Giocare come se dovessimo vincere la seconda stella: Genoa – Inter 2-2

Foto: Marcus Thuram. La doppietta dell’attaccante francese non è bastata per avere la meglio sul campo del Genoa. La partita è finita con il risultato di 2-2.

Una considerazione preliminare: occorre essere positivi, consapevoli della forza che abbiamo e determinati al massimo.

Quindi nessun disfattismo, nessun processo ai singoli e/o alla squadra, ma anche una severa riflessione su ciò che, speriamo occasionalmente, non abbiamo potuto esprimere.

In modo secondo me opportuno Fabio Costantino su FcInterNews ha citato le parole di Velasco: “Non si deve guardare a ciò che ci manca (io lo riferisco al mercato, in questo caso), ma a ciò che abbiamo”.

E ciò che abbiamo è tanto, non è tale da consentirci di ripetere la stagione strepitosa dello scorso anno, sia perché una simile impresa è logorante, fisicamente e mentalmente (ricordo ai distratti che lo scorso anno abbiamo vinto 29 partite su 38, ne abbiamo perse solo due e siamo passati trionfalmente a Torino con i granata, a Bologna, Firenze, Roma due volte, Napoli, Bergamo e due volte col Milan: numeri incredibili e irripetibili), sia perché le avversarie si sono attrezzate e rinforzate.

Lo scorso anno nelle partite chiave c’è andato tutto bene, ma come è ovvio non è stata solo fortuna.

La buona sorte è stata ‘chiamata’ dalla determinazione, dalla compattezza di squadra e anche dalla freschezza atletica e mentale  che in questo momento per molti motivi non possiamo avere.

Però restiamo una squadra forte, ritroveremo la condizione ottimale e speriamo anche la ferocia.

Su questo non ci dovrebbero essere dubbi.

Il dubbio che resta, legittimo, è se basterà.

Ripeto: perché le altre si sono rafforzate più di noi e perché una stagione come quella passata logora inevitabilmente, tanto più se si considera che come conseguenza implica attese sempre crescenti, maggiori impegni e sempre più stressanti in questa annata, dopo un’estate in cui per molti dei nostri la pausa di un mese prescritta dai regolamenti, è stata solo un sogno.

Senza voler assolutamente entrare in polemica con nessuno, segnalo che noi abbiamo rafforzato solo le seconde linee (del resto se hai vinto così rafforzare i titolari è difficile…), mentre le altre hanno sostituito alcuni titolari, cioè quelli che giocheranno almeno 30 partite su 38.

Si vedrà poi se le sostituzioni sono state azzeccate.

Forse i nuovi delle nostre rivali non saranno tutti fuori classe, ma l’impressione che, per fare solo un esempio, Morata sia meglio di Giroud, resta.

Queste cose vanno dette perché sono vere, ma non devono e non possono costituire un alibi.

Dobbiamo guardare alla nostra forza, che resta importantissima, nonostante quanto ricordato, a cui si può aggiungere il fatto che l’anno in più di alcuni nostri elementi  (Acerbi, de Vrij, Darmian, Miki) potrebbe cominciare a pesare, anche se speriamo di no.

In ogni caso siamo abbastanza forti per lottare sino all’ultimo, anche se non daremo più 20 punti alla seconda.

La partita di ieri ha dimostrato plasticamente quanto ci sia costata la mancanza di una trentina di milioni (tra ingaggio e cartellino) per prendere un simil Gudmunsson che in rosa non abbiamo e avrebbe rafforzato l’organico.

Un altro commentatore ha intitolato il suo pezzo, ironicamente, “Si è sentita la mancanza di Gudmunsson”.

Ma l’ironia, quando è intelligente, un fondo di verità lo nasconde sempre.

Contro il Genoa quando avevamo due uomini che, a detta del mister l’uno (Bisseck), a detta di… tutti l’altro (Lauti), non erano più lucidi o in forze, per cercare lodevolmente di vincere comunque abbiamo scelto di mettere una terza punta, arretrando Lauti da rifinitore.

Inoltre la necessità di far rifiatare Calha ci ha costretti a mettere Asllani anziché Pavard per Bisseck.

Lauti non ce la faceva più e comunque non è un trequartista.

Avessimo avuto un vero trequartista, fresco, avrebbe aiutato di più attacco e centro campo insieme.

Avessimo potuto tenere in campo Chala, al posto di Asllani sarebbe entrato Pavard per Bisseck e probabilmente la fase difensiva ne avrebbe guadagnato.

Perché si può dire quel che si vuole, ma avere un difensore fresco ed esperto e un centrocampista di classe, personalità ed esperienza, oltre a un trequartista double face, nel concitato finale sarebbe stato importante.

Lo so che nessuna squadra è perfetta, che qualcosa di migliorabile l’avranno tutti e so anche, o spero, che si sia trattato di problemi contingenti.

In una situazione di condizione fisica normale avrebbero giocato gli ultimi 20 minuti Calha e Pavard (ma sarebbe rimasto il problema del ‘fantasista’) e soprattutto sarebbe rimasto il centro campo di palleggiatori, capace di condurre in porto la vittoria.

Questo anche se, per contro, va riconosciuta l’importanza di Frattesi nel momento in cui c’era da sbloccare il risultato.

Ma in ogni caso, potendo, un centrocampista d’ordine e di posizione sarebbe rimasto in campo.

Voglio dire che Frattesi per Miki ci stava, tutti insieme Frattesi per Miki, Asllani per Calha e  anche tre punte, con un esterno destro (Dumfries) che gioca… meglio lontano dalla nostra area, era a prescindere una soluzione rischiosa.

Che poteva anche andarci bene, eh… in fondo abbiamo preso gol al sesto minuto di recupero in una circostanza banale.

Ma se il campionato, come credo, sarà ‘tirato’, proprio questi particolari alla lunga potranno rivelarsi decisivi.

Aggiungo, in proposito, che il Milan ha pareggiato in casa, ma è felice perché nel recupero si è ripreso un punto che sembrava perso, noi abbiamo pareggiato in trasferta su un campo difficilissimo,  ma siamo tristi perché nel recupero ci sono sfuggiti due punti importantissimi sul piano aritmetico e ancor più psicologico.

Alla ripresa dei lavori lo spogliatoio del Milan sarà senza dubbio più sereno del nostro…

Anche perché al 90′ delle due partite noi avevamo già 3 punti di vantaggio sul Milan, dopo il recupero siamo in parità

La partita

Che si trattasse di una gara difficilissima lo si sapeva e non solo per la nostra situazione di preparazione… frazionata  alla quale  abbiamo già fatto cenno.

Il Genoa è una squadra in crescita, che ha fatto bene l’ultima parte di stagione scorsa e che ha un allenatore  davvero bravo, non solo nel gestire la squadra, ma anche nello scegliere i giocatori da integrare nell’organico (o almeno le loro caratteristiche).

Inoltre ha potuto preparare questo inizio di stagione lavorando da tempo, con calma e con tutto l’organico.

E’ vero che gli sono venuti a mancare negli ultimi giorni, per cessione, due punte fondamentali e non ha potuto ancora sostituirle con il nuovo arrivo Pinamonti, ma il mister ha saputo toccare le corde giuste dicendo ai suoi che il vero punto di forza, in grado di non far pesare le due mancanze, era la squadra.

E la squadra, sostenuta da un pubblico scatenato oltre che numeroso (oltre 28 mila abbonati credo sia un record a questi livelli: evidentemente anche i tifosi si sono resi conto  di avere a che fare con qualcosa di molto importante, rispetto alle più recenti abitudini) ha dato veramente tutto e forse anche qualcosa di più.

Personalmente non mi accodo mai alla retorica del ‘gettare il cuore oltre l’ostacolo’.

Credo che un professionista soggettivamente dia tutto quello che ha in quel momento, in ogni gara.

Il problema è se quel giorno, nelle sue corde, ci sono le caratteristiche che gli vengono richieste: ed è un problema insieme di condizione fisica, di freschezza psicologica e mentale, ma anche di come si viene messi in campo dal mister, cioè di organizzazione funzionale all’obiettivo che si intende perseguire.

Certo, poi può accadere che l’avversario sia più forte e si perda, oppure che episodi costringano comunque alla resa una squadra che ha disputato una buonissima gara.

Il Genoa aveva giocatori in condizione, qualcuno con i suoi limiti tecnici, ma messi in campo benissimo, a formare un gruppo compatto ed efficace.

La stessa mancanza di punte-punte, non dico che sia stata un bene, perché chiaramente sarebbe un falso, ma è stata ‘sfruttata’ in modo funzionale, perché i due attaccanti ‘adattati’ non davano punti di riferimento, situazione che i nostri difensori soffrono  preferendo, per struttura, avere l’uomo di peso, magari più statico, da marcare.

Nello stesso tempo i due attaccanti genoani, non essendo punte pure, arretravano più facilmente occupandosi in fase di non possesso di marcare il nostro centrocampista più creativo e costringendo dunque l’Inter a cercare le ripartenze sulle corsie laterali.

Certo, questo sistema di gioco aveva come conseguenza che mancasse l’elemento in grado di allungare la squadra con inserimenti profondi e infatti il Genoa almeno sino ai minuti finali quando tutto era saltato è andato al tiro davvero 4 volte e sempre su nostri errori plateali, come vedremo nella mini cronaca essenziale.

Diciamo che con due punte vere il Genoa sarebbe stato più pericoloso ma si sarebbe anche ‘aperto’ di più.

Tuttavia c’è un altro aspetto che mi ha colpito e sono curioso di sapere se altri lo hanno notato o se è stata una mia impressione ingannevole: quando uno di noi era in possesso di palla i genoani marcavano strettamente, a meno di un metro, i possibili destinatari.

Al contrario quando il portatore era rossoblu, i nostri fronteggiavano si il loro diretto avversario, ma almeno a 4-5 metri.

Probabilmente per riservarsi diverse opzioni di ‘direzione’ a seconda dello sviluppo dell’azione, nella logica degli interscambi.

Ma a me pare che giocare con l’avversario addosso renda tutto più problematico: loro si trovavano facilmente negli spazi liberi (salvo arenarsi nei pressi della nostra area), anche se poi noi ci liberavamo in modo più pericoloso per la superiore abilità tecnica.

Resta il fatto che ho visto anche i giocatori più raffinati (cito per tutti Miki) sbagliare certi appoggi in modo imprevedibile perché sia il portatore che i destinatari erano marcati.

E proprio l’alto numero di palle sbagliate dai nostri in uscita, inconsueto, mi è sembrato un fattore di questa partita.

In teoria lo schieramento delle due squadre era speculare (532 o 352 che dir si voglia): la loro organizzazione, chiaramente orientata in senso difensivo, mi è sembrata più efficace rispetto al loro scopo (ancora una volta voglio ricorrere a una frase del Gila, riportata da un suo giocatore: obiettivo primario farli ‘giocare’ il meno possibile).

Per tutto il tempo però il loro mister, contentissimo in generale della prestazione, si arrabbiava con le due… non punte, perché facevano il loro nel rientro, soprattutto su Chala, ma poi non riuscivano a dar profondità alla squadra e così era difficile sorprendere l’Inter (che infatti ci ha pensato da sola).

Che io ricordi c’è stata una sola volta che il Genoa è riuscito a trovare profondità approfittando di un’Inter scoperta, ma è stato nel finale quando schemi e tatticismo erano saltati.

Rivediamo comunque insieme in modo molto sintetico le note di cronaca salienti, non prima di aver notato che la rilettura delle formazioni e delle rispettive panchine provoca un forte senso di delusione, tanta è la differenza tecnica.

Ma la cosa conferma anche il fatto che undici atleti forti, tecnicamente discreti (solo 2-3 più che discreti), ma al top della condizione e messi bene in campo possono lottare alla pari contro avversari che in tecnica pura li sovrastano.

8′: percussione violenta di Thuram sulla destra.

Il francese tira in porta da posizione angolata (c’erano compagni liberi in mezzo).

Gollini para ma c’era un fuorigioco (i nostri fuorigioco millimetrici saranno numerosi, ben otto a zero)

14′: Chala va al tiro dal limite, ma la palla esce di poco

17′: lancio lunghissimo per Vitinha.

Sommer è in netto vantaggio, ma arretra e tardivamente esce a sventare la minaccia.

L’impressione è  comunque che Vitinha fosse in fuori gioco, ma l’incertezza di Sommer è grave

20′: calcio di punizione da lontano, sullo spiovente Vitinha precede il suo marcatore e di testa indirizza un pallonetto lento.

Sommer è fuori posizione e fuori tempo non arriva a deviare. Palla sulla traversa.

Sulla ribattuta, dormita di Bisseck e Vogliacco appoggia in rete.

Passano una decina di minuti e l’Inter pareggia: ottima azione corale da destra a sinistra e ancora a destra, dove Barella crossa per Thuram, fantastico l’avvitamento e la torsione del francese che la mette imparabilmente nell’angolino.

32′: ancora Thuram se ne va lasciando sul posto tutti. Conclusione pericolosa respinta in qualche modo da Gollini.

37′: l’impressione è che Thuram al termine di una percussione personale venga falciato in area.

