Un pessimismo non scaramantico

Foto: Manuel Akanji. Il difensore svizzero, proveniente dal Manchester City, è arrivato all’Inter nell’ultima giornata di calciomercato.

Alla base del pessimismo, per un tifoso qualunque come io sono (non dico del tifoso medio perché non sono così presuntuosa da generalizzare il valore delle mie sensazioni)  stanno considerazioni  tecniche, ma anche psicologiche.

Partiamo da questa ultime.

Siamo alla fine di maggio: possiamo ancora vincere tutto, mancano due partite una con la Lazio a San Siro e la finale col PSG.

L’annata è stata straordinaria e la fiducia, per alcuni l’entusiasmo, sono alle stelle.

Poi accade di tutto:

  • perdiamo il campionato,
  • in finale di CL subiamo un autentico tracollo,
  • Inzaghi, il demone, il demiurgo che aveva forgiato questo squadrone, saluta e se ne va.

Lo sostituisce un allenatore a cui tutti vogliamo bene, ma che è una scommessa.

Al Mondiale per Club usciamo piuttosto ingloriosamente, come non eravamo più abituati

Le dichiarazioni esplosive e pubbliche di Lautaro svelano la presenza di dissapori profondi dentro al gruppo.

Personalmente credo che non siano state frasi impulsive, ma meditate: volevano far uscire allo scoperto  coloro che, forse avvertendo il cambiamento del vento, pensavano di abbandonare la barca o almeno, per usare una locuzione cara a Conte, di sostituire il ‘noi’ con l’ ‘io’.

Tutto questo nel giro di pochi giorni, quasi di ore.

Da tifoso, avverto che siamo arrivati al capolinea e che senza una robusta rivitalizzazione le prospettive di un declino, magari lento, siano concrete.

L’impressione è che solo un mercato importante possa rilanciare la squadra e la sua immagine.

Anche perché gli altri nel frattempo rafforzano in maniera persino clamorosa la propria consistenza tecnica.

Conte resta al Napoli perché ha garanzie di un rafforzamento della squadra nella direzione da lui richiesta.

La juve ha la solita disponibilità di spesa, anche infrangendo le regole del FFP, e la esercita.

Il Milan prende un allenatore che in Italia ha vinto molto, che ad alcuni non piace, ma che è certamente più concreto degli ultimi tecnici avvicendatisi su quella panchina.

E la proprietà lo asseconda sul mercato.

Anche la Roma potenzialmente fa un salto di qualità con Gasp alla guida.

E’ vero, gli altri hanno anche ceduto.

Ma attenzione: non hanno ceduto per risparmiare, bensì per rafforzare sul piano tecnico e/o della funzionalità il nucleo portante (15/16 giocatori) della rosa.

Se hanno fatto bene o male, lo dirà il campo.

A me, a priori sembrano tutte rafforzate.

Può fare eccezione la Roma che in difficoltà economiche ma con giocatori forse sotto stimati, punta tutto sulla capacità di Gasp di rivalutare alcuni di questi,  potenzialmente fortissimi (ad esempio Soulé, Baldanzi e qualche altro).

Non so il tifoso medio, ma il tifoso Luciano si aspettava almeno un paio di colpi da innestare nel gruppo dei titolari per rafforzarlo.

Pio era rientrato, un paio di giovani erano stati presi in anticipo con spese non elevate (compensabili con le cessioni di giovani e giocatori in soprannumero), il mercato estivo doveva concentrarsi su due arrivi di grande qualità e certezza.

Per rafforzare la squadra, ma anche per dare una scossa positiva all’ambiente.

Si è parlato di Lookman e di Koné, nomi che (in questo momento prescindo dalle considerazioni tecniche) avrebbero di sicuro avuto un grande impatto emotivo.

Si sono fatti altri nomi, sempre per gli stessi ruoli, non altrettanto ‘appaganti’, almeno sulla carta o per me , ma comunque di prestigio.

Invece è venuto un centrocampista francese, nazionale under 21, con una presenza nella massima serie transalpina, che speriamo tutti sia fortissimo ma certo non accende la fantasia.

Poi c’è stato lo ‘scambio’ Pavard-Akanji che penso molti giudichino abbastanza positivamente, a priori.

Anche se credo nessuno si esalti particolarmente.

Nel frattempo sono partiti Asllani e Zalewski, che diciamo non avevano suscitato grandi entusiasmi, ma come ruoli non sono stati sostituiti.

E a me pare pericoloso il fatto che l’unico play rimasto sia Calha, che sembra in calo fisico e tecnico, ma soprattutto non pare  più convinto di continuare a lavorare nel progetto Inter.

E’ mancata la scossa, dunque, ma i più positivi osservano che l’undici titolare è rimasto invariato e che le alternative sembrano essere più consistenti, ancorché tutte da testare, come accade quando si punta su giovani sperabilmente emergenti (ancor più sperabilmente se c’è un diktat societario per cui devono costare poco e accontentarsi di bassi ingaggi).

La speranza è che le alternative oltre a essere buone, garantiscano, proprio in virtù della loro auspicata affermazione, un minor sfruttamento e quindi una freschezza  costante ai titolari.

Questo sul piano dell’attesa, delle aspettative dell’ambiente allargato.

Poi c’è il discorso tecnico-tattico.

Che non può prescindere dal nuovo allenatore e dalla sua legittima voglia di applicare le proprie idee.

Chivu le esplicita e, nelle prime uscite, parzialmente (cioè con buon senso) le sperimenta.

Sono due, sostanzialmente:

  • maggior verticalizzazione,
  • predisposizione  di un modulo alternativo (3421) che comporta anche maggior aggressività ‘alta’, per mantenere la compattezza.

L’Inter di Inzaghi era stata costruita con l’ambizione primaria di giocare la palla dal basso, far ‘uscire’ gli avversari, mandare negli spazi, che si aprivano grazie anche ai movimenti delle punte, braccetti, esterni e centrocampisti in modo imprevedibile.

In fase di possesso avversario, quando la squadra stava bene, si provava il pressing alto, tenendo la squadra corta e cercando la riconquista e l’offensiva immediata.

Il meccanismo era perfetto perché i giocatori erano stati scelti in funzione proprio del compito loro assegnato.

Naturalmente ogni metodo di gioco presenta vantaggi e punti deboli.

Dal punto di vista pratico per noi qualche problema si creava: per esempio se le squadre avversarie non si scoprivano c’era difficoltà nel trovare spazi perché:

  • gli esterni dovevano essere uomini di corsa lunga, sobbarcandosi la copertura di tutta la fascia, quindi non potevano essere scattisti dribblatori.
  • le punte erano fortissime ma, dovendo sobbarcarsi un lavoro doppio (attaccare gli spazi, riempire l’area, ma anche aggredire alti e rientrare se necessario) non potevano avere caratteristiche di estro che spesso ‘accompagnano’ chi possiede lo spunto breve, bruciante.
  • i centrocampisti oltre che abili tecnicamente dovevano essere super dinamici (Barella) intelligenti, equilibratori (Miki), solidi nei contrasti, dotati di visione di gioco e di tiro da fuori (Calha).

