Notizie rassicuranti sulla condizione. L’Inter c’è: Inter – Empoli 3-1

Foto: l’importanza di chiamarsi Lautaro. Il suo goal, frutto di una prodezza individuale da campione, ha indirizzato in modo decisivo la sfida di campionato contro l’Empoli.

Non un’ Inter perfetta, ma sicuramente una squadra che ha fatto un passo avanti rispetto alle prestazioni con il Bologna e persino con il Venezia, anche se in laguna avevamo dato una grande dimostrazione di compattezza.

Non un’Inter perfetta perché nel primo tempo ha faticato parecchio a trovare la penetrazione offensiva e perché sul 2-0 un certo rilassamento ha fatto tornare i fantasmi dei match con Bologna e prima ancora Genoa, Monza e juve.

Solo che la grande squadra quando l’avversario si rianima e prova il tutto per tutto trova spazi invitanti e spegne ogni discorso.

E l’azione del terzo gol è stata senza dubbio la più bella di tutto il match.

Nell’analisi del momento attuale (fondamentale perché siamo proprio agli inizi del ciclo terribile e forse decisivo) si deve tener conto di tutto.

Intanto si deve dire che per tutto il primo tempo non abbiamo concesso nulla, ma non siamo stati particolarmente pericolosi e c’è voluto una prodezza individuale di un immenso capitano per sbloccare la situazione dopo ben 55′ di gioco.

Poi va detto che l’atteggiamento con cui l’Empoli ci ha affrontato ci ha favoriti rispetto all’aggressione alta e agli uno contro uno praticati dal Bologna contro una squadra che accusava qualche sintomo di stanchezza, fisica o mentale che fosse.

Non parlo tanto del modulo: i toscani hanno giocato con un teorico 3421 che consentiva loro di avere l’uomo in più al centro della difesa (3 difensori contro i nostri due attaccanti); di avere parità sugli esterni e in mezzo, grazie all’arretramento di almeno uno della linea a due e di lasciare invece ai nostri la superiorità ‘difensiva’ con tre uomini che dovevano prendersi cura di uno solo.

In questo modo loro rinunciavano quasi a provarci, ma infittivano il centro area rendendo problematico lo sfondamento centrale ed evitando, con l’uno contro uno sugli esterni (e il raddoppio di uno dei tre quartisti), di costringere un difensore a ‘uscire’ per bloccare la fascia.

Tutto questo in linea teorica, perché poi i giocatori della linea a due arretravano entrambi e secondo il lato in cui si sviluppava la nostra azione, se uno scivolava verso l’interno per creare un tre contro tre dei centrocampisti, l’altro andava in fascia a raddoppiare il nostro esterno.

In pratica quindi sino al gol di Lauti il loro allineamento reale era un 541, con tutti gli uomini nella loro metà campo e spesso addirittura nella loro tre quarti.

Non a caso D’Aversa aveva rinunciato al più talentuoso dei loro giocatori, l’eccellente Seba, poco adatto al lavoro di rientro, preferendo come unica punta il più combattivo Colombo, che doveva sdoppiarsi.

Il gioco sembrava potesse riuscire anche per la prestazione importante di Ismajli che al centro della difesa, da uomo in più ha respinto una quantità industriale di palloni e chiuso decine di incursioni dei nostri.

L’albanese/kosovaro non ha forse piedi raffinati, ha 28 anni, a giugno è a parametro zero e come alternativa ai titolari per me potrebbe anche starci (non credo che chiederebbe la luna di ingaggio).

Resta il fatto che l’atteggiamento tattico dell’Empoli prima o poi non avrebbe resistito, perché è raro che contro una squadra forte, con tanti campioni in grado di trovare la giocata individuale e pericolosi sui calci piazzati, una difesa ad oltranza arrivi a buon fine in oltre 90′ di assedio.

D’altra parte visto il momento dei nostri in certo qual modo questo atteggiamento ci favoriva: non dovevamo affrontare corse sfiancanti a tutto campo nell’uno contro uno, per controllare o ‘battere’ avversari magari inferiori tecnicamente ma più freschi.

Soprattutto quando sei in flessione di condizione, più mentale che fisica, fatichi a correre… all’indietro tempestivamente e ogni ritardo in una chiusura può essere fatale.

Contro l’Empoli invece noi abbiamo potuto cercare di stanarli, con un giro palla non troppo veloce e quindi poco incisivo, ma tale da consentirci di essere sempre in controllo, senza rischiare.

A questo punto emerge l’importanza di chiamarsi… Lautaro, perché il suo gol, frutto di una prodezza individuale da campione, ha indirizzato nel modo decisivo la partita.

I minuti passavano e nessuno può prevedere che cosa sarebbe accaduto se noi avessimo dovuto alzare i ritmi prendendoci rischi difensivi e se l’avversario avesse avuto ancora energie per provare finalmente a ripartire.

Se il cambio di Pavard con Darmian è stato nella sostanza ininfluente (credo sia servito essenzialmente a risparmiare al francese, rientrante, qualche minuto) gli altri due sono stati provvidenziali e resi possibili proprio dal vantaggio.

