Una domenica da non dimenticare per le nostre giovanili

Foto: una domenica da non dimenticare per le nostre giovanili. Bellissima partita della nostra Under 17 contro i pari età dell’Atalanta. Risultato finale: 5-1 (fonte: tuttocalciogiovanile.it).

In assenza del campionato, malamente sostituito da un noioso torneo per squadre nazionali in Qatar, proseguono le partite di alcune categorie giovanili.

In particolare si sono disputate le gare degli U17, U16 e U15.

Si trattava di un turno particolarmente impegnativo per le nostre squadre impegnate contro l’Atalanta (U17) e in due derby fuori casa (U16 e U15).

Come si sa le risposte sono state pienamente positive, sia per quanto riguarda i risultati, sia per prestazioni individuali, particolarmente significative proprio nelle occasioni che mettono maggiormente in difficoltà per la qualità degli avversari

Under 17: Inter -Atalanta 5-1

Partita bellissima, di grande intensità e anche interessante dal punto di vista di chi ama ‘studiare’ il calcio.

A Interello c’è ancora la vergogna degli ingressi contingentati, con solo chi ha l’accredito che può entrare e gli altri fuori ad aspettare l’inizio della gara per vedere che ci siano posti liberi,  che poi sono sempre molti di più di quelli disponibili per qualunque partita, se si eccettua forse il derby Primavera. 

Assurdo anche che per una partita di ragazzini si sia costretti a dare nome e cognome: serve solo a creare file e scoraggiare.

Se il modello organizzativo è respingente e non inclusivo, per fortunata la qualità del servizio offerto compensa largamente la sofferenza per un sistema che sembra proporsi principalmente di allontanare gli appassionati dal calcio.

Infatti le due squadre in campo offrono non solo uno spettacolo avvincente, ma anche, con il loro comportamento, materia di riflessione per chi ama questo sport.

Mi riferisco alla disputa tra “risultatisti” ed esteti, che può anche essere definita come diverbio tra chi preferisce gli atleti calciatori o i calciatori atleti

Diciamo subito che nei due tempi abbiamo assistito non solo a due ‘partite’ ben diverse ma, appunto,  quasi al confronto di due teorie sul calcio, due modi di vedere per qualche verso opposti.

Alla fine del primo tempo neppure il tifoso più accanito (cioè neppure io, mio figlio e mio nipote) avrebbe scommesso un euro su una nostra larga vittoria.

I primi 45 in effetti sono stati equilibrati e, se è vero che il loro vantaggio è stato incredibilmente fortunoso (palla rimessa in area dalla trequarti dopo respinta delle difesa, tentativo di cross, con pallone clamorosamente  sbucciato che disegna una parabola imprendibile e finisce nel sacco), noi oltre all’azione del pareggio, abbiamo avuto qualche occasione in più, ma loro ne hanno avute un paio piuttosto nitide.

Il loro gol mi ha ricordato un episodio epico degli anni 50, quando stavamo perdendo 3-0 in casa con l’Udinese. Negli ultimi  5’ ci portiamo sul 3-2, poi in pieno recupero una palla arriva a Lindskog, spostato sul centro destra diversi metri fuori area. Lo svedese la butta in mezzo, ma calcia male e la palla svirgolata finisce proprio nel sette disegnando una traiettoria  bizzarra, per il definitivo 3-3

Ma aldilà del risultato temporaneo, loro apparivano complessivamente più fisicati e potenti, anche se i nostri, compresi i più ‘leggeri’ ci mettevano una grinta e una tenacia ammirevole.

Quasi tutte le seconde palle erano però appannaggio dei loro giocatori più prestanti e la nostra difesa andava talvolta in affanno per le sovrapposizioni in velocità, soprattutto sulla nostra fascia destra.

Nella stessa fascia però, quando attaccavamo trovavamo spesso il fondo anche se  nessuno riusciva ad avventarsi sulla palla giocata all’indietro in centro area.

Proprio da un corner battuto da destra arrivava il pareggio, grazie a un anticipo spettacolare di De Pieri sul primo palo, con palla incrociata nell’angolino opposto.

Qualche bella parata di entrambi i portieri consentiva alle due squadre di andare al riposo in parità.

L’Atalanta era sembrata più potente e fisicata, noi avevamo mostrato più qualità nelle combinazioni, anche sullo stretto.

Le prospettive erano incerte.

Invece nel secondo tempo tutto è cambiato: o perché sono calati loro o perché i nostri ‘qualitativi’ sono saliti ulteriormente di tono, fatto sta che il dislivello fisico non si è più sentito e a quel punto la classe pura di alcuni nostri ragazzi l’ha fatta da padrona: 4 gol, un palo, diverse grandi parate di Sala, il loro portiere e dall’altra parte solo qualche uscita su palle alte di Zamarian.

Alcune nostre realizzazioni sono state davvero esaltanti, con il magnifico De Pieri sugli scudi, per il gol,  per due assist incredibili e per progressioni e recuperi.

E anche i cambi, molto numerosi, non hanno stravolto la situazione.

Al 56’ Pinotti, magistralmente servito da De Pieri nel vivo dell’area, trafigge inesorabilmente Sala.

Due minuti dopo è Tigani a chiudere una splendida combinazione presentandosi area e infilando di precisione.

Non passano 10 minuti e una nuova azione travolgente termina con palla deviata in corner. Sul tiro dalla bandierina è Spinaccé a staccare nettamente più alto di tutti e a deviare con forza in rete.

Il quinto gol è del nuovo entrato Vanzulli che servito meravigliosamente in area, tocca la sua prima palla, superando il portiere avversario con un pallonetto…

Non male, per un bergamasco di origine (Vanzulli è di Adrara San Martino, provincia di Bergamo e proviene dal Sarnico).

Questa comunque la formazione iniziale:

Zamarian

Re Cecconi, Garonetti, Maye, Castegnaro

Tigani, Zanchetta, Venturini

De Pieri

Pinotti, Spinaccé

Da notare che non giocava Mosconi, assente da qualche partita, e il nazionale Della Mora è entrato solo nei minuti finali.

Queste le mie pagelle:

Zamarian: 7

Non so se sto diventando più benevolo io con i nostri portieri giovani o se davvero abbiamo una batteria di ragazzi interessanti.

Fatto sta che Zamarian, senza essere stato chiamato a interventi eccellenti come il dirimpettaio Sala, ha mostrato sicurezza e attenzione ogni volta che è stato chiamato in causa.

Come Granziera e De Pieri, Zamarian proviene dalla Liventina, a conferma della bontà del sodalizio stretto dai nostri dirigenti con la società veneta, che intercetta anche i giovani talenti friulani.

Re Cecconi: 6.5

Sono sincero, è un ragazzo sul quale mi è difficile pronunciarmi, perché gioca e non gioca e quando l’ho visto a volte mi ha molto ben impressionato a volte mi è parso, come dire…incompleto.

Ieri è stato schierato titolare al posto di della Mora (una nazionale, per dire).

E’ fisicato e ha corsa. In fase offensiva fa bene, forse un po’ troppo lineare e leggibile, in fase difensiva nel primo tempo ha incontrato qualche difficoltà, ma non saprei dire se perché non protetto adeguatamente

(dal 35’ Della Mora: sv)

Garonetti: 7

Il giovane centrale italo nigeriano ha piedi decisamente più educati rispetto al compagno di reparto che però eccelle sul piano della prestanza atletica così da comporre una coppia complementare.

E’ lui che dirige la difesa e si segnala anche per le buone transizioni offensive.

Maye: 6.5

Giocatore potente, esplosivo, probabilmente sconta la provenienza da una società dilettantistica, meno esigente sul piano della formazione tecnica.

Anche in quest’ambito tuttavia mi sembra stia progredendo. Imbattibile sulle palle alte.

(dal 30’ st Chiesa: sv

Entra a partita decisa e tiene botta con relativa facilità. )

Castegnaro: 7

Prestazione sontuosa. Difficilissimo da superare per la sua velocità che gli consente recuperi importanti, quando spinge è una vera spina nel fianco della difesa orobica.

Velocità, resistenza e anche buoni piedi sono le sue caratteristiche. Non è altissimo, anche se la struttura non sembra quella di un brevilineo, ma per merito suo o demerito dell’avversario (più alto di lui) vince tutti i duelli aerei.

Tigani: 7.5

Tanto movimento e molta qualità in mezzo al campo. Quando gli avversari calano un po’ si spinge anche a operare da incursore, fino alla realizzazione di un gol spettacolare per la manovra che l’ha prodotto. Il ragazzo, ex Pro Sesto, non è certo nuovo a queste imprese.

Zanchetta: 7.5

Autentica rivelazione, almeno per me.

Qualcuno ricorderà che lo scorso anno non mi convinceva. Adesso sembra trasformato.

Batte tutti i calci piazzati (lo faceva già) ma soprattutto domina la sua zona da incontrista e avvia da play consumato la transizione offensiva.

Perno fondamentale.

