La notte delle verità: Inter – juve 1-0

Foto: il furore agonistico di Benjamin Pavard, uno dei grandi protagonisti nella bellissima notte di San Siro. Inter – Juventus 1-0.

Proprio così, la notte di San Siro ha reso evidenti a mio parere una serie di verità difficilmente negabili.

  • L’Inter dispone al momento della dirigenza migliore d’Italia.   
  • L’allenatore dell’Inter, con il suo staff, è ormai di assoluto livello internazionale.
  • I titolari, al top della condizione, possono giocarsela con chiunque.
  • La rosa è molto ampia e in alcuni casi le così dette seconde linee, seconde linee non sono. Anche se ovviamente alcuni titolari sono imprescindibili.
  • La squadra sta disputando una stagione che, comunque si concluda, ha acceso l’entusiasmo di tifosi e appassionati con una continuità di risultati e di prestazioni incredibili, al settimo mese di partite tutte fondamentali.
  • Il pubblico interista è il più entusiasta e il più fedele d’Italia e ha pochi rivali in Europa.

Con tutto ciò ad oggi abbiamo vinto solo:

– Una Supercoppa.

– Diciotto partite su ventidue del campionato italiano.

– Superato il girone di CL senza subire nessuna sconfitta.

La stagione può finire trionfalmente  (con lo scudo e la qualificazione tra le prime otto in CL), ma può anche riservarci delle delusioni…

  • perché anche le avversarie con cui dobbiamo competere sono forti,
  • perché le avversarie del campionato avranno meno impegni di noi.
  • perché per ottenere i risultati strepitosi conseguiti in sette mesi abbiamo speso tantissimo, visto che  nel nostro campionato ogni partita rappresenta un’insidia pericolosissima: non dimentichiamo che dei nove punti che abbiamo perso, sui 66 in palio, ben 7 li abbiamo persi contro Sassuolo, Bologna e Genoa.

Pensare quindi  che i giochi siano quasi fatti, può giovare solo a chi tifa contro.

Già sabato prossimo, a Roma, sarà un’altra battaglia dal rischio altissimo, anche perché non si può pensare di mantenere sempre il livello di concentrazione visto contro la juve.

A questo proposito, non vogliatemene  se alla mia età  e dopo anni in cui ci siamo divertiti insieme (spero) mi lascio andare a qualche considerazione un po’ arrogante.

Anzitutto per me continuare a sostenere che la juve è una squadraccia si configura come una sorta di masochismo puro.

Se una squadraccia ci sta ancora attaccata dopo il nostro percorso sino ad ora trionfale e difficilmente eguagliabile, significa svilire tutto quello che abbiamo mostrato fino ad ora.

Se la nostra principale rivale è una squadraccia, figuriamoci le altre e dunque i meriti del nostro percorso si ridimensionano enormemente.

Ma poi c’è un’altra considerazione, che esprimo sapendo di essere isolatissimo, anche nel blog: secondo me chi sostiene che la juve non ha gioco non considera qualche aspetto fondamentale connesso alla pratica calcistica.

Sono consapevole del fatto che il ragionamento è reciproco, cioè vale da parte loro nei miei confronti.

Per me il calcio è potenza, tattica e tecnica (in senso lato).

In ordine alfabetico perché non c’è un fattore che prevale sugli altri.

Per me il gioco di rimessa non è un non gioco, è la scelta di giocare in un modo diverso da quello che la maggioranza dei tifosi anche giustamente ama.

La juve non è venuta a Milano a giocare compatta dietro e a puntare sulle ripartenze per pareggiare.

Lo ha fatto per cercare di vincere, nel modo che ha ritenuto più adeguato alle qualità di cui dispone.

Tutte le squadre di vertice hanno gamba e qualità: se manca una non puoi essere di vertice.

Però può prevalere l’uno o l’altro aspetto e sulla base di questo diventa determinante l’atteggiamento tattico prescelto. Almeno nelle grandi partite.

Nella consapevolezza che ogni squadra di vertice deve saper difendere e ripartire (in certe gare o in certi momenti della gara) come pure attaccare in massa (idem).

Ma è chiaro che se io ho difensori potenti, centrocampisti di forza e attaccanti di gamba, privilegio il gioco che mi porta a difendere in spazi stretti e ripartire in spazi ben più ampi.

La partita di ieri ha visto entrambe le squadre praticare entrambe le tipologie di gioco, certo con una differenza di stile ben chiara.

L’Inter ha aggredito la partita, attaccando altissima, con tanti uomini, ma non in modo dissennato.

Infatti le palle in uscita erano sempre nostre e per 28 minuti abbiamo impedito alla juve di ripartire.

Impedito, perché se la palla che esce dalla loro area la conquistiamo noi, ripartire diventa impossibile, per loro. Ma non è che loro volessero…non ripartire

Checché se ne pensi, per me questo gioco è entusiasmante ma molto dispendioso. E infatti già negli ultimi 18-20 minuti del primo tempo la situazione è cambiata.

L’Inter ha cominciato a tirare il fiato, a palleggiare pur senza rinunciare a ripartire.

La juve ha cominciato (è riuscita) a premere di più.

Nel periodo di nostra prevalenza offensiva abbiamo segnato un gol (autogol) con la juve a difesa schierata.

Nel periodo in cui hanno attaccato più loro, zero occasioni (l’unica loro occasione, enorme è venuta al 31′ ma, guarda caso, su ripartenza: McKennie  semina tre avversari in progressione e serve Dusan, liberissimo in area. Per nostra fortuna l’ex viola sbaglia il controllo e consente a un meraviglioso Pavard di recuperare).

Complessivamente nel primo tempo noi abbiamo giocato molto meglio ma abbiamo avuto poche occasioni da gol e abbiamo segnato su autorete (dopo una bella azione corale).

Loro hanno avuto una sola palla gol, su ripartenza inarrestabile.

Tutt’altra storia nella ripresa.

Loro inevitabilmente attaccano molto di più rispetto al primo tempo (anche i cambi che faranno  sono ispirati a criteri offensivi).

Ma al 55′ dopo una magnifica ripartenza nostra, Dimarco calcia fuori da buona posizione e Lauti è in ritardo per la deviazione

Al 59′ l’unica occasione della juve su azione manovrata: Yildiz  calcia a rete una palla sulla quale solo un provvidenziale recupero del ‘genio’ Miki impedisce alla juve di ottenere il pareggio

Ma al 63′ c’è il palo di Calha, con un tiro dal limite

Al 67′ ha una palla gol Gatti, spintosi in avanti, che ha spazio per calciare dal limite con violenza, ma manda fuori di poco

Al 69′ grandissima ripartenza Inter, ma la conclusione di Barella viene deviata fortunosamente con un piede dal loro portiere che si era tuffato dall’altra parte

Infine all’86 altra grandissima ripartenza Inter e occasione clamorosa di Arna che arriva solo, centralmente, davanti al portiere, ha tutto il tempo per calciare, ma si fa respingere la conclusione.

Che cosa dimostra, secondo me, questo andamento della partita?

Che nel primo tempo, con loro più bassi (anche per ‘colpa’ nostra)  c’è stato più equilibrio a livello di occasioni: noi abbiamo segnato su azione offensiva prolungata con un pizzico di suerte, però ‘procurata’.

Loro hanno avuto la grande palla per Vlahovic sprecata per un controllo sbagliato piuttosto insolito.

Nel secondo tempo quando  loro hanno provato ad uscire con tanti uomini, noi abbiamo avuto 4 grandi occasioni con Dimarco, Calhanoglu, Barella e Arnautovic, loro hanno avuto il tiro di Yildiz, con il salvataggio di Miki e la conclusione da fuori di Gatti, uscita di poco.

 Questo andamento a mio parere dimostra:

  • Che le due squadre sono molto forti e nell’arco di 90′ concedono pochissime occasioni. Del resto questo è confermato dai dati complessivi delle reti subite: 10 noi e 14 loro, con le altre squadre lontane.
  • Che loro, per come sono stati costruiti, rendono di più quando possono ripartire mentre, se devono attaccare in massa, trovano più difficoltà (secondo me soprattutto per la mancanza di una seconda punta centrale, per cui devono sfondare sulle fasce con Chiesa e Kostic e sperare nella giocata di Vlahovic o nell’inserimento di difensori e centrocampisti in mezzo all’area).
  • Noi siamo molto abili in entrambe le fasi, quando tutti stanno bene, perché sappiamo attaccare con molti uomini grazie ai centrocampisti e agli esterni che sono migliori palleggiatori, ma non possiamo farlo per tutto il match.

Per fortuna il nostro vero punto di forza sono le uscite in ripartenza, sempre per via delle capacità di palleggio in mezzo al campo, ma anche per la bravura negli spazi delle punte.

