Dal calcio giocato (in amichevole) al calcio parlato. Anzi, il contrario

Foto: il nuovo acquisto Mehdi Taremi in azione contro la Pergolettese.

Scriverò qualcosa anche sul calcio giocato e precisamente sull’amichevole con la Pergolettese ma al momento, visto anche l’andamento della gara e l’esiguo numero di titolari presenti, mi sembrano più interessanti le discussioni  sulle prospettive dell’Inter che le… analisi di quel poco che si è visto.

Queste discussioni in sostanza vertono su pochi punti:

  1. La nuova proprietà, con le sue idee programmatiche assicura una gestione più ricca di successi di quella realizzata dalla proprietà uscente?
  2. Meglio la politica dei parametri zero già pronti o investire su giovani futuribili (purché costino davvero poco, non come… un Cabal…)?

Sul primo punto…

Ebbene si, lo confesso, sono uno dei tantissimi “tifosi con la sciarpa” (anche se non ce l’ho) che il giornalista Palmeri sembra tanto disprezzare.

Sono un tifoso che guarda ai risultati e che, se li trova soddisfacenti, è contento.

Anche perché nella mia “ignoranza’ finanziaria”, penso che se una squadra oltre ai titoli che vince, passa dal valore di 300 milioni a quello di circa 1300 milioni e il suo brand passa da una quotazione praticamente inesistente a una quotazione da ottavo o nono club al mondo, prima tra le italiane  precedendo pure la facoltosissima (con i soldi di noi italiani che paghiamo le tasse) juve, vuol dire che qualcosa di buono la proprietà uscente ha fatto, nonostante situazioni oggettive indipendenti dalla sua volontà le abbiano creato ostacoli che sembravano insormontabili.

La polemica imbastita ad arte dai “tifosi senza sciarpa” se sia meglio la vecchia o la nuova proprietà non mi coinvolge granché.

La trovo stucchevole e assurda.

Ma siccome esiste provo a prendere posizione, utilizzando in parte proprio le argomentazioni partorite dal giornalista citato.

Prima di fare seriamente questo confronto, secondo me, bisogna però

  • che Oaktree fra 5 o sei anni abbia vinto almeno gli stessi titoli- non dimentichiamo che parte da una situazione tecnica molto più solida -;
  • che abbia portato il valore dell’Inter (anche debiti compresi) da 1.300 a almeno 2.000 milioni;
  • che abbia portato il valore del nostro brand dall’ottavo al secondo o terzo posto;
  • che ci abbia regalato i campioni che sono arrivati in questo periodo.

Di sicuro Zhang ci ha preso qualche… discreto giocatore e se poi qualcuno ha dovuto rivenderlo ha fatto in modo, grazie alla libertà d’azione concessa a Marotta e Ausilio, che ci guadagnassimo finanziariamente e non ci perdessimo tecnicamente.

Nell’ultimo anno questa politica ha ridotto il deficit di bilancio e dato dai 20 punti in su a tutti.

Tutti noi tifosi con la sciarpa speriamo che Oaktree faccia di più e meglio: in quel caso la esalteremo.

Per ora gli ultimi regali ce li ha fatti Zhang, ormai sul punto di dismettere, prendendoci Taremi e Zielinski.

Oaktree si è rifiutata di prenderci a zero Hermoso e Rodriguez (a prescindere che a me piacessero o meno: conta che piacessero a quelli che hanno fatto vincere l’Inter risanando nel contempo i conti).

Ci sta spingendo  ad andare su giovinetti da 10-12 milioni, salvo poi farci fare retro marcia perché… costano troppo

Però:

Oaktree non ha la spada di Damocle di una scadenza oltre il quale può perdere in maniera ignota il controllo societario”.

Infatti siamo noi tifosi che abbiamo la spada di Damocle che Oaktree può decidere in ogni momento di perdere in maniera ignota il controllo dell’Inter.

Ma poi che vuol dire “in maniera ignota”?

I due Moratti, i più grandi presidenti della nostra storia hanno ceduto l’uno a Fraizzoli, l’altro a Thoir.

Fraizzoli, per dire, era uno a cui hanno portato da firmare i contratti di Antognoni e poi di Falcao.

Antognoni non l’ha preso perché a detta della presidentesssa, la moglie non era ‘conveniente’ per un calciatore.

Falcao non lo prese per timore che Andreotti non gli rinnovasse la commessa per alcune divise.

In realtà non voleva e poteva spendere.

La storia di Thoir è troppo recente per ricordarla.

“Oaktree non creerà un ulteriore debito per la continuità aziendale che potrà essere ripagato solo con i buoni risultati”.

Purtroppo, perché niente debiti (o immissione di nuovi capitali) niente spese per giocatori forti e modestissime disponibilità per giovani scommesse, ci potrebbero portare in breve a essere ‘simpatici’ come l’Atalanta o l’Udinese.

Speriamo di no.

Se non accadrà ne saremo lieti.

Ma di certo passiamo da una fase sul piano tecnico mostruosamente espansiva, a una diciamo di benevola attesa

Oaktree non farà partire ogni anno la società da una posizione di debito che costringa quanto meno a una piccola cessione, o a una grande se i risultati non saranno all’altezza”.

Intanto Zhang quando è stato costretto a vendere giocatori ha sempre consentito che venissero sostituiti con altri di valore non inferiore, se è vero che le ultime due stagioni, con una finale di CL e uno scudo dominato con gioco spettacolare, hanno costituito la vetta della sua gestione

Poi Zhang è riuscito, non intralciando i suoi collaboratori, a ottenere i traguardi strepitosi ricordati – non solo tecnici – riducendo considerevolmente il passivo di bilancio, quasi azzerandolo.