(dal 35 st Ortelli: sv)

Venturini: 6.5

Tanta quantità unita a una qualità non disprezzabile (gioca con entrambi i piedi e può fare sia il play che la mezz’ala per la sua buona visione di gioco e le doti di corsa.

Il ragazzo ha senso della posizione spiccato e buona attitudine agli inserimenti

(dal 35’ Gaverini: sv)

De Pieri: 9

Giocatore semplicemente spettacoloso, in categoria almeno. Nove presenze, nove gol e 4 assist per il trequartista di piede sinistro ex Liventina.

Non è fisicatissimo, ma ha una forza e una determinazione straordinaria.

Imprendibile in progressione palla al piede, possiede dribbling, fiuto della rete, tiro e sa duettare splendidamente con i compagni.

Segna un gol da vero centravanti e manda in porta due volte i compagni con giocate da urlo.

(dal 30 st Sotgia: sv)

Pinotti: 7.5

Per struttura fisica e caratteristiche tecniche l’ex comasco mi sembrava un trequartista più che un centravanti.

In effetti è leggerino, ma va negli spazi con intuito e velocità impressionati.

Proprio la capacità di smarcamento e il tempismo sembrano essere le sue doti migliori.

Fatte le…debitissime proporzioni, mi ricorda un po’ in piccolo un altro ex comasco…Paolo Rossi.

(dal 25′ st Vanzulli: 7

Entra e alla prima palla che tocca segna un gol straordinario per tempismo, freddezza a precisione. Giocatore interessante.)

Spinaccé: 7

Unico giocatore davvero fisicato da centrocampo in su, Il centravanti ex Pordenone ha un ruolo fondamentale nel reparto, facendo da catalizzatore dell’azione favorendo con i suoi spostamenti l’inserimento dei compagni tecnici e veloci. In area fa sentire il suo peso e la sua pesonalità.

In occasione del suo gol, realizzato di testa, si eleva di mezzo metro buono sull’avversario diretto e indirizza nell’angolo con forza e precisione

(dal 30′ st Lavelli: sv

Dà il suo contributo nella gestione di un risultato ormai in cassaforte.)

All. Polenghi: 7

Meglio di così il mister non poteva prepararla

In conclusione: con questa vittoria (la nona in 10 partite) conserviamo 3 punti di vantaggio sul Verona, 7 sul Milan (unica sconfitta) e ora 10 sull’Atalanta.

Non so se vinceremo il campionato e non so quanti giocatori diventeranno professionisti di livello, ma certo i presupposti sono molto interessanti. Sarà un piacere seguire (se… i regolamenti  lo consentiranno)  i progressi di personalità e di fisicità di molti giocatori a questi livelli davvero promettenti.

Under 16: Milan – Inter 1-3

La partita si presentava difficilissima.

Il Milan, primo, aveva 18 punti, davanti all’Atalanta con 15; noi invece eravamo solo terzi a quota 10, avendo percorso un cammino a fasi alterne.

Mister Solivellas però schiera la formazione con i migliori disponibili e si prende anche dei rischi con un modulo 4312 piuttosto offensivo se si considera che tra i centrocampisti Mancuso, uomo ovunque, ha caratteristiche da incursore e l’ottimo e generosissimo Cerpelletti certo non è un incontrista puro.

Interessanti le dichiarazioni dell’allenatore nel post partita, quando insiste sul fatto che imperativo preliminare è far crescere i singoli, dando a tutti il giusto minutaggio. Solivellas ha negato di aver ‘preparato’ la partita anche in funzione del Milan ma sostiene di essersi occupato solo della crescita dei suoi. Anche se poi, ha aggiunto, soprattutto in un derby il risultato fa sempre piacere.

Infatti di esperimenti in questa gara mi sembra ce ne siano stati pochi e anche le sostituzioni (Affronti, Ojetti, Idrissou e Rovere) sono state poche e per lo più avvenute a risultato acquisito..

In un altro precedente intervento, al quale rimando,  avevo già dato le formazioni, non resta quindi che segnalare i giocatori che a giudizio di chi ha visto la partita sono apparsi particolarmente ispirati: Cocchi, autore di un grandissimo gol che ha sbloccato il match, su tutti. Poi Mantini, Ciardi (anche lui in gol), Mancuso (in gol su calcio di rigore) Balduzzi e Urbano.

In classifica continuiamo a inseguire, ma ora l’Atalanta è a soli 3 punti e il Milan a 5

Under 15: Milan – Inter 1-2

Qui il discorso era del tutto diverso, perché Inter e Milan avevano vinto sei partite su sei erano in testa alla pari e avevano fatto il vuoto alle loro spalle.

La partita assumeva quindi un po’ il carattere di una sorta di spareggio per la supremazia, almeno momentanea.

Mister Fautario schiera inizialmente questi undici:

Farronato

Lissi, Bovio, Peletti, Epifani

Virtuani, Grisoni, Fasana, D’Agostino

Curcio, Moressa, Carrara

Sono poi subentrati: Sorino, la Torre, Vukaj, Moranduzzo, Franchi.

Inter in vantaggio dopo pochi minuti grazie a un gran gol dell’ex milanista Curcio.

Lo stesso giocatore però falliva inseguito un calcio di rigore che avrebbe portato i nostri sul 2-0.

Così in un contesto di gara piuttosto equilibrato, un calcio di rigore assegnato al Milan, a fine primo tempo, consentiva a Comotto di raggiungere il pareggio.

Nella ripresa, anche dopo le sostituzioni, il match proseguiva con una situazione di sostanziale equilibrio, finché, in piena zona recupero una bella conclusione di Vukaj, forse deviata da un difensore rossonero sanciva il nostro meritato successo.

Tra i migliori dei nostri, oltre a Curcio, l’esterno destro Lissi, autentico treno sulla sua fascia, i centrocampisti Virtuani e D’Agostino e la punta Carrara.

In conclusione una notazione curiosa che forse può interessare: tra gli Under 14 sta facendosi notare il terzo esponente della dinastia Carboni.

Dopo i tre Esposito, i tre Carboni: le triplette …portano bene all’Inter.

Luciano Da Vite

98 pensieri riguardo “Una domenica da non dimenticare per le nostre giovanili

  1. Il miglior prospetto delle nostre giovanili per ora gioca, bene, nella seconda squadra del Chelsea ed è stato pagato 20 milioni. Anche da noi giocherebbe nella seconda squadra e forse avrebbe qualche presenza in prima. Allora non è vero che ‘non abbiamo coraggio’ e non facciamo esordire i giovani come in vece fanno gli altri, se il migliore dei nostri fatica a trovar spazio anche altrove. Forse è vero che non abbiamo giovani così precoci da essere titolari in prima a 18 o persino 17 anni.
    Quanto alla nostra dirigenza (lo ripeto in due anni ha dovuto sostituire improvvisamente, senza aver soldi da spendere i 5 migliori elementi e tra i migliori al mondo nel loro ruolo
    – Conte lo hanno sostituito con Inzaghi un giovane allenatore interessante, che costa, ma ha fatto risparmiare rispetto al precedente.
    – Lukaku lo hanno sostituito con Dzeko a zero euro
    – Eriksen lo hanno sostituito con Calhanoglu a zero euro (ed è stato un colpo clamoroso, perché la rinuncia a Eriksen si è abbattuta imprevista e imprevedibile)
    – Hakimi lo hanno sostituito con Dumfries, una dozzina di milioni contro i 50 incassati
    – Perisic lo hanno sostituito con Gosens, che è costato abbastanza, ma quando lo hanno preso eravamo tutti felici: nazionale tedesco, proveniente da super campionati nella Dea.

    In più hanno inserito Di marco, Onana, Bellanova, Asllani, Darmian, Mikhitaryan e Acerbi, tutti gratis o per pochi euro.
    Secondo me hanno sicuramente sbagliato la sostituzione di Sanchez con il costoso Correa. Questo va riconosciuto.
    Di fronte a questo disastro, se fossi la proprietà caccerei tutti i dirigenti tecnici.
    PS alcuni di questi ‘nuovi’ sono stati presi ‘al risparmio’ perché per esempio per la fascia non avevamo i soldi per prendere Udogie (prima scelta) o Cambiaso (seconda scelta)

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  2. La Lega Calcio, su Instagram, ha celebrato con un post il rendimento nella prima parte di campionato di Nicolò Barella. Nessuno come lui – spiegano – perché è l’unico centrocampista che ha segnato almeno cinque gol e servito almeno cinque assist nei cinque grandi campionati europei 2022/23.
    Quegli ‘schifosi’ della Lega calcio, come è noto venduti all’Inter, trascurano di dire che gol e assist li ha fatti solo contro il Bologna

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  3. Interessante come ai mondiali ci sia gente che gioca nella B tedesca o in altre squadre di campionati decisamente secondari.
    Evidentemente i selezionatori sono dei pazzi a non considerare le scelte di dirigenti e tecnici che li hanno scartati.
    Vorrà dire che saranno idraulici….oppure che sono un po coraggiosi e vanno anche oltre l’ovvio, soprattutto se non possono contare su un bacino enorme. Magari che non può contare su un bacino finanziario enorme potrebbe provare a fare altrettanto.
    Tanto non vincere per non vincere (impossibile senza 100 mn annui da investire) si potrebbe provare qualcosa di diverso alla caccia del miracolo partenopeo

