Segnali moderatamente positivi: Viktoria Plzen – Inter 0-2

Viktoria Plzen – Inter 0-2. Una prestazione che costituisce un passo in avanti e un segnale positivo, anche se da prendere con cautela, rispetto alle ultime uscite.

Non ci sono dubbi sul fatto che la prestazione dei nostri ragazzi a Plzen costituisca un passo avanti, un segnale positivo, anche se da prendere con cautela, rispetto alle ultime uscite.

L’avversario non era granché, ma questa è una considerazione possibile solo a posteriori.

Noi non siamo il Bayern, non siamo il City, che quando affrontano una squadra inferiore hanno una superiorità così schiacciante che l’unico dubbio possibile è: “a quanti gol si fermeranno?”

Del resto non capita spesso che le squadre italiane vincano nelle trasferte di CL e in particolare mi pare che i nostri successi nella Repubblica Ceca siano poco numerosi e comunque non recenti.

Nell’esaminare una prestazione bisogna senza dubbio tener conto anche del livello e dell’atteggiamento degli avversari, anche per evitare di farsi troppe illusioni e di passare in modo dissennato da un estremo all’altro.

Da un lato infatti il Viktoria ha senza dubbio meno qualità rispetto a noi, ma possiede anche un curriculum di tutto rispetto, soprattutto nelle gare interne, dove non perdeva da un paio d’anni.

D’altra parte non sarebbe certo stata la prima volta se non fossimo riusciti, anche in partite fondamentali come questa, a prevalere su una squadra tecnicamente inferiore: per andare lontanissimo nel tempo, ricordo ancora una finale di CL tra Inter e Glasgow, ma ci sono episodi meno clamorosi in tempi recentissimi.

Piuttosto c’è un’altra considerazione da fare: il modo di giocare dei cechi ci ha sicuramente favoriti.

Prima di tutto perché hanno iniziato con un modulo a tre per loro inusuale (e subito abortito a favore del più consueto 4231), che lasciava scoperte le fasce o, se i braccetti si aprivano per andare a chiudere le fasce, favorivano gli inserimenti centrali dei nostri centrocampisti (centralmente noi non avevamo punte che ‘graffiassero’ come mostrano sia il gol di Dumfries sia l’inserimento di Dzeko defilatosi sulla sinistra per la sua conclusione vincente).

Ma il vero ‘regalo’ (ammesso che potessero giocare in un altro modo) ce l’hanno fatto rinunciando a pressarci alti, a prenderci in velocità e aggressività, la situazione che soffriamo maggiormente.

Forse non hanno giocatori con queste caratteristiche o forse hanno cercato di sfruttare un altro nostro limite: la difficoltà nello sfondare le difese chiuse, non avendo noi attaccanti dallo spunto bruciante o dal dribbling secco.

Fatto sta che la nostra manovra poteva partire da dietro in tutta tranquillità e la squadra saliva compatta accompagnando l’azione e trovandosi così pronta a impedire sul nascere ogni loro tentativo di ripartenza.

Proprio quando si sono aperti, su una ripartenza abbiamo segnato uno dei due gol, mentre l’altro è stato il frutto non di un dribbling ma di un’azione corale ben congegnata (situazione abbastanza rara quando la difesa avversaria è fitta), con Dzeko abile a smarcarsi sulla sinistra per concludere quasi da esterno.

Resta il fatto che noi dovevamo affrontare quei giocatori, con quella impostazione del match e direi che l’abbiamo fatto bene, anche se non sono mancati alcuni limiti per altro conosciuti e sui quali si dovrà lavorare in previsione di confronti ben più impegnativi.

Anche i dati statistici di cui disponiamo descrivono una partita nettamente dominata:

  • 19 nostri tiri verso la porta, contro 8,
  • ma soprattutto 8 conclusioni tra i pali, contro una sola degli avversari,
  • 72% di possesso palla contro 28% (e questo conferma che ci hanno abbastanza lasciato giocare ma anche la nostra difficoltà nel verticalizzare con gli avversari schierati e la scarsa capacità di penetrazione delle nostre punte).

Infatti se andiamo a considerare le azioni davvero pericolose sono poche in relazione al possesso ‘mostruoso’.

Questo elemento  è confermato anche dal numero eccezionale di passaggi (687 contro 266) e soprattutto dalla percentuale di passaggi riusciti (spesso perché molto facili o addirittura all’indietro): 92% cioè una percentuale forse mai raggiunta in campionato.

A mio modo di vedere Inzaghi, ben consapevole del fatto che senza Lukaku e Lauti era piuttosto difficile sfondare centralmente, ha provveduto a schierare in fascia sinistra Gosens e non Dimarco o Darmian.

Infatti il tedesco rispetto ai due compagni (soprattutto Dima che preferisce cercare il cross o l’assist per un compagno a centro area), è molto abile nell’andare ‘dentro’ senza palla: con le punte che arretravano o aggiravano, in numerose occasioni è stato Gosens a occupare anche con una certa pericolosità la zona centrale.

Per il resto abbiamo visto il solito atteggiamento tattico dell’Inter, con i braccetti che si sganciavano spesso (ma sempre sostenuti da opportune marcature preventive), con Brozo a tutto campo e le mezze ali pure pronte a inserirsi per fare densità in area o per concludere da fuori.

Abbiamo avuto il tempo di ragionare (cosa che per esempio non era accaduta contro il Torino) e siamo stati padroni del match, anche se alla fine il bottino non è stato esaltante: solo 1-0 fino al momento dell’espulsione di un loro giocatore, poi il secondo gol in contropiede contro una squadra scoperta e in più tre sole vere occasioni costruite nonostante il dominio:

  • 43’: gran tiro di Dzeko da fuori, con ottimo intervento del portiere Stanek e Mkhitaryan che non riesce a finalizzare sulla ribattuta.
  • 3’ del st: perfetto cross di Bastoni per Dzeko e altra grande respinta del portiere, con Skriniar che si vede murare la ribattuta ravvicinata
  • 5’ del st: ancora con un bel destro di Dzeko da fuori ottimamente deviato da Stanek.

Insomma sembra esserci la conferma di una maggior difficoltà a trovare la via della rete rispetto alla scorsa stagione, anche se è sperabile che con il rientro di Lautaro e soprattutto di Romelu (auspicabilmente in una condizione atletica migliore) la situazione possa migliorare.

Purtroppo con tutti i suoi limiti abbiamo perso Sanchez, l’unico attaccante che sapeva dribblare e inventare (come sarebbe servito un Dybala a costo zero…) nonché l’unico capace di saltare l’uomo in progressione, se non in dribbling, cioè Perisic.

Adesso andiamo a Udine, contro la squadra rivelazione e probabilmente la più in forma del campionato.

Loro saranno riposati e noi, nonostante il turn over dovremo scontare la fatica infrasettimanale, per fortuna dopo una partita abbastanza gestita.

La prestazione di Plzen, con i progressi che sembrano essere emersi, a Udine non basterà. Servirà un nuovo importante miglioramento.

Le pagelle

Questa volta riporterò due tipi di pagelle: la mia, redatta con le consuete valutazioni soggettive e una più curiosa, che ho trovato in rete, su un sito che non conoscevo e che credo si occupi solo di gare  di CL.

La riporto per curiosità, perché non la ritengo molto attendibile: pretende di essere oggettiva e valuta l’affidabilità della prestazione sulla base di soli dati inconfutabili: gol fatti o evitati, assist, passaggi chiave palle prese di testa, contrasti vinti, percentuale di passaggi riusciti riusciti

Onana: una giornata quasi di riposo, ma nell’unica volta in cui viene impegnato si dimostra attento e reattivo. Buono con i piedi perché ha sbagliato solo un paio di rilanci lunghi.

6.5

Skrinar: prestazione confortante. Tra l’altro nella sua zona agiva spesso l’unico attaccante avversario dotato di un po’ di verve, ma lui blocca tutti inesorabilmente. Avrebbe anche una palla gol, su respinta del portiere, ma gli viene murata.

6.5

Acerbi: inserito a sorpresa da Inzaghi per far respirare il ‘fragile’ de Vrji e soprattutto per marcare il loro centravanti …cestista, dirige la difesa con autorità e sicurezza, senza sbagliare un intervento e provando anche qualche sortita palla al piede.

7

Bastoni: buona prestazione, impreziosita dall’assist per il colpo di testa di Dzeko. Senza strafare, chiude sempre con sicurezza e prova a spingere, prendendo il posto di Gosens quando il belga si accentra.

6.5

dal 20 st D’Ambrosio: senza infamia e senza lode, però sai che quando ne hai bisogno puoi contare su di lui, anche se non è il Maradona dei difensori.

6

Dumfries: malino domenica contro il Torino, straripante contro i cechi, a dimostrazione, probabilmente che anche il livello dell’avversario un po’ conta. Segna il gol della sicurezza dopo una volata straripante e ne sbaglia uno possibile, di testa.

7.5

Barella: ancora lontano dalla sua forma migliore. Fa il compitino in mezzo al campo, contrasta e corre, ma non riesce a fornire quel surplus qualitativo che è indispensabile e che ci si aspetta da lui.

6

dal 28’ st Calha: entra e fa la sua parte con diligenza. Anche per lui , se giocherà dall’inizio, Udine sarà un test ben più impegnativo.

6

Brozovic: senza dover subire una marcatura asfissiante il croato corre per il campo, tampona, copre e soprattutto costruisce in continuità, anche con buone idee.

7

dal 39’ st Asllani:

sv

Mikhitaryan: discreta prestazione. Sarebbe buona se non avesse sbagliato la misura di un paio di facili passaggi che potevano mettere un nostro uomo in porta. Elemento che sa come comportarsi nelle partite internazionali. Sembra in crescita.

6+

dal 28’ st Gagliardini: dà il suo contributo che non può essere che quantitativo. Non piace ai tifosi, nemmeno a me… ma gli allenatori stranamente lo preferiscono spesso a idoli celebrati o a promesse di campioncini.

6

Gosens: a me è piaciuto moltissimo, soprattutto rispetto alle prestazioni precedenti. Inzaghi gli chiede di andare a centro area avversaria senza palla e lui questo lo sa fare, rendendosi pericoloso. Nello stesso tempo non crea mai buchi in difesa per i suoi meriti e per la tempestività dei movimenti compensatori dei compagni di reparto.

7

Dzeko: che sia un grandissimo campione non lo si scopre oggi. Purtroppo non riesce più a sfondare centralmente ma con la sua straordinaria intelligenza sa comunque rendersi utile alla squadra, basta costruirgli attorno i meccanismi giusti. In fase realizzativa resta pericoloso quando si presenta in area di sorpresa o sulle palle alte.

7.5

Correa: ho letto giudizi altalenanti sul suo conto. Del resto Inzaghi che qualcosa capisce …più di me, ne aveva parlato bene anche dopo la gara contro il Toro. Continua a essere il tipo di attaccante (eufemismo) che a me non piace. Ma forza Correa!

6

dal 28’ st Martinez: pochi minuti sono sufficienti per farlo andare pericolosamente alla conclusione. Speriamo che abbia tenuto le sue …munizioni da parte per Udine.

6+

All. Inzaghi: non so in altre occasioni, ma col Plzen non ha proprio nulla da rimproverarsi. Fa molto turn over e porta a casa la partita in tranquillità, risparmiando giocatori preziosi. Contro l’ostracismo di molti tifosi lancia subito nella mischia Acerbi, che si rivela uno dei migliori. Aspettiamo qualche altra partita per valutarne l’operato.

6.5

Ed ecco ora le pagelle di affidabilità (riporto solo la percentuale della stessa).

Ci sono delle sorprese, ma sono comprensibili perché per esempio un assist (è il caso di Correa) viene a pesare molto più di una prestazione globale di sostanza, ma meno risolutiva.

