Abbiamo giocato così bene che… hanno vinto loro: juventus – Inter 4-3

Foto: Marcus e Khéphren Thuram. Entrambi i fratelli, figli d’arte, sono andati a segno nel corso dell’ultimo scontro tra Inter e Juventus.

Tra chi scrive o parla di calcio si sono create due fazioni: i ‘prestazionisti’ e i ‘risultatisti’.

Appartengo sicuramente alla seconda fazione: contano i risultati e chi vince (se non ha rubato) è perché ha interpretato meglio lo spirito, l’essenza del gioco.

Dico questo anche se diverse prestazioni entusiasmanti e spesso vincenti dell’Inter di Inzaghi mi hanno mostrato con evidenza la differenza ‘goduriosa’ fra vincere giocando bene e vincere… speculando.

Purtroppo però questa volta sono d’accordo con phragrance: contro una juve che a me (che non sono innamorato come Sergio) sembra fortissima, a Torino abbiamo tenuto il campo con autorevolezza e quasi con superiorità come rarissimamente si è visto negli anni.

Eppure abbiamo perso.

Questo è il punto su cui ragionare, questo il punto da cui ripartire.

Non abbiamo perso per caso, secondo me.

Abbiamo preso gol su due tiri da fuori, imputabili anche al portiere, forse tre.

Ma abbiamo anche segnato due gol con tiri da fuori in minor misura forse, imputabili al loro portiere.

Abbiamo preso un gol di testa su calcio piazzato, ma anche loro hanno preso un gol di testa su calcio piazzato.

In linea generale anch’io, come phragrance (e come… Chivu), salvo la nostra prestazione.

Per lo spirito, la determinazione (risultato due volte ripreso e poi addirittura capovolto, a poco dal termine) e anche per la buona capacità esibita nel ‘fare la partita’.

Ma abbiamo perso giustamente, anche se ci sarebbe da discutere per il fallo commesso dai bianconeri nell’azione del loro ultimo gol, perché abbiamo mostrato i soliti limiti che hanno caratterizzato le (poche) prestazioni negative delle ultime stagioni:

  • centrocampo bravo nella manovra ma poco fisico (forza e corsa, intendo),
  • attacco privo di un giocatore che vinca l’uno contro uno,
  • assenza di uomini che possano essere decisivi partendo dalla panchina.

Poi c’è un problema tattico ricorrente: sulle seconde palle o sui cross dal fondo all’indietro, lasciamo sempre troppo spazio ai giocatori che si presentano centralmente ai limiti dell’area.

Tre dei 4 gol subiti sono venuti così (sul primo Kelly era appena dentro l’area, ma comunque liberissimo), proprio come tanti della scorsa stagione, e il fatto che il nostro portiere ci abbia messo del suo nulla toglie al discorso generale.

Anche la juve, dicevamo, ha preso due gol da fuori, ma un conto è l’occasionalità, un altro il ripetersi delle situazioni.

Ho letto la dichiarazione di un esperto, secondo il quale Inzaghi se ne sarebbe andato soprattutto per non restare intrappolato in una situazione dove il gruppo aveva dato il massimo ed era in evidente declino, ma lui… per riconoscenza era costretto a confermarne i pilastri.

Spiegazione secondo me risibile: io la sostituirei con “ma lui era al corrente del fatto che non si intendeva rafforzare la squadra con acquisti sostanziosi, capaci subito di imporsi alla grande fra i titolari”.

Non ‘riconoscenza’ ma mancanza di alternative valide.

A… favore della mia interpretazione sta il fatto che in una partita che poteva essere decisiva per l’intera stagione, Chivu, che non aveva problemi di… riconoscenza, ha schierato gli undici titolari della stagione precedente, a parte il cambio, irrilevante, di Pavard, ceduto, con Akanji.

A oggi probabilmente l’unica alternativa accettabile è Carlos al posto di Dima, quando quest’ultimo è stato troppo sollecitato

Non hanno giocato i giovani presi quest’anno, ma non hanno giocato neppure i giovani… presi in passato, i Bisseck, i Palacios e i… Frattesi.

