Giovanili: un weekend tendente al grigio

Foto: le formazioni di Inter e Parma Under 20 prima del calcio d’inizio della partita del Campionato Primavera. Risultato finale: 0-0.

Per la prima volta in questa annata calcistica sono scese in campo tutte le squadre del nostro settore giovanile.

Sei partite, tra l’altro tutte giocate a Milano o nelle vicinanze.

Per motivi di contemporaneità ho potuto assistere solo a quattro, delle quali cercherò di fare un breve resoconto.

Ho scelto di vedere Under 15, Under 16, Under 18  e Under 20.

C’era un motivo diciamo logistico perché Under 16 e Under 20 hanno giocato una dopo l’altra a Interello, come il giorno dopo hanno fatto Under 18 e Under 15.

Ma c’erano anche altri motivi: l’U17 giocava al Vismara, in un ambiente che non mi piace e l’U23 che avevo già visto tre volte, non mi entusiasma.

Credo di aver scelto… bene, perché le due partite che non ho visto le abbiamo perse, mentre nelle 4 viste abbiamo ottenuto due vittorie un pareggio e una sola sconfitta.

Va subito detto che il bilancio complessivo è insolitamente negativo per i nostri colori perché, tra l’altro nella giornata in cui giocavano tutte in casa, tranne quella al Vismara, che è sempre Milano, tre sconfitte, due sole vittorie, un pareggio sono un bottino assolutamente insufficiente.

Le cause a mio parere sono almeno due:

  • la scelta di formare l’U23, che paghiamo come l’hanno pagata a suo tempo juve, Atalanta e Milan.
  • l’U23 non solo svuota l’U20, catturando i migliori o i più pronti, ma questo a catena si ripercuote sulle altre categorie perché i migliori devono salire a colmare i buchi lasciati da chi ha fatto il salto.

Sulle difficoltà che avrebbe incontrato l’U23 non avevo dubbi, sorridevo quando leggevo: “Ma perché non fa giocare qualche Primavera?”

I nostri migliori primavera, molto forti in categoria, giocano in B e non sono proprio titolari.

Una buona squadra di serie C mediamente è molto più forte di una Primavera.

Terrei presente questa scala di giudizio:

  • Chi diventerà un buon giocatore, dopo la Primavera va in C;
  • Chi può sperare di diventare un ottimo giocatore, va in B;
  • Chi può sperare di diventare un campione va direttamente in A (magari non subito nell’Inter).

Poi ci sono le eccezioni.

Ritornando all’U23, certo ci sono stati degli innesti ‘esperti’, ma non potevano bastare e si sapeva.

Comunque dal mio punto di vista non più di 5 giocatori di questa squadra possono avere prospettive di un certo interesse e non a breve.

Anche la Primavera in teoria non mi entusiasma, ma qui i motivi sono altri.

Se consideriamo che possono giocarvi i 2006 oltre a 5 fuori quota, mentre noi abbiamo mandato a giocare tra i professionisti molti 2006 e addirittura diversi 2007, non schieriamo fuori quota e non abbiamo concluso acquisti rilevanti (anche perché… giocherebbero in U23), si capisce come la differenza di età sia un ostacolo non sempre colmabile.

Basti pensare che ben 11 dei 15 Primavera scesi in campo contro il Parma erano 2007 o 2008 e che in panca sedevano altri 2008.

Infatti non abbiamo acquistato per la Primavera nessun 2006 e un solo 2007: tutti gli altri arrivi sono dal 2008 al 2011.

Per questo il risultato ottenuto contro un Parma che era primo in classifica e che ora è secondo proprio per i due punti persi contro di noi, non lo considero affatto negativo.

L’unica vera sorpresa è dunque la sconfitta interna dei 2010 Campioni d’Italia uscenti, contro il Como.

Di questo parleremo più avanti.

Ma veniamo ai brevi report delle 4 partite che ho visto.

Under 20: Inter – Parma 0-0

Questi i giocatori scesi in campo per noi:

Taho

Della Mora (Ballo), Nenna, Bovio, Marello

Venturini (Moressa),Cerpelletti, Zarate (Vukoje)

Iddrissou, Lavelli (El Mahboubi), Pinotti (Romano)

Come si vede, c’erano solo tre 2006, gli altri tutti 2007 o 2008.

Il Parma dal canto suo sembra aver fatto tesoro della lezione del Lecce che vinse il campionato: tanti giocatori stranieri, tra campo e panchina, presi probabilmente spendendo meno rispetto a giovani italiani di pari valore.

Il Parma inoltre ha schierato tre ex delle nostre giovanili.

Ai tempi erano tre ragazzini che mi piacevano moltissimo e sui quali avrei scommesso. 

Poi Ciardi se n’è andato in Austria per motivi economici, gli altri due sono stati ceduti per questioni di forza fisica carente, non certo per la tecnica.

Probabilmente nessuno dei tre arriverà ad altissimi livelli, ma oggi in categoria sono tutti dei top.

Comunque la partita è stata molto equilibrata, anche se forse l’occasione migliore è capitata ai ducali con la splendida rovesciata di Tigani che a parere mio e degli altri spettatori accanto a me è stata deviata sul palo da Taho.

Il mister ha provato più volte a cambiare le carte in tavola. Partendo con un tridente offensivo formato da Iddrissou, Lavelli e Pinotti, per poi passare a Romano Iddrissou El Mahboubi.

Anche  dietro e in mezzo ha fatto dei cambi, sostituendo Della con Ballo e un confuso Zarate con Vukoje.

Nei minuti finali addirittura ha inserito Moressa, solitamente un esterno dal dribbling facile, al posto di Venturini, il migliore dei centrocampisti, per l’assalto finale.

Il gol non è venuto, ma, considerando tutti i ragionamenti precedenti per me la prova dei nostri è da considerarsi positiva.

