Supercoppa Italiana: Inter – Atalanta 2-0

Ieri ha avuto ragione Inzaghi, che ha schierato la formazione migliore dal primo minuto, nelle prossime settimane vedremo se a gioco lungo avrà avuto ragione Gasp a far riposare tanti titolari.

La partita di ieri infatti a mio parere ha dimostrato che l’Atalanta dispone di un parco ‘riserve’ che, almeno a giudizio del suo allenatore (ma anche… secondo me), è affidabile almeno quanto il nostro.

Il lavoro di Inzaghi, se la mia tesi è giusta, ne esce ulteriormente rafforzato.

Noi siamo l’Inter e non possiamo evitare di giocarci tutte le nostre chance nella semifinale di una coppa che, come è stato scritto e detto autorevolmente, ha poca importanza solo… per chi non la vince.

L’Atalanta è prima in classifica, vede la possibilità di un traguardo che nobiliterebbe tutta la sua storia e non può metterlo a rischio spremendo oltre misura i giocatori che lavorano per questo obiettivo storico.

Ma i bergamaschi avevano perso per 4-0 in campionato e non avrebbero potuto rischiare figuracce sconvolgenti, come sarebbe accaduto se le ‘riserve’ impiegate dall’inizio non fossero state quasi dello stesso livello dei titolari.

Questo Gasp lo sapeva, ovviamente e per questo ha potuto rischiare.

Sì, perché gli orobici tra infortunati e scelte del mister hanno dovuto rinunciare a Djimsiti, Ederson, Pasalic, Bellanova, De Ketelaere, Lookman, Retegui e Scamacca (non considero Toloi e Cuadrado che quest’anno non sono titolari).

Eppure il primo tempo è finito 0-0 e nel secondo la partita l’ha sbloccata un episodio che Gasp e Sergio (entrambi animati da furore anti interista, sia pure per motivi diversi) definiscono clamoroso.

In realtà si tratta di un episodio sfortunato come in una partita ne capitano diversi: due giocatori saltano su un cross a stretto contatto, colpisce l’interista e probabilmente l’avversario non la tocca, ma l’arbitro vede una deviazione. A occhio nudo è difficile dire se la decisione sia corretta o meno.

Si tratta di una valutazione discutibile come in una partita ne accadono diverse. Ma in sé non decisiva, come lo sarebbe un rigore non visto, ad esempio.

La sfortuna dell’Atalanta sta nel fatto che proprio sul corner conseguente Dumfries realizza un gran gol.

Non c’è altro a cui attaccarsi perché il gol è regolarissimo e il fuori gioco di De Ketelaere ineccepibile, a norma di regolamento.

Per altro ho sempre detto che questi fuori gioco, sia quando ci hanno ‘puniti’, sia quando ci hanno ‘premiati’ li considero assurdi e non cambio idea.

Per me, secondo lo spirito del gioco dovrebbe rilevarsi la posizione di offside solo se c’è luce tra i corpi, arti e testa esclusi.

Ma il regolamento è questo ed è stato applicato correttamente. Molte volte ha punito anche noi. Ma si gioca con queste regole e i giocatori (e gli allenatori) lo sanno.

Ritornando al calcio giocato, l’Atalanta con tante riserve è stata messa sotto abbastanza nettamente dall’Inter, come è naturale.

I bergamaschi nel primo tempo non sono mai stati pericolosi, se non per un banale errore di Bastoni che Scalvini non è stato in grado di sfruttare.

L’Inter ha creato diverse occasioni, ma gli errori di mira degli attaccanti, la bravura di un eccezionale Carnesecchi e anche un po’ di sfortuna hanno impedito di concretizzare quanto costruito.

  • Già al 1′ Lautaro per due volte e poi Miki non riescono a ‘chiudere’ situazioni molto favorevoli.
  • Al 10′ ancora Lautaro conclude da distanza ravvicinata, ma Carnesecchi compie una vera prodezza e sulla ribattuta Bisseck manda alto.
  • Dopo la conclusione fiacca di Scalvini, di testa, conseguente all’errore di Bastoni (19′), l’Atalanta non si vede più.
  • Al 22′ doppio intervento, ancora strepitoso, di Carnesecchi, prima su Lauti, poi su Dima.
  • Al 24′ Bisseck di testa serve Lauti in area, ma la conclusione del Toro termina a lato di poco.
  • Al 38′ azione Miki – Thuram – Lautaro: l’argentino calcia ancora a lato
  • 42′ Lauti di tacco libera Dumfries a 4 metri dalla porta. Ruggeri da dietro entra in contatto e Dum finisce a terra.

L’arbitro giudica non sufficiente l’intensità del contatto, come in un episodio simile deciderà sul contatto ancora tra Dum e un atalantino nell’episodio del primo gol.

Sull’analisi del primo tempo credo non ci possano essere dubbi: molte occasioni per noi e per loro solo il debole colpo di testa di Scalvini.

Del resto il loro centravanti, Zaniolo, si è fatto notare quasi solo per un paio di importanti e profondi recuperi, fino ai limiti della sua area.

Offensivamente, zero.

Inizia la ripresa, con una conclusione pericolosa di Dima, deviata e, subito dopo c’è il corner per l’Inter contestato: Bisseck prevale di testa su Hien e l’impressione è che la palla prima di uscire venga sfiorata dall’atalantino.

Chiffi assegna l’angolo e il var non può intervenire a norma di regolamento. La moviola poi sembra indicare che non c’è stato il tocco del bergamasco.

Sullo sviluppo dell’azione di angolo, dopo che diversi giocatori hanno toccato la palla, viene il gol di Dumfries in rovesciata.

A questo punto Gasp fa entrare solo… De Ketelaere, Ederson e Lookman.

In particolare Ederson si rivelerà insidiosissimo, con una serie di progressioni inarrestabili che creano qualche scompiglio.

Al 62′ però c’è lo strepitoso secondo gol di Dumfries a coronamento di una splendida azione in ripartenza.

Gasp inserisce anche Djimsiti.

La partita è cambiata: ora l’Atalanta preme con i suoi uomini di peso tutti in campo.

In questo modo crea qualche pericolo ma si offre alle ripartenze dei nostri, per fortuna dei bergamaschi imprecise prima con Bastoni, poi con Bisseck, servito da Dimarco.

Al 70′ Lauti, servito magistralmente da Dima e solissimo davanti a Carnesecchi si fa incredibilmente deviare il tiro.

Gol sbagliato, gol subito? Quasi. Perché la rete di Ederson, a norma di regolamento viene annullata per fuori gioco di De Ketelaere.

Nei minuti finali ancora occasioni in ripartenza per l’Inter, intervallate dalla seconda occasione da gol dell’Atalanta (dopo il colpo di testa di Scalvini nel primo tempo) con la doppia grandiosa parata di Sommer sulle conclusioni ravvicinate di Djimsiti e Lookman.

La partita finisce.

Il computo delle occasioni, nell’immediatezza visiva dà ragione a Inzaghi che sostiene:

“I ragazzi sono stati bravissimi, non c’è stata partita contro un avversario di assoluto valore che però ha trovato una grande Inter che ha approcciato benissimo entrambi i due tempi.”

Diciamo che io, senza essere catastrofista come… Sergio, sarei stato meno ‘trionfalista’.

Perché se è vero che le occasioni sono state circa 10 a 2 per noi, è anche vero che i bergamaschi per un’ora hanno giocato imbottiti di riserve, che sostituivano anche uomini chiave.

Per capire l’importanza del turn over praticato dai bergamaschi basterebbe forse citare questo dato:

Charles De Ketelaere è il giocatore di Serie A che ha chiuso il 2024 con più partecipazioni a gol considerando tutte le competizioni, ben 36 (20 reti e 16 assist); alle sue spalle c’è compagno di squadra all’Atalanta Ademola Lookman (34: 22 reti e 12 assist)”.

E’ anche vero, d’altra parte, che spesso, se non concretizzi, le partite vengono decise da episodi che in questo caso ci hanno detto bene (il gol scaturito dopo un corner probabilmente inesistente, il loro gol in fuori gioco di pochissimi centimetri che di sicuro non sono stati determinanti…).

Il disegno di Gasp era chiaro: risparmiare gli uomini migliori per il campionato, confidare nel fatto che le ‘riserve’ per il loro valore sarebbero riuscite a tenere in partita la squadra per un’oretta circa e poi provare a dare il colpo di grazia mettendo i campioni, freschi, per l’assalto finale.

Adesso in campionato avrà il vantaggio di tempi di recupero più lunghi e di avere i big più freschi.

L’infortunio di Thuram è un piccolo campanello di allarme, perché noi dietro… Scamacca, non abbiamo il capocannoniere Retegui, ma Arna, o Taremi o Correa.

I dati statistici

Sembrano confermare la superiorità dell’Inter, che però, almeno per le fredde cifre non apparirebbe così netta com percepito credo da tutti.

Il motivo a mio parere può essere spiegato in parte con il fatto che non disponiamo del dato sulle occasioni da gol.

Per le statistiche, ad esempio, uno spiovente da 40 metri parato è solo un tiro parato, proprio come la conclusione ravvicinata deviata miracolosamente dal portiere o la conclusione da posizione favorevole finita fuori di un soffio.

Per quanto concerne il possesso palla che risulta abbastanza in equilibrio (52 a 48 per noi) bisognerebbe avere i riferimenti alle diverse fasi del match

Se per quanto riguarda i tiri verso la porta la differenza è abbastanza netta (21 a 15 per noi), i tiri in porta sono 6 a 3 per noi: il doppio, ma ancora una volta se ci riferissimo ai tiri davvero pericolosi il divario sarebbe più netto.

Il dato dei tiri scoccati da dentro l’area, 16 a 10 sembrerebbe confermare questa ‘lettura’

Significativo il dato sui falli: 8 commessi da noi contro 14 degli atalantini: sembra evidente che gli avversari abbiano cercato di rispondere con una maggiore aggressività alla nostra superiorità tecnica e in alcuni casi di corsa.

Un’altra curiosità: loro avrebbero crossato più di noi (24 a 11) ma i nostri cross sono andati a buon fine nel 55% dei casi, i loro solo nel 38%

Il dato dell’xG: 2,86 per noi, contro 2,48 per loro confermerebbe la legittimità della vittoria ma sembra anche evidenziare che la supremazia non è stata così netta come percepito.

Comunque adesso la partita è alle spalle, i nostri hanno fornito un’altra sostanziosa ma logorante prestazione e adesso avranno un altro match durissimo perché l’Inter non è l’Atalanta e non può permettersi di snobbare una coppa.

Gli avversari invece sono già a casa, a riposare e a preparare il prossimo match di campionato in tutta tranquillità: hanno l’occasione di ripetere l’impresa riuscita anni fa al Verona e al Cagliari e tutta la loro storia ne verrebbe nobilitata.

Le pagelle

Sommer:

per quasi 90′ una sola parata , facile, su colpo di testa centrale e debole di Scalvini.

Nel finale, sul 2-0 respinge con eccezionale reattività il doppio colpo di testa ravvicinasto prima di Djimsiti e poi di Lookman.

7

Bisseck:

sempre più padrone del ruolo. Impeccabile in fase difensiva, quando spinge o si porta in area sui calci piazzati diventa un fattore. Suo l’assist per il primo gol di Dumfries.

7

de Vrij:

al solito, comanda la difesa in modo sontuoso. Il suo uomo dovrebbe essere Zaniolo che ovviamente svaria per portarlo fuorizona, ma lui presidia l’area con autorevolezza.

Quando entrano i big atalantini la vita si fa più dura, ma lui non concede nulla.

6.5

Bastoni:

altra partita impeccabile, in entrambe le fasi, se si eccettua il rinvio di testa sbagliato con la palla che finisce a Scalvini a pochi metri da Sommer. Fortunatamente l’atalantino colpisce di testa da fermo e non riesce a dare velocità e angolazione.

6.5

Carlos Augusto:

25 minuti giocati con attenzione e sostanza. Splendido il recupero su De Ketelaere lanciato in porta.

6.5

Dumfries:

nel primo tempo ha una importante palla gol che non riesce a sfruttare per un mezzo fallo da rigore subito. Nella ripresa si scatena con due gol da grande bomber. Nel mezzo una prestazione di assoluto livello.

MVP.

8

Barella:

ci mette il solito brio, per ritmo intensità e mobilità è inarrivabile. Sbaglia un paio di appoggi, ma quando corri tanto non puoi essere sempre lucido. Lui comunque lo è quando pesca benissimo Dimarco nell’azione dels econdo gol.

6.5

Frattesi:

una decina di minuti nel finale per aggiungere al centro campo grinta e freschezza.

s.v.

Calhanoglu:

dominatore del centrocampo, guida la squadra nelle due fasi da play di grande valore ed esperienza.

Non sbaglia una partita.