Segno che i titolari sono ancora i più forti, altro che riconoscenza.

Concedo, ai miei… avversari dialettici che la scelta dei giovani poco costosi non sia stata delle più felici, perché per esempio la juve in questo esercizio si è mossa meglio.

E che dunque, se c’è da provare a ricostruire senza soldi, qualcosa sia da cambiare a livello dirigenziale.

Del resto io da buon risultatista, finché i risultati davano ragione a chi lavorava per l’Inter, non potevo che riconoscerne i meriti.

Ora i risultati chiedono cambiamenti e lo dico, perché sperando di sbagliarmi ‘vedo’ già una stagione negativa e la conseguente necessità di una mezza rifondazione.

Che si cercherà avendo la palla al piede della nuova proprietà. Oltre che di uno scouting poco efficace almeno sui profili più giovani.

D’altra parte ritengo anche che non si possa mantenere inalterato un gruppo di titolari che è ai vertici del calcio italiano ed europeo da anni e che ha mostrato alcuni limiti, oggettivi, come passo e forza fisica; o contingenti, cioè di età, i quali imponevano un rafforzamento (immediato e non di… eventuale prospettiva).

Se i soldi spesi per giovani futuribili fossero stati spesi per due titolari (come Lookman e Koné, per fare due nomi, o comunque altri di quel livello) le cose sarebbero andate diversamente.

O almeno così penso.

Io non credo che alla juve i tifosi si strappino i capelli per il fortissimo indebitamento: si godono la rosa che l’indebitamento ha consentito di mettere in campo.

Perché con due titolari indisponibili come Cambiaso e Conceiçao, loro si sono permessi di tenere in panchina Openda e David.

I tifosi fanno i tifosi, i contabili fanno i contabili.

Poi è vero che probabilmente loro hanno azzeccato anche alcuni giovani e noi no ed è il motivo per cui A QUESTO PUNTO probabilmente si rende necessario un cambio a livello dirigenziale (per essere precisi: del ds).

Sia chiaro però: sostenere che si sia imboccata la china di una flessione progressiva ma quasi irreversibile, non significa fare del catastrofismo.

A Torino abbiamo giocato alla pari e qualcosa di più contro la juve ed abbiamo perso per episodi, ancorché ricorrenti e dunque forse strutturali.

Ma non incontreremo sempre la juve e se Chivu riuscirà a a mantenere il livello di concentrazione e la determinazione di Torino, magari correggendo qualche difetto e inserendo gradualmente qualche giovane che si mostrasse in crescita, possiamo ancora fare una stagione onorevole (che significa conquista del posto in CL e superamento del primo turno, nella stessa competizione, in questa stagione).

Juve e Napoli ci sono superiori, con le altre possiamo ancora lottare e in Europa sarà appunto  fondamentale, per il momento, passare il primo turno, quello a classifica.

Certo, se non dovessimo riuscirci anche Oaktree dovrà fare un ragionamento sull’obbligo imposto di prendere solo giovani sotto i 25 milioni e con ingaggi bassi e sul diritto di veto per le spese più consistenti.

Lo ripeto: secondo me se ho una azienda posso restare competitivo tagliando i costi; nel calcio posso restare competitivo solo facendo investimenti importanti.

E se tutto andrà come temo, se ne renderanno conto anche come  gruppo Oaktree, non solo come proprietari dell’Inter.

Gli episodi hanno dunque deciso il risultato della partita, ma è bene anche aggiungere che raramente gli episodi sono frutto del caso: più spesso sono riconducibili a situazioni tecniche, o tattiche, o di lucidità o di determinazione, ecc.

L’impressione visiva è stata certamente quella di un’Inter per nulla in balia degli avversari, anzi per lunghi tratti dominate, anche se in modo non efficacissimo.

Va considerato che a loro mancavano due esterni come Cambiaso e Conceiçao che non sono i fenomeni descrittici da Sergio, ma giocatori che possono essere insidiosi si.

