Una partita “divisiva”: Atalanta – Inter 0-0

Uno scatto di Atalanta – Inter. La partita è terminata con il risultato di zero a zero.

Scrivere con un po’ di ritardo consente non solo di evitare l’emotività del momento, ma anche di considerare la valutazione del match disputato e del risultato, da parte dei tifosi, almeno quelli che si esprimono in rete.

Ovvio che quando si vince, e si vince bene, magari contro un avversario forte, la valutazione è univoca.

Nel caso di Atalanta – Inter invece, sia per il risultato sia per le situazioni di gioco verificatesi  predominano le posizioni contrastanti e spesso estreme.

C’è chi prevede o anche solo teme di aver visto sintomi di una possibile flessione e segnali di qualche manchevolezza a livello di organico.

C’è chi considera del tutto fuori di testa i tifosi che avanzano qualche perplessità, dopo due mesi di cavalcate esaltanti sul piano del gioco e dei risultati, tutto  per un pareggio esterno contro una squadra fortissima e  ottenuto nelle condizioni difficili di cui parleremo.

A me la partita, ripensata a qualche ora di distanza dalla sua conclusione, sembra confermare le impressioni che ho sempre avuto: siamo in presenza di un gruppo forte, ben guidato, che può competere con tutti ma che non può  oggettivamente venir considerato superiore a 3-4 altre squadre

Nelle ultime nove partite veniamo dall’aver ottenuto 25 punti su 27, con 8 vittorie e un pareggio su un campo difficilissimo.

Ma nove partite sono un quarto del totale e su frazioni simili altre squadre in altri periodi hanno ottenuto risultati analoghi.

Basti pensare alle prima 10 giornate, quando Milan e Napoli hanno ottenuto nove vittorie e un pareggio, facendo addirittura un po’ meglio di noi ora.

Non erano predestinate a vincere il campionato loro, non lo siamo oggi noi.

Sarebbe un grave errore pensarlo e chi lo sostiene spesso è interessato, perché comunque ci sarà da lottare sino all’ultima giornata e il risultato non è scontato

Altre squadre potranno realizzare simili filotti che indubbiamente sarebbero fondamentali, anche se alla fine deciderà il rendimento medio tenuto in tutto l’arco della stagione.

Il Napoli, per esempio dopo 21 partite complessive è sette punti (purtroppo solo teorici) dietro di noi: significa che nelle undici partite successive al suo filotto ha perso moltissimo.

Ma anche, che se non vincessimo a Bologna ritornerebbe in piena corsa dovendo anche incontrarci in casa, con uno stadio a quei tempi verosimilmente gremito.

Anche se come risulta ovvio è comunque molto meglio… esser davanti.

L’Atalanta dopo la decima era tre punti sotto di noi, oggi è a otto.

Calcolando che nell’ultimo periodo abbiamo ottenuto la serie positiva che si diceva, azzardo che nel complesso la squadra bergamasca abbia ‘tenuto’ meglio del Napoli.

In questo senso aver pareggiato a Bergamo è un risultato abbastanza tranquillizzante, perché abbiamo lasciato la Dea a otto punti  (se avessimo perso si sarebbero portati a cinque, con il vantaggio negli scontri diretti).

Il Milan invece è rimasto sostanzialmente lì con noi, punto più punto meno (anche in questo caso solo se vinceremo a Bologna il nostro vantaggio diventerà importante, pur se di certo non decisivo).

Tutto è aperto, anche perché alcune squadre si sono già rafforzate, per il girone di ritorno (quindi le partite potrebbero essere diverse rispetto all’andata) e noi abbiamo avuto e avremo più impegni di Milan e Napoli.

Se parliamo di risultato, quindi, la valutazione non può che essere positiva, nell’ottica del lungo periodo: dopo una partita difficile abbiamo nella sostanza conservato una posizione di relativo privilegio.

Per inciso, prima del match a mio figlio che mi chiedeva se avrei firmato per un pareggio, ho risposto: “subito”.

Naturalmente questo non l’ho scritto in rete perché qui se uno non manifesta totale sicurezza sulle magnifiche sorti e progressive della nostra squadra viene immediatamente  tacciato di menagramo se non di nichilista.

Ognuno di noi è convinto di essere nel giusto, altrimenti cambierebbe idea. Ci mancherebbe.

Io resto convinto che siamo forti, che ci manca qualcosa e che ci siano altre squadre forti come noi, magari con i loro problemi.

Penso (o temo) anche che sino ad ora abbiamo performato un po’ oltre le nostre reali qualità e che una flessione in termini di percentuali punti sia possibile, ma spero che non sarà superiore a quelle auspicabili delle rivali.

La partita di Bergamo ha mostrato che abbiamo carattere e temperamento per affrontare difficoltà comprensibili e che si presenteranno ancora, perché abbiamo in più un’infrasettimanale contro il Bologna, una di Coppa Italia e due…semplici partite col Liverpool.

Per questo mi sentirei più tranquillo se alcuni punti deboli (a parer mio) a livello di rosa venissero eliminati.

Punti deboli che, sempre a mio parere, sono emersi anche nella partita di Bergamo.

Qui viene fuori il tifoso che nella sua passione (quindi irrazionalità) vorrebbe che la sua squadra, indiscutibilmente forte, diventasse ancora più forte, dandogli non più solo fiducia, che è già tanta, ma anche sicurezza.

Ma veniamo alla  partita e a quello che nel bene (tanto) e nel male (meno) essa secondo me ha evidenziato.

Serve una premessa sulle condizioni in cui le due squadre l’hanno affrontata.

Per l’Inter era la terza partita ‘vera’ della settimana dopo Lazio e juve (quest’ultima un’autentica battaglia, durata 125 minuti, che sicuramente hanno prosciugato energie fisiche e morali)

Per l’Atalanta, che veniva da due ‘amichevoli’ di rodaggio dopo la sosta invernale, c’era invece il problema delle assenze: Toloi, Maehle, Gosens, Hateboer, Zapata, Ilicic, Malinovskyi. Tutti titolari indiscussi, a conferma della potenza della rosa bergamasca.