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  4. Non male anche Musiala, pagato ben 200 mila euro dal bayern nel 2020….o il canadese David pagato 27 mn dal lille (anno prima 100 k dal Gent, vs 31 di correa) ….a proposito di scouting.
    Purtroppo se non hai potere di spesa della premier questa è la strada da battere, a mio avviso, non i parametri zero da 6 mn netti l’anno.
    Il porto, ma non solo, insegna da anni

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  5. prima cosa grazie per la risposta. dopo anni ormai mi sono rassegnato al fatto che primavera prima squadra c’è un abisso. e la domanda è perchè c’è questo abisso?? per me è li che l’italia calcistica deve lavorare (e non chiudendo le frontiere)(forse è anche questo uno dei motivi per cui non siamo al mondiale).

    forse è il caso di analizzare del perchè il livello della competizione è così basso

    ultima cosa : ieri girava voce che Bellanova verrà riscattato.. bene il costo totale di questa operazione dovrebbe essere circa 10 mln.. avranno visto qualcosa che io non vedo ma per me il discorso è sempre quello .. i soldi (pochissimmi) li abbiamo e vengono buttati via..
    poi leggo Scalvini (non ci credo manco se lo vedo).. e oggi Djidji perchè in scadenza
    il futuro è veramente drammatico

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  6. Sarà, ma io preferisco arrivare secondo che sesto o ottavo con un giovane promettente.
    Poi è ovvio che se ho uno squadrone e pure molti soldi prendo i giovani più interessanti. Anche a costo di farli giocare nella seconda squadra come fa il Chelsea con il migliore dei nostri che noi non facevamo giocare per codardia. Che australiani o canadesi o di altri paesi giochino nella B di campionati più importanti è il minimo. Mica possono giocare nel loro che non conta.
    Quanti nazionali francesi o tedeschi o spagnoli giocano ‘coraggiosamente’ nella B del Canada o dell’Australia?

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    1. Boh, io tra tre secondi posti in sesto, un terzo e un primo preferisco la seconda opzione.
      Resta nell’albo e penso anche la solidità finanziaria ne beneficerebbe, aumentando i possibili acquirenti.
      Penso nessun nazionale tedesco giochi in B canadese ma il nazionale tedesco o spagnolo affermato non è più il target delle italiane, inclusi noi (salvo abbia 35 anni e voglia godersi pensione calcistica al sole italico).
      Capisco che questo aspetto sia difficile da digerire ma è così.
      Quali squadre italiane, gobba a parte con de ligt, sono andati all’estero a strappare a suon di soldi il cartellino di nazionali affermati e in piena crescita di carriera di Spagna e Germania negli ultimi 5 anni?

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  7. Oshimen, Lukaku, De katelaare, Abraham, Hakimi, Theo, ecc….
    ma poi che discorso è? Non c’è un’alternativa secca tra prendere uno da 120 milioni o un giovane futuribile da far giocare subito. C’è tutto un mondo di mezzo. certo Che Ibra e Giroud hanno regalato uno scudo al Milan che probabilmente …Cutrone o Pellegri non gli avrebbero regalato. Dzeko ci sta tenendo a galla più di Asllani e lo stesso Vidal ha segnato il gol decisivo per chiudere il campionato a Torino contro la juve. Noi per esempio eravamo arrivati prima di tutti du Turham e persino su Leao, giocatori forti e giovani già quotati. peccato che non avevamo i soldi

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    1. Esattamente, ci sono vie di mezzo.
      Ma devono essere seguite.
      Se poi crediamo che il Milan ha vinto scudo per Ibra o Giroud siamo su mondi opposti.
      Forse su Ibra però hai ragione, il suo infortunio ha tolto un paracarro che Pioli non osava panchinare, a proposito di tecnici che fanno scelte solo “tecniche”… la sudditanza esiste eccome, come è normale che sia. Chi ha giocato a calcio anche a livelli iperdilettantistici lo può confermare.
      Al posto di thuram abbiamo preferito Correa, questi sono i fatti. Si era infortunato, vero, ma argentino lo ha seguito infermeria da lì a poco e…non è ancora uscito. Esempio di Sanchez era lì ma evidentemente non abbiamo colto.
      Il giovane futuribile, lo ripeto per ennesima volta, da noi non doveva giocare subito. Asslani e Bellanova non giocano subito.
      Abbiamo perso anni in questo senso per andare sui Vidal: gol a gobba si ma uscita champions e altre follie anche.
      Lì avremmo potuto costruirci un backup più solido.
      Abbiamo scelto, non costretti, di fare altro. Abbiamo vinto un solo scudetto al pari di chi ha fatto scelte diverse e oggi è più futuribile.
      Mi spiace ma a conti fatti si sta rivelando una scelta errata. Capita

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  8. aumento la polemica :-)
    anni anni fa c’era un personaggio particolare tale Gaucci

    lasciando stare molte cose faceva quasi sempre mercati “particolari” in giro per il mondo.. la maggior parte delle volte andava male ma a volte riusciva nel colpo a sorpresa ( ex Nakata )

    poi si può anche parlare dei vari Liverani Grosso Baiocco presi dalle serie minori e portati in nazionale

    con questo non voglio dire che Ausilio deve andare vedere la viterbese (con tutto il rispetto ) solo che magari qualche affare fuori dalle società amiche è possibile e rimango convinto che bisogna potenziare lo scouting.

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    1. Esattamente.
      Ma è una strada più difficile da percorrere.
      Molto più semplice spendere i 30 mn annui disponibili in tre parametri zero di 35 anni da 10 lordi annui. Con, come scrivi società e procuratori amici.
      Non siamo solo noi eh, basta vedere competitività team italiani. Società che si sono in parte ribellati, milan e Napoli, sono casualmente i probabili vincitori degli ultimi due scudetti.
      Na capisco sia più facile puntare sui nomi, poi per il resto si vedrà.
      30 mn annui che in Italia hanno 3o4 squadre.
      Certo, se poi ci si vuole confrontare con inglesi inutile discutere.

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  9. Ok. Mi sono convinto. Con Cutrone al posto di Giroud o Pellegri al posto di Ibra il Milan avrebbe vinto comunque il campionato. Anzi, probabilmente Cutrone nel derby che ha deciso il campionato ci avrebbe fatto 4 gol, non soltanto due, Poi siccome sbagliano anche loro Cutrone e Pellegri li hanno ceduti Ib ra e Giroud no. ma solo per sudditanza psicologica.Io un po’ di calcio l’ho giocato, a bassi livelli. E sempre a bassi livelli ho anche allenato L’allenatore che preferisce i mammasantissima ormai fusi è sempre stata la giustificazione degli scarsi

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    1. Anche io ho goocato. Sarà come dici tu che hai sicuramente più esperienza soerienza….ok , Lazio e atalanta sono assemblate meglio, hanno speso meno (perché è cosi, sia su mercato sia su ingaggi) ma hanno dirigenti e tecnici peggiori dei nostri.
      Limite mio, ma francamente non capisco come possa tornare un ragionamento simile.
      Non parlo di Napoli e Bilan. I partenopei hanno il segno più sul mercato, hanno loro si ridotto di tanto stipendi. Non perdono 140 mn annui con fatturato inferiore al nostro.
      Se poi non credi alle cifre sono felice di attingere a fonti che dicano diversamente.
      Noi abbiamo effettivamente uno scudetto in più (per ora), sfascia dopo finanziariamente società: perché Suninf è vero non immette capitali (neppure de laurentis) ma perdiamo oltre 100 mn ogni anno.
      Ma abbiamo staff tecnico e dirigenziale che sta facendo il massimo. Sarà….

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  10. Io credo a queste cifre: finché abbiamo potuto fare un mercato normale li abbiamo messi tutti alle spalle. E di molto. Quando abbiamo dovuto cedere i 5 migliori senza poterli sostituire se con con giocatori a costo zero o giovani improbabili per rientrare di cifre importantissime, UNA delle nostre rivali (con il nostro stesso seguito di tifosi, ci ha messo sotto di due punti in situazioni molto particolari. le altre tutte dietro. Quest’anno sembra che una faccia decisamente meglio e con le altre (tutte rinforzatesi) siamo lì.
    Io non chiedo come si dice per polemica di spendere 100 milioni all’anno (anche si, se si riesce a rientrare dalle spese). Vorrei solo vedere la nostra dirigenza al lavoro senza dover fare 160 milioni di utili in due mercati. Vorrei vedere qualunque squadra vincere essendo costretta a fare 160 milioni di utili in due mercati.
    Perché siamo arrivati a questa situazione? perché i nostri finanziatori (non solo Suning ma anche importanti sponsor cinesi) hanno subito un improvviso e imprevedibile declino finanziario.
    Rispetto a molte nostre attuali competitrici L’Inter per la sua storia, il fascino che esercita e il suoi blasone ha il diritto di poter contare su ingenti finanziamenti.

