L’ottobello: Inter – Feyenoord 2-1

Foto: Marcus Thuram, migliore in campo contro il Feyenoord, in compagnia di… Spike Lee. Il regista statunitense, tifoso nerazzurro, ha assistito alla gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions contro gli olandesi e ha poi incontrato i nostri ragazzi.

Bayern, Barcellona, PSG, Arsenal, probabilmente Real, Aston Villa, Borussia…

E… Inter.

Sono le otto squadre che hanno fatto meglio in Europa e che si giocheranno l’accesso alla semifinali.

Dietro sono rimaste tutte le squadre italiane (alcuni squadroni non sono stati neppure ammessi) ma anche diversi club che spendono molto più di noi sia come monte ingaggi sia, ogni anno, sul mercato (City, MU, Liverpool, per citarne alcune).

Checché ne possano dire i detrattori, abbiamo compiuto un’impresa, vincendo otto partite su 10, pareggiandone una e perdendone una al 93′ a causa di una rete irregolare.

Abbiamo subito, oltre al gol citato, solo una rete ininfluente, per un rigore ‘leggerino’ come si dice poeticamente oggi.

Se alla fine non vincessimo nulla, negli albi d’oro delle tre competizioni che ci vedono tuttora in lizza leggeremmo solo altri nomi: ma nel cuore di chi ha seguito giornalmente i ragazzi in questa meravigliosa cavalcata resteranno impresse le immagini di un gruppo (in senso allargato) clamoroso per qualità e dedizione alla causa.

Abbiamo passato il turno vincendo all’andata e al ritorno contro una squadra che aveva eliminato il Milan, affrontandola nel pieno di una carenza di giocatori, logorati dall’aver sostenuto oltre 40 ‘battaglie’, senza contare quelle con le nazionali rispettive, in pochi mesi.

Certo che abbiamo avuto fortuna: potevano capitarci, anziché il Feyenoord, il Real o l’Arsenal.

Ma Milan e juventus sono uscite con Feyenoord e PSV,  non contro il Real, pur avendo giocato in campionato match più… rilassati, a giudicare dal distacco che hanno in classifica.

E fra tre giorni ci aspetta, in campionato, una  partita decisiva contro un avversario riposatissimo, come già era successo pochi giorni fa a Napoli.

Oltre al campionato, prossimamente ci aspettano due semifinali con il Milan (che può prepararle allenandosi in campionato, tanto è fuori da tutto) e due quarti europei contro il Bayern.

Napoli, Atalanta, la stessa juve potranno preparare le partite di campionato restanti lavorando tutta la settimana, sottoponendo muscoli e articolazioni dei loro giocatori a uno stress assolutamente inferiore.

Ma noi ci saremo, ovunque.

E daremo fastidio a tutti, quanto meno.

Come non essere orgogliosi del lavoro svolto da tutti, negli uffici, negli spogliatoi e negli allenamenti, sul campo, dai protagonisti?

Secondo me alla base di tutto ci sta un fattore: la scelta degli allenatori, che devono essere bravi ed empatici con l’ambiente.

Fateci caso, i nostri ultimi tre allenatori sono stati Spalletti, Conte e Inzaghi.

Con tutti questi tre mister abbiamo fatto bene e abbiamo iniziato la scalata ai vertici.

Ora, il terzo l’abbiamo ancora noi e ce lo teniamo ben stretto, gli altri due, uno ha guidato il Napoli a uno scudetto (prima di passare alla nazionale); l’altro ora sta conducendo i partenopei a cercare il secondo scudetto in tre anni.

Si può dire che questi tre allenatori hanno fatto e stanno facendo la fortuna delle loro squadre, come l’umanamente respingente Gasp all’Atalanta.

Chi invece ha sbagliato allenatore (juve Milan) è franato, nonostante mercati sontuosi.

Molta della differenza secondo me sta qui, anche se per la verità non si può ancora dire, assolutamente, che il progetto T. Motta sia fallito.

Ma la mia impressione (il mio timore) è che se Motta non dovesse venir confermato, Gasp potrebbe andare alla juve (con Guardiola come alternativa) e Conte al Milan.

