
Le polemiche
Le polemiche sono soprattutto interne al nostro blog, per fortuna.
In giro si leggono quasi solo commenti positivi al modus operandi di una società che è stata ricostruita dalla proprietà cinese, con sacrifici importanti, indubbiamente, e dal management, non solo ‘tecnico’ scelto dalla stessa società.
Il riconoscimento è quasi generale, viene da tifosi dell’Inter e da addetti ai lavori, ma anche, più a denti stretti, da esponenti e sostenitori di altre società.
Di questo non vorrei più parlare, riservandomi come è naturale il diritto di esercitare una critica anche serrata, ove le cose non andassero in modo soddisfacente nel prossimo futuro, ma anche un plauso convinto se continuassimo a primeggiare.
Voglio ‘congedarmi’ da questo argomento stantio ringraziando per l’ennesima volta la proprietà cinese uscente, che ha ricostruito l’Inter tra mille difficoltà, con tanti investimenti quando ha potuto, ma soprattutto formando un gruppo dirigente di assoluto livello professionale.
Non sono un esperto di gestione di grandi aziende, ma resto convinto che la bravura di una proprietà dipenda in gran parte dalla capacità di scelta del gruppo dirigente, quindi dalla conoscenza degli uomini e delle competenze necessarie.
Le speranze e i timori di mercato
Per ragionare su questi temi, è necessario tener conto della solerzia dei nostri dirigenti che hanno chiuso gran parte del mercato estivo… in febbraio.
Oggi c’è un’impressione di stasi che inquieta molti (mi pongo tra questi, perché riconosco la mia ansia di tifoso che vorrebbe sempre di più).
Tuttavia bisogna appunto tener conto del fatto che i movimenti più urgenti (la terza punta e il sesto centrocampista) sono stati chiusi da tanto tempo che sembrano non appartenere a questo mercato.
Sarà il campo a dire se si è trattato di ‘ingressi’ riusciti, ma intanto si deve riconoscere non solo il loro valore teorico, ma anche la lungimiranza di una dirigenza che li ha chiusi nei tempi giusti, perché forse oggi Taremi e Zielinski, pur a costo zero, sarebbero bocciati dalla nuova proprietà perché… non abbastanza giovani e con ingaggi troppo onerosi.
Il mercato mi lascia inquieto per due motivi:
-La nostra difficoltà nel reperire le ultime pedine occorrenti.
-La determinazione (non ancora i fatti, o almeno non fino in fondo) che vedo nelle rivali per attrezzarsi in vista di una rivincita importante e clamorosa.
Sul primo punto devo ripetermi: ribadito che mi affido con piena fiducia alle scelte che Marotta, Ausilio e Inzaghi chiuderanno in pieno accordo, la rosa che si profila mi appare forte ma migliorabile.
La questione della quarta (o quinta?) punta e quella del braccetto di sinistra sono ovviamente le problematiche più urgenti e a seconda di come si chiuderanno, anche tenendo conto di tutte le difficoltà, mi indurranno, sempre da semplice tifoso, a considerare solo buono o ottimo il nostro mercato nel suo complesso.
E’ evidente infatti che partire con una batteria di attaccanti composta da Lauti, Thuram, Taremi e Gudmunsson – o chi per lui – sarebbe sulla carta altra cosa da una batteria con i primi tre e Arnautovic.
Anche se sull’austriaco io non sarei totalmente negativo: in una stagione per lui tribolata, qualche spunto, anche in partite importanti, l’ha mostrato.
Potrebbe anche far meglio.
Quello che mi preoccupa è soprattutto la prova incolore di Arna agli europei, che potrebbe essere, quella si, il segnale di un declino irreversibile.
Ma non si tratta solo di questo.
Il discorso sul quarto attaccante è anche riferito alla funzionalità del reparto nel suo complesso.
Lo scorso anno avevamo due prime punte indiscusse (intendo dire come caratteristiche, cioè Thuram e Arna), un fuoriclasse che sa cucire il gioco e anche fare la prima punta (Lauti) e un giocatore di estro e fantasia, capace sulla carta, di sgretolare con la ‘giocata’ le difese più chiuse (Sanchez).
Quest’anno avremo due prime punte (Thuram e Taremi, anche se con caratteristiche diverse, perché il francese predilige la profondità, l’iraniano sembra più uomo d’area che contropiedista), avremo il solito grande Lauti, ma poi con Arna ci mancherebbe l’uomo di fantasia e dal dribbling vincente.
Cosa che invece non accadrebbe (sempre sulla carta) con Gudmunsson.
E’ vero che lo scorso anno abbiamo stravinto anche con il contributo molto modesto di due dei ‘titolari’ d’attacco (Arna e Sanchez), ma questo ci sta, cioè il fatto che qualcuno su una rosa di 25 non renda quanto si sperava.
Tuttavia non si potrà sfiancare all’infinito Lauti e Thuram, anche considerando che in questa stagione gli impegni dovrebbero risultare molto più numerosi e sapendo che l’opposizione che incontreremo dovrà essere assai più dura e pericolosa.
Quindi servirebbe una batteria di attaccanti completa tecnicamente e tatticamente.
Se poi fosse costituita da 5 giocatori, ancora meglio, ma questo resterà un sogno e forse, come vedremo, Inzaghi sta già ‘lavorando’a una soluzione interna, da utilizzare come extrema ratio.
L’altra questione in sospeso (a parte il rinnovo di Dumfries) concerne il braccetto di sinistra.
Sappiamo tutti come sono andate le cose.
Buongiorno era giovane… ma costava troppo.
Allora è andato al Napoli
Kim in prestito non ce lo davano.
Inzaghi e i direttori volevano Hermoso ma era troppo vecchio…
Allora Rodriguez ma… idem…
Allora sono andati su Cabal: è giovane, costa poco (12 milioni lo ha poi pagato la juve) ma per Oaktree, favorevole alla politica dei giovani, costa sempre troppo.
Vedremo come andrà a finire: certo Bastoni è un titolare indiscusso, ma non si può pretendere nemmeno da lui che giochi 70 partite oltre a quelle della nazionale.
