Segnali molto incoraggianti, ma si deve continuare a crescere: Inter – Stella Rossa 4-0

Foto: Hakan Calhanoglu. Basta un vocabolo: insostituibile.

Non era una settimana facile dopo il derby perso in quel modo, con due partite fondamentali in tre giorni e con i rumors extra calcistici che potevano disturbare l’ambiente.

La prima partita era in trasferta, contro una squadra che, al momento dello scontro diretto, aveva più punti di noi.

L’altra era in casa, apparentemente più abbordabile, ma si trattava di una di quelle gare in cui hai tutto da perdere, mentre se vinci viene considerata normale amministrazione.

Due partite, inoltre, nelle quali forse per la prima volta nell’era Inzaghi, si è fatto davvero turn over, con sette variazioni nella formazione iniziale da una gara all’altra.

Il risultato è stato: due vittorie, sette gol fatti e due subiti; la posizione rafforzata sia in campionato sia in Champions League.

C’è soddisfazione, sia per i risultati sia per le prestazioni.

E’ una buona base di rilancio e, se dopo Udine qualche motivo di perplessità era inevitabile (soprattutto per alcune gravi leggerezze nella fase difensiva),  avanzare critiche dopo un sonante 4-0 in Europa sarebbe fuori luogo.

Eppure, se si vuole il bene dell’Inter e non si vive alla giornata, bisogna ammettere che ci sono ancora possibili margini di crescita e, per poter perseguire fino in fondo i nostri ambiziosi obiettivi, il lavoro dei tecnici e dei giocatori dovrà portare altri miglioramenti.

Non stiamo parlando infatti di fare un buon campionato e di non sfigurare in Europa, bensì di provare a vincere il campionato e a fare strada in Europa.

Due obiettivi estremamente ambiziosi (dopo diversi mercati fatti senza spendere e abbattendo il monte ingaggi, a diversità di altri, checché se ne dica) che per essere raggiunti contemporaneamente richiedono una squadra che si esprima con continuità al top delle sue possibilità.

Ancora non ci siamo a quel massimo, almeno spero, ma il cammino sembra avviato in quella direzione.

In effetti il primo tempo di ieri ha offerto luci ma anche ombre: forse era naturale con una squadra rimaneggiata che doveva cercare nuovi automatismi, ma i problemi si sono palesati soprattutto nella fase difensiva dove però portiere, i tre difensori e due centrocampisti su tre sono da considerarsi titolarissimi.

Sulle fasce si è scelto pure l’equilibrio: se a destra il più offensivo Dumfries ha preso il posto di Darmian, a sinistra Carlos, maggiormente portato alla fase difensiva, ha sostituito Dimarco.

La concentrazione di tutti è sembrata abbastanza elevata, ma si sono visti ancora errori individuali (qualche perdita di palloni sanguinosi e marcature preventive non sempre efficaci).

In avanti nel frattempo si sono sprecate, ancora una volta, occasioni di troppo, sia per ritardi nell’ultimo passaggio, con ben due gol annullati per fuori gioco a conclusione di azioni efficacissime, sia con imprecisioni a livello di conclusione.

Si deve considerare anche il fatto che il precoce gol di Calha, straordinario ma frutto di una prodezza personale irrituale (Calha segnava spesso su punizione negli altri campionati, ma credo mai, e in quel modo, lo aveva fatto in anni di Inter) aveva indirizzato la partita nel modo a noi più favorevole.

In realtà invece i serbi anche dopo lo svantaggio hanno continuato a difendere bassi e a cercare di colpirci solo con azioni di ripartenza.

Questo in parte spiega perché dopo il vantaggio e per tutto il primo tempo, nonostante qualche occasione costruita, abbiamo faticato ad attaccare la loro area.

E d’altra parte spiega (ma non giustifica) le possibilità concesse a loro in ripartenza appunto per errori individuali o per eccessivo sbilanciamento.

Che questa non sia stata solo una mia impressione lo hanno confermato diversi critici e persino un protagonista: Zielinski

Nel primo tempo ci hanno messo tanto in difficoltà. Sono ripartiti bene e qualche volta hanno creato qualche occasione di troppo”.

Silas, per altro ben neutralizzato e soprattutto il diciassettenne Maksimovic (un giocatore che seguirei con interesse, se fossi un nostro dirigente, anche se ieri in fase conclusiva non è stato eccezionale) ci hanno messi seriamente in difficoltà più di una volta.

Certo, quando giochi una partita di CL contro avversari di livello comunque buono, devi mettere in conto che… ci sono anche loro e qualcosa si deve concedere

Ma è il modo, per certi aspetti ripetitivo, in cui questo è avvenuto a dimostrare che c’è ancora parecchio lavoro da fare (e per fortuna stavolta non abbiamo preso gol di testa, su traversoni da sinistra della nostra difesa verso il centro area…).

Almeno i nostri hanno affrontato il match con lo spirito giusto e per  questo  aspetto si è posto rimedio a qualche problema di ‘approccio’, nel primo o nel secondo tempo, emerso nelle recenti gare.

I serbi optano per un 4231, per altri un 532, per me semmai un 5311 molto teorico perché in fase di non possesso diventa un 541 pur con diversi giocatori pronti alla ripartenza.

Noi abbiamo il solito modulo, con gli esterni molto alti e Mkhitarian più offensivo dei due compagni di linea.

Approcciamo bene, si diceva e dopo 4′ siamo già in gol: sul traversone di Zielinski, Arna è in fuori gioco, ma per come infila la porta dimostra di non esser morto, a dispetto dei detrattori.