L’ultima ipotesi non è così peregrina, conoscendo l’ambizione di Conte, soprattutto se vincesse il campionato, il monte ingaggi del Napoli salisse e di conseguenza il mercato non potesse essere dispendioso.

Se vincesse, Conte potrebbe provare a passare alla storia, essendo l’unico allenatore al mondo a vincere (eventualmente) il campionato da allenatore di juve Inter Napoli e Milan.

Magari poi potrebbe provarci… con la Roma. Ma questa è fantascienza.

Restiamo alla realtà e limitiamoci a esaminare la nostra prestazione contro il Feyenoord, anche in vista dello scontro fondamentale che ci attende a Bergamo.

La partita

L’abbiamo affrontata con due reti di vantaggio, che ci hanno consentito di rinunciare, oltre agli infortunati de Vrij, Zielinski, Dimarco, Darmian, Zalewski, anche alla spina dorsale della squadra: Bastoni, Barella, Lautaro.

E altri uomini fondamentali come Calha, Thuram e lo stesso Sommer non erano al top fisicamente perché in via di recupero e guarigione da infortuni regressi.

Tanto è vero che in panchina abbiamo dovuto portare tre Primavera: Aidoo, Berenbruch e addirittura il 2007 Cocchi.

Non abbiamo mai sofferto, anche perché Thuram dopo pochi minuti ha inventato il gol che ha messo in cassaforte la qualificazione.

Ma se il gol è stato una prodezza del francese, la situazione che l’ha reso possibile è stata una partenza  sprint di tutto il collettivo.

Dopo 8 minuti avevamo già concluso pericolosamente due volte, con Miki e Carlos, prima della segnatura di Marcus.

Poco dopo un uno-due in area avversaria fra Taremi e Thuram ha messo l’iraniano solo davanti al portiere, ma la conclusione è risultata troppo debole e centrale.

L’Inter è in controllo totale e non si vede come gli olandesi possano riaprire la partita e la qualificazione.

Per la verità in questa fase mi è sembrato che noi ci accontentassimo troppo e che in qualche caso le coperture difensive fossero troppo blande.

Gli Olandesi sono andati al tiro due o tre volte da fuori con  troppa facilità e anche se non hanno creato pericoli eccessivi con le loro conclusioni, questo è un difetto che quando andiamo in modalità gestione si riscontra troppo spesso.

Se n’è accorto anche Acerbi che ha più volte richiamato centrocampisti e attaccanti a lavorare più di squadra.

La partita (non la qualificazione) è stata riaperta al 41′ dal rigore di Moder.

Che cosa era successo?

L’olandese entra in area palla al piede e vien fronteggiato da un nostro difensore (credo Acerbi), Calha in raddoppio da dietro tenta ingenuamente di toglierli la palla quando bastava affiancare Acerbi per chiudere ogni spazio all’avversario.

Così facendo lo tocca e per la nuova regola dell’intervento ‘imprudente’ incorre nella sanzione del penalty, decisa dall’arbitro solo dopo la chiamata del VAR.

Io che sono iper timoroso, nell’intervallo avevo qualche apprensione: il calcio è strano e anche in una partita che stai controllando può sempre accadere l’episodio sfortunato che ne cambia l’andamento.

Era evidente che un altro eventuale gol degli olandesi avrebbe trasformato psicologicamente il match e comunque costretto i nostri a un altro super impegno.

Ma i nostri al rientro mi hanno confortato subito con un atteggiamento spavaldo e aggressivo:

  • prima Thuram che si è liberato al tiro e ha calciato con violenza estrema, mancando di poco il bersaglio,
  • poi è stato Taremi a scippare una palla a Beelen appena dentro l’area e a costringere il difensore al fallo da rigore.

E Calha non ha sbagliato l’esecuzione.

Intorno all’ora di gioco i cambi strategici di Simone, resi possibili però dal netto divario di punteggio:

  • fuori Carlos, reduce dall’infortunio e particolarmente prezioso per i prossimi impegni e dentro Bastoni al quale una mezz’oretta può servire da allenamento,
  • fuori anche Calhanoglu, pure lui da preservare e dentro Asllani…

Però l’albanese, dopo aver battuto un bell’angolo a rientrare che ha impegnato seriamente il portiere ospite, ha perso una palla sanguinosa ed è statocostretto al fallo tattico, da ammonizione.