L’uscita di Zielinski e Taremi, al 69′, oltre a servire per distribuire la fatica dei singoli, consentiva alla squadra di avere più intelligenza tattica nel mezzo  (con Miki) e maggior forza di penetrazione (con Thuram) contro una squadra che doveva per forza allungarsi.

La seconda coppia di cambi a 15′ dal termine, consentiva con Bastoni per Dimarco di rafforzare la fascia destra e con Arna, oltre a far riposare un po’ il Toro permetteva di avere un uomo fresco e fisicato capace di sfruttare in area le percussioni di Thuram.

Anche se poi è successo il contrario: sulla verticalizzazione di Barella è stato proprio Arna a proiettarsi per poi servire al francese la comoda palla gol.

Tra parentesi: peccato che le condizioni (fisiche o… contrattuali) di Frattesi non abbiano consentito a Barella di rifiatare per qualche minuto.

Ritornando un attimo sulla gara, noi siamo apparsi in progresso rispetto alle ultime uscite, ma, ripeto, bisogna vedere quanto abbia influito l’atteggiamento rinunciatario dell’Empoli.

E, per voler cercare il pelo nell’uovo, dopo il 2-0 abbiamo subito gol nell’unico loro  tiro in porta della partita.

Io insisto: la differenza dall’anno scorso non sta nelle occasioni che non sfruttiamo, perché ne creiamo comunque più che a sufficienza.

Sta invece, credo, nei troppi gol che subiamo e questo, a mio modesto e sindacabilissimo parere, è la conseguenza di uno stress eccessivo in parte dovuto agli infortuni (che per me non riguardano tanto la vecchiaia o la giovinezza, quanto l’usura di stagioni lunghissime e densissime condotte sempre ai vertici).

La prova sta negli infortuni di giocatori non ‘anziani’ calcisticamente, ma anche nel periodo di poca lucidità vissuto da Lauti.

E chiaro che se le stagioni di vertice si susseguono, gli impegni crescono, il nucleo portante resta sempre quello e gli inserimenti di seconde linee non sono tutti riusciti, come è inevitabile se non puoi spendere (mentre, scusate, ma lo devo dire, non per protervia ma perché per me è un discorso tecnico, gli avversari spendono e si rinnovano) si attraversino periodi di infortuni superiori alla media o anche solo fasi di calo della continuità nella concentrazione.

Io da tifoso non riesco a prescindere totalmente dai sentimenti: per esempio ad Asllani e a Frattesi voglio bene e mi dispiacerebbe se uno venisse ‘bocciato’ e l’altro se ne andasse. Mi sembrano bravi ragazzi e sin qui hanno dato tutto per l’Inter, sono stati parte importante del gruppo.

Come Arna, del resto e anche per Taremi, pur avendo poche speranze, non tanto sulle qualità del giocatore, ma sulla sua adattabilità alle nostre esigenze, sarei felice di venire smentito.

I dati statistici

Questa volta qualche curiosità interessante la si trova, sempre tenendo presente il carattere ambiguo e relativo di alcuni rilievi.

Naturalmente in una partita dominata la stragrande maggioranza dei numeri è a nostro favore.

Così il possesso (68 a 32) con valori ancora più elevati nel primo quarto d’ora di ogni tempo.

I tiri sono 18 a 5 per noi, mentre quelli finiti nella luce della porta addirittura 7 a 1, cioè il gol.

Così la frase che si usa come modo di dire: “Hanno fatto un tiro e un gol” questa volta diventa fotografia della realtà.

Dei nostri 18 tiri ben 11 sono stati calciati da dentro l’area.

Noi siamo andati 18 volte al cross di cui 6 sono andati a buon fine, mentre il valore loro è 1 su 9 tentati.

Al solito sui dribbling non brilliamo (1 a 1).

Ovviamente prevaliamo per distacco nei passaggi riusciti (il doppio dei loro) e nella percentuale di quelli esatti. (87 a 75). Da notare però che il valore percentuale nostro non è elevato (si considera tale dal 90% in su, almeno a livello internazionale).

Forse la spiegazione sta nel loro arroccamento, che rendeva più complicati gli ultimi passaggi

Piccolo vantaggio nostro, 48 a 45 anche nelle palle conquistate.

A livello individuale hanno tirato più volte Lauti e Barella (4) davanti a Dumfries (3) ad Asllani e Pezzella (2).

Ancora Lautaro prevale nei tiri in porta (3).

Importante il dato dei passaggi riusciti nell’ultimo terzo di campo (i più difficili visto che  loro chiudevano tutti gli spazi).

Come è ovvio ci siamo solo noi con i tre centrocampisti titolari, ma subito dopo con i due braccetti difensivi a pari merito.

Asllani ha giocato ben 105 palloni, davanti a Barella, Carlos, de Vrij e Pavard. Dato ben comprensibile visto che per un’ora abbiamo fatto girare palla per aprire un varco mentre loro erano rintanati.