7

Asllani:

circa 25 minuti con la responsabilità di sostituire il Calha.

Non ha la personalità né la forza del turco, ma  possiede un buon palleggio che serve per smorzare i ritmi e condurre in porto la vittoria.

6

Mkhitaryan:

solita prestazione di enorme qualità. Abile nel farsi trovare tra le linee come nel ‘leggere’ in anticipo le linee di gioco degli avversari, quando si spinge in avanti è sempre pericoloso e nel primo tempo solo un grande recupero di Zappacosta gli toglie la gioia del gol. In occasione del secondo gol è lui che ruba palla e innesca la transizione offensiva.

7

Dimarco:

spina nel fianco dei bergamaschi sulla fascia sinistra, nel primo tempo sfiora il gol, negatogli ancora da Carnesecchi.

Lavora ottimi palloni e nell’occasione del secondo gol serve un gran pallone per Taremi che riesce a servire Dumfries per il secondo gol.

Nel finale potrebbe segnare, ma preferisce servire Lauti.

6.5

Darmian:

un quarto d’ora scarso per mettere al sicuro il risultato.

s.v.

Thuram:

già al primo minuto attacca la profondità con una progressione irresistibile. Lavora molto ma non ha grandi occasioni per segnare, come  invece capita a Lauti.

Speriamo che l’infortunio si di poca entità, perché è uno dei giocatori indispensabili.

6

Taremi:

lontano dalla porta ha qualità e la mette al servizio della squadra. Purtroppo quando si avvicina all’area perde incisività  e non ha la necessaria potenza.

5.5

Lautaro:

sbaglia 4 gol (qualcuno per la verità glielo neutralizza Carnesecchi con grandi interventi). Per me uno che in una semifinale, contro una squadra forte si procura 4 palle gol non può prendere un voto negativo, anche se non realizza. In più lui gioca benissimo per la squadra. Qualcuno ha scritto: l’Inter è la squadra che segna più gol con i difensori ed è proprio perché il gioco di Lauti rende possibile questo tipo di soluzioni.

6

All. Inzaghi:

non si sa più come elogiarlo per la qualità del suo lavoro. Schiera la formazione migliore ed è un rischio, la cui opportunità si valuterà nelle prossime partite.

Ma lui è l’allenatore dell’Inter e non può affrontare una semifinale schierando molte alternative ai titolari.

7

Luciano Da Vite

90 pensieri riguardo “Supercoppa Italiana: Inter – Atalanta 2-0

  1. Personalmente ho trovato le scelte di formazione di Gasperini completamente sbagliate. Sei l’Atalanta, hai due coppe in bacheca in tutta la tua storia, puoi vincere la terza giocandoti al meglio DUE partite e parti con un undici sperimentale contro l’Inter? Perché immagini di poterti giocare lo scudetto? Fossimo a metà aprile potrei quasi capirlo, ma mancano ancora circa 20 partite e 4 mesi eh, mica un mese…

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  2. Mah, faccio gia’ fatica, a volte, a capire le scelte del “mio” allenatore, figurarsi quelle degli altri.
    Secondo qualche giornalista ha voluto lanciare messaggi alla proprieta’ per avere rinforzi a Gennaio.
    Mi sembrerebbe invece plausibile l’interpretazione data da Luciano. Poi le partite non sempre vanno come preparato/sperato.
    Quindi in finale ce la vedremo con i cuginastri. Bene, vediamo di rimettere subito le cose a posto, dopo l’inciampo dell’ultimo derby …

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  3. Io condivido la lettura di Luciano, avevo sentito tra l’altro la conferenza stampa di Gasperini alla vigilia (lo so, avrei potuto trovare di meglio da fare) e quindi mi ritrovo perfettamente. Adesso che poi abbia snobbato la competizione, fatto delle scelte mirate per non perdere colpi in campionato, fatto anche scelte tattiche diverse per battere (finalmente) Inzaghi e l’Inter, il risultato non cambia: sono fuori dalla competizione e lui ha perso per la settima volta consecutiva contro Inzaghi. Ovviamente non sminuisco l’avversario. Se poi hanno sminuito o sottovalutato l’impegno… Questo diciamo che è un problema loro. Io sono contento che noi non l’abbiamo fatto, non sono ossessionato dalla supercoppa, ma era una semifinale e adesso c’è una finale con in palio un trofeo, non mi strappo i panni da dosso se perdiamo, ma mi farebbe piacere vincere.

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  4. Da anni non ricordo una Primavera così avvilente. Se la proprietà vuole investire sui giovani lo dimostri. Subito. Prendendo già a gennaio tre-quattro diciottenni di assoluto spessore. Altrimenti sono solo parole

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  5. In effetti in campo si è vista la giuve primavera più scarsa degli ultimi anni. Il risultato finale indica una corsa a una mediocrità senza pari, i vinovesi avevano come unica attenuante il fatto che i migliori sono in under 23. Comunque nessuno dei 22-27 giocatori in campo sembra avere i requisiti per diventare almeno un professionista: nella generazione d’oro dei 97 e dei 2000 (che pure hanno raccolto molto meno di quanto promesso) nessuno di quelli di oggi starebbe in rosa e probabilmente sarebbero stati tagliati prima dello stop finale della primavera.

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  6. Quando la Primavera non offre giocatori su cui sperare (per esempio i Casadei, Gnonto Fabbian, Seba, Oristanio, Pirola, PIo, Ale Stabkovic, Filip Stankovic ecc)., perde interesse per me. Meglio allora guardare tra i più giovani dove i limiti possibili sono in gran part delle incognite.

    Spero si capisca quel che voglio dire.

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  7. Si capisce bene Luciano, il tuo ragionamento e il tuo scoramento.
    Che poi che senso ha pensare, direi giustamente e finalmente, a creare una U23 se continui a depotenziare gli investimenti sulle squadre che dovrebbero essere il bacino da cui attingere? Altrimenti devi spendere un sacco di soldi, comprando giocatori per l’U23, ma non mi sembra proprio che siamo in una situazione in cui si possa pensare ad una cosa del genere.
    Periodo parecchio incomprensibile sulla politica della societa’/proprieta’ riguardo al progetto generale sulle giovanili.
    Per quel poco che posso premettermi di dire da “molto fuori”.

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  8. Becca, il problema secondo sta nel fatto che noi a livello di ‘classe’ siamo nettamente superiori alla juve.Ma loro hanno più giocatori pronti atleticamente e molto più abili nel muoversi compatti: attaccano in tanti e difendono in tanti. Noi siamo sempre più lunghi.

    Però se penso che questo difetto era emerso anche con l’Under 18 lo scorso anno, mi viene il sospetto che nche il manico conti qualcosa

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  9. Non ho visto Milan juve: mi hanno detto tutti che è stata una brutta partita, quindi sono propenso a credere che dal mio punto di vista sarebbe stato un buon match, errori individuali a parte.

    ma una cosa posso dirla: una squadra che possiede tre attaccanti titolari come Pulisic Morata e Leao (e riserve come Abraham Jovic Okafor, Chuqwueze), centrocampisti come Rejinders, Bennacer, Fofana ecc) difensori come Maignan Tomori, Thiaw, Gabbia, Emerson Royal e Hernandez, NON PU0′ NON LOTTARE PER LO SCUDETTO, se ha un allenatore almeno normale.

    Perciò lunedì secondo me sarà durissima- E non lo dico per…fare gli scongiuri

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  10. Io ne ho visto solo il primo tempo, poi sono uscito a vedere un bel Film (l’Orchestra Stonata, lo consiglio a tutti, in particolare a chi ama jazz e classica). Lo definirei un primo tempo noioso, azioni abbastanza casuali, tanti errori di passaggi facili. Unico lampo il bel goal di Yildiz (il ragazzo e’ bravo, ne sappiamo qualcosa …).
    Per stassera, purtroppo ogni Derby fa storia a se, altrimenti mi sentirei piu’ tranquillo – per modo di dire :-) -.
    Visto anche Roma-Lazio di ieri sera, l’approcio alla partita fa tantissimo : puoi essere una spanna sopra agli avversari, ma se sulla palla non ci arrivi mai … Speriamo che Inzaghi riesca a caricare nel modo migliore i ragazzi, non vorrei rivedere la fotocopia del derby di andata. Sperem. Forza Inter e Buona Epifania a tutto il Blog

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  11. Assenza di Thuram pesante….quello è unico reparto in cui siamo senza cambi affidabili.

    Vediamo, io temo la loro fisicità che, anche se confusionaria, è sempre una brutta bestia da affrontare

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  12. Io non sono molto tranquillo per stasera. Ho ovviamente massima fiducia nel mister e nei giocatori, però vedo un ambiente che in generale mi appare in questo momento troppo “rilassato”. Certo non penso che Inzaghi e i nostri campioni si lascino condizionare da questo, però io non sottovaluto affatto il Milan e questa è una finale con in palio un trofeo… Francamente, poiché io non sono Gasperini (si fa per scherzare), io i trofei voglio vincerli. A parte questo… Siamo andati fin laggiù, abbiamo battuto l’Atalanta, sappiamo quanto questo peserà sul campionato, vincere secondo me è molto importante e ci può dare ulteriori certezze in un cammino anche per il resto della stagione che è complicatissimo.

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  13. D’accordo con entrambi: per me la partita, ancor più dopo l’assenza di Thuram si può sintetizzare (generalizzando) maggior classe e organizzazione contro maggior forza fisica.

    In più c’è il fattore psicologico : loro hanno 17 punti di distacco dal Napoli, sia pure con due partite in meno. Per loro il campionato penso sia andato. Dunque questa coppa può salvare una stagione. Per noi questa coppa, se la vincessimo salterebbe fuori qualcuno a dire che non conta nulla, ma se la perdessimo….rischierebbe di aver avuto ragione Gasp, che l’ha persa, ma ha giocato una partita in meno e se n’+ tornato a casa a preparare ilc ampionato almeno 4 giorni prima…

    Se poi fosse vero che il loro problema era il disaccordo di alcuni giocatori con il mister, quale successo aver vinto con il nuovo mister contro juve e Inter e aver subìto conquistato una coppa prestigiosa (perché se la vinceranno, vedrete i festeggiamenti…altro che coppetta…)

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  14. Come immaginavo senza aver visto Milan juve: se quella rossonera attuale è una squadra che non ha gioco, chissà quando…avrà un gioco. Superiore come forza i rossoneri riescono a stringere ilc ampo e a crearsi spazi secondo debbano difendere o siano in possesso.

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  15. sono d’accordo, senza tutti i problemi avuti la differenza stasera sarebbe stata di più gol. L’Inter ha giocato la partita della vita ma ha avuto di fronte una squadra strepitosa con troppe individualità superiori. Se una ha 3 giocatori forti nell’uno contro uno e l’altra zero la sconfitta in realtà è logica. Complimenti alla squadra che comunque è riuscita anche a mettere in difficoltà i rossoneri, di più non poteva fare. Considerando l’età dei giocatori questa sera, anche in assenza totale di programmazione della proprietà, la squadra a mio parere ha emesso il classico canto del cigno. Per come è arrivata la sconfitta, secondo me il crollo psicofisico arriverà anche prima del previsto: vista la rimonta di giuve e Milan, se si vuole il 4 posto bisogna investire subito, troppi giocatori logori per usura ed età.

    ASSLANI: dispiace con il ragazzo che non ha forza ritmo gamba geometrie e velocità di pensiero. È stato il peggiore in campo, adesso i responsabili gli trovino una sistemazione adeguata (tra i 20 di una squadra come il Lecce o in una forte di serie B) per non farlo diventare bersaglio di critica e tifosi

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  16. Ai gonzi stasera è andato tutto bene, come con i gobbi, era il loro week end.

    Cmq la forza atletica tende sempre a pagare: per me noi abbiamo sbagliato a lasciare spazio a Leao. In campo aperto il portoghese fa male….in spazi stretti meno.

    Poi ovvio che episodi ci hanno girato contro, a partire dal primo gol viziato da fallo su Asslani.

    Albanese cmq non mi convince: troppo poco fisicato per il calcio di oggi, soprattutto in quel ruolo.

