
Camaleontica non tanto per il tipo di gioco, il modulo o l’atteggiamento agonistico che nella sostanza restano immutati, quanto per gli uomini che compongono l’undici iniziale
Ben sette giocatori nuovi su undici sono scesi in campo a San Siro rispetto ai ‘titolari’ di Cagliari, senza che cambiasse l’esito dell’incontro: vittoria netta nostra e zero tiri in porta parati dai nostri numeri uno.
Al momento sembra che non faccia differenza, nei meccanismi complessivi, se gioca Martinez o Sommer; Akanji o Bisseck; de Vrij o Acerbi; L. Henrique o Dumfries; Barella o Zielinski; Mkhitaryan o Sucic; Carlos Augusto o Dimarco.
Se le cose dovessero proseguire in questo modo, potremmo rivedere in parte il giudizio sul mercato (le critiche per aver preso solo seconde linee) e soprattutto dovremmo fare i complimenti a Chivu che ha ‘recuperato’ a certi livelli alcuni giocatori: per esempio Zielinski, de Vrij, gli stessi Calahnoglu e Dimarco, gli ultimi due apparsi in flessione nella parte finale della passata stagione.
Naturalmente prima di dire che abbiamo finalmente due squadre devono arrivare conferme nel tempo e soprattutto è necessario che chi ha trovato meno spazio (Diouf, Frattesi, Pio e Bonny) crescano in modo esponenziale, come del resto è nelle aspettative.
E’ ovvio poi che quasi nessuna squadra può prescindere dai 2-3 uomini guida che hanno una funzione trascinante.
Nel nostro caso si tratta di Calhanoglu (che non ha neppure un sostituto di ruolo), Lauti e Thuram.
Senza nulla togliere ai vari Dimarco, Barella, Bastoni, i tre citati, quando sono al top, risultano imprescindibili, in attesa magari che i Pio soprattutto, ma anche i Bonny e i Diouf crescano fino a emularli più da vicino.
La differenza di classe tra le due squadre era molto alta, come del resto a Cagliari e quindi la partita si giocava a livello tattico e agonistico perché solo una differenza a loro favore su questi piani poteva mettere in discussione il risultato.
Ma, come vedremo dai dati statistici, non c’è stato neppure questo.
Il timore poteva esserci, perché non sarebbe stata la prima volta che squadre tecnicamente inferiori ma schieratesi con una difesa fitta e impenetrabile e con qualche velocista capace di ripartire negli spazi abbia creato problemi a compagini più titolate e attrezzate.
E anche noi, fino al gol un po’ ‘episodico’ di Lautaro, quindi per mezz’ora, avevamo prodotto una supremazia netta si, ma sterile.
Ho letto in giro di elementi frutto del lavoro e delle innovazioni di Chivu che cominciano a evidenziarsi…
Se ci si confronta con i comportamenti della squadra nel periodo finale della scorsa stagione, quando tutti erano iper spremuti, i cambiamenti sono evidenti.
Uno dei fattori sarebbero le corse all’indietro e lo spendersi per la squadra, da parte di attaccanti e centrocampisti.
A me pare che finché ne avevano, per dirla con Ligabue, queste cose ci siano sempre state.
Tutti hanno sempre provato a dare qualcosa in più.
Invece concordo sulla bontà del lavoro psicologico che non era facile: si trattava di appianare divergenze anche profonde, emerse pubblicamente, ma anche di rimotivare la squadra ricordandole e richiamandone l’autostima attraverso la valorizzazione di quanto costruito negli anni, che non poteva essere intaccato da qualche partita sfortunata dopo un’annata eccezionale (e non è stata certo l’unica).
Concordo anche sull’intenzione di non eccedere con il palleggio in uscita e a centrocampo, ma di cercare più la verticalizzazione.
Naturalmente questo non dipende solo da noi, ma in gran parte da come ci aspettano gli avversari: è evidente che contro lo Slavia e in parte contro il Cagliari, squadre che ci aspettavano basse facendo intensità davanti alla loro area, il giro palla con la ricerca del lato ‘debole’ e il tentativo di creare spazi per l’imbucata, fosse inevitabile.
Se l’avversario ci aggredisce alto, la leziosità nelle uscite è da evitare, ma credo che, saltata la prima linea di contrasto, se si può qualunque allenatore preferisce la verticalizzazione.
Come ho già scritto, credo che la differenza fondamentale fra i due ultimi allenatori, almeno a livello di intenzioni, stia nel far correre la palla anziché far salire gli uomini da dietro.
Quindi braccetti e almeno un cc a turno più posizionali.
Questo gioco richiede da un lato punte in grado di tenere la palla, con una che viene incontro e l’altra (oltre a Dumfries) che cerca la profondità, ma impone anche a tutta la squadra di accorciare in avanti, per evitare che tra gli offensivi e il resto ci siano praterie offerte alle ripartenze avversarie.
Finché hai fiato e gambe questo sistema diventa anche un’arma difensiva, perché ti consente di stoppare sul nascere, con il pressing alto di squadra, eventuali ripartenze.
Nelle prime partite il sistema non è stato applicato bene e abbiamo subito tanti gol: due dall’Udinese e quattro dalla juve.
Poi sono venute quattro vittorie, con un solo gol subito complessivamente e almeno due gol realizzati in ogni match.
Naturalmente conta anche il livello degli avversari perché la juve e quell’Udinese non sono paragonabili ad alcune delle squadre incontrate ultimamente.
Però diciamo che, a prescindere da questo, si sono visti movimenti collettivi meglio organizzati e più tempestivi.
Resto dell’idea che sarà fondamentale portare a livello degli altri i 2-3 giocatori che ancora, a giudicare dall’utilizzo ridotto, per il momento non hanno convinto il mister.
L’esperienza dello scorso anno credo abbia dimostrato che se intendi lottare per tutti gli obiettivi devi avere davvero venti giocatori di movimento competitivi, da alternare, naturalmente a turno, ma tranquillamente.
Non sarebbe giusto per altro pensare che i principali problemi siano risolti.
Serve ancora molto lavoro, il sacrificio di tutti e in ogni caso i limiti strutturali che abbiamo più volte sottolineato tutti, restano.
In particolare ci continueranno a mancare la punta estrosa e il centrocampista che abbina classe e fisicità dominante.
Ma con il lavoro si potrà limitare l’impatto negativo di queste lacune e in ogni caso, almeno in Italia, non credo che tutte dispongano di un organico completo per realizzare tutte le varianti di gioco auspicabili.
Quindi, per avere reali possibilità di far molto bene serviranno la crescita di Diouf e dello stesso Bonny, oltre al rafforzamento muscolare (il talento c’è tutto) di Sucic e all’inserimento a pieno titolo e con efficacia per Frattesi.
E’ evidente che la partita l’abbiamo fatta noi, sin dall’inizio e che loro non sono stati in grado di impensierirci seriamente neppure sulle ripartenze.
I dati statistici non potranno che riconfermarci in queste valutazioni ‘impressionistiche’.
Le statistiche
Partiamo sempre dalla più significativa, l’ xG, che fa registrare un clamoroso 3,98 a 0,12 per noi.
Credo sia uno dei dati più netti di queste prime due giornate di CL.
Ma sono anche certo che il loro 0,12 sia tra i più bassi in assoluto che mi sia capitato di leggere.