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    1. Luciano, le possibilità sono due e non valgono solo per l’Inter ma per tutte le squadre italiane. Opzione n° 1. Ti tieni il monte ingaggio altissimo (il secondo della serie A con distacco abissale sul terzo) ma non puoi acquistare giocatori se non parametri zero (con ingaggio alto e qui si crea il cane che si morde la coda), anzi ti tocca pure vendere qualcuno se ti arrivano offerte interessanti. E questa è la politica Marotta/Ausilio. Opzione n° 2. Abbassi di brutto il monte ingaggi facendo anche delle rinunce dolorose (vedi Donnarumma, Calhanoglu, Kessie. Nel nostro caso potevano essere Brozovic o Skriniar), liberi così delle risorse economiche che investi su giocatori giovani e interessanti e con ingaggio ancora sostenibili (e qui, se azzecchi gli acquisti, puoi generare il circolo virtuoso). E questa è la politica di Maldini/Massara e di Giuntoli. Una terza opzione fatta di monte ingaggio altissimo e di acquisti di nuovi giocatori costosi non esiste se non nell’ipotesi estremamente remota che arrivi un nuovo proprietario tifosissimo e ricchissimo disposto a perdere tutti gli anni 200 ml di euro o più.
      A me sembra più interessante e soprattutto più vincente nel lungo periodo la seconda opzione.

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  11. Solo che i giovani non li devi mai sbagliare e una volta diventati forti (se lo diventano) o gli dai i soldi che offrono altri o se ne vanno e devi ricominciare da capo. Noi non abbiamo dovuto vendere 5 fuoriclasse (allenatore compreso) per gli alti ingaggi, ma per i bassi introiti conseguenza di situazioni extra calcistiche. perché i campioni fanno spendere soldi, ma fanno anche arrivare soldi (dalle tv, dalle vittorie, dagli sponsor, dal valore del brand)

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  12. Comunque i discorsi astratti non hanno molto senso. Dipende da chi sono in concreto il campione con alto ingaggio che vuoi vendere e il giovane con basso (per il momento) ingaggio che vuoi prendere. per esempio nonostante la stima immensa che ho di Skriniar l’avrei ceduto per Bremer, risparmiando sull’ingaggio e guadagnando sul doppio trasferimento. ma solo se questo fosse servito per arrivare, che so, a Udogie, invece che a Bellanova. Non se fosse servito a rimpinguare le casse societarie. Poi tutti parlano di Milan e di Napoli. ma Il Milan ha preso anche Kjaer, Giroud e Ibra e il napoli ha tenuto giocatori chiave. Non esistono squadre che vincono investendo solo sui giovani

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  13. Non si parla solo di giovani!
    Quando abbiamo costruito un undici solido, e lo abbiamo da qualche anno, per me errore è stato non usare risorse per profili di backup più futuribili e sostenibili finanziariamente.
    Noi abbiamo optato per cileni, kolarov, ecc. E il player trading non c’è stato.
    Su risorse: se hai il secondo fatturato d’Italia (con grande gap sul terzo) ma perdi 140 mn ogni anno, vuol dire che i costi, che sono le risorse di cui disponi ogni anno, sono molto alti (per standard italiani).
    I costi, come ha spiegato Luca, sono stipendi e ammortamenti di acquisti.
    Data questa situazione, per me uno scudetto solo non può essere considerato indice di bravura. Anche negli anni di spalletti, con suning che spendeva di più, si acciuffava il quarto posto a pelo dietro squadre che scendevano molto meno: come dimenticare i 30 mn scuciti per naingo o la clausola di vecino? Stesso approccio attuale, puntare i maturi che vogliono tanto, sono invendibili e ti affossano conti.
    Che poi il ns blasone richieda soldi a pioggia lo vorremmo tutti ma questo è un altro discorso

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  14. Buona domenica a Voi Tutti. Intanto la società sembra orientata ad una politica di puntare sui giovani. Ho un solo dubbio a questo punto: non sono convinto che l’allenatore che abbiamo sia adatto a questo scopo. Punta troppo sull’usato sicuro (e mezzo rotto).

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    1. Esatto!
      Il problema grosso per me sta li: Inzaghi è pagato da top in Italia ma non lo è affatto.
      Almeno non lo ha mai dimostrato

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  15. nessuno è contrario a prendere giovani davvero forti, anzi. Chi può preferire un giovane fortissimo a un campione in disarmo? Il problema è quando per mettere via soldi non puoi prendere i primi 10 giovani della tua lista (per ogni ruolo) ma devi andare sul dodicesimo o quindicesimo. Che poi non gioca perché è scarso (almeno per il momento) e al suo posto gioca Il Mikhitaryan di turno, costato appunto zero lire. oggi circolano nomi di giovani sulla carta molto forti: scommettiamo che non verrà nessuno di quelli? Oppure ne verrà uno in cambio della partenza di un paio di campioni.
    Francesco Buono: mi ripeto non esiste un allenatore che se gli chiedi se preferisce il giovane Haaland (dico quando era giovane) o il fortissimo Giroud sceglie il secondo e comunque il giovinetto Haaland non lo fa giocare. Se Gioca Mikhi e non Asllani è perché il primo OGGi dà più garanzie. perché nel calcio il problema non è fare una bella apertura in 90′, ma essere una presenza consistente che incide nei meccanismi della squadra.
    Ma comunque , lo ripeto, mi rassegno. Sono l’unico a pensare che i nostri problemi derivino da una proprietà (che sostengo e non colpevolizzo) trovatasi improvvisamente a non avere i mezzi finanziari per sostenere una squadra di livello. Tenta di tenerla ai vertici, magari per venderla, con i parametri zero. ma non è una scelta, solo una necessità. Quando ha potuto ha preso i Conte, i Lukaku, gli Hakimi, gli Eriksen…E non ha mollato i perisic

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  16. Luciano. Per fare la gestione che chiedi tu bisogna trovare un presidente che sia ricchissimo e tifosissimo e non abbia problemi a perdere tutti gli anni 200 ml o giù di li. Che consideri l’Inter come un giocattolo costosissimo con il quale divertirsi insieme a noi tifosi. Un Moratti 3.0. Esiste una persona così al mondo? Ne dubito. Ma tu pensi che se a Suning subentrerà un nuovo proprietario questo si metterà a spendere e a spandere? Di sicuro se subentra una proprietà statunitense (imprenditore o più probabilmente fondo) la gestione sarà economicamente oculata e virtuosa. Se vogliamo il ricco scemo o anche se non scemo che non badi a spese dobbiamo sperare in un qualche soggetto proveniente dall’Arabia o dal Qatar o da Dubai o al limite (più difficile) dalla Cina.

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    1. Esattamente.
      Ma se fatturi oltre 400 mn (brava Suning!) ma ne perdi 140 vuol dire che hai costi per 600 mn.
      In Italia sei secondo solo a gobba ma con distacco su altri.
      Dovresti essere la in alto in ciabatte, invece vieni considerato al pari di altri. È una cosa così scontata che non capisco perché non sia accettata.
      Capita di sbagliare: si puntava a fare filotto di scudetti. Ne porti a casa tre di fila, giù il cappello e si riparte
      Ne porti a casa uno hai sbagliato. Punto.
      Invece si cercano ipotesi fantasiose e teoriche …non capisco

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  17. A me basterebbe uno che comperi la società e azzeri i debiti. Poi una gestione normale, anche con una perdita di 50 milioni annui che l’investitore recuperi in altri suoi settori di attività, sfruttando le vittorie e le relazioni virtuose che provengono da una squadra forte e vincente.. Poi ( e qui è difficile battere Suning) bisognerebbe incrementare le entrate. ma ho fiducia, ad esempio, in Antonello e anche nel nuovo stadio, ovunque si faccia. Quello che ci condanna è il dover rientrare dai debiti, problema che le altre non hanno non perché non ne abbiano fatti, ma perché non devono fare i conti con le politiche del governo cinese e con una recessione industriale dei settori forti della proprietà Il tutto improvviso e imprevedibile.

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  18. Secondo me il debito non condiziona la gestione. Negli ultimi tre anni, anche a casua del covid, l’Inter ha perso mediamente 150/200 ml l’anno a prescindere dai debiti. Se non ci fossero stati i debiti le perdite di bilancio sarebbero state le stesse (anzi qualcosina di meno per via degli oneri del debito stesso). Le perdite di bilancio sono state causate banalmente da uno sbilancio tra ricavi e costi. Costi che in una squadra di calcio sono dati principalmente da ammortamenti (acqisto giocatori) e da ingaggi. Il debito semmai condiziona il prezzo di vendita della società. Più il debito aumenta e minore sarà il prezzo che Suning potrà spuntare. Anche qui mi sembra che si stia determinando un cane che si morde la coda. Non vendo perchè non mi danno il prezzo che chiedo. Per cui vado avanti con la gestione. Che a fine anno perde e quindi il prezzo cala. Forse Suning va avanti con la speranza di sbloccare la questione nuovo stadio con conseguente aumento del valore della società. Boh! Sicuramente mi sfugge qualcosa. Comunque ad essere onesti noi tifosi non possiamo proprio lamentarci di Zhang. Neanche dell’ultimo Zhang meno spendaccione di quello dei primi anni. Semmai ci possiamo lamentare di Marotat e di Ausilio di come utlizzano male le perdite di Zhang.

