
Proviamo a immaginare la situazione ‘ottimale’, per come stanno andando le cose, guardando dal mio punto di vista di tifoso, solo parzialmente interessato agli aspetti finanziari.
In questo momento, dicevo, per conto mio la situazione ottimale prevede l’arrivo di Lookman e di Leoni, con la partenza sicura di un centrale: diciamo Acerbi per ragioni di età.
Se invece che Leoni arrivasse un centrale magari di minor prospettiva ma di valore sicuro, sarebbe un peccato per il futuro, ma forse nell’immediato non una situazione irrimediabile.
Vediamo come sarebbe la rosa:
- Sommer – Martinez – Di Gennaro (I),
- Pavard – Bisseck,
- de Vrij – Leoni,
- Bastoni – Carlos,
- Dumfries – Henrique,
- Barella – Frattesi,
- Calha,
- Sucic – Miki,
- Dimarco (I) – Zalewski,
- Thuram – Pio (I) – Bonny,
- Lauti – Lookman,
- Darmian sarebbe il jolly.
L’accoppiamento è piuttosto casuale perché non sappiamo neppure che modulo verrà adottato in prevalenza.
Ma nella sostanza il gruppo potrebbe essere questo:
- 23+1 giocatori con 3 soli di scuola Inter,
- doppioni per ogni ruolo escluso il play,
- con due soli tris, per portiere e attacco.
Per esempio, se si giocasse con il 3412 i centrocampisti sarebbero addirittura 5, contando Calha, per due ruoli e uno di loro potrebbe fungere da vice trequartista, mentre gli attaccanti tornerebbero a essere quattro e non cinque..
Può accadere che si ceda qualcuno, naturalmente, ma a questo punto andrebbe sostituito e bisognerebbe valutare la convenienza sia sotto il profilo tecnico che finanziario.
Sicuramente non ci sarà Asllani, Ausilio dixit, e a questo punto mi sembra difficile che parta anche Calha: sarebbero due centrali da sostituire anche se, come si diceva, giocando con il 3412 avremmo comunque Barella – Frattesi – Sucic e Miki.
Personalmente avrei perplessità su questo modulo utilizzato con i giocatori che resterebbero in organico. Tutti e 4 i cc per me risulterebbero sacrificati a fare i frangiflutti davanti alla difesa: alcuni non ne avrebbero proprio le caratteristiche. Almeno un incontrista fisicato e ‘intelligente’ servirebbe.
Dopo anni di stenti, comunque, il mercato sulla carta sarebbe finalmente positivo, poiché avremmo preso (se… succederà, perché per esempio perdere Lookman per pochi milioni e accontentarsi di Nico Gonzalez sarebbe un ennesimo segno di tirchieria padronale e di ottusa miopia che pagheremmo caro):
- il più forte centrale giovane d’Italia,
- un centrocampista giovane già titolare della nazionale croata,
- il riscatto di un esterno ancora giovane e con margini di progresso. Comunque un nazionale polacco,
- un altro esterno che ha fatto benino in Francia, da valutare ma con potenzialità,
- la sostituzione di tre attaccanti che obiettivamente hanno dato pochissimo con il giovane italiano più emergente nel ruolo, un francese forte e in crescita, un attaccante, esterno seconda punta o trequartista, già affermatosi nel campionato italiano.
Numericamente ci saremmo.
Poi certo, potrebbe partire qualcuno, oltre a Asllani e fose Calha (Sommer? Pavard?, Bisseck? Dumfries? Thuram?… sono i nomi che si sentono…) ma numericamente andrebbe sostituito e in quel caso bisognerebbe valutare il sostituto.
Ammettendo che i due in predicato arrivino e che se partisse qualcuno verrebbe sostituito da uno di pari valore, la rosa così costruita sarebbe senz’altro buona e a Chivu verrebbe offerto un ottimo e vario materiale su cui lavorare.
Poi tutto dipenderebbe dal lavoro di Chivu (e del preparatore, ma su Rapetti le indicazioni sono quelle di un top in categoria).
Il lavoro di Chivu comunque si presenterebbe tutt’altro che facile.
Il primo problema sarebbe la compattezza reale, non solo formale, del gruppo.
Credo che nessuno sappia nulla fuori dall’ambiente ristretto sui motivi della spaccatura nello spogliatoio: se fosse vero quello che si legge (da una parte Lauti – Barella e Bastoni; dall’altra Calha – Thuram e Pavard), non vorrei essere nei panni dell’allenatore rumeno.
Ammesso che si risolva questo problema ci sarebbe quello di affrontare l’anno zero dal punto di vista delle scelte: sia per gli uomini base, sia sul piano tattico, sia – di conseguenza – su quello dei compiti affidati ai singoli, quindi dell’automatismo e della sincronizzazione dei movimenti.
E qui, quali che siano le scelte del mister, potranno esserci facilmente altri giocatori scontenti.