Mancava però il cc incontrista perché trovare un giocatore che possegga tecnica e prepotenza atletica è cercare…un pallone d’oro.

A questo sopperivano appunto Barella con la sua generosità che gli consentiva di raddoppiare sugli attaccanti avversari e Miki con il suo senso della posizione e l’intelligenza nella lettura delle possibili linee di passaggio.

Come era difficile trovare un cc tecnico e potente, altrettanto lo era trovare un centrale possente, dominatore sulle palle alte, forte nell’anticipo e velocissimo nei recuperi.

Quindi l’Inter soffriva  spesso i ribaltamenti di fronte improvvisi e rapidi, ma soffriva anche le squadre che l’attaccavano con linee offensive a tre (per es. il 433 o il 4231) dove gli esterni erano scattisti e dribblatori che provavano l’uno contro uno giovandosi di un altro passo sul breve  e di molta fantasia.

Il raddoppio delle mezze ali doveva esser sempre tempestivo, ‘sincronico’ e ancora più quello dei quinti che dovevano attaccare ed essere difensori aggiunti (per questo venivano spesso sostituiti a metà ripresa).

Rispetto alla squadra che praticava quel tipo di gioco e con quel modulo non è cambiato molto e infatti Chivu ha rilasciato una dichiarazione per la quale è stato anche criticato, sia pure da persone ostili all’Inter: “Dobbiamo arrivare a mettere in atto quelle che sono le mie idee con quello che abbiamo, perché altre soluzioni non ne abbiamo”.

Non solo sono arrivati unicamente giocatori alternativi ai titolari, ma non è arrivato il dribblatore davanti (anzi è partito Zalewski), non è arrivato il centrocampista interditore, non è arrivato il difensore giovane ma già pronto e veloce.

Di ‘nuovo’, nel senso di giocatori con caratteristiche diverse da quelli in rosa, sono arrivati il centravanti d’area alto e un centrocampista di passo, che porta palla: entrambi comunque ‘riserve’.

Poi sono arrivati una punta, un centrocampista tecnico e un difensore per Pavard, che dovrebbero migliorare l’organico complessivo (e lo svizzero forse accrescere la velocità della linea difensiva).

Anche contro l’Udinese la squadra è rimasta la stessa, perché è cambiato solo Sucic per Miki, ma anche il croato, pur con delle chiare differenze, mi sembra più un costruttore di gioco che un incursore o un forte incontrista.

Dove io sono molto speranzoso che Chivu porti qualcosa di nuovo è a livello di marcatura.

La sua analisi del gol subito (Bisseck ha sbagliato a lasciare troppo spazio ad Atta e ha sbagliato la posizione del corpo, lasciandogli scoperto il destro), senza colpevolizzare il tedesco, sembra dimostrare che il mister ha degli insegnamenti importanti da trasmettere in questo campo.

Ma per quanto riguarda i cambiamenti strutturali che ha in mente: più pressing alto, meno leziosità (la definizione è sua) che significa meno ricerca del palleggio di fino e di conseguenza maggior verticalizzazione, i titolari sono quelli che ha ereditato.

E se vorrà lavorare sul cambio di modulo, almeno come soluzione integrativa, dovrà inventarsi qualcosa.

Il 3421 potrà forse dare imprevedibilità maggiore nei pressi dell’area avversaria, ma potrebbe anche lasciare il centrocampo in una situazione numericamente deficitaria, senza che sia arrivato neppure il centrocampista interditore da affiancare a Chala.

Eppure,  nonostante la partenza di Asllani, non sostituito come ruolo, il centrocampo resta il reparto più affollato

  • Barella/Frattesi,
  • Calha/Zielinski,
  • Sucic/Miki,
  • Diouf.

Con sette centrocampisti è improbabile che si possa giocare a due (che tra l’altro non hanno le caratteristiche per giocare a due).

Poi è vero che alcuni di loro potranno essere riprogrammati per giocare da sotto punta (soprattutto Frattesi), ma anche così le ‘scommesse’ mi sembrano troppe.

Aldilà della fattibilità o meno delle innovazioni che il mister ha in animo di introdurre, mi sembra che ci troviamo di fronte a un cantiere aperto e per vederne i risultati occorrerà tempo e… tanta speranza.

Ma alla ripresa del campionato andremo ad affrontare la juve e un eventuale risultato negativo ci manderebbe a sei punti dalle prime, dopo tre giornate, con ripercussioni evidenti sul morale, sull’autostima e sulla possibilità di sviluppare con calma le innovazioni che si intendono introdurre e che necessitano di prove, tentativi e tanto lavoro.

Dopo la partita contro il Torino era sin troppo facile l’invito a frenare il pur legittimo entusiasmo.

Dopo l’Udinese non serve il catastrofismo ma un sano realismo nell’analizzare la situazione.

Parlo di noi… competenti da tastiera, perché sono certo che allenatore, preparatore e dirigenza tecnica non abbiano bisogno di… consigli e suggerimenti.

La partita contro i friulani ha mostrato una loro superiorità fisica impressionante: soprattutto i tre difensori hanno costruito una diga quasi impenetrabile e davanti avevano giocatori oltre che fisici, di qualità.

La partita andrebbe analizzata prescindendo dal risultato, perché è vero che noi siamo comunque andati in vantaggio e senza una vergognosa applicazione del regolamento in occasione del rigore subito, probabilmente il match avrebbe avuto un altro andamento.

Ma quello che ha colpito è stata l’impotenza da noi mostrata quando ci si attendeva una reazione lucida incisiva e immediata.

Anche nel secondo tempo, in cui siamo andati decisamente meglio, non abbiamo costruito grandi (forse nemmeno piccole) occasioni da gol.

Con tutto che a un certo punto avevamo in campo una batteria di ben 4 attaccanti puri.

Io temo che ci sia molto da lavorare in tre direzioni.

  • La riorganizzazione dei meccanismo di sicurezza difensiva;
  • L’aggressione alta sui portatori di palla avversari, che comporta però un’accorciamento’ della squadra in avanti e il rischio di lasciare praterie alle spalle di un’ultima linea non particolarmente veloce;
  • La misura nella transizione offensiva.

Lo schema può essere un po’ meno elaborato di quello inzaghiano, mirante al palleggio di fino per far ‘uscire’ i giocatori avversari e arrivare a servire le punte in condizioni di favore numerico, visto che non eccellono nei dribbling in aree intasate…

Ma non può essere neppure il lancio lungo sulle punte, saltando quasi il centrocampo, perché se il lancio non riesce o loro prendono la seconda palla, ripartono e la difesa resta sempre sotto stress.