Gli stessi cinque giocatori sono primi per passaggi riusciti, anche se l’ordine varia leggermente.

Asllani e Barella sono primi nei passaggi chiave (3) seguiti da Zielinski con 2 (unica graduatoria in cui l’ex napoletano compare).

Invece Thuram si è esibito nell’unico dribbling riuscito.

In queste graduatorie Taremi è tra i primi 5 solo nei graduatoria dei passaggi chiave (3° con 2).

Asllani è primo per km percorsi davanti a Barella, ma il sardo  ha percorso ben 307 metri allo sprint, preceduto solo da Dumfries (338) e seguito da ben 5 empolesi.

Cinque nostri giocatori hanno tenuto  una velocità media intorno ai 19,7 km/h, precedendo comunque di pochissimo i migliori empolesi.

Thuram è primo per velocità media e  quarto per velocità massima, preceduto da 3 empolesi. Infine loro hanno percorso circa 3 km più di noi e ne hanno percorso una quota maggiore allo sprint.

Interessante, al solito il dato sugli xG: con 1,79 a 0,28 abbiamo dimostrato di meritare la vittoria largamente anche per teoriche palle gol costruite.

A questo proposito però, non ricordo se ne abbiamo già parlato, c’è un dato che un po’ potrebbe preoccupare, visto che di solito il campionato non lo vince chi crea di più, ma chi concede di meno.

Nella graduatoria stagionale degli xG siamo si secondi solo all’Atalanta, precedendo nettamente le altre rivali, ma in quella degli xGA ci precedono abbastanza nettamente Napoli e juve, che quindi hanno concesso un po’ meno.

Naturalmente poi contano i gol fatti e subiti, ma questo valore resta interessante perché certifica le occasioni costruite e concesse.

Le pagelle

Sommer:

non deve parare neppure un tiro. Nell’unica occasione in cui gli avversari calciano in porta prende goal senza responsabilità.

s.v.

Pavard:

Inizia molto forte proponendosi in fascia e ‘entrando’ anche a giocare in posizione più centrale, visto che dietro c’è poco lavoro. Nella ripresa rallenta un po’ il ritmo, saggiamente, dopo il vantaggio.

6.5

de Vrij:

non fa mai prendere palla a Colombo che pure è uomo pericoloso. Purtroppo si fa bruciare dentro l’area da Seba e questo gli vale un voto in meno, per il pericolo fatto correre alla squadra.

5.5

Carlos Augusto:

ottimo nella fase difensiva (non che sia stato molto impegnato in questa situazione), positivo ma un po’ meno ispirato rispetto a Bastoni nella transizione offensiva. Nel finale ha una buona occasione sulla testa ma non riesce a chiudere bene.

6+

Dumfries:

nel primo tempo con gli spazi molto stretti che gli impediscono di lanciarsi in velocità e con il suo piede non raffinatissimo fatica ad imporsi. Nel secondo tempo esprime tutta la sua potenza devastante, segnando un gol e fallendone di poco un altro, oltre a risultare sempre insidiosissimo.

7

Barella:

l’unico superstite del trio di angeli del centrocampo, si sbatte come sempre ed è all’origine di molte situazioni importanti per noi. Arriva al tiro più volte da fuori ma sarebbero conclusioni da far crollare lo stadio, se riuscissero

7

Asllani:

sicuramente in crescita rispetto alle ultime uscite. Forse un po’ per il fatto di giocare con più continuità, più probabilmente anche perché l’Empoli non pressa e non lo costringe a spendersi nella fase difensiva. Servono conferme ma sembra finalmente in crescita.

6.5

Zielinski:

non è che faccia male, ma non riesce a incidere mai. Tiene la posizione, gioca un po’ sotto ritmo, amministra bene la palla ma la gioca sempre sul facile. Da lui ricordando napoli ci si aspetta molto di più.

5.5

Mkhitaryan:

non sembra ancora al top ma rispetto al polacco mostra un’altra personalità

6

Dimarco:

non sembra più brillantissimo come qualche partita fa, forse ha accumulato un po’ di stanchezza. Poi il suo avversario (Gyasi) è puntuale e molto veloce e riesce spesso a chiuderlo.

5.5

 Bastoni:

normale amministrazione nei pochi minuti di presenza.

Da rivedere se in qualche modo è implicato nell’azione che porta al loro gol

s.v.

Taremi:

comincia davvero ad essere un problema, perché con lui c’è un buon distributore di palloni sulla tre quarti, ma si gioca in pratica con una punta sola. Per il bene dell’Inter non deve intristirsi e va sostenuto perché la stagione è ancora lunga.

5

Thuram:

con lui in campo cambia tutto, le frecce in attacco crescono di numero e tutta la squadra se ne giova. Implacabile in area.

7

Lautaro:

solita prestazione super, da capitano e leader assoluto. Grandi giocate e finalmente lucido e ispirato in fase conclusiva.

Il gol è da cineteca per come si coordina ed esplode il tiro con violenza, precisione e in un nano secondo.