L’arbitro decreta il rigore, ma poi il Var dimostra che è il francese a toccare l’avversario.

39′: Bisseck spintosi in avanti si impossessa di una palla sulla destra, serve Dima sul lato opposto ma la conclusione  a portiere battuto dell’esterno viene prodigiosamente deviata da Badelj.

49′: Messias cicca una palla che si trasforma in assist per Badelj, che calcia altissimo.

52′: splendida azione in perfetto stile inzaghiano: Barella con una genialata pesca Darmian che crossa per Dima sul palo opposto.

Diagonale irresitibile, ma Darmian era partito di un soffio in fuorigioco.

58′: Thuram di forza lascia tutti sul posto, conclusione ravvicinata ma Gollini respinge con un piede.

62′: Sommer al rinvio con i piedi. E’incerto su chi servire, poi la passa a…un genoano, che per nostra fortuna… gliela restituisce docile.

63′: Miki al tiro dal limite: altissimo.

65′: fuori Mikhi e Darmian per Frattesi e Dumfries: soluzione logica, l’Inter deve aumentare il suo peso offensivo.

74′: fuori Dima (logico) per Carlos.

Dentro anche Taremi, non per uno sfinito Lautaro, ma per Chala, forse altrettanto sfinito.

L’Inter rischia ma deve farlo per cercare la vittoria

80′: Inter squilibrata, si fa infilare in contropiede da Vitinha, che tenta il tiro a giro. Palla fuori di parecchio

84′: raddoppio di Thuram. Bellissima azione di Barella, velo intelligente di Taremi e Thuram con un pallonetto scavalca Gollini in uscita. 2-1

85′: per ripristinare un po’ di equilibrio esce una punta, Lauti per un centrocampista, Asllani. Era pronta la sostituzione di Bisseck con Pavard, ma purtoppo…

94′: su un innocuo traversone Bisseck salta male di testa e colpisce la palla con un braccio.

Errore imperdonabile perché sulla traiettoria erano pronti a intervenire altri compagni

95′: Sommer respinge centralmente  il rigore di Messias e il genoano sulla ribattuta insacca.

Anche da una semplice consultazione di queste note risulta confermato che in pratica pur giocando benissimo i genoani non sono mai andati al tiro se non per nostri graziosi regali, mentre noi abbiamo costruito diverse belle azioni, oltre ai due gol.

Tutto questo però non è una consolazione, ma un’aggravante: se non riusciamo a vincere contro una squadra di questo valore, buono ma non eccezionale, perché regaliamo loro occasioni da gol, cosa potrebbe succedere contro avversari offensivamente ben più insidiosi?

Non rimane che sperare in rapidi miglioramenti e del resto per certi aspetti in una stagione che si prolungherà sino alla fine di luglio, sarebbe pericoloso essere già al top…

Sono pochi i dati statistici interessanti e per una volta non raccontano… tutta la verità.

Soprattutto quelli relativi ai tiri in porta (7 a 8 per noi), perché il Genoa a parte i due gol dovuti a nostri errori clamorosi non ha mai effettuato veri tiri in porta, mentre le nostre conclusioni sono state spesso pericolosissime.

Basti ricorda tra le altre:

  • il tiro di Lautaro Martinez a tu per tu con Gollini,
  • il salvataggio sulla linea di Badelj sulla conclusione di  Dimarco a portiere battuto,
  • il rigore concesso e tolto a Thuram,
  • le due parate impegnative, una di piede, di Gollini sulle conclusioni di Thuram.

Tutte situazioni conseguenti a ottime azioni offensive.

Per il resto, predomino nostro quasi ovunque:

  • possesso: 68% a 32%.
  • passaggi riusciti: 428 a 174.
  • % passaggi riusciti: 88%  a 75%.
  • passaggi in verticale: 244 a 80.
  • recuperi: 31a 27.
  • Tutti giocatori interisti tra i primi 5 per passaggi riusciti (con 3 difensori nei primi 5)
  • Tutti interisti tra i primi 5  per passaggi riusciti nella tre quarti avversaria (con Calha e Barella ovviamente primi, ma stupisce l’assenza di Miki).
  • Loro al solito prevalgono nei dribbling (9 a 4) e Vitinha con 5 dribbling riusciti precede Frattesi (2).

Per il resto, solo curiosità:

  • Frendrup ha corso più di tutti, davanti a Barella.
  • Asllani e Mikhi hanno tenuto la più alta velocità media.
  • Thuram è stato il più veloce (34,8) davanti a Carlos, Bisseck e Ekhator.

Interessante il dato su Ekhator, già lo scorso anno di un altro pianeta nella velocità tra i Primavera e dopo un anno, in prima squadra solo quarto.

Che resta un buon risultato ma conferma che si tratta di due campionati non paragonabili.

Sostanziale equilibrio sui km percorsi a livello di squadra e sulla velocità media tenuta dai due gruppi.

Le pagelle

Sommer:

giornata disastrosa.

Responsabilità enorme sul primo loro gol.

Rinvia sui piedi di un avversario regalando al Genoa la miglior palla gol.

E’ titubante in un’uscita su Vitinha, quando era in grande vantaggio, accenna l’uscita, poi rientra e poi si pente. Torna a uscire, con grave ritardo ma fa ancora in tempo a prenderla lui.

Potrebbe riscattarsi alla grande con la parata sul rigore, ma non riesce a deviarla lateralmente.

Nessun processo, lui è forte, non si discute, anche se io ho sempre preferito i portieri di 1,90.

4.5

Bisseck:

un amico sul blog ha anticipato il mio pensiero: lui è un bel giocatore, non si discute e può diventare fortissimo a breve.

Però in una gara importante preferisco giocatori che abbiano più mestiere.

Possono sbagliare anche loro e i vari Acerbi, De Vrji, Bastoni lo hanno fatto qualche volta.

Ma un conto è un errore, altra cosa un pagamento gratuito all’inesperienza.

Lui prima ‘dorme’ sulla respinta della traversa e poi commette un fallo da rigore ingenuo e gratuito.

Però dà tutto e ha margini di progresso importanti.

Va sostenuto.

5

Acerbi:

temevo questa sua prestazione perché giocare contro avversari mobili che non danno punti di riferimento e ti portano fuori dalla tua zona per lui non è facile.

Invece se la cava  senza particolari meriti, ma anche senza demeriti.

6

Bastoni:

è sembrato il migliore dei tre difensori.

Sempre attento e concentrato in fase difensiva, si è sganciato poco rispetto ad altre situazioni, ma ha giocato molti palloni e realizzato alcuni cambi di gioco interessanti

6,5

Darmian:

da lui non ti puoi mai aspettare (per fortuna!) una prova negativa o errori clamorosi.

Copre la sua zona con diligenza, ma, se non è una questione di condizione, conferma di non aver più la brillantezza di un tempo quando deve proporsi.

6-

dal 75′ Dumfries:

mezz’ora scarsa senza squilli e senza demeriti.

Entrato per dare maggior spinta sulla destra ed eventualmente per aggiungersi in area sulle palle alte, non incide e dopo il nostro vantaggio, viene chiamato a tenere la posizione

6-

Barella:

come sempre gli capita quando è al top, unisce quantità e qualità.

Serve un paio di volte Thuram con assist deliziosi e soprattutto gli mette sulla testa il gol dell’1-1 che raddrizza una partita cominciata male.

Sempre reattivo e nel vivo del gioco

7

Calhanoglu:

marcato severamente dagli attaccanti avversari che vogliono inaridire la nostra principale fonte di gioco, fatica a districarsi, ma quando ci riesce regala qualche giocata di alto livello.

Probabilmente non è al top, ma se non fosse uscito, nel finale la squadra avrebbe avuto un’altra sicurezza.

6+

Dal 75′ Taremi:

pochi minuti ma si vede che sa giocare.

Determinante nella sponda che regala a Thuram il gol del provvisorio vantaggio.

6+

Mkhitaryan:

un grande passo indietro rispetto alle prestazioni della preseason (come per Sommer).

Non so se sia un caso ma ho notato che spesso chi fa un ottimo inizio poi flette in campionato.

E viceversa.

La cosa che colpisce di più all’interno di una prestazione anonima, è il fatto che sbagli alcuni appoggi molto facili per lui.

5

Dal 75′ Frattesi:

davvero un ingresso importante che fa svoltare la squadra pur in una situazione in cui il centrocampo doveva per forza perdere equilibrio e rischiare.

E’ vivace, ha forza fisica e iniziativa, ma soprattutto confeziona un paio di palle speciali

7

Dimarco:

segna un gol bellissimo, annullato per millimetrico fuori gioco di un compagno.

Un altro lo sfiora, ma un prodigioso intervento di Badelj gli nega questa soddisfazione respingendo a portiere battuto.

Per il resto ordinaria amministrazione.

Su di lui per me c’è un equivoco: è un giocatore tecnico, non un dribblatore.

Con il sinistro che ha, riesce spesso ad effettuare un controllo orientato con il quale guadagna un metro per il cross o per tentare la progressione verso il fondo.

Se ha l’uomo davanti non cerca l’uno contro uno ma il dai e vai con un compagno, oppure si accentra per giocare la palla.

6

dal 75′ Carlos:

fa la sua parte su quella fascia mettendoci attenzione, concentrazione e la proverbiale velocità.

6

Thuram:

prestazione spettacolare, come se ne vedono poche.

Ha forza fisica dirompente, velocità in progressione, elevazione e colpo di testa da vero bomber, ma sa anche giocare con i compagni ed esibirsi in numeri di alta scuola, come lo scavetto con cui realizza il secondo gol.

8

Lautaro:

con ogni evidenza non è al top della condizione avendo al suo attivo pochi allenamenti.

Davanti fatica a liberarsi, allora con intelligenza  viene a giocare il pallone e gli riescono un paio di ottime giocate.

Ha una sola occasione da gol, ma il portiere è troppo vicino e gli chiude lo spazio, respingendo.

Ha molte attenuanti ma il giudizio su quanto da lui prodotto in questa partita non può questa volta essere sufficiente.

5

Dall’86’ Asllani:

non ha responsabilità specifiche e ci mancherebbe…  sarebbe ingeneroso e sbagliato attribuirgliene.

Io continuo a pensare che con in campo Chala e Pavard non sarebbe finita così.

s.v.

All. Inzaghi:

probabilmente ha fatto quanto poteva con il tipo di preparazione per molti giocatori incompleto o addirittura appena accennato (Lauti, ad esempio).

Resta il fatto che alcuni elementi sono sembrati poco concentrati  e che senza la ferocia dello scorso anno le cose si complicheranno moltissimo.

In particolare secondo me serve, appena sarà possibile, un approccio più aggressivo alla partita, anche per tener alta la concentrazione.

5.5

Luciano Da Vite

100 pensieri riguardo “Giocare come se dovessimo vincere la seconda stella: Genoa – Inter 2-2

  1. Partita in cui tutti i singoli episodi – da errore portiere, rigore dato e tolto, fuorigioco, ecc. – ci hanno girato contro. Quindi, per me, conta il giusto.

    Certo che al solito fare gol “di squadra” un po’ si complica quando le forze, come è normale che sia, vengono meno: in questo caso il famoso dribblatore – che però non erano più Sanchez e Cuadrado che non saltavano in dribbling ormai nessuno – potrebbe tornare utile, soprattutto allorquando Inzaghi deciderà di cambiare modulo (lui stesso ha dichiarato che il 343 è un’opzione).

    Siamo esattamente l’opposto del Bilan che, al solito, basa tutto su fisicità e uno vs uno abbondando di tali elementi.

    Evidentemente è proprio una richiesta di Inzaghi visto che Taremi sembra una copia (speriamo più bella….non dovrebbe essere difficile) di Arna, ossia un 9 a cui piace giocare per la squadra ma che non mi sembra in grado di “mettersi in proprio” al bisogno. L’unico potenzialmente differente sarebbe Correa ma mi sembra ormai avere le movenze dell’ex giocatore e comunque guadagna troppo per accasarsi in una squadra del suo livello, ossia medio-piccola. Il suo parziale recupero (i miracoli accadono, ancorchè raramente) potrebbe essere la chiave per “diversificare” il nostro reparto offensivo anche se io mi accontenterei di un nuovo Noslin o NGonge.

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  2. Sono pienamente d’accordo, a patto che i due costassero meno di 6 milioni, perché stentiamo a tirar fuori quella cifra per il terzino che ci manca. Se non avessimo i soldi per un giovane bravo, mi andrebbe bene anche un forte parametro zero

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  3. Come al solito ottima lettura Luciano. Aggiungo di mio Mkhitaryan ieri in grande affanno con Sommer peggiore in campo. Penso che senza il leggero infortunio occorsogli Taremi avrebbe giocato fin dall’inizio. Magari il milan fosse solo una squadra fisica

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  4. E’ vero che i rossoneri hanno diversi uomini forti nell’uno contro uno, Mario. Ma questo è un vantaggio.

    Azzardo: la juve oggi vince con almeno 4 gol.

