Due cose da salvare, il risultato e gli ultimi 20 minuti: Real Sociedad – Inter 1-1

Real Sociedad – Inter: Lautaro Martinez dopo la rete che ci permette di strappare un punto nella trasferta in casa dei baschi.

Pienamente d’accordo in linea generale con le considerazioni degli amici che mi hanno preceduto.

Aggiungo qualche mia modesta riflessione.

All’estero si gioca così, soprattutto in Spagna ed Inghilterra. Probabilmente è vero, almeno come linea di tendenza.

Però c’è qualcosa d’altro: noi abbiamo giocato la finale dello scorso anno senza fare una simile figuraccia come nella prima ora, in cui non abbiamo passato la metà campo su azione (solo su qualche lancio lungo).

Eppure l’abbiamo giocata contro un mix del meglio del calcio spagnolo e inglese: il City inglese allenato dal re del calcio spagnolo con pressing alto.

Questo tipo di calcio ha mostrato i suoi pregi (molti) e i suoi limiti (pochi).

Se i pregi o i vantaggi sono molto migliori degli svantaggi, conviene praticarlo.

Il problema è che per farlo non basta la volontà.

Se hai uomini che unite a una buona tecnica (il City ce l’ha ottima, la RS solo buona) hanno forza e dinamismo esasperati puoi praticarlo, anzi devi.

Sapendo che nel periodo in cui eserciti questa pressione devi portare a casa il risultato, perché poi, sia nella singola partita sia nell’arco della stagione, ci saranno periodi o partite in cui pagherai il dispendio energetico.

Per esempio alla RS è successo contro di noi, ma era successo anche quattro giorni prima a Madrid (partita che per altro non ho visto personalmente).

Noi in Italia siamo tra le squadre che pressano alte e quando ci pressano le altre, spesso ce ne gioviamo perché riusciamo a uscire e a colpire.

Evidentemente come hanno detto gli amici c’è grande differenza nel ritmo che viene imposto.

Ritmo e qualità tecnica sono elementi determinanti, ma è un fatto che nemmeno i super atleti della RS riescano a mantenerlo per 95′.

Contro la RS si è un po’ riproposto il tema e l’andamento della finale: pressing loro per tre quarti di gara, segnano solo un gol,  poi nel finale usciamo noi e ce la giochiamo.

Là è andata male per un errore marchiano di Lukaku, qui è andata bene per un colpo di… quello che ha detto in diretta Frattesi.

Anche se bisogna dire che ci è stato annullato un gol su un’azione bellissima Augusto-Thuram per fuori gioco reale ma sfortunato, perché se il francese fosse stato 20 cm dietro al momento della partenza, non sarebbe cambiato nulla nella dinamica dei fatti.

Con questo non voglio dire che potendo, non sarebbe meglio riuscire ad aggredire anche noi con lo stesso ritmo e intensità, ma sottolineo alcune ipotesi:

1- Che per farlo bisogna essere attrezzati atleticamente, sia dal punto di vista della scelta degli uomini sul mercato, sia dal punto di vista della preparazione da forzare.

Personalmente poi, ma lo dico solo come curiosità, non è una mia certezza, sul ritmo eccessivo in certe partite delle squadre spagnole qualche sospetto non di cose illecite, ma di ‘forzature’ lecite ce l’ho.

Per esempio i giocatori della RS non credo abbiano in preventivo di giocare una sessantina di partite tra campionato coppe nazionali coppe internazionali e squadre rappresentative dei vari Paesi.

2- In ogni caso, ritorno a dire, è la prima volta che subiamo per un’ora una lezione così dura.

Eppure, per esempio, lo scorso anno abbiamo eliminato nei giorni il Barcellona, oltre ad aver giocato alla pari con il City in finale.

E l’anno prima avevamo dato spettacolo a Liverpool.

Forse solo le due partite col Bayern avevano dato un senso di inferiorità netto, per altro sempre meno di quello visto ieri per un’ora.

Ripeto a scanso di equivoci: considero quella figura avvilente, perché non siamo mai riusciti a mettere il naso fuori dalla nostra metà campo e mi piacerebbe che noi potessimo giocare così.

Tuttavia mi pongo anche un paio di domande.

Consideriamo pure che il loro livello tecnico sia solo buono ma non eccelso: alla fine di quell’ora abbondante il punteggio era di solo 1- 0 per loro, per altro con un gol causato da due errori marchiani nella stessa azione di uno dei nostri migliori giocatori.

Tra l’altro, uno senza essere pressato e il secondo mentre subiva l’aggressione, ma aveva mille possibilità di uscirne agevolmente.

Certo il ‘clima’ di aggressione ti può portare a sbagliare anche quando il pericolo non è così urgente, ma Bastoni non è uomo disabituato a reggere psicologicamente questo clima.

Anche nell’altra occasione grossa loro c’è stato un errore tecnico, mi pare di Barella, che non è assolutamente da lui.

E poi i nostri giocatori hanno sbagliato controlli elementari e misura nei passaggi anche quando non erano marcati, il che unito al fatto che non si poteva ripartire cercando una punta di peso perché Arna non ha preso di testa un solo rinvio lungo, ci ha di fatto impedito di ‘uscire’: la ‘manovra’ era pericolosa, il lancio lungo un passaggio per loro.

Come diceva giustamente qualcuno (mi pare Roberto) ci sono diverse concause per una partita giocata al di sotto (spero) delle nostre possibilità.

Perché se è vero che abbiamo sofferto l’assenza di Calha (alcuni di noi l’avevano detto in estate che dopo la partenza di Brozo, Calha era diventato il giocatore più insostituibile) e se è vero che Arna è mancato clamorosamente al compito che gli era stato assegnato (lui non è un velocista, se non riesce a tener palla per far salire la squadra e non la becca mai di testa, appare inutile e spaesato), bisogna anche sottolineare la prestazione assolutamente inadeguata di alcuni nostri giocatori che noi tutti, ma anche ‘il mercato’ consideriamo le colonne portanti della squadra.

E  se per Lautaro ci può essere l’attenuante della stanchezza per gli impegni ripetuti e i viaggi intercontinentali, oltre all’attenuante del gol realizzato, per Bastoni, Barella e in parte Miki questo discorso regge meno.

E lo stesso Pavard all’inizio non è stato dei migliori, con il suo avversario che lo saltava abbastanza regolarmente e creava i maggiori pericoli.

Però poi Pavard ha preso il sopravvento e comunque qualche incomprensione iniziale, alla prima partita con compagni, schemi e persino un ruolo nuovo è giustificabile.

Sottolineare la prestazione insolitamente inadeguata di almeno 5 nostri (Asllani, Arna, Barella, Bastoni e Miki) e rimarcare come in fondo le loro azioni più pericolose, oltre al gol, sono venute da errori evidenti dei nostri, serve ad alimentare la speranza per i match futuri: è impossibile che alcuni dei nostri migliori interpreti possano far… peggio, difficile che possano anche solo eguagliare questa prestazione.

In fondo, anche se in modo meno avvilente (anche perché si trattava di una squadra più quotata) un qualcosa di paragonabile era accaduto, come ho detto, nella prima partita, col Bayern, dello scorso anno e persino l’anno prima, dopo un inizio molto debole, abbiamo rischiato davvero la qualificazione a spese del Liverpool all’ultima giornata, giocando là una gran partita.

