
Per un super tifoso di tutte le squadre dell’Inter, come sono io, non è stato un…brutto fine settimana.
Ho visto in tutto quattro partite e questi sono stati i risultati:
- Prima squadra: Empoli – Inter 0-1
- Under 16: Inter – Atalanta 3-2
- Under 19: Frosinone – Inter 1-2
- Under 18: Inter – Milan 2-1
Quattro vittorie, molto importanti, ovviamente anzitutto quella della prima squadra.
C’è molto da rallegrarsi, soprattutto perché il successo in trasferta dei ragazzi di Inzaghi è il quinto su cinque partite di campionato e giunge in contemporanea con la perdita di qualche punto di alcune rivali e tuttavia per la prima squadra, ma in parte anche per le giovanili che ho seguito, c’è anche qualche motivo, se non di preoccupazione, almeno di… ansietà.
Certamente tutte le altre squadre italiane vorrebbero in questo momento essere al nostro posto e se mi avessero proposto un simile camino (5 vittorie e un pari in trasferta in CL) avrei strafirmato: quindi i miei ‘dubbi’ possono apparire eccessivi.
Però, come ho chiarito più volte quando si tratta di Inter io sono molto esigente e quindi… sospettoso.
Ma vediamo che cosa non mi ha almeno in parte convinto nella partita di Empoli.
Il match lo abbiamo dominato: tutti i dati statistici, oltre all’evidenza… visiva sono indicativi in proposito.
E tuttavia per esempio alla fine del primo tempo non ero per nulla tranquillo.
Mi sembrava di rivedere la storia di tante partite dello scorso campionato in cui noi, contro squadre ‘piccole’ che facevano densità davanti alla loro area, creavamo decine di occasioni (poche però quelle nitide) senza riuscire ad andare in gol e molte, troppe volte venivamo poi puniti al primo contropiede avversario.
Questo tipo di partite avevano spesso una situazione in comune: si giocavano subito dopo un match di coppa quando l’impegno straordinario profuso 3 soli giorni prima, in qualche modo ci faceva perdere lucidità e incisività nelle fasi conclusive.
Non ho controllato, ma i commentatori di DAZN mi hanno… aiutato ricordando che in situazioni simili lo scorso anno abbiamo subito sei sconfitte.
Sono 18 punti, più o meno quelli che hanno fatto la differenza rispetto al Napoli.
Quest’anno eravamo (e forse siamo ancora) convinti di avere una rosa più lunga e che situazioni simili non si ripresenteranno.
Dico forse siamo ancora convinti perché alla prova dei fatti siamo rimasti con tre soli attaccanti e la ‘riserva’ di Calha non sembra ancora dare sufficienti garanzie.
Ieri infatti alla fine abbiamo portato a casa i tre punti e questo di sicuro è un buon segnale: il campionato non lo vince chi domina sempre, cosa impossibile, ma chi porta a casa il risultato anche in partite che non gioca al meglio.
Però anche l’andamento del secondo tempo è stato simile al primo, anzi forse il numero di nostre ‘occasioni’, più o meno sporche, è diminuito e il gol che ha deciso il match è venuto da una prodezza individuale accompagnata da un po’ di fortuna (la coordinazione di Dima e il tiro che ne è uscito sono stati spettacolosi, ma perché la palla finisse proprio nel sette superando l’ammasso di uomini in area dopo la battuta del corner c’è voluta anche un briciolo di buona sorte).
Nel finale eravamo palesemente un po’ più stanchi e pur avendo concesso quasi nulla, c’è stata una conclusione a lato di pochissimo di un loro attaccante, da buona posizione, e poi la grande parata di Sommer sulla punizione di Ranocchia.
Intendiamoci, un risultato diverso sarebbe stata una vera beffa, se consideriamo i 23 tiri a rete contro 7 e i tiri nello specchio, solo 7 per noi, ma solo 1 per loro.
Ma appunto lo scorso anno di beffe simili ne avevamo subite diverse e io penso sempre che quando le cose si ripetono (in questa situazione ‘rischiano di ripetersi’) non è mai un caso.
Tra l’altro il problema della minor lucidità sembra coinvolgere soprattutto gli attaccanti: Lauti e Thuram non hanno ripetuto le prove sostenute in Spagna e nel derby, pur essendo apparsi generosi e avendo al loro attivo qualche bella giocata.
Forse per il modo in cui giochiamo noi diventa importante la possibilità di un vero turn over proprio per gli attaccanti e per gli esterni
Quest’ultima considerazione sembra particolarmente importante alla luce dell’infortunio di Arna, che secondo le prime stime starà fuori almeno tre mesi (il che significa che se lo rivedremo al suo top, dovrà passare anche più tempo).
Oggi abbiamo due attaccanti più Sanchez e tutti dovranno sopportare un tour de force impressionante, fra infrasettimanali di campionato e di coppe varie e partite delle loro nazionali.
Forse in alcune situazioni si potrebbe giocare con una sola punta, con Klaasen, Miki o Sensi come sottopunta, ma è ovvio che sarebbe un adattamento non privo di rischi.
Naturalmente gli aspetti positivi, riferiti a questa partita e all’insieme dell’avvio di stagione sono di gran lunga superiori ai piccoli dubbi che affiorano.
Per esempio oltre ai 15 punti ottenuti, abbiamo subìto un solo gol, confermandoci quasi impenetrabili anche a Empoli; poi sempre contro i toscani abbiamo registrato le prove convincenti dei nuovi come Sommer, Pavard e lo stesso Thuram e, se Frattesi è parso un po’ più impreciso e meno micidiale di quanto ci si poteva aspettare dopo le prime uscite, tuttavia il ragazzo ha confermato di essersi inserito alla perfezione nel contesto identitario di squadra.
Anche l’inserimento di Carlos Augusto e ovviamente Cuadrado sembra procedere senza difficoltà e ora sarà la volta di verificare Klassen.
A parte la questione punte, la rosa sembra dunque effettivamente più equilibrata: al momento solo i due più giovani (Asllani e Bisseck) appaiono meno pronti.
Per il resto, sulla partita c’è poco da dire perché l’abbiamo fatta noi, con buone manovre fino al limite dell’area e con buona sicurezza in fase di controllo.
Per quanto la classifica dicesse che l’Empoli (tutte sconfitte e nessun gol all’attivo) non sembrava particolarmente pericoloso, lasciar loro solo un tiro in porta, e su calcio piazzato, non è cosa da poco, perché qualche giocatore che può far male ce l’hanno anche loro, a cominciare da Baldanzi, che ben conosciamo, ma anche lo stesso Cambiaghi e il giovane interessante centrocampista Fazzini.
Inoltre il cambio di allenatore e la necessità di cominciare urgentemente a far punti in casa in qualche modo li hanno rinvigoriti rispetto per esempio alla prestazione contro la Roma.
In ogni caso l’Empoli ha giocato una partita di contenimento, facendo densità soprattutto in mezzo: Lauti aveva sempre due se non tre marcatori addosso e questo spiega in parte perché abbiamo fatto un’infinità di tiri da fuori, finiti alti
Ci hanno provato, alcuni più volte, Calha, Frattesi, Dimarco, Thuram, Mikhi, persino Bastoni e alla fine il gol non è venuto su azione che smarca un uomo davanti al portiere, ma proprio su una prodezza, tra l’altro al volo, di Dima da fuori.
Oltre al gol, l’occasione più nitida se l’è procurata Darmian, andando a impattare benissimo di testa una palla che un difensore toscano ha respinto sulla linea.
Il fatto che oltre a qualche centrocampista siano andati al tiro gli esterni conferma che l’impostazione di Andreazzoli era quella di rischiare qualcosa in più sulle fasce, ma soffocare le punte e chi provasse a entrare dentro l’area.
Roberto prima del match ha avanzato l’ipotesi che potesse essere la partita di Arna e infatti avrebbe potuto esserlo, per le sue caratteristiche di uomo d’area, ma il mister ha preferito, giustamente, concedere un po’ di riposo alle punte titolari solo dopo la mezz’ora della ripresa e poi Arna si è infortunato.
Comunque è bene tener presente che i problemi non mancheranno, giù dalle prossime partite, in un’annata lunga e complicata, ma è anche assolutamente opportuno ribadire la fiducia nella forza di questo gruppo e nella capacità di chi lo governa e guida.
Le pagelle
Sommer:
Il dato relativo al numero di tiri in porta dell’Empoli (uno solo, su punizione) è significativo, ma comunque lo svizzero, oltre alla bella parata esibita in quell’occasione, ha mostrato sicurezza nelle uscite e personalità straripante.
6.5
Pavard:
Il binario di sinistra ha molta più fluidità nell’appoggiare l’azione offensiva rispetto a quello di destra, anche perché Pavard giustamente sta più sulle sue, per compensare le avanzate di Bastoni. In questo modo dà equilibrio alla squadra ed evita ripartenze empolesi insidiose.
Dominatore nella sua zona.
6.5
Acerbi:
Nonostante lui abbia a suo carico un’ammonizione, Inzaghi rispetta il programma delle rotazioni e sostituisce Bastoni, pure ammonito, e non lui (spostandolo tra l’altro dal suo ruolo) a conferma dell’importanza che gli attribuisce. Quasi mai in affanno anche se ovviamente per le caratteristiche fisiche soffre un po’ i brevilinei rapidi.
6.5
Bastoni:
Concentrato sempre e molto deciso esce spesso a sovrapporsi con Di Ma e Mikhi secondo un meccanismo di scambi di posizione ormai perfettamente assimilato. In fase di contenimento non ha mai problemi.
6.5
(26′ st de Vrij:
Entra nel momento in cui l’Empoli si riaffaccia in avanti per cercare di recuperare il risultato. Gestisce la situazione con sapienza.
6)
Darmian:
All’inizio spinge abbastanza e si procura anche la miglior palla gol della giornata che sfrutta bene anche se con un po’ di sfortuna. Poi sta più sulle sue. Da esterno alto non ha il passo di Dumfries, ma il suo lo fa sempre.