8

Arnautovic:

checché se ne dica, è uno che sa giocare a calcio com pochi. Il problema sta solo nelle condizioni fisico-atletiche che ra sembrano al top. Assist da grande giocatore, altruista.

6.5

All. Farris/Inzaghi:

la squadra non fa benissimo nel primo temo, confermando quanto si dice da tempo che fatichi contro le difese molto fitte per la mancanza di almeno un dribblatore sullo stretto.

Per di più l’assenza contemporanea in mezzo al campo di Calha e Miki si sente a livello di qualità, come pure manca il piede e la fisicità di Bastoni.

Giusto turnare, ma senza Bastoni, Acerbi, Calha, Miki e Thuram è un’Inter che fa più fatica.

6.5

Settore giovanile

Under 18: Inter – Torino 2-2 (Iddrissou, Putsen)

I nostri perdono l’occasione di accorciare sulla vetta ma restano al quarto posto tranquillamente in lizza per i play off.

Si è trattato di una partita interessantissima, l’occasione finalmente per valutare i nostri giovani alle prese cn un’avversaria tosta, fisicamente forse già da categoria superiore.

In partite come queste il risultato conta, ma conta soprattutto il test di crescita dei ragazzi che in gare più facili possono sembrare falsamente… irresistibili.

Il Toro che ci precede in classifica di 4 punti è sicuramente oggi più forte di noi e alcuni ragazzi hanno lasciato qualche dubbio sulla loro competitività ai massimi livelli della categoria.

Altri però hanno dimostrato di starci benissimo e di essere pronti al salto in Primavera, con anche buone prospettive di carriera.

La nostra formazione era un po’ strana, con due mezze ali del 2008, forse messi proprio per testarli, con Pinotti al rientro e chiaramente fuori condizione, con il fumoso Humanes al posto del più concreto e tosto El Mahboubi e soprattutto con il ‘Manto’ in panchina. Poi mancava il centrale Bovio e sicuramente l’assenza del vercellese si è sentita molto.

Comunque l’Inter si è schierata con:

Thao

Ballo, Nenna, Kagasniemi, Verre

Putsen, Cerpelletti, Kartelo

Humanes, Iddrissou, Pinotti

In diversi momenti, nel secondo tempo sono entrati:

Carbonara, Luchetti, Mantini, El Mahboubi, Kukulis.

E’ stata una partita intensissima, con il Toro che a metà primo tempo va avanti con il forte Conzato .

Poi Iddrissou e Putsen la ribaltano ma il Toro riesce a pareggiarla.

Nel finale una clamorosa traversa ci nega la gioia della vittoria.

Se nel settore giovanile ci fossero tutte partite vere come questa i ragazzi crescerebbero prima e la selezione sarebbe più attendibile.

Le pagelle

Taho:

incolpevole sui gol, qualche buon interento.

6.5

Ballo:

in crescita impressionante. Alla consueta velocità sta affiancando giocate di livello

7+

Nenna:

cerca di arginare come può i forti attaccanti torinisti.

6

Kangasniemi:

mi piace tantissimo. Capisco che la Primavera nel ruolo è coperta, ma io qualche partita gliela farei giocare. Se continua a crescere così può diventare un prospetto davvero mooolto interessante.

7.5

Verre:

presidia la fascia senza acuti e senza errori importanti.

6

Kartelo:

ha fisico, d’accordo ma è legnoso e poco produttivo. Lo lascerei a crescere con i pari età.

6

Cerpelletti:

il Toro sulla carta non è l’avversario ideale, ma ‘Pippo’ con la sua classe, la sua grinta e l’intensità riesce a governare da par suo il centro campo.

7

Putsen:

Dino al contrario di Kartelo per me ha dimostrato di poterci stare benissimo in U18 e non solo per il bellissimo gol.

Prestazione interessante contro avversari di spessore.

7

Pinotti:

al rientro, chiaramente non è ancora in condizione ottimale e raramente + riuscito a creare qualche pericolo.

6

Iddrissou:

un vero crack. Imprendibile negli spazi, potentissimo, fenomenale nel tiro con cui annulla il vantaggio del Torino.

Cresci Jamal, cresci che ti aspettiamo…

8

Humanes:

siamo sempre lì, è bellino ma nel calcio se non hai lo spunto secco e il tiro non puoi fare l’attaccante a certi livelli.

Tra i subentrati, Carbonara ha fatto benino soprattutto in spinta (6+), Mantini ci ha indotti a domandarci perché non c’era dall’inizio. Lui è proprio un uomo per queste partite (7)

El Mahboubi ha destato lo stesso rimpianto di Mantini. Tra l’altro mi pare che sia stato proprio lui a cogliere la clamorosa traversa dopo un dribbling secco a rientrare, in area (7). Kukulis non si è segnalato in particolare (6) e Luchetti ha giocato poco (s.v.).

Under 17: Brescia – Inter  4-1 (D’Agostino)

Di questa partita si ricorderà per sempre la sequenza delle reti allucinante: al 37′ del secondo tempo vincevamo 1-0 e in precedenza avevamo avuto parecchie occasioni per chiuderla.