Si potesse scegliere quando farlo riposare si potrebbe anche andare su un giovane o su una riserva.
Ma purtroppo può succedere che si infortuni, si ammali, abbia un calo di forma o venga squalificato anche in occasione di partite decisive.
Per questo è necessario che la sua alternativa sia un giocatore subito affidabile.
Questo è anche il motivo per cui una grande squadra necessita di almeno due titolari veri per ruolo mentre una squadra di media classifica può rischiare su un giovane promettente… ma non poi così tanto, se è davvero a buon mercato.
L’alternativa anche per l’Inter può essere un giovane, per esempio come Bisseck, ma allora bisogna avere dei giocatori in grado di coprire più ruoli.
Faccio un esempio: puoi prendere Bisseck se hai Darmian come alternativa al quinto di destra.
In caso di necessità, se Bisseck non convince ancora, può giocare da braccetto Darmian.
Questo discorso ci porta agli altri problemi (anzi ‘problemini’): l’età dei difensori centrali e dello stesso Darmian, elementi chiave del nostro sistema difensivo.
Il problema non si pone per Miki, perché la nostra batteria dei centrocampisti è vasta e molto ben assortita.
Io faccio il tifo per l’arrivo di Leoni che con Alex Perez sono giovani da preparare avendo davanti a loro coppie di difensori affidabili e sperando di aver davvero fatto scelte di prospettiva.
Terminata la ricognizione dei piccoli miglioramenti ancora possibili o in qualche modo auspicabili, il discorso si sposta sui nostri rivali e sul loro rafforzamento.
Sul Napoli e sulla juve il discorso, a giochi di mercato ancora aperti è molto semplice: l’arrivo di due allenatori bravissimi e che non avrebbero accettato una soluzione che non garantisse loro di guidare una squadra assolutamente competitiva, fa pensare che, aldilà degli acquisti già fatti, (che sono comunque importanti, tutta la difesa per il Napoli che prenderà anche Lukaku, per me un crack assoluto; il portiere un terzino e tutto il centro campo per la juve) quelle due squadre verranno completate secondo i desideri dei nuovi mister.
Per quanto riguarda la Roma (e l’idea che i fondi di investimento non possono investire sul mercato) ecco la situazione: “La Roma sogna in grande. Soulé, Dovbyk e non solo: 100 milioni per le ambizioni giallorosse”. Soulé, 30 milioni, è stato preso; Dovbyk è alle visite mediche.
Almeno secondo la Gazza dunque al netto dei soldi recuperati dalle cessioni la proprietà ha messo a disposizione almeno 100 milioni per il rafforzamento
L’altra squadra che deve rinforzarsi è il Milan che non dispone di un allenatore in grado di dettare condizioni di mercato, ma non può evitare di sentire la pressione dei tifosi.
In ogni caso ha già preso Morata che è indubbiamente un bel passo avanti in quanto attaccante che segna ma gioca molto per la squadra.
Certamente i discorsi fatti ora lasciano un po’ il tempo che trovano, bisognerà aspettare fine agosto per valutare la vera consistenza nostra e delle rivali, ma è praticamente certo che tutte alla fine del mercato risulteranno più agguerrite.
Ma ritorniamo a noi e a quello che si è visto nella partita…
Inter – Las Palmas 3-0
Una prima considerazione: la squadra è apparsa molto migliorata rispetto a quanto visto contro la Pergolettese, per quel poco che conta, ma si deve anche considerare un fattore secondo me importante.
I lombardi erano consapevoli della loro inferiorità, hanno chiuso le linee di passaggio, restando stretti e corti dietro e i nostri non hanno saputo esprimere (comprensibilmente) un ritmo capace di disgregare quella fitta difesa.
Il Las Palmas è venuto a giocare con una disposizione diversa, ha cercato di uscire con la palla, giocando, ma spesso ci ha regalato situazioni favorevoli.
Inoltre ha provato anche ad attaccare, lasciando ampi spazi nei quali i nostri con la tecnica e la velocità che li caratterizza già a questo punto della preparazione, hanno sapito inserirsi facilmente.
Le qualità dei nostri si conoscono e lo studio sulla progressione delle condizioni fisiche lo lasciamo ai nostri tecnici.
La mia impressione è che siamo partiti bene (praticamente con la stessa squadra della scorsa amichevole), poi abbiamo avuto una piccola fase di rallentamento e dopo l’ingresso di numerosi reduci dalle nazionali siamo rimasti in controllo tranquillo della situazione, ma pronti a colpire con la qualità della nostra azione, come nel caso del gol di Dimarco.
Trattandosi di un’amichevole non darò voti ai singoli ma mi limiterò ad esprimere le impressioni che ho ricavato.
J. Martinez:
due clamorosi errori nell’appoggio di piede hanno creato gli unici pericoli seri per la squadra (compreso il palo clamoroso).
Se è vero che è stato preferito a Bento perché più abile con i piedi, non è una bella partenza.
Tra i pali e nelle uscite è apparso sicuro, anche se non particolarmente impegnato.
Dall’85’ Di Gennaro:
praticamente non deve mai intervenire.
Bisseck:
a mio parere senza dubbio il migliore in campo. Insuperabile dietro, strepitoso quando si invola e spacca, palla al piede, le linee difensive avversarie.
Naturalmente bisognerà rivederlo contro avversari ben più insidiosi nella fase offensiva e contro squadre più organizzate che non lascino spazi immensi per le incursioni. Mi tranquillizza il contratto sino al ’28, ma se continuerà a crescere bisognerà provvedere a ritoccarglielo con qualche anticipo
Dall’83’ Aidoo:
anche lui se ricordo bene sbaglia pericolosamente un facile appoggio. L’ho trovato più solido fisicamente: evidentemente la preparazione estiva con la prima squadra aiuta.
Agoumé:
anche in un ruolo per lui nuovo, conferma di essere un buon giocatore con tecnica, fisicità e letture di gioco intelligenti.
Probabilmente non sarà mai da Inter ma di certo può far bene in una squadra di medio livello
Acerbi:
ritorna dopo un’operazione importante e con pochi giorni di lavoro alle spalle, ma l’avversario non può impensierirlo e lui gli fa subito sentire il ‘peso’ della sua esperienza e della sua enorme vigoria
Fontanarosa:
vale un po’ il discorso fatto per Bisseck, con le dovute proporzioni.