6
Frattesi;
Tanto impegno e movimento per creare superiorità tra le linee. L’inserimento è la sua arma migliore, ma non trova spazi perché come detto Andreazzoli infittisce il centro area. Serve un ottimo assist con una spizzata per Thuram, ma il francese, se pur di poco è in fuori gioco. Non è fortunato nei tiri da fuori.
6
(26′ st Barella: forse più adatto di Frattesi a gestire il risultato gioca una ventina di minuti in modo ordinato e giudizioso. Non sembra in un periodo di particolare brillantezza).
6
Calhanoglu:
La sua importanza per l’inter attuale si comprende anche da un solo fatto: è al rientro da un infortunio muscolare, lo aspettano altre partite fondamentali ravvicinate, ma Inzaghi non lo sostituisce. Con Miki è il motore della squadra, migliorato nella fase difensiva sceglie in modo ottimale tempi e fasi di gioco. Si presenta più volte al tiro ma non è fortunato.
7.5
Mkhitaryan:
Cervello calcistico raffinato, ma si sapeva. Non ci sono spazi per la verticalizzazione centrale e allora lui gestisce le aperture sulle fasce e si alterna con gli esterni della sua fascia per sostituirli quando partono in tandem. Il suo forte sono gli inserimenti improvvisi, ma ieri non c’erano opportunità.
6.5
Dimarco:
Ha il merito, straordinario di sbloccare una partita in cui cominciavano ad affacciarsi le streghe di certi incontri inutilmente dominati nello scorso anno. Inizia fortissimo proponendosi sempre con efficacia, poi trova il gol spettacolare proprio nella fase in cui appariva in leggero calo.
7.5
(36′ st Carlos Augusto:
Una decina di minuti per far rifiatare Di Ma e dare più fisicità alla fase difensiva nel momento in cui l’Empoli rischia il tutto per tutto. Assolve al suo compito.
6)
Lautaro:
Anche nella giornata in cui ha meno possibilità di farsi vedere in fase realizzativa, gioca da vero capitano trascinatore proponendosi sempre come punto di riferimento e cercando di aprire spazi per i compagni, forse è un po’ stanco e qualche giocata non gli riesce con la consueta efficacia.
6.+
(27′ st Arnautovic:
Con la sua fisicità in mezzo all’area potrebbe essere determinante, ma purtroppo subisce ben preso un grave infortunio.
s.v.)
Thuram:
Dà l’impressione di preferire le partite in cui c’è più spazio, perché nonostante la statura è più uomo di movimento che d’area.
Sempre ottimo nelle sponde e nelle accelerazioni, è sfortunato nell’azione del suo bel gol, annullato per fuori gioco di pochi…decimetri. Quando può tirare rientrando sul destro è sempre pericolosissimo.
6.5
(36′ st Sanchez:
Entra per dare un po’ di rapidità e imprevedibilità al reparto offensivo e fa la sua parte senza infamia e senza lode.
s.v.)
All. Inzaghi:
si sa che le sue squadre per come sono costruite soffrono un po’ contro avversarie chiuse.
Ci prova con i cambi di campo e la superiorità soprattutto sulla fascia sinistra, ma è difficile costruire occasioni in un’area intasata. Allora scatta il piano B con le conclusioni da fuori frequenti ma quasi sempre alte.
La squadra è un po’ meno lucida che in altre occasioni, ma questo non è imputabile a lui, che attacca sempre ma senza esporsi a rischi eccessivi, se non quando la squadra è rimasta in 10.
—–
Ripropongo a questo punto il report sulla partita dell’Under 16, che probabilmente a qualcuno è sfuggito.
Sabato ho visto una bellissima partita: calcio vero e sport vero…
Under 16: Inter – Atalanta 3-2
Partita attesissima perché proprio alla prima di campionato dopo molti anni l’Inter si trova di fronte la squadra di colui che ha creato con l’Inter il più grande settore giovanile d’Italia e non solo.
Partita intensa, combattuta, con ottime giocate da una parte e dall’altra.
Sul piano della manovra l’Inter (campione di Italia uscente ) si conferma di qualità superiore: segna tre gol e ne sfiora molti altri per un nonnulla.
Ma l’Atalanta non ha mai mollato: trafitta da Carrara dopo una splendida azione, raggiunge il pareggio su calcio di punizione dal limite.
L’Inter si riporta subito in vantaggio con una efficace azione manovrata interrotta in area da un evidente e inevitabile fallo: rigore realizzato da Curcio.
Le due squadre si affrontano a viso aperto, ma la nostra difesa è implacabile , il centrocampo abile nel doppio lavoro e le punte insidiosissime.
L’Atalanta nonostante la nostra evidente supremazia tecnica riesce comunque a restare in partita e quasi a metà ripresa, dopo i cambi in entrambe le compagini, ottiene un’altra punizione dal limite, nella stessa posizione della precedente: identica conclusione e identico gol.
Ci sarebbe da perdersi d’animo, ma i nostri non ci stanno.
Ripartono all’assalto e ottengono il definitivo vantaggio con una rete di pregevole fattura del subentrato Franchi.
Poi è lotta, leale e spettacolare, sino alla fine, con i nostri che sfiorano ancora la marcatura.
In campo per noi la formazione tipo, quella che aveva vinto tre mesi fa il Campionato U15, con l’assenza del solo portiere Farronato, infortunatosi gravemente in aprile e che ne avrà ancora per tre mesi almeno.
I ragazzi che avevo già visto in amichevole, mi sono apparsi in evidente crescita atletica e agonistica e diversi tra loro hanno confermato la superiorità tecnica già evidenziata lo scorso anno.
Non è stato inserito nessun nuovo (solo 3 rientrati da prestiti) e questo è un vero peccato, perché la base è buona e con soli un paio di inserimenti di qualità in ogni mercato, il gruppo potrebbe arrivare alla Primavera da vincente
Questa la formazione iniziale:
Mortarino
Lissi, Peletti, Breda, Sorino
Moranduzzo, La Torre, Grisoni, Fasana
Curcio, Carrara, Virtuani
In realtà Curcio e Carrara giocano vicini, mentre Grisoni e Virtuani si alternano sulla fascia sinistra e nei compiti di rifinitore.
Nel secondo tempo parecchi cambi, con ovviamente una menzione speciale per Franchi, autore del gol del definitivo vantaggio.
Mortarino non è stato molto impegnato, solo qualche uscita in sicurezza. Però due gol su punizione presi nello stesso identico modo richiedono una qualche riflessione per chi decide i posizionamenti.
Lissi è un treno e utilizza la sua forza sia per i recuperi difensivi sia per appoggiare l’azione, anche con buona proprietà di palleggio.
Peletti dirige da par suo la difesa con autorità e sicurezza.
Breda non perde un contrasto, contro avversari davvero insidiosi.
Sorino sulla fascia è praticamente insuperabile nell’uno contro uno.
Moranduzzo si conferma giocatore di sostanza e molto eclettico: in passato ha giocato da terzino sinistro, ma il suo ruolo preferito è nel mezzo a lottare.
La Torre è forza, sostanza e fosforo
Grisoni è estremamente qualitativo, regala al complesso qualcosa in più con la sua inventiva, la sua mobilità e anche la sua determinazione.
Virtuani è un altro che in fatto di tecnica vivacità e intraprendenza non la cede a nessuno. Speriamo si rafforzi ancora fisicamente.
Stesso discorso, tra i subentrati, per Franchi che mi sembra irrobustito ma deve ancora crescere.
Davanti Carrara e Curcio in categoria sono… due sentenze. Carrara con più potenza, Curcio con più estro e imprevedibilità.
Insomma, l’avvio è stato dei migliori, speriamo che si continui a progredire così.
Primavera: Frosinone – Inter 1-2
Dopo aver visto le primissime partite avevo scritto: quest’anno abbiamo una Primavera più brillante rispetto alla scorsa stagione, da centrocampo in su e certamente ci divertiremo di più alle sue partite, tuttavia mi pare che manchi un po’ di solidità, di quadratura e non penso che possa arrivare sino in fondo.
Naturalmente è sempre possibile migliorare sotto questo aspetto con il lavoro, ma al momento la situazione mi sembra quella descritta.
Dopo aver battuto in modo secco Empoli e Fiorentina, l’Inter si è fatta rimontare a Cagliari, per ben tre volte dalla Real Sociedad e a Frosinone ha rischiato di terminare in parità una partita che aveva dominato e che conduceva con un doppio vantaggio.
In casa dei ciociari i nostri cercano subito il vantaggio e nei primi minuti non c’è storia, perché il Frosinone si limita a far muro, ma deve capitolare già prima del quarto d’ora quando una palla svirgolata da un loro difensore diventa un assist involontario per la testa di Kamate che concretizza il vantaggio.
Inter molto più tecnica ma il |Frosinone cerca in qualche modo di reagire. L’occasione migliore capita a Voncina, ma l’opposizione disperata di Stante, che salva vale come un gol fatto.
La partita continua con l’Inter in controllo e con alcune belle combinazioni che non sfociano in gol perché Spinaccé è troppo isolato in un contesto offensivo che vede il solo Kamate dotato anche di fisicità, mentre i vari Quieto, Di Maggio, Berenbruch sono soprattutto abili ‘fiorettisti’. Anche se tutti e tre appaiono molto più tonici che in passato.
L’ultima emozione è proprio alla fine del primo tempo quando una magia di Quieto libera al tiro Kamate, che però sfiora solo il palo.
Nel secondo tempo l’Inter cerca di ripetere il forcing che in avvio di partita aveva portato al vantaggio.
In questo frangente il più pericoloso è Di Maggio, che prima alza troppo la conclusione, da buona posizione, poi con un altro suo tiro a rete induce un difensore avversario a deviare di mano. Lo stesso Di Maggio realizza il rigore.