Infine un ‘ultima considerazione: solo nel finale le nostre ripartenze erano verticalizzazioni, come dire, individuali (la palla di Barella e quella di Arna), mentre in precedenza quando ripartiva la caratteristica dell’Inter era (è) di farlo con molti uomini.

In conclusione, io penso che siamo di fronte a due squadre forti, che giocano benissimo, dove per benissimo intendo nel modo più idoneo a sfruttare al meglio le caratteristiche di cui dispongono.

Il nostro gioco è sicuramente più effervescente e piacevole, ma il loro è quasi altrettanto efficace, come dimostra il fatto che siano ancora lì a giocarsela. E noi che pure siamo più completi nel mix di classe (in senso lato, comprese intelligenza, esperienza, personalità, ecc.) e fisicità, non possiamo assolutamente nelle prossime partite avere un calo di intensità e di concentrazione per non rischiare brutte sorprese.

Tutto il resto per me sono chiacchiere. E chiedo comprensione se sono stato un po’ troppo rigido e assolutista nell’esprimere le mie valutazioni.

Ma quando devi fronteggiare il pensiero unico, quasi da solo, o rinunci o devi ricorrere a un po’ di… energia.

Restano i fatti:

  • La nostra squadra è superiore a tutte, in Italia e può competere ad alti livelli in Europa.
  • I nostri dirigenti, già criticatissimi, sono stati molto bravi a creare il gruppo prima e a mantenerlo ai vertici poi, anche quando hanno dovuto utilizzare il mercato per rientrare parzialmente dal passivo finanziario
  • Il nostro allenatore ha saputo convincere la dirigenza  a prendere pedine idonee al suo gioco e poi le ha sapute sfruttare al massimo.

Questo non significa che vinceremo il campionato, perché conterà anche la tenuta alla distanza, la continuità di prestazioni in relazione al dispendio di energie che esse richiedono, il maggior numero di impegni e qualche aiutino altrui sempre possibile. Anzi, probabile.

Del resto se andiamo a esaminare i dati statistici del match, per quello che contano, si ha una sicura conferma della nostra superiorità, che appare però meno netta di quanto apparso dalle immagini visive immediate:

  • per esempio i tiri in porta sono stati solo 3 a 1;
  • il possesso palla 54 a 46; 
  • le occasioni da gol 12 a 12 (??)
  • i passaggi riusciti sono stati di poco superiori per noi,
  • ma la percentuale di accuratezza si è equivalsa;
  • noi abbiamo crossato di più;
  • ma loro ha vinto più dribbling;
  • infine c’è stato un sostanziale equilibrio nei km percorsi e soprattutto nella velocità media sostenuta.

Le pagelle

Sommer: una sola parata, neppure difficile. Ma ormai almeno nelle grandi sfide questa sta diventando un’abitudine. In ogni caso lui dà sicurezza alla squadra.

6.5

Pavard: prestazione strepitosa, in entrambe le fasi. Dalle sue parti attaccano prima Kostic poi Chiesa, entrambi dotati di passo. Lui li controlla e aiuta anche i compagni di reparto. Quando spinge crea problemi a Danilo.

8

Acerbi: ha l’avversario sulla carta più tosto. Gli lascia solo una palla importante, su una ripartenza di McKennie che crea superiorità numerica, ma è provvidenziale il recupero di Pavard. Per il resto Vlahovic viene annullato

7

Bastoni: concentrato al massimo, non ha mai una sbavatura. Perfetto nella fase difensiva, spina nel fianco costante per le ripartenze e sovrapposizioni.

7

(de Vrij:

s.v.)

Darmian: si alterna con Pavard fermandosi in copertura quando il francese avanza  e raddoppiando su Kostic in fase di contenimento. Sembra non  essere più al top, della condizione, comprensibilmente, ma è sempre molto utile.

6.5

(Dumfries: pochi minuti ma sembra in condizione: corsa, fisicità anche un assist ad Arnautovic.

6.5)

Barella: si conferma, nelle grandi occasioni, come il giocatore italiano più forte del momento.

Ritmo intensissimo, corsa, giocate entusiasmanti. Spettacolosa la conclusione salvata con i piedi in modo fortuito dal portiere (che pure era uscito bene a chiudere lo spazio).

7.5

(Klaassen:

s.v.)

Calhanoglu: gioca la partita della vita, spettacoloso sia in fase di contrasto sia nella costruzione e direzione del gioco, sia per intelligenza tattica (gioca piuttosto basso per dare equilibrio alla manovra: tanto anche da lontano riesce a servire palle importanti agli attaccanti).

8

Mkhitaryan: solito mostro di intelligenza calcistica: ai suoi livelli in questo ricordo solo Cambiasso. Sempre al posto giusto sempre preciso con la palla nei piedi. Aiuta i compagni di reparto e anche i difensori, come in occasione del salvataggio davanti al portiere in una delle rarissime occasioni in cui la juve è stata pericolosa. Chiaramente, contro McKennie qualcosa paga in progressione, ma lo juventino gli va via una sola volta.

7.5

Dimarco: una partita al livello delle sue migliori per quanto concerne fase difensiva, spinta, corsa continua e giocate importanti. Meno lucido del solito quando gli capitano un paio di buone occasioni. Scusabilissimo, per il lavoro che compie.

6.5

(Carlos Augusto: preciso e puntuale in marcatura, efficace sulle palle alte. Deve preoccuparsi soprattutto di difendere.

6+)

Lautaro: la difesa della juve è fortissima atleticamente, anche se forse meno tecnica della nostra,  composta com’è  da tre marcantoni a loro volta protetti da tre centrocampisti di forza e quantità. Trova pochi spazi, ma ‘esce’ a rendersi utile alla squadra come punto di riferimento.

6.5

Thuram: un lavoro incredibile per cercare di aprire la difesa avversaria, lo vedi scattare a sinistra e un attimo dopo a destra. Lotta come un gigante per aprire spazi per sé e per i compagni e questo super lavoro in qualche occasione gli costa una rara (per lui) imprecisione di tocco. Irrinunciabile.

7

(Arnautovic: lavora bene fuori dall’area di rigore difendendo e smistando palle e guadagnandosi falli.Il gol sbagliato grida vendetta, ma l’impressione è che sia in crescita.

6… perché oggi non voglio dare insufficienze, ma il gol sbagliato… ancor m’offende)

All. Inzaghi: dai, mister, se continui così e chiudi la stagione come speriamo ti costruiamo un monumento in vita.

8

Under 18: Inter – Lecce 2-0 (Mazzola, Lavelli)

Oggi, lunedì, alle 11.00 si è giocata anche la partita di campionato tra  gli Under 18 di Inter e Lecce, a Interello.

I nostri sono scesi in campo con questa formazione:

Tommasi

Dalla Mora, Garonetti, Maye, Castegnaro

Mazzola, Sotgia, Zarate

Spinaccè, Lavelli, Pinotti

A disposizione: Michielan, Sardella Chiesa, Iddrissou, Cerpelletti, Mancuso, Zouin, Vanzulli, Kukulis.

Non è stata una partita facile perché il Lecce… ha fatto la juventus, nel senso che si è difeso infittendo molto il suo centro area e provando a ripartire con lanci lunghi sulle punte che erano insidiose di testa e abbastanza veloci.

Noi abbiamo attaccato per tutto il match, ma trovavamo difficoltà a passare centralmente.

Invece sulle fasce riuscivamo a sfondare, soprattutto a sinistra con Jean e Pinotti, mentre a destra Spinaccè si accentrava e sul fondo provava ad andarci Della Mora.

Pinotti avrà messo una ventina di cross e Della Mora 10, ma o venivano intercettati dalla batteria dei difensori salentini, oppure erano cross morbidi sui quali i nostri attaccanti non riuscivano a trovare potenza sufficiente.

Zarate ha provato anche con i tiri da fuori, sulle seconde palle, ma la barriera giallorossa era troppo fitta.

L’Inter, in versione sperimentale per le assenze, oltre che di Re Cecconi e Venturini, anche di Zanchetta, De Pieri e Mosconi, ormai probabilmente aggregati in maniera stabile alla Primavera, non si scoraggia e a inizio ripresa trova subito il vantaggio con una conclusione potente e angolata di Mazzola.

La partita prosegue sullo stesso binario, con l’Inter che attacca per cercare il gol della sicurezza e il Lecce che prova qualche contropiede favorito sia dal fatto che molto spesso i nostri lasciavano i difensori centrali nel due contro due, sia dalla catena di sostituzioni che, a prescindere dalla qualità dei singoli altera un po’ i meccanismi di gioco previsti.

