
Si sa che io sono un convinto assertore del lavoro di Conte e del contributo fondamentale che sta dando alla crescita della squadra.
Ma la mia indole come mi porta a contrastare i disfattismi nei momenti negativi, mi induce anche a frenare gli entusiasmi nei momenti positivi.
Non è tutto oro quel che luccica, per esempio nel largo successo sul Crotone.
Intanto perché abbiamo subito due gol in mezz’ora, ma soprattutto perché il Crotone è venuto qui a giocarsela, senza fare barricate.
Se il Crotone se la gioca apertamente con l’Inter è ovvio che venga surclassato per la differenza di valori individuali e che, pur con qualche concessione dietro, tutto diventi agevole per la nostra fase offensiva.
Ma non sembra che la squadra abbia trovato finalmente l’equilibrio ottimale.
Abbiamo fatto tanti gol, ma ne abbiamo presi due dal Benevento, tre dalla Viola, due dal Milan, due dal Parma. Due dal Toro e ora due dal Crotone.
E non era solo questione di modulo (il trequartista), visto che abbiamo preso troppi gol anche con i tre centrocampisti
Le partite con maggior equilibrio sono state quella di Bergamo e di Roma con la Lazio: abbiamo fatto meglio di loro, che sono forti, ma non abbiamo vinto.
Col Milan abbiamo addirittura perso.
Al momento la situazione secondo me è questa:
– con le medio piccole che giocano aperte facciamo bene (pur prendendo qualche rischio),
– con la medio piccole che giocano chiuse stentiamo molto e corriamo dei rischi.
Con le forti invece abbiamo due pareggi, una sconfitta e una vittoria (per 1-0, col Napoli e sappiamo quanto abbiamo sofferto).
Adesso arriva il ciclo che non puoi superare indenne (punto più punto meno) se non ti esprimi al meglio con continuità.
Lo affronteremo senza Lukaku (in 1-2 partite, ma non credo che anche dopo il rientro con l’infortunio muscolare alle spalle possa giocare ogni 3 giorni).
Il Milan, per esempio, ha dimostrato di saper far bene anche senza Ibra. Per noi è tutto da vedere.
Conforta la crescita esponenziale di Lautaro, che ora gioca leggermente dietro Lukaku e in quel ruolo è anche uno splendido creatore di apertura interessanti, oltre a presentarsi in area di sorpresa, con inserimenti intelligenti (ma si deve vedere se questo sarà possibile anche con squadre che mettono il pullman in area).
Anche le altre squadre avranno di sicuro le loro lacune, sulle quali non mi pronuncio, avendo solo delle impressioni, perché non le ‘studio’ come faccio con l’Inter.
Però è certo che noi:
– dobbiamo migliorare sulla fascia sinistra,
– in mezzo al campo abbiamo 3 giocatori affidabili di diverso valore (Barella, Brozo, Gaglia) mentre gli altri o non stanno rendendo (Vidal) o lasciano dubbi sull’integrità (Sensi, Vecino),
– in avanti ci manca un vice Lukaku, per cui se lui non c’è, oltre a scontare l’abbassamento del valore individuale, dobbiamo cambiare gioco.
Inoltre servirebbe un’ala di scatto e fantasia, per aprire le difese chiuse
La nostra difesa è composta da giocatori ottimi individualmente (sono certo tra i migliori in Italia), ma sono poco adatti a giocare con molto spazio alle spalle (e spesso noi dobbiamo pressare alti) e risultano un po’ statici quando vengono attaccati.
Il dato più positivo, in questo settore, secondo me è la crescita dei due esterni (Bastoni e Skriniar) come capacità di rompere la linea difensiva sia per anticipare il contrasto, sia per portare un uomo in più nell’azione offensiva.
Ma questo meccanismo deve essere compensato dai movimenti sincronici e tempestivi di altri.
Contro il Crotone, per esempio, bene alcuni recuperi di Hakimi, che però sbaglia spesso il tocco in appoggio e questo vicino alla nostra area è pericoloso; male il lavoro di Vidal, che da mezzo destro che deve aprirsi in fase offensiva e contrare fin dentro la nostra area in fase difensiva. A me, da semplice tifoso, non sembra adatto. Non ottimale neppure la copertura assicurata da Young
Inoltre Barella fa sicuramente meglio a destra, ma allora al momento a sinistra, escluso Vidal, devono giocare Sensi o Gaglia.
Non abbiamo il sostituto di Brozo, se non uno adattato (Barella) che però aprirebbe un buco da un’altra parte.
Insomma i problemi o quanto meglio gli ambiti su cui migliorare non mancano e se non si devono certo sottovalutare gli elementi positivi (la qualità straordinaria delle due punte e quella elevatissima di altri sei sette giocatori), dal mio punto di vista, l’idea che noi siamo sicuramente i più forti e che non possiamo aspettarci altro che una cavalcata trionfale, è totalmente infondata.
Imprescindibile è l’obiettivo di restare a lottare fino alla fine, questo si, ma per vincere servono altre componenti, alcune delle quali (ad esempio ricevere 10 rigori a favore in 15 partite, con una media di …22/23 a campionato) non sono nelle nostre facoltà.
Secondo me sarà importante, se non decisivo, il prossimo ciclo di gare che dal 6 al 19 gennaio ci vedrà impegnati in ben 5 partite di cui 4 in trasferta e l’unica in casa contro la juve.
Tra l’altro la partita di Coppa a Firenze di mercoledì tra le due gare di campionato con Roma e juve assume un rilievo particolare, perché certamente più impegnativa di quelle che aspettano le stesse Roma e Juve (entrambe in casa rispettivamente contro Spezia e Genoa, che certo non hanno mire di vincere la coppa e schiereranno molte riserve per impegnarsi totalmente nella lotta salvezza).
Noi dovremo giocarcela al meglio, per l’importanza della coppa in sé, ma soprattutto perché un ambiente nevrotico come il nostro esploderebbe di fronte a una nuova eventuale eliminazione.
Checché se ne dica, il nostro valore aggiunto (rispetto a una rosa comunque forte ma non stratosferica, lo ribadisco) è sicuramente costituito da un mister che lavora con enorme intensità e competenza, sebbene sia oggetto di strali violenti da parte di molti tifosi.
Purtroppo fare il tifo per tutta l’Inter è ormai un’opzione inesistente.
A parte il pregiudizio legato al passato juventino del mister, che ha la sua unica ragion d’essere nel presupposto che chi opera nel calcio non debba essere un professionista ma un tifoso, le divisioni hanno ormai assunto un carattere ideologico molto pronunciato.
Non si tiene più all’Inter, ma al modulo che ci piace di più.
La guerra a Conte ha le sue motivazioni anche nell’assoluta contrarietà di molti rispetto al modulo a tre, considerato da tanti professoroni da tastiera un modulo perdente.
Incide anche la natura di molti di noi tifosi, propensi a credere assolutamente di essere in grado di fare scelte tattiche molto più efficaci di quelle di qualsiasi allenatore.
Ma soprattutto il dibattito ideologico più ossessivo riguarda la questione ‘qualità o quantità’, che posta appunto in termini ideologici e assoluti a mio parere è una sciocchezza.
Una squadra di soli virtuosi del tocco andrebbe in Serie B, e la stessa sorte subirebbe una squadra di tutti scarponi.
In realtà uno scarpone non arriva a giocare in Serie A e un virtuoso del tocco senza garra e forza non arriva allo stesso obiettivo.
Chi gioca in Serie A deve avere sicuramente una base atletico/agonistica ottimale e deve avere almeno una buona tecnica.
Chi possiede il primo elemento e possiede anche una tecnica superiore è un campione e fa la differenza.
Per restare in tema storia dell’Inter, nessuno può discutere, che so, Facchetti, Suarez, Boninsegna, Oriali, Lothar, Kalle, Serena, Ronie, Crespo, ecc. ecc., sino agli eroi del triplete.
Invece sono innumerevoli i giocatori meteore perché inadeguati tecnicamente o improponibili a certi livelli per carenze atletiche, agonistiche o di personalità.
Non credo che esista un allenatore che preferirebbe tutti gladiatori piuttosto che giocatori forti atleticamente e raffinati tecnicamente.
Se un mister punta più sull’intensità forse è anche perché non può avere tutti giocatori intensi e di tecnica elevata.
Nel calcio di oggi la compattezza fa premio anche (fino a un certo punto) sulle maggiori qualità individuali che non si sacrificano per il complesso. E per avere compattezza bisogna avere tutti forza, velocità, ritmo, tenuta, intensità.
Giocare in 10 in una delle due fasi è consentito solo se… l’undicesimo fa davvero la differenza.
Ma i campioni che oggi fanno la differenza sono solo quelli che alla tecnica eccelsa uniscono una fisicità superiore.
Nessuno dei maggiori fuoriclasse attuali sarebbe tale se non sovrastasse l’avversario almeno in una qualità atletica.
Messi, Mbappé, Neymar… alcuni attaccanti del Liverpool ecc. ecc. hanno una tecnica straordinaria, ma lasciano sul posto l’avversario e non si fanno più riprendere. Non parliamo neppure di Lukaku, Ibra, Haaland, Kane, Benzema.
In mezzo al campo il discorso in parte si riequilibra, perché non conta tanto il superare l’avversario diretto, ma l’intelligenza calcistica almeno in fase offensiva. E il senso della posizione.
Ma intelligenza calcistica eccelsa e senso della posizione non hanno consentito a un fenomeno, sotto questi profili, come Borja, di fare una carriera da star mondiale.
Lo hanno consentito, a Busquets, Pogba, Kanté. Persino lo stesso meraviglioso Cambiasso con più forza avrebbe fatto una carriera più sensazionale.
E, di contro, Barella, che tutti ammiriamo, senza la sua grinta, corsa, determinazione, pur possedendo una buona tecnica, non sarebbe all’Inter.
E a me il Sensi dei primi mesi, fisicamente carente ma agonisticamente belluino e dotato di personalità, piaceva moltissimo. E Hakimi stesso, se non avesse la velocità che lo contraddistingue sarebbe un giocatore normale.
Tutto questo per dire che la guerra di religione tra fautori del virtuosismo e fautori dell’atletismo è incomprensibile.
Per giocare in un’Inter ambiziosa serve un mix di entrambe le caratteristiche e il livello dell’una o dell’altra o di entrambe se non è eccelso, dipende dalle necessità complessive di squadra.
Sapendo che l’ottimo piace a tutti, ma se non lo si può avere conta il più funzionale.
La mia idea è che non si debba valutare (con la debita umiltà di riconoscersi non addetti ai lavori e quindi dilettanti) un allenatore astrattamente, ma in relazione alla gestione del gruppo che gli viene affidato.
Perché non credo che, per esempio, un direttore come il nostro sia disposto a prendere dei ‘pallini’ dell’allenatore, che considera inadatti solo per accontentarlo.
O forse preferirebbe prendere altri ma non ne ha la possibilità.
Io il discorso per sentito dire “questo lo ha voluto tizio, questo lo ha voluto caio”, non l’ho mai condiviso.
Perché se tu direttore hai preso tizio, te ne assumi la responsabilità, nel bene e nel male.
La responsabilità non di fronte a noi, ma di fronte alla proprietà che conosce disponibilità finanziarie e situazione di mercato, che noi tifosi ignoriamo (anzi, spesso siamo volutamente disinformati dai media).
Io del lavoro di Conte con gli uomini di cui dispone sono contento (per ora, perché un mister è sempre sotto giudizio).
Capisco che altri insistano sui risultati negativi, perché il bicchiere è quasi sempre mezzo pieno (non lo è solo se vinci tutto – pensate a quelli cacciati dalla juve perché non hanno vinto la CL – o se arrivi ottavo)
Conte è arrivato secondo a un punto dalla juve e dopo 10 anni ha riportato l’Inter a giocare una finale europea (unica italiana dell’anno), ma ha perso la finale europea e per due volte non ha raggiunto gli ottavi di CL: dunque si può valorizzare il primo fattore o penalizzarlo per il secondo.
Sono posizioni entrambe legittime. Io propendo per la prima e considero la mia opinione fondata sul realismo.
Altri, altrettanto legittimamente, possono pensare che si siano perse occasioni per sua responsabilità.
Tutti, se siamo interisti prima di ogni altra considerazione, dovremmo tifare perché si superi, insieme, l’ultimo scalino.
Il discorso sulla rosa mi porta a stilare le pagelle non tanto sull’ultima partita, quanto sul rendimento di questa parte di stagione.
E’ ovvio che non pretendo di esprimere il “Verbo” ma solo le mie (modestissime) opinioni.
Le pagelle delle prime 15 partite
Handanovic: pochi tiri in porta e tanti gol subiti. Potrebbe sembrare un’indicazione molto negativa, ma secondo me solo superficialmente. Di sicuro ha responsabilità gravi su un gol, per fortuna ininfluente. Su qualche altro si può discutere, ma allora bisogna anche considerare qualche grande intervento risolutivo. Sull’errore clamoroso c’è da dire che non è diverso dall’errore di chi sbaglia davanti al portiere o da chi sbagliando un passaggio innesca un’azione da gol avversari.
Chi ha giocato a calcio sa che succede anche ai grandissimi.
E’ comunque un leader di spogliatoio e anche questo conta. Forse sarà in flessione, ma il suo ancora lo fa in modo sufficiente. 6
Skriniar: uno dei migliori in questo scorcio di stagione. Non era facile, dopo un’annata incerta e dopo il turbinio di voci che lo davano in partenza. Se la sua voglia di riprendersi il posto l’ avesse avuta qualcun altro, oggi racconteremmo una storia differente.