Non è solo un discorso di scaramanzia, io un po’ do peso alle costanti nel calcio: ad esempio i lunghi periodi di black out delle squadre di Inzaghi in campionato, gli inizi difficili, appunto, dei gironi di champions.

Del resto a qualcosa di abbastanza plausibile ci si deve attaccare, perché se pensassimo che tra Real Sociedad e noi ci sia davvero la differenza vista ieri per un’ora dovremmo certo abbandonare qualsiasi speranza di qualificazione.

Una serie di concause, alcune forse rintracciabili anche da noi tifosi, altre che devono essere chiare a Inzaghi e al suo staff  hanno indubbiamente determinato questa sorta di doccia fredda.

Tra le altre, certamente ci sta anche qualche errore attribuibile proprio al mister, come lui stesso ha  ammesso nel dopo partita.

Personalmente sono dell’idea che una società come l’Inter per tradizione storica e perché ha …il secondo bilancio finanziario d’ Italia deve lottare per tutte le competizioni  a cui partecipa.

Non si può scegliere tra Coppa (coppe) e campionato, però la partita di ieri e i risultati del girone hanno dimostrato che se in Europa non dai il 100% sei fuori inesorabilmente.

In Italia magari in qualche partita puoi rischiare qualcosa.

Personalmente, ma è questione di… gusti, riterrei peggiore la non qualificazione nel girone che un secondo terzo-posto in campionato, anche perché, sebbene io sia appassionato di calcio più che della gestione dei problemi finanziari della mia squadra, credo che il passaggio del turno sia fondamentale in termini  economici per il presente e per la certezza di partecipare alle più prestigiose e remunerative competizioni internazionali del prossimo futuro.

E purtroppo sono convinto che il 100% in tutte le competizioni non lo si possa dare,  neppure con una rosa ampliata come la nostra, che però conserva qualche punto debole.

Infine vorrei esprimere un paio di considerazioni su questioni di tipo tattico.

Quando ho analizzato tra di me lo schieramento della Real Sociedad non ero per nulla tranquillo.

Molti giocatori li conoscevo poco o non li conoscevo, ma il fatto che attaccasse con un finto centravanti (direi meglio un centravanti che partiva da fuori) e due esterni dotati di grande scatto e fantasia, mi preoccupava moltissimo perché questa è la situazione che di solito soffriamo di più.

Tra l’altro non avevamo un giocatore capace di schermare davanti al difensore centrale, per consentire ai braccetti di uscire con disinvoltura a raddoppiare sull’esterno portatore di palla e, se l’avessero fatto le mezze ali, avrebbero inevitabilmente lasciato spazio alle incursioni, anche sulle palle alte messe in mezzo, dei loro centrocampisti.

Forse, ma lo dico per amor di discussione, non certo per presunzione, sarebbe stato meglio schierare dall’inizio due mediani davanti alla difesa e davanti a loro un giocatore abile negli inserimenti, considerando anche che chiunque fossero i mediani, almeno uno aveva anche le capacità per ‘uscire’ a sorpresa.

D’altra parte questa possibilità non basta per giudicare automaticamente estensibile all’inizio, sia pure con diversi interpreti, l’apparente successo della mossa attuata nel finale quando appunto ci si è messi a due, con Sanchez dietro le punte: in entrambe le squadre erano cambiati molti giocatori (per noi in meglio) e indubbiamente loro avevano speso di più con quel pressing forsennato

Anche in quel caso comunque sarebbe rimasto il limite di non avere in rosa un incontrista di peso statura e qualità davanti a de Vrij (o a Acerbi).

Adesso, senza fare i catastrofisti, dobbiamo sperare in un immediato ritorno al top, in campionato (immaginate le ripercussioni se non vincessimo a Empoli, cosa per nulla facile, dopo che la Roma di Mou, Lukaku e Dybala ha sotterrato i toscani sotto una valanga di sette reti…) e soprattutto in Coppa, dove il pareggio è stato prezioso, visto l’andamento della gara, ma la situazione è più che mai ricca di incognite e pericoli.

Pagelle

Sommer: sul gol non ha responsabilità, ovviamente. Compie una grandissima parata che tiene l’Inter in partita, nell’unico altro tiro davvero pericoloso.

Svolge con sicurezza il suo lavoro nell’ordinaria amministrazione.

Con i piedi non sembra… Onana, ma non è colpa sua se i compagni sono sempre pressati, non gli offrono agevoli linee di passaggio e sui rilanci lunghi, Arna non ne becca una.

7

Pavard: un po’ in difficoltà nella prima parte del match quando Barrenextea riesce a volte a eluderne la sorveglianza e a mettere palle pericolose.

Del resto era all’esordio e i meccanismi di cooperazione con i compagni non potevano essere perfetti.

Alla distanza spegne gli ardori dell’avversario.

6+

de Vrij: non sembra al top della condizione, viene messo in qualche difficoltà dalla pressione compatta dei baschi e anche sulle palle alte viene a volte sorpreso, come i compagni dagli inserimenti prepotenti di Le Normand. Compassato nelle ‘uscite’.

5.5

Dal 76’  Acerbi: difficile valutarne la prova, perché appare si più autorevole di de Vrij, ma entra in una situazione tattica e di gioco completamente ribaltata.

s.v.

Bastoni: sull’azione del loro gol sbaglia due volte, prima con un controllo molto impacciato, poi esitando nella giocata e facendosi sorprendere.

Errore molto grave, inammissibile in questo tipo di competizione.

Non va comunque messo in croce per un episodio, anche se poi ne ha forse risentito psicologicamente

4.5

Dal 55′ Dimarco: prima braccetto difensivo poi spostato più avanti per dare brio all’azione offensiva, non fa cose trascendentali ma contribuisce a rendere più efficace l’azione della fascia sinistra.

6

Dumfries: si applica con grande determinazione ed è uno dei pochi che regge all’urto atletico e di corsa dei baschi.

Utile in fase difensiva dove si rende protagonista di un gran recupero, non riesce a dare il solito contributo in avanti

6

Barella:  fatica in fase di contenimento, commettendo anche qualche fallo di troppo e non riesce praticamente mai a farsi notare nella spinta o negli inserimenti, probabilmente frenato dalla preoccupazione per lo strapotere atletico degli avversari. Salvato dal VAR

5

Asllani: senza volergli dare colpe che non gli competono, visto il marasma generale nel quale non riesce a mettere ordine, dimostra però di non essere pronto per queste sfide anche se ci sono compagni affermati che non hanno fatto meglio. Non incide né in fase di contenimento né in fase di costruzione.

Ci saremo anche ‘svecchiati’ ma un Brozo lì sarebbe servito probabilmente di più.

4.5

Dal 55′ Frattesi: se non altro ci mette energie, grinta, corsa. Insomma in qualche modo incide anche se bisogna considerare che entrare con gli avversari già stanchi e in una situazione tattica in cui i suoi inserimenti diventano particolarmente utili.

6.5

Mkhitaryan: per un’ora l’Inter non riesce mai a uscire e i centrocampisti si devono sacrificare in un duro lavoro di contenimento. Viene da due grandi prestazioni e probabilmente qualcosa ha pagato.

