L’ottimismo o il realismo? Parma – Inter 2-2

Foto: Parma – Inter finisce 2-2. Nella foto, uno sconsolato Lautaro Martinez.

Ho volutamente lasciato passare del tempo prima di mettermi a scrivere le mie impressioni su Parma – Inter e sulla situazione attuale dei nostri.

La delusione molto forte poteva indurmi a riflessioni troppo negative: in fondo siamo sempre primi in campionato (lo saremo anche se il Napoli vincerà la partita di lunedì), siamo il lotta per la finale di Coppa Italia e dobbiamo ancora giocarci la doppia partita con Bayern, unica tra le squadre italiane ancora in lizza in CL.

Purtroppo questi risultati sono il prodotto di quanto fatto fino ad ora, in oltre otto mesi esaltanti per molti versi, mentre i segnali per il futuro sono quanto meno poco incoraggianti.

Nelle ultime tre partite abbiamo ottenuto solo due pareggi e una vittoria, stentata, contro squadre forti ma non di primissima fascia, come Udinese, Milan e Parma.

Eppure altri sono i fattori che suscitano preoccupazione, credo legittima, ben oltre i punti persi in sé.

Sono le prestazioni, il susseguirsi di infortuni e la difficoltà di sopperire alle assenze, anche per il necessario turn over, schierando in campo diverse alternative ai titolari contemporaneamente.

A Parma per esempio abbiamo cominciato la partita senza il… trinario titolare di destra (Pavard, Barella, Dumfries).

Non solo: abbiamo giocato senza il play titolare, con Asllani al posto di Calhanoglu e con il turco fuori ruolo, perché mancava anche la prima mezz’ala di ‘riserva’, Zielinski.

Abbiamo giocato bene il primo tempo, comunque, chiudendolo in vantaggio di due gol creando numerose azioni pericolose ma anche  subendone, sia pure in minor misura (le due grandi parate di Sommer).

Questo perché, a mio parere, Asllani non copre come Calha (o Barella se preferite) e Bisseck ha dimostrato che non sempre bastano velocità fisico e discreto piede, se ti perdi i punti di riferimento e non sai leggere in anticipo lo sviluppo dell’azione.

Dopo una decina di minuti della ripresa abbiamo smantellato anche il trinario di sinistra, lasciando il solo Miki ma sostituendo Bastoni e Dimarco.

Sul 2-1 abbiamo tolto anche Lautaro, per Correa e Calha per Frattesi.

Solo la sostituzione di Bastoni è stata causata da una necessità fisica.

Con la formazione iniziale eravamo sul 2-0, con la formazione ulteriormente rimaneggiata siamo andati sul 2-2 e il Parma al 92′ ha sfiorato la traversa.

E’ evidente che le assenze prima, le sostituzioni poi hanno inciso.

Eppure a mio parere questi fattori, per quanto importanti e come vedremo inevitabili, non sono stato l’elemento determinante del secondo tempo deficitario.

C’è stata la crescita del Parma, che va tenuta in grande considerazione (come le scelte operate da Chivu che ha avuto meriti ma anche la possibilità di schierare alternative ai prescelti inizialmente, di qualità non inferiore agli stessi).

Ma soprattutto c’è stato l’atteggiamento nostro, ben prima di subire il 2-1 e naturalmente anche dopo.

Nella ripresa noi siamo entrati in campo per gestire la partita.

E’ una scelta non so se consapevole, ma comprensibile, considerando il pregresso e… il futuro ravvicinato.

Ma non si può avere questo atteggiamento per 50 minuti, soprattutto se non hai le armi offensive per punire la… spericolatezza degli avversari.

Inoltre, come ha detto più volte Inzaghi, l’Inter è costruita per giocare, per pressare anche alta, per conquistar palla e ripartire, con il portatore che ha tante linee di passaggio, perché tutti si muovono e aggrediscono gli spazi.

Se tutti giocano di posizione, sono fermi o quasi, gli avversari possono sempre aggredirti in 3 contro uno, grazie alla superiore mobilità e aggressività.

Personalmente quando vedo il giro palla con i difensori che ricevono palla da fermi, aspettano, se la passano fra di loro, sempre da fermi (perché loro non la ricevono in corsa e i compagni non occupano gli spazi liberi facendosi vedere) comincio a capire che potrà davvero finir male.

Calo fisico?

Il finale in cui siamo stati più aggressivi anche se disordinati (c’era meno classe e mestiere in campo) mette in dubbio questa tesi, a parte il fatto che come sempre in questi casi potrebbe aver influito anche l’atteggiamento più conservativo dei ducali, una volta raggiunto il pari.

Calo ‘mentale’, di concentrazione, o dovuto a un inconscio desiderio di risparmiarsi?

Segnalavo già questo problema dopo partite con analogo svolgimento anche se con esito finale più fortunato, vedi Udinese, e speravo che la questione venisse affrontata a livello tecnico.

Però forse non è un problema di stanchezza, a livello fisico o mentale che si voglia,  perché è successo diverse volte quest’anno, anche a inizio stagione e il 4-4 contro la juve è stato forse l’emblema più penalizzante.

Allora quale potrebbe essere il problema?

Perché lo scorso anno portavamo a casa tante partite anche con il vantaggio minimo e comunque correvamo meno rischi?

Temo che la risposta possa essere solo una: il gap esistente, per molti ruoli, tra il titolare e il sostituto.

Lo scorso anno con un obiettivo fisso, il campionato, e con le sostituzioni attuate soprattutto nelle altre competizioni, abbiamo avuto forse minori infortuni di titolari e sicuramente minor usura degli stessi, quindi meno necessità di ricorrere a seconde linee, almeno  nelle partite finalizzate a conseguire l’obiettivo principale.

Questa situazione è stata sottovalutata dai media prezzolati che insistevano quest’anno sulla… tripla rosa e sul possibile triplete, proprio per metterci pressione, ma non era sfuggita ad alcuni tifosi.

Qualcuno forse ricorderà il confronto fra Roberto e me, entrambi consapevoli che non il triplete, ma la singola vittoria sarebbe stata difficile lottando al massimo su tutti i fronti.

