
Scherzi a parte la partita si è inserita, a mio parere su un trend leggibilissimo e forse scontato nelle amichevoli di questo precampionato.
Una squadra largamente incompleta, con in campo elementi che non vedremo mai più con la nostra maglia, con notevolissime disparità tra i singoli per quanto riguarda il grado di preparazione, lasciando perdere l’esordio col Lugano:
– Ha affrontato una squadra italiana di C (Pergolettese) e ha faticato,
– Ha affrontato una spagnola di bassa Serie A, venuta a giocarsela, e ha fatto benino,
– Ha affrontato una squadra di B ambiziosa e prossima alla prima partita ufficiale (Coppa Italia, match ad eliminazione secca) e ha molto stentato.
Tutto nella norma, anche perché se è vero che i ‘titolari’ presenti, dall’inizio o meno, nell’ultima amichevole erano più numerosi che in precedenza, ovviamente avevano anche meno minuti nelle gambe di chi ha giocato sin dal primo match.
Valutare la condizione di un gruppo e dei singoli che lo compongono a questo punto della stagione è un compito riservato al mister e al suo team, che conoscono il lavoro svolto da ciascuno e sono in grado di valutare la prestazione in rapporto appunto al lavoro svolto e alle aspettative del momento.
C’è anche la questione dei carichi di lavoro, che ovviamente noi non conosciamo, ma che in previsione di una stagione lunghissima probabilmente in questa fase sono consistenti e mirano a creare il ‘fondo’ atletico più che la brillantezza.
Per questi motivi è sempre meglio limitarsi a giudizi su quanto visto, piuttosto che a trarne indicazioni futuribili, molto rischiose.
Del resto soprattutto per quanto riguarda i nuovi ricordo topiche clamorose, non solo mie ma un po’ di tutti, su giocatori che in estate avevano molto impressionato ma poi hanno deluso.
E viceversa.
Dunque nessun allarmismo se le prestazioni della squadra non sono sempre state all’altezza dei nostri desideri o delle nostre speranze, ma attenzione ai possibili problemi emersi, soprattutto considerando che qualcosa di importante sul mercato si potrebbe ancora fare.
Una considerazione si è imposta su tutte, in maniera tanto clamorosa da ritenere che valga ben oltre la contingenza.
Non si può giocare senza attaccanti.
Non lo dico solo in relazione alla possibilità di perforare le difese avversarie, che è il compito principale degli attaccanti, ma proprio anche per poter far gioco, far risalire la squadra costituendo punti di riferimento, tener dietro i difensori avversari, arretrare tutti insieme per dare compattezza alla fase difensiva e poi ripartire.
Assenti Lauti, Thuram e Taremi, presente per pochi minuti e fuori condizione Arna, noi non avevamo attaccanti ma solo giocatori velleitari, incapaci di reggere il confronto con difensori magari rudi ma determinati e agguerriti.
Se si aggiunge che eravamo praticamente privi di sbocchi sul lato destro, dove Kamate ha corsa ma non parla la stessa lingua ‘tecnica’ dei compagni, non offre loro una sponda credibile e comunque non incide mai, a prescindere dal probabile diverso grado di preparazione delle due squadre sono emerse a mio parere indicazioni sulle priorità di mercato che sarebbe pericoloso trascurare.
Però, lasciatemi uno sfogo da tifoso, è ora di tirar fuori qualche soldino per puntellare una squadra che può far bene e sarebbe un peccato se venissero tarpate le sue ambizioni da una miope visione economicista.
Sempre ragionando sulla carta (poi sarà il campo a esprimere i verdetti che contano) a metà campo siamo messi bene: cinque giocatori su sei sono solide realtà di prima fascia.
Il sesto, Asllani, sembra in crescita e anche se non ha ancora raggiunto il livello di affidabilità degli altri cinque, potrebbe esserne molto vicino.
La difesa presenta come sappiamo alcune incognite: primo fra tutti il portiere di riserva, autore di un precampionato piuttosto problematico.