Il Frosinone tenta il tutto per tutto allo scopo di ripartire la partita e l’inter soffre un po’. Prima ancora Voncina arriva a tu per tu con Raimondi ed il nostro portiere si esibisce in un grande intervento.
Subito dopo i nostri si fanno trovare ingenuamente scoperti, Boccia fa 30 metri di campo centralmente, indisturbato e dal limite con un gran tiro coglie l’angolino alto.
Nel finale ancora un’occasione per parte: prima Sarr coglie la traversa, poi il canadese Dixon costringe Raimondi a un altro difficile intervento.
Diciamo che nel finale una partita già chiusa è stata rimessa in discussione da qualche nostra ingenuità eccessiva.
Comunque siamo all’inseguimento del Milan che sembra una vera macchina: 4 vittorie su 4 dodici gol fatti, due soli subiti e in settimana un robusto 4-0 rifilato al Newcastle in Youth League.
Una curiosità: tutte le squadre del Milan hanno sempre vinto dall’inizio dei rispettivi campionati, tranne due partite. La prima squadra 1-5 contro l’Inter, l’under 18 1-2 sempre contro contro di noi.
Le pagelle
Raimondi: il turn over con Calligaris non indebolisce la squadra. Raimondi si esibisce in almeno due interventi importanti e appare sicuro anche nelle uscite, sebbene Chivu in alcune occasioni lo ‘inviti’ a uscire di più.
7
Aidoo: la sua miglior caratteristica, come noto, è la velocità che esibisce sia appoggiando l’azione offensiva, soprattutto nel primo tempo, sia per operare recuperi e diagonali difensive.
6+
Stante: gara di grande applicazione in marcatura nella quale di fatto rappresenta un muro invalicabile per gli avanti ciociari. Ho rivisto la personalità che mi aveva incantato quando era ancora un pulcino.
7
Matjaz: alla prima partita da titolare dopo tanto tempo, gioca una prima frazione senza sbavature, chiudendo bene in fase difensiva e spingendo più dell’altro centrale. Quando il Frosinone accentua i ritmi, va un po’ in affanno ed è costretto a un fallo da giallo.
6+
Motta: anche lui parte molto bene dovendo occuparsi quasi solo della fase offensiva, nella quale sostiene Quieto. Nel secondo tempo spinge meno perché molto più impegnato dagli attaccanti avversari
6+
Di Maggio: le qualità tecniche non sono mai state in discussione. Si è notevolmente irrobustito e riesce a dare un contributo davvero importante anche sul piano agonistico. E’ lui che guida il pressing alto mettendo a disagio la difesa avversaria. Sfiora il gol in più occasioni e sul rigore si dimostra freddo e implacabile
7
Bovo: gioca da mediano davanti alla difesa e dà i tempi alla squadra. Non mi sembra però in una delle sue migliori giornate. Si limita al compitino, senza commettere errori ma anche senza dare un’impronta più decisa alla manovra.
6+
Berenbruch: in pratica è l’uomo in più della squadra perché con la sua progressione (unita alla padronanza assoluta della sfera) funge da centrocampista ispirato e anche da attaccante aggiunto. Senza rinunciare al lavoro di interdizione.
7.5
Ricordi: poco più di dieci minuti che non consentono una valutazione.
s.v.
Kamate: la nuova posizione di esterno offensivo gli giova molto, perché sulla progressione è imprendibile e l’avversario non sa come marcarlo; può rientrare sul sinistro per giocarla dentro o addirittura andare al tiro, oppure può raggiungere il fondo e metterla in mezzo. E’ molto migliorato ma sembra avere ancora margini di crescita, soprattutto nella scelta delle giocate
7
Spinaccé: non è facile per lui battersi da unica punta d’area in una zona presidiata da avversari. Non si vede molto in fase conclusiva, ma si batte con grande determinazione, favorendo l’inserimento dei compagni e partecipando al primo pressing.
6
Sarr: una ventina di minuti gli consentono di farsi apprezzare per la sua velocità e per la freschezza atletica. Colpisce una traversa con una bella conclusione.
6+
Quieto: tanta qualità che si esprime soprattutto sullo stretto. Abilissimo nell’uno, due riesce spesso a liberarsi dalla marcatura nonostante non sia fisicamente un colosso. Negli spazi ampi fatica un po’, ma in ogni caso ‘tiene’.
6.5
Vedovati: una ventina di minuti per dare, insieme a Sarr, nuova forza e vigore alla prima linea nerazzurra e far respirare la squadra.
6
All. Chivu: in pratica telecomanda i giocatori in campo, presenza utile e didascalica. Con lui i ragazzi crescono soprattutto sotto il profilo della capacità di tenere il campo con raziocino. Fa un po’ di turn over ma presenta comunque una formazione competitiva.
7
Ps. Sarebbe bello sapere che fine hanno fatto Enoch e Zefi…
Under 18: Inter – Milan 2-1
Altra bellissima partita aldilà del fatto che quando si vince un derby è sempre una bellissima partita per definizione.
Credo di non essere di parte sostenendo che la vittoria, arrivata all’ultimo minuto dei tempi regolamentari è meritatissima perché nell’arco della gara i nostri hanno mostrato una superiorità tecnica abbastanza evidente, solo in parte compensata dalla maggior prestanza fisica dei rossoneri che schieravano anche due fuori quota mentre noi avevamo un 2007 in campo e altri quattro in panchina, tra cui uno, Iddrissou, che ha segnato il gol decisivo.
I nostri schierano:
Zamarian
Re Cecconi, Garonetti, Chiesa, Castegnaro
Venturini, Zanchetta, Fois
Mosconi, Vanzulli, Pinotti
I cambi: Della Mora per Garonetti (con spostamento di Re Cecconi a centrale), Mancuso per Fois, Lavelli per Vanzulli e Iddrissou per Pinotti.
Primo tempo con una supremazia nostra abbastanza evidente, che non si concretizza per un pizzico di sfortuna e di imprecisione nelle conclusioni.
Poi, improvvisamente a inizio ripresa il vantaggio del Milan che mette tutta la nostra partita in salita.
Ma i ragazzi non ci stanno e riprendono a macinare gioco stando attenti, nel contempo a non concedere altre opportunità ai rossoneri.
Intorno al 20′ Pinotti, dopo una bella azione corale, si trova sul piede la palla del pareggio e non sbaglia, calciando da dentro l’area di rigore.
Nessuna delle due squadre si accontenta del pareggio e la gara prosegue su ritmi elevati, con noi che attacchiamo preferendo manovre avvolgenti e il Milan che cerca di ripartire in prevalenza negli spazi
I cambi sono abbastanza efficaci e danno nuova linfa al nostro gioco.
La partita sembra comunque destinata restare sul risultato di parità quando a 1′ dal termine Zanchetta pesca mirabilmente Iddrissou alle spalle della difesa avversaria, progressione bruciante del nuovo entrato e palla calcata con forza proprio sotto l’incrocio.
Ed è gran festa!
Le pagelle
Zamarian: sul gol non ha responsabilità, mentre in tutta la partita compie un solo intervento importante, nel primo tempo su un tiro ravvicinato ma da posizione abbastanza angolata di Lamorte. Per il resto ordinaria amministrazione svolta con sicurezza.
6.5
Re Cecconi: giocatore che a me è sempre piaciuto, ha fisico corsa elevazione e tecnica buona. Parte da terzino destro a 4 e tiene in prevalenza la posizione pur non disdegnando di salire in appoggio a Venturini e a Mosconi. In una di queste sortite fornisce un ottimo assist a Fois che non riesce a sfruttarlo. Per recuperare mister Zanchetta decide di sostituire un incerto Garonetti spostando proprio ‘Rece’ a centrale e la mossa ha successo.
7
Garonetti: ha un avversario di tutto rispetto, Martinazzi che qualche volta lo mette in difficoltà, anche se alla lunga il duello lo vince lui. Esce quando il mister decide di aumentare l’aggressività mettendo un esterno fresco e di gamba e tenendo in campo Re Cecconi insidioso anche in area avversaria sui calci piazzati.
6
(Della Mora: una buona mezz’ora caratterizzata da una spinta continua e insidiosa sulla fascia destra.
6.5)
Chiesa: puntuale e sempre concentrato nella marcatura, rappresenta un baluardo quasi insuperabile al centro della difesa.
6.5
Castegnaro: ancora una grande prestazione del ‘mio’ Jean che non solo annulla il suo avversario per altro quotato, ma spinge con progressione e qualità. Al suo attivo anche uno splendido assist per Venturini.
7
Venturini: autentico motorino sul centro destra, contrasta, costruisce e si proietta anche in fascia lavorando con Mosconi e con l’avanzante terzino destro. Manca un’occasione da gol abbastanza facile, ma il suo contributo dinamico e qualitativo è importante.
6.5
Zanchetta: giocatore che possiede qualità enormi e le dimostra ad ogni uscita. Ha piede, visione di gioco, facilità di calcio. Giocando da play detta i tempi di gioco e quando è il caso va direttamente sulle punte con lanci precisi ed efficaci. Ad essere pignoli deve migliorare sulla corsa lunga: un paio di volte l’ho visto arrancare dietro un avversario che gli stava sfuggendo in progressione. Ma è giovane e può migliorare anche in questo. L’assist per il gol di Iddrissou vale… il premio partita
7.5
Fois: giocatore intraprendente, in continuo movimento, agile e dotato di buona tecnica, paga un po’ il gap fisico nei confronti di alcuni avversari, anche se sulla corsa la cede difficilmente. Come il suo collega di reparto Venturini non riesce a sfruttare un’occasione molto favorevole, ma è una piccola pecca in una prova positiva.
6.5
(Mancuso: spiccioli di partita.
s.v.)
Vanzulli: si batte con energia e vivacità ma non riesce a trovare corridoi o spunti per sfondare. Allora lavora per la squadra cercando di creare spazi per gli inserimenti.