Peggio avere tante assenze o affrontare la partita in condizioni di freschezza non ottimali?

Non lo so, perché non è che quando abbiamo affrontato la Dea al completo abbiamo sempre perso…

Quello che so con certezza è che le assenze, anche multiple, sono frutto del caso,  la decisione di mettere la finale con la juve nel mezzo degli scontri con Lazio e Milan è frutto delle decisioni, non casuali, della LEGA.

Anche in questo caso comunque a mio parere abbiamo assistito a un’entusiasmante partita a scacchi.

Difficile dire chi tra i due mister l’abbia vinta, per i motivi che ho espresso prima e il cui peso è difficile da determinare.

Questo anche se io resto convinto che la loro rosa sia più ampia e completa (non ho detto più forte, eh).

Fatto sta che Gasp ha potuto cambiare disposizione tattica, anche se io mi sono divertito a vedere i tabellini di diversi siti (anche di giornali sportivi) e ho trovato una varietà impressionate di presunti moduli: 3421, 4321, 433, ecc.

Di certo, secondo me nell’occasione Gasp è passato alla difesa a 4 e questo gli ha consentito di giocare pressando alto (ancora più del solito) ricorrendo in modo sistematico a duelli individuali: i due centrali giocavano sulle nostre due punte, i due terzini sui nostri due esterni, tre attaccanti (a turno) sui nostri tre difensori, tre centrocampisti, anche loro alternandosi con qualche attaccante di rientro, giocavano a uomo sui nostri.

Schierandosi con il 352 Gasp si sarebbe messo specularmente, avrebbe avuto una maggior copertura, ma avrebbe lasciato libero uno dei nostri tre difensori di far ripartire l’azione e il loro pressing alto sarebbe stato più facilmente saltato.

Poiché i nostri tre centrocampisti erano migliori tecnicamente dei loro (ieri), l’uscita di un nostro difensore avrebbe creato molti problemi.

Invece in fase di costruzione dell’azione, con tutti gli uomini marcati spietatamente (e qualcuno sovrastato fisicamente) a noi restava in teoria il lancio che saltava il centrocampo e  cercava le punte nell’uno contro uno.

Solo che noi non avevamo né Lukaku, né Hakimi e neppure… Muriel, capaci per spunto e progressione di attaccare la profondità in modo vincente.

La progressione non è certo il punto forte dello Dzeko attuale e lo stesso Sanchez è assai più positivo sullo stretto, giocando da tre quartista, che come punta dalla corsa lunga.

A me sembra che Gasp si sia adattato alla situazione: non disponendo dei centrocampisti che inventano (Ilicic e Malinovskyi) ma che magari concedono qualcosa nelle ripartenze, ha dimostrato che si può far bene anche con tre centrocampisti ‘di gamba’ se li si mette nella condizione di esprimersi secondo caratteristiche specifiche.

Era chiaro che con questa impostazione l’Atalanta poteva segnare su una palla rubata o un passaggio nostro sbagliato, mentre noi eravamo ‘costretti’ a giocare molto più la palla dietro, con ripartenze rarefatte, nelle quali però potevamo contare su una maggior qualità costruttiva.

Inzaghi ha risposto modificando l’assetto difensivo: fuori de Vrij un po’  provato e meno reattivo di D’Ambro, utilizzato a destra con il superbo Skriniar portato in mezzo.

Altro era difficile fare: poteva esserci il dubbio tra Darmian e Dumfries, con il secondo più capace forse di rovesciare il fronte, ma meno affidabile dell’ex parmense  negli scambi brevi dietro.

A centrocampo gli uomini, stanchi o non stanchi, sono quelli, perché le alternative dove la qualità deve permetterti di evitare il pressing e costruire gioco non potevano essere né Gaglia né Vidal, mentre Sensi e Vecino non si potevano rischiare, per molti e diversi motivi, in una partita simile.

Davanti avevamo tre giocatori su quattro che preferiscono uscire a costruire l’azione per poi magari rientrare con lo scambio breve, piuttosto che puntare la profondità e la porta.

Mi riferisco ovviamente a Dzeko, Sanchez e allo stesso Correa, per altro spesso evanescente.

La scelta di Inzaghi è stata quella di provare comunque ad arrivare in area col gioco e con gli scambi, anche sapendo – immagino – che le occasioni sarebbero state meno numerose del solito.

Era una scelta che avrebbe potuto pagare perché se per la prima volta quest’anno non siamo stati ‘dominanti’, come numero di occasioni (come qualità delle stesse non saprei) siamo stati comunque superiori.

Anche l’idea di mettere due attaccanti freschi e potenzialmente più incisivi nel finale, quando inevitabilmente i tempi del loro pressing si sarebbero fatti meno assillanti, era una soluzione interessante.

In conclusione a me sembra che Gasp abbia avuto a disposizione gli uomini per sopperire, con variazioni di gioco, alle numerose assenze di qualità, mentre a noi sono mancati almeno un centrocampista alternativo credibile e una punta capace di sfondare di potenza o con lo scatto inarrestabile.

Questo dando per scontato che i nostri titolari risentissero un po’ del triplice gravosissimo impegno ravvicinato.