C’è stato poi l’episodio del rigore dato e quindi tolto a Thuram per presunta simulazione.

Per me il rigore non c’era, ma neppure la simulazione perché dalle immagini si vede che il contatto c’è stato e l’eventuale accentuazione è una lettura soggettiva.

Thuram si è… vendicato con un’azione strepitosa e prendendo in pieno la traversa con una conclusione irresistibile.

Poi ci sono stati  solo gli ultimi cambi delle due squadre, per noi la buona notizia dell’esordio di due giovani (e Berenbruch ha fatto pure vedere qualcosa di buono) e c’è  stata una gara dei nostri a sprecare occasioni cercando di far segnare Taremi, altro segnale della compattezza del gruppo.

Insomma, credo si possa dire che non accade di frequente che un ottavo di CL scorra via così serenamente per noi.

Le statistiche

Se i dati fondamentali non fanno che confermare la nostra superiorità e i meriti di una vittoria anche più netta di quanto non dica il risultato, ci sono  alcune curiosità che appaiono abbastanza sorprendenti.

Partiamo dai primi elementi:

  • possesso nostro per 56 a 44 (margine non tanto grande, ma forse ha inciso… la partita di domenica prossima),
  • tiri verso la porta 12 a 4 per noi,
  • ma tiri in porta solo 5 a 4 per noi (più un palo),
  • passaggi riusciti 501 a 390 per noi,
  • e percentuale di passaggiu riusciti 91% a 89%, sempre per noi,
  • corner 6 a 3,
  • cross riusciti 2 (18% del totale), contro 1 (9%),
  • xG 219 a 150, valore in linea con il risultato.

Poi ci sono altri dati:

  • tackle vinti 10 a 3 per noi,
  • duelli vinti 38 a 25 sempre per noi,
  • nei duelli aerei abbiamo prevalso nel 67% dei casi e nei duelli a terra nel 59%.

Infine, udite udite, a noi sono riusciti 11 dribbling, agli olandesi solo sette.

Un sito straniero specializzato in statistiche dà anche i punteggi ‘meritati’ dai giocatori sulla base solo di dati misurabili.

Riporto la graduatoria che ne scaturisce per pura curiosità:

  • Thuram 8,4
  • Miki 8,2
  • (Moder)
  • Carlos 8
  • Calha 7,6
  • e… Taremi 7,5

Come Frattesi e appena meglio di Dumfries, Pavard, Bisseck, Bastoni e Acerbi.

C’è anche una classifica che somma xG+xA (gol attesi + assist attesi).

Il primo è Chala: 0,80, davanti a Moder, a Thuram 0,68 a… Taremi 0,49.

Con Miki solo a 0,37.

L’ho riportata solo per curiosità perché mostra come tutti questi dati nel calcio vadano molto… interpretati.

Presumo ad esempio che il buon punteggio di Taremi derivi…da un suo errore:  la palla gol che ha avuto è infatti un notevole xG e questo lo premia.

Non importa se poi l’ha sbagliata.

Un altro dato interessante riguarda l’insieme delle azioni difensive (intercetto, recupero, contrasto duelli aerei e a terra tackle, ecc):

Ebbene, ecco la graduatoria per le prima posizioni:

  • Dumfries 10,
  • Bisseck e Beelen 8
  • Miki e Hancko 7
  • Chala 6
  • Carlos, Acerbi, Pavard 4.

Per quanto riguarda le azioni di attacco, Thuram ha tirato 3 volte, con una percentuale di tiri nello specchio del 33% (ma uno è finito sul palo), Miki e Carlos hanno il 50%, con due tentativi.

A Marcus sono riusciti due dribbling (100%) come a Miki e Carlos.

Poi vengono Dumfries e Bisseck con un dribbling su due.