  • Dzeko: 8.56
  • Dumfries: 7,98
  • Brozovic: 7,60
  • Acerbi: 7.50
  • Correa: 7.40
  • Skriniar: 7.37
  • Mkhitaryan: 7,28
  • Gosens: 7, 19
  • Onana:  6,96
  • Bastoni: 6,93
  • D’Ambrosio: 6,60
  • Barella: 6,57
  • Calhanoglu: 6,21
  • Lautaro: 6,16
  • Gagliardini: 6,04
  • Asllani: 6,01

Ripeto, è una statistica curiosa ma interessante. E’ evidente comunque che non risulti nulla più che indicativa. Se per esempio sul cross di Bastoni Dzeko avesse segnato, Bastoni avrebbe un punteggio molto più alto.

Ma Bastoni non può …aver colpa se Dzeko non ha segnato o se il portiere ha fatto una grande parata.

Luciano Da Vite

130 pensieri riguardo “Segnali moderatamente positivi: Viktoria Plzen – Inter 0-2

  1. Mi consola prestazione di Gosens.
    Non è il Perisic dello scorso anno ma se riprende confidenza e condizione ci consente di essere più pericolosi davanti con i suoi tagli.
    Per me bisogna insistere come si fece con Dumfries lo scorso anno dopo un inizio difficile.
    Il ritmo è stato ancora molto blando. Sufficiente per Plzen e risparmiare energie.
    Ora vedremo se abbiamo carburato: ormai ci sono 8 partite alle spalle, condizione dovrebbe salire di tono. Ammesso sia quello il problema

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  2. Acerbi ha fatto capire la differenza fra un giocatore professionista e un primavera

    spero tutto il bene per Fontanarosa ma visto che fa fatica in primavera non vedo come (ora) possa aiutare la prima squadra

    a veder lo stato di forma dei 2 attaccanti contro l’udinese proverei Mikhitaryan dietro a Lautaro anche per aiutare il centrocampo.

    ps : curioso di vedere come sarebbe andata con il var nel 98, 02 come sarebbe cambiata la nostra storia. vincere aiuta a vincere

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    1. Su Acerbi concordo si spera possa recuperare i 90 minuti…
      Fontanarosa: non ha la forza e il phisique du role a mio avviso per diventare un professionista da prime categorie. In passato ragazzi mooolto più forti atleticamente e con successo importante anche in primavera non c’è l’hanno fatta. Penso ad esempio a Sciacca e Della Giovanna di cui si parlava addirittura in ottica prima squadra ….addirittura Filippo Sgarbi, riserva di Della Giovanna ha fatto più carriera di lui ed è in serie B (a dire il vero anche il piu promettente del ruolo, lo juventino Romagna è letteralmente crollato non mantenendo le attese). Difficile fare previsioni….ma se manca il primo presupposto, la crescita atletica e muscolare, ci sono pochi margini per superare anche solo il border del professionismo.

      Aneddoto comico: leggere nickname di tifosi inviperiti – nonostante anni di vittorie- come “al posto di allegri ci vado io” da l’idea che dal tifo esasperato non si salva nessuno. Eppure a parte un anno di anonimato gli ha fatto vincere quasi tutto…ottenendo sempre risultati superiori alle attese

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  3. con tutto il rispetto ma può essere che Esposito è un mini-balotelli con il 10% del suo talento??

    che tristezza veder buttare via così il talento . speriamo bene è ancora giovanissimo (anche se questo forse è ancor più grave)

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  4. Per la prima volta sono d’accordo su una considerazione di Sergio.

    Per i giovanilisti: siamo sicuri che con un giovinetto al posto di Giroud (e Ibra) il Milan avrebbe vinto il campionato? Sicuri che un giovane interessante, del costo di 6-5 milioni quanti ne costa Dzeko di ingaggio, avrebbe segnato i gol importanti di Dzeko nelle ultime due stagioni, con in più gli assist e il lavoro utile?

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    1. Dipende dal giovane. Beto, pagato 7 mn, certamente.
      Pina li ha fatti ad Empoli, probabile li avesse fatti anche da noi che abbiamo avuto record di tiri in porta.
      E, soprattutto, società avrebbe ora un probabile asset.
      Il Bilan non so, ma Giroud e Ibra hanno messo insieme numeri modesti. I loro alfieri sono stati Maignan e Leao, penso non ci siano dubbi.
      Mia opinione. Sono contento che il giovane Benfica (editoriale di martedì su tmw spiega bene progetto) abbia annichilito l’esperta gobba guidata dell’esperto Allegri.
      Io, se non ho possibilità di spesa, preferisco rischiare che accettare il declino.

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    1. Beto è un 1998, Pina 1999.
      Il costo è di transfmarket.
      Detto questo se Dzeko ci fa vincere viva Dzeko. Per ora non è successo.
      Non ho capito se è punto di forza o di debolezza.
      Io considero parabola giocatori: se in crescita ho valore tecnico e finanziario in aumento, in caso contrario in calo.
      Questione è di scelte.

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  5. PIccola provocazione con simpatia a Sergio: ok che siamo solo all’inizio del campionato, ma il fantastico mercato della juve che le avrebbe garantito l’inizio di una serie infinita di scudetti fino alla fine del calcio lo consideri ancora tale? ;)

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  6. Simone Pafundi non verrà all’Inter, temo. E’ un sedicenne che ha già esordito in serie a trequartista sublime ma di statura… maradoniana.
    Ecco, io sono per la politica dei giovani in questo senso: quando un quindicenne/sedicenne mostra potenzialità enormi, va preso finché non costa un botto. Prendi solo 2-3 giocatori all’anno, ma davvero possibili futuri crack. Quelli che completano la rosa e poi giocheranno forse in serie d li lasci dove sono e fai con i tuoi che in D ci arriveranno comunque.
    Invece per la prima squadra servono giocatori veri, non promesse (perché se fossero vere promesse costerebbero comunque 40 milioni che non hai)

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    1. Può darsi tu abbia ragione Luciano.
      Però io vedo Beto 23 enne preso a 7 mn, il georgiano del Napoli a 10, Udogie preso da udinese a 3, ecc.
      Gente che ci sta benissimo in A, campionato, precisiamo, di livello modesto in Europa: basta vedere match europei delle nostre squadre.
      E vorrei questa politica, lo ripeto a scanso di equivoci, per completare undici nostro che è molto forte. Noi siamo/eravamo nella condizione di avere titolari ben definiti per cui i giovani e/o meno noti non devono essere buttati nell’arena per fare subito la differenza. Come cambi si è scelto invece di fare all in su gente matura (stipendi elevati, rendimento calante, zero valore mercato) . Vinco 3 scudetti? Scelta ottima. Ne vinco solo uno (sgrat)? Scelta per me sbagliata: tecnicamente e finanziariamente (ammortamento nnuo e stipendio Beto, per dire, non fanno stipendio Dzeko, e poi ho asset rivendibile).
      Con giovani non intendo solo 19enni ma gente anche un po più grandicella che, per vari motivi, è rimasta un po defilata ma dal rapporto rendimento/costo favorevole (un esempio malinovsky).
      Ovvio che tutti vorremmo disponibilità per comprare Halland e farlo giocare con Lula ma occorre prendere atto della nostra nuova situazione e ragionare di conseguenza fino a che le cose, speriamo presto, cambieranno.
      Cmq è stata fatta questa scelta perché ritenuta la migliore: speriamo i n ostri dirigenti abbiano ragione.

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  7. Carlofarm il tuo ottimismo è l’altra faccia della medaglia del negativismo del sottoscritto: rischiamo di non essere ugualmente obiettivi.
    Aspetterei prima di dare per morta la giuve, in primis perché Allegri ha sempre ottimizzato il materiale a disposizione evidentemente. Hanno corso sicuramente dei rischi con alcuni giocatori (pogba e dybala) devono inserire tutti i nuovi arrivati a fine mercato e verificare l’eventuale esplosione di giovani di valore (miretti e fagioli). È vero che hanno preso gratuitamente un giocatore molto piu forte e funzionale di morata (milik che a quelle condizioni glielo abbiamo concesso noi pagando sanchez per andare con successo a marsiglia: si poteva sfruttare l’occasione?).
    È vero che l’ambiente è incomprensibilmente ostile ad allegri ed è vero che il benfica sembrava per larghi tratti l’Argentina che ci ha massacrato mesi fa. Però aspetterei qualche mese, il recupero dei tanti infortuni e l’inserimento dei nuovi prima di giudicare. Resto dell’idea che i kostic i paredes e i milik sono tutti giocatori che avrei preso al posto di bellanova, chalanoglu e soprattutto correa (se non sanchez) .
    Se falliscono in champions e la conseguente situazione sportiva economica fa implodere la continassa mi sentirei molto piu tranquillo. In altre parole la compromissione della stagione bianconera passa dell’esonero di allegri a mio parere, non dal valore della squadra in sé. Juve Milan Napoli e Roma hanno squadre molto più forti dello scorso anno, semplicemente al momento Milan e Napoli (mercato assai sorprendente)stanno ingranando la marcia prima perché hanno più equilibrio.
    Vedremo…l’ambiente nel bene e nel male potrà fare la differenza…su questo spalletti pioli e inzaghi non hanno il carisma di allegri e mourinho

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  8. Su Pafundi: sicuramente con la situazione attuale del club è finanziariamente fuori portata. D’altra parte la stessa dichiarazione dell’agente di Udogie ha fatto chiarezza a riguardo, parlando della trattativa non portata avanti per il suo assistito

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  9. A me sembra che gli investimenti sui giovani li abbiamo anche fatti…Aslani, Bellanova ma pure Di Marco…..il calcio non è matematica, prendo Udogie, Beto e il Georgiano e magari mi ritrovo i nuovi Joao Mario e Gabigol…pagati un botto tra l’altro per andare sul sicuro!
    Se non hai soldi vai a prendere giocatori esperti che completino la rosa e che siano affidabili….io vedo che adesso stiamo giocando meglio e che i giocatori stanno ritrovando forma e sincronismi.
    La Juventus tornerà a fare punti, la Roma ha Mou, il Napoli ha entusiasmo e il Milan è solido…ma noi siamo li a due punti, e stiamo superando il nostro momento di crisi….non possiamo lasciare che di volta in volta a seconda del risultato ci lasciamo deprimere (o esaltare), sono tre anni che questi ragazzi lottano per il titolo!

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  10. Siriano, bisogna valutare caso per caso. Ad esempio rispetto agli investimenti fatti ad esempio 3 anni fa, si sono per forza di cose prese non prime scelte nei diversi ruoli ma in alcuni casi addirittura terze. Ad esempio per prendere asslani secondi gli addetti autentica promessa, nel ruolo forse uno dei futuribili migliori, si sono lasciate andare prime scelte in altri ruoli come udogie e cambiaso ripiegando infine su bellanova. Questo vale per altri ruoli e ha portato a sanguinose rinunce (bremer, dybala e lo stesso sanchez). Quando parlo di terze scelte non mi riferisco alle mie ma alle scelte di addetti ai lavori: chiaramente possono sbagliare anche loro ma se hanno portato avanti inizialmente tutta una serie di operazioni (in attesa delle previste e non avvenute cessioni dei big) qualcosa vorrà dire. Poi ,ho già ribadito, bisogna anche investire per ripianare i deficit attraverso la valorizzazione di profili in rampa di lancio. Però, anche per essere l’Udinese della situazione bisogna investire (scout, formazione e periodi di apprendistato), e tutto questo non rientra nei programmi della proprietà..
    La squadra a mio parere, proprio in virtù del grande rafforzamento delle avversarie, ha meno da biasimarsi e responsabilizzarsi al di la delle proprie responsabilità. Una volta recuperata la migliore condizione psicofisica, sicuramente deve lottare giorno per giorno, perché passare dal 2 al 5 posto ci vuole davvero poco. Soprattutto quest’anno!