Questo potrebbe segnalare una combinazione tra efficacia della nostra fase difensiva e modestia rilevante delle loro potenzialità.
I tiri totali sono stati 21 a 3.
I tiri in porta 6 a 1.
I nostri tre gol sono stati segnati tutti da dentro l’area.
Abbiamo battuto 5 angoli a 0 e portato 76 attacchi a 25 e effettuato 14 passaggi in area contro 4.
I passaggi completati sono stati 515 per noi e 362 per loro, ma soprattutto la percentuale di passaggi riusciti è stata altissima: 92% contro il loro 85%.
Il possesso ovviamente è stato nostro con il 57% contro il 43%.
Persino nei dribbling per una volta abbiamo avuto la meglio: 22 riusciti contro 15.
Il discorso diventa un po’ più equilibrato se si passa ai dati ‘fisici’.
Loro hanno percorso 121 km contro 118 nostri,
- c’è stato equilibrio sostanziale per le palle recuperate (39 a 37 per noi),
- ma di nuovo loro hanno portato 19 tackle vincendone solo 1 mentre noi ne abbiamo portati 15 vincendone 4. Tuttavia io su questo ultimo dato avrei qualche dubbio.
Le pagelle
Sommer:
una sola parata, non impegnativa, nei minuti di recupero. Prima solo un’ uscita alta di pugno.
6
Bisseck:
tiene la posizione senza correre grandi rischi e limita le incursioni.
Si prende però un giallo evitabile
6
(Akanji:
esperienza e capacità gli consentono di governare la fascia nel momento in cui gli avversari alzano un po’ il baricentro.
Vince quasi tutti i contrasti.
6.5)
Acerbi:
al solito insuperbile in marcatura, smentisce le tesi…posizionali del suo mister avanzando con decisione dopo aver conquistato la palla.
Il secondo gol trae origine da una sua percussione palla al piede.
7
Bastoni:
si conferma regista difensivo… aggiunto.
Pulitissimo in marcatura, si offre ai compagni per i disimpegni e avvia la transizione.
Suo l’assist per il col del Toro.
7
Dumfries:
tanto lavoro sulla fascia soprattutto in proiezione offensiva, premiato dall’inserimento in area che porta al secondo gol. L’esecuzione sembra facile, ma trovarsi lì, per un esterno, era meno scontato.
6.5
Zielinski:
non ruba l’occhio per centralità ed efficacia nella manovra, ma secondo me gioca una gara attenta e giudiziosa, facendo pesare la sua tecnica.
Contento che Chivu lo stia recuperando.
6
(Barella:
il mister gli fa tirare un po’ il fiato e lo inserisce a partita già decisa.
Lui fa il suo con serietà.
6)
Calhanoglu:
se gioca sempre così il Galatasaray può aspettare.
Si conferma play di assoluto valore europeo; quantità e qualità sia nelle fasi difensive sia quando deve costruire.
7
Sucic:
conferma le ottime indicazioni fornite in precedenza per quanto riguarda tecnica e visione di gioco.
Può e deve migliorare molto sul piano fisico e ovviamente nell’affiatamento con i compagni.
Un po’ lezioso quando spreca una palla gol, ritardando la conclusione che gli viene respinta a portiere… dribblato.
6
Dimarco
vivace e ispirato, spinge molto aiutato anche dalle poche preoccupazioni che gli avversari gli creano nella nostra metà campo.
E’ in condizione e ha voglia di incidere.
7
Thuram:
un’altra straordinaria prestazione nella quale mostra di saper fare di tutto, dalle percussioni in velocità al tener palla per far salire la squadra, ai dribbling per aprire spazi nella difesa chiusissima, sino alle conclusioni.
7.5
(Bonny:
si dà molto da fare, vince qualche dribbling , ma non è mai pulito nella gestione finale. Deve completarsi ma mostra qualità e fisico.
6)
Lautaro:
fa il Lautaro.
Basta questo.
Significa che fa tutto bene: recuperi, contrasti vincenti, riavvio delle azioni, rientro per concluderle.
Segna sia da rapace che da terminale preciso per tempi di inserimento e abilità conclusiva.
8
(Pio:
quando entra, la partita è decisa e l’Inter si preoccupa soprattuto di gestirla.
Così non ha molte occasioni per mettersi in mostra.
In pratica solo una torsione per colpire di testa, mandando alto.
6)
All. Chivu:
non era facile dopo Udinese e juve rimettere in carreggiata la squadra.
Il suo lavoro ha pagato e i miglioramenti si sono visti, anche se servono conferme contro avversari più impegnativi.
Per altro non va dimenticato che lo scorso anno abbiamo perso punti decisivi proprio contro avversari cosiddetti facili.
7
Youth League: Inter – Slavia Praga 2-2
Come credo di aver accennato, domenica ho visto ben 4 partite delle giovanili: U15, U16, u18 dal vivo e U23 in TV.
Mi è spaciuto molto non averne potuto scriver per ragioni di tempo.
Soprattutto per Inter – Torino U18, una partita sfortunata per noi ma condotta a ottimi livelli da entrambe le squadre.
Martedì invece, sempre a Interello ho visto lo scontro di Youth League fra Inter e Slavia Praga.
Brevemente, perché incombe tra l’altro la partita della prima squadra, qualche impressione.
Loro sono una squadra molto forte fisicamente: soprattutto nel primo tempo ci hanno sovrastato negli scontri fisici e nella conquista delle seconde palle.
Il gol (o meglio, l’autogol di Ballo) è venuto su mischia, come su mischia sono venuti gli altri pericoli corsi (in particolare un palo con successivo salvataggio di Marello).
Nella ripresa i nostri sono apparsi più reattivi e hanno subito messo a frutto la miglior qualità tecnica pareggiando su un’azione corale perfezionata da un assist di Zarate e conclusa magistralmente da Zouin.
Per tutta la ripresa la nostra superiorità tecnica ha consentito di riequilibrare abbondantemente il loro predominio fisico, tanto che, dopo qualche buona occasione, un capolavoro di Lavelli ci ha consentito di andare in vantaggio.
Abbiamo continuato ad attaccare e a creare, ma ci sono stati un paio di campanelli d’allarme per qualche ripartenza loro mentre noi, incredibilmente, visto che eravamo in vantaggio, ci siamo fatti trovare scoperti.
La partita si avviava al termine con noi sempre pericolosi, quando in pieno recupero una giocata fantastica di Maressa metteva sulla testa di Vukoje, solo a non più di 5 metri, la palla del 3-1.
Invece Vukoje coglieva la traversa piena e sul rimbalzi, sono ripartiti loro, trovandoci scoerti e arrivando a realizzare il gol del pareggio.
Trenta secondi dopo, al 50′, l’arbitro fischiava la fine.
C’è da recriminare sui due punti persi che probabilmente ci precluderanno la possibilità di proseguire il cammino oltre la fase a gironi, ma c’è da rallegrarsi per la bella (e a quel punto inattesa) prestazione della squadra nel secondo tempo.
E’ stata comunque una di quelle partite che fanno crescere davvero e la nostra prova è risultata di ben altro spessore rispetto a quella fornita 3 giorni prima contro la juve.
Ho letto pagelle molto contrastanti.
Chi ha dato la ‘colpa’ a Ballo e ha giudicato buona la prova dei centrali, chi invece ha considerato meno positiva la prova di Nenna e Bovio e invece sufficiente quella di Ballo.