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  17. hai dato la risposta. Per questo non è fallo, è assai poco fisicato non ha forza né resistenza, a prescindere dalle sue dubbie qualità molto nascoste

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  18. Madonna Sergio non riesco a leggerti senza innervosirmi…..veniamo da 4 coppe consecutive vinte e meritavamo pure questa, ci sono almeno tre chiamate arbitrali indegne che gridano vendetta e l’infortunio di Chala (dopo quello di Thuram) ha incasinato la nostra manovra, malgrado questo con un po’ più di precisione potevamo portarla agevolmente a casa….vediamo di restare nel mondo reale! Ma poi Sergio riesci ad analizzare un incontro evitando pregiudizi e luoghi comuni? Vatti a rivedere gli highlights e poi riformula ti prego.

    su una cosa in particolare in questi ultimi tempi inizio ad essere d’accordo con Luciano…..sono un paio di anni ormai che non facciamo un mercato reale fatto con soldi veri mentre gli altri hanno comprato gente nuova per lo più giovani o hanno cambiato gente scarsa con altri più forti….avevamo scavato un bel solco tra noi e gli altri, ma migliorare il bilancio alla fine ha pesato sulla composizione e sul valore della nostra rosa e inoltre alcuni dei nuovi non sono riusciti ad entrare nei meccanismi di gioco come sperato e non sembrano all’altezza dei titolari.

    la mia speranza come dopo il derby di andata ė che questa sconfitta scuota l’ambiente e ci permetta un altro filotto di risultati positivi che portino di nuovo consapevolezza nei propri mezzi…certo che se continuano gli infortuni si fa dura. Comunque non siamo fuori da niente, dobbiamo crederci.

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  19. Fallo era cmq netto. Certo,,lui non ha forza per proteggere palla e rendere fallo più evidente.

    Io però sono da lui deluso, non solo per stasera, da prestazioni sempre piatte.

    Oggi con bilan altissimo e senza filtro ha avuto vala fhe di chance per fare imbucata verticale e….niente: tre tocchi e passaggio al difensore.

    Se fanno buona offerta, possibile vista età e stipendio abbordabile, lo lascerei andare

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  20. Non so se scriverò il post, non sono un analista professionista e neutrale, sono solo un tifoso e lo sconforto è grandissimo.

    Nom sono catastrofista come Sergio, di solto, ma questa volta ho anch’io la sensazione che siamo alla fine di un ciclo e anch’io penso che questo sia dovuto al fatto che da troppi anni non facciamo mercato.

    Intendo dire che in tutte le grandi società ogni anno mister e direttore individuano 3/4 rinforzi da portare a casa. Tre o quattro rinforzi, non tre o quattro alternative, improbabili, ai titolari.

    Tutte le squadre comprano ogni anno, persino il Lecce e il Genoa, per non parlare dell’Atalanta.

    Ha ragione anche Roberto quando celebra la forza rispetto alla classe: noi avevamo più classe di loro, loro più forza di noi e alcuni giocatori non solo forti nell’uno contro uno (almeno 4) ma anche con la forza per sfruttare nel proseguimento dell’azione il vantaggio conquistato.

    la potevamo vincere senza l’evanescenza di Asllani, che non è l’unico responsabile, ma ha riaperto una partita che era chiusa.

    Temo fortemente che l’azzardo di tenere immutato un orgniasmo che veniva da un ciclo , sperando che potessero ripetersi…facendoci risparmiare si tramuterà in un tracollo anche finanziario.

    Oltre ad Acerbi Thuram e nel secondo tempo Calha, sono mancati a questa squadra almeno tre rinforzi veri, capaci di alzare il ritmo, nel secondo tempo, senza perdere in qualità e in mestiere.

    Ma consoliamoci: abbiamo… il bilancio in ordine e se non sbaglieremo l’acquisto di qualche giovinetto promettente, fra qualche anno forse torneremo competitivi.

    Adesso probabilmente resteremo fra le prime quattro e forse supereremo il turno in CL.

    Ma la domanda è: quale futuro avrà questa squadra se il prossimo anno…investiremo solo su altri 3-4 Palacios?

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  21. Ragazzi, scusate, ma non ha senso reagire così. Passiamo l’anno a dire “ringrazio la dirigenza che ci permette di competere che non significa vincere” e alla prima vera sconfitta (brutta. In un derby. In finale) andiamo sotto un treno?

    Che non si spenda, è stato dimostrato più volte, non è vero. Poi che non si spenda quanto la Juve è chiaro, ma non è affatto vero che non spendiamo. Abbiamo sempre scelto la via di giocatori più pronti e con ingaggi alti, il Milan l’opposto. Per esempio Zielinski, a bilancio, pesa più di Reijnders (8,3 vs 7,7). Chi ha avuto ragione? Ieri loro, ma è una partita, per quanto importante, rimane una partita.

    Il tanto criticato Taremi ieri ha fatto gol e assist alla prima con la squadra titolare eh! Poi che Asllani fosse inadeguato lo diciamo tutti e lì bisogna intervenire.

    Non capisco, Luciano, perché porti avanti la teoria dei giovinetti. Fino a prova contraria, i bilanci e le scadenze di contratto ci dicono che quest’estate qualche soldo da investire c’è, perché questa inutile prevenzione? Torniamo sempre lì: o vogliamo essere la Juve che lavora al di fuori delle regole (ma poi ci diciamo che li schifiamo) oppure ci sforziamo di essere oggettivi e vedere che siamo la seconda squadra di Serie A per costo squadra. E c’è un limite a questo parametro.

    Davvero, spero che i nostri giocatori siano un po’ più forti di noi tifosi perché sinceramente vedo reazioni preoccupanti per una (pur importante) partita persa. Che vincevi 2 a 0 e poi l’arbitro ha deciso che doveva riaprirsi. Non è una scusa (abbiamo perso meritatamente a mio avviso) ma è altresì un fatto.

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  22. +100000000000

    Hai detto bene, come filosofia noi scegliamo la via dei giocatori pronti. Rispetto ai gonzi – che sono su strada opposta – questa scelta ha prodotto uno scudo in più e alcune coppe italia/supercoppa. Il bilancio è molto buono – il secondo scudo ha un peso importante – ancorchè forse non eccezionale: con la gobba fuori dalle palle, le chance per fare un filotto c’erano. Pazienza.

    Sul weekend di supercoppa faccio alcune considerazioni.

    Un paio di appunti ad Inzaghi: abbiamo più volte visto come questa rosa di titolari faccia molta fatica a fare due match ravvicinati. Il prezzo da pagare sono numerosi acciacchi muscolari oppure prestazioni sotto lo standard da parte di diversi giocatori. Forse una rotazione maggiore nella semifinale sarebbe stata opportuna: se vincevi avevi giocatori più freschi per la finale, se perdevi salutavi e ti concentravi sul campionato. Micky ad esempio è un giocatore totalmente diverso quando gioca ogni 7 giorni rispetto ad ogni 3/4. Ma non solo lui: Chala e De Vrj sono all’ennesimo acciacco muscolare, guarda caso dopo due match ravvicinati. Idem prima di loro Acerbi e Pavard. Dobbiamo prendere atto che molti dei nostri sono nella fase di carriera in cui usura fisica pesa, per cui vanno usati con parsmonia. La bufala che possiamo correre su tutti i fronti è appunto…una bufala.

    Ieri forse si poteva restare un po’ più bassi quando è entrato Leao per togliergli campo anche se la corrida del bilan – corsa enorme ma squadra sgangherata – invitava ad offendere visto gli ampi spazi concessi. Li purtroppo i nostri non sono stati freddi (e fortunati) per chiudere i conti. Un attaccante alla Thuram in grado di attaccare la prpfondità li avrebbe fatti a fette. Dum è rimasto sempre molto alto, credo ingolosito dalle prateria innanzi a lui, esponendo Bisseck all’uno vs uno verso Leao che è un qualcosa che non devi concedere, a maggior ragione se sei in vantaggio.

    Poi certamente non ci fosse stato il gol su punzione subito dopo il 2a0, loro probabilmente sarebbero gradualmente usciti dal match, ma il calcio è anche questo. Con Atalanta noi abbiamo segnato da un corner che non c’era, loro ieri hanno segnato su una punizione che non c’era.

    Sui singoli purtroppo torno a dire che Asslani non sta facendo i progressi auspicati. Temo si stia rivelando un investimento sbagliato ma età e stipendio contenuto offrono per me buone chance per cederlo o alla peggio inserirlo in qualche scambio. Vedremo.

    Sommer purtroppo è stato poco reattivo sulla punizione che si è insaccata sul suo palo: per me errore del portiere anche se era in parte coperto dal Toro che cmq ha messo lui in quella posizione strana staccato da barriera.

    Taremi è molto generoso ma ….. non sa calciare in forte in porta. Di nuovo, ieri con un giocatore in grado di fare uno vs uno li avremmo uccisi visto che loro stavano alti e sbilanciati. E’ un qualcosa su cui dobbiamo intervenire visto che questa gente ti fa saltare il banco.

    Per il resto gli episodi chiave hanno tutti girato dalla loro parte ma spero questa partita serva per capire che bisogna puntare sempre più su profili di gamba – ce ne sono anche di non costosi – limtando al massimo i giocatori bravini ma piuttosto statici. Il calcio è ormai, piacciao meno, questa roba qui salvo improbabili cambi di regole (fuorigioco solo negli ultimi 20 metri?) e bisogna adattarsi.

    Sul resto della stagione più che il contraccolpo psicologico di questa sconfitta mi preoccupa la densità del calendario: se Inzaghi, a torto o a ragione, non si fida di Palacios, Buchanan, Arna, Correa e anche Frattesi, allora si fa grigia. E in questo caso saremmo di fronte a un dilemma: o il tecnico ha dei limiti nell’uscire dalla comfort zone, oppure non appena gli scout escono dal parametro zero over30 esperto non sono in grado di pescare bene. Perchè ruotare sarà fondamentale.

    Chiudo su Frattesi: se gioca poco è perchè è inferiore agli altri cc è ciò che si legge. Può anche essere ma se uno dei pochi giovani già discretamente maturi (è cmq un nazionale fisso) che abbiamo chiede di essere ceduto (mettiamo sia vero) perchè oggettivamente gioca poco, abbiamo un problema. Micky spegne 36 candeline tra 20 giorni, non si può pensare di continuare sempre con lui “sacrificando” un ragazzo già oggi forte. Avrà difetti nel palleggio ma non vedo profili migliori in giro a prezzi accettabili (posto che è stato un investimento da oltre 30 milioni). Anche qui vederemo come andrà ma se dovessimo cederlo e usare anche tutti isoldi incassati per profili maturi alla Pellegrini, per fare un esempio, poi non lamentiamoci di non avere soldi per rifare la squadra.

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  23. Però sulle riserve non credo sia un tema di fidarsi o meno. È una leggenda dei media che abbiamo 2 squadre, tendenzialmente le nostre riserve sono mooolto inferiori ai titolari. Non credo sia nemmeno un problema di scouting (Bisseck è stata una grande operazione), semplicemente può succedere di perdere. Ma non cambia il fatto che questa squadra possa – e lo ha dimostrato – competere (non vincere per forza) con tutti.

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  24. Concordo – anche se nessuno in Italia ha riserve del valore della prima squadra altrimenti non sarebbero riserve – ma cos’hanno in comune Bisseck o lo stesso Dum (che quando era arrivato faceva una fatica matta)? Fisicità pazzesca che maschera dei limiti tecnici che ovviamente hanno, altrimenti sarebbero stati presi dal Real a 80 milioni.

    E sono migliorati nel tempo: entrambi non sono più i giocatori i giocatori sbarcati a Milano. Alla fine il calcio consente a squadracce dal punto di vista tecnico di tenere botta di puro fisico: di esempi ne abbiamo infiniti.

    Asslani invece in 3 anni – almeno per me – non ha fatto nessuno step in avanti ed è per questo che, in caso di offerta, lo sacrificherei senza troppi rimpianti. Anche perchè se non ha sviluppato personalità per far girare rapidamente il pallone non puoi pensare di usarlo come schermo difensivo al bisogno in quanto è un ragnetto. Cmq vedremo

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  25. Però Calha non mi sembra uno con passo, né forza fisica, ma ha la tigna e la voglia (oltre che a qualità fuori dal comune), lo stesso Barella non è uno fisicato né ha uno scatto bruciante… Sono molteplici i fattori che compongono una rosa, noi abbiamo qualità ben definite che ci permettono di essere competitivi, poi concordo con te che manca qualcuno con un cambio di passo importante per essere più completi e imprevedibili.

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  26. ma ci sei o ci fai ?..Certamente dopo il loro primo gol hanno avuto 10 min di fuoco con un paio di grosse occasioni.ma le nostre sono state 3/4.

    L’impressione è che noi si sia in difficoltà fisica ( nel ns centrocampo manca un giocatore di peso);poi queste partite si risolvono negli episodi più o meno occasionali. Bravi cmque i cugini nel riprendere la partita, con un Leao decisivo,ma con troppa libertà a disposizione.

    Comunque due titoli vinti dai cugini ed in entrambi,nati da un fallo netto non rilevato.

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  27. e comunque era sin troppo facile prevedere (come scritto nei giornios corsi) che alla prima nostra sconfitta saremmo scivolati nel catastrofismo. I problemi ci sono ,non vi è dubbio : una rosa logora in alcuni elementi, spesso non riusciamo a chiudere le partite…ieri sera poi ad un certo punto ci siamo ritrovati con la difesa a pezzi De Vraij e Bastoni in sofferenza fisica, Aslanij , Zielinski e Frattesi entrtati i ncampo non benissimo…e si perde.