La madre di tutte le questioni (non per noi tifosi con la sciarpa) è questa:

Zhang ha preso un’Inter che faceva schifo per 300 milioni.

Facendo debiti per investimenti, quando l’ha ceduta (dopo aver vinto molto e innalzato in modo incredibile il livello della rosa) l’acquirente si è accollato  tutti i debiti (gli investimenti) oltre a versare un indennizzo per Zhang maggiore della cifra che aveva speso  per l’acquisto.

Forse è questo che brucia ai ‘tifosi senza sciarpa’.

Tre ‘vantaggi’ avrebbe però la nuova situazione:

  • Oaktree non ha la spada di Damocle di una scadenza oltre il quale può perdere in maniera ignota il controllo societario. 
  • Oaktree non farà partire ogni anno la società da una posizione di debito che costringa quanto meno a una piccola cessione, o a una grande se i risultati non saranno all’altezza.
  • Non ci saranno più “scenari di precarietà su cui la proprietà Zhang si fondava, e che erano una pistola carica alla tempia dell’Inter…”

In definitiva le colpe di Zhang si ridurrebbero a due.

La prima è ridicola, secondo me: con Oaktree l’Inter non è a rischio di sopravvivenza, con Zhang lo era.

Era così a rischio di sopravvivenza che Oaktree ha  siglato un contratto di prestito per effetto del quale il subentro le è costato circa 1300 milioni  tra valore dei debiti  e indennizzo all’ex proprietario, il quale  aveva acquistato l’azienda per 300 milioni.

Sbaglierò ma per me aveva più problemi di sopravvivenza l’Inter pre-Zhang, con una squadra penosa, oltre ai passivi di bilancio.

Il secondo punto è quello ricorrente in tutti coloro che non hanno argomenti: si cita qualche caso di errori (tra l’altro per i quali sembra più probabile, eventualmente,  una ‘responsabilità’ della dirigenza).

Il gioco è facilissimo: poiché errori ne fanno tutti e nel calcio come suol dirsi il più bravo è quello che sbaglia meno, basta mettere in rilievo ‘solo’ i presunto errori per intonare il ‘crucifige’.

Senza tener conto che tra errori e successi i risultati complessivi sono stati strepitosi, a tutti i livelli..

Ma alla base di tutto c’è sempre un interismo che non convince noi ‘con la sciarpetta’: si preferisce un’Inter che possa (forse) vincere tra 4-5 anni, grazie a un programma di ringiovanimento con giovani non costosi, piuttosto che un’ Inter chiamata subito a confermarsi agli alti livelli che le competono, anche con qualche sacrificio finanziario (investimento).

Dopo che la dirigenza ha dimostrato che si può addirittura puntare ad azzerare il deficit di bilancio e in contemporanea a vincere.

Anche accettando il fatto immaginifico che l’Inter di Zhang avesse problemi di sopravvivenza (con la squadra che ha una rosa fortissima, il nono brand al mondo, un bilancio vicino all’equilibrio e anche dei debiti, certamente) a me sembra che potesse avere più problemi di sopravvivenza ai tempi di ET, cioè quando Zhang l’ha rilevata.

Resta la domanda su quali siano i veri obiettivi di Oaktree e quali strategie perseguirà per  raggiungerli.

E’ ovvio che l’obiettivo di un fondo di investimento è rivendere dopo un po’ di tempo, guadagnandoci.

E qui entrano in gioco le strategie di mercato, che credo si possano sintetizzare così, schematizzando:

  1. Mordi e fuggi, cioè vendi i pezzi migliori, hai un guadagno immediato anche se poi quando venderai ti sogni i soldi che prenderesti adesso. La conferma dei migliori attraverso i prolungamenti contrattuali esclude per altro questa strategia improvvida.
  2. Puntare ad attivi di bilancio che consentano profitti annuali immediati, riuscendo, grazie alla politica dei giovani, a mantenere inalterato il successo sportivo e quindi gli introiti da stadi, i contratti con i media, i contratti con gli sponsor e i premi per le vittorie. Oltre al valore finale dell’azienda.
  3. Investire ragionevolmente per incrementare ulteriormente il valore aziendale anche attraverso i risultati sportivi, ma indirettamente anche attraverso la crescita del volume di affari che una società forte convoglia su di sé.

Non ho il minimo dubbio sul fatto che Oaktree sappia fare il suo mestiere… meglio di me e quindi faranno le scelte migliori perché l’interesse dell’Inter è anche il loro interesse.

Il curriculum dei due dirigenti che seguiranno da vicino l’Inter è impressionante, soprattutto quello della signora, ma non basta per rendere tranquilli, perché l’azienda calcio ha caratteristiche del tutto particolari che richiedono efficacia nelle politiche di gestione finanziaria ma anche di gestione tecnica e richiedono, per avere successo, una straordinaria condivisione o meglio ‘complicità’ tra i due livelli.

Mi spiego: giusto esercitare un controllo finanziario sulle esigenze sollevate dal settore tecnico, ma se quest’ultimo, ad esempio, ti dice “ho bisogno nel tal ruolo di un giocatore pronto per continuare a primeggiare”, tu non puoi rispondere “no, prendi un giovinetto e che costi poco”.

Negli ultimi anni, quando si è trattato di imporre restrizioni finanziarie, Steven dava l’indirizzo (ad esempio: ridurre il disavanzo di tot. euro), ma lasciava libero il settore tecnico di operare entro quei paletti.

A me non sembra che i risultati di questa politica siano stati negativi, né sul piano tecnico né su quello finanziario (riduzione progressiva del passivo di bilancio aiutata anche dalla crescita degli introiti, a sua volta favorita dal miglioramento della squadra).