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  19. E invece c’è tutta una narrativa imperante nei media mainstream del tipo “fortuna che c’è Marotta che riesce a fare miracoli senza soldi, altrimenti chissà dove saremmo finiti in classifica”. Della serie: l’economia questa sconosciuta. Vorrei vedere Marotta, ma soprattutto vorrei vedere quel miracolato di Ausilio con una proprietà tipo il fondo Elliot o Friedkin o Comisso.

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  20. Confermo: per fortuna che c’è Marotta: vorrei vedere i presidenti che dici che devono vendere, che so Theo, Leao, Tonali, Rebic e…Pioli senza avere i soldi per sostituirli. Ben che vada fanno la fine della Fiorentina che sta a galla pur avendo dovuto cedere ogni anno i migliori (ma una parte dei soldi ha potuto reinvestirli). I debiti sono la diretta conseguenza del covid (mancati incassi) e della politica del governo cinese che ha fatto scomparire tutti gli sponsor. Poi del fallimento di Suning in Cina che le ha impedito di rifinanziare senza accendere prestiti onerosissimi. Infine le cessioni hanno a loro volta diminuito i risultati sportivi e abbassato di conseguenza gli introiti

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  21. Franchi Carrara D’agostino e Lissi, oltre a un autogol hanno regalato la vittoria all’Inter sul Venezia (5-0) nel giorno in cui il Milan ha perso a Udine. Purtroppo non ho potuto vedere la partita (come quella dell’U16) perché sono stato operato ieri agli occhi e ho dovuto restare a casa. Quindi questa settimana niente post sulle giovanili

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  22. Per la verità il Milan ha rinuciato Donnarumma e a Calhanoglu e ha vinto uno scudetto. Quest’anno hanno rinuciato a Kessie e sono rimasti competitivi. Il prossimo anno al 99% venderanno Leao e forse (mi auguro di no) rimarranno ugualmente competitivi.

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    1. Certamente non pescano i soliti usati pseudo sicuri alla naingo o correa.
      Rischiano, certo, ma cosa devi fare?
      Bennacer, tonali, duaz, theo….tutta gente non superiore ai 25 mn con stipendi inferiori a dzeko

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    1. Su 4 anni di contratto (la norma per acquisti sopra i 20 mn, addirittura quinquennale) il costo annuo è 12 mn (6 ammortamento e 6 stipendio) vs 11 di Dzeko (5,5 netti, che è ciò che prende).
      Come vedi impegno economico identico sull’anno.
      Con una differenza, non da poco: nel primo caso hai un asset, puoi rientrare, nel secondo caso hai nulla. Anzi, spesso, paghi rescissione come purtroppo abbiamo sperimentato.
      Ripeto, se con questa scelta vinci 3 scudetti mi tolgo il cappello.
      Se ne vinci uno come gli altri no.

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  23. Benino i nostri giovani: oltre al 5-0 degli Under 15, c’è il 2-0 degli Under 16 (stesso avversario) e il 5-0 degli under 17 in trasferta a cagliari.
    Malino gli U18 che hanno pareggiato 2-2 a Parma perdendo una grande occasione di rilanciarsi nella corsa ai primi posti

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  24. Spero che dopo l’operazione agli occhi sia tutto ok. Per quanto riguarda la nostra INTER abbi fede che manca poco. Ci risentiamo

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  25. No. ora sono a letto con la febbre alta e mi alzo dieci minuti ogni tanto per scrivere. Speriamo che tu abbia ragione sulla proprietà e soprattuto speriamo che chi arriva abbia soldi da investire. Io sono esigente per la mia Inter e le squadre costruite sui giovani le lascio volentieri agli altri. Certo se c’è un giovane fortissimo e abbiamo i sodli per prenderlo faccio salti di gioia (come per Lauti, Skriniar Barella, ecc. A suo tempo

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  26. Segnalo un sito YOUTUBE dove trasmettono gli Highlights delle giovanili U14-U15-U16-U17-U18 . LGI SPORT Web Channel

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  27. interessante l’intervista a Fabbian. eccone un passaggio: “Sono un giocatore a cui piace molto inserirsi senza palla e attaccare la porta avversaria per segnare. Liberare gli spazi e buttarsi dentro è quello che richiede anche il mister. Posso migliorare sotto molti punti di vista, nella costruzione del gioco e a livello tecnico”.
    Sempre pensato che queste siano esattamente le sue caratteristiche. Perciò non mi convinceva del tutto il centrocampo Primavera campione d’Italia: per l’assortimento non per le qualità dei singoli.
    Il play basso era il Sanga, ottimo incontrista con gran senso della posizione ma poca forza (fatica a trovar spazio a lecco, in C) poi c’erano due mezze ali per certi aspetti simili: Fabbian appunto e Casadei. Nesusno dei due è un ‘creatore di gioco’ come lo sono ad esempio Brozo e anche Calha. Entrambi sono giocatori la cui specialità è buttarsi dentro. Casadei è più potente e ha uno stacco da cestista, Fabbian ‘vede’ meglio gli spazi e ha grande tempismo.
    Casadei ha potenzialmente più margini di crescita, ma non è facile affermarsi in b come sta facendo Fabbian (che giustamente ricorda come non ci sia paragone tra ritmo forza e velocità nei campionati professionistici rispetto alla Primavera e…dovremmo ricordarcelo anche noi quando vogliamo l’esordio dei giovani).
    Tornando alla Primavera dello scorso anno, mancava qualità (nel senso di tecnica, palleggio, geometria, visione di gioco) per le caratteristiche individuali dei titolari, singolarmente tutti ottimi. per questo raramente ‘facevamo la partita’ e Chivu ha ottenuto il massimo dal gruppo.
    Tra i giovani di cui si parla in prospettiva mercato a me piace Baldanzi, che comunque sarebbe da aspettare. secondo me il suo ruolo a livello di Inter e di serie a in genere è più complicato per un giovane rispetto ad esempio a quello di Asllani.
    Poi, so che con Mou è quasi impossible, ma io farei follie, sempre in prospettiva, per prendere Volpato della Roma

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  28. La condizione di…lungodegente mi ha costretto a seguire i mondiali (come sapete io preferisco di gran lunga le giovanili dell’Inter a una competizione per squadre nazionali).
    Personalmente dall’inizio ho tifato Marocco e tra Belgio e Croazia (entrambe con interisti) ho tifato per la Croazia. In Germania Sosa, di cui si è parlato in prospettiva Inter atleticamente e come movimenti mi è sembrato un degno sostituto di…Perisic, del quale però non possiede la lucidità e la facilità di giocata negli ultimi 20 metri.
    Mi è piaciuto abbastanza Mc Allister (che però inizialmente sarebbe riserva dei nostri tre).
    Benissimo Musiala (a cui non si può neppure pensare), ma il nostro vero problema è trovare prestissimo degli attaccanti, considerando che Correa è del tutto inaffidabile, Dzeko ha i suoi anni e Lukaku al momento resta un’incognita. Thuram andrebbe bene ma servirebbe anche uno rapido e fantasioso, una specie di Sanchez giovane.
    Julian Alvarez è stata una buona occasione persa, considerando che non era neppure carissimo, ai tempi

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    1. Ho seguito il secondo tempo di Croazia Belgio.
      Il Telecronista, non so chi fosse francamente, ha “massacrato” Lukaku. Non ho capito se l’ha fatto “volutamente” (diktat aziendale …) o per incapacita’ professionale. Certo che non menzionare mai che erano i primi 45 minuti giocati dopo praticamente 2 mesi di stop forzato … va beh. Con un fisico come il suo a me e’ sembrato anche essere meno a terra di quello che pensavo. Poi non gli si puo’ chiedere anche la reattivita’, che cmq non e’ la sua prerogativa neanche quando e’ in forma .

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  29. Sulla juve: non ho mai creduto alle cifre dei bilanci ufficiali di nessuna società (non solo calcistica o sportiva). Certo, loro avrebbero fatto porcate di livello inimmaginabile. Ma credo che ogni contratto di giocatore importante nasconda una parte in nero. per questo non mi appassiono ai presunti confronti su chi ha fatto bene e chi ha fatto male sul mercato. Se non sai quanto si è speso davvero…

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  30. Ricordo un episodio di una mia conoscente che lavorava da segretaria del direttore di una grande multinazionale a un piano alto di un palazzo di via Senato. Quando il portiere avvisò che stava salendo la finanza, lei buttò i libri contabili ‘veri’ dalla finestra e tutto filò liscio

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    1. Non so quanto tempo fa e’ successo questo episodio. Da un po’ di tempo non te la cavi cosi’ facilmente buttando i libri … (per fortuna !)