Come dicevo molti di questi dati sono pure curiosità, ma l’insieme degli stessi, oltre alle impressioni visive, ci consegnano la speranza di un’Inter che, anche grazie al rientro di qualche titolare, può affrontare la fase decisiva e più dura della stagione con la possibilità (non la certezza) di continuare a ben figurare.

Pagelle

Sommer:

non particolarmente impegnato, se la sbriga bene con i piedi, pur facendo venire qualche rischio di coccolone. Conferma la tendenza a non bloccare i palloni.

6

Pavard:

attento nelle chiusure e disponibile con giudizio ad appoggiare l’azione offensiva

6

Acerbi:

annulla facilmente Ueda, suo avversario diretto.

Avrà un compito ben più difficile sia a Bergamo sia contro Harry Kane.

6.5

(Cocchi:

qualche minuto per prendere confidenza con la prima squadra.

s.v.)

Bisseck:

ha l’avversario più difficile, ma presto gli prende le misure e lo sovrasta. Bene anche da centrale.

7

Dumfries:

inaugura la fascia da capitano (provvisorio) con una prestazione ancora una volta debordante per fisicità e continuità.

7

Frattesi:

ci mette tutto quello che ha e la sua prestazione si può considerare complessivamente positiva: sempre bene nell’inserimento, appare leggermente più efficace nelle chiusure e nella manovra.

6

(Berenbruch:

qualche minuto come il compagno Cocchi, che ha un anno in meno, ma ‘Bere’ riesce anche a far vedere qualche giocata di personalità.

s.v.)

Calhanoglu:

incomprensibile, per un giocatore della sua esperienza internazionale, la ‘leggerezza’ con cui interviene causando il rigore.

Per il resto la solita ‘guida’ da pilota di formula uno e la solita freddezza nell’esecuzione del calcio di rigore.

7-

(Asllani:

perde un contrasto e deve spendere il fallo da cartellino giallo.

Peccato perché per il resto, senza nessun acuto, non aveva demeritato.

6 di incoraggiamento)

Mkhitaryan:

invece che giudicarne la prestazione, lascio parlare le cifre:

73 tocchi; 92% di passaggi riusciti, 5 su 5 i lanci lunghi riusciti;  2 occasioni da gol procuratesi, zero palloni persi; 3 su 4 i contrasti vinti, 9 palloni recuperati.

7.5

Carlos:

ho letto giudizi non del tutto positivi, ma a me è piaciuto moltissimo. Ci ha messo tanta quantità e anche una dose non disprezzabile di qualità.

Certo non sempre ci sono avversari che si possono annullare completamente.

6/7

(Bastoni:

una mezz’ora per far vedere chi è il miglior braccetto di sinistra d’Europa.

6.5)

Taremi:

ha il merito di conquistarsi il rigore con un pressing vincente sul difensore, ma sembra ancora troppo timido sia nei contrasti sia in fase conclusiva.

Nel finale i compagni cercano in ogni modo di farlo segnare…

5.5

Thuram:

quando si scatena, caviglia sana o ancora dolorante, è incontenibile.

I difensori olandesi se lo ricorderanno a lungo.

Gol strepitoso e fondamentale e poi un palo clamoroso.

7.5

(Arnautovic:

entra a risultato acquisito e fa il suo, senza particolari acuti.

6)

All. Inzaghi:

non ho più parole per celebrare la bravura di questo mister capace di guidare la squadra al meglio fra mille difficoltà e inconvenienti.

7

Luciano Da Vite

36 pensieri riguardo “L’ottobello: Inter – Feyenoord 2-1

  1. (riporto dai commenti al post precedente)