Chiaro che giocare a tre forse per lui è più difficile che a 4 perché spesso deve uscire sull’esterno, che di norma ha passo più rapido del suo. Ma è migliorato moltissimo anche in questo e soprattutto ha imparato, come dicevo a rompere la linea per anticipare l’avversario e proporsi in aiuto ai compagni più avanzati. 7+
de Vrji: un inizio secondo me non brillantissimo, ma anche quando non è al top risulta indispensabile per questa squadra, per le sue qualità tecniche, atletiche e di leadership. Fosse più rapido nel breve sarebbe perfetto. 6.5
Bastoni: cresce di partita in partita, ha autorevolezza, passo lungo, capacità di lancio (riguardate il gol di Lukaku contro il Crotone) e di inserimento. Considerata la sua statura può ancora migliorando di testa e forse acquisire maggior rapidità in partenza. Ma alla sua età ho visto pochissimi difensori così “importanti”. In considerazione anche dell’età: 7.5
D’Ambrosio: dieci presenze e 3 gol (importantissimi) ma in soli 380 minuti. Non è un fenomeno, ma un giocatore assolutamente affidabile a qualunque livello. Chiaro che non entusiasmerà mai chi va in solluchero per un colpo di tacco, ma un recupero difensivo può valere anche di più. Può giocare a destra o a sinistra, nei tre o come esterno e oggi la duttilità è elemento importante soprattutto per chi non è stabilmente negli 11. Si conferma elemento prezioso. 6+
Ranocchia: solo 3 presenze, ma sapeva in partenza di essere solo il sesto per la linea a tre. Impossibile giudicarlo anche se nelle volte in cui è stato in campo ha mostrato addirittura miglioramenti rispetto al passato e serietà nel farsi trovare pronto alla necessità. sv
Kolarov: è stato preso come centrale di sinistra, visto che in rosa sostituisce l’unico partente della linea difensiva. Solo 6 presenze, per 379 minuti e un assist al suo attivo. Non un grande inizio, sicuramente, anche con qualche attenuante. Nelle prime 5 partite 4 presenze da 90’, poi il Covid e un problema muscolare lo hanno frenato. Ma anche dopo il recupero ha visto poco il campo e nelle prime prestazioni aveva lasciato molti dubbi. Per il momento il voto non può essere sufficiente. 5
Darmian: 12 presenze, poco più di 700 minuti e tre assist. Se ci riferiamo all’accoglienza dei tifosi sui social (ho letto anche: se lo prendono mi faccio esplodere davanti alla sede) un contributo importantissimo. Anche per chi non lo riteneva poi così scarso. Ha corsa, esperienza, mestiere, sa coprire e anche proporsi. Secondo me è l’ideale partner (di sinistra) di Hakimi, perché pur sapendo attaccare può anche trasformare temporaneamente a 4 la linea di difesa. Certo, contro le difese chiusissime il contributo offensivo non può essere di primissima qualità. La duttilità è un altro suo pregio importante. 6/7
Hakimi: partenza entusiasmante, poi una lieve flessione dopo il rientro dalla nazionale e il covid e quindi una immediata ripresa.
E’ già un grande giocatore, ma può sicuramente completarsi (nella fase difensiva -in cui sta già migliorando – e nel tocco, spesso impreciso). Lanciato negli spazi è imprendibile e ha anche ottime doti realizzative. 5 gol e 4 assist, in 15 partite, per un esterno, al debutto in Serie A e di soli 22 anni sono un bottino strepitoso. Conte ha detto che deve migliorare ed è stato aggredito dai leoni da tastiera, ma ha detto una cosa sacrosanta, che può solo giovare al ragazzo se ha la testa sulle spalle e si impegnerà per seguire i consigli del mister. 7.5
Young: eh, si applica ha delle qualità sia tecniche che di velocità, si vede che è stato un buonissimo giocatore, ma al momento non soddisfa del tutto, pur essendo per certi aspetti prezioso, data la carenza di esterni mancini. In fase difensiva è intelligente nelle diagonali, ma spesso si fa sorprendere alle spalle da lanci lunghi in diagonale e di testa ha evidenti limiti. Un po’ meglio in fase di spinta, per la sua buona capacità di destreggiarsi anche sul breve. 5.5
Perisic: è rimasto perché non ha avuto mercato, dopo una discreta stagione nel Bayern che però non lo ha riscattato. Diversamente da Radja si è fatto trovare pronto e disponibile nel doppio utilizzo di tornante e di punta aggiunta. Qualche spunto valido ma ha perso la capacità di saltare secco l’uomo con la progressione, che era la sua arma migliore. C’è di meglio in giro, ma in mancanza ci si deve accontentare. 5/6
Barella: al momento è il migliore del nostro centrocampo perché associa una straordinaria vitalità e determinazione a un piede buono ancorché non eccezionale (ma io ricordo un paio di colpi di tacco, non fini a se stessi ma decisivi…) A volte lo tradisce la foga agonistica, ma rispetto alle precedenti stagioni (anche a Cagliari) sta molto migliorando. Oggi è un giocatore che tante grandi squadre ci invidiano. 7.5
Brozovic: l’unico play di centrocampo disponibile, ha buonissime qualità ma anche una certa incostanza, anche nel corso della stessa partita. Estremamente dinamico, perde a volte di lucidità, ma il suo contributo complessivamente è stato ampiamente positivo. Il suo rendimento come si è visto anche contro il Crotone dipende in parte dalla collaborazione dei compagni di reparto: primo tempo oscuro con Vidal che non girava, ripresa molto migliorata a fianco di Barella e di un ritrovato Sensi. 6/7
Vidal: 13 partite per quasi 750 minuti, nessun gol e due assist per il cileno, che sicuramente non ha risposto fino ad ora alle attese. Doveva conferire personalità e abitudine agli scontri importanti, invece è venuto meno proprio in queste caratteristiche e i due rigori provocati ingenuamente sono quasi il simbolo di questa difficoltà. Ha qualche attenuante, ma ora si impone un deciso cambio di rendimento oppure anche in assenza di alternative di valore assoluto perderà il posto, come è stato contro il Crotone e come è già accaduto per Eriksen (rispetto al quale ha avuto più opportunità) e a Kolarov. A me sembra che non possa giocare basso, ma Conte indubbiamente lo conosce meglio di me. 5
Gagliardini: con 11 presenze, due gol e un assist ma anche solo 630 minuti giocati non ha ripetuto l’ottimo finale di stagione scorsa, nel quale è stato determinante, ma si è mantenuto su livelli ampiamenti sufficienti. Non piacerà mai agli esteti, ma garantisce solidità e aiuto ai compagni. Non può essere considerato un titolare di una squadra ambiziosa ma in rosa ci sta e dà un contributo non disprezzabile. 6
Sensi: oggetto misterioso da un anno, dopo una partenza strepitosa, lo si è visto solo di recente e per una manciata di minuti. Al momento è ingiudicabile, ma, soprattutto se non arriveranno i rinforzi sperati, la nostra possibilità di restare ai vertici è affidata a un suo pieno ritorno ai livelli pre-infortunio. sv
Eriksen: solo 280 minuti in campionato (e un centinaio in CL) per il danese, che osannato dai tifosi non ha mai convinto in campo, all’atto pratico. I nemici di Conte sostengono che non gli ha dato le stese opportunità concesse a Vidal, ma Eriksen è qui dal gennaio scorso e in un anno non ha mai fornito una prestazione all’altezza della sua fama (o anche meno). Se dobbiamo guardare alle aspettative il voto è largamente insufficiente. Gli si possono concedere le attenuanti del difficile inserimento in un tipo di gioco (non solo di Conte, ma quello del nostro campionato) e in questo caso potrebbe avere qualcosa in più.
Si può anche pensare che Conte sia incompetente e masochista e che lo abbia preso di mira per misteriose ragioni… Tutto è possibile dire. Io credo che vedendolo quotidianamente il mister si sia fatto l’idea che sia inadatto alle sue esigenze. E fino a quando è lui l’allenatore. Il mio voto discutibilissimo, è 5
Vecino: se non verrà ceduto e non arriveranno rinforzi nel ruolo, dobbiamo tutti sperare in un suo recupero ai livelli migliori, che non sono eccelsi, ma accettabili. sv
Lautaro: per conto mio è un giocatore strepitoso, una vera gemma nel contesto di una squadra che non eccelle per qualità assoluta. E’ tra i giocatori che hanno la maggior rapidità e violenza di calcio al mondo, per conto mio, ma soprattutto con la palla nei piedi è difficilissimo prendergliela, sa destreggiarsi benissimo e anche aprire con intelligenza sui compagni liberi. Ora si sacrifica anche in fase di contrasto e contenimento ed è veramente un top player. 8
Lukaku: su Big Rom non c’è molto da dire. Nessuno lo può discutere, può metterne in dubbio l’importanza fondamentale per noi e io aggiungo questo di mio (come sempre idea discutibile): quando uno non si può discutere è un vero campione; se suscita discussioni e contrasti comunque non è un top. La nostra storia è piena di campioni indiscutibili e di ‘campioni’ magari apprezzati dal pubblico per qualche giocata importante, ma discussi dai tecnici e poco utilizzati nelle rappresentative nazionali. 8
Sanchez: il suo limite è sicuramente la fragilità, probabilmente conseguente all’usura di tanti anni di scatti e corse su tutti i campi del mondo. Ha perso un po’ di fiuto del gol, ma col pallone tra i piedi ci sa fare e nelle situazioni di non possesso si dà da fare per non lasciare la squadra in 10. I numeri parlano di 9 presenze in campionato, con solo 500 minuti circa, ma dicono anche di 2 gol e 3 assist che non sono pochi (in pratica quasi un gol o un assist a partita). Se trova continuità può rendersi ancora molto utile, ma un quarto attaccante sembra proprio indispensabile. 6.5
Pinamonti: non valutabile per i pochi minuti di presenza, che però a mio particolarissimo avviso sono stati sufficienti per valutare che AL MOMENTO non può essere l’alternativa a Lautaro e tanto meno a Lukaku. Io ho grande stima del Pina e lo aspetto, dopo il completamento della crescita, a livelli importanti. sv
Luciano Da Vite
Foto: Alessandro Bastoni. Il giovane centrale di difesa è uno dei principali protagonisti in positivo di questa prima parte della stagione nerazzurra.
BUON COMPLEANNO INTER 🔝🐍🖤💙🍾🥂🥧 113 ANNI MAI STATI IN B UNICA SQUADRA ITALIANA A FARE IL TRIPLETE. VAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII INTER 🎉🎉🎉🎉🎉🎉
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Se non ora, quando…?
Sapevamo che sarebbe stata una partita difficilissima.
Sapevamo che L’Atalanta oggi è forse la squadra più forte e più difficile da incontrare, a dispetto dei 10 punti di ritardo che aveva in classifica.
E’ una squadra che riesce incredibilmente a pescare con continuità soprattutto all’estero (ma anche in Italia, vedi Pessina) giocatori a poco prezzo che abbinano grande qualità a doti atletiche importanti.
Sottolineo il fatto che su 15 giocatori di movimento schierati, 14 provengono dall’estero. Quando lo faceva l’Inter erano processi quotidiani.
Questo naturalmente nulla toglie, anzi, allo splendido lavoro del loro settore tecnico, perché prendere all’estero un giocatore non affermato e immergerlo nel campionato italiano comporta grandissimi rischi.
Si affrontavano le due squadra con il miglior attacco: a sorpresa c’è stato solo un gol e in tutto 4 tiri in porta (il nostro gol e 3 tiri loro).
Questo perché le due squadre si rispettavano, si temevano e sapevano che un solo errore, una sola leggerezza poteva determinare il risultato.
La riprova la dà da un lato lo schieramento atalantino, con un minor numero di giocatori prettamente offensivi rispetto all’andata; dall’altro la scelta ‘prudenziale’ di Conte che preferisce l’(ex) guerriero Vidal a Eriksen.
I bergamaschi scelgono uno stile di gioco terribilmente dispendioso: difesa altissima con i centrali (e gli esterni) che si sganciano sino a diventare attaccanti e centrocampisti che si fermano per garantire equilibrio e copertura.
Lo fanno benissimo, con un ritmo folle che non si placa per tutti i 90’ e soprattutto con un tempismo negli interscambi che garantisce sicurezza e d efficacia.
Quando facevamo noi qualcosa di simile le cose non andavano troppo bene, tanto che abbiamo dovuto subito cambiare atteggiamento tattico.
La partita l’hanno fatta loro come era evidente dalla visione in diretta e come confermano tutti i dati statistici.
Il risultato in apparenza è casuale, perché il nostro gol è venuto dopo una mischia confusa, nell’unica occasione in cui abbiamo tirato in porta, mentre loro hanno avuto almeno 4-5 occasioni da gol e la prima parata di Handa, oltre al salvataggio sulla linea di Brozo, hanno evitato che la partita prendesse un andamento che non ci sarebbe stato favorevole.
In realtà credo che il risultato dica che da una parte c’era una squadra cinica, proiettata attraverso il sacrificio personale di tutti all’obiettivo di ottenere il risultato ad ogni costo, sapendo che poteva essere determinate per lo svolgimento del campionato.
Dall’altra una squadra generosa capace di attaccare a lungo accettando l’uno contro uno in difesa, che avrebbe potuto subire una punizione maggiore se Lukaku soprattutto fosse stato lucido in zona gol e implacabile come gli riesce di solito.
Tutti i nostri (escluso Vidal) hanno reso al massimo in fase difensiva, ma questo ha indubbiamente limitato la vena del miglior attacco del campionato, anche per le buone prove uomo su uomo dei loro difensori.
Credo che di questo si debba parlare perché in pratica Lautaro e poi Sanchez non hanno avuto nessuna occasione e le due sole procuratesi e fallite da Romelu sono poche per un attacco che aveva fatto molto male, tra le altre, anche a Milan e juve.
In un certo senso la partita ricorda un po’ quella giocata a San Siro e vinta pure per 1-0 sul Napoli qualche tempo fa.
Partite di questo tipo in passato non le avremmo vinte e questo dimostra che la squadra è determinatissima, perché consapevole di giocarsi davvero tanto.
