Dal rinvio per la prima squadra alle gare del settore giovanile

Foto: uno scatto dei momenti drammatici di Fiorentina – Inter. La partita è stata rinviata quando il calciatore della Fiorentina, Edoardo Bove, è stato colto in campo da un malore. Il ragazzo per fortuna sembra essere fuori pericolo.

Nel turno di campionato in cui la prima squadra è stata giustamente fermata a Firenze a causa del drammatico malore che ha colto il gigliato Bove, a cui va il più sincero e affettuoso augurio di una immediata ripresa, hanno giocato le giovanili ovviamente, ma si sono avute anche alcune indicazioni sul campionato dei ‘grandi’.

  • Il Napoli vince in trasferta e si conferma autorevole candidata al titolo.
  • L’Atalanta vince largamente addirittura a Roma e diventa ben più di un’outsider. Sette vittorie consecutive, ottenute dominando non possono essere un caso.
  • C’è una flessione della Lazio, che resta in posizione di classifica interessante
  • C’e un altro pareggio della juve, che comunque a mio parere è destinata a crescere nel tempo.
  • E c’è una secca vittoria del Milan, che certamente non mollerà la lotta per le prime posizioni (invito a rileggersi la rosa dei rossoneri, con ben più di due alternative per ruolo).

La Viola nel primo quarto d’ora contro di noi ha dato pure segnali della sua forza: è una squadra costruita razionalmente e con competenza, con tanta qualità davanti (Colpani, Kean e Gud, assente contro di noi), oltre ad avere  una buona solidità dietro: anche loro non molleranno.

Forse qualcosa col tempo lascerà la Lazio, ma per il resto ci sono sei squadre che si staccano nettamente dalle altre  e che lotteranno a lungo ai vertici.

Anche la nostra forza è indiscutibile, ovviamente, ma in una situazione di grande equilibrio fra più squadre, saranno decisivi i dettagli: a noi, considerando la natura degli impegni che ci attendono, manca qualcosa nella rosa per essere tranquilli.

Lo stesso rinvio, doveroso, della partita con la Viola è una complicazione in più, perché sarà un nuovo turno infrasettimanale che si aggiunge ai molti già in programma.

E  il ricordo del… faticoso recupero di un Bologna – Inter non suona certo come un lieto auspicio.

Possiamo in ogni caso considerare l’ultima di campionato una giornata interlocutoria, ma certo non favorevole ai nostri colori.

Il settore giovanile

Per quanto riguarda i giovani, sospeso il campionato dell’U17, in cui comunque conduciamo la classifica con 2 punti di vantaggio sul Milan e 7 sull’Udinese, terza, si sono giocate le gare di U20, U18, U16 e U15.

Ho assistito a tutte le 4 partite: tre dal vivo e la Primavera, ovviamente solo in tv.

Esaminiamole in ordine cronologico.

Le due partite del sabato hanno avuto esiti contrastanti, con la Primavera che cede abbastanza inaspettatamente a Genova contro i rossoblù e l’Under 18 di Carbone che prevale piuttosto nettamente in casa contro il Lecce.

In comune le nostre due squadre avevano il fatto di aver giocato una partita infrasettimanale (curiosamente con esito opposto a quella del sabato; vittoria per la Primavera, sconfitta per 2-1 a Cesena contro la capolista, per l’U18)…

In comune avevano pure il fatto che entrambe scontavano parecchie assenze importanti, ma anche questa, come la prima… somiglianza, non può essere una giustificazione per chi ha perso…

Infine in comune, e questo si che è interessante, perché rimanda alla discussione già in corso nel blog, hanno anche il fatto che entrambe sono abbastanza nettamente superiori alle avversarie incontrate sul piano tecnico (forse sarebbe meglio dire stilistico) ma inferiori sul piano della corsa, della forza fisica.

Ebbene, a una è andata bene, all’altra no.

A dimostrazione del fatto che non è decisivo l’uno o l’altro elemento: non sempre vince il più tecnico, non sempre vince il più forte atleticamente.

Vince chi raggiunge un livello più elevato nella somma dei due fattori.

Under 18: Inter – Lecce 4-2 (Humanes Gomez, Putsen, Iddrissou, Moressa)

La squadra di Carbone ha incontrato un Lecce sicuramente inferiore sul piano tecnico, ma che disponeva di un tasso atletico e agonistico complessivo  superiore.

I due tempi di Inter – Lecce sono finiti entrambi 2-1 per noi, ma l’andamento è stato molto diverso.

Nella prima frazione ha prevalso sicuramente il nostro gran gioco, fatto di agilità, di scambi di prima, di manovre interessanti.

Ciò nonostante sono andati in vantaggio loro, sfruttando gli spazi e la ‘gamba’ più importante nelle ripartenze.

La superiorità nostra però era troppo netta perché con una squadra atleticamente ‘fresca’, non prevalesse.

Così in 9 minuti sono venuti i due gol che hanno ribaltato la situazione, con le conclusioni rispettivamente di Gomez e di Putsen, al termine di due azioni molto simili per la efficacia della manovra collettiva che smarcava il realizzatore in piena area.

Nel primo tempo abbiamo costruito altre occasioni, ma restava il timore di possibili loro ripartenze.

La ripresa ha avuto tutto un altro volto, anche se con lo stesso risultato (2-1 per noi, anche qui).