Pagelle

Taho:

non ricordo grandissimi interventi, a parte la deviazione probabile sulla rovesciata di Tigani. In ogni caso il nostro portiere ma ha dato sempre un’impressione di assoluta sicurezza

7

Della Mora:

un po’ in difficoltà contro i forti attaccanti ducali, limita molto la spinta offensiva, che sarebbe il suo forte.

6-

(Ballo:

ingresso molto positivo. Spinge ma, grazie alla notevole velocità, rientra e assicura copertura.

7)

Nenna:

molto cresciuto, disputa un’ottima gara. Per la sua velocità si integra perfettamente col compagno di reparto.

7

Bovio:

ancora un’ottima prestazione del centrale 2008 che a mio parere è tra i candidati a una carriera importante.

7

Marello:

altro 2008 su cui si ripongono molte speranze. Non gioca una delle sue migliori partite, ma conferma di avere fisico, personalità e un sinistro educato.

6.5

Venturini:

forse il migliore in campo, insieme ai due centrali.

Ha tecnica, grinta e dinamismo.

La crescita sul piano della potenza muscolare  sembra averlo reso molto importante in categoria.

7

(Moressa:

sostituisce ‘Ventu’ negli ultimissimi minuti finali per tentare l’estremo assalto. Non ha il tempo per mostrare le sue doti di creatività.

s.v.)

Cerpelletti:

buona prestazione, ordinata ed efficace sia in fase di copertura sia nella transizione offensiva. Dal ‘Cerpe’ però ti aspetti sempre qualcosa di più.

6.5

Zarate:

pur essendo anche lui sotto età (2007) dovrebbe fare la differenza. Invece arranca in mezzo al campo, dando sostanza ma poca qualità.

5.5

(Vukoje:

dovrebbe dare la qualità che non c’era con Dylan, ma incide poco anche considerando il fatto che è sotto età di due anni.

Ormai lo si conosce: giocatore elegante che deve crescere agonisticamente.

6)

Iddrissou:

non riesce a essere decisivo, anche perché ormai tutte le squadre sanno che può fare la differenza con le sue progressioni, la tecnica e la potenza fisica e si preoccupano di neutralizzarlo con marcature plurime.

Prova a sfondare a destra, a sinistra  e nel mezzo, crea pericoli ma non va a bersaglio.

6.5

Lavelli:

si batte nell’area degli emiliani con buone iniziative ma sembra aver smarrito la vena di goleador che lo caratterizzava sino agli allievi.

5.5

(El Mahboubi:

qualcosa in più fa vedere, almeno sul piano della grinta e del dribbling.

6)

Pinotti:

Mi aspettavo qualche giocata decisiva da uno dei pochissimi 2006 in campo.

Invece la prestazione risulta abbastanza anonima.

6-

(Romano:

pochissimi minuti che non consentono una valutazione.

s.v.)

All. Carbone:

questa volta la squadra è equilibrata, regge bene il confronto con un avversario molto forte e prova in tutti i modi a sfondare.

Non ci riesce per la giornata poco esaltante di qualche giocatore offensivo. Anche se va considerato pure il valore degli avversari.

6.5

Purtroppo per un impegno mercoledì non potrò vedere la partita di YL, ma temo che, se non scenderanno alcuni degli U23 in età, non finirà troppo bene.

Under 16: Inter – Como 0-1

Una sconfitta davvero inaspettata per i campioni d’Italia in carica.

Intendiamoci, anche lo scorso anno il Como era stato un avversario difficile, ma iniziare il campionato con una sconfitta in casa era proprio imprevedibile.

Tuttavia a mio parere hanno giocato un ruolo determinate due fattori: non c’era in campo nessun nuovo acquisto e soprattutto negli ultimi mesi la crescita ‘muscolare’ dei lariani è sembrata nettamente più importante rispetto ai nostri e ha colmato il gap tecnico che in precedenza ci aveva permesso di imporci.

Se infatti il primo tempo è risultato abbastanza equilibrato, nella ripresa i lariani hanno preso il sopravvento e oltre al gol del bravissimo Gardanini, ispirato dal possente centravanti Cauli, hanno impegnato più volte  Costante, autore di interventi decisivi, che ‘spiegano’ la recente convocazione in nazionale.

I nostri non sono quasi mai stati veramente pericolosi e anche l’assenza del bomber  Serantoni, decisivo anche nello scontro scudetto contro la Fiorentina lo scorso giugno, può essere un alibi valido

A mio parere i nostri hanno schierato una formazione tecnica ma leggerina, perché contro una squadra fisica mettere contemporaneamente i due Omini (bravissimi entrambi) e Penta, mi sembra un po’ un azzardo.

Se poi si aggiunge che Castellarin come punta centrale non ha avuto nessuno spunto degno di nota e che anche i centrocampisti  Ferri e Marchesi, lo scorso anno assolutamente dominanti, hanno incontrato delle difficoltà, si comprende come sia potuto maturare questo risultato negativo.

Le notazioni positive riguardano, oltre al già citato portiere Costante, i quattro della linea difensiva, tutti espressisi sui livelli per loro consueti.

Questo l’undici schierato inizialmente dal mister Dellafiore:

Costante

Foroni, Forlani, Di Carlo, Barcella

Marchesi, Omini G., Ferri

Omini P., Castellarin, Penta

Come si vede la qualità non mancava ma l’attacco, con Castellarin, l’unico fisicato poco efficace, appariva certamente ‘leggerino’.

Vediamo comunque i voti che mi sento di esprimere.

Costante:

sicurissimo e molto reattivo. 

7.5

Foroni: 

affidabile sia nella spinta che in fase di interdizione.

7

Forlani:

è uno dei ragazzi su cui punterei di più in prospettiva.