In altre partite sarà necessario costruire molto di più, organizzare ripartenze più frequenti ed efficaci,. Vincere un numero maggiore di duelli in fase d’attacco, ma tutto questo senza velleitarismi e con la ferocia e organizzazione difensiva viste ieri.
Perché se giochi con un po’ di superficialità e presunzione contro una squadra attenta e feroce (già il Toro lo sarà, perché ha disperato bisogno di punti) anche se inferiore tecnicamente, puoi andare in difficoltà come è successo in passato e qualche volta anche quest’anno.
Abbiamo ancora partite difficili, ma le hanno anche le rivali. Per questo fare filotto nei match leggermente più abbordabili potrebbe risultare decisivo.
Riepilogando si deve ammettere che la nostra fase difensiva è stata quasi perfetta, mentre siamo venuti un po’ a mancare nella fase offensiva perché alcune prestazioni non sono state brillantissime sotto questo aspetto (bisogna però vedere quanto ha inciso la forza degli avversari e già a Torino avremo una prima risposta).
Hakimi ha inciso poco, ma ha anche bloccato il pericolosissimo Gosens
Il contributo di Barella alla fase offensiva è stato inferiore al solito
Lukaku ha svolto un grande lavoro ma è stato poco lucido in fase conclusiva
Perisic Lauti e Sanchez in pratica non sono mai stati pericolosi davanti.
Eppure abbiamo vinto contro una squadra fortissima e in grande giornata.
Ci sono ancora 12 partite, se sapremo giocarle con la stessa intensità e concentrazione avremo una gioia grandissima, ancora maggiore perché inaspettata (almeno per me) dopo due sessioni di mercato che ci hanno consegnato una rosa forte, ma ancora incompleta (per esempio, a parte il cambio Vidal/ Eriksen gli altri cambi loro erano decisamente più qualitativi)
Le mie valutazioni sui singoli
Handa: determinante, consente alla squadra di giocare la partita che aveva preparato 7
Skriniar: soffre all’inizio su Zapata, poi gli prende la misura e da quella parte non si passa più. Mezzo punto in più per il gol 7.5
De Vrji: fisicità, classe, calma olimpica. Grande direttore d’orchestra. 7.5
Bastoni: oggi per me è il più forte difensore italiano, perché sa fare le due fasi. E ha ancora grandi margini di miglioramento. 7.5
Hakimi: come detto, davanti si è visto poco, anche se in un’occasione, se Romelu lo avesse visto, sarebbe andato in gol. Comunque ha neutralizzato uno dei più pericolosi avversari. Per la prima volta non è il migliore come spunto di velocità pura 6+
Barella: sempre prezioso anche se un po’ meno brillante e incisivo del solito. Irrinunciabile per questa squadra. 6+
Brozo: per un tempo è il solo con i piedi per far ripartire l’azione, poi quando esce Vidal ha più aiuto, ma anche Eriksen, per il forcing disperato dell’Atalanta deve preoccuparsi più di contenere. E’ l’uomo che gioca più palloni (79 contro i 75 di bastoni e il dato dimostra chi dietro e in mezzo ha piedi migliori), sbaglia pochissimo e si muove con la miglior velocità media. 7
Vidal: prova deludente. I compiti assegnatigli secondo me non sono ideali per le sue caratteristiche, ci mette grinta, ma non basta. Perde alcune palle velenose e non è la prima volta in partite di questa importanza. 5
Perisic: buona prova difensiva che dimostra la sua crescita come giocatore che, per dirla con Conte, preferisce il ‘noi’ all’io’. Certo dovrebbe riuscire a dare qualcosa di più in avanti, ma forse non era la partita. 6
Lukaku: ho letto valutazioni negative sulla sua prova. Ha svolto un lavoro dispendiosissimo, contro avversari che lo impegnavano sul piano della fisicità ed erano persino più ‘cattivi’. Normale che abbia perso un po’ di lucidità in zona gol. Ma quando la squadra soffriva, palla su di lui che la difende e (quasi sempre) la smista. Così la squadra respira.6
Lautaro: forse la prima partita in cui davanti proprio non si vede e per un attaccante non dovrebbe essere un complimento. Però se pensiamo che con il suo sacrificio ha consentito alla squadra di contenere un’avversaria scatenata, merita sicuramente la sufficienza. La sua abilità in area non è in discussione 6
Eriksen: grande contributo portato nella fase più difficile della partita, perché un minuto dopo il suo ingresso andiamo in vantaggio e poi è solo assalto bergamasco. Entra con il piglio giusto, lotta e contrasta e quado gli arriva la palla non sbaglia un appoggio, neppure i più difficili. Se continua così può essere una carta decisiva in questo finale di campionato. 7
Senza luci né ombre i minuti disputati da Gaglia e Sanchez, senza voto D’Ambro e Darmian, anche se quest’ultimo ha dato un contributo intelligente alla gestione della palla negli ultimissimi minuti
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Concordo su tutto, Luciano, ottima disamina. Adesso dobbiamo ricalibrarci mentalmente sulle prossime partite che saranno altrettanto insidiose ma richiederanno un approccio tattico diverso.
Se le vincessimo tutte da qui alla gara col Napoli saremmo in condizioni ottimali.
Vediamo le altre cosa fanno.
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Non so come finirà quest’anno ma lo scudetto dell’anno scorso ci è stato scippato . Alla ripresa del campionato ,dopo Covid ,vedi protocollo FJGC e twitter di Paolo Ziliani Solo posti in piedi (articolo di giornale)
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Concordo con la tua analisi; Vidal …tu scrivi ..”ci mette grinta..”io ,purtroppo, non ho davvero visto sul campo questa sua dote peculiare…trotterellava troppo…tranquillo.
Lautaro devo dire che si è sacrificato moltissimo,difficile essere poi lucido nei passaggi; stessa cosa per Lukaku…si parla delle 4 occasioni per la Dea ,ma noi ne abbiamo avute due enormi con Lukaku ,più 2/3 ripartenze potenzialmente molto pericolose ,ma gestite male ( in uno di questi casi interrotta con una vistosa gomitata di Romero a Barella ).
Comunque quello che ho apprezzato maggiormente ieri sera ,è stata la determinazione messa in campo da tutti negli ultimi minuti di gioco, affrontati da tutta la squadra con una grinta entusiasmante.
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che partita ragazzi
non voglio scrivere cosa mi ha ricordato..
complimenti all atalanta sarebbe interessante capire come fanno a giocare così 90 min..
benino l’arbitro anche se ha lasciato picchiare abbastanza i loro difensori. grida vendetta un fallaccio su barella e una gomitata su sanchez (ultimo uomo) verso fine partita
gran sofferenza grande soddisfazione abbiamo concesso quasi nulla
temevo molto il secondo tempo per la loro panchina pazzesca
complimenti al mister e ai ragazzi vittoria di sofferenza e fantastica
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primavera partita per Bologna (domani, ore 13.00, se non sbaglio)
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Si su sportitalia ma senza audio mi raccomando – FORZA RAGAZZI 🐍🖤💙
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Sono disperato per la sconfitta della squadra destinata a dominare l Europa in 10 per 70 minuti da una delle squadre più scarse giunte agli ottavi di champions
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Con i due crack Kulucoso e Chiesa + CR6,9 e l’americano anche quest’anno faranno il triplete HA HA HA HA HA HA 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
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Scusa dimentichi demiral uno dei più grandi difensori in circolazione e il povero Bonucci qnt mi dispiace per me kulu è un grande prospetto ma per ora troppo evanescente qst sera aveva praterie doveva incidere di più che peccato
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Come capacità di fraseggio sullo stretto e con costrutto l’11 del porto a mio avviso è superiore a quello della juve. Se non ci fosse stata l’ingenuità grave del giocatore portoghese avrebbero vinto prima dei supplementari. La juve caotica e disordinata non è riuscita nemmeno a sfruttare la partita enorme di quello che è probabilmente il giocatore italiano più forte.
Comunque avrei voluto vedere la faccia di quel bonucci a fine partita….ahahahaha
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Io dico chiesa e fortissimo con loro in 10 e praterie davanti con ciò nn voglio sminuirlo xche a me e sempre piaciuto poi mckennie che sembra un quasi fenomeno io francamente faccio fatica a vederlo e kulu con praterie davanti se nn spacchi neanche in qst partite si fa dura io qnd vedo hakimi penso che possa crearti un pericolo sempre chiesa e kulu ad oggi x me no ricordiamo che loro scarsi e in 10
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Chiesa è più forte anche di pelé e maradona sommati
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Se penso che il povero Marotta che x me è un fuoriclasse lo volevano far passare x un poveraccio altro che Nedved ed il mitico paratici hanno un centrocampo che x me è tra i più scarsi x squadre di ql livello il vero genio era paratici
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Non è scarso ma amalgamato male. Ci sono 2 incontristi buoni (1 buonissimo) 1 mezz’ala anche discreta tecnicamente ma che va in panne sotto pressione e lentissimo di pensiero e un play in grado di fare le 2 fasi (arthur) ma che non eccelle in nulla pur facendolo passare come panico. Difatto nessuno di loro sa verticalizzare decentemente.
Barella, per dire uno che fa le due fasi, non verticalizza come il danese o come sa fare sensi ma è sicuramente migliore dei bianconeri nel farlo. Il punto debole tecnico loro è li. Poi, c’è da dire che giocano ad alti livelli solo un tempo, e stasera hanno pagato….
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la juve con un allenatore alla ranieri avrebbe passato il turno in carrozza e sarebbe probabilmente li a 1 punto da noi..
io vedo che i giocatori non hanno la minima idea di cosa fare in campo non ci sono schemi non c’è un movimento “programmato” al confronto noi siamo di un altro pianeta in termini di gioco. da noi (finalmente) sanno cosa fare si muovono in 11. ancor prima di ricevere il pallone uno sa già dove darla e il movimento che farà il suo compagno. questo perchè l’allenatore li martella durante la settimana
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Sono d’accordo, ma con un allenatore come ranieri farebbero risultati migliori non tanto per maggior ricchezza di schemi, ma perché Ranieri schiererebbe sette difensori più un tornante (chiesa) e due attaccanti forti negli spazi (Morata e CR/7) a cui consegnare la palla. Giocatori come Arthur, il francese ed altri non li vorrebbe neppure vedere. E con 8 difensori persino deligt (grazie per il rigore) sembrerebbe meno pippa
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Naturalmente ho esagerato ma solo per riequilibrare gli incensamenti acritici dei singoli
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Ad eccezione di chiesa, credo che nessuno abbia incensato gli altri singoli anzi…..a parte mckennie (ora un po in panne) nessuno dei centrocampisti sono di livello….dire che sono amalgamati male pur essendo discreti non significa incensarli….come ho già detto nessuno di loro sa verticalizzare….il tanto acclamato arthur gioca a 2 metri e in orizzontale, mai piaciuto e se non erro forse qualcuno qui lo riteneva migliore di pjanic assolutamente in disaccordo. Uno scambio che ha dato un po di movimento ma ha tolto profondità, scambio solo per plusvalenze. Rabiot lentissimo di pensiero e movimento avrebbe la capacità di azzardare di piu ma non ne ha minimamente lo spirito per farlo….e sotto pressione va palesemente in difficoltà….certamente se poi mettono in altre partite a fare il play a betancourt che è un mediano con limiti atletici sovrapponibili a quelli del francese…
Capisco che non piaccia delight ma il fallo da rigore lo ha commesso demiral, ieri sicuramente molto in difficoltà.
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Queste in rete sono piuttosto divertenti
“L’eliminazione della Juventus dalla Champions è un po’ come la Pasqua. C’è ogni anno, non cade sempre nella stessa data ed è una gran festa per tutti. Tranne che per gli agnelli”
“Fenomenologia di un fallimento. Il colpo del secolo. L’accoglienza da Capo di Stato. L’uomo bionico. Si ripaga con le magliette. L’obiettivo Triplete. I like sui social. Il vitello tonnato. L’elevazione di Jordan. Il giocatore del secolo. L’esegesi delle esultanze. Il record di Pelé. La mamma coraggio. La fidanzata di cartone. Il gatto Pedro. Il premio tarocco di Dubai.
Cosa resterà di questi tre anni? Per la Juventus: il ridicolo internazionale, la fine della supremazia nazionale (sgraat), l’avvertimento di Marotta, i trecento milioni in meno per rifondare la squadra. Per Cristiano: la certificazione di eterno secondo, le risate di Florentino Pérez, un finale di carriera indecoroso”
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La rosa è amalgamata male, e sono in calo dal post-Cardiff. Agnelli ha provato a dare una nuova linfa con l’acquisto di Ronaldo, ma nel frattempo i vecchi che davano garanzie negli anni precedenti non sono stati sostituiti con giocatori all’altezza. È fisiologico. Poi in questo calcio c’è il binario parallelo da considerare: i costi sono aumentati, ti sei mantenuto a livelli alti con le plusvalenze, ma senza più riuscire a incassare e rinnovare cedendo i titolari sacrificabili (prerogativa di Marotta): prima Vidal, poi Pogba, poi lo stesso Bonucci al Milan nel 2017. Già un anno e mezzo fa (Marotta era già andato via) l’estate fece emergere qualche scricchiolio. A giugno non si sapeva chi sarebbe stato l’allenatore, sul mercato erano stati messi Higuain, Dybala – per non parlare dei vari Dougals Costa, Matuidi, Khedira, Mandzukic e altri – che alla fine rimangono, toglievano dalla lista Champions uno come Emre Can… insomma, era già una squadra battibile lo scorso anno, ma il Napoli non era più quello di Sarri e noi eravamo ancora all’inizio del progetto tecnico. Quest’estate avrebbero dovuto fare la rivoluzione che non erano riusciti a fare dodici mesi prima, ma tra covid e uscita agli ottavi col Lione hanno dovuto giocare in difesa: prestiti e risoluzioni di quelli fuori dal progetto; scambio Pjanic – Arthur che non fa spostare cash e rinvia i problemi a domani, ma che assieme ad altre plusvalenze ti consente di prendere comunque giocatori come Chiesa e Morata, che hanno delle qualità, pur non essendo giocatori di prima fascia (nelle sessioni precedenti puntavano a Lukaku, Haaland e a settembre provavano a prendere Suarez…). Prendere Pirlo non è come prendere Zidane, è come Moratti che prende Stramaccioni. Ma almeno Strama con la Primavera aveva vinto.