Spero di sbagliare ma è la conferma che quando si parla di giovani va benissimo se hai i soldi per prendere giovani forti.
Se invece, avendo in pugno l’accordo con Bento, non puoi spendere i 20 milioni richiesti dalla sua società e ripieghi su uno a buon prezzo, che probabilmente (spero di sbagliare) non è migliore di Audero, poi non ti puoi lamentare di eventuali risultati modesti.
Tanto più che non c’è alcuna certezza che il portiere titolare, Sommer ripeta la stagione passata, per molti aspetti assolutamente straordinaria.
Ma più in generale, non solo per il portiere, vale sempre, per le squadre di vertice, la regola per cui prendere un giovane è una cosa meravigliosa, se prendi il più forte (e dunque molto costoso).
Se devi prendere un promessa, una speranza, a poco prezzo, perché le promesse vere costano tantissimo, vai sul sicuro e prendi un giocatore di affidabilità comprovata, meglio se a parametro zero.
Questo discorso vale in modo particolare per gli attaccanti perché, come ho detto, quei ruoli determinano un po’ l’andamento di tutta la squadra.
Tornando alla difesa è evidente che considerando Carlos un quinto, ci manca un uomo di sinistra che possa giocare da braccetto ma anche da perno centrale, perché i due ‘titolari’ potrebbero per vari motivi non reggere al top una stagione che si concluderà ad agosto 2005.
Qualcuno arriverà, ma non è indifferente che arrivi un giocatore vero o un giovinetto poco costoso che suscita speranze futuribili.
Poi magari i nostri dirigenti sono così bravi da prendere a poco un giovinetto che si rivelerà già pronto e bravo, pur costando poco.
Qualche nome che mi intriga è stato fatto (mi riferisco anch’io, come Emiliano, al centrale mancino del Valencia), ma penso che non lo prenderemo perché costerà qualche milione.
Come costavano qualche milione gli altri giovani che sono sbarcati in casa dei nostri rivali.
Comunque ogni nuovo arrivo non deve convincere me, deve piacere all’allenatore, che è bravissimo, ma vorrei fosse un po’ più autorevole (in stile Conte o T. Motta) nel pretendere dalla società ciò che ritiene indispensabile.
In prima linea abbiamo il problema di dover cedere almeno un paio di giocatori, per una questione numerica prima ancora che finanziaria (23 giocatori iscrivibili in Europa – a meno di prendere Pinamonti – tre portieri, sei difensori, sei centrocampisti, quattro esterni e 4 punte. Per averne 5 bisognerebbe appunto che uno fosse di scuola interista).
Per Correa si potrebbe anche arrivare a rescindere, perdendo soldi, certo. Anche su Arnautovic ci potrebbe essere una sorta di minusvalenza.
Sempre che lo si convinca ad andarsene: non credo sia una questione di soldi, ma di legittima ambizione dell’austriaco di dimostrare che può starci nel gruppo.
Si è trattato di due errori indubbiamente e negli anni precedenti ce ne sono stati altri.
Io spero che ce ne siano… altri ancora, se i risultati complessivi della squadra continueranno ad essere del livello degli ultimi anni.
Significherebbe che anche senza poter spendere ce la sappiamo cavare… benino.
Per altro Arna potrebbe anche restare e fare benino. Il problema è che sarebbe un rischio, forse inferiore a quello di un giovane che costi poco.
Non tutti gli anni si riesce a prendere un Thuram a zero, un Taremi a zero, un Lautaro a 12-13 milioni.
Comunque noi se vogliamo lottare da Inter in tutte le competizioni, non abbiamo bisogno di un attaccante che faccia benino: piuttosto di un titolare del livello dei primi tre, perché è evidente che nel tipo di gioco attuale proprio le punte sono esposte in modo particolare a infortuni e/o cali di condizione.
Secondo me queste sono le cose che obiettivamente anche per un semplice tifoso sono emerse dal precampionato e in particolare dalla partita di Pisa.