Loro hanno preso decisamente il sopravvento a metà campo, ci hanno messi sotto sul ritmo e sulla corsa e sono arrivati al pareggio.

Anche sul 2-2 la partita non è cambiata, con loro che attaccavano di più, con grande spinta atletica.

Ma questa volta eravamo noi ad andare in ripartenza e così forse il più potente dei nostri giocatori (Iddrissou) dopo una percussione entusiasmante serviva sulla destra Moressa che, ridandogli la palla con un cross perfetto,  permetteva al nostro numero nove di riportarci in vantaggio.

Sul finale, mentre loro premevano, un’altra ripartenza a ruoli invertiti metteva Moressa nella condizione di mettere al sicuro il risultato.

Da notare che prima del gol del 4-2 era stato espulso il nostro Nenna, colpito da un discutibilissimo secondo giallo.

Ma veniamo allo  schieramento:

Biz,

Conti (37’ st Nenna),

Luchetti (37’ st Breda),

Bovio,

Verre (26’ st Carbonara),

Putsen, 

Kartelo (26’ st La Torre),

Cerpelletti,

Humanes Gomez (22’ st Grisoni Fasana),

Iddrissou ,

Moressa

A disposizione: Michielan, Patelli, Carrara, Kukulis.

Le pagelle

Bitz:

sinceramente, non mi ha convinto molto: in ritardo in alcuni interventi, poco autorevole nelle uscite.

5.5

Conti:

ottima prova in entrambe le fasi. Pronto nelle chiusure, roccioso nei contrasti, abile nello spingere, almeno finché sulla sua fascia giocava Moressa, con il quale c’era un’ottima intesa.

7

(Nenna:

neppure 10 minuti nei quali trova il modo di farsi espellere, in parte sacrificandosi nell’interesse della squadra.

s.v.)

Lucchetti:

uno di quelli che sul piano fisico regge il confronto e si destreggia positivamente.

6.5

(Breda:

con Bovio, costituisce una coppia di centrali sotto età, per una ventina di minuti.

s.v.)

Bovio:

in ogni partita in cui lo vedo mi piace sempre più.

Sotto età (lo ricordo) gioca come un veterano distinguendosi soprattutto nella tranquillità e precisione delle giocate che avviano la transizione.

7+

Verre:

tiene la posizione, copre e contrasta  con buona applicazione, preferisce limitare le sortite offensive.

6

Putsen:

in crescita di partita in partita, si è mosso bene, ha  dialogato tecnicamente con i compagni migliori e spesso ha avuto le letture  di gioco più efficaci.

6.5

Kartelo:

lui avrebbe il fisico per risultare importante in un match così duro. Però dà l’impressione di non essere in grado ancora di sfruttare al meglio le sue potenzialità. Credo debba crescere in rapidità e intensità.

5.5

(La Torre:

quando entra il ‘mio’ Pit, le cose vanno un po’ meglio, anche se negli ultimi minuti restiamo in 10.

s.v.)

Cerpelletti:

ancora una buonissima prestazione. Tecnica, tempi di gioco, senso della posizione. Il fisico, migliorato, non è ancora eccezionale, ma non ce ne si accorge.

7

Humanes Gomez:

quando può partire un po’ più lontano dalla porta e con maggior spazio, mette a frutto le sue indubbie qualità di palleggio. Hugo arrivando da dietro è più pericoloso anche in area (vedi il gol).

7-

(Grisoni Fasana:

entra a poco meno di 30′ dal temine per dare più solidità al centro campo e far rifiatare Gomez. Fa bene, ma secondo me non è ancora il ‘Griso’ del pre infortunio.

6.5)

Iddrissou:

è il perno irrinunciabile di tutte le azioni d’attacco. La sua progressione e la forza fisica in categoria fanno la differenza. Anche con i piedi non è affatto male, deve solo migliorare la scelta di alcune giocate.

7+

Moressa:

un altro sotto età che non primeggia certo per la potenza atletica, anche se sulla corsa, grazie all’agilità, si fa rispettare. Al momento però le doti tecniche gli bastano e… ne avanzano. Un gol, un ruolo decisivo in un’altra segnatura, la capacitò di saltare sempre l’uomo nell’uno contro uno e la fantasia (sembra che..si diverta, giocando) ne fanno un giocatore fondamentale a questi livelli.

7.5

All. B. Carbone:

la sua squadra gioca bene e questo è un fatto ovviamente positivo. Vediamo come cresceranno. Peccato per la sconfitta di Cesena che ha rallentato la corsa verso i vertici della classifica

7

Primavera: Genoa – Inter 3-1 (Lavelli)

A Genova l’Under 18 di allora (in gran parte la Primavera di quest’anno) nel giugno scorso ha perso lo scudetto contro i rossoblù, venendo raggiunta sul pari al 90′ e superata al 120′.

Già in quell’occasione i liguri si erano dimostrati forse inferiori tecnicamente (nella regular season  se non sbaglio erano arrivati quinti), ma più solidi e potenti.

Oggi la storia si è ripetuta, in parte anche aiutata dalle assenze e dalla fatica infrasettimanale.

La partita della Primavera a Genova credo l’abbiano vista in tanti in tv e non vale la pena dilungarsi troppo: la lettura dal mio punto di vista è molto semplice e su questo semmai si può discutere…

Secondo me loro hanno più giocatori, rispetto a noi, in grado di affrontare il prossimo anno il campionato dei grandi (qui importa relativamente in quale serie); noi abbiamo elementi più efficaci nella giocata singola, ma meno attrezzati sul piano muscolare e dell’intensità.