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Sergio, Demiral ad oggi mi sembra esattamente quello di un anno e mezzo fa: fisico, aggressivo ma non sembra possa fare il titolare in una squadra di alto livello (non sai costruire, fai molti errori anche importanti) Romero, che ha caratteristiche simili e già in paio d’anni fa prometteva di più, è invece cresciuto molto con Gasperini. Non meriterebbe maggiori elogi l’argentino rispetto al turco?
De Ligt ha come attenuanti l’età, il venire da un altro mondo calcistico e i non pochi infortuni. Poi la Juve ha provato a comportarsi in non possesso in modo “europeo” ma il meglio di sé anche con Sarri e Pirlo l’ha dato quando ha difeso dentro l’area.
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Sul tema Eriksen mi sento di dare rilievo al grande lavoro fatto dallo staff tecnico (e ovviamente anche dal giocatore) nel fare un lavoro di contenimento che non aveva mai fatto, ne da noi nei primi mesi ne per quanto l’ho visto anche all’estero. Questo Eriksen è indubbiamente un valore aggiunto rispetto a Vidal che mi appare in netto declino fisico,al netto di qualche problema che può avere.
Per farlo rendere ancora meglio, secondo me, servirebbe un sterno sx che vada senza palla, una sorta di Hakimi mancino in quanto Perisic ormai si limita a difendere riducendo al minimo puntate offensive.
Sugli ovini: ovviamente felice per la loro uscita, peraltro in un modo un po’ nostro: arrivi a un cm dalla meta e poi ti sfugge. Porto dimostra, semre per me, come avere gente di gamba sia condizione imprescindibile per essere competitvi.
Ora, tuttavia, avendo solo campionato tempo riverseranno qui tutto il loro potere, e non mi riferisco ovviamente a quello tecnico, che pure è di prim’ordine venisse adeguatamente sfruttato. Non a caso leggo già di sostituzioni di Pirlo
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Come no? Se la juve è in corsa trova sempre il modo di… farsi vincere. Altrimenti favorisce il Milan
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Sul fatto che romero sia cresciuto maggiormente rispetto a demiral sono d’accordo come sono convinto che demiral imposti come chiellini…insomma non è il suo mestiere. Poi viene da un serissimo infortunio che pare lo abbia condizionato a lungo andare. L’olandese imposta sicuramente maggiormente ma il meglio lo da in interdizione senza dubbio, e rende più con un compagno più regista. D’accordo anche con il post precedente….ad eccezione di chiesa, che rispetto a morata risulta più funzionale e decisivo per la squadra
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Ma Casadei quanto corre . La miglior difesa europea se non del mondo SCRINIAR DE VRY BASTONI
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Sarà stato anche meno concreto oggi ma si può dire che iliev abbia delle grandi prospettive?
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SKRINIAR
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Non abbia ovviamente. Mi pare evidente il talento ben al di sopra della media
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Vincere senza un tiro in porta: Primavera Bologna Inter 0-1
Può sembrare un titolo eccessivo, ma non è così a mio parere, infatti non abbiamo mai fatto un vero tiro in porta ma abbiamo segnato l’unico gol appoggiando in porta da un metro un grazioso regalo del loro portiere, Molla.
Gli amici che seguono il blog da tempo ricorderanno come ai tempi dell’U167 e U16 io abbia magnificato le prodezze contro di noi di Molla, portiere straordinario. Ma anche i grandi portieri possono compiere errori clamorosi.
A scanso di equivoci, diciamo che neppure loro hanno fatto veri tiri in porta, nonostante abbiamo schierato alcuni giocatori di prima squadra, tra cui quello che ci punì nel luglio scorso…sottraendoci di fatto lo scudetto.
Ancora una volta si è verificato che il punto di forza della squadra è la fase difensiva: Tonoli, Kinkoue Moretti Vezzoni e il Sanga, oltre a Rovida, sono quasi insuperabili, grazie anche, ovviamente all’aiuto di tutti i compagni.
La fase offensiva, oltre a qualche assenza importante (Ori e Fonseca su tutti) ha evidenziato nel primo tempo una mancanza di peso atletico e in generale una minor brillantezza rispetto al passato, dovuta anche, come per il bologna, ai continui impegni ravvicinati.
Nel primo tempo sinceramente temevo il peggio, perché vedere contemporaneamente in campo due giocatori di grande tecnica Wieser e Iliev, ma di qualità agonistiche non ancora totalmente espresse non mi lasciava tranquillo.
E in effetti abbiamo subito qualche ripartenza in più e la prima mossa di Madonna a inizio ripresa sostituire i due con i più tonici Boscolo e Mirarchi.
Soluzione anche fortunata perché, trovato il gol, serviva bloccare tutto e ripartire senza scoprirsi troppo.
Ora siamo primi, insieme alla Roma, ma sarà necessario per restare da quelle parti recuperare le energie e alcuni assenti (Persyn, Ori, Squizzo) e che altri continuino nel processo di crescita.
Quello che il gruppo e Madonna hanno fatto sino ad ora merita in ogni caso la nostra gratitudine.
Rovida: nessun intervento risolutivo, ma dà sicurezza 6.5
Tonoli: migliora di partita in partita, soprattutto nell’appoggio, ma due volte si fa bruciare troppo facilmente (forse anche per mancanza di copertura) 6
Kinkoue: in categoria non ha rivali né avversari. Da far maturare nel grande calcio con pazienza e fiducia 7.5
Moretti: prova sicura, senza sbavature. Potenza e concentrazione 6.5
Vezzoni: rispetto alle scorse stagioni è quello cresciuto maggiormente. Combattivo, con grande corsa e piedi (entrambi) non disprezzabili 7
Sangalli: si conferma elemento essenziale per capacità di leggere il gioco, chiudere le linee di passaggio e capacità di reggere i contrasti. Buono anche in qualche sortita 7
Wieser: tecnicamente sappiamo che c’è, agonisticamente è migliorato ma non ancora a livello di competere con i top in categoria 6-
Casadei: una delle migliori prestazioni, anche se non coronata dal gol. Si muove con corsa abnegazione e intensità. Che abbia buon piede e visione di gioco, lo sappiamo 7+
Iliev: conferma le sue grandi doti tecniche e lotta anche, nei limiti del suo ‘ritardi’ anagrafico (era l’unico 2004 in campo). Forse non può ancora giocare insieme a Wieser come compagno di reparto, ma è giocatore da seguire con interesse 6
Satriano: non ha segnato e forse non ha neppure tirato in porta, ma a me è piaciuto moltissimo, per come si è speso, per alcune giocate e per la progressione inarrestabile 7
Bonfanti: più grezzo (ma più fisico) di Fonseca, come Satriano sconta il fatto che la manovra offensiva viene poco sostenuta dai compagni. Però ha il merito di farsi trovare pronto quando serve. 6+
Boscolo: grande lavoro nelle due fasi sul centro destra. Pian piano sta tornando ai livelli di un tempo 6+
Mirarchi: con lui in campo guadagniamo in intensità e copertura del campo. In qualche occasione tiene troppo la palla e viene ripreso anche da Madonna 6+
Fonseca: l’assortimento e l’Intesa con Satriano sono certamente importanti. Mostra qualche numero tecnico. Purtroppo entra in una fase della partita in cui l’obiettivo era gestire la palla e non rischiare in avanti 6+
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Iliev da seguire…con molta attenzione..
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Per quanto riguarda i bianconeri…non esageriamo con il demolirli. Forse il rischio maggiore che si sono presi è l’allenatore (Ronaldo è un discorso a parte…difficile valutare pro e contro ), perchè non è scontato che un grandissimo giocatore diventi da subito un grande allenatore.Per quanto riguarda la loro rosa …beh possiamo forse pensare che non è assortita benissimo,ma resta di livello assoluto. A mio avviso è a centrocampo che vi sono lacune;però non mi interessa approfondire l’argomento…sono sincero.
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Sono d’accordo la juve ha una rosa molto forte e competitiva, nonostante qualche lacuna a centro campo
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la partita di napoli per me sarà decisiva per il cammino juve (restano cmq i favoriti)
ad oggi siamo stati abbastanza fortunati mi aspetto cmq di avere sviste arbitrali stile 98 / 02 nel caso tornino in corsa
(benedetto sia il var che ci ha salvato in un paio di circostanze)
Luciano volevo chiederti un giudizio su Satriano. se non sbaglio le prime uscite eri molto negativo sul giocatore come mai questo cambiamento?? è così migliorato?? (nessuna polemica)
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Concordo. Per me pagano tecnico neofita e non parlo tanto di tattica ma piuttosto di motivazioni egestione del gruppo. Sensazione è che in diverse partite siano moli. Con Porto, ad esempio, la gobba ci ha dato dentro perchè CL da stimoli particolari. Speriamo ovviamente continuino così ma per me restano pericolosi con solo il campionato
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certo, capisco la sana ‘curiosità’ implicita nella tua domanda. Il fatto è che come ho scritto più volte, e come diceva il mio maestro Casiraghi, io non ho capacità divinatorie, mi limito a scrivere quello che vedo (o che mi sembra di vedere) Ricordo che non molto tempo fa lo aveva definito ‘gatto di marmo’. Poi non so che cosa sia successo: forse l’ambientamento, forse i compiti diversi affidatigli (ora non è più fisso in area, ma parte da lontano e si alterna con fonseca nel ruolo di prima punta), forse la crescita naturale (non dimentichiamo che è un 2001 mentre la classe media dei partecipanti è 2002). Fatto sta che ora in ogni partita mi sembra di vedere un altro giocatore. Continua a non avere dribbling, ma partendo da lontano lascia sul posto gli avversari con la progressione (la prima azione da gol contro il Bologna ne è un esempio, non certo unico). rivela doti non indifferenti nel controllo di palla e nell’appoggio. la fisicità e il colpo di testa non sono mai stati in discussione. Insomma, almeno in categoria mi sembra un giocatore che fa la differenza
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Con tutto il rispetto per il Milan, che sta facendo grandi cose, inutile e puerile negarlo, la juve è il nostro vero rivale, perché se si avvicina (considerando che avrà lo scontro diretto in casa alla penultima) supererà il Milan nella graduatoria dei rigori a favore e procurerà molte espulsioni di nostri giocatori per le partite chiave. Oltre a ciò’ 8e ad altri favori di questo tipo) è obiettivamente molto forte, anche se Chiesa non è pelé come vorrebbe qualcuno, Deligt non è il primo centrale del mondo e l’americano è un buon corridore, come tanti. Ma a loro basta difendersi e ripartire perché davanti Chiesa Morata e R7 negli spazi vanno a nozze. poi se non segna loro ci pensano i numerosi simulatori professionisti
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Ah, un’altra cosa Felice (o Nicola). Cerco di non avere pregiudizi e sono pronto a ricredermi sui miei giudizi se mi sembra che cambi il livello delle prestazioni, Per esempio, non ho mai messo in dubbio la tecnica di eriksen, ma per come giocava con noi mi sembrava un grande giocatori di calcetto. Ultimamente oltre alla tecnica per me ha dimostrato di poter essere anche un giocatore (non eccelso per ora, ma spero migliori ancora) da campionato italiano
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grazie per la completa risposta!
molto interessante
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ti fa onore esserti ricreduto ci mancherebbe..
la mia era pura curiosità visto che ricordavo bene il commento quindi volevo capire un pò i progressi che aveva fatto.
Eriksen è un altro giocatore completamente trasformato non ha nulla a che vedere di quello di qualche mese fà
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Praticamente stagione finita per Vidal. Numericamente dovremmo comunque esserci.
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ancora pessime notizie dalle nostre squadre minori: hanno perso sua l’U16 ( 3-1 col genoa), sia l’u15 (2-1 sempre contro il genoa)Le reti sono state realizzate da Di maggi, per l’U16 e da De Pieri per l’U15
Queste le formazioni
U16
Calligaris
CasaniT Guercio Stabile Motta
Stankovic Di maggio Ciuffo
Liserani
Esposito Martins
Sono subentrati:
Tommasi, Casini I. Ndianefo, Miconi, Djibril Pedrini Vedovati
U15:
Castelnuovo
Re Cecconi Lucchetti Granziera Della Mora
Ciardi Gaverini Venturini
Sulejmani De Pieri Mosconi
Subentrati: Garonetti, Chiesa, Bertagnon Sotgia Tosku
Intanto la juve ha l’U17 nettamente più forte del campionato, grazie anche a importanti acquisti sul mercato estero: le cronache parlano di partite dominate e valanghe di gol.
Il Milan invece batte la Roma nella categoria U15, ma perde (0-1) nell’U16
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Satriano si è allenato spesso con Conte; con la prima squadra non poteva certo accontentarsi del fisico…mi chiedo e chiedo a Luciano se e quanto possa averlo aiutato a crescere. Perché anche a me, la scorsa stagione, mi parve un acquisto non azzeccato.
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Oggi, in gelateria, c’era un gusto, marroncino (nocciola?), chiamato CR7. Veniva, però, servito solo nel cono per “mancanza di coppe”😳
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spero che Vidal torni per il “gran finale” la sua esperienza e voglia di vincere e mentalità ci darebbero una grandissima mano
il primo cambio è Gagliardini.
purtroppo abbiamo visto che appena manca un titolare il livello scende drammaticamente
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Il giorno della verità. Primavera: Inter Atalanta 0-0
Inter atalanta primavera è sempre un giorno della verità, perché le due squadre da oltre un decennio sono le dominatrici della categoria, con rari e sporadici inserimenti di altre squadre (Roma soprattutto)
Ma in questo caso è stato il giorno della verità a sorpresa, perché se noi l’abbiamo affrontato da primi in classifica, loro erano solo settimi, a sette punti da noi e avevano disputato un campionato incolore.