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    1. P.s. il georgiano era un giocatore già con cervello fisico e qualità fuori dalla media. Come dici tu, l’adattamento può riservare brutte sorprese…ma su 4-5 investimenti con la competenza riesci ad arrivare almeno a 2/3 che esprimono potenziale importante. Come insegnano Milan e Napoli (e io inserirei anche atalanta che lo scorso anno pago poco koopmeiners)

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      1. Dimenticavo. L’esempio in positivo di investimenti a cui alludevo potrebbe essere proprio Satriano, probabilmente destinato a fruttare una nuova indispensabile plusvalenza. Ecco, mancano anche questi tipi di investimenti

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  11. Mancano SOLO questi tipi di investimenti: su grandi talenti, in tutto il mondo, di età inferiore a 17 anni. Investimenti futuribili davvero. la prima squadra è forte e, non avendo soldi da spendere deve completarsi con giocatori veri, fatti, pronti per aiutarci a vincere. Poi si può sbagliare, sanguinosamente, sia su un giovane sia su un vecchio (barbosa, Joamario, Lazaro ecc). Forse perché sono troppo vecchio,, ma non so che farmene di un programma per il 2025-27 che potrebbe comunque fallire

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  12. Sergio io penso che gli acquisti di De Maria e Pogba non siano state scelte intelligenti. Pogba già non era più il Pogba di un tempo e De Maria non ha l’età per reggere un campionato spezzato a metà da un mondiale che per lui è sicuramente più importante della juve. Aldilà dei suoi acciacchi certamente si programma per arrivare in condizione in Quatar, non è detto che ci riesca, ma dopo ne risentirà, il mondiale succhia moltissime energie. Fagioli e Miretti sono discreti giocatori. Bremer pagato troppo per non lasciarlo all’Inter. Non so, secondo me non sono politiche intelligenti.
    Nemmeno l’Inter ha a mio avviso fatto politiche intelligenti. Per me non si rischia su un giocatore com Gosens, giocando letteralmente d’azzardo, quando si hanno pochi soldi in cassa. Non si compra un Correa solo perché piace all’allenatore, un giocatore adatto a squadre di rincalzo, non in lotta per le prime posizioni. Insomma con certi problemi finanziari mi sarei aspettato maggior accuratezza nelle scelte.
    L’unica scelta della juve che capisco è Milik, pluri-infortunato, e quindi potenzialmente ancora inespresso, ma che potrebbe infortunarsi di nuovo. Però mi sembra considerando tutto l’unica operazione intelligente,

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      1. Su una cosa sono d’accordo: stanno correndo dei rischi (di azzardo, a parte bremer) con giocatori che non sarebbero state prime scelte nelle condizioni finanziarie pre Cr7

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    1. Quoto in toto.
      Con 30 mn, con i prezzi post covid, prendere Correa è stato folle.
      Gosens è potenzialmente forte ma, di nuovo, 25 mn per un giocatore conosciuto anche da mio figlio con il difetto di essere fermo da un anno.
      Senza soldi (che poi per i due scuciti quasi 60 mn) mi sarei aspettato scelte differenti

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  13. Comunque nessuno dei due è un vecchio a fine carriera, quindi non c’entra nulla con la polemica che stiamo portando avanti. Errori negli acquisti ne fanno tutti. Se la proprietà continua a pagare profumatamente quei due incompetenti significa che complessivamente è soddisfatta del loro operato

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    1. Non è polemica, ci mancherebbe, ma visione differente.
      La nostra proprietà penso sia interessata a tutto tranne che al mercato.
      Ha posto parametri finanziari da rispettare: che poi i dirigenti lo facciano con parametri zero a stipendi alti o giovanotti dal costo medio a stipendi bassi a loro non interessa.
      Orizzonte di Suning prevede uscita dal calcio come deciso dal partito.
      Squadre come il bilan non hanno un costo annuo superiore al nostro (non dato dal solo saldi di mercato), anzi è inferiore. Che purtroppo abbiano coniugato competitività attuale e prospettica è un dato di fatto

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  14. Purtroppo sono andato a Giussano per vedere l’esordio in campionato dell’U18 contro il Verona.
    Dico purtroppo perché quello che ho visto non mi è proprio piaciuto
    Vincevamo 2-0 (Zefi, Quieto), ma popi abbiamo subito la rimonta veronese fino al 2-2 e abbiamo rischiato di perderla
    Il problema comunque non è il risultato, per quanto nel calcio…un pochino importi, ma la prestazione. A parte i due gol, entrambi frutto di una prodezza individuale, abbiamo costruito una sola altra palla gol, conclusa sopra la traversa da Ciuffo.
    Loro invece hanno ricevuto un grazioso regalo con cui hanno accorciato le distante, ma hanno preso anche due pali e il nostro portiere Tommasi ha salvato letteralmente la porta in almeno tre altre occasioni.
    In sostanza, per quel che si è visto oggi sembrerebbe che ben pochi di questi giocatori (tutti 2005 meno Tommasi, 2006) siano destinati a un futuro di un certo rilievo
    Siamo scesi in campo con un a sorta di 4312 (molto variabile, come si intuirà dalla formazione):

    Tommasi
    Aidoo Stante Alexiou Motta
    Ricordi Bovo Berembruck
    Quieto
    Diallo Zefi

    Come si vede, sulla carta la qualità non mancava: Ricordi Bere, Quieto e Zefi sotto il profilo estetico non si discutono.

    Però spesso le loro intenzioni si sono rivelate sterili e impotenti rispetto alla maggior fisicità e potenza dei veronesi, straordinari sotto questo profilo nel terzino destro, nei due centrali, nel centrocampista di destra Larsen (un 2004 davvero devastante in questa categoria e nelle due punte, Diao e Valenti (quest’ultimo non altissimo ma esplosivo).

    Certo, noi potremmo elencare i giocatori di categoria non presenti perché già in Primavera: Calligaris, Guercio, Stabile, Di maggio, Stankovic Esposito, Enoch.

    Però se questi giocatori costituiscono la squadra della categoria significa che li si ritiene affidabili e su di loro si deve basare l’annata.
    Il verona ci ha messo sotto inesorabilmente sul piano fisico e atletico ed è riuscito a rendere sterili le ipotetiche qualità dei nostri.

    Eppure eravamo riusciti ad andare in vantaggio, grazie a un bellissimo pallonetto liftato, di prima, di Zefi.

    A inizio ripresa il raddoppio grazie a una grande giocata in area di Aidoo, che serviva Quieto per la conclusione imprendibile.

    Ma il vantaggio di due reti era chiaramente ingannevole per quanto visto in campo, anche se c’è voluto un errore clamoroso dello stesso Aidou per riaprire il match.

    Il nostro terzino, assolutamente solo appoggiava di testa al portiere un facile pallone, ma lo alzava troppo e ne usciva un pallonetto imprendibile per Tommasi.

    La situazione è precipitata dopo la sostituzione (spero per validi motivi) di Bovo, forse sino a quel momento il migliore in campo.

    Bovo era un autentico frangiflutti davanti alla difesa, aveva giocato mille palloni e la sua sostituzione con Ciuffo, ma soprattutto con il conseguente spostamento del bravissimo ma fragile Ricordi davanti alla difesa, cambiava la partita e il verona cominciava a dilagare .

    Gli altri cambi, come era prevedibile non hanno aggiunto nulla alla nostra prestazione, anzi…
    E così alla fine abbiamo dovuto ringraziare il cielo di aver portato a casa un punticino.

    Pagelle

    Tommasi: almeno due uscite spettacolari sull’uomo solo. Sicuro nelle uscite alte. 7

    Aidoo, una prova senza infamie e senza lode sino al capolavoro che ha portato al secondo gol. Subito dopo, il disastro

    Stante: benissimo per un’ora quando era ben protetto (bisogna considerare che i loro attaccanti sono fortissimi), poi è andato un po’ in barca anche lui 6+

    Alexiou: ha faticato moltissimo sia contro il centravanti Diao sia contro l’esterno Valenti, quando si spostava nella sua zona. 5.5

    Motta: aveva contro il giocatore più pronto, Larsen, un fuori quota che figurerebbe benissimo in primavera: tutto sommato l’ha contenuto e nel primo tempo ha anche spinto. 6.+

    Ricordi: bel giocatorino, più si andrà avanti più faticherà se non mette chili di muscoli. 6+

    Bovo: per me il migliore dei suoi. Ottimo nel filtro alla difesa, sicuro nella transizione offensiva. Inspiegabile la sostituzione. 7

    Berembruck: buona qualità e si sapeva, ma in questa categoria sembra non fa più la differenza nello scatto prolungato. 6

    Quieto: danza con la palla al piede e segna un gol bellissimo, ma anche per lui serve un salto atletico importante se vuole avere prospettiva. 6

    Diallo: dipinto come un centravanti di sfondamento, già con alcune presenze in serie D, viene messo in difficoltà dai centrali veneti e riesce solo a mostrarsi in qualche spizzata. Speriamo che si inserisca meglio. 5.5

    Zefi: fa un gran gol, ma è sempre quello dello scorso anno: ottimo nella conduzione di palla bravissimo con la palla nei pieid, sbagli quasi tutti i( rari) appoggi, ma soprattutto non gli bastano 11 avversari per esibirsi nei suoi folli dribbling…a perdere. 5.5 (mezzo voto per il gol)

    Ingiudicabili i giocatori subentrati.

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  15. Forza Gaglia ovviamente, ma detto fra noi, senza che lui ci senta, io credo che se Inzaghi è costretto a mettere lui (prima metteva Vidal) vuol dire che abbiamo urgente bisogno di gente a centrocampo.

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  16. Beh, Udinese forte dei milioni spesi è oggettivamente fuori dalla nostra portata.
    Poi che uno faccia due cambi al 30esimo e inserisca giocatori a caso mescolando posizioni ogni 10 minuti non conta.
    Naturalmente il cc più tecnico sta sempre seduto.
    Handa che non esce mai e De vrj entrato per cosa completano frittata.
    Il nostro è in palese confusione dai. Se non lo cambiano rischiamo le prime 4 posizioni

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    1. De vrij è fuori mentalmente dalla squadra a questo punto. Forse anche per il contratto in scadenza…ma per come sta è dannoso averlo in rosa

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  17. Carlo ammettere che l’Udinese è in questo momento di ben altra categoria non è segno di pessimismo ma di obiettività. Asfaltati….ed è andata di lusso.
    Chiaramente i friulani hanno una grande fisicità ma….dubbi sulla preparazione atletica emergono a questo punto

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    1. Aggiungo anche su scelta giocatori. I friulani sono fisici per scelte precise sul mercato a prezzi stracciati.
      Fino a che continueremo a dire ma noi siamo l’Inter, non possiamo rischiare certi profili, fino a che non avremo proprietà nuova sarà un declino.
      Sui giocatori fuori mentalmente, sono ormai molti: tecnico cambia posizione ogni 10 minuti, purtroppo tipico segnale di chi ha perso la bussola. E perdere certezze è naturale conseguenza

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  18. Roberto, probabilmente il più impaurito di tutti è proprio il mister. Per ora lascerei perdere il discorso quarto posto e mi concentrerei nel capire se può servire da subito un ribaltone oppure no. In generale il problema infortuni qui non c’è, quindi meno alibi

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    1. Un mister impaurito è, purtroppo,da cambiare.
      Se il timoniere non dà la rotta e la sicurezza, la squadra va a sud.
      Ovunque è così.
      Non mi piacciono esoneri ma ormai ci sono troppi eventi che lasciano intendere uno sbraco grave

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  19. Speravamo che l’Inter non si fosse indebolita, ma abbiamo capito alla svelta che era una amorosa illusione.
    De Vrji conferma il calo iniziato già la stagione scorsa, e ulteriormente accentuatosi nel corso dell’attuale.
    La fascia sinistra è sostanzialmente nulla.
    Gagliardini è sereno e si vede, passeggia per il campo senza un particolare interesse per una zolla o l’altra, godendosi la partita come se fosse sul divano di casa con patatine e maionese, buon per lui.
    Non abbiamo centrocampisti. Evidentemente Asslani non è da Inter, a differenza di Gagliardini che era il secondo do Vidal una volta, altrimenti Inzaghi lo userebbe, se non lo usa è perchè è inadeguato. L’hanno preso certamente in prospettiva futura, tipo per farlo giocare fra 3-4 anni quando sarà maturato.
    Miki ammonito uscito alla mezz’ora una scelta geniale, Bastoni uscito alla mezz’ora ammonito un vero colpo da maestro degno di un maestro di scacchi.
    Comunque mi aspettavo una sconfitta, era logica confrontando le forze in campo, però fa maluccio lo stesso.
    Non credo all’esonero di Inzaghi per ragioni economiche, si aspetta il corso degli eventi.