Dopo qualche occasione nostra non sfruttata alla mezz’ora il gol che chiude la partita.

E’ un capolavoro del Pocho Lavelli che di petto, spalle alla porta compie uno stop orientato  sul quale poi, al volo, si esibisce in una girata potente e precisa, assolutamente imprendibile.

Di fatto la partita termina qui, con la soddisfazione pr i nostri di aver riagguantato la vetta della classifica, e soprattutto di aver ulteriormente distanziato le rivali più insidiose (le prime due classificate vanno direttamente alle semifinali).

Le pagelle

Tommasi: neppure una vera parata, ma ordinaria amministrazione svolta con sicurezza.

6.5

Dalla Mora: sembra tornato nella condizione migliore, dopo i due gol al Verona. Spinge molto e mette una quantità di palle in mezzo.

7

Garonetti: sempre preciso ed elegante, anche nelle uscite. Ha un avversario ostico, ma non gli concede quasi nulla.

7

Maye: potenza straordinaria che gli permette di vincere tutti i contrasti e di proporsi per far ripartire l’azione.

7

Castegnaro: con la sua velocità chiude ogni sbocco sulla fascia sinistra e si propone continuamente in sovrapposizione a Pinotti.

6.5

Mazzola: è un brevilineo dal baricentro basso e questo gli permette di spostare rapidamente la palla creando situazioni di vantaggio numerico. Prima sfiora il gol con una bella conclusione, poi lo ottiene con un tiro simile, ma più fortunato.

7

Sotgia: gioca di posizione per dare equilibrio. Assicura copertura ma è poco nel vivo dell’azione.

6

Zarate: ancora una buona prestazione del centrocampista colombiano, più a suo agio da mezz’ala che da play, quando si sposta nel ruolo per sostituire Sotgia, lasciando il posto a Iddrissou. Zanchetta lo invita spesso a farsi vedere e a prendere in mano le redini del gioco.

6.5

Spinaccè: un tempo da ala destra nel quale si dà da fare ma chiaramente non è il suo ruolo. Molto meglio quando, nella ripresa, si posiziona dietro alla punta, in un ruolo alla Dzeko per il quale sembra avere buonissime predisposizioni.

7

Lavelli: un vero crack. Prima punta dotata di potenza, scatto, elevazione. ‘Vede’ la porta, come pochi,  si rende più volte pericoloso e alla fine segna il gol della vita.

8

Pinotti: imprendibile sulla sinistra: che raggiunga il fondo o rientri per crossare dal vertice dell’area riesce sempre a liberarsi. Viene sostituito dopo aver creato tantissimo e prodotto un’infinità di accelerazioni.

7.5

Iddrissou: sostituisce Sotgia al 17′ della ripresa e, pur in un ruolo diverso fa pesare la sua presenza in campo.

6.5

Zouin: velocità e dribbling sono le sue doti migliori, ma deve ancora migliorare molto nella capacità di giocare con la squadra, perché spesso eccede in personalismi inutili.

6

Chiesa: entra alla mezz’ora e sostituisce Garonetti senza problemi.

s.v.

Mancuso:

s.v.

Vanzulli:

s.v.

All. Zanchetta: ottiene risultati e fa contento… il senso comune perché la sua squadra gioca bene. Questo sebbene gli mancassero almeno 5 titolari.

7.5

Luciano Da Vite

67 pensieri riguardo “La notte delle verità: Inter – juve 1-0

  1. Personalmente sostengono che la gobba sia una fortissima squadra e non potrebbe essere altrimenti visto quanto costa.
    Adani dice che il valore oggi dell’Inter appare superiore grazie al lavoro dello staff tecnico. Il valore dell’insieme appare infatti superiore alla somma dei singoli.
    È il contrario della gobba dove si esaltano solo i difensori e molti giocatori fortissimi risultano svalutati, soprattutto davanti.
    Poi possiamo credere alla favola che siano scarsi e sia un miracolo il loro cammino, come sono riusciti a far passare per buttare pressione su di noi.
    Il gioco in ripartenza è bello, bellissimo. Ma un conto è farlo con tanti uomini come fanno ormai molte squadre nel calcio attuale. Un altro è farlo alla Pesaola con i soli attaccanti: li si giocava a uomo mentre oggi tornano tutti per cui servono movimenti di squadra.
    Oggi tutti i team di vertice scambiano posizione, fanno del movimento corale la loro forza. Quindi se vedo una squadra bloccata sulle posizioni, difensivista e votata all’individualismo dico che personalmente non fa rendere al meglio il proprio potenziale.
    Essendo avversari, anzi nemici, sono strafelice. Ecco perché non prenderei mai Allegri.
    Se qualcuno la pensa diversamente va bene. Ma se poi si preferisce Inzaghi allora si fa retromarcia.
    Sono forti, hanno un solo impegno settimanale: con il tecnico migliore e più intelligente d’Italia (che nessun top team ha mai preso, stranamente) non capisco cone possano segnare 20 gol in meno di noi e subirne 5 in più.
    Poi magari vinceranno per i solito magheggi ma preferisco progredire che vivere nel passato. Pesaola oggi non mi stimola più e come me nessun altro club di vertice (non si dica che Conte e Ancelotti praticano il calcio di acciuga, per favore)

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  2. Infatti: Allegri è stato solo in piccoli club, Milan e juve, a differenza di…Inzaghi, che prima dell’Inter è stato alla grandissima Lazio. Alla juve sono tutti cretini perché lo hanno confermato pagandolo più di qualunque altro in Italia. Che la juve sia forte non c’è dubbio ma, squalificata l’altra contro di noi aveva una sola punta vera, che dopo la pubalgia, sicuramente colpa di aAllegri, aveva segnato sei gol in 5 partite più alcuni assist. Lui non migliora i giocatori, infatti McKennei e Rabiot, inguardabili con Pirlo oggi sono dei top e Gatti ex Verbania, Pro Patria e Frosinone (in B) oggi è un nazionale. Il portiere ha giocato da fenomeno, ma il portiere non conta. In attesa di vedere il lavoro di Giuntoli, la juve ha dei direttori nettamente meno capaci dei nostri perché hanno costruito una squadra molto forte (e ‘cara’) ma con tre limiti: un centrocampista di pura qualità, una seconda punta del valore della prima (quando sta bene) e un esterno guizzante e imprevedibile (in attesa che maturino Soulé, Yildiz e quello ex chelsea). Poi ha perso per strada solo Pogba e Fagioli.
    Se né Inter né juve vincono il campionato io preferisco tenermi Inzaghi. Se però lo vincesse Allegri bisognerebbe riflettere, fermo restando che il lavoro di Inzaghi all’Inter è stato buonissimo. Vedo che questo pericolo non sono il solo a temerlo, tanto che c’è chi comincia a mettere le mani avanti, attribuendo l’eventuale deprecabile vittoria juventina a fattori che nulla hanno a che vedere con il lavoro dell’allenatore. Allegri gioca esattamente come Conte e Ancelotti, i quali però pretendono (e sono riusciti ad ottenere) uomini di classe superiore che ‘nobilitano’ la manovra delle loro squadre. In Inter juve quando le squadre hanno attaccato in massa hanno ottenuto l’Inter un gol su autorete e la juve poco meno. Quando hanno giocato in ripartenza, l’Inter ha ottenuto 4 occasioni la juve solo due. La verità è proprio quella: oggi l’Inter è più forte della juve perché più completa e con uomini tutti più maturi. la juve resta una squadra forte, ma con il percorso straordinario che ha fatto l’Inter il fatto che sia ancora in gioco è una dimostrazione che il suo allenatore sta facendo bene

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  3. Che Allegri giochi come Conte e Ancelotti, mi spiace, ma non concordo assolutamente.
    Il Real Madrid ha molto più possesso e fase offensiva: giocatori di maggiore classe, certamente, ma filosofia completamente differente. Se mi dici che è impostato come la Juve di Allegri (chiusi e ripertenze ad oltranza) temo, senza polemica ci mancherebbe, guardando due sport differenti.
    Conte anche profondamente differente: l’aggressività delle sue squadre è nettamente superiore a quella della gobba. Lo ha dimostrato in tutte le sue esperienze avendo la capacità di variare approccio a seconda dei momenti. Con noi partì alto poi causa una difesa fatta di difensori non rapidi ha abbassato il baricentro. Ma ricordo frazioni di match totalmente dominanti anche con questo assetto frutto di una aggressività clamorosa. Idem al Tottenham o anche al Chelsea.