Invece dal mio punto di vista sono emersi nostri limiti (che conoscevo) e il fatto che anche in questa stagione l’Atalanta è nettamente la squadra più forte.
Non conosco i motivi per cui è così in ritardo, ma la squadra mi è apparsa più forte di tutte quelle che abbiamo incontrato.
Naturalmente bisogna tener conto delle molte nostre assenze (soprattutto nel primo tempo). Anche loro avevano diverse assenza, ma incidono meno in una rosa assai più ricca qualitativamente.
Si deve poi tener conto dell’età: loro hanno ben 7 fuori quota (Gelmi, Gyabuaa, Ghislandi, Cortinovis, Cobacki, Ghisleni, Italeng) contro i 3 nostri. Poiché in campo ne vanno 5, questo permette loro di alternarli e averli freschi, mentre noi siamo costretti a far turnare i nostri, così che quasi sempre ne abbiamo in campo due.
In un torneo in cui si gioca ogni 3 giorni questo è importantissimo.
Noi abbiamo ceduto non solo i migliori 2001 ma anche i migliori 2002. Se avessimo i sette migliori 2001 e tra i 2002 Pirola, Agoumé, Seba ( e mettiamoci pure Gnonto e Cepele che sono 2003) il confronto non avrebbe storia (a nostro favore).
Questo per dire che la differenza vista sul campo oggi è dovuta alle scelte societarie e non alle carenze del vivaio.
Che le scelte siano giuste o meno (puntare sulla crescita più rapida dei migliori anziché sulle vittorie nei campionati giovanili) lo dirà il tempo.
Ma il tempo ha già detto che in queste condizioni madonna sta facendo miracoli a tenere l’Inter in testa e l’Atalanta a sette punti.
Non conosco il motivo delle scelte iniziali del mister, ma sono pienamente consapevole del fatto che avesse buone e ponderate ragioni.
Va detto che per quanto mi riguarda, al momento rispetto a chi è sceso in campo in linea teorica, non considerando infortuni, malattie, stanchezza, ecc la nostra rosa presenta
Un portiere (stankovic) più pronto dell’ottimo Rovida
Due terzini destri (persyn e Tonoli) migliori in quel ruolo di Vezzoni
Un centrale (Moretti) migliore al momento di Sottini
Un terzino sinistro (Vezzoni), migliore al momento di Di marco
Diversi cc e trequartisti (Casadei, Squizzo, Boscolo, Mirarchi Iliev Oristanio) migliori di Wieser e Lindqvist
Una punta (Satriano) più pronta di Bonfanti.
Possiamo dire che inizialmente ci mancavano 13 potenziali (ma…non solo) titolari
L’Atalanta giocava con un 352, noi con il solito 4312
La scelta ci ha consentito di avere una notevole densità in mezzo dove giocavano fissi 6 uomini + una delle punte (una svariava a turno).
Questa scelta è alla base della ritrovata impensabile saldezza difensiva: nelle prime 8 giornate l’Inter aveva subito 10 gol; nelle ultime 7 giornate (contro, tra le altre, Milan Romna, juve, Atalanta), 1 gol (ininfluente, dalla Lazio)
La svolta è coincisa con l’adozione del rombo a centrocampo e in particolare con la dislocazione del Sanga a play basso che rende impenetrabile la difesa. Ma anche con la densità che in mezzo si veniva così a creare.
Questo però comporta il sacrifico di una punta ad allargarsi in fase di non possesso, mentre il trequartista si allarga, se necessario dalla parte opposto.
Puoi tenere il controllo del gioco a una condizione: che gli esterni della linea a 4 vincano i duelli a tutto campo con i rivali del cc a 5 avversario.
Si dà il caso però che oggi Ghislandi (già alcune presenze in A) sovrastasse Di Marco, mentre sulla loro sinistra in fase d’attacco si sganciava Ruggeri (titolare in campionato contro di noi all’andata), mettendo in difficoltà Vezzoni.
La fora e qualità degli avversari citati è indiscutibile; in più a destra raddoppiava Gyabuaa e a sinistra Sidibe.
Al contrario, noi, che avremmo avuto bisogno di giocatori ‘feroci’ a tutto campo per movimenti di chiusura ‘tempestivi’ avevamo due giocatori anche volonterosi, ma inadeguati al compito.
Lindqvist addirittura perdeva palla in molte ripartenze, quando la squadra era in uscita causando rischi enormi.
Dunque con due uomini in meno in fase di costruzione (oltre che di chiusura) e un solo attaccante insidioso, noi non avevamo possibilità di offendere e il peso della gara è stato tutto sull’encomiabile pacchetto difensivo (nel quale anche Sottini ha ben figurato)
Vezzoni e Di marco hanno avuto responsabilità relative perché non venivano raddoppiati contro gli esterni forse più forti del campionato.
In questa situazione il pareggio è stato un miracolo, furto delle buona prova e organizzazione della difesa come reparto e del grande spirito di squadra di tutti, aldilà dei limiti personali.
Per avere ambizioni importanti, temo che questo non basterà.
Pagelle
Rovida: sempre sicuro 7
Vezzoni: impegnatissimo, si limita quasi solo a chiudere. Meglio nel finale a sn. con la squadra rafforzata 6.5
(Tonoli: entra bene salva un gol con una diagonale disperata, specialità della casa 6.5)
Kinkoue: solito gigante in interdizione. Un appoggio sbagliato per sufficienza, con madonna che urla ancora adesso 7
Sottini: con la difesa ‘densa’ le sue doti atletiche lo premiano. 7
Moretti: fa riposare nel finale Sottini e gioca con sicurezza 7
Di marco: soffre terribilmente le accelerazioni di Ghislandi, raddoppiato da Gyabuaa. Sarebbe servita maggior protezione 5
Boscolo: nonostante la grande qualità degli incursori atalantini, su quella fascia soffriamo meno. Sta tornando ai suoi livelli 6.5
Sangalli: solita partita di grande intensità e intelligenza tattica. Nel finale viene espulso per un fallo…non commesso 7
Wieser: non era la giornata per lui che comunque si sacrifica in un lavoro di copertura generoso. Di più atleticamente non poteva. 5.5
Casadei: pur avendo un anno in meno del compagno che sostituisce mette nella mischia, oltre alle sue note capacità tecniche, anche un notevole agonismo 6.5
Lindvist: ne ho già accennato, si salva solo l’impegno, lodevole, mai una giocata offensiva valida qualche palla velenosa persa 4.5
Mirarchi: dopo il suo ingresso, quanto meno non siamo più in minoranza 6+
Bonfanti: difficile giocare così isolati in avanti e senza compagni che ne appoggiassero l’azione. Lui si batte, comunque 6-
Fonseca: si è dato da fare creando qualcosa più di Bonfanti, ma era difficile anche per lui 6+
Satriano: con lui dentro, l’Atalanta ha avuto più problemi a organizzare la fase difensiva. Qualche strappo ha mostrato cosa potrebbe fare con una squadra più offensiva. 6-5
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Kinkoue mi pare sia notevolmente cresciuto per concentrazione rispetto allo scorso campionato, sbaglia molto meno in impostazione e in appoggio. Considerando la sua gia precedente atleticita da professionista si può considerare pronto per il salto? Almeno in serie B?
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Perché la var ha convalidato il gol di sanabria? Ci risiamo…
Oggi non particolarmente brillanti in fase di rifinitura con appoggi e cross sbagliati, tuttavia la fase difensiva del toro chiudendo le traiettorie di passaggio ha contribuito molto a rendere difficile la partita
Compatti come sempre senza sbracare vinto in fin dei conti con merito
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Perchè noi non siamo ne la rubentus ne i biretrocessi .
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Eppure per tifosi di rube e toro oggi l’aia ha fatto vincere a noi….aaaah il rancore degli avversari….ammesso e non concesso il fallo di hakimi nell’azione del gol il pareggio mi sembra palesemente fallo….credi di leggere un po di onestà su quel fallo? Figurati
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Satriano ha anche una buonissima tecnica, se ci si riferisce al controllo di palla alla protezione della stessa e alle capacità balistiche, sia di testa che di piede. Il suo problema è che risulta, come dire, legnoso. Lo devi servire in area per andare direttamente al tiro, oppure almeno in categoria se parte da lontano può lasciare l’avversario in progressione. Mi verrebbe in certo qual modo di avvicinarlo a Icardi (certo, con 140 gol nell’Inter in meno….)
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Ciao a tutti, vi seguo sempre anche se non scrivo mai. Volevo analizzare con voi la giocata di Eriksen che ha portato al nostro rigore contro il Torino.
Si parla di grande passaggio di Eriksen per il rigore di Lautaro. Allora la vera giocata lì non è tanto giocarla di prima in verticale, quanto invece essere in quella posizione. Mi spiego, Eriksen é andato in quella posizione perché sapeva di poter giocare in verticale in quel momento. Voglio dire, ci fosse stato Gagliardini al posto di Eriksen il Gaglia semplicemente non sarebbe stato lì sul lato forte del campo (passatemi la terminologia cestistica), ma sarebbe rimasto nella sua mattonella ad aspettare il passaggio orizzontale per poi fare un passaggio orizzontale. È questa una delle differenze enormi. Il fatto di aver giocatori che sanno leggere le azioni e possono giocare verticalmente, nello stretto, contro le squadre schierate e in superiorità numerica. Questa è una caratteristica che un giocatore che principalmente pensa alla disciplina tattica, come Gagliardini, non avrà mai. Dire che agli allenatori piacciono i giocatori bravi e disciplinati tatticamente è una balla clamorosa, agli allenatori piace vincere. Quindi a parer mio in una squadra come l’Inter un ragazzo come Gagliardini non serve a niente, cruda e cattiva verità.
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Benvenuto Matteo….beh riguardo” l’intelligenza tattica “di Eriksen ,penso ci siano pochi dubbi ( da notare come ,prima della sua giocata ,alza lo sguardo verso l’area ) . Detto questo in una squadra servono però anche i giocatori “disciplinati e disciplinabili”ed il primo esempio che mi viene alla mente è quello di Tagnin nella “Grande Inter “.
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L’anno scorso nella ripresa post covid gagliardini ci ha trascinati in finale di EL e al secondo posto in campionato. la visione di gioco è importante se è decisiva a per esserlo sideree accompagnare anche alla solidità. Io la vado così e sono d’accordo che agli allenatori piace vincere. per questo per molti mesi Conte non lo ‘vedeva’. nella mia vita ho parlato a tu per tu con centinaia di allenatori ad ogni livello e non ne ho trovato uno con cui non fossimo d’accordo sul peso che devono avere qualità e sostanza
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I timori di un ansioso: Torino Inter 1-2
Questa sintesi, nella giornata in cui vinciamo una difficilissima partita in trasferta, ci portiamo a 9 punti di vantaggio sulla seconda e veniamo da otto vittorie consecutive, con 54 punti realizzati sugli ultimi 60 disponibili, chiaramente non è dettata da un’analisi tecnica o, per così dire, razionale.
O almeno, non solo.
Chi si relaziona con me da qualche tempo sa che quando si tratta di Inter sono un ansioso, preferisco stare con i piedi per terra, non amo gli entusiasmi prematuri.
Per esempio, se una nostra rivale vincesse le ultime tre partite come abbiamo vinto noi quelle con Parma, Atalanta e Toro, mi verrebbe subito da pensare: è proprio il loro anno. Se invece succede a noi il mio pensiero à “speriamo che migliorino in fretta, perché non si può pensare di vincere sempre partite così”
Questa inclinazione naturale spiega in gran parte la mia cautela, che però è nutrita anche da qualche elemento di riflessione ‘razionale’.
Sgomberiamo il campo da possibili equivoci: stiamo conducendo un campionato strepitoso, forse anche inimmaginabile a settembre e tutte le altre, oltre a essere distaccate da noi, vivono problemi di una certa importanza, comunque superiori ai nostri.
Però non è fatta, assolutamente, e chi sostiene il contrario rischia solo di minare la concentrazione che deve essere assoluta e totale e la determinazione a migliorare ancora che deve essere feroce.
Aver conseguito 54 punti sugli ultimi 60 è un fatto straordinario, ma dice anche che abbiamo fatto uno sforzo notevolissimo e prolungato. Che si potrebbe anche in qualche modo pagare (sgraaat) alla lunga.
Anche perché le lacune di organico, relative soprattutto ai ricambi, che vedevamo quasi tutti due mesi fa, non sono scomparse.
Abbiamo recuperato, è vero, due giocatori importanti, di qualità, (Eriksen e Sanchez) e anche Perisic sta fornendo prestazioni quasi sempre positive, ma in alcuni ruoli chiave le alternative non sono soddisfacenti: un eventuale e deprecabile calo di giocatori che hanno sempre dato il massimo (penso a Lukaku, a Barella, a Brozo stesso e a De Vrji) ci potrebbe creare qualche problema, anche se superabile mantenendo la forza e la compattezza del blocco squadra.
Spero tanto di no, ma qualche segno che la squadra ha bisogno di ritrovare il massimo di brillantezza ci viene proprio dalle ultime tre partite, nelle quali abbiamo incontrato qualche difficoltà di troppo, principalmente per questioni tattiche (che comunque saranno modelli da ‘copiare’ per le squadre che ancora ci devono affrontare) ma anche per il calo di prestazione di qualche uomo chiave.
Il Toro, oltre all’impegno derivante dall’essere una succursale ‘nascosta’ della juve, ci ha messo davvero tutto perché la partita poteva lasciarli agganciati alla zona salvezza, che ora si allontana, nonostante le due gare da recuperare.