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    1. Che la proprietà non voglia perderci è evidente come sono realistiche le vostre considerazioni su mister e giocatori.
      Su Asslani potresti aver ragione….però a Roma in un contesto meno complesso inzaghi ha dato spazio a giocatori talmente improponibili che sono andati via nel giro di poco tempo. Evidentemente il ragazzo non è pronto a reggere ritmi e pressioni ma può incidere anche il timore di sbagliare per cui si cautela con l’usato sicuro. Mi sembra assurdo ipotizzare un mercato dove si sono sbagliati praticamente tutti gli acquisti, sarebbe da folli e incompetenti. Proprio in virtù della situazione finanziaria

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      1. Ma sì, io non sono conoscitore di calcio, guardo le partite dell’Inter e basta, poi in estate guardo i video che girano su youtube dei giocatori in ottica Inter. Su Asslani non c’era molto, ma ho pensato che l’avessero preso perché era adatto ad essere impiegato subito al posti di Vidal e Gagliardini, così come Bellanova. Invece o Inzaghi è incompetente, oppure lo esclude perché è competente. Le opzioni sono 2, non credo di più. A logica quindi gli acquisti estivi non erano indirizzato a dare più opzioni in campo al mister.
        Se il Gagliardini di oggi, che cercava funghi in campo per il risotto serale in famiglia, è più pronto ed affidabile di Asslani, vuol dire che Asslani in quel ruolo deve essere davvero inguardabile, infatti è stato preso per sostiturie Brozovic… Oh! Che devo dirvi, i conti non mi tornano.
        Sappiamo che la squadra è più debole rispetto alla passata stagione, ma… questo è un inabissamento.
        Urge Luciano che ci dica che siamo dei distruttivi incompetenti, almeno ci ridà un po’ di fiducia! ;)

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  20. Sono certo che con Asllani e Bellanova a Udine avremmo travolto i friulani. Avrebberp trascinato la squadra, la stessa che nel primo tempo, con tutti i titolari disponibili in campo era stata messa sotto brutalmente: poi entravano quei due e la situazione si sarebbe capovolta.
    Piuttosto io ho notato una cosa: nel primo tempo siamo stati schiacciati dietro, loro ci hanno dominato e non hanno fatto un tiro in porta, contro due nostri (il gol e la gran parata del loro portiere. L’unico tiro in porta loro l’ha fatto Skriniar.
    nel secondo tempo abbiamo giocato meglio, prendendoci coraggiosamente dei rischi e attaccando come piace agli esteti (anche a me se ne ho le qualità). E lì l’abbiamo vinta. O no?

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  21. Seguo l’Inter dai tempi di Fraizzoli, e posso dire di aver imparato una cosa in tutti quest’anni….esonerare un’allenatore a stagione in corso significa mettere la parola fine a qualunque possibilità di successo in una qualsivoglia competizione (compreso il 4º posto)
    Io credo che in un contesto ragionevole, tutti quanti…società, tesserati, tifosi dovremmo fare fronte comune, cercando di stringerci in un corpo unico coeso nel tentativo di scollinare queste avversità.
    Fischiare allo stadio, sparare a zero su tutto e su tutti in rete, polemizzare sulle scelte societarie e dell’allenatore sono tanto controproducenti quanto giocare le partite in 10.
    Poi voglio dire, anch’io sono arrabbiato ma la rabbia è nemica di logica e ragione….io non credo che oggi quelli che avevamo in panca avrebbero potuto cambiare le sorti della partita e non credo che i cambi di Bastoni e Mikhi siano da considerare errori determinanti.

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  22. Comunque la mia riflessione su quei due non era tanto sul possibile impiego, ma sul fatto che Inzaghi non li consideri. Se Inzaghi capisce di calcio e preferisce Gagliardini vuol dire che quei due sono indietro, e quindi mi faccio qualche domanda sulla campagna acquisti, tutto qui

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    1. Domanda legittima.
      Io credo che ad Inzaghi manchi il coraggio di fare certe scelte.
      Un dannoso Vidal era sempre preferito a tutti. Oggi lo vediamo con gestione portieri: faccio contenti tutti.
      Purtroppo restano 3 sconfitte su sette partite, peggior ruolino da 10 anni, periodo in cui non siamo sempre stati al top, anzi.
      E più che altro resta negli occhi un gruppo confuso, vero problema.
      Poi facciamo finta di niente attribuendo tutta la colpa a Suning. Dimenticandoci che siamo partiti, a detta di tutti, per stare in alto in questa mediocre A

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  23. Io sono solo un dilettante appassionato…di Inter e di calcio capisco poco. Nel mio piccolo a Udine avrei fatto giocare Dumfries e non Bellanova e al momento delle sostituzioni quando loro ci stavano dominando atleticamente avrei fatto giocare Gagliardini e non Asllani. Che i due giovani acquisti al momento non possano essere considerati rinforzi per l’Inter mi pare evidente. In una partita messa in discesa per noi, si possono mettere, nel loro stesso interesse. Poi che ci siano in giro dei ventenni o ventiduenni già pronti è un altro discorso. E comunque giocare nell’Inter è diverso che giocare nell’Udinese, nel Cagliari o nell’Empoli. Per esempio, ho visto udogie (che è forte) sbagliare dei passaggi che se li avesse sbagliati gagliardini lo avremmo linciato

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  24. Io credo che i nostri problemi vadano molto al di là dei limiti di Inzaghi o della rosa. Questa sostanzialmente è la stessa squadra dell’anno scorso, ma ha un atteggiamento in campo radicalmente diverso.
    Penso che l’instabilità societaria stia producendo effetti sul gruppo.
    Durante la pandemia Conte fu bravo ad isolare il gruppo. L’anno scorso l’inerzia era data dalla vittoria dello scudetto, sebbene le cessioni di Hakimi e Lukaku e, più in generale, il senso di insicurezza che si respirava, avevano in qualche modo lasciato il segno.
    L’ultimo surreale mercato, con voci di cessioni di giocatori continue, a mio avviso ha minato definitivamente le certezze del gruppo.
    Poi Inzaghi non mi sembra abbia la statura e la personalità per fare da scudo, nemmeno Marotta ci riesce più di tanto.
    Ieri penso sia emerso lo stato confusionale in cui versano giocatori e allenatore. Il cambio Acerbi De Vrij è incomprensibile per me. E il continuo spostamento di alcuni giocatori, in questo contesto di fragilità, non aiuta.
    Ieri, ad esempio, Skriniar ha iniziato a destra, poi si è spostato al centro e ha finito a sinistra.
    Questo di sicuro non aiuta.

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    1. Questa mancanza di personalità da noi è sempre stata sinonimo di guai.
      Per un motivo o per l’altro non abbiamo mai avuto società strutturata – prima umori di Moratti con manager discutibili, ora proprietà che vuole andarsene – per cui tecnici hanno ruolo più importante che altrove.
      Inzaghi purtroppo sta mostrando tutti i suoi limiti

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  25. Morale della favola: aspettiamo che Suning venda, ma i giocatori in campo dovrebbero mostrare più professionalità, correre come furie e non pascolare perchè non vogliono Inzaghi, tanto Inzaghi resta perché non ci sono soldi per sostituirlo.
    Inoltre Inzaghi ha dimostrato di lavorare sodo e di essere un professionista molto serio. Poi sono d’accordo che non è da Inter. Probabilmente nemmeno il suo staff lo è. Noi venivamo dallo staff di Conte.
    Voglio dire fino alla sostituzione di Bastoni Inzaghi aveva mostrato tutti i suoi liiti ma anche la sua serietà, senza mai dire una parola fuori posto con la stampa. I giocatori possono anche non condividere il suo operato, ma hanno il dovere di rispettare il loro ruolo di giocatori che sputano il sangue per la squadra.
    Poi non so se sono stanchi o depressi o cosa, ma un giocatore da Inter deve avere la personalità e il fisico per fare molto più di quello che stanno facendo i giocatori in campo. Va bene, la società è allo sfascio tutto quello che volete, ma se sei un professionista serio ti comporti seriamente, rispetti il contratto con tutti i soldi che prendi in faccia a chi fa la fame e certa conforto per un momento seguendo la sua squadra del cuore.

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    1. Poi la sostituzione di Bastoni secondo me nolto poco intelligente se vuoi amministrare le relazioni con la tua squadra… Li si è giocato tutto per me.

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  26. Tornando alle giovanili , ieri l’U17 ha vinto 5-3 in trasferta contro il Como.
    Dopo 3 partite siamo primi a punteggio pieno, con 2 punti sulla seconda e ben sei sul Milan.
    In tre partite abbiamo segnato 16 gol, quasi il doppio di tutte le altre.
    probabilmente non abbiamo ancora incontrato le migliori, ma l’inizio fa bene sperare.
    Tutto questo sebbene anche in questa categoria si continui ad applicare un turnover molto robusto
    Ieri sono andati in gol Spinaccé, Tigani Pinotti (2) e il mio pupillo Mosconi.
    Da notare che Pinotti (capocannoniera con 4 gol) è un 2007 e sono molto curioso di vederlo all’opera (spero domenica in casa contro il Monza), mentre Mosconi (se non sbaglio con 3 gol all’attivo, ieri è entrato solo nel secondo tempo).
    Ho molta voglia di rivedere anche lui, soprattutto se come spero ha messo centimetri (il padre è molto alto e robusto) perché la tecnica e il fiuto del gol non si discutono

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  27. ma vi aspettavate questa “esplosione di Fabbian?

    contro l’udinese abbiamo approcciato malissimo. nonostante tutto una magia di barella ha aiutato ad andare in vantaggio.
    ormai è palese che non sappiamo gestire le partite. come la scorsa stagione per vincere dobbiamo dare sempre il 110 % ma se c’è da difendere il fortino e “spegnere” la partita non siamo capaci.
    sono combattuto sulle sostituzioni. i falli giusti da ammonizione vengono perchè son stati travolti dagli avversari . approccio totalmente sbagliato e scollegati con la partita. ne avrei cambiati 9 di giocatori io.

    concordo con i commentatori. nel secondo tempo sembrava stessimo andando meglio ma Inzaghi toglie Dzeko ( che stava facendo abbastanza bene ) per correa che fa il correa..
    il cambio acerbi (probabilmente migliore in campo) – devrij è incommentabile veramente no sense .
    gli ultimi minuti avrei fatto il cambio o Asllani per Gagliardini (non ha toccato palla) o magari Gosens \ o bellanova.. per dare un pò di corsa
    i cambi sembrano “concordati” prima della partita e fatti in base naturalmente alle ammonizioni. non tengono conto del risultato o dell andamento della gara. ormai è sempre solo ruolo su ruolo. il che mi pare un grosso limite

    cmq siamo gli stessi della scorsa stagione MA non si aiutano più sembra che ognuno pensa a se stesso e voglia risolvere la partita da solo. ci son state un paio di azioni \ situazioni dove bastava passarla semplice invece di cercare la giocata
    (dumfries che non passa a barella ma sparacchia al parcheggio, correa che in area non serve lautaro)
    se la mente non c’è non ci siamo neanche fisicamente . i giocatori non riescono ad accelerare e siamo molto lenti con pochissima cattiveria. ( visto il milan ieri azzannavano ogni palla \ caviglia) mi è proprio sembrato di vedere un altro sport. può cambiare la situazione con un altro Mr ?? no di certo.. che fare ??? bella domanda preghiamo per il ritorno di Lukaku, speriamo che entrino in condizione (prima del mondiale) e cerchiamo di dare sicurezza almeno alla difesa. sta sconfitta fa malissimo

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    1. Concordo e aggiungo una cosa: in telecronaca giustamente Pasqual sottolineava le imprecisioni tecniche dei nostri. Giocate anche semplici sbagliate per errori di misura.
      C’è stata una ripartenza, nel primo tempo, in cui Brozovic invece di servire subito Barella che si era sovrapposto con l’Udinese sbilanciatissima, fa due/tre tocchi, perde il tempo della giocata, contrastato nel frattempo dagli avversari, per poi sbagliare la misura del passaggio.
      Sono giocate che queste che l’anno scorso Brozovic non sbagliava.