Poi in otto minuti abbiamo preso 4 gol.

Purtroppo non riesco a sapere le cause di questo crollo imprevisto e imprevedibile.

Leggendo la formazione mi pare che ci fossero tutti i titolari, ad eccezione di Limido, in panchina.

Ora in classifica siamo stati superati di un punto da Milan e Udinese.

Ferma l’Under 16 (recupererà mercoledì e conto di vederla), ha giocato l’Under 15…

Under 15: Inter – Venezia 2-1 (Comelli, Poltronieri)

Più la vedo più la squadra mi conferma le impressioni originarie: gioca molto bene ha ragazzi agili e rapidi dotati di buona tecnica ma anca per ora di peso.

Così si capisce perché in U13 e U14 abbia dominato (quando fisicità e potenza erano limitate per tutti) e perché ora fatica di più.

Mi risulta che abbia buttato via parecchi risultati facendosi rimontare vantaggi anche importanti e persino col Venezia si è corso questo rischio.

Per un giudizio più accurato sul gruppo bisognerà aspettare il completamento della crescita sifica e atletica.

Per il momento sono comunque secondi a un punto dal Milan, pur avendo sprecato molto in alcune partite, come ho detto prima.

Formazione e pagelle:

Costante

Foroni, Forlani, Poltronieri, Bagnara

Ferri, Omini G., Marchesi

Vanacore, Serantoni, Comelli

Costante:

sicuro in tutti gli interventi, incolpevoli sul gol

6.5

Foroni:

grande spinta sulla destra è lui il re della fascia.

7

Forlani:

uno di quelli che il fisico ce l’ha e lo usa bene.

7

Poltronieri:

Clarence non ha una statura eccezionale per il ruolo di centrale, ma in compenso è velocissimo e ha buona elevazione, come dimostra il gran gol poi rivelatosi decisivo quando è andato in area avversaria a incornare il cross di Vanacore.

7.5

Bagnara:

controlla la fascia di sua pertinenza senza particolari problemi.

6.5

Ferri:

tanta spinta e buona qualità sia nei contrasti sia nella transizione offensiva.

7

Omini G.:

è un gioiellino di giocatore, capace di numeri di alta scuola. Peccato solo che il fisico non lo aiuti (per il momento?).

Marchesi:

solido e concreto è una presenza davvero fondamentale in mezzo al campo.

6.5

Vanacore:

che avesse qualità lo si sapeva. Anche col Venezia ha estratto dal cilindro un paio di giocate da applausi. Forse un po’ troppo egoista e bisognoso di mettere potenza e continuità.

7

Serantoni:

il mio bomber questa volta mi ha tradito, non regalandomi un gol che da lui aspetto sempre. Il fiuto del gol e le giocate le ha, vedremo com diventerà fisicamente.

6.5

Comelli:

grande sorpresa per me, l’ex triestino ha veramente qualità tecniche molto rilevanti. Gli ho visto giocare alcuni palloni con la suola come fanno in pochi e il suo gol è stato splendido.

Un ragazzo da seguire attentamente.

7.5

Nella ripresa sono entrati: Seghezzi, Barcella, Di Carlo, Penta, Castellarin, Mengazzo e Ariu.

Luciano Da Vite

26 pensieri riguardo “Notizie rassicuranti sulla condizione. L’Inter c’è: Inter – Empoli 3-1

  1. Concordo nella sostanza con quanto espresso da Luciano sulla partita.

    Essendo a metà stagione, faccio alcune considerazioni sulle prestazioni dei nostri per reparto: valutazioni personali fatte anche in base anche ad attese.

    Portieri: di fatto abbiamo visto solo Sommer che fin qui ha giocato senza picchi in alto ma nemmeno in basso. Non ricordo partite decise, sia in positivo sia in negativo, da lui. Su Martinez atto di fede. Vedremo se sarà lui il futuro.

    Difesa: bene Basto, Bisskeck e De Vrj (anche se la pecca di rapidità l’abbiamo diverse volte pagata). Acerbi e Pavard così così, soprattutto per noi fisiche il primo e prestazioni a mio avviso inferiori alle potenzialità il secondo. Palacios atto di fede

    Esterni: bene Dima e Dum che sono entrati informa in momenti opposti, subito l’italiano (che ora un po’ soffre) e dopo olandese. Bene anche Carlos soprattutto per la garra e duttilità, mentre davanti non è proprio un brasiliano. Darmian è affidabile ma io il ruolo da esterno a tutta fascia non glielo farei fare perchè perdiamo troppo in pericolosità offensiva e le difese avversare possono concentrare le attenzioni altrove. Buchanan è un altro atto di fede

    CC: Benissimo Bare, il migliore per me finora, bene Micky (se gioca una volata a settimana, altrimenti la lucidità ne risente parecchio come ad inzio stagione). Chala non bene finora a causa di continui problemi fisici. Non bene nemmeno le riserve: deluso soprattutto da Zelinski che mi sembra discontinuo e piuttosto piatto, così come Asslani che non mi da idea di aver fatto significativi progressi in tre anni che è qui. Su Frattesi sospendo il giudizio perchè ha giocato poco e si è, sembra, un po’ intristito. Ci ha stappato un paio di partite (Empoli e Udine) guarda caso quando è partito titolare. Peccato Inzaghi lo veda poco.

