Se vinciamo altre 6-7 partite così, si può sognare: Inter – Torino 1-0

Inter – Torino. La partita finisce con il risultato di uno a zero per i nostri ragazzi. Rete decisiva realizzata da Denzel Dumfries.

Si tratta di un calcolo piuttosto elementare, che parte però da un convincimento soggettivo: non esiste una squadra che, nel campionato italiano, possa pretendere di dominare tutte le partite.

Napoli e Milan hanno vinto le prime 10 e ora sono dietro; noi eravamo dietro di 7 punti (a un certo momento virtualmente di 10) e ora abbiamo messo tutte in fila, anche a discreta distanza.

La juve sembrava …da serie B ma nelle ultime 5 ne ha vinte 4 e ha subito un solo gol.

Tutte possono ancora rientrare, se non nella lotta per il titolo almeno in quella per le prime posizioni.

Al Napoli abbiamo mangiato in poco tempo 14 punti, ma anche il Napoli non è affatto fuori.

Succederà ancora che si vinca alcune partite dominando, ma saranno una minoranza e la lotta per il titolo si deciderà nelle partite complesse, combattute, difficili.

Lo 0-5 di Salerno esalta e illude, l’1-0 contro il Toro riporta alla realtà di un campionato molto imprevedibile, tutto ancora da giocare.

Tra il Napoli e lo Spezia c’erano 26 punti di distacco (oggi sono 23) e una differenza tecnico-atletica rilevante.

Ma lo Spezia ha vinto a Napoli.

Quello che conta è la continuità e non è detto che chi ha fatto meno bene all’andata non raggiunga chi ha fatto meglio prima, ma ha dato il massimo.

In fondo, Pioli quando ha detto che lo scorso anno loro erano campioni di inverno, poi si è visto come è finita, fa inc…. adirare i tifosi interisti (compreso me) che si prodigano ne gli scongiuri ma dice una cosa vera, se riferita allo scorso anno, come lo è, e che può accadere anche quest’anno, se non vinceremo molte delle partite in cui ci sarà davvero da soffrire.

Lo scorso anno l’Inter ha vinto 11 partite con lo scarto di un gol (1-0 o 2-1, sarebbero 12 con il rocambolesco 4-3 contro la Fiorentina). Ne ha pareggiate sette e perse 3.

Almeno 22 partite sono state autentiche battaglie, ma in realtà qualche risultato positivo più netto è stato arrotondato solo nel finale, dopo aver corso rischi e approfittato dello scollamento disperato di chi cercava di rimontare.

Quella squadra ha dominato il campionato non perché ha dato 5 o 6 gol a Benevento, Crotone, Udinese, ma perché ha perso solo 3 delle partite combattute e ne ha vinte tante.

Per questo è stata una ‘corazzata’, per la continuità considerata nel lungo periodo

Salerno, l’andata col Genoa o quella col Bologna, gasano.

Ma poi è vincere tanti Inter – Toro che può far prevalere in campionato.

La dimostrazione l’avremo alla ripresa, a Bologna.

Se andassimo là con l’idea che abbiamo dato loro sei gol e quindi… abbiamo già vinto, ci esporremmo di sicuro a brutte sorprese.

Un risultato si può esaminare da molti punti di vista: per esempio da quello del tifoso o da quello dello ‘studioso’ del fenomeno calcio.

Quando l’amico Francesco Buono dice: “Questa vittoria per 1-0 piacerà al nostro Luciano, so che a lui piace vincere soprattutto così”, esprime un concetto in parte vero e in parte no.

Al tifoso Luciano piace vincere 6-0, perché così si soffre meno: ho detto più volte che sino al 6-0 (purché manchi poco alla fine) non mi sento tranquillo.

Nello stesso tempo un 1-0 provoca una maggior scarica di adrenalina continuata… ma io preferisco rilassarmi un pochino (poco davvero).

Al Luciano che prova, con i suoi mezzi relativi e le sue conoscenze limitate a porsi razionalmente di fronte al fenomeno calcio, le cose appaiono diverse.

Ho sempre sostenuto che un risultato con molti gol  o è poco significativo, perché indica che una squadra è troppo più forte dell’altra, almeno in quella situazione, oppure indica che entrambe le squadre hanno sbagliato molto.

Io vedo il calcio ideale come una partita a scacchi con giocatori molto bravi: perde chi commette anche un solo errore.

Oppure vince, se preferite, chi trova una soluzione geniale.

Capisco che lo spettatore, soprattutto quello neutrale, si diverta di più a vedere un 4-4 che uno 0-0, con le squadre che si annullano. 

Siccome il calcio non è fatto solo di attacco, ma di difesa e attacco, per me un 4-4 indica che entrambe le squadre hanno fatto male la fase difensiva.