Il gol vero arriva intorno al 10′, dopo un periodo di nostra supremazia interrotta solo da un contropiede con cross intercettato facilmente da Sommer.

La punizione di Calha mi fa tornare in mente Roberto Carlos o Recoba: due che sapevano… calciare.

Continua la nostra supremazia, con Zielinski che fa il Barella, sia pure a ritmi più compassati, nel senso che si offre spesso al triangolo con Pavard e Dumfries.

Al solito in queste circostanze si alzano molto a turno anche i braccetti e Bastoni a un certo punto ha l’occasione per tirare da buona posizione, ma la palla finisce alta.

Poco dopo il primo segnale d’allarme: è Maksimovic che con grande destrezza e qualche responsabilità nostra si libera al tiro, ma la palla termina a lato

Subito dopo però c’è una bella giocata di Taremi sulla quale Arna, in posizione regolare, arriva in ritardo di un soffio, non così Dumfries che era in posizione di fuorigioco, confermato dopo il ricorso al VAR.

Il predomino tecnico e territoriale dell’Inter è netto e le occasioni si susseguono: gran giocata di Arna che libera al tiro Miki: tempestiva l’uscita di Glazer che chiude completamente lo specchio della porta e blocca il tiro.

Cerchiamo con insistenza la seconda rete ma è ancora Maksimovic a liberarsi e andare alla conclusione, potente ma ancora a lato

Poco dopo la mezz’ora una nostra  giocata di incredibile leggerezza (non ricordo l’autore) costringe Sommer a un’uscita avventurosa con i piedi: sul lungo spiovente lo stop è difficile e non gli riesce perfetto, ma la palla che stava schizzando via dal destro, urta con la coscia sinistra e torna nella sua disponibilità.

A quel punto, con un dribbling da… trequartista ma da infarto, evita l’avversario e rilancia l’ azione. 

I nostri trovando chiusi gli spazi provano la conclusione da fuori: prima Zielinski e poi Pavard mancano la porta di poco.

Arna viene servito bene in area, forse potrebbe tirare ma cerca di liberarsi con un doppio dribbling e alla fine non riesce a concludere.

Ancora Arna, si libera bene dalla marcatura e con una bella giocata offre una palla gol a Miki, ma l’armeno in difficile coordinazione  calcia alto.

In chiusura di tempo però sono i serbi ad avere un’occasione con Silas, che cerca di sorprendere un attentissimo e reattivo Sommer.

A fine primo tempo abbiamo costruito di più ma prevaliamo ancora per il gol iniziale su calcio piazzato e abbiamo lasciato alcune occasioni agli avversari. Senza contare qualche palla persa nei contrasti un po’ molli e qualche appoggio semplice sbagliato, dopo i quali per fortuna siamo riusciti a recuperare ‘di squadra’

Anche nel secondo tempo entriamo con gli occhi della tigre, per chiuderla.

Sono i serbi, però a farsi pericolosi prima con Maksimovic, poi con una conclusione violenta di Krunic che finisce alta.

Dopo il quarto d’ora l’Inter accelera per provare a chiuderla.

Prima è Taremi a deviare una palla sotto porta, mandandola a lato di poco,

Poi lo stesso Taremi, autore di una partita di grande intensità, soffia palla a Krunic e serve in area Arnautovic che fulmina Glazer.

Ci sono voluti 60′ per chiudere una partita dominata abbastanza nettamente ma durante la quale abbiamo corso qualche rischio di troppo.

Ora l’Inter dilaga. Solita azione inzaghiana da esterno a esterno: Pavard lancia Carlos che da buona posizione si fa respingere il tiro e impreca contro… se stesso.

Ancora Maximovic prova a far rientrare in partita  la sua squadra, ma la conclusione del serbo non è pericolosa.

Poco dopo  un instancabile Taremi ruba palla a un difensore e serve Lauti in area. Il Toro incrocia di precisione e ci porta sul 3-0

Cinque minuti e lo stesso Lauti si procura un calcio di rigore, lasciando la battuta a Taremi che si incarica di realizzare il primo gol iraniano nella storia dell’Inter.

Ma ormai loro si sono liquefatti ed è tutto troppo facile.

Anche se, rischiando pure una punizione più severa, nel finale provano a concretizzare qualcosa e in effetti costruiscono due occasioni, prima con il subentrato Ilic, che fortunatamente per noi conclude sull’esterno della rete,

Poi, dopo un brutto errore di Asllani, con Olayinka, che calcia debolmente.

Il loro allenatore ha sostenuto nel dopo partita che i serbi sono stati puniti solo per errori inammissibili e imprevedibili.

Ma nel calcio il 90% dei gol avvengono anche per errori individuali o di schieramento dei difendenti, oltre che per la qualità di chi li sfrutta.

Del resto, come si diceva anche noi abbiamo commesso errori e leggerezze pericolose, ma abbiamo rimediato con atteggiamenti efficaci di squadra e con l’abilità dei nostri giocatori.

Nel complesso si può dire che la differenza fra le due squadre, anche con il turn over nostro, si è vista tutta.

E noi abbiamo confermato di avere almeno sei coppie relativamente intercambiabili: Dumfries e Darmian, Acerbi e de Vrij,  Dimarco e Carlos, Miki con Frattesi e Zielinski, Thuram con Taremi.

Lauti, Calha, Barella e Basto hanno alternative buone ma… sono fuori concorso.

Pavard, se in condizione, mi sembra che nelle partite importanti si faccia ancora preferire al suo ‘sostituto’.

