Ciò che è accaduto ed è risultato determinante in queste partite è così palesemente contrario ai regolamenti e all'etica sportiva, che non ha bisogno di ulteriori commenti. Da Di Lorenzo, all'arbitro, all'assistente, a chi stava al VAR, tutti si sono resi protagonisti di una sceneggiata che non può avere la minima giustificazione. Stabilito che quel che è successo ha inciso sull'andamento del match e che quindi dal punto di vista del risultato lo stesso appare fortemente viziato da situazioni extra calcistiche che lo hanno indirizzato, c'è però da esaminare che indicazioni la partita ha dato sulla nostra squadra, sui suoi pregi e sui suoi limiti. Accantoniamo il fatto – fondamentale – che senza quel rigore, demenziale per come è venuto, avremmo visto un altro match. Dove dobbiamo migliorare per raddrizzare o capovolgere la situazione? Abbiamo una squadra forte, comunque vada a finire, ma non perfetta e ci sono situazioni su cui lavorare. Anche contro il Napoli, che ha vinto lo scudo e che si è rafforzato, non è stato tutto da buttare. Il nostro gruppo è composto da ragazzi che hanno una tecnica individuale di valore assoluto: se giocano compatti, sanno raddoppiare, chiudere le linee di passaggio, pulire palloni con un palleggio elegante sullo stretto e verticalizzare. Fino al gol erano stati superiori in tutto tranne nella capacità realizzativa: con diverse occasioni anche clamorose, sbagliate o fallite per un soffio. Dopo il gol hanno avuto la forza di reagire, spostare il baricentro in avanti, creare altre occasioni senza concedere nulla. Ma non abbiamo segnato, le forze e la lucidità sono progressivamente calate, ci siamo allungati perché non avevamo più le energie per svolgere tutti il doppio lavoro nei tempi necessari e negli spazi aperti, le ripartenze del Napoli sono state devastanti. Tutto poi è stato peggiorato da errori individuali. La classifica, anche dopo questa sconfitta, resta cortissima, ma se non è questa a impensierire, ci sono lacune che riemergono puntualmente (a Napoli dopo Torino e dopo l’Udinese) e su cui bisognerà lavorare e intervenire al più presto.