In queste condizioni una partita giocata sul ritmo intensissimo forse non era la più adatta a lui.

5.5

Dal 70′ Sanchez: qualcosa combina, se non altro scompaginando i piani organizzatici della Real Sociedad.

Appare però ben lontano dalla condizione ottimale.

5.5

Carlos Augusto: prestazione senza particolari spunti interessanti, ma almeno anche scevra da pericolosi errori commessi invece da alcuni suoi compagni.

Nel finale quando può attaccare serve una palla gol che Thuram infila, ma partendo da una posizione di lieve, ma indiscutibile fuori gioco.

6

Lautaro: isolato in avanti, senza alcun supporto da parte di centrocampisti ed esterni che dovevano cercare di contenere più che di aiutarlo, cerca generosamente di dare il suo contributo, ma commette anche alcuni errori tecnici che non sono nel suo dna.

Quando serve però si fa trovar pronto: ai grandi capita di giocare poche palle ma di metterne dentro una decisiva.

6.5

Arnautovic: forse cedendo Dzeko e prendendo lui abbiamo ringiovanito la rosa di un paio d’anni, però sul campo si è vista una differenza in peggio (anche se forse neppure Dzeko avrebbe avuto più fortuna in quel contesto di gioco).

Poco mobile, senza progressione, viene anche battuto su tutte le palle alte e non riesce a far salire la squadra, che era in difficoltà a giocare dal basso.

4.5

Dal 55’ Thuram: è entrato quando la partita è cambiata, ma verosimilmente ha dato il suo contributo importante proprio per quel cambiamento.

Forte fisicamente, bravo con i piedi difficilmente frenabile in progressione.

Sul gol annullato compie un capolavoro: se Augusto l’avesse servito un secondo prima…

7

All. Inzaghi: ci presenta un’inter troppo brutta per essere vera.

I cambi sicuramente hanno inciso (al momento sembra assodato che Asllani non vale Brozo, Arna non vale Dzeko e Sanchez vale Correa… cioè non molto. Speriamo però che le cose migliorino).

Le sostituzioni hanno sicuramente influito, ma se tra i peggiori troviamo Bastoni, Barella e C, è lecito dubitare che la formazione di partenza sia stato l’unico fattore determinante.

Per esempio io ho un sospetto, se Bastoni sul gol avesse avuto a fianco un Brozo maestro nel farsi vedere, avrebbe commesso lo stesso errore di indecisione?

Comunque il mister ci crede fino all’ultimo, le prova tutte e alla fine con i cambi di giocatori  ma anche di modulo (una novità assoluta secondo alcuni), raddrizza la partita.

6

Luciano Da Vite

51 pensieri riguardo “Due cose da salvare, il risultato e gli ultimi 20 minuti: Real Sociedad – Inter 1-1

  1. Anche io penso non si possa pensare di giocare una stagione come fatto dalla RS, forse nemmeno avendo veramente due squadre di livello altissimo come il City che è vero aggredisce ma poi spesso riposa un po’ con il pallone tra i piedi.
    I baschi hanno chiaramente dato tutto nei 90 (70) minuti rischiando parecchio: sia perchè con un paio di ripartenze ben fatte avremmo probabilmente segnato due gol visto gli spazi enormi presenti dietro la linea difensiva, sia perchè se non sei avanti 3a0 (potevano esserlo ma non è accaduto) dopo una pressione del genere poi è inevitabile calare e subire. Dubito potranno fare lo stesso nelle prossime….5 partite consecutive. Ma è chiaro che sono più abituati a praticare questo tipo di gioco che è tipico di molte suqadre spagnole soprattutto in casa dove, non dimentichiamolo, anche i fischi favorevoli arbitrali aiutano ad alimentare la pressione.
    Sui nostri è difficile dire chi ha fatto peggi e chi….meno peggio (a parte i subentrati ma fino al 75esimo anche loro han fatto poco).
    Da un punto di vista tattico, io non credo un incontrista “grosso” sarebbe servito. Giocando loro senza un centravanti vero sarebbe servito, amio avviso, che il centrale (De Vrj) fosse stato in grado di uscire alto rinforzando il cc e lasciando i due braccetti a fare una sorta di difesa a 4 con gli esterni ad abbassarsi. Ma De Vrj non lo ha nelle corde e se non ha un 9 da marcare fa più fatica.
    Secondo me una cosa in cui siamo mancati sono stati i cambi di gioco, il modo migliore per saltare il pressing feroce, insieme con le giocate di prima. Sul primo aspetto Chala ed Asslani (con Bastoni) sono gli unici ad avere nelle corde le aperture: uno era assente e gli altri, in particolare Basto, non erano in serata. L’albanese è stato l’unico che in paio di circostanze ci ha provato.
    Gli scambi di prima, di nuovo, non sono nelle corde di molti dei nostri: Barella in particolare tende sempre a tenere il pallone un po’ troppo fidandosi della sua capacità di proteggerla. Un po’ meno Miky ma anche lui porta palla. Ma in Europa trovi gente più tosta di quella che mediamente incontri la domenica.
    Alla fine è curioso leggere che noi abbiamo corso un km in più di loro: certo, loro essendo corti lo hanno fatto con molta più intensità rispetto ai nostri costretti a rincorrere coprendo porzioni di campo più ampie. Ma dal campo appariva avessero corso il doppio invece è, come sempre, una questione di distanze tra i reparti.
    Curioso di vederli tra un paio di mesi a Milano se i baschi terranno lo stesso approccio e avranno la stessa condizione. Comunque in Italia un pressing del genere lo si può vedere per max 30 minuti, poi le squadre si rintanano

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  2. Stranamente nella sostanza sono abbastanza d’accordo.
    le differenze sono queste:
    secondo me non ‘hanno rischiato molto’, anzi nulla, perché noi non riuscivamo a uscire dal primo pressing con una palla giocabile. infatti non abbiamo mai passato la nostra tre quarti campo.
    Certo che con un paio di ripartenze ben fatte avremmo procurato loro dei guai, ma non ci siamo riusciti.
    Poi secondo me non è questione di abitudine a giocare questo tipo di partite: è questione di ‘averne’ e io per antica conoscenza del calcio spagnolo ho qualche dubbio che c’entrino gli…integratori, magari leciti ma…spinti. Perché un’ora così contro l’Inter non l’ho mai vista da nessuno: vincitori di tutti i contrasti, primi su tutte le seconde palle.
    E’ difficile dire chi ha fatto meglio e chi peggio, ma è certo che Sommer (del quale continuo a non essere convintissimo, contrariamente all’opinione generale) ha fatto bene, e che alcuni hanno commesso degli errori decisivi che altri ci hanno risparmiato.