Sul resto (a che punto siamo nella preparazione fisica dei singoli e di squadra, quali prospettive possono aprirsi per alcune varianti tattiche e di utilizzo degli uomini che sono in fase di studio) da tifoso non mi sento di esprimermi.
Ma torniamo alla partita col Pisa...
I toscani sono partiti forte, pressando alti e tenendo un ritmo che i nostri faticavano a contrastare, non tanto per ritardi atletici, quanto perché è difficile imporre il proprio ritmo se si gioca in nove contro undici e un intero reparto è assente.
Anche Kamate e in parte minore Fontanarosa chiaramente non erano all’altezza dei titolari assenti, ma erano uno per reparto e comunque con giocatori come gli avversari riuscivano a giocarsela.
Invece con la mancanza totale dell’attacco la manovra era monca e poco insidiosa.
Il corpo della squadra ha retto (contro il Pisa, però) e nel primo tempo gradualmente siamo riusciti a riprendere il pallino del gioco, sia pure senza essere particolarmente pericolosi, se non per qualche conclusione di Carlos .
La prima frazione si sarebbe chiusa in parità con qualche occasione, poco limpida, in più per noi, se non ci fosse stata la distrazione difensiva nei minuti di recupero, su calcio piazzato.
Sono situazioni sulle quali si deve lavorare, ma è chiaro che un errore può sempre capitare: in questa partita bisognava essere si più attenti, ma soprattutto produrre di più sul piano offensivo.
Nella ripresa, con l’ingresso di diversi titolari, sia pure a corto di minutaggio, la situazione si è più avvicinata a quella che dovrebbe essere la norma in uno scontro tra i campioni d’Italia e una buona squadra di B.
Ma ancora una volta ha pesato la totale assenza di punte, perché anche lo spostamento di Miki come sottopunta (che è andato al tiro due volte pericolosamente, ma senza centrare il bersaglio) e poi i pochi minuti di Arna, non hanno mutato la situazione deficitaria.
La nostra supremazia, divenuta abbastanza netta, non ha trovato sbocchi e invece loro in una ripartenza, ancora su errore della nostra difesa, hanno colto un palo che ha pareggiato quello colpito da Frattesi, l’unico a segnalarsi per le capacità di incursore.
Poi quasi per pareggiare le situazioni, all’ultimi minuto di recupero è venuto il pareggio di Bisseck, in mischia.
Ma il dato più significativo del match, forse, è stato che nessuna nostra punta ha mai, non dico segnato, ma neppure tirato a rete (se ricordo bene le conclusioni, parate o fuori di poco sono state solo di Bisseck, Carlos, Frattesi e Miki.).
Questo, a costo di ripetermi, è il dato su cui riflettere, perché se è vero che in giro ci sono pochi fuoriclasse e quindi in difesa e a metà campo ci sono diverse squadre che possono essere competitive, saranno proprio gli attaccanti, la loro stagione, la prolificità e la continuità a fare la differenza.
Le pagelle
Martinez:
questa volta nessuna incertezza con i piedi ma tra i pali e nelle uscite ha lasciato molto a desiderare.
Sul gol non è privo di responsabilità, a mio parere e dopo una clamorosa uscita a vuoto viene salvato dal palo.
Non dà mai sensazioni di sicurezza.
5-
Bisseck:
conferma di essere una forza della natura, inarrestabile nelle proiezioni offensive, forte di testa, abile anche nei recuperi in virtù della progressione notevole.
Deve migliorare tatticamente, nella lettura delle situazioni di gioco, poi potrà aspirare a un ruolo di titolare assoluto.
Segna in mischia il gol del pareggio, dopo averne mancato di poco un altro,
7
Acerbi:
sono i primi 45′ dopo l’operazione.
Si è gestito con esperienza limitandosi al lavoro di contenimento nel quale ha mostrato la consueta sicurezza.
Incoraggiante.