Prestazione convincente, mai in difficoltà nella fase difensiva, abile persino nella costruzione (suo lo scambio in area, di tacco! Con Mikhi che porta al secondo gol).
E’ cresciuto notevolmente rispetto agli anni della Primavera.
Mi piacerebbe un altro prestito in una buona squadra.
Dal 63′ Bastoni:
mi è sembrato già molto vicino al solito grande ‘Basto’ che conosciamo da sempre.
Kamate:
al terzo cambiamento di ruolo in due anni: da centrocampista centrale a esterno destro di un attacco a tre, a quinto di destra.
Poiché la corsa lunga è il suo forte, la nuova soluzione sembra interessante.
Ha svolto un grande lavoro non sempre precisissimo e illuminato nella giocata finale.
Andrà in prestito e speriamo che continui nella crescita
Dal 63′ Darmian:
ovviamente non ha il dinamismo di Kamate, ma gestisce la fascia con una sicurezza e una disinvoltura superiori a quelle del giovane compagno.
E anche questo si sapeva.
Zielinski:
grandissima prestazione, a mio parere, e questa volta il livello degli avversari conta poco, perché sono state le sue capacità di movimento, di gestione della palla e di visione del gioco a far sì che si imponesse in modo molto convincente.
Parla la stessa lingua, tecnicamente, di Miki, di Calha e di Barella. Sembra proprio essere un acquisto prezioso
Dal 63′ Barella:
una mezz’ora scarsa dimostrando la solita vivacità, intraprendenza e una condizione già apprezzabile.
Asllani:
è bravino, non ci sono dubbi, ma continua a non convincermi al 100% in un ruolo di guida della squadra nel quale serve a mio parere qualcosa in più sia nella fase di contenimento sia in quella di propulsione
Mkhitaryan:
anche lui senza dubbio, a mio parere, tra i migliori in campo insieme a Bisseck, Zielinski e Taremi.
Io non ho più parole per descrivere questo giocatore, che alla sua età è sempre presente dove serve ed è sempre strepitosamente lucido nelle giocate.
Nel finale Inzaghi lo schiera come sotto punta.
E’ una possibilità per l’annata che si profila come estenuante, soprattutto nel caso in cui le punte saranno davvero solo quattro.
Dall’83’ Salcedo:
pochi minuti senza particolari spunti
Carlos Augusto:
non ha la fantasia o le giocate estrose di Dimarco, ma è giocatore solido, buono con la palla nei piedi e soprattutto è un treno difficilmente arrestabile.
Ottimo anche nei recuperi.
Conferma la sua piena affidabilità.
Dal 63′ Dimarco:
Un gol alla… Dimarco per ricordare a tutti le sue doti calcistiche eccelse.
Per il resto, un prestazione in tutta sicurezza e disinvoltura
Taremi:
ancora una grande prestazione dell’iraniano che si è subito presentato come un aspirante co-titolare anche di fronte a due colossi come Lauti e Thuram.
Conferma di essere pericolosissimo nei sedici metri ma anche di saper giocare la palla arretrando.
Anzi, questa caratteristica gli consente di sfruttare al meglio le situazioni anche quando nella corsa lunga non riesce a imporsi
Dall’86’ Quieto:
lavorare con i titolari non può che giovare a questo giovane talentuoso che deve solo irrobustirsi e fare esperienza
Correa:
rispetto alle primissime uscite è più vivace, quasi più volenteroso.
Ma il risultato è sempre lo stesso: quando la palla arriva a lui, l’azione finisce, perché va a sbattere o perché non gli riesce la giocata che tenta, quasi senza convinzione
Dal 63′ Frattesi:
qui, considerate anche le richieste di mercato va fatta una considerazione importante: Davide non ha le capacità dei 5 compagni di reparto nel costruire l’azione anche scambiando sullo stretto.
Ma ha delle caratteristiche che mancano a tutti gli altri, soprattutto la capacità di inserirsi senza palla, riempiendo l’area e puntando la porta con grande senso del gol.
E’ perciò un giocatore prezioso che Inzaghi e la società dovranno saper gestire dandogli un minutaggio all’altezza delle sue aspirazioni, che sono fondate.
Luciano Da Vite
Voglio anche io chiudere con queste querelle con un breve vademecum che, spero, chiarisca una volta per tutte il mio pensiero.
Tornando all’Inter di oggi queste, a mio modesto parere, le maggiori esigenze:
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insomma è confermato che tu hai qualcosa di personale contro Ausilio e, con più prudenza, perché è un pezzo grosso, anche Marotta viene elogiato a denti…strettissimi.
Qui non si tratta di dire se quando faceva un altro lavoro ausilio era bravo o no. può essere stato anche pessimo, non stiamo dando giudizi storici.
Ausilio oggi è il componente di una triade perfettamente affiata di gente che si stima e si aiuta reciprocamente, di un a squadra che ha portato l’Inter ai risultati di campo (che non sono solo quelli che tu citi) ma anche finanziari: aumento enorme degli introiti e riduzione drastica del disavanzo di bilancio, aumento esponenziale del valore societario, aumento dei tifosi nel mondo e aumento dei riconoscimenti internazionali.
Come al solito si ignora tutto questo e si preferisce parlare di soldi sprecati per la dismissione di qualche giocatore.
sarebbe come dire che il primo Berlusconi ha fatto male al Milan perché…ha voluto Borghi. Vero. è stato un grave errore…
da parte mia dico che se brucio qualche risorsa per qualche giocatore in uscita, ma continuo a prendere a zero Calha, Mikhi, Onana (rivenduto a oltre 50) Thuram, Zielinski Taremi, Acerbi ecc e di conseguenza i risultati sono questi, firmo con il sangue per proseguire questa politica.
sarò io che …mi accontento troppo.