La mia idea non cambia: ho scritto più volte che spesso vince chi ha meno possesso palla, se gli altri verticalizzano di più e meglio.

Ma credo anche che ci voglia una misura nella verticalizzazione: il possesso palla inzaghiano teneva la squadra compatta (salivano tutti insieme) e consentiva a tutti gli uomini di sganciarsi, nello stesso tempo però quando c’era l’occasione il palleggio era finalizzato a una verticalizzazione studiata.

Lo stesso Chivu ha rilevato come il gol di Atta nasca da un lancio lungo di Bastoni forzato, quindi impreciso conquistato dagli avversari che subito sono ripartiti in campo aperto.

Insomma, bisognerà trovare un equilibrio nuovo  funzionale, più importante del modulo… numerico.

Non sarà facile, anche perché partite fondamentali in campionato e in CL già si profilano all’orizzonte.

Il mio… ottimismo della volontà (piuttosto abusato) è legato soprattutto alla qualità tecnica e caratteriale di parecchi nostri campioni, che non può essersi persa all’improvviso, e alla profonda conoscenza del calcio ad alti livelli, del nostro allenatore.

Sperando che bastino.

Luciano Da Vite

77 pensieri riguardo “Un pessimismo non scaramantico

  1. Mi sembra di poter affermare che hai fatto un analisi abbastanza condivisibile da tutti,anche considerando la tua propensione alla grande…cautela ( ho usato un eufemismo…🙂)

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  2. Aggiungo e ripeto la mia sensazione relativa ad un Chala che temo non sia più calato nella ns realtà.

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  3. Post con considerazioni parecchio condivisibili.

    Io mi sarei aspettato, al netto di qualche “spesa” in più (vediamo se si sono tenuti tesoretto per gennaio quando magari il Lookman di turno potrebbe aver rotto definitivamente ed essere ceduto), qualche taglio più netto rispetto al passato.

    In sostanza credevo partissero un paio di big ed entrassero due nuovi forti per dare un segnale di rinnovamento al gruppo e far seguito con i fatti alle dichiarazioni post mondiale per club.

    Invece i decani sono tutti rimasti con la sola eccezione di Pavard che tuttavia, tra gli esperti, era quello meno presente, vuoi perchè dotato di un cambio su cui Inzaghi ha fatto crescente affidamento (Bisseck) e perchè spesso ai box per problemi fisici.

    Non resta che sperare la scelta di puntare sul senso di rivalsa del gruppo storico si riveli azzeccata.

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  4. Io non avrei voluto cambiare per cambiare. Rispetto ai titolari avrei ceduto uno tra Acerbi e de vrji per uno tipo Beukema e Calha per uno tipo Ederson.

    Qualcuno conosce Malick Fofana?

    Da qualche parte ho letto che Chivu intende far giocare Henrique nei due dietro la punta. Che ne pensereste, nel caso?

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  5. No, mi spiace non consoco Fofana: hai letto di un nostro interessamento?

    Henrique non lo conosco abbastanza ma credo sia stata preso per fare il cambio di Dumfries in prima battuta (li spero Darmain non sia più messo se non per i classici 10/15 minuti finali in cui devi difendere un vantaggio). Così non fosse avremmo un buco anche li dove Buchanan pare aver ingranato….anche se in Spagna.

    Con il canadese potremmo essere stati troppo frettolosi considerando il guaio fisico che ha avuto, che ne pensate?

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  6. A me sembra che la nostra maggiore carenza sia la forza fisica: a parte Thuram e Dumfries – che non a caso lo scorso anno hanno fatto la differenza anche se… a fasi alterne (francese primi 4 mesi, olandese i successivi) – gli altri titolari ne hanno poca rispetto a molti avversari.

    Va bene il gioco fluido e la tecnica ma in Italia spesso paga essere più potenti fisicamente degli avversari, strappare anche se a fasi alterne, segnare gol sporchi, ecc.

    Qui negli undici eravamo e siamo carenti: speriamo che la panchina, che mi sembra maggiormente dotata in questo senso, possa aiutare.

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  7. Giuseppe Marotta, presidente e AD dell’Inter, riceverà una Laurea magistrale Honoris Causa in “Marketing, comunicazione aziendale e mercati globali” dall’Università di Milano-Bicocca. L’ateneo ha deciso di conferire questo prestigioso riconoscimento per la sua lunga carriera nel management sportivo e per il suo impegno nella formazione dei giovani. La cerimonia di consegna si terrà il 26 settembre 2025. 

    L’Università di Milano-Bicocca ha scelto di insignire Marotta per diversi motivi:

    • Il suo ruolo come figura di spicco nel management sportivo italiano e internazionale. 
    • Il suo impegno nella valorizzazione del capitale umano e sportivo. 
    • I progetti formativi dedicati ai giovani atleti avviati negli anni passati. 
    • Il suo ruolo di “punto di riferimento nel processo di rinnovamento del calcio italiano”. 

    Chiaramente nel complesso la comunità scientifica di riferimento lo ha valutato in questo modo

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  8. Qualcuno a Interello mi aveva parlato di lui. Poi ho letto di un interesse dell’Inter, per quanto su un sito poco attendibile…

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  9. Avete letto dell’u15 alla Bayern CUP? Direi che ha fatto molto bene, in modo anche imprevisto. Terzo posto finale, battute tra le altre Liverpool (5-0) Bayern (3-1), Real Sociedad due volte (3-1 e 2-0), perdendo solo con il Porto, nel girone per 2-1 e poi, passato comunque il turno in semifinale per 3-0. Poi i nostri hanno conquistato il terzo posto, come detto.

    Non vedo l’ora di assistere a una loro partita

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  10. Si, ho letto. Dovrebbe essere nuovo, perché non me lo ricordo. Quelli forti lo scorso anno mi erano sembrati sanogo e Tudor Boinas, ma credo che Tudor abbia fatto il salto di un anno

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  11. L’ex interista Veron richiesto di fare i nomi di giovani argentini interessanti dichiara che ce ne sono diversi e fa anche un nome. Poi spiega che però essendo ventenni prima di andare eventualmente all’Inter devono fare un passaggio intermedio in Europa.

    Ecco spiegato perché l’Inter non può fare la politica dell’udinese e neppure dell’Atalanta.

    Un giovane forte ma non ancora al top giocherebbe pochissimo e rischierebbe di intristirsi e perdere un anno. Del resto l’Inter non può fare neppure come il Chelsea che spende 20 milioni per un giovane forte, lo tiene un anno in panchina senza farlo esordire, poi lo manda un anno in prestito a maturare, poi se non si afferma, lo cede. L’inter può fare questo con un giovane da 6 milioni, ma raramente. Oppure con Topalovic (800.000 euro)

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  12. Dipende sempre cosa peschi e in che contesto sei.