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  28. Tullio: prdonami, sai che spesso concordo con le tue valutazioni, ma in questo caso non è stata la sconfitta a produrre nei tifosi scoraggiamento, ma il modo in cui è avvenuta. Con la juve ci siamo fatti rimontare due gol, con il Milan addirittura tre. E soprattutto conta la sensazione diversità negli attacchi a difesa schierata: loro davano sempre l’impressione di essere pericolosi, noi quasi mai. E non si può vivere solo di verticalizzazioni, pur essendo un’arma importantissima

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  29. esattamente il problema delle verticalizzazioni. I ragazzi, a dispetto dei rossoneri (,e Napoli juve atalanta roma etc) devono sincronizzare alla perfezione i movimenti per andare in profondità il più velocemente possibile e questo avviene perché sono privi di talento (inteso come dribbling estro e fantasia abbinati a forza e velocità). Perfezionare i movimenti significa coordinare le due fasi con un enorme dispendio energetico, se alcuni cominciano ad essere affaticati non sai più attaccare né difendere e non puoi contare sulla giocata. L’anomalia, dati tali presupposti, è rappresentata dal grande successo di inzaghi lo scorso anno: stravince re con una squadra priva di talento (ibidem) contro squadre che ne sono infarcite. Va rivalutato il suo lavoro con un gruppo discreto/buono ma non ottimo, non devono quindi stupire le sconfitte o i pareggi contro milan juve ma le impensabili vittorie contro atalanta e napoli

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  30. Scusami Sergio, ma a me le tue sembrano sciocchezze. In quanto a talento l’Inter ne ha una quantità industriale più del Milan che ha molta più corsa. Giocatori come Bastoni, De Vrji, Barella, Mikhi Dima, Calha e Lauti il Milan se li sogna. A noi manca uno (max due) giocatore/i dal dribbling secco che possano apririti soluzioni anche quando non ci arrivi con la manovra. Lo sappiamo da tempo e lo sanno i dirigenti che senza soldi da spendere sul mercato e non potendo rischiare su una promessa che forse sarà utile fra tre anni, hanno provato con Sanchez e poi Buchanan, sbagliando in quel caso. Con Sanchez no, perché se non hai soldi un giovane e di talento sicuramente pronto subito per certi livelli, non lo trovi. La dimostrazione la danno Asllani, Palacios, lo stesso Buchanan e persino Bisseck, che a 24 anni e solo alla terza stagione con l’Inter sta trovando uno spazio importante.

    Non si vuol capire o forse sono io che non capisco che Rejinders prende si quasi 3 milioni contro i 5 di Zieleinski , ma è costato 24 milioni a zero. Se i 24 milioni subito non li ho o li devo usare per cose più urgenti, nel tempo sarà anche un affare, perché i 24 milioni li ammortizzo il 5 anni. Però c’è il piccolo inconveniente che li devo tirare fuori oggi- E s li avessi avuti, probabilmente aggiungendoci qualche cessione di giovani avrei preso Gud o uno come lui. Oppure Buongiorno.

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  31. comunque resto sempre della mia idea: si può perdere, perché esistono anche gli avversari che vogliono stranamente vincere anche loro. L’importante è essere competitivi. Quando altri hanno. giudicato negativamente un’annata in cui siamo arrivati secondi a due punti subendo torti inenarrabili, io ho giudicato l’annata positiva, perché avevamo lottato fino in fondo. perché avevamo vinto due grandi coppe (oggi ci accorgiamo quanto sia doloroso perderle) e avevamo fatto bene in Europa.

    Dunque in quella stagione, come nelle altre eravamo stati competitivi. Poi si vince o si perde, a meno di ricorrere al doping o alla distribuzione agli arbitri di sim estere.

    Quindi il mio problema non è la sconfitta, per quanto dolorosa, ma il modo in cui è maturata, l’impressione forte che mi ha dato di una squadra avviata verso la fine di un ciclo, con una proprietà che non vuole, per sua espressa dichiarazione, investire denari su rinforzi sicuri e di grande valore, ma investire (poco) su giovani forse futuribili.

    Credo proprio che la squadra non si dissolverà come neve al sole, perché ha ancora molti campioni orgogliosi, ma sono anche convinto che il declino è cominciato e che solo robuste iniezioni di ottimi giocatori pronti potrebbe invertire o anche solo arrestare la tendenza.

    Prima della partita ero convinto che sarebbe stata durissima. nell’intervalo nonostante il vantaggio ho scritto che temevo il Milan perché avevo visto la sua superiorità dinamica e aggressiva. Anche su 2-0 sapevo che la partita era apertissima.

    certo, non potevo immaginare la serie di errori individuali (oltre all’errore dell’arbitro) che l’hanno fatta svoltare. Ma gli errori individuali incidono quando non c’è più copertura, non ci sono rimedi di squadra.

    Gli infortuni di de Vrji e Calha sono stati determinanti in questo senso, come pure la sostituzione, forse obbligata e comunque sensata di barella con frattesi, perché si è tolta altra protezione.

    Lo ripeto la proprietà sa fare bene i suoi conti ma secondo me non capisce di calcio. prendere un paio digiocatori davvero forti in estate avrebbe comportato un sacrifico immediato, che probailmente nel tempo avrebbe reso in modo almeno tripicato, anche finanziariamente.

    Non ditemi che le regole non lo consntono perché io non riesco a credere che un imprenditore, se lo vuole, non trovi il modo di investire nella sua azienda.

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  32. condivisibile il commento di Longhi su FCInter 1908: “Si pensa che abbia la rosa più completa , ed è vero. E che la la squadra sia la più forte: ma lo è solo quando la sua cifra tecnica complessiva non viene impoverita dai cambi. Se andate a rivedere gli 11 che erano in campo nei finali delle partite con Juventus (4-4),Leverkusen (0-1) e nella Supercoppa col Milan (2-3) ve ne renderete conto.

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  33. Concordo, è esattamente quello che dicevo pochi commenti fa.

    Poi sugli acquisti, sai che non sono affatto d’accordo: i 24 milioni per Reijnders (prendo questo nome a esempio) vengono pagati in più anni, oltre a dover presentare determinate garanzie per iscriverti al campionato (fideiussioni, ecc…)

    Seguendo questo ragionamento ti potrei dire che ne abbiamo spesi 14 per il secondo portiere e 11 – mi pare – per un giovinetto, avremmo potuto metterli su qualcun’altro a questo punto…

    Sul fatto che una proprietà possa trovare modi di investire, anche qui, sai che sono d’accordo, ma… non lo è l’attuale proprietà che resta nei paletti imposti dalle leggi di Federazione e Uefa, come dicevo quest’estate, avremmo bisogno di una proprietà differente e non di un fondo (e non si faccia l’esempio del Milan che “spende” perché spende meno di noi).

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  34. Ma il problema non è quello: se abbiamo speso 11 milioni per il portiere di riserva e 6,5 per un terzino sinistro è perché il portiere ci serviva nel senso che non l’avevamo fisicamente e la nuova proprietà non era disposta a spendere per uno bravo preferendo investire su una promessa. E così per il terzino sinistro: ci serviva un centrale, ma abbiamo trovato un terzino a poco e l’abbiamo prso dicendo che eventualmente come centrale c’era Carlos.

    Non ho guardato le tabelle, ma penso che neppure Como e Venezia abbiano acquistato sul mercato giocatori per solo 17,5 milioni. Io non parlo di spendere, ma di spendere per il mercato. mercato. Poi a me risulta proprio di no: i 24 milioni per Rejinders vengono pagati cash. Credo che nelle transazioni internazionali non esistano le rateazioni. Al massimo si può dilazionare il bonus quando è legato a precise condizioni.

    Però magari mi sbaglio, se hai documenti sulla rateizzazione di Rejinders ti darò ragione serenamente.

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  35. Luciano, perdonami, cosa significa “se hai documenti”? No, non ho il contratto d’acquisto, ma solo per farti un esempio, qui trovi il twit che dice che Bisseck l’abbiamo pagato in 3 anni e non viene dalla Salernitana. Ma tranquillo, insisti pure, si chiama effetto Dunning-Kruger.

    https://x.com/actualiteseriea/status/1875522305176281582?s=61&t=1MKNq1NL6iuOotIt7bNrYA

    Per quanto riguarda quello che tu chiami “mercato”, alzo bandiera bianca, è evidente che tu non voglia capire, quindi preferisco parlare solo di calcio dove almeno io posso imparare qualcosa da te. Però, ecco, su economia e finanza, decisamente no. Grazie.

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  36. Purtroppo si vuol sostenere che il real Madrid con acquisto Mbappe a zero ha fatto mercato più parsimonioso del Como che ne ha spesi 6,5 per Nico Paz.

    A che pro poi non lo capirò mai se non quello di innalzare a miracolo la gestione societaria.

    Peraltro gli stipendi e le laute commissioni sui parametri zero sono, a differenza dei cartellini, non dilazionabili: ogni mese scuci e per le commissioni sull’unghia altrimenti assistito va altrove.

    Alla fine comunque si tratta di una supercoppa….l’avessimo persa con squadre diverse da gobbi e gonzi sarebbe fregato a nessuno

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  37. Non voglio insegnare nulla a nessuno, ma credo che nessuno possa insegnarmi nulla a proposito di modo di tifare. Qualunque tifoso preferirebbe che arrivasse un campione ventiseienne pagato caro piuttosto che un campione trentaduenne gratis. Io credo che se arriva invece un trentaduenne gratis è perché tutto sommato costa di meno.

    Se invece è vero il contrario, ci sono solo due spiegazioni: o Marotta è un incompetente di economia e finanza. Oppure che soffre di necroflia.

    Io propendo per la prima ipotesi, anche se noto che in un periodo in cui è stato costretto a tagliare pesantemente i bilanci, ha vinto più di tutti gli altri.

    Adesso c’è una nuova e ferratissima proprietà nel calcio che gli ha imposto di prendere solo giovani che abbiano… un futuro e che costino poco. Tipo Palacios.

    Spero che contui a vincere anche così.

    Intanto il Como, non la juve, ha annunciato l’acquisto del centravanti del Betis per 12 milioni, arrivando così a 63 milioni spesi nel mercato di quest’anno. Circa 4 volte la spesa sostenuta da noi per l’acquisto di cartellini

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  38. Io credo più a Marotta e a chi lo paga e lo ha confermato nominandolo addirittura presidente che a qualunque altro esperto di economia e finanza applicata al calcio.

    E di Marotta non me ne può ‘fregar’ di meno. Lo sostengo e sostengo il suo operato solo perché mi ha portato ai vertici e mi ha fatto vincere tanto. E casualmente leggo ovunque che viene considerato il miglior direttore italiano di gran lunga, anche se non sa fare calcoli elementari

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  39. Lungi da me insegnarti come tifare, peccato che ti manchino le basi per parlare di economia o finanza e ti limiti a screditare chi ne sa ben più di te. Perché ci lavora e perché ha un dottorato. Con questo ti saluto. Buona vita!

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  40. Ho ‘assistito’ a una scena interessante.

    Eravamo negli uffici di Steven Zhang.

    C’erano il presidente e il direttore Marotta

    Steven: “direttore, siamo pieni di debiti, dobbiamo assolutamente ridurre i costi”

    Marotta: “non si preoccupi, Presidente. Ho la soluzione. Anziché prendere un centrocampista nazionale olandese di 25 anni il cui cartellino è costoso, prendo gratis un centrocampista nazionale polacco di 30.

    In questo modo, tra ingaggio maggiorato e spese di commissioni alla fine verrò a pagare molto di più rispetto all’olandese e saranno soldi a fondo perso perché non potremo più rivenderlo”

    Steven: “ Bravo Marotta, sapevo di poter contare su di lei. Pertanto le prolungo il contratto con retribuzione maggiorata”.

    PS: io non mi sogno nemmeno di denigrare nessuno: anche se ho diretto per molti anni con soddisfazione di tutti un’azienda con oltre 150 dipendenti, so di non avere alcuna competenza in economia e finanza.

    Mi limito a ritenere che per quanto concerne economia e finanza applicate al calcio, mi fido del direttore Marotta che conosce le cose dall’interno, più che di chiunque, anche se ha un dottorato, ma giudica dall’esterno.

    In tutta modestia, mi tiro fuori da questa contesa tra giganti.

    Mi limito a dire che, risultati sportivi alla mano, ringrazio Marotta per il suo lavoro. Da semplice tifoso

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  41. A parte che sbagli persona perché se c’è uno, risultati alla mano, a difendere l’operato di Marotta sono io, ma vabbé… Il tuo bias è pensare che economia e finanza applicate al calcio siano differenti, ma non capisci che, fino a quando sei in mano a un fondo d’investimento, l’economia e la finanza applicate al calcio seguono esattamente le regole del resto del mondo.

