Ha avuto ragione Inzaghi, che ha schierato la formazione migliore dal primo minuto, e il suo lavoro ne esce ulteriormente rafforzato. Noi siamo l'Inter e non possiamo evitare di giocarci tutte le nostre chance nella semifinale di una coppa che, come è stato scritto e detto autorevolmente, ha poca importanza solo... per chi non la vince. L’Atalanta, dal canto suo, è prima in classifica, vede la possibilità di un traguardo che nobiliterebbe tutta la sua storia e non può metterlo a rischio spremendo oltre misura i giocatori che lavorano per questo obiettivo storico. Ma i bergamaschi avevano perso per 4-0 in campionato e non avrebbero potuto rischiare figuracce sconvolgenti, come sarebbe accaduto se le 'riserve' impiegate dall'inizio non fossero state quasi dello stesso livello dei titolari. Questo Gasp lo sapeva, ovviamente e per questo ha potuto rischiare. Il suo discorso era chiaro: risparmiare gli uomini migliori per il campionato, confidare nel fatto che le 'riserve' per il loro valore sarebbero riuscite a tenere in partita la squadra per un'oretta circa e poi provare a dare il colpo di grazia mettendo i campioni, freschi, per l'assalto finale… Il risultato finale premia ad ogni modo la nostra Inter e il mister Inzaghi: non si sa più come elogiarlo per la qualità del suo lavoro. Schiera la formazione migliore ed è un rischio, la cui opportunità si valuterà nelle prossime partite. Lui però allena l’Inter e non può affrontare una semifinale rischiando molte alternative ai titolati. MVP della gara: Denzel Dumfries, che nel primo tempo ha una importante palla gol che non riesce a sfruttare per un mezzo fallo da rigore subito. Nella ripresa si scatena con due gol da grande bomber. Nel mezzo una prestazione di assoluto livello.