Va però anche rilevato che con il loro parco giocatori queste assenze pesavano di meno: anzi con il modulo conservativo di Tudor, Kalulu e McKennie restituivano con abbondanza in fase difensiva quello che perdevano in fase di attacco.

E aprivano spazi per l’incursione dei pochi attaccanti.

D’altra parte anche a noi sono… mancati due titolari e di ben altro peso: Lautaro e Sommer.

Credo si possa dire che se questi due giocatori avessero disputato una prova almeno normale, il risultato sarebbe stato nettamente a nostro favore.

L’impressione di una nostra superiorità, per altro sterile, potrebbe essere ingannevole, ma i dati statistici sembrano invece confermarla.

Il possesso è nettamente a nostro favore (52 a 48), ma abbiamo visto come questo dato sia spesso ininfluente.

Noi abbiamo tirato 13 volte contro le loro 12, mentre in porta abbiamo concluso 4 volte ciascuno.

Ma i tiri sferrati da dentro l’area sono stati 9 a 5 per noi

I cross sono stati 40 a 13 per noi, e quelli riusciti 12 a 5.

Persino nei dribbling riusciti siamo stati superiori (18 a 17).

Superiorità anche nei passaggi riusciti (481 a 335), nei passaggi riusciti nella ¾ avversaria (206 a 84), nei passaggi in avanti (300 a 129).

Infine i passaggi chiave sono stati 14 a 8 per noi.

A nostro favore il computo delle occasioni da gol (14 a 8), degli angoli (9 a 5), dei contrasti vinti (7 a 5) e dei duelli vinti (36 a 22).

Loro hanno fatto… più falli (14 a 10), hanno recuperato più palle (90 a 77) e ne hanno perse di meno (45 a 66).

Ma questi sono i soli due dati positivi (insieme all’unico determinante, quello dei gol fatti) e la spiegazione può essere in una maggior cattiveria agonistica, forse favorita dal fatto di giocare in casa.

Per pura curiosità ho voluto analizzare i dati di Akanji, in quanto nuovo arrivato e confrontarli con quelli del suo omologo, il braccetto di sinistra Bastoni.

Il primo dato si riferisce ad Akanji, quello tra parentesi a Bastoni:

  • Precisione nei passaggi: 89 (90),
  • dribbling: 2 (0),
  • passaggi riusciti: 81 (77),
  • passaggi riusciti sulla ¾: 8 (11),
  • passaggi lunghi riusciti: 11 (11),
  • passaggi riusciti in avanti: 49 (47),
  • tiri: 1 (2),
  • falli subiti: 2 (0),
  • palle perse: 8 (11),
  • palle recuperate; 18 (10),
  • falli fatti: 0 (2).

Questi dati starebbero a dimostrare che anche a destra  abbiamo un braccetto del tutto affidabile, forse leggermente meno offensivo del ‘Basto’, ma forse altrettanto leggermente più attento.

Per curiosità ho poi voluto analizzare i dati disponibili di Vlahovic, marcato dal vecchio e ormai inaffidabile Acerbi.

  • Tiri in porta: 0,
  • passaggi riusciti: 5,
  • falli fatti: 2,
  • falli subiti: 2.

Io credo che le prove di Lauti e in subordine di Bastoni e Barella in parte abbiano scontato lo stress delle due partite con la nazionale e per Lauti del doppio trasferimento transcontinentale.

Visto lo scarto ancora esistente tra titolari e alternative, ha probabilmente pesato anche la prospettiva del fondamentale incontro ravvicinato di CL  che ha imposto un utilizzo non integrale di Lauti stesso e di Dima.

Ma naturalmente tutti questi non possono essere alibi per nessuno: si sapeva da sempre che alcuni nostri giocatori sono perni insostituibili delle rispettive nazionali.