Anzi!

In conclusione mi sembra che ci siano varie sfaccettature possibili anche per un fondo di investimento, nel modo di condurre una società.

Nessun interista ha mai sognato che Oaktree facesse spese  folli.

E’ legittimo però sperare che qualche investimento mirato, che possa accrescere ancora gli introiti e il valore della società, si possa fare

Queste considerazioni ci riportano al calcio giocato e alle necessità della squadra.

Inter – Pergolettese 2-1

Partita noiosa anche per un affamato di calcio e soprattutto di Inter come sono io.

In realtà più che di un’amichevole si è trattato di una specie di allenamento.

Tra l’altro in campo c’era uno solo dei titolari della squadra che poche settimane fa aveva vinto il ventesimo scudetto.

Non c’è dubbio che per chi osservava la gara professionalmente (il mister e il suo staff) qualcosa di interessante, nel bene e nel male si sia visto.

Ma agli occhi del tifoso, forse perché essendo molto caldo era senza sciarpetta, è sembrato un match caratterizzato da ritmi bassissimi (comprensibilmente eh) che non permettevano di superare agevolmente una Pergolettese schierata tutta dietro la palla, nella propria tre quarti.

Comunque, anche a un ‘analisi’ da dilettante qualche osservazione mi sembra sia scaturita.

La prima è che pur con tutte le attenuanti di questo mondo, Correa si è rivelato non idoneo a giocare nell’Inter e anzi dannoso.

La seconda riguarda i nuovi:

  • Martinez non è mai stato impegnato, poiché il loro unico tiro in porta è stato il gol, segnato nel finale quando tra i pali giocava Di Gennaro. Comunque il nuovo portiere è sembrato abbastanza abile nel giocare con i piedi per far ripartire l’azione.
  • Taremi si è confermato giocatore molto intelligente, che sa sia uscire a giocare con i compagni, sia fare i tagli e i movimenti offensivi da punta autentica. Ma questo si sapeva.
  • Zielinski non ha fatto male, anzi, ma sinceramente io mi aspettavo qualcosa in più pur considerando la preparazione molto precaria e i problemi sia di affiatamento sia di… livello dei compagni.
  • Topalovic ha giocato pochi minuti e secondo me si è visto poco.

Le note positive a mio parere sono costituite soprattutto:

  • da Bisseck, apparso già in condizione, voglioso, aggressivo e abile nelle due fasi di gioco,
  • da Mkhitaryan apparso di una altro livello rispetto a quasi tutti i 30 e passa giocatori visti in campo,
  • dal giovane Cocchi (un 2007). L’ex bolognese oltre ad aver costruito il magnifico assist per il secondo gol ha tenuto il campo con sicurezza e disinvoltura, dimostrando che già ora potrebbe figurare benissimo come titolare in una squadra di C ambiziosa,
  • da Kamate che ha fatto capire perché a certi livelli sia giù un uomo abbastanza ambito sul mercato.

Anche da Agoumé che utilizzato da centrale difensivo ha chiuso sempre bene e in fase di appoggio ha fatto forse meglio di Asllani.

Naturalmente per Agoumé bisogna considerare il fatto che nel ruolo ricoperto ieri probabilmente non giocherà nella sua futura squadra e in partite più impegnative,

Carlos ha spinto molto ma le sue caratteristiche si conoscono: ha più gamba e fisico di Dima, ma meno inventiva che contro le squadre chiuse è fondamentale.

Benino anche:

  • Berenbruch, molto attivo,
  • Aidoo come al solito propenso ad attaccare ma veloce nei rientri e
  • Quieto, i cui ‘numeri’ astrattamente non si discutono.

Ma ha fatto abbastanza bene anche Salcedo, ottimo in occasione del gol, non sempre felice nella scelta delle giocate in precedenza.

Infine Fontanarosa mi sembra molto cresciuto e credo che anche lui possa fare il salto di categoria per giocare in una buona squadra di Serie B.

Precisato che si tratta solo di vaghe impressioni, superficiali e legate al momento, non di sentenze (tranne in un caso… indovinate quale), anche dopo aver visto questo allenamento a ranghi incompletissimi un’idea mi frulla per il capo.

Con questo mercato stiamo rafforzando moltissimo le alternative ai titolari (portiere, centrocampista, attaccante, difensore di sinistra che verrà, chiunque sia) e questo è fondamentale in una stagione straricca di impegni e nella quale tutti ci saranno addosso con strumenti leciti e non  perché non ci si ripeta.

Però…

Però le altre squadre (Milan, juve, Napoli)  stanno rinforzando il gruppo dei titolari, non delle alternative e quindi il valore assoluto teorico, a organico completo, è destinato ad assottigliarsi.

Sono consapevole del fatto che avendo dominato il campionato era più difficile per noi migliorare qualcosa nel gruppo dei teorici ‘titolari’ rispetto a chi aveva palesato evidenti lacune.

Però…

Però qualche dubbio resta, qualcosa in sospeso in attesa dell’arrivo del difensore è innegabile:

  • La scommessa Arnautovic davanti.
  • La possibilità che Darmian possa ancora fare il quinto con la stessa forza e resistenza,
  • La mancanza di una punta ‘estrosa’.
  • Il fatto che acquistando un difensore mancino e avanzando Carlos, resteranno due centrali della difesa a tre abbastanza avanti con gli anni e forse non proprio integri.

D’altra parte mi rendo conto che nessuna altra squadra sarà perfetta (o almeno lo spero).

Quindi auguro a tutti gli interisti una buona stagione, ricca di soddisfazioni.

E soprattutto che fra un anno si sia ancora qui a discutere degli errori della proprietà, della dirigenza, del mister, dopo aver conseguito risultati analoghi.