    Non mi piace scommettere né fare previsioni, ma credo proprio che oggi sia troppo facile per loro

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  5. Certo che è un vantaggio, ed è il motivo per cui dissento in parte dal giudizio espresso dall’amico Roberto che parlava di sola fisicità. In quanto alla juve stasera certo un avvio più morbido non potevano apparecchiarglielo. La prima e la seconda del campionato precedente con squadre ostiche alla quarta una neopromossa è sempre più Marottaleague

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  6. Non credo il Verona paghi 6 mn per un giocatore dai tempi di Elkjaer….

    Cmq se non ci sono soldi o profili validi tanto vale provare a resuscitare Correa e aspettare prossimo anno quando lui è Arna scadranno liberando risorse

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  7. Si, il bilan ha anche giocatori tecnici.

    Tuttavia, almeno a me, pare innegabile che i profili acquistati siano da anni giocatori che fanno del duello individuale, piuttosto che del gioco corale, il loro punto di forza.

    Che indubbiamente nel calcio moderno è un pregio, o comunque non un difetto

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  8. Lo dico senza alcuna remora: sono particolarmente legato a tutti gli eroi del 2010 senza distinzione di sorta per cui faccio il tifo per i successi di ciascuno di loro. A quei tempi avrei scommesso su un futuro da grande allenatore sia sul cuchu che su thiago, soprattutto per via dell’intelligenza calcistica e della personalità….purtroppo Esteban non è riuscito (ancora) nell’impresa ma se lo avesse fatto, da professionista avrebbe allenato la giuve e avrei comunque tifato per lui. Thiago mi ha addirittura stupito, non tanto a Bologna dove si è consacrato ma a La Spezia, dove ha lasciato intendere di poter coprire la distanza che separa un bravissimo/grande allenatore (inzaghi) da un grandissimo stratega (e gestore di uomini). Lui non vincerà il campionato, lo stravincera, perché non deve tirare fuori il meglio da una squadra mediocre qual’era il Bologna ma da uno squadrone costruito su misura con 2 reparti su 3 eccezionali (difesa e centrocampo) e il terzo da completarsi (esplosione di yildiz dovrebbe adeguare l’attacco). Ha giocato con una neopromossa stasera ma ha vinto facile con 2 next all’esordio, segno di mentalità. In fin dei conti bisognerebbe sperarlo, Thiago è ambizioso all’estremo e secondo me fra due anni andrà dove merita, il Real o il city perché considera la giuve come trampolino non come punto di arrivo. Detto questo vorrei che non vincesse solo le due partite in cui sarà avversario ma se con i felsinei ha dato lezioni di superiorità strategica all’ottimo inzaghi non confiderei molto in un risultato positivo. Detto questo, gli auguro il meglio, nonostante il posto in cui si prova….alla fine è un professionista

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  9. Si però basta con sta storia che ognuno che va alla juve è il migliore del mondo,.

    Motta è bravo e l’ha dimostrato già. La squadra è forte ed è stata costruita su misura per le sue richieste, non hanno tirato sui 6 milioni richiesti per un terzino.

    Se vinceranno, come è probabile, meglio per loro. Io continuerò a tifare per i miei e a sostenerli.

    E a esser contento di quanto hanno fatto sino ad ora

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  10. Caspita, ha spezzato le reni al Como. Secondo me quest’anno non si giocherà la CL, l’assegneranno alla juve senza giocare per manifesta superiorità su tutte

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  11. Massima stima per T. Motta come giocatore prima e allenatore poi.

    Profondo disprezzo come uomo.

    Lui non è un nuovo arrivato nel mondo del calcio, poteva andare in 100 squadre. Se ha scelto la juve, di cui conosce alla perfezione metodi e comportamenti, è perché li condivide.

    Quando ha fatto questa scelta era chiaro che aveva avuto rassicurazioni decisive sull’arrivo di una quantità enorme di rinforzi di qualità.

    Per questo dal momento della firma del contratto ho considerato la juve favorita, insieme al napoli dove Conte avrebbe compiuto la stessa operazione, sia pure con altri uomini richiesti e altri schemi di gioco.

    Forse (bisogna vedere a fine mercato) ha fatto i …conti senza considerare DeLa che non gli ha preso, presumo nonostante gli accordi, i giocatori richiesti. Se sarà così probabilmente Conte saluterà presto.

    Il Milan ha fatto dal mio punto divista ottimi acquisti. Non lo metto al pari della juve perché ha un allenatore che non mi convince e che è …la mia speranza

    L’Atalanta… ecco alcune dichiarazioni di Percassi

    “Dobbiamo sempre mantenere la nostra identità e avere chiari i nostri obiettivi. Al termine della scorsa stagione avevamo quello di confermare tutti i ‘big’ perché per la prima volta la società non ha bisogno di cedere i migliori, protagonisti di un’annata straordinaria. Poi il mercato porta turbolenze, non ci aspettavamo determinate cose ma siamo tranquilli perché la proprietà è disposta a investire

    Dunque l’Atalanta un po’ meglio di noi, perché vuole confermare i migliori e in più…la proprietà è disposta a investire.

    La nostra proprietà ha preso solo il portiere di riserva ma sembrava eccezionale già per il fatto di aver confermato i migliori .

    A noi servivano solo un trequartista seconda punta, un esterno e un difensore, ma forti forti, per restare ai vertici.

    ma una proprietà oculata ha deciso che vuole mantenere i valori di campo (vincere) senza investire.

    Purtroppo temo che non vincerà e chela società Inter perderà valore. Star fermi significa arretrare

    La juve ha preso:

    Di gregorio

    David Luiz

    Thuram

    Cabal

    kalulu

    e sta trattando seriamente

    Nico Gonzales

    Koopmeniners

    F. Conçeicao

    e l’emergente fenomeno brasiliano Couto.

    Tutta gente di qualità, giovane ma già affermata, che non costa 2 o 3 milioni

    Per noi gli arrivi della nuova proprietà si limitano al portiere di riserva e a un giovane purché costi meno di 6 milioni e sia così una…promessa, da pretendere l’ingaggio di un Primavera.

    la scelta per noi è sempre quella: pochi arrivi e che si tratti di anziani a zero o di un giovane non di prima fascia

    Mi rendo conto che non riesco a essere lucido perché in preda allo sconforto, probabilmente faremo meglio di quanto temo, perché comunque una base forte l’abbiamo.

    Ma gli altri corrono e noi dobbiamo restar fermi

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  12. Sono d’accordo sulla disamina generale, l’inconsistenza effettiva del Como e le probabilità dimissioni di Conte. Sul giudizio dell’uomo Motta scisso dalla professione assolutamente no:

    1. La dirigenza è cambiata e, almeno in superficie, da pubblicamente l’idea di agire diversamente ( personalmente non ci credo e non credo ad Elkan ma prove del contrario ancora non ci sono ed è comprensibile che sia giudicata a partire da zero)
    2. Se sei in rampa di lancio e hai ambizione accetti chi ti mette nella posizione di crescere con gli strumenti adeguati, questo vale per qualsiasi professione
    3. Conte è il perfetto esempio del professionista che cura i propri interessi mettendo l’uomo a sostegno della professione e facendosi apprezzare in modo olistico dappertutto o quasi
    4. Io sono più cinico e sono certo che oltre a Lucio allora e Thiago Motta oggi la maggior parte o tutti gli eroi del 2010 nelle condizioni e motivazioni dei suddetti, farebbero la stessa scelta. Non credo alla bandiera originaria idealista, credo pragmaticamente che i zanetti i totti i chiellini a un certo punto della carriera hanno valutato quale strada percorrere in funzione del post professionismo: in funzione di questo hanno dato se stessi. In definitiva sarebbe assurdo pensare ad esempio che tutti i campioni del Milan berlusconiano fossero pessime persone solo perché hanno scelto di restare nella sua società….come mi rifiuto di pensare che uomini del calibro di Scirea o Del Piero (o Vialli) fossero pessimi perché sapevano degli accordi presi a Liverpool o per i fatti del doping e altro. Le situazioni sono complesse, quando ti trovi dentro è difficile agire in modo radicale e non a caso i Gigi Riva della situazione sono pressoché unici. Non voglio giustificare a priori ma credo che sospendere il giudizio sia almeno legittimo (a differenza di chi guida l’azienda)

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  13. Sergio, secondo me i giudizi sono oggi difficili da fare: nella fattispecie il Como, vedendo il parco giocatori, mi sembra la squadra più debole della serie A avendo puntato su vecchi scarti.

    La gobba sta indubbiamente costruendo un’ottima squadra, sfruttando anche talenti e soldi portati dalla next Gen, però il doppio impegno sarà una novità anche per Motta: vedremo come la gestirà considerando che ad oggi sono piuttosto corti.

    Anche a Bologna mi sembra tecnico molto attento alla fase difensiva ma con un approccio di gioco offensivo più corale rispetto, ad esempio, ad Allegri. Questo effettivamente è preoccupante.

    Sul bilan concordo con Luciano: il punto di domanda è il tecnico ma la squadra appare molto forte e ricca di alternative. Solo davanti si contano Morata, Jovic, Leao, Pulisic, Okafor, Chucku. Non sono fuoriclasse assoluti – il portoghese lo è potenzialmente ma finora è stato discontinuo – però la fisicità è importante e può consentire loro di mantenere sempre alta la pressione. Idem a centrocampo dove manca un po’ di qualità ma assolutamente non la fisicità.

    Le altre secondo me sono tutte un passo indietro, compresa Atalanta soprattutto se dovesse perdere Koop e Lookman, che è come dire se noi dovessimo perdere il Toro e Barella. Anche per lei il doppio impegno, con CL che è diversa da EL, sarà gravoso.

    Sul Napoli non lo so: Conte per me è un grandissimo ma se non prende subito il binario giusto rischia di sbroccare e li DeLa è un deposito di fuochi d’artificio, basta una miccia ed esplode tutto: il caso Osimeh credo sia esigenza economica di doverlo cedere. Altrimenti, per me, tenessero lui al posto del ciccione belga sarebbero nettamente più forti, considerando quanto il nigeriano sia devastante nelle ripartenze che storicamente contraddistinguono il gioco di Conte. Da quanto si legge, però, il suo stipendio non è sostenibile per le casse del Napoli che punta a fare mercato dai soldi che ricaverà dalla sua cessione. Vedremo

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  14. https://www.transfermarkt.it/juventus-fc/transfers/verein/506/saison_id/2024

    Purtroppo la gobba ha ancora benzina nel serbatoio: cedendo dei giovani è riuscita a fare discreta cassa, così come non rinnovando i pesantissimi contratti di Rabiot, Alex Sandro e compagnia.

    Speriamo solo che gli epurati non siano ceduti perchè altrimenti avrebbero le risorse per fare gli ultimi acquisti. Ma credo che purtroppo sarà così.

    Purtroppo è la plastica dimostrazione di come creare valore. Speriamo solo gli acquisti si rivelino errati

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  15. Secondo me Sergio è il tipico ‘scaramantico’ che pompa gli avversari sperando invece che il risultato andrà in direzione completamente diversa. L’anno scorso ha funzionato, prima con la buve poi col bbilan, quindi lasciamolo fare ;)

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  16. Creare valore nelle squadre minori, per poi utilizzarlo in funzione del mercato. Soprattutto se hai società serve pronte ad assecondarti. In prima squadra invece si comprano solo giocatori già forti.Per il resto sono sempre dubbioso sulle cifre ufficiali di tutti, A quelle della gobba non credo mai e penso che la storia mi abbia dato ragione anche quando le mie sembravano ai benpensanti farneticazioni.

    Comunque sui soldi portati alla juve dai giovani non si discute, anche se pure noi da qualche anno facciamo mercato in entrata grazie alla cessione di giovani

    Sui talenti che arrivano dalla Next avrei qualche dubbio: tra i titolari non ne vedo. Forse qualcuno in panca.

    Tra le squadre rafforzate non trascuro la Roma, nonostante il mediocre inizio.

    Sul Napoli se fossi Conte anch’io vorrei a tutti i costi lukaku e non Osimhen. A te non piace. Io carattere a parte lo apprezzo moltissimo. Lo scorso anno in una stagione negativa per la Roma e impiegato male ha fatto 14 gol e molti assist. Con Conte può raddoppiare il bottino.

    Per me è molto più dirompente di Osimhen. I gol e gli assist sono solo una parte quasi trascurabile del contributo che dà a una squadra.

    Su Motta, caro Sergio, capisco che ora dessendo alla juve non si possa criticarlo. Ma tu non devi alterare il mio discorso.

    Anch’io non credo alle bandiere, credo al professionismo. Ho visto ronaldo andare al Milan, mi è dispiaciuto ma non ho detto nulla.

    Qui non si tratta di andare a una rivale, si tratta di una scelta che unisca professionalità ed etica.

    Se sei contrario a certe cose non vai da chi sai che le fa, a meno che sia una scelta di sopravvivenza. Non se sei sulla cresta dell’onda e hai decine di offerte prestigiose tra cui scegliere.

    Io credo ch i giocatori della juve che tu citi fossero assolutamente consapevoli degli aiuti illeciti che ricevevano e ne gioissero.