Su kamate penso che oggi non giocherebbe titolare neppure in serie B. Kamate rispetto a darmian arriva sicuramente più spesso con la palla al piede verso il fondo campo (dove poi sbaglia la giocata) perché ha più progressione. darmian arriva al momento giusto e con i tempi giusti e con maggior abilità senza palla (ricordo ancora il gol, decisivo (non certo l’unico), mi pare al verona, sbucando all’improvviso dalla parte ‘sbagliata’. darmian è un giocatore e lo dimostra anche in fase di rientro e copertura. Con tutto ciò spero che kamate abbia modo e tempi per migliorare ulteriormente…in prestito
Per capire la differenza non di ‘bellezza’ ma di difficoltà del campionato italiano rispetto ad altri, invito gli scettivi a rivedersi le partite (con annesse specifiche difficoltà) dell’Inter contro la Pergolettese (serie c non di prima fascia) e las Palmas (serie a spagnola)
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Si, lo mammetto, mi ha rubato le caramelle alle elementari…..Dai su, ancora con questa cosa.
Denti stretti? E cosa dovrei dire, oltre ottimo dirigente, abbiamo svoltato, ecc. che è superman? Un uomo che trasformo in oro il ferro?
Su Ausilio ho spiegato i motivi del perchè non mi convince (ancora). Stop.
Avviso ai naviganti: oggi i giornalisti che trascinano i tifosi elogiando qualsiasi cosa venga fatta sono gli stessi che (sgraat) in caso di problemi butteranno tutto mare, incluso il rinnovo di Lautaro e Barella (per me ottimi) perchè occorreva cogliere l’attimo ella cessione per far ripartire il ciclo…fil mgià visto.
Personalmente cerco sempre di “aprire” le questioni e non fare di tutta un’erba un fascio.
Se poi resteremo competitivi ai massimi per altri 20 anni insistendo con la politica degli over30 sarò ovviamente felicisisimo.
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Non ce la farai mai.
Qui non si tratta né di scrivere un trattato di storia, né di prevedere il futuro come cartomanti.
Si tratta di rispondere a una semplice domanda: il gruppo dirigente, dopo la sua strutturazione attuale ha lavorato con successo sia come risultati sul campo, sia come contributo fornito al riequilibrio della gestione societaria?
Si o no?
Se si, poi possiamo discutere di tutto
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So benissimo che gli adulatori di oggi (“l’Inter è fortissima…ha due squadre… può vincere anche la CL”) stanno solo preparando una rovina più grande in caso di risultati inadeguati.
Sono pagati per questo.
Io non credo che l’Inter sarà più forte dall’inizio di Napoli juve e Milan , non credo che abbia due squadre, dico e ridico da sempre che ha diversi punti deboli e qualche incognita
Non so se vincerà e che cosa eventualmente vincerà.
So che nell’ultima stagione ha surclassato tutte le avversarie che al contrario di quanto fatto da noi, hanno speso parecchio sul mercato per contrastarci.
Noi abbiamo vinto pur realizzando un consistente utile di mercato, diminuendo lo squilibrio di bilancio e il monte ingaggi.
Di questo sono soddisfatto.
Non do voti né al futuro né al passato remoto. Valuto solo ciò che si è concluso poche settimane fa.
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Due mie brevi considerazioni sul mercato e poi in particolare per quanto riguarda la nostra Inter.
Il mio giudizio sulle rivali è che il Napoli aveva una squadra molto forte già l’anno scorso. Tutto è stato gestito in maniera sciagurata. Adesso mi sembra che Conte abbia prima di tutto mirato a rinforzare la difesa dove hanno preso tre titolari (Buongiorno, Rafa Marin, Spinazzola). In mezzo Zielinski è una perdita importante però hanno preso Folorunsho, un nazionale che ha caratteristiche che apparentemente si potrebbero sposare bene con il calcio di Conte. Non ho capito bene come giocheranno davanti e hanno il tema Osimhen da sbrogliare, dove De Laurentiis dovrà sicuramente abbassare le pretese altissime e insensate sul prezzo del giocatore. Nel cambio con Lukaku per me ci guadagneranno.
Non riesco a inquadrare bene la nuova Juventus di Motta. Di Gregorio mi piace, gli altri acquisti non so giudicarli. Il fratellino di Thuram mi sembra un giocatore interessante. Però non ho capito ancora bene il piano complessivo.
Il Milan perde Giroud ma compra un attaccante come Morata, giocatore che a me piace, che con una squadra che sta bene in campo è un attaccante che sa far girare benissimo il gioco e lo abbiamo visto proprio ora con la squadra. Va visto qui quali saranno gli altri acquisti e non so giudicare che impatto potrà avere Fonseca, detto che il rapporto tra Pioli e il Milan era evidentemente arrivato alla fine, nonostante Pioli abbia fatto comunque benissimo in questi anni.
Occhio all’Atalanta che è veramente forte. Non lo dico per l’arrivo di Zaniolo, vedremo poi se anche lui darà un contributo, ma l’Atalanta è una squadra veramente forte e dopo aver vinto la Coppa non potrà più “nascondersi”. Gli ultimi tre campionati sono stati vinti da tre squadre diverse e tra queste il Napoli, che sicuramente non vince tutti gli anni, ma che è arrivato a vincere dopo anni ad alto livello. Non sarebbe una sorpresa se questa cosa si verificasse di nuovo con l’Atalanta.
Per quanto riguarda noi…
Non so giudicare Josep Martinez. Lo conosco veramente poco. Vero che Bento era la prima scelta. Ho visto ora che lo ha perso l’Al-Nassr, non lo sapevo… cosa che comunque mi lascia in parte perplesso, cioè fosse stato veramente così forte immagino che un club europeo ci avrebbe puntato con decisione in tutti i casi, forse anche noi… Non lo so. Però Martinez non è costato due soldi, immagino ci siano state valutazioni importanti sul suo conto.
Zielinski e Taremi sono due ottimi colpi. Il primo mi è sempre piaciuto, il secondo è un tipo di attaccante che vorrei sempre avere in squadra. Se arrivasse pure Gudmunsson avremmo quattro attaccanti forti, cosa che ci garantirebbe a mio parere un certo vantaggio in campionato e ci renderebbe maggiormente competitivi in Champions. Abbiamo visto con l’Atletico come loro abbiano scompaginato la gara cambiando gli attaccanti, averne quattro di buon livello sarebbe una carta in più veramente importante. Che ovviamente poi devi gestire, chiaro.