    Le palle gol loro (non molte per la verità) sono venute da errori nostri:

    al 3′ sbaglia l’appoggio Dumfries e barricoso prende il palo;
    al 4 il doppio errore clamoroso di basto che ha fruttato il loro vantaggio;
    al 10, deve intervenire di testa…Arna per sventare un insidioso cross di barricoso, sfuggito ai nostri,
    al 37 prima un errore di barella libera Tierney pericolosamente al tiro e subito dopo su un cross teso e alto, libera ancora Arna;
    Al 40′ su cross Di Cubo da destra le Normand manda di poco alto
    al 2′ della ripresa su corner Oyarzabal di testa e parata strepitosa di Sommer
    Poco dopo ancora Le Normand arriva di testa prima di tutti, ma per fortuna manda alto
    Al 23′ l’Ultima occasione loro, ancora di testa, ma Merino manda alto da buona posizione

    A me sembra che da un lato non c’è stata partita perché loro ci hanno proprio surclassati per ritmo e intensità, mentre noi siamo teoricamente più forti sulla corsa lunga, ma per farla bisogna che qualcuno di dia il pallone giusto : vero che Asllani ci ha provato un paio di volte, ma con esisti sconfortanti, come lo sono stati i rinvii lunghi di Sommer che non si fidava più di appoggiare corto ogni volta.

    Poi, se vai a stringere scopri che le loro azioni pericolose sono nate da errori grossolani dei nostri o da inserimenti da dietro su cross alti.

    Vero che gli errori possono essere stati provocati dal loro pressing, ma a volte abbiamo sbagliato ‘da soli’,come nel caso di Bastoni, o nella misura di alcuni passaggi tranquilli che hanno innestato il loro attacco.

    Poi io resto convinto che con un centrale di centrocampo strutturato non avremmo concesso tutte quelle occasioni di testa a chi arrivava da dietro (e ben due volte ha dovuto salvare…Arna). Vero che se giochi corti e tutti in avanti sono più facili gli inserimenti da dietro in area, ma è anche vero che tu devi prevedere queste situazioni.

    E, visto che non avevi un cc strutturato, potevi se stava bene (non lo so) schierare Acerbi che è più forte di testa e ha più senso della posizione.

    E gli errori in uscita, soprattuto quello di Basto, possono avere una spiegazione e una concausa: se non puoi avere un centrale alla Busquet, devi avere almeno uno alla…Brozo.

    Rispetto ad Asllano, Brozo si fa vedere e si offre allo scarico dei compagni in dififcoltà, brozo sa se deve portar palla o cercare l’appoggio a sua volta e se verticalizza…verticalizza giusto.
    Insomma, io penso che con un Busquet avremmo subito meno occasioni mentre con un Brozo (forse bastava un Calha) avrebbero giocato meglio tutti.

    Dove non sono d’accordo è nel fatto che non sia nelle corde dei nostri giocare di prima (o al massimo a due tocchi). Secondo me almeno in Italia sono nettamente i migliori in questo: abbiamo il centrocampo più tecnico e diversi critici sostengono che sia tra i migliori in Europa, in assoluto. Le squadre che hanno provato ad attaccarci spesso se ne sono accorte…ultimo il Milan. Ricordo alcune palle no look date di prima, da brividi.

    Dove non sono d’accordo (anche perché so dove vuoi andare a parare) è sulla storia che curiosamente noi abbiamo corso un km in più ma corriamo male.
    Per me correre bene e correre male sono…balle.

    Il problema sono le caratteristiche degli uomini che scegli: se hai uomini di corsa breve, rapidissimi e resistenti giochi in un certo modo e ..corri in un certo modo. Se hai uomini di corsa lunga (per esempio gli esterni nel 352 e anche le punta in quel modulo), corri bene secondo le caratteristiche dei tuoi uomini.

    Secondo me noi abbiamo giocatori con entrambe le caratteristiche (chi con l’una chi con l’altra): il problema è avere in campo tutti gli elementi chiave e tutti in condizione.

    Poi possiamo correre bene…contro chiunque.

    Però riconosco che la mia idea di calcio è molto e ormai indissolubilmente strutturata

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  3. Sul corerre bene o male bisogna intendersi. Gli avverbi bene e male non vanno riferiti alle caratteristiche dei singoli giocatori (quelli con la corsa da ottocentisti tipo Dumfries, i velocisti tipo Leao o i maratoneti tipo Brozovic) quanto al modo di correre complessivo della squadra all’interno della partita. L’altra sera la Real ha corso “bene” perchè nel modo giusto con i tempi giusti al punto giusto mentre noi abbiamo corso”male”. Al punto che sembrava che noi corressimo molto meno di loro e invece si è scoperto a fine partita che abbiamo fatto un km in più. Un pressing ben fatto e ban organizzato come è stato quello della Real per 70 minuti alla fine complessivamente fa risparmiare percorrenze rispetto a chi lo subisce perchè è costretto sempre ad affannosi recuperi alla fine inefficienti.

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  4. ma se la Real ti fa giocare in 30 metri nella tua area, che affannosi recuperi devi mai fare? Invece se io riparto profondo si che tu devi fare affannosi e logoranti recuperi di corsa all’indietro che è la più faticosa. Il problema è se hai la qualità per uscire dal pressing, non se.. corri bene o corri male. Oppure contro il Milan correvamo bene?

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  5. Perché se correndo così ‘bene’ si risparmiano energie e si sfianca l’avversario, come mai negli ultimi 20 minuti loro non c’erano più e noi avevamo tante energie da approfittare del loro calo?

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  6. In realtà se sei basso quando lancio lungo gli esterni e uno o due cc provano a salire avvicinandosi alle punte.
    Se queste perdono palla gli stessi rinculano in fretta e furia.
    E quindi corri….a vuoto.
    Loro sono stati sempre corti per 70 minuti, noi molto più lunghi.
    I tocchi in Italia certo li ho visti ma il pressing italico è molto più sporadico e quindi ti consente di avere più tempo per ragionare e, di tanto in tanto, fare giocata di prima perché c’è più margine di errore.
    Un conto è giocare di prima in uscita sulla tua trequarti contro pressing furente, un’altra è farlo sulla trequarti avversaria quando attacchi

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  7. Per intensità messa da loro.
    Scatti sono usuranti.
    Poi non conosco loro panchina ma da noi sono entrati Frattesi thuram e dima. Forse la loro qualità tecnico-atletica con i cambi è calata

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  8. Quindi è questione di ritmo e di scatti, non di correre bene o correre male…Del resto anche voi concordate sul fatto che non si può tenere certi ritmi per tutta la partita. Dunque non hanno corso così bene e noi così male

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  9. All’Inter son tutti imbecilli: vedono che gli altri corrono bene, ma continuano a pretendere che i loro giocatori corrano male

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  10. se siamo tutti nella mia area e io lancio lungo corre in profondità il mio attaccante come corre (all’indietro) il loro difensore e poi presumibilmente torneranno alle loro posizioni di partenza entrambi con la stessa velocità, non credo che uno torni in fretta e l’altro prima si fumi una sigaretta. ma poi l’avete detto voi gli scatti ripetuti e continui usurano e infatti nessuna squadra può reggere a lungo un ritmo forsennato. E’ questo che si chiama correre bene?