Su questo concordavamo: le divergenze riguarda(va)no il fatto che lui avrebbe preferito concentrarsi sullo scudo, certamente raggiungibile, mentre io dicevo che se parliamo di albo d’oro contano solo le vittorie, ma se parliamo di… godimento del tifoso fino a fine aprile e soprattutto di prestigio internazionale (che vuol dire anche soldi) fare una stagione di vertice in tutte le competizioni poteva essere soddisfacente e anche produttivo.

Entrambi però sapevamo che il rischio di non vincere nulla, CON LA ROSA COSI’ COMPOSTA, era reale o persino probabile.

E io ritorno al mio mantra, che so essere oggetto di dileggio nel blog ma resta il mio chiodo fisso.

Non si può avere ambizioni in Italia e in Europa senza fare, da  anni ormai, un solo mercato sostanzioso.

Non si possono più fare acquisti di peso?

Benissimo, allora scegliamo un solo obiettivo, come un qualunque… Napoli e facciamo all in solo su quello.

Senza piangere se poi andiamo male nelle altre competizioni e se al mondiale per club ci vanno altri, ai quali resta riservata la ribalta internazionale.

Forse non mi adatto ai tempi cambiati, perché non credo che siano cambiati, nel senso che non credo non si possa investire, volendolo davvero.

Conosco a grandi linee le norme attuali, ma ricordo con nostalgia i tempi in cui dopo una brutta stagione, col Trap allenatore, acquistammo in un solo mercato, Brehme, Lothar, Matteoli, Bianchi, Diaz e Berti.

O la stagione in cui, andando malino, sul mercato di gennaio acquistammo contemporaneamente Cordoba, Seedorf, Mutu e Zamorano.

O ancora la stagione in cui vendemmo Ibrahimovic (perché lo aveva voluto lui) ma acquistammo Lucio, Motta, Eto’o, Milito e Pandev… e forse dimentico qualcuno.

Sono io un nostalgico fuori dal mondo?

Probabilmente sì, ma continuo a sognare qualche arrivo importante, ad ogni mercato, come accade in tutte le squadre di un certo livello.

Tornando alla partita, secondo me ha detto che:

  • non possiamo permetterci di mettere in campo contemporaneamente 5-6 alternative ai titolari; 
  • non abbiamo alternative ai titolari credibili come attaccanti (eccetto Arna, in parte);
  • se gli attaccanti non hanno alternative credibili dopo molti mesi arrivano inevitabilmente a una condizione deficitaria.

Noi a Parma sapevamo in campo diverse seconde linee, dopotutto dopo un’ora e punte chiaramente non al top

Questa volta pochissimi dati statistici che comunque farebbero pensare  a un calo mentale e  psicologico, più che fisico, poiché quasi tutti gli aspetti quantitativi mostrano una netta superiorità nostra.

Così nel possesso palla (63 a 37), ma c’è un dato interessante:

  • nel primo quarto d’ora del primo tempo 80,4 a 19,6 per noi.
  • nel primo quarto d’ora della ripresa 60,6 per loro, 39,4 per noi: non facevamo più pressione sul portatore).

Tiri: 20 a 8 per noi ma i tiri in porta 4-4.

Cross utili/tentati (12/24 contro 1/11).

Poi prevaliamo su tutto il resto, tranne che nei dribbling (8 a 3 per loro).

Un dato interessante emerge dal ranking giocatori e riguarda Miki.

Per ogni categoria vengono segnati i cinque migliori, indipendentemente dalla squadra.

Bene, l’armeno è primo per passaggi riusciti nell’ultimo terzo,  terzo per palle giocate, quarto per passaggi riusciti, primo per passaggi chiave, primo per km percorsi (11,8 contro gli 11,3 di Del Prato), primo per i metri allo sprint (250, il doppio del secondo arrivato), quinto, fra i soli interisti, per velocità massima allo sprint (prevale Bisseck).

Infine  a livello di squadra gli emiliani hanno percorso 1,3 km più dei nostri e hanno anche sprintato per circa 250 metri in più

Come al solito il dato più significativo per come si è giocato è quello relativo alle xG, cioè alle reali occasiono costruite: questo dato a volte diverge da quello suggerito dalle impressioni visive.

Ebbene, risulta che per il gioco espresso avremmo potuto teoricamente vincere, seppur di misura, perché prevaliamo per 207 a 151.

Di fronte a queste considerazioni, ammesso che abbiano un qualche fondamento, si può essere ottimisti  o la preoccupazione risponde a un sano realismo?

Per me la risposta è legata alla possibilità di un rapido recupero di giocatori importanti, alla tenuta dei centrocampisti titolari e alla crescita di condizione delle due punte.

Le pagelle

Sommer:

due grandi interventi nel primo tempo. Incolpevole sui gol.

Bisseck:

non sempre in posizione fatica abbastanza a contenere il suo avversario.

5.5

Acerbi:

primo tempo da dominatore, come ci ha abituati, ripresa con qualche difficoltà in più. Sfortunato nella deviazione del 2-2

6.5

Bastoni:

a parte un errore rischioso, sembra uno dei più ispirati e concentrati. Sostituito per infortunio

6.5

(Carlos:

una prova senza infamia e senza lode, dalla sua parte non vengono grossi pericoli.

6)

Darmian:

segna un bel gol e partecipa all’azione del raddoppio. Si rende sempre utile, ma nel secondo tempo soffre un po’ l’offensiva dei ducali

6.5

Asllani:

spiace molto, ma conferma di non essere da Inter, la copertura inadeguata manda in difficoltà tutta la difesa.

5

(Arnautovic:

io l’avrei messo prima, dalla mia poltrona.

s.v.)

Calhanoglu:

gioca da mezz’ala o da secondo play, va meglio quando deve dirigere il gioco da centrale.

6.5

(Frattesi:

non incide in fase offensiva e non è… Barella in fase difensiva.

6-)

Mkhitaryan:

una prova da tuttocampista ispirato, con un solo errore nel finale mezzo punto in meno).

6.5

Dimarco:

un vecchio detto recitava: senza ali non si vola. Senza Dima (nel secondo tempo) e senza Dumfries, l’Inter fatica.