6
(Lavelli: per lui una mezz’ora di buon livello, con la sua freschezza e vivacità crea qualche difficoltà alla difesa rossonera e contribuisce positivamente alla rimonta dei nostri.
6.5)
Mosconi: è il più giovane in campo, insieme a Iddrissou e forse deve mettere ancora qualche centimetro, in fondo ha 16 anni… Gioca sul centro destra pronto a puntare l’area ma non gli si presentano grandi occasioni. Conferma comunque tutte le sue doti, mostrate di recente anche in nazionale: tecnica fuori dal comune, spunto e rapidità di calcio.
7
Pinotti: è molto bravo e si sapeva, come si sapeva che non dispone di un fisico dirompente. Bravissimo a scambiare in velocità e a tenere la palla incolata al piede avrebbe bisogno di compagni più strutturati fisicamente rispetto ai vari Fois Venturini, anche allo stesso Jean che sale in gran velocità dalla sua parte. Ha il merito di farsi trovare in zona gol e di non fallire la stoccata decisiva
7 (mezzo punto in più per il gol)
Iddrissou: giocatore sotto età, anche se fisicamente dirompente entra in campo a cinqiue minuti dal termine e realizza il gol della vittoria con una progressione devastante e una conclusione da favola, potente e precisa, di sinistro, nell’angolino alto. Fa parte dei 2007 che avevo ammirato già da pulcini, ma allora nonostante la sua superiorità, mi lasciava qualche dubbio, che oggi ha fugato.
8
All. Zanchetta: la sua mano nel gioco della squadra si vede ed è molto positiva. Non si abbatte dopo l’imprevedibile svantaggio e, anche con le sostituzioni, riorganizza con successo il suo gruppo per portarlo al successo finale.
7
Luciano Da Vite
https://m.fcinternews.it/news/bellinazzo-inter-nessuna-due-diligence-in-corso-il-club-sta-meglio-ma-il-deficit-resta-alto-936483
Una voce autorevole in materia riporta nessuna offerta imminente e deficit, toh, ancora alto. Pur non facendo mercato, aggiungo io, da qualche anno. Forse occorre guardare stipendi e altre voci oltre al mero saldo
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Da Fcinter 1908
L’Inter, molto probabilmente, raggiungerà l’utile operativo a fine anno. Tra sponsor, plusvalenze e minori costi, il bilancio respira
L’Inter ha approvato oggi il bilancio 2022/2023. Un bilancio con un rosso decisamente più basso rispetto al 140 dell’anno scorso. Per il 2023, il rosso si è fermato a 85 milioni ma di questi 85 ben 45 sono legati agli interessi sul debito, in particolar modo il bond da 415 milioni di euro in scadenza nel 2027.
Hanno ridotto il deficit di 50 milioni mentre altri hanno investito e sono rimasti forti almeno come prima
Dirigenti mostruosi
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ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che a te questa dirigenza non piace, mentre io la considero la migliore dai tempi di Italo Allodi. E abbiamo entrambi espresso i motivi della nostra valutazione. potremmo anche finirla lì
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A me non piace Ausilio. Per i giocatori scelti in 13 anni (non due), 26 sessioni di mercato in rapporto ai costi spesi. Marotta l’ho sempre definito scaltro e in gamba. Non ho capito la scleta di confermarlo ma la mia idea l’ho espresso basandomi sul recente rapporto Marotta-Paratici: meglio uno che non dia fastidio anche se poco in gamba.
Sui dirigenti finanziari non ho detto che non sono bravi (anche se errore sponsor non è banale) ma che in materia la scelta è più ampia per cui se i nuovi ipotetici proprietari dovessero cambiare le menti finanziarie, la cosa non mi toccherebbe più di tanto perchè di gente scaltra su questo fronte se ne trova parecchia in quanto si può pescare da settori non calcistici.
Ma la cosa che, difetto mio, faccio veramente fatica a digerire è la favola delle nozze con i fichi secchi, rispetto agli altri clunb italiani, a causa di una proprietà che purtroppo ha chiuso i rubinetti.
Negli ultimi tre anni, l’Inter ha perso complessivamente 450 mn! Soldi che Zhang ha dovuto iniettare nel club (anche quest’anno perdita di 85 mn e ricapitalizzazione per 86 mn) perchè il capitale sociale non può andare in negativo!
Questa perdita che continua nonostante ricavi in grossa crescita: in sostanza la dirigenza ha potuto di sporre di risorse molto elevate rispetto ai concorrenti italiani. Se si sostiene il contrario, limitandosi al saldo di mercato e ingorando il bilancio complessivo, mi spiace ma non si guarda in faccia alla realtà.
Da ultimo: il processo di risanamento è lodevole ma da dove deriva la necessità di risanare? Da scriteriate annate passate gestite da un uomo che è ancora il responsabile scouting nerazzurro.
I famosi interessi citati non sono legati al prestito contratto con Oaktree (quello è a monte della controllante lussemburghese) che Zhang ha accesso per esigenze non solo legate all’Inter (ci si confonde perchè Inter è stata data in pegno da Zhang per ottenere quel prestito) ma al bond Inter che ha racchiuso i debiti preesistenti all’ingresso di Suning. Debiti contratti in un decennio in cui abbiamo fato decisamente pena sotto il punto di vista sportivo.
Ma ancora oggi, nonostante trend di calo, il COSTO SQUADRA è superiore a Bilan, Napoli, ecc. Non capisco perchè questa cosa debba essere ignorata.
Considerando tutti gli elementi il parere di ognuno può cambiare, ci mancherebbe, ma eliminare quelli che non portano acqua al proprio mulino non lo trovo corretto . Tutto qui
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Francamente ho poco da recriminare alla dirigenza per la gestione del mercato. Se non per quello che può riguardare la scelta degli attaccanti. Forse come caratteristiche Arnautovic e Sanchez sono i profili giusti che completano Lautaro e Thuram, ma tutti e due sono diciamo avanti con gli anni. L’infortunio di Arnautovic per me non era comunque preventivabile, ma è vero che cominciare un campionato con due punte che hanno 34-35 anni e qualche problema di integrità fisica passata non è stato il top. Qui però forse faccio più un’altra valutazione e cioè: perché non avere in rosa cinque punte? Penso che quattro attaccanti per tutti gli impegni che ci sono in fondo sono pochi. Certo il quinto sarebbe stato comunque di basso profilo, ma per dire fosse stato pure un Bonazzoli, ad avercelo ora, servirebbe sicuro e comunque questo ammesso che Bonazzoli (o chi per lui, perché se devi prendere uno del tutto bollito tipo, che so, Caicedo, allora è inutile) avrebbe accettato di fare il quinto e ci fossero stati i soldi per prenderlo (ma magari per una punta italiana di livello medio-basso te la puoi giocare con prestiti ecc.).
Per il resto, che dire, io non penso proprio che Marotta e Ausilio abbiano scelto Arnautovic come primo. Sicuramente se ci fossero stati i soldi oggi a Milano ci sarebbe tipo Morata (non Balogun che penso non sia mai interessato) e non Arnautovic. Ma l’investimento non era alla portata e non c’entra solo il cartellino ma pure il fatto che Morata avrebbe richiesto un ingaggio importante almeno per tre anni e non penso ci siano le risorse per garantire a un giocatore di quell’età qualcosa del genere (altro discorso per Pavard, 26 anni, situazione completamente differente…).
Sinceramente non penso che Ausilio abbia tutto questo potere. Poi errori ne ha commessi sicuro anche se per dire molti errori in tutti questi anni sono stati commessi quando a scegliere spmp stati gli allenatori (la prendo alla lontana e elenco random: da Pizarro preso e poi buttato via subito, e Suazo, Quaresma fino agli acquisti sciagurati fatti fare da Conte tipo Vidal o la scelta discutibile sempre di Conte di allontanare Perisic, per dire, quando aveva ancora benzina in corpo e lo abbiamo visto poi quando è tornato, sono esempi) o altri (vedi qui tipo Joao Mario, Barbosa…). Comunque non è facile tenere in piedi una squadra sempre competitiva con una situazione societaria così pesante. Non parlo del Milan perché la situazione non la capisco, il Napoli è un caso sicuramente differente, l’anno scorso ha vinto, grandi meriti prima di tutto proprio a De Laurentiis, ma la situazione di partenza negli ultimi 15 anni (in cui comunque per dire abbiamo vinto una CL e qualche scudo) che hanno stravolto tutto il mondo del calcio è radicalmente differente.
Paratici per me non solo è poco in gamba ma è incapace, penso che i suoi risultati lo dimostrino, quando ha avuto “le chiavi in mano” ha praticamente distrutto una squadra che vinceva tutto da dieci anni e al Tottenham ha confermato di fare probabilmente prima altri interessi che quelli che il club. Ovviamente il suo ruolo in tutte le vicende societarie che riguardano la Juventus sono fatti giudiziari. Poi magari verrà assolto ecc. ecc. ma il danno sportivo e d’immagine per la Juventus resta (a fronte pure di zero risultati ottenuti), fossi un loro tifoso francamente sarei furibondo nei suoi confronti.
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Tu consideri esclusivamente i residui di un passato difficile per la società(presidenze Moratti post triplete e ET) e sottovaluti o ignori il processo di risanamento finanziario condotto eccezionalmente, mantenendo la squadra ai vertici (secondo alcuni rendendola più forte). Io non conosco nessuna squadra che essendo ai vertici anziché investire rientra e si potenzia tecnicamente.Per giustificare la tua tesi, da prevenuti, a parer mio, dai una lettura che non mi convince, pur ammettendo io la mia poca conoscenza della materia. Infatti credo che quando una compra una società, compra una società senza debiti, nel senso che il prezzo d’acquisto comprende l’indennizzo per gli investimenti fatti dal cedente e il pagamento dei debiti pregressi.
Poi e su questo ti faccio davvero i complimenti, tu conosci i motivi del prestito acceso da Sunig e la destinazione che hanno fatto di quei fondi, io non li conosco, ma so che in garanzia hanno dato l’Inter non una delle loro altre aziende.