    Nel colloquio tra Zhang e Marotta dimentichi la parte dove Marotta spiega che, forse, prendendo, Reijnders non sei competitivo immediatamente ma hai bisogno di tempo perché si adatti, mentre il 30enne polacco ti dà più garanzie nel breve periodo. E lo dice a un presidente con un outlook di mesi, con un progetto sportivo a medio termine nullo.

    PS: mi chiamano a sistemare aziende da miliardi euro di fatturato e migliaia di dipendenti, ma non voglio giocare a chi ce l’ha più lungo, semplicemente so di cosa parlo.

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  42. E comunque io non ho mai dato dell’incompetente a nessuno. L’ho ricevuto, ma non mi rattristo.Solo che nel contrasto di idee e strategie, che non è tra me e te, ma tra te e Marotta, io con molta umiltà sono portato a pensare che marotta abbia fatto bene

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  43. Che poi con gli stipendi di 4 nostri panchinari (3 punte e Zelinski) ci paghi stipendi a tutta la squadra ovviamente al tifoso non interessa.

    Che poi 12 milioni mi sembrano niente visto che un giovinetto come Palacios costa 11….ma va bene così.

    Quando il Como, ma anche Atalanta, si potrà permettere di dare 10 milioni netti al proprio capitano allora potremo confrontare le cose.

    Passiamo oltre

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  44. Scusa, mi trovi un solo mio commento dove io ho scritto che Marotta ha fatto male? L’ho sempre e solo esaltato, poi se confondi le persone sarà mica colpa mia?

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  45. Il problema sono io perchè alla domanda madre “la società ha fatto un miracolo?” ritengo che la risposta sia “Ha fatto bene, molto bene (dopo secondo scudo) ma non un miracolo in quanto ha potuto contare su risorse al top in Italia.”

    Questa mia risposta viene letta come un attacco totale alle scelte societarie che invece, essendo state avallate dalla vecchia proprietà (che per inciso ha poi perso Inter per debito), devono per forza essere considerate miracolose.

    Nel mio piccolo ho solo sostenuto che potendo contare su un nocciolo duro ben costruito sfruttando le risorse offerte da Suning nei primi anni di presidenza Zhang, si sarebbe potuto pensare di insistere un po’ di più su profili di backup differenti, più futuribili, (backup eh) per evitare di trovarci nella situazione in cui una gran fetta di rosa arrivava a fine corsa.

    Poichè vediamo che i titolari giocano 80/90% delle partite (i panchinari, vecchi o giovani che siano, Inzaghi li usa con il contagocce) non credo scelte più futuribili avrebbero inciso più di tanto sul nostro percorso. E non si può dire che un paramentro zero come Chaa o Thuram, presi a 27 e 25 anni, siano uguali a Taremi, Cuadrado, Klasse, Vidal, Sanchez, ecc.

    Ho, tuttavia, aggiunto che il secondo scudetto ha in buona parte giustificato certe scelte perchè arrivare alla seconda stella è stato grandioso. Ma prima o poi il conto arriva.

    E mentre prima Zhang, essendo uomo d’affari, faceva scelte nell’interesse dell’Inter, ora Oaktree – che sembra aver chiesto una strada differente – sarebbe invece un proprietario sprovveduto chi chiede giovinetti sconosciuti. Io piuttosto credo che essendo gran parte della rosa a fine ciclo chieda semplicemente di provare a prendere profili in grado di crescere e auspicabilmente entrare domani tra i titolari. Se poi Asslani – che peraltro ha ancora tempo – si rivelasse inadeguato come anche Frattesi (che per me è forte ma evidentemente lo è meno per Inzaghi), non credo sia colpa del fatto che non si è speso. Si è semplicemente preso un profilo sbagliato e non per questo la “colpa” debba sempre e solo essere della proprietà perchè non mi ha 60 milioni per prendere il brasiliano del Real: chi li spende in Italia 60 milioni per un 20enne?

    Io chiedo solo coerenza: basterebbe sostenere “a me interessa solo l’oggi, non me ne frega nulla dell’Inter di domani, per cui ben vengano i 32enni a parametro zero che riempio di soldi”. Ma poi non ci si può lamentare se le cose non dovessere andare bene oconfrontare mercato Inter con quello di Como e Atalanta che appena un giocatore chiede un aumento lo cedono e comprano erede. Sostenere che loro fanno mercato al solo fine di supportare la teoria del miracolo lo trovo fuorviante.

    Che Marotta sia scaltro non credo serva ribadirlo: che abbia un attitudine conservativa, intesa come limito al minimo risorse destinate su profili non noti, credo lo sia altrettanto. Non è necessariamente un male ma – parere mio e sembra anche di Oaktree – presenta un elevato rischio di sosteniblità che Inter ora sarà purtroppo chiamata a pagare: perchè cercare tanti giovani presenta un rischio elevato piuttosto che inserirne un paio l’anno che gradualmente possono inserirsi. E aumentano a dismisura il “peso” dello scouting e qui, su Ausilio, visto il suo passato io ho espresso i miei umili dubbi.

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  46. Roberto, capisci però che essere “attaccato” per idee non mie, non è particolarmente stimolante per la discussione, prestare un minimo d’attenzione a quanto dice l’interlocutore è il minimo eh…

    Detto questo comprendo perfettamente il tuo ragionamento che è poi quello di Oaktree, immagino. Personalmente però penso che se al posto di Asllani (peraltro acquistato da Zhang e non da Oaktree) avessimo avuto un sostituto over30 o giù di lì, forse avremmo una coppa in più in bacheca.

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  47. Mi pare di essere più d’accordo con phragrance, soprattutto in quest’ultimo scritto, che con Roberto. Perché l’Inter i giovani li ha presi ogni anno o quasi, gratis o pagandoli come ne.l caso di frattesi e di Asllani. Solo che tra un giovane nazionale italiano, forte e un vecchio bollito come Mikhi, gioca sempre il secondo E la stessa cosa vale per Acerbi e Palacios e valeva, fino all’infortunio e per due anni, per Pavard e Bisseck. Forse sarà perché Inzaghi non ha…coraggio. O forse è perché vuole fare il possibile per vincere e comunque restare competitivi. Lavorare per il futuro si può fare. All’Atalanta che con questi criteri se vince un titolo in cento anni di storia, inframmezzati da qualche serie b, è un trionfo.

    Per questo se penso che Mikhi, per fare un esempio, il prossimo anno sia da sostituire e non ho soldi per prendere altro che una giovane promessa che se va bene mi troverò pronta fra tre anni, preferisco che mi prendano un campione trenduenne gratis. e quando anche lui avrà esaurito il suo ciclo, un altro…

    Però due cose: Phragrance dice che non ha mai criticato Marotta e probabilmente è vero, , ma dall’alto delle sue conoscenze di economia e finanza ha implicitamente attaccato (o comunque non condiviso) la politica da lui applicata per cui, in mancanza di soldi per prendere campioni giovani, si cerca di prendere campioni a parametro zero, qualche volta ‘in età’ quando è possibile no.

    Questa politica per alcuni è stata accettabile solo perché abbiamo vinto lo scudetto delle due stelle, per me lo sarebbe stata anche se non lo avessimo vinto, ma solo perché da quando è iniziata la crisi finanziaria abbiamo comunque portato a casa coppe e siamo sempre stati competitivi, anche in Europa, dove il nostro appeal è cresciuto in continuazione.

    Poi, nella mia ignoranza confessa, continuo a ritenere che politica ed economia applicate al calcio siano leggermente diverse rispetto a quelle applicate alle aziende che producono beni di consumo o servizi. perché per quelle il fine è il lucro, per il calcio il fine è la vittoria p comunque la crescita sportiva.

    A qualunque costo? No. Ma si vedrà fra un paio d’anni se. bloccando gli investimenti e investendo le poche risorse disponibili per giovinetti, non particolarmente bravi perché costerebbero troppo. non ci sarà un crollo sportivo che potrebbe anche portare a un crollo del valore societario (meno soldi dalle vittorie, meno incassi da stadio e tv, meno appeal presso i possibili sponsor).

    Ecco in questo ho dei dubbi sul fatto che la nuova proprietà abbia consapevolezza della particolarità del calcio. Zhang non ce l’aveva, ma, consapevole, fissati i paletti ha detto a chi se ne intende: fate voi. Oaktree invece vuole dettare le norme di politica sportiva, oltre ai paletti finanziari.

    Se avrà ragione, l’ho scritto più volte, sarò il primo a essere felice: per me che L’Inter vinca con giovani o con vecchi è assolutamente indifferente.

    Però io il timore che con questo cambio imposto non si vinca per qualche anno e magari si regredisca. E siccome sono anche più vecchio di Mikhi (in proporzione alla ‘vita calcistica’), la cosa non mi piacerebbe proprio.

    Scusatemi, eh.

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  48. Luciano, scusa, ma quando scrivi “dall’alto delle sue conoscenze di economia e finanza ha implicitamente attaccato (o comunque non condiviso) la politica da lui applicata per cui, in mancanza di soldi per prendere campioni giovani, si cerca di prendere campioni a parametro zero, qualche volta ‘in età’ quando è possibile no.” a cosa ti riferisci? Perché – ripeto – a me la politica utilizzata finora mi trova concorde eh! E se abbiamo preso Zielinski e non Reijnders (per quanto l’olandese e il polacco si siano mossi in mercati diversi) continuo a pensare sia stato fatto per vincere SUBITO e io voglio vincere, non sperare di farlo tra 2 o 3 anni.
    Ho detto semplicemente che alle società costano uguale (mi spiace, è un dato di fatto nonostante qualsiasi cosa tu possa pensare) che mi sembra non c’entrare nulla con quanto sottendi tu, dato che avrei fatto uguale.

    Poi comprendo Roberto quanto dice Roberto quando spererebbe di avere riserve più giovani, di maggior (potenziale) avvenire e che possano essere un valore anche economico per la società. È un ragionamento che ha una sua logica e, per quanto non lo condivida, non è detto che sia errato.

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  49. Allora è stato solo un misunderstanding. Meglio così, anche se io resto sempre dell’idea che quel tipo di acquisto non sia stato dovuto all’amore folle di Marotta per quel genere di affare, ma una conseguenza delle ristrettezze economiche e che in generale tra un ottimo giocatore di 25 anni pagato e un 32enne preso a zero si possa anche risparmiare.

    Perché per il resto posso anche essere d’accordo persino con Roberto:

    Coperti tutti i ruoli e avendo 25 giocatori forti oggi, anch’io sarei felicissimo di prendere giovani in proiezione futura.

    E del resto qualcuno l’hanno preso ogni anno anche loro, ma non avendo soldi per prendere giovani fortissimi in grado di scalzare subito clamorosamente i titolari, si rischierebbe di buttare i soldi, perchè quelli se non giocano non crescono.

    Almeno così si dice.

    Allora la mia idea sarebbe: lavoriamo per il presente con giocatori subito forti e pensiamo al futuro con 17-18enni di grande valore, proprio perché non ancora affermatisi , da far giocare nell’Under 23 (in serie c).Mi pare sia stata la strategia utilizzata dalla juve per Yaldiz.

    Sembra che anche noi ci si muova in quella direzione, se sono vere le notizie sul probabile arrivo dei due argentini

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  50. Ragazzi, io non ho pregiudizi su giovani o vecchi, vorrei equilibrio tenendo conto di tutte le componenti e …vivendo nella realtà.

    Luciano sostiene che quando Micky non ce la farà più, non avendo 60 milioni per prendere un Micky più giovane iperforte saremo in regressione. Io credo che si possa fare bene anche pescando diversamente. Frattesi è un esempio, sempre che rimanga con noi e non si stanchi perchè gioca troppoco poco chiedendo la cessione. Può esserlo anche l’Asslani di turno o come lo è stato il Koop dell’Atalanta, ecc.

    Io concordo che con i giovani sia più facile sbagliare per cui avrei solo suggerito di provare ad inserirne di più per un loro miglior adattamento e poi fare una scelta. Se Asslani non si rivelasse buono come si credeva, per fare un esempio, credo sia più facile cederlo e reivestire su altri profili. Sicuramente diventa più difficile cedere Zelinski, Taremi e perfino uno dei titolari come Micky stante l’età. Questa cosa, nella gestione complessiva di una squadra, non può essere ignorata.

    Detto questo, a chi non piacerebbe prendere Camavinga (nome a caso) giovane a 50 milioni per tenerlo in panca fino a quando Micky ce la farà ancora e magari aggiungere un baby di 17 anni da 20 milioni che si svilupperà in 2/3 anni più Modric che pure a 37 anni la sua figura, al bisogno, la può fare. Oppure Buongiorno per fargli fare coppa Italia in attesa che Acerbi e De Vrj smettano di giocare o si infortunino.