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  28. Io non capisco perche’ quando Inzaghi faceva girare la squadra alla grande (l’anno scorso per 1 mese ? 2 ?) era il non plus ultra degli allenatori ed ora, che la squadra passeggia, i giocatori hanno la camomilla negli occhi, non si vede uno straccio di schema, se non palla indietro, allora e’ colpa della societa’, del preparatore atletico, del magazziniere.
    Ho capito che non possiamo mandarlo via, pero’ penso che dire che il maggior indiziato di quello che vediamo ad ogni partita sia lui, e’ doveroso. Altra cosa sarebbe se la squadra girasse, ma, a causa degli evidenti limiti dei giocatori, piu’ di quello non puoi fare …
    Inzaghi deve sapere che lui per primo deve porre rimedio a quello che sta succedendo. E si consideri fortunato che nel mondo c’e’ gente che ha problemi ben piu’ grossi …

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  29. Non concordo quasi con nessuno.
    Siamo in un momento pessimo e speriamo che sia un momento, ma sulle cause, non ho certezze. tranne una: con Asllani per Gaglia e Bellanova per Dumfries o Darmina non sarebbe cambiato assolutamente nulla.
    Loro ci erano superiori negli uno contro uno, per fisicità, per gamba, per accelerazione, sulle seconde palle. Il perché di questo non lo so, ma se davvero è colpa del mister basta sostituirlo e torniamo competitivi.
    Quando incontri una squadra più forte devi capirlo e non concederle nulla. Infatti, lo ripeto, nel primo tempo quando siamo stati tutti dietro la palla e tutti coprivano aiutandosi, noi abbiamo fatto un gol, più una bellissima azione conclusa con una grande parata del loro protiere. Loro non hanno fatto (letteralmente: sono le statistiche ufficiali) neppure un tiro in porta. Il loro gol è venuto da un bel colpo di testa di Skriniar sul quale handa ovviamente non poteva farci nulla.
    Poi neppure una parata. Nel secondo tempo ci siamo allungati per attaccare (i difensori non ne avevano per accorciare e tenere la squadra in pochi metri. Di qui la ratio delle sostituzioni. Anche eprché cc di grande qualità e fisicità, capaci di farci svoltare non ne avevamo e come attaccanti, dire che è stato costretto e mettere Correa è tutto
    Io non credo ai giocatori che giocano contro o svogliati penso invece che alcuni siano stati sopravvalutati perché Conte è riuscito a far dare loro il 110% e li ha molto usurati e già lo scorso anno si vedeva che avevamo troppe pause, in una stessa partita e nelle nefaste sette partite sette punti.
    Poi dominavamo la fascia sinistra, ora abbiamo onesti mestieranti e a destra pure avevamo avuto di meglio.
    Non sono mai stato inzaghiano, il mister ha sicuramente delle colpe, ma…magari fosse solo colpa sua, con un bel cambio ci rimetteremmo in carreggiata. Forse qualcuno ricorderà la disputa piuttosto accesa con un amico, perché sostenevo che non potevamo vincere lo scudo. Avrei voluto aver torto. ma vedevo già il declino chiaro che in questa stagione sembra molto accentuato. Poi potevamo anche vincerlo, ma era evidente che non eravamo più la squadra più forte.
    Quest’anno non sono per nulla certo che la nostra squadra arriverà nelle quattro. Spero sempre di sbagliare e che si riprendano.

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    1. Giusto ciò che dici.
      Però a maggior ragione si è trattato di un altro errore del tecnico: incapace di leggere partita (non sarebbe la prima volta) e di vedere la nostra inferiorità, ci espone a pericoli che paradossalmente avevamo di fortuna scampato, salvo capitolare su calcio da fermo grazie a De Vrj inserito non si sa perché.
      Inzaghi si sta dimostrando il classico tecnico medio che può fare benino in contesti modesti, alternando scalpi importanti nel classico mese di up atletico che hanno quasi tutte le squadre.
      Ma su costanza e continuità, dove gestione e motivazione del gruppo fanno la differenza, sta confermando purtroppo i noti limiti.
      Ora sembra anche in confusione a causa degli scarsi risultati. E se il manico è confuso, le squadre di calcio vanno a rotoli

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    2. per me gli ultimi 10 min puoi anche sparagliare le carte. per quello magari un giocatore con più “classe” come Asllani poteva servire o uno con gamba poteva più facilmente ribaltare l’azione . ma appunto gli ultimi 10.

      sinceramente mi son cadute le braccia a vedere quelle sostituzioni “piatte”

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  30. Sono convinto che questa idea a molti interisti non piacerà, ma io sono convinto che sia iniziato irrimediabilmente il declino di questo gruppo. declino che non sarà, spero, rovinoso e tutto d’un colpo, ma progressivo.
    Credo che questo gruppo abbia già dato il meglio di sé e avrebbe bisogno di venir integrato con qualche campione, non con qualche anziano sul viale del tramonto o su giovani del futuro improbabile . Purtroppo i grandi campioni costano e i giovani veramente forti altrettanto (Barella, a suo tempo 40 milioni, Tonali idem, Vlahovic 80, ecc).
    Certo si può azzeccare il colpo come hanno fatto Milan e Napoli, ma è una strada ardua e rischiosa.
    Noi i campioni non possiamo neppure sostituirli, perché se parte uno i soldi che arrivano devono andare a ripianare il deficit.
    La situazione internazionale, carica di tensioni fra est e ovest non fa presagire nulla di buono per una proprietà cinese e non penso che si risolleveranno, nel senso di avere i soldi e venir autorizzati a investirli nell’Inter.
    L’unica speranza è una cessione abbastanza rapida a un gruppo che non abbia problemi di investimenti.
    Nel frattempo dovremmo tutti cercare di appoggiare, aldilà dei risultati, squadra management, allenatore e proprietà, perché le divisioni portano allo sfascio e un conto è l’appeal verso possibili compratori di una squadra in CL un altro lo sarebbe rilevare una squadra fuori dall’Europa che conta.
    Da parte mia metto da parte gusti e pregiudizi e sosterrò (per quel poco che conta un singolo) tutti, proprio tutti quelli che lavorano per l’Inter. Persino Correa, che per me è quello che Handa e gagliardini sono per molti

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    1. Strada difficile indubbiamente ma il momento è questo.
      Ricordo che il Milan lascia andare Donnarumma e prende non Courtois ma Maignan (forte qui, ma meno noto), chala e kessie sostituiti con ragazzi giovani (Tonali pagato 16,9 mn, da transfmarket).
      E ha vinto.
      Il nostro gruppo può essere in calo, ma arrivare nei primi 4 posti, in questa serie A, è un obbligo

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        1. Io riporto ciò che trovo in fonti spesso usate per questi scopi.
          Se poi ipotizziamo sia costato 70 mn non so che dire.
          Magari Dalbert non lo hanno pagato oltre 20 mn ma ci è stati regalato.
          Ognuno può dire la sua

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  31. “Sono arrivati giocatori che costano poco, come Asllani e Bellanova. Non giocano? Non è colpa della dirigenza. Kim per esempio piaceva ad Ausilio, ma 20 milioni l’Inter non li aveva”. (Biasin)
    Questo dovrebbe far giustizia delle tesi per cui il nostro scouting (migliorabile sicuramente) è incapace di scovare i giovani a poco prezzo. 20 milioni per noi non sono…poco prezzo

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    1. sicuro penso male io ma noi eravamo su Bremer da mesi con costo maggiore di Kim..
      non mi pare fosse o bremer o kim (poi magari i giornali non lo sapevano) e si faceva il blitz

      quello che leggevo io era bremer e\o milenkovic. stop
      guardacaso ora arrivano tutte le notizie all inter piaceva tizio e caio … ho letto anche che è stato Inzaghi a volere gosens..
      sembra ci sia una sorta di scaricabarile per quelli voluti ma che non stanno funzionando e quelli che non si è potuto prendere per colpa della società

      ognuno pensa a se stesso
      vediamo alle prime partite li ho visti concentrati e determinati ora la sensazione è quella che dici tu.. speriamo che basti entrare in forma per cambiare l’inerzia

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    2. Senza Vidal e Sanchez li avremmo avuti.
      Biasin come quasi tutti i giornalisti si diverte a calcolare il saldo di mercato senza considerare costo squadra, dato da ammortamenti ma soprattutto stipendi. Sono questi he mangiano 80/90% fatturato: qualsiasi società non calcistica fallirebbe.
      Altre squadre cedono e reinvestino forti di una base di stipendi più bassa.
      Però devi trovare kim o il georgiano che, sommando rata ammortamento e stipendio, costano annualmente come o meno di Dzeko. Se tu ci si limita sempre a chi ha già dimostrato in Italia, ovvio che non ce la si fa.

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  32. segnalo un articolo molto interessante su ultimouomo.com
    un “analisi” su Simone Inzaghi
    condivido molto l’articolo.. sostituzioni “pre-meditate” non in base all andamento della partita ma sembrano decise prima a tavolino.

    ricordo molto bene il milan-lazio del 2020
    la lazio riesce a pareggiare e lui toglie Sms e Immobile per Akpa Akpro e Pereira. da lì la lazio non vede più palla e naturalmente alla fine perde.

    per me le sostituzioni sono fondamentali. Allegri è (era?) il maestro in questo campo. saper leggere le partite. una partita emblematica fu spurs – juve. sul risultato 1-0 Allegri (per un profano come me) incredibilmente mette 2 terzini (lich e asamoah per matuidi e benatia) e la ribalta come nulla fosse.
    noi nulla ruolo su ruolo con caratteristiche diverse ma alla fine la solfa è la stessa . speravo con lecce che qualcosa fosse cambiato (poi andata di fortuna ma in campo abbiamo vinto con 4 attaccanti )( leggo tra l’altro brozovic giallo 55 esce al 57, darmian giallo al 63 esce al 67)

    l’analisi dei gialli è interessante. con che stato giocano i calciatori sapendo che con un cartellino verranno quasi sicuramente sostituiti ?

    con questo non dico che è da cambiare però ha limiti evidenti dopo una stagione

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    1. Molto chiaro.
      Conferma statisticamente impressione di essere scilmente leggibile che molti di noi qui hanno evidenziato

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  33. L’inter trattava Bremer e Milenkovic offrendo 30 (ricordare il presidente del Toro dire: c’è qualcosa che non mi torna, brozovic vele 70 e bremer 30? Lì ho capito che non l’avremmo preso) e 15 se avesse ceduto shkriniar a 70, guadagnandoci 25 milioni. Rimasto SKRINIAR non potevamo spendere 20 milioni per un centrale di riserva. La cosa è tanto evidente che mi stupisco ci sia …chi si stupisce. Senza cedere un big non potevamo prendere due giovani purché costassero massimo 20 milioni in due, pagabili per più anni. Come è stato

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  34. Ricordo però ance Juve-bayern sul 2-0, fuori Morata che fino a quel momento aveva letteralmente terrorizzato la difesa del Bayern. La juve scompare dal campo, come felicemente ricordiamo con tanto piacere è poi finita 2-4.