    Parere chiaramente del tutto personale, siamo a Marzo, Taremi non ha MAI dato l’idea che potesse essere adeguato per una squadra di vertice della serie A. Io non lo conoscevo, non discuto che sia stato un campione o cmq un giocatore valido.
    Pero’ da quando e’ con noi, a parte le amichevoli estive con le squadre valligiane, e’ sempre stato “nullo” . Si vede che vorrebbe, ma non riesce, si percepisce la sua frustrazione, ma, basta, spiace dirlo, il suo contributo alla squadra e’ veramente meno che mediocre. Contentissimo per il passaggio del turno, ieri qualificazione mai in bilico, per fortuna “la pazza Inter” ha preso almeno un turno di riposo.
    Ultimamente l’ho spesso criticato (ritengo a ragione), ma ieri super-Mkhitaryan ! E’ un piacere vederlo giocare cosi’.
    Peccato per l’ennesimo tiro sballato, ma va bene, ci puo’ stare.
    Dopo la ns partita, ho visto i supplementari e rigori di Liverpool-PSG. Devo dire che quest’anno il PSG e’ squadra, non e’ una collezione di super-figurine capricciose e viziate. Donnarumma coi piedi e’ un disastro, anche sulle uscite non eccelle. Ma i rigori sono davvero il suo pane, e’ una garanzia . Stasera tifo Cholo, vediamo se riesce nel miracolo …

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  2. Se non vuole lasciare le posizioni di prestigio conquistate in Europa l’Inter deve cominciare a rinnovarsi prendendo giocatori veri (quindi che costino). Non è necessario fare tutto subito perché fortunatamente il gruppo portante non è composto da giocatori anziani, tranne Mikhi e Acerbi, ma un paio di forti all’anno, più qualche giovane servono assolutamente. per quest’anno le urgenze sono appunto i due citati e una punta di spessore, capace di essere davvero un’alternativa ai due titolari.

    Sucic dovrebbe essere il giovane che sostituisce eventualmente Frattesi. Sarebbe bello se Paz sostituisse Mikhi (che potrebbe restare, ma io…vorrei tutto), Per l’attacco i nomi che si fanno sono buoni, a mio parere (Castro, David). In difesa mi piace Glia, ma anche Beukema.

    Ma difensore e centrocampista vanno scelti bene: non devono essere solo bravi giocatori, ma potenziali leader, ‘direttori’ di gioco come i due che sostituiranno.

    Poi mi piace anche Frendrup, se dovesse partire Asllani..

    Non mi dite che un giocatore forte non viene a fare il terzo: io parlo di rotazioni reali: quindi di tre punte titolari.

    Poi vorrei che Pio fosse dato in prestito con diritto di riscatto per noi a una squadra media di serie a

    Ecco, se oaktree fa una campagna più o meno così, divento…un loro tifoso

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  3. Beh, Luciano, come scritto spesso, quest’estate – visti i pesanti contratti in scadenza – è proprio quello il tipo di mercato che possiamo fare. Ecco, al contrario, se non venisse fatto inizierei a criticarli fortemente proprio perché il bilancio ci permetterà acquisti del genere.

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  4. Sono curioso di capire se le risorse disponibili verranno concentrate su 2/3 profili oppure si procederà con un ricambio più ampio. In questo secondo caso mi aspetto più acquisti stile bilan, ovvero giocatori intorno ai 20 milioni.

    Credo dipenderà dalla volontà o meno di rinnovare i senatori in scadenza: se molti di essi verranno cofnermato per un ultimo ballo allora ci si potrà concentrare su 2/3 rinforzi. In caso di tagli più diffusi, allora occorrerrà “spalmare” gli acquisti

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  5. Come mai Luciano pensi che avere Pio in prima squadra l’anno prossimo (campionato, coppa Italia, CL) non sia positivo?
    Pensi che se quest’anno avessimo avuto “un Pio dell’anno prossimo” (quindi con l’esperienza di un bel campionato di serie B con la squadra in lotta per la promozione) non avrebbe avuto spazio ? A me sembra che come tipo di giocatore possa sposarsi bene col gioco di Inzaghi. Ha 20 anni, e’ messo bene fisicamente, ha cmq gia’ fatto un paio di campionati di B. Alla squadra servono due attaccanti riserve vere (non alla Correa, Taremi e Arna), per uno spenderei soldi, per me l’altro sarebbe Pio.
    E’ un rischio (per lui e per l’Inter), ma i soldi li userei dove al momento ho meno soluzioni potenziali “in casa”.

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  6. Ci sono tante questioni da valutare, Becca, secondo me. La priorità è sicuramente avere una terza punta del livello delle prime due o quasi: quindi Castro David o Guler sulla carta andrebbero bene. Sulla carta, perché tutti eravamo contenti di avere strappato Taremi al Milan: poi parla il campo.