A me i centrali sono piaciuti e lo stesso Ballo, pur avendo spinto meno del solito e con qualche imprecisione nelle giocate, ha meritato la sufficienza.
I centrocampisti sono stati molto bravi ma forse è mancata un po’ di forza fisica nelle coperture difensive.
Velocissime pagelle.
Taho:
molto reattivo su un paio di conclusioni ravvicinate, incolpevole sui gol.
7
Ballo:
sul piano della corsa ha retto bene il confronto con avversari potentissimi anche in progressione.
Ha spinto meno del solito comprensibilmente ma, meno comprensibilmente, ha sprecato la possibilità di un paio di ripartenze con tocchi fuori misura.
6
Bovio:
è un mio ‘pallino’ e non me lo si deve toccare.
Secondo me ha retto bene un confronto n davvero per niente facile.
6.5
Nenna:
vale il discorso fatto per Bovio, di cui forse è un po’ meno tecnico ma probabilmente un po’ più veloce.
6.5
Marello:
ci si aspettava tanto da lui, non solo per il costo, elevato per le nostre… abitudini, ma per quello che aveva mostrato di parecchio sotto età l’anno prima a Udine.
Invece non fa la differenza e si segnala solo per un salvataggio provvidenziale in mischia.
5.5
Venturini:
lotta, ci mette molta intensità e anche come tecnica è probabilmente superiore ai suoi dirimpettai, che però spesso fanno valere il maggior ‘peso’.
6
Cerpelletti:
vale un po’ il discorso fatto per ‘Ventu’, la tecnica non si discute come pure la visione di gioco e lo spirito agonistico. Dove arriverà lo deciderà la forza che riuscirà a implementare.
6
Zarate:
lui è certamente più esplosivo dei due compagni di reparto, ma anche più istintivo nelle giocate e nel posizionamento. Gioca comunque a buoni livelli e fornisce uno splendido assist per il gol di Zouin.
6.5
El Mahboubi:
potente, veloce, in possesso di un dribbling importante, risulta molto insidioso anche se non riesce mai a fare la differenza.
Si rende comunque molto utile.
6.5
Lavelli:
una grandissima prestazione, come non gli vedevo più fare da tempo.
Sembrava… Pio o anche solo Spinaccè, per come lottava là davanti, tenendo palloni e facendo salire la squadra.
Bravo con il pallone tra i piedi, segna un gol straordinario, colpendo il pallone nell’unico modo possibile per infilarlo in rete di forza e precisione.
7.5
Zouin:
quando gioca così ti domandi perché a volte offra prestazioni piuttosto incolori, insistendo troppo nel dribbling e nelle ‘fumosità’.
I difensori avversari non lo prendono mai e lui mette parecchie palle invitanti per i compagni.
Poi, sull’assist di Dylan, si mette in proprio e realizza un gol spettacolare.
7.5
Moressa:
entra per Venturini e sembra una mossa azzardata, perché Ventu, oltre ad avere un anno in più (e contro questi avversari conta…) è sicuramente più incontrista.
Invece il mister ha ragione, perché ‘More’ salta l’uomo con facilità, ha fantasia per prodursi in giocate importanti e comunque si fa valere anche sul piano fisico, sia da mezz’ala sia quando viene spostato sull’esterno con l’ingresso di Vukoje, al quale fornisce una palla che chiedeva solo di venir appoggiata in rete per chiudere la partita.
7
Kukulis:
entra per Lavelli, sfinito, e fa il suo con grande impegno e combattività.
s.v.
Vukoje:
in pochi minuti, avrebbe la possibilità di chiuderla, diventando l’eroe del match (o uno degli eroi) invece centra in pieno la traversa, solo a 5-6 metri dalla porta.
Anche un po’ di sfortuna.
s.v.
All. B. Carbone:
nel primo tempo la squadra soffre, nella ripresa appare trasformata.
Merito suo, ma, dopo che era già successo un paio di volte, non può consentire che al 49′, in vantaggio di un gol, la squadra prenda un contropiede 4 (avversari) contro 3.
5.5
Luciano Da Vite
Be’ qualcuno aveva ragione: qui sembra che si scrive solo quando le cose vanno male…
Comunque a me è piaciuta molto l’intervista di Chivu.
Quanto a oaktree, se rafforza con i suoi soldi il patrimonio immobiliare della sua azienda Inter, mi va benissimo, sempre tenendo presente che nel calcio il vero patrimonio sono i risultati.
Oggi conto di vedere l’U20 e domani U15 e U16.
Stasera affronteremo una squadra che ha gi stessi punti nostri e che ha vinto a San Siro contro un Milan che poi ha vinto tutte le altre. Servono massima concentrazione e…tante energie
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Questa è un pò la natura del tifoso medio, non solo interista.
La frustrazione va sfogata, spesso online, mentre la felicità viene interiorizzata.
Riguardo la partita siamo stati molto seri e quadrati, e mi è piaciuta l’Inter anche prima del vantaggio casuale per l’atteggiamento di dominio e riconquista alta della sfera.
Si può e si deve migliorare nella capacità di aprire le squadre che si difendono con il blocco basso, ma è un problema comune a molte grandi squadre quando attaccano nelle medesime condizioni.
In partite contro le piccole secondo me Luiz Henrique può darci qualcosa in più di Dumfries nella sua abilità, ancora vista poco, di associarsi meglio nel palleggio con le punte e il centrocampo, e di dare un pò di imprevidibilità palla al piede in situazioni statiche.
Chalanoglu a livello fisico veramente tirato a lucido, non me lo aspettavo su questi livelli di rendimento.
Bonny mi è piaciuto, si vede che c’è tanto talento fisico e tecnico su cui lavorare (ha fatto uno strappo poderoso palla al piede dopo una ruleta di alto livello tecnico che mi ha lasciato a bocca aperta).
Bisseck ha ancora qualche ferita a livello psicologico, si vede che ha perso un pò di sicurezza e sfrontatezza, e gioca molto (troppo?) semplice palla al piede, mentre il miglior Bisseck ha un’ottima conduzione di palla e vede il gioco in avanti molto bene per un difensore.
Sucic coinvolto poco nel gioco, nonostante corra tantissimo per dare opzioni di passaggio ai compagni, però continuo a vedere in lui un crack assoluto del centrocampo, come detto da tanti deve solo irrobustirsi un pò muscolarmente, perchè il motore, i piedi e il senso del gioco mi sembrano di livello mondiale.
Mi piacerebbe che si parlasse più di Under 23, quando riesco la guardo, però con poca costanza.
Mi ha rubato l’occhio Maye, mi sembra potenzialmente un braccetto moderno, con ottimo passo e buona tecnica.
Non conoscendo bene i giocatori, chiedevo un giudizio, a chi li conosce meglio, su chi potenzialmente potrebbe avere un percorso per giocare in futuro in Serie A.
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Non ho visto partita per cui ho poco da dire.
Purtroppo temo l’assenza di Thura (speriamo breve) possa pesare (speriamo di no).
Ogni partita vive anche di episodi: se la sblocchi relativamente presto poi magari si mette bene e hai spazi. Se invece non apri subito finisce per complicarsi.