I pochi dati statistici che possediamo sembrano confermare la nostra superiorità nel possesso (52 a 48) nei tiri totali (25 a 11), nei tiri in porta (7 a 3), ma soprattutto… nei gol (4-0).

Anche se un dato negativo lo si trova: in tema di “big chance sbagliate”, noi siamo a 5 loro a zero.

Questo dato è soggettivo (come riconoscere oggettivamente una big chance?).

Se fosse corretto dimostrerebbe che non siamo guariti dalla malattia del gol sbagliato, ma comporterebbe anche che abbiamo lasciato meno occasioni di quanto apparso visivamente .

Le pagelle

Sommer:

non un superlavoro per lui, ma riesce a dare sempre una sensazione di sicurezza. Bravo con i pied.

6.5

Pavard :

sembra stia ritrovando la condizione. Spinge molto  andando anche al tiro e in difesa chiude meglio di quanto non facesse ultimamente.

6

de Vrij:

governare il reparto è la cosa che sa fare meglio, qualche sfasatura nel posizionamento difensivo c’è stata, ma nel complesso la prestazione mi è parsa pienamente sufficiente.

5

(dal 64′ Acerbi:

controlla senza particolari affanni.

6)

Bastoni:

sarebbe una prova da sette pieno per il contributo offensivo  (come Pavard va anche al tiro e serve ai compagni alcune buone palle), ma un paio di ‘dormite’ difensive, per fortuna senza esiti negativi gli toglie mezzo punto.

6.5

(dal 74′ Bisseck:

20 minuti scarsi senza soffrire.

6)

Dumfries:

Inzaghi lo vuole sempre alto, lui spinge quando ha l’occasione (gli viene annullato giustamente un gol forse per una frazione di ritardo del lanciatore) ed essendo veloce rientra anche tempestivamente. Prova positiva, sapesse anche dribblare sarebbe un campione.

6.5

Zielinski:

prestazione sufficiente, ma l’impressione è che debba crescere giocando, soprattutto in relazione al ritmo e all’intensità. Sull’intelligenza non si discute. Al tiro lo ricordavo… purtroppo più insidioso contro di noi.

6

Calhanoglu:

basta un vocabolo: insostituibile. Sciorina tutto il suo repertorio di regista e illumina il tutto tutto un gol da favola, fondamentale per l’andamento del match.

7.5

(dal 70′ Asllani:

fa il compitino, senza sbagliare e senza brillare.

6)

Mkhitaryan:

il genio è tornato: prestazione di intelligenza ma anche di gamba per la quale si rende efficace sia nell’appoggio all’azione offensiva, sia nei recuperi.

Ha il merito di essersi procurato tre palle gol, il demerito parziale di non averne infilata neppure una.

7

(dal 64′ Frattesi:

si vede che è in condizioni, ha voglia e ‘gamba’. Sembra in progresso anche nella gestione della palla.

6)

Carlos:

le scelte di Inzaghi sono spesso speculari: se a sinistra c’è uno più offensivo a destra c’è uno più adatto a spingere. E viceversa.

Naturalmente se uno gioca esterno nell’Inter sa fare a un buon livello entrambe le fasi.

Lui spinge meno di Dimarco (o meglio con meno imprevedibilità) ma ha più fisico per la fase difensiva. Corre come un treno e così arriva puntuale a una palla gol, che però spreca tirando sul portiere.

6.5

Taremi:

per il modo di giocare mi ricorda in parte Dzeko, nel senso che gli piace ‘uscire’ a legare il gioco. A differenza del bosniaco però non la la potenza per presentarsi  in area  imperiosamente. Intelligente, tecnico e combattivo, procura due gol con due pressing individuali vincenti e relativo passaggio poi si toglie la gioia del gol calciando il  rigore.

7.5

Arnautovic:

conferma di essere uomo da Champions. Una prima conclusione in gol gli viene annullata per fuori gioco. Poi mette in porta Miki che non riesce ad approfittarne. Lotta sempre nel vivo dell’area avversaria, sbaglia qualcosa, ma dà un contributo importante.

Quando Taremi gli confeziona l’assist, non lo sbaglia.

7

(dal 64′ Lauti:

dopo alcune giornate di digiuno (nelle quali comunque aveva fatto un grande lavoro per la quadra, quantità e qualità), in due partite, neppure giocate per intero si toglie la soddisfazione di 3 gol all’attivo. Per… fortuna sul rigore è stato generoso col compagno.

7.5

All. Inzaghi:

la partita col Milan è un’eccezione. Quando la posta è importante solitamente lui dà il meglio nelle scelte dei giocatori, tattiche e di sistema di gioco.

Tra Udine e qui azzecca il turn over.

La squadra per aspirare a grandi obiettivi deve diventare più cinica davanti e più ordinata dietro.

Lui ci lavorerà con impegno e capacità indiscussa.

7

Youth League: Inter – Stella Rossa 4-0 (Topalovic, Cocchi, De Pieri, Mosconi)

Spettacolo a Interello.

Ovviamente non conosco il valore della Stella Rossa che è un dato fondamentale per parametrare l’importanza della nostra prova, ma è certo che in campo si è vista un’Inter scintillante, molto ben organizzata, superiore nei singoli e abilissima nella manovra collettiva.

E’ finita 4-0 ma poteva benissimo finire con il doppio delle reti, perché si devono registrare numerose grandi parate del loro portiere e molte azioni entusiasmanti sfumata per un nulla all’ultimo passaggio o proprio nella conclusione.

E’ un’altra Inter completamente rispetto al campionato e questo si era già intuito a Manchester contro il City.