Dietro, se si continuerà a tre sarebbe fondamentale la piena affermazione di Bisseck e Leoni: una linea con i due citati più Bastoni sarebbe composta da tre giganti giovani e anche veloci, almeno in progressione, se non sul breve.
Il che consentirebbe alla squadra di praticare spesso il pressing alto.
I problemi sarebbero comunque in mezzo, perché difesa e attacco apparirebbero fortissimi, ma giocare con tre difensori tre attaccanti e due esterni, ma con due soli giocatori nel mezzo ci esporrebbe a notevoli rischi per la gestione del gioco, proprio nel settore chiave, sia in propulsione sia in interdizione.
In ogni caso non partiremmo certo con il ruolo di favoriti, perché le incognite sarebbero molte:
- nuovo allenatore,
- nuovo preparatore,
- gruppo da ‘cementificare’,
- nuovi moduli tattici (e aldilà del modulo, per esempio, a me sembra scontato che non vedremo più un centrocampo con tre forti palleggiatori, abilissimi nell’uscire dalla marcatura e nel cambiare gioco con grandi aperture per gli inserimenti a sorpresa da dietro),
- giocatori affermatisi con un certo tipo di gioco a cui si chiederà di esprimersi diversamente.
Il tutto con l’imperativo di trovare, meglio se presto, l’assetto ottimale, operazione per la quale serve bravura ma anche… fortuna perché questo elemento deve essere sempre presente quando si tenta di costruire un grande complesso.
Ce n’è abbastanza per dire che non partiamo favoriti: se poi al posto dei due arrivi top dell’ultimo momento, Lookman e Leoni, arrivassero alternative meno costose e… non di prima fascia (o addirittura nessuno, se fosse vero che… ”In difesa siamo a posto così”), la situazione si farebbe di sicuro più problematica.
Se diamo ascolto alle voci di mercato, il Napoli ha dimostrato come una proprietà con senso di appartenenza e legata al territorio si deve comportare dopo aver vinto uno scudo: sono stati già presi rinforzi importanti, ultimo per il momento Beukema, e, saputo che l’Inter va su Lookman, non si esita a entrare in concorrenza, perché un giocatore di quel genere in più per te e uno sottratto al tuo avversario fanno tutta la differenza del mondo.
Se il vincolo già stretto dall’Inter con Lookman fosse pregnante, come spero, il tentativo fallirebbe, ma la proprietà avrebbe tentato un’operazione da grande società, non un colpo alla… Palacios.
Con Lookman per me il Napoli resterebbe il favorito assoluto.
Senza e con il bergamasco da noi e Ndoye al suo posto a Napoli, la squadra di Conte resterebbe la favorita, ma meno nettamente.
Resterebbe favorita perché:
- non dovrà partire da zero,
- perché sistema di gioco e conoscenza reciproca tra tecnico e giocatori sono collaudati,
- perché Conte è l’allenatore più vincente del campionato italiano,
- ma soprattutto perché la squadra campione è favorita d’obbligo, a meno che non abbia dormito sugli allori della propria passata superiorità.
Tra i favoriti ci metterei sicuramente anche la juve che ha ancora grandi questioni aperte, in entrata come in uscita, si è comunque assicurata David e soprattutto, almeno a quanto si legge, ha già provveduto a due nuove ricapitalizzazioni proprio per poter operare con forza sul mercato, anche se alcuni esperti ci hanno garantito che ciò non è consentito.
La Roma, con un allenatore che ha stupito a Bergamo e a maggior ragione potrebbe far bene nella capitale, con una dimensione anche finanziaria e di tifo… importante alle spalle e lo stesso Milan li vedrei al momento un filo dietro.
Comunque io più che alle altre guardo a noi e mi sentirei più tranquillo se avessi una proprietà più ambiziosa, determinata a pensare in grande e a non perdere occasioni importanti.
Di regole ci capisco sempre meno: prima mi dicono che non ci sono mai problemi di liquidità, ma che la questione è relativa all’impatto negli anni.
Poi si individua un giocatore che potrebbe rivelarsi decisivo e l’offerta è: prestito con obbligo di riscatto.
Un’offerta che considererei un insulto e risponderei dicendo: “Dateci Pio e 30 milioni”.
Insomma, a mio parere i giochi sono ancora del tutto aperti, è giusto e ragionevole sperare, ma adesso è il momento di chiudere.
Di dimostrare che si fa sul serio.
Alla fine anche recuperando qualcosa da alcune cessioni, i soldi investiti saranno molti: ma non si può pensare di vincere e di aumentare capitale giocatori e ritorno in termini di maggiori introiti, senza finanziare gli investimenti necessari.
E’ un ragionamento semplicistico, da tifoso che non deve far tornare i conti ma che vorrebbe vedere la sua squadra sempre ai vertici.
E io un tifoso sono.