7

Di Carlo:

una prova all’altezza del compagno di reparto.

7

Barcella:

spinge meno del solito forse, ma copre bene.

7

Marchesi:

se la cava ma è meno determinante del solito

6.5

Omini G.:

la classe è evidente anche se soffre un po’ fisicamente.

6.5

Ferri:

non mi è sembrato il giocatore dominante della scorsa stagione.

6.5

Omini P.:

qualche bello spunto, ma aveva poca assistenza per poter bucare la difesa lariana.

6+

Castellarin:

ha fisico e corsa, mi aspetto sempre che si affermi, ma non convince mai in pieno.

5.5

Penta:

bravino e si sapeva, ma poco incisivo, alla fine.

6

I subentrati non sono riusciti a cambiare l’inerzia della gara.

Under 18: Inter – Napoli 4-0

Era forse la partita che aspettavo con maggior interesse, insieme a quella degli U15, perché erano in campo diversi nuovi, qui, e conoscevo poco i ragazzi dell’under 15.

Le aspettative non sono state tradite, sia per la presenza di alcuni nuovi acquisti, sia per la prestazione di squadra, sia – last but not least – per il risultato che non guasta e dà autostima.

In realtà la partita per tutto il primo tempo è stata di quelle che piacciono a me: equilibrata, con le due squadre che cercavano di vincere e producevano una continua alternanza di azioni, ma con le difese che non andavano… al bar come succede in certe partite con tanti gol.

Poi è successo quello che accade quasi sempre quando lui è in campo.

Il ‘mio ‘Pit’ l’ha sbloccata con l’ennesima conclusione vincente dal limite e la partita è cambiata.

Il raddoppio di Franchi con una bella stoccata sul primo pallo dopo un’azione corale ha  consentito ai nostri di rallentare i ritmi, lasciar giocare gli avversari e colpirli con la nostra incisività.

Così segnano ancora i subentrati Carrara e Fofana, quest’ultimo grazie alla generosità del bomber di Nembro, che offre all’ex bresciano  l’occasione di insaccare a porta vuota.

Finalmente ho visto anche dei nuovi acquisti che mi sembrano davvero interessanti, a cominciare dal centrale polacco Mackievitz, fino all’esterno 2009 Konteh (ex Valencia) e anche al centravanti Strand, un po’ macchinoso ma sul quale penso si possa lavorare.

Troppo poco ha invece giocato l’altro norvegese Arntzen, per consentire un giudizio anche provvisorio

Ecco comunque la formazione:

Adomavicius, 2009 (Locatelli, 2010)

Lissi (Moranduzzo), Pavan, Mackievitz, Sorino

D’Agostino (Grisoni Fasana), La Torre (Arntzen), Putsen (Mancuso)

Konteh 2009, Strand (Carrara), Franchi (Fofana)

Le pagelle

Adomavicius:

per me uno su cui puntare forte, in prospettiva.

(Locatelli:

non impegnato nel poco tempo a disposizione.

s.v.

Lissi:

il treno è tornato, la fascia è sua.

7

(Moranduzzo:

non è una riserva, ma una sicurezza.

6.5)

Pavan:

prestazione di assoluto livello contro avversari non facili.

7

Mackievitz:

se il buon giorno si vede dal mattino è tanta roba. Fisico, personalità, tecnica.

7.5

Sorino:

Davide è uno dei miei pupilli da tempo.

Quando parte in fascia io comincio… a godere. 

Solita prestazione importante.

7

D’Agostino:

le giocate le ha sempre avute, ma dallo scorso anno è diventato anche più efficace nei contrasti e nei recuperi. Completo.

7

(Grisoni Fasana:

credo venga da un infortunio: ha messo minuti nelle gambe.

s.v.)

La Torre:

è il Calhanoglu dei 2008, ormai ufficialmente.

Forte nei contrasti abile in regia, determinante nel calciare dal limite.

8

(Arntzen:

pochi minuti a partita chiusa non consentono una valutazione.

s.v.)

Putsen:

secondo me Dino può e deve dare molto di più.

Perché ne ha i mezzi e il fatto che i compagni lo cerchino spesso conferma il mio pensiero.

6

(Mancuso:

era uno dei giovani più promettenti.

Un bruttissimo infortunio lo ha fermato per un anno e mezzo.

Importante che sia ripartito, speriamo di rivederlo al suo top.

s.v.)

Konteh:

sembra un giocatore di prospettiva, su cui puntare. Fortissimo in progressione e abile nella conduzione della palla, credo abbia ampi margini di miglioramento

7

(Vukaj:

una mezz’ora giocata a buon livello.

6.5)

Strand:

grezzo, ma sembra possedere un materiale fisico e tecnico interessante, su cui si può lavorare

6+

(Carrara:

in mezz’ora fa un gol e ne regala al compagno di reparto  un altro. Che pretendere di più?

8)

Franchi:

Mirko è sempre stato un giocatore in possesso di colpi importanti e che vede la porta.

Ora sembra essersi irrobustito e non ha sofferto il passaggio in fascia, come mostra il bel gol e non solo.

7

(Fofana:

meno di venti minuti, ma quando parte riesce a essere devastante anche in poco tempo. Deve dimostrare di saper giocare con la squadra.

7)

All. Fautario:

ha presentato una squadra forte, credibile e ben organizzata.

Ha fatto tutta la trafila nelle nostre giovanili da giocatore. La sta facendo da allenatore.

7

Under 15: Inter – Como 2-1

E’ stata una bella partita, che i ragazzi di Solivellas hanno condotto in porto restando sempre in controllo.

Si deve riconoscere che ormai i lariani si possono considerare la nuova Atalanta, almeno per quello che riguarda le categorie giovanili minori.

Quindi che siano partite vere a questi livelli è ormai assodato.