Sempre essendo negato per la matemica, credevo di conoscere la…proprietà transitiva del debito
Per cui se io ho un’azienda che, poniamo in tre anni mi fa perdere 400 milioni e ottengo un prestito di 400 milioni, forse il prestito non sarà per quell’azienda ma se la stessa non pesasse sul mio portafoglio per 400 milioni, io non avrei avuto necessità di chiedere il prestito per …altre aziende, perché avrei disposto della liquidità necessaria.
poi, quali che siano le direzioni che hanno preso i soldi del prestito che io dirigenza dell’Inter quest’anno ho fatto risparmiare alla società 50 milioni, rispetto alla tendenza in atto che è il fatto su cui a mio parere è corretto ragionare. Ho speso 50 milioni in meno dello scorso anno e degli altri anni, sembra con buoni risultati per la visibilità aziendale (leggi: competitività).
In realtà si capisce benissimo tra le righe delle tue affermazioni, che tu non sei affatto contento neppure di Marotta (una volta l’hai definito passatista o qualcosa di simile), solo che attaccare Marotta con il suo curriculum è leggermente più arduo, allora ci si rifugia su un più facile bersaglio.
A questo punto tu dirai che Marotta ha un passato di successi perché ha guidato la prima squadra per introiti e poi la seconda. Vero: ma io ti chiedo e perché la prima e la seconda squadra per incassi in Italia si sono affidati a Marotta e non che so, a Carnevali? o a qualunque altro più bravi di lui. forse è perché anche le proprietà sbagliano, ma i tifosi no.
Io non amo Guardiola (come allenatore, come persona è un altro discorso. Gli imputo di aver sprecato calcio vincendo molto meno di quanto avrebbe dovuto avendo sempre allenato in società facoltosissime a livello mondiale. Però riconosco che se queste società si sono affidate a lui è perché loro, che pagano in proprio e sono più addentro di me, lo hanno considerato un top.
Infine, come diceva mia mamma (veneta) l’è pejo el tacon del buso-
A me pare che il tentativo di scaricare su Ausilio le…colpe dicendo che Marotta preferisce una quasi nullità piuttosto che un bravo collaboratore subordinato, perché teme chi possa fargli ombra, se accettato sarebbe la condanna definitiva della nullità, a questo punto si, proprio di marotta.
Se vogliamo fare una discussione da bar, ti confesso che anch’io non amo Ausilio e soprattuto non amo Baccin. ma sono consapevole di non consce moltissime situazioni e di non avere nessuna responsabilità il che rende molto facile esprimere opinioni a ruota libera.
Quindi mi viene almeno il dubbio che, se chi paga e chi mette in gioco la sua carriera difendono un dipendente, è perché lo apprezzano per come lavora, almeno finché lo apprezzano. E loro ne sanno di più e si giocano più di quanto faccia io quando esprimo un’opinione
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Niente di più falso. Se io compro un’azienda la compro con i suoi crediti o debiti. Altrimenti perchè fare la due diligence? Mi accordo con proprietario e se lui è contento del prezzo poi si arrangia a pagare i debitori della società. Almeno fosse così.
Su prestito di Suning io non so, riporto ciò che ho letto quando operazione è stata architettata. Se poi è stato riportato il falso non lo so, ovviamente.
Io ho espresso parere personale su Ausilio e sul perchè sia rimasto. Può essere naturalmente errato e soprattutto diverso da quello di altri, ci mancherebbe. Baccin non so chi sia e non ho evidenze del suo operato da responsabile scouting per cui non esprimo nessuna opinione.
I numeri però sono quelli: non si può sostenere che questa dirigenza abbia operato senza risorse limitandosi a guardare il mercato e non considerando il resto: la prorprietà si è fatta carico di 450 mn in 3 anni che vanno a sommarsi ai ricavi usati per far funzionare Inter. In Italia è tantissima roba.
Per alcuni saranno stati bravissimi, per altri bravi, per altri meno. Non è questo il punto che voglio sollevare ma guardare su quanto hanno potuto contare. Che poi Zhang li tenga o li cambi, così come i potenziali nuovi proprietari, entriamo in logiche infinite.
Il Bilan ha cambiato staff tecnico dopo uno scudetto e una semifinale di CL che non raggiungevano da tempo. Può essere, e qualcosa sta emergendo, ci fossero dietro idee divergenti. Che non hanno niente a che fare con bravura o meno
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Apprendo che il possibile acquirente dell’Inter dovrebbe pagare 1.300 milioni oltre ad addossarsi tutti i debiti accesi dalla vecchia proprietà. In più naturalmente erediterebbe una società con un bilancio comunque passivo. Quindi l’inter varrebbe una cifra stratosferica. Bene.
venendo a cose più importanti. Sono completamente d’accordo con l’intervento di Emiliano di cui vorrei riprendere la problematica che considero più importante: l’ultimo mercato estivo.
Concordo ancora con lui che l’ìdeale, visto l’acquisto di due punte molto in là con gli anni, e visti gli impegni che ci aspettavano, sarebbe stato avere 5 punte: Ci sonos quadre che non hanno i nostri impegni e che 5 punte le hanno.
Il nome che Emiliano fa, a puro titolo di esempio, come parere personale mi avrebbe soddisfatto moltissimo. E’ un discreto giocatore, Bonazzoli, ha l’età di Di marco e soprattuto è di scuola Inter, cioè si sarebbe aggiunto alla lista degli schierabili senza necessità di sostituire un altro, come invece accade per Sensi.
Evidentemente non è stato possibile e forse anche lui non avrebbe accettato di fare il quinto, non so.
Sulle dinamiche che hanno condotto all’attuale quartetto ovviamente non so nulla, non avendo una ‘cimice’ negli uffici dei nostri dirigenti. però conoscendo un po’ inzaghi e interpretando le ‘notizie’ giornalistiche posso fare delle ipotesi che forse non sono del tutto infondate.
Preso Thuram, l’Inter disponeva di una coppia di titolari forte con lauti. Bisognava trovare le due alternative che dovevano essere non troppo inferiori. Thuram poteva sostituire diciamo Lukaku ma in più abbiamo ceduto Dzeko e Correa.
per le caratteristiche di Thuram, fisicato ma ex ala serviva una nuova prima punta d’area e poi una più rapida e fantasiosa.
Mi sembra plausibile che per i due ruoli i giocatori individuati in prima istanza (cioè quando il problema dei costi era ancora da affrontare) fossero in ordine di preferenza Morata e Scamacca per il primo ruolo, Balogun per il secondo. Sapendo però che solo per unoa punta si potevano investire soldi importanti
credo che Inzaghi in questo momento, poiché gli si chiede di provare a vincere e non di costruire per il futuro avrebbe preferito Morata a Scamacca, per evidenti motivi e forse (ma non lo so) non fosse convinto al 100% neppure di Balogun, che obiettivamente sarebbe stato un’incognita anche per chi lo apprezza.
Per prendere due punte di valore, bisognava non spendere in altri ruoli e probabilmente l’inter sperava di sostituire Skriniar con un difensore affidabile ma di costo contenuto.
Poi Morata è stato scartato per i motivi esposti da Emiliano e la ‘seconda scelta? cioè Scamacca noon è stato ritenuto conveniente per il rapporto qualità costo.
A quel punto si è materializzata la possibilità di arrivare a un campione forte, giovane e dall’importante curriculum internazionale come Pavard. L’Inter non se l’è fatto sfuggire. A quel punto i nostri dirigenti, che in origine avrebbero puntato su un attaccante abbastanza costoso e su uno più accessibile, si sono trovati nella necessità di raggiungere due profili sicuri ma poco costosi. Arna, per le sue qualità e per i due campionati ultimi in Italia dava garanzie come uomo d’area, nonostante l’età. Sanchez evidentemente oltre ad aver fatto una buona stagione al Marsiglia aveva lasciato un buon ricordo all’allenatore e alla società (era stato ceduto soprattutto per l’ingaggio molto alto, che ora veniva ridimensionato).
Così sono arrivati loro. personalmente non avevo grandi dubbi su Arna, che secondo me come alternativa al titolare era più che accettabile. Qualche dubbio in più l’avevo su sanchez, ma mi rendevo conto dei vincoli legati alla necessità di non splafonare finanziariamente.
facile oggi dire che un trentaquattrenne è a alto rischio di infortunio grave, ma non è così. potrei citare decine di infortunati gravi giovani, da Chiesa in giù, fino al portiere della nostra Under 16 assente da marzo scorso e con ancora altri tre mesi prima del recupero.
Resta il fatto che in qualche nodo probabilmente a un quinto attaccante decente si doveva arrivare.
Adesso ne abbiamo tre abili e..arruolati. Dobbiamo sperare che nessuno si infortuni più e anche così rischiamo di pagare un prezzo alto per la ridottissima possibilità di turn over nel reparto.
A cominciare da questa sera, perché io spero che faccia una gran partita, ma Lauti (con Calha il nostro uomo più indispensabile) che non è mai mancato e ha fatto una doppia trasvolata atlantica con le nazionali, già a Empoli l’ho visto un po’ meno brillante (non tragag in inganno la sua generosità: lui è un Toro e i tori danno sempre tuttio quello che hanno e non scendono mai al di sotto della sufficienza.
Questa sera sarà difficilissima perché incontreremo una squadra forte, capace di ribaltare il gioco e con due esterni particolarmente insidiosi cosa che noi spesso soffriamo. Uno poi sembra quais che ce l’abbia giurata, perché ci segna sempre.
per questo è importante avere giocatori lucidi capaci di sfruttare le occasioni e quindi di consentire alla squadra di stare compatta, senza sfilacciarsi
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BVoh, confesso di non capirci più nulla. Anche oggi leggo che i debiti sono di Suning e l’Inter c’entra solo in quanto data in garanzia. Dunque l’eventuale acquirente dovrebbe versare a Suninbg 1300 milioni e in più pagarle i debiti che Suning ha contratto per i fatti suoi (che comprendono ANCHE l’Inter)?