    Attacco: ottimissimo Thuram e, toccando ferro, finalmente si intravede il miglior Lautaro che per mesi ci ha fatto penare. Delusione Taremi, moscio e inconcludente, mentre su Arna e Correa non parlerei di delusione…. sono questi e quando sembrano fare una buona partita poi si fanno male.

    Morale su necessità: una punta seria (con fisico per fare da vera torre oppure veloce) che non sia pronta al prepensionamento e a visitare l’infermeria, un cc muscolare (Sucic?) se resta Frattesi, altrimenti ne servono due, un esterno dx e un centrale integro ed un pelo più rapido.

    I sacrificabili per me sono uno qualsiasi degli attaccanti di scorta (meno male che due scadono e non credo Taremi avrà mercato), Asslani (perchè Zelinski non credo abbia mercato), Buchanan (perchè Darmain non ha mercato e può restare come jolly nel pacchetto dietro), Frattesi (se proprio gudicato incompatibile), e Acerbi/ De Vrj (nel senso che possono essere lsvincolati…per questioni anagrafiche e di salute rinuncerei all’italiano).

    "Mi piace"

  2. Sono abbastanza d’accordo sulle esigenze di rinnovamento, ma ho anche la consapevolezza che non si potranno fare tutti i cambiamenti che auspichi. Bisognerà fare delle scelte sia in uscita sia in entrataHo piena fiducia nei nostri dirigenti, ne ho meno nella proprietà, perché la mission di un’azienda privata è il profitto, la mission del calcio è la competitività, nel nostro caso a livelli elevati. possibilmente senza rimetterci troppi soldi, almeno nel medio periodo.

    Personalmente davanti prenderei Castro e Pio ma, a parte il costo, mi domando: Castro, che non è Leoni o Palacios, accetterebbe di fare la riserva della Thula?

    In difesa mollerei Acerbi, molto a malincuore e terrei De Vrji, se accetta di essere la riserva. Un buon titolare a costi accessibili non dovrebbe essere un problema.

    Quindi confermandolo avremmo per tre ruoli:

    l’olandese e X,

    Pavard e Bisseck,

    Bastoni e Carlos

    Più Darmian e Palacios, che si deciderà a crescere spero…

    Sulle fasce ci vorrebbe almeno un sostituto per Buchanan.

    In mezzo se Sucic è bravo e maturo come sembra dai filmati, non so se farei il cambio (oneroso) Calha / Ricci, anche se probabilmente con Calha è l’ultima occasione per fare una buona plusvalenza. Mikhi lo terrei ancora un anno, dosandone l’impego e per insegnar calcio ai nuovi arrivi.

    Frattesi e Zielinski sono i problemi e molto dipen derà da come si risolvono. Frattesi potrebbe essere sostituito da Sucic. Io preferirei che il croato sostituisse Zielinski, ma capisco che ci sono dinamiche di mercato a ostacolare questo desiderio.

    Bisognerebbe capire (spero che mister e dirigenza lo sappiano) perché sino a dora non è stato all’altezza delle attese, conoscerne il motivo e decidere se può tornare al suo top (non è vecchio).

    Comunque ci sarà tanto lavoro da fare per la dirigenza e con pochi soldi. Poi attenzione, quando finisce un ciclo e si rinova storicamente seguono quasi sempre anni di relativa ‘magra’. E se devi ricostruire senza spendere è ancora più difficile (non voglio riaccendere una miccia, ma sono convinto lasciar andare uno con un buon ingaggio per prendere uno con ingaggio più basso ma con un buon costo di cartellino (perché deve essere bravo subito) difficilmente sia un’operazione senza oneri finanziari

    Dobbiamo calcolare anche i costi iniziali per la costruzione di una buona U23

    "Mi piace"

  3. Secondo me il ciclo finirà quando invecchieranno troppo (calando) o saranno ceduti Toro, Bastoni, Barella, Dima (e anche e più recenti Thuram e Chala). Sono loro asse portante. Certo anche Dum e Micky dicono la loro ma li vedo più sostituibili.

    Frattesi sarebbe il mio rammarico più grande perché giovane e già dentro squadra: questo secondo aspetto, crescita dentro squadra, è purtroppo la nota rischiosa.

    Perché se Frattesi non è considerato adatto al nostro gioco, Asslani e Buchanan non sufficientemente bravi, avremmo perso 3 cambi per prolungare il ciclo rimpiazzato i titolari (micky, chala e Darmian) più usurati.

    Vedremo cosa pescheremo ma sono convi to che se ossatura resta intatta, si può provare a tenere botta

    "Mi piace"

  4. Anch’io non cederei palacios in prestito. Se in allenamento dimostra potenzialità importanti, meglio continuare a lavorarci sopra.