Parlo di livelli medi, ovviamente. 

Topalovic e Quieto sono due esemplificazioni perfette di questa situazione, ma anche altri nostri giocatori hanno un po’ subito la potenza atletica dei liguri.

Lo stesso Re Cecconi ha dimostrato che deve ancora crescere molto sul piano muscolare.

Certo, l’espulsione di Zanchetta a 35′ dalla fine ha inciso, ma a quel punto perdevamo già 2-1 e la situazione in campo appariva abbastanza delineata (anche se, quando possiedi i De Pieri, i Cocchi, i Lavelli, puoi sempre sperare di ribaltarla).

Come dicevo anche le assenze hanno avuto un certo peso: soprattutto Berenbruch, ma anche Calligaris e Aidoo, nonché Spinaccè lasciato in panchina, anche se questa è stata una scelta tecnica.

Resta il fatto non sempre spiegabile, che c’è una differenza abbastanza netta, almeno in termini di continuità di prestazioni tra l’Inter della Youth League e quella di campionato.

Formazione:

Zamarian,

Della Mora,

Re Cecconi,

Alexiou,

Cocchi,

Venturini,

Zanchetta,

Topalovic

(71′ Zarate),

De Pieri,

Lavelli,

Quieto

(80′ Spinaccè).

A disposizione:Taho, Ferronato, Maye, Kangasniemi, Tigani, Zouin, El Mahboubi, Ballo.

Pagelle

Zamarian:

credo abbia qualche responsabilità sul secondo gol, che di fatto ha indirizzato la partita. Per il resto, qualche buon intervento.

5.5

Della Mora:

in fase difensiva fatica un po’ ma tutto sommato se la cava. Spinge meno del solito anche se ha il merito di aver servito a Lavelli la palla del momentaneo pareggio.

6-

Re Cecconi:

una prestazione nettamente al disotto di quelle a cui ci aveva abituati. Soffre un po’ l’esplosività degli attaccanti rossoblù.

5

Alexiou:

si diceva che fosse in odor di convocazione con la prima squadra; dimostra di avere ancora tanto lavoro da fare per raggiungere quell’obiettivo.

5

Cocchi:

l’unico di quattro difensori che non perde i duelli individuali e riesce  a spingere con qualche successo.

6.5

Venturini:

motorino instancabile al servizio della squadra, ma non ci si può aspettare da lui che si imponga facendo la differenza.

5.5

Zanchetta:

fatica a organizzare la manovra della squadra, subendo il ritmo più intenso imposto dai rossoblù. Poi lascia la squadra in 10 venendo espulso (per la verità in modo immeritato).

5.5

Topalovic:

al momento di stilare le pagelle mi sono accorto che c’era anche lui in campo. Impalpabile la sua prestazione a dimostrazione  che lo stile e l’eleganza non bastano.

5

(Zarate:

un po’ più di dinamismo rispetto a Topalovic, ma senza produrre effetto alcuno.

s.v.)

De Pieri:

in una giornata complessivamente negativa per tutto il gruppo squadra, lui non si rassegna  e tenta in tutti i modi di suonare la carica. Anche Depi però non è nella sua miglior giornata.

6.5

Lavelli:

i rifornimenti scarseggiano, lui si mette al servizio dei compagni con movimenti e giocate che però non producono effetto. Quando gli danno la palla buona, la mette dentro.

6.5

Quieto:

ci prova, dandosi parecchio da fare, ma non riesce mai a ‘sfondare’ a realizzare una giocata determinante.

5.5

(Spinaccè:

entra a partita chiusa e con l’Inter in 10.

s.v.)

All. Zanchetta:

se il voto va riferito alla stagione è alto, ma la prestazione della squadra, a Genova, con qualche attenuante, risulta davvero incomprensibilmente inadeguata.

5.5

Under 15: Inter – Hellas Verona 3-2 (Forlani, Lucarelli, Penta)

A mezzogiorno di domenica, a Interello è andata in scena la partita dell’U15 che affrontava il Verona.

Era un match fondamentale per la classifica, perché il Verona ci precedeva di 4 punti mentre la vetta era (ed è) lontana: oltre che Atalanta e Milan ci avevano distanziato anche Monza, Como e appunto il Verona, minacciando di farci restare fuori dai play off.

Cosa che, per una squadra come la nostra, dominatrice del campionato nazionale U14, sarebbe piuttosto clamorosa.

L’andamento del match è stato davvero degno di un film giallo.

Fate attenzione alla mini cronaca.

Primo tempo con predominio dei veronesi, soprattutto sul piano atletico.

I gialloblu vanno in vantaggio nei primi minuti su calcio di rigore provocato da un corto passaggio al portiere di Lucarelli, sul quale si avventa l’attaccante ospite che viene atterrato.

In realtà il nostro portiere prende la palla, ma sicuramente anche il piede dell’avversario.

Noi manovriamo bene, con eleganza, ma senza pungere, mentre le loro ripartenze ci mettono in qualche apprensione.

All’ultimo minuto del primo tempo per una bella azione personale di Vanacore, stroncata con un fallo in piena area, otteniamo il rigore del possibile pareggio.

Purtroppo P. Omini calcia centralmente e senza potenza e e il loro portiere sventa.