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Su Paratici concordo: la squadra non ha performato nonostante abbia avuto a disposizione più risorse di tutti. Ha pertanto responsabilità.
Infatti è un esempio plastico di quanto non valga il detto “se lo hanno scelto è perchè è bravo” (ovvio che uno viene scelto perchè si presume sia bravo).
Bravo può anche esserlo stato ma a fronte di errori palesi non credo sia reato sottolinearlo.
Ma il punto, ribadisco, è un altro: non è dire se uno è bravo o meno (ognuno può legittimamente avere propria opinione) ma contenstualizzare cosa abbia fatto in relazione ai mezzi a disposizione.
Chiaro che Marotta o Ausilio ma anche Paratici abbiano un palmares di vittorie migliore di Corvino, per fare un esempio, ma questo non può essere usato a mio avviso per dare un’opinione assoluta nel confronto tra i due.
Poi comunque chi se ne fraga, importante è che squadra continui a performare bene, a partire da stasera.
Forza inter!
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Una piccola buona notizia anche ormai un po’ datata. domenica mattina in Iter Atalanta U15 (4-4) è andato in gol anche Delis Gjeci il giocatore considerato da molti il top della sua annata e che non compariva nell’elenco ufficiale dei nostri acquisti.
Io l’ho visto giocare dal vivo in un’amichevole dell’U16, quindi sotto età, e non mi ha per nulla entusiasmato. Fisico filiforme, grande eleganza nei movimenti, ottima padronanza della palla, ma il calcio è concretezza. Speriamo che con i pari età smentisca la mia prima impressione. Intanto aver segnato all’Atalanta all suo esordio in campionato è un buon segnale
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Luciano, purtroppo è così.
Giro a titolo esemplificativo il link a due anni fa quando si parlava dell’offerta di BC partners. Gli 800 mn offerti sarebbero stati utilizzati in questo modo: 400 per estinguere il debito societario e 400 a Zhang che li ha considerati insufficienti (nemmeno pari a quanto ha speso per ripiniare le perdite degli ultimi anni). Molti giornali hanno detto che Zhang ha rifiutato 800 mn ma non è la realtà: lui ha rifiutato 400 perchè gli altri, per l’ acquirente, non sarebbero andati a Zhang ma sarebbero stati un aumento di capitale finalizzate a rimborsare il debito.
Questi debiti per 400 milioni, il famoso bond, non includono i 275 mn accessi con Oaktree che non è un debito dell’Inter ma un debito della società che controlla l’Inter che è stata data in pegno per ottenere tale finanziamento (Inter non è il debitore). E’ come se tu possiedi una società A che controlla la società B. Se chiedi solidi per la società A, la banca ti chiede di dare in pegno la società B, ma quest’ultima non è debitrice.
https://www.calciomercato.com/news/inter-nuova-offerta-ecco-la-richiesta-di-suning-a-bc-partners-40271
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Urbano Cairo: “Io fatturo 100 milioni col Torino e devo vedermela con squadre da 400-500 che ne perdono 100. L’Inter ha appena chiuso con un rosso di 85 milioni e quasi si rallegra perché negli anni scorsi erano molti di più”.
Lapo De Carlo (che io appezzo molto per lucidità di analisi): ” E’ sempre più evidente che stia muovendosi qualcosa per la cessione dell’Inter. Investcorp è il nome del possibile acquirente ma dipende dalla volontà di Zhang. E’ difficile sapere se il prossimo socio rileverà il debito o farà altri passaggi che non conosciamo”.
Purtroppo è così: i 1300 mn, se al loro del debito, sarebbero tra 800 e 900 netti per Zhang. Che poi dovrebbe, per i fatti suoi, saldare Oaktree. Se quello che gli resta lo considera sufficiente venderà, altrimenti no. In attesa che i conti migliorino ulteriormente
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I 1.300 servirebbero a Zhang per saldare i debiti e rientrare dalle spese sostenute.
cairo è il classico ‘vorrei non posso’ ci son sempre state le squadre che incassano di più e quelle che incassano di meo. Quando lui ha preso il Toro conosceva la situazione. nessuno gli impedisce di fare 100 milioni de debito all’anno per essere competitivo, se ne ha la possibilità. Altrimenti si accomoda e può pensare che lui incassa 100 milioni, il lecco, 20. Forse. Cposì l’Inter sta al posto che le compete, il toro al posto che gli compete e lo stesso accade per il lecco
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Chiedo scusa anticipatamente per la mia incomptenza, ma io ero (sono) convinto che l’Inter non abbia debiti. Per5 il semplice fatto che i regolamenti per quel (poco) che ne so non consentono a una squadra indebitata di iscriversi al campionato. Se fosse come credo, si è indebitata Suning che non disponeva della liquidità necessaria a non fa piangere il bilancio. Se anziché Zhang fosse stato Bin Salman avrebbe staccato un assegno (in qualche modo mascherato ) e neppure lui avrebbe debiti.
Se dunque l’Inter non avesse debiti i 1.300 milioni sarebbero per Suning che potrebbe saldare i suoi debiti o devolverli in beneficenza, o metterli sotto il materasso.
Poi sarà Suning a decidere se vale la pena di cedere per quella cifra e temo che la decisione sarà anche politica (del governo).
Chi subentra avrebbe un solo problema ha sborsato 1.300 milioni e sa che dififcilmente potrà ottenere grandi risultati con un bilancio in attivo o anche in parità.
A proposito, paratici è così scarso che che subito, avendo fatto male, l’ha richiesto il Tottenham, non il Lecce.
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CdS (che non è certo la Bibbia): “Va detto che, nell’ultimo esercizio, l’Inter sembra avere raggiunto un equilibrio finanziario perché, sommando alla perdita netta i costi non monetari (principalmente gli ammortamenti) si desume una sostanziale autosufficienza che il management ha mantenuto anche con un mercato gestito in attento equilibrio.
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E lo ha cacciato
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solo perché ha subito una condanna sportiva
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preannuncio che questa settimana non scriverò post. Sono troppo inc..adirato per provare a ragionare, anche se prevedevo questo risultato. Già a Empoli, contrariamente alla maggioranza dei comemntatori, professionisti o tifosi, avevo visto un’Inter pesantemente sulle gambe
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Ieri gli episodi ci hanno giocato contro, come altre volte hanno giocato a favore.
Ho notato una certa stanchezza generale in alcuni dei decani, Miky su tutti ma non solo.
Poi Dionisi nella ripresa ha alzato molto la squdra per tagliarci le uscite – un po’ come fatto dai baschi anche se con intensità nettamente inferiore – e li non siamo, ancora una volta, quasi mai riusciti a superare questa linea alta.
Non ho capito l’uscita di Thuram, unico a poter tagliare la difesa insieme a Frattesi che, infatti, una volta ci è riuscito, purtroppo sbagliando.
Sanchez si conferma anello debole: il suo ingresso ha coinciso con l’abbandono di Lautaro a se stesso tanto che si è trovato più spesso accanto Dumfries, Frattesi e financo Acerbi. Quando invece avrebbe dovuto portare gambe fresche in grado di aggredire l’alta difesa del Sassuolo.
Non capisco sinceramente cosa si veda nel cileno che non sa giocare spalle alla porta (ennesima palla persa sanguinosa che non costa rete subita solo per prodezza di Sommer), non sa dare profondità e non sa più slatare l’uomo.
Nelle pagelle di ieri su un sito interesta, del cileno leggevo: tanto fumo, movimenti da fermo ma la palla rimane sempre li.
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Mi ero proposto di astenermi dallo scrivere per un po’, ma poi, come altre volte non ce la faccio. Solo poche considerazioni: a Empoli avevamo vinto e allora valanghe di elogi. A me l’inter non era piaciuta, anche oltre il titolo che ho scelto per il post (non è tutto oro quello che luccica). Avevo visto un’Inter stanca, meno brillante e meno vivace rispetto alle prime uscite, che aveva grandi difficoltà ad andare al tiro pericolosamente e che poi ha vinto per un pezzo di bravura (che su 10 magari riuscisse una volta). Mi sembrava evidente che dovendo giocare ogni tre giorni le cose sarebbero peggiorate e non migliorate.Il sassuolo è stato superiore a noi nella transizione offensiva, che sarebbe il nostro forte; nei Lavori di interdizione e costruzione nel mezzo e persino nell’organizzazione difensiva dove forse individualmente aveva qualche lacuna. Pinamonti … ci avrebbe fatto comodo, ma soprattuto sapevo che avremmo subito i loro esterni, perché quando non sei al top scali in ritardo e i loro esterni sono veloci guizzanti e pure incisivi.
Si è visto anche che il turn over, pur indispensabile, non risolve i problemi perché se cambi 3 giocatori non attenui la pesantezza degli altri sette che determinano la cifra complessiva del match. Già nel primo tempo non eravamo al nostro top, ma il calo del secondo tempo è stato verticale. Alcuni dei nuovi entrati sono apparsi più vivaci, soprattutto Frattesi e Carlos Augusto, ma nella mediocrità generale non potevano portare a nulla perché anche i più positivi (per esempio Dumfries) erano molto calati. Abbiamo due solo attaccanti quindi Thuram è indispensabile. ma il francese non può venir chiamato per 95′ a progressioni continue debilitanti e lo stesso Lauti si trova in difficolta.
L’Inter è stata L’Inter lo scorso anno quando ha avuto al top Onana, Bastoni, Barella, Mikhi, Di Ma, Lauti Dzeko e Lukaku. Alcuni non ci sono più, altri faticano a trascinare da soli la squadra o non sembrano in grande condizione.
personalmente, so di attirarmi invettive dei super ottimisti, ma pur cercando di non abbattermi (la ricerca del famoso ‘equilibrio’ ) non vedo per l’immediato futuro prospettive esaltanti.