    Zanetti, Totti ecc sono rimasti dove erano perché conveniva loro non per spirito di bandiera. ma , almeno spero, nessuno dei due sarebbe andato comunque alla juve

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  17. Su Lukaku sono ovviamente punti di vista differenti, ci sta.

    Il mercato però ormai da anni sembra snobbare il belga che per due anni è andato in prestito e ora attende il Napoli……il nigeriano fino a due anni fa veniva considerato tra i tre più forti della serie A. E’ relativamente giovane e viene da una stagione difficile con una squadra in cui non si è salvato praticamente nessuno.

    A me se dicessero oggi chi vuoi in squadra tra Lukaku e Osimeh non avrei il minimo dubbio e andrei sul secondo a occhi chiusi.

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  18. Secondo me invece il sig Sergio è uno juventino che viene qui a perculare. Personalmente io salto a piè pari i suoi commenti, stranamente solleciti quando c’è da esaltare i pregiudicati e sottolineare le difficoltà dei nostri. Per sua sfortuna negli ultimi tempi ha dovuto trangugiare diversi rospi, ma si rifarà ovviamente probabilmente già da quest’anno, io lo avrei bannato da tempo ma se va bene agli amministratori del blog mi adeguo. Chiusa parentesi. Invece riguardo al mercato direi che l’Atalanta oramai fa l’Inter, e l’Inter fa l’Atalanta; pazienza ma sempre fieramente interista

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  19. Se li salti a piè pari i commenti come fai a dire che sono solleciti….? Sarebbe meglio rileggersi prima di pubblicare. Pubblicare tra l’altro osservazioni banali e prive di considerazioni critiche e originali….le opinioni non devono per forza essere espresse Mario Magno1908

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  20. Luciano ritengo il problema complesso e non voglio relativizzare la questione etica. Però, ritengo che sono troppi i fattori che non conosciamo:

    1. Un giocatore o ex conosce sempre le problematiche della società davvero prima che ci arriva?
    2. Un giocatore ha costruito un sistema di relazioni con altri compagni nel periodo in questione
    3. un giocatore può aver messo le basi della propria in quel posto in quel periodo
    4. un giocatore che viene a conoscenza di quello che la società per cui lavora gli somministra può aver firmato un documento capestre che gli si può rivoltare contro
    5. un giocatore può dover fare i conti con esigenze familiari che gli impediscono di agire secondo coscienza. Etc.etc. Il giudizio etico di un subordinato (anche benestanti come giocatori e allenatori) è sempre meno prevedibile a mio parere di quanto si pensi. Il che non giustifichera mai chi ha il coltello dalla parte del manico, i proprietari

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  21. Sergio: non ci sono ..balle possibili. Tutto il mondo sportivo sa benissimo come lavora la juve. Anche in questo mercato , come negli altri, ha fatto acquisti grazie a cessioni super valutate a società…amiche.

    Ma questo è l’aspetto minore.

    Mario: anch’io tendo a esagerare la forza della juve (lo scorso anno la vedevo più competitiva di noi). lo faccio per timore. certo non arrivo al punto di Sergio che considera…già stravinto il campionato (può essere che lo stravincano, ma non si può pronosticarlo oggi), oppure che giocatori mediocri, da serie b per intenderci) appena arrivano alla juve diventano i migliori del mondo. Forse è juventino, ma probabilmente è solo ancora più…ansioso di me.

    Però le spara talmente grosse che io nn riesco ad arrabbiarmi.

    esempio: anch’io consideravo (considero) Acciughino un allenatore molto competitivo, nelle giuste circostanze e lo scorso anno temevo la juve proprio perchè quella rosa la allenava lui.

    Sergio la pensava quasi come me, salvo considerare Acciughino un demiurgo semi divino, con il quale non si poteva perdere.

    Quest’anno io prima del mercato ho detto che la juve sarebbe stata molto competitiva, prima di tutto perché si sapeva che avrebbe rpeso Motta, allenatore in grande crescita.

    Ma poi perché sapevo che Mott, avendo tante richieste e…tanti soldi era disposto magari a prendere un milione in meno, ma pretendeva acquisti a bizzeffe che stravolgessero secondo i suoi intendimenti.

    Il timore, fondato, su quello che potrà fare la juve di Motta (e naturalmente di Giuntoli) ce l’ho abch’io. Anzi ho la certezza che farà molto bene.

    Lui o per tifo o per ansia va molto oltre. la vede già stracampione d’Italia, vittoriosa in CL e probabilmente anche nella istituenda super coppa dei pianeti del sistema solare.

    Sergio: la tua obiezione a Mario manca di ragionevolezza: chiunque può scorrere l’elenco dei commentatori, guardare solo quelli che gli interessano e notare però che quelli che’ ‘salta’ sono frequenti.

    Anche qui; se la juve va male, lui non commenta, se sembra obiettivamente forte, lui si esalta.

    ma anche qui le spiegazioni possono essere due: il timore lo fa esagerare oppure l’amore lo fa esagerare.

    Personalmente non mi disturba

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  22. Vi svelo un… segreto: quando l’Inter perde o pareggia, io non ho nessuna voglia di scrivere un post. E quando gioca la juve col Como, non la guardo perché so che vincerà (avevo previst 4-0) E NON HO NESSUNA VOGLIA DI SOFFRIRE PER 90′. MEGLIO SOFFRIRE UNA VOLTA SOLA, QUANDO GUARDO IL RISULTATO

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  23. ANCH’IO, PER VARI MOTIVI, NON SOLO STRETTAMENTE DI CAMPO.

    PERò SE AVESSI CONTE ALLENATORE, PREFERIREI LUKAKU

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  24. Come gestione giocatori e lettura della partita sono e resto un estimatore di Allegri senza dubbio. Il fatto di stravolgere la squadra testimonia che più di quanto ha fatto non si poteva fare e che i problemi di varia natura erano tanti.

    Detto questo vedere Allegri li era una cosa vedere Thiago un’altra. Non so se può essere giustificato ma al giocatore e/o allenatore del triplete che finisce in quella dimensione DEVO trovare una fonte legittima di motivazione….altrimenti è finita. Ho bisogno di crederci e credo di non essere totalmente in errore…però forse riuscire a non vedere le partite sarebbe meglio. Il fatto che ormai non ci sono più giocatori che accendono la fantasia (in tutto il campionato) può essere di aiuto ma forse non basterà

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  25. Allegri in tre anni di “pieni poteri” ha fallito, su questo credo non ci siano dubbi. Io ero curioso di vedere cosa avrebbe combinato nel dover “costruire” una squadra e non limitarsi a “gestire” quando fatto da altri, sfruttando un gap economico enorme verso avversari. Ebbene, sono stato molto soddisfatto di quanto ho visto, da interista ovvio.

    Cosa farà Motta non lo so: finora ha fatto benissimo in realtà piccole – Spezia – e medie come il Bologna. La gobba e la CL sono un banco di prova nuovo.

    Certo è che sembra non avere paura a lanciare gli Yildiz e il belga che ha segnato dando il ben servito a gente come Chiesa e non solo. Diciamo che quanto meno il coraggio non gli manca.

    Sul fatto che fosse/sia una bandiera, personalmente importa zero: Conte lo odiavo da giocatore ma sono stato felicissimo quando è arrivato da noi. E credo che i gobbi se lo sarebbero ripreso volentieri nonostante la parentesi nerazzurra.

    Credo sia inutile rivangare il passato…anzi io non sopporto quelli che giurano fedeltà eterna per poi andarsene alla prima telefonata, vedasi Lukaku. Piuttosto meglio gente alla Ibra che ti dice rimango fin che voglio perchè poi….è così che accade.

    Le vecchie bandiere facevano parte di un calcio diverso, padronale, in cui il rapporto con il presidente/proprietario pesava parecchio e, soprattutto, in cui l’Italia offriva il meglio. Oggi tutto questo non c’è più per cui io apprezzo chi si impegna al massimo anche se poi chiede di essere ceduto per soldi: dopo tutto se Uefa e Fifa non mettono paletti seri ai procuratori, è normale accada questo.

    Poi certamente c’è qualche testa più sana per cui si rinuncia a qualche soldino pur di restare in un ambiente che piace ma un nigeriano, francese, spagnolo, ucraino, ecc. che viene in Italia non ha radici qui per cui credo sia normale cambi poco stare in Italia, Spagna o Inghilterra.

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  26. Ma chi ha parlato di bandiere? Anch’io sono stato contento quando è venuto Conte e mi è dispiaciuto ma ho capito benissimo quando Ronaldo o Ibra sono andati al Milan. Il discorso non è quello. Anzi, da sempre io faccio una battaglia contro chi crede al calcio romantico che è l’opposto del professionismo.Però ci sono avvocati che perseguono con forza, giustamente, la loro carriera, ma non andrebbero mai in uno studio noto per le sue attività paralegali. la similitudine è esagerata, certamente, ma dà bene l’idea.

    Se Motta fosse andato al Milan o al Napoli avrei continuato a stimarlo, anche comeuomo

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  27. ho letto i commenti…posso capire la scaramanzia e il fatto di voler volare bassi per non avere poi dispiaceri o brutte sorprese….vorrei però ricordare a tutti che questa è solo la prima giornata di un campionato molto lungo, ora dopo aver riguardato l’incontro di Genova nella mia ignoranza calcistica ritengo di poter dire abbastanza serenamente (al di là dei due errori grossolani) che la squadra in questo turno che ha dimostrato più solidità, coesione, convinzione e potenziale sia stata proprio la nostra Inter…senza ombra di dubbio….e questo malgrado le gambe pesanti e i lavori in corso.

    È vero che il mercato è ancora in essere, ma ogni anno quando facciamo il consuntivo cessioni acquisti delle varie pretendenti al titolo, come il fruttivendolo fraudolento mettiamo peso sul piatto entrate e alleggeriamo quello uscite…..faccio un esempio, leggo di Rabiot, Szczsny, Alex Sandro, Milik e Chiesa che uscendo liberano la Juve da un bel peso finanziario…vero, ma stiamo parlando nel caso del francese di uno dei tre migliori centrocampisti del campionato in grado di reggere da solo per tutto il campionato il peso del centrocampo, mentre gli altri hanno contribuito in maniera considerevole a farci tribolare fino a fine Marzo….mi viene in mente quando furono ceduti sia Tonali che Kessie insieme la vera anima di quel Milan scudettato, eppure tutti sottostimarono quelle cessioni e da allora i gonzi non sono più stati dei pretendenti al titolo.
    Anch’io ho la tendenza a preoccuparmi come tutti gli interisti del resto, perché nella mente tendo ad amplificare i problemi e a sminuire vantaggi e pregi….ma la nostra deve essere una visione obbiettiva delle cose, cercare di guardare le partite con occhio critico ma disinteressato (almeno quelle delle altre) escludendo dall’analisi la passione e i preconcetti (anche giusti) legati a questo sport in questo paese.

    Io credo che al di là dei paletti imposti da Oaktree, sia Marotta che Ausilio abbiano ben chiaro quale sia il potenziale di questa rosa e che alla fine se serve qualcosa faranno in modo di prenderla….ma come per ogni dirigenza top loro sanno che non è solo una questione di talento, che ulteriori successi passeranno sicuramente dalla capacità di riuscire a motivare e stimolare questo gruppo in modo che possano tornare a dare il massimo come successo la scorsa stagione.

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  28. Siriano, quanto spero che tu abbia totalmente ragione!

    Sil fatto che noi si sia forti non c’è dubbio e che siamo solo alla,primagiornata.Però il mi faccio impressionare dais egni.

    Anche l0’anno in cui perdemmo lo scudo per due punti dal Milan eravamo forti, ma non vincevamo gare che invece lo scorso anno avremmo vinto comunque. Ricordo (tutti episodi decisivi, alla fine) i due rigori sbagliati contro atalanta e Milan , cha ci costarono uno due punti, l’altro tre perchP noi avremmo avuto due punti in più e loro uno in meno. Ricordo l’errore del portiere a Bologna, nell’unica giornata in cui handa non potè giocare, ricordo il rovresciamento del derby di ritorno, che stavamo dominando e un fallo evidente su ub nostro giocatore permise al Milan di pareggiare e poi ribaltarla, ecc.

    Ecco, se questo campionato dovesse essere combattuto, come sembra a tutti noi tranne che a Sergio, ogni punto buttato potrebbe essere prezioso,

    sulla parte finale del tuo scritto poi concordo in pieno. Solo che anche gli altri, temo, sapranno motivare i loro. E così tornerà decisivo il non perdere punti che erano pressoché acquisiti .

    Sulla juve, i giocatori persi sono a mio parere molto forti, ma non erano funzionali al prgetto di Motta e lo si sapeva.

    Può darsi che paghino queste cessioni, ma secondo me sale il tasso tecnico, la capacità di palleggio, di gestire le partite e anche l’imprevedibilità offensiva.

    Spero di sbagliarmi e forse c’è anche come dici tu un po’ di scaramanzia, ma sono convinto, credo razionalmente, che Vlahovic con due ali di scatto e fantasia e un centrocampo super tecnico realizzerà intorno alle trenta reti.La consapevolezza di esser forti c’è in noi tifosi e credo nei dirigenti e giocatori, a patto di trovare la stessa ferocia e concentrazione dello scorso anno. In ogni caso sarei più tranquillo se arrivasse un attaccante alla Sanchez prima maniera.