6
Dal 46′ Bastoni:
Un tempo non da braccetto, ma da centrale puro.
Se la sbriga con autorevolezza anche in questo ruolo insolito.
Questa può essere un’indicazione importante anche per il mercato: serve sempre un difensore mancino, ma disporre di elementi eclettici è solo un vantaggio.
6.5
Fontanarosa:
la disattenzione in occasione del gol subito, quando si perde l’uomo che va a chiudere di testa, inficia un po’ la prestazione che per il resto è sera stata sicuramente sufficiente, anche se contro il Pisa ha partecipato raramente alla fase di costruzione e ripartenza.
Al momento penso possa giocare in una buona squadra di B o stare in rosa in una di seconda fascia in serie A
5.5
Dal 46′ Dimarco:
Fa il suo senza riuscire a cambiare le sorti del match: ma non sempre è possibile trovare la giocata super.
Lui comunque ormai è una sicurezza.
6
Kamate:
dimostra di avere i mezzi fisici per giocare a tutta fascia, ma mostra anche limiti evidenti di palleggio e una preoccupante mancanza di lucidità ed efficacia nelle giocate offensive.
5
Dal 45′ Darmian:
una buona prova che sembra smentire i timori sulle sue possibilità di incidere giocando da quinto.
Bisogna però aspettare la conferma da prove più impegnative.
6
Zielinski:
conferma le sue doti tecniche che per altro non erano in discussione.
Incide meno che in altre prestazioni, ma per tutti i centrocampisti non è facile giocare senza… le prime linee davanti.
6.5
Dal 64′ Calhanoglu:
solita prestazione di valore.
Testa sempre alta, diverse ottime aperture di gioco, buono nei contrasti e pericoloso al tiro o sui calci piazzati.
La sua presenza aggiunge personalità al centrocampo
6.5
Barella:
schierato per più di un tempo come play, se la cava in modo apprezzabile, anche se logicamente nel ruolo non è… Calha.
Mostra qualche buona idea, molta vivacità e una condizione già confortante.
Una rabona riuscita scatena gli applausi di un pubblico ‘estetizzanrte’.
6.5
Dal 83′ Quieto:
s.v.
Mkhitaryan:
è un campione e lo dimostra, aiutato dal fatto di essere più avanti di molti compagni con la preparazione.
Inzaghi non lo sostituisce mai e lui mette doti fisiche impensabili, destrezza tecnica e la consueta sapienza calcistica al servizio della squadra.
Non sfrutta adeguatamente un paio di occasioni capitategli nei pressi dell’area avversaria
7
Dal 46′ Frattesi:
dà alla squadra la scossa di cui aveva bisogno nella giornata in cui gli uomini d’attacco.. non c’erano.
Lui si inserisce, coglie un palo clamoroso e crea sempre pericoli.
Sembra migliorato anche nella capacità di costruire gioco con i compagni.
7
Carlos:
solita prestazione di grande sostanza.
Padrone della fascia, contrasta e spinge: nel primo tempo per due volte va alla conclusione in modo insidiosissimo
6/7
Correa:
ancora una grande delusione. Prestazione assolutamente inconsistente.
Sembra voler spaccare il mondo, poi va sempre a sbattere sull’avversario di turno.
Credo sia in evidente crisi psicologica, comprensibile quando non ti riesce nulla.
Alcuni commentatori sostengono che non sembra impegnarsi, a me pare che ci provi, ma che proprio non abbia le qualità tecniche e agonistiche per… dimostrare di essere in campo.
4
Dall’83’ Arnautovic:
almeno come presenza fisica, l’austriaco c’è.
Non è in grado di sfondare (per il momento?), ma prova a dare una mano aprendo spazi e comunque lottando.
Se decideranno di tenerlo, sarà comunque una scommessa molto rischiosa.
s.v.
Salcedo:
non c’entra nulla con questo gruppo.
Avrei voluto vedere al suo posto Lavelli o Mosconi, purtroppo impegnati nella convocazione per l’Under 19, come gli altri talentini De Pieri e Cocchi.