Per questo, anche conoscendo le nostre caratteristiche, hanno giocato una partita quasi totalmente difensiva, con 10 uomini sempre dietro la linea della palla e rinunciando ad affrontarci nella nostra metà campo.
Così noi potevamo palleggiare e girar la sfera con una certa facilità sino alla loro trequarti, ma poi ci trovavamo contro il loro muro.
In queste condizioni come già a Parma e, per motivi diversi, contro l’Atalanta, i loro centrali sono apparsi insuperabili…anche se poi , questa volta come in tante altre occasioni, la sfida l’hanno vinta i nostri attaccanti: Lautaro con un gol strepitoso e il rigore procurato, Lukaku con un intervento decisivo nell’azione che ci ha procurato il rigore.
Consapevoli del fatto che i pericoli maggiori potevano venire dalla nostra destra, dove agivano in tandem Hakimi e Barella e dove si spostava a volte Lukaku, loro hanno fatto grandissima intensità in quella zona del campo, riuscendo a ridurre moltissimo l’efficacia dell’azione della nostra coppia offensiva, così Lukaku per non intasare ulteriormente restava più centrale e sulla fascia l’uomo che godeva di maggior libertà era Skriniar che ha fatto bene ma certo non ha le qualità offensive degli altri due.
In teoria questo avrebbe potuto aprirci spazi sulla fascia destra, dove agivano Gagliardini Perisic e Bastoni.
Ma Bastoni non era in grande giornata e Gagliardini non è uomo che possa aggiungere qualità in fase di costruzione. E’ rimasto solo Perisic, che ha disputato una buona gara, mettendo anche qualche discreto pallone in mezzo, dove però sulle palle alte Lukaku non è risultato efficace e il solo Lauti, pur bravissimo nella scelta del tempo e nello stacco poche volte l’ha spuntata contro i 3 centrali torinisti. Non a caso l’unica volta in cui ha potuto saltare a centro area nell’uno contro uno, ci ha regalato i 3 punti.
Di fatto dunque loro hanno lasciato che a fare gioco fossero soprattutto i due meno offensivi del reparto centrale e arretrato: Skriniar e Gagliardini: così noi perdevamo un tempo della giocata e permettevamo al loro blocco difensivo di intensificare la densità sugli uomini più pericolosi.
La riprova starebbe nel fatto che la situazione è migliorata con l’ingresso di Eriksen e ancor più quando un Brozo impreciso è stato sostituito da Sanchez.
I due gol sono venuti dunque quando avevamo in campo più qualità, ma per onestà va anche detto che la partita aveva un po’ cambiato volto, con il Toro che usciva un po’ di più e soprattutto con il fatto che la stanchezza faceva allungare le squadre.
La soluzione del 3412 l’avevamo provata a lungo nella prima parte del campionato, con risultati non lusinghieri. Ieri ci ha premiato ma è stata provata solo nel finale, dimostrando che può essere una soluzione per momenti particolari della gara, almeno con questa rosa.
Qualcosa da migliorare in ogni caso c’è sempre, anche dopo 27 giornate.
Per esempio: nelle prime partite prendevamo gol nell’unico tiro in porta, spesso da fuori, perché in area non li facevamo entrare
Adesso capita (per fortuna non spesso) di prendere gol nella prima occasione in cui gli avversari entrano in area.
Così nel primo tempo, sullo 0-0, alla prima (e unica) occasione in cui si presentano, lasciamo un uomo solo a colpire indisturbato a 3 metri dalla porta. Per fortuna quello si limita a cogliere il palo. Poteva cambiare l’inerzia del match
E sull’1-0 la prima (e quasi ultima) volta che entrano in area ci fanno il gol del pari.
Da una quindicina di partite abbiamo la difesa più forte del campionato: siamo nettamente i migliori nell’impedire loro di entrare in area, ma possiamo migliorare nell’organizzazione dell’ultima fase.
La situazione tattica che sfrutta i nostri punti deboli e intensifica l’ostruzione sui giocatori che possono fare la differenza e in generale nei pressi della loro area, però, secondo me, non spiega del tutto le difficoltà che abbiamo incontrato.
Con l’Atalanta risultato a parte (che è fondamentale, certo) abbiamo fatto meno bene che all’andata e la nostra fase offensiva non è stata efficace.
Contro il Torino abbiamo fatto più fatica del prevedibile, anche se sappiamo che in ogni caso dovremo faticare e dare il massimo in tutte le partite che restano per tenere la posizione.
La mia impressione è che, aldilà dell’opposizione avversaria, qualche giocatore abbia perso un po’ di brillantezza.
Sarebbe anche comprensibile, ma se così fosse sarebbe necessario rimodulare il lavoro atletico, per un paio di settimane, in funzione del recupero della condizione ottimale.
Ovviamente la mia è solo l’impressione (dettata anche dall’ansiosità ricordata) di un semplice appassionato. Su questo sono tranquillo perché i professionisti che guidano la nostra squadra, se del caso, sapranno come intervenire.
Oggi l’avversario numero uno è tornata ad essere la juventus e questo richiede che noi si finisca la stagione con il massimo rendimento possibile perché loro possono tornare a 7 punti (se batteranno il Napoli nel recupero) e poi ci sarà la sfida a Torino alla penultima giornata.
Sappiamo tutti che se rientrano in gioco avranno tutti gli aiuti possibili, dagli arbitri e dalle altre squadre, perché lo stato di sudditanza dell’intero calcio italiano nei loro confronti è assoluto (e la mancata espulsione di CR7 dopo pochi minuti della partita di Cagliari ne è un esempio: con un arbitraggio regolare avrebbero giocato tutta la partita in 10, non sarebbe stato in campo chi ha segnato i loro gol e lo stesso avrebbe saltato le prossime due partite per espulsione diretta)
Dunque i pericoli ci sono ancora e noi li sventeremo solo se sapremo essere in ogni partita che resta più forti di tutto e di tutti.
Come abbiamo fatto fino ad ora e come dobbiamo continuare a fare fino al termine.
Le pagelle
Handanovic 6 non ha responsabilità sul gol e per il resto si disimpegna a dovere
Skriniar: 6.5 è l’uomo aggiunto in fase di spinta e non sarebbe il suo compito, non si può chiedergli la giocata che spacca, ma distribuisce palla con giudizio, senza commettere errori nel fraseggio e restando implacabile in fase difensiva
De Vrji: 6.5 manca una vera prima punta perché Sanabria e Verdi partono da lontano. Mi pare che non entrino mai in area se non nell’occasione del gol, per altro segnato in mischia. Collabora anche a organizzare la manovra
Bastoni: 5.5 scivola liberando l’avversario a 3 metri dalla porta in un’azione che poteva cambiare il volto del match. Anche in fase di appoggio pur con l’attenuante di trovare tutti gli spazi chiusi non ha dato il meglio
Hakimi : 5.5 altro atleta che sembra in leggera flessione. Si sapeva che per esprimersi al meglio ha bisogno di spazio, ma ha anche sbagliato alcuni appoggi semplici, per lui e la scelta di qualche giocata
Barella: 6 lui il suo contributo dinamico e ..energetico lo dà sempre, ma questa volta gli vengono a mancare le giocate potenzialmente vincenti
Brozovic: 6- si muove molto, come sempre, ma con a fianco un Barella meno ispirato e soprattutto un Gagliardini che tecnicamente non può costituire un polo alternativo nella costruzione del gioco, viene molto limitato: Di suo ci aggiunge qualche imprecisione e una certa macchinosità
Gagliardini: 5 per la sua stazza ha bisogno di giocare spesso per dare il meglio e questa non era certo la partita adatta alle sue caratteristiche: lavoro oscuro e non molto produttivo nel mezzo, difficoltà quando si sovrappone in fascia. Gli riescono un paio di incursioni in area per colpire di testa, ma manca il bersaglio. Troppo poco.
Perisic: 6.5 una buona prestazione, dalla sua parte non vengono pericoli (se non per il citato scivolone di Bastoni) e davanti si fa vedere spesso riuscendo a mettere in mezzo qualche buona palla, però con la difesa avversaria schierata. Credo che la sostituzione sia dovuta sia alla difficoltà di reggere un lavoro così faticoso, sia per il tentativo di aggiungere agilità in avanti
Lukaku: 6 è determinante nell’azione del primo gol e poi lo realizza. Per il suo tipo di gioco è irrinunciabile, ma alla lunga non può non perdere un po’ di brillantezza. Spesso anticipato dal suo rivale Bremer (che se gioca sempre così sarebbe interessante anche per noi), con la palla nei piedi la trattiene troppo cercando la giocata anziché aprire il gioco. Sono dettagli ma le sue grandi prestazioni autorizzano a pretendere anche questo.
Lautaro: 7.5 un primo tempo di ombre e (poche) luci. Nella ripresa diventa determinante e a lui questo si chiede in gare come queste.
Ottiene il rigore ed è strepitoso per stacco, tempismo torsione e girata nell’azione del secondo gol. Senza i rigori ha segnato quanto Lukaku e questo dice tutto.
Eriksen: 6.5 non una prova perfetta, anche se i suoi ammiratori acritici non saranno contenti. Continua a non mettere peso e cattiveria nei contrasti (ne perde un paio rischiosi) gira lontano dalla zona calda e sbaglia anche qualche verticalizzazione. Però si muove con intelligenza, tocca spesso di prima predisponendosi con il corpo per la giocata e guadagnando un tempo di gioco e soprattutto obbliga i granata a preoccuparsi di un’altra fonte di gioco oltre a Brozo. Risulta così in qualche modo determinante.
Young: 5.5 sostituzione forse dovuta al desiderio di far rifiatare Perisic, perché in realtà nonostante l’impegno non mi ha convinto né in fase di copertura né in appoggio.
Sanchez: 7 entra e in 9 minuti più recupero riesce ad essere decisivo. La palla che mette sulla testa di Lauti è perfetta, anche se poi il nostro 10 ci mette tutta la sua qualità per sfruttarla a dovere.
Con la sua agilità forse si poteva provare a inserirlo prima, ma obiettivamente il passaggio a un 3412, con solo un Barella esausto ed Eriksen nel centro campo a due sarebbe stato un grande rischio
Gli altri subentrati sv.
Conte: 7 gli uomini questi erano, lui riesce a dare compattezza e solidità alla squadra anche quando qualche pedina viene a mancare o non è al top
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Un piacere leggere di nuovo un post, mascherato da commento, di Luciano.
Anche io ho visto una flessione nelle ultime tre gare: se sia legato a questioni tattiche o fisiche penso lo scopriremo nel prossimo match con Sassuolo, squadra che tende a non fare catenaccio ma piuttosto tende a giocare, creare quindi più pericoli ma lasciare anche spazio come piace a noi.
Li penso vedremo se il nostro momento così così (sempre condito da tre vittorie eh) potrà dirsi legato agli avversari (come spero) oppure sia fisiologico.
Indubbiamente noi usiamo sempre gli stessi giocatori anche perchè di alternative valide ne abbiamo oggettivamente pochine.
Su Hakimi: il ragazzo mi sembra un po’ timido, non tenta quasi mai uno vs uno. E’ pur vero che avversari ora tendano a ingolfarlo di uomini perchè sanno che a sx noi creiamo molto meno.
Eriksen deve fare differenza: è il più fresco nonchè il più tecnico. Io sono stato critico su di lui negli scorsi mesi ma anche ora non mi sta entusiasmando. Non mi basta che faccia meno peggiodi Gagliardini o Vidal. Deve fare la differenza con assist e gol perchè è il nostro giocatore più pagato e, per ora, non ha fatto vedere grandi cose. Confido che giocando, e giocherà vista anche assenza di Vidal, migliori ma per ora non basta.
Comunque i ragazzi e lo staff tecnico stanno per ora facendo un campionato pazzesco ben oltre, per quanto mi riguarda, ogni più rosea aspettativa. Per cui meritano i complimenti
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D’accordo su tutto, Roberto, al 100%
Sul post mascherato da commento la situazione è semplice: sono convinto che Emiliano abbia dei problemi, comprensibilissimi, a seguire il blog. Io per la stima e il rispetto che ho nei suoi confronti non voglio forzarlo. Se volesse, nessuno gli impedirebbe di prendere un mio ‘commento’ e trasformarlo in un post. evidentemente al momento non gli è possibile. tra l’altro avevo il suo cellulare per una comunicazione diretta, ma non lo trovo più
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Mi chiarisco, il mio post non era un attacco a Gagliardini. Però temo, non me ne vogliate, che un giocatore come Roberto sia poco utile per una squadra come l’Inter dove in campionato facciamo il 90% delle partite contro squadre chiuse, il restante 10% sono squadre forti come noi e la giocano a viso aperto ( ma proprio perchè ci sono più spazi da gestire in fase difensiva Gagliardini diventa purtroppo ancora più inadeguato per la sua lentezza nel breve).
Ritengo che Eriksen dia più di Gagliardini nella fase difensiva, nonostante non sia alto e non abbia il tackle dell’italiano, proprio perchè in fase difensiva è disciplinato ed inoltre si muove più velocemente. In fase offensiva invece è fondamentale, sia perchè offre un’alternativa a brozovic, sia perchè riesce a far girare meglio Perisic rendendoci più pericolosi anche sull’altro lato, sia perchè sa uscire dall’ordinario con giocate che sembrano semplici come quella del rigore di ieri ma che obbiettivamente non molti giocatori hanno. In breve servono dei giocatori che sappiano ,in netta inferiorità numerica (ad esempio, lato del campo dove noi attacchiamo, noi siamo in 3, gli avversari in 5)creare dei pericoli all’area avversaria, che sappiano far uscire un pallone pericoloso per un inserimento o centrale o per un inserimento dal fondo, cioè quindi giocare il pallone in maniera tale poi da creare un 1 vs 1 negli ultimi 20 metri del campo.