    Non arriverà e , come dice Velasco, dobbiamo guardare al tanto che abbiamo, non al poco che cimanca.

    Forza Inter

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  29. La strategia di mercato dell’era Suning (da…Lukaku a Taremi e Zielinski) ci ha portato titoli e bel gioco.

    Speriamo che la strategia Oaktree, dei giovani sotto i 7 milioni faccia altrettanto.

    Io spero di no, ma temo fortemente un ridimensionamento

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  30. Dal sito dell’Atalanta, non del real Madrid:

    IL PESO DELL’ESPERIENZA IN SERIE A

    La prestazione convincente di Brescianini e Retegui contro il Lecce ha messo in luce quanto sia fondamentale avere in rosa giocatori già rodati nel contesto italiano. La loro rapidità di inserimento ha reso evidente l’importanza dell’esperienza in Serie A, soprattutto in un campionato così competitivo come quello attuale. Questa consapevolezza ha portato Gasperini a rivalutare alcune delle sue scelte di mercato, con l’idea di rafforzare la squadra con elementi già pronti per la Serie A.

    LE DIFFICOLTÀ DI INSERIMENTO DI GODFREY
    L’acquisto di Ben Godfrey, sebbene promettente, ha mostrato le difficoltà che un giocatore straniero può incontrare nell’adattarsi rapidamente alla Serie A e agli schemi di Gasperini. Il difensore inglese necessita di tempo per entrare nei meccanismi tattici del tecnico e, soprattutto, per comprendere la mentalità e il ritmo del calcio italiano. Gasperini, consapevole di questo, ha deciso di concedergli il tempo necessario, ma ha anche compreso che per competere ai massimi livelli fin da subito, l’Atalanta deve contare su giocatori già abituati a queste dinamiche.

    WESLEY E LA FRENATA SUL TALENTO BRASILIANO
    Un discorso simile vale per Wesley, il giovane talento brasiliano in procinto di esser acquistato dal Flamengo. Nonostante le grandi aspettative, Wesley rappresenta sicuramente un investimento per il futuro, però bisogna considerare che possa essere un profilo che ha bisogno di tempo per adattarsi. In un momento in cui l’Atalanta ha bisogno di risposte immediate, anche l’inserimento di Wesley potrebbe richiedere una pausa di riflessione ed ecco perché la Dea potrebbe far saltare l’operazione”

    Intanto i bergamaschi con Retegui Samardzic e Bellanova si sono rafforzati prendendo altre tre diciottenni a sei milioni.

    Certo, ora loro malgrado saranno costretti a vendere qualcuno, ma l’obiettivo dichiarato è investire per rafforzarsi

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  31. Che è anche la strategia di Oaktree dei secondi portieri a 15 milioni; sia mai dire che il misero budget a disposizione sia stato buttato nel cesso dal nostro dynamic duo, mai! Fc Internazionale, solo miracoli dal 1908!

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  32. Vedremo a fine mercato come sarà anche l’Atalanta.

    Se dovesse perdere Koop e Lookman, però, come si può dire che si sarà rafforzata a priori?

    Se poi sarà veramente così, allora giù il cappello di fronte alle scelte compiute.

    Io non sarei felice di perdere il Toro e Barella pur potendo reinvestire tutti i soldi derivanti dalle loro cessioni, nel senso che sarebbe un grosso punto interrogativo.

    Preferisco aggiungere meno, in modo mirato, tenendo l’ossatura intatto. Se poi non posso – perchè Atalanta non può garantire stipendi e visibilità di altre squadre (questo va tenuto a mente) – allora giusto fare player trading ma per uscirne rafforzato devi essere veramente ma veramente bravo.

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  33. Phragrance: mi dispiace per te ma nel calcio contano i risultati. I nostri fino ad ora sono sono stati eccellenti. Mi spiace che ti dispiaccia

    Roberto: le parole di gasop sono state chiare: non ha detto la proprietà vuole reinvestire i soldi presi dalle cessioni eccellenti. Ma ha detto, come anche il presidente non proprietario, che vuole investire.

    Se poi circostanze non imputabili al disegno societario imporranno la partenza di qualcuno è cosa diversa dal player trading programmato.

    Intanto dono arrivati due centravanti che hanno fatto due gol a testa in una sola partita, unìalla e un interno di ottima quotazione (uno è stato da noi ma era troppo giovane, l’altro lo volevamo noi ma non potevamo pagare le commissioni). Poi sono arrivati diversi giovani. per il futuro, non per l’oggi.

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  34. Vedremo come andrà e quanti soldi avranno messo nella società.

    Gli acquisti sono stati Retegui e Brescianini? Sono buoni giocatori ma, ti chiedo, ci avrebbero migliorato?

    Direi di mantenere la calma perchè ogni acquisto delle avversarie viene bollato come CAMPIONE.

    Se così sarà, a quei prezzi, io mi toglierei il capello.

    Ma se mi dici, oggi, quale FUORICLASSE è arrivato in Italia in grado di spostare gli equilibri? La mia risposta è nessuno

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  35. éerfwtto phragrance, finalmente ti ravvedi. E poi non nasconderti dietro il cambio di un nikname, Firmati col tuo vecchio soprannome

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  36. Roberto: non credo affatto che i due attaccanti nuovi dell’Atalanta siano più forti dei nostri: magari del quarto o quinto si. Ma non n è questo il problema. la questione è che hanno speso soldi per prendere attaccanti e ala destra più forti di quelli che avevano. Perché hanno vinto in Uefa e vogliono far meglio (riuscirci poi è un altro discorso rispetto a provarci). Può darsi che alla fine avendo dovuto cedere Koop CONTRO LA LORO VOLONTA’ , se saranno stati bravi a vendere gli esuberi, i conti non siano in rosso o non di tanto. ma non è questo che conta..

    Conta la volontà di spendere per rafforzarsi. loro hanno preso intanto i giocatori che servivano, voi se con la vendita delle eccedenze andranno in pari, bene, altrimenti avranno fatto il lavoro che un imprenditore fa per far crescere la sua azienda: investire.

    Un discorso a parte ma ugualmente significativo è quello che riguarda Koop: loro non vogliono perderlo e infatti hanno fissato un prezzo altissimo, nel dubbio che se ne potesse andare si sono parati le spalle con samardzic, incuranti persino… di dover pagare un mediatore. Prima hanno investito. Poi se Koop resterà potranno puntare molto in alto, altrimenti hanno fatto del loro meglio.

    Vedi, per me player trading è solo una parola esotica e misteriosa, che ha proprio nel nascondere la verità il suo fascino.

    Player trading è parola di oggi, ma la pratica nasce col calcio: i club ricchi si tengono i campioni, quelli poveri quando ne hanno li vendono. Poi devono per forza prendere qualcuno per farlo giocare al posto dei ceduti e sperano di trovare un altro giovane che dia loro nel tempo…soddisfazioni finanziarie.

    Ora tu mi dirai che in Italia noi siamo i secondi per ricchezza e siamo in condizione di…povertà internazionale perché l’asse del calcio mondiale si è spostato altrove.

    Sul piano continentale siamo l’Atalanta e l’udinese di una volta. E questo lo accetti come inevitabile.

    Io no, per la mia Inter sogno in grande. Sogno un proprietario ambizioso che investa per portarla al vertice e tenercela. Secondo me ci sono le condizioni per farlo (pubblico, fama mondiale, valore del brand, introiti attuali che con investimenti si possono espandere.

    La differenza tra me e te è che tu gioisci perchè abbiamo tenuto Lautaro. Io do per scontato che si debba tenere lautaro e rimpiango il braccino miope della società che non ci ha dato un simil Gud. Con pochi soldi di investimento (rispetto al valore delal rosa) avremmo avuto tante possibilità in più di raggiungere grandi obiettivi.

    E non conta neppure se ‘Gud o chi per lui sia in grado da solo sdi spostare gli equilibri del campionato’, come ti piace ripetere. Conta se insieme ai suoi compagni è in grado di farlo

    Ognuno tifa a suo modo.

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  37. Ma tu non sei quello che “alle condizioni date non si poteva fare di meglio”? Evidentemente per avere quel tipo di proprietà non ci sono le condizioni. Oppure i dirigenti fanno sempre il meglio “alle condizioni date” e gli altri no? Come funziona?

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  38. Funziona che nessuno fa sempre il meglio alle condizioni date: per esempio i dirigenti hanno sbagliato nella questione Skriniar e in diversi acquisti. ma complessivamente risultati alla mano hanno fatto bene. Si poteva far meglio? Sempre. Se i risultati non vengono e ben 4 presidenti, perdendoci soldi loro, non di noi che chiacchieriamo, confermano un dirigente, vuol dire che o lui ha minacciato di uccidere i figli del presidente, oppure loro sanno che comunque nelle condizioni date ha fatto bene. Tu pensi di fare gli interessi di un grande industriale meglio di lui stesso. Io no, ho qualche dubbio su ciò che mi appare giusto o sbagliato e preferisco credere che un industriale o un finanziare di successo sappia fare i suoi affari meglio di me

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  39. Se non possono spendere soldi e non possono investire lo sanno loro. Io mica dico che devono investire se non possono. Dico che a me piacciono le proprietà che possono investire per migliorare la loro azienda.

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  40. Roberto: david Neres non sposta l’equilibrio del campionato: ma un attacco con Neres Lukaku e Kvara lo può spostare, se gli altri reparti sono forti e soprattuto organizzati

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  41. No, tu hai scritto “Secondo me ci sono le condizioni per farlo (pubblico, fama mondiale, valore del brand, introiti attuali che con investimenti si possono espandere.” Quindi pensi di saperne più di loro o di industriali/finanzieri che non comprano l’Inter quando è invece, palesemente, in vendita da anni.

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  42. Avere umilmente un’opinione è cosa diversa dal dare un giudizio drastico. ma capisco che tu non colga queste differenze. Per ciò non ti risponderò più

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  43. Ah chiaro, le tue sono umili opinioni, mentre chi non la pensa come te dà giudizi drastici che giustamente sfotti. Ottimo, tutto coerente.

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  44. Luciano, tu scrivi “Sul piano continentale siamo l’Atalanta e l’udinese di una volta. E questo lo accetti come inevitabile”.

    No, io vorrei essere il Real Madrid o il Manchester di turno ma…..non lo siamo e ne prendo atto. La responsabilità di tale situazione non è solo la proprietà ma anche l’intero movimento calcistico italiano fatto di pessimi dirigenti che hanno “perso” il treno di crescita del calcio. Parlo di lega e Figc in primis, seguiti anche da dirigenti di club che hanno goduto dei Moratti e Berlusconi senza investire, loro si, nel futuro (stadi, diritti tv esteri, ecc).

    Il real e il manchester c’erano anche prima – e io ricordo bene quando gli inglesi vendettero a noi il loro capitano e uomo simbolo, Paul Ince, non per fare mercato ma per…..rifare lo stadio – ma il vero tema è perchè la Liga e la Premier ci hanno superato e aumentano il distacco di fatturato ogni anno che passa? Da qui nasce buona parte della situazione attuale.

    Quanto a noi, credo che continueremo ad avere una squadra di gran lunga più costosa dell’Atalanta che sta indubbiamente crescendo, ancorchè se su livelli differenti. Non devi mai dimenticare che i Lautaro o Barella loro non potranno mai averli al top perchè non possono pagare loro gli stipendi che reclamano. Io preferisco poterli pagare e rinunciare a Retegui e Brescianini. O meglio, tenere i forti e provare a prendere tali soggetti quando hanno davanti una parabola di crescita importante e sono finanziariamente sostenibili. Per creare un mix il più possibile adeguato al presente ed al futuro.

    Purtroppo la nostra situazione debitoria è pesante ed è frutto di molte stagioni in cui spese superiori ai ricavi hanno prodotto debiti senza far crescere la visibilità della società che è lentamente sprofondato con…..il movimento italiano. Questa è la situazione, quindi provo a ragionare su soluzione che guarda caso sembrano essere simili a quanto detto da Oaktree.

    E qui, per me, viene il diffiicile per gli uomini mercato perchè il margine di errore è minimo: è molto più facile prendere a zero Taremi o Zelenski che azzeccare Bisseck. Molto più difficile. Ma il sentiero è stretto e dobbiamo affidarci a questa politica.

    Con l’acquisto di Martinez – una riserva – pensavo ci fossero margini economici maggiori. Probabilmente non è così. E questo aumenta a dismisura il peso di ogni errore. Non sono felice di questa situazione ma preferisco, anche oggi, essere l’Inter rispetto all’Atalanta.

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  45. Tutto giusto, a parte il fatto che io non sostengo che…sia meglio essere l’Atalanta che l’Inter. Però quando vedo che persino l’Atalanta investe (i dati del mercato scorso, riportati più volte, sono chiarissimi) mi viene il desiderio di avere una proprietà che non utilizzi l’Inter per arricchirsi (e in questo senso la politica dei giovani riconosco che può essere utile) ma voglia vincere con L’Inter facendo investimenti che saranno remunerativi sicuramente.