Qualche dubbio tuttavia per me ci sta sulla questione difensore centrale (ovvio che mi piacerebbe prendere Kim…), ma mi sembra non ci siano proprio i margini sul piano economico e finanziario per intervenire prendendo un nuovo giocatore nel ruolo. Sul centro-sinistra la soluzione Ricardo Rodriguez a zero per un anno non mi fa schifo a questo punto (Hermoso mi pare sia non raggiungibile per ragioni di ingaggio). Si parla troppo di “player trading” come se gestire un club di calcio fosse un gioco e comunque qui non mi sembra che ce la siamo cavata male negli anni, molte operazioni sono state fatte con la valorizzazione di prodotti del settore giovanile in questi anni o con operazioni intelligenti, la prima che mi viene da nominare (ne vogliamo richiamare una datata ma che considero esemplare) è la gestione di Acquafresca, ad esempio, che facilitò l’operazione per portare a Milano Milito e Motta. A parte questo l’Inter non è l’Udinese. Un giocatore o è forte o non lo è: Bisseck penso sia stato preso perché evidentemente è stato valutato e si è considerato fosse un giocatore forte e che potesse dare in poco poi un suo contributo (così è stato) non perché “Lo pago poco e poi lo rivendo”. Non devi vincere per forza, ma se sei l’Inter devi puntare a vincere. Se la Juventus ha preso Cabal (che non conosco e non so valutare, mi sembra che comunque anche lì vada a fare la riserva, perché a sx penso si preferisca Cambiaso e in mezzo hanno altri giocatori e comunque cercano un centrale titolare) per pensare di rivenderlo dopo facendo più soldi e non perché ritiene il giocatore sia forte e potenzialmente un titolare, la cosa non ha senso. Rodriguez a zero per me è meglio di un giocatore da valorizzare di cui non sei certo ed è meglio di soluzioni come Fontanarosa, con tutto l’apprezzamento per il ragazzo. Non mi sembra ci siano giocatori delle giovanili che possano andare a completare la squadra.
Mi sembra che il punto sul centrale e sulla tenuta sulla corsia destra sul lungo periodo dell’ottimo Darmian (dato per certo il rinnovo di Dumfries) siano questioni più scottanti che il giocatore da prendere sul centro-sinistra.
In mezzo niente da dire, spero che Asllani faccia il salto di qualità che ci aspettiamo. Al terzo anno di Inter non ha scusanti.
Non dico niente su Valentin Carboni. Non lo conosco. Tra lui e Gudmunsson non ho dubbi e scelgo il primo. Poi magari Valentin Carboni è un fenomeno. Mi sembra che comunque si vada verso una soluzione che ci permetta, in tal caso, di far ritornare il giocatore a Milano.
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Su Suning non ho niente da dire. Mi sembra che abbiano fatto il massimo per quelle che erano le possibilità date. Quando Suning ha comprato l’Inter, nel 2016, il mondo era completamente differente da quello che è oggi. Peraltro proprio in questi giorni la premier, il presidente del consiglio (lasciamo stare i giudizi di natura politica sui nostri rappresentati, non voglio entrare nel merito, sto solo dicendo dei fatti) è in Cina per riallacciare dei contatti con il governo cinese dopo che erano saltati gli accordi per la “via della seta” presi nel 2019. Prima del Covid. Suning prende l’Inter nel 2016 quando la Cina ha un certo tipo di politica, poi le cose cambiano e questo è un dato di fatto inequivocabile, la Cina cambia radicalmente politica con effetti che sono evidenti sul piano economico e del mondo della finanza. Zhang senior esce di scena per ragioni di “opportunità”, il figlio continua a tenere l’Inter con un piano complessivo di espansione in Europa da parte di Suning che si è arrestato. Costruisce come una squadra a tutti i livelli con figure competenti e riesce a ottenere risultati sotto ogni punto di vista. Molto probabilmente, questo è vero, quando ha richiesto questo prestito a Oaktree, era consapevole che la storia con l’Inter si sarebbe andata a concludere alla scadenza dei termini previsti. Non mi sembra che però intanto si sia “sbaraccato” tutto. Ci hanno guadagnato comunque da questa esperienza? Nel senso, Suning si è portato a casa dei soldi? Non lo so. Però non mi sembra che abbia lasciato il vuoto dietro di sé. Non so adesso che succederà con Oaktree, non sto esprimendo dei dubbi, chiaramente preferisco una proprietà “riconoscibile” che una situazione di questo tipo. Posso però fidarmi della classe dirigente, la nomina come presidente di Marotta da questo punto di vista ci dovrebbe garantire, e dell’allenatore e dello staff tecnico… Per il resto starò a vedere.
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La risposta è assolutamenti si.
Quello che tu non contempli, e non capisco perchè, è che la soddisfazione per la vittoria possa essere accompagnata anche dall’evidenziazione di aspetti, per me ovviamente (e per i motivi che ho più volte spiegato), da migliorare, i.e. l’adozione di soluzioni differenti (che sembra la nuova proprietà caldeggi).
Ecco, per te questa cosa è inaccettabile: occorre dire che ogni scelta presa è quella corretta, altrimenti si parte con ce l’hai con tizio o sempronio o i denti stretti, ecc. Perchè va considerato il tutto (che poi di fatto è il risultato).
Ecco, io penso ci sia spazio sia per giorire sia per analizzare cosa potrebbe – pare paerosnale per quanto possibile motivato ovvio – essere anche migliorato e, di nuovo non capisco perchè no, evidenziare cosa non mi convince di chi fa parte del trio.
Il bello è che tu setsso se guardi alla squadra in sè non ci poni mai davanti a tutti in modo netto: segno, forse, che qualcosa di diverso lo avresti fatto anche tu. Poichè i numeri dicono chiaramente che più di noi per la squadra spende solo la gobba, trai le conclusioni. Calacola che dare 10 mn netti ad un giocatore (Toro) – operazioni che io avallo in pieno – equivale a mettere 20 mn annui a bilancio, ergo prendere un giocatore da 50 milioni a cui offrire uno stipendio netto di 5. Ovvio che se fai questa scelta sul mercato avanza di meno. Questo è un esempio di aprire la questione e non ragionare per comparti stagni.