Per come è andata la gara si poteva perdere o vincere, anche se per me l’occasione in assoluto più pericolosa è quella capitata a Pessina (D’Ambro, ad esempio, calcia da posizione molto più defilata), ma il punto conquistato è importante e lo sarà ancora di più se…torneremo a macinare gioco e vittorie

La sintesi (solo vere occasioni da gol):

  • 10’ Brozo si fa soffiare palla da Pessina, che serve Muriel solo in area: palla troppo lunga,
  • 16’ Brozo crossa per Dzeko, colpo di testa alto,
  • 25’ Calha filtrante in area per Sanchez solo: paratona di Musso, ma se il cileno tira come si deve il portiere non può aver scampo (questa occasione forse vale quella fallita da Pessina),
  • 34’ verticalizzazione di Brozo, velo di Calha, Dzeko dal limite tira alto,
  • 40’ Pasalic si libera in area: decisiva e strepitosa chiusura di Perisic,
  • 48’ Pessina liberato da Pasalic a cinque metri da Handa, strepitoso intervento di piede …dell’ex portiere,
  • 50’ cross di bastoni per Dzeko in ottima posizione: alto,
  • 59’ ancora Perisic con un recupero decisivo su Muriel,
  • 66’ grande azione di Dzeko sulla sinistra, servizio sulla destra per Darmian: a portiere superato Pezzella si immola contro il palo per salvare su Darmian,
  • 71, cross di Perisic per Dumfries, sponda di testa per Dzeko  che da due passi incorna fuori,
  • 80’ Bastoni in vantaggio su Muriel si lascia sorprendere: Muriel calcia forte sul primo palo ma Handa salva,
  • 87’ errore di Vidal che libera al tiro Pasalic da dentro l’area. Handa ci mette i pugni,
  • 90’ Dunfries in area per Barella che di tacco libera D’Ambro a 5 metri da Musso. D’ Ambro sul primo palo, poteva sicuramente far meglio.

Rivedendomi la sintesi filmata mi sento di dire che il pareggio non mi soddisfa più completamente, per quanto è stato costruito.

Vediamo allora i

Dati statistici

Netto il predominio nostro nel possesso palla (64 a 36).

Significativo anche il numero di passaggi nella trequarti avversaria: 84 a 65 per noi.

Questi due dati però a mio parere non sono significativi tanto di una nostra supremazia, quanto del tipo di gioco: pressandoci loro alti, logico che noi girassimo palla .

Anche nella fase offensiva noi abbiamo giocato più la palla per gli stessi motivi: la loro azione offensiva consisteva nel cercare di rubar palla alti per poi puntare subito la porta.

Noi abbiamo avuto poche ripartenze e quando abbiamo attaccato lo abbiamo fatto con maggior qualità tecnica.

Questa interpretazione sarebbe confermata anche da altri dati: per esempio i passaggi riusciti (561 a 278 per noi) e la percentuale di passaggi riusciti (85% contro 76%).

Questo numero è molto basso e sembra confermare che l’Atalanta, a causa probabilmente delle assenze, ha puntato tutto su fisicità e grinta rispetto alla tecnica..

Sostanziale parità nei tiri (12 a 11 per loro) ma supremazia bergamasca per i tiri nella luce della porta (6 a 3).

Le occasioni invece sarebbero state 11 a 9 per noi (ma questo dato non è mai oggettivo).

Infine superiorità dell’Inter anche per i recuperi (84 a 65).

Per quanto riguarda i dati individuali:

Dzeko ha concluso verso la porta più di tutti (5 volte, di cui però una sola in porta).

Brozovic è:

  • primo per occasioni (4 contro le 3 di Barella e Pasalic),
  • per recuperi (11 contro gli 8 si barella e de Roon),
  • per numero di palle giocate (96, contro le 88 di Bastoni e D’Ambro, a conferma dell’importanza dei braccetti negli schemi di Inzaghi),
  • per passaggi riusciti (72 contro i 64 di Bastoni),
  • per i passaggi chiave (4 contro i 3 di Pasalic e Barella).

Infine Brozo ha corso più di tutti, insieme a Freuler, col quale condivide anche il dato sulla velocità media, precedendo di poco Barella.

Perisic invece è sta il migliore allo sprint (33,79 km/H) precedendo di poco Pasalic.

Infine Inter e Atalanta complessivamente hanno coperto lo stesso numero di km, alla stessa velocità media.

Le pagelle

Handanovic: strepitosa la parata su Pessina, che ha la porta spalancata. Grande intervento anche su Muriel. Sicuro nelle uscite e ottimo nel giocare la palla con i piedi. 8

D’Ambrosio: molto concentrato e  reattivo, si segnala per una provvidenziale chiusura su Koopmeiners e in generale chiude bene la sua zona. Attacca a spesso e gli capitano due buone occasioni. Sulla seconda, al 90’ avrebbe potuto davvero far meglio. 6+

Skriniar: il migliore della difesa, ieri. Anche da centrale si conferma baluardo insuperabile. Questa volta tra i suoi compiti non c’è quello di spingere e lui si adegua. 7

Bastoni: diversamente da quanto accade di solito, non ha possibilità di appoggiare spesso l’azione offensiva. In marcatura se la cava con autorità per tutta la partita, ma un grave errore quando si fa sfuggire Muriel, sul quale era in vantaggio, gli toglie almeno mezzo voto. 6.5

(de Vrij: dieci minuti scarsi. s.v.)

Darmian: sulla sua fascia viene costretto a stare quasi sempre dietro dalla partita aggressiva di Pezzella. Quando prova ad attaccare non trova gli spazi e non riesce a incidere. Fa il suo, senza infamia e senza lode. 6

(Dumfries: 25 minuti con buoni spunti offensivi culminate nell’assist sprecato incredibilmente da Dzeko. In fase difensiva qualche imprecisione fa capire forse perché Inzaghi gli abbia preferito inizialmente Darmian. 6).