Come ho detto più volte, ritengo che il motivo sia dovuto al differente limite di età: in campionato sono al limite i 2005, in Youth League i 2006

Si è anche capito il perché della formazione di Bogliasco, con quasi tutti i migliori talenti fuori dall’undici iniziale.

Oggi si potevano schierare solo tre fuori quota, purché del 2005, noi abbiamo optato per il portiere Calligaris, il centrocampista Berenbruch e il terzino Motta (entrato a metà ripresa).

Inoltre avevamo in campo i 2007 Cocchi e Mosconi, ai quali si è poi unito Zarate, oltre a Lavelli e De Pieri che hanno ancora 17 anni perché compiranno i 18 a dicembre.

Il primo tempo è stato praticamente perfetto e si è concluso con un 3-0 che ci stava molto stretto.

Tecnica e palleggio in mezzo al campo, velocità nel far correre la palla e nelle incursioni, ottime coperture da parte di tutti e dominio assoluto della difesa.

Se non ricordo male Calligaris è stato chiamato solo a una parata su azione di calcio d’angolo.

La squadra vista oggi i talenti li ha, eccome, e quando riescono a esprimere le loro qualità si vede anche un gran gioco

Probabilmente in campionato si sconta il turn over, il diverso atteggiamento tattico degli avversari e un po’ di mancanza di ‘peso’ rispetto ad alcuni di loro.

Formazione:

Calligaris

Della Mora, Re Cecconi, Maye, Cocchi (Motta)

Berembruch (Zarate), Zanchetta, Topalovic (Tigani)

De Pieri (Romano) Lavelli Mosconi (Pinotti)

Pagelle

Calligaris:

vero che non deve parare se non una conclusione sugli sviluppi di un angolo, ma dimostra grandissima sicurezza nelle uscite.

7

Della Mora:

veloce e abile nelle proiezioni offensive e nelle sovrapposizioni, buono in marcatura e nel recuperare le posizioni

6.5

Re Cecconi:

grandissima prestazione da centrale del ‘mio’ Rece. Mio perché da anni quando lo vedo mi stupisce quasi sempre, ma poi finisce per giocare poco. Il passaggio da laterale di fascia a centrale gli giova.

7

Maye:

il titolare sarebbe Alexiou, ma il francese lo sostituisce in modo impeccabile, rendendo protagonista di una prova sempre attenta e di chiusure impeccabili.

6.5

Cocchi:

sSe ti limiti a osservare il fisico ti sembra acerbo muscolarmente (ha un anno in meno) ma in realtà almeno in questa categoria domina, abbinando alla personalità corsa, e tecnica, con un gran piede mancino.

Meravigliosa la sua conclusione per il nostro secondo gol

7.5

Motta:

entra in una squadra già rimaneggiata che però continua a sfornare occasioni e lui fa il suo con buona applicazione.

6.5

Berenbruch:

cuce il gioco a centrocampo e protegge la difesa con sacrificio, senza numeri di eccezione con autorevolezza e intelligenza.

6.5

Zanchetta:

il ‘piede’, le idee e la visione di gioco si sa che sono sue doti particolari. Bravissimo nel pescare Mosconi da quaranta mentre in occasione del gol, ma è solo un esempio.

Va anche al tiro sbagliando di poco. Un paio di ritardi nel liberarsi della palla creano problemi sventati dai compagni e da lui stesso.

6.5

Topalovic:

finalmente una prestazione che lascia pensare a un ottimo acquisto. Rispetto ad altre prove sembra rigenerato: combattivo (commette anche due falli da difensoraccio), molto più dinamico e coinvolto del solito, ci delizia con qualche bella giocata e con un gol e un assist pregevolissimi

7.5

Tigani:

s.v.

De Pieri:

talento purissimo, a questi livelli fa quel che vuole in velocità, nella conduzione della palla, nel dribbling, nel fornire assist e nelle conclusioni a rete.

7.5

Romano:

si vede che con la palla nei piedi ci sa fare. Se impara che a calcio ci sono anche dei compagni di squadra, può fare un grandissimo salto di qualità.

5

Lavelli:

gli manca solo il gol e per questo nel finale si innervosisce commettendo un paio di falli inutili e rischiando un giallo gratuito. Per il resto una prestazione sontuosa, con giocate di qualità al servizio dei compagni.

Mosconi:

con Cocchi compone un binario di sinistra praticamente inarrestabile e travolgente. Insidiosissimo davanti, si sacrifica anche moltissimo in copertura, con abnegazione e intelligenza.

7.5

Pinotti:

dà il suo contributo soprattutto in fase offensiva. Resta alto quando siamo senza palla, forse su suggerimento del mister, ma cos’ il laterale sinistro della Stella è spesso libero. Per fortuna non fa danni.

6.5

All. Zanchetta:

presenta una squadra che al netto della qualità, comunque non modesta, degli avversari, dà spettacolo per organizzazione e qualità delle giocate.

Più di un’ora di autentico godimento.