    A me piacerebbe tantissimo – altro che – ma non credo sia fattibile. Se predi Buongiorno devi rinunciare ad un difensore e affidargli le chiavi della titolarità. In Italia non ci sono Chelsea che prendono Casadei – e come lui altri – e li parcheggiano da qualche parte in attesa di non si capisce cosa.

    Il Bilan che tanto investe ha Gabbia e Thiaw che giocano di fatto titolari, due ragazzi finora estranei al grande palcoscenico. Ed è la stessa squadra che ha smontato il cc dello scudetto (Kessie e Tonali) e prima ancora Chala perchè non voleva dargli lo stipendio richiesto, cosa che noi abbiamo potuto fare.

    Persino la gobba spendacciona ha Gatti – si lui che giocava nel frosinone – tra i titolari.

    Io mi bacio le mani che Zhang, pur nelle difficoltà economiche sue e del club, abbia sacrificato negli anni solo Hakimi, oltre a Lukaku che, per quanto detto dalle controparti in causa, si è di fatto ceduto da solo (li capolavoro di Marotta piazzarlo per quella cifra). Ma non a caso ha bruciato centinai di milioni che gli americani, a torto o a ragione, dubito vorranno fare.

    Queste sono le condizioni in cui la bravura dello scouting e dello staff tecnico emergeranno con tutta la loro forza. Non è una cosa che mi piace. E’ semplicemente una cosa a cui occorre essere preparati e, umile pensiero, prima ci si prepara e meglio è.

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  51. Tra poco un report sulla partita della Primavera vista dal vivo. Anticipo che la mia ‘lettura’ diverge parecchio da quella di alcuni siti interisti che ho consultato

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  52. Tra l’altro si fa disinformazione dicendo che Reijnders era un nazionale olandese. Era un buon centrocampista di 25 anni che aveva sempre giocato nell’Az Alkmaar. In nazionale è andato dopo il passaggio al Milan. Non ho la controprova ma sarei stato curioso di leggere i commenti se al posto di Zielinski, titolare e fondamentale nel Napoli scudettato di un paio d’anni fa, avessimo preso un profilo come quello di Reijnders. Se vuoi vincere subito, per me Zielinski era comunque la scelta da fare a parità di investimento perché il più giovane olandese non avrebbe comunque mai preso il posto dei tre titolarissimi e avrebbe avuto maggiori difficoltà. Ergo, nel fantomatico colloquio tra Marotta e la proprietà, sono certo che il nostro attuale presidente sarebbe andato – a mio avviso a ragione (perché col senno del poi son bravi tutti) – sul polacco.

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  53. Mah, in fondo tutto nasce da un fatto: ho sempre sostenuto che Marotta è il più bravo di tutti , certamente più bravo di noi tifosi nel coniugare esigenze sportive e esigenze finanziarie. Forse ho esagerato parlando di miracolo, ma se si confronta il periodo Marotta con i 7-8 anni precedenti qualche differenza c’è.

    Poi ritengo che invece si faccia disisnformazione sostenendo che Rejinders è nazionale solo da quando è al Milan. A meno che la nazionale olandese abbia fatto 20 partite da settembre a oggi.

    Sui giocatori: sono convinto che spesso non conti solo il valore assoluto, ma la possibilità di un atleta di integrarsi con il resto della squadra. Frattesi (nazionale) Rejinders (nazionale) e e Zielinski (nazionale e già titolare indiscusso in una squadra che ha dominato il campionato solo due stagioni fa) sono tutti ottimi giocatori.

    ma il centrocampo dell’Inter è composto da uomini di posizione con grande tecnica per la quale riescono a verticalizzare per le punte gli esterni e eprsino i braccetti. oppure avanzano loto scambiando alla a terra. frattesi è forte e non vorrei andasse a una rivale, ma le sue caratteristiche di incursore non si sposano con quelle richieste dall’Inter, se non in situazioni particolari (svantaggio da recuperare). Anzi, chiaro che non ci sono controprove ma io resto convinto che con barella in campo non avremmo preso il terzo gol.

    Sulla carta (poi il campo può dire altro) Rejinders forte con la progressione palla al piede è meno adatto di Zielinski, maestro del palleggio, per il nostro gioco.

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  54. Il Milan acquista Reijnders il 19 luglio 2023 e Reijnders esordisce il 07. settembre 2023. Si fa disinformazione dicemdo cose a caso.

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  55. Ho sbagliato, lo riconosco anche se rejinders è andato al milan in luglio e ha esordito in nazionale in settembre, sempre del 23, Credo che fosse già nel giro della nazionale, non possono essere le 2-3 partite giocate in quell’intervallo nel Milan a promuoverlo

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  56. Under 20 Inter Bologna 1-0 (Venturini)

    Formazione largamente rimaneggiata quella scesa in campo a Interello per la partita a eliminazione diretta contro il Bologna.

    Non so se per turn over o in parte per scelta, erano fuori quasi tutti gli uomini ‘di peso’: da Re Cecconi a Zanchetta, a Topalovic a Spinaccè.

    Dentro al loro posto Garonetti, Cerpelletti, e Lavelli, con il ritorno di Berembruch e con Zouin al posto di Quieto o Pinotti.

    Il risultato, non so se cercato, è stata una squadra molto piacevole a vedersi, compatta, rapida e abilissima nel giocare palla a terra.

    Per circa mezz’ora in campo c’è stata solo l’Inter, il Bologna non è mai arrivato dalle parti della nostra area e noi abbiamo segnato un gol, concluso in porta con pericolosità almeno 3/4 volte e soprattutto siamo spesso arrivati sul fondo sprecando un gran numero di traversoni.

    Ero piacevolmente sorpreso anche se poi mi dicevo che il Bologna, quindicesimo in classifica non era un test molto attendibile.

    Improvvisamente intorno alla mezz’ora la partita è cambiata.

    Il Bologna ha preso il sopravvento, attaccando in massa e creando occasioni.

    Calligaris è stato severamente impegnato e ha sfoderato un intervento davvero eccezionale.

    Nel secondo tempo, dopo un quarto d’ora di equilibrio, la pressione rossoblu si è fatta ancora più assillante, anche se non sono mancate nostre occasioni importanti in ripartenza.

    Il fischio finale è stato un po’ una liberazione.

    Il centrocampo in particolare (fino all’ingresso di Topalovic e Zanchetta, non aveva grande fisicità con l’esordiente ‘Cerpe’ a fa da play e ai suoi lati un ‘Bere’ ancora in ritardo di condizione dopo il rientro e moto perpetuo Venturini.

    In difesa ‘ReCe’ era stato sostituito da Garonetti che ha forse piedi migliori ma è meno solido ed era anche lui al rientro.

    Davanti cambiano magari alcuni nomi ma la scelta tecnica è la stessa: giocatori rapidi e abili nel dribbling: siano, come ieri, De Pieri e Zouin o giochi Quieto o ancora l’infortunato Pinotti.

    Se la punta è Spinaccé, lui fa più da boa e allunga la squadra. Lavelli preferisce uscire, aiutare la squadra e provare a rientrare con la manovra. Ricorda un po’ l’ultimo Lautaro.

    Comunque la si metta, a questa squadra manca qualcosa e la mia impressione è che Zanchetta per la partita chiave di lunedì’ col Sassuolo tornerà a mettere la formazione tipo o quasi.

    Il modulo prescelto secondo me sacrifica un po’ Mosconi, che non è cresciuto fisicamente come ci si aspettava, ma viene utilizzato solo sull’esterno, lui che è uomo d’area e ha nella rapidità del calcio la sua arma migliore.

    Le pagelle

    Calligaris:

    un intervento eccezionale nel finale del primo tempo su Ravaglioli e almeno 2-3 altre parate importanti nella ripresa. Sembra finalmente dare risposte adeguate alle speranze che si ripongono in lui.

    7.5

    Aidoo:

    può spingere molto, soprattutto nei periodi di predomino dei nostri e si mette in bella evidenza per la continuità d’azione sulla fasica di pertinenza. Sfiora anche il gol.

    6.5

    Garonetti:

    dopo le conseguenze dell’infortunio è un giocatore recuperato. Nei due finali di tempo la difesa soffre parecchio, ma credo sia responsabilità delle mancate coperture

    6

    Alexiou:

    conferma quanto si conosce di lui. Roccioso, potente, abile di testa. Non è un fenomeno con i piedi eforse anche tatticamente è da rifinire, ma dà sempre solidità

    6.5

    Maye: mezz’ora per sostituire Alexiou e non ne fa sentire la mancanza.

    6

    Motta:

    ottimo primo tempo quando l’Inter fa la partita e lui ha molte occasioni di attaccare sovrapponendosi in fascia. Mette diverse palle in mezzo, lavorando con Zouin e ha anche una buona occasione, che viene sventata dalportiere. Nel secondo tempo resta più sulle sue, fino alla sostituzione

    6.5

    Cocchi:

    entra per Motta in un momento in cui la squadra è in sofferenza. Il disegno probabilmente è proprio quello di allegerire la pressioe avversaria con un esterno pericoloso nelle uscite. Qualche ripartenza interessante c’è ma non è sufficiente per cambiare il trend della partita.

    6

    Berembruck:

    non è in grande giornata, fatica e lavora molto, come al solito, ma non riesce a dare qualità.

    5.5

    Topalovic:

    mezz’ora per confermare le sue potenzialità e i suoi limiti attuali. Piede raffinato, ben oltre la media, attitudine alle incursioni (un suo gran tiro costringe il portiere a un ottimo intervento) per me deve migliorare sul piano del ritmo e della continuità

    6.5

    Cerpelletti:

    buon esordio di ‘Pippo’ che conferma di possedere tecnica, visione di gioco e anche garra sufficiente, almeno in categoria, a sopperire a una relativa mancanza di potenza.

    6.5

    Zanchetta:

    lui in categoria è una sicurezza, per senso della posizione, visione di gioco, lancio e personalità. Soffre un po’ gli avversari rapidi e sguscianti.

    6.5

    Venturini:

    in un certo senso è…complementare a Zanchetta. Tanto ritmo, tanta intensità. Ma anche qualche buona giocata e persino il gol che decide la partita, con una conclusione irresistibile.

    7

    Zouin:

    rafforzato muscolarmente rispetto ai giorni del suo arrivo, ora sullo scatto e con il dribbling non la cede a nessuno. Arriva sempre sul fondo e poi spesso non azzecca l’ultimo passaggio, un po’ per sua responsabilità, un po’ per il moduli cha a mio avviso con gli esterni molto larghi e una sola punta rende difficile sfondare con i cross.Comunque in categoria è un ‘cliente’ per tutti

    Lavelli:

    a me è piaciuto moltissimo: al prio minuto si procura una palla gol con una grande azione, ma il portiere riesce a salvarsi. Poi non ha più grandi occasioni, ma esce a proporsi per il dialogo o per aprire in fascia ai compagni e dimostra qualità importantissime. So che in area se lo servono è una sentenza, anche se ieri non è successo.

    6.5

    De Pieri:

    è l’uomo più pericoloso e subisce una quantità industriale di falli. Non è simpatico all’arbitro che lo prende di mira (anche verbalmente) e gli nega sistematicamente falli e cartellini . Da lui ci si aspetta sempre che sia decisivo e ieri non lo è stato, ma la sua prova è comunque ampiamente sufficiente.

    6.5

    Mosconi:

    2 minuti, ovviamente senza voto

    Zanchetta:

    squadra rimaneggiata, ma finalmente riesce a difendere il vantaggio, grazie a una maggior compattezza e a qualche cambio azzeccato

    6

    Ai margini della partita ci sono da registrare l eprime voci sui movimenti (interni e di mercato) che dovrebbero protare alla formazione della squadra under 23 per il campionatodi C.

    Secondo voci riportate dai siti, potrebbe tornare, allo scopo,

    Kamate, potrebbero arrivare i due argentini seguiti (Silvetti, esterno, e Perez, centrocampista) e potrebbero tornare dai prestiti diversi giocatori che già hanno esperienza di C:

    al portiere Rovida, ai centrali Stante e Stabile, al centrocampista Di Maggio. Ovviamente non ci sarà spazio per chi gioca già nelle serie superiori, in Italia o all’estero.

    Berembruch, Galligaris, Alexiou, forse De Pieri Cocchi e anche Zanchetta e Topalovic dovrebbero far parte del gruppo. Che comunque a mio parere ha bisogno di essere completato numericamente e con qualche elemento di peso ed esperienza.

    Si deve considerare che qualche 2006 dovrà restare nei ruoli chiave per far da elemntotrainante della futura Primavera.