    A parte questo penso che o hai 4 attaccanti di prima scelta, o ne hai tre di prima scelta e due giovani. La decisione coinvolge vari aspetti.

    Prima di tutto bisogna vedere se riusciamo a vendere Taremi (Arna credo sia a fine contratto, come , spero, Correa).

    Il discorso su Pio è una conseguenza dell’assetto sugli altri tre o quattro. Teoricamente potrebbe anche restare, ma se poi giocasse poco non so quanto converrebbe alla sua crescita, rispetto per esempio al fare un anno in prestito, che so, al Bologna, giocando sempre.

    Giocare nello Spezia in B o giocare nell’Inter è molto diverso, un passaggio intermedio potrebbe giovargli.

    Ho tantissima fiducia in Pio e se l’Inter decidesse di tenerlo come quarto per il livello raggiunto e non perché non può spendere ne sarei felice. Mi affido alla loro valutazione, purché, ripeto sia esclusivamente tecnica e non…finanziaria

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  7. articolo interessantissimo. Molto chiaro per quanto riguarda le metodologie di calcolo. Speriamo che le cifre utilizzate siano realistiche.

    Immaginiamo un altro scenario: essendo giocatori molto forti ed esistendo società molto più potenti come risorse finanziarie, il costo del loro cartellino salga a 80 milioni cadauno, in contanti. E che loro, con un cartellino che vale 80 milioni non si accontentino di un quinquennale a due milioni, ma ne chiedano, che so, 4 inizialmente per arrivare a 8 a fine contratto.

    Che potrebbe fare l’Inter? andare su giovani scommesse, meno costose ma più rischiose. Anche perché ci sono da sostituire con giocatori all’altezza anche Mikhi (penso lo sostituirebbe Paz) e almeno Acerbi, se non anche De vrji

    Ora, ovviamente, da interista, mi auguro che le cifre…auspicate corrispondano a quelle reali e che i giocatori citati arrivino davevro con quei costi. o anche con altri costi. A me interessa avere una squadra sempre più forte

    Una domanda a chi vuole rispondere: preferireste Guler o Castro? Guler in nazionale mi aveva impressionato moltissimo. Ma giocava da punta centrale. Mi dicono che al Real fatichi, anche per la concorrenza e venga schierato prevalentemente da esterno. Castro, per quel che sembra me ha un rendimento più ‘sicuro’: gioca già nel nostro campionato ma forse Guler in prospettiva può raggiungere vette maggiori

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  8. Credo nel mondo ci siano altri Guler o Castro che, peraltro, da noi partirebbe in panca.

    Ripeto, aldilà dei nomi è impressionante come finanziariamente ci sia spazio per spendere 70 mn di cartellino a fronte di due uscite di giocatori marginali da cui si incassa zero.

    Ecco perché i giocatori maturi per me rappresentano un rischio ancora più grande di investimenti su profili più futuribili (che non vuole dire per forza 19enni): se li sbagli sei ingessato per tanti, tanti soldi.

    Ma credo la cosa, a quanto si legge, sia ora nota e la strategia ne terrà conto

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  9. Alla fine torniamo sempre li: se devi sostituire tanti giocatori, ovvio che le cose si complichino.

    Ecco perchè un occhio ad un bilanciamento sulla futuribilità dei prosetti è, amio avviso, sembre bene darlo

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  10. Intanto la strategia precedente ha dato ottimi risultati sportivi. Quella futura…si vedrà.

    Io resto ai fatti. la proprieà precedente ha detto a marotta: devi guadagnare soldi dal mercato e abbassare il monte ingaggi. Contemporaneamente devi cercare di restare competititvo.

    Lui ha fatto delle scelte che hanno pagato sia in termini di riduzione del deficit annuale, sia in termini di risultati sportivi. E lo ha fatto puntando sui parametri zero.

    Poi è chiaro che tutti siamo contenti se si possono prendere giocatori molto forti e giovani

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  11. Assolutamente d’accordo cn il giornalista T. Palmeri.

