà come ritmo nella ripresa. I ragazzi cresceranno è un buon punto di partenza

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  8. Al netto del Torino, Sucic sembra veramente di altra pasta rispetto ad Asslani. Anche se è costato meno di 50 mn. Speriamo continui cosi

    Certo, se la Thula fisicamente sta bene è interessante.

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  9. Prestazione di ottimo livello, al netto di qualche sprazzo di fase difensiva un pò ballerina.
    Come immaginavo, una squadra che è arrivata in finale di Champions qualche mese fa e “buttando” via uno scudetto per un punto a causa di qualche amnesia ed un discreto aiuto della classe arbitrale, e che ha aggiunto Sucic, Pio Esposito, Bonny, Luiz Henrique, Diouf, non può essere diventata una squadra di pippe, al netto del cambio in panchina, sicuramente importante.

    Detta in soldoni: quest’anno, a livello di rosa, siamo sicuramente più forti.
    Se dopo Chivu si dimostra tecnico capace, sopratutto a gestire i momenti di difficoltà che inevitabilmente arriveranno, la stagione potrebbe essere estremamente interessante.

    Menzione d’obbligo per Sucic. Centrocampista totale, dotato di tecnica, palleggio, senso del gioco, visione, stamina, spirito di sacrificio. Gli manca solo un pò di forza e a volte potrebbe essere “pericoloso” in qualche palla persa vicino alla nostra area di rigore, ma penso che sia un gioiello di valore assoluto (14 milioni per lui sono un furto a mano armata, tempo 1 e 2 anni verranno a bussare offrendo perlomeno 60-70 milioni).

    Ieri le due punte in grande spolvero. Se Lautaro e Thuram stanno entrambi bene, in Italia siamo ancora i più forti di tutti. La novità di quest’anno è che forse abbiamo due giovani che possono sostituirli degnamente senza perdere troppo in campo, come purtroppo è successo negli anni passati.

    Barella come play non mi è piacuto tantissimo, non tanto in costruzione ma quanto nella posizione difensiva, dove abbiamo sofferto qualche imbucata centrale alle spalle del centrocampo.
    Difesa bene, anche se il Torino non sembra avere giocatori in grado di darci grandi grattacapi.

    L’ingresso di Diouf direi “rivedibile”, ma è appena arrivato e non ci darei tanto peso.
    Luiz Henrique pochi minuti ma la gamba e la personalità nelle prime due giocate a San Siro mi sono parse promettenti.
    Bonny molto bene, fisicamente regge l’urto alla grande e ha piedi molto buoni, va valutata la sua capacità di mantenere l’intensità sun un periodo più lungo di partita, e in questo può imparare tanto da Lautaro.

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  10. Per la verita ,speravo per questa stagione di avere finalmente a disposizione 5 attaccanti di sostanza….pensavo fosse la volta buona ,ma comincio a dubitarne.

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  11. Cmq i l presidente del Come ha smentito l’offerta da 70 mn del Tottenham per Nico Paz, dicendo giustamente che nel caso avrebbero dovuta girarla al Real.

    I giornalai ne sparano di cavolate….

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  12. Marotta ieri ha dichiarato che “aver rinunciato a vendere alcuni giocatori che avevano richieste, è un atto di forza dell’Inter.”

    Ovvio che tiri acqua al proprio mulino ma, essendo in Italia, dice la verità. Spesso i nostri club, anzi quasi sempre, lasciano andare il too player cercato da Liverpool o Real.

    Noi non lo abbiamo fatto ed è sicuramente qualcosa da tenere a mente quando si parla di risorse per costruire una squadra. Perchè tenere i propri top è ovviamente costoso. Ma per me è scelta giusta, almeno fino a che qualcuno proprio si impunti per andare

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  13. Insomma la snobbiamo e la critichiamo ,ma la Primavera conquista un altro titolo. L’Arena,struttura storica,ma il campo di gioco ,almeno visto in tv, sembra davvero messo male.

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  14. Post inviato. Per motivi pratici non ho potuto includere il report sull’U20, che penso invierò nel pomeriggio

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  15. Il problema è che quando investi su giovani da circa 20 milioni becchi un Sucic ogni 10 Asllani

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  16. Il problema è che becchi un Acerbi ogni 15 Taremi o Zelinski, Vidal, Naingo, Sanchez, ecc.

    E in più hai zero flessibilità sul mercato perchè sono giocatori impiazzabili: l’albanese trovi a chi darlo, così come perfino Palacios. Asslani ha rifiutato estero, così si è letto, per cui ecco la difficoltà nell’incassare. Il bilan è riuscito a vendere perfino Okafor che da due anni giocava una partita ogni 15….ma all’estero.

    Poi torno a dire: se cedi Barella e prendi Sucic avrei molti dubbi. Ma se ho già Barella, Chala, Micky (da anni), non completerei mai con Zelinski o Vidal (a prescindere che abbiano o meno funzionato) nella NOSTRA condizione. Perchè poi hai zero flessibilità che, piaccia o meno, ci serve per fare mercato

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