Ho letto che qualcuno si lamentava: “Ma come, doveva essere un fenomeno…”.
Effettivamente tra gli allievi era un fenomeno, in Primavera un discreto giocatore, poi…
A testimonianza del fatto che far bene nelle giovanili non è quasi mai garanzia di futuro radioso.
Naturalmente ci sono le eccezioni di elementi super e straordinariamente precoci.
4
All. Inzaghi:
i problemi della squadra, con tutte le attenuanti del caso, davvero validissime, sono ormai sotto gli occhi di tutti.
Simone ora deve dimostrare di avere la personalità e l’autorevolezza per farsi ascoltare in società.
Sono indispensabili almeno una punta e un difensore e non devono essere scommesse sotto i 5 milioni, ma realtà già di spessore.
Vediamo cosa riesce a ottenere, prima di dargli un voto.
Luciano Da Vite
Sono d’accordo con te Luciano sul fatto che il giudizio sul mercato sarà dettato da come la società deciderà di intervenire nel sostenere la dirigenza e l’allenatore nel completare la squadra, dando alla dirigenza deputata a operare sul mercato la giusta fiducia e nel rispondere alle giuste aspettative dell’allenatore. Io penso che le richieste di Inzaghi siano state mirate: Gudmunsson e un difensore che possa occupare il ruolo di “terzo” a sinistra. Se poi ci sono cose che non sappiamo e che ci sono tenute nascoste per ragioni strategiche queste non possiamo saperlo.
Mi “brucerebbe”, uso le virgolette, ma lo dico chiaramente, se Gudmunsson dovesse alla fine andare alla Fiorentina o ad un altro club di Serie A. Potrei capire se andasse in Premier a fronte di un’offerta tipo 35 milioni cash pagati sull’unghia, ma se il giocatore andasse alla Fiorentina con una formula più o meno “creativa”, la cosa mi brucerebbe. Mi sembra che il giocatore sia stato individuato come quello che serva per fare un salto di qualità e non vedo soluzioni di ripiego. Poi per carità che ci siano dei limiti sul piano economico e finanziario lo sappiamo.
Sul “terzo” non so che dire. Non entro nel campo dei dubbi sul centrale e sul laterale dx, cose che non potevano essere riparate in questa sessione di mercato, però non puoi pensare di affrontare una stagione così complicata, lunga e importante senza – mi riferisco alla proprietà – metterci qualche cosa di tuo e i rinnovi non mi bastano. Poi ovviamente non è che scenderò in piazza contro Oaktree, però diciamo che mi aspetto che facciano qualche cosa per prendere Gudmunsson e un giocatore che completi il reparto difensivo, che a questo punto immagino sia meglio di quello che poteva essere Ricardo Rodriguez…
Voglio essere positivo sul portiere Martinez. Diamogli tempo. Per fortuna, salvo un crollo improvviso di Sommer, ha il tempo per crescere. Il fatto abbiano voluto spendere per prenderlo, anche a fronte di possibili soluzioni tappabuchi provvisorie, tipo confermare Audero, mi fa pensare che comunque ci puntino anche se la prima scelta era Bento.
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Concordo che tutte le risorse vadano messe su attaccante, ruolo che più incide.
Non credo che sia questione di esperienza ma di….valore. Bisseck pagato poco e senza esperienza italiana fa molto meglio di Correa e Arna ricchi di esperienza, anche in Italia. Se non si hanno soldi, per me, meglio provarci che…rassegnarsi alla mediocrità.
Il portiere vediamo, esperto è esperto, non è un 20enne di belle speranze. Spero possa superare questa fase un po così.
Per il reato spero Frattesi possa ritagliarsi uno spazio adeguato: non palleggera’ come gli altri ma incide parecchio davanti e per vincere devi fare gol: quando non ci sarà in campo la Thula credo la sua presenza sia fondamentale.