    Se alla juve siano tutti scemi non lo so: so solo che hanno provato a cacciarlo in tutti i modi (fonti gobbe) ma alla fine è rimasto sembrerebbe in virtù di un contratto monstre. Eh si, anche loro con i denari devono stare più attenti. E so anche che nessun club estero di vertice ha pensato di affidargli la panchina nonostante fosse chiaramente sul mercato causa due anni di risultati considerati non soddifscanti dalla società ovina. Allegri migliora sicuramente i difensori (Gatti che personalmente no nscambierei nemmeno con Bisseck considerando la differenza di tecnica) ma guarderei il tutto: gli expected goal della gobba sono minimi, segno di una sterilità offensiva enorme, in relazione al potenziale di cui godono. Perchè un conto è far rendere un nazionale francese come Rabiot (che è un top 5 per stipendio preso) un conto Dimarco.

    Comunque a scanso d’equivoci, personalmente (poi ognuno la vede ovviamente a modo suo) ritengo che un tipo di calcio sia “valido” se soddisfa due criteri:
    – è flessibile, ossia non bloccato su uno stesso spartito sempre e comunque nell’ambito di una stagione e anche di una partita;
    – migliori i giocatori grazie al collettivo
    Inzaghi sul primo punto ha faticato – e giustamente è stato criticato – ma ora sembra aver capito che si può variare. Anche sui movimenti dei giocatori ha introdotto una varietà decisamente ampia volta a scompaginare i piani degli avversari.
    Sul secondo credo non ci siano dubbi, come ribadito da parecchi opinionisti.

    Certo, poi non dimentico il terzo fattore, la vittoria. Ma qui occorre considerare il contesto fatto di avversari, fato (infortuni), calendari (chi gioca meno ha un vantaggio netto), arbitri, risorse economiche, ecc. Poi chiaramente l’occasione se c’è va colta (scudetto perso con bilan brucia ancora) altrimenti si rischia di buttare a mare tutto il resto

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  4. Insomma anche tu sai che con un regolarista come Allegri si può anche perdere, pur avendo una squadra superiore e metti le mani avanti…Non si sa mai…
    Io dico che temo QUESTA juve solo perché c’è Allegri. Poi non la guardo spesso, ma sono certo che in casa contro l’ultima in classifica lui, monocorde come è, farà un catenaccio strettissimo accompagnato da rari contropiede. Del resto contro l’Inter non ha attaccato mai…sempre lì a difendere, anche sull’1-0 perché non è capace…
    PS a me dispiace moltissimo difendere uno juventino, ma non riesco solo eprché è juventino a parlarne malissimo

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  5. Qualcuno dall’anno in cui il Milan ha vinto lo scudetto ha cambiato l’ordine dei suoi valori, mettendo (ora) la vittoria al… terzo posto. per me resta sempre al primo, ma se si arriva comunque bene in campionato e in CL e si vincono altre coppe che contano poco per chi..le perde, disputando comunque una buona stagione, me la faccio andar bene

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  6. Si lo ha fatto. Ho guardato match con Salernitana e fino a inferiorità numerica ha fatto esattamente così.
    Rimpieto di messaggi disgustati da amici gobbi per un atteggiamento che loro, che le vedono tutte, vedono applicati in tutti i match

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  7. Non travisare le mie parole.
    Le occasioni (quando il favorito, gobba nella fattispecie, si autoelimina) vanno sfruttate. Questo è quanto ho scritto.
    Se poi tu consideri Allegri la ragione della competitvità gobba dovresti augurarti, senza se e senza ma (perchè troppo facile), che prenda il posto di Inzaghi.
    Io non sono di questo parere e come me la pensano molti opinionisti.
    Ma ovviamente il mondo è bello perchè è vario.
    Quando Allegri allenerà anche in top club spagnoli o inglesi o tedeschi proponendo il suo calcio redditizio sarò pronto a rivedere la mia opinione

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  8. No, perché questa rosa non è stata costruita per Allegri, ma per uno che gioca come Inzaghi e siccome anche se perdesse il campionato, Inzaghi con questa rosa sta facendo bene, me lo tengo.
    PS nessuno dei nostri allenatori super offensivisti allena o ha allenato squadroni stranieri. Il Trap, Ancelotti, e Conte si, persino Ranieri ha vinto un campionato super con una squadretta

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  9. Già, tutti fanno il contropiede Allegriano.
    Mi hai convinto: potere del passaporto comune.
    Chissà perchè i fessi dei top club esteri perdono tempo con i Pochettino, Kloop e financo Emery quando c’è Allegri a disposzione con il suo calcio eccellente e vincente.
    Saranno tutti i dioti, così come la pletora di opinionisti che parlano dell’importanza del lavoro per valorizzare i giocatori.

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  10. No no, non voglio convincere nessuno.
    Allegri è il top di gamma: una fortuna sia rimasto in Italia ad aumentare il brand del nostro pallone.
    Sono solo io (in compagnia di qualche milione di persone) a non apprezzare il suo stile

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  11. Chiariamo una cosa: io non partecipo a nessuna guerra di religione. Sono convinto che il gioco che per semplicità definisco di Inzaghi, se si dispone dei giocatori giusti sia spettacolare e anche redditizio, nelle partite secche e sul periodo medio. Mi lascia ancora dei dubbi sul lungo periodo per i motivi che ho esppsto mille volte.
    Il gioco che, sempre per semplicità, definisco all’italiana ha anch’esso necessità di interpreti adatti, risulta meno brillante e tocca punte meno elevate, ma, temo, sul lungo periodo possa avere minori sbalzi, essere più costante.
    per questo ho qualche timore sul ritorno possibile della juve in concomitanza con un nostro possibile calo, timore che non avrei se la juve non fosse allenata da un allenatore che è riuscito a ferle fare quasi i nostri punti quando noi giocavamo da 100 e loro da 50.
    Il mio timore è che loro possano crescere, noi solo calare (spero di poco. nulla sarebbe ancora meglio).
    Felicissimo se a fine stagione i miei timori si rivelassero infondati.
    Quando l’Inter ha perso 14 punti in sette partite (e quindi il campionato) non sono stato io a lamentarmi. Per me con un campionato di vertice, due tituli e un bel percorso in Europa, avevamo fatto comunque una stagione ottima. Altri allora hanno sostenuto che il bel gioco, i piazzamenti in Europa e le coppe vinte non contano nulla. L’importante era vincere lo scudo

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  12. Ciao ragazzi, superata la lunga goduria durata 3 giorni, anch’io, razionalmente, mi sento più d’accordo con Luciano.

    Ho fatto la stupidaggine di andarmi a vedere la classifica della stagione 21/22 alle 23° giornata..ebbene sì, eravamo a +4 sulla seconda seppur con una partita in più, e non avevamo ancora giocato lo scontro diretto con la seconda, cioè il Milan..partita che purtroppo giocammo alla 24° per il quale non penso sia necessario ricordare il risultato..

    A seguire quella partita, anche in concomitanza degli ottavi di Champions, ne abbiamo persa un’altra e pareggiate altre 2.

    Ora, partendo dal presupposto che ogni campionato ha storia a sè, non per niente in questo siamo già usciti dalla Coppa Italia ed abbiamo vinto lo scontro diretto contro la Buve, però sarebbe un errore inestimabile ripetere gli stessi errori del passato.

    Ragionando ottimisticamente, rispetto al primo anno di Inzaghi, la squadra sembra più esperta, più equilibrata e con una panchina più lunga.
    Pessimisticamente invece, se penso alle ultime 2 partite di campionato, abbiamo sofferto non poco i secondi tempi da un punto di vista fisico, segno che forse la condizione è in calo? forse..

    Sarà, come sempre, di vitale importanza fare risultato nelle prossime 2 partite pre-Atletico, nonostante la trasferta complicatissima di Roma che ha vinto le ultime 3 ed è in gran condizione e la Salernitana che dovrà dare tutto per salvarsi.

    Io comunque ho fiducia nei ragazzi.
    Forza INTER!