I nostri sono scesi in campo con un 433 classico:

Spano

Ottaviani, Mazza, Pietraru, Parisi

Tedesco, Sanogo, Grigioni

Sare, Giovannoni, Zoumbare

In panchina: Beretta, Livella, Torre, Barattieri, Rigamonti Fall e Pititto.

I nostri hanno fatto la partita, senza correre grossi rischi e cercando ripetutamente di sfondare sulle ali dove Sare e Zoumbare avevano un passo superiore.

Tuttavia come spesso succede con questo modulo il centravanti Giovannoni rimaneva spesso troppo isolato, perché i tre centrocampisti manovravano più che essere incursori.

Casualmente il primo gol è venuto proprio su una ripartenza, con Giovannoni che si involava, evitava il suo marcatore e concludeva in porta con un gran tiro a giro, sotto la traversa.

Dopo il raddoppio, realizzato dal nuovo entrato Rigamonti, la girandola di cambi e l’intenzione di gestire il risultato hanno dato un po’ di coraggio ai lariani  che a pochi minuti dal termine sono riusciti a dimezzare.

Tuttavia i ragazzi di Solivellas non hanno corso più rischi e anzi hanno sfiorato una nuova marcatura.

Trattandosi della prima volta che vedevo la squadra evito un’analisi dettagliata delle prestazioni individuali.

Il portiere Spano, senza essere impegnato in interventi straordinari, mi è sembrato sicuro e reattivo. Poi mi sono piaciuti i due terzini: il sinistro, Parisi, forse è più avanti con lo sviluppo muscolare, ma anche Ottaviani, che sotto quel profilo ha maggiori margini di crescita, ha grinta e qualità.

In mezzo Mazza spicca per la sua statura e tutte le palle alte sono sue oltre a vincere molti contrasti. Certo dovrà migliorare in agilità e non saprei dire come se la cava in appoggio.

Il suo partner, Pietraru mi è sembrato integrarsi bene perché ha più agilità e rapidità.

Il numero 19 Grigioni mi è molto piaciuto per come governava il centrocampo nelle due fasi, ben supportato dal numero 4  Tedesco.

L’altro centrocampista, Sanogo, ha attitudini più spiccatamente offensive. Il discorso su di lui è in qualche modo applicabile anche ai due esterni offensivi Sare e Zoumbare.

I tre, tutti italiani di origine africana, hanno potenzialità rilevanti, soprattutto progrediranno tatticamente e nel gioco di squadra.

Infine Giovannoni ha avuto poche palle giocabili, ma ha confermato quanto di buono si diceva su di lui come uomo gol.

Fra i subentrati ho notato soprattutto Rigamonti e non solo per il bel gol, ma per alcune giocate interessanti.

Comunque sono tutte impressioni labili, che necessitano di conferme plurime per diventare attendibili.

Luciano Da Vite

35 pensieri riguardo “Giovanili: un weekend tendente al grigio

  1. Non credo di aver mai sentito una frase per me più inccettaile di questa: “un giocatore in declino non deve più far parte della rosa”,

    Intanto chi decide se un giocatore è in declino? per me, l’allenatore non il “popolo”come giustamente dice Chivu. Poi io escluderei anche Lauti che da un po’ di tempo appare in declino, rispetto al miglior Lauti. E Barella…

    Il calcio è un’altra cosa: ci sono i periodi favorevoli e i periodi negativi. per tutti. E non puoi buttare a mare tutti solo perché hanno un periodo negativo.

    Gli equilibri di spogliatoio non contano nulla: in terza categoria, dove gli allenatori non hanno autorevolezza e personalità, forse si.

    In serie A il discorso è diverso.

    Io non escludo che qualche volta un allenatore abbia tenuto presente il parere di uno o più senatori, Per esempio se fossi stato l’allenatore dell’Inter a quei tempi avrei sentito sempre il parere di cambiasso, non per compiacenza, ma per…competenza.

    Poi decido io, tenendo presente tutto.

    Nel caso di Sommer per me il ragionamento è chiarissimo e irrefutabile: ho due portieri e devo giocare ancora 50 partite. Se escludo il titolare dopo un match chiave in cui il popolo (ancio che ne faccio parte) lo indica come il colevole lo distruggo psicologicamente e resto con un portiere per tutta la stagione.

    Io lo difendo e il modo di farlo è confermarlo, per dimostrare che non sono un cagasotto al servizio delle pressioni sa osteria. E per dimostrare alla squadra che sono leale, che non rovescio suun giocatore la responsabilità di una sconfitta.

    gradualmente e in situazioni meno di tensione, darò spazio anche al secondo portiere e se mi convincerà di essere al momento superiore, giocherà lui.

    ma ho salvato l’altro portiere dal linciaggio pubblico. E, se credo che sia una situazione di responsabilità parziale e occasionale, anziché accantonarlo, farò leva sul suo orgoglio per recuperarlo al top.

    Altrimenti prima di una partita facciamo un sondaggio tra i tifosi: ditemi tra i 25 nostri giocatori chi scegliereste. E poi eseguo.

    Il calcio è una cosa blla, le malignità meno.

    "Mi piace"

  2. Rispondo qui all’amico Tullio: a Footbal Manager si gioca se si sostiene che un professionista guarda solo e soltanto allae prestazioni – e quindi ai fatti oggettivi – non facendosi influenzare da nessun altro fattore.

    Per me non è così. Se così fosse avremmo un grosso problema con il ns prossimo portiere titolare che, peraltro, è un 1998, non un ragazzino alle prime armi.

    Qundi non credo sia così peregrino sostenere che certi “equilibri” pesino molto e possano, purtroppo, rischiare di influenzare negativamente i risultati.