Barella: partita difficile per tutti i nostri centrocampisti, aggrediti dagli avversari, tutti ottimi cursori e spesso in superiorità numerica. Meravigliosa l’invenzione con la quale, di tacco, libera davanti alla porta D’Ambrosio, proprio allo scadere. 6.5

Brozovic: perde un pallone velenoso che causa la netta palla gol di Pessina, sventata da Handa con un vero miracolo. Sembra meno dominatore che in quasi tutte le altre occasioni, ma poi se vai a vedere le statistiche individuali risulta primo in quasi tutte le graduatorie. 7

Calhanoglu: conferma di essere molto migliorato a livello di intensità e di apporto alla fase di non possesso. Da lui però ci si aspetta qualche illuminazione che invece viene a mancare. Impreciso anche nel calciare dalla bandierina. 6

(Vidal: venticinque minuti che non si possono considerare soddisfacenti. In un’occasione va al tiro, ma la sua conclusione risulta centrale. Ci mette grinta, ma io sono più tranquillo quando lavora nella metà campo avversaria. E’ – era? – un giocatore di assalto e anche in questa occasione, con un passaggio sbagliato consente a Pasalic di impegnare severamente Handa. 5.5)

Perisic: Pasalic è indemoniato e si muove su tutto il fronte d’attacco. In un’occasione spostatosi a destra gli sfugge, ma il suo recupero è strepitoso. Anche in altre occasioni si rende protagonista di grandi giocate difensive, con diagonali salvifiche. Riesce a mettere anche qualche cross. 7

Dzeko: conclude a rete almeno 5 volte. In quattro di queste occasioni un campione con la sua qualità avrebbe dovuto fare molto meglio. Vince un bel duello sulla sinistra e mette una palla che poteva venir sfruttata meglio. Un po’ poco anche perchè sbaglia qualcosa pure in fase di costruzione. 5

(Lautaro: pochi minuti, insufficienti per incidere sul match s.v.)

Sanchez: gli viene chiesto un lavoro che non è più nelle sue corde, dare profondità alla manovra, attaccando gli spazi con la progressione che non possiede più. E’ utile quando l’Inter attacca in massa e lui sa esprimere giocate decisive negli spazi stretti, ma quella di ieri non era la sua partita. Ha avuto anche una clamorosa palla gol, su cui Musso si è superato, ma un vero bomber da lì fa gol. 6-

(Correa: un’altra prova impalpabile, come molte altre. Quando parte sembra sempre che debba spaccare il mondo, ma poi si ferma da solo o va a sbattere. 5)

All. Inzaghi: partita difficile, complicata dall’aggressività degli avversari e da una condizione speriamo contingente non ottimale di  alcuni suoi protagonisti. Il match dimostra che le alternative ai titolari sono all’altezza se… gli avversari non sono troppo forti. Altrimenti si vedono i limiti. In tre partite cruciali, con la squadra che non poteva essere al meglio conquista quattro punti in campionato e vince la coppa. Di più era quasi impossibile. Se si pensa alla sconfitta casalinga del Milan contro lo Spezia si vede che un inciampo è sempre dietro l’angolo per tutti nel nostro campionato e il pari strappato a Bergamo nelle condizioni citate, pur con qualche rimpianto per le occasioni fallite deve considerarsi prezioso. 7

Luciano Da Vite

47 pensieri riguardo “Una partita “divisiva”: Atalanta – Inter 0-0

  1. Però perché se il Milan perde in casa con lo Spezia, l’inciampo è dietro l’angolo… per tutti? Il Milan è una squadra forte, come lo era già lo scorso anno… e anche lo scorso perdeva certe partite (soprattutto in casa con squadre dall’ottavo posto in giù). Noi abbiamo vinto con tutte le piccole e medio-piccole, eccezion fatta per una partita, a settembre, terza di campionato, a Genova contro la Samp. Il Milan ha fatto i supplementari col Genoa in coppa Italia, ha perso in casa contro il Sassuolo, ha pareggiato all’ultimo minuto con l’Udinese. Il Napoli ha perso contro Spezia, Empoli e pareggiato contro Sassuolo e Verona. Per non parlare di Juve e Atalanta con cui da questo punto di vista la differenza è nettissima.
    Io quasi direi che il Milan con uno con la mentalità di Perisic (quello che per non perdere si è fatto decine di metri per riprendere Pasalic), ieri, difficilmente avrebbe subito quei due gol. Loro per il secondo anno di fila fanno ammonire un loro giocatore di proposito perché dopo lo Spezia hanno un big match… e in entrambi i casi hanno perso con lo Spezia.
    Noi teoricamente potremo perdere con chiunque, a partire dall’Empoli domani, continuando con il Venezia sabato. Ma ad oggi chi concretamente ha già dimostrato di poter davvero e non solo per ipotesi, perdere con chiunque… sono le altre.
    Con molte probabilità faremo peggio del girone d’andata, quasi perfetto, perché non penso siamo una squadra da 95 punti… ma per fortuna vincerà non chi sarà perfetto, ma “solo” chi farà meno errori degli altri.

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    1. In tutti i campionati e in tutte le competizioni, pensiamo alla Roma che ne ha presi sei in Conference, il Real ha perso in casa contro il Tiraspol, il Chelsea è finito dietro la Juve, pareggiando 3-3 contro lo Zenit… ma ad oggi noi abbiano perso punti solo contro Samp, Atalanta, Lazio, Juve e Milan. È molto importante secondo me.

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    1. Perfettamente d’accordo, mi permetto quei commenti perché sono loro a rassicurarmi. Poi il risultato finale è aleatorio, è la conseguenza di tante cose e tutto può cambiare. Ieri il Milan senza un fischio “di troppo” avrebbe probabilmente vinto… noi magari dovremo affrontare il Bologna in un periodo molto più scomodo di quello previsto inizialmente. Tante certezze ma anche tante incognite.

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  2. Vediamo se qualcuno lo condivide, io lo trovo bellissimo.
    L’ha postato il papà di un nostro giocatore U18

    Ci vorrebbe una domenica “Romantica”, come una volta, come piace a noi:

    – Le partite tutte alla stessa ora, alle 14:30 e a primavera alle 15:30.

    – I fumogeni allo stadio

    – Le bandiere allo stadio

    – 90′ minuto alle 18

    – Tutto il calcio minuto per minuto alla radio

    – Guida al campionato

    – Galagoal

    – Le maglie dall’1 all’11

    – Il pranzo dalla Nonna

    – Dare 2 calci al pallone tra il primo ed il secondo tempo

    – Il Totocalcio

    – Il pallone a spicchi, bianco e nero

    – Gli stadi pieni

    – Il telefono a gettoni

    – Il caffè Borghetti

    – L’arbitro in giacca nera

    – La vittoria che valeva 2 punti

    – La schedina col nonno il sabato pomeriggio

    – La partita in differita alle 19

    – La tv a volume 0 su “Domenica In” per leggere gli aggiornamenti dei risultati.