8

Luciano Da Vite

39 pensieri riguardo “Segnali molto incoraggianti, ma si deve continuare a crescere: Inter – Stella Rossa 4-0

  1. Ragazzi vi saluto con affetto. Da stasera non seguirò più nemmeno il blog. Alla vergogna dettata dal fatto che nessuna società strisciata è esente da pesanti violazioni della giustizia (lo schifo parte da lontano per tutti) sono deluso dal fatto che inzaghi , bravo allenatore, sia stato preso 3 anni al posto di un giovanissimo ma geniale thiago motta , simbolo di una squadra, quella del triplete, che deve molto alla sua grandezza. Thiago sta al calcio come Michelangelo alla cappella sistina, questo era chiaro a chi è del settore. E direi anche Giuntoli, soprannominato the wizard in tutto il mondo.

    l’impresa senza precedenti di questa sera, il modo mai visto in cui i giocatori danno la vita per il loro re e lo amano incondizionatamente portano ad alcune considerazioni:

    1. Motta in un mese ha costruito ciò che conte e inzaghi hanno costruito in quasi 2 anni. Non esiste paragone tra livelli così irraggiungibili, sarebbe un offesa per thiago
    2. conceicao è da pallone d’oro preso per spiccioli….sono anni che non ne vedo uno così tra i nostri e quest’anno hanno deciso che del talento l’Inter può fare a meno. Deprimente la differenza tra un genio (giuntoli) peraltro sovvenzionato da soldi e progetti e un mestierante da 6, Ausilio. A proposito di competenza che trasforma le squadre
    3. la juve vincerà la champions league, appena arrivano al 100% (ora al 50) thiago a guardiola se lo sbrana per intelligenza. Non ha rivali
    4. Visto la next e i giovani i soldi e i progetti (pensate a chi come oaktree ha preso l’inter per smantellarla con dolcezza) la juve apre un ciclo: dal 2025 al 2035, se thiago considererà la juve più blasonata del real, saranno scudetti dominati e non.lascera nemmeno gli avanzi della coppetta portaombrelli. A voi piace così? Io ho di meglio che vedere un calcio dove ormai il più pulito ha la rogna. E a dirla tutta, per il fango che le 3 strisciate stanno buttando addosso, le farei sparire tutte

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  2. Un saluto a tutti. Così fa male ma non è possibile stare dietro a questo. P.s. se thiago motta come uomo è da biasimare guardate come è idolatrato dai suoi giocatori con tutto il rispetto per i conte (pure amato) e inzaghi che umanamente non ha proprio nulla (lontanissimo dal farsi leader). Marotta sa come vanno le cose, alla giuve le schifezze le facevano anche con il suo assenso per cui nessuno può giudicare Thiago senza guardare alla trave nella propria società. Un calcio malato che non merita alcun tipo di sostegno.

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  3. Lo sport per noi tifosi deve essere solo un divertimento, uno svago. Se vinciamo siamo contenti, se vince un altro, senza imbrogliare, gli facciamo i complimenti.

    Altrimenti chi tifa per una squadra che non vincerà mai (e sono quasi tutte) che deve fare? Suicidarsi?

    I motivi div era sofferenza sono ben altri.

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  4. Che Motta e Giuntoli siano bravi credo sia assodato visto cosa hanno fatto e in quali contesti lo hano fatto.

    Credo, tuttavia, che le considerazioni tecniche di Sergio siano un pelino estreme anche se su Ausilio ho più volte espresso le mie considerazioni alla luce di quanto fatto da noi in parecchi anni di servizi senza tutoraggio Marottiano.

    Su quelle morali, invece, confesso che la questione ultras stia emergendo anche peggiore di quello che credevo/temevo. E quindi un po’ di disaffezione verso il mondo calcistico indubbiamente la porta.

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  5. Perché sei così drastico Sergio? È evidente che siamo in una situazione sul piano societario molto complicata. Lo era già con Zhang per come sono andate le cose dopo l’acquisto da parte di Suning, una proprietà che si è fatta comunque sentire ma il cui impatto è stato per diverse ragioni non così forte come avremmo sperato. Di fatto a un certo punto è stato chiaro che non c’erano le possibilità per fare programmi su di un orizzonte più ampio. Ora con Oaktree secondo me siamo in una situazione che è troppo incerta e che a me non piace, però qui, come su altre questioni che stiamo leggendo in questi giorni (la mia condanna nei confronti di determinate frange del “tifo” – metto le virgolette perché questi non c’entrano niente con il tifo, non sono tifosi, sono persone che hanno altri interessi – è ovvia, la dò per scontata), posso solo dire che io sono solo un tifoso e un appassionato di calcio. Non sto assolvendo nessuno (a tutti i livelli) e non voglio essere cinico, neppure sto criticando il tuo punto di vista, però cerco anche di non essere distruttivo. Su Simone Inzaghi io dico che a me piace come allenatore, penso che abbia dimostrato nella sua carriera di essere uno dei più bravi in circolazione. Sull’operato della dirigenza, non mi sembra che in questi anni non si siano portati a casa dei risultati… E la squadra anche quest’anno è comunque competitiva.

    Io non lo so se la Juventus di Thiago Motta sia più forte di noi. Probabilmente sì, per ora sta facendo risultati molto importanti e sicuramente la Juventus ha una continuità storica sul piano della proprietà – lasciamo stare il giudizio, non voglio neppure entrare in altre questioni che hanno un carattere pure “politico” – che le ha permesso e le permette di fare delle cose che noi non abbiamo evidentemente potuto fare. Non devo assolvere nessuno. Lo storico della società degli ultimi dieci-quindici anni però lo conosciamo…

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  6. Sergino…non sarebbe nemmeno il caso di rispondere ,ma ,vista la giornata uggiosa,perdo un minuto di tempo . Società,T.Motta e giocatori stanno senza dubbio costruendo delle fondamenta ben solide per arrivare in alto; se lo fanno nei limiti della decenza , applausi ed ieri sera sono stati davvero bravi nel portare in porto una vittoria davvero notevole per come è arrivata.