Gol sbagliato, gol subito.

Al 1° minuto del secondo tempo loro si portano sul 2-0.

La partita sembra chiusa, ma un po’ i cambi, un po’ probabilmente una piccola flessione degli avversari, un po’ la determinazione dei nostri, la riaprono.

Prima è Forlani che accorcia le distanze, poi un grandissimo gol in rovesciata di Lucarelli la riprende.

Si continua con azioni alterne, finché all’ultimo minuto di recupero su una punizione laterale calciata in area spunta il piedino di Penta per la conclusione vincente.

Vittoria tutto sommato meritata, contro un avversario difficilissimo, proprio per la superiorità fisica di 3-4 elementi, tra tutti la punta Egharebva , davvero interessante, come l’esterno (o seconda punta) Maran.

Ci mancava qualcuno (Bagnara, Di Carlo, Keqi…) , e come al solito si è fatto un po’ di turn over: la vittoria ci mantiene tra le prime sei che andranno ai play off, anche se domenica prossima faremo visita all’Atalanta, prima in classifica, che ha appena vito per 4-0 sul campo del Milan (ora raggiunto in vetta dai bergamaschi)

Questa la formazione:

Costante

Foroni, Lucarelli, Forlani, Barcella

Omini G., Marchesi, Omini P.

Vanacore, Serantoni, Comelli.

Nel corso della ripresa sono entrati Seghezzi, Ferri, Palmini, Penta, Castellani e Menegazzo.

Le pagelle

Costante:

non credo abbia colpe sui gol, ma nell’insieme non mi è sembrato sicurissimo.

6

Foroni:

spinge abbastanza ma deve preoccuparsi soprattutto di contenere, perché gli attaccanti scaligeri sono molto veloci

6.5

Lucarelli:

migliora molto, ad ogni uscita. Fisicamente in categoria è un top, nei contrasti è forte, sulle palle alte quasi imbattibile e… segna un gol da bomber in rovesciata. Deve migliorare negli appoggi: ne ha sbagliato uno agevole, che è costato il rigore e un paio d’altri meno esiziali.

7.5

Forlani:

vale il discorso fatto per Lucarelli quanto a fisicità, potenza e capacità di contrasto. Anche lui è decisivo pure nell’area avversaria:  segna  e… non sbaglia negli appoggi.

7.5

Barcella:

anche il suo avversario è rapido e lo impegna. Lui chiude bene ma in avanti si vede meno del solito.

6.5

Omini G.

con Marchesi si assume l’onere di reggere il centrocampo, lasciando al gemello più spazio per avanzare. Sempre concentrato, tiene bene la posizione

6.5

Marchesi:

vale il discorso fatto per il compagno di reparto, forse lui ci mette un po’ di fisicità in più

7

Omini P:

non riesce ad essere decisivo come in altre occasioni, ma il suo contributo alla manovra è comunque positivo

6.5

Vanacore:

un po’ fragile e  troppo individualista. Parte sempre in dribbling e spesso non si accontenta… del primo. Ha il merito di ottenere il rigore all’ultimo minuto del primo tempo, sgusciando tra due avversari e facendosi atterrare dal terzo, in area.

6+

Serantoni:

si batte tra due avversari, si rende utile nella costruzione, ma non riesce mai a piazzare lo spunto vincente:

Il ‘mio’ bomber deve essere più decisivo

6+

Comelli:

molto vivace e intraprendente, si propone sulla fascia con buone progressioni e qualche cross interessante.

6+

Tra i subentrati si segnalano le prove di Ferri (7) che ha dato sostanza al centro campo e Penta (7.5), che ha trovato all’ultimo secondo il guizzo vincente.

Under 16: Inter – Hellas Verona 2-1 (Limido, Salviato)

I nostri sono scesi in campo con una formazione alquanto rimaneggiata, senza il portiere Galliera, il centrale che gioca pure a destra, Evangelista, gli attaccanti Owusu e Dade e con il play Pannuto in panchina.

Di conseguenza giocava da play avanzato Limido, che avevo sempre visto fungere da ala destra insidiosa per la sua velocità e intraprendenza.

Limido era affiancato da Allasufi e Nesi, mentre nel tridente offensivo, accanto al centrale Salviato c’era Matarrese nell’insolito ruolo di ala destra con Calò a sinistra.

Primo tempo con netta prevalenza interista e doppio vantaggio meritato.

Il Verona comunque è una squadra solida, che proveniva da un successo casalingo contro il Milan e ci ha impegnati molto, soprattutto nel secondo tempo quando, dopo aver realizzato il gol del 2-1 (a mio parere con qualche responsabilità del portiere Lleshi) ha aumentato ritmo e intensità, creandoci non pochi problemi.

I ragazzi di Solivellas in questa fase sono stati bravi a soffrire e a riproporsi, appena possibile, riuscendo a portare a casa un risultato che ci conferma in vetta alla classifica, da imbattuti e con un buon vantaggio.

Nel Verona mi ha molto impressionato il difensore Varali, davvero interessantissimo perché completo: ha fisicità personalità piede e visione di gioco nelle transizioni offensive. Un giocatore di sicura prospettiva. Fa prendere, se fosse possibile.

Questa la nostra formazione:

Lleshi

Bettelli (Bennati), Donato, Cassini, Rocca (Pirola)

Nese (Morosi), Limido, Allasufi (Piva)

Matarrese (Gjeci), Salviato, Calò (Pannuto)

A disposizione: Vanacore, Serantoni, Comelli.