    – L’entrata allo stadio negli ultimi 15 minuti,gratis

    – Suonare al campanello degli amici e scendere a giocare in strada con gli zaini come pali.

    Fino alla fine della partita, perché la Mamma quando chiama, non ne vuole sentire.

    “Mamma, altri 5 minuti”.

    Erano eterni per noi.

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  3. francesco: mattia è senza dubbio il giovane dell’Inter a cui sono più affezionato.per il bene suo e dell’Inter spero che non sia una notizia vera. Una cosa è venir convocato per una soddisfazione morale, altra cosa sostituire Sensi in rosa. Spero che Mattia arrivi a grandi livelli, ma ci vuole tempo. oggi non sarebbe titolare in C

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  4. Ga ber: io continuo a pensare che in italia il numero di patite decise da un episodio, a prescindere da chi è più forte sulla carta sia incomparabilmente alto che in tutti gli altri campionati (tra l’altro il 6-0 subito dalle riserve demotivate della Roma non c’entra nulla).
    la differenza tra noi comunque è che a te il passato dà una sensazione di onnipotenza. Per me conta solo il futuro.
    Pensa ai ragionamenti che possono aver fatto i tifosi del Milan quando lo scorso anno avevano 7 punti (teoricamente 10) su di noi, oppure i tifosi di Milan e Napoli dono 10 giornate quest’anno e concorderai che il passato non può dare nessuna garanzia. Il vantaggio di punti è meglio averlo che non averlo. ma poi io mi fermo qui. Conta vedere se avremo vantaggio anche di un solo punto dopo la 38° giornata

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    1. Luciano, abbi pazienza, parlavi di sicurezza di non essere da titolo dopo poche partite e parli a me di onnipotenza del passato (e del presente).

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  5. Ti assicuro che ho moltissima pazienza. Addirittura quando lavoravo mi dicevano che ero privo di sistema nervoso per la mia calma olimpica, che non perdevo mai.prima del campionato ho fatto un’analisi tecnica (passami il parolone) del tutto soggettiva, secondo la quale ci eravamo indeboliti e eravamo sullo stesso piano, come organico, con altre 4-5 squadre. lo penso ancora.temevo (e lo temo ancora) che l’incrocio tra caratteristiche della rosa, intensità degli impegni e modo di giocare alla lunga potessero crearci qualche problema..
    Sono felice dell’ottimo girone di andata ma non penso che il passato ci dia la ragionevole certezza di non pesare sul futuro e ho portato numerosi esempi di casi in cui ciò non è accaduto.
    Se non fosse così, tanto varrebbe chiudere il campionato dopo il girone di andata, proclamando vincitori e retrocessi.
    Spero che non incontreremo grossi intoppi, ma so distinguere le mie speranze dalle certezze di tifoso

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  6. Il modo prepotente con cui la juve è tornata quella di allegri pre sarri, il crollo mentale e fisico del Napoli, la discontinuità dell’atalanta e del Milan a mio parere rendono i bianconeri l’unica vera competitor per lo scudetto. Il Milan perderà malamente lo scontro di domenica (non mi stupirei se ci fossero più di 2 gol di scarto) e rischia anche il derby, con la tenuta altalenante che la contraddistingue da sempre e che pioli cerca di neutralizzare con un’intensita non proponibile per tutto l’anno. A differenza di allegri, napoli milan e atalanta perderanno a mio parere punti con fiorentina torino e lazio perlomeno.Comunque, la vera spacciata dalle prime 4 resta il Napoli, bisognerà essere il più costanti possibili

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    1. P.s. dopo l’assurda campagna mediatica contro gli arbitri di questi giorni non mi stupirei se cercassero di restituire ai rossoneri ciò che gli toglieranno certamente contro i bianconeri

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  7. visto il milan . partita dove hanno avuto tante occasioni ma è sembrata arrivare la “paura di vincere”

    come ormai da tanto a questa parte a loro succedono cose indescrivibili . il rigore su paperata del portiere (tra l’altro per me è gamba tesa di leao non si puà intervenire così) è una cosa che non si vede tutti i giorni . un minuto dopo c’è il gol di leao su lancio (sbagliato ) di krunic.. il difensore riesce in qualche modo a mettere leao solo davanti al portiere..

    sottolineo che l’arbitraggio è stato pro milan per tutta la partita ( ha fischiato tutti i mezzi falletti ) poi l’errore è clamoroso ma ci avevano detto che è a discrezione dell arbitro (vedi lazio inter con di marco a terra)

    ora dopo le scuse incredibili (son state fatte cose ben peggiori) ci sarà una compensazione totale (immagino già un arbitro in che stato può fischiare qualcosa contro al milan)..

    io sto ancora aspettando le scuse dopo fiorentina inter episodio ben più grave visto che è andato a rivedere il non mani.