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Che A L MOMENTO e NELL’UNDICI DI BASE ATTUALE questo eriksen, senza essere nulla di particolare, possa essere più utile di gagliardini, credo che non ci siano dubbi. nell partite importanti credo che qualche dubbio sull’utilità del danese, Conte ce l’abbia ancora come dimostra il fatto che contro l’Atalanta dopo due discrete partite del danese, gli ha preferito Vidal. Insomma, forse è il meglio ma non è ancora l’optimum. Speriamo che lo diventi
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Anche io vedo un calo di condizione di alcuni giocatori, Barella e Hakimi su tutti. Credo che il recupero di Vecino, ed eventualmente anche quello di Sensi, siano fondamentali.
Luciano, vorrei chiederti un parere su Hakimi. A me sembra un giocatore ancora incompleto: devastante negli spazi, in velocità, inefficace nello stretto con limiti tecnici abbastanza evidenti e poca lucidità nelle scelte.
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domenica alle 18 :10 il mondo ha visto che non è ancora fatta.. molti di noi tifosi lo sapevano(soprattutto chi c’era nel 98 e nel 02 ).. solo gli anti – interisti tipo capello ci danno già lo scudetto cucito sulla maglia.
ho letto : “solo noi lo possiamo perdere” non è così ce lo possono fare perdere .. non fosse stato per la magia di Lautaro era 1-1 con gol del toro chiaramente irregolare (quindi 1 punto invece di 3)
spero che ciò che si è visto in cagliari – juve abbia fatto comprendere ai giocatori che dovranno sudarselo e prenderselo con tutte le forze possibili . gli altri ci provano con i calci..
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Primavera: le critiche (per amore) di un aziendalista
Non deve trarre in inganno l’ottima posizione in classifica perché è stata ottenuta non con una squadra di campioncini (a livello di categoria), ma con umiltà, compattezza e prudenza, anche se siamo inferiori a molte squadre sul piano combinato tecnico/atletico.
In fondo se leggete bene le dichiarazioni, lo ammette anche Madonna
Pochissimi di questi giocatori avrebbero trovato posto nelle rose (nessuno tra i titolari) degli anni di Vecchi.
Non mi rispondete che abbiamo il triplo dei punti della Lazio in campionato, perché non è un’obiezione.
Tre sono i punti che spiegano la nuova situazione e sinceramente credo che la nostra dirigenza in gran parte li abbia dovuti accettare.
Certo non condividevano l’idea di lasciar partire per poche lire o gratis i migliori 2003. Per me, lo dico in tutta modestia, bisogna individuare il responsabile di queste trascuratezza e possibilmente sostituirlo.
A meno che i mancati rinnovi, come temo, non rientrino in una nuova strategia, che impone di tagliare drasticamente i costi del settore giovanile. Ma ne parleremo più avanti.
Posso credere che Samaden e Bernazzani abbiano condiviso l’idea di mandare a giocare i migliori 2002, perché questo è ragionevole. Credo per tutti.
A patto però di sostituirli con grandi giocatori (sempre a livello di categoria) capaci di non farli rimpiangere.
Invece noi a fronte di un depauperamento enorme della rosa non abbiamo inserito che un discreto centravanti uruguagio che non fa la differenza neppure sopra età, Lindqvist e un interessante 2004 pagato 500 mila euro.
Per dire, la Lazio ha inserito un giocatore del barça pagato 8 milioni uno del Valencia, alcuni giocatori veri (sempre in categoria) presi in Romania, Francia e Svizzera.
Stessa cosa per le altre squadre che abbiamo incontrato.
Circa un anno e mezzo fa Samaden ha rilasciato una dichiarazione che mi ha subito preoccupato (e che considero un suo adeguamento alle direttive, non una sua scelta): “la nostra linea è quella di far crescere e portare avanti i giovani locali, a km 0” (ho messo le virgolette ma è solo il senso della sua dichiarazione).
Ripeto: mi rifiuto di credere che questa linea sia stata scelta dal miglior dirigente di settore giovanile in Italia e forse non solo.
E’ evidente a chiunque che questa linea non è sostenibile perché
A 15 anni gli altri che credono nel settore e sono disposti a spendere possono scegliere e prendere i migliori giocatori in tutta italia
A 16/17 anni, gli stessi possono prendere i migliori giocatori in tutta Europa
A 18 i migliori giocatori in tutto il mondo.
Se tu ti rivolgi al cortile di casa non puoi pretendere di avere la stessa qualità di chi può prendere i migliori giovani in tutta Italia, in tutta Europa e in tutto il mondo.
Probabilmente le difficoltà finanziarie di Suning non sono di oggi e la decisione di tagliare sui giovani (quando non si possono neppure pagare gli stipendi ai titolari) è anche comprensibile.
Basta essere chiari: in questo momento al settore giovanile possiamo riservare solo le briciole.
Che a me , assolutamente a digiuno di bilanci e fattori economici, sembra comunque una soluzione sbagliata.
Basta ripensare alle enormi plusvalenze sui giovani fatte quando investivamo seriamente, ai titolari che abbiamo acquistato (nel bene e nel male) dando in cambio parzialmente dei giovani, ecc.
Se tu svuoti la squadra dei migliori non puoi pensare di sostituirli con qualche arrivo da squadra minori lombarde. Non ce l’ho con nessuno in particolare perché la singola operazione può anche essere efficace, è sui numeri grandi che non regge.
Noi con la base indebolita dei 2002 che a 17 anni hanno vinto tutto e avrebbero dato 6 gol alla Lazio dei pari età, ne abbiamo preso 4 da una lazio che invece si è enormemente rinforzata.
Ripeto. In classifica la Lazio potrebbe anche retrocedere e noi siamo secondi. Ma chi ha visto la partita ( e anche quella recente di campionato vinta da noi) ha visto che con le squadra al completo loro hanno molta più qualità (intesa come corsa e forza abbinata alla tecnica).
Con qualche importante assenza loro, noi siamo più forti perché la nostra base, pur depauperata, di 2002 resta superiore alla loro.
Io capisco che per fare grandi investimenti (non grandi spese, il concetto è diverso) bisogna avere i soldi. Ma senza investimenti sui giovani rischi di accrescere gli indebitamenti sulla prima squadra.
Perché se un giovane di 17 anni straordinario costa 8 milioni, se lo cerchi a 22 lo pagherai 40 o 50.
Certo, c’è il rischio sempre implicito su queste operazioni: ma se ti fidi dei tuoi scout devi farle, perché arrivare su grandi giocatori già affermati sta diventando impossibile.
E se gli scout (parlo di quelli tra Primavera e prima squadra, perché Giavardi ha dimostrato ad abundantiam di essere eccezionale e anche manighetti quando ha potuto operare con maggiori facoltà…finanziarie non ha demeritato) sanno lavorare bene, come dimostra l’Atalanta, ma anche altre squadre, si possono trovare nel mondo giocatori di valore ancora ‘da scoprire’.
Può essere che le mie impressioni poco consolanti siano viziate dall’amore smisurato per il nostro settore, che vorrei sempre veder eccellere sia a livello di squadre sia di singoli da lanciare nel massimo campionato, ma il timore è che se le cose non cambiano andremo incontro a periodi comunque meno piacevoli che nel recente passato.
Per la negativa prestazione contro la Lazio ci possono essere attenuanti, se non giustificazioni, contingenti, ma il mio discorso avrei potuto farlo anche prima della partita e anche quando eravamo primi in classifica, perché i trascinatori, di grande qualità, a questa squadra sono sempre mancati, secondo me
Le pagelle di oggi
Rovida: 7 per un portiere che prende 4 gol è la dimostrazione di come non siamo mai stati davvero in partita
Tonoli: 5 non riesce mai a spingere ed è in difficoltà anche nel contenimento
Kinkoue: 4.5 giornata no, l’avversario lo salta come e quando vuole
Moretti: 5.5 solo leggermente meglio del compagno di reparto, ma è tutta l’organizzazione difensiva che non regge
Vezzoni: 6.5 uno dei pochi a confermare che in categoria ci può stare bene. Lotta e mette qualche bel cross
Casadei: 6 si dà da fare, cerca di arginare ma come i compagni viene travolto dal centrocampo avversario
Sangalli: 6- vale il discorso fatto per Casadei quando gli avversari sono in superiorità numerica e arrivano sempre primi sulla palla è difficile interrompere le linee di passaggio
Wieser: 5- spiace, perché il ragazzo è elegante e ha qualche qualità, ma schierare insieme lui e Iliev (che sono fra i più tecnici) contemporaneamente, significa consegnarsi alla forza travolgente degli avversari, che a prescindere dall’età hanno in campo tutti giocatori di sostanza
Iliev: 6 per il gol e per qualche iniziativa interessante nel primo tempo. Il ragazzo c’è, ma due anni di inferiorità a questa età e nelle partite decisive sono troppi se non sei un colosso anche atleticamente
Fonseca: 5- non la spunta mai, si batte, ma sinceramente non basta a questi livelli
Satriano: 6.5 un gran gol e qualche accelerazione devastante dimostrano che ha delle buone qualità in prospettiva e inserito in una squadra più competitiva
Subentrati
Zanotti: 5 Bravino ma non pronto e si sapeva
Mirarchi: 6- dà un po’ più di grinta, ma serviva altro
Boscolo: idem
Bonfanti: 5 non incide
Akalaja: 5 idem
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giustamente scrivi che la lazio ha preso un 17 enne fortissimo a 8 . noi abbiamo preso Colidio..
a me sembra che tantissimi acquisti(pagati enormemente) siano stati completamente sbagliati fra i giovani (o mandati in squadre dove no n vengono valorissati)..
saltano fuori questi nomi e non capisco son stati flop clamorosi (ok ancora giovani ma non hanno di certo fatto quell oche dovevano fare)
colidio (fa fatica a giocare in belgio in una squadra media pagato 7 mln)
vagiannidis (preso a 0 ha giocato 2 min)
males (ritornato in svizzera preso per 4 mln leggo)
salcedo (gran talento ma al verona gioca pochissimo )
brazao (non gioca nella b spagnola)
agoume (sembra che il bayern lo voglia a tutti i costi ma non gioca nello spezia)
pompetti (pagato 5 mln)
questi i pochi che mi vengono in mente al volo senza naturalmente considerare i “big” alla Lazaro..
forse è c’è da rivedere qualcosa nello scouting
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Tra quelli che citi, secondo me , l’unico flop in rapporto al costo è stato Colidio. Può essere che ci siano stati errori, ma il discorso che faccio io è diverso: prima in qualche modo giocatori molto interessanti (in Italia, in Europa e nel mondo) venivano presi. ora non più
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magnifica risposta dell’Inter a Sala. Io sono di sinistra ma questo elemento non lo voterei mai. basta trattare con lui costruiamo stadio e servizi per la cittadinanza nell’hinterland facendo la fortuna di un altro comune
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L’Inter Under 18 di Cristian Chivu non si ferma e conquista la sua seconda vittoria consecutiva in campionato. I nerazzurri hanno superato i pari età del Parma con un bel poker. Ecco il report del match
VITTORIA – “Inter in vantaggio dopo cinque minuti con la rete firmata da Fabbian. Prima della fine della prima frazione arrivano anche le reti di Magazzù (su calcio di rigore) e Jurgens, a conferma della supremazia nerazzurra. Nei restanti quarantacinque minuti una rete per parte, siglate da Jurgens (autore di una doppietta) e Vaglica, per il 4-1 finale in favore della squadra allenata da Cristian Chivu. L’Inter, in virtù del successo odierno, si porta a quota 7 punti in classifica dopo tre giornate di campionato”.
Fonte: inter.it
Interessante la doppietta di Jurgens, uno che lo scorso anno ci aveva puniti con la Primavera
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Riassumendo:
-inizio stagione vinciamo (ok con un pò di fortuna )con la Fiorentina e il tema dominante sono i vantaggi dei 5 cambi ….;
-eliminati da entrambe le Coppe .certamente possiamo definirlo un fallimento europeo,però qualche circostanza negativa ha influito,ma per noi non esistono alibi;
– ci assestiamo e la squadra inizia ad ingranare…..eccoli pronti altri due “mantra” da servire ogni giorno con sempre maggiore insistenza….fallimento dietro l’angolo, scadenze che segnano il burrone, 16 febbraio ,fine marzo ,l’Apocalisse finanziaria è ormai vicina per noi,mentre le altre squadre vivono serene e senza problemi e ,se questo non basta, ecco servito un altro piatto….il minimo che possa fare Conte è quello di vincere il campionato ,perchè guadagna 12 ml ,perchè ha la rosa più forte (la juve invece ha tutti scarsoni) e soprattutto perchè le rivali hanno le Coppe….(alibi bruciato in 15 giorni,eccetto per la Roma,complimenti a loro ).
-adesso aspettiamoci di essere messi al muro per il rinvio della partita con il Sassuolo ..chissà quando e se finiranno i motivi per cerecare di affossarci.
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Questa è la grandezza dell’Inter: lottare per obiettivi importanti pur avendo TUTTI i poteri forti coalizzati contro. EW questo è il motivo per cui viene tanto amata dai milioni di tifosi che la amano
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Ora ho capito quanto fossero inutili le parole del sindaco, anzi nemmeno in buona fede, avendo lui necessariamente conoscenza dell’iter amministrativo….senza parole
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Il sindaco ha volutamente scelto una comunicazione pubblica (poteva chiedere un chiarimento diretto) per creare caos intorno all’Inter
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Assurdo….la responsabilità delle istituzioni nel continuare a creare disagio alla società intera e nutrire i disagiati che non aspettano altro per gettare veleno…
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Il momento è delicatissimo, non solo per il Paese, ma nel suo piccolissimo (in proporzione), anche per la nostra Inter.
Il rischio che possa vincere lo scudo c’è e tutte le forze al servizio dei prevaricatori di Torino sono scatenate, approfittando anche della imprevedibile sfortuna dei casi di covid che hanno colpito la nostra squadra.