    A me sembra che Bisseck, per fare un esempio, quando ha steccato una partita è stato accantonato senza problemi così come Sucic dopo Udinese. Più difficile è invece panchinare il Sommer di turno o lo scorso anno lo spompato Micky di fine stagione, ecc. Accade anche da altre parti, eh, prima che parta la difesa d’ufficio

    "Mi piace"

  3. E quindi Roberto …mi vuoi dire che ,quando un giocatore sbaglia una partita,lo si accantona.Che poi è tutto da dimostrare che Sommer abbia tutte queste colpe ;forse poco reattivo ,ma non mi sembra che si possa sostenere che fossero tutti tiri parabili.Poi,al solito,parte il “tiro al piccione”, specie sui social ,e tutti si accodano.E puoi dire che ha sbagliato solo Sommer o ci sono state altre superficialità e disattenzioni ?

    "Mi piace"

  4. Luciano…ritengo che le difficoltà ,dovute alla nascita della Under 23 della “ piramide “del settore giovanile fosse scontata nel primo anno. Non puoi nemmeno pensare che l’Under sia da subito una squadra competitiva; devo dire che mi sarei aspettato l’inserimento di un paio di giovani promesse…per dire ,ogni tanto leggo di nostri dirigenti che viaggiano in Sudamerica alla ricerca di talenti,ma mi chiedo cosa vanno a fare ? A parte Lautaro,non ricordo altro..beh certo è arrivato Palacios…😆. Ho scritto Sudamerica,ma potrebbe essere anche in Europa

    "Mi piace"

  5. Accantonarlo? E perchè?

    Si tratta di far giocare uno che si spera sia più in forma. Altrimenti allora non vale l’assioma per cui il professionista fa sempre giocare che sta meglio e da più garanzie. O vale quando fa comodo?

    Malignità? Mamma ia come siamo messi….

    "Mi piace"

  6. Il declino lo decide la carta di identità: Messi, Ronaldo e direi anche Sommer possono garantire oggi le prestazioni nell’arco di una stagione di dieci anni fa? Credo sia difficile.
    Quindi cercavo di capire come mai un professionista che queste cose le vede sicuramente e non decide mai di schierare uno che non dia garanzie superiori all’altro, perchè insista. Perchè probabilmente ci sono altre motivazioni che esulano dalle mere prestazioni.
    Martinez anche lo scorso anno doveva entrare gradualmente in campo: ha fatto 3 partite per infortunio delllo svizzero.
    Bisseck al primo errore viene panchinato per due turni: lui non deve essere preservato psicologicamente? Ah no, li perchè il Darmian di turno ha dimostrato di più mentre oggi il portiere va salvaguardato.
    Un trattamento un pelo asimmetrico.
    Il paragone con Lautaro è totalmente fuorviante: parlaimo di un giocatore nel pieno della carriera che sta fuori per problemi fisici. Cosa ha a che fare con Sommer che compie 37 anni?

    "Mi piace"

  7. Roberto, da appassionato di calcio quale sei ,penso tu sia convinto che il ruolo del portiere ha delle sfaccettature diverse dagli altri; personalmente sono sempre stato perplesso sulla coesistenza di due portieri di valore simile ( non so se questo è il caso nostro…perché,sino ad ora, sono mancate le riprove ) E comunque chi ti dice che Martinez sia più in forma di Sommer ?…gli allenamenti a qualcosa serviranno,sopreattutto per chi li vive da vicino.

    "Mi piace"

  8. Tullio, può essere assolutamente come sostienti tu.

    Nel caso, se posso, sarei molto preoccupato se il portiere designato ad essere il futuro titolare oggi sia ad un livello inferiore del Sommer visto negli ultimi mesi

    "Mi piace"

  9. Marello mi piace…l’impressione però è che giochi con sin troppa sicurezza e questo gli fa compiere degli errori pesanti…naturalmente è solo una mia impressione e poi occorre…. ricordare che è un 2008.

    "Mi piace"

  10. Spero che Sommer disputi questa aera una grande partita come sicuramente è in grado di fare, per smentire tutti i tuttologi che sanno bebissimo quali inconfessabili ingiustizie si celino dietro la sua conferma.

    martinez è stato preso per essere un secondo portiere affidabile. Dove sta scritto che doveva essere il portiere del futuro? Io per esempio ho letto di trattative dell’Inter con diversi portieri tra cui Donnarumma.

    Posto che Sommer sia in flessione, è tutto da dimostrare che non sia ancora più affidabile di martinez. Chivu che li vede allenarsi tutti i giorni valuta diversamente.Roberto pensa che debba essere sostituito einsinua che la mancata sostituzione sia dovuta a misteriose pressioni indebite.

    Io fra Chivu, che ha spiegato il perché e Roberto, credo più a Chivu. Scusate

    "Mi piace"

  11. Forse solo per qualche ora, ma sono contento: ho letto buonissime valutazioni su alcuni miei pupilli: Taho, soprattutto Bovio, Mosconi Cerpe la Torre e poi…Jamy, che segna sempre ed è incontenibile

    "Mi piace"

  12. Luciano, io non sostengo proprio niente e ho fatto ipotesi.

    Sei tu, al contrario, che hai certezze granitiche per cui un professionista decide UNICAMENTE in base alle prestazioni perchè non rischierebbe mai che altri fattori decisori gli si ritorcano contro. Non giriamo la frittata attribuendo ad altri ciò che non hanno detto.

    Poi però sempre tu dici che nel caso di Sommer, invece, ci sono altri fattori tra cui non volerlo bruciare. A me sembra che ciò smentisca la tesi principale.

    Io ho solo sostenuto che se Martinez da meno certezze di questo Sommer avremmo un problema (poi sono il primo a sperare Sommer si riveli un misto tra Courtois e Donnarumma) e che Bisseck (e ci aggiungo anche Sucic e Frattesi) vengono invece panchinati prontamente dopo prestazioni non brillanti: per loro non dovrebbe valere il discorso di preservarli psicologicamente? Ripeto, questo l’ho visto anche in altre squadre …. e lo ricordo nitidamente sulla nostra pelle nell’epoca Benitez con le dichiarazioni dei senatori quando venne esonerato.