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  8. Per quel che mi riguarda non sottovaluto nessuna avversaria, ma non sottovaluto neppure l’Inter. Sono ben conscio che abbiamo dei limiti (l’ho scritto qualche giorno fa che per me a centrocampo sarebbe necessario intervenire già adesso), ma vedendo le altre mi sembra che abbiano limiti ben maggiori dei nostri. Non a caso sono dietro di noi.
    La Juve mi sembra quella con le individualità migliori ma anche con lacune pregresse non risolte, soprattutto a centrocampo. Il Napoli ha un 11 molto qualitativo ma manca di ricambi all’altezza, soprattutto in difesa. L’Atalanta, come giustamente dice Luciano, ha una rosa molto profonda e molto livellata (c’è poco dislivello tra titolari e riserve) ma non è abituata a reggere la pressione della vittoria a tutti i costi.
    E poi c’è il Milan che per me sta overperformando da due anni. Ha sicuramente alcune buone individualità e, soprattutto, ha un ottimo equilibrio di squadra, ma ha anche limiti di maturità che emergono costantemente. E’ evidente che cerchino di sopperire alle proprie lacune giocando spesso a ritmi altissimi, non a caso di frequente sbloccano il risultato dopo pochi minuti. Però poi questo lo pagano con infortuni muscolari a ripetizione e cali di forma improvvisi.
    E poi hanno avuto una serie di episodi a favore al limite dell’imbarazzante. Quanto ha scritto Felice Nicola è verissimo. Gli errori dello Spezia sono solo l’ultima di una serie che spesso li caratterizza. Ed è ripresa la sfilza di rigori e rigorini più o meno dubbi.
    La sceneggiata dell’arbitro, poi, va oltre i limiti della decenza. Un episodio, peraltro dubbio (sembra che sia stato Rebic a calciare il difensore dello Spezia, e quindi il fallo non c’era nemmeno), trattato dai media come fosse il più grande errore della storia del calcio. Io aspetto ancora le scuse dell’AIA per il fallo di petto di D’Ambrosio, senza dimenticare la sfilza di orrori della stagione ’97/’98.

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  9. Luciano, tu parlavi di certezze di non vittoria in autunno, io parlo solo! di possibilità, (e non di garanzia, certezza, sicurezza, onnipotenza del passato che investirà il futuro, consentendoci di confermarci in alto) a metà gennaio, anche perché vedo le avversarie. Quando ho provato a parlare dei problemi del Milan, che riconoscono tutti, anche Sergio e Pioli, che per te non faranno testo, salvo citare Biasin o in passato Mancini (“La Juve può rientrare per la corsa scudetto”… sono passati quattro mesi e la Juve è quinta, come se quella non fosse una frase diplomatica come se ne dicono centinaia) per sostenere le tue affermazioni, mi hai risposto che non conosci bene le avversarie come l’Inter. Ma questo è un parametro fondamentale visto che dobbiamo competere con loro. Non sono io precipitoso. So che noi siamo molto imperfetti e penso che se le avversarie fossero di altro rango noi probabilmente giocheremmo per il secondo posto. Non so se vinceremmo il campionato contro la Juve di Sarri o il Napoli di Sarri o l’ultima Roma di Spalletti. Sicuramente non vinceremmo contro la prima Juve di Allegri. Ma ad oggi le nostre rivali sono di un livello inferiore.

    Angelo, il Milan ha dei periodi in cui va a mille e questo probabilmente nasconde limiti dei giocatori… ma poi ha dei cali piuttosto evidenti. Nonostante questo fanno tanti punti da un anno mezzo, quindi non direi che ottengono più di quanto valgono. Anche io ho notato e ricordo alcuni episodi che sembrano una barzelletta perché trattasi di errori di difensori avversari davvero evidenti e regalati. Lasciando da parte mala fede e fortuna, forse proprio i ritmi altissimi possono a volte provocare errori grossolani. Quando non riescono a mantenere questi ritmi possono prendere più di un gol da chiunque. Ad oggi a differenza nostra. Se avessimo preso noi due i gol che ha preso il Milan, in casa, dallo Spezia, diremmo che la nostra squadra non può ambire a importanti traguardi.

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  10. credo di non aver mai detto che l’Inter non può’ vincere il campionato e se l’ho detto (ma non penso) le mie parole hanno tradito il mio pensiero.
    Ho sempre ritenuto che ci siamo indeboliti, anche se i direttori hanno fatto miracoli, e che ci sono almeno 4 squadre sul nostro livello, per cui possiamo vincere ma possiamo anche dover lottare per il quarto posto.
    lo penso ancora, soprattutto se la juve dovesse rientrare, come è possibile.
    Ovvio che mi sono fatto un’idea anche delle avversarie, ma di certo sono preoccupato più per qualche nostro limite che per i loro…
    Sono contento del percorso fatto ma non posso essere certo che ci ripeteremo, così come non posso essere certo che altri non facciano meglio che nel girone d’andata.
    La mia preoccupazione principale oltre alla mancanza di una punta che dia profondità sta nella rosa che ritengo non del tutto adeguata a mantenere nel tempo certi ritmi, considerando anche l’intensità del calendario.
    A mio parere ad esempio senza l’intermezzo di Inter juve già a Bergamo avremmo potuto essere più lucidi ed efficaci. Poi magari non avremmo vinto ugualmente.
    Comunque non c’è problema: io mi tengo le mie ansie e le mie preoccupazioni, proprio perché il sogno è grande. Altri si tengano le loro convinzioni e la loro fiducia…nel passato.

    Ps a chi considera il Napoli già fuori, ricordo che si trova a 4 punti, che potrebbero diventare sette ma ancora non lo sono e che dovremo andare a casa loro, con lo stadio probabilmente pieno.

    Poi i molteplici e clamorosi aiuti, reali,, a Milan e juve per uno ansioso come me sono obiettivamente elementi da considerare. Io non ho mai visto un arbitro che si mette a piangere non per un errore tecnico ma per un’interpretazione che poteva essere anche diversa. Questo è possibile solo se parliamo di tifo esasperato.

    Poi, se vinceremo la seconda stella, sarò il primo a sorridere delle mie (comunque fondate) paure.
    Per ora no.