    Detto questo e fatti i giusti complimenti ,se devo leggere commenti così esasperati nei concetti ,non so se fatti volutamente in questi termini o forse no,beh….scritto con tanto affetto, se anche decidi di non scrivere più ,ce ne faremo una ragione …almeno per quanto mi riguarda….ogni opinione va rispettata, ma le “farneticazioni “un pò meno. …un “abbraccio virtuale”.

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  7. Ciao, anch’io sento di seguire la linea di Luciano.

    Da un punto di vista sportivo mi sento solo di fare i complimenti alla juve ma soprattutto a Thiago Motta. Più che altro sorprende la velocità che ci ha messo a creare amalgama e risultati nonostante faccia spesso turnover con dei ragazzini con unica esperienza in C (se non sbaglio le prime 2 partite non aveva Koopmeiners e nico gonzalez). C’è anche da dire che, la momento, mi sembrano in una forma fisica smagliante..speriamo che nel corso della lunga stagione questa possa incrinarsi, in più gli sta andando oggettivamente tutto bene, anche ieri sera non so quante palle goal abbia sbagliato il Lipsia. Comunque in ogni caso ribadisco i miei complimenti.

    Tutto un altro discorso invece per la questione economica/finanziaria. Mi dovete spiegare a cosa caspita serve allora sto FP finanziario se una squadra che perde OGNI ANNO 200 MILIONI continua ad investire come se non ci fosse un domani.

    Tornando invece a parlare di cose serie. Questi 6 punti ci servivano come il pane, però saranno inutili se non seguirà continuità. Le prossime 2 partite saranno fondamentali se vogliamo restare in scia degli altri squadroni in campionato.

    Per la prossima contro il Torino ho un brutto presentimento..loro sono in gran forma ed in più hanno fatto 7 degli 11 punti totali in trasferta. Ciò significa, credo, che quando possono giocare in contropiede sono micidiali e considerando lo stato di forma della nostra difesa..e che c’è anche stato il turno di Champions, beh insomma.. sarà una sfida molto difficile. Contro la Roma sarà anche molto difficile per il ritorno dalle nazionali ed anche per loro che stanno iniziando a fare i risultati.

    In ogni caso

    FORZA INTER SEMPRE!

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  8. Il Torino è storicamente un0avversaria arrendevole contro la juve e molto ostica contro di noi. Oltre alle situazioni oggettive che tu hai espresso.

    Sulla curva, io ho sempre creduto di sapere come stavano le cose, dai tempi in cui un nostro giocatore aveva già un accordo con altra società e l’ha disdetto dopo…un incontro con i capi della curva .

    E dopo che erano successi un paio di episodi che facevano pensare diciamo a pressioni sulla società per ottenere favori.

    E’ una situazione inacettabile, ma in questo Paese le situazioni incettabili sono migliaia e ben più importanti.

    Questa non vuo essere un’attenuante, assolutamente

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  9. Sergio è juventino, credo sia cosa nota a chi frequenta questo blog anche solo distrattamente.

    Se da una singola impresa Motta diventa Michelangelo e Giuntoli Gandalf, allora chissà cosa avremmo dovuto dire qualche annetto fa, quando una delle peggiori Inter andò in quel di Londra a rifilare un netto 3-0 all’Arsenal.

    Detto questo, le vicende di cronaca sono davvero sconcertanti e se emergeranno responsabilità dei nostri tesserati è giusto che paghino secondo le norme di legge.

    Perché il tifo non può mai portare a giustificare l’illegalità.

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  10. 100% concorde.

    Non capisco e non accetto quel che molte controparti nerazzurre dicono: lo fanno tutti.

    Sarà anche vero ma non può mai essere una giustiifcazione, soprattutto per chi ha sempre fatto della correttezza il proprio marchio di fabbrica

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  11. Bremer crociato: per loro una mazzata, giocatore che sposta gli equilibri (non capisco perchè il post non si vedeva)

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  12. Contro il Torino obbiamo avere paura solo di noi stessi. Se saremo la solita inter vinceremo, se saremo sotto tono avremo grandi difficoltà, come contro chiunque

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  13. “le norme FIFA sul trasferimento di giocatori tra club sono contrarie al diritto dell’Unione Europea e potrebbero ostacolare la libera circolazione”

    .

    La sentenza della Corte UE è in grado di rivoluzionare le regole del calcio mercato

    Sembrerebbe proprio che anche gli accordi tra privati debbano sottostare alle norme di interesse generale…..

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  14. Se qualcuno fa ricorso è ovvio che sia così.

    Ecco perchè Uefa fa firmare alle società partecipanti alle coppe europee la rinuncia alla volontà di creare superlega privata….se qualcuno si oppone ha ragione.

    Poi bisogna vedere le conseguenze: l’accordo può diventare tacito e persistere. Vedremo

    Non capisco perchè le società italiane non faccanino ricorso contro il limite del tesseramente di due extracomunitari l’anno: le aziende che assumono tre extracomunitari che legge violano? Nessuna.

    La sentenza è stata originata dal caso dell’ex calciatore francese Lassana Diarra. L’ex calciatore professionista stabilito in Francia contesta dinanzi ai giudici belgi alcune delle norme adottate dalla Fédération internationale de football association (FIFA), associazione responsabile dell’organizzazione e del controllo del calcio a livello mondiale, sostenendo che esse hanno ostacolato il suo ingaggio da parte di un club di calcio belga. Tali norme si applicano nel caso in cui un club ritenga che uno dei suoi giocatori abbia risolto il suo contratto di lavoro senza “giusta causa” prima del termine di scadenza naturale del contratto. In casi del genere, il calciatore e qualsiasi club che intenda ingaggiarlo sono responsabili in solido per il pagamento di un’indennità al club di provenienza. Inoltre, il nuovo club è passibile, in determinate situazioni, di una sanzione sportiva consistente nel divieto di ingaggiare nuovi giocatori per un determinato periodo.