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  11. Sono assolutamente d’accordo con Luciano sulla faccenda sempre poco chiara della “preparazione atletica spagnola”: vincere per 70-75 minuti tutti i contrasti e tutte le seconde palle a certi ritmi non è normale, se non erro la real sociedad vinceva domenica a madrid facendo lo stesso tipo di partita….a me ha ricordato ad esempio la coruna Milan 4-0 di alcuni anni fa…(di gattuso e shevchenko) con differenza atletica imbarazzante impossibile da spiegare con un calo di condizione o con la capacità di “correre bene”
    Magari l’approccio nostro contro i baschi è stato un pò molle ma questo non spiega affatto il dominio agonistico totale spagnolo. Mi pare che nessun’ altra partita di champions sia stata caratterizzata da una differenza simile

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  12. Se le spagnole fanno o meno uso di sostanze proibite non lo so.
    Se l’altra sera quelli del Real Sociedad erano pompati non lo so. Di sicuro nell’arco dei 95 minuti hanno giocato meglio di noi e meritavano di vincere. Penso che su questo possiamo essere tutti d’accordo. Senza con questo voler sminuire il buon/ottimo lavoro che sta facendo Inzaghi e il suo staff. Peraltro egli stesso è stato il primo in conferenza stampa post-partita a riconoscere i meriti dell’avversario e i nostri e financo i suoi di demeriti.
    Tornando alla questione corsa la mia sensazione, vedendo la partita, era che corressero il doppio dei nostri, poi alla fine si è visto che come percorrenza abbiamo fatto più strada noi. Perchè? Io ipotizzo che quando una squadra pressa forte, non ti fa giocare e arriva quasi sempre prima sulla palla comunque costringe l’avversario a correre come percorrenza quanto se non più di lei. Corrono entrambe fino ad arrivare all’apparente paradosso che quella che viene presa a schiaffi e sembra ferma sul campo alla fine è costretta a correre di più di quella che domina il campo.
    Poco prima di venire ad allenarci Spalletti rilasciò un’interessante intervista molto tecnica ad un giornalista romano. Intervista in cui Luciano parlava del calcio di Guardiola che inizialmente lui guardava con sospetto e poca convinzione. Poi a forza di guardarlo finì per apprezzarlo sempre di più anche perchè, diceva Spalletti, era giunto alla conclusione che era si un calcio dispendioso per chi lo faceva ma lo era ancora di più per gli avversari che lo subivano (proprio per quei meccanismi che molto ma molto grossolanamente ho ipotizzato poco fa).
    Detto ciò ho stima di Inzaghi e ho fiducia nel suo lavoro. Penso che lui è stato il primo ad essere rimasto deluso della prestazione dell’altra sera e già è al lavoro per fare meglio la prossima volta con il Benfica in casa (che sarà sicuramente un avversario molto ostico e per certi versi simile alla Real Sociedad)

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  13. Boh, non capisco cosa c’entri questo.
    Io sostengo solo che sei corto puoi essere intenso, se lungo meno.
    Perché imbecilli?
    Mi sa che vedi i fantasmo dietro ogni singola parola

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  14. Perfetto!
    Non capisco veramente perché si veda sempre un doppio fine dietro ogni affermazione.
    Nessuno ha detto che siamo bidoni, che tecnico è bidone ecc.
    Si sta solamente discutendo sul perché ci hanno surclassato per gran parte del tempo.
    Può essere anche semplice differenza di condizione – loro non hanno fatto fondo e in inverno crolleranno. Se pensiamo al doping è inutile discutere.
    Io dico solo che in Europa si vedono spesso questi approccio e in Italia no per cui ci sta essere sorpresi (noi tifosi). Anche quando gioca nazionale molte volte è così. Forse qualche ragione più profonda esiste

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  15. Non hai capito. I nostri provano a salire nella speranza di duettare con punta ma se questa poi perde palla e loro riattaccano devi tornare indietro di corsa.
    Un km di differenza in ogni caso è pochissimo. Ma come ha detto kelle sul campo sembrava più netta differenza….per loro. Per questo ero curioso del dato.
    Sono stati oggettivamente più bravi di noi nell’approccio ma quando dico che si sono presi rischi intendo che giocare a metà campo con difesa ti espone dietro parecchio. Soprattutto se lo fai sempre. Che poi noi non si sta riusciti mai a infilarsi è anche demerito nostro.
    Altro rischio è che con quella pressione non puoi essere avanti solo di un gol altrimenti poi è normale calare e subire.
    Dimmi, chi in Italia gioca e rischia così? Io non vedo nessuno, magari mi sbaglio

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  16. Io invece non capisco perché ci si ostini a non trarre le conseguenze logiche di un’affermazione.
    Se io sostengo che loro correvano bene e noi correvamo male (a parte che non capisco che cosa significhi) e che la cosa è evidente, allora all’Inter sono tutti stupidi perché non fanno correre i nostri come i loro. Bastava che Inzaghi imponesse ai suoi di pressarli a tutto campo come degli invasati per almeno 70′ ed ecco che la situazione si sarebbe capovolta.
    Ma Inzaghi ha perso un campionato perché ha cercato di scimmiottare certe soluzioni offensiviste e Conte lo stava perdendo, poi si è ravveduto e ha vinto.
    Il gioco di Guardiola è meraviglioso e fa stancare gli avversari.
    Poi giochi contro Guardiola, che allena una squadra che costa 10 volte la nostra (o gli introiti contano solo per noi?). Domina territorialmente per 70, segna un gol su un tiro da fuori, poi crolla e solo il fatto che noi si abbia Lukaku (che comunque è fortissimo) anziché Haaland gli permette di sfangarsela.
    la RS ha meno qualità e di conseguenza deve ricorrere a un pressing ancora più furioso : segna su due marchiani errori di un nostro giocatore, arriva sulle gambe ai minuti finali (e sono molto strane queste due situazioni se è vero che giocare con quell’intensità….costringe gli avversari a faticare di più), prende il pareggio e rischia la sconfitta.
    Con questo io non sostengo la superiorità di un tipo di approccio rispetto all’altro.
    Penso che tu devi considerare le tue forze, dal punto di vista tecnico e anche atletico e quelle dell’avversario. Poi devi essere capace di alternare anche nel corso della stessa partita momenti di pressing intenso e alto con momenti di gestione e contenimento. Senza per questo rilassarti perché altrimenti vieni punito.
    Io sono contrario alle ‘religioni’ applicate al calcio come a qualunque altro settore dell’attività umana (per esempio il negazionismo rispetto al covid è un approccio che considero ‘religioso’ cioè totalizzante e fideistico, come da post di Burioni che avevo ripubblicato).
    Perché se esiste una sola soluzione obiettivamente superiore alle altre, la applicherebbero tutti tranne gli stupidi