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  11. Riportiamo la discussione alla sua estrema sintesi: io non mi sento sicuro del fatto che , siccome abbiamo fatto qualche punto in più degli altri fino ad ora, faremo meglio o almeno pari anche nelle 17 partite di campionato che restano e che si sommano agli impegni di coppa che non tutti hanno.
    Invido quelli che si sentono sicuri, perché certo vivono meglio

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  12. Il crollo del Napoli, prima di essere legato all’assenza effettiva di giocatori chiave, è legata alla “mentalità emotiva” di un ambiente destabilizzante, capace di picchi estremi di euforia e di timore che li accompagna da sempre, picchi che possono dare un quid in più in partite secche ma che in una maratona portano a cali nervosi paurosi nei momenti topici. Il Milan e la juve soprattutto ancora ringraziano per l’incredibile finale dello scorso campionato (gli arbitri hanno poi fatto il resto), in cui i titolari sono crollati psicologicamente nel momento meno opportuno. Sono anni che accade l’imponderabile da quelle parti…e se un allegri compatta tatticamente ed emotivamente un gruppo quando conta Spalletti, come sappiamo bene, non ha assolutamente le qualità necessarie per forgiare un gruppo su questi attributi con continuità. Anche Pioli ha sempre avuto questi limiti, a cui aggiungerei la controindicazione dell’intensità alta non gestita in modo ragionato nell’arco di un campionato. Da questo punto di vista invece gasperini quest’anno ha saputo affrontare juve e Inter in modo diverso rispetto al suo modo standard, dimostrandosi più saggio. Nonostante questo i bergamaschi tuttavia non hanno ancora raggiunto la continuità dello scorso campionato

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    1. L’Atalanta per me ha alcune caratteristiche da grande squadra, capace di vincere. Il problema di fondo, secondo me, non ancora superato, è che questa squadra si esprime a livelli altissimi… perché sa che non deve vincere. Continuano a fare grandi cose col presidente che ricorda al gruppo squadra che gli obiettivi sono salvezza e al massimo qualificazione in EL. Già il quarto posto sarebbe un sogno. Ed è giusto così, perché se cambiassero mentalità e toni, probabilmente subirebbero ciò. Gasperini ha fatto notare che il suo non è un volersi nascondere, ma in questi anni l’Atalanta non è mai stata nemmeno virtualmente prima, al massimo è stata, credo a sette/nove punti, mancando un tot. di giornate dalla fine… Ha perso due finali di coppa Italia, ha perso in casa 0-2 le ultime due gare degli ultimi due campionati con Milan e Inter, quando era già matematicamente in CL ma poteva prendersi il secondo posto, risultato mai raggiunto nella storia dell’Atalanta.

      Non sono del tutto d’accordo su Spalletti, probabilmente hai ragione, ma io diffido un po’. L’ultima Roma di Spalletti era una squadra bellissima ma anche solida e continua… era una squadra forte, ma la Juve che arrivò in finale di CL era di un altro livello. Spalletti con Szczesny, Rudiger, Manolas, Florenzi/Bruno Peres, Emerson Palmieri, Strootman, Pjanic, Nainggolan, Salah, El Shaarawy/Perotti e Dzeko fece una stagione che oggi gli consentirebbe forse di vincere il campionato. D’altra parte se in venti o più anni di carriera nessun presidente di squadra che lotta davvero per il titolo, l’ha mai chiamato, dei motivi potrebbero esserci. Ma prima di fare simili discorsi mi concentrerei sulla rosa del Napoli che è fatta, secondo me, da molti “mezzi campioni”, gente che ha spesso fatto benissimo e mostrato non comuni qualità, ma mai ha trascinato alla vittoria, anzi. Questo alla lunga conta…

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  13. Luciano, non è un attacco, ma per farti capire perché ti attribuisco quelle convinzioni… queste sono tue parole di fine ottobre e inizio novembre, dopo le gare con Juve ed Empoli.

    Post Inter-Juve fine ottobre: “Noi NON POSSIAMO vincere il campionato, a mio parere, perché loro (che pure probabilmente non lo vinceranno) hanno potuto far entrare Dybala, Chiesa, Betancur, Arthur e Kaio Jorge. E hanno tenuto in panca il… miglior difensore mondiale di tutti i tempi, deLigt”.

    Il titolo del post era: “Grande prestazione e la CONFERMA CHE NON È ANNO per lo scudo”.

    “Posso sbagliare ma sono convinto che questa Inter non sia da scudetto”.

    “La mia posizione in proposito è molto semplice: sin dall’estate ho ritenuto con enorme dispiacere che questa squadra NON POTESSE LOTTARE per il titolo.
    Di aver ragione non me ne importa assolutamente nulla: anzi, magari venissi smentito in modo clamoroso.
    Poi, partita dopo partita, il mio convincimento si è purtroppo RAFFORZATO: nessuna vittoria in sei partite con le squadre forti, molti punti sprecati, un bel gioco in crescita non accompagnato da bei risultati”.

    Io sono d’accordo con quasi tutto quello che dici quando analizzi i pro e i contro della nostra squadra, anche secondo me mancano delle cose (e sono quelle di cui parli tu da quest’estate). Da questo punto di vista forse l’unica cosa in cui c’è divergenza tra le nostre posizioni è la questione legata ai ritmi e al dispendio del modo di giocare, ma qui parliamo, mi sembra, più di sensazioni che di altro. Detto ciò, semplicemente io pensavo e penso che nonostante queste mancanze potessimo lottare per vincere. Sono stato un po’ più pessimista dopo Sassuolo, Lazio e Juve, ma anche lì pensavo che ci fossero margini di miglioramento perché l’allenatore era nuovo, doveva trovare l’equilibrio, e nuovi erano Calhanoglu, Dumfries e Correa. Ma non è una questione di ragione di uno e torto di un altro, solo per capirci.
    La vittoria finale sarebbe una cosa grandissima, così grande che quasi nessuno ne parla. Qua dentro credo che nessuno abbia manifestato certezze in quella direzione.

    A prescindere dai momenti di forma e dai punti fatti, ho sempre indicato il Milan come squadra più attrezzata, a parte il Milan. Napoli e Atalanta sono squadre forti, ma secondo me hanno qualcosa in meno del Milan.