Quindi non è stata una grande partita.

Un 1-0 mostra che si è giocato a calcio vero, che è fatto di equilibrio, di lotta, ma che una squadra è stata leggermente migliore in fase di attacco (un gol segnato in più della rivale) e in fase difensiva (un gol subito in meno).

Poi c’è il discorso che facevo prima e che vale sia per il tifoso che per lo pseudo studioso: nel nostro campionato le vittorie di stretta misura sono decisive.

E’ meglio vincere 2-1 a Genova con la Samp e 1-0 in casa col Bologna, che pareggiare 2-2 a Genova e battere 6-1 il Bologna.

Per questo mi iscrivo alla schiera dei ‘risultatisti’.

Il risultato è un prodotto del gioco, ma è il concetto di gioco che risulta relativo e aleatorio: per me bel gioco è ottenere il massimo in relazione alla tua forza e a quella dell’avversario in una data situazione.

Il Toro per esempio è sicuramente inferiore nel complesso rispetto all’Inter, ma ha ottenuto il massimo pressando alto e attaccando anche con i tre centrali difensivi perché in quella partita e con gli uomini disponibili quella era la soluzione per restare dentro il match.

Allo stesso tempo, l’Inter ha ottenuto il massimo ribattendo colpo su colpo e sfruttando la sua qualità superiore, finché ha potuto, ma poi, quando una serie di fattori l’hanno messa in difficoltà, ha saputo ricompattarsi, anche abbassando le linee e soffrendo il minimo indispensabile.

Vediamo quindi quale almeno a me sembra sia stato….

L’andamento della partita.

Entrambi i tecnici l’hanno preparata benissimo in funzione delle loro idee di gioco e delle forze di cui disponevano.

Juric sapeva che sul piano della qualità pura il Toro era inferiore, ma sapeva anche di avere una squadra tosta, grintosa, competitiva sul piano fisico.

Il suo problema era impedire che l’Inter uscisse con troppa facilità, costruendo l’azione dal basso, creando pericoli anche con lo sganciamento dei due ‘braccetti’ .

Per questo pressava alto facendo partecipare all’azione persino i centrali, a turno.

Per far questo lo schieramento tattico del Toro era quasi speculare: un 3421 che rafforzava il centro campo e nello stesso tempo in fase di attacco tentava di portar fuori de Vrji, arretrando Sanabria, per poi fare ‘entrare’ le mezze punte (il veloce Pjaca e il tecnico Brekalo, ma anche i centrocampisti e a volte un difensore.

Invece in fase di palla a Handa  la marcatura diventava a uomo alta, su tutti i nostri.

Per fortuna De Vrji riusciva sempre ad anticipare Sanabria, dopo averlo seguito, e le combinazioni fra i due altri difensori, i centrocampisti e gli esterni, annullavano in pratica le possibilità offensive dei torinisti.

In questo contesto però l’Inter è riuscita a costruire nel primo tempo solo tre vere occasioni da gol, prima con Brozo, che calcia senza troppa forza, poi con Dumfries, che va a segno, infine con Lauti che spreca un’occasionissima.

Un po’ poco rispetto al solito, in 45’ di gioco, ma  confortava l’idea  che il Toro nella ripresa potesse risentire del grande sforzo fatto (dai dati apparsi in video risultava che i granata avessero corso molto di più).

L’unico piccolo ‘nuovo’ accorgimento tattico di Inzaghi mi è sembrato essere la posizione di Dzeko nelle situazioni  senza palla: il nostro centravanti si allargava moltissimo, coprendo la posizione di Dumfries, che spesso era così pronto a partire in posizione centrale, sfruttando la sua progressione, maggiore certamente di quella del bosniaco.

E infatti il gol viene con l’olandese che si incunea in posizione quasi centrale.

Inoltre quasi tutte le nostre azioni pericolose sono avvenute in ripartenza, le rare volte in cui siamo riusciti a farlo palla a terra.

La marcatura molto stretta e alta sui nostri difensori e centrocampisti limitava infatti molto la nostra possibilità di uscire manovrando, tanto che spesso, contrariamente al solito, Handa anziché costruire l’azione dal basso era costretto a rilanciare lungo, ma raramente gli attaccanti sapevano pulire queste palle favorendo l’avanzamento dei compagni.

Sarebbe stata la partita di Lukaku, ma Lukaku non c’era e non c’era Hakimi, capace di aprire la loro difesa.

Il pur bravo Dzeko veniva sovrastato sul piano della forza fisica e Lautaro su quello… dell’altezza, per cui i due faticavano a domare le palle alte e lunghe (o a spizzarle) per far ripartire esterni centrocampisti e persino braccetti.

La palla veniva spesso ripresa dai difensori