    A me sembra che il Toro da 22 mn ci potesse stare in rosa, idem Bastoni o Barella o, per restare ai giorni nostri, anche Sucic sembra ipoter dire la sua. Come spero lo saranno Bonny e compagnia.

    Certo, se prendi questi ragazzi e gli chiedi subito di fare la differenza può essere problematico ma se gli dai l’opportunità, almeno il primo anno, di giocare alle spalle di titolari rodati e, quindi, maturare con (relativa) calma la speranza di avere poi un buon giocatore per me crescono.

    Dopo tutto bisogna fare di necessità virtù e se le italiane hanno inferiori disponibilità rispetto alle inglesi (e non solo) che possiamo fare?

    Io credo che se prendiamo 11 Zelinski o Acerbi – per prendere due con rendimenti opposti – di strada ne faremo comunque poca. E quando il Toro e compagnia inizano a mostrare i primi segnali di calo, ti ritrovi con dover cambiare 22 giocatori

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  13. Con gli zielinski e Acerbi di strada ne abbiamo fatta. iL problema è che Lautaro Bastoni e Barella , se rapportiamo i costi di allora ai costi di oggi, non li potresti prendere, perché scatterebbe il veto di Oaktree. certo che potendo prender 3-4 giovani già da 30-40 milioni sarebbe una gran cosa.

    Comunque io la penso come Veron

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  14. Da 30 o 40 li prendi, vedi il Bilan con il suo fondo.

    Se non hai da dare 9 mn agli Zelinski di turno.

    Alla fine la torta è quella, devi decidere come dividerla

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  15. Non sono io, ma la proprietà a mettere un vincolo sopra i 25 milioni. E le nostre cifre avrebbero consentito un colpo da 40-45 addirittura. Il Milan ha preso qualcuno perché ha venduto il piantagrane Theo e un centrocampista forte forte (bisognerebbe capire perché). Senza…lo Zielinski di turno non saresti arrivato dove sei arrivato. Poi basta con sta narrazione a senso unico: parlami invece di Palacios, di Asllani, di Zalewski, del canadese, dello stesso Bisseck, che è migliorato, ma ogni volta che gioca regala punti agli avversari, come contro l’Udinese. Con quelli avresti vinto la finale di CL contro il PSG!

    Vogliamo smettere entrambi di fare propaganda? Diamo per assodato che si sbaglia con i giovani come con i vecchi e si possono fare acquisti azzeccati con i giovani come con i vecchi. Quindi evitiamo contrapposizioni pro domo nostra.

    Ammettiamo però che se si tratta di giovani non ancora affermati (altrimenti non abbiamo i soldi) quanto meno bisogna aspettarli per un paio d’anni

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  16. “anche la juve voleva Zielinski”. Toh, persino Giuntolone capisce poco di calcio. E sì che era un suo giocatore…

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  17. “Ammettiamo però che se si tratta di giovani non ancora affermati (altrimenti non abbiamo i soldi) quanto meno bisogna aspettarli per un paio d’anni”

    Esattamente, finalmente ci siamo arrivati!

    Ecco perchè insisto affinchè dietro i Barella, Dima, Bastoni, ecc. ci siano queste figure che possano maturare in un paio di anni e prenderne auspicabilmente il posto.

    Altrimenti li vendi e ricominci. Non possiamo, purtroppo, fare altro. Non puoi strappare al Liverpool Wirz, al Real Mbappe, ecc.

    Sul canadese il rischio della fretta post infortunio esiste: speriamo il brasiliano che ne ha preso il posto in squdra si riveli migliore

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  18. Roberto se non erro sul canadese i giornali parlavano di una sorta di diritto di ricompra da parte dell’Inter a dimostrazione che il settore tecnico credeva nele qualità del giocatore e non era del tutto convinta a lasciarlo andare definitivamente ma poi mi sembra che sia stata effettuata una cessione a titolo definitivo

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  19. Sergio, credo sia stato ceduto definitivamente ma non ne sono sicuro.

    Il canadese ai mondiali mi aveva impressionato positivamente anche se giocava in un ruolo differente, più offensivo rispetto al tutta fascia chiesto da Inzaghi. Quando lo abbiamo acquistato mi è sembrato un buon affare. Il grave infortunio gli ha precluso la chance di dimostrare il suo valore. Peccato.

    Quest’anno poi hanno preso Henrique per cui era chiaro che lui fosse considerato non più idoneo: forse avranno considerato che il calcio italiano, più ruvido e falloso, non si datattasse ad un giocatore come lui che ha la qualità migliore nella rapidità e non nella potenza. Speriamo la scelta sia corretta. Per certi versi è accaduta la stessa cosa con Zalewski.

    In ogni caso, la vicenda Buchanan conferma una volt di più quanto ha correttamente scritto Luciano: se non puoi permetterti big già fatti e finiti, questi ragazzi devi inserirli gradualmente senza pretendere ti facciano subito la differenza.

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  20. Sergio Buchanan è stato ceduto definitivamente per 8,5 milioni (o qualcosa in meno) piu il 20% sulla futura rivendita. Molto spesso si cede con la formula simile che somiglia a una comproprietà mascherata o che da un accesso piu facile alla eventuale ricompra. In generale l’utilità di questo tipo di operazione lo si ritrova nei bilanci successivi

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  21. ma io sostenevo il contrario: se punti a vincere devi avere 22 giocatori già pronti. Poi prendi pure tutti i giovani che vuoi, che io ne sono felicissimo. Per questo dico che i soldi per i giovani vanno presi per 17 massimo diciottenni. Un po’ come ha fatto la juve col turco (che per altro ha preso a zero, se non sbaglio) A quell’età anche se sono forti costano un po’ meno che a 21-22. Se ci hai visto bene te li trovi pronti dopo un paio d’anni senza rischiare con la prima squadra

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  22. Anche io ma non siamo nelle condizioni economiche di avere 22 top. C’è poco da fare.

    Tuttavia io credo, e onestamente pretendo, che un Diuof pagato 25 mn sia “pronto” per giocare un numero contenuto di partite. Se non lo fosse sarebbe stata una spesa molto discutibile.

    Che poi per essere “pronto” a fare il titolare in pianta stabile servano una o due stagione sto con te ma oggi non gli viene chiesto questo. Come non viene chiesto a Zelinski.

    Tra le due scelte io vado sempre su Diuof NELLA CONDIZONE IN CUI SIAMO NOI: tecnica (da anni undici stabile per cui serviva costruire seconde linee solide e crescenti) ed economica (non possiamo permetterci di fare mercati a strascico per cui prima o poi ci becchi).