Piuttosto la partita riapre una discussione tra ‘innovatori e ‘italianisti’ perché una juve caratterizzata da una fortissima (anche numericamente) organizzazione difensiva e dalla ricerca del contropiede (cfr. schema di attacco con una sola punta – 3511- e schieramento con il centrocampo a 5 fatto da un esterno e da un cc incontrista) ha reso di più rispetto a un sistema di gioco più coraggioso.

C’è chi ha scritto autorevolmente che siamo di fronte a una juve “allegrizzata” e io sono perfettamente d’accordo.

Solo che a mio parere questo non è un limite, piuttosto un motivo in più per temerla.

E’ vero inoltre che anche guardando le prospettive, loro sono messi meglio di noi.

Perché hanno:

  • un terzetto difensivo senza fronzoli ma solidissimo,
  • quattro esterni che secondo le esigenze sono intercambiabili: più di contenimento, se serve, oppure più offensivi,
  • tre centrocampisti di gamba, forse non super raffinati (l’avessi io un incontrista come Locatelli, molto disprezzato da alcuni),
  • un attaccante di livello assoluto (il turco) e possono permettersi di tenere in panca Openda e David (sì, quello che non abbiamo preso noi perché le spese di intermediazione, con cartellino a zero, erano troppo alte. Ma non lo erano per una juve piena di passivi ma con una proprietà esperta di calcio).

In queste condizioni, se la sconfitta sia imputabile alla natura dei due sistemi di gioco attuati o anche solo in parte alla qualità degli interpreti e alle circostanze casuali è una questione che temo resterà aperta.

Le pagelle

Sommer:

poco reattivo in tutte le situazioni trasformate in gol.

In un’occasione addirittura la palla gli passa tra le mani aperte.

E’ l’uomo partita senza dubbio.

Ma dalla parte sbagliata.

4.5

Akanji:

valido in marcatura e affidabile quando ha il pallone tra i piedi.

Non rompe la linea uscendo su Kelly in occasione del primo loro gol.

Anche in occasione della rete di Thuram mi pare che se lo sia perso.

L’impressione è che sia giocatore affidabile ma che l’inserimento nei meccanismi di squadra debba venir perfezionato.

6-

Acerbi:

di gran lunga il migliore della difesa. Padrone dell’area, costringe gli attaccanti avversari a girare al largo.

Purtroppo quelli sono poi liberi di colpire da fuori.

Un suo salvataggio iniziale vale quanto un gol fatto.

7

Bastoni:

il nuovo schema di gioco lo penalizza, costringendolo a giocare più di posizione.

E come marcatore puro se la cava ma c’è anche di meglio. Lui però ha il piede per verticalizzare, come chiede Chivu e per mettere buone palle in mezzo.

Grave ingenuità il fallo da cui scaturisce il loro gol vittoria

6-

Dumfries:

il gioco ultra conservativo della juve non gli lascia spazi per distendere la sua progressione; una volta  limitato nella corsa, diventa un giocatore normale.

6

(Darmian:

poco più di un quarto d’ora di lavoro ordinato sulla destra, dove però spinge meno, come ovvio, rispetto al titolare favorendo “l’uscita” della juve.

6)

Barella:

non era certo il miglior Barella che siamo abituati a vedere. All’inizio si coordina benissimo e sfiora il gol con un gran tiro al volo, poi si segnala, al solito, per la mole di lavoro svolto, ma con minor lucidità rispetto al solito e con qualche difficoltà in fase di contenimento.

Sostituito probabilmente anche pensando alla prossima partita di CL.

6

(Zielinski:

chiaramente non ha la gamba dei cursori juventini, ma si applica con intelligenza e buona tecnica.

Suo l’assist per Calha, ma forse ha qualche responsabilità nella marcatura troppo approssimativa su Thuram in occasione del loro gol)

6-

Calhanoglu:

non c’è dubbio che  sembri rivitalizzato rispetto alla svogliata prestazione esibita contro l’Udinese.

I due gol chiaramente influiscono sul voto, ma la fase difensiva lascia un po’ a desiderare.

Il primo gol subito  nasce da una sua palla persa  e certo non avere compagni di linea particolarmente vigorosi non lo aiuta.