    C’è una parte di ragionamento che non condivido: non è che Inzaghi ci mette sempre mesi per inserire un giocatore. un conto è inserire un giovane che viene dall’Argentina e anche là ha giocato solo poche partite, se non ricordo male in serie B, ma anche se fosse in a non cambierebbe. Altra cosa è inserire un giocatore ‘fatto’, magari già esperto di campionato italiano.

    Non è che ha messo mesi per inserire Mikhi e neppure Thuram o altri. frattesi è un caso particolare.

    In ogni modo non vorrei che arrivasse un tappabuchi. Se si deve prendere qualcuno a gennaio deve essere uno scelto per giugno, peril progetto, solo in anticipo di qualche mese

    "Mi piace"

  5. Luciano ma i due fratelli Esposito davanti in alternativa a Lautaro e Thuram? Ovviamente “al risparmio” con la prospettiva di prendere uno forte a centrocampo e uno forte a difesa. Fantacalcio ovviamente. Ma mi domandavo se secondo te quel quartetto come parco attaccanti sarebbe “buono”. Ovviamente a centrocampo non toglierei nessuno dei tre titolari.

    "Mi piace"

  6. Per me, che sono uno sfrenato ammiratore della…famiglia Esposito (al punto che ho più volte ‘invitato’ i genitori a riaprire la fabbrica) sarebbe un sogno, magari con per i primi due anni un quinto attaccante esperto (mi andrebbe bene anche Arna). Ma il problema è che uno non è più nostro

    Piace a 1 persona

  7. C’è una percentuale sulla rivendita che credo, non vorrei sbagliare, sarebbe del 20% e teoricamente si potrebbe giocare come una specie di “sconto” in questo caso. Ammesso che quello che dico sia esatto, non ho informazioni certe sotto mano. Situazione che credo sia la stessa o comunque simile per Filip Stankovic. Certo se li riprendi – dico S. Esposito e/o lo stesso Filip Stankovic, forse su tutti e due siamo stati un po’ frettolosi, vedremo poi ovviamente – però li devi mettere in rotazione in pianta stabile in prima squadra.

    "Mi piace"

  8. Ok, è tuttavia innegabile, credo, che Inzaghi tenda a discostarsi poco dalla formazione base se non costretto da infortuni.

    Lo scorso anno in campionato, salvo le ultime 4 partite a campionato già vinto, le riserve han visto le briciole.

    Sia che fossero i giovani Buchanan, Bisseck e Asslani, sia gli esperti Arna, Sanchez e Klassen.

    Tendenzialmente a loro è chiesto di entrare per 25, 15, 10 minuti a partita e provare ad incidere. Ecco perché priviligerei gente, per la panchina, che abbia ritmo da poter sfruttare al massimo in queste condizioni.

    "Mi piace"

  9. ma certo, Roberto: anch’io a parità di valori preferisco un giovane a un anziano.

    Non c’entra nulla con il nostro discorso, ma io ho un dubbio; Inzaghi non ama ruotare i giocatori perché ha i suoi fidati, oppure perché è consapevole del gap tra titolari e riserve?

    Per esempio: Carlos e Darmian giocano spesso, Bisseck ora anche, De Vrji pure.

    "Mi piace"

  10. credo che stasera non potrò vedere la partita. sarebbe la oprima volta da anni e, solo nel calcio, sono superstizioso…

    "Mi piace"

  11. Vada per il provocatore Cassano ma adesso anche Adani afferma che Locatelli vale Barella. Allora non deliravo solo io ahaha….onestamente sono del parere che Nicolò è più versatile e sa fare più o meno tutto (magari non eccelle in nulla ma bravo in tutte le fasi) al massimo in interdizione il primo è una spanna su. Cosa non si fa per attaccare Allegri a prescindere dicendo che è diventato straordinario….

    "Mi piace"

  12. Come tutti i tecnici credo abbia i suoi fidati e se la società chiede di andare avanti su tutti i fronti è normale che si affidi sempre di più…ai suoi fidati.

    Dopotutto è complesso rendere se hai a dispozione praticamente spezzoni di 15 minuti, devi avere certe caratteristiche fisiche, tecniche e mentali che non tutti hanno.

    Bisseck ha inziato a giocare di più stante l’infortunio di Pavard (anche scorso anno restò fuori parecchio per il problema al ginocchio subito nel match con Atalanta): se fosse toccato (sgrat) a Dimarco stare fuori 2 mesi, probabile sarebbe toccato a Buchana giocare di più.

    Certo, poi Bisseck è stato bravo a sfruttare occasione e magari Buchanan non lo sarebbe stato ma è innegabile che poter dimostrare il proprio valore con un minimo di continuità aiuta: ecco perchè preferirei, su profili di prospettiva, che passino del tempo in squadra anzichè in prestito per poi eventualmente rientrare. Credo ci siano più chance per ambientarsi e, se bravi, ritagliarsi il proprio spazio.