Se la juve vince la sua partita di questo turno, il vantaggio si ridurrà a sette punti e entrambe le squadre dovranno giocare ancora 11 partite, di cui una infrasettimanale.
In questa situazione non irrecuperabile (per loro) la macchina dell’attacco all’Inter, a tutti i livelli, è pienamente mobilitata: dall’enfasi posta sui problemi societari, anche attraverso fake destabilizzanti, alle polemiche sulla sospensione della partita col Sassuolo, decisa per altro in piena pandemia dalle autorità sanitarie, all’intervento destabilizzante di Sala (‘ho diritto di sapere chi sarà il mio partner nel progetto’), dice: senza considerare che la sua partnership è molto più fragile di quella degli Zhang, visto che fra qualche mese ci saranno nuove elezioni a Milano.
Ma ogni situazione che può creare disturbo viene sfruttata a fondo.
Il tentativo di condizionamento peggiore (a parte quelli arbitrali, inevitabili nelle prossime partite) sta nel ritornello che i soliti compiacenti a libro paga juventino non si stancano di ripèetere come un mantra:
Solo l’Inter lo può perdere
Non vincere lo scudo sarebbe il fallimento…ecc.
E’ evidente che tutto ciò non sta né in cielo né in terra e che questa ‘musica’ è finalizzata solo ad accrescere enormemente la tensione sulla squadra, a metterla in difficoltà psicologicamente e sul piano nervoso..
Noi che abbiamo fatto un solo acquisto (hakimi) dobbiamo vincere, chi ha preso, tra gli altri, Kulu, Chiesa, Morata, Mc Kennie, Arthur, Demiral, non ha questo obbligo.
Conte ha il difficile compito di tenere il gruppo lontano dalle polemiche e dalle pressioni interessate: ho fiducia che ci riesca, facendo così crescere lo spessore umano e la personalità dei suoi giocatori.
La domanda che è lecito porsi è questa: la sospensione giova a noi o ci danneggia?
Se guardiamo ai risultati ci danneggia: veniamo da otto vittorie consecutive e da alcuni risultati prestigiosi, la pausa non riguarda solo i giocatori contagiati, ma tutti, perché tutti sono in isolamento.
D’altra parte però se guardiamo alle prestazioni, nelle ultime tre partite si è avuta la sensazione (o almeno, io nel mio piccolo l’ho avuta) di una minor brillantezza del gruppo rispetto a qualche tempo fa.
Dopo ogni pausa c’è sempre l’incognita di come si ripartirà: per questo sarà determinante l’esito delle prime partite dopo il ritorno in campo. Se sapremo fugare ogni dubbio, oltre ad avvicinarci matematicamente alla meta, trarremo nuova forza e nuove energie e nel contempo toglieremo entusiasmo e fiducia agli avversari.
Forza ragazzi, non mollate di un centimetro. La gioia per l’eventuale vittoria sarà ancora più grande per aver sconfitto un avversario che sfrutta ogni mezzo antisportivo e persino illecito per raggiungere il suo scopo, mobilitando valanghe di persone a libro paga in tutti gli ambiti.
Nella società italiana chi paga le tasse è sempre un perdente, vince chi evade, grazie a mancati controlli e condoni.
Se vincerete voi, per una volta, in una piccola questione, vincerà l’onestà, l’impegno e la bravura
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Concordo con Luciano e conferenze stampa di Pirlo conferma essenza gobba: arroganza e antisportivita’ allo stato puro. In perfetto stile ovino, famiglia responsabile di buona parte del debito pubblico italiano. Spero solo che non arrivino ad inventare playoff o altre diavolerie simili oltre ai furti sul campo. Ci stanno provando, eccome se ci stanno provando.
Capitolo Sala: io credo che lui abbia oggettivo problema con giunta per dire si o no al nuovo San Siro. Per cui butta la balla indietro come fa un solito politico ridicolo qual è.
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Stagione importante per Mulattieri al volendam, 15 gol in campionato. Sicuramente, guardando gli highlights (basta inserire le partite giocate su youtube) si capisce il livello estremamente offensivo della squadra e la bassa pressione sull’avversario delle difese olandesi….però è estremamente inserito nel contesto di gioco, ha segnato in tanti modi diversi. I giovani italiani che negli ultimi anni sono andati a farsi le ossa in quelle squadre oggi latitano nelle serie inferiori e non hanno avuto una simile resa.
Luciano che impressione ti stai facendo sulla sua crescita? Per talento e agonismo mi pare abbia futuro almeno in serie A
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Io lo aspetto in A e anche a buoni livelli. Poi è vero che il campionato italiano, tanto disprezzato da molti è un test di ben altro livello
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Oggi ho visto Monza – Venezia per la gioia di Luciano ,Pirola (nonostante i 4 gol presi) migliore in campo per il Monza .
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‘Piro’ arriverà. Lo dico da quando l’ho visto la prima volta nei giovanissimi regionali
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Primavera: Sampdoria Inter 2-1
Quando ho visto la formazione, ho pensato di non guardare la partita, poi l’interismo ha prevalso.
La formazione scesa in campo a mio parere sfigurerebbe nel campionato U18. Forse anche nell’U17.
La squadra titolare per me (e non solo) è questa:
Stankovic
Persyn (Tonoli) – Kinkoue – L.Moretti (Cortinovis) – Vezzoni
Squizzato – Sangalli – Casadei
Oristanio (Mirarchi) (Iliev) (Peschetola)
Fonseca (Bonfanti) Satriano
Questa formazione sarebbe comunque la meno forte degli ultimi 10 anni. Invece in campo c’erano solo due titolari e per il resto riserve, spesso riserve delle riserve. In un caso (il trequartista) addirittura il quinto della lista.
La squadra ha resistito bene per un tempo, poi è stata travolta in solo 6 minuti
Preferisco non commentare e passo subito alle pagelle
Rovida: 6.5 non ha colpa sui gol e in qualche occasione se la sbriga bene.
Zanotti: 6.5 Primo tempo da sette, poi cala alla distanza. Siccome gioca in fascia lo conosco benissimo fin dai giovanissimi. E’ un giocatore dal carattere e dalla personalità fuori dal comune. Molto…brevilineo ha una potenza muscolare notevole che gli consente di sopperire a questa lacuna. In fase di spinta è intelligentissimo, sa proporsi da ala come entrare nel campo, per dare assist e tentare la conclusione. Crescerà (non di…statura)
A Moretti: 5.5 grande fisicità ma ancora evidenti limiti nel posizionamento e nelle scelte dei tempi
Sottini: 4.5 ha responsabilità sul primo e sul secondo gol. Era un centrocampista ma non riesce mai a far ripartire l’azione
Di Marco: 6- meglio di altre volte, ma se penso che al suo posto giocavano il Colo, Sala, e il fratello….
Boscolo: 6 si sta riprendendo dopo un periodo oscuro. Assicura almeno grinta, corsa e voglia di lottare
Wieser: 4.5 migliora ma troppo lentamente. Non è ancora pronto per la categoria
Casadei: 5 prova insufficiente in entrambe le fasi, un passo indietro
Lindqvist: 3 prova non valutabile
Akalaja: 4 eravamo abituati a vedere altri prospetti nel nostro attacco
Satriano: primo tempo sotto tono. In categoria fa la differenza quasi solo nella progressione
Dei subentrati solamente Mirarchi e Bonfanti hanno dato qualcosa in più
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Il voto di satriano è 6-
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Magari non conta per il risultato ma il gol di Seba merita di essere visto….
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Dico solo ahahaha….con moderazione:))))
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Non esultate loro hanno ancora 14 partite da giocare . Ieri erano 15 oggi sono 14 . manco contare sanno .
38 a fine campionato riapriamo le scuole elementari e mandiamoli a ripetizione di matematica per imparare a fare i conticini. 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
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SONO 14 PERCHé CONTANO ANCHE LE AMICHEVOLI DEL PROSSIMO ANNO CONTRO LA PRIMAVERA A VINOVO
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COMUNQUE TRANQUILLI: SE SARANNO FUORI DAI GIOCHI AIUTERANNO IN OGNI MODO IL MILAN, CON ARBITRI E QUANT’ALTRO
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Non so più come insultarli (quasi cit.)
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Ibra commette un fallo evidente al principio dell’azione del primo gol, su ribery nettissimo fallo di diaz da rigore. La var dove stava?….
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Dobbiamo sapere che episodi di questo tipo (a favore degli altri e contro di noi) si ripeteranno regolarmente in TUTTE le giornate che restano. la juve non può consentire che dopo 9 anni perde uno scudo e va proprio all’inter. Succederà di tutto, a tutti i livelli
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Sicuramente….la gazza scrive delle cavolate grosse come la casa: chiama l’azione fallosa di ibra furbizia di mestiere (cesari ha spiegato chiaramente che quando si spinge impedendo al difensore di fare quanto possibile si commette sempre fallo, non c’è bisogno di cadere….)su ribery che accentua poi la gazza scade nel ridicolo
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Perchè un tecnico delle nazionali dovrebbe volere un giocatore dell’Inter se questi può fare solo allenamento e non partita? Le parole di Pirlo non sono state pronunciate a caso. Useranno di tutto. Forza ragazzi: compatti e dritti alla meta
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Il sindaco cerca i voti dei verdi, ma rischia di perdere tutti quelli degli interisti (MEZZA MILANO ALMENO) e degli amanti del calcio e del progresso. I verdi italiani sono un po’ stupidi, nulla a che vedere con quelli tedeschi, che infatti sono venti volte tanto. Il progetto aumenta il verde e i servizi per la gente.
Ma a parte questo non sta in piedi il discorso partnership da conoscere
E’ provvisorio il sindaco, ma non lo è l’Istituzione Comune
E’ forse provvisoria la proprietà dell’Inter, ma non è provvisoria la società Inter, che, chiunque la guidi, per dar lustro ( e risorse finanziarie) a Milano avrà comunque bisogno di uno stadio.
Ma poi, se lo stadio lo pagano Inter e Milan, di che cosa si discute? Se un’azienda compra un terreno edificabile le si chiede prima di dimostrare che la proprietà resterà inalterata negli anni? No, si prendono i soldi per la vendita del terreno e degli eventuali diritti e si portano a casa
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Ma infatti, Luciano, la verità è che il comune di Milano non ha nessun interesse a dismettere San Siro che, comunque, è fonte di guadagni.
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Luciano ma secondo te abbiamo dei prospetti interessanti nelle giovanili, esclusa la Primavera, visto che la vedo spesso in tv e che mi sembra piuttosto grigia quest’anno?
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Mosconi sarà un crack , Iliev gioca sotto età in Primavera.
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Tra i 2003 il più interessante è Casadei
Tra i 2004 nessuno. Forse Iliev ma deve dimostrare tutto. vero che gioca qualche spezzone in primavera, ma per la…disperazione
tra i 2005 forse Di maggio (cc di grande qualità ma non so che crescita abbia, non vedendolo da più di un anno, che a quell’età è moltissimo). Idem per Quieto (trequartista) e per Owusu (attaccante). A me piace anche Stante (centrale difensivo con alcune presenze in u16)
Tra i 2006 la stella è certamente Mosconi, che gioca con i 2005 e che con i pari età ha fatto sfracelli anche in gare di importanti tornei internazionali segnando valanghe di col tra l’altro a Real, Atletico M, Liverpool ecc). Ci sono altri interessanti, ma per loro come per Mosconi ci sono ancora troppe incognite legate alla crescita per sbilanciarsi (Ho visto ragazzi che prima dei giovanissimi nazionali sembravano fenomeni i poi sono scomparsi e ne ho visti altri che non sembravano niente di che e sono andati avanti. Però in genere quelli che mi sono sembrati fortissimi sono poi arrivati in A Di marco e Bonazzoli, per esempio, ma anche Filip Stankovic
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Se cediamo anche Seba per una plusvalenza…non ho più commenti: magari Seba non diventerà quello che tutti ci aspettiamo e fra due anni qualcuno scriverà: “ricordate quando non si poteva giocare senza Seba”? Sarà una sciocchezza. oggi Seba non è un grande calciatore, ma può diventarlo. le grandi squadre non cedono giovani di questa caratura
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L’idea è talmente orribile e stupida che è meglio per noi tifosi non prenderla in considerazione….adesso purtroppo con la pausa nazionale le speculazioni si moltiplicano…
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Ho avuto la fortuna di aver visto giocare il figlio di julio cruz quando aveva otto anni. Ero andato ad Appiano Gentile per un allenamento dell’Inter ed ero arrivato una mezz’ora in anticipo. Cruz giocava in partitella con ragazzi di due anni più grandi e non li vedeva neppure: fisico possente, ottima tecnica, tiro con entrambi i piedi potente e preciso, allungo che lasciava tutti sul posto. Curiosissimo di vederlo, ora che potrebbe venire in Italia: Dicono costi già sui 10 milioni
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Su Marchino era calcio di rigore , tra Zappa e Bellanova oro e ferro . Tonali pensava di giocare coi biretroCESSI e arbitro sorvolava .
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Insomma da quello che leggo, rispetto al recente passato, non dobbiamo aspettarci molto con quello che abbiamo oggi in casa, a prescindere da tutte le considerazioni legate alla crescita che a volte fanno sballare le previsioni, nel bene e nel male.
Peccato mi ricordavo commenti di Luciano, negli anni scorsi, pieni di entusiasmo riguardo ai nostri futuri prospetti.
E visto che mi sembra che si siano stretti i cordoni per l’acquisto di giovani da altre squadre, italiane o straniere, il risultato non è molto incoraggiante.
Ma dopo la morte del compianto Casiraghi c’è qualcuno che ha raccolto la sua eredità?
Baccin ha un ruolo anche per le giovani promesse oppure si occupa dei calciatori più grandicelli, in orbita Primavera?
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