Certo è un peccato che nessun ragazzo della primavera possa tenere il campo, quanto meno in condizioni di emergenza. Se under23 potesse aiutare in questo senso, spero Oaktree investa li
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Su Gudmunsson c’è da considerare anche il pendente processo previsto in autunno.
Credo sia normale cautela e volontà di un prestito con diritto: in caso di acquisto e condanna il problema, oltre che tecnico, sarebbe finanziario.
Magari ci sono altri Gudmunsson nel mondo visto che il Genoa lo ha scoperto a 26 anni
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Su questo argomento non ti rispondo più. Se non ti è chiaro che noi non siamo il Genoa, società per altro meravigliosa e il nostro obiettivo non può essere azzeccare un acquisto ogni sette otto e poi rivenderlo guadagnandoci, a prescindere dai risultati sportivi, è inutile discutere.
Piuttosto facciamo una sorta di gentlemen agreement: la smettiamo entrambi di citare i presunti fallimenti della tesi opposta alla nostra ignorandone i successi e viceversa. E’ un giochino da bambini.
Successi e errori si fanno con i giovani e con i vecchi. Conta il risukltato complessivo di una politica.
Dei risultati ottenuto con la politica seguita sino a d ora io sono felice. Tu no.
Tutto qui.
Io sono pre prendere giocatori pronti utili subito (sapendo che si può sbagliare come si potrebbe sbagliare su un giovane. Possibilmente a zero.e coi i soldi così risparmiati prendere autentiche promesse di valore (sapendo che si può sbagliare anche lì) nella categoria tra i 15 e i 18 anni,
A me sarebbe andato benissimo Rodriguez a zero con contratto annuale e con i soldi risparmiati prendere Leoni e magari Ilenikhena.
Avremmo avuto una riserva solida e affidabile (non un campione) per la prima squadra e due grandi promesse da far crescere con i tempi giusti
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Chiesa a me piacerebbe, ma non voglio neppur sentir parlare di scambio con Frattesi
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Sono certo che per il ruolo di braccetto non andremo sui due tre giovani considerati migliori, ma su quello che costerà meno
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d’accordissimo, giu’ le mani da Frattesi (alla gobba poi, sarebbe insopportabile). Spero la dirigenza non lo faccia, neanche fosse Inzaghi a chiederlo.
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Io penso che Frattesi non si muoverà. Sicuramente non per andare alla Juventus. Comunque lo stiamo ancora pagando per un totale di 35 milioni. Se qualcuno lo vuole deve pagarlo almeno 50 e tutti cash, mi sembra molto difficile che altrimenti possa partire, non avrebbe alcun senso. A parte che è un giocatore forte e non lo venderei in ogni caso.
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Più guardo le olimpiadi più mi rendo conto che non solo nel calcio le nazioni occidentali per emergere hanno necessità di un grande contributo da parte di immigrati. Se gli esterni di colore spagnoli o i 3-4 migliori tedeschi, inglesi, belgi, li avessimo noi e non loro, stravinceremmo tutto, nel calcio
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Io penso che senza tirare in ballo questioni di carattere politico o ideologiche, senza argomentare neppure i tre punti, basti considerare tre dati di fatto: 1. In Italia si fanno sempre meno bambini, i tassi di natalità sono bassissimi. 2. Gli immigrati fanno in via generale più bambini. 3. Il sistema di integrazione di questi nuovi immigrati, che sono di fatto dei nuovi italiani, non funziona affatto. Non voglio fare su questo terzo punto confronti con il modello di altri paesi perché sicuramente potrei dire delle imprecisioni. Però questi tre punti sono un dato di fatto. La cosa non riguarda solo il calcio.