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  35. Comunque i miei post avevano un senso solo perché erano un po’ una voce fuori da coro.
    Intendiamoci, quello che ho scritto è sempre stato rigorosamente il mio convincimento, Ma certo se avessi voluto scrivere per dire che la colpa è di handa e di gagliardini, che Inzaghi sbaglia sempre i cambi, che i giovani vanno fatti giocare comunque, che gli altri dirigenti (e allenatori) si che sono bravi, ma i nostri capiscono poco (poi magari si scopre che vincono i campionati, come Ranieri Pioli e forse Spalletti) che per vincere bisogna attaccare sempre a tutto spiano, che lo scorso anno abbiamo regalato il campionato a una squadraccia, ecc.
    Cioè se avessi detto quello che quasi tutti pensano e vogliono sentirsi dire, oltre 10 anni di post non avrebbero avuto un senso

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  36. Under 17 Inter Monza 2-0

    Era la prima volta che vedevo dal vivo i ragazzi di Polenghi e l’attesa era notevole.

    La squadra come sapete si presentava a punteggio pieno e con 16 gol all’attivo in 3 partite.

    In più c’erano diversi nuovi da osservare e alcuni miei pupilli storici di cui valutare i miglioramenti.

    Dico subito che si è trattato di una partita vera, tra due squadre forti, ben messe in campo, con giocatori tutti forti per la categoria e pieni di grinta.

    Il risultato ci ha premiato e, considerato il calcolo delle
    occasioni da gol, giustamente.

    Ma la partita è stata in bilico fino a due minuti dal termine e due episodi immediatamente successivi accaduti ne primo tempo avrebbero potuto cambiarla o almeno renderla più complicata.

    Infatti il primo tempo è stato molto combattuto ed equilibrato, con poche occasioni da gol per entrambe.

    La svolta è accaduta dopo la mezz’ora, quando a seguito di una serie di rimpalli, il loro centravanti Zini (atleticamente fortissimo) si è trovato tra i piedi la palla del vantaggio, ma solo e indisturbato, a 4-5 metri dalla porta, incredibilmente calciava sul palo

    Sulla ripartenza una bella azione dell’Inter veniva fermata con un evidente fallo in area e i nostri si portavano in vantaggio realizzando il rigore assegnato.

    La ripresa vedeva finalmente i nostri imporsi come era nei loro mezzi tecnici.

    Le occasioni da gol fioccavano: tre volte i nostri attaccanti fallivano la facile conclusione da dentro l’area (con grandi parate, per la verità, del loro portiere Negri)

    Altre conclusioni insidiosissime dal limite venivano deviate o finivano fuori di poco.

    La girandola di cambi delle due squadre e forse la stanchezza cambiavano ancora l’inerzia del match.

    Il Monza tentava il tutto per tutto con le ultime energie, non costruiva vere azioni, ma alcune mischie su angoli facevano scorrere qualche brivido nella schiena dei tifosi interisti.

    L’Inter per altro anche in questa fase, giocando sulle ripartenze, si rendeva spesso pericolosa.

    E proprio una ripartenza, con un perfetto lancio di Gaverini per Vanzulli, consentiva al nuovo entrato di battere Negri con un rasoterra potente e preciso.

    Si era già nei minuti di recupero e la partita poteva considerarsi finita, ma il Monza trovava ancora la forza, vinto un rimpallo in area, di cogliere in pieno l’incrocio dei pali.

    Inter tecnicamente superiore, ma quanto a fisico, mentre il Monza aveva un livello complessivo importante e qualche giocatore top, noi avevamo pure giocatori al top, ma anche qualcuno che pagava un pochino (solo sotto questo aspetto) come il 2007 Mosconi, lo stesso Pinotti, che non conoscevo e naturalmente il subentrato Fais. Lo stesso Dalla Mora, bravissimo, non mi è parso devastante come in altre occasioni.

    La morale mi sembra questa: la squadra è sicuramente molto forte e resta una pretendente al titolo tra le più accreditate.

    Ma le passeggiate delle prime tre giornate devono restare un ricordo. Incontreremo squadre che ci impegneranno alla morte, come ha fatto il Monza e anche di più, e solo se lotteremo tutti senza presunzione, con realismo e spirito di sacrificio (che oggi si sono visti) arriveremo all’obiettivo

    Le pagelle:

    Tommasi
    Le due volte in cui è stato superato lo hanno salvato i pali. Ma erano palloni assolutamente imparabili. Poi non ricordo una vera parata, ma tanta sicurezza nelle uscite alte. 7

    Della Mora: non è cresciuto granché (almeno rispetto ad altri) ma conferma di essere un giocatore interessantissimo. Veloce, ottimo nella conduzione della palla e nell’appoggio, sicuro in fase di interdizione. Non per nulla è un nazionale di categoria. 6.5

    Garonetti: centrale efficace e sicuro, soprattutto nel disimpegno, che effettua con tranquillità. Centravanti, ala destra e numero 10 del Monza erano avversari di tutto rispetto, ma lui ha dato un valido contributo sia al contenerli che nella transizione offensiva. 6.5

    Mayé: tanta attesa per lui da parte mia, ma prestazione superiore a ogni previsione. fisico possente, gladiatore implacabile, a terra o sulle palle alte. Non male con i piedi ma credo che con noi crescerà ulteriormente. Me lo avevano presentato come esterno mancino, ma da centrale probabilmente è fuori categoria. 7.5

    Castegnaro: il ‘mio’ Jean aveva contro un avevrsario fortissimo che sostanzialmente ha annullato e spesso ha attaccato in velocità. Un bel duello, con il nostro alla fine superiore.7

    Venturini: centrocampista di destra nel 433, con il compito di allargarsi in fase offensiva per aprire il gioco, ha mostrato un buon passo e una sicura visione di gioco. Elemento importante. 6.5

    Sotgia: centrocampista centrale, sa lanciare e quando ha spazio porta palla con sicurezza e buone accelerazioni. Forte anche nei contrasti. 7-

    Tigani: giocatore interessante, abbina quantità e qualità. Buone giocate e tanta intelligenza tattica. 7

    Mosconi: è l’unico 2007 in campo e forse un pochino paga questo elemento. Ma resta un giocatore di straordinarie potenzialità, anche se oggi gli è mancato qualcosa in fase conclusiva: un paio di grandi parate di negri, qualche conclusione che ha sfiorato il palo gli hanno negato la gioia del gol. 7- per la prestazione…8 per le mie attese

    Pinotti: non ha affatto demeritato, ma probabilmente è da rivedere in giornate per lui più felici. Mi aspettavo una prima punta (4 gol in 3 partite), invece, mi sbaglierò, ma mi sembra più un trequartista. Oggi ha giocato spesso defilato, a causa del modulo offensivo a 3 e mi è sembrato che patisse un po’ (come Mosconi) la fisicità dei loro difensori. 6.5

    Spinaccé: giocatore a mio parere fondamentale per questa squadra, perché tra gli attaccanti (almeno tra quelli visti oggi) è l’unico che abbia peso, che sappia aprire gli spazi o spizzare per i compagni e attaccare la porta frontalmente, possedendo progressione e un gran tiro. 7+

    Nella ripresa sono entrati Marini, centrocampista di buona sostanza (6.5);
    Re Cecconi, che non ha fatto rimpiangere della Mora, Gaverini; bravissimo ad innescare alcune ripartenze, tra le quali quella che ha portato al gol del 2-0 (7);
    Fois, tecnico e ordinato ma un po’ carente sul piano fisico, nonostante l’agonismo e la rapidità (6+)
    Vanzulli, che non conoscevo ma nei pochi minuti mi ha impressionato in occasione della progressione e della conclusione secca e precisa che ha portato al secondo gol, (7);
    De Pieri: che è da sempre un mio pallino e che non lascerei mai fuori, ma secondo me si esprime meglio dietro le due punte (6.5)

    Polenghi: alcune belle azioni da calcio importante si sono viste. Forse in certe partite il 4312 è preferibile rispetto al 433, ma le mie sono opinioni da semplice tifoso. Con Mayè centrale difensivo, sembra aver sistemato benissimo la difesa.
    7

    Se consideriamo che anche U15 e U16 hanno vinto largamente a Udine, possiamo consolarci almeno un pochino: con tutte le cautele del caso a livello dei più giovani sembriamo messi bene.

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  37. Tanto per ravviare la polemica:
    Inzaghi per me non è per nulla confuso, ma ha le idee chiarissime. Che popi possano non piacere è un altro discorso.
    Inzaghi non ha paura: se avesse paura si farebbe fare la formazione (e i cambi) dai tifosi sui social. Invece decide di testa sua
    Inzaghi è un discreto allenatore, con margini di miglioramento, ma al momento avrebbe bisogno di essere aiutato da un gruppo molto forte. Lui non è conte che tira fuori il sangue dalle rape.
    Asllani riconosce che è giusto aspettare che arrivi il suo momento. Lui deve lavorare e crescere. magari il momento arriverà molto presto. Ma per ora Asllani riconosce di non essere…il centrocampista più tecnico.
    Asllani è stato preso per giocare subito, poi vedendolo tutti i giorni in azione, Inzaghi, il suo staff, Marotta, Ausilio, baccin, hanno ritenuto che dovesse crescere con il gruppo e aspettare l’occasione buona. certo non poteva entrare a Udine con intorno una squadra dominata e in disarmo. Queste sono pensieri da tifosi che non hanno responsabilità.
    La situazione è precipitata a causa (non per colpa) delle dififcoltà finanziarie della proprietà: quando poteva comperare in un colpo solo Lukaku e Hakimi tutto andava meglio.
    Se questo non fosse vero, la scelta di Conte di abbandonare la squadra dopo aver vinto sarebbe incomprensibile e segno di pura follia .
    Quando le cose vanno male tutti hanno un po’ di responsabilità. Ma ci sono gerarchie anche nelle responsabilità

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  38. Luciano, su Asslani non la penso come Te, per me Inzaghi, aveva l’opportunita’ e il dovere (perche’ sappiamo benissimo che Brozo , soprattutto ultimamente, non e’ indistruttibile) di provare il giocatore per molti piu’ minuti nelle partite effettuate fino ad oggi. Comunque sia, ora si trova forzatamente a far giocare il ragazzo (Chala e Brozo out). A meno che non lo ritenga neanche pronto per una situazione cosi’ “disperata” come questa .

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  39. Non lo so, Becca, vedremo. Temo che sarà costretto a farlo, anche se non fosse convinto. In ogni caso io spero di sbagliare ma vedo un logoramento di molti big e un ‘ritardo’ di crescita delle presunte alternative.
    E se Suning non vende in fretta temo uno scivolamento della squadra nella mediocrità.
    Ma anche se vede è tutto da dimostrare che chi arriva sia all’altezza delle nostre speranze.
    Tutte le altre considerazioni mi sembrano marginali

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    1. Come darTi torto? Anche io vedo un gruppo logoro ed in declino con un deficit di motivazioni e di alternative. Alla lunga se continua così senza qualcosa che scatta dentro quest’anno finisce male.
      Visti Dimarco, Acerbi e Dumfries in nazionale e mi accorgo che sembrano altri giocatori, per grinta e voglia di giocare.