Con lo Sparta leggo di dominio, ma in coperchio si apre con episodio fortuito. Se non accade magari si complica, nonostante dominio, come più volte abbiamo visto
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Madonny che Bonny….non segnerà forse mai tanti gol ma cuce il gioco in modo straordinario, da play offensivo….in piu difende bene palla e posizione (fondamentali in cui Pio è straordinario). Servono conferme contro squadre piu titolate ma come alternativa è un valore aggiunto senza ombra di dubbio. Stasera, a parte un dumfries un po stanco e poco lucido nell’accompagnare l’azione e sulle seconde palle molto bene tutti. Concentrato e determinato anche frattesi, sale di condizione bare e a mikhy manca solo il gol dopo strappi determinanti. Dimarco ispirato e dietro bene. Unico appunto, ad eccezione di Pio i nuovi sono entrati molli tutti
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Puntarexsu ragazzi con fisico e voglia (e si vede) non è mai un male.
Poi puoi pescare benissimo, bene o meno bene. Ma non importa, nel peggiore dei casi cedi e riparti (vedi Asslani, Zelinski, Buchanan…).
Io con questi ho speranze di vedere progressi, con altri la speranza è che non implodano da un momento all’altro.
Una nota su Barella: che possa essere il suo ruolo dell’ultima parte di carriera? Se così fosse lascerebbe spazio a mezzale più incisive in zona gol, beneficiando di maggiore campo davanti e più spazi perché più arretrato. Vedremo
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Ero felice quando abbiamo preso Bonny e non David a zero (dandogli 6 milioni netti) perché stravedo per questo ragazzo dal suo esordio in A: Milan-Parma lo scorso anno: fu assolutamente dominante e, da allora, è migliorato in tutto tranne, forse, la protezione del pallone (in quella giornata sembrava Lukaku, ora l’ha un po’ persa) ma che potenziale giocatorone…
Per il resto, gara ottima, i veri test li avremo dopo la sosta, ma come diceva anche Luciano, non era comunque una partita semplice.
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Io magari sarò troppo ottimista, come mi dissero tempo addietro, ma è difficile non iniziare a sperare in un’annata di alto livello con questo gruppo di ragazzi.
Abbiamo avuto un calendario abbastanza favorevole, ma stiamo giocando su una nuvola.. le ultime due partite sembravamo una squadra di serie A che fa le amichevoli precampionati con le squadre dilettanti/eccellenza..
Il risultato ieri è ampiamente bugiardo, nel primo tempo potevamo fare altri 4-5 gol , la Cremonese faceva fatica a fare tre passaggi di fila per via della nostra pressione continua e asfissiante.
A livello di gioco, grinta e voglia di divertirsi ma senza specchiarsi questa Inter mi sta impressionando.. sta abbandonando un pò quella leziosità di “siamo forti siamo belli” che si intravedeva nell’ultima Inter inzaghiana.
Bene tutti, sembrano tutti coinvolti e quindi godiamoci il momento in attesa di verifiche più severe (anche se vorrei ricordare che nonostante la fragilità difensiva/sfortuna nell’unico big match con la Juve eravamo comunque padroni del campo.. vorrei rigiocarla adesso quella partita… penso finisca tanto a poco per noi).
Bonny semplicemente perfetto, non tanto per i 3 assist e il gol, ma per come gioca di sponda di prima, la visione di gioco, il senso del calcio che gli viene naturale ed è strano per un ragazzo così giovane (così come per Pio) avere questa maturità calcistica.
Barella molto bene da regista, anche se va visto in quel ruolo in contesti di maggior difficoltà, però rendimento molto più alto rispetto alle ultime uscite da mezzala.
Frattesi mi è piaciuto molto più del solito nonostante non abbia timbrato, ma mi è sembrato più dentro la partita del solito, sia in fase di costruzione ma sopratutto in fase di contrasto. Ieri si è mangiato due gol ma se riesce a mantenere questo atteggiamento e rendimento, si candida ad un ruolo di protagonismo, perchè magari gioca meno bene di altri però in una stagione se trova continuità penso che 10-15 gol con i suoi tempi di inserimento li fa a occhi bendati.
Mikhitarian molto molto bene, se gioca così è difficile da panchinare.. però avere tante alternative in tutti i ruoli può fare bene a tutti.
De Vrij per adesso sta giocando ad un livello molto alto, così come Acerbi.. Per fortuna che non li abbiamo rottamati a causa della loro età (nonostante in verità solo Acerbi è vecchio, De Vrij ha 33 anni che per un difensore centrale non sono tanti..).
Pio nel suo cameo molto molto bene, giocatore potente ma raffinato, ha l’atteggiamento perfetto per giocare a calcio, impegno massimo e rispetto per tutti.
Conclusione finale: abbiamo costruito una squadra che può giocarsela su due fronti tranquillamente con tutti, sia in Europa sia sopratutto in Italia, dove non vedo squadroni ammazza-campionato superiori a noi.
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Per un problema di computer ho perso il testo quasi completato del post su Inter Cremonese.
Non mi sento di…riscriverlo, tanto più che credo siamo tutti d’accordo sul fatto che abbiamo dominato, abbiamo giocato un gran calcio e abbiamo avuto piacevoli sorprese (bonny, ma anche la condizione di Dimarco e la prova di barella da play, per esempio)
Spiace per Diouf, ma credo che crescerà, serve solo tempo, probabilmente, e un pochino per la prova mediocre di Dumfries, che si rifarà certamente.
credo anche si sia tutti d’accordo che la squadra ha dimostrato di aver valori importanti, a prescindere dal fatto che dopo dieci mesi di battaglie, questi valori ci portino qualche titolo.
Del resto le prossime partite con Roa e Napoli ci diranno qualcosa in più.
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sto guardando l’U23 che perde 2-1 essendosi fatta rimontare. Ospitaletto molto più forte. Rispondendo oggi alla domanda di qualche giorno fa, non credo che qualcuno dei nostri giocatori oggi in campo possa essere di interesse futuro per noi. Forse Topalovic che oggi non gioca. Anche gli stessi Cocchi e Spinaccè fanno una gran fatica
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Sono riuscito a recuperare un pezzo del file di Inter cremonese che era stato cancellato. Lo copio come intervento
La città delle quattro ‘T’
Inter Cremonese 4-1
Alle tre ‘t’ tradizionali, tutte molto piacevoli, se ne è aggiunta una quarta che lo è un po’ meno, per i supporter e gli appassionati locali: la ‘t’ di tracollo.
I grigiorossi arrivavano a San Siro sulle ali dell’entusiasmo.
Avevano all’attivo il miglior inizio di campionato della loro storia, erano imbattuti, con nove punti in 4 partite alla pari in classifica proprio con l’Inter, e dopo aver già vinto a San Siro, dove avevano sconfitto il Milan.
Invece al Mezza c’è stato appunto il tracollo, non tanto e non solo per il risultato, ma per come la squadra è stata dominata sul piano del gioco da un’ Inter apparsa in grandi condizioni.
Chiariamo subito: la soddisfazione per la prova dei nostri, che si aggiunge ad altre recenti del tutto positive, è non solo legittima ma doverosa.
Tuttavia un esame obiettivo della situazione ci impone anche di restare con i piedi per terra.
La Cremonese resta una buonissima compagine come lo sono le altre battute e dominate dopo la sconfitta di Torino: Ajax Cagliari e Slavia Praga.
Più che la vittoria in sé rallegra il modo in cui è stata ottenuta, esercitando una superiorità costante e schiacciante.
E’ pur sempre una prestazione importante ottenuta comunque contro una squadra destinata a non occupare le parti alte della classifica.