    Loro ne sanno più di me di gestione, mille volte. Ma forse non abbiamo gli stessi obiettivi

    Non è mia abitudine da ignorante di un certo mestiere spiegare cosa deve fare una persona affermatissima sul piano mondiale in quel mestiere.

    Io però faccio il tifoso, non l’imprenditore padrone di una società di calcio e penso che nessuno possa insegnarmi a come devo tifare (non mi riferisco a te).

    Sogno una proprietà che investa, in modo mirato ma efficace e sono convinto che ce ne possano essere. Steven prima che il covid abbattesae le sue imprese non calcisitiche e il governo cinese bloccasse i finanziamenti al calcio , rispondeva per esempio alla mia idea (sempre di tifoso) prendendo Marotta, Conte, Lukaku e Hakimi ha investito tantissimo e i vantaggi si vedono ancora oggi: titoli in quantità, introiti moltiplicati, stima internazionale decuplicata, valore della rosa alle stelle.

    Io sogno un imprenditore che abbia il coraggio 8e i soldi)per investire, per rischiare, ragionevolmemte .

    Non so cosa sia più facile, ma preferisco prendere Zielinsku e Taremi a zero che Bisseck.

    Forse perché vorrei continuare a vincere, non essendo certo di avere il tempo per veder vincere quando le speranze eventualmente fioriranno

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  46. Un saluto commosso a Humberto maschio, che ci ha lasciati per un luogo migliore di quello in cui viviamo.

    Maschio , argentino di Avellaneda, era una grande mezz’ala dal piede molto morbido e dalla visione di gioco propria di un fuoriclasse. Arrivò da noi nel ’62 ma giocò poco, perché fu subito soppiantato dall’astro nascente Sandro Mazzola. Il suo problema, già nel calcio di allora, era una relativa lentezza, senza la quale oggi lo ricorderemmo come uno dei più grandi di tutti i tempi

    grande uomo e grande giocatore. Purtroppo non grande atleta.

    Rip, Humberto

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  47. Biasin scrive che il mercato è buono e bisogna dare fiducia a chi ha dato spettacolo lo scorso anno.

    Ecco cosa gli ho risposto:

    Rispondendo a

    @FBiasin

    Non si tratta di non dare fiducia:

    diversi ultratrentenni hanno… un anno in più l

    e avversarie si sono rafforzate

    quest’anno c’è la CL lunga e il mondiale per club

    Rispetto ad altre squadre possiamo iscrivere solo 23 giocatori e non 25.

    Gli acquisti non sono tre ma due più il portiere di riserva che per altro deve dimostrare di essere migliore di Audero. Io lo spero, sia chiaro…

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  48. Nella risposta a Biasin ho dimenticato di citare il logorio fisico e mentale che una stagone strepitosa e irripetibile comporta

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  49. sembra che l’Inter. se perderà Leoni (il che mi dispiacerebbe) possa andare su Manè, centrale italo ivoriano di Magenta ma in forza al Borussia con contratto in scadenza nel 2025. Un po’ lo conosco perché gioca nella nostra nazionale U19 . E’ un centrale, di piede destro, alto quasi 1.90.

    Da tifoso trovo sensata questa ricerca di giovani centrali, tra i quali si potrebbe trovare in un domani non lontano il sostituto dei vari Acerbi, de Vrji e anche Darmian, che spesso gioca da braccetto. Ho qualche perplessità sul fatto che un giovane possa fare il centrale della linea a tre, perché per comandare la difesa (sia pure insieme al portiere) serve esperienza.

    Intanto se arriva Palacios, diciamo che con lui e Bisseck abbiamo messo due bei tasselli di prospettiva (con Bisseck ovviamente più avanti).

    E poi c’è ancora lo spagnolo che per il momento non conosciamo.

    Da tifoso che ammette la sua incompetenza devo dire che mi sembra si stiano muovendo bene sui giovani del reparto difensivo. Vediamo che cosa faranno sugli attaccanti. Mi piacerebbe che arrivasse un top top sia pure a livello di Primavera

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  50. Palacios non lo conosco ma spero possa essere un bel giocatore in grado di crescere progressivamente potendosi giovare del fatto che non gli saranno chieste 30 partite sin dal debutto. E’ un bel vantaggio per inserirsi gradualmente in una nuova realtà.

    La strada che stiamo prendendo è quella obbligata: forse, dico forse, se avessimo iniziato anche prima oggi non saremmo qui a pregare che qualche pazzo si faccia avanti per Arna e Correa. Ma ora è giusto guardare avanti.

    Stamane leggevo che ormai i club mondiali spendono tanti quattrini per acquistare solo i nati dal 2000, con pochissime eccezioni per giocatori nati negli anni 90 che ormai vanno quasi sempre a zero. Credo sia normale perchè per ammortizzare certe spese (i giocatori non sono investimenti ma spese, non dimentichiamolo) occorre avre una prospettiva almeno quinquennale e lo scudo di un’eventuale cessione.

    Sul mercato siamo l’unica squadra (in parte con il bilan) ad aver tenuto impianto mentre le altre, per scelte o obblighi, stanno facendo grandi rivoluzioni. Una volta si diceva che la continuità, soprattutto se da vincente, rappresenta una vantaggio. Speriamo sia anche questo il caso

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  51. Mane in linea puramente teorica ha il potenziale, o almeno credo, per diventare un titolare nell’Inter. fra due o tre anni. E anche Palacios spero per il nostro bene che non sia chiamato subito a giocare. Perchè A PRIORI se Bastonia vesse un serio infortunio,sarei più tranquillo sapendo di poter schierare con Carlos, Darmian o lo stesso Acerbi come più volte accaduto.

    O anche , finalmente dopo l’opprtuno aprprendistao, lo stesso Bisseck (che ha 23 anni, non 18)

    Poi potrebbe rivelarsi un fenomeno, pronto subito e lo spero caldamente. Ma intanto, aspettando di vederlo sono gli altri citati la mia tranquillità

    Tinadisco che sono strafelice della politica fatta fino ad ora compresi Zielinski e Taremi. Felicissimo quando prendiamo i giovani per la Primavera. felice se prendiamo giovani per la primasquadra che costino 50 milioni, cioè siamo già forti.

    L’acquisto di un giocatore è un investimento che si fa per rendere più competitiva la propria azienda..

    Se prendi un trentaquattrenne campione, a zero è un investimento a breve, dal quale ti aspetti risultati subito. Se prensi una giovane scommessa la paghi, le fai un contratto quinquennale con retribuzione a cersce., se per caso fa bene l’anno dopo ti chiede la’umento altrimenti comincia col mal di pancia. Insomma è sempre un investimento ma i risultati mooolto incerti si vedranno dopo anni. E se non ‘sfonda’ ce l’avrai sul gobbo per 5 anni (vedi barbosa, Joa Mario e altri…)

    Detto questo io faccio il tifoso, non l’amministratore e quando arriva uno mi limito a dire se (sapendo di essere un dilettante) mi rende felice o meno.

    E sogno una proprietà che, come quasi tutte le altre, investa, o se prefrtite, spenda per l’Inter.

    Poi io rispetto le diee di ttuti.

    Ma non posso che esporre le mie

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  52. Leggo di Skriniar fuori rosa e sul mercato al PSG. Dispiace per il giocatore a cui sono molto affezionato, nonostante il modo in cui ci si sia separati.

    Godo invece per la perdita economica della squadra che se non ricordo male l’ha riempito di soldi pur di farlo andare via a 0 e non farci entrare 1€. Beh per loro saranno pure bricioline, però..

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  53. La Repubblica – La Serie A sceglie di investire sui giovani: Oaktree ha negato un profilo a Inzaghi.

    Allora, sceglie di investire o di spendere? A parte il fatto che l’Inter non è la serie a e che Morata, per esmepio, ma anche decine di altri, non è propriamente giovanissimo.

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  54. Ciao Roberto, secondo me dipende da quali obiettivi si hanno.

    Penso siamo tutti d’accordo sul dire che una squadra con giocatori titolari più esperti e pronti a prescindere dall’età (un Musiala era “pronto” anche a 19 anni ma costava 200M, un Dimarco a 23-24 anni per esempio) abbia più probabilità di vincere rispetto ad una con più giovani “inesperti”, che magari esplodono e ti fanno vincere subito, ma molto più probabilmente no purtroppo.

    Aggiungo anche che è più facile investire su giovani più “economici”, cioè non ancora consacrati nelle massime serie o addirittura in Europa, quando si ha una struttura di squadra ben definita ed amalgamata come la nostra, perchè avranno più tempo per inserirsi con calma e diventare col tempo dei potenziali sostituti ai titolari. L’esempio di Bisseck mi sembra calzante a pennello.

    Comunque mi sembra che la politica dell’inter vada in quella direzione da qualche anno, vedi gli Asslani, Bellanova, Bisseck, ecc..

    L’unica problematica è data dal fatto che le risorse economiche sono poche quindi si è ragionato più per opportunità che per età. Cioè l’anno scorso se avessero individuato un Sanchez al costo ed età di un Bisseck, non penso avessero preso Sanchez ecco..

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  55. Ciao Tankian, io sposo in grandissima parte quello che scrivi, a partire dal fatto che una squadra più esperta ha mediamente più chance di prevelare rispetto ad una acerba.

    Personalmente credo, tuttavia, che un mix più equilibrato (ci stiamo pian piano andando) sia la soluzione migliore, sia per garantire continuità tecnica sia – e per noi conta – sostenbilità economica. Se non ci fossero temi economici, che però ci sono, anche io sarei per riempire di soldi gli esperti: se poi dopo un anno non rendono gli do buonuscita e ricomincio. Ma noi non possiamo fare così a differenza del Chelsea che spende 112 milioni per Lukaku (cessione grandiosa, sempre sostenuto) e poi lo regala in prestito per anni, visto che non funziona, spendendo 80 milioni per un altro giocatore.

    Quello su cui non concordo con Luciano è questo: sono per i giovani se costano 50 milioni e sono già pronti. Certo che tutti vorrebbero poter spendere centinaia di milioni per “aggiungere” 20enni già sulla cresta dell’onda. Tenendo i titolari che già si hanno. Chi non lo vorrebbe?

    Ma lo storia, per limitarsi a noi, insegna che il “giovane” pronto perchè capocannoniere del campionato brasiliano (Gabigol) costa 40 milioni e si rivela mediocre mentre altri pagati meno poi hanno sviluppo di carriera in crescita. Forse anche perchè gli si chiedeva di far subito la differenza rispetto a quanto si chiede oggi ai nostri giovani…pagati 10 milioni. Anche Frattesi è ancora in fase di apprendistato, per dire. Palacios ha 21 anni, non è il 14enne Freddy Adu: quella si una scommessa….a 21 anni calcisticamente parlando non sei ai primi passi.

    Su quello che scrivi, che si seguano opportunità stante le limitate risorse, può essere ma aggiungo che può essere anche il frutto di scelte più conservative sia dal punto di vista dirigenziale sia del tecnico (un po’ la storia di Marotta lo insegna anche perchè ha sempre operato in contesti economici forti). Per cui preferisco avere un anno Sanchez o Arna – perchè pronti e già avuti in passato – rispetto a prendere un ragazzo che annualmente mi costa come il cileno o l’austriaco (annualmente eh…..). Se parlassimo di giocatori in grado di fare la differenza sarebbe anche condivisibile. Ma parliamo di giocatori che da anni la differenza non la fanno, non a caso hanno poi giocato pochissimo (vengono presi per fare panchina, non scordiamolo e…la fanno) e ogni tanto si lamentano pure dello scarso utilizzo. Non a caso dopo un anno vengono lasciati andare facendoci ripiombare nella stessa situazione di dover trovare nuovi profili ma sempre con …..poche risorse (perchè quelle sono state ……buttate).

    Per fare un altro esempio, Bellanova dietro Dumfries ci stava eccome: poi non ci hanno creduto (gli 8 milioni di riscatto li hanno messi a gennaio su Buchanan, quindi tecnicamente c’erano) ripiegando su Cuadrado – considerato più pronto e tecnicamente più valido – a cui hanno dato uno stipendio doppio per un anno. Il ragazzo non è Maicon, intendiamoci, ma da noi è molto migliorato e sta tuttora crescendo tanto che è stato ceduto oggi per ….25 milioni. E noi abbiamo Darmian come backup nella speranza di rinnovare l’olandese.

    Capisco non sia la politica a cui eravamo abituati ai tempi di Moratti, e financo Pellegrini, ma la situazione è questa qui. Tenere i top – scelta sacrosanta – accorcia la coperta per le aggiunte. Quando Micky o Acerbi o Darmian caleranno pesantemente, non credo potremo spendere 50 milioni per cambiarli. Ecco, per questo motivo preferirei poter contare sui Bellanova, Bisecck ecc. già in squadra in grado di prenderne il posto perchè già integrati.