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  57. Ma qualcuno può spiegarm iperché Phragrance ce lìha tanto con me? Io non l’ho mai insultato, non gli ho mai detto che è un incompetente, non ho mai preteso di essere competente in nulla: lui dice che vuole impare qualcosa di calcio da me, ma io no ho nulla da insegnare a nessuno. Ho delle idee sul calcio come su altre situazioni e le esprimo, senza voler prevaricare nessuno spero. Altrimenti avviene involontariamente.

    Per esempio su rejinders: ho ammesso di essermi sbagliato. Ho 81 anni e qualche volta la memoria mi tradisce. però, perché fare ironia su questo? Ho aggiunto ‘anche se’. Non è forse vero che per aver cominciato ad allenarsi col Milan ad agosto e aver giocato la prima con la sua nazionale ainizio settembre, al momento del trasferimento doveva essere già nel giro? E poi perché bollare un errore come disinformazione?

    Non era più semplice dire: guarda Luciano, ti sei sbagliato, può succedere, vai a controllare?

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  58. Alé, ora è il momento vittima…
    Io non ce l’ho con te, anzi. E te lo ripeto, ti leggo volentieri quando parli di calcio perché hai sempre spunti interessanti dai quali imparo spesso.

    Poi hai a volte un atteggiamento prepotente e supponente anche su cose che non conosci e questo, personalmente, mi infastidisce e non capisco perché non possa fartelo notare senza che ti metta a “piangere” chiamando in causa altri (“ma qualcuno può spiegarmi” è uno stilema classico di questo gioco).

    Hai attaccato me senza nemmeno aver letto cosa avevo scritto. E avevo scritto esattamente ciò che tu sostenevi. Ma non mi metto a frignare, ne parlo e discuto con te (finché non mi stancherò).

    Bollo un errore come disinformazione quando si porta avanti una cosa sbagliata con protervia o sarcasmo (hai usato il “nazionale olandese” per schernirmi col finto dialogo Zhang-Marotta), per questo ti ho corretto e ti ho dovuto correggere nuovamente perché hai scritto “a meno che abbia fatto 20 partite ecc..” portando avanti nuovamente una cosa non vera.

    Ora scrivi che doveva essere nel giro della nazionale e sorrido perché quando qualcuno, riguardo ai nostri giovani, diceva che avrebbero potuto esordire prima di quando l’allenatore li schierò, tu rispondevi loro che – secondo questa teoria- allora si poteva andare a ritroso di anni (“se era pronto 5 partite prima, si poteva dire la stessa cosa anche allora e continuando così avrebbero potuto esordire a 13 anni”) mentre Reijnders che ha esordito in Nazionale DOPO che venne acquistato dal Milan era già nel giro quindi non conta.

    Sbaglierò sicuramente io, ma mi sembra che giri ogni argomento come vuoi tu.

    E ti confermo che non ce l’ho affatto con te, ma da lettore, pur sapendo che non accetti consigli, ti direi di parlare di ciò che sai: di calcio e di giovani ne sai a pacchi.

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  59. Non è vero che dicevamo la stessa cosa.

    Non è vero che facciamo il piagina. Semplicemente siccome non credo di essere prepotente e supponente. Cheti sbagli o diostra il tuo ultimo commento: tutti possono rileggere e non c’è nessuna protervia e sarcasmo fino a quando tu hai scritto che facevo disinformazione. nazionale olandese, se credevo che fosse non era certo una forma di sarcasmo e tanto meno di protervia.Poi non c’è dubbio che se non aveva ancora giocato è perché fino a quel momento c’era qualcunoi di meglio. Però ne ,io piccolo mi sembrava che già essere nel giro della nazionale sia diverso da non giocare in una squadra di club. magari mi sbaglio, ma la protervia proprio non la vedo. Ho chiesto scusa per l’errore commesso e in qualche modo ne ho limitato la protata usando il buon senso.

    In una discussione uno non può partire dalla decisione “io lo so e tu non lo sai” perché così non si discute. Io non. ne so piuù di te di calcio e di giovani, tu non ne saipiù di me di economia e finanza applicate al calcioe viste con occhio di tifoso.Semplicemente io dico la mia, poi tu puoi essere anche il papa, male possibilità sono due. Mi convinci o non mi convinci. Nel secodo caso resto della mia idea anche se tu sei il papa. O non devo?

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  60. Certo, e non essere mai convinto da alcun fatto, ti qualifica.

    Per onestà delle cose:

    • il dialogo sarcastico tra Marotta e Zhang in risposta al mio commento, lo hai scritto prima che scrivessi della disinformazione (anche qui, basta leggere i commenti qui sopra).
    • Dicevamo la stessa cosa, ma probabilmente non hai prestato la giusta attenzione, pazienza.

    Tu ne sai più di me di calcio e giovani senza dubbi e Io ne so certamente più di te di economia e finanza applicate al calcio. Non da tifoso, fidati (oppure no, personalmete mi interessa nulla)

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  61. Poi, ecco, se leggo che potremmo andare al Mondiale per club con Pio Esposito (che diventerà un fenomeno, ma a oggi è un buon attaccante in Serie B) prima di prestarlo nuovamente un po’ di ottimismo passa anche a me…

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  62. Ammesso che quella di Pio con noi al Mondiale sia una opzione reale,perchè no ? Ricordati il particolare periodo della competizione….un mnese con noi e poi via con il prestito .

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  63. Sì, certo, è anche vero quello che dici, solo che vedendo le rose delle squadre avversarie, vedo roster un po’ più “importanti”

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  64. A me invece viene un po’ di ottimismo. Se palacios non lo giudicano pronto neppure contro l’ultima in classifica e Pio lo giudicassero pronto per il mondiale, penso che un motivo ci sarà, oltre alla mancanza di soldi

    Il mio colloquio immaginario non era affatto sarcastico, e poi semmai non lo sarebbe stato nei tuoi confronti.

    E la domanda che hai interpretato come richiesta di aiuto a terzi era solo una domanda retorica con risposta negativa

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  65. Nel frattempo gli acciacchi muscolari si moltiplicano….anche Bisseck oggi a parte. Speriamo bene.

    Comunque a me personalmente se domani Oaktree dovesse avallare l’acquisto di un Reijnders al posto di uno Zelinski non mi strapperei certo i capelli. Anzi ne sarei felice perchè olandese, per restare la paragone, è destinata ad incidere progressivamente di più nei destini di un team rispetto al polacco (lasciando perdere il lato economico).

    Che poi olandese non sia adatto al gioco di Inzaghi è un problema degli scout: se prendono Frattesi è perchè, credo, lo considerino adatto al gioco del tecnico/adattabile nel medio termine oppure – e per me è la cosa più importante – un’arma per variare un po’ le carte.

    Inzaghi è cresciuto parecchio e con lui la squadra – ho ammesso candidamente il mio macroscopico errore dopo il primo anno in cui lo avevo bollato come immaturo per un team come Inter – ma se posso fare un appunto, da tifoso eh (sia mai), è quello di essere sempre ancorato al proprio schema, con cambi ruolo su ruolo, a cui viene meno solo se deve tentare recuperi disperati nel finale (situazione fortunatamente che ci è capitata poche volte).

    Però a volte sarebbe opportuno variare ed avere in panchina giocatori “diversi” da quelli in campo può aiutare a variare ed essere meno leggibili dagli avversari.

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  66. A me sembra che confondi le decisioni dei dirigenti con quelle dell’allenatore al momento. Esposito verrebbe aggregato alla prima squadra così come lo è Palacios nella finale di Supercoppa. Poi da lì a giocare c’è di mezzo il mare.

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  67. Questa volta sono abbastanza d’accordo sia sul fatto che probabilmente non giocherà neppure Pio (ma non sarebbe costato 6.5 milioni e non avrebbe impedito l’arrivo di uno già pronto (poi un po’ di speranza che si riveli già più pèonto di quello che si crede ce l’ho, perché è sempre stato un mio grande pallino e sono arrivato a sperare che fra 2-3 anni la coppia centale della nazionale sia Pio – Camarda).

    Gli acciacchi muscolari sono un problema legato più al calendario che all’età dei giocatori, credo, e al fatto che se fai turn over pesante. rischi troppo. Poi se si infortuna Pavard per due mesi deve giocarle tutte Bisseck e diventa a rischio anche lui.

    A prescindere dal prezzo e dando per scontata la stessa qualità e la stessa adattabilità al resto della squadra, anch’io preferirei un Rejinders a uno Zelinski.

    Se però penso (e si può sbagliare in questa come in ogni valutazione nel calcio) che Zelinski è pronto a certi livelli subito e Rejinders lo sarà fra un paio d’anni, prendo Zelinski. Io la penso così, anche se Rejinders nazionale o non nazionale non era certo un giocatore da costruire.

    Tra l’altro Rejinders mi sembra che rispetto a Frattesi abbia un diverso dipo di ‘incursione? Frattesi preferisce arrivare in area senza palla, Rejinders preferisce arrivarci in progressione, eventualmente anche con uno scambio. Dunque penso che l’olandese avrebbe fatto meglio, da noi, rispetto a Frattesi. ma ribadisco: non cederei mai frattesi a una rivale italiana. Potendo.

    Sull’ atteggiamento monotematico di Inzaghi gusto che tu la pensi cosè come è giusto che io la pensi diversamente..

    L’Inter è forte con un modo di giocare collaudato e quindi per me ha bisogno di 20 uomini di cui 10 siano sovrapponibili ai titolari. Il ventitreesimo e il ventiquattresimo possono essere varianti tattiche e di modulo (infatti abbiamo provato a prendere Buchanan e appunto Frattesi). Ma poil il 23 e il 24 o sono scarsi o succede quello che vediamo oggi con Frattesi (che pure ha giocato 945 minuti, cioè l’equivalente di 9 partite e mezza in tre mesi. Non pochissimi ma non sufficienti se hai livello e ambizioni

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  68. Pur avendo anch’io piacere nel vedere, a gara in corso e se necessario, qualche cambio di modulo, mi trovo allineato con Luciano. Poi Frattesi non è stato preso per essere il 23simo o 24esimo giocatore (e i numeri postati da Luciano) sono lì a dimostrarlo, bensì uno dei 20, ma purtroppo non è sovrapponibile perché ha caratteristiche davvero troppo peculiari e che poco c’entrano col nostro modo di giocare. Ecco, forse in questo caso, poteva essere scelto ai tempi un calciatore più in linea. Ma se riuscissimo comunque a venderlo a 45 milioni come si dice, non andrebbe comunque considerato un acquisto errato.

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  69. Quindi ritenete che Frattesi sia stato un acquisto errato da un punto di vista tecnico? Mi piacerebbe sentire il parere di tutti gli amici del blog.

    Per me è stato un grande acquisto e confido una soluzione con lui si possa ancora trovare: se il posto di Micky da titolare lo prendessi Zelinski sarei molto deluso

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  70. Personalmente ritengo che Frattesi sia stato un grande colpo di mercato per due motivi: perché l’abbiamo preso noi e perché l’abbiamo sottratto alle rivali. Credo anche che si sapesse che Frattesi non è un palleggiatore, un tessitore di gioco (come non lo è Fabbian e , se non è migliorato, neppure Casadei). Ma l’inter ha 5 facitori di gioco (Calha, Asllani Mikhi, Zelinski e Barella) e non aveva un incursore, che in certe situazioni può far molto comodo o addirittura essere indispensabile. Purtroppo Frattesi alla lunga non ha accettato un minutaggio che considera insufficiente. Di qui i problemi. Sarei molto deluso se lo cedessimo a una rivale, questo si. Soprattutto al Napoli perché lo ritengo molto adatto al tipo di gioco di Conte.

    L’ideale, per me tifoso, sarebbe cederlo all’estero e con il ricavato prendere una mezzala forte che integri il gruppo attuale. magari unita a un giovane (ma davvero forte: a me da sempre piace Fazzini, per esempio, ma forse all’estero si può trovare un giovane che costi di meno). Infatti il problema sarà che entro un anno dovremo sostituire, oltre eventualmente a Frattesi, anche Mikhi. Con 5 centrocampisti di livello, il sesto se non ci sono soldi per uno bravo e pronto, potrebbe essere anche un giovane interessante.

    Credo che lo stesso discorso valga per Buchanan: ha caratteristiche diverse dagli altri esterni, ma se hai Di marco, Carlos, Darmian, Dumfris, (e eventualmente Bastoni e Pavard che all’occorrenza possono anche fare i quinti, per passo e capacità tecniche) puoi puntare su una scommessa che abbia caratteristiche di scatto e dribbling e meno abilità in copertura, proprio come alternativa di gioco. Solo che Frattesi si è confermato ottimo incursore; Buchanan, almeno fino ad ora, non ha fornito un contributo accettabile .

    E’ lo stesso motivo ‘tattico’ (la duttilità del complesso) che mi aveva fatto sperare nell’arrivo di Gud, a prescindere dal valore che in Viola mi sembra non abbia ancora confermato.