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  31. A proposito di bilanci, cifre ufficiali, ecc.
    Da “Il Fatto”:
    “L’episodio, secondo gli inquirenti che indagano sui presunti falsi in bilancio della Juventus in tre delle ultime quattro stagioni, è sintomatico dei rapporti di “collaborazione e di partnership” con alcuni club. In particolare vengono citate Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Empoli, Udinese, ma anche Pisa, Monza, Parma e alcune estere tra cui Lugano, Basilea e Sion. Si tratta di rapporti che, ad avviso degli investigatori, “influenzano le operazioni di acquisto/cessione dei calciatori” e “sfociano in rapporti di debito/credito tra le società opachi e non corrispondenti alla rappresentazione pubblica fornita”.

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  32. La cosa che, spero, possa far male ai gobbi è che sono quotati: follia per una squadra di calcio fatta di asset immateriali e dal valore molto variabile e soggettivo Co.e i calciatori.
    Poi sul piano sportivo al solito troveranno scappatoia…in Italia. In Europa con superlega non credo abbiano molti amici.
    Consob non può farla passare liscia

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  33. Under 15 Cittadella Inter 0-4 (Nourice, Franchi 2, Curcio)

    Under 16: Cittadella Inter 1-2 (Mancuso 2)

    Under 17: Inter verona 2-2 (Ciardi Lavelli). Inter che spreca doppio vantaggio

    Under 18: Verona Inter 0-4 (Berembruck 2, Owusu, Bovo). I gol sono visibili in rete

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  34. ‘Seguire’ un giovane già in ascesa che si è affermato ai mondiali è una cosa da principianti. Se sei un grande scout e non lavori per Chelsea o sceicchi, rischi e lo prendi prima, quando costa il 50% in meno.
    Hincapie è solo un esempio.
    A meno che non sia tutta una finta, per far credere che sei attivo sul mercato, ma poi non hai i soldi….

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    1. Sante parole. Alla fine sono tutte chiacchiere da bar: lo scouting sui talenti ha un senso se hai soldi da investire. Se sei alla canna del gas ti accontenti di quello che ti passa la primavera per scassata che sia.

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  35. Amici interisti vi propongo un gioco. Disegnate la vostra Inter migliore attingendo a tutti i campioni delle varie epoche, con relativo allenatore. Unica regola è dare una sostenibilità tattica alla formazione (della serie evitate di schierare Altobelli, Ronaldo, Eto’, Ibrahimovic e Lukaku nella stessa squadra). Inizio io. Modulo: 4-3-3. Allenatore: Trapattoni. Formazione: Zenga, J. Zanetti, Facchetti, Suarez, Ferri, Samuel, Eto’o, Matthaus, Ronaldo, Cambiasso, Mazzola.

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    1. Per motivi anagrafici la grande Inter di Helenio Hererra non l’ho conosciuta. Guarneri era fortissimo? Descrivicelo un po’. Kalle l’ho adorato. Nella mia adolescenza era il calciatore preferito. Peccato che è arrivato da noi che il meglio lo aveva dato. Anche se ci ha regalato delle gemme strepitose come il goal nel derby in faccia a Maldini o la sforbiciata con il Torino e quella annullata in Copap Uefa. Sul centrocampo siamo perfettamente concordi.

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  36. Corso no acquistato Audace S.Michele Extra e giocava già in prima squadra , Boninsegna acquistato dal Cagliari , Serena acquistato dal Montebelluna ,

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    1. Ti sbagli su Bonimba, era un prodotto del nostro vivaio ceduto al Cagliari per avere Domenghini. Poi tornò a Milano: centravanti straordinario.

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  37. Aggiornati: Corso acquistato a 16 anni dall’Audace san Michele extra, squadretta rionale di Verona, insieme a Guglielmone e da Pozzo. Serena acquistato dal Montebelluna e ha gatto le giovanili con noi. Allora nessuno è della cantera, perché tutti prima di venire nelle nostre giovanili hanno giocato altrove.Vale per tutte le squadre. Li hanno presio gli scout delle giovanili. Boninsegna all’inter da quando aveva otto anni, poi ceduto in prestito in B, quindi al cagliari e quindi riacquistato

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  38. Luca Rotondi, Risti Guarneri è stato uno stopper sensazionale, epico. Ha vinto tre scudi (più quelli rubatici) due Cl, due mondiali per club, l’Europeo per nazioni nel ’68.
    Cremonese, è arrivato all’Inter non ancora ventenne dal Como, dove veniva impiegato da terzino. Fu il dottor Giulio Cappelli a intuirne (sembra su ‘suggerimento’ di ‘Robiolina’ Invernizzi), le grandi doti di centrale. In fascia forse anche per la giovane età giocava bene ma aveva momenti di distrazione che in mezzo all’area non puoi permetterti. Da centrale ha marcato con successo i più forti attaccanti del mondo, da Pelé ad Altafini a Di Stefano.
    Imbattibile di testa, fortissimo nell’anticipo era anche molto elegante e rarissimamente ricorreva ai falli. Certo, la situazione va contestualizzata: oggi il centrale fa…un altro lavoro. Marca a zona, deve tenere la linea, deve agire all’interno di meccanismi complessi e complicati. Allora si marcava a uomo, con un libero alle spalle e il tuo compito era sostanzialmente annullare l’avversario diretto. Non so se nel calcio di oggi sarebbe emerso, ma allora quello si chiedeva a uno stopper e lui lo faceva veramente alla grande

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  39. Interessante incrocio di amichevoli fra inter e Roma. Gli Under 15 a Milano, gli Under 16 a Roma. le partite delle giovanili fra Inter e Roma non sono mai amichevoli, ma test importanti.
    A Interello gli Under 15 (sempre vittoriosi in campionato) perdono 1-0.
    Aldilà delle assenze (7 ‘nazionali’ per noi e 5 per loro) e del turn over che ha visto in campo tutti i 20 convocati, la partita ha confermato la forza delle due squadre e il fatto che la nostra è molto competitiva. I nostri hanno perso abbastanza..casualmente sull’unico contropiede romanista a metà del secondo tempo, quando la difesa era stata sostituita e ci siamo squilibrati per provare a vincere. davanti abbiamo sciupato diverse occasioni, ma disponiamo di tanti giocatori che sanno giocare a calcio. Purtroppo tra i 20 di oggi non ho visto giocatori di grandissime prospettive perché i più forti tecnicamente non sembrano al top sul piano atletico. Comunque abbiamo giocato bene e speriamo di crescere fisicamente.
    La società come sappiamo non ha soldi e questo vale anche per il settore giovanile, ma almeno fino a quando , per l’età ancora verdissima, non c’è necessità di investimenti di un certo peso, teniamo botta benissimo, grazie alla capacità dei nostri scout e dirigenti.
    Poi si arriva sui 17-18 anni e le altre vanno a prendere i giovani migliori dal Chelsea, dal Barça, dal Real, eccetera e le cose cambiano

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  40. Under 18 Inter Cagliari 3-1 (Vedovati, Bovo, Martins).

    A Giussano, che bello vedere una partita dei ragazzi senza alcuna restrizione di tipo burocratico! gli U18 di Zanchetta regolano il Cagliari (non è vero che lo abbiano fatto senza problemi, come scrive un sito) e raggiungono il Milan al secondo posto, portandosi a due soli punti dalla capolista Spal, sconfitta ieri a Bergamo.

    Vincere era importante, ma non è stata certo una passeggiata.
    L’impressione è che questa squadra non sia stata costruita per provare a vincere.

    Anche legittimamente.

    Probabilmente si punta a fornire elementi che di volta possano integrare la rosa della Primavera e si cerca di far giocare tutti per capire definitivamente chi può continuare il suo percorso qui e chi invece deve ridimensionare le sue ambizioni.

    Naturalmente se si arriverà ai play off le cose potranno cambiare, ma per il momento in campo manca ‘la squadra’
    cioè un complesso affiatato, omogeneo, con i punti fermi di riferimento stabili, i giocatori sembrano assemblati più con logiche individuali o ‘superiori’ (Primavera) che per cercare il massimo di competitività. E probabilmente è anche giusto.

    Fatto sta che secondo me continueremo con alti e bassi, con imprese (prodotte dai singoli) o delusioni (per mancanza di quadratura.

    Oggi in campo avevamo due punte e tre centrocampisti talentuosi ma fragili.

    Contro un Cagliari terz’ultimo in classifica alla distanza abbiamo sofferto tanto.

    Perché se nel primo tempo la qualità dei nostri centrocampisti ha avuto la meglio, nella ripresa loro ci hanno sovrastato per ritmo e aggressività, i nostri sono calati su questo piano, persino Bovo, splendido nel primo tempo, è calato alla distanza per il super lavoro a cui è stato costretto.
    eppure in panchina avevamo solo Quieto, un altro centrocampista (si fa per dire, perché è più una punta) e nessuno in grado di far rifiatare i centrocampisti sul piano dinamico e della forza.