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  13. Boh, io penso che la gobba può certamente tornare, anzi è già, in piena corsa titolo perchè è una squadra forte. Fatta da giocatori forti e pagati in quanto tali.
    Se hanno fatto tanti punti giocando al 50% delle loro possibilità io non lo so. Così come non so (ma i numeri non dicono questo) se spendano in termini fisici meno di noi o di altri. Se altri hanno queste certezze ne prendo atto.
    Credo tuttavia, in linea generale, che se ti limiti ad essere solo “speculativo” in teoria hai meno chance nel lungo perchè cerchi meno la vittoria.
    Paradossalmente la speculazione, così come la fortuna, paga sulla partita secca: lascio 85 minuti agli altri e in 5 minuti porto a casa il risultato. Può capitare. Che capiti sempre è possibile ma, almeno per me, meno probabile.
    Il problema è che sono molto forti soprattutto fisicamente e un sacco di match li hanno risolto così.
    Inzaghi mi sembra (spero) abbia fatto uno step avanti nella gestione della squadra e dei momenti: due anni fa si mettevano titolari in coppa Italia, quest’anno ho visto turnover in CL (con fucili puntati) a vantaggio del campionato. Due anni fa a testa bassa si attaccava sempre stando alti anche in presenz adi gambe più molli, quest’anno vedo match ocme contro Fiorentina o Napoli in cui si sta belli compatti per tratti di match.
    Poi chiaramente potremo non vincere il campionato ma un conto è arrivare dietro un team molto forte, più ricco di te e senza impegni infrasettimanali, un altro è arrivare dietro team impegnati quasi come te e, soprattutto, meno attrezzati perchè più poveri di risorse economiche.
    E’ un po’ come uscire dalla CL con il Real Madrid o contro il Rennes: nel secondo caso, normale la critica sia maggiore.
    Tornando a noi a me preoccupa molto la mancanza di alterntive in attacco: Toro da qualche partita mi sembra un po’ affaticato e meno lucido nelle conclusioni, soprattutto nella ripresa. Non avre una terza punta affidabile – perchè non l’abbiamo, inutile girarci intorno – spero non finisca per diventare una tassa troppo gravosa.

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  14. Alla fine del campionato mancano ancora 16 partite!!! Ci sono in palio 48 punti. Per cui la sfida è apertissima e secondo me non è a due ma a tre squadre. Il Milan è ancora in lizza avendo la potenzialità di fare dei filotti importanti. Come squadra, se recupera Tomori, mi fa più paura della Juve. Il precedente del 2021/2022 un po’ inquieta. Però provando a guardare la situazione con la lente di ingrandimento dell’ottimismo scorgo cinque differenze che potrebbero far cambiare totalmente l’esito finale. 1) Proprio perchè abbiamo vissuto la crisi del 2022 dovremmo aver analizzato le cause di quella flessione e aver individuato e adottato alcuni accorgimenti per evitare che si ripeta. In questa ottica mi sembra che Inzaghi quest’anno stia facendo più turn over che nel 2021/2022; 2) ho la sensazione che l’Inter quest’anno ha dato priorità numero 1 al campionato. Lo ha messo dall’inizio come obiettivo principale per conseguire il quale è stata disposta a sacrificare un pelino altre competizioni; 3) la Juve, a differenza del Milan 2022, non ha più la disponibilità dello scontro diretto per accorciare il distacco. Ricordiamoci che fu quel derby rocambolesco che rilanciò prepotentemente i rossoneri; 4) la condizione atletica generale della squadra mi sembra migliore di quella che aveva nello stesso periodo due anni fa; 5) la rosa forse è un pelino più completa che due anni fa, per lo meno in difesa e a centrocampo.
    In ogni caso, anche se dovessimo essere beffati a fine campionato, il mio giudizio sul triennio di Inzaghi sarà positivo. Inzaghi veramente ottimo tecnico di caratura internzaionale. Non mi stupirei se tra qualche anno finirà su una panchina della premier league o comunque di una top europea.

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  15. Allora basta dirlo: non vogliamo discutere ma solo prenderci in giro a vicenda.

    Eppure alcune cose dovrebbero essere assodate e fuori discussione:

    non esistono allenatori che si difendono solo e attaccano solo in ripartenza. Nemmeno Allegri

    Non esistono allenatori che attaccano solo come forsennati e non si difendono anche bassi e in blocco, quando serve: nemmeno Inzaghi

    Non esistono squadre che vincono il campionato o lo perdono per pochi punti dopo otto mesi di scontri do avvenimenti vari, di episodi, ecc.

    Chi vince e chi arriva a pochi punti è perché ha una squadra forte.

    Inter e juve sono dove sono perché l’una fa più spesso un gioco più spumeggiante, l’altra è meno spettacolare ma soprattutto perché una ha subito dieci gol, l’altra 14.

    La terza ne ha subiti 27, la quarta 22, la quinta 26.

    Vincere tante partite per 3, 4, 5 a zero aumenta il numero dei gol fatti ma non i punti in classifica rispetto a chi vince le stesse partite per 1-0 o 2-1.

    Io ero convinto che avremmo perso il campionato, l’anno del Milan, perché loro anche giocando male in un modo o nell’altro la spuntavano, mentre noi abbiamo sprecato troppe occasioni quando andavamo bene.

    Era logico immaginarsi che cosa sarebbe accaduto quando avremmo avuto una flessione.

    Quest’anno è tutto diverso: nel nostro periodo positivo abbiamo sprecato pochissimo, anche se col Sassuolo, col Bologna e a Genova abbiamo perso punti facendoci rimontare.

    Ma la marcia è stata globalmente strepitosa anche perché abbiamo vinto alcune partite faticando, nelle quali potevamo non vincere. Questo è un segno positivo.

    L’altro segno positivo è quello già ricordato della straordinaria forza della difesa: 10 gol in 22 partite sono quasi un record.

    Questo può far sperare che la flessione, se ci sarà, come probabile, potrà essere più lieve.

    D’altra parte la juve ha vinto molte partite stentando, soprattutto secondo me per la scarsa vena (e la condizone non buona) dei suoi attaccanti)

    Quando Vlahovic ha ripreso a far bene (6 gol e 4 assist nelle 5 partite pre Inter, mentre in quella partita lui ha fatto peggio di Lauti, ma anche Laurti si è visto poco davanti) la juve è tornata a vincere e a segnare molti gol.
    Ora la domanda, alla quale nessuno può rispondere con delle certezze, è: la juve fin qui ha dato il massimi e quindi fletterà, oppure è rimasta in scia soffrendo in attesa di trovare l’assetto e la condizione migliore?

    Io temo, non ho certezze che sia vera la seconda ipotesi e che, nelle partite che mancano, il loro rendimento possa essere migliore del nostro.

    Il discorso sugli impegni diversi lo capisco, ma lo sapevano anche i dirigenti che hanno approntato formazioni per fronteggiare esigenze diverse.

    Io poi non ho una mentalità provinciale, per cui non sacrifico affatto il prestigio internazionale alla ricerca di un titolo in più. Noi siamo l’Inter e dobbiamo dare il massimo in tutte le competizioni prestigiose.

    Io guardo alle partite e ai risultati non mi interessa neppure se uno li ottiene con la classe e l’altro con la forza. Conta vincere chi vince è più bravo, in un modo o nell’altro.

    Ma se chi, speriamo di no perde per poco e fa bene in altre grandi competizioni è stato bravo comunque: una stagione è fatta di campionato, di CL e, per i più bravi, di Coppa Italia e di Supercoppa.

    A me dispiace che, a differenza di altri, non possiamo competere per motivi finanziari nell’acquisto di campioni giovani e costosi.

    Ma visto che i nostri dirigenti sono bravissimi (non dimentichiamo che questo era il vero nocciolo iniziale della disputa, anche se ora si tenta di farlo passare in cavalleria) e riescono comunque a presentare una squadra forte e competitiva, il mio desiderio è che questa squadra resti competitiva fino in fondo.
    Come ha fatto sino ad oggi.

    Quanto al resto se Allegri vincerà con giocatori forti (nel senso di potenti) vorrà dire che li avrà utilizzati al meglio.
    Se, come mi auguro, vincerà Inzaghi con giocatori tecnici, ma almeno in alcuni ruoli non particolarmente potenti e/o un po’ anziani, sarà stato bravissimo.