Pagelle

Lleshi:

non impeccabile, a mio parere in occasione del gol subito, per il resto si è disimpegnato con buona sicurezza.

6

Bettelli:

lottatore irriducibile, abile in marcatura ma capace di proporsi con qualità in fascia.

7

Donato:

marcatore attento e diligente, sicuro sull’uomo e sempre ben posizionato

6.5

Cassini:

come il compagno di reparto, offre una prestazione senza sbavature, sempre concentrato  e puntuale nelle chiusure.

Del resto se la difesa è la meno battuta del campionato, i centrali hanno contribuito in modo importante.

6.5

Rocca:

governa bene la fascia e spinge appena può. Suo il traversone che porta al secondo gol.

6.5

Nese:

lavora molto, garantendo al centro campo qualità e quantità. Giocatore affidabile in ogni situazione

6.5

Limido:

da play alto, con le spalle coperte da Nese ed Allasufi, può dedicarsi alla regia offensiva, nella quale eccelle. Va anche al tiro in più occasioni e in particolare la conclusione che porta al  secondo gol è da applausi.

7.5

Allasufi:

Come il compagno di reparto Nese dà un contributo importante nella copertura difensiva, consentendo a Limido maggior libertà d’azione. Nel contempo si fa apprezzare per l’apporto alla transizione offensiva.

6.5

Matarrese:

il suo ruolo resta quello della punta centrale, ma anche spostato in fascia mostra interessanti qualità, sia nei recuperi (eccellenti soprattutto alcuni profondi raddoppi) sia nella specialità della casa, il dribbling e l’affondo perentorio.

7

Salviato:

ancora decisivo, come già nel derby e in altre occasioni: in questo caso si trova al momento giusto nel posto giusto e da attaccante rapace arriva su una ribattuta difensiva ‘sporca’ e porta in vantaggio i suoi.

7

Calò:

prova a mettere estro e fantasia ma non sempre gli riesce la giocata. Magnifico però il colpo do tacco con cui smarca al cross un compagno in occasione del gol di Limido.

6.5

Tra i subentrati meritano una citazione Pirola e Piva, mentre Gjieci e Pannuto forse devono recuperare qualcosa in termini di condizione .

Luciano Da Vite

26 pensieri riguardo “Dal rinvio per la prima squadra alle gare del settore giovanile

  1. Resto sui tre punti che avevo introdotto nel post precedente.

    Il primo è che anche secondo me senza almeno un rinforzo di qualità, diciamo pure una “anticipazione” rispetto al mercato estivo, rischiamo di scoppiare. Gli impegni sono veramente tanti.

    Merito al mister che sta riuscendo, sembra, a tirare fuori qualche cosa di buono anche dalle “seconde linee”, adesso ad esempio Zielinski e Bisseck, ma a questo si accompagna un calo dei due titolari (una flessione magari, ma comunque c’è) e poi ci sono gli infortuni. Buchanan resta un’incognita, davanti Taremi non sta facendo sfraceli e anzi Correa sembra al momento addirittura preferibile tanto a lui quanto ad Arnautovic. Queste sono cose che alla lunga peseranno. Inutile fare finta che non sia così.

    Condivido appieno il giudizio sul Napoli. Da napoletano chiaramente ho espresso il mio pensiero nel merito sin dall’inizio del campionato, incontrando tutta una serie di scetticismi. Dopo lo scorso anno si è venuto a creare un certo astio verso De Laurentiis, che a me non sta affatto simpatico, ma cui devo riconoscere che pure per intuito, è riuscito a sbagliare negli anni veramente molto poco. Conte era l’allenatore giusto. Il resto è venuto a catena… Sono d’accordo. Il Napoli non è “obbligato” a vincere, ma non può finire al di sotto del secondo posto.

    L’Atalanta è una realtà e non è una novità e sinceramente è fastidioso sentire dire il discorso e la retorica sui “giovani” (detto che sicuramente fanno un ottimo lavoro da questo punto di vista). Parliamo di una realtà importante, i risultati non sono venuti in maniera casuale e certo non sono venuti perché Gasperini, che sarà pure bravo, sia quello che una volta fu soprannominato persino “Gasperson” (sic.).

    Resto personalmente un po’ scettico sulla Juventus. Ma lo dico con grande scaramanzia. Non ho capito esattamente che costa stiano combinando Giuntoli e Thiago Motta. Comunque con tutti i soldi spesi e con tutti i giocatori acquistati, non hanno alibi.

    Mi interessa quello che dici su Pio. Detto che a me in genere dispiace quando si perdono i ragazzi del settore giovanile (ma che poi mi sono sempre reso conto che praticamente mai ho dovuto rimpiangere questa cosa, pure augurando loro ogni bene), penso che Pio sia un ragazzo che vada tenuto per forza. Poi la gestione si vedrà.

    Certo il quartetto Thuram-Lauti-Pio-David è molto “gustoso”. Quanto fattibile, non lo so, dipende da se questa proprietà si muova nell’impronta delle direttive di Marotta e se siamo in grado di offrire a David un contratto “giusto” per un giocatore che comunque sembra piacere a molti. Certo pure mandarlo in prestito per un anno è un’idea. Comunque il nostro reparto offensivo quest’anno con Taremi avrebbe dovuto essere più “completo” ma purtroppo non sembra essere così e questo, già detto prima, è un problema.