    Ovvio che c’è stato il ricorso di un giocatore: la chiave però qui è l’interpretazione del significato di giusta causa. Boh, non credo farà sfracelli se non quello di rafforzare ulteriormente il potere negoziale dei giocatori

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  15. A me non interessa il caso specifico. Mi interessa che sia ribadito il principio per cui se un patto privato viola la norma giuridica che ha valore erga omnes è illegale. Poi, certo, se uno mi deruba e io non lo denuncio, lui la scampa. Anche se credo (non sono un giurista) almeno nella legislazione italiana credo esista o esistesse almeno in alcuni casi, l’obbligo di inchiesta quando c’è notizia di reato

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  16. Iannarelli dice quello che qui si diceva molti mesi fa. A parte la scoperta dell’acqua calda che la cessione di Skriniar a zero è stata un errore (come quella di Calha da parte del Milan del celebrato maldini, per fare une sempio e dimostrare che errori li fanno tutti) ma che si devono guarfasre i risultati complesivi. Non ho mai sentito Roberto celebrare i nostri dirigenti dopo i colpi a zero dello stesso Calha, di Thuram, di Onana, di Mikhi, ecc.

    Va be’ pazienza, ognuno pone la’ccento sulle cose che gli fanno comodo.

    A parte quello, che sapevao tutti essere stato une rrore senza che ce lo ricordasse Iannarelli, sapevamo tutti anche che la difesa aveva bisogno di un innesto di qualità e pronto: altro che il giovane palacios. Da mesi abbiamo scritto che si doveva prendere Buongiorno, ma non volendo la società spendere, ci saremmo accontenntati a bocca storta anche di Hermoso o Rodriguez.

    Purtroppo Con una proprietà speculativa la scelta è tra parametri zero e giovnetti ancora da formare.

    Una flessione del rendimento difensivo era da preventivare, ma dire che si era già visto lo scorso anno quando abbiamo subito 33 o 24 (non ricordo) gol in tutto il campionato, contro i 49 del Milan, secondo, è un po’ azzardato. E lo è anche dopo che quest’anno abbiamo fatto o-o a Manchester col City, abbiamo dato 4-0 all’Atalanta e 4-0 alla Stella Rossa.

    Il problema è la continuità noi, qui sul blog lo sapevamo. A Oaktree abbiamo chiesto due cose: un centrale pronto e e un attaccante di fantasia. Entrambi pronti e di qualità.

    Hanno preferito chiudereil bilancio in parità. vedremo gli effetti sportivi ma anche finanziaridi questa politica, nel tempo

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  17. Iannarelli dice altro, ossia che è parecchio che si è optato di andare in una certa direzione, anche a prescindere da Zhang, per lungo tempo e si rischo di pagarne le conseguenze.

    Comunque hai ragione: pongo accento su errori perché mi piace migliorare. Poi ho scritto che chi vince (senza barare) ha ragione ma questo non è sufficiente come complimento

    C’è chi invece preferisce specchiarsi sulle cose giuste e poi dare colpa a terzi (proprietà) laddove si fanno errori per mancanza di alternative (eppure il bacino pallonaro è ampio). Io ti posso dire che oltre Buongiorno avrei voluto Mbappe (era pure a zero) per fare il cambio di Thuram.

    Punti di vista.

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  18. sei proprio spiritoso, con le battute su Mbappe, mi fai sbellicare dalle risa. Io pensavo che per salvaguardare il valore di una rosa di centinaia di milioni si potevano spendere 35 milioni (cioè) il costo di Buongiorno, tra l’altro ammortizzabile in 5 anni, come tu mi insegni. ma avevo anche scritto che mi sarei accontentato di Hermoso o di uno così. Ma la tua vena pungente i ha sgamato

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  19. Opinioni a caldo, a partita appena terminata.
    Non riesco a essere molto contento perche’ abbiamo vinto, ma per l’ennesima volta abbiamo dato dimostrazione di grande fragilita’ da meta’ campo in giu’, di superficialita’ in tante giocate, di non avere idee davanti, se non passare la palla a 2 allora adx e a sx , fino a che Bastoni o Di Marco si decidono a crossare. Darmian e Miky mi sembrano l’ombra dei giocatori dell’anno scorso, Lautaro e’ scarico e stanco, ed ora ritorna in Argentina. Abbiamo battuto 12 o piu’ corner (a zero), penso che non ce ne sia stato UNO sul quale siamo arrivati noi a colpire la palla verso la rete. Ma invece di fare ogni volta la manfrina di andare in due sul pallone del corner, non sarebbe meglio che, ad esempio, il secondo giocatore si posizionsse fuori dall’area per prendere l’eventuale (sicura …) respinta ?
    Non so se esista una statistica di questo tipo, ma secondo me siamo i peggiori per goal subiti rispetto ai minuti che gli avversari sono nella nostra area o tirano verso la nostra porta. Anche contro la Stella Rossa sull’1-0 stavamo impegnandoci per complicarci la vita, poi per fortuna abbiamo ricominciato a giocare.
    Io temo che giocando cosi’ sara’ molto dura fare bene contro Juve, Napoli, Roma. Boh . Ora poi c’e’ la sosta per le Nazionali.