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  17. oggi ho visto una bellissima partita: calcio vero e sport vero.
    UNDER 16: INTER ATALANTA 3-2
    Partita attesissima perché proprio alla prima di campionato dopo molti anni l’inter si trova di fronte la squadra di colui che ha creato con l’inter il più grande settore giovanile d’Italia e non solo.
    Partita intensa, combattuta, con ottime giocate da una parte e dall’altra.
    Sul piano della manovra l’Inter (campione di Italia uscente ) si conferma di qualità superiore: segna tre gol e ne sfiora molti altri per un nonnulla.
    Ma l’Atalanta non ha mai mollato: trafitta da Carrara dopo una splen dida azione, raggiunge il pareggio su calcio di punizione dal limite.
    L’Inter si riporta subito in vantaggio con una splendida azione manovrata interrotta in area da un evidente e inevitabile fallo: rigore realizzato da Curcio.
    Le due squadre si affrontano a viso aperto, ma la nostra difesa è implacabile , il centrocampo abile nel doppio lavoro e le punte insidiosissime.
    L’Atalanta nonostante la nostra evidente supremazia riesce comunque a restare in partita e quasi a metà ripresa, dopo i cambi in entrambe le compagini, ottiene un’altra punizione dal limite, nella stessa posizione della precedente: identica conclusione e identico gol.
    Ci sarebbe da perdersi d’animo, ma i nostri non ci stanno. Ripartono all’assalto e ottengono il definitivo vantaggio con una rete di pregevole fattura del subentrato Franchi.
    Poi è lotta, leale e spettacolare, sino alla fine, con i nostri che sfiorano ancora la marcatura.
    In campo per noi la formazione tipo, quella che aveva vinto tre mesi fa il campionato U15, con l’assenza del solo portiere Farronato, infortunatosi gravemente in aprile e che ne avrà ancora per tre mesi almeno.
    I ragazzi che avevo già visto in amichevole, mi sono apparsi in evidente crescita atletica e agonistica e diversi tra loro hanno confermato la superiorità tecnica già evidenziata lo scorso anno.
    Non è stato inserito nessun nuovo (solo 3 rientrati da prestiti) e questo è un vero peccato, perché la base è buona e con soli un paio di inserimenti di qualità in ogni mercato, il gruppo potrebbe arrivare alla Primavera da vincente
    Questa la formazione iniziale:

    Mortarino
    Lissi Peletti Breda Sorino
    Moranduzzo,La Torre, Grisoni Fasana
    Curcio Carrara Virtuani

    In realtà Curcio e Carrara giocano vicini, mentre Grisoni e Virtuani si altenrano sulla fascia sinistra e nei compiti di rifinitore.

    Nel secondo tempo parecchi cambi, con ovviamente una menzione speciale per franchi, autore del gol del definitivo vantaggio.

    Mortarino non è stato molto impegnato, solo qualche uscita in sicurezza. Però due gol su punizione presi nello stesso identico modo richiedono una qualche riflessione per chi decide i posizionamenti

    Lissi è un treno e utilizza la sua forza sia per i recuperi difensivi sia per appoggiare l’azione, anche con buona proprietà di palleggio
    Peletti dirige da par suo la difesa con autorità e sicurezza
    Breda non perde un contrasto, contro avversari davvero insidiosi.
    Sorino sulla fascia è praticamente insuperabile nell’uno contro uno

    Moranduzzo si conferma giocatore di sostanza e molto eclettico: in passato ha giocato da terzino sinistro, ma il suo ruolo preferito è nel mezzo a lottare
    La Torre è forza, sostanza e fosforo
    Grisoni è estremamente qualitativo, regala al complesso qualcosa in più con la sua inventiva, la sua mobilità e anche la sua determinazione
    Virtuani è un altro che in fatto di tecnica vivacità e intraprendenza non la cede a nessuno. Speriamo si rafforzi ancora fisicamente.
    Stesso discorso, tra i subentrati, per Franchi che mi sembra irrobustito ma deve ancora crescere.

    Davanti Carrara e Curcio in categoria sono…due sentenze. Carrara con più potenza, Curcio con più estro e imprevedibilità.

    Insomma, l’avvio è stato dei migliori, speriamo che si continui a progredire così

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  18. Primo commento: non penso si possa giocare come real sociedad per una stagione.
    Kelle ha detto correre male intendendo, penso, che loro han fatto meglio per 75 minuti.
    Sinceramente, ti offendi subito e non capisco per te.

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  19. Io invece non capisco come si possa non cpire le contraddizioni in quello che si scrive.
    da una parte, nello stesso scritto, si sostiene che se pressi forte si stancano e corrono di più gli avevrsari, poi però si riconosce che non si può giocare a quel ritmo tutta la partita: ma come:; se pressando forte io faccio correre e stanco di più gli avevrsari, nel finale devo ‘uscire’ imperiosamente..
    Invece a Liverpool nel finale pareggiamo e rischiamo di vincerla in 10, a Istambul, nel fionale ci siamo solo noi e creiamo occasioni non sfruttate, a Sansebastian pareggiamo nel finale rischiamo ancora di vincerla.
    A me fanno ridere, nel calcio professionistico delle squadre top europee espressioni come correre bene e correre male. Io vedo partite persino all’oratorio: bene non ho mai visto un allenatore preoccupato di schierare le sue squadre…lunghe e larghe.
    ogni allenatore, in ogni partita lo sento solo invitare tutti a stare più corti e più stretti.
    L’Inter quando difende porta anche le punte nella propria tre quarti, quando attacca attacca con 5-6 uomini in area e i difensori sulla linea di centrocampo (più avanti non si può per ovvi motivi,
    Altrettanto ovviamente se rubi palla e verticalizzi ti allunghi, ma ecco che ogni allenatore e ogni leader di difesa grida a gran voce ai compagni di salire.
    Quindi mi pare che il discorso sia sempre quello di Gianni brera: all’inizio della prima guerra mondiale dovevamo occupare subito vienna e non attestarci su una linea difensiva..
    Qui è la stessa cosa: chi ci mette più intensità spende più energie ma costringe l’avevrsario a stare corto dietro, in prevalenza. Ma mettere intensità estrema comporta un dispendio di energie che alla lunga ti manda in debito.
    Ma non è una guerra di religione: o hai fede o non hai fede e sono cose chiarissime a tutti quelli che operano da professionisti nelle grandi squadre (e persino negli oratori). Non si tratta di correre bene o male ma di riuscire finche le energie sono intatte a prendere il sopravvento grazie a un forcing spietato e dispendioso. Se non ce la fai e ti pressano meglio loro devi restare corto, provare a ripartire con le verticalizzazioni: correre per 60 metri in progressione stanca l’attaccante e il difendente, in modo uguale, anzi secondo alcuni correre all’indietro subendo l’iniziativa del giocatore lanciato è più dispendioso.
    Personalmente preferisco se la mia squadra riesce a pressare alta, con le opportune marcature preventive, ma non ne faccio una questione religiosa: so che il gioco del calcio è complesso, le situazioni cambiano, a volte radicalmente nell’arco dei 90 minuti, alcuni giocatori calano maggiormente, alcune sostituzioni possono mutare i rapporti di forza in meglio o in peggio, la situazione psicolgica spesso è determinante.
    Mi ribello al fatto che i nostri abbiano corso male e gli avversari abbiano corso bene: per un lungo periodo loro ci hanno messo sotto non perché hanno corso bene o di più, ma perché hanno sapito esprimere un ritmo più elevato. Poi siamo cresciuti noi.
    Se proprio vogliamo il problema sta nel modulo che scegli e di conseguenza nei giocatori.
    Con il modulo a tre gli esterni devono essere giocatori di corsa profonda e non di ritmo, perché devono arare tutta la fascia.
    Ma io non partecipo neppure alle guerre di religione sui moduli: ogni modulo può essere funzionale in ragione dei giocatori di cui disponi.: Con la difesa a tre sei più debole sulle fasce (ognuna con un solo uomo) ma sei più denso in mezzo: tre centali tre centrocanpisti due punte. Nell’uno e nell’altro caso la differenza lo fa la temepstivita e il sincronismo degli spostamenti, perché il calcio non è calcetto da tavola con gli uomini fissi.
    tutte cose che ogni allenatore sa benissimo e lavora per realizzarle al meglio con gli uomini che ha. Se la RS ha giocatori più rapidi gioca in unc erto modo, se noi rispetto a loro non in assoluto abbiamo giocatori più potenti dobbiamo limitare i danni in quello in cui ci sono superiori e cercare di colpire in quello in cui siamo superiori noi. Poi contro un’altra squadra le cose si possono invertire.
    A me sembra tutto sommato abbastanza comprensibile

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  20. Dovrei avere inserito sulla colonna di dx del blog, in basso (sotto i tag e il pulsante “Segui”), un pulsante con la funzione “Accedi” e “Esci” per loggarsi in maniera immediata al blog per potere commentare. Spero sia funzionale per risolvere alcuni problemi che mi sono stati segnalati. Fatemi sapere come va.