    Cosa mi dici di Sebastiano Esposito invece, Luciano? Ha “bucato” il possibile salto come giocatore importante?

    Sul post che abbiamo adesso pubblicato, la mia sensazione è che in questo momento dire di volere aggregare o puntare su qualcuno della Primavera in campo per la prima squadra… È semplicemente una “stronzata” e chiedo scusa per l’espressione adoperata, così come chiaramente non intendo attaccare nessuno dei nostri ragazzi (al contrario).

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  2. nessun ragazzo della nostra primavera è pronto per giocare anche solo alcuni minuti (se il risultato è ancora in bilico) con la prima squadra. Quindi condivido il tuo ‘francesismo’.

    Non lo sono i più talentuosi Depi, Lavelli, Mosconi, Cocchi. Non lo sono i più tosti Re Cecconi, Alexiou, Spinaccé.

    I più vicini, ma certo non pronti, mi sembrano oggi Aidoo e Berembruch.

    Su Seba, non saprei che dirti: dovrei poterlo seguire con continuità. Dico solo che se non arriverà a risultati eccellenti avremo perso un talento come se ne vedono ben raramente nei campionati giovanili

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  3. su FCinternews la risposta di pianmonti ai ‘giovanilisti’ ad oltranza.ù:

    ” Spiegando quali sono le differenze tra questa esperienza in Liguria rispetto a quella di cinque anni fa, quando arrivò al Grifone in prestito dall’Inter: “È cambiato che ho 5 anni in più, la prima volta ero un ragazzino all’inizio in Serie A. Mi sento più giocatore, più responsabile, cerco di tirare tutto questo fuori e di metterlo in capo”. 

    Io aggiungo che in 5 anni di allenamenti pesanti è cambiata completamente la consistenza della massa muscolare.

    Certo che è sempre possibile la precocità di un singolo. ma appunto per questo è un’eccezione.

    Oggi Pina a 25 potrebbe stare nella rosa del’Inter, non da titolare. Cinque anni fa non poteva starci neppure da aggregato con qualche seranza di minutaggio.

    E non perché gli allenatori non avessero…coraggio. Perché erano competenti

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  4. Settore giovanile…una considerazione /domanda per Luciano: non voglio fare l’espertone di turno,ma mi sembra che da molti anni nel ruolo di portiere abbiamo visto elementi di scarso valore tecnico. Ok ci sono annate che possono essere più o meno valide ,ma mi sembra che, in questo caso ,parliamo di lustri…da Di Gregorio in poi…

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  5. Tullio: non so chi sia oggi il primo scout per i portieri. credo che non lavori più da qualche anno Giaguaro Castellini; sarebbe una gran perdita. Tra i giovani attuali ha dei numeri Calligaris e potrebbe diventare interessante il 2008 Farronato (metri 2,01) ma deve irrobustrisi muscolarmente e perfezionare la tecnica

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  6. Cosa mi dici di Sebastiano Esposito invece, Luciano? Ha “bucato” il possibile salto come giocatore importante?

    Emiliano, mi sa che Ti ha sentito, goal per andare ai rigori e rigore decisivo … :-)

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  7. Se Seba non diventa un giocatOre da nazionale è una sconfitta, non per noi, ma per tutto il movimento calcistico nazionale

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  8. Speriamo Oaktree decida veramente di investire sul settore al fine di poter contare, tra qualche anno, su un buon bacino da cui la prima squadra potrà pescare.

    E, personalmente, credo non sia solo un tema di giocatori da scegliere (sicuramente importante) ma anche di preparazione e strutture perchè trovo veramente poco comprensibile come a 19 anni (non 14) praticamente nessuno sia pronto fisicamente a giocare …. a pallone con chi ha 4 anni in più. Parlaimo di calcio, non si tratta qui di prendere un iscritto al primo anno di università e pretendere che sappia “sfidare” alla pari ingegneri che lavorano da anni al Cern.

    Per me investire nel settore giovanile non significa prendere i 18enni alla Leoni per fargli fare ultimo anno di primavera ma provare a creare i Leoni (o chi per lui) in casa.

    Sarebbe a tendere meno rischioso da un punto di vista tecnico – un giocatore interno lo conosco meglio, anche per qualità extra tecniche – ed economico, poichè uno bravo a 18/19 anni lo vedono tendenzialmente in molti per cui chi vende ha interesse ad alzare i costi.

    Comunque se noi abbiamo stiamo facendo dei miracoli non saprei definire cosa sta facendo Atalanta: pur non amando Gasperini per i suoi “modi” relazionali, devo riconoscere che questa società ogni anno – OGNI ANNO – perde i pezzi migliori ma…..riesce a migliorare. Che sia a battagliare, ormai da diverso tempo (un singolo anno può capitare) con i top club italiani e anche europei – finanziariamente su un altro pianeta (si, anche quelli italiani hanno molti più soldi di lei) – è un qualcosa di speciale.

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  9. Nemmeno a farlo apposta Roberto ed io abbiamo le idee opposte su tutto, ma proprio su tutto (parlo di calcio: del resto non so).

    Chiariamo: nessuno più di me desidera delle giovanili forti, con tanti campioncini potenziali , situazione rsa possibile da grandi investimenti.