    Perché mi era sembrato che Gud potesse fare indifferentemente la seconda punta, il trequartista o la mezzala

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  71. Si parla anche di Ricci (che probabilmente andrà al Milan), ma secondo me non è una mezzala. Potrebbe sostituire Asllani, semmai

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  72. Ritengo Frattesi un ottimo giocatore nella squadra sbagliata. Se arrivassero davvero con quella cifra, lo venderei senza grossi rimpianti e lo ringrazierei comunque perché lo scudetto della seconda stella passa anche dai suoi gol, fondamentali.

    Se fosse Ricci (anch’io credo poco a questa possibilità), dite che Asllani mezzala non si potrebbe provare almeno fino a fine stagione?

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  73. Frattesi ,da una parte mi dispiacerebbe se doversse essere ceduto,ma riguardatevi la sua faccia quando è entrato nel finale del derby di Supercoppa….Non so se ci sono margini per trattenerlo,ma nel caso potrebbe servire per avere a disposizione un budget da sfruttare per un paio di acquisti di livello. In Italia non mi dispiacerebbe Bernabè del Parma; Ricci ( ma Cairo è troppo esoso) e poi valuterei anche Pessina del Monza. Per quanto riguarda l’estero mi affido ai ns uomini mercato,però mi piacerebbe avere un giocatore di peso .

    Buchanan: mi dispiace ,ma la sensazione è che sia troppo un pò troppo leggero e timido.però è una mia sensazione ….si è visto davvero troppo poco.

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  74. Bella vittoria per 3-1 in rimonta dell’U18 sul Genoa, che ci permette di tenere i contatti con il vertice classifica e di distanziare i rossoblu nostri immediati inseguitori.

    Il report domani insiea al post sulla prima squadra

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  75. Su Frattesi credo che se oggi, senza Chala e Micky, lui non fovesse giocare vuol dire che sarebbe il sesto centrocampista.

    Una situazione che non può assolutamente digerire.

    Personalmente per me è un errore, soprattutto con un cc fatto da due over 30 e con cambi un altro over 30 e un giocatore, Asslani, che al terzo anno non ha mostrato nessun progresso.

    Non considero nemmeno i nomi di Cristante o Milinkovic Savic, giocatori rispettivamente scarsi (il romanista) o finiti (il serbo) come eventuali sostituti.

    Se fossi società prenderei Inzaghi e gli spiegherei chiaramente che unico futuribile in rosa in quel settore deve trovare spazio.

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  76. Sono d’accordo, se oggi Frattesi non gioca vuol dire che lo si sta vendendo, non avrebbe senso in una situazione cosi’ di emergenza del centrocampo non ricorrere a lui.
    Sono anche d’accordo con Luciano che e’ l’unico centrocampista con caratteristiche di incursore e quindi arricchisce la rosa anche in questo senso.
    Inzaghi mi deluderebbe se non riuscisse a trovare un modo per poterlo sfruttare, perderemmo un giocatore che, anche se non impiegato tantissimo, ha sicuramente contribuito a portarci lo scudetto l’anno scorso.
    E se proprio deve succedere, non vorrei che si cedesse ad una squadra italiana.
    Visto i risultati di Lazio e Atalanta ed essendo abbastanza scontata la vittoria del Napoli in casa col Verona, i 3 punti oggi, nonostante la squadra rimaneggiata, sarebbero tanta roba, speriamo .

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  77. Oggi partita complicatissima quanto importantissima. Non vincere oggi significherebbe un bel passo indietro in classifica ed anche brutte ripercussioni sul morale dopo la Supercoppa.

    Purtroppo sappiamo bene quanto scenda di molto il nostro rendimento senza i titolarissimi, in particolare Chalanoglu. In questo senso, non sono così convinto che giocherà Asllani titolare, visto il rendimento di Zielinski in quella posizione.

    In ogni caso, Forza INTER!

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  78. le tre squadre che hanno giocato la supercoppa con noi hanno tutte pareggiato a stento contro avversari non irresistibili, Questo vorrà pur dire qualcosa. Anche noi siamo a rischio, tanto più che ci mancano due giocatori chiave: Thuram l’unico che dà la profondità e Calha che organizza le transizioni e fa filtro davanti alla difesa.

    Penso che Frattesi non giocherà dall’inizio, ma sono sicuro che il gruppo allenatori + dirigenti siano in grado di fare valutazioni più approfondite delle nostre.

    Credo che in tutte le società le decisioni siano sempre collegiali. l’allenatore fa presente i problemi, poi si discute con lui, i dirigenti tecnici e quelli finanziari, e alla fine si sceglie.

    Anch’io non voerrei assolutamente Cristante, a meno che sia una pezza e con i soldi veri che si incassano si prenda un giocatore vero, magari in un altro ruolo. Su SMS non ho tutte queste certezze che sia finito, ma in linea di massima non lo vorrei. Il mio preferito dovendo fare per 1-2 anni la riserva con presenze sarebbe Fazzini. ma credo che in Italia ci siano 2-3 giocatori raggiungibili già pronti. Dico in Italia, perché ricordo che anche …Platini ha impiegato almeno sei mesi per imporsi da noi

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  79. Nel nostro cc un po undersized preferirei, se proprio dovessimo cedere Frattesi (per me errore), un profilo un po più fisicato.

    Questa storia dei doppioni mi convince zero: impossibile trovare un altro Chala o Barella disposto a fare panchina.

    Inzaghi adatti un pelo il modo di giocare e sfrutti anche giocatori un pelino diversi dai titolari per caratteristiche.

    Un po ovunque è cosi

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  80. Arna indisponente: va be e che sei scarso ma almeno sbattiti ed evita tacchi inutili in quel frangente di partita.

    Giocatore modesto anche mentalmente: si capisce perché il suo campionato fosse la Cina.

    Meno male a giugno lo si saluta

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  81. In serata conto di mandare il post, facendo anche il punto sul fine settimana del settore giovanile

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  82. In attesa che Emiliano possa pubblicare il post dulle partite di domenica scorso, ecco un breve report sul match tra Inter e Sassuolo Under 21

    La migliore Inter vista in questa stagione, almeno in campionato, batte il Sassuolo per 2-1 e riapre la lotta ai vertici della classifica.

    Dopo tre partite incomprensibili (un solo punto conquistato) i ragazzi di zanchetta tornano alla vittoria contro un avversario diretto enel modo più convincente.

    Con una formazione iniziale molto vicina a quella ‘tipo’ i nostri ragazzi vincono meritatamente una partita che dimostra in modo inequivocabile le loro potenzialità: ora devono solo trovare continuità nell’esprimersi a questi livelli.

    La nostra Primavera ha disputato un grande primo tempo sul piano del gioco, annichilendo i rivali che non hanno costruito neppure un’azione da gol e hanno dovuto subire la pressione costante e qualitativa dei ragazzi di mister Zanchetta.

    Al 43′ però un episodio assurdo e dal mio punto di vista una decisione arbitrale inqualificabile minaccia di rovesciare la situazione (2-0 per noi) in campo.

    Dopo un primo tempo in cui l’arbitro aveva sorvolato su decine di interventi fallosi ai danni di Spinaccé e soprattutto di De Pier e Topalovic, al primo fallo in attacco, neppure particolarmente significativo del nostro esterno destro, il direttore di gara estrae il cartellino: rosso diretto.

    Oltre 50′ minuti da giocare in inferiorità numerica potecvano essere un handicap decisivo per i nostri.

    Invece dopo un primo tempo importante per aggressività, continuità di gioco e trame spettacolari, arriva un secondo tempo in cui emerge l’ecezionale capacità di lotta e sacrifico del gruppo.

    Basti pensare che se la partita finiosce 2-1 è solo per un erroaccio incredibile del nostro portiere, che manda in porta una conclusione da fuori, per nulla irresistibile, di Knezovic.

    Per il resto, in 50 minuti di pressione i nostri concedono solo un’occasione a Parlato la cui conclusione è respinte in uscita da un grane intervento di Calligaris.

    Di contro Lavelli ha una grande opportunità ma il suo tiro esce a fil di palo e lo stesso Mosconi si costruisce un paio di buone occasioni.

    Abbiamo visto finalmente una squadra completa, quasi ‘regale’ che sa giocare e sa difendere.

    Il rimpianto per le situazioni di vantaggio sprecate nell’arco del campionato non può che essere enorme, ma ora è il momento di dare continuità alle prestazioni belle e sostanziose, per concludere al meglio una stagione aperta a ogni risultato e soprattutto per continuare a costruire la crescita individuale dei ragazzi.

    Le pagelle

    Calligaris:

    senza il suo errore clamoroso la partita sarebbe scivolata via senza grandi emozioni e neppure l’ottima parata in uscita, nel finale, lo riscatta completamente. Da due anni questo portiere mi lascia perplesso: ha indubbie notevoli capacità, ma una volta a partita commette un errore inspiegabile, a volte decisivo e a volte no.

    5.5

    Aidoo:

    nel primi tempo quando l’Inter pressa alto e attacca, è un fattore. Sovrapponendosi a Depi crea pericoli continui.

    In inferiorità numerica è chiaro che non si può più pressare alti, perché un intervento fallito innescherebbe una inferiorità numerica decisiva. Bisogna abbassare il baricentro e lui lo fa, insieme ai compagni. Sulle palle alte incontra qualche difficoltà, ma nel complesso regge bene.

    6.5

    Re Cecconi:

    il nostro centrale si esalta nel bunker costruito per reggere alla pressione avversaria. Dalla sua parte non passa né un uomo né una palla. Di testa respinge decine di palloni. E non spreca una palla in uscita

    7.5

    Alexiou:

    altra prestazione di assoluto rilievo del nazionale Under 21 greco. Pericoloso nell’area avversaria soprattuto sui calci piazzati (segna il quarto gol in stagione) si esalta nel difendere in spazi stretti, nei quali la sua potenza fisica e la sua elevazione dettano legge.

    Cocchi:

    Non ha la potenza dei compagni di reparto, ma in compenso ha una corsa e un piede sinistro davvero con pochi eguali. Percorre la fascia un gran numero di volte, sempre con qualità e pericolsità e quando c’è da lottare non si tira indietro.

    7

    Venturini:

    giocatore di movimento fondamentale per dare equilibrio al centrocampo per lintensità con cui si applica nelle diverse circostanze. Ma non è solo un cursore, anche con i piedi ci sa fare.

    6.5

    Zanchetta:

    regista un po’ compassato ma sempre lucido e propositivo. Orchestra da par suo l’offensiva del primo tempo. Esce nell’intervallo per lasciare il posto al rientrante Bovo

    6

    Bovo: quando entra sa che il suo compito è soprattutto fare muro davanti alla linea difensiva e cercare di pulire qualche pallone per possibili ripartenze. Assolve bene al suo compito e forse solo in occasione del loro gol è un po’ timido nella chiusura su Knezovic che così può calciare,a rete, sia pure da fuori area.

    6

    Topalovic:

    finalmente un grande Topalovic che lotta per tutta la partita conquista palle, resiste alle aggressioni e riesce sempre a uscire con giocate eleganti ed efficaci. Un vero spettacolo per gli occhi. Evidentemente aveva bisogno di ‘capire’ il nostro calcio e le sue ‘regole’.

    Speriamo continui così.

    7.5

    De Pieri:

    quando parte non lo prendono mai, se non con fallacci ignorati sistematicamente dall’arbitro. Entra in tutte le azioni pericolose e nell’unica situazione in cui commette fallo in attacco (intervento in scivolata che potrebbe al massimo configurare una situazione da giallo per gioco pericoloso, tanto più con il metro di giudizio applicato ai suoi giustizieri), subisce un’espulsione diretta. Non riesco a ritenerlo responsabile per aver lasciato la squadra in 10.

    7

    Spinaccé:

    è una partita di lotta e di sacrificio per lui: nel primo tempo perché con il modulo a due punte larghe e un solo centrale, viene circondato da avversari essendo l’unico terminale; nel secondo perché anche lui deve difendere e cercare di tener su la squadra.

    6.5

    Zouin:

    ricordo ancora la prima volta che l’ho visto, qualche anno fa. Era un’amichevole primaverile in cui si provava il nuovo acquisto. Aveva discreta velocità e fantasia, mi era sembrato interessante ma leggerino.

    Oggi è un altro giocatore, dopo essersi rinforzato muscolarmente e migliorato nel modo distare inc ampo.

    Prestazione di assoluto rilievo, deve solo perfezionarsi nella scelta dell’ultima giocata.

    7

    Lavelli e Mosconi:

    sono enrrati benissimo, con lo spirito giusto e con grande determinazione. Entrambi hanno lottato e persino sono riuscitia crearsi occasioni in ripartenza.

    6.5

    Zanchetta.
    Meglio di così ieri non si poteva fare.

    8

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