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  21. Non potrebbe essere match di Arnautovic?
    Abbiamo tanto spazio sulle fasce e forse austriaco potrebbe ci sentire più cross…

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  22. Buongiorno a tutti.
    Tre considerazioni sul match di ieri.
    1) Risultato. Ottimo, veramente ottimo e per niente scontato. Temevo tanto questa partita perchè venivamo da un ciclo di due partite tostissime in pochissimi giorni e, anche vedendo la partita moscia del Milan con il Verona, avevo paura di un calo fisiologico. Bene. Molto bene. I campionati si vincono anche con gli 1-0 non brillantissimi;
    2) Infortunio Arnautovic. Bruttissima notizia. Non ci voleva proprio. Già in attacco al completo siamo un po’ corti con Sanchez che non è più una vera punta … Poi secondo me Arnautovic si era inserito bene e poteva essere una discreta risorsa per far rifiatare i titolari nelle partite con squadre chiuse. Magari non era adatto alle partite di champions più aperte e con forte ritmo ma nelle partite di serie A più statiche poteva essere una buona risorsa. Speriamo che sia meno grave di quanto si ipotizza e che possa rientrare tra un mesetto;
    3) Sommer. Chiaramente è ancora presto per dare un giudizio. Però mi sembra un portiere più che affidabile. La parata decisiva di ieri sulla punizione di Ranocchia non è stata per niente banale. E’ sembrata scontata perchè ha intuito con forte anticipo la direzione del tiro e, muovendosi per tempo, non ha dovuto fare un volo miracoloso. Il tiro di Ranocchia era abbastanza veloce ed era proprio all’incrocio dei pali.

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  23. nessuno. Il Milan ha un giocatore che potrebbe fare qualche minuto in prima squadra. Si chiama Camarda, ha 15 anni gioca titolare in primavera dove segna gol decisivo (tra l’altro due nella partita di Youth League) e ha già esordito in prima squadra, sia pure in amichevole. Se non diventa un campione lui conviene smettere dis eguire le giovanili

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  24. Non mi offendo assolutamente mi danno un po’ fastidio i ‘giudizi di Dio’ di quanti pretendono di saperne più dei competenti riconosciuti. Come quando un bancario critica le teorie di uno scienziato di livello mondiale riconosciuto (dal suo ambiente, certo, perché tutti i settori della conoscenza sono autoreferenziali . certo si possono esprimere dubbi, ma sentenziare in modo perentorio (anche quando mi accorgo di averlo fatto io) a me provoca una reazione..allergica

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  25. Secondo te, e lo chiedo senza polemica, perché nessun ragazzo di 18/19 anni (non 15) può essere adatto a fare qualche piccolo spezzone di partita?
    Una volta le primavere servivano a questo…

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  26. L’ho capito che la pensi così, ma se non si può dare opinione senza essere tacciato di “cosa vuoi, criticare esperti professionisti” (che poi questa volta non ho criticato ma provato a ragionare su cosa si è visto) di cosa possiamo parlare?
    Solo complimenti quando le cose vanno bene e silenzio quando vanno meno bene perché è il destino crudele?
    Eppure i professionisti cambiano spesso tecnici da loro scelti, e giocatori a iosa. Non dovrebbe essere così visto che scelgono il meglio per definizione. Ma io vedi che loro per primi riconoscono parecchi errori, non parlo solo di noi, come è normale che sia

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  27. Se è già meglio di quelli che abbiamo a disposizione può farlo certamente. Se non lo è o non lo è ancora non ha senso che giochi se non i minuti finali di una partita che stiamo vincendo almeno 3-0

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  28. Eppure l’ho detto più volte: opinioni si devono dare altrimenti non esisterebbero i social. Opinioni, non certezze. Vedo anch’io che a volte (anzi spesso) sostituiscono i tecnici, ma a parte che possono esserci vari motivi e poi capita che il tecnico sostituito vada a vincere da un’altra parte, comunque sostituiscono i tecnici con altri tecnici, non con dei bloggers. E sospetto che ci sia un motivo non solo…autoreferenziale

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  29. Qualcuno sa qualcosa?
    Notizie su Enoch Owusu?
    Stabile è ancora out per infortunio?
    Zefi risulta ancora sotto contratto, ma mi dicono si allena a Newcastle … È cosa logica? Non ci starebbe una bella denuncia?
    Abbiamo fatto ricorso contro le 3 (assurde) giornate di squalifica per Stankovic in Primavera; deve star fuori anche contro il Torino?

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  30. Non mi sembra che nessuno dia certezze ma commenta sulla base di ciò che vede e ovviamente pensa.
    Tutti poi possono sbagliare, inclusi i professionisti. E non conta è più o meno probabile sbaglino. Ovvio che, almeno si spera, sbaglino meno, ma quando lo fanno non penso sia scandaloso evidenziarlo senza per questo ribadire il mantra per cui da fuori non si può dire

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  31. Ciao ragazzi, cosa ne pensate della pseudo-notizia sull’interessamento di Investcorp?

    io personalmente sono un pò preoccupato su eventuali cambi nella dirigenza, che negli ultimi anni si è dimostrata formidabile. Certo, avere una proprietà che ci mette più soldi (non è difficile rispetto a quella attuale, purtroppo) mantenendo la stessa dirigenza, non sarebbe male..

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  32. Se fosse vero bisogna vedere che intenzioni hanno: aumento di capitale che azzeri/riduca sostanzialmente il debito, permetta di costruire lo stadio e dia fiato al mercato?
    Se così ben vengano anche profili diversi a livello dirigenziale che verrebbero assegnati a gente di cui si fidano, come giusto che sia. Per Marotta mi dispiacerebbe ma nutro la speranza che un proprietario straniero tenda a scegliere un collaboratore solido del posto in cui investe e Marotta risponde all’identikit.
    Quanto agli altri dirigenti direi che sono ampiamente sostituibili: Ausilio è qui da 20 anni, un cambio sarebbe anche positivo per portare qualche nuova idea. Antonello non saprei ma di uomini di finanza se ne trovano parecchi. Gli altri francamente non mi sembra abbiano ruoli cruciali per cui facciano come credano.
    Il punto vero è che si parla di interesse medio-orientali da diversi anni e ad oggi, invece, la prospettiva più verosimile è finire nelle mani del fondo americano Oaktree. Questa possiiblità sarebbe, per me, un male in quanto fondo assolutamente non interessato alla gestione ma al semplice guadagno. Ne conseguirebbe una gestione economica che potrebbe mettere ulteriori paletti alla gestione della squadra. Altro che nozze con i fichi secchi