Un’altra cosa: lasciamo stare i miracoli in ogni caso
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Le posizioni sono molto chiare: da una parte ci sono quelli come me che apprezzano e considerano prezioso il lavoro fatto dalla dirigenza in questi ultimi anni.
Lavoro che ci ha portato a risultati impensabili in precedenza, sia in senso sportivo (trofei e piazzamenti) sia in popolarità sul piano mondiale, sia di conseguenza in un enorme aumento dei finanziamenti in entrata ( da media, sponsor, pubblico, premi per i successi sportivi)
Quelli come me riconoscono che, come sempre accade ci sono stati all’interno di un cammino per molti aspetti eccezionale, anche errori appunto di percorso.
Alcuni acquisti a zero di anziani che non hanno reso; che so, la perdita a zero di Skriniar e probabilmente anche qualche mancato acquisto, che invece si poteva chiudere.
Solo che io da interista contento di quello che sta accadendo, insisto soprattutto sulla soddisfazione che la politica dei nostri dirigenti ha regalato sino ad ora a noi tifosi.
Mi sembra che i 300.000 festanti per le vie di Milano dopo la seconda stella, pur non negando qualche errore, condividano i miei sentimenti di fondo.
Tu preferisci lasciare in secondo piano, se non nell’ombra, i successi ottenuti e concentrarti sugli errori di una politica che non ti piace.
E citi tutti gli ‘errori’ di questa politica, che nessuno nega, per altro, senza citare mai tutti i successi fondamentali della politica in questione.
Io penso che ci sarà inevitabilmente una percentuale di errori sui giovani come sui vecchi, sui giocatori comprati, sopratutto se con pochi soldi, e su quelli presi a zero.
Tu parli sempre e solo di Vidal Sanchez, Arna ecc, ma non parli mai di Lukaku preso a 80 e rivenduto a 115, del guadagno procurato da Hakimi, di quello di Onana preso a zero (e rivenduto a 50), di Thuram preso a zero, di Calha preso a zero, di Mikhi preso a zero, di Acerbi preso a zero, di Taremi preso a zero, di Zielinski preso a zero, ecc..
Per amore della tua tesi (che può essere anche giusta, ma vanno vagliati i dati positivi non solo quelli negativi) non riesci ad ammettere che ci sono inevitabili risvolti negativi in qualsiasi linea di condotta.
Anche se prendi i giovani (soprattutto quelli che costano poco perché su di loro non c’è concorrenza) puoi trovare giovani che falliscono (qualche esempio l’abbiamo anche lì, volendo) e se sei fortunato, oltre che bravo te ne capita qualcuno che riesce.
Se tutte le politiche comportano dei possibili successi e dei possibili errori, il discorso si sposta inevitabilmente sui risultati di queste politiche.
Io guardando ai risultati (non solo sportivi ma anche finanziari e di immagine) della politica nostra sono contento della politica attuata sino ad ora anche se spero ovviamente che gli errori, inevitabili, possano essere sempre meno.
Tu, per amore della tua ‘visione’ critichi non il singolo errore ma la politica stessa, proprio quella che ci ha portati dove siamo .
Se abbiamo dei buchi in organico, tu preferisci che si punti sui giovani che, se azzeccati, fra due tre anni potranno darci soddisfazioni.
Io preferisco che si tappino i buchi con giocatori in grado di darci soddisfazioni subito e non ipotetiche soddisfazioni future.
Posto che possiamo prendere Sanchez o Vidal, che comunque qualcosa hanno fatto, ma anche Mikhi, Dzeko, Acerbi oltre ai due ‘vecchietti’ presi quest’anno
Sapendo che forse Asllani dopo due anni in questa terza stagione potrà diventare da prima squadra e magari anche Bisseck alla seconda stagione, ma altri giovani che abbiamo preso e ceduto non lo saranno mai.
Io non preferisco la linea degli anziani o quella dei giovani, anche se constato che giovani presi a poco che ci abbiano dato subito un contributo paragonabile a quello degli anziani citati non ne conosco.
Io preferisco la linea dei miei tecnici, perché si è rivelata vincente. E se i miei tecnici ritengono che serva un difensore mancino solido e già giocatore, mentre la proprietà spinge per un giovane ancora da formare a certi livelli, purché costi poco, io spero che prevalga la volontà di Marotta Ausilio Inzaghi. Se poi prevalesse quella della società spero che vada bene ugualmente.
Il vero scontro tra di noi è tra una posizione ideologica che rifiuta di prender atto dei fatti (per forza abbiamo fatto bene, siamo la seconda potenza economica del campionato: avessimo investito sui giovani ora saremmo anche campioni d’Europa e del mondo…) e una posizione che si attiene ai fatti stessi.
Errori indubitabili; ma questa linea, dallo sprofondo in cui eravamo pur essendo anche allora la seconda forza economica, ci ha portati in poco tempo a vertici impensabili pochi anni prima.
Se dovessimo assumere una linea di prendere giovani futuribili avrei il timore che non fossero pronti al momento per tenerci ai livelli attuali.
Ma se invece restassimo dove siamo, sarei pronto ad applaudire la nuova linea, non per servilismo verso il potere, ma per riconoscimento del fatto che i risultati contano più delle mie idee.
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Un’ultima consideazione:
a sinistra abbiamo attualmente un braccetto (Bastoni), due giocatori che al caso possono adattari da braccetto (Carlos e Acerbi che lo ha fatto lo scorso anno). Due quinti DiMa e Buchanan anche se personalmente quest’ultimo non mi ha ancora convinto, oltre al duttile Carlos,
Quindi abbiamo per due ruoli 4 giocatori di ruolo più uno adattabile
A destea abbiamo due braccetti (Pavard e Bisseck) due quinti (Carlos e Darmian). In più darmian può fare anche il braccetto, forse meglio, ormai, che il quinto.