Luciano Da Vite

25 pensieri riguardo “Dal calcio giocato (in amichevole) al calcio parlato. Anzi, il contrario

  1. Sulla proprietà io, a scanso di equivoci, NON sono per i fondi anglosassoni applicati al calcio italiano per un semplice moltivo: se vuoi essere competitivo in Italia devi….perdere un sacco di denari e i fondi è l’ultima cosa che vogliono.

    E’ questo il problema del calcio italiano, frutto della miopia pluriennale della classe dirigente sia federale – che non ha mai valorizzato un prodotto, perdendo il treno dei diritti tv, che era fino a 20 anni fa il più bello del mondo – sia delle squadre – incredibile che nessuna squadra (ad eccezione, in parte, di gobba e Atalanta/Udinese che hanno piccoli stadi tradizionali) abbia stadi di proprietà dopo decenni in cui sono stati riversati fiumi immensi di denari …..esclusivamente su giocatori e procuratori senza dare un futuro solido ai team che dipendono ancora dalla genorisità dei propri proprietari.

    Per come li conosco, il fondo se farà aumenti di capitali – assolatamente non esclusi – sarà per finanziare asset come, appunto, lo stadio e non, come ha fatto la gobba, per prendere Cristiano Ronaldo. pearalto lo stesso marotta ha dichiarato che non facciamo Under23 per….mancanza di strutture.

    Trovo quindi curioso leggere oggi rimpianti per Zhang dalle stesse persone (non necessariamente qui) che piangevano miseria fino allo sorso anno in quanto le operazioni non si chiudevano perchè a Nanchino decidevano lentamente, Samardzic non veniva perchè non abbiamo offerto una cena decente al padre, non si riusciva a dare 7 mn ad un 35enne Perisic poi finito in disgrazia, ecc.

    Palmeri si limita a dire che OGGI è troppo presto per bollare il fondo americano peggiore per l’Inter perchè non avrebbe (condizionale d’obbligo visto le topiche prese regolarmente dai giornalisti) dato l’ok a prendere Hermoso, Rodrigues o Cabal (avessimo detto Mbappe e Bellingham).

    Che vogliano puntare su gente più futuribile credo sia normale: a parità di costo annuo – questi sono i paletti, che dava anche Zhang, il resto è fuffa – come si può criticare chi vuole una casetta, mgari un pelo più piccola, costruita nel 2010 e ampliabile, rispetto ad una, magari un po’ più grande, costruita nel 1940 che richiederà dopo un anno pesante manutenzione? O chi decide di partire da solide fondamenta (struttura) per poi ampliare i locali rispetto a chi fa 10 vanni sulla sabbia del greto di un fiume?

    Si tratta di essere un minimo lungimiranti e pescare nel mondo pallonaro dove si gioca anche oltre i 200 km da casa e non si è assistiti da Riso.

    Poi ovvio che stando così le cose in griglia noi partiremo dietro la gobba – che sta prendendo tutti – il bilan – che ha rifatto attacco e panchina – il napoli – Conte da sole vale 80 punti – l’Atalanta – nuova potenza del calcio mondiale – e le romane che stanno rinnovando con campagne acquisti multimilionarie.

    Il calcio però è imprevedibile, magari ci riscappa il miracolo e….. lo festeggeremo in pompa magna.

    Battute a parte io non credo che Inter, di puro organico, valga i 90 e passa punti della scorsa stagione in cui Inzaghi e il suo staff – BRAVISSIMI I DIRIGENTI A CONFERMARLO – hanno fatto un lavoro che non credevo possibile. Però altrettanto non credo gli avversari abbiano rose in grado di farne 90 in agilità.

    Se, al contrario, crediamo al miracolo di aver formato uno squadrone di suo non dovremmo avere paura di niente visto che, stavolta, non è partito di fatto nessuno (a meno che non si considerino drammatiche le perdita di Cuadrado, Klassen, Sensi, Audero e Sanchez) e qualche giocatore è arrivato.

    Io credo che se il fondo continuerà – comea doggi sta facendo – a garantirci di essere la seconda società (gli ovini sono al solito inarrivabili) per costo squadra, sia legittimo e anche doveroso attendere di essere ipercompetitivi in Italia, senza sperare in miracoli o allineamenti astrali.

    A proposito di lungimiranza: se è vero – come ho letto sul web – che un settore giovanile viaggia con budget intorno ai 10 milioni annui, nessuno si è mai chiesto che rinunciando a due ingaggi a caso (Cuadrado e Klaassen nel nostro caso) si potrebbe raddoppiare questo budget? La cosa non vale solo per noi eh. Poii si può sempre continuare così e sperare negli immigrati

    "Mi piace"

  2. In generale la partita anche Io l’ho vista come riporti Tu Luciano.
    Sui singoli pero’ sono piu’ “negativo” su Kamate (forse per una mia fissa) : ma possibile che non abbia mai provato a saltare l’uomo che aveva di fronte? Non ricordo chi avesse di fronte, per dargli un’età, ma, di solito i giovani in questo momento della preparazione, fanno fare anche serie “figuracce” ai titolari. Invece a me sembra che abbia sempre giocato bene la palla, probabilmente non l’ha mai buttata o persa stupidamente. Pero’ io non ricordo un dribling …
    Bene anche Agoume in quella posizione,ma, francamente, abbiamo giocato solo noi ( a parte gli ultimi secondi e ci siamo presi il goal).
    Vediamo Sabato, dovrebbe essere una partita un po’ piu’ significativa e probante.

    "Mi piace"

  3. Ho visto Italia Spagna U19. la mia impressione è questa: forse per la prima volta da anni noi avevamo una squadra nettamente superiore a livello di individualità. Almeno 4 p 5 nostri giocatori, loro se li sognano.