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  23. Zielinnski è un nazionale polacco. ha giocato e può giocare qualunque partita. Diouf se non sbaglio ha 1 partita in serie a francese e gioca nell’under 21.

    Il problema è che le partite in cui uno deve giocare non le scegli tu, ma il caso sotto forma di infortuni squalifiche ecc. magari prima di un match fondamentale.

    Non si tratta di volere 22 campioni, ma 22 giocatori affidabili in qualunque situazione. Poi può capitare che faccia male persino Pelé, però quello che conta è l’affidabilità a priori

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  24. Biasin:
    “Non sono così convinto che Ausilio sia facilmente sostituibile. Ha sempre portato in questi anni, insieme a Marotta, una squadra molto competitiva, nonostante i limiti di spesa”.

    E si, siamo in tanti a non voler capire…

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  25. Credo sia chiaro a molti tifosi che per uscire indenni dallo stadio della juve l’Intr deve essere nettamente superiore.

    E al momento non lo è.

    Perciò prepariamoci a un inizio della prossima settimana molto burrascoso

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  26. Se è per quello Biasin non capiva perchè l’Inter cercasse di linerarsi di Icardi…..già quell’Icardi che con moglie lo deliziava di anteprima da spogliatoio.

    Faccia come creda Auslio, credo Inter sarà in grado di sopravvivere dignitosamente anche qualora dovesse andare nel deserto. Sempre che non lo chiamino il Bayern o il Barcellona

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  27. Bene, scopro che solo se si va al Bayern o al Real si è bravi. Inzaghi invvece che è andato nel deserto deve essere una chiavica.

    Comunque la mia ttenzione non era su questa parte della frase ma suka successiva: “una squadra molto competitiva, nonostante i limiti di spesa”.

    Limiti di spesa pervicacemente negati qua dentro

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  28. Bisongerebbe capire se Biasin è in grado di leggere un bilancio: non ne sarei tanto sicuro visto che è materia che non interessa i tifosi.

    Cmq a proposito di giornalai la gazza stamattina parla di interesse per Kone che potrebbe tornare a gennaio visto che la Roma pare costretta a vendere per problemi di FFP. Vedremo cosa accadrà

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  29. Ausilio può andare dove vuole o restare. Personalmente valuterò senza preclusioni suo operato come ho fatto finora.

    Citavo squadroni perchè a detta di molti tifosi – anche se non così tanti leggendo in giro – da anni fa le nozze con i fichi secchi (piacerebbe a me averli quei fichi secchi…).

    Se così fosse sarebbe un top di gamma e i top in questa fase storica vanno in Inghilterra, Real/Barca, Psg e Bayern. Gli altri lcub non possono competere economicamente con queste potenze.

    Inzaghi come tecnico è molto giovane e avrà tempo e modo di tornare per salire di livello: carrire non paragonabili.

    Ausilio invece è oltre 30 anni che fa questo mestiere per cui mi sembra strano che non abbia mai ricevuto offertone dai club sopracitati (ci è andato perfino Paratici…) pur avendo maturato esperienza ventennale ai vertici di un club comunque rilevante come Inter. Questo aspetto lo dovrebbe far preferire ad altri ds magari bravi ma con esperienze limitate a realtà minori. Forse, dico forse, tutta questa bravura non viene riconosciuta dai professionisti – lo sono anche loro – oltralpe.

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  30. Parlando di calcio giocato, la nazionale ha dimostrato, se ce ne fosse ancora bisogno, come Dimarco e Bastoni perdano parecchio del loro potenziale se chiamati a difendere a 4.
    Perchè non hanno proprio la fase difensiva arcigna nel loro dna: Basto è troppo macchinoso e poco reattivo negli anticipi e di testa per essere un centrale puro. Dima lascia sempre km di spazio all’avversario.
    Entrambi mostrano il meglio se possono partecipare alla manovra offensiva, adeguatamente protetti da 2/3 difensori veri, che solo un modulo a 5 ti consente di avere.
    Per me eventuali rivoluzioni in quel reparto devono prevedere la loro cessione

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  31. Non c’è una persona al mondo tra quelle che mi è capitato di leggere o con le quali hi parlato , tranne un paio in questo blog che non riconosca che i risultati di questi anni sono venuti NONOSTANTE UNA DISPONIBILITA’ DI SPESA SUL MERCATO SCARSA.

    Poi di Ausilio non mi importa nulla: anzi spero che vada: così si potrà tornare a parlare di calcio senza pregiudizi e senza negare la realtà

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  32. Luciano, una cosa ho cercato – con anche Phragrance e altri – senza successo evidentemente, di comunciare: la scarsa (o ampia) disponibilità è (1) un concetto relativo.

    Rispetto ad un americano il mio consumo d’acqua è scarso, rispetto ad un etiope enormemente superiore, rispetto ad un tedesco similare. Quindi scarsa verso tema italiani è semplicemente una bufala. Vedi i numeri riportati anche quest’anno.

    E (2) dipende anche da cosa hai già. Se cedi (o perfino ti liberi) dei tuoi top perchè non vuoi dar loro stipendio che chiedono (vedi Napoli) poi spendi di più sul mercato. Noi abbiamo fatto altre scelte.

    Lasciamo perdere per una volta la logica semplificatrice del giornalismo per cui c’è chi disponde di denari infiniti (Conte…Napoli quest’anno ha chiuso mercato in attivo) o chi invece è il poverello che deve sempre e comunque fare di necessità virtù

    https://www.transfermarkt.it/ssc-napoli/transfers/verein/6195

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  33. A me sembra che non sia il sottoscritto a negare la realtà

    Riporto nuovamente il saldo dei top team italiani (che è solo parziale vs stipendi ma piace tanto), fonte transfmarket, che quest’anno recita:

    Inter: -44,7

    Napoli: +11,6

    Gobba: -52,8

    Bilan: +5,3

    Roma: -13,6

    Eppure è il solito commento per cui le altre si sono rafforzate grazie a disponibilità infinitamente superiori.

    Domando: qual è la realtà?