Sembrerebbe che sia più urgente un rinforzo a destra, ma molto dipende dal recupero di Buchanan. Se su Buchanan non ci si crede (non dico definitivamente, ma almeno per la prima compilazione delle liste, che non dimentichiamolo prevedono per noi solo 23 iscritti), potrebbe essere giusta anche la scelta di un braccetto di sinistra, magari che all’occorrenza sappia giocare anche da centrale, diove abbimo solo due ‘anziani’ .
Certo, un esterno destro che sappia dribblare ci mancherebbe comunque. Ma come sappiamo, la perfezione non è neppure del mondo dei nostri dirigenti.
Il discorso centrale però resta quello della quarta punta, perché è lì che il bel gioco si trasforma in gol e in punti.
Quindi la mia speranza è che dietro…facciano quello che vogliono, davanti prendano Gudmunsson o uno come lui che può dare imprevedibilità giocando più accentrato, ma in caso di necessità anche partendo da destra, con due punte centrali in campo
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Ovviamente a destra non carlos ma Dunfries
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Per forza abbiamo fatto bene, siamo la seconda potenza economica del campionato: avessimo investito sui giovani ora saremmo anche campioni d’Europa e del mondo.
Spero che tu faccia apposta, e non capirei perchè (o forse sì ma lasciamo perdere), altrimenti siamo di fronte ad un grande problema di comprensione.
Mai detto per forza ma solo che è più probabile vincere se hai più risorse.
Se invece deve passare la linea del miracolo – questa, perdonami, è ideologia – allora si nega il tutto e si distorce quanto scritto a proprio uso e consumo
Il vero scontro tra di noi è tra una posizione ideologica che rifiuta di prender atto dei fatti e una posizione che si attiene ai fatti stessi: eh già ,imparare prima a leggere i fatti, non ad immaginarseli, a partire dalle cifre immesse in una squadra di calcio e dalla poaiszione economica in cui siamo rispetto ai concorrenti (invece ci si arrocca sul molto profondo “siamo l’Inter”).
Mi spiace ma questa lettura distorta che attribuisce demagogia a chi non la pensa come te, non la digerisco.
Continua pure a parlare di miracoli, di nona scelta e altre cose del genere, molto concrete. Tanto se le cose non dovessero funzionare ci sarà il solito “io l’avevo detto che partivamo in quarta fila e che senza risorse e l’acquisto di Hermoso/Rodrigues i miracoli prima o poi si sarebbero interrotti” mentre in caso di successi – che spero con tutto il cuore si verificheranno – ci sarà “incredibile, lo hanno fatto ancora…. il miracolo”.
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Sono d’accordo con te Luciano, per i due ruoli da braccetto abbiamo, potenzialmente:
a dx: Pavard, Bisseck, Darmian
a sx: Bastoni, Carlos Augusto, Bisseck
Quindi, da umile tifoso inesperto quale sono, mi sembrerebbe più prioritario l’acquisto di un esterno bello cavallone che possa all’evenienza giocare in entrambe le fasce (peccato per Bellanova) ed un centrale “animale roccioso” che possa all’evenienza giocare anche come braccetto. Per questi due calciatori, avendo già i titolari esperti davanti, potrebbero andar bene anche dei giovani in rampa di lancio da affiancare, un pò come fatto a suo tempo con Bastoni. Interessante in questo senso la notizia uscita oggi su Gasiorowski.
Rimango sempre dell’idea che per fare il salto di qualità anche in Europa, serve un’alternativa valida a Thuram.
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chi sarebbe il 2006 attaccante mancino in arrivo per la primavera secondo Guarro?
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prova
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Non ne ho idea, Giorgio. Ti rispondo solo ora perché da un paio di giorni il sistema non mi permette più di scrivere. Spero ora di riuscire a inviare.
ne approfitto per dire che se chiuderemo il mercato in equilibrio o addirittura in attivo mentre le avversarie si rafforzeranno grazie a consistenti investimenti, considererò ancora un miracolo l’eventuale vittoria. Un miracolo ancora maggiore perché sarebbero ormai 3-4 anni che loro si rafforzano e noi…rafforziamo i conti. Che resta
o indubbiamente …i secondi più importanti
Tankian: sarei anch’io favorevole a un giovane forte. Purtroppo continuano a uscire nomi sulla carta interessanti che vengono scartati perchè costano più di…7 milioni. Quindi ne prenderemo uno modesto oppure dovremo per forza ritornare su un anziano a zero. ma siccome abbiamo il secondo bilancio della serie a …è inutile che ci rafforziamo sul mercato. lasciamolo fare agli altri, noi pensiamo a non spendere
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GIORGIO, potrebbe essere George Ilenikhena, secondo le voci. Magari…lo stiamo seguendo da tempo…per cui non credo arriverà. Anche perchè il costo è elevato. Pur dovendo compiere ancora 128 asnni, secondo quanto si legge potrebbe già esser valido come quinta punta
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i 16 anni
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1 18 anni…non ci riesco proprio….
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Con lacedo e Correa punte, potrei anche fare a meno di guatrdarla. ma alla fine non resisterò
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Salcedo
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La Roma sta spendendo moltissimo: qualche giorno fa avevo letto che aveva già speso dieci volte più che lo scorso anno . Ora ha preso anche Dobvik.
Vedere il link su Romaforever.it.
A noi manca un terzino ma non possiamo spendere più di 7 milioni… Dopo aver preso, a pagamento, solo il secondo portiere. E va avanti da anni. Però è proibito, sia pure con un po’ di enfasi, di parlare di miracoli’
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https://m.linterista.it/editoriale/chiesa-e-un-idea-che-ha-pochissimo-senso-oggi-domani-a-parametro-zero-131271
Un altro che non capisce nulla ma che a me spesso piace quando scrive della nostra Inter
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Il mondo che sta intorno al calcio è diviso tra due opzioni.
Una, di stragrande maggioranza, perché pompata dalla stampa e dai responsabili delle selezioni nazionali, assolutamente giovanilista.
un’altra, minoritaria tra i tifosi e forse maggioritaria tra chi ha responsabilità di campo, che non guarda all’età ma al modo di stare in campo, alle capacità
Io senza pretendere di essere nel giusto, sto con la seconda corrente di pensiero, anche perché in un momento in cui non potevamo spendere ci ha regalato stagioni meravigliose.