    Solo che lo sapevano, quindi hanno giocato molto corti e bassi, con le linee strettissime e provando solo qualche rara ripartenza. Così hanno annullato i nostri uomini più qualitativi che si trovavano sempre circondati da maglie rosse, ci hanno concesso pochissimo e alla distanza sono riusciti persino a vincere.

    Confermando una mia tesi: tutti se possono attaccano. na bisogna essere in grado, avere il potenziale. Se non ce l’hai, persino la immaginifica Spagna gioca nel modo più utile per provarea ottenere il risultato.

    Avesse accettato l’uno contro uno, Pafundi, Zeroli e Camarda e persino Di Maggio avrebbero…vendemmiato.

    Non è questione di coraggio, ma di consapevolezza

    puetoppo in questa covata il Mialn ha trovato giocatori davvero importanti. Anche il terzino sinistro secondo me è destinato a una grande carriera

    "Mi piace"

  4. Purtroppo Roberto abbiamo una cultura, un approccio ai problemi che è radicalmente opposta.

    Non duco che sia migliore alla mia. Magari è migliore la tua mia io proprio non riesco anon dico ‘condividere’ ma a no pensare sempre esattamente l’opposto di quello che scrivi.

    Sulla questione del tuo ultimo intervento poi non riesco a capacitarmi come si possa sostenere le tue tesi senza che qualcuno della dirigenza ti abbia fatto del male.

    Abbiamo il secondo bilancio: dunque è normale vincere, dare spettacolo e lasciare la seconda a 20 punti- Anzi è un obbligo.

    Ma io penso che eravamo tra i primi bilanci anche nelle lunghissime stagioni in cui nonostante spendessimo e facessimo acquisti clamorosi a ottobre eravamo fuori da tutto.

    Io ne ricordo un’infinità dal secondo scudetto di Foni (primi anni 50) in poi.

    So che vincere è difficilissimo anche se puoi spendere quello che vuoi. Vincere dando spettacolo chiudendo i mercati in attivo forse la memoria mi inganna, ma non ricordo altre esperienze.

    Ma soprattutto a me sembra che tu abbia una visione statica, quasi ‘fotografica’ mentre ogni ‘foto’ è parte di un processo.

    Quanti tifosi interisti 5-6 anni fa avrebbero immaginato un quadrieennio come quello appensa chiusosi?

    Ma poi, come mai abbiamo un bilancio con cifre così imponenti’

    Forse per grazia divina? Forse siamo andati a Lourdes?

    Prima avevamo 30-35 mila persone a partita, prendevamo pochi soldi dalle tv, avevamo un misero sponso che faticava a cacciare qualche milioncino non vincevamo premi legati alla vittoria nelle coppe, nel campionato, al percorso in CL.

    Chi ha costruito tutto questo quasi dal nulla (cioè dalla condizione precedente). E chi lo ha mantenuto anche quando per confermare alcuni giocatori ha dovuto vendere, chiudere i mercati in attivo e comunque ha avviato un percorso di progressivo riequilibrio tra entrate uscite?.

    Chi ha portato l’Inter a essere l’ottavo o nono brand calcistico nel mondo, da una posizione di semi anonimato?

    Non è solo il risultato raggiunto: è anche il processo stupefacente che ha portato a questo.

    Non spero di convincerti e non ci provo nemmeno. Mi conforta un po’ il pensiero che tanti tifosi interisti con la loro passione travolgente sembrano condividere il mio stesso apprezzamento per ttuti quelli che stanno lavorando da qualche tempo per l’Inter.

    Non sono un tifosotto con sciarpetta: se torneremo nella mediocrità e scriverò ancora, leggerai critiche infuocate da parte mia.

    Adesso sono calcisticamente felice e ringrazio ll a proprietà che ha operato sino a d ora, tutta la dirigenza, lo staff tecnico e tutti i giocatori

    "Mi piace"

  5. Becca, sono d’accordo con te. kamatà ha molto da imparare ma si deve considerare che non ha fatto un percorso di formazione paragonabile a quello di altri compagni. però è una forza della natura. credo proprio che non diventerà mai un giocatore importante, ma un professionista di discreto7buon livello, sperodi si. Per lui

    "Mi piace"

  6. Luciano, non credo esista una visione/cultura migliore.

    La cosa divertente è che le nostre idee non sono così distanti come sembra, è prettamente una questione di angolo di lettura.

    Tu faccio un esempio: anche io, come te, credo che la fisicità nel calcio moderno sia imprescindibile. Io, ad esempio, ero tra quelli che stava con Conte e considerava Eriksen un giocatore troppo poco “intenso” per fare la mezzala nel suo modulo. Ma la fisicità è UNA non LA componente perchè puoi essere un bestione di 1,90 con uno scatto bruciante ma se sei modesto tecnicamente e/o ignorante calcisticamente farai carriera al massimo …nell’Udinese. E la Spagna su questo insegna: non prevalgono massa e peso ma intensità nel breve frutto di tcnica, velocità di pensiero e movimenti di squadra che….restringono il campo. Diverso è essere intensi su 60 metri (alla Allegri) rispetto ai 30. Per me qui si può lavorare molto senza…attendere nascite prodigiose. Non sono idee così differenti, credo, ma letture differenti dello stesso fenomeno.

    Tornanod a noi, di nuovo, non siamo così distanti a patto di non arroccarsi su posizione predefinite.

    “Abbiamo il secondo bilancio: dunque è normale vincere, dare spettacolo e lasciare la seconda a 20 punti- Anzi è un obbligo.”