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  34. Paolo Ziliani ha dedicato un approfondimento nella sua newsletter a proposito del FPF e delle squadre più o meno in regola. Tra le meno ligie il giornalista sportivo cita Roma e Juventus. “In attesa di conoscere l’ultimo bilancio, la Roma accusa 183 milioni di perdite in due anni, la Juventus 322. Poiché anche il prossimo sarà negativo, si va come minimo verso il blocco del mercato”, ha anticipato Ziliani. I club italiani sono in regola per la UEFA? Semaforo verde per Atalanta, Napoli e Milan. “Diverso è il discorso che riguarda Juventus, Roma e Inter; che a differenza dei tre club italiani virtuosi hanno sempre chiuso con segno negativo i loro ultimi bilanci. Ma con una differenza: mentre l’Inter sembra in grado, grazie ai ricavi e ai risparmi dell’ultima stagione, di rientrare nei parametri fissati dall’UEFA, la Juventus e la Roma, per ammissione stessa dei loro plenipotenziari Comolli e Ranieri, sono lontanissimi dal poterlo fare”, spiega Ziliani. “L’ultima stagione (dell’Inter) ha portato in cassa ricavi record: e anche se il bilancio al 30 giugno 2025 non è ancora stato stilato, la previsione parla di un utile importante in grado di abbattere della metà, o forse più, il precedente passivo riportandolo, appunto, al di sotto dei 60 milioni di rosso nel triennio. Anche per questo assume credibilità la voce, riportata anche oggi dalla Gazzetta, della possibile cessione di Konè dalla Roma (che ha assoluto bisogno di vendere) all’Inter (che sa di avere margini per questo nuovo acquisto)”, scrive Paolo Ziliani a proposito del bilancio nerazzurro e del possibile colpo di mercato.

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  35. Eppure è molto semplice: quando esco per andare al mercato, se ho tanti soldi da spendere compro cose buone. Se ho una bella casa e 10 euro da spendere, compro appena pane e patate

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  36. Certo, avrei potuto vendere la casa o almeno affittare una camera, ma se non l’ho fatto sul mercato mi sono trovato un difficoltà. Che è esattamente l’argomento in discussione.

    Poi se vuoi discutiamo se la mia casa è bella.

    Quando devi chiudere i mercati in attivo, da poco da strologare sul…relativismo

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  37. Mi sembra di aver postato un saldo negativo…questa stagione come la scorsa.

    Oppure non è così?

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  38. Eh, dai sei troppo intelligente per questi giochini. sai benissimo che parliamo dell’era pre Oaktree. di quando si è portata l’Inter sul tetto del mondo nonostante saldi annuali di mercato spesso positivi o comunque a zero. Ed è stato per merito dei successi ottenuti con la squadra costruita in quegli anni, nonostante tutto, che sono esplosi gli incassi, si è rientrati nei parametri UEFA e siamo arrivati a poter fare saldi negativi.

    Comunque ho detto la mia: per me la nuova politica di prendere giovani che costino poco e abbiano ingaggi bassi ci porterà a una deriva pericolosissima. E’anche vero che spero di sbagliare, ma temo ci siano già segnali che vanno nel senso da me paventato.

    Poi naturalmente non sarà colpa della nuova politica ma dell’incapacità (del resto…universalmente riconosciuta) di Marotta e C, di applicare quella politica geniale .

    Dal mio punto di vista, solo il fatto che la imponga Oaktree suggerisce che sarà rovinosa, almeno per l’Inter. Per loro, non so.

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  39. Eppure si legge sempre che la colpa sia unicamente di Oaktree mentre con Zhang, che ci teneva molto, si potevano fare certe operazioni, ecc.

    Ribadisco, lungi da me difendere operato di Oaktree ma capisco la loro logica: sono un fondo e l’obbiettivo è aumentare valore dell’asset senza smenarci denari. Aumento del valore Inter, purtroppo per il tifoso, non è SOLO risultato sportivo ma è anche altro (capacità di farsi stadio, avere valore economico in rosa, ecc.).

    E ribadisco anche che questa politica è MOLTO difficile e richiede capacità manageriali molto valide. Soprattutto se deve essere fatta dopo anni in cui si è andati in direzione opposta. Ma soluzioni alternative non ci sono.

    Nessuna incapacità attribuita a Marotta&C: solo semplice presa d’atto di certe scelte che evidentemente non sono state più considerate in grado di creare valore economico.

    Al tifoso questo valore può interessare zero ma, alla fine, se siamo costretti a fare mercati non sfavillanti è ANCHE perchè questo valore economico è stato fortemente negativo negli anni. L’articolo di Ziliani ma soprattutto i numeri più volte postati lo hanno dimostrato.

    Non facciamo guerra di religione per cui a me piace X e a te no per cui ognuno sul proprio aventino forti di incrollabili convinzioni. Analizziamo la realtà che ci dice che eravamo (e in parte siamo) in condizioni finanziarie pessime per cui si è avviato un percorso di risanamento che sarà complicato e passerà molto dalla capacità di centrare acquisti che siano destinati a crescere di valore, tecnico ed economico. In ogni caso, ed è la notizia positiva, questa politica va fatta in un campionato in cui gli altri, appena emerge un ottimo giocatore, lo cedono. In sostanza fanno grosso modo come noi (gobba a parte).

    Questo sarà, almeno fino a che non arriverà un proprietario differente: il management è ora che deve dimostrare di essere di un livello superiore alla concorrenza.

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  40. “Gol di mano” comanda Catanese by Simone Nicoletti storico narratore del mondo Inter, quasi sempre con un occhio molto critico,non certo aziendalista. Se volete una spruzzata di ottimismo…leggetelo

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  41. Mi sembra di parlare di politica e non di sport. Se le cose vanno male (e temo che andranno male purtroppo) è colpa….dei governi precedenti, i quali per altro in questo caso costruivano squadroni e vincevano spesso.

    Abbiamo fatto gli introiti di gran lunga maggiori della nostra storia quando facevamo una politica che si curava di vincere, non di …avere valore economico… probabile e in futuro in rosa .

    E con quella politica oltre a vincere spesso e a rientrare nei parametri UEFA abbiamo consentito ai padroni di oggi di chiudere il mercato con un utile

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  42. Da fcinternews:

    “Il Corriere dello Sport fornisce i numeri che chiariscono meglio di qualsiasi discorso il “miracolo” compiuto in questo lungo periodo di austerity: “L’Inter, costata negli anni 286,9 milioni, oggi ne vale 707,8; i bianconeri hanno un costo di acquisto di 489,15 milioni e si sono rivalutati poco nel tempo (582,7)“.  Da una parte, quindi, si segna un corposo +420,9, mentre dall’altra un +93,55.

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  43. “L’Inter, costata negli anni 286,9 milioni, oggi ne vale 707,8

    Quindi il miliardo e mezzo si è già dimezzato?

    Oppure è il valore mteorica dei calciatori in rosa per cui De Vrj può valere 10 mn?

    Quando dico di guardare alla realtà evitando artificiose prese di posizione, intendo proprio questo.

    Poi ovviamente ognuno è libero di tenersi le proprie incrollabili certezze a dispetto di tutto

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  44. e io che credevo che il valore di una società fosse la somma di numerosi e complessi elementi…

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  45. Ma perché leggo qui che Diouf ha una presenza in Ligue1? Ha quasi due stagioni da titolare lì, prima una in Svizzera, 2 presenze in nazionale maggiore… Poi sarà scarsissimo, ma almeno riportiamo i numeri corretti.