7

(Sucic:

i pochissimi minuti rendono ingiudicabile la sua prestazione, ma certo il fatto che in un centrocampo così povero di potenza e progressione non trovi spazio lascia qualche dubbio sulla sua utilità, almeno per il momento.

s.v.)

Mikhitaryan:

fa il suo, come sempre, in modo ordinato e con la solita sagacia tattica.

Ma in partite come queste servirebbe anche qualche giocata determinante, qualche strappo che forse non è più nelle sue corde.

6-

Carlos:

sicuramente uno dei più positivi.

Dalla sua parte vengono pochi pericoli, appare solido in marcatura (fondamentale un salvataggio su Kalulu) e abile con la palla tra i piedi, oltre a possedere buona corsa.

6.5

(Dimarco:

una mezz’ora nella quale mostra ancora una volta la sensibilità del suo piede e la pericolosità che può esprime se sufficientemente protetto alle spalle.

Mette sulla testa di Thuram la palla del temporaneo 2-3 ma dopo il suo ingresso su quella fascia soffriamo un po’ di più.

6.5)

Thuram:

un gran gol di testa e non è poco tra i giganti della difesa bianconera.

Ma soprattutto una prova encomiabile al servizio della squadra con corsa, buone giocate e forza fisica.

7

Lautaro:

una prestazione negativa a tutti i livelli, tranne quello dell’impegno.

Soffre la difesa chiusa e molto fisicata degli juventini, non riesce a crearsi spazi anche perché poco servito.

Si rende meno utile del solito anche nei ‘rientri’ forse a causa del sistema di gioco più posizionale voluto da Chivu,

Se non fosse Lautaro, considerato anche  che non è andato  mai al tiro, gli darei un voto più basso.

5

(Bonny:

quasi mezz’ora durante la quale si dà da fare, aggiunge vivacità e intraprendenza, ma con scarsi risultati pratici, se si eccettua qualche sponda riuscita.

6-)

All. Chivu:

l’Inter gioca ‘meglio’ della juve e perde.

Questa però è un’aggravante, non un’attenuante.

Sicuramente c’è molto lavoro ancora da fare, anche se qualche spunto fa intravedere l’idea di gioco che intende realizzare.

Secondo me deve lavorare soprattutto sulla fase difensiva: sei gol subiti in tre partite non sono numeri da squadra che in Italia aspiri a lottare ai vertici.

La juve ne ha subiti la metà, il Napoli solo uno.

Noi abbiamo segnato 9 gol, più di tutti.

Ma siamo decimi in classifica.

6 di incoraggiamento

Luciano Da Vite

28 pensieri riguardo “Abbiamo giocato così bene che… hanno vinto loro: juventus – Inter 4-3

  1. Mah..personalmente do molta importanza alla prestazione,poi mi sembra evidente che se inanello 4/5 buone prestazioni e nonfaccio punti ,è necessario fare valutazioni e correzioni. Ripeto quello scritto nel commento precedente…un grosso vizio che dobbiamo toglierci è quello di cercare spesso la giocata spettacolare, di non essere cinici quando serve…vizio che ci portiamo dalle passate stragioni ; importante l’autostima e la voglia di rischiare la giocata,ma bisogna capire quando si può fare o quando è meglio “andare sul sicuro”.

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  2. Per il resto restano le perplessità per la gestione societaria da parte di Marotta & C. nelle ultime settimane o , anche, mesi.