Ma noi sappiamo, anche a nostre spese che nel campionato italiano nulla è mai facile e scontato.
Come sempre, soprattutto quando si vince in modo così netto, a me piace smorzare innanzitutto la mia tendenza agli entusiasmi eccessivi.
Ci sono alcune considerazioni importanti da fare, in proposito:
In conclusione direi che ovviamente nel calcio conta vincere (purché onestamente) e io non so se vinceremo.
Però mi sembra di poter dire che anche quest’anno passeremo molti fine settimana, e magari non solo, divertenti, perché abbiamo un gruppo solido, con grandi individualità e finalmente ottime alternative ai titolari, oltre a un gioco che è tutto tranne che sparagnino.
Ricordo ancora gli anni di sofferenza del post triplete, quando giocavamo in modo penoso, con interpreti di livello medio basso e ogni partita ci ‘regalava’ una sensazione di impotenza e di mediocrità.
Sarà anche per questo che, anche per un ‘risultatista’ come me, esprimere un calcio divertente e competitivo è già di per sé una grandissima soddisfazione.
Voglio dire che comunque vada a finire, se continuiamo su questi livelli, il bicchiere lo riterrò mezzo pieno, a prescindere.
Del resto ho considerato tra le più positive la scorsa annata, nella quale non abbiamo vinto ma abbiamo giocato un ottimo calcio e siamo sempre stati competitivi, in tutto.
Forse tardi, ma ho imparato che vincere è tutto, ma essere forti è già qualcosa. Tutt’altro che disprezzabile.
E non è mettere le mani avanti, perché l’obiettivo…anche per me resta vincere, senza dubbio.
E veniamo alla partita.
Partiamo dagli schieramenti.
Inter con il solito 352, Cremonese con un 3421 che in fase di non possesso somiglia molto a un 541, mentre in fase di possesso Sanabria, molto mobile, dovrebbe creare gli spazi per Johnsen soprattutto e Vazquez.
In realtà i nostri pressano subito molto alti e i grigiorossi faticano persino ad avviare la fase offensiva.
Dal punto di vista della scelta degli uomini, Calha viene sostituito da Barella, con Frattesi che prende il posto del sardo, mentre Bonny, come previsto, rileva l’infortunato Thuram.
Le rotazioni stavolta sono contenute anche perché dopo la gara ci sarà la sosta.
I nostri chiudono subito la Cremonese nella propria metà campo, impedendole praticamente di ‘uscire’.
Al settimo minuto siamo già andati tre volte al tiro pericolosamente: prima con una conclusione di Frattesi, poi con un tiro da fuori di Akanji.
Chivu sembra rendersi conto che la pressione alta, oltre che un’arma di difesa preventiva, può essere il grimaldello per aprire la difesa avversaria; in fatti al settimo Barella ruba palla, smarca genialmente Bonny, che si era liberato sull’esterno.
Il francese vede l’accorrente Lauti a centro area e lo serve di precisione per il vantaggio.
Credo di poter dire che la soluzione vincente, oltre che dalla bravura di Barella, nasce dallo svariare di Bonny e dalla posizione molto alta di Dumfries, che ‘aprono’ il terzetto di difensori centrali e consentono a Lauti di eludere la marcatura singola.
Tutto molto bello, comunque.
Dopo l’unico tiro della Cremonese, con Sanabria, parato facilmente da Sommer, arriva il secondo gol.
Che può sembrare casuale: tiro di Dimarco deviato in porta da Akanji.
Può sembrare, dicevo, frutto di casualità e in parte lo è, ma va considerato anche il fatto che l’Inter sta occupando con molti giocatori l’ara avversaria.
Il Var però annulla la rete per una millimetrica posizione di fuorigioco
In ogni caso la partita sembra incanalata e la ‘Cremo’ se anche ne avesse avuto l’intenzione, deve rinunciare a un atteggiamento tattico molto difensivo.
Anche se, di fatto, l’inter non le consente mai di ripartire.
Le occasioni, magari non tutte nitidissime, fioccano: prima è Frattesi a impegnare Silvestri, il quale subito dopo è chiamato a un grande intervento su conclusione di Mikhi.
Poi è ancora il portiere a deviare in corner una conclusione insidiosa di Lautaro.
Una girata al volo di poco alta di Mikhi, poco dopo la mezz’ora, fa da preludio al gol di Bonny.
Dopo un’azione irresistibile di Dima sulla sinistra, il francese guadagna il primo palo in anticipo sul suo marcatore e di testa infila di precisione.
Ancora un’invenzione di Dimarco, sulla quale Bonny arriva in ritardo di un soffio, chiude un tempo dominato interamente dai nostri, che hanno sciorinato un repertorio di ottime giocate e soprattutto hanno mostrato una condizione fisica ottimale.
Si va al riposo con una situazione rassicurante e l’unico timore sta nel fatto che, come a volte è accaduto, nella ripresa si entri in campo con eccessiva sufficienza.
Invece i nostri riprendono con lo stsso spirito (e con intatte energie: la catna di sinistra (Bastoni Mikhi Dimarco Bonny)
è assolutamente inarrestabile, mentre a destra frattesi che ha altre caratteristiche, stenta a lgare il gioco con Akanji e Dumfries, il quale tra l’altro non appare in grande giornata.
Per questo dopo una decina di minuti l’olandese, piuttosto contrariato, viene sostituito da L. Henrique.
Le cose non miglioreranno molto, solo che passa un minuto e arriva il terzo gol, grazie a Dimarco che riceve palla da Bonny e dal limite insacca con una prodezza balistica e un po’ di fortuna (l’area era stra intasata…).
Non passano due minuti e ancora il francese serve alla perfezione Barella che con un bel diagonal porta a 4 le reti.
Il carosello di sostituzioni non cambia l’inerzia del match, perché continuano a fioccare occasioni per noi.
Ancora Lautaro, De vrji e Henrique vanno al tiro, senza successo.
Solo a tre minuti dal termine un errore di Diouf, con la squadra sbilanciata in uscita, consente a un altro… interista, questa volta con la maglia della Cremonese, di accorciare le distanze.
Naturalmente il dominio dei nostri è talmente evidente che può solo venir confermato dai dati statistici
l’xG parla di un 4,66 altissimo per noi, contro uno 0,62 dei grigiorossi
Il possesso palla è di 66 a 34 per noi, ma è interessante notare come nel finale del secondo tempo li abbiamo ‘lasciati giocare’ maggiormente, pur senza che venisse intaccata la tendenza generale.
Questo fattore può forse spiegarsi con un nostro atteggiamento meno frenetico, soprattutto dopo il terzo gol e con il loro tentativo di limitare i danni, palleggiando.
I tiri verso la porta sono comunque stati ben 27, contro 3 soli loro
proporzione appena migliore pr quanto concerne i tiri nello specchio: 9 a 2
Da notare che loro hanno tirato solo 3 volte: una parata, un gol e un tiro fuori. Nessun loro tiro è stato respinto, mentre i nostri si sono visti respingere dal ‘muro’ 6 conclusioni.
Dei nostri 27 tiri ben 16 sono stati scoccati da dentro l’area
Per il resto, 13 corner a 1; 15 cross completati a 2
588 passaggi riusciti, con una percentuale dell’ 89% contro 285 (82%).
i passaggi riusciti nell’ultimo terzo sono stati 161 a 30.
