La vittoria in Repubblica Ceca contro il Viktoria Plzen costituisce indubbiamente un passo in avanti sul piano della prestazione e un segnale positivo - da prendere comunque con cautela - rispetto alle ultime uscite e in vista di una trasferta molto difficile come quella di Udine di domenica prossima, quando affronteremo quella che è probabilmente la squadra più in forma del momento nel nostro campionato. Contro i cechi abbiamo potuto manovrare partendo da dietro in tutta tranquillità, la squadra saliva compatta accompagnando l'azione e si trovava così pronta a impedire sul nascere ogni loro tentativo di ripartenza. Proprio su una ripartenza abbiamo noi segnato uno dei due goal, mentre l'altro è stato il frutto di un'azione corale ben congegnata. Sotto questo aspetto dobbiamo comunque sottolineare la maggiore difficoltà rispetto alla scorsa stagione, nel trovare la via del goal, anche se è auspicabile che il rientro di Lautaro e soprattutto di Lukaku (magari con una migliore condizione atletica rispetto alle prime uscite) la situazione possa poi migliorare. La perdita di Sanchez (con tutti i suoi limiti) che era praticamente l'unica attaccante che sapeva dribblare e inventare (sarebbe servito un Dybala a costo zero...) e dell'unico giocatore capace di saltare l'uomo in progressione - se non in dribbling - cioè Perisic, sono sicuramente un fattore da questo punto di vista. La trasferta di Udine sarà molto difficile e i progressi visti nella prestazione di Plzen non basteranno. Loro saranno riposati e noi (nonostante il turn over) dovremo scontare la fatica infrasettimanale, servirà un nuovo importante miglioramento.
Tag: segnali positivi
Una bella Inter premia il lavoro di Conte, adesso la squadra va completata: Tottenham – Inter 1-1
La sfida di Londra contro il Tottenham era un test particolarmente probante. L'avversario era molto forte e giocava in casa, presentandosi al suo pubblico alla vigilia dell'inizio del campionato e per la prima volta dopo la finale di Champions disputata alla fine dell'ultima stagione. Eravamo indietro nella preparazione e con una rosa ancora incompleta e diverse assenze tra giocatori non ancora in forma e/o infortuni, eppure per cinquanta-sessanta minuti, nonostante anche lo svantaggio iniziale (poi pareggiato da una rete di Stefano Sensi su assist spettacolare di Sebastiano Esposito) abbiamo tenuto il campo e fatto meglio dell'avversario. Pareggio giusto e che premia il lavoro fatto finora da Antonio Conte e dalla squadra. È tempo adesso di completare la rosa per non sprecare tutto questo patrimonio accumulato e anche la fiducia, che si rinnova partita dopo partita, nel nuovo progetto tecnico.