(Zalewski:

è anche una buona aletta. Che colpa ne ha lui se non è il crack che serviva all’Inter?

6)

Thuram:

sul piano dell’impegno e della generosità non si discute, ma non è più lucidissimo come quando era al top della forma.

6.5

Lautaro:

sbaglia tanto sia in fase di conclusione sia in appoggio. Serve al più presto un Lauti al top.

5

Correa:

pochi minuti e nessuna giocata utile.

5

All. Inzaghi:

9 partite in 28 giorni: turn over da attuare con tanti infortunati. Come si fa a criticarne le scelte? Da casa è tutto facile.

Non sono in condizione di dargli un voto.

La domenica delle giovanili

Come dicevo ho visto 4 partite: U15, U16, U18 e U20. Oggi vedrò l’U17.

Vorrei fare prima di tutto una considerazione generale che vale per tutto il settore e che in parte ricalca le valutazioni espresse per la prima squadra.

Non si può essere ambiziosi neppure sul settore giovanile, lesinando sugli investimenti di mercato.

In apparenza nel settore siamo messi bene: U20 e U18 dovrebbero arrivare tranquillamente alle fasi finali; U17 U16 e U15 sono prime nei rispettivi campionati.

Ma nelle giovanili più che i risultati contano quelli che con un termine di mia invenzione chiamerei… xOP (ottimi professionisti attesi).

Bene, a livello di singoli mi sembra siano pochi i giocatori ‘completi’ (fisico, tecnica, mentalità) che possono arrivare a grandi livelli, rispetto ad alcune nostre rivali: Milan, Atalanta, Roma e Juve prima di tutto, ma non solo.

Anche in questo caso secondo me è una questione di investimenti sul mercato, perché i giocatori veramente forti costano molto, a partire dai 16/17 anni anni in su e se vai su seconde (o… settime) scelte, meno costose, non aggiungi granché.

La base calcistica, in tutte le categorie, è molto alta, ma mancano quegli innesti, soprattutto dall’estero, di giocatori ‘destinati’ a percorsi professionali di assoluto rilievo

Delle 4 partite che ho visto mi limiterò ad alcune considerazioni, con qualche… prolissità in più solamente per le due squadre vincitrici, U15 e U18.

La Primavera penso l’abbiamo vista tutti gli interessati al settore e l’u17 è stata troppo deludente per non pensare a un episodio ‘anomalo’

U20: Inter – Lazio 0-1

Il mister e qualche giocatore hanno parlato di grande difficoltà nel rimettersi in marcia dopo la batosta subita in YL dove avevamo fatto un percorso eccezionale e nutrivamo grandi ambizioni.

In realtà a me sembra che siamo di fronte a un calo evidente di condizione atletica (o mentale… anche qui?).

Nelle ultime 4 partite di campionato l’Inter ha ottenuto solo 5 punti, con due pareggi, (Cagliari e Milan) una vittoria (Sassuolo, per 0-1) e una sconfitta (Lazio, per 0-1) e ha segnato solo due gol.

Se consideriamo anche la YL ha perso le ultime due partite per 1-0 a Trabzon e per 1-0 in casa con la Lazio.

In sei partite ha segnato solo 2 gol.

E’ evidente il crollo delle capacità offensive a mio parere determinato in parte dall’insufficienza del settore mediano e in parte forse dal passaggio di alcuni giocatori importanti (Aidoo, Cocchi, Bere, Depi) in prima squadra, sia pure saltuariamente.

E’ soprattutto il centro campo che non riesce a ‘fare’ con continuità la partita, a costruire azioni a ripetizione.

Si paga la delusione Topalovic, l’assenza frequente di Bere, l’alternarsi di Bove e Zanchetta come play senza che nessuno riesca a convincere del tutto, forse anche per problemi fisici. Ci metterei anche l’assenza prolungata di Zarate.

Quando in un centrocampo di una squadra di vertice l’elemento di maggior rendimento è il pur ammirevole Venturini, mi sembra evidente che ci sia un problemino.

Più in generale, se esaminiamo il tabellino di Inter – Lazio, vediamo che anche qui il problema nasce dal massiccio ricorso a sostituzioni.

Contro i biancazzurri mancava in blocco la difesa titolare (Aidoo, ReCecconi Alexiou, Cocchi) più Bere, mentre Zanchetta e Mosconi sono entrati tardi e Depi era evidentemente in calo di condizione.

Più in generale la squadra sembra in flessione rispetto a un mese fa, quando ha prodotto il massimo sforzo per avvicinarsi alla vetta.

Speriamo che questa flessione si ‘calcolata’  per arrivare di nuovo al top ai play off.

U16: Inter – Atalanta 0-4

Questa è stata l’altra grande delusione, per altro incomprensibile se si pensa che noi restiamo primi in classifica e l’Atalanta anche dopo questa vittoria, è ancora staccata di 18 punti e credo non possa assolutamente arrivare ai play off.

Resta solo da dire che non c’è mai stata partita, tanto netta e costante è risultata la superiorità dei bergamaschi, davvero incontenibili.

Una curiosità: anche l’otto dicembre scorso a Bergamo i nostri avevano perso addirittura per 6-1.

Così l’Atalanta, che ora è decima, ci ha preso 6 punti segnandoci 10 gol e subendone uno solo.

Sulla partita non c’è da commentare: noi non siamo mai esistiti.

Un po’ meglio hanno fatto i terzini Bettelli e Pirola, il centrocampista Limido e l’esterno Piva, entrato nel secondo tempo.

Ma al di là dei meriti individuali (pochi) e dei demeriti, è tutta la sqaudra che ha subito oltre misura la qualità e la fisicità dei bergamaschi, che comunque sono fuori dalla zona play off.

Noi invece a due giornate dalla fine della regular season restiamo primi con un solo punto sul Monza e 5 sul Brescia, terzo.

Formazione:

Galliera

Bettelli, Puricelli, Cassini, Pirola

Morosi, Pannuto, Limido

Salviato, Gjeci, Matarrese

Sono entrati anche:

Carboni, Nese, Donato, Dade, Allasufi, Calò e Piva.