A proposito della volontà di Chivu di verticalizzare, i passaggi in avanti riusciti sono stati 320 per noi, contro 77 per la Cremo.
Loro ci hanno superato nei dribbling, 1 a 0, anche se su questo dato ufficialedella FIGC h qualche dubbio.
A livello individuale tutti nostri i primi tiratori (Dimarco con 5 Mikhi e frattesi con 4 e poi a seguire), mentre per i tiri nello specchio comandano Frattesi e Mikhi con due conclusioni
La splendida prestazione di Dimarco è confermata dalla sua presenza praticamente in tutte le graduatorie individuali (tiri, tiri in porta, passaggi riusciti nell’ultimo terzo, occasioni da gol, cross, passaggi riusciti, passaggi chiave) spesso in posizione di primato.
Le pagelle
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Il livello della serie C è avvilente
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Pareggio in extremis dell’Under 23. Per quanto riguarda la Prima Squadra…grande prova dei ragazzi..soprattutto miè piaciuto constatare come si divertissero in campo…certo Cremonese non è un avversario di primo livello,ma davvero un’ottima prestazione…..però adesso piedi per terra…non esaltiamoci troppo
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Mi sembra che Kamate incida di più come esterno, ieri nel secondo tempo a più volte saltato il suo avversario e messo delle palle interessanti in mezzo all’area, Pensate che possa essere quello il suo futuro ?
Ottima prestazione della prima squadra e favorevolmente impressionato da Bonny, dopo la sosta ci attendono delle prove sicuramnete più impegnative, già la trsferta di Roma dirà molto sulle nostre ambizioni.
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Per le nostre giovanili (e quindi per me) non è stato un bel weekend.
L’unic che non ho visto (u18) è anche l’unica che ha vinto e soprattutto ha segnato due gol Pit La Torre, che come sapete è un mio ‘pallino’, una specie di Calhanoglu delle giovanili.
Per le altre non è tanto una questione di risultati, che a volte vengono e a volte no, ma di prestazioni individuali e di squadra. U23, U20 U16 e U15 non mi sono proprio piaciute.
U16 e u15 penso che ora che verrà il freddo non passerò più la domenica a vederle (di solito una gioca alle 11.00 e l’altra alle 13.00; a volte una alle 13.00 e l’altra alle 15.00).
In entrambe c’è poco da sperare, in prospettiva: sono quasi tutti giocatori buoni in categoria, ma mancano quelli che spaccano, che ti fanno vincere e ti riempiono di speranze per il futuro.
Almeno al momento questa è la mia sensazione, anche se entrambe le squadre hanno qualche giocatore da seguire.
Ma nulla di paragonabile a un Pio, un Ale Stankovic o anche solo un Seba, un Di Maggio, un Cocchi, , un Mosconi alla loro età, solo per fare alcuni nomi.
Ci sono giocatori che con il lavoro e la crescita potranno fare benino, ma non vedo il possibile top (tranne forse uno nell’U16 di cui non faccio il nome per scaramanzia).
Per l’U20 ero rassegnato, conoscendo le dinamiche che avrebbero impoverito questo gruppo con la formazione dell’u23.
Tuttavia mi stupisce soprattutto la mancata affermazione di tutti i nuovi, acquistati all’estero negli ultimi due anni: Humanes Zarate, Putsen, Romano, Willimson, Kukulis, Vukoje, i due norvegesi scomparsi dai radar, come lo stesso centrale polacco che mi sembrava interessante e il portiere Adomavicius, che gioca pochissimo.
Per quanto concerne l’u23 secondo me avrebbe un senso se si inserissero acquisti di giovani da inserire in prima squadra nel giro di 12-18 mesi, altrimenti sarebbe solo un costo.
Voglio dire se compri un possibile top del futuro prossimo di 19-20 anni, che si aggregherà alla prima squadra entro 12-18 mesi massimo. Per esempio un Palacios e un Diouf (ammesso che fossero stati scelti bene): giocano lì, fanno esperienza del calcio italiano e all’occorrenza salgono.
Non so, forse sono un po’ troppo negativo e sconsolato,. Spero proprio di sbagliare, ma rispetto al passato mi sembra proprio di vedere troppa mediocrità in quasi tutte le nostre squadre.
Sergio Longoni: sono d’accordo, anche per me Kamaté incide più da ala, ruolo nel quale probabilmente potrebbe far bene anche in serie B
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l’agente Patrick Bastianelli ha scommesso sul futuro di Matteo Spinaccè, protagonista in Serie C con la maglia dell’Inter Under 23: “Lui il nuovo Pio Esposito? Ha caratteristiche diverse. Spinaccè è Spinaccè, può fare una carriera importante. Deve fare un percorso di crescita graduale, quest’anno fargli fare la Serie C con l’Under 23 è stata la giusta scelta. Il prossimo anno potrà fare anche una Serie B da protagonista, ha tutto per arrivare in A ad alti livelli”.
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Spina quest’anno è cresciuto molto, come forza fisica. I movimenti giusti euna discreta abilità tecnica li ha sempre avuti. Sicuramente farà il professionista (intendo A o B). Poi bisognerebbe sapere se Bastianelli, del quale ho comunque stima, sia anche il suo procuratore
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Sembra essere proprio lui il procuratore…però se esagerasse non farebbe il bene di entrambi credo
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@ Luciano.. .”l’u23 secondo me avrebbe un senso se si inserissero acquisti di giovani da inserire in prima squadra nel giro di 12-18 mesi,…”
Beh ,visti i risultati,prenditi un fine -settimana sabbatico…lasciamo decantare il periodo da gatto nero. :).
Per quanto riguarda l’Under 23,concordo con quanto hai scritto,però dobbiamo anche concedere il tempo necessario per lo sviluppo migliore del progetto ,almeno spero sia inteso in questo modo.
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come al solito, Cavasinni batte tutti e li mette a tacere.
Dai nazgul a Del Piero: il giochino è ripartito – continua su: https://www.fcinternews.it/editoriale/dai-nazgul-a-del-piero-il-giochino-e-ripartito-993109
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Marotta, “Oggi il nostro campionato è di transizione, non come negli anni 2000 dove rappresentavamo il ranking migliore di tutti ed eravamo anche competitiva. Oggi il giocatore più importante ti arriva quando ha 40 anni. Noi oggi non in grado di andare a comprare un giocatore come fa il Real Madrid. Mastantuono pagato 60-70 mln; le squadre italiane se vanno a comprare un giocatore 2004-2005-2006 al massimo vanno a spendere 30-35 mln. Inter, Milan, Juve, Roma, Napoli, Atalanta hanno dovuto ricorrere al player trading e alle plusvalenze. La vendita dei giocatori prima era una cosa rara, oggi diventa uno strumento caratteristico del bilancio. Senza le plusvalenze un club italiano non riuscirebbe a presentare un bilancio adeguato. Questa è la grande differenza che c’è tra l’Italia e l’Inghilterra perché i diritti tv inglesi sono 4 volte dei nostri, noi arriviamo a 200 mln, loro arrivano a 3 miliardi. E parlo di diritti tv all’estero.”
Direi che ha chiarito ancora una volta perché in Italia, tutti i club, ormai si vive di plusvalenze. E queste le fai con gente giovane “di passaggio’ accompagnata da qualche ex campione sul viale del tramonto che ti può fare al max un paio di stagioni. Da qui l’obbligo di andare su certi profili da cui poi ricavare quattrini.