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  14. Certo, hai ragione, mi sono espresso male: effettivamente in estate ero convinto che non fossimo da scudetto e dopo le sei partite importanti non vinte la mia convinzione si era rafforzata. però ci ho sempre sperato altrimenti non si spiega la sofferenza con cui assisto alle varie partite: per assurdo quando avevamo una squadra da metà classifica soffrivo meno. oggi sono convinto che possiamo lottare per quell’obiettivo, che però per me resta molto difficile, per questioni di organico e perché resto convinto che le squadre che pressano alto con tutta la squadra alla fine fatichino di più

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  15. Al di la della partita difficile (le grandi hanno sofferto quasi tutte con l’empoli), penso sia evidente un fatto: Sensi, al netto dei problemi muscolari atavici e direi congeniti, ha un’intelligenza calcistica e una qualità di alto livello, molto più del turco ad esempio. Un vero peccato, perché a pieno regime sarebbe nel ruolo uno dei migliori. Anche perché pensa velocemente, davvero un peccato. Comunque non lo darei

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    1. Detto questo, andrebbe preso un attaccante al posto di correa, completamente inaffidabile sotto ogni punto di vista da inizio stagione

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    1. Assolutamente d’accordo. La lettura e la posizione di dimarco è sbagliata. Di Vecino si conoscono tutti i limiti calcistici e sorge il dubbio che stia già da un’altra parte mentalmente

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  16. primo tempo bene direi in scioltezza
    secondo tempo non sono entrati in campo
    Vidal regge 30 /40 min
    Vecino corpo estraneo
    l’involuzione di Lautaro è clamorosa

    spero nel miracolo di Marotta nel portare a casa un attaccante . con Sanchez che ora andrà in nazionale da febbraio sarà durissima

    contento per sensi per il gol ma fino a quel momento aveva sbagliato ogni tocco possibile
    ottima prestazione di Dumfries . ero molto scettico ma si sta dimostrando un buon giocatore ( con limiti evidenti )

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  17. A me sembra che Lautaro stia facendo molto bene: quarto nella classifica marcatori, dopo Vlahovic, Immobile e Simeone, dando un grandissimo aiuto alla squadra e tutto questo non avendo una punta di peso al fianco che gli porti via un avversario o che scambi con lui, perché Dzeko parte da lontano e costruisce la manovra, più che fare la punta punta. Per me uno dei nostri giocatori chiave

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  18. io sono un pò prevenuto su Lautaro
    per me non ha fatto il salto di qualità e sta pagando tantissimo l’assenza di Lukaku
    vedo anche che sbaglia gol “facili” e spesso fa la scelta sbagliata diventando frenetico

    una cosa sicuramente dove è migliorato è la foga negli interventi per il recupero palla ( veniva sempre ammonito, ora è migliorato tanto)
    sicuro con Dzeko non ci azzecca molto non mi pare proprio il suo partner ideale.
    giocare nella fiorentina è “facile” ( basta vedere Biraghi) ma lo scambierei subito con Vlahovic che mi pare di un altra categoria

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  19. Vi segnalo che Il gol del 1-2 era in fuorigioco. le linee che hanno mostrato , una era perpendicolare l’altra non era perpendicolare ma obliqua , il tutto per cercare di farci perdere ( vedi rigore di Dumfriest) . Da fastidio che abbiamo vinto scudetto e super coppa italiana e che siamo primi in classifuica.

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  20. Stavolta, a differenze di tutte o quasi le partite di questa stagione, non avevo buone sensazioni durante il secondo tempo e pensavo che sarebbe terminata 1-1.

    Io non avevo visto le gare dell’Olanda all’Europeo quindi non comprendevo l’entusiasmo di molti per Dumfries e in estate vedevo bene sulla destra Nandez o Bellerin. Molto molto molto bene una volta ambientato l’esterno ex PSV, alcuni forse lo vorrebbero più coraggioso, ma a me piace così, rischia poco, ma quando può fare, fa e fa la cosa giusta. Non ha piedi eccezionali, ma molto migliori, secondo me, rispetto a quanto sembri. Gli manca la tecnica nello stretto, ma mette sempre ottimi palloni in mezzo: guarda prima di calciare e la mette dove serve. Hakimi era un fuoriclasse grezzo che in proporzione ai mezzi, sbagliava molto.

    Filotto sporco ma praticamente perfetto, bene la sosta ora per respirare un po’.

    PS: siccome so che verrà criticato, per me bene Calhanoglu, meglio di molti suoi compagni.

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    1. Male contro una squadra decimata, però la fatica di coppa ha condizionato, benissimo dumfries che sta effettivamente trovando continuità. Male darmian bastoni e dimarco e brozovic, difesa distratta in occasione del gol loro. Il palese favore sul fallo non fischiato a dzeko in occasione del pareggio avrà il suo conto al derby a mio parere

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      1. Loro erano decimati, ma le gambe le fa andare la testa… loro erano liberi, noi in meno die due settimane abbiamo avuto due scontri diretti, una gara che valeva un trofeo, un’altra gara, contro l’Empoli, in cui avevi tutto da perdere. Avremmo potuto pareggiare… Ma non avremmo mai e poi mai perso, a differenza di tutte le altre. Penso che pur in presenza di una partita molto brutta, i numeri confermino ciò

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  21. Su lautaro, senza dubbio è un buon giocatore che fa del sacrificio del lavoro e della grinta il suo punto di forza. Purtroppo li davanti c’è anche necessità di puro talento….dzeko e sanchez, giocatori che ne hanno, sono purtroppo a fine carriera. Ci vorrebbe almeno uno dalle caratteristiche di dybala, magari più costante

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    1. Onestamente penso che lo fosse. Poi che lo pensino tifosi di TUTTE le squadre è un altro discorso. A me interessa se viene ritenuto tale dagli addetti ai lavori, poi chiaramente ci sono tifosi pure tra di loro

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  22. Inizialmente mi sembrava non esserci fallo, in realtà credo potesse starci perché il braccio di Dzeko è basso solo in un secondo momento, quando colpisce il pallone, ma prima è largo all’altezza del volto dell’avversario. Tra l’altro l’arbitro era in ottimo posizione. Annullarlo col var sarebbe stato un furto perché l’arbitro pur sbagliando ha potuto valutare e perché, come hanno spiegato in diretta, il Venezia recupera per pochi secondi il possesso, facendo terminare l’azione “viziata”. La gestione arbitrale credo non sia piaciuta neanche ai nostri, a prescindere da questo episodio…

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