    Formazione:
    Calligaris
    Ciuffo Stante Stabile Motta
    Ricordi Bovo Berembruch
    Mazzola
    Tamiozzo Vedovati

    Partiamo forte, andiamo subito in vantaggio con un bel gol di Vedovati, Ma poi prendiamo il pareggio per un’imperdonabile leggerezza nell’uscire dalla difesa palleggiando.

    Stabile si trova a fronteggiare nell’uno contro uno il fortissimo konate (un 2006 interessante), perde il rimbalzo e la frittata è pronta.

    Ritorniamo a premere con buone trame offensive anche se spesso ci scopriamo e rischiamo il loro contropiede.

    nel complesso comunque il gioco è nelle nostre mani e quando su un cross da sinistra Bovo anticipa tutti e mette in rete, il vantaggio è sicuramente meritato.

    Nella ripresa invece le cose cambiano e i cambi (Aidoo, Miconi, cioè due esterni ‘bassi’ e Quieto, un trequartista o seconda punta) non riescono a sovvertire il pronostico.

    La riprova sta nel fatto che in questa fase si erge a protagonista Calligaris, autore di grandi parate e di uscite esemplari.

    Nel finale, quando esce vedovati per Martins sfruttiamo la nuova situazione tattica, con loro che si sbilanciano e noi che abbiamo una punta veloce che va negli spazi.

    A poco dal temine Martins chiude la partita e mette fine alle nostre sofferenza con un’azione personale (accelerazione sul fondo, dribbling a rientrare e conclusione in diagonale forte e precisa che si infila tra una selva di gambe)

    forse non impeccabile l’idea…solitaria, ma ottima la preparazione e la conclusione.

    tutto è bene quel che finisce bene.

    PAGELLE:

    Calligaris: nel secondo tempo salva il risultato con alcuni interventi straordinari. 7.5

    Ciuffo: sapevo da tempo che all’Inter intendevano lanciarlo da terzino. Finché è stato in campo ha fatto bene. 6.5
    Stante: un pilastro al centro della difesa. Ha messo fisicità grinta ed elevazione 7
    Stabile: dalle sue parti agiva più spesso il fortissimo Konaté, che in occasione del gol approfitta di un disimpegno azzardato di uno dei nostri (palla scaricata centralmente dove c’era l’uno contro uno). Stabile perde il rimpallo e Konaté diventa irraggiungibile. Prova nel complesso sufficiente. 6
    Motta: bene sia in copertura che nella spinta e nelle sovrapposizioni. 7

    Ricordi: qualità tecniche e intelligenza calcistica da vendere. Non dovrebbe giocare con due punte più due compagni di reparto con le stesse sue caratteristiche (in piccolo) 7
    Bovo: per 70 minuti forse il migliore. Alla distanza perde qualche colpo anche lui. 7.5
    Berembruch: non una giornata in cui è sembrato particolarmente ispirato, però il suo lo fa sempre. 6.5

    Mazzola: bravino, non si discute, ma dovrebbe giocare ca fianco di nove guerrieri. 6

    Tamiozzo: si sbatte, si rende utile nel far salire la squadra. Ma da una punta si pretenderebbe anche incisività in zona gol. 5.5
    Vedovati: lo spunto personale in occasione del gol gli fa guadagnare la piena sufficienza. Anche da lui però ci si aspetta qualcosa in più.

    I subentrati hanno fatto la lro parte, Aidoo e Miconi chiudendo e provando a spingere, Quieto con la sua classe proverbiale e Martins inventandosi un gol da fantascienza

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  41. devo dire che il livello di questi mondiali è estremamente basso. vedo molti episodi inspiegabili ( pensavo di vederle solo in serie a ) probabilmente tutto il mondo è paese.

    un pò di polemica: con tutti i viaggi fatti in argentina per NON prendere Alvarez Fernandez ecc nessuno ha notato
    Mac Allister (pagato 9 mln dal brighton) ??
    altro giocatore che ha fatto un mondiale clamoroso è Ounahi 22 anni

    ovvio 4 / 5 partite non possono dare un giudizio definitivo MA come scrivevo qualche settimana fa c’è un mondo fuori dalla confort zone ( atalanta – sassuolo – udinese – genoa )

    altro esempio il portiere della croazia ha fatto dei partitoni ( e gioca nella dinamo zagabria)
    so bene che non puoi prenderli adesso ma questi esistevano anche prima del mondiale.

    continuo a pensare che i pochi soldi che abbiamo li usiamo in maniera completamente sbagliata e continuiamo a strapagare i calciatori che per stipendio poi diventano invendibili. il problema è sempre la proprietà naturalmente ma penso sia giusto fare piazza pulita

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  42. Se Ausilio e Baccin non fanno bene il loro lavoro (cosa su cui anch’io ho dubbi), il primo responsabile è il loro capo.
    Però prima di emettere sentenze (che sono cosa diversa dai pareri) io mi chiedo: ho più elementi di conoscenza diretta delle situazioni e più capacità manageriale di Marotta?
    la mia risposta, purtroppo è: “no”
    E ancora: ho forse io più capacità ed esperienza di Steven, nel gestire aziende anche colossali e dunque nell’approntare un organigramma dirigenziale qualitativo?
    La risposta purtroppo è ancora “no”
    Poi mi chiedo anche: siamo sicuri che altri, bravissimi, veri modelli, farebbero meglio dei nostri in una situazione in cui si chiede loro di tenere ai vertici una squadra che è d’obbligo smantellare, chiudendo mercati consecutivi con un forte attivo?
    Devono solo vincere per dimostrare di aver fatto il massimo nella situazione data?
    E qui le mie certezze cadono

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    1. Hai ragione, non abbiamo esperienza diretta.
      Ma ci si basa su ciò che si vede e confrontando risorse tra team. Per dare pareri, opinioni.
      Altrimentu torniamo al solito: poiché Zhang non li cambia vuol dire che stanno facendo bene.
      E finiscono i discorsi.

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  43. Spero non siano vere tutte le notizie che sento di calciomercato, non posso credere che i giocatori li scopriamo al mondiale temo che se così fosse i vari Kvara che li sogniamo anche perchè secondo me ogni opinione è legittima però mi permetto di ricordare che nell’ultimo mercato non 2 o 3 anni fa siamo la squadra che ha speso 10 milioni per un prestito annuale dando al giocatore in oggetto 8,5 milioni di stipendio ho come la sensazione che solo noi e la rube potevamo permettercelo quindi non mi sembra siamo così disastrati il mio timore è cosa potrebbe succedere se non ci diamo una sveglia quando saremo veramente disastrati visto che ad oggi garantiamo stipendi che nessuno extra juve può garantire quindi dovremmo avere una posizione “dominante” sul mercato

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    1. Hai ragione, non abbiamo esperienza diretta.
      Ma ci si basa su ciò che si vede e confrontando risorse tra team. Per dare pareri, opinioni.
      Altrimentu torniamo al solito: poiché Zhang non li cambia vuol dire che stanno facendo bene.
      E finiscono i discorsi.

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  44. Claudio, non sono un esperto di finanza, ma credo che sia proprio il contrario di quello che tu sostieni: proprio perché abbiamo una spesa molto alta per i contratti non possiamo spendere sul mercato: anzi, dobbiamo abbassare il monte ingaggi (quindi cedere giocatori top) e nello stesso tempo realizzare un forte attivo tra incassi e vendite, per abbassare il deficit.
    Aver speso 10+8 milioni per lukaku è stato un gran colpo (al netto del suo infortunio e dell’evidente calo di rendimento, imprevedibile). Se avessimo dovuto comperare una prima punta di valore avremmo dovuto spendere 80 milioni come ha fatto il Napoli per Osimhen o la juve per Vlahovic. Per Thuram, che non è Osimhen né Vlahovic ce ne vogliono 50. tanto è vero che il Milan le ultime punte che ha perso sono state il 40enne Ibra e il 36enne Giraud.
    Ti segnalo che il City ha speso 93 milioni per un attaccante che non gioca da titolare e il Real ha appena comperato per 63 milioni un sedicenne che non ha mai giocato con i professionisti.
    Un colpo fortunato su un giovane ti può anche riuscire: poi però hai le difficoltà di tenere leao, a cui offrono 20 milioni di ingaggio e ritengo che a breve sentiremo parlare anche di osimhen, perché se si cofnerma a quei livelli anche il napoli dovrà fronteggiare le sirene straniere.
    La differenza fra noi e loro sta nel fatto che se cedono Osimhen per 80 milioni possono reimpiegare il ricavato per prendere sostituti allìaltezza (anche rischiando: prendi 3 giovani, se uno si afferma hai fatto il botto). Noi invece se cediamo giocatori per 80 o più milioni dobbiamo rientrare dai debiti e al massimo con un sacrifico enorme prendere un campione come Lukaku in prestito per un anno.
    Con i 10 milioni che è costato Lukaku prendi al massimo, per dire, un quarto di Beto dell’udinese. Avevamo necessità di 4 o 5 giocatori abbiamo dovuto prendere un prestito per il ruolo fondamentale e tre giovani per complessivi 20 milioni pagabili a rate e con solo il diritto di riscatto. Chiaro che i tre giovani non possono essere dei top. Forse uno (forse) lo diventerà tra qualche tempo.
    Io la vedo così e sono preoccupatissimo, ma penso che non ci siano soluzioni se non la cessione della società (CHE PURE COMPORTA DEI RISCHI). Ti potrei fare un elenco dei giovani che abbiamo seguito (anche agli ultimi mondiali) e poi sono andati altrove perché non potevamo permetterceli