    Impreparati alla partenza di Inzaghi (può succedere), esternazioni caso Lautaro-Chala, Lookman ..troppa fiducia negli Agenti ? e poi “bullizzati” da Percassi , Luis Enrique inseguito a lungo e ,forse ,,pagato davvero troppo (felice di essere smentito dal giocatore), …un mercato ondivago e ,almeno per noi dilettanti,poco comprensibile, Marotta con alcune dichiarazioni estemporanee (rosa difficilmente migliorabile) e che ,tra l’altro,mi sembra si stia comportando più da politico che da Presidente (dopo la sconfitta di ieri ,mi aspettavo dichiarazioni di piena fiducia ed appoggio al lavoro di Chivu , rapporto con i tifosi ( non intendo con i criminali) …poi mi fermo…Zaleski venduto ad un ottimo prezzo, ok,ma mi aspettavo che la cessione servisse per un acquisto di buon livello…poi mi fermo…non hai potuto concludere alcuni acquisti,almeno vediamo se lo scouting ci suggerisce un paio di giovanissimi importanti per la Under 23 o per la Primavera, anche se ho davvero poca fiducia nel ns reparto scouting

    Detto questo ,Luciano scrive “..bastava prendere due elementi come Lookman e Konè…”eh però serve ricordare che non bastavano 100 ml. per chiudere le trattative

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  3. Faccio due domande agli amici del blog.

    La prima, per tutti: secondo voi, quanto del cd dominio che abbiamo visto sabato è stato veramente nostro e quanto figlio dell’atteggiamento allegriano della gobba? Il dubbio mi è venuto perchè non appena siamo passati in vantaggio, la gobba ha reagito e quel dominio (peraltro piuttosto sterile visto che le occasioni create sono state più o meno le stesse) è venuto clamorosamente meno (aldilà dei gol subiti abbiamo smesso di avere possesso palla).

    La seconda è più diretta Phragrance – ma ovviamente anche ad altri – che mi sembra di capire lavori nel mondo della finanza anglosassone. Anche io ho avuto a che fare con aziende americane e ricordo nitidamente il loro approccio: ti danno un budget e degli obbiettivi da raggiungre e poi ti lasciano “usare” quel budget come ritieni più opportuno, con linee guida piuttosto soft rispetto ad aziende nostrane. In caso di mancato raggiungimento degli obbiettivi poi ne rendi conto in prima persona. Se così fosse ancora oggi, faccio veramente fatica a credere che al limite ei 25 mn che qualche giornale ha sparato fuori (anche perchè poi già si parlava di eccezioni per Lookman e Kone). E’ ancora così?

    Sul calcio giocato mi sembra di capire che Sommer rischia di essere l’ultimo Handanovic: una tassa che non possiamo permetterci. Non so se Martinez sia buono, spero di sì, ma anche qui mi viene difficile pensare che Chivu lo consideri più scarso dello svizzero che stiamo vedendo dal mondiale per club. Questo rafforza in me la convinzione che un certo “peso” i senatori lo hanno e il tecnico, ancor più perchè “novello”, lo subisca. E’ successo molte volte. Benitez cercò di “rompere” con alcuni triplestisti e fu di fatto esautorato dal gruppo come ammise più tardi Materazzi.

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  4. Roberto sul primo punto mi trovi completamente d’accordo, è ciò che ho cercato di dire in modo forse non troppo chiaro. I ritmi li hanno decisi loro, a parte il periodo tra il 2-2 e il 2-3 in cui hanno accusato il colpo

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  5. Roberto, sì, le funzioni di delega al top mgmt rimangono ampie, ma non mi stupirei se qualche limite ci fosse (ricordo che con Zhang erano 20 milioni, ci può stare che abbiano messo un limite a 25 dove il management italiano può lavorare in completa autonomia, mentre sopra quello ci sia una decisione più collegiale) anche perché – mi spiace ripetermi – lavorano con manager comunque atipici per loro, con livelli di formazione, su determinati aspetti, decisamente più bassi di quello a cui sono abituati, quindi è immaginabile che qualche paletto lo abbiano messo anche solo per tutela. Poi che loro invece non sappiano nulla di calcio è altrettanto vero, purtroppo…

    Detto questo, concordo in pieno col post di Luciano.

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  6. Roberto, non capisco il senso della domanda. Nessuna squadra decide di farsi dominare, se è questo il senso della tua domanda. Invece ci sono squadre che pressano alte e squadre che preferiscono aspettare l’avversario e ripartire. Che non vuol dire farsi dominare. A meno che non siano in svantaggio e allora devono per forza alzare il baricentro, altrimenti l’avversario sta basso, loro stanno bassi e la partita finisce.