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  46. GdS – Valore dei club, adesso l’Inter è davanti alla Juve: quota 1,7 miliardi. 

    mi sembrava che per arrivare al valore di una società si dovessero prendere in esame diversi elelmenti. Forse questa volta non sbagliavo

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  47. Non leggo la Gazzetta da anni, ma non capisco come l’Inter, senza uno stadio (e “annessi e connessi”) possa valere più della Juve.

    Forbes, che in questo genere di cose è un tantino più credibile della rosea, mette la juve con un valore di 2,15 miliardi e l’Inter a 1,15 mi pare…

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  48. Comunque sì, Luciano, ovviamente hai ragione, il valore del club, non è solo il valore dei cartellini, ma credo che Roberto lo sappia bene…

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  49. Al di la della sconfitta contro una squadra più forte e probabile vincitrice del campionato(e decimata dalle assenze) che ci sta, la squadra non ce la fa mentalmente a restare in partita. Certo, se invece di buttare i soldi (pochi) per giocatori non adatti al modulo li spendi per trovare gli adzic, questo declino si rallenta. QUESTA SQUADRA HA POCHE CHANCE DI ARRIVARE AL 4 POSTO. Il primo a pagare purtroppo, è sempre l’allenatore

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  50. Sergio, Adzic e Yildiz li hanno pagati 60 mn a testa e sono esperti….o forse no.

    Esperienza è Sommer, zero reattività, Zelinski, che si sposta sul pareggio gobbo. Di esperienza ne abbiamo fin troppa. Non è stato capito per anni e prima o poi il conto arriva.

    Ma se come società ingombri spogliatoio di esperti, metti in difficoltà tecnico, a maggior ragione se giovane come Chivu, che fa fatica ad escludere i totem.

    Poi tanto sarà colpa della proprietà o del tecnico di turno….film già visto da oltre 20 anni.

    Il valore di una società che ha per asset calciatori, per definizione dal valore instabile (Onana pagato più di Barella), e con un peso enorme di ricavi incerti (peso CL per club italiani è enorme), è SOLO ciò che uno è disposto a pagare.

    Se trovi qatarino che si infogna ti da X, se non trovi nessuno finisci nelle mani di un fondo che ti riscuote per via di un prestito non rimborsato. Ed è il nostro caso.

    Se buchi CL un anno scommettiamo che il valore si dimezza? Non esiste dire il valore è 1,2 mld o 700 mn. Non nel calcio. Almeno fino anche nonnsi avranno stadio di proprietà e ricavi strutturali ampi.

    Eh ma se avessimo avuto Lookman….mai che di legga se non avessimo più Sommer o Zelinski…

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  51. L’ho vista diversamente. Abbiamo fatto una partita che raramente ricordo a Torino, siamo incappati in una brutta giornata del nostro portiere (sperando che sia l’unica…), ma abbiamo messo lì la Juve. Poi, certo, avessimo qualcuno che salta l’uomo…

    Aggiungo che abbiamo speso 50 milioni per Luis Henrique e Diouf e in 2 partite hanno giocato 0 minuti. Siamo sempre lì, se i pochi soldi a disposizione li buttiamo costantemente, diventa difficile rimanere a grandi livelli. Io, per curiosità, vorrei vedere all’Inter un DS differente, se coincidesse con una proprietà differente, ancora meglio.

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  52. Se parliamo della partita di ieri e guardiamolo solo il risultato: si, abbiamo perso.
    Se guardiamo la prestazione ci sono tanti spunti positivi e anche negativi.
    Il negativo è una fase difensiva ballerina e sopratutto un portiere gravemente insufficiente: da Sommer mi aspetto uno scarso controllo dello spazio aereo, ma il secondo e quarto gol un portiere di serie A non può mai nella vita prenderli, sono due errori molto gravi di reattività e di spinta sulle gambe.
    Il positivo è un controllo del gioco pressochè totale, la Juve si è difesa in casa sua come una provinciale, spazzando la palla e senza riuscire a fare due passaggi di fila nella nostra fase di pressione alta.
    Quindi la classifica è orribile, ma la personalità della squadra mi è piaciuta, siamo andati a imporci a Torino e abbiamo perso per molta sfortuna ed un portiere non all’altezza.
    Oltre ai quattro gol, tra l’altro estemporanei e non frutto di azioni manovrate, non abbiamo rischiato niente.
    Mentre noi, pur tirando poco, abbiamo creato molti presupposti da gol, oltre a passare quasi tutta la partita nella metà campo della Juve.

    Per Sergio: goditi la vittoria, ma con quella squadra non andrai tanto avanti, di calcio ne ho visto poco da parte vostra e tanto catenaccio tra l’altro fatto male.. non troverai spesso due jolly da 30 metri con la complicità del portiere a tirare fuori le castagne dal fuoco.

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  53. Ahaha cambiassone cambiassone….mi sa che sono molto piu interista di te….anche se sono un catastrofista mentre tu positivizzi al punto da mistificare la realtà.

    1) LEGGITI ALMENO I PUNTI VISTA DI EX DEL RUOLO: ZENGA, e non un dilettante, ha chiarito come i gol che citi tu non sono mai errori del portiere ma prodezze individuali. Perché? Perché tirano quasi da fermo e hanno una velocità e una potenza tale per cui l’estremo difensore non ha il tempo necessario….e poi scassano le mani….

    2) dici che i gol degli avversari hanno dinamiche casuali (il primo non direi proprio) mentre i nostri no? Sei fazioso al punto da perdere lucidità e credibilità

    3) le squadre di Tudor sono difensivamente organizzate, inoltre ti ricordo che mancavano GIOCATORI fondamentali sul piano del talento e della spinta, giocatori che nell’uno contro uno avrebbero fatto festa.

    4) ti ricordo che al di la delle prodezze estemporanee di chala non siamo praticamente riusciti a entrare in area di rigore mentre loro, specie nel primo tempo, saltavano con più facilità una fase difensiva orribile

    Ora, a mio parere avevamo fatto molto meglio il derby di Italia precedente in cui errori marchiani hanno impedito di vincere e dove soprattutto due grandi giocate di kolo muani e conceicao (certo il nostri molto “morbidi”) hanno sancito una sconfitta immeritata.

    Ora ti chiedo: come mai Chivu ha bocciato Sucic per questa importante partita?

    Personalmente se la giuve può solo migliorare la davanti avrei inserito prima Bonny, che ritengo tecnicamente di livello anche per gli uno contro uno

    in ultimo cambiassone, invece di parlare di tifo giuve a me, mi farei due domande su Marcus Thuram, che sembrava molto divertito per il 4 a 3 e stressato per aver segnato al padre e al fratello…questa roba la capisco davvero poco….