    Tutto qui il mio punto di vista. Qualcosa adesso stanno facendo ma, per me, alcuni anni sono stati un po’ sprecati con soluzioni, onerose, da un anno e via nonostante ci fossero anche più soldini. Aggravando il problema economico perchè, giustamente, oggi Lautaro-Barella-Bastoni ecc. reclamano stipendi maggiori per cui i margini sono anche minori. Ripeto che non è facile come strada e ne farei volentieri una differente ma io, lmeno ad oggi, non la vedo.

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  56. Beh sì diciamo che il tuo pensiero mi sembra molto più in linea con l’apparente attuale strategia societaria :).

    L’unica differenza è che tu, a differenza della società, non avresti mai preso profili alla Sanchez ed Arnautovic ma avresti puntato su profili più giovani a parità di potenziale rendimento e spesa economica. Magari esistevano tali profili e la società non ha voluto rischiare, magari no, non lo sapremo mai.

    Di sicuro rimane il dubbio sul fatto che fino ad ieri con una strategia diciamo “mista”, cioè giovane o vecchio purchè rientri nei parametri economici/rendimento, abbiamo ottenuto dei risultati importanti. Oggi Oaktree pare voglia “rischiare” un pò di più dando la priorità al giovane non affermato ma dal grande potenziale da far crescere. Io spero con tutto il mio cuore che abbiano ragione loro!

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  57. Lo ripeto; per me la bontà di una politica si vede dai risultati. la politica di questi anni ha dato risultati che, anche se a qualcuno dà fastidio, a me sembrano eccezionali perché hanno coniugato tituli e bel gioco con drastica riduzione del deficit. Comprando più giovinetti poco costosi, sia pure affiancati ai lautaro ecc, non credo che avremmo vinto, né che avremmo dato spettacolo, né che avremmo avuto la capacitò attrattiva su pubblico (da stadio e televisivo) e su sponsor, né che avremmo rivalutato il valore del brand. Cosa che invece ci siamo conquistati con questa politica.

    E qui sono d’accordo con Tankian: in realtà noi abbiamo preso anche dei giovani; alcuni sbagliandoli e altri no, come succede per i campioni di una certa età.

    Chi non mi conosce non immagina neppure quanto io soffra quando leggo che trattiamo un giovane importante e non chiudiamo mai. Persino per Palacios che a 21 anni ha 9 presenze nell’…Independiente Rivadavia.

    Ma io sono per andare a prendere gli Yildiz dal Bayern e se non puoi per prendere tutti i giovani interessanti possibili, se li consideri di prospettiva, tra i 15 e i 18 anni, per le giovanili.

    La prima squadra è una cosa seria. Non possiamo prendere giovani e aspettare, sperando, che maturino. Per la prima squadra dobbiamo prendere giovani che, se stanno bene, possono giocare anche una finale di CL.

    Perché il titolare si può infortunare e il giocatore…del futuro essere costretto a giocare quindic venti partite di fila o match importantissimi.

    Io credo moltissimo in Pio, per esempio: ma se necessario, preferisco giocare una finale con Arna e persino con Sanchez che con Pio. Magari Pio fra tre anni varrà 100 milioni, cioè anche più di …Bellanova. Ma io non posso aspettare tre anni.

    Certo, si può sbagliare o far bene con un giovane o un campione esperto e in età. ma il giovane ha un difetto…congenito in più: che se anche fa bene, farà bene almeno un paio d’anni dopo.

    Se prendono Palacios , lo ripeto, sono felicissimo. Anche perché se si infortunasse Bastoni ho altri giocatori che possono sostituirlo. Così lui se ha i numeri può crescere con i tempi necessari.

    Se invece avessi le ambizioni dell’udinese, lo lancerei subito, senza timori

    Bisseck è fortissimo e non lo cederei mai. Però se posso giocare una partita importante, anche oggi ci metto Pavard. E comunque Bisseck ha 23 anni. ne avesse 20 e nessuna esperienza in squadre improtanti, infortunato pavard, farei giocare da braccetto darmian. oggi.

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  58. Per esemplificare: non dico sia giusto, dico quello che a me da tifoso che la pensa in un certo modo sarebbe piaciuto: io avrei preferito prendere Rodriguez e con i soldi risparmiati (perché di solo ingaggio avremmo risparmiato rispetto a Uno che cosa 11 milioni + ingaggio) avrei pero Leoni o Mane, due prospetti da far crescere in Primavera.
    Poi Palacio si può affermare come un fuoriclasse e i due che ho citato io possono fallire, nel calcio certezze non ce ne sono. Ma una l’avrei avuta: che in caso di infortunio di Bastoni avrebbe giocato al suo posto un nazionale elvetico, abituato a disputare mondiali ed europei e per nulla vecchio

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  59. Vedi Luciano, con Rodriguez a cui dai, non credo di andare lontano, 2 milioni netti di stipendio perchè viene a zero, più un altro paio per commisisoni al suo agente hai speso gli stessi soldi di Palacios. O forse anche di più. Su base annua, che è il ragionamento che ogni società che non può contare sul presidente mecenate segue.

    Per trovarti in casa un giocatore mediocre – lo svizzero è stato tale anche al bilan da giovinetto – che serve a cosa? A giocare da mediocre. Quindi se Bastoni perde 3 mesi per infortunio, anche con lui sei nella palta. Ma alta. Anche se sulla carta ha esperienza.

    Ma al torino, non al barcellona, il suo rendimento è stato mediocre. Perchè è quello il suo livello. Devi prendere un titolare fisso? Allora posso anche capire di cercare un profilo maturo, peferibilmente migliore. Ma se devo prendere un’alternativa, perchè andare a priori su un mediocre, destinato peraltro a peggiorare?

    Non vinceremo o perderemo titoli per Rodrigues o Palacios. Questo è sicuro. Perchè se si deve ricorrere ai backup per 40 partite le chance praticamente si azzerano, sia che prendi il 21enne acerbo sia il 33enne maturo. Ma nel primo caso puoi avere la speranza che l’esuberanza fisica, la voglia siano in grado di compensare la scarsa esperienza e….crescere anche all’interno della stessa annata. O comunque avere in casa chi dovrà sostituire gli anziani del pacchetto arretrato che inevitabilmente caleranno di rendimento

    Poi lo so anche io che Conte vuole Sanchez e Vidal, Inzaghi magari voleva Rodrigues perchè…..la loro prospettiva è di brevissimo. Sanno che il loro posto è a rischio e quindi è normale preferire un profilo pronto, ancorchè in fase calante. Ma una società, per me, deve fare ragionamenti più a 360 gradi.

    Ci stiamo arrivando, meglio tardi che mai. Purtroppo oggi possiamo prendere i giovani a 10 milioni mentre qualche anno fa avremmo potuto spendere di più invece che offrire 10 milioni netti ai Vidal/Sanchez di turno, per non parlare dei Moses, Young ecc. Ma va bene così.

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  60. Intanto io so che con un proflo esterno, un nazionale, uno che tu giudichi mediocre ma che è un sOlido e buon professioista oggi, dopo Genova, avremmo due punti in più. Ripeto, Sono entusiasta di Biseck in prospettiva, ma i fatti sono fatti.

    Il desiderio di Inzaghi di Conte, e di un proprietario non speculatore per me è lo stesso: vincere qui e oggi e non forse e domani.
    Poi purtroppo non insegnamo matematica ma fatico a credere che il costo annuale di Rodriguez sia pari al costo annuale ci un giovinetto che paghi 11 milioni.

    Perché se lo paghi 11 milioni, almeno 1 o 1,5 (che fa 3 lordi) glieli devi dare. E anche il suo procuratore vuole la tangente: non a caso prima di chiudere escono altre offerte dalla Germania ecc..

    mettiamo che la tangente sia pari: quest’anno devi pagare almeno 8 milioni, + 3 di ingaggio più il procuratore.

    Per rodriguez avresti pagato 4 di ingaggio e l’anno dopo o glieli rioffrivi o andavi su un altro.

    Quindi quest’anno sicuramente c’è una differenza di sette milioni con i quali prendevi Leoni e Mané che aggregavi anche alla prima e magari teli trovavi pronti poi senza spendere altri soldi.

    E quest’anno potevi contare non su un ragazzo promettente ma su un ottimo giocatore, non un fenomeno, ma uno che si è giocato alla pari partite con le migliori nazionali dei mondiali, che tu consideri mediocre ma evidentemente Marotta Atsilio Inzaghi e…luciano considerano un buonissimo giocatore, affidabile . Subito.

    Io non voglio insegnare il mestiere a nessuno tanto meno a Oaktree, figuriamoci.

    Dico solo che magari gli obiettivi di un tifoso, di alcuni tecnici e della proprietà non …sono gli stessi.

    Poi per fortuna il calcio è strano. Come accade che Mikhi è stato inaspettatamente l’uomo più indispensabile di questa squadra (almeno per l’allenatore che ha turnato tutti tranne lui) può accadere che un giovinetto che aveva poche presenze in una squadretta della bassa serie A argentina si riveli subito un campione e chiuda la bocca a tutti quelli che avrebebro fatto un’altra scelta.

    Io. che amo l’Inter più che le mie idee da dilettante, me lo auguro.

    Io avrei preso Rodriguez e i due centrali giovani, avendo dal mio punto di vista, con gli stessi soldi, una certezza oggi e due possibilità di una rivelazione domani.

    Tu e probabilmente tanti avete un’altra idea. Io non solo ho la mia opinione, ma aggiungo che visto quello che hanno combinato NELL’INSIEME dirigenti e allenatori mi sarei fidato e li avrei ascoltati. Sempre che il mio obittivo fosse il bene dell’Inter

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  61. Un giovane che costa dieci milioni a cui dai 5 anni di contratto (diciamo 1,5 netti, 3 lordi), annualmente costa 10:5 + 3 = 5 milioni. Il Rodrigues a cui dai 3 mn netti costa 6 l’anno. E non vale nulla. Ma soprattutto è mediocre non perchè l odico io ma per come ha giocato: non a caso finsice al Betis Siviglia, squadra dei bassifondi della Liga.

    Ma a parte questo, come puoi dire che a Genova con lui avremmo vinto? Come puoi avere queste certezze? Allora senza Bisseck non avremmo battuto Lecce e Bologna, e non avremmo allungato nel momento clou della stagione?

    Oppure se al posto di Sanchez, che si fa spostare dal bilanista nel derby di due anni fa giocando trasversalmente a metà campo come un pivello qualisisi, avessimo avuto un giovinetto di 1,90 che avesse tenuto lo scontro fisico, avremmo vinto lo scudo?

    Scusa, ma che ragionamenti sono? Se si fa qualcosa di diverso da quanto si ipotizza volesse Inzaghi – e qui peraltro credo nessuno di noi sappia esattamente cosa avesse chiesto – non si vuole il bene dell’Inter?

    Francamente mi sembra parecchio assurda come cosa.

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  62. Nei tuoi calcoli hai dimenticato gli undici milioni di cartellino e se al giovane dai 1,5 e fa bene dopo un anno ti chiede l’adeguamento, se fa male te lo tieni sul gobbo 5 anni oppure lo mandi via pagandogli lo stipendio. Invece se prendi uno forte per un anno se credi rinnovi, se non ti ha soddisfatto ci hai perso ben poco.

    Insisto Rodriguez ha fatto un mondiale dimostrando di poterci stare. Ub quel mondiale, non in una primavera.

    Che l’inesperienza di Bisseck ci sia costata due punti è un fatto. Tutti possono fare errori e Bisseck per me è già un mezzo idolo, ma li errori di inesperienza li possono fare solo gli inesperti. per definizione.

    Il gol del Milan è stato causato da un clamoroso fallo a metà campo su Dzeko, che non è un fuscello. Sanchez non c’entra

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  63. Comunque vorrei chiarire una cosa:

    sono stato felicissimo quando lo scorso anno hanno preso Bisseck. Ma solo perché sapevo che se avesse avuto bisogno di tempo, come è successo, dietro Pavard c’era Darmian.

    E sarò felicissimo se arriverà Palacios, perché so che non rischiamo nulla. Se è subito adeguato, cosa difficile, bene, altrimenti dietro Bastoni c’è Carlos

    E poi sia Bisseck che Palacios sono giganti e a me a parità di classe nella linea a tre piacciono più i gigandi che i ‘medi’

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  64. Cartellino è dentro, ammortuzzato. Tu ti ostini a considerare cartellini su singolo anno, nulla di più sbagliato.

    Secondo, Rodrigues gioca nella Svizzera. Se lo consideri un buon giocatore, dopo fallimento al bilan e anni di anonimato al Torino, vediamo sport diversi. Errori ci stanno: inesperienza ma anche mediocrità. Vidal cosa fece in più di un’occasione? Inesperienza o sopraggiunta mediocrità?

    Terzo il contatto con il bilan fu su sanchez che si sposta al centro non proteggendo palla, come un pivello (stesso errore che ci costa pareggio del borussia montch anno prima) e non Dzeko che c’entra nulla ed era uscito nella girandola assurda dei cambi di quel match.

    Io rispetto la tua opinione ma djre con x al posto di y avremmo vinto sicuro è follia. Non mi sembrava della stessa idea con Lukaku in campo a fare disastri plurimi nella finale di CL. Forse era per inesperienza anche lì?