    Quindi ho scritto che PROBABILMENTE (io non le tue certezze inscalfibili) ci sono anche altri motivi che influiscono su certe scelte e visto i salvati e gli accantonati (ripeto, non solo da noi) mi viene da pensare che il peso dei senatori ci possa essere (di nuovo nessuna certezza).

    Detto questo è ovvio che Chivu decide e spero le sue scelte si rivelino sempre azzeccate. Ma lo dico ora, dovesse giocare Esposito senza fare una grande prestazione (ovviamente speriamo di no) scommetto che verrà prontamente panchinato.

    "Mi piace"

  13. A me peraltro da un fastidio da matti leggere (non qui) che Chivu non è adatto ad allenare l’Inter perchè non ha coraggio di panchinare certa gente….perchè scritto da gente che probabilmente non sa nemmeno una virgola delle dinamiche di spogliatoio

    "Mi piace"

  14. Anche se farà una buona prestazione, perché i titolari al momento sono più forti.

    Comunque sei tu che giri la frittata in almeno diue punti.

    Io non ho mai detto che i fattori psicologici ‘corretti’ non influiscano sulle scelte di un allenatore. l’allenatore bravo è quello che sa tenere sotto controllo tutti i fattori . Se i senatori hanno un parere diverso dal suo si confronta e o viene convinto o li convince. Quello che io escludo, in un professionista di livello è che possa fare scelte da succube delle pressioni altrui.

    Su Sommer a parer mio c’è un fattore tecnico oltre che psicologico che altri non hanno. Perché se viene preso di mira un giocatore di movimento e lo perdi, ne hai almeno altri 3-4 che poccono adattarsi a quel ruolo

    Il secondo punto è che tu lasci intendere di essere convinto che pesino pressioni comprensibili ma illecite dei senatori.

    Io dico che se un allenatore si piega alle presioni che non condivide smette di allenare a certi livelli, perchè allora tanto vale fare allenare…gli anziani del gruppo.

    Su Benitez per quello che ricordo io il discorso era completamente diverso.

    Un bravo allenatore convince; un allenatore scarso obbliga o si accoda.

    Devi dirlo anche a Napoli Milan e Fiorentina che deve giocare la carta d’identità, la quale spiega inequivocabilmente che il giocatore in questione è in flessione e va accantonato. Se li convinci, accantonano De Vruyne, modric e Dzeko e noi ci guadagniamo

    "Mi piace"

  15. @ Roberto…”perchè scritto da gente che probabilmente non sa nemmeno una virgola delle dinamiche di spogliatoio”

    Quindi sei convinto che un allenatore deve tenere conto di molti fattori,non solo di quelli prettamente tecnici

    "Mi piace"

  16. Tullio, ma certo che lo sono!

    Solo che sono stato duramente accusato di essere un tuttologo quando ho lanciato ipotesi (ripeto, ipotesi quando altri hanno certezze inscalfibili anche su temi economici che padroneggiano ocn fatica), peraltro deciamente plausibile – basta sentire ciò che dichiarano molti giocatori una volta smesso – che un tecnico è normale si confronti con i senatori con il rischio di sentirne probabilmente la pressione.

    Riporto, a titolo d’esempio, e dichiarazioni di Materazzi post esonero di Benitez:

    Se lo aspettava? “

    Lo avevo anche previsto: ho sbagliato solo di una decina di giorni. Puoi essere il migliore del mondo ma non vai lontano se non hai empatia con i giocatori, se non riesci a legare con quelli che hanno più personalità e se non hai dalla tua parte chi non fai giocare: sono loro quelli che ti aiutano nei momenti difficili”.

     Crede che Rafa cambierà? “

    “No, conoscendolo: ha sempre gli stessi problemi e se arrivando a Madrid invece che cercare di creare un buon rapporto con Cristiano Ronaldo si attacca al carro di Bale, io questo lo chiamo un film già visto. Il primo giorno alla Pinetina c’erano quattro giocatori: lui si mise a chiacchierare con Zanetti, Cambiasso e Cordoba e non degnò di una parola Chivu. Il fatto che parlassero la sua stessa lingua era un po’ debole come scusa”.

    Raccontiamoci quello che vogliamo ma credo non sia la stessa cosa panchinare Lautaro perchè non in forma o panchinare Bonny; panchinare Martinez o Sommer. E così via. Tanto che quando si parla di far ripartire un ciclo a partire non sono i comprimari ma gran parte dei senatori. Probailmente perchè serve taglaire con il passato in modo netto.

    La scelta di confermare la squadra risponde probabilmente all’idea che QUESTO CICLO non sia finito. Speriamo abbiano ragione

    "Mi piace"

  17. Quanto almatch di ieri, ho notato un pizzico più di verticalità, probabilmente favorito da un ajax più alta rispetto ai bunker italiani e dalla presenza di due punte in grado di proteggere i palloni e far salire la squadra. Pio in particolare su questo aspetto sembra già ad un buon livello.

    In questo senso credo sarebbe stato forse più utile poter disporre di mezzlai più propense ad andare a rimorchio (Frattesi? forse Diuof?) rispetto a due palleggiattori come Micky e Barella.

    Che possa essere questa l’idea di Chivu?

    Note positive sicuramente la vittoria.