    Senza un centrale giovane marcatore vero e un giocatore in mezzo di rottura come k. Thuram è inutile pensare a un lookman (che manca come il pane comunque): questi 3 motivi comunque anche ieri contro una squadra che ha calcolato come giocare i diversi momenti hanno inciso

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  54. ieri hio vistO due partite delle giovanili deprimenti. Oggi due gare molto più incoraggianti

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  55. in realtà non avrei nemmeno scritto visto l’umore mio e di tutti. Ovviamente se vengo chiamato in causa con tante falsità dette (anche se a fine di bene e inconsciamente)allora mi sembra ridicolo non rispondere. E ho citato fonti interiste per argomentare opinioni che non sono filo nessuno….è mai possibile tanto wokismo solo perché non mi è piaciuta la partita dei ragazzi? Nessun dato riportato è per giunta falso, a loro mancavano giocatori da noi no ed è un fatto. Ho leggermente preso in giro capt camb ma lui fa sempre lo stesso con me quindi? Non mi pare abbia offeso nessuno ma i margini del politicamente corretto si ampliano sempre di più? Oddio….per fortuna che qui non esiste il secondo emendamento, altrimenti verrei sparato per “legittima difesa”. Ma woke o no, la juve sta facendo meglio ed ha più margini di crescita a mio parere. Punto…ah se qualcuno pensa che siamo ormai di fatto una colonia Usa, w la libertà di espressione, w il 1 emendamento

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  56. Sergio: uno può pensare e scrivere quello che vuole. Solo che io che sono contro la caccia, per esempio, non vado a scrivere contro la caccia sui siti dei cacciatori. Per te tutto quello che va a vantaggio della juve è sacro, tutto ciò che consola (in questo caso) l’Inter è sbagliato.

    Se deciderò di pubblicare il post che sto scrivendo vedrai che molti concetti miei non sono così lontani dai tuoi. Solo che io non faccio l’influencer della juve. Che è forte e arriverà prima di noi. ma ieri ci ha sofferti oltre misura. E ha vinto anche grazi a un fallo evidente non sanzionato dall’arbitro (come sempre). E’ fortissima ma da dentro l’area ha fatto un solo tiro di testa, più o meno come noi. E checché ne dica Zenga,(io ho letto molti altri commentatori, anche portieri) sui due gol Sommer ha semplicemente fatto pena. Quei tiri li avrebbe presi anche il portiere della primavera. Zenga avrà i suoi motivi per dire così, per esempio rancore perché non è mai stato preso in considerazione per allenare l’Inter e quindi per lui è meglio dare la colpa all’allenatore che al portiere

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  57. Su Zenga e Inter ne sai sicuramente molto di più non ne dubito. Di certo non è mia intenzione fare l’influencer positivo per nessun gruppo americano, elkann o oaktree che siano…per cui ho parlato della partita e ribadito, come opinione soggettiva, che i ragazzi avevano fatto molto meglio il match clou di qualche mese fa. Siccome privilegio la solidità alla proposta di gioco non equilibrata è naturale evidenziare differenze, al netto di errori quasi equivalenti tra le due squadre nella ripresa. Poi credo che i margini di crescita, in virtù del talento dei più giovani, siano diversi, spero di sbagliare ma la partita, di cui giustamente si commenta, questo mi suggerisce

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  58. Che dire…un fine -settimana da ricordare….Prima,Under23 e Femminile sconfitte….Primavera pari

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  59. Uno come Sergio in un qualunque altro blog interista sarebbe bannato da tempo……noi siamo molto più tolleranti (non io ovviamente) ma c’è un limite a tutto, veniamo qua dentro a leggere le opinioni di altri tifosi della beneamata per cercare motivazioni, soluzioni e versioni a questa dolorosa Caporetto…..e invece finisci con l’essere preso per il culo da uno che si diverte ad accendere gli animi esaltando gli odiati avversari e sminuendo tutto ciò che riguarda il mondo nerazzurro!! Eppure ci sono centinaia di blog Juventini o Torinisti in giro nella rete nei quali uno può esprimere tutta la propria soddisfazione per le recenti vittorie e conseguimenti…..trovo questa cosa assolutamente puerile!

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  60. Si Luciano esiste la moderazione. Forse a caldo ho espresso frustrazione ma sai benissimo che con cambiasso lo “scontro” parte da lontano, dai blog tuoi del passato, dal 2013 circa. Credo di non offendere nemmeno lui ma semplicemente accetto il suo bisogno di chiamarmi in causa da anni. E non mi da nemmeno fastidio essere accusato di juventinismo: il vero problema della juve è sempre stato il manico, il padre padrone. Dalla dinastia che ha recitato un ruolo chiave nelle persecuzioni operaie anni 50/60 e nel sovvenzionare il radicalismo di destra anni 70 alla stessa che ha gestito gli affari di stato calcistici degli anni 90 fino alla proprietà americana (de facto) che continua a puntare alla gola la classe lavoratrice italiana….senza questi esseri la juve mi sarebbe persino simpatica, forse sarei stato persino un tifoso accanito. Semplicemente lo sono al contrario: posso dirti di certo che avrei detestato piu loro che tifato qualsiasi squadra in cui mi fossi imbattuto se non ci fosse stata l’Inter. Adesso che si fa parte di un blocco simile sicuramente soffro di più

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  61. Inviato post sulla partita di Torino. Più tardi i report sulle 4 partite delle giovanili che ho visto.

    Sergio: condivido i tuoi…sentimenti politici. ma se parlo di calcio cerco di analizzare il calcio che vedo, con le mie capacità

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  62. Per completare l’alone negativo che ci sovrasta…Taremi doppietta,Pavard subito in gol,Zaleski super prestazione con gol ed assist

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  63. Al di là di tutte le problematiche conoisciute e no, su una cosa Chivu ha colto il segno…la ricerca ,a volte dannosa,da parte di qualcuno della giocata ad effetto, dello svolazzo superfluo ..lo puoi fare sul 4-0 ,ma non in ogni momento della partita….quanti punti persi nelle passate stagioni per troppa sicurezza. L’autostima è importante,ma va controllata.

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  64. Zaleski non l’avrei ceduto, avrebbe fatto comodo visto anche che ad ora Luis Enrique non è stato mai utilizzato anche se a livello di risultato a Torino non credo che sarebbe cambiato qualcosa ma penso che nel corso della stagione sarebbe tornato utile ma è inutile a questo punto rammaricarsene.

    Una sconfitta a Torino con la Juve ci può stare, certo che se sei in vantaggio a 20 minuti dalla fine dopo averla ribaltata brucia un pò, il problema che venivamo da quella in casa con l’udinese, adesso a livello psicologico si fa dura e sono d’accordo con quanto detto da Di Canio che non facciamo più paura alle avversarie che affrontiamo.

    Mi sembra che anche dall’esterno ci vedono molto fragili, io per esempio anche sul 3-2 per noi ho sempre avuto la sensazione che non saremmo riusciti a portarla a casa.

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