Under 15: Inter – Atalanta 1-0 (Serantoni)

Bastano pochi minuti all’Inter per regolare la questione, contro un’Atalanta comunque molto forte e direi più avanti di noi fisicamente, ma non tecnicamente.

Foroni sradica la palla dai piedi del suo avversario e ‘vede’ un corridoio laterale dove lanciare Serantoni.

Pippo gol brucia il suo marcatore, si accentra e scocca un rasoterra preciso e angolato assolutamente imprendibile.

Poi è partita equilibrata, ben giocata da entrambe le squadre, con i nostri in perfetto controllo.

Quindicesima vittoria consecutiva per Fautario e la sua banda che, a due giornate dal termine, approfittando del pareggio tra Milan e Monza vedono il traguardo del primo posto finale, avendo sei punti sui rossoneri.

La nostra squadra ha alcuni giocatori di possanza atletica e/o di grande corsa e parecchi altri meno dotati fisicamente ma di ottima tecnica e intelligenza calcistica.

Tra i primi si segnalano Foroni, Forlani, Barcella e Di Carlo, in pratica tutta la difesa, oltre ai centrocampisti Ferri e Marchesi.

Hanno qualità ma meno fisico i gemelli Omini (con Gioele che ha anche grande visione di gioco) e Penta oltre a Vanacore che ha fantasia e discreto fisico ma deve migliorare a mio parere nel gioco collettivo.

Palmini e Bagnara sembrano piuttosto completi, mentre Castellarin, Keqi e Comelli sembrano avere potenzialità da affinare.

Poi c’è Pippo Serantoni, che è veloce e ‘vede’ la porta, ma anche per  lui molto dipenderà dal ‘peso’ atletico che riuscirà a mettere.

L’Atalanta ha qualche giocatore, soprattuto di colore, più avanti fisicamente, ma non è detto che questo sia un bene.

Formazione e pagelle

Costante:

molto sicuro sia tra i pali, sia in uscita.

6.5

Foroni:

autentica sicurezza, marca e spinge con qualità.

7.5

Forlani:

centrale pressoché insuperabile anche per attaccanti forti fisicamente e insidiosi come i bergamaschi.

7

Di Carlo:

un po’ meno appariscente di Forlani, ma anche lui sicuro  affidabile sull’uomo

6.5

Barcella:

contiene il suo avversario ed è una spina nel fianco costante sulla fascia sinistra per la difesa atalantina

7

Ferri:

dà equilibrio al centro campo aggiungendo crinta e corsa alle qualità dei gemelli

7

Omini G.:

gran regista del centro campo, con tecnica e intelligenza. Deve solo metter muscoli e magari qualche centimetro.

7

Omini P.:

vale un po’ il discorso fatto per il fratello, anche se lui predilige una posizione più avanzata, quasi da trequartista.

6.5

Vanacore:

sulla fascia destra fa ipazzire gli avversari con i suoi dribbling estrosi, purtropponon sepre accompagnati dalla giocata più efficace e/o tempestiva.

6.5

Serantoni:

lui è uno che se gli dai la palla da calciare, nei sedici metri, è una sentenza. ‘Sente’ la porta e ha un ottima velocità. Vediamo come si comleta fisicamente, ma è elemento interessante.

7.5

Comelli:

il triestino ha qualità e personalità oltre a una buona struttura atletica. Deve forse avere più continuità.

6.5

Buono il contributo assicurato dai subentrati: Bagnara, Marchesi, Seghezzi, Keqi, Castellarin, Palmini.

Under 18: Inter – Cesena 3-2 (Moressa 2, Kukulis)

E’ stata una partita bellissima, di quelle che fanno amare il calcio giovanile.

Il Cesena, come attesta anche la classifica, è una squadra molto forte, completa in ogni reparto e riesce a sviluppare un gioco esteticamente pregevole, oltre che efficace.

L’Inter, che era priva dei nazionali Ballo, Kanganiemi, Mantini e aveva perso nel riscaldamento il capocannoniere Iddrissou, per una contrattura, ha retto sempre benissimo pur schierando ben otto 2008, di cui sette scesi in campo, mentre i rivali erano tutti 2007. I cesenati sono passati in vantaggio verso la fine del primo tempo, con una conclusione di testa, dopo un tiro respinto in mischia.

I nostri arrivavano al pareggio attorno al 10′ della ripresa dopo che il mister aveva sostituito gli esterni El Mahboubi e Humanes Gomez con Fofana e soprattutto con con Moressa, che concludeva splendidamente una grande azione collettiva.

Il Cesena era consapevole della sua forza e si ributtava sotto, riuscendo dopo una decina di minuti a riportarsi in vantaggio, ancora con una conclusione di testa.

Sembrava finita, ma i nostri, irriducibili, non erano dello stesso avviso.

Proprio nei minuti finali era Kukulis con un tiro violento da dentro l’area a riacciuffare il pareggio.

E, proprio agli sgoccioli del match, un monumentale Moressa realizzava il gol del sorpasso con una conclusione a giro straordinaria.

Considerato il valore dell’avversario, una grande vittoria e per i tanti giocatori sotto età un’occasione di crescere misurandosi con difficoltà maggiori del solito.

Formazione:

Taho

Conti, Bovio, Nenna, Carbonara

Putsen, Cerpelletti, Kartelo

El Mahboubi, Kukulis, Humanes Gomez

Nel corso del secondo tempo sono entrati: Lissi, Rozzi, Moressa, Fofana e D’Agostino.

Le pagelle

Taho:

incolpevole sui gol, sempresicuro quando è stato chiamato in causa.

6.5

Conti: 

prestazione positiva sia a destra, sia quando per l’ingresso di Lissi è passato a sinistra

6.5

Bovio:

mancava il compagno di reparto kangasniemi, ma lui ha mostrato solidità, tecnica e agonismo. Interessante.

7+

Nenna:

non ha fatto rimpiangere Kanga ed è già molto. In più si è dimostrato attento e forte sull’uomo

6.5

Carbonara:

senza particolari squilli ha lavorato in modo positivo nelle due fasi.

6

Putsen:

Dino cresce di partita in partita, man mano che migliora la sua conoscenza del nostro calcio.