    C’è solo una condizione: gli investimenti sui giovani non devono andare a discapito della competitività immediata della prima squadra.

    Io preferisco la gallina oggi all’uovo…domani

    Sono anche più moderato di Roberto che per la prima squadra considera un falioiimento se non si vince e non considera nessuna altra vittoria se non lo scudetto.

    No, io penso che vincere sia il top, ma che avere uno squadrone competitivo che qualche volta vince e qualche volta no, perché esistono anche gli altri e vogliono vincere anche loro.

    Forse perché ho decenni di tifo alle spalle e ne ho viste di ogi (anche anni e anni di magre), se non vogliamo chiamarlo miracolo perché lui si arrabbia, dico che è un grandissimo risultato essere da anni i primi in Italia.

    Con scudetti, secondi posti coppe nazioni in continuità, ottima quotazione europea e una finale di CL che nessuno ha eguagliato di recente.

    Vogliamo dire che tutto questo è normale? Ba bene, non ne faccio una questione semantica.

    E’ una normalità che mi sta rtendendo felice, calcisticamente.

    E lo sarò anche se quest’anno non vincessimo il titulo perché per esempio Conte dice che abbiamo tre squadre, per mettere pressione su di noi e lui deve costruire.

    Ma in realtà otto undicesimi dei suoi titolari sono gli stessi che due anni fa stravinsero lo scudo e i tre nuovi sono più forti del tre sostituiti: magari se quest’anno non vinciamo prendessero a me Lukaku, Buongiorno, Mc Tominay, David Neres, Gylmour, Rafa Marin, ecc.

    La verità è che l’ossatura delle due squadre e la mentalità sono opera di Spalletti e Conte con la sua posizione di forza ha solo convinto Steven prima e Dela poi a spendere tantissimo per completare il mosaico.

    La juve ha un potenziale finanziario maggiore del nostro, Milan e Roma potrebbero averlo più o meno pari e se non l’hanno è proprio perché noi abbiamo conquistato a suon di successi un altro appeal.

    Resta l’Atalanta.

    Se fa piacere ammetto che il suo miracolo è maggiore del nostro. Non nego la realtà.

    Basta però non raccontare storielle, perché nella probabile formazione dei bergamaschi per la partita di oggi leggo due soli giocatori prodotti dal vivaio: il portiere Carnesecchi (per altro arrivato dal cesena a 17 anni per parecchi milioni e quindi non considerato tale da Roberto) e Ruggeri.

    Più o meno come noi e più o meno con prodotti del vivaio in giro nei campionati maggiori come nel nostro caso.

    Io ho delle priorità molto chiare, dal mio punto di vista:

    1. irrinunciabile: garantire anno per anno la competitività della prima squadra.
    2. Prendere giovani di 17-19 anni per la primavera esclusivamente se possono diventare nel giro di 2-3 anni titolari, pagandoli secondo quanto detta il mercato
    3. investire tantissimo su settore giovanile (strutture comprese) per garantirsi, non tanto il campione, che quando arriva è un caso se parliamo dell’età 13-16, ma una continuità di buoni giocatori che assicurino …rifornimenti finanziari per la prima squadra.
    4. Ogni tanto può riuscire il colpo di un ragazzino che arriva in prima o, più facilmente, di un 17-19 enne pescato a buon prezzo che faccia lo stesso percorso.

    PS: ogni anno l’Atalanta perde i pezzi migliori ma continua a migliorare. Però guarda caso poi investe.

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  10. Le idee possono essere diverse ma gradirei che non si distorcesse il mio pensiero.

    Primo, non ho mai sostenuto che conta solo vittoria del campionato. Ho detto che se te la fai sfuggire per mano di chi è più attrezzato di te devi prenderne atto. Se a prevalere, invece, è chi è meno attrezzato (Bilan e Napoli) forse qualcosa va cambiato nelle scelte fatte. E che una vittoria in coppa Italia e in supercoppa non valgono uno scudetto.

    Secondo, mai detto che voglio solo giovani.. poco pagati. Ma che avrei gradito usare le risorse per COMPLETARE la rosa su profili più futuribili rispetto a chi, se va bene, contribuisce per un anno. Che non sono solo 20enni al primo giro ma anche 26enni con davanti margini rispetto a un….34enne. Molto diverso. Se siamo, e lo siamo, la rosa di gran lunga più vecchia d’italia un po….mi preoccupo.

    Terzo, Atalanta ha costo squadra nettamente inferiore a diversi team, incluso noi. Noi abbiamo ceduto un anno Lukaku e Hakimi (il primo peraltro su sua insistenza) ed è stata una tragedia. Da loro capita sempre. Voglio perdere ogni anno i migliori? Assolutamente no. Però se li tieni e giustamente li paghi ci può stare che le risorse vengano un po meno per altro. Resta che le nostre 3 punte di riserva prendono il doppio o oltre dei loro titolari. Credo questa cosa vada considerata nell’esprimere valutazioni.

    Oaktree sembra stranamente chiedere un percorso di ringiovanimento, si legge anche investendo. Ma è chiaro che non puoi tenere 4 punte iperpagate e pensare di aggiungere 3 giovani da 20 milioni l’uno. Non sarebbe realistico.

    Se poi Rafa Marin è un campione allora mi arrendo….per non parlare di Hermoso che non mi pare a Roma stia facendo chissà che.