Quando si può contare su federazione e lega illuminate…
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Mai messa in discussione l’inferiorità finanziaria dei nostri club rispetto ad alcune società inglesi. Il discorso è sulle italiane. da noi alcune società ogni anno spendono per rafforzarsi, lìInter per anni non solo non ha potuto farlo, ma ha dovuto cedere per abbassare i debiti
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Marotta scrive, giustamente, di una strategia fatta da tutti i principali club italiani nessuno dei quali spende 70 mn per un giocatore.
Il bilan cede Rejnders e Theo. Il Napoli Kim, Kvara e Osimeh. L’Atalanta ogni anno il top va via. Solo gobba vive su altro mondo ma nessuno vuole essere ladro come lei perchè in un paese con un minimo di legalità sarebbe in serie C per ciò che ha fatto negli anni su tutti i fronti: da quello finanziario a quello sportivo.
Inter negli ultimi 4 mercati non ha ceduto nessuno top a cui ha – per me giustamente – riconosciuto maggiori emulenti arrangiandosi con il resto. E’ questo arrangiarsi che pare essere cambiato, ora, con la ricerca di profili che possano crescere e rapresentare i futuri titolari oppure gente da cedere per finanziare altri acquisti.
E’ semplicemente tutto qui.
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resta il fatto che altri hanno fatto registrare passivi di mercato, noi a parte l’ultima stagione, attivi
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Facciamo anche la penultima…diciamo anche che in attivo abbiamo solo chiuso l’anno di cessione di hakimi e lukaku.
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Oggi la Gazza – sempre da rendere con le pizne – cita che Inter rimane la società di A con il monte ingaggi più alto.
A me va bene così
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qualche giorno fa avevo letto che eravamo quarti o quinti
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Questa sera alle 21-30 su rai sport Mosconi e iddrissou impegnati contro gli USA nei mondiali U20
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Ho letto un commento di Maurizio Pistocchi in cui rimprovera l’Inter per aver ceduto Agoume perché secondo lui il prossimo anno verrà ceduto a qualche squadra inglese per 40 milioni.
possibile che sia cresciuto così tanto ? Qualcuno lo ha visto giocare ultimamente ?
per il poco che ne capisco io di calcio mi è sempre sembrato lento e compassato per un calcio ad alti livelli, comunque abbiamo ancora un 10% del suo cartellino
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Ultimamente non l’ho visto giocare. prima era bravino. Se ha messo forza e potenza muscolare può essere diventato effettivamente un giocatore da 40 milioni. ma quando sei costretto a fare cassa subito…
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secondo me c’è un problema serio con gli osservatori che hanno fatto relazioni positive su Palacios e L. Hanrique
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eh sì..mi hai preceduto ,Luciano. Con tutto l’affetto possibile per il ragazzo,ma chi ha deciso per l’acquisto di Palacios a quelle cifre ,dovrebbe farsi un serio esame di coscienza. Luis Enrique ,forse qualcosa lo può dare, ma non certo in fase difensiva. Ed ,anche in questo caso,la cifra spesa è scandalosa…ci saranno motivi che non conosciamo,ma sono troppi i casi di giocatori acquistati a spropositati in relazione al loro potenziale valori
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Io non credo a misteriose spiegazioni. nel calcio capita di sbagliare e di far bene. Prendi Lautaro, Skriniar, Thuram, Onana, (che rivendi a 50 mln), Bisseck, ecc., per parlare solo di alcuni presi non ancora da affermati e poi sbagli Palacios, henrique, forse Diouf (che secondo alcuni abbiamo…rubato al napoli). Capita. Io l’ho detto più volte cambierei Ausilio, ma molto di più tutti quelli che su ogni acquisto hanno fatto decine di relazioni positive. Del resto è vero che un Ds è bravo se ha bravi osservatori, ma il responsabile ultimo è lui che se li sceglie. e sopra cìè il direttore e il proprietario che arruolano e confermano il ds
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c’è, maledetta tastiera (o meglio, maledette le dita pasticcione)
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No dai…capita di sbagliare,ok ..ci mancherebbe di metterlo in dubbio,però onestamente bisogna constatare che sono un pò troppi i casi che lasciano perplessi e comprendo anche gli acquisti esteri per le giovanili….non voglio fare nomi,ma….
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Di questa partita mi è piaciuto solo Leo Bovo. Era un mio ‘pallino’ poi aveva rallentato. ora sembra aver ripreso a crescere. Non di statura, ovviamente.
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Senza essere polemico verso nessuno, nel calcio girano tanti luoghi comuni che vengono ripetuti fino a diventare realtà. Uno è che allenatori come Simeone e Allegri (ne cito solo due per indicare la tipologia) sarebbero solo difensivisti e incapaci di dare un gioco alle loro squadre.
Invece come mostrano i loro curricola sono professionisti eccezionali, che come tali sanno quando è opportuno difendersi, ma quando si deve attaccare hanno schemi e uomini per attaccare le difese chiuse.
Il calcio oggi, in un’epoca in cui si cerca il piacere tutto e subito diventa noioso, se non sei tifoso, rispetto ad altri sport
nel basket e più ancora nella pallavolo, ma anche nel tennis ogni momento della gara è carico di tensione perché può esser decisivo: in ogni momento accadono fatti.
nel calcio se non sei tifoso passi lunghissimi minuti a vedere contese in mezzo al campo, molto noiose.
la colpa non è degli allenatori che conoscono il calcio e fanno il possibile per vincere (che è l’obiettivo di tutti) con le regole date e con gli uomini di cui dispongono.
Secondo me bisognerebbe trovare delle innovazioni che senza snaturare il gioco rendano più conveniente attaccare e rischiare.
Oggi, almeno per me, la partita ideale è quella che finisce zero a zero. Se finisce 5-4 è perché tutti hanno sbagliato molto, come all’oratorio.
Questo da ‘studioso’. Da tifoso naturalmente la partita ideale è quella che finisce almeno 3 o 4 a zero per la mia squadra.
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Dal mio punto di vista, invece, è normale che tecnici diversi abbiano approccio molto differenti, con pro e contro che ciò comporta.
Nel basket è uguale: ci sono tecnici che puntano molto più su difesa e altri più su attacco. I punteggi rispecchiano questi diversi approcci.
Poi certamente chi trova il miglior equilibrio, anche in base a materiale a disposizione, la spunta.
Però credo che le condizioni in cui gareggi debbano essere considerate. Chi fa bene praticamente sempre per me è nettamente superiore a chi fa bene solo in certi contesti.
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Sui ragazzi presi diamo un po di tempo.
Certo, l’auspicio è che Henrique e Diouf siano in grado di giustificare nel tempo spesa fatta, altrimenti sarebbe un problema. Per ora il loro inserimento può essere centellinato ma nel medio devono dare di più.
Al solito, dovrebbero essere molto più forti di chi, Stankovic e Akinsemeiro, è stato lasciato andare per far loro spazio spendendo molti più denari rispetto a quelli incassati.
Palacios credo sia stato un errore rispetto a Leoni. Io capisco voler cercare centrale mancino ma se non lo trovo meglio prendere il miglior prospetto, anche se non esattamente di ruolo.
Poi adatto gli altri. Almeno io la vedo così.