Luciano Da Vite
A proposito della meritocrazia del calcio: il ritiro di Cristian Totti, figlio d’arte. Puoi avere tutti i contratti pronti e tutti i nomi che vuoi ma presto o tardi resti nelle categorie che meriti oppure non accedi a nessuna di esse
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Noto che,aggrovigliati sul gradimento o meno a Oaktree, l’Under 23 non interessa minimamente, invece ,ritengo che ,se sviluppato con efficacia,potrà diventare un importante supporto per la Società,per vari motivi.
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Tullio: io mi sono limitato a dire la mia: lo scorso anno il comportamento della proprietà non mi è piaciuto, quest’anno le premesse sembrano migliori, staremo a vedere.
Poi ho anche detto e lo ripeto che non mi piascciono le trattative estenuanti: se un giocatore lo ritieni fondamentale lo chiudi, senza giocare al risparmio per pochissimi milioni, con il rischio di fartelo alla fine soffiare da uno più deteminato. E’ già successo.
Da semplice tifoso non ne possono più di leggere da tre settimane che l’Inter sta preparando un piccolo rilancio per Lookman.
A parte questo oggi leggo una notizia che sarebbe buona: l’inter sta cercando muscoli per il centro campo e i due nomi indicati come possibili non sono fenomeni, ma mi sembrano giocatori di sostanza e gamba.
Personalmente sono interessatissimo all’under 23, più tardi penso di scriverne, non penso un post, poiché non ho visto la partita, e perché si trattava solo di un’amichevole, ma qualche impressione interessante credo la si possa trarre
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Ti sbagli Tullio, per quanto mi riguarda ho molta curiosità e speranze su l’Under 23, lo ritengo un progetto molto valido e mi sembra che l’Inter si stia muovendo bene e seriamente al contrario di quanto fatto dai cugini lo scorso anno.
Credo che ci vorrà qualche anno per poter vedere i risultati e nel caso raccogliere i frutti ma finalmente dopo molti anni che se ne parlava il progetto è partito.
Non so se dei giocatori che attualmente fanno parte della rosa possa uscire un futuro titolare per la prima squadra ( Topalovic, Berenbrouch e Cocchi mi sembrano i più interessanti anche se penso che gli ultimi due come già fatto con De Pieri andranno a giocare in una categoria superiore), qui magari Luciano è sicuramente più preparato e ce lo può dire ma potrebbero uscire giocatori che potrebbero rientrare in operazioni di mercato.
Intanto si parla di un possibile arrivo di centrocampista fisico se dovesse partire Zielinsky, speriamo.
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Luciano,sai benissimo che se non hai un budget illimitato,devi fare i salti mortali per chiudere un acquisto finanziariamente importante… e può anche essere che le due parti temporeggino per consentire al venditore di rimpiazzare il partente senza essere “preso per il collo”.
D’altra parte ricordo che anche l’anno scorso siamo stati in ballo con l’acquisto di Palacios per diverse settimane….
Spero anch’io in un innesto di corsa e fisico per il centrocampo,perchè Zielinsky mi sembra davvero fuori dai giochi.
E poi,se ne avrai tempo ed opportunità ,sarebbe interessante avere notizie sulla Under 23
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Servirebbe un aiutino dal’Arabia per assorbire i contratti di alcuni igocatori che mi sembra di capire Chivu, giustamente a parere mio, non considera validi. Tra questi Zelinski ma non solo.
Quello che noto è che, come era nelle attese, si sta riducendo il peso degli stipendi e aumentando l’ammortamento dei cartellini: questo significa investire ed è sempre una buona cosa.
Poi certo è un percorso complicato la cui riuscita dipende dalla bravura del team nel trovare i profili giusti. Ma in Italia credo sia dura vedere acquisti multimilionari di giocatori nel pieno della maturità (ne giovani ne vecchi) a cui dare anche stipendio importante proprio perchè al loro top.
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Se sarà ungrande allenatore di una grande squadra, lo dirà il tempo. Ma Chivu ha confermato nell’intervista (e non solo perché ho avuto più volte occasione di scambiare qualche parola con lui alle giovanili e quindi lo sapevo già) di essere un grandissimo uomo
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più tardi il post su conferenza stampa e under 23
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Post in viato.
Quindi se la politica di cercare di vincere subito investendo solo su giovani promesse, purché poco costose, non riuscisse, sarebbe solo per colpa di Marotta e C…
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Ricevuto Luciano, lo pubblico in giornata.
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Meriti e colpe sono sempre in prima battuta della dirigenza perchè è lei che decide tecnico e giocatori. Poi certo ogni situazione va analizzata ma concettualmente, per me, dovrebbe essere sempre così.
Purtroppo, invece, nel calcio a pagare sono sempre i tecnici e poi con il mercato si dimentica tutto.
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Nuovo post online: https://buu.zone/2025/07/29/da-trento-inter-u23-alla-presentazione-del-nuovo-anno/
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