    E per mercato vero si intende la possibilità di fare investimenti a prescindere delle cessioni. Perché è sempre meglio ricordarlo, negli ultimi 4 anni, ovvero tutti quelli di Simone Inzaghi, l’Inter ha potuto solo andare o per svincolati, o investendo solo dopo aver venduto pedine preziose. E in entrambi i casi ha fatto un capolavoro.

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  12. Intanto oggi a Interello sia U16 sia U15 hanno vinto contro il Como con lo stesso risultato: 2-0

    In etnrambe le categorie il Como è squadra di alta classifica e addirittura con gli u15 all’andata ci aveva sconfitti.

    Con questi successi le due squadre mantengono ovviamente la vetta della classifica

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  13. Al di là dello stop del Napoli, sono contento per i titoli positivi nei confronti di Radu. L’errore col Bologna fu sicuramente decisivo per il risultato finale e nel calcio come nella vita purtroppo nessuno ti perdona niente. Mi auguro per lui questo sia un nuovo inizio.

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  14. contro un arbitro vergognoso strepitosa partita di tutti contro un ottima atalanta….nonostante la coppa…ma di Barella c’è n’è uno solo. Anima mente cuore e gamba ovunque…..tutti straordinari…menzione di merito per Carlos Augusto, solido in marcatura e sempre pronto alla transizione. Di testa è straordinario, una riserva di grande sostanza

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  15. Vittoria spaziale.

    Non ci avrei messo un euro, invece magicamente abbiamo giocato con enorme intensità grazie ad una condizione atletica che pare ritrovata

    Tanto bravi quanto ridicola piattina Gasp: un giocatore prima manda a quel paese arbitro e poi lo applaude…e ti lamenti del doppio giallo? Pazzesco

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  16. Sarà che sono sempre ottimista, ma mi chiedo cos’altro dovrebbe fare questo gruppo per far sì che i tifosi credano in loro un po’ di più. Leggo sempre tanto scetticismo, poi guardo la classifica e siamo primi. In Champions ai quarti di finale dopo un girone eliminatorio giocato alla grande e degli ottavi passati agevolmente. In semifinale di Coppa Italia. Come dice il mister: nello sport ci sta che alla fine non si vinca nulla, ma questo gruppo (dirigenza, staff tecnico e giocatori) ha dimostrato ampiamente di meritare fiducia (a mio avviso, tanta fiducia).
    Spero di vincere qualcosa, realisticamente lo scudetto, perché alla fine esulta chi vince, ma se dovessimo andare ancora avanti in Champions (da dove arrivano soldi veri, non come in Serie A), lavorando bene nel mercato estivo, potremmo davvero porre le basi per iniziare un nuovo ciclo (o continuare questo, se preferite).

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  17. Ancora una volta stranamente concordo.

    La mia stima per tutto il gruppo è totale. e ho sempre sostenuto che vincere è bellissimo, ma anche se non vincessimo una stagione così resterà nella storia e nei cuori di tutti gli interisti. Volevo anch’io come hai fatto tu sottolineare le parole di Inzaghi; lo sport è questo: si lotta sempre per cincere, sapendo che si può anche perdere. essere L’Inter vuol dire proprio questo.

    La mia non era mancanza di fiducia nel gruppo, ma tiore che anche un insieme così forte, con tanti infortuni e tantissime partite sempre da giocare alla morte potesse avvertire una qualche flessione.

    Se fanno il miracolo e, vicendo o non vincendo, arrivano fino in fondo, meritano festeggimentei come quelli della seconda stella.

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  18. Ho finito il post. ora devo uscire, al ritorno lo rileggo (è un po’ lungo perché ho visto 5 partite) e conto di inviarlo per le 19-19.30

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  19. Io non ci avrei messo un euro perchè fisicamente la squadra mi dava l’impressione di non essere brillante.

    Aggiungiamoci infortuni in serie, calendario intasato e un avversario in salute, forte e riposato.

    Ovviamente strafelice di essermi sbagliato.

    Tuttavia anche aprile rpesente un numero di partite folli…coppa Italia potevano spostarlo più avanti, mortacci loro….