    Io ho solo il dubbio, diciamo la convinzione, non la certezza, ma me la son fatta guardando il passato, che un tipo di gioco sia più dispendioso dell’altro: di qui il timore che alla lunga qualcosa si possa pagare.
    Se non accadrà sarò il più felice.
    Sursum Corda

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  16. Interessantissima dal mio punto di vista di aspirante ‘studioso’ di tutto ciò che riguarda le squadre dell’inter, la partita dell’U19 contro i greci.
    Ricorderete che avevo detto sin dal principio che quest’anno la Primavera di avrebbe fatto divertire.
    Ricorderete anche che alla domanda. di pochi giorni fa: c’è qualche giocatore della Primavera in grado di essere se non il 22° almeno il 23° o 24° della prima squadra? Ho risposto: no.
    Il fatto è che i giocatori forti (o pronti) si vedono solo quando si alza l’asticella. Quando tu sei più fronte dell’avversario viene tutto facile e nel calcolo relativo tu ne emergi. Se invece devi affrontare una squadra che resta inferiore a te tecnicamente, ma che ha una forza complessiva che crea difficoltà, non puoi scioglierti come neve al sole, o quanto meno questo è un brautto segno.
    Ci mancava qualche giocatori, è vero, ma i sostituiti sono co-titolari.
    I greci sono stati ‘sottomessi ‘ territorialmente e noi abbiamo avuto più occasioni di loro, ma sono stati sempre in partita e hanno rischiato di vincere anche 10 contro 11.
    Si può dire che quelli che hanno superato totalmente la prova d’esame sono pochi e per lo più sotto età.
    I centrali non sono stati dominanti come molte altre volte
    Tra gli esterni Aidoo ha provato qualche iniziativa ma poca roba, mentre Cocchi è forse l’unico promosso a pieni voti, nonosatnte il rigore fallito da ciabattaro.
    In mezzo e davanti avevamo gli uomini di maggior classe, ma hanno dimostrato che al momento di fronte a livelli di difficoltà superiori si perdono. Solo Stankovic è stat più che sufficiente, gli altri anonimi, con kamaté disastroso. Salverei anche Mosconi che praticamente agli esordi in categoria e due anni sotto età, in pochi minuti ha trovato il modo di farsi vedere e ha impegnato il portiere avevrsario con un tiro che in verità considerando le sue caratteristiche avrebbe potut/dovuto essere letale. ma ‘Mosco’ la sufficienza piena se l’è guadagnata.

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  17. “Non esistono squadre che vincono il campionato o lo perdono per pochi punti dopo otto mesi di scontri do avvenimenti vari, di episodi, ecc” senza essere una squadra forte (l’ultima parte era saltata)

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  18. Personalmente da agosto ho sostenuto che la gobba sia una squadra forte.
    E per me squadra forte vuol dire fatta da giocatori forti: basta vedere che posizione hanno nelle rispettive nazionali e che stipendi/costi di cartellino si portanno appresso. Fuori scala verso tutte squadre italiane.
    Se leggo che sono li solo perchè hanno un certo tecnico, beh, ne deduco che per qualcuno non siano così forti. E questa sarebbe un’ottima notizia su cui, senza polemica, io non concordo.
    Ad agosto mi sembrava che in griglia noi non fossimo affatto in pole, c’erano davanti (o quanto meno a nostro livello) la gobba, il bilan, il napoli e financo le romane giudicate li vicine perchè avevano fatto mercato.
    Questo in base ad un giudizio delle rispettive rose. E ci stava, ci mancherebbe.
    Se però ora noi stiamo facendo un campionato super avendo staccato gran parte di quelle rivali, ritengo che ad Inzaghi vada attribuito un grande merito, maggiore degli altri tecnici le cui squadre erano considerate per valore tecnico ai vertici quanto meno pari a noi.
    E questo merito per me aumenta in quanto dei giocatori acquistati, quelli che finora hanno inciso in modo significativo sono stati Sommer, Thuram e (solo in parte per via del lungo infortunio) Pavard. Gli altri sono gli stessi della scorsa stagione, cui si è aggiunto finora un contributo solo discreto ma non eccelso (anche se qui ho fiducia) di Frattesi e Augusto (Bisseck bravo ma ha giocato 3 partite). Gli altri innesti francamente non hanno portato nulla, in alcuni casi un peggioramento.
    La favola della doppia squadra è un’altra fantastica invenzione portata avanti dalla stampa ovina imbeccata da Allegri. Io preferire far entrare dalla panchina due tra Milik, Yildiz e Kean rispetto ad Arna e Sanchez. Quanto agli altri cambi, ad oggi, non credo cambi molto tra inserire Augusto o Cambiaso, Buchanan o Iling jr, Miretti o Asslani.
    In sostanza per me ad oggi meriti enormi di Inzaghi che mi sembra abbia fatto un salto a livello di maturazione nella gestione delle partite enorme rispetto al passato. E non ha una squadra così nettamente più forte del passato: alcune operazioni si stanno rivelando sicuramente buone (Thuram su tutte) altre (Arna e Sanchez) decisamente pessime.
    Comunque forza Inter, febbraio sarà un mese complesso

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  19. Non c’è dubbio che Inzaghi abbia fatto un gran lavoro, come negli altri anni. la speranza è che la conclusione non sia la stessa dell’anno del Milan e dei due anni di lazio in cui dilapidò nel finale di campionato un buon vantaggio proprio su di noi. L’anno scorso invece partì malissimo e arrivò benissimo. Il mio dubbio (sempre dubbio è) consiste nel fatto che questi sbalzi di rendimento siano conseguenza di un gioco molto bello e molto dispendioso. Se nel ritorno fa più o meno gli stessi punti, non sosterrò più questa ipotesi.
    Che non sia vero che abbiamo due squadre lo dico da tempo, come dico che la juve ha un organico forte, a cui mancano delle figure ‘carismatiche’ importanti (il play di centrocampo, una punta che affianchi Vlahovic. E soprattutto si è tenuta a galla in un girone d’andata in cui per la pubalgia Vlahovic ha fatto 2 o 3 gol e Chiesa ha avuto dei guai, normali dopo essere stato fermo un anno.
    Poi mi sembra che contro di noi l’unica occasione che hanno avuto è stata con un tiro di gatti, non su- calcio piazzato.
    Non è che attaccano con i difensori solo alcuni e altri no….

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  20. Spiaciuto per l’uscita dell’U19, non ho visto la partita, ma speravo nel passaggio “del turno”. Sembra confermarsi che effettivamente, al di la’ di risultati anche buoni, non abbia la solidita’ della squadra “matura” per la categoria, a livello internazionale. Per il campionato speriamo riesca comunque a continuare a primeggiare.
    Sabato alle 18 (toh, la Juve gioca Lunedi’ sera…) contro la rinvigorita Roma di CapitanFuturo . Mi sa che sara’ dura, come d’altrocanto all’Olimpico e’ sempre stato. Ennesimo esame di maturita’ della squadra e del Mister. Forza Inter

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  21. https://m.fcinternews.it/in-primo-piano/matthaus-inter-al-top-vi-svelo-il-suo-segreto-ma-la-squadra-gioca-cosi-da-2-3-anni-attacco-e-centrocampo-947071

    Grande Lothar, idolo da bambino (anche se per ruolo in cui giocavo il mio top era Brehme).
    Interessante osservazione, con cui concordo al 100%, su Lautaro: con Thuram vs Lukaku può segnare da posizione diversa. Che per me è più vicino alla porta rispetto a prima quando era chiamato a girare largo per la scarsa mobilità del bisonte. Ottima operazione di mercato

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  22. Bisogna mettersi d’accordo: o conta vinrcere lo scudo (e allora l’abbiamo vinto con Lukaku) o conta tutto il resto. Io sono sempre stato della seconda opinione

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  23. Per me il discorso su Lautaro e sul suo compagno ottimale è questo.
    Il Toro, se si vuole sfruttare al massimo le sue grandi doti e si vuole nascondere le sue carenze e i suoi limiti, ha bisogno di un compagno che sappia attaccare la profondità che sia in possesso di un’accelerazione e di una velocità nella corsa importante proprio per bilanciare la sua lentezza e per sfruttare al massimo il suo gandissimo gioco spalle alla porta e la sua grande capacità di fraseggiare con i compagni. Con Lukaku durante il biennio Conte hanno formato una grandissima coppia proprio perchè il belga, oltre ad essere un attaccante fortissimo, aveva queste doti. Il Lukaku di quel biennio aveva una corsa devastante. Ho la sensazone che il Lukaku di oggi ha perso qualche decimo di secondo nella corsa e si stia trasformando in un centravanti più tradizionale che staziona in area e protegge il pallone con la sua forza enorme. Con Dzeko l’assortimento invece è stato pessimo perchè facevano lo stesso gioco e nessuno dei due minacciava le difese avversarie negli spazi dietro i difensori. Vi ricordate al proposito Liverpool-Inter? Io mi ricordo perfettamente un’azione in cui gli inglesi difendevano altissimi con Van Dick a centrocampo. Ci fu un’imbucata geniale di Borzo che lancò Lautaro in campo aperto dietro i difensori. Lautaro partì in fuga verso la porta che aveva 4 o 5 metri di vantaggio su Van Dick che si era fatto sorprendere. Nel breve tratto di 15/20 metri l’olandese aveva già recuperato il vantaggio al nostro attaccante bloccando l’azione. Con Dzeko sarebbe finita nello stesso identico modo. Se ci fossero stati o Lukaku o Thuram arrivavamo dritti in porta. Poi, tornando a Dzeko e Lautaro, tutti e due erano molto forti per cui alla fine hanno comunque garantito un buon rendimento.
    Con Thuram di nuovo si è costituita una coppia ben assortita proprio per le caratteristiche del francese e, secondo me, il rendimento eccezionale di Lautaro di quest’anno non dipende solo da lui e dalla sua crescita che sicuramente c’è stata ma anche dalla grande complementarietà tra i due attaccanti.