Spero di sbagliare naturalmente, ma vedo una conferma alla mia teoria alla fine noi faremo più punti di moltissime squadre, ma nel singolo match, se noi non siamo al top, diverse squadre possono essere più forti di noi. Come il sassuolo ieri
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“Abbiamo due solo attaccanti”. In questo momento concordo e non è, purtroppo, un complimento all’operato visto che ne avrebbero preso anche un quarto.
Sul turnover invece credo Inzaghi, visto le difficoltà fisiche di diversi giocatori, avrebbe potuto osare di più.
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Non rispondo a critiche che non tengono conto della realtà. Ricordo solo che fino alle 20.00 di ieri sera ovunque leggessi trovavo scritto che avevamo la rosa più forte, potevamo vincere Campionato e CL, avevamo due squadre di pari valore.
Ricordo anche che abbiamo dovuto abbattere il monte ingaggi e chiudere il mercato in attivo consistente pur dovendo inserire ben 13 giocatori.
Sono certo che qualunque sprovveduto avrebbe fatto meglio
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Non rispondo a critiche che non tengono conto della realtà. Ricordo solo che fino alle 20.00 di ieri sera ovunque leggessi trovavo scritto che avevamo la rosa più forte, potevamo vincere Campionato e CL, avevamo due squadre di pari valore.
Ricordo anche che abbiamo dovuto abbattere il monte ingaggi e chiudere il mercato in attivo consistente pur dovendo inserire ben 13 giocatori.
Sono certo che qualunque sprovveduto avrebbe fatto meglio
Da casa
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Un’altra conferma della pochezza della nostra dirigenza: “La Saudi League contatta l’AD dell’Inter Antonello per portarlo in Arabia Saudita”. Che sciocchi, non sanno che dirigenti simili o superiori, nel suo settore, se ne trovano a migliaia
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Al solito ti arrocchi a prescindere.
Se dici che abbiamo due soli attaccanti vuol dire che il quarto in rosa non lo ritieni valido.
Se poi nel mondo ci sia solo Sanchez può anche essere anche se io non credo
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Vedremo se lo prnderanno. Di contatti, o presunti tali, sai quanti ne ha vuti Ausilio? Infiniti.
Almeno così riportava la stampa amica.
Avrei comunque pensato al city o al real madrid ma evidentemente in Arabia, dove danno 200 mn al 37enne Ronaldo, o un centinaio all’ubriacone di Neymar, ne sanno di più.
Mente United e Psg sono idioti visto che li hanno lasciati andare
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E ti psembra poco in una carriera di un dirigente considerato top?
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Vista una buona Primavera contro il Torino.
Partita senza storia per merito dei nostri che hanno messo concentrazione e determinazione.
Ottimo primo tempo con pressing alto e buone giocate tecniche. Gestito bene il secondo tempo.
Inascoltabile e fastidiosissimo il commento su S.I., con i commentatori che hanno sottolineato (con bel coraggio) per quasi tutta la partita presunti meriti e sfortune dei granata.
Non sono stati delle gara Stankovic e Sarr in prima squadra; ma non si vedono da tempo Owusu, Akinsamiro, Stabile, Zuberec. Qualcuno sa qualcosa? E la promessa Zafi , è perso ?
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Salve a tutti. Torno brevemente sulla nostra prima squadra. Secondo me facciamo un calcio troppo dispendioso, fatto di pressing alto e di raddoppi sulle fasce che non siamo in grado di reggere tutta la partita. Infatti i nostri secondi tempi sono quasi sempre stucchevoli. Con questa organizzazione di gioco siamo bellini ma non siamo in grado di reggere tutto il campionato. Un’ultima considerazione: penso che siamo l’unica squadra in serie A che giochi con due punte di ruolo e secondo me non ce lo possiamo permettere perché i nostri cc hanno poco fisico per dominare il centrocampo.
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D’accordo con Francesco sulla prima parte. un po’ meno sulla questione delle due punte. E’ solo questione di movimenti, credo. Con la difesa a tre hai 5 centrocampisti e anche se hanno poco fisico, in mezzo sono in tre, come chi gioca col 433, una in più di chi gioca col 442 e una in più di chi gioca col 4231. certo che in fase difensiva una punta deve aiutare. Ed è allora che si pone la questione, perché l’altra punta deve essere un Lukaku (o uno Dzeko giovane) capace di far salire la squadra giocando anche spalle alla porta.
credo che nel calcio di oggi, almeno in Italia si perda completamente il senso dell’equilibrio. Quindici giorni fa Allegri era una chiavica incapace di dare un gioco (invece dava e dà un gioco, ma diverso da quello che piace agli esteti). Inzaghi era il nuovo Guardiola. Oggi oggettivamente la juve sembra in fase ascendente e noi in fase calante, le prospettive si sono fatte incerte. Di sicuro il gioco della juve è meno sfiancante, ma soprattuto loro non hanno le coppe. Per altro il gioco della juve non è ‘moderno’ e quindi non si può amare il gioco ‘moderno’ e nello stesso tempo criticare chi cerca di praticarlo (non mi riferisco a Francesco e a nessuno in particolare, ma a posizioni ‘diffuse’).
la questione dal mio punto di vista di tifoso da bar è una sola: pressare alti e cercare di imporre il proprio gioco, o difendere qualche metro dietro e crearsi gli spazi per ripartire?
Questione irrisolvibile in astratto, sempre a mio modesto parere, perché dipende dai giocatori di cui disponi. Se fosse meglio in assoluto una soluzione, la praticherebbero tutti.
Pressare alto dà sicuramente dei vantaggi ma espone a cali psicofisici nell’ambito di una stessa partita e ancora più di una stagione.
naturalmente non voglio pontificare, ma a me è piaciuto molto come fa giocare la sua squadra Dionisi (con questo non dico che sia bravo solo perché ha battuto la juve e noi), ma a me è parso che la sua squadra (quando è al top, e siamo alle solite) sappia alternare benissimo le due situazioni a seconda del momento della gara. Ho visto un sassuolo bravo a chiudere e a ripartire, ma anche bravo ad avanzare e manovrare con tutta la squadra. naturalmente noi ci abbiamo messo del nostro. E’ sempre difficile distinguere meriti dell’una e demeriti dell’altra.
La mia impressione è che per gli uomini di cui disponiamo andiamo meglio quando possiamo verticalizzare le transizioni offensive. Però quando li aspettiamo e siamo stanchi lasciamo troppo spazio a chi arriva da dietro verso il limite dell’area.
Voglio esprimere qui una personale valutazione: ringrazio proprietà e dirigenza per aver allestito da quattro anni in qua una squadra che quando è in condizione può giocarsela alla pari con tutti, in Italia e all’estero e riesce anche a farci divertire (ad esempio col Milan o contro la Viola mi sono divertito): gli altri problemi e valutazioni mi sembrano più ‘tecnici’ da addetti ai lavori
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Primavera: Inter Torino 4-0.
Finalmente un’Inter bella, pratica e convincente.
Intendiamoci, il risultato francamente è eccessivo, perché, ad esempio noi abbiamo segnato ben tre gol dopo una respinta maldestra del portiere: vero che i nostri hanno avuto il merito di crederci e di trovarsi al posto giusto (che non è poco) ed altrettanto vero che il nostro portiere ha compiuto solo una parata di un certo rilievo, ma è anche vero che il Toro ha messo almeno tre volte un uomo nella condizione di fa gol e lo ha solo sfiorato.
A me è parsa una cosa: che sul piano del livello tecnico ci sia una classe di differenza a nostro favore, mentre sul piano atletico la situazione è più equilibrata anche perché loro avevano 7 fuori quota e noi due, di cui uno sta recuperando da un lungo infortunio.
Aldilà di queste considerazioni che lasciano un po’ il tempo che trovano bisogna dire che la squadra mi è piaciuta e comincio a essere meno dubbioso sulla sua tenuta nel lungo periodo, soprattutto se alcuni assenti per infortunio, squalifica o aggregazione alla prima squadra dovesserro tornare e esprimersi sui loro livelli migliori
Oggi la forza dell’Inter sta sicuramente nei reparti offensivi: le mezze ali hanno qualità straordinaria e ritmo, gli esterni alti (la squadra fioca con il 433) sono capaci di giocate sublimi, in categoria.
Gli esterni sono bravissimi a sovrapporsi e spingere forse più che a marcare.
I difensori sono solidi e potenti (quelli di oggi si integrano pienamente) e il play basso sa dare equilibrio e protezione al reparto.
Partiamo dalla formazione iniziale:
Callegaris secondo me ha pochissimi rivali in categoria.
Forse dietro Tommasi e Zamarian (entrambi 2006) devono essere verificati.
Centrali sono stati Stante e Matjaz. Sia Francesco che Samo danno assolute garanzie, ma in rosa abbiamo anche Stabile Guercio e all’occorrenza Maye
Gli esterni inizialmente sono stati Aidoo e Motta (poi è entrato Miconi, con Aidoo spostato a sinistra.
Oggi non c’era, ma a sinistra c’è pure un certo Cocchi
I play bassi sono Bovo e Stankovic (quando non aggregato alla prima) e considerato che giochiamo con un solo mediano e due mezze ali, siamo a postissimo.
Volendo c’è anche Zanchetta
Le due mezze ali sono due fuoriclasse, sempre per la categoria, purtroppo (o fortunatamente) con caratteristiche abbastanza simili: Di maggio forse più ragionatore, Berembruck più portato alle accelerazioni. Ma entrambi hanno un fisico piuttosto tozzo e robusto e soprattutto una tecnica notevole.
Mancava Akensanmiro (e scusate se è poco) ma i due sostituti di oggi De Pieri e Ricordi sono meno pronti atleticamente ma hanno la stessa importante qualità.