    Puntare sulla difesa bassa e sulla ripartenza non vuol dire accettare di farsi dominare. Dipende dalla frequenza con cui riconquisti palla e da come riesci a realizzare le ripartenze.

    L’Inter li ha dominati (l’espressione è eccessiva, questo si) perché riconquistava subito palla e non li lasciava ripartire. Loro hanno fatto 4 tiri in porta tutti da fuori a parte il gol di testa perché noi abbiamo impedito che ripartissero.

    Noi riprendevamo subito palla e ce la giravamo per lunghi minuti perché non trovavamo sbocchi.

    Loro hanno tirato poco perché non riuscivano ad arrivare nei pressi della nostra area; noi abbiamo tirato poco perché stavamo sempre ai limiti della loro area, facendola girare in modo sterile

    In svantaggio, loro hanno alzato il baricentro e noi contemporaneamente lo abbiamo abbassato (la sostituzione di Dumfries con Darmian è estremamente significativa).

    Non si è mai vista una partita finita 4 a 3 nella quale le due squadre hanno tirato in porta solo 4 volte ciascuna. Frutto della nostr incapacità di sfondare le difese compatte, della loro incapacità di ripartire.

    Almeno, questo è ciò che io penso.

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  7. Una domanda per gli “integralisti” del mercato : nella ns situazione chi tra voi avrebbe preso De Bruyne a par 0 ?

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  8. Sto vedendo Como-Genoa…bella partita….nel Como gran gol di Nico Paz e bene anche Khun,che forse avrebbe fatto comodo anche a noi (costato mi sembra meno di Luis H )….lo so son tutti discorsi del dopo…

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  9. Luciano, intendevo riprendere la narrativa imperante per cui noi abbiamo dominato la gobba come poche altre volte.

    È me è sembrato che la parola dominio sia stata associata al lungo possesso palla ‘accettato’ dai gobbi. E anche da udinese: ormai tutti han capito che se non ci danno campo di occasioni non ne creiamo perché nessuno rompe marcature.

    Tanto che quando loro si sono alzato perché sotto abbiamo, casualmente, smesso di riconquistare subito palla.

    Tullio: no, io non avrei preso de Bruyne perché la qualità di palleggio a noi non manca. A noi manca altro e ritengo che sia un vantaggio non avere doppioni identici ma caratteristiche diverse a parità di ruolo per poter variare.

    Di gente come Kuhn, un po anarchica ma capace di fare uno Vs uno, è pieno il calcio. Evidentemente non hanno voluto prendere profili così decisamente abbordabili

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  10. Avrei preso De Bruyne di corsa e anche David. Due parametri zero che sarebbero costati addirittura meno di…Khun.

    Strano che nessuna proprietà (ne sono passate ben 4) e nessun direttore, ne sono passati alcuni molto quotati, si sia accorto che il ds non sa pescare giovani dribblatori a poco costo

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  11. la verità temo sia un’altra. Quando finisce un ciclo (e il ciclo dell’Inter è finito) fa fatica e sbaglia chiunque: sia in panca sia nella dirigenza. Gli esempi ormai sono tantissimi: dal napoli di maradona, finito in B, al Milan di berlusconi, alla juve dei sette scudi, a tante squadre straniere che pure potevano investire subito su parecchi grandi campioni. Il Como è stato bravissimo a prendere Khun e altri giovani forti: ma temo che non giocherà due finali di CL in tre anni. hanno altri obiettivi e possono fare altre scelte

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  12. Si fa fatica perchè non si vuole tagliare il cordone ombelicale con molti senatori.

    Io se sapessi che così facendo – gli esempi che hai citato sono tutti corretti – SICURAMENTE mi vado a schiantare, proverei a tagliarlo il cordone.

    Poi magari mi schianto lo stesso ma almeno ho una speranza di, quanto meno, schiantarmi con meno violenza

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  13. Mah, chi lo dice che la violenza sarebbe minore…

    Nel tardo pomeriggio conto di mandare il post sulle giovanili che ho visto dal vivo.