Poi adesso scopro che se prendessimo Chiesa a zero, il prossimo anno, quando avrà 28 anni, prenderemmo un vecchio in fase calante.
Meglio star zitti. Ma se prendono Chiesa a zero vado io a fargli da autista, gratis, per portarlo a Milano
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E Chiesa umanamente mi sta…antipatico (eufemismo)
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Non ho visto la partita, solo il video con le azioni principali.
Martinez purtroppo, ad oggi, si conferma non essere un portiere che dà grande sicurezza, francamente.
Ieri uscita veramente inguardabile. Quindi non e’ “scarsino” solo con i piedi…
Correa e’ palese che ormai non ha piu’ senso in questa squadra e lui per primo non fa niente per dimostrare il contrario (ma l’ha mai fatto??). Arnautovic mi sembra tenerci di piu’, ma il risultato sul campo e’ lo stesso, quasi 0.
Questa lunghissima stagione, come tutte le stagioni post Europei/Mondiali, portera’ un sacco di problemi e problemini ai giocatori che vi hanno preso parte. Quindi le squadre con piu’ Nazionali avranno sicuramente una partenza difficile, c’e’ da sperare che recuperino entro Settembre/Ottobre. Noi, se restiamo con soli 3 veri attacanti, temo non andremo molto lontano. L’anno scorso Inzaghi e’ riuscito a tamponare l’assenza di Thuram e il “letargo” di Lautaro con un gioco incredibile, ma che, per forza di cose, ha spompato la squadra. Non penso che possa ripetersi questa cosa. Quindi, a mio giudizio, un vero quarto attaccante serve, se no rischi di buttare l’annata e poi ti ritrovi con ancora meno entroiti e sempre meno soldi da poter spendere ecosi’ via …
Nessuno ha puntato la pistola alla tempia di Inzaghi e Marotta per prendere Arna e Correa ed e’ un loro diritto restare.
La dirigenza deve pero’ trovare un modo per uscire da questa situazione e poter spendere per prendere una vera quarta punta.
Spero lo trovino.
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Su Martinez capisco le critiche e anche quella che può essere una punta di scetticismo, però è un acquisto che è stato fatto considerando fosse l’occasione per prendere un portiere da “definire” nel corso di questa stagione perché possa poi essere titolare la prossima stagione. Penso sia giusto dargli un po’ di credito e dare un po’ di credito a chi ha deciso di fare questa operazione. Personalmente confesso che non ero molto entusiasta prima di Onana e poi di Sommer e i fatti mi hanno smentito.
Per me la priorità resta prendere un attaccante. C’è un problema con Correa e a questo punto anche con Arnautovic, un problema che è il risultato di scelte fatte negli anni scorsi più o meno sbagliate (non so se definire del tutto sbagliata quella di Arnautovic, sul piano dei risultati uno scudetto poi ce lo siamo comunque portato a casa, poi certo se guardiamo su un periodo più lungo è chiaro che il giudizio cambia, ma diciamo che lo scorso anno è stato comunque “utile”, lo stesso possiamo dire di Sanchez del resto) ma io penso che tutti siamo più o meno convinti che se questa squadra ha quattro attaccanti buoni, può fare un passo in più rispetto alla scorsa stagione.
Parlo sempre di Gudmunsson perché non abbiamo letto altri nomi per l’attacco e del resto, senza soldi, possiamo solo pensare alla possibilità, comunque difficile, di concludere un qualche affare in Italia, ammesso si riesca a trovare la formula giusta. Diciamo che poi l’infortunio di Taremi ci ha sbattuto ancora di più in faccia questo fatto che riguarda l’esigenza di una quarta punta… Ma va detto che quattro punte, tutte e quattro di buon livello, è qualche cosa che non vediamo da Milito, Eto’o, Balotelli, Pandev, dove comunque Pandev arriva a metà stagione. Quindi forse dobbiamo andare ancora più indietro e pensare a tempi in cui la Serie A riusciva a competere con quello che succede in campionati decisamente più ricchi come la premier. Per questo penso che l’arrivo di Gudmunsson sarebbe un fatto quasi “storico” e che per me sarebbe il segno di un percorso di crescita fatto nel corso di questi anni.
Poi restano le perplessità e i dubbi già espressi sul centrale e sul laterale dx in alternativa a Dumfries (oggi Darmian)… Ma ho la sensazione che il mister e la dirigenza siano consapevoli che serva qualcosa davanti in questo momento, il quarto attaccante, che sembra essere evidentemente Gudmunsson.
Dietro ho letto nelle ultime ore alcuni post e articoli possibilisti sul giovane spagnolo del Valencia. Sarebbe un ottimo acquisto. Non so se sia veramente fattibile, ma per dire, dovessimo concludere con un mercato con dentro Martinez, Gasiorowski, Zielinski, Taremi Gudmunsson… Il voto sarebbe nettamente positivo, non potendo oggettivamente incolpare la società del fatto di non poter spendere 40-50 milioni per un centrale al posto di Acerbi-de Vrij o di un esterno dx superiore a Dumfries che a molti non piace e magari non sarà un fuoriclasse, ma che chiamato a sostituire un giocatore molto molto forte come Hakimi, poi il suo contributo, anche se con dei periodi di appannamento, lo ha dato.
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post inviato
PS sto seguendo le Olimpiadi: tutte le squadre europee sono forti nella misura in cui dispongono di molti immigrati. In generale, non solo nel calcio. non capisco proprio le prese in giro del tipo ‘aspettiamo allora che arrivino gli immigrati?. E’ proprio così. Se tutte le nazioni avessero solo non immigrati ce la vedremmo con tutte in quasi tutti gli sport. nel calcio poi non ci sarebbe partita
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Ora lo pubblico Luciano.
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Nuovo post online: https://buu.zone/2024/08/04/mi-e-rimasto-il-dubbio-se-i-nerazzurri-fossero-linter-o-il-pisa-pisa-inter-1-1/
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