    Note semi negative: mi sembra che si continui a fare una fatica immane ad arrivare a tirare in porta su azione. Anche ieri il loro portiere se non erro ha fatto zero parate. Fortunatamente segnamo da calcio piazzato e ci aggrappiamo alle inizaitve di Thuram, attualmente il miglior giocatore per distacco. In ogni caso va bene così

    "Mi piace"

  18. Roberto,se me lo permetti,cerca di apprezzare l’esistente ,considerato che poi non è così male…con l’effetto social adesso più che mai ,quando parte un “tormentone” entra nella testa e sembra esistere solo quello….è successo pochi giorni fa con Sommer ( intendiamoci, non penso che non possa essere sostituito), prima con “il ciclo finito”….ma finito dove ? non lo scrivo per la vittoria di ieri sera,ma perchè se analizziamo la ns rosa ritengo assurda un ‘ipotesi simile. Certo bisogna rivitalizzarla, inserire pedine importanti,ma è una situazione molto,molto diversa da quella del post-triplete.

    "Mi piace"

  19. Io ho solo scritto che per aiutare Chivu a cambiare radicalmente approccio – come è sembrato volesse fare – FORSE la società avrebbe dovuto cambiare maggiormente interpreti perchè tenere tutti i protagonisti potrebbe rappresentare un ostacolo per uno che vuole cambiare (come ci insegnano casi passati).

    Se, invece, come le scelte effettuate sembrano dimostrare, il ciclo non è considerato finito, è inutile che si pretenda da Chivu chissà quale cambio, come si legge (non necessariamente qui).

    Poi non sono io quello che ad ogni avvio di stagione ci mette in quarta fila considerando la squadra inferiore a 5/6 team italiani per colpa esclusiva della proprietà.

    "Mi piace"

  20. Certo,però se hai visto l’intervista a Chivu,alla domanda di Pandev che gli chiedeva se è contento del mercato e se le sue intenzioni erano quelle di cercare un modulo di gioco diverso ,ha risposto che non si considera scemo….in pratica ho fai la rivoluzione o prosegui nel solco tracciato,modificando qualcosa col tempo.

    "Mi piace"

  21. E io concordo con lui, in queste condizioni

    Solo che all’inzio mi sembrava più propenso a cambiare in modo più sostanziale, poi visto che gli hanno confermato praticamente tutta la squadra di Inzaghi (al netto di 3/4 giocatori paccottaglia) ha continuato sul solco tracciato, accettando pregi e limiti.

    "Mi piace"

  22. Comunque concordi che se Chivu ,idealmente,avesse dato ascolto ai tifosi,avrebbe dovuto panchinare Thuram e Sommer….la differenza tra un allenatore ed un tifoso medio.

    "Mi piace"

  23. Guardate: io sono vecchio, non lo dico per farmi compatire ma perché è la realtà

    E’ possibile che questo comporti un po’ ri rincoglionimento.

    E’ probabile che questo si evidenzi anche nel modo di esprimersi e di spiegarmi.

    Perciò vorrei fare chiarezza:

    Mai pensato che il compito dell’allenatore sia solo sceglier i giocatori e i moduli.

    Siccome credo che i compiti siano molto più complessi, sono propenso a ritenere che un professionista di livello riconosciuto nell’ambiente, che vede i giocatori tutti i giorni sul campo e convive con loro abbia il polso della situazione più e meglio dei più accorti tra i tifosi.

    Uno dei compiti fondamentali è la gestione del gruppo. In questo Conte e per me anche Inzaghi sono maestri.

    Conte ha lasciato fuori un danese ritenuto da tutti fuoriclasse per far giocare Gagliardini.

    Inzaghi non ha fatto scelte così radicali forse perché le alternative erano qualitativamente limitate e il gruppo base gli offriva le massime garanzie. Tuttavia nell’ultimi anno è ricorso a un turn over abbastanza deciso, quando possibile.

    Per me la gestione del gruppo non significa assecondare gli interessi personali dei singoli senatori o peggio ancora dei senatori organizzati.

    Questo può anche succedere ma non ci troveremmo di fronte a un bravo allenatore e certamente in breve tempo fallirebbe.

    Ma non è neppure imporre le proprie scelte a un gruppo che non le capisce ed è recalcitrante.

    Il gruppo capisce benissimo se si perde perché il mister non ha il coraggio di escludere Sommer in flessione, a vantaggio di martinez. E quel mister è finito.

    Per un allenatore è più facile panchinare Bonny che lautaro, per il semplice fatto che oggi fra i due ci sono tre categorie di differenza e di questo il gruppo è consapevole.

    Il problema è un altro: il bravo allenatore espone la sua visione delle cose, a livello teorico e di campo, si confronta con i senatori, poi DECIDE e, se è bravo conquista il consenso dei giocatori. Un singolo malumore è sempre possibile, ma importa che il gruppo sia consapevole che non si stanno facendo figli e figliastri.

    Io credo che un allenatore che si fa condizionare da alcuni giocatori non è un grande allenatore.

    Un allenatore che li sente e decide li guida. Fino a quando il campo gli dà ragione.

    L’allenatore può sbagliare singole scelte? Si. Ma è più probabile che sbaglino i tifosi.

    L’allenatore può sbagliare scelte di fondo? Si ma in quel caso il gruppo non lo segue (come successo con Benitez, ma non per ragioni anagrafiche, e poi con l’olandese e con gasp).

    Se la’llenatore decide di far giocare Sommer anziché Martinez, è perché p un paraculo? Probabilmente no, perché se così fosse , tra l’altro, oltre a perdere, gli stessi giocatori non lo seguirebbero più.

    Voi immaginate che i senatori che vedono quotidianamente i due portieri siano convinti che Sommer è finito, ma gioca lo stesso e siano contenti di perdere? Io no.

    Può darsi che il mio pensiero risenta dell’età: i vecchi ritornano un po’ bambini e sono ingenui. Non lo escludo. Ma non posso dire il contrario di quel che penso, per questo dubbio.