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  65. Finalmente! È quello che sostengo da secoli.

    Per ruoli marginali fai crescere un prospetto piuttosto che gettare denari per gente decotta da un anno e via.

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  66. Allora dicevamo la stessa cosa: venti titolari di movimento veri. Cioè giocatori, due per ruolo.

    Poi prendi tutti gli aspiranti giocatori che vuoi.

    Io mi riferisco al campionato perso per un fallo clamoroso su Dzeko non. sanzionato, da cui viene il gol del pareggio milanista.

    Tu non so a che cosa ti riferisci

    Se uno gioca gli europei nella nazionale svizzera, dimostrando di poterci stare contro le migliori nazionali d’Europa, e non può fare la riserva all’Inter, figurati se può farla uno che ha 9 presenze in una squadretta semi sconosciuta d’Argentina.

    Con tutto ciò visto che i 20 giocatori li abbiamo sarò felicissimo quando chiuderemo per Palacios. Come lo sarei stato per altri giovani interessanti da poter aspettare.

    Per me decisivo è se l’acquisto è azzeccato o no, perché questo determina ANCHE la convenienza finanziaria.

    Se prendo Rodriguez a tre netti per un anno,

    QUEST’ANNO DEVO SBORSARE SEI MILIONI

    Se prendo Palacios a 1 1 (di cui otto subito) e gli do 1,5 netti,

    QUEST’ANNO DEVO SBORSARE 11 MILIONI e altri tre li dovrò sborsare il prossimo anno.

    Se li ho, senza sottrarli a un altro acquisto tutto va bene

    Se sono un uomo d’affari esperto di tutto tranne che di calcio, mi affido a quello che scelgono tecnici e allenatore.

    Suning ha fatto così e ha creato una squadra spettacolare: parametri zero quando Marotta li ha scelti, giovani da aspettare quando marotta ha deciso che fosse il caso

    Se la squadra resterà spettacolare con il metodo di Oaktree, chapeau.

    Con le scelte di Marotta e Inzaghi abbiamo vinto tanto e drasticamente ridotto il di bilancio Spero solo di continuare così, poi tutte le chiacchiere si saranno dimostrate inutili . Non dimentichiamo però che anche Zielinski e Taremi fanno parte della ‘vecchia’ strategia

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  67. Kalle: “…Ma la garanzia societaria resta sempre il mio amico Beppe (Marotta, ndr), l’acquisto più importante di questa epoca: basti pensare alla squadra che ha creato con i suoi collaboratori, 

    Solo tra i tifosi interisti c’è chi spacca il capello per negare questa realtà

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  68. Sui bilanci lascio perdere, proprio non è la tua materia.

    Ma sui professionisti ti chiedo: Oaktree, che chiede profili futuribili, non sono professionisti?

    Se la risposta è sì dovremmo fidarci, cone reclami dovessimo fidarci prima, o no?

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  69. Ho risposto a questa tua obiezione molto prima che la formulassi. Si Oaktree ha dirigenti super professionisti di certo più competenti persino…di me.

    Però bisogna vedere se i loro obiettivi sono gli stessi di noi tifosi. Personalmente non mi interessa se ci guadagnano o ci perdono. Mi interessa solo se l’Inter vince e gioca bene.

    LORO SONO BRAVI A PERSEGUIRE IL LORO OBIETTIVO, IO A ALIMENTARE LE MIE SPERANZE. SONO…LAVORI DIVERSI.

    Anche sui bilanci ti ho già risposto più volte: se mi si prospetta un possibile grande affare in prospettiva, cioè negli anni, ma ha un costo immediato che non posso sopportare, preferisco realizzare un affare che dia qualcosa di cui ho bisogno subito e soprattutto che sia alla mia portata.

    Qualunque bravo…massaio, come spero di essere, ne é consapevole

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  70. Hai ragione, ricordavo male. E’ stata colpa di Sanchez e non di Dzeko se l’arbitro ha finto di non vedere quel clamoroso fallo che Sanchez si era guadagnato precedendo Giroud

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  71. L’Inter farà qualcosa oltre Palacios? Zero, nada, nicht. Oaktree ha chiuso tutti i rubinetti. Fosse arrivata a marzo, Zielinski e Taremi non sarebbero mai arrivati. L’Inter poteva prendere con facilità Dybala o Chiesa, ma Oaktree ha detto irremovibilmente no“.

    Ecco perché, senza mettere in dubbio il fatto che quelli di Oaktree sappiano fare il LORO mestiere rimpiango alla grande Steven.

    E temo che nel giro di qualche tempo altri dovranno accostarsi, risulti alla mano, a questa opinione

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  72. Scusa Luciano non mi riferivo ovviamente a te. Sono solo sconcertato che un gruppo (ricordate che il resp comunicazione è un ex agnelli) che avrebbe la possibilità attraverso degli investimenti mirati di mantenere la competitività e vendere al meglio la proprietà si rifiuti di investire nei giovani di valore e nei giocatori affermati portando indietro la società. Il sospetto è che non vogliano affatto il meglio…e se la presenza di Marotta per ora conforta il futuro sembra riproporre anonimato. E ne ho abbastanza di un torneo riproposto a senso unico

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  73. Non è così, Sergio. A dispetto di una proprietà sparagnina e di altre squadre che spendono e si rafforzano, noi siamo ancora forti, Marotta è una garanzia e dovranno comunque tutte le rivali fare i conti con noi.

    Abbiamo i mezzi per lottare, non sarà facile farci fuori.

    Cominciamo a lottare questa sera con il furore e l’umiltà della passata stagione

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  74. Caro Luciano se c’era ancora la vecchia proprietà al 100% avrebbero venduto 2 pezzi da 90 se non 3 per poter continuare a sopravvivere. Oaktree ha speso 120 milioni per pagare debiti lasciati dalla vecchia proprietà e ha pagato le rate della campagna acquisti 2023/2024.

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  75. La vecchia proprietà ha preso un’Inter che faceva pena e ha lasciato una squadra spettacolosa, tra le prime al mondo. Il resto sono chiacchiere

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  76. Che impressioni, per i giudizi serve tempo, avete su Taremi?

    Mi sembra un giocatore bravino a fare sponda, non velocissimo ma nemmeno lento. Una sorta di upgrade rispetto ad Arnautovic ma con caratteristiche simili.

    Io continuo a credere che una punta veloce nell’attaccare lo spazio, come quinta, ci avrebbe completato. Come quarta/quinta opzione ovvio non si può pretendere un top ma giocatori con quelle caratteristiche ci sono.

    Vero anche che Inzaghi sembra preferire i manovrieri a beneficio degli inserimenti degli altri giocatori.

    Che ne pensate?

    Quanto ai cuginastri per me si confermano essere un gruppo di buoni giocatori (ieri ho visto partita e letto tragedie ma ‘in proprio’ hanno creato molto) ma, vuoi per caratteristiche vuoi per scarsi allenamenti, più abituati a giocare individualmente che di squadra. E questo lo paghi soprattutto in fase di non possesso dove serve muoversi sincroni

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  77. Io fondamentalmente concordo con Luciano: se la proprietà non ci mette soldi (come quella precedente negli ultimi anni) e, inoltre, pone vincoli di età, abbiamo sicuramente meno possibilità di essere competitivi.

    Per quanto anch’io vorrei giocatori di potenziale, Marotta e il suo staff hanno dimostrato di saper tenere la squadra competitiva andando sull’usato sicuro. Ecco, se ora nemmeno quelli vanno bene, di certo le chance di vincere si affievoliscono.

    Detto questo, che fare? Nel senso che vorrei anch’io un arabo spendaccione che prenda ogni calciatore che gli passi per la testa, ma non c’è e nemmeno si vede all’orizzonte.

    Con questa prospettiva, credo sia fondamentale potenziare il nostro scouting che, negli anni, è andato via via depotenziandosi. I giovani che compriamo, da quello che leggo, sono più suggerimenti di vari procuratori (Simonian con Bissek e, ora, Palacios) che intuizioni o scoperte dei nostri osservatori.

    Ieri, per esempio, mi son goduto Bernabè: stessa età di Asllani, pagato dal Parma 1,8 milioni di euro (molto meno di Asllani), ma mi pare giocatore molto più pronto e talentuoso.

    Certo, giocare a Parma non è come giocare a San Siro ed è ovvio che il Parma può sbagliare un acquisto del genere senza grandi ripercussioni, mentre all’Inter non è possibile, ma ripeto, se le condizioni attuali sono queste, non trovo alternative praticabili.

    Poi Palacios diventa il nuovo Bastoni e Bissek il nuovo Rudiger e va benissimo anche così, ma un investimento nello scouting credo sia necessario farlo e mi auguro che lo capisca anche la proprietà attuale: se il budget risocato e le necessità di svecchiare sono le linee guida, devono anche dar modo ai dirigenti di poterlo fare coi mezzi migliori.

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  78. Non sono chiacchere ma dati di fatto . Ringraziamo i nostri dirigenti , che dopo il primo scudetto e venduto Hakimi e Lukaku, sono riusciti a mantenere la squadra competitiva . La proprietà non ha più messo un centesimo ha fatto solo debiti e per sopravvivere a chiesto un prestito a Oaktree e a ogni sessione di mercato ha venduto titolarissimi.Quest’ anno sarebbe successo la stessa cosa.Ho visto la primavera male. Speriamo che si riprenda . Sempre Forza Inter.

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  79. Ancora devo vedere la nuova primavera…curioso dei nuovi (anche se topalovic non mi è ad oggi piaciuto… E credo l unico buon giocatore acquistato possa essere il difensore…)

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  80. ripeto: contano i risultati: quelli ottenuti da Steven, quelli prima di ET e del Moratti post triplete e quelli che…otterrà la nuova proprietà.

    Tutte le altre sono chiacchiere.

    tra l’altro chi ha scelto i dirigenti e l’allenatore?

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  81. E anche Leoni se n’è andato. Il Parma ha più soldi della nostra proprietà. Tra due anni andrà alla juve per 40 milioni che in parte il Parma accetterà di veder saldati dall’arrivo di due scartine bianconere, valutate 15 milioni l’una.

    ma Oaktree non era per la poltiica dei giovani?

    Via Oaktree subito, prima che i danni siano irreparabili.

    Lo so è un post non razionale, ma dettato dalla frustrazione

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  82. Il sistema’ juve’ è tornato (non era mai partito) Nico Gonzales alla juve, pagato preventivamente con la cessione alla viola di una scartina bianconera. la juve si libera di un peso, e prende un grande giocatore, Commisso intasca e i tifosi viola..imprecano.

    Il calcio italiano resta colonizzato

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  83. in più hanno messo amici di agnelli dentro i nostri. Unico rimedio per tutti i tifosi: togliere soldi alle proprie società smettendo di andare allo stadio e disdicendo abbonamenti. Le proteste non servono a nulla, togli gli introiti e il sistema crolla….perche a che servirebbe alla giuve di giocare da sola? Perché è normale per una società come quella rossonera mandare via il ds responsabile di successi e prendere sostituti incompetenti, allenatore incompetente e vendere a prezzo stracciato il difensore più forte dello scudetto? È una buffonata, la nostra partecipazione deve ridursi all’assenza. Gente cone cardinale, oaktree e commisso, così apertamente a libro paga giuve non troverebbe spazio in Germania Inghilterra o Spagna

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  84. Facciamo post forse non razionali ma siamo i primi probabilmente a diventare responsabili nel nostro piccolo. Più di togliere la pay TV e di non commentare in canali ufficiali e pubblici non saprei, di certo per mandare un segnale forte si dovrebbe mostrare che il calcio può essere sostituito da qualche altro argomento e “hobby”

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  85. Sul potere dei gobbi, chiamiamolo così, purtroppo nulla di nuovo.

    Ma sui giocatori, non è che si può acquistare tutti: oltre che parlare di risorse – i fondi americani non hanno intresse a rimetterci soldi per pubblicità o deliri di onnipotenza, i soldi li vogliano fare – occorre considerare ANCHE il percorso di un giocatore.

    Io non conosco Leoni ma se fosse, da come leggo per la disperazione del non suo arrivo, un incrocio tra Samuel e Lucio, ossia un giovane già pronto, è POSSIBILE che sia lui stesso, a parità di offerta, a scegliere Parma dove avere concrete chance di tagliare il percorso prima squadra. Da noi avrebbe fatto primavera? Bisseck a 23 anni è considerato acerbo e chiuso dai senatori. Un 18enne che già gioca in B si sarebbe accontato di fare primavera? Non credo

    Ma questo vale per molti giocatori: non tuti vengono a prescindere ma guardano anche a che ruolo gli vai a garantire. Oggi per dire da noi un centrocampista in rampa di lancio non credo verrebbe perchè significherebbe essere il sesto/settimo: già Frattesi reclama più spazio….

    Questo per dire che non è solo e sempre questione di risorse ma ci sono molti fattori da considerare. Ciò non toglie che Commisso e Cairo, considerando soprattutto le squadre che comandano, sono piuttosto stucchevoli nel continuare a fare affari con i ladroni. Ma sono l’ennesimo esempio di come il soldo comandi sempre

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