7

Cerpelletti:

giocatore senza uguali in categoria per tecnica  visione di gioco e agonismo.

7.5

Kartelo:

mostra qualche numero, ma è ancora molto frenato.

6

El Mahboubi:

insidioso, tenace ma non molto… concludente.

Esce piuttosto arrabbiato.

6.5

Kukulis:

è forse la prima volta che mi piace senza riserve. Per come lotta sempre e soprattutto per la ritrovata vena realizzativa.

7

Humanes Gomez:

ha buona tecnica, ma scarsa incisività.

6

Tra i subentrati meritano una citazione:

Moressa:

35 minuti e due gol contro la squadra più forte del campionato, da sotto età.

9

Fofana:

altro sotto età, un po’ confusionario, ma è una scheggia e non lo prendono mai. Contribuisce a mandare in crisi la linea difensiva avversaria.

6.5

Lissi:

altro sotto età, dimostra di poterci già stare tranquillamente in categoria.

7

Luciano Da Vite

28 pensieri riguardo “L’ottimismo o il realismo? Parma – Inter 2-2

  1. Under 17: Inter Atalanta 4-1

    (Franchi, D’Agostino La Torre 2)

    Grandissima prestazione dei ragazzi di Handanovic che mettono sotto, anche più di quanto dica il punteggio, un’Atalanta bisognosa di punti per sperare di arrivare ai play off.

    Con questo successo i nostri si candidano seriamente al primato nel girone, avendo 4 punti di vantaggio sul Milan a due giornate dal termine.

    E’ comunque la grande prova di maturità (e di qualità) data dai ragazzi l’elemento ancora più importante della qualificazione, già scontata.

    Al punto che davvero questa sera faccio una gran fatica a stilare delle pagelle, perché tutti si sono espressi su livelli altissimi per la categoria.

    In realtà i nostri avevano sfiorato più volte il vantaggio, prima che, a metà primo tempo circa , Franchi (10 gol e 2 assist in 900 minuti di presenza) trafiggesse per la prima volta il portiere Sonzogni.

    I nostri continuavano a creare e dietro erano insuperabili, ma per un eccesso di ricercatezza non riuscivano a raddoppiare e il tempo finiva con il risultato di misura.

    Nella ripresa, in pochissimi minuti il risultato veniva ,esso al sicuro.

    Prima era una meravigliosa percussione di Peletti, che si beveva due avversari in un metro quadro . Il cross di ‘Lambe’ era perfetto per la testa di D’Agostino che staccava sopra il difensore e infilava il due a zero con forza e precisione.

    Subito dopo una bella azione dei nostri si concludeva con una pall all’indietro appena fuori area, sulla quale si catapultava ‘calhanoglu’ La Torre che colpiva anche meglio di come è solito fare il turco, infilando con un autentico bolide l’angolino alla destra del portiere.

    Partita finita e minuti per sonnecchiare?

    No, ci pensa farronato che anziché rinviare un comodo pallone s avventura in un dribbling e consegna la palla all’attaccante avversario che insacca a porta vuota.

    La partita non si riapre, tuttavia, nonostante l’evento psicologicamente favorevole agli orobici, perché troppo netta eè la nostra superiorità.

    Sbagliamo ancora qualcosa sotto porta, ma poi inevitabile arriva il calcio di rigore che ancora Pit trasforma con un rasoterra da cineteca.

    Poi è solo accademia.

    Questa la formazione iniziale:

    Farronato

    Lissi Pavan Breda Peletti

    D’Agostino La Torre Virtuani

    Moressa Carrara Franchi

    nella ripresa sono entrati anche, vado a mente, Orlacchio Leoni Salviato e Grisoni Fasana.

    Pagelle

    Farronato:

    il nostro piccolo portiere (misura solo 2,05 essendo cresciuto ancora di un paio di centimetri) è sempre sicurissimo e piazzato ottimamente. L’errore sul gol subito può capitare e servirà da monito per il futuro, ma non inficia il livello della prestazione.

    7

    Lissi:

    domina fisicamente la sua fascia, con velocità e potenza, ma anche nella gestione tecnica della palla si mostra eccellente.

    7

    Breda:

    implacabile in marcatura, imbattibile sulle palle alte, comanda il reparto senza sbavature.

    7

    Pavan:

    intesa col compagno e puntulità nell’applicazione ne fanno un pilastro della difesa.

    6.5

    Peletti:

    per me una rivelazione. Conoscevo ‘Lambe’ come centrale e come terzino adattato, ma si è dimostrato un vero crack nel ruolo. L’azione del secondo gol è degna di…Di marco

    7.5

    D’Agostino:

    l’ex juventino che il primo anno mi sembrava bravino ma poco incisivo è cresciuto in modo esponenziale di partita in partita. Evidentemente gli ha fatto bene passare a un…scuola seria. Adesso è un centrocampista completo, con qualità corsa e forza.

    7.5

    La Torre:

    il ‘mio’ Pit conferma ancora una volta di non avere rivali in categoria. Stupisce in lui la maturità nel posizionamento e nelle giocate e la pulizia tecnica. Un minuto prima del suo gol dal fuori ho detto al mio amico ex arbitro che guardava la partita con me: ‘ero abituato ai gol di Pit da fuori, è un po’ che non mi …accontenta. Detto fatto, ecco la rasoiata imprendibile. Ho sempre visto nella statura non eccelsa un possibile limite in proiezione futura. In realtà mi dicono che sia un..falso basso, misurando 1,81. Bene così.

    8.5

    Virtuani: altra grande prova della nostra mezzala sinistra che unisce tecnica visione di gioco ritmo e intensità

    7

    Moressa:

    non si possono sempre segnare due gol per partita (anzi, per tempo) lui li ha fatti il giorno prima, giocando sotto età contro una squadra fortissima.

    Contro l’Atalanta si è—limitato a portare lo scompiglio nella difesa ospite con le sue giocate.

    7

    Carrara:

    grnde prestazione come punta centrale di riferimento e di combattimento. Va vicino al gol, che sarebbe stato un giusto premio, ma non l’ottiene e così si limita ad essere di grande utilità per la squadra.