Resto sempre più convinto che nel calcio, non solo inter (ci tengo a precisarlo), certe operazioni siano propedeutiche ad altre, diciamo così. Galliani era famoso per allungare rosa milan con gente improbabile il cui procuratore, di volta in volta, aveva favorito presa di kaka, ecc.
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continuo a non fidarmi delle voci maligne, a chiunque si riferiscano, persino a Galliani.
Anche l’Inter su Kirill Glebov, nuova stella del CSKA Mosca: se non costa più di 15/20 milioni (cioè se non c’è concorrenza) magari i soldi li sborsano
Personalmente non sopporto tutti quelli che OGGI tirano contro Inzaghi…
Io non so nulla di bilanci, nulla di trame oscure. So che con la vecchia proprietà la sua dirigenza e l’allenatore scelto, siamo arrivati due volte vicinissimi al tetto del mondo. nessuna italiana è stata capace di avvicinarsi a queu livelli. nessuna ha aumentato in maniera comparabile stima internazionale e …introiti
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Mi spiace Luciano, ci sono numerosi esempi di scelte non razionali ma condizionate da altri fattori.
Te ne cito alcuni perché lampanti: il fratello di Donnarumma stipendiato a un milione di euro, il cugino di Kaka, Rivas imposto da Paco Casal casualmente nell’anno del rinnovo di Recoba, ecc.
Questi sono stati casi noti per via di esplicitazione dei gradi di parentela ma sono il probabilissimo segnale di una rete malsana di procuratori di cui le società sono vittime.
Mi rifiuto di credere che certi acquisti, ripeto non solo nostri, siano stati effettuati sulla base di relazioni poi rivelatesi errate: questa cosa può succedere ma certi soggetti non erano di livello accettabile ad una primissima occhiata per evidenti gap fisici e tecnici che un osservatore non può non aver notato.
La logica del io faccio un favore a te e tu a me esiste un po ovunque (purtroppo) a danno della meritocrazia. Il calcio non credo ne sia esente, anzi con i soldi che girano è più soggetto. Le proprietà lo sanno e assecondano, tranne qualcuna che è sempre infilata, guarda caso, in beghe contrattuali (stile lazio).
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Concordo con Roberto. Ti ricordi per esempio Antonio Pacheco? Rodrigo Digao e al giorno d’oggi diremmo Tomas Palacios….gente che con il calcio non ha nulla a che fare
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Esatto Sergio. Io posso capire errore su Lazaro, per fare un esempio, che non si è rivelato un buon giocatore ma è comqunque in grado di giocare a discreti livelli.
Ma certi soggetti – Pacheco hai ragione, era uno dei tanti – non è possibile siano arrivati in top team per via di un normale processo di scouting. Mi rifiuto di crederlo
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Io non credo affatto ai procuratori cattivi e alle società sotto ricatto.
Semmai credo ad accordi che convengono ad entrambe le parti. la riprova c’è stata anche di recente, quando un giocatore che aveva già fatto le visite mediche con noi è stato respinto perché le condizioni non convenivano alla nostra società
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Certo che conviene ad entrambe le parti: per avre il Kakà di turno mi viene imposto ingaggio del cugino, per far formare Recoba (per Inter fondamentale) viene imposto anche l’uruguagio scarso, ecc.
Ma ciò conferma, non smentisce, che certe operazioni sono dettate da tutto fuorchè da relazioni di campo
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nl posticipo di oggi l’U18 batte 2-1 il Milan e si avvicina alle zone alte della classifica. tra poco il post sul (bel) weekend delle giovanili. Se per un acquisti invece di pagare 3 milioni di mediazione ne pago due e prendo un giocatore ‘inutile’ ,risparmiando nel complesso, per me va benissimo
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Va bene, probabilmente Moratti e Berlusconi erano così tirchi che i ds i allora dovevano accontentarsi del fratello di Donnarumma, il cugino di kaka e i protetti di Casal perché non potevano spendere di più.
Proprio loro eh, non altri
È proprio vero che non si finisce mai di imparare
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Non si finisce mai di fare polemiche inutili, sterili e pure dannose.
Post inviato
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”Anche l’Inter su Kirill Glebov, nuova stella del CSKA Mosca: se non costa più di 15/20 milioni (cioè se non c’è concorrenza) magari i soldi li sborsano”
Luciano, perdona, ma questa non è altrettanto inutile e sterile?
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Nessuna polemica Luciano, ma fatti: mi vuoi veramente dire che il Bilan prendere come terzo (!) portiere il fratello del titolare e gli da un milione perchè ci crede veramente o perchè non aveva i denari per prendere di meglio (un milione al terzo??)?
Idem il cugino di kakà quando il brasiliano doveva rinnovare o i protetti di Casal (inguardabili) quando a rinnovare (toh, che caso) doveva essere Recoba?
Eh dai, come si fa a ritenere, con il potere che Uefa ha dato ai procuratori, che non nel calcio non ci sia una sorta di “pizzo” da pagare?
Ovvio che Inter e Bilan lo sanno ma pur di tenere i loro giocatori accettano questa extra spesa. Queste cose ai top club capitano spesso
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Prmetto che a me piace parlare delle cose che conosco direttamente o, in rari casi, di cose che mi sono state riferite da persone di mia fiducia. Per esempio se vodo una partita dico se secondo me hanno giocato bene o male; se vedo un giocatore dico che cosa penso di quello che ho visto. Se vedo che passano anni senza che l’Intee prenda giocatori di un certo costo, dico che si è fatto un mercato al risparmio.
Di bilanci e simili non mi piace parlare, primo perché non so come e perché sono stati concepiti e fatti materialmente, poi perché so che nons empre i bilanci ufficiali corrispondono a quelli reali, infine perché sono consapevole di non essere un esperto, anzi…
Sulle operazioni di mercato ho delle idde, forse delle fantasie, che però a me sembrano la spiegazione più logica e meno sconveniente.
Per esempio io direttore, che devo per lavoro rispettare un bilancio (non io Berlusconi o Moratti) prendo il giocatore X.
Il suo procuratore mi dice: “gurda la mediazione è di 3,5 milioni. Se ti va bene me ne dai 2 e dai 1 milione a un mio giovane protetto.
Così tu risparmi 500.000 euro, io posso poi piazzare il giocatore che essendo andato all’Inter avrà un valore maggiore e nello stesso tempo posso trovare nuovi giovani attratti dal fatto che io piazzo i miei anche all’Inter.
E’ un’invenzione, una delle tante possibili (come quella che ci sia una sorta di ricatto del procuratore) ma a me sembra più credibile. Anche perché Berlusconi e Moratti non hanno bisogno di quegli eventuali 500.000 euro risparmiati, ma non sono neppure così c…i da farsi fregare ripetutamente da un loro dipendente.
Comunque, tu libero di pensare male, io libero di credere che per pensare male ci vogliono le prove e non i sospetti, più o meno fondati.
certo che non credo esistano al mondo due persone più antitetiche nel modo di pensare, proprio su tutto. E’ solo una constatzione, non vuol dire che penso di avere ragione io
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Lo so che il mio esempio + assolutamente puerile, ma era solo un’invenzione per far capire che secondo me nessuno firm con un coltello alla gola. Se due parti firmano uno o più contratti è perché ritengano entrambe che siano convenienti per loro
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Post ricevuto Luciano, lo pubblico entro stasera.
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Post online https://buu.zone/2025/10/14/finalmente-un-buon-week-end-per-le-nostre-giovanili/
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