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    1. Luciano rispetto la tua opinione ma non la condivido per nulla per noi secondo me vale il detto che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, se non possiamo spendere oggi è perchè abbiamo speso troppo in passato, abbiamo il secondo monte ingaggi della serie A e concordo con te che l’operazione Lukaku è una straordinaria operazione di mercato ma che solo noi o la juve avremmo potuto fare, se poi vogliamo entrare un po’ più in profondità direi che con quello che abbiamo pagato Lukaku tra prestito e ingaggio al lordo credo che Beto l’avremmo preso tranquillamente, mi auguro che un giorno potremo guardare a quello che fanno City e Real ma ad oggi mi accontento di guardare quello che fanno i nostri competitor italiani e se il Napoli può vendere e riacquistare è perchè ha un bilancio molto migliore del nostro ma non per caso ha dovuto rinunciare a zero a Koulibaly Insigne Mertens vendere Ruiz e rimpiazzandoli con perfetti sconosciuti e con Raspadori che è una scommessa, loro sono stati eccezionalmente bravi io dico i nostri me li tengo ma per me in periodi di scarsità di risorse dobbiamo essere più bravi, a me sembra che nelle società stia prendendo sempre più piede la necessità di fare player trading se guardiamo solo a questo non mi sembra che con i Coutihho e con i Kovacic (oggi che giocatore mamma mia) sia andata così male non capisco perchè su qualche giovane non si rischi un po’ di più reputo che prendere Asslani alle cifre a cui si dice sia stato preso cioè 14 milioni non sia un impresa così eccezionale confiderei in qualcosa di più dopo concordo con te che ci sono problematiche che certamente noi non sappiamo e non possiamo nemmeno immaginare però in Italia secondo me noi nn siamo messi così male e spero lo faremo valere di più almeno finchè la juve nn si raddrizzerà anche se sembra che non se la passino così bene come sembra ed anche i soci di Exor comincino ad essere stufi di ripianare le perdite della rube, in tutto questo non ho la verità in tasca quindi qualsiasi opinione mi sembre lecita

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      1. Aggiungo che Napoli ha conti in ordine fatturando la metà di noi.
        Quindi i nostri spendono oltre il doppio del Napoli.
        Questo va, a parer mio, considerato nel giudicare bravura dirigenti: saldo mercato (peraltro attivo nel napoli) non è indicatore.
        È vero che loro non hanno vinto, ma noi abbiamo UN SOLO scudetto all’attivo, e conti disastrati.
        Se lo vinceranno loro come è probabile, il confronto tra i due operati sarebbe, purtroppo, impietoso.
        Io ritengo che la scelta di Inzaghi sia stata sbagliata perché accoppiata con la volontà di tenere il gruppo storico e provare a vincere. L’avrei capita di più, pur non piacendomi il tecnico piacentino, con una rivoluzione atta a ripartire.
        È lì secondo me che Marotta ha sbagliato.
        Sul tema scouting e relativo responsabile purtroppo è un problema che ci trasciniamo da anni

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  45. Perfetto, Claudio, ma secondo me il napoli ha i conti in ordine perché non ha mai vinto nulla. Quando vinci i contratti dei giocatori migliori si alzano, per forza e trascinano con sé anche quelli degli altri (perché se tizio prende 10 volte più di me deve dimostrare di poter vincere anche senza di me. Il Napoli del post Maradona è andato in B o forse in C, non ricordo, proprio per questo. Il nostro sforzo per arrivare in alto (uno scudo, due secondi posto a uno e a due punti dalla prima, una Coppa Italia, una supercoppa, una finale di EL ) è stato enorme perché partivamo da una squadra che arrivava settima o ottava a 35 punti dalla juve. Nel frattempo abbiamo cambiato due proprietà, molti allenatori e abbiamo cominciato a costruire prima con mancini poi con Spalletti.
    I Cinesi sono arrivati con grandi ambizioni e grandi spese e non è da attribuirsi alla cattiva volontà se per eventi eccezionali non sono riusciti a completare il lavoro. Nell’ultimo anno senza inconvenienti (per loro) solo per tre elementi (Conte Hakimi e Lukaku) hanno speso più di 150 milioni. Poi è arrivato il covid, il declino dell’economia cinese, la direttiva del PCC.
    A quel punto si doveva rientrare con qualche cessione illustre e …remunerativa ma la squadra (costosa) era ancora forte. Non si poteva puntare su un grosso ma…futuribile ringiovanimento significativo.
    Del resto, lascia perdere il fortunato (anche bravi, questo si) colpo del napoli con Coso, ma gli altri giovani sono costati un botto.
    Asllani a 14 milioni per me è un colpo, ma devi pensare che Coutinho è stato preso a quindici anni (anche se è arrivato a 18, per 5 milioni. Oggi un sedicenne bravo costa 65 milioni (vedi real) e Kovacic, come Persic è costato circa 14 milioni come Asllani: entrambi erano giovani ma importanti nazionali croati. Oggi con 14 milioni se prendi Asllani sei bravo. Vuoi che ti faccia l’elenco dei giovani sui quali siamo arrivati per primi (a partire da Leao) ma abbiamo dovuto lasciare ad altri perché costavano troppo. Io come te non ho la verità, ma mi fido di Marotta penso che lui sappia valutare meglio di me la convenienza tecnica e finanziaria nel prendere, che so, Dzeko a fine carriera o con quei soldi (3-4 milioni tra ingaggio e costo, prendere un giovane (ricorda che Casadei è stato pagato 20 milioni, dunque quel giovane doveva valere molto meno di casadei per poter essere preso con l’esborso pagato per Dzeko.
    Che ci siano stati errori è sicuro (Correa il più clamoroso, ma correa è stato molto più sanguinoso di Dzeko, Mikhitaryan, Acerbi e persino di Kolarov), semplicemente perché il calcio non è una scienza esatta.
    Nel mio piccolo credo che aver dismesso grandi giocatori e allenatori, senza destinare i proventi a rimpiazzarli e, nonostante tutto, essere ancora lì a lottare con le prime, sia stato un successo.

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  46. Perché marotta dovrebbe restare all’Inter e non andare alla juve, quando da noi non ci sono soldi, non esiste potere che copra le malefatte (come accadrà anche stavolta a Torino) e devi vendere i migliori senza poter reinvestire il ricavato e per di più hai contro una parte della tifoseria?

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  47. Domani conto di andare a vedere le partite dell’U17 e dell’U18 entrambe contro il Venezia, per le quali dispongo dell’accredito. Poi relazionerò. Resta il problema di garantire il libero accesso del pubblico (anche a pagamento) alle competizioni sportive giovanili.
    Nell’U17 l’Inter è prima, con 5 punti di vantaggio sul Milan e il Vene\zia è ultimo. Nonm dovrebbero esserci problemi, a meno che non si colga l’occasione per praticare un turn over esagerato. Anche per l’U18 sulla carta non dovrebebro esserci problemi a mantenere la seconda posizione, alla pari con il Milan e a due punti dalla capolista Spal. I ferraresi ospiteranno il Torino (quarto) mentre il Mialn andrà a cagliari. Potrebbe essere l’occasione per guadagnare punti su qualcuno (ricordo che l’accesso ai Play off è garantito solo per due squadre.
    Intanto ha ricevuto credo la prima convocazione per una selezione azzurra il minore dei fratelli Stante, terzino sinistro dei 2007.
    L’inter comuncia di aver rescisso il contratto oltre che con Dijbrill anche con Kifle Gambato.
    Ero in tribuna quando nel 2017 Gambato allora Giovanissimo, venne a fare il provino dal Sudtirol, accompagnato dal Procuratore (ed ex centrocampista delle nostre giovanili) Alberto Quadri. Sul ragazzo si poteva riporre qualche speranza, perché era rapido e aveva un discreto piede. Purtroppo il ragazzino etiope, come quasi tutti i giovani provenienti dal Corno d’Africa (ricordate il nostro Mel?) non è riuscito nel tempo ad affermarsi perché non ha mai messo la forza fisica necessaria. A Kifle, che ho avuto l’opportunità di conoscere di persona, vanno doverosamente i miei auguri per una vita comunque felice, anche fuori dal calcio.

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