    7

    Franchi:

    spostato a sinistra, Mirko non deve sottostare alla doppia marcatura ossessiva di chi sta nel centro area e trova spazio per buone giocate, sfociate nel gol fondamentale che indirizza la partita.

    7

    Bene tutti i subentrati, con particolare riguardo al 2009 Salviato. Il ‘Griso’, pur risultando molto positivo non mi sembra ancora tornato al top delle sue prestazioni.

    Handa:

    la sua squadra sembra la miglior Inter di Simone Inzaghi.

    8

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  2. nella partita dell’Under 18 ovviamente i giocatori sotto età sono i 2008 e non i 2006 come compare per errore di battitura

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  3. bene, anche il Napoli pareggia, con un secondo tempo veramente incolore. Ripresa super del Bologna, che probabilmente meritava anche la vittoria. Sarà durissima qui tra 2 settimane… Classica situazione in cui, a posteriori ti incavoli ancora di più per l’occasione buttata. Ma va bene, oggi sono per il bicchiere mezzo pieno. Ora testa al Bayern: sarà una partita fisica, molto dura. Dai vediamo. Intanto godiamoci il fatto che tanti altri stanno a guardare Champions, campionato, CI. Noi giochiamo …

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  4. Se guardiamo solo ai numeri, manca una partita in meno, abbiamo conservato il vantaggio sul Napoli e l’abbiamo aumentato sull’Atalanta. Ma la realtà temo non sia così rosea se guardiamo agli impegni, a cominciare da quello di oggi e se guardiamo alle ultime prestazioni, oltre alla catena di infortuni.

    Comunque dobbiamo crederci e aver fiducia (più che altro devono crederci e aver forza ‘loro’)

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  5. Mi aggiungo ai ringraziamenti fatti a Luciano ed Emiliano, grazie di cuore.

    Venendo alla nostra Inter, vivo la situazione attuale in modo paradossale nel senso che da un lato c’è il sentimento fatto di goduria nell’essere in corsa su tutto, dall’altra la ragione che mi porta a dire ‘andiamo a schiantarci’.

    Io non me la prendo con i cambi di Inzaghi, la CL non è la coppa Italia di 3 anni fa (li ero furente), ma resto deluso dall’incosistenza di alcuni soggetti che non riescono mai a fare quel piccolo step in più che oggi sarebbe tanto utile. Non per colpa loro, non ne hanno proprio, nemmeno sul piano atletico che è ciò che servirebbe oggi: chi ha giocato meno dovrebbe essere più fresco in questa parte finale di stagione ma invece… il campo dice l’esatto contrario.

    Rosico tremendamente perché con 2/3 scelte migliori negli ultimi 3 anni avremmo avuto più profondità.

    In sostanza sono combattuto perché so già che il bruciore di non vincere eventualmente nulla (sgraaat) farei molta fatica a sopportarlo, soprattutto considerando che i limiti strutturali che vediamo credo fossero noti a tutti e mi aspettavo avessero portato a scelte più draconiane.

    Anche il real, per dire, fa fatica a stare al passo su tutto con la rosa….del Real.

    Incrociamo le dita ma realisticamente resto convinto che lo scudetto sia obiettivo alla nostra portata, anche vedendo la più bassa quota punti dei team di vertice, ma il rischio di averlo compromesso è, purtroppo, alta.

    In ogni caso forza ragazzi!

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  6. Grazie a chi interviene e aiuta ad alimentare il confronto sul blog.

    Luciano ho fatto le correzioni che mi hai indicato. Ovviamente sono cose che erano sfuggite anche a me.

    Sul campionato, io sono mesi che penso che questo scudetto, il Napoli può solo perderlo. Ovviamente i miei concittadini non sono d’accordo con me e ritengono che io lo dica per mettere le mani avanti, quando l’Inter sarebbe invece favorita. Non è così. Mancano sette partite, il Napoli deve giocare contro Empoli (casa), Monza (trasferta), Torino (casa), Lecce (trasferta), Genoa (casa), Parma (trasferta), Cagliari (casa). Sono quattro partite in casa e tre in trasferta. Tra queste, la squadra che sta più sopra in classifica, è il Toro, decimo e senza nulla da chiedere al campionato, così come il Genoa. Mentre il Monza è evidentemente già condannato alla retrocessione. Quando giocheranno contro Parma e Cagliari queste potrebbero essere fuori dalla lotta per la salvezza. Il quoziente di difficoltà di queste partite è basso.

    Noi abbiamo tra le altre e oltre le due gare con il Bayern e il ritorno con il Milan (e speriamo altre partite di CL e la finale di Coppa Italia): Bologna, Roma e Lazio.

    Vincere questo scudetto a questo punto per noi sarebbe un’impresa, ma per il Napoli mancare l’obiettivo è un fallimento. La cosa ovviamente non mi consola affatto. Dico solo che non posso muovere nessuna critica particolare ad Inzaghi e ai giocatori. Io credo che siamo tutti d’accordo sul fatto che questo sia un grande gruppo. Resta il fatto che la proprietà non è intervenuta in nessun modo per rafforzare la squadra e questo per quanto mi riguarda, poi vedremo per il futuro, lascia un grande rammarico, perché io penso che con un paio di acquisti “veri” (non parlo neppure di prendere campioni di prima fascia, io dico ad esempio se avessimo preso per dire Buongiorno e Gudmunsson, che erano i due obiettivi dichiarati, lasciamo stare che poi il primo ha avuto uno stop per infortunio e che il secondo magari non ha reso alla viola quanto ci si aspettasse…) avremmo avuto qualche “problemino” in meno e sicuramente qualche punto in più. Magari anche un trofeo in più in bacheca…

    Per il futuro non so che aspettarmi a questo punto. Mi sembra che si debba però intervenire in più punti perché secondo me qui ci vorrà un “ricambio” importante, lasciando ovviamente intaccata la struttura portante della squadra. Io penso che tanti nomi come Asllani, Zielinski, Frattesi, Taremi, Arnautovic, Correa, Buchanan, Palacios, probabilmente lo stesso Zalewski, non siano giocatore che abbiano dato e che stanno dando qualche cosa a questa squadra. Fanno eccezione magari Frattesi (il cui rendimento è nettamente al di sotto per me del valore del giocatore, che però appare in qualche maniera fuori dal progetto e questo probabilmente anche per sua scelta) e Arnautovic, che però è spesso fuori per infortunio e che ha in ogni caso 36 anni.