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      1. Gente logora non gira neanche al campetto.
        Le prestazioni da te citate non fanno altro che aumentare i miei dubbi si capacità gestionali del tecnico

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  40. Mi spiace dover scrivere solo cose spiacevoli, ma la mia opinione è che abbiamo costruito un mini ciclo e che questo purtroppo si è esaurito troppo presto.
    Il mini ciclo infatti è durato 3 anni, nei quali abbiamo conquistato uno scudo, cinto una Coppa Italia e una super coppa, siamo arrivati due volte secondi in campionato e abbiamo disputato una finale di EL, oltre ad aver passato il turno a girone in CL.
    In questo periodo nessuna italiana ha fatto meglio di noi.
    Il ciclo è cominciato con l’arrivo di Conte e Marotta.
    Avessimo avuto la possibilità finanziaria di conservare il gruppo, inserendo qualche altro elemento forte avremmo vinto lo scorso scudo e oggi saremmo in ben altre condizioni.
    L’avvio alla dissoluzione è invece coinciso con la partenza di Conte e la perdita di Hakimi, Lukaku Eriksen e Perisic, non sostituiti da figure alla loro altezza (era difficilissimo anche avendo i soldi, per la verità). Poi lukaku è tornato ma non sembra più quello di due anni fa . I nuovi ingressi sono stati fatti ‘al risparmio’: che fossero giovani o vecchi conta poco. Conta solo che erano tutt’altro che prime scelte.
    In più sembra aggiungersi il declino di alcune figure usurate da un triennio in cui hanno dovuto dare il 110% (Brozo, De Vrji) e l’arresto nella crescita di altri (Barella, Bastoni).
    Sarei felice di venir smentito, magari in un colpo di coda di un gruppo che ha provato l’ebbrezza della vittoria e non vuole rassegnarci, ma ho la netta sensazione che il futuro prossimo ci prepari molta sofferenza.
    So anche che la ricostruzione è sempre traumatica (a prescindere dai …soldi della eventuale nuova proprietà) come sappiamo noi (10 anni), come sa il Milan (idem) e come sembra stia sperimentando la juve, sebbene abbia chiuso con il deficit di bilancio più alto della storia del nostro calcio (superiore a quello di Milan – 2° – e Inter

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  41. da che io conosco l’inter non abbiamo mai ribaltato i pronostici (a parte la cl del 2010 dove cmq son successi dei miracol). i campionati li abbiamo sempre vinti quando eravamo più forti (e l’ultima vittoria è stato determinante anche l’aiuto di Pirlo..).

    purtroppo credo nulla in un cambiamento di marcia. Lukaku sembra out anche contro la roma. Brozo infortunato ritornerà cautamente per mettersi in forma per il mondiale
    Skriniar sembra andrà via a gennaio e immagino come verranno investiti i possibili 0 mln..

    giustamente non rinnova (io non lo farei mai). zero prospettive zero progetto meno soldi possibilità di andare in una squadra che vuole vincere la cl.. non c’è paragone

    non son contento della nostra dirigenza ma capisco i problemi che hanno a operare nel mercato. la sola speranza è un addio di quelli la il prima possibile

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  42. Piccole soddisfazioni, in un contesto molto problematico (eufemismo) vengono dalle giovanili, almeno da quelle …meno alte (U18 e U19).
    U17, U16 e U15 hanno iniziato benissimo la stagione, vincendo le prime sei partite (4 per la U17 e due in trasferta a Udine, con punteggi larghissimi per U16 e U15.
    Naturalmente siamo appena agli inizi e tutto può cambiare: ma un sospetto c’è: la crisi finanziaria si sente anche qui: acquistare giovani forti di 18-19 anni è costosissimo – per le nostre ridotte finanze – mentre per prendere ragazzini più giovani serve soprattutto una grande organizzazione e uno scouting di qualità (e noi siamo i primi per organizzazione e Giavardi come capo scouting non la cede a nessuno).
    Non si tratta solo di risultati, ma le tre formazioni ‘più piccole’ presentano davvero parecchi giocatori di grandissimo interesse, come è confermato anche dalle convocazioni e dalle presenze nelle tre nazionali citate.
    La rivelazione, per me che non lo conoscevo è stato Cristian Carrara , cresciuto nella Virtus Ciserano , già nazionale e autore di ben tre gol a Udine con l’Under 15 (dopo aver segnato, nel maggio scorso nella semifinale scudetto contro la Roma e poi nella finale vinta contro l’Empoli. Domenica se saranno confermati gli orari (ore 11-00 e ore 15.00 e…indicati i campi) conto di vedere finalmente all’opera sia U15 sia U16, che giocheranno in casa)

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  43. Non sarò mai contro una proprietà dalla quale comunque dipendono le sorti dell’Inter attuale e di quella futura. Oggi stanno facendo il massimo che possono e meritano rispetto. L’immissione di oltre 100 milioni di capitale avrà certamente un tornaconto finanziario (potrebbe essere per vedere meglio e non creare problemi di gestione immediata) ma per me come ha detto apertamente Marotta, gli Zhang hanno un grande rispetto per l’Inter e la sua storia. Certo, se non ce la fanno, spero anch’io che vendano. Però se fossi io il proprietario, indebitatomi per arrivare in alto e ora in difficoltà avrei qualche problema in più a cedere rimettendoci centinaia di milioni. E poi si tratta di vedere a chi si può cedere. Qui si vedrà il senso di responsabilità degli Zhang: I due presidenti più grandi che abbiamo avuto hanno ceduto rispettivamente a Fraizzoli e a un indonesiano (non è spregiativo, proprio non ricordo il nome) che ci hanno lasciati in braghe ti tela per anni.
    Quindi io per ora li sostengo, spero che riescano a vedere se non sono in gradi di attrezzarci per grandi obiettivi, come sembra evidente, ma anche che, oltre a cedere al meglio per loro cedano anche al meglio per le sorti dell’Inter.
    La guerra, contro chiunque lavora per l’Inter serve solo gli interessi delle rivali

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  44. È giusto il discorso…ed è vero che a questo punto bisogna fare tutti un bagno di umiltà. Smettere di fare i presuntuosi e di parlare di 4 posto. Ci sta una salvezza da portare a casa e bisogna sudarsela. I giocatori sono logori, in declino , alcuni sopravvalutati e presuntuosi, altri acerbi. Inutile guardare ai danni fatti bisogna essere operai o si riscchia una impresa storica negativa. Sono favorevole adesso a un traghettatore alla Ranieri, capace di portare una più onesta coscienza di sé stessi e dei propri limiti. Basta guardare ai successi altrui, non ha senso. Ah, sono favorevole all’eliminazione immediata dalla champions, non ci si può permettere stress sportivi e mediatici di questo tipo

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  45. Sono contento che dove va Inzaghi porta ricavi, diminuisce le perdite e conquista trofei (parole sue), perché se così non fosse avrei qualche dubbio che riesca a farlo quest’anno. Ma se lo ha detto lui che un professionista sarà vero. Immagino che il suo curriculum parli chiaro a tal proposito, non ho controllato ma… mi fido ciecamente! Non dovrei?

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  46. Dai Sergio…ma ti pare la nostra una rosa da salvezza?! Imparare a contestualizzare, ci sono fasi alterne nel corso di una stagione…e questa è una fase negativa!
    presto le cose torneranno a funzionare come dovrebbero funzionare per una rosa di questo livello..magari finiremo per non lottare per il titolo, ma è impossibile anche solo pensare che le cose continueranno ad andare in questo modo fino a Maggio!

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    1. Il problema Siriano è la tenuta mentale e fisica di troppi giocatori. Vedi cosa succede appena un episodio gira contro: cala il ritmo, si scollano i reparti, la concentrazione sparisce e la paura capovolge la partita in un attimo. Poi sul piano fisico molti non reggono più una certa intensità e la lettura dei movimenti viene stravolta, per questo ci sono praterie per gli avversari che viaggiano il doppio.
      Il tempo passa per tutti, e poi chi è arrivato lo scorso anno aveva problemi e lacune importanti che ha trapiantato progressivamente in squadra. Quelli che c’erano gia comunque non sono assolutamente più gli stessi. Bisogna valutare lucidamente e credo anche io che inzaghi in questo momento sia abbastanza preso dal difendere il suo curriculum: succede quando si viene travolti da un ambiente che ha perso la tua stima. Poi, sono d’accordo con chi dice che la rosa, indebolita, non aiuta il mister

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    2. Beh per molti siamo inferiori a 8 squadre causa mancate spese.
      Non ci si rende conto to che siamo la seconda squadra per monte ingaggi. E non di poco

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  47. Io dal mio punto di vista dovessi indicare una cosa che manca a questa squadra, è un giocatore che sappia saltare l’uomo è che crei superiorità.
    Paradossalmente in questo mercato abbiamo perso gli ultimi due in grado di farlo Perisic e Sanchez…ma c’è anche da dire che Inzaghi non predilige questo tipo di giocatori o meglio il suo gioco non lo prevede
    Comunque Napoli e Milan sono la dimostrazione che a volte basta indovinare un paio di acquisti in ruoli chiave, per ritrovarsi in un attimo ad essere una pretendente credibile per il titolo.

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    1. D’accordo con la prima parte del discorso. Napoli e Milan hanno tuttavia indovinato ben più che due acquisti: segno che la competenza fa ancora la differenza

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    2. Sempre li torniamo: serve scouting. Giuntoli non prende a spalletti naingollan pagandolo una follia. Ma gente meno nota ma in parabola ascendente.
      Inzaghi è modesto ma non è il solo responsabile. Marotta ci ha ucciso confermando Ausilio

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  48. Ma Sergio è socialmente utile, a me piacciono i suoi estremismi irrazionali, in qualche modo inducono una catarsi delle emozioni negative che si tramutano in una sorta di caricatura dell’evento negativo… in qualche modo lenisce la sofferenza sportiva proprio grazie all’assurdità dei concetti espressi, grazie Sergio! Con simpatia sincera.

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    1. Sarà parossismo e sarà funzionale (lo spero) ma guarda che quello che dico è successo nel calcio (e nello sport) tante volte: la spirale negativa può accentuare i limiti ma indurre anche un atteggiamento vulnerabile. Ricordo che nel 1992 (se non erro) stava per succedere, e la squadra non era affatto scarsa

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      1. Per me è parossismo funzionale, ma guarda che lo dico davvero in senso positivo, tra tifosi profetizzare il disastro totale in toni più che catastrofici serve da valvola di sfogo. Per me va benissimo, ricordo che a mio modo di vedere il calcio è un gioco, fare il tifoso è un gioco, ed entrambe le cose non sono apetti seri della vita, sono giochi che devono portare sempre, e dico sempre, benessere. Se quendo la mia squadra perde (e in contraddizione con le mie affermazioni mi rattristo o mi infurio), ecco che un buon esercizio di catarsi catastrofica aiuta a dissipare queste energie negative, e il gioco continua. Scusate la filosofia un po’ spiccia ma sincera, non sono un filosofo.

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        1. Considerazioni condivisibili assolutamente. Però un accento pessimista alla luce delle considerazioni fatte questa volta ci può stare, concedimela :)

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  49. Tornando a Inzaghi, dalle mie parti c’è un proverbio: “Chi si loda s’imbroda” immagino che qui al Nord sia abbastanza conosciuto, mia mamma me lo recitava sempre quando mi vantavo di qualcosa. Non ho mai inveito contro Inzaghi perché, come scritto in post qui nel blog, lo reputo un professionista che lavora seriamente e si vede super-appassionato al suo lavoro. Ancorché lo consideri un allenatore non da Inter. Ma dopo il suo vanto (sempre che sia vero, io non l’ho sentito con le mie orecchie), mi è veramente caduto sotto le caviglie, come puoi dire in una società come l’Inter che ha vinto di tutto e nelle quale devi solo sentirti onorato e privilegiato di essere parte, di essere apportatore di risanamento economico e trofei? Se sono affermazioni vere, sono affermazioni sciocche che preludono ad una inevitabile rimozione dell’incarico.