    "Mi piace"

  24. Chivu non deve ascoltare nessuno, tanto meno me e i tifosi.

    Ribadisco, ho solo scritto di Sommer rispondendo ad un assioma per cui un professionista decide solo in base alle prestazioni che vede. Visto che da un po ‘di mesi non considero (e sono in compagnia) le prestazioni di Sommer di alto livello (se è concesso), ho detto che se Martinez fosse al di sotto di questo livello, avremmo qualche problema. Per cui ho espresso il dubbio che le scelte possano diepndere da altro, magari dal fatto che Sommer fa parte del gruppo dei senatori che è più difficile da panchinare (non lo dico io, lo dicono i fatti, non solo da noi)

    Mi è stato risposto che scrivo “malignità” e che è inconcepibile ci siano pressioni “illecite” dei senatori. Illecite? Esiste per caso un codice penale violato? Pressioni dei sentaori non sono ne lecite ne illecite, al massimo possono essere manifeste o financo tacite.

    Miè stato detto che serve per preservare psicologicamente il giocatore. Benissimo, quindi motivi non solo tecnici come credo accada ma che, casualmente, si possono bypassare per altri giocatori alla Bisseck, Frattesi, ecc.: per loro ritorna la sola ed unica regola delle prestazioni osservate.

    Poi leggo che “se i senatori hanno un parere diverso dal suo, il tecnico si confronta e o viene convinto o li convince”. Viene convinto? Uno che guarda alla prestazioni e ha un’idea chiara si fa convincere (del contrario) dai senatori? E quale dubbio avrei sollevato io? Lo stesso! Ma Roberto è un imbecille tuttologo per cui di principio scrive malignità.

    Poi leggo che “un bravo allenatore convince; un allenatore scarso obbliga o si accoda”. Chivu (e altri professionisti di A) che allenatore è (sono)? Visto che allena da veramente poco, potrebbe anche non essere così bravo e farsi influenzare, alias accodarsi, a pressioni esterne? Alemneo in questa fase della carriera?

    Ma avete letto cosa dichiarò candidamente Materazzi su Benitez (che ha avuto da tecnico una carriera un pelino differente da Chivu, almeno finora)? Lo dichiara candidamente perchè probabilmente sa che sono cose piuttosto ovvie: se rompi con i vecchi dello spogliatorio (tra i motivi ci potrà essere o no anche la voglia di cambiare?) è un po’ come rompere le balle a chi controlla certi equilibri a militare, in carcere, ecc. Ne paghi le conseguenze. Quindi è umano, credo, poter essere un pelo più condizionato nei confronti di qualcuno rispetto ad altri?

    Chi è che ragiona come si fosse su football manager?

    "Mi piace"

  25. Ma capperi, per restare a noi, Onana (che non è Courtois) era più scarso dell’ultmo Handanovic che ormai non si tuffava più e usciva anche meno? Ovviamente no!

    Tutti lo vedevano, tecnico incluso: è risultato palese da una serie di prestazioni orripilanti dello sloveno (stile ultimo Buffon) ma il cambio tardava ad arrivare…..Non posso credere fosse per motivi tecnici, ossia che Handa desse più garanzie di Onana.

    Idem quando Conte fece giocare per una serie di partite Vidal che fece più danni della grandine e….nonostante questo giocava e giocava. Ma se un giocatore inanella prestazioni modeste in serie come si può credere che gli altri in rosa (parlaiamo sempre di un’Inter non di Pergolettese) siano tecnicamente inferiori?

    Io sono il primo a riconoscere che certi equilibri sono importanti ma anche che preservarli impone decisioni non solo tecniche che potrebbero costare punti alla squadra: con Handa è stato così. Ho visto tutte le partite, nessuno su questo punto mi può convicere del contrario.

    Io capisco anche che quando un giocatore è patrimonio della società (nel pineo carriera) e deve recuperare da un brutto infortunio, debba giocare anche facendo male per ritrovare la condizione. Ma anche in questo caso ci sarebbero motivazioni extra rispetto a lle mere valutazioni di campo. E comunque non vale per giocatori che sono a fine corsa.

    Lo so anche io che Lautaro al top è più forte di Esposito al top ma se Lautaro ha problemi e si trascina per il campo come fatto con la gobba, allora preferirei avere in campo il meno quotato Pio. Ma capisco anche che non è facile per un tecnico panchinare il tuo capitano in un derby d’Italia perchè se Pio stecca apriti cielo. Ma poi il campo parla

    "Mi piace"

  26. Con questo chiudo per quanto mi riguarda il tema.

    Vorrei invece sentire il vostro parere sul fatto che la verticalità chiesta da Chivu potrebbe meglio contemplare una mezzala più capace di accorciare sulle punte, una volta che hanno protetto palla, meglio di quanto facciano Barella (mi sembra giù di condizione, vedasi molte palle perse) e Micky (mi sembra parecchio in debito di ossigeno)?

    "Mi piace"

  27. Roberto ,non voglio allungare la diatriba su Sommer,ma mi sembrava di aver letto un tuo commento dove parlavi delle sue prestazioni pessime negli ultimi mesi…errori ce ne sono stati,ma mi sembra che tu abbia sovrastimato l’eventuale problema

    "Mi piace"

  28. Personalmente credo che non esista un solo modo per essere un grande allenatore.

    Così come un grande direttore d’orchestra, prendiamo Karajan o Bernstein, entrambi grandi ma con stili totalmente differenti.
    O grandi registi, Coppola e Woody Allen sono entrambi geniali, ma uno non ama che i propri attori escano dal copione, l’altro li incoraggia.

    Quando si guida un gruppo di persone, quando si è un leader non c’è un solo modo corretto. Mai. Poi c’è quello che si avvicina maggiormente al mio essere e che prediligo, ma ci sono tanti modi per essere leader.

    "Mi piace"

Lascia un commento