    Resta poi il fatto che de Vrij-Acerbi, due giocatori che chiaramente apprezzo, non è una coppia che può dare affidamento in un ruolo importante come quello di centrale di difesa.

    Si tratta di prendere (senza contare i sostituti di Palacios e Buchanan, già via in prestito, e di Correa, fuori dalla lista CL) sette giocatori, tra cui un centrale titolare forte, una alternativa reale a un giocatore forte e fondamentale come Mkhitaryan, una terza punta capace di ruotare con Lautaro-Thuram, un esterno dx forte, un giocatore che possa dare il cambio a Calhanoglu…

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  7. Calendario e impegni alla mano , considerando anche la condizione emersa neglle uitime gare, per vicere servirebbe proprio un’impresa ineguagliabile

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  8. Emiliano, concordo con quanto scrivi ma – non consideratemi il pignolo esattore delle tasse – anche le scelte societarie hanno lasciato a desiderare sul fronte “compeltamento rosa”.

    Per tanti complimenti meritino per aver costruito un nocciolo duro molto forte, dal mio punto vista (senza che debba essere letto come buttare il bambino con l’acqua sporca) c’è anche qualche tirata d’orecchie per la costruzione della cosidetta panchina. Nonparlo di quest’0anno ma del quadriennio inzaghiano.

    Di fatto a cc tra Frattesi (anche io spero possa rilanciarsi ma concordo non apparire adatto al gioco di Inzaghi, purtroppo) e Asslani ci sono circa 50 mn di cartellini e relativi lauti ingaggi. Senza contare Zelinski che cuba parecchio. Per assurdo un giocatore molto forte e due comprimari – quale si sta dimostrando Asslani – avrebbe forse prodotto un risultato migliore (a partià di costi).

    Senza poi considerare che non è che in A troviamo giocatori pagati chissà quanto: il (per me) fortissimo cc del Napoliin include McTominay pagato 30 mn, Anguissa 15 e Lobotka 20…..prezzi in linea con quelli da noi spesi per…. Frattesi e Asslani.

    Certo, non si può azzeccare tutto, ma almeno un’alternativa solida ai 3 in questi anni me la sarei aspettata.

    Su attacco lasciamo perdere…..ora tutti vogliono Castro o Diao o Paz. Lo so che non siamo Como o Bologna ma se abbiamo certi vincoli finanziari che si fa? Si spera in nuovo propritario all’infinito o si prova qualcosa di diverso che rincorrere il profilo sicuro alla Correwa/Arnautovic?

    Questo per dire che buoni profili – come cambi ricordiamolo – esistono: bisogna essere bravi (e ovviamente un pizzico fortunati) a prenderli. Se si aspetta la loro esplosione sappiamo che per l’Italia diventa difficile raggiungerli.

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  9. Per stasera sono relativamente tranquillo nel senso che la mia più grande preoccupazione è che non ci siano nuovi infortuni.

    L’avversario, checché ne dicano i pessimi giornalai italiani, è nettamente favorito e non potrebbe essere altrimenti forte del monte stipendi più alto d’Europa (persino più alto del Real).

    Poi chiaro uno gioca sempre per vincere ma non dovessimo riuscirsi, la cosa credo andrebbe accettata senza fare drammi visto le differenti armi a disposizione.

    Perdere invece altra gente causa infortunio invece mi farebbe girare abbondantemente le scatole

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  10. Meravigliosa l’intervista di Bergomi.

    Sul mercato: ci sono errori e affari. Per una valutazione contano i risultati. L’Inter è stabilmente tra le prime due in Italia e le prime otto in Europa.

    Tralascio il discorso sulle spese di mercato, perché mi si risponderebbe che conta il costo della rosa. Allora stasera perdiamo 10 a 0 perché il costo della rosa Bayern, a quanto leggo, è superiore anche a quello del real Madrid

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  11. Poi è chiaro che si può sempre fare meglio. Riconosco che Correa, Taremi, Asllani, in parte Frattesi e Arna, Buchanan e Palacios sono stati errori.

    Dove si firma per ottenere nei prossimi 5 anni ottimi risultati in Europa, qualche coppetta e in campionato:

    Giocando bene e ottenendo stima e considerazione universale

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  12. L’Inter ha scelto di pagare relativamente tanto (solo per l’Italia) i suoi campioni, per trattenerli. Questo lascia poco spazio alle spese per cartellini, cosicché si deve puntare o su parametri zero o su giovani poco costosi. Sono stati sbagliati anche un paio di cartellini ‘pagati’ (non frattesi, perché penso che se decidessimo di venderlo ci guadagneremmo).

    Su questo siamo tutti d’accordo?

    E siamo d’accordo sul fatto che in questi 5 anni nessuno ha fatto meglio in italia e tanto meno in Italia ed Europa sommati, al punto che chi lotta con noi in campionato (le altre sono dietro) in Europa non ci ha neppure giocato e in Coppa Italia è uscito subito un po’ vergognosamente?

    L

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  13. Ovviamente la concentrazione oggi va alla partita e tutti i giocatori che ho nominato – lo ho già detto in passato ma ahimè finora le cose non sono cambiate – spero tanto mi facciano cambiare radicalmente idea.

    Secondo me le due operazioni che abbiamo “toppato” negli ultimi anni (due operazioni che se fossero andate altrimenti, ci avrebbero permesso di cambiare qualche cosa in maniera “importante”) sono state:

    1. L’acquisto di Correa. Sì, ci poteva stare e non è stata una “follia” prenderlo. Aveva 26-27 anni, veniva da due-tre anni alla Lazio in cui aveva fatto bene, conosceva bene Inzaghi e era nel giro della nazionale argentina… Tuttavia è innegabile che 30 milioni per le nostre capacità di spesa, sono 30 milioni.
    2. Essersi fatti prendere in contropiede da Lukaku, dando quindi il via libera a Dzeko e ritrovandosi scoperti davanti mentre avremmo potuto avere (di nuovo, perché l’anno prima avevamo Lautaro, Lukaku, Dzeko e l’anno dopo avremmo avuto Lautaro, Thuram, Lukaku o Dzeko) tre forti attaccanti da ruotare l’anno successivo e con la possibilità in prospettiva di avere ancora Lukaku o di avere potuto valutare come sostituire Dzeko in una maniera differente (magari sarebbe ancora qui come quarta punta, chi lo sa…).