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  50. Comunque ieri sono emerse due cose nette: Handa non può più giocare a certi livelli. Reattività e uscite sono ai minimi.
    Asllani ha fatto prestazione in crescendo, considerando anche che non giocava da mesi una partita.
    Entrambi elementi che rafforzano in me la convinzione che gestione del tecnico sia modesta.
    Non so se un cambio di guida possa dare la scossa.
    Ma inzaghi si sta dimostrando presuntuoso: a parole e nei fatti (atteggiamenti tattici slegati da condizione psicofisica della squadra).
    E questo non è mai un bel segnale

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    1. Concordo. Certo che se dei tre centrali il migliore risulta Acerbi, qualche grosso problema lo abbiamo di sicuro … E’ brutto guardare una partita e non avere per nessun tuo giocatore quell’aspettativa che se arrivasse la palla a lui qualcosa “di sicuro” potrebbe succedere . Va beh, il Lunedi’ al lavoro ritorna ad essere piu’ difficile di quello che gia’ e’ :-). Buona Domenica

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  51. Francamente nella situazione attuale puntare il dito su qualcuno piuttosto che su altri mi sembra anche stucchevole. Questa crisi è figlia di tanti fattori che coinvolgono tutti: proprietà, dirigenza, calciatori e allenatore.
    Per me rimuovere Inzaghi non apporterebbe chissà quali benefici se non nel brevissimo termine. Ci siamo passati tante volte nel turbinio dei cambi allenatori e non è mai andata bene.
    Cerchiamo di portare a casa questa stagione facendo il massimo possibile e poi si vedrà.
    Ma la svolta vera arriverà solo quando Suning avrà ceduto, perché così non si può continuare a meno che le nostre ambizioni non siano da 5° e 6°é posto.

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  52. Concordo con Angelo. Con un dubbio in più: poiché credo che questo gruppo indipendentemente da Inzaghi sia in flessione (negli ultimi due anni ha perso Conte…Hakimi, Eriksen, Perisic e il miglior lukaku (infortuni a parte quello visto sino ad ora sembra…quello del Chelsea) sostituiti da allenatore e giocatori di livello incomparabilmente inferiori e in più c’è un’evidente scadimento di altri giocatori, i casi sono due:
    1. la colpa è tutta di Inzaghi e sostituendolo (magari con Zenga, deki o chivu, perché questo passa il convento) ritroveremo lo squadrone.
    2. nessuno difende Inzaghi ma qualunque altro allenatore (SOPRATTUTTO TRA QUELLI DISPONIBILI A PREZZO DI SALDO) trasformerebbe questo gruppo in uno squadrone.
    Quindi,m, Inzaghi via se non ha in pugno la squadra e speriamo che un nuovo tecnico ci possa far approdare almeno in EL, migliorando un pochino il rendimento.

    Quindi per me Inzaghi ha delle responsabilità, ma non può essere l’unico.

    E’ forse la dirigenza tecnica?

    Si, la dirigenza tecnica (la stessa che ci ha riportato a vincere il campionato la Coppa Italia e la super coppa dopo anni di anonimato) ha delle responsabilità: aver scelto Inzaghi, aver accettato (sembra) i suoi suggerimenti (tipo Correa), aver sopravalutato il gruppo rimasto senza Conte e i giocatori persi, per cui hanno pensato di poter ancora vincere (in parte con due tituli e un secondo posto a due punti lo scorso anno ci sono riusciti) integrando la squadra, non potendo fare acquisti con campioni che per un anno o due avrebebro potuto (ma non è successo) dare ancora quel qualcosa necessario per rivincere.
    Se pensi che la squadra sia finita puoi investire i soldi…che non hai su giovani promesse futuribili, se pensi che tutto si possa ancora giocare, fai scelte diverse.
    Dunque per me è stata sbagliata la valutazione sulle possibilità del gruppo orfano dei citati. Il resto è venuto di conseguenza.

    E’ colpa della proprietà?

    Finché ha potuto la proprietà ha investito, si è indebitata e ci ha portato in alto. Quando non ha più potuto (non solo per colpa sua, ma anche per le norme politiche in vigore nel suo Paese), doveva vendere.

    facile dire doveva vendere, a chi non ci rimette neppure una lira e pretende i sacrifici dagli altri.
    Per la proprietà conta l’Inter e conta anche il non buttare nel… cestino centinaia di milioni.

    Se mi metto nei loro panni non riesco a dar loro torto.

    Tra fare un bagno finanziario e credere a chi sosteneva che la squadra era ancora forte si poteva rattoppare e farla restare competitiva in attesa di un’offerta più consona, hanno scelto la seconda strada. Io credo i9n buona fede (altrimenti sarebbero incapaci, perché vendere una società con la squadra allo sbando certo non conviene al venditore).

    Tra l’altro non sta scritto da nessuna parte che l’eventuale acquirente possa e voglia investire nella squadra centinaia di milioni. Per esempio il nome che si fa attualmente dicono abbia un patrimonio di 1,8 miliardi.

    Io non sono pratico di gestire…queste cifre, ma se avessi 1,8 miliardi e ne investissi 1,2 per comperare una squadra, dubito che poi avrei voglia di investirne altre centinaia sul mercato.

    Oppure assumerei Massara o Giuntoli, che mi porterebbero quasi gratis fior di campioni giovanissimi e fortissimi

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  53. Il quadretto è questo purtroppo Luciano. L’annata è andata possiamo solo provare a testare qualche giovane promessa in ottica futura. In campionato non abbiamo molto da dire: gli altri sembrano viaggiare a velocità doppia. Nelle prime quattro non ci andremo, inutile illuderci più di tanto

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  54. Ma questa squadra, con tutti i difetti che può avere, è inferiore ad Atalanta, Udinese, Roma, Lazio ecc?
    Tutte squadre che, per inciso, non mi sembra abbiano investito valanghe di milioni, anzi. Se così fosse, e’ ascrivibile qualche responsabilità in chi fa le scelte?
    Capita di sbagliare e purtroppo i nostri lo hanno fatto, a partire dal sanguinoso rinnovo di Inzaghi che aveva già contratto per questa stagione.
    Occorre prenderne atto e ripartire. In serie A con competenza si può fare bene con pochi soldi perché tanti li mette solo la gobba. Le altre si arrangiano con fatturati che sono meno della metà del nostro.
    Troppo spesso si dimentica questo fatto

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  55. Non mi risulta che Atalanta, udinese, Roma Lazio abbiano vinto nulla negli ultimi tre anni. Noi si abbiamo vinto e ottenuto risultati importanti. Siamo stati costruiti spendendo soldi per arrivare a vincere e ci siamo riusciti. Quando abbiamo dovuto cedere i migliori abbiamo avuto una flessione importante e non avevamo soldi per i rimpiazzi necessari. probabilmente sarebbe bastato rinnovare Perisic, cedere Correa, vendere Skriniar e ricavare i soldi per Bremer e Dybala e ancora oggi saremmo competitivi. Dunque a posteriori qualche errore è stato fatto. ma parlare dopo è facilissimo. In tempi di mercato la ventilata cessione di Skriniar ha scatenato il finimondo.
    Però qui c’è gente che è invidiosa del curriculum recente di Atalanta, Udinese , Lazio e Roma (la quale per altro ha fatto un mercato sontuoso negli ultimi due anni, su imput di Mou).
    Roma e Lazio inoltre non hanno mai dovuto cedere i loro uomini migliori e sono migliorate pure come allenatore

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    1. Luciano, senza polemica, ma se io posso allocare 150 mn di stipendi e altre 100 (o meno), nel momento in cui raggiungono o superano il nostro livello, si può sostenere che errori siano stati commessi?
      Altrimenti dovremmo sperare che ci compri de laurentiis che, come noto, tiene bilancio Napoli in attivo (cioè costi minori di ricavi, peraltro infinitamente minori dei nostri)? Non è solo saldo di mercato a contare ma soprattutto monte stipendi.
      Io parlo della situazione attuale: purtroppo non abbiamo alle spalle 6 scudetti e coppe varie ma uno solo come il bilan che perde a zero 3 titolari venendo deriso dai più.
      Suning non sarà Agnelli ma capperi, ci vogliamo mettere al livello delle squadre citate? Se fosse cosi, scelte errate ci sarebbero state e andrebbero cambiate. Ripeto, capita di sbagliare.
      Dire che siamo questi (veramente penosi) solo per colpa di Suning che non spende mi sembra semplicistico e riduttivo

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  56. Alternativa è credere che più di così, con questi soldi (più del 90% seria A) non si può fare e accettare un felice declino attribuendo responsabilità ad altri. Spero ns staff tecnico-dirigenziale non faccia questo errore.
    Non si sta parlando di competere in CL ma nella A del 2022 con tutti i problemi finanziari che questa lega ha da anni

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  57. Ma noi non abbiamo più soldi di Udinese e Atalanta. bensì più debiti. E i debiti sono stati fatti per vincere. poi per fattori esterni non è stato più possibile continuare. Come si fa a non capire che Udinese Atalanta e anche Napoli quando devono fare mercato avranno anche pochi soldi, ma noi DOBBIAMO GUADAGNARCI, dal mercato. E somme ingenti.

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    1. Come si fa a non capire che se io alloco tutto capitale in stipendi ho meno spazio per ammortamenti?
      Mentre se altri (milan incluso) non danno 20 mn a Donnarumma e kessie possono spendere di più su mercato?
      Sono scelte opposte i cui risultati dipendono da bravura staff tecnico-dirigenziale.
      Non stiamo competenza con psg….

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  58. Sì ma non si può sempre tirare fuori la questione del monte ingaggi. Gli ingaggi alti ce li trasciniamo da 4 anni, quando con l’arrivo di Conte la società fece sforzi enormi sul mercato. E’ chiaro che se poi quei giocatori vuoi tenerli e non perderli a zero devi rinnovarli al rialzo.
    Altrimenti si arriva alla situazione di Skriniar, che probabilmente andrà via a scadenza, o di Perisic l’anno scorso.
    Il problema è che adesso non abbiamo più i soldi per rinnovare a certe cifre ma non ne abbiamo più nemmeno per andare a prendere un De Kateleare a 32 milioni.
    Anzi, possiamo spendere al massi mo 10 milioni e pure rateizzati.
    Certo ci sono stati degli errori. Correa è sicuramente il maggiore di essi, ma si è voluto accontentare l’allenatore appena arrivato che si era visto cedere il miglior giocatore della rosa.
    Il problema vero è che oggi abbiamo una proprietà che non può immettere un ero nell’Inter. E per mantenerci a questi livelli dobbiamo fare i salti mortali sul mercato e sul piano contabile.
    Se Suning non cede rischiamo di tornare ia tempi di Tohir in un attimo.
    ps. Magari è ancora presto, ma se avessimo speso noi 32 milioni per un giocatore amorfo come De Kateleare sarebbero già partite le critiche da tutti i media.

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    1. Io non voglio difendere Suning, ci mancherebbe, ma trovo fuorviante ricondurre, in Italia (non in Europa, sia chiaro), ns situazione solo a loro.
      Peraltro Marotta e Inzaghi sono partiti parlando di lotta scudetto e quasi tutti si concordava.
      Ora saremmo invece dove dobbiamo essere perché non abbiamo rinnovato causa vincoli cinesi? Qualcosa non torna.
      Angelo, si stipendi sono importanti, voce di gran lunga maggiore in una squadra di calcio. Marotta ha scelto strada rinnovi (in aunento) perché convinto di continuare a vincere. O ha sbagliato lui sopravvalitando calciatori o tecnico non è in grado di far rendere squadra in linea con potenzialità.
      Dire che non ha sbagliato né lui né tecnico perché è tutta colpa di Suning mi sembra troppo semplice. Così come è troppo semplice guardare a solo saldo mercato.
      Transfmarket riporta i saldi mercato (per flussi): milan -35, inter -30, Napoli +12, Roma +41.
      Poi ognuno può sparare cifre che vuole ma questa fonte è tra le più affidabili in materia

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