    Cmq forza Inter, tanto come dice Sergio da ora in avanti vincerà solo la gobba :)

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  11. L’Atalanta ha fatto, proporzionalmente meglio di noi? Non c’è dubbio e io mi congratulo con i suoi tifosi.

    Dopodiché io sono felicissimo di quanto fatto da noi in 4/5 anni: due tituli, due secondi posti varie coppette una ritrovata credibilità in Europa e nel mondo.

    Alla fine della presidenza Et non lo ritenevo possibile.

    Se fosse possibile ottenere gli stessi risultati nei prossimi anni ? firmerei subito. oggi siamo tra i grandi. Nel mondo.

    Sembrava la fine del mondo la cessione di Lukaku e hakimi? Si, sembrava la fine del mondo, non a me , ma all’allenatore che se n’è andato sdegnato. A differenza di quanto accade all’Atalanta dove vendono ma reinvestono, quei soldi si sono…fermati e la squadra è stata palesemente indebolita.

    Senza poter fare investimenti, anzi spesso dovendo rientrare, la politica dei parametri zero anziani o meno attuata dai nostri dirigenti ci ha tenuti ai vertici delle classifiche e della considerazione internazionale. Contemporaneamente ha diminuito il deficit e ridotto il monte ingaggi.

    Io mi accontento.

    Auguro a me e a tutti i tifosi che la politica dei ‘giovinetti purché costino poco’ produca almeno gli stessi risultati

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  12. NB: che Milan e Napoli fossero meno attrezzati di noi è una tua opinione, rispettabilissima. Soprattutto quella sul Napoli che ha vinto con una trentina di punti sulla seconda.

    ma anche se fosse una cosa oggettiva, l’anno del Napoli noi abbiamo disputato alla pari una finale di CL col City, e vinto comunque qualcosina.

    Non so se il Napoli quest’anno vincerà e se è meno attrezzato di noi. ma se anche fosse e noi arrivassimo secondi, vincendo qualche coppetta e ottenendo ottimi risultati in CL e nel mondiale per club, sarebbe una stagione trionfale.

    Noi siamo l’Inter, gi altri hanno la loro storia e la loro dignità, diverse (non inferiori o superiori, diverse) dalle nostre. Noi dobbiamo provare a vincere tutte le competizioni in cui giochiamo. Provare. Non possiamo, perché non sarebbe sportivo, puntare su una e rinunciare alle altre

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  13. Luciano e Roberto, ve lo chiedo in ginocchio: BASTA!
    Polarizzate ogni discussione su queste idee, opposte, che avete e che – vi garantisco – risultano chiare a tutti. Non è necessario rimarcarle ogni volta e non credo che farlo permetterà all’altro di cambiare idea a riguardo.

    Siete tanto interessanti quando parlate di calcio, evitate questi botta&risposta su un unico argomento per favore…

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  14. Io concordo, basta che quanto ho scritto non venga distorto.

    Per il resto invito tutti a fornire altri spunti.

    Su ieri sera, visto squadra in palla fisicamente (il riposo forzato di domenica ha sicuramente aiutato) tranne il Toro che rimane arruffone e impacciato.

    Inzaghi, forse anche in vista della CL, sembra voler dare fiducia a Correa. Se il ragazzo si sveglia potrebbe essere interessante vista la nullità di Arna e Taremi.

    Avrei voluto vedere un po più Palacios che fisicamente sembra importante. Aspettiamo coppa Italia che Conte, da pragmatico, ha affrontato svuotando la panchina

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  15. Leggete su fcinter1908 il contributo del vecchio Mikhitaryan (con tanto di numeri)…

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  16. post inviato.

    Ribadisco, per conto mio Seba è il trequartista seconda punts più forte visto nelle giovanili italiane da qualche anno in qua. L’unico dubbio era legato alla ‘testa’ (non aveva la determinazione feroce e continua di Pio, si piaceva un po’ troppo), ma sembra che tutto stia andando a posto

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  17. Mah…quelle rare volte che l’ho visto , mi ha lasciato una sensazione di poca sicurezza, ma è un giudizio altamente superficiale.

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  18. Chapeau alla Società ‘Atalanta, un esempio quasi inimitabile e non solo in Italia . Detto questo,prima o poi dovremo convincerci che non ha senso fare sempre accostamenti e paragoni con altre realtà calcistiche ,troppo diverse le situazioni di partenza.

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  19. Sebastiano Esposito 6 gol e 2 assit in 830 minuti.

    Lukaku 5 gol e 5 assit in 1000 minuti.

    Uno è un presunto fuoriclasse e gioca nel Napoli, l’altro uno sbarbatello acerbo che gioca nell’Empoli, quindi in teroia disponendo di un potenziale offensivo minore.

    I numeri non dicono tutto ma io non vedo questa differenza, anzi.

    Personalmente considero Osimeh molto più forte del Lukaku di oggi e da interista sono felice Conte abbia insistito per cambaire i due. Dopo tutto da noi insistè per avere Vidal e non mi è sembrata un’operazione fantastica. Anche i bravi tecnici, e Conte lo è, a volte sbagliano.

    Vedremo come andrà la stagione amnche ieri sera il belga è stato nullo: quando il livello si alza a memoria è da un paio di stagioni che incide pochino. Comunque sono cavoli del Napoli

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  20. Proseguo in questo… interessante ragionamento:

    Lautaro 5 gol e 3 assist in 993 minuti

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