    Ecco, io non ho mai parlato di obbligo di vittoria, ne tanto meno spettacolo. Ho sempre e solo sostenuto che con più risorse sia PIU’ FACILE competere ai massimi livelli, e quindi anche vincere, rispetto a chi ne ha molto meno. D’altronde se guardo albo d’oro trovo rararmente vittoriose squadre con poche risorse rispetto alle concorrenti (che ha vinto scudetto negli ultimi 20 anni partendo dietro? Forse solo il Napoli). Anzi, nel calcio moderno in cui la forbice tra grandi e piccoli club si allarga sempre di più, le eccezioni sono ormai sparite quasi del tutto. In sostanza non servono miracoli se hai il secondo bilancio. E’ una frase, credo molto logica, che tu ti ostini a leggere come acredine verso la dirigenza. Non è così. E lo spiego sotto.

    “Ma io penso che eravamo tra i primi bilanci anche nelle lunghissime stagioni in cui nonostante spendessimo e facessimo acquisti clamorosi a ottobre eravamo fuori da tutto.” Ecco la mia critica ad Ausilio. Il buco finanziario associato a pessimi risultati – la combinazione negativa per eccellenza – è il motivo per cui dubito fortemente del valore del nostro ds: che per farmi ricredere deve infilare diverse scelte vincenti che sono Bisseck e non…..Lukaku preso al top a 75 mn. Perchè puoi anche non vincere pur spendendo abbastanza per un lasso temporale medio ma ….almeno ci arrivi vicino. Noi, come dici giustamente, invece eravamo lontanissimi dal competere ma contemporaneamente non abbiamo gettato le basi (giovani) per emergere. Solo grazie a spese ingentissime di Zhang e all’arrivo di Marotta, che ha dato ordine, il trend si è fortunatamente invertito. Poichè poi il periodo di “generosità finanziaria” della proprietà è finito, la mia critica è stata di non sfruttare adeguatamente la finestra tecnica – che ancora abbiamo ed è data dagli acquisti pesanti dei primi anni di Suning – per dare maggiore futuribilità al team: tanto che siamo squadra più vecchia della A e Oaktree sembra, almeno da quanto si legge (sempre sia vero) voler suggerire di invertire direzione perchè l’unica in grado di creare valore.

    E se crei valore, inneschi quel circuito virtuoso per cui hai più risorse e progressivamente puoi permetterti di alzare asticella dei giocatori da acquisire. Qui tu, invece, interpreti la stessa cosa come un salto nel buio destinato a far scendere il valore della squadra perchè….non vinci. Io sto con te se Bisseck viene preso e sbattuto nell’undici per 45 partite ma se ne deve fare 5 – perchè ossatura è ben definita – il valore lo crei con lui rispetto a…Rodrigues. Metti in fila i Vidal, sanchez, Klaassen ecc. che abbiamo preso negli ultimi anni e prendi 4 Gudmunsson. Se solo uno di questi quattro – se hai buono scouting è probabile sia così – si rivela buono, tu rinforzi nettamente la squadra: tecnicamente e finanziariamente. E sei nelle condizioni di frae uno step in avanti. Sempre detto non sia facile ma…..noi non siamo il Psg o il Madrid anche se il blasone direbbe questo. Ma occorre prendere atto della nuova situazione: fortunatamente il bacino da cui pescare giocatori si è allargato per cui oggi puoi trovare canadesi o georgiani di ottimo livello che fino a 20 anni fa non trovavi.

    In questo io credo, non nei miracoli o nel cavaliere bianco che arriva e ti risolve i problemi con la bacchetta magica. Se lo faranno sarò felicissimo. Se non lo faranno continuerò a sollevare interrogativi/critiche perchè ….Inter resta mentre tutti, dirigenti compresi, passano. Ma non vorrei rivivere quegli anni bui in cui si pescavano giocatori a caso senza una direzione e con continue perdite ….con l’unica speranza di essere acquisiti da uno sceicco. Se arrivi in quella situazione – e noi ci siamo arrivati – è il segnale che il management non fosse valido, tutt’altro.

    "Mi piace"

  7. Roberto: in parte quello che tu dici è vero: spesso si dicono cose simili e le differenze sono nelle sfumature. E’ evidente che nel calcio di oggi per emergere bisogna avere sia fisicità (declinabile in diversi modi) sia tecnica e intelligenza calcistica.

    Io dico sempre che se Dell’Anno avesse avuto l’esplosività di Iniesta sarebbe stato…Iniesta. Però è anche vero che se Luca Toni avesse avuto la tecnica di Van Basten, sarebbe stato,,,Van Basten,

    Però si tratta di lievi preferenze: ad esempio se si parla di due centrali CHE NON CONOSCO, ma uno è 1,90, l’altro 1,80. io a priori spero che prendano quello di 1,90.

    La Spagna e il Barça come ho cercato di chiarire con i numeri qualche giorno fa , realizzano un giusto mix tra giocatori di grande qualità fisico ateltica e buona tecnica e giocatori di grande tecnica e buona qualità fisico atletica. Lo stesso Messi (la pulce) e persino Maradona, con tutta la loro tecnica se non fossero stati imprendibili sullo scatto come erano, avrebbero giocato nelle serie inferiori o almeno in squadre medie.

    Ma questo non è un motivo di…conflitto ideologico. La persona che stimo di più nell’ambiente calcio è Pizzigoni (uno della corrente…di Adani che stravede per le belle giocate). Il problema è che per le belle giocate stravedo anch’io ma stravedo allo stesso modo per un bel salvataggio difensivo, un bel recupero, un contrasto vinto alla grande, una prova di notevole dinamismo al servizio della squadra (correre in avanti ma anche all’indietro che è molto più faticoso)

    Ci comprendiamo e non c’è motivo di contendere.