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Detto che Gudmunsson è quasi della Fiorentina, tornando al mio commento, confermo che la cosa mi dispiace, ma mi sa che evidentemente per diverse ragioni non potevamo prendere il giocatore. La principale sta ovviamente nel fatto che abbiamo in rosa Correa e Arnautovic. Detto questo: 1. Mi sembra molto molto difficile che si punterà un altro giocatore davanti. Penso che Gudmunsson fosse stato individuato per tutta una serie di caratteristiche proprie del giocatore che andavano a completare il reparto offensivo e che fanno dell’islandese un giocatore molto probabilmente sotto molti aspetti “totale”. 2. Arnautovic come quarta punta non è comunque la fine del mondo.
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Ciao ragazzi, riguardo Chiesa, non succederà mai, ma se succede..
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Io dico solo questo: a parità di immigrati regolarizzati e integrati il nostro settore giovanile calcistico (e non solo) non sarebbe secondo a nessun altro Paese.
Per una volta, spero che lui mi scusi, non sono d’accordo con Emiliano: il male del nostro calcio nasce dalla politica. perciò non si può criticare il nostro calcio e non individuarne le cause. Lo sport vive dentro la società.
Un grande come Mou ha detto “chi sa solo di calcio non sa nulla di calcio “
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Non devi scusarti Luciano. Non avresti dovuto in ogni caso, se ci si confronta in maniera pacata si accolgono anche tutte le critiche possibili. Anche se in verità mi hai frainteso, perché io sono d’accordo con te e con il parere che hai espresso… Anche politicamente.
Volevo solo dire che quelli che ho pronunciato sono dei dati di fatto che non possono essere negati da qualsiasi considerazione di carattere politico. Perché sono dei fatti. I tassi di natalità sono bassi; gli immigrati fanno più bambini e questi bambini nascono in Italia, sono in Italia; l’integrazione in questo paese dal punto di vista normativo e legislativo come sul piano sociale funziona in maniera disastrosa. Non funziona affatto. Per me questi sono dei dati di fatto che vengono prima poi di quello che può essere un giudizio politico che dovrebbe espressione di buon senso per mirare a creare soluzioni. Cosa che sicuramente la politica non fa.
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Volevo aggiungere una cosa. Resto solo al calcio, ma sono convinto che l’Italia possa essere un’eccellenza non solo nel calcio ma anche in tantissimi altri settori proprio se solo le scelte e le direzioni della politica fossero differenti, il tema converrai che è molto ampio e da questo punto di vista l’integrazione e come questa NON funzioni è un tema. La presenza di tanti allenatori italiani in giro per l’Europa alla guida di club importanti per me è il segno di una scuola calcistica che ha sicuramente qualche cosa di più rispetto alle altre. Un patrimonio che però per essere salvaguardato ha bisogno per forza di un rinnovamento e questo non può passare solo dal calcio. Non c’è bisogno di un deus ex machina, di un Leo Messi o di un Guardiola, ma di scelte che non siano neppure coraggiose, ma dettate dal buon senso e da una lungimiranza e da una visione del paese che manca da troppo tempo a fronte di scelte di stampo populista o comunque intese a conservare uno status quo e che stanno veramente limitando, costringendo se non annullando quelli che sono i caratteri peculiari di un paese che sta così strozzando anche le proprie potenzialità e caratteri peculiari.
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Secondo te potrebbe fare il quinto nel sistema di gioco di Inzaghi?
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caro Emiliano, consentimi una piccola aggiunta anche se giustamente non ti va che in un blog calcistico si parli di politica, seppire in senso lato, degli ideali più che dei partiti.
Secondo me in Italia a non funzionare non è solo l’integrazione, ma prima ancora l’accoglienza.
E non funziona perché al potere economico fa comodo avere migliaia di irregolari disposti ad accettare, per sopravvivere, un regime schiavistico (pensa al caporalato al Sud ma anche alle fabbrichette con manodopera irregolare nel Nord).
In questo modo o uno resta si rassegna e non si integrerò mai, o usa il nostro territorio come base di transito verso Paesi ben più ricettivi
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buongiorno a tutti,
Seguo spessissimo il blog ma intervengo altrettanto raramente…
Ieri sera però mi sono veramente molto arrabbiato nel sentire i nostri tifosi fischiare rumorosamente e inneggiare contro un nostro giocatore.