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  14. Può essere anche peggiore ma…almeno ho una speranza se come scrivi giustamente, battendo la strada opposto, lo schianto è sicuro e violento

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  15. E’ comunque strano che siamo qui tutti, chi più chi meno, a lamentarci di come sarà diffiicle anche solo arrivare in CL con squadre che, a parte un paio, hanno meno risorse di noi e soprattutto hanno direttori sportivi molti più scarsi del nostro

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  16. Va bene, hai ragione, ma finiamola. Noi abbiamo fatto mercati profondendo miliardi a iosa mentre le altre ci hanno guadagnato. Il ds ha sperperato questi miliardi con acquisti spregevoli e infatti abbiamo trascorso anni bruttissimi.

    Tutte le altre squadre dopo la fine di un ciclo (hanno rinnovato, non conservato), ma avevano ds scarsi come il nostro.

    Ausilio da mandare al confino! purché la si finisca

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  17. Mi sembra di aver raccolto, non lanciato, ennesima provocazione

    Cmq Chivu conferma Sommer. Evidentemente, pur con prestazioni pessime dal mondiale, Martinez è più scarso.

    Oppure c’è altro

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  18. Mi sembra piuttosto evidente: Sommer resta il titolare e non è èer nulla scarso. ha sbagliato una partita. capita. Sostituirlo significa perderlo psicologicamente, addossargli tutte le colpe. Chivu è troppo intelligente per fare una cosa simile. martinez verrà inserito gradualmente più avanti e nel medio periodo si vedrà chi dei due è più affidabile

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  19. Io questa storia che dei professionisti mettono a rischio la loro carriera facendo scelte dettate da motivi reconditi e tenebrosi la trovo più divertente di un film di Woody Allen

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  20. Le dichiarazioni di Chivu lo confermano: non so se sarà un grnde allenatore, ma di sicuro è un grandissimo uomo.

    ma io, modestamente, lo sapevo già, perché ho avuto occasione di parlargli, in passato

    Vlahovic segna due gol. marcato da Acerbi non la becca mai. Chissà per quali oscuri maneggi all’Inter giocano alcuni ultra trentenni…

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  21. Roberto…guarda che allenare una squadra ,soprattutto le big, non è come giocare a “Football manager”…occorre fare molta attenzione agli equilibri interni ed occorre usare molta,molta psicologia

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  22. Tullio, è proprio questo il punto: se lo tieni titolare, come fu per Handa, è perchè c’è della pressione forte per non panchinarlo, come è normale che sia. E’ sempre stato così con i senatori: Maldini si trascinava per il campo ma chi aveva coraggio di panchinarlo?

    Ma scusate, avete mai giocato a pallone? Anche in prima categoria il 22enne sconta parecchie panchine perchè il 35enne deve giocare di più. Non mi sembra una cosa fuori dal mondo. Accade ovunque nei luoghi di lavoro.

    Ma se il portiere mi costa punti, come fu per Handa, e non intervieni rischi di andare a sud: Sommer mi sembra che sia dal mondiale per club che appare in discreto calo.

    Onestamente trovo di un’incoerenza sesquipedale sostenere che i professionisti guardano solo ed esclusivamente le prestazioni ma….sono attenti alllo spogliatoio.

    Se guardi le prestazioni e QUESTO Sommer è considerato migliore di Martinez, scusate, ma lo spagnolo non deve essere granché. Può essere così, ovvio, ma spero vivamente di no.

    Se invece subentrano altri fattori (negati ma…..si guardaad equilibrio spogliatoio) è un altro discorso che, tuttavia, rischia di impattare seriamente sui risultati della squadra.

    Io non ne facico una colpa a Chivu, sia chiaro: è difficilissimo panchinare i senatori. Benitez insegna (ma non solo lui, anche Gasp). Onestamente un giocatore in declino non dovrebbe semplicemente più far parte della rosa

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