    Forse la mia visione dipende dall’aver visto migliaia di partite delle giovanili, nelle quali i futuri campioni hanno tutto, mentre centinaia di giovani super tecnici senza adeguata fisicità non sono arrivati neppure in serie C, mentre giocatori con una notevole fisicità se proprio non sono zappatori almeno in C e in B ci arrivano.

    Mi è capitato spesso di parlare di ragazzi dell’Inter di 13 o 14 anni in termini entusiastici per quello che facevano con il pallone. Quando mi confrontavo con un addetto ai lavori quelli mi dicevano: “ma dove vuoi che vada…” E hanno sempre avuto ragione loro

    Per dire: Gagliardini è arrivato in serie A e in nazionale, Spaviero, un giovane che a vederlo giocare ti faceva sognare, non è arrivato da nessuna parte.

    Ma queste sono sfumature: nessuno nega la necessità di entrambe le qualità per emergere davvero.

    Invece sulla nostra dirigenza per me è proprio un approccio culturale diverso.

    Abbiamo un gruppo di dirigenti (Marotta, Ausilio Baccin) che agiscono da squadra con stima e fiducia reciproche.

    Hanno ottenuto risultati che inorgogliscono ogni tifoso nerazzurro.

    Risultati a tutti i livelli; sportivo, finanziario (l’enorme aumento delle entrate, (che ha consentito la conferma di molti tra i migliori) è la conseguenza del loro lavoro svolto in ambito sportivo, perché ora la squadra ha più appeal nei media, tra i tifosi, tra gli sponsor oltre a ottenere da qualche anno denaro importante dalla vitoria e/o partecipazione significativa a campionati e coppe.

    Eppure non si riesce a dire che questo gruppo sta facendo molto bene.

    L’Inter è la squadra più vecchia (e chi se ne f….meglio vincere con la squadra più vecchia che perdere con una squadra…dal possibile avvenire)

    Hanno il merito di aver confermato Inzaghi è il massimo che si riesce a dire. Veramente hanno anche il merito di averlo scelto..Ma forse non sono gli unici meriti…

    Eh, ma Ausilio (per altro con un ruolo diverso) prima aveva fatto male…

    E ma Baccin al Palermo…

    E ma Marotta …avalla politiche conservative di Ausilio che non consce i giocatori emergenti.

    Di nuovo: ma chi se ne f….?

    Con questa politica dove siamo arrivati, da tifoso, mi soddisfa in pieno. Con la nuova, di puntare su giovinetti purché costino meno di dieci milioni…vedremo..

    Io non credo alla politica del perdere oggi per prepararci a un …possibile luminoso domani, ma non sono affezionato alle mie idee. Se dovesse rivelarsi una politica vincente lo riconoscerò.

    Per adesso sono contento così e l’incredibile folla che poche settimane fa si è riversata nelle vie e nelle piazze di Milano a festeggiare (stimata un 300.000 tifosi, una cosa mai vista da noi) mi sembrava contenta quasi come me.

    In questo momento i maicuntent (o masochinteristi come preferisco chiamarli io) sono una minoranza. E per il bene dell’Inter spero che restino tali per un bel po’

    "Mi piace"

  8. Ho visto solo un video sui momenti salienti del match su youtube.
    Mi ha dato l’impressione di una bella partita, in cui ce la siamo giocata alla grande (niente a che vedere con quella a senso unico dei grandi …). Occasioni per passare ne abbiamo avute, ma non le abbiamo sfruttate. Ecco mi e’ sembrato che questa volta Pafundi, Zeroli, Camarda siano stati meno “fenomeni” del solito nel momento in cui dovevano esserlo. A dir la verita’ piu’ i primi 2 che Camarda, che effettivamente è sempre di un altro livello, tenendo conto dell’eta’. Come dici anche Tu, molto bene anche Bartesaghi (2005), esterno sinistro del Milan, un treno . Non mi e’ dispiaciuto neanche il nostro buon Di Maggio, giocare contro il centrocampo spagnolo non deve essere per nulla facile neanche contro le giovanili. Peccato, sarebbe stato bello vedere questa squadra giocarsi la finale.

    "Mi piace"

  9. Pafunsi Zeroli camarga secondo me non hanno inciso come al solito perché soffocati da marcature asfissianti, duplicate e anche triplicate. la Spagna ha giocato molto passa con tutti gli uomini e con rare ripartenze. Comunque a mio parere i tre hanno confermato di avere potenzialità notevolissime

    "Mi piace"

  10. Vedi, tu dai per scontato sia politica del perdere.

    Ma se hai Bisseck o Rodrigues, che fanno 5 partite, perdi (o vinci) per loro?

    Se al posto di Klaasen, Cuadrado….o Kolarov, ecc. ci fosse stato un ragazzo, sai cosa cambiava?

    Nulla!

    Hanno giocato pochissimo, chi per noie fisiche (normali) chi perché evidentemente non ritenuto valido. Giocatori senza passato da fuoriclasse, ma da onesti mestieranti. Vedi Arna….cosa cambiava se avevi, che so, Pinamonti? Forse qualcosa in meglio….

    Asslani, per fare un esempio, ha giocato pochissimo il primo anno, un po di più anno scorso e auspicabilmente ancora un po più quest’anno. Quelli sopra li lasci andare….ci hai costruito nulla.

    Così, nelle nostre condizioni, provi a costruire. Oaktree pare lo abbia capito e si dice caldamente suggerito.