Io capisco tutto, è stato un grosso errore il suo acquisto, ma questa cosa a mio parere è vergognosa.
Chiaramente il giocatore di cui parlo è Correa.
Siamo tutti d’accordo sul fatto che sia fuori dal progetto e che verrà ceduto, quindi perché andare allo stadio e pagare il biglietto di una partita amichevole, per umiliare un nostro giocatore? Non vi pare?
Scusate lo sfogo, ma ieri sera mi sono veramente vergognato dei miei tifosi.
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Non credo si accontenterebbe di fare il quinto puro..magari un falso quinto (non so neanche se esiste) in una sorta di 3-4-3. Anche Thuram ha sempre giocato da esterno prima di venire da noi. Sono sicuro che Inzaghi gli troverebbe la posizione ideale.
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Nessun problema Luciano, come dicevi citando Mourinho, chi sa solo di calcio non sa niente di calcio. Per me questo blog è uno spazio aperto a tutti per parlare di tutto. Personalmente mi rivedo con il tuo pensiero e con le critiche che rivolgi alla politica sotto questo aspetto e purtroppo tutto quello che hai scritto è vero, si tratta di un business enorme per la criminalità organizzata con ricadute sul piano sociale che sono enormi e con un sistema che non funziona che non solo è qualche cosa di terribile per chi lo subisce, ma che è qualcosa che paghiamo e pagheremo in termini di arretratezza sociale, economica e culturale come paese.
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Sicuramente se pensano di prenderlo significa che hanno un’idea su dove mettere in campo il giocatore… Io non riesco a inquadrarlo bene sinceramente. Magari diventa una seconda punta rapida e potente così come lo era il padre… Fosse così non mi dispiacerebbe affatto ovviamente. :)
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Ero a Monza, Massimo. e sinceramente mi sono vergognato anch’io. Mi sembrava di essere tornato ai tempi nui qunado un poveretto, di nome Pellizzaro doveva sorbirsi un ‘complimento’ di questo tipo: uno gridava col magafono “Pellizzaro sei l’unico” e tutto lo stadio in coro “Pirla”.
Io il tifo contro non lo capisco e non lo giustifico, anche se alcuni sostengono che chi paga ha diritto ad esprimere consenso e dissenso.
Sul diritto, eservitato nei limiti, per me non c’è dubbio. Ma alla fine sempre di autolesionismo si tratta, oltre che di mancanza di rispetto verso uno che sta facendo quello che può
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In serata il post
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Buona sera. Volevo sapere cosa ne pensate e se conoscete Thiago Romano: sembrerebbe un’altra interessante con un buon sinistro ma poco fisicato. E poi il 2010 preso dalla Roma (napoletano) di cui non ricordo il nome (con la V mi pare inizi il cognome), talentuoso ma anche con alcuni problemi se ricordo bene. Luciano forse può illuminarci.
A detta di alcuni koopmeiners thuram luiz fanno un centrocampo ai livelli di real o city, almeno sulla carta. Che ne pensate?
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Che la juve diventerà la favorita. Se una squadr acquista e l’altra no, non può esserci partita
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dipende sempre dagli acquisti. Intendi quindi che i nuovi cc bianconeri non hanno rivali in a e in Europa? Io non conosco il brasiliano e k.thuram ma comunque hanno bisogno di amalgama, se non in a dove potrebbero avere vita più semplice almeno in Europa dove il livello è più alto
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post inviato.
Io non esagero mai quando parlo di juve. Dire che i tre non hanno rivali in Europa è cosa da tifoso sfegatato, ma certamente è un trio molto competitivo e con le caratteristiche che piacciono a Motta
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Post ricevuto, cerco di pubblicarlo in mattinata.
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Nuovo post online: https://buu.zone/2024/08/09/nessun-dramma-ma-il-precampionato-continua-a-preoccupare/
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