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  20. Certo, però sfido chiunque a trovare un squadra al mondo che nel giro di 9 mesi non abbia un calo atletico/fisico… È normale, ma spesso si leggono (non qui dove invece mi sembra più scaramanzia che altro) previsioni catastrofiche non appena accade, dimenticando appunto che non giocano dei robot. Ieri ho visto la squadra tornare a correre e a essere molto presente sia con la testa che col fisico, se ci stessimo riprendendo sarebbe dura per tutti. E se anche non fossimo in ripresa atletica, sarà dura ugualmente per gli altri perché, come detto, abbiamo un gruppo TOP!

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  21. Una sola cosa sul “vetusto” Acerbi: sostituirlo sarà l’operazione più complicata degli ultimi anni. Quando sta bene, nell’1vs1, è dominante come i migliori che ricordo aver visto con la nostra maglia. Dico un’eresia ma se trovassimo un accordo, magari al ribasso rispetto alle cifre attuali (comunque fisicamente ha dimostrato i normali segni del tempo), lo terrei ancora un anno.

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  22. rileggendo attentamente le dichiarazioni rilasciate a fcinternews da Giuffredi, agente di Seba. si…intravede il motivo delle eccessive difficoltà che un talento straordinario come Seba ha incontrato sino ad ora. Difficoltà che non sono tecniche (nelle giovanili dell’Inter non ho mai visto un attaccant così tecnico, né atletiche.

    Quanto a Pio, il mio sogno è che fra un paio d’anni lui e, purtroppo, Camarda siano gli attaccanti della nazionale .

    E dietro stanno arrivando tre attaccanti che promettono di diventare i nuovi lamin yamal. Purtroppo non sono dell’Inter, ma uno del Milan, uno dell’Atalanta e uno della juve.

    Poi la strada è lunga e magari certe posizioni si ribaltano…

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  23. Luciano, riprenderesti Seba? Potrebbe secondo te avere un ruolo nell’Inter dell’anno prossimo? Parlo su di un piano teorico, non so se ci sia l’idea di riprenderlo ovviamente.

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  24. Emiliano, premetto che non sono attendibile, perché quando vedi negli anni un ragazzino fare cose meravigliose, diventi un suo tifoso per sempre.

    credo di non aver mai visto a livello di giovanili giocatori con la classe di seba dai tempi di Totti e Del Piero.

    De Pieri che è forse il più tecnico dei nostri attaccati attuali, sinceramente non lo avvicina. Il problema è che non basta essere tecnici e neppure abbastanza veloci e avere una buona altezza per essere certi di diventare un giocatore da Inter: servono anche forza muscolare e ‘testa’. Le due cose che mancavano a Seba e che invece possiede Pio, meno tecnico del fratello.

    io non ha il dribbling e l’estro di Seba, ma dispone di una tecnica eccezionale nel ricevere palla, anche marcato stretto e darla di rima al compagno che si trova nella posizione ottimale.

    Inoltre ha una tecnica straordinaria nel colpire di testa.

    Quindi si, lo riprenderei perché ha già fatto bene in serie a e perché vorrei verificare l’entità dei progressi compiuti nei due settori in cui doveva crescere

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  25. Ho fatto un po’ di caos alternandomi a parlare di Pio e di Seba.

    Spero si capisca ugualmente.

    Sintetizzo:

    Pio non lo cederei mai, Seba lo riprenderei volentieri, per quella miseria che ci darebbe l’Empoli saremmo sempre pronti a rivenderlo guadagnandoci parecchio

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  26. https://www.fcinternews.it/in-primo-piano/marotta-rinnovo-inzaghi-ci-sono-i-presupposti-ormai-non-si-puo-piu-spendere-tanto-per-i-calciatori-977903

    Lucido commento di marotta in cui ribadisce per l’ennesima volta come l’Italia tutta (i gobbi preferirei non considerarli italiani) debba fare i conti con limiti economici rispetto ad altri campionati: quindi si può scegliere di tenere il proprio nucleo limitando il player trading ma avendo relativamente minore potenza di fuoco sul mercato, oppure spingere di player trading che significa si avere più soldi da spendere sul mercato ma anche cedere i migliori allorquando eclamano stipendi fuori parametro.

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