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  24. Su Lothar Matthaus la tocco piano. Semplicemente il più forte centrocampista della storia dell’Inter e uno dei primi dieci della storia del calcio.

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  25. Concordo. Aggiungo che, per me, lo svariare di Thuram evita sfiancamente del Toro e gli consente di giocare qualche metro più avanti il che….non guesta se occorre realizzare.
    Poi Lukaku è sicuramente più goleador di Thuram ma il lavoro che fa il francese, solo parzialmente testimoniato da assist – perchè c’ molto altro per favorire inserimento centrocampisti in vuoti difensivi avversari creati dai movimenti da Marcus – è di grandissima qualità.
    E per me il Toro ne è il principale beneficiario.
    Lukaku intasava di più l’area o comunque costringeva il Toro a girare al laergo visto che il begla raramente abbandonanva la zona cenrale del campo

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  26. Che lauti sia un fuoriclasse a prescindere dal fatto che segni o non segni, per me non ci piove

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  27. “Serie A, Vlahovic è il giocatore del mese di gennaio: battuto anche Lautaro”
    E’ proprio vero: Allgri non sa far rendere gli attaccanti. Quando non stanno bene

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  28. Andiamo a Roma nel momento peggiore. la squadra si è compattata attorno a de Rossi ‘core de Roma’- I giocatori forti non le mancano di certo, è in fiducia e viene da buoni risultati.
    Sullo scudo essere ragionevolmente ottimisti è un dovere visto che siamo primi e spesso diamo spettacolo. ma se passeremo indenni a Roma., lo sarò un po’ di più

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  29. kelle. sono d’accordo su tutto, ma non ricordo l’azione che citi e dal mio punto di vista non cr4edo che sui 30-40 metri di corsa Lauti la ceda a molti difensori. magari mi sbaglio farò più attenzione a questo particolare

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  30. concordo al 100%, oggi difficile e dall’impatto importante sul nostro proseguio del campionato. Forza ragazzi !!

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  31. Oggi difficile indubbimente ma ogni partita sarà vista come decisiva.
    Battere la Roma ma perdere con Salernitana (sgrat) significherebbe comuqnue offrire alla gobba la chance di accorciare.
    Più che altro speriamo di sfruttare al meglio il match con settimana intera di preparazione della partita. Poi con i turni infrasettimanali diventerà più difficile

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  32. hai perfettamente ragione, Roberto: ogni partita è difficile perché ogni partita può essere decisiva. nell’anno dello sciagurato sorpasso del Milan sono risultati decisivi punti persi contro le squadre piccole. E anche nel girone di andata di questa stagione abbiamo perso punti con Genoa, Sassuolo e Bologna.
    Un successo a Roma, difficilissimo, anche se non deciderebbe nulla rappresenterebbe però un punto di partenza importante per il lungo percorso di partite trisettimanali che ci attende.
    Per assurdo avrei preferito affrontare ancora la Roma di Mou

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  33. Vittoria di una importanza enorme. Sotto 2 a 1 nel primo tempo, con errori difensivi che difficilmente facciamo, vincere è stato SPECIALE.
    Bravissimi

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  34. Probabilmente il difetto di concentrazione iniziale era prevedibile dopo la mentalità full contro la giuve. Reazione grandissima

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  35. Bella partita, ma quello che oggi mi ha colpito di più non è stato tanto il gioco espresso, quanto la capacità dei giocatori di fare gruppo e di mettere in campo tutte le energie mentali e fisiche disponibili per ribaltare il risultato.
    Spesso ci concentriamo su quello che vediamo a livello calcistico sul rettangolo verde…valutiamo schemi, compariamo fasi difensive e offensive, le rose a disposizione delle pretendenti e il calendario in divenire.
    Quello che conta più di tutto in queste competizioni dove probabilmente se vinceremo sarà di corto muso (cit.), sono le qualità caratteriali e le risorse emotive…..credo lo siano anche più delle gare aggiuntive legate alla coppa…..più di ogni potere mediatico e politico messo in campo da Juve e Milan….più delle ingerenze di FIGC e AIA…..la vittoria non sempre va alla squadra più forte o con la rosa migliore, sicuramente invece va a chi crede fermamente, a quel gruppo che in una gara di resistenza è disposto a non mollare fino a che non vede il traguardo (e spero che quella squadra sia la nostra).
    E adesso faccio una domanda che spero magari aiuti ad inquadrare la differenza tra ipotizzare e fare….cancelliamo il percorso fatto ad oggi e facciamo finta che siamo tornati di nuovo ad Agosto con la possibilità di scegliere la punta per la stagione tra questi tre: Lukaku, Vlahovic e Thuram…chi prendete?

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  36. Federica, sempre fondamentale il tuo intervento. Alla tua ultima domanda risponderei: alla luce di quanto fatto fino ad ora sicuramente Thuram. Ad agosto scorso probabilmente avrei detto Vlahovic, E questo spiega perché io sono solo un tifoso e Marotta Ausilio invece guidano l’Inter

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  37. ma ti dirò di più: da tifoso io non avrei voluto darmian, non avrei voluto Acerbi, non avrei voluto persino Mikhi (solo per l’età, quest’ultimo)

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  38. D’accordissimo, Darmian per me e’ stato veramente una sorpresa (ora e’ stanco, si vede deve riposare, spero lo staff riesca a trovare una soluzione per la fascia dx che non contempli sempre lui.)
    Pero’ sicuramente non avrei RI-preso Sanchez (ma perche’ ???), Vidal e qualcun’altro. Voglio dire, quando vai sui parametri zero “stagionati”, sono scommesse, a volte Ti va bene, altre volte no.
    Come tifoso forse tendo a dar piu’ peso agli errori, puo’ essere.
    Roma – Inter si e’ confermata non essere mai una partita banale, senza goal, da tradizione proprio … :-)
    Cmq oggi un gran Buona Domenica a tutti noi Interisti, che fortuna che abbiamo … :-)

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  39. Infatti Luciano al di là del mio “inspiegabile ottimismo” come dice a volte mia moglie Federica, anch’io quando seguivo assiduamente le trattative, vedevo spesso downgrade ed errori imperdonabili da parte dei nostri uomini mercato. Poi devo ammettere, le parole di Marotta “Una società forte è alla base di ogni successo” mi hanno portato a guardare le cose in maniera diversa anche perché proprio come afferma lui, da quando questa società è stata ristrutturata se l’è sempre giocata per ogni competizione….e questo in barba a mercati a zero euro o in positivo fatti ultimamente.
    Quindi non seguo più il calciomercato da due o tre anni e mi sono imposto di dare giudizi soltanto dopo il girone di andata, lasciando tempo all’allenatore di inserire i nuovi e di presentare il prodotto finito come si suol dire.
    Ho ascoltato le parole dell’ex addetto stampa Inter ai tempi di Moratti Sabatini, che da quando è diventato opinionista non perde occasione per sminuire nostri pregi evidenti….non trova giusto dare meriti ad Inzaghi su Calhanoglu perché ciò significherebbe sminuire il lavoro di Pioli, o quando afferma che la rosa a nostra disposizione è stata generata un po’ casualmente….una roba paradossale! Questi sono i saggi…gli addetti che commentano il nostro calcio….trasmissioni incentrate su inesistenti errori arbitrali a nostro favore….immagini ambigue mostrate agli arbitri al var per confonderli quando basterebbe mostrare quelle da altre prospettive per dirimere ogni dubbio…..alla fine se vinceremo diremo “lo abbiamo fatto contro tutto e contro tutti” cosa che darà ancora più valore ai trofei, ma che personalmente inizio a trovare stancante….per questo tifo fortemente per una possibile superlega europea che ci porti via da un contesto marcio e inquinato come il nostro, dove i disonesti vengono incensati e i buoni screditati.

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  40. Dipedende sempre dalle condizioni.
    Lukaku a 40 mn e quello stipendio mai nella vita.
    Il ragazzone è emeblema di un calcio antico che prevede un 9 stazionario e poco propenso/capace di svariare con efficacia.
    Per il gioco di Inzaghi – basato su mobilità totale e interscambi continui – Thiram appare il più adatto.
    Però personalmente Vlahovic è molto forte: giocasse da noi sono convinto avrebbe più o meno il bottino del Toro considerando la mole di occasioni prodotte

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  41. Esatto.
    Gli anziani come i giovani portano dietro un livello alto di rischio.
    Con la differenza che se buchi, nel primo cado hai una zavorra (ingaggio) nel secondo è più facile liberarsene, magari anche recuperando quattrini.