    Solo che non tutti hanno, anche giustamente dal loro punto di vista, pazienza per attendere

    "Mi piace"

  13. Locatelli è un randellatore come ce ne sono diversi.

    Non è in asoluto un cattivo cc, certo non vale un’unghia di quanto la gobba lo ha pagato.

    "Mi piace"

  14. Senza dubbio ma comico è ormai il duo adani cassano che ne dicono di tutti i colori

    "Mi piace"

  15. Fortunatamente sono riuscito a rinviare l’impegno per cui anche questa sera vedrò la partita.

    Intanto nel pomeriggio due buone notizie per le nostre giovanili: alle tre a Interello l’Under 16 ha battuto il venezia 3-1, con gol di

    "Mi piace"

  16. Matarrese, Owusu e Calò. In questo modo i nostri si sono ripresi la testa della classifica

    Invece come è noto la Primavera ha vinto in rimonta 4-1 a Verona contro l’Hellas raggiungendo in vetta Roma e Sassuolo, con i giallorossi che però devono recuperare una partita, come la Fiorentina.

    Non riesco a scrivere ora qualcosa su questo match, lo aggiungerò in coda al post di domani.

    Voglio solo dire che appena Sergio stronca uno dei nostri( De Pieri in questo caso), l’…accusato segna due gol e gioca una grande partita.

    Scherzando chiederei a Sergio di criticare ferocemente uno della prima squadra, in vista della partita di stasera

    "Mi piace"

  17. Perdonate la ‘critica’, ma è da un po’ che ci penso. È interessante vedere la differenza abissale di commenti in un blog INTERISTA il giorno dopo di una vittoria rispetto al giorno dopo di un pareggio ( sconfitte, ahimè per i gufi, ne sono arrivate poche).

    Mah, vabbè, sarò strano io.

    "Mi piace"

  18. Beppe Marotta: “Vogliamo comporre una rosa che risponda a limiti economici dal punto di vista del costo del lavoro, a un’età media che possa garantire il fatto di investire in giovani che rappresentano un patrimonio, un elemento che contribuisce a dare sostenibilità. Nella prossima stagione garantiremo la massima competitività attraverso giocatori meno vecchi di quelli di oggi, ma che rappresentino anche qualità, professionalità e patrimonio”. 

    Direi un netto cambio di rotta che sarà realizzato dallo stesso staff che aveva praticato scelte opposte.

    Speriamo bene…che Baccin sia bravo

    "Mi piace"

  19. Tankian: non so a chi ti riferisci, ma in generale mi sembra normale che dopo un pari interno co Bologna non ci sia la stessa euforia. che dopo una netta vittoria.E’ probabile poi che dei tifosi siano anche un po’ troppo apprensivi.

    Roberto: la linea di politica calcistica precedente l’ha scelta Marotta e ha dato risultati (risanamento dei conti e competitività sportiva elevata.

    la prossima l’ha scelta la proprietà e Marotta si adegua, facendosene interprete e…assertore.

    Se i risultati finanziari saranno migliori e quelli sportivi uguali, applaudirò. Ma sto ai fatti. Il ringiovanimento qualitativo dl primo mercato Oaktree è stato Palacios

    "Mi piace"

  20. Si certo, però voglio credere che poichè Marotta non ha lasciato la barca – come fece Conte e come l’attuale presidente avrebbe potuto fare stante lo status e l’età – forse è anche lui convinto che questa strada possa essere battuta tenendo lo stesso la squadra ai vertici in Italia.

    Una strada che non significa – per me ma penso neppure per Marotta e nemmeno per Oaktree – prendere 10 Palacios ogni anno. Ma un mix decisamente più equilibrato, questo si, e credo le parole di Marotta significhino questo

    Certo, se questo sarà il percorso imboccato, come più volte ribadito ora siamo meno nelle mani di Marotta (che è bravissimo a prendere a zero il Chala di turno, lo ha sempre fatto) ma di…Baccin (spero). :)

    "Mi piace"

  21. Mi riferivo alla diversa quantità di messaggi presenti per un pareggio rispetto ad una “banale” vittoria. Quando pareggiamo mi collego e vedo decine di commenti catastrofici, manco fossimo una chat di TuttoSport. Quando vinciamo silenzio.

    "Mi piace"

  22. Penso che questo spazio serva per confrontarci sulla nostra passione per l’Inter. Mi sembra normale che ci sia piu’ volonta’ di farlo quando le cose vanno “meno bene” del solito o dell’atteso, piuttosto di quando tutto “fila liscio”.
    Per fortuna negli ultimi anni siamo ritornati a poter(dover?) considerare un mezzo passo falso pareggiare col Bologna, in casa .
    Mentre, ad esempio, vincere con questa Sparta Praga mi e’ sembrato nella normalita’ delle cose, per una squadra come la nostra (al netto di tutto quanto puo’ succedere in una partita, chiaramente).
    Non penso che questo comportamento sia da considerare … da TuttoSport, francamente.

    "Mi piace"

Lascia un commento