    Le altre operazioni, sono d’accordo, sono state non per forza degli errori, ma magari neppure ci hanno dato un grosso vantaggio. Frattesi non riesco a considerarlo un “flop” a tutti gli effetti. Immagino sia un investimento da cui si rientrerà e il giocatore ha comunque reso come “dodicesimo uomo” l’anno scorso in maniera efficace. Mentre quest’anno secondo me sono emersi prepotentemente dei limiti più caratteriali che tecnici. Non lo critico perché vuole giocare di più, ma perché ci sono altri modi per richiedere più spazio rispetto a quelli che ha adoperato e il principale sarebbe poi rendere in allenamento e sul campo.

    Asllani è un altro acquisto da cui avremo probabilmente un rientro “economico” o comunque non ci andremo a perdere.  Ci poteva stare come investimento, certo l’errore è stato forse “insistere” su di lui dopo due anni in cui comunque non aveva dato segnali di crescita… Taremi e Zielinski a zero … Sono operazioni che per me ci possono stare. Mi si dirà che il loro ingaggio pesa a bilancio, però l’obiettivo era prendere due giocatori “pronti subito” per ruotare con i titolari e magari sostituirli. Purtroppo Taremi e Zielinski non sono Dzeko e Mkhitaryan per valore assoluto nel primo caso, per valore assoluto e caratteristiche nel secondo caso. Non potendo spendere soldi forse erano le uniche soluzioni.

    Io non ci credo tanto al fatto del “player trading”. L’inter non è mica il Como oppure l’Udinese, né è una squadra del campionato portoghese, olandese o francese.

    Le operazioni come Palacios, Asllani, Buchanan… A me non piacciono. Non funzionano da noi. Non hanno funzionato manco negli anni dei cinque scudetti consecutivi. Che ne so, penso a degli acquisti tipo Pelé, Mariano Gonzalez, lo stesso Arnautovic… Se prendo questi tre e metto dall’altra parte, tipo Dacourt o Cesar Aparecido, è ovvio che questi ultimi due almeno nell’immediato davano un contributo, mentre gli altri tre no. Il problema come sempre è che mancano i soldi…

    Ora testa alla partita, forza Inter!

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  14. https://m.fcinternews.it/in-primo-piano/marotta-vogliamo-investire-sui-giovani-ma-non-disdegniamo-gli-esperti-su-luis-henrique-dico-979492

    Marotta parla di creare patrimonio investendo su certi profili.

    Ripeto, strada difficile se fatta “di botto”, meno se graduale.

    Un po di tempo lo abbiamo perso per compiere scelte “sicure”. Speriamo che ciò non si riveli un peso troppo grande.

    Certo la sfida per i responsabili di mercato sarà più difficile che in passato

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  15. Grazie a Davide (Frattesi) per avere prontamente risposto alle mie osservazioni. :)

    Certo, c’è da giocare la gara di ritorno, ma vincere una partita di quarti di finale, a Monaco di Baviera, è qualche cosa di veramente importante. Grazie a tutti, allenatore, giocatori… Grandissimi.

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  16. Dopo ogni prestazione non eccelsa, mi allontano volontariamente dal web perché so che mi arrabbierei.

    È inconcepibile, per me ovviamente, come ci sia sempre un fondo di dubbio sull’operato del Mister e della squadra, dopo questi anni di successi insieme e di gioco meraviglioso, sempre pronto a saltar fuori alla prima occasione. Vorrei che come tifosi fossimo un po’ più simili al nostro gruppo MERAVIGLIOSO.

    Come già scritto, potremo finire a non vincere nulla, ma raramente nella mia vita sono stato tanto orgoglioso e felice di vedere giocare l’Inter come con Mr Inzaghi e questi giocatori.

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  17. Ieri sera cuore immenso. Bravura e quel pizzico di buona sorte che serve sempre (vero Ancelotti?).

    Il calendario è veramente assurdo.

    Inzaghi sta facendo miracoli nel dosare le forze

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  18. Non vinceremo nulla o forse un trofeo, sforneremo qualche prestazione non all’altezza , insomma ci saranno giornate difficili,ma ,per cortesia ,almeno quì stacchiamo la spina per un pò al “tafazzismo”di rivangare quello che poteva essere fatto o che è stato fatto male, sì ai giovani ,no ai “parametri zero”,ai csoldi buttati su acquisti sbagliati.etc,etc….godiamoci,senza troppe esaltazioni,serate come quelle di ieri sera.

    E come nella vita di tutti i giorni….i momenti belli vanno assaporati e goduti nel modo giusto,perchè non sono infiniti.

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  19. Hai ragione ovviamente Tullio. Ieri è stata sicuramente una delle più belle partite della nostra storia. Ovviamente poi il “valore” in assoluto glielo daremo per come proseguirà la stagione. Ma è stata una grande partita, giocata benissimo, con grandissimo carattere e con grandissimi valori, contro una grandissima squadra e in uno stadio bellissimo.

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  20. Finalmente d’accordo al 100% con Phrgagrance. Mister mervaiglioso, ragazzi meravigliosi

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  21. Molto bene ieri sera, con sofferenza anche, come poteva non essere cosi’ (il Bayern era da 4 anni che non perdeva in casa, in CL), contento per Frattesi, Barella, Lautaro cuore d’oro e polmoni d’acciaio. Contento per i tanti Interisti che vivono a Monaco e per chi e’ andato a sostenere la squadra in trasferta.
    E’ solo la meta’ della fatica e ancora tutto puo’ accadere (i Tedeschi non mollano facilmente, sicuramente verranno qui a Milano per ribaltare il verdetto, ne hanno potenzialmente la forza).
    Ma per qualche giorno godiamocela

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