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  42. Alcune considerazioni sparse sul match di ieri .
    Aberrante il richiamo al var sul gol di Acerbi: posizione Thuram ininfluente anche ad occhio nudo come ribadito anche da De Rossi in conferenza stamp post partita.
    Inzaghi ha veramente in mano il gruppo: una reazione nervosa di quel tipo (prima ancora che tecnica) è tanta roba. Secondo me, poggia sul fatto che la squadra ha identità ben precisa. Altre squadre magari la riprendevano uguale ma grazie a giocate individuali o mischioni conclusi in gol (ogni riferimento penso sia noto) mentre, come ha detto Farris, la nostra rimonta non è stato frutto di episodi ma di un dominio netto per 25 minuti.
    Il Toro mi sembra sia nella sua fase tipica di down fisico: speriamo duri poco perchè questo è il nostro tallone di achille.
    Thuram vs Lukaku ennesimo confronto impietoso: il nostro è punta moderna in grado di fare tutto, il belga è un palone vecchio stile utile per sfondare il verona e il frosinone ma nullo, salvo rari casi, quando il livello cresce. Con tanti soldi sarebbe stato utile ma tra lui e Pavard (perchè entrambi non potevano arrivare) mi tengo il francese, braccetto perfetto per il gioco propositivo di Inzaghi.
    Ora serve gestire il turnover in vista dei turni infrasettimanali. Sperano che prima o poi anche la gobba inizi ad affrontare squadre che sapoiano fare tre passaggi di fila e, magari, perdere qualche punto.

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  43. https://www.fcinter1908.it/ultimora/lukaku-pentito-thuram-dazn/

    Tutte considerazioni dal mio punto di vista condivisibili.
    Il calcio dimostra come a volte il caso abbia un impatto importante: l’arrivo di Inzaghi (e non di Allegri), di Pavard (e non Lukaku con contestuale promozione di Thuram) si stanno rivelando decisive.
    Inzaghi in particolare sta dimostrando di saper elevare rendimento di quasi tutti

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  44. Sul calciomercato si può dire di tutto, basta raccogliere fra le mille voci contradditTorie quelle che servono alla nostra tesi. Si può perfino parlare di un dubbio…fra Lukaku e Pavard o ignorare che Thuram l’avevamo in pungo da mesi, se non da anni

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  45. Ci sono allenatori che fanno giocare bene i loro giocatori e allenatori che non sanno utilizzarli Se hai Lukaku e lo utilizzi come de rossi, è un conto, se lo utilizzi come Conte è un altro. ma questo discorso vale solo se confrontiamo gli allenatori del Milan e Inzaghi per Calha.
    Cpmunque su una cosa sono d’accordo (che non è ‘tecnica’ ) Lukaku è fragile mentalmente, ha bisogno di sentirsi l’idolo, il numero uno assoluto. l’avevo pensato quando nella stagione di Conte, dopo un gol importante, davanti alle telecamere ha gridato ossessivamente: “io, io, io”.
    resta un grandissimo giocatore e la sua carriera, i suoi golo, (quelli in nazionale, non contro le squadrette) lo dimostrano inequivocabilmente. Io gli sono grato per quello che ha fatto da noi (ma io sono una bestia strana, sono grato anche a Icardi, odiato da tutti, per i suoi oltre cento gol) però sono contento che non sia più all’Inter: non è giocatore da poter inserire nelle rotazioni

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  46. vedo che la querelle iniziata perché qualcuno criticava la dirigenza ora continua con quel qualcuno costretto a elogiare le scelte della dirigenza, obtorto collo

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  47. Giornata negativa per la Primavera. Dopo la vittoria di ieri dell’U17 sul verona, oggi ha perso la Primavera (non ho visto la partita) ha perso 1-0 l’Under 18 contro il Milan, ha vinto l’Under 16 per 5-0 contro il Cagliari, ma alla stessa ora sul campo vicino l’U15 ha pareggiato 1-1 contro gli isolani.
    Ho dovuto scegliere e ho scelto l’U16.
    partita per molti aspetti incredibile. Considerate che all’andata avevamo perso a Cagliari. Qui il primo tempo è finito 0-0 dopo che intorno al 30′ è stato espulso per doppio giallo il nostro difensore Pavan (tra parentesi nessuno dei due interventi era da giallo e probabilmente nessuno era fallo). nel s ùecondo tempo, sempre in 10 contro 11 gli abbiamo fatto 5 gol

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  48. Davvero? bene io avevo letto sul cellulare che aveva perso. grazie per la bella notizia

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  49. Una buona notizia: dopo quasi un anno, per un lungo infortunio, in porta con gli Under 16 ha fatto il suo ritorno il promettentissimo portiere Ferronato (2,02 cm di altezza).

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  50. Non ho capito cosa intendi.
    Se ti riferisci a me io critico (anche ora) le scelte che ho già più volte commentato e lo confermo. I punti deboli della scorsa campagna acquisiti sono stati proprio gli esperti su cui non occorre valutare solo i cartellino ma gli stipendi importanti che si portano appresso e spesso sono costati laute buonuscite.
    Ribadisco che oggi è più facile inserire un Bisseck perchè la squadra è un meccanismo ben rodato. E un Bisseck lo hai anche per gli anni a seguire mentre un Cuadrado, se ti va bene (ma deve andare ben) lo hai per una sola stagione. Quindi più Bisseck e meno Cuadrato come backup, ma non solo da questa stagione.
    Su Inzaghi, invece, riconosco che è cresciuto molto più di quanto pensassi: anche ieri dopo il 3a2 la squadra si è compattata, non esattametne a cuasa della pressione della Roma ma proprio per scelta. Questo saper cambiare atteggiamento ritengo sia il valore aggiunto maggiore per riuscire ad eccellere in un campionato. E ovviamente sono strafelice

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  51. post inviato ieri sera.
    Volevo aggiungere che secondo me la Roma ha fatto un gran colpo con Baldanzi, giocatore che non è una punta né una mezz’ala, ma sa giocare benissimo tra le linee e scompaginare i sistemi difensivi. L’avrei voluto all’Inter non come titolare, per il momento, ma come alternativa di gioco in determinati momenti. Colpani mi sembra un prospetto simile e, per fermarsi all’Italia, se continuasse a crescere, potrebbe esserlo anche Valentin Carboni

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  52. “E adesso faccio una domanda che spero magari aiuti ad inquadrare la differenza tra ipotizzare e fare….cancelliamo il percorso fatto ad oggi e facciamo finta che siamo tornati di nuovo ad Agosto con la possibilità di scegliere la punta per la stagione tra questi tre: Lukaku, Vlahovic e Thuram…chi prendete?”
    Mi lancio in una risposta articolata.
    – Ai prezzi e agli ingaggi di questa estate (Lukaku 35/40 ml + 8ml/anno, Vlahovic 70/75 ml + 8/9 ml/anno, Thuram 0 ml + 6 ml/anno) Thuram tutta la vita. Ma tutta la vita!!!!!!;
    – come partner di Lautaro scelgo ancora Thuram perchè dei tre mi sembra quello chemeglio si sposa con il Toro;
    – come giocatore in termini assoluti e in prospettiva, prescindendo dal prezzo e dalla compatibilità con Lautaro, Vlahovic

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  53. Condivido la valutazione sulla “psicologia” di Lukaku.
    Aggiungo che secondo me il Lukaku 2023/2024 rispetto a quello del biennio Conte ha perso qualcosa in termini di esplosività e velocità nella corsa. Negli ultimi tre anni tra Chelsea Inter e oggi Roma gli ho visto fare pochissime di quelle sgasate e di quelle sgroppate che faceva con noi 4 e 5 anni fa. E non credo dipenda dagli allenatori che lo hanno impiegato e lo impiegano diversamente da come faceva Conte.
    E lui, da professionista, è il primo ad essersi accorto di questo calo fisico ed ha quindi cambiato modo di giocare

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  54. Lo ha detto anche Bergomi in una recente intervista: post infortunio (o forse anche per età che avanza) non strappa più come prima.
    E senza quell’arma non resta molto, o comunque non cos’ tanto da giustificare investimento pesante

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  55. Ho visto alcune partite dell’Atletico in Liga.
    Mi sembra una squadra, come approccio e tipologia di gioco, parecchio diversa da come ricordavo l’Atletico di Simeone qualche anno fa.
    E’ molto più propositiva e propensa ad offendere.
    Non so se questa cosa possa essere positiva o negativo considerando il nostro modo di giocare.
    Che ne pensate?

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  56. Se ci aggrediscono alti con un ritmo ‘normaleì’ secondo me può essere un vantaggio. Se invece riescono a soffocarci, non finirà bene

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