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  33. la speranza è che arrivi qualcuno che prende l’Inter non per guadagnarci direttamente ma attraverso la diffusione nel mondo di una proprietà o meglio ancora un paese vincente. In questo caso Il rifinanziamento è d’obbligo perché una squadra con risultati modesti non ti dà nessun vantaggio indiretto. Io credo che Suning/Cina abbiano agito inizialmente in questo senso. Poi Steven è diventato davvero il primo tifoso e non solo perché ha visto crescere qualitativamente la sua ‘creatura’ il prodotto del suo primo grande lavoro da responsabile.
    Però il proposito che univa inizialmente gli interessi di Suning e del governo cinese si è di colpo differenziato. il Paese e anche l’azienda madre hanno subito un ridimensionamento economico notevole e non era più possibile proseguire con questa politica in settori marginali come il calcio, anche perché in vista di un possibile conflitto mondiale (guerreggiato, perché quello finanziario è già in atto) era fondamentale utilizzare le risorse inviate all’estero su operazioni che favorissero l’alleanza con paesi non NATO. Credo che la Cina prema perché Suning venda rientrando però dei capitali fuoriusciti. Steven soprattutto (ma con l’appoggio di papà) vede la possibilità di tirare avanti, riducendo l’esposizione annuale (a parte gli interessi sul debito) restando competitivi sul campo, come è accaduto negli ultimi anni. Per fare questo dovrebbe rifinanziare, cioè aumentare il debito, ma ha la speranza che il nuovo stadio (con annessi speculativi) e la possibilità di entrare a far parte della nuova CL e del mondiale per club porterebbe a un aumento considerevole degli introiti e quindi alla possibilità di rifondere il denaro ottenuto in prestito, per poi gestire una società sana e con ottime prospettive tecniche.
    Un eventuale nuovo acquirente sarebbe comunque un’incognita, anche se ovviamente nella cifra di acquisti sarebbe compresa la quota riservata a Suning per saldare il debito e gli interessi. Ci sarebbe dunque, credo, un vantaggio immediato: partire con una buona squadra e zero debiti. Poi dipende, nel mondo le proprietà disposte a spendere per andare/restare in alto non sono molte ma ci sono. Bisognerebbe vedere che cosa ci capita. In ogni caso con lo stadio e le attività connesse, con una squadra sempre ai vertici, con i soldi provenienti dalle nuove partecipazioni a tornei internazionali ed eventualmente con l’aumento delle sponsorizzazioni e delle partnership si potrebbe anche mirare a un pareggio di bilancio virtuoso pure tecnicamente.
    A differenza di Roberto io ritengo che soprattutto la dirigenza finanziaria (Antonello e C) abbiano fatto miracoli: se fossimo fermi a sponsorizzazioni e partnership del pre Suning credo che saremmo falliti da tempo. Invece, non ho tempo per una ricerca, ma credo che con Suning gli introiti compresi quelli da campo, da premi e da diritti tv siano più che raddoppiati.
    Credo che in questo senso il mercato Asiatico sia importantissimo. Mi piacerebbe un’entità che abbia interessi enormi un po’ in tutto il Brics e, anche se non credo che la cosa sia realizzabile, che Steven resti con una robusta quota di minoranza. Conquistare il primato di tifosi in Cina sarebbe un propellente importante per affrontare bene il futuro.
    Sui dirigenti tencici, ovvio che la proprietò 8come s quelli amministrativi e finanziari) farà le sue scelte. da tifoso esperto solo del nostro campionato resto convinto che meglio di marotta non ci sia nessuno e che chiunque stia bene a Marotta, come collaboratore subordinato (DS) sta bene anche a me. capiamoci: credo che ci sia di meglio di Ausilio, ma se a Marotta Ausilio dà affidamento, lo dà anche a me

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  34. https://www.fcinter1908.it/primo-piano/pedulla-pavard-incompetenti/

    Un applauso a scena aperta dedicato a Pedulla per aver risposto – finalmente – alle insulse insinuazioni, tra l’altro ripetute nel tempo, di Zazzaroni. Ha chiosato l’intervento esprimendo lo stesso sgomento che appartiene a tutti i tifosi: come può uno del genere continuare a restare al suo posto? Un’offesa per tutti coloro che si guadagnano da vivere onestamente

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  35. Gli psonsor cinesi sono spariti (dati bilancio 22): questa è stata una concausa delle spavantose perdite degli anni passati….sono venuti meno ricavi sostanziosi che si pensava acquisiti.
    Gli uomini di finanza sono molto più facili da trovare: Antonello ha bucato il main sponsor di maglia, non proprio una gran cosa. Ma a parte questo, la sostituibilità su questo fronte è molto più facile. Gli sponsor con Suning sono cresciuti perchè l’Inter, forte di mercati nei primi anni molto dispendiosi e ambiziosi, ha costruito un’ossatura importante che ha permesso alla squadra di qualificarsi con regolarità all CL e, quindi aumentare, la propria visibilità e valore. Stessa cosa per i ricavi da stadio.
    Sul resto concordo, occorre capire che proprietà arriverà e che interessi avrà. Se mira a guadagnare denari (e non visibilità) allora saremo nella stessa situazione di oggi, magari con qualche debito in meno qualora almeno si pensi ad una robusta ricapitalizzazione. Se invece sarà un’entità araba che punta a farsi mettendo soldi a fondo perso allora ci divertiremo a fare guerra al city per i futuri nuovi Haaland

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  36. Non sapevo che se uno stipula un contratto e poi la controparte è inadempiente, la colpa è di chi lo ha stipulato. Si impara sempre.
    Comunque io mi tengo Antonello, se posso scegliere. Non capisco di finanza ma non ho mai sentito nessuno così argomentativo e convincente. Sarà appunto perché non capisco, ma questo è il parere che le mie modeste conoscenze mi consentono

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  37. Napoli e l’affare Osimhen: De Laurentiis indagato a Roma per falso in bilancio
    Non so come andrà a finire, spero per lui e per i tifosi napoletani che venga scagionato. ma sull’affare Osimhen ho sempre avuto ed espresso dubbi. Come su quelli che giurano sui bilanci ufficiali

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  38. quindi i buoni risultati tecnici sono frutto del caso e i buoni risultati finanziari …pure

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  39. In generale è cosi. E probabilmente ha approfittato delle ripetute cadute professionali di zazzá, qui comunque merita gli applausi, se non altro perché qualcuno doveva cantargliele

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  40. Buonissimi risultati finanziari perdere 75 mn quando fai il tuo massimo fatturato? Questa è buona, veramente

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  41. peccato che chi paga e l’Uefa siano contenti e che il CdA abbia approvato il risultato che vien magnificato da tutta la stampa, compresa quella ostile. Ma certo, ogni tifoso ha diritto alla propria opinione

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  42. Il disavanzo della gestione ordinaria è di una trentina di milioni. E’ stato ridotto di molte decine di milioni mentendo la squadra a detta di tutti competitiva. Secondi molti rafforzandola

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  43. Certo venendo da ì-210 e -145 è un migliramento….a proposito di nozze con i fichi secchi.

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  44. Forse la scelta del debitore richiede certe attenzioni.
    Vai da una banca a chiedere 300k di prestito e dimmi se te lo concede senza le giuste garanzie.

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