Gli esterni alti sono due crack e non c’è bisogno di descriverli: Kamaté imprendibile e due volte in gol anche oggi, Daniele Quieto capace di nascondere la palla a chiunque e in possesso di una notevolemaccelerazione nonostante il fisico minuto
Ecco, forse ci manca qualche sostituto sugli esterni alti, soprattuto se non si recupera lo ‘scomparso’ Enoch. Certo che con lui e con Zefi saremmo stati una macchina da gol.
Punta centrale oggi, in assenza di Sarr ha giocato Spinaccè, un 2006 che ha lottato e si è battuto per la squadra senza riuscire a trovare spunti vincenti, ma che è destinato a crescere.
Completano il reparto Vedovati e Diallo, ma soprattuto, una volta tornato all’attività agonistica, Jan Zuberek. Intanto oggi è stato aggregato il 2007 Mosconi, una delle nostre promesse più interessanti in assoluto. Certamente nel corso della stagione avrà anche lui le sue occasioni.
Dunque la rosa al completo secondo me sarebbe una delle più forti e complete degli ultimi anni, dai tempi di Vecchi.
E Chivu rappresenta un valore aggiunto, capace com’è di telecomandare dalla panchina la posizione e le migliori giocate di tutti, per gli interi 90′.
Staremo a vedere, sapendo che sia in Italia che in Europa incontreremo squadre che per le loro strategie diverse schiereranno giocatori più pronti nel processo di crescita
Rapidissime pagelle
Calligaris: sicurissimo tra i pali e nelle uscite. 7
Aidoo: grand spinta e molte sovrapposizioni efficaci soprattutto nel primo tempo.6.5
Stante: baluardo insormontabile al centro dell’area con la sua potenza atletica. 7
Matjaz: vale il discorso fatto per Stante. La differenza è che Samo è più incline a uscire portando palla, Francesco preferisce la verticalizzazione immediata 7
Motta: prestazione positiva in entrambe le fasi, anche se altre volte l’ho visto più determinato nello spingere. Ma aveva un avversario tosto 6.5
Di maggio: grande capitano ci mette anima e corsa, è dappertutto e siccome la tecnica e la visione di gioco non gli fanno certo difetto, diventa determinante. 8
Bovo: sta molto più sulle sue rispetto epr esempio alla scorsa stagione in Berretti. Forse è una esigenza di dare equilibrio con due mezze ali e due esterni molto offensivi.6.5
Berembruch: quando parte palla al piede non lo prendono mai, semina pericoli ad ogni progressione. Sempre ispirato e determinato. 8
Kamaté: da esterno segna due gol si produce in accelerazioni incontenibili e si esibisce in numeri tecnici che personalmente non gli conoscevo 8
Spinaccé: sotto età, sperimenta come è duro lottare al centro dell’area contro due marcatori di due anni più grandi. Non si spaventa lotta e si rende molto utile. 6.5
Quieto: tecnica sopraffina e scatto breve irresistibile. Curioso di vedere dove potrà arrivare. 7
Chivu: meglio di così oggi non si poteva proprio fare. 7.5
naturalmente molto positive anche le prove dei subentrati.
A margine della partita ho avuto qualche colloquio interessante, con un direttore sportivo e un procuratore.
Ho capito perché Roberto Samaden ci ha…traditi. A Bergamo ha soldi (considerano il denaro utilizzato per acquistare i giovani un investimento e non una spesa, perché hanno la politica di formare per vendere) ha un centro sportivo straordinario e un ufficio personale megagalattico, ultramoderno amplissimo e con vetrata dalla quale può osservare direttamente le partite delle varie squadre: se penso alla stanzetta, nell’ex cascina del Parco Nord…
Comunque le strade si sono divise, ma sono certo che una parte importante del suo cuore batte sempre per noi.
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oggi ho visto Inter venezia Under 17 (2-2). Risultato im meritato perché i lagunari hanno giocato molto meglio. Forse una delle più brutte partite delle giovanili viste in questi ultimi anni
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è di nuovo impossibile tornare acommentare
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Contento per il risultato della gara di ieri sera, ma parecchio “pensieroso”, se non preoccupato. Primo tempo inconsistente come in tante partite dell’anno scorso. Se non tiri quando hai l’occasione, se non centri mai lo specchio della porta, poi la partita si fa dura. Al loro “pareggio” ho temuto un sassuolo2.
Sanchez non mi convinceva 2 anni fa, figurarsi adesso, piu’ vecchio, piu’ fumoso, casinaro e inconcludente. Certo a volte, ormai molto rararmente, tira fuori la perla che ti lascia a bocca aperta, ma purtroppo, con la nostra situazione attaccanti, noi non possiamo aspettare l’evento … Thuram si conferma splendida seconda punta e assist-man, ma ha bisogno di una punta vera in mezzo all’area. Klassen francamente non ho capito che giocatore sia, vediamo quando conoscera’ meglio i compagni che ha attorno. Non benissimo Chala, ma c’e’ da dire che la Salernitana, come e’ giusto che sia, ha sputato sangue su ogni pallone e per lui, senza Mkhitaryan in campo, il compito e’ molto piu’ difficile. Su Lautaro cosa vuoi dire :-) a parte lo sperare che regga il piu’ possibile … Buona Domenica e, per 90 minuti, forza nerazzurri di Bergamo … :-)
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Klaassen non credo possa fare punta: troppo compassato per il ruolo.
Con Sanchez in campo a giocare a cc, tutta squadra deve spingersi in avanti per colmare il vuoto offensivo lasciato dal cileno: un calciatore ormai fumoso che, cone s riveva ieri Mari su fcibter1908, produce tanto movimento…inconcludente.
Tanto che quando entra una punta ad affiancare l’ottimo Thuram – con piccole squadre punte devono giocare vicine – dilaghiamo.
Nel primo gol Toro e Thuram si scambiano palla da vicino per poi incrociarsi. Sanchez sarebbe stato a pascolare 20 metri dietro chiedendo ennesimo sforzo di inserimento a mezzali o esterni.
Con due soli attaccanti di ruolo, spero Inzaghi vari qualche cambio tattico non mi limitandosi a sostituire Toro o Thuram con altri giocatori che di mestiere non fanno attaccanti.
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ma solo io non riesco più a commentare se non in rare occasioni?
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Io, apparentemente, non ho problemi .
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Bene le giovanili nel week-end, solo l’ under 17 ha pareggiato, le altre hanno vinto ( dagli U15 in su). Luciano, il “ragazzino” da te segnalato se non erro ha segnato (doppietta) anche oggi …
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Si, i gol di Under 15 e U16 si possono vedere su youtube. Anzi, si possono vedere le partite per intero.
Per il post, lo completerò domani in giornata.
Adessp semb ras che si possa commentare. Fra un’ora, non so
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Si, i gol di Under 15 e U16 si possono vedere su youtube. Anzi, si possono vedere le partite per intero.
Per il post, lo completerò domani in giornata.
Adesso sembra che si possa commentare. Fra un’ora, non so
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“Quando non c’era Lautaro, Sanchez girava fuori e Thuram dentro, quando è entrato il Toro è cambiata la musica. Lautaro è bravo anche a capire chi ha vicino, quando c’era Lukaku era lui che si abbassava, adesso fa lavorare più Thuram e lui rimane un po’ più avanti, deve stare nell’area di rigore. È un ragazzo intelligente che sta continuando a crescere”.
Parole di un interista doc come Beppe Bergomi che sottoscrivo in pieno. Sanchez purtroppo lascia troppo solo il compagno di reparto….ormai da anni a questa parte
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Klaassen non può fare la punta. Troppo lento nei movimenti. Per me Klaassen, da quello che ho visto di lui nell’AJAX e negli orange, è un centrocampista molto ma molto tecnico, molto intelligente, che esprime il meglio delle sue qualità giocando dietro le punte con una squadra composta da giocatori dinamici che si muovono molto (sia punte che centrocampisti). In questo assetto lui diventa una sorta di regista avanzato che distribuisce il gioco. Penso che la sua dote più spiccata sia la capacità di fornire assist millimetrici con il contagiri. Credo che Inzaghi lo utilizzerà come vice Mikhy sperando che abbia la capacità di adattarsi a questo ruolo. Proverà a tirarne fuori una sorta di nuovo Luis Alberto (che non sarebbe per niente male). Sicuramente come tecnica e come intelligenza di gioco non ha nulla da imparare dal nostro armeno, rispetto alla capacità di coprire ampie porzioni di campo e di correre velocemente lo vedo abbastanza inferiore al nostro Miky.
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Ciao ragazzi, una riflessione su Lautaro.
Partendo dal presupposto che si trova in una condizione d’oro, a differenza degli anni in coppia con Lukaku e Dzeko, non vi sembra che sia più il terminale offensivo della squadra?
Questo gli consente di sfruttare al meglio le sue letali capacità da finalizzatore d’area, non per niente la maggior parte dei suoi gol sono venuto da “cross bassi” da sinistra o destra dove lui l’ha deviata in porta.
Cosa ne pensate?
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Concordo.
Con Thuram il Toro è meno costretto ad abbassarsi ed è più lucido davanti.
Il francese è molto mobile, svaria e si abbassa consentendo all’argentino di stare più al centro e avanzato.
Il problema è quando esce Thuram. Arna non si è visto ancora molto ma per struttura direi che farà lui la boa avanzata. Sanchez invece non è più una punta da anni: quanda entra lui il partner d’attacco è isolato e bisgona sperare negli inserimenti costanti di esterni e mezzale.
Purtroppo per me il cileno è il nostro punto debole nelle rotazioni
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Thuram-Lautaro coppia assortita benissimo. Per me è una di quelle situazioni in cui il valore della copia supera la somma del valore dei singoli. Il primo goal a Salermo è emblematico in tal senso. Per quanto Thuram si stia adattando bene alla sua nuova condizione di punta rimangono le qualità e le caratteristiche di quando giocava ala tra le quali spicca l’attenzione di seguire e servire i movimenti del centravanti.
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Post online: https://buu.zone/2023/10/03/un-risultato-che-non-elimina-tutti-i-problemi-salernitana-inter-0-4/
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