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  20. Credo sia il massimo che possono fare.

    Darmian si sa che non salta uomo ma se è stato confermato a tutta fascia vuol dire che è la scemta migliore per quel ruolo.

    Prendere due gol a partita parecchie volte vuol dire che la squadra ha problemi strutturali come hanno evidenziato anche Inzaghi e Sommer. Con Hermoso è probabile avremmo risolto, magari anche con Hummels o Rodrigues cone dimostra la Roma (tecnico esonerato).

    Al solito leggo di distrazioni individuali….peccato che ogni gol (o quasi) sia frutto di un errore (o distrazione). Ora se ce ne sono molti vuol dire che parecchia gente sbaglia. Almeno fosse uno soli.

    Almeno si è vinto. Vedremo dove arriveremo

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  21. Rosa che vale centinaia di milioni? Ma se non spendiamo nulla in cartellini e i ragazzi giocano quasi gratis?

    Non capisco perché nonnsuano tutti al Napoli o alla Roma dove danno stipendi da capogiro

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  22. Che strano questi incapaci vecchi bolliti hanno preso zero gol col City e la stella Rossa , in gare contro squdre straniere espressione di un calcio avanti mille anni luce dal nostro finanziariamente e tecnicamente. faccio timidamente notare che alcuni dei gol presi in questo campionato sono attribuibili persino a giovani pieni di energia e vigore

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  23. Mah, qui, penso, nessuno voglia addossare la colpa solo su qualcuno e salvare a priori altri. Almeno non e’ la mia intenzione.
    Io vedo che nel primo gol del Torino, Bisseck va un po’ molle a liberarsi di quel pallone nella parte centrale della nostra 3/4 e Zapata glielo devia proprio sui piedi di Ginetis, non contrastato efficacemente da Frattesi. A quel punto Bisseck esce prontamente e tenta di chiudere, ma Ginetis (ripeto, liberatosi facilmente di Davide) riesci abilmente/fortunosamente a far passare la palla in avanti verso Zapata. Nel frattempo Darmian legge in ritardo la situazione e quando fa per andare a contrastare Zapata (non proprio un fuscello) non ci riesce piu’. Acerbi, scivolato (o scontratosi con Zapata) a iniizo azione, impiega parecchio a rialsarsi e anche lui parte in ritardo a cercare di mettere una pezza. Tra parentesi, tutto questo 1 minuto dopo che il Torino ha battuto il calcio per far ripartire il gioco dopo aver subito il 2-0. Voglio dire, mi sembra che abbiamo sbagliato e dormito in parecchi, come purtroppo ci sta accadendo da inizio stagione. Il secondo gol e’ un nostro classico quando ci viene la tremarella e prima o poi qualcuno (questa volta Chala, non un giovincello) fa l’errore individuale e causa il rigore. Ma “era nell’aria” la “stupidata” …
    Dai forza Inter, intanto sono 3 punti, e la classifica non e’ male, tenendo appunto conto che non siamo ancora a posto.

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  24. Becca,concordo quasi tutto della tua analisi. Quello dei corner poi è un pò un mio chiodo fisso ed anche lo schema a due è diventato troppo ripetitivo. Inoltre sappiamo dei nostri problemi contro le squadre che si chiudono e ,avendo difensori lenti, bastano 2/3 ripartenze veloci per metterci in difficoltà. A mio avviso, i problemi difensivi risentono anche di un centrocampo per ora sottotono.

    Ed infine….mettiamoci anche la casualità , nella passata stagione la gran parte degli episodi ci sono “girati bene”,quest’anno ,almeno fino ad ora,basta una disattenzione o tre occasioni agli avversari per fare due gol (vedi ieri sera). Anche nel calcio ci sono momenti imponderabili nei quali hai il vento a favore ed altri nei quali ti riesce tutto.

    Lo dico anche a Roberto che ,per me , è fin troppo proteso a sminuzzare tutto il percorso della squadra dentro e fuori dal campo. Quante partite,quanti campionati ho visto cambiare verso dopo un episodio ,un momento più o meno favorevole,una partita che ha contribuito a dare una spinta od a frenare una squadra.

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  25. Su episodi hai ragione.

    Però nel lungo io credo poco al motivo episodi.

    Se dici difesa lenta e cc che non funziona per me evidenzi problemi strutturali.

    Perché altri ti studiano e imparano a sfruttare i tuoi punti deboli.

    Se anche tu evolvi puoi tenere distanze altrimenti si accorcia

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  26. Hai ragione.

    Ed è questo che mi preoccupa maggiormente: sbagliare sempre tizio o Caio sarebbe più semplice.

    Se sbagliano in parecchi, giovani e vecchi, può essere un problema strutturale

    In CL vedremo contro avversari tosti che purtroppo avremo a iosa (girone difficilissimo)

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  27. Ciao ragazzi, non per voler difendere per forza i nostri, però ci tengo solo a farvi notare che il Torino ha segnato, dopo Inter, Napoli Milan e Atalanta, più goal di tutti in campionato. In contropiede sono molto forti, hanno un attacco che se la gioca alla grande per ambire l’Europa League.

    Con questo non voglio dire che va tutto bene, anzi, noi dobbiamo sicuramente migliorare tanto nell’equilibrio difensivo, ma le partite si giocano in due, ecco.

    Ps: la buve subisce il primo goal all’88° su rigore in casa yuhihuhuhu, scusate ma godo come un riccioooo

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  28. Il pescara è primo in classifica (serie C girone B) con Vergani e Merola punte e Squizzato regista

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