    Vedremo

    "Mi piace"

  11. Se comunque non riescono a giocare…senza farci perdere, prendo quello che mi costa meno.

    Che so; Klassen zero cartellino e 2 di ingaggio per un anno, bisseck 7,5 di cartellino e 1,5 di ingaggio per tre anni. uguale 12. le cifre sono mese a caso, per far capire. Poi puoi sbagliare con Klaasen ma fare un colpo favoloso con Mikhi, con Dzeko, con Darmian, con Acerbi ecc…. Di giovinetti presi a 6-7 euro che sono stati importanti per qualche successo non ne conosco.

    ma in ogni caso c’è un dato: la politica seguita sino ad ora ha avuto successo. la politica dei giovani che costano due lire…vedremo.

    Ho già detto che se con qualche giovinetto di poco costo vinceremo di più mi ravvederò

    "Mi piace"

  12. Roberto tu scrivi: “Se al posto di Klaasen, Cuadrado….o Kolarov, ecc. ci fosse stato un ragazzo, sai cosa cambiava?” Io credo che tu debba ampliare questo discorso, perché in questa lista ci stanno bene pure giocatori come Mkhitaryan, Acerbi, Sommer, Darmian….ma credo tu non li citi perché malgrado l’età questi sono stati i veri artefici e fautori di questi ultimi trofei!

    tu fai delle valutazioni col senno di poi, a carte ormai scoperte, ma io ti chiedo…..se invece dei giocatori da me elencati avessimo preso dei ragazzi, avremmo vinto quello che abbiamo vinto?

    "Mi piace"

  13. Siriano: si piò ricorrere a qualunque artificio dialettico: resta il fatto che le scelte fatte COMPLESSIVAMENTE hanno dato buonissimi risultati. sia tecnici, sia di appeal, sia di incremento delle entrate e hanno consentito di ridurre in modo drastico, mentre si vinceva, il deficit di gestione (oltre ad aver comunque aumentato enormemente il valore del brand e e quindi il costo della società).

    Si poteva far meglio? si può sempre far meglio. Ma 4 anni fa quale tifoso non avrebbe firmato per questi risultati?

    Eppure non sentiremo mai ammettere: si anche la dirigenza tecnica in questi anni ha fatto bene.

    Costerebbe troppo una simile ammissione.

    Io lo dico fin d’ora: se prendendo giovinetti che costino ben meno di 10 milioni e che accettino un ingaggio modesto otterremo risultati migliori, ammetterò di aver sbagliato

    "Mi piace"

  14. Io sono per investire molto sui giovani e crearli in casa: ci sono appositamente le squadre dagli allievi alla Primavera per questo tipo di investimenti. Come ha fatto la juve con Soulé e parecchi altri.

    Piace a 1 persona

  15. Luciano anch’io la penso come te, ma credo che la nostra visione del calcio sia legata alla nostra età, che ci ha permesso di vedere nel tempo una miriade di approcci diversi al mercato e alla costruzione di una rosa….quella ricca ma inizialmente spregiudicata di Moratti, poi migliorata con l’esperienza….di Pellegrini, di Fraizzoli di Thohir e Zhang e quindi di Allodi, Branca, Mazzola e Ausilio….e in tutti questi approcci la costante che si ripete è questa: i giovani che siano forti o acerbi che ti facciano vincere o perdere una o più gare……in ogni caso a parte rarissime eccezioni non potranno avere mai per ovvi motivi l’esperienza e la maturità necessaria a reggere mentalmente lo stress legato ad una lotta di vertice.

    ecco perché un giovane cresce bene a Sassuolo o a Bologna, Bergamo e a Genova…perché in queste realtà si lotta per altri obbiettivi non per il titolo. Quanti presunti giovani fenomeni ho visto vincere poco o niente all’Inter? Non si contano, in ordine sparso….Dalmat, Dell’Anno, Gabigol, Silvestre, Emre, Scifo, Orlandini, Kanu, Gilberto, Camara, Dabo, Farinos, Keane, Sorondo, Ventola….e tanti altri.

    Ringrazio Zhang per aver strutturato una dirigenza in grado di capire come si vince (o si resta al vertice) e come agire di conseguenza….e questo a prescindere dall’età dei giocatori scelti e rispettando i parametri imposti dall’UEFA e il bilancio della società.
    ecco io credo che dovremmo davvero essere grati di quello che abbiamo in tutti i sensi….e lasciare a questa dirigenza le scelte e le decisioni su chi dovremmo puntare, perché ad oggi hanno dimostrato grandi capacità di gestione.

    "Mi piace"

  16. Io dico che ESSENDOCI STRUTTURA squadra ben definita – ed esperta, diciamo così – si dovrebbe, per me (e sembra Oaktree) puntare un po di più sul presente/future che sul presente/passato a livello di rincalzi.

    Darmian arriva 30enne, gli altri due si sono rivelati indubbiamente buoni ma gli over30 che hanno dato apporto nullo/modesto sono in netta maggioranza. Ns successi dipendono da asse under30, su questo credo non ci siano dubbi.

    Qualcosa è stato fatto – Asslani, Bisseck, Frattesi, Buchana – per me giusto insistere. Meglio pre darne uno in meno che due alla klaasen, Arna, ecc.

    Su questi mi sono espresso non a valle, ma ad inizio anno.

    "Mi piace"

  17. Concordo al 100% Siriano. probabilmente hai ragione anche sul fatto dell’età (anche se non so la tua) e delle esperienze vissute in tanti anni, molti dei quali non proprio entusiasmanti

    "Mi piace"

  18. Questo sarebbe il top.

    Per farlo credo serva alzare il budget delle giovanili e, di nuovo, questo richiederebbe qualche rinuncia al piano superiore.

    Alla fine siamo sempre li: le risorse non sono infinite e si deve lavorare sulla migliore allocazione evitando sprechi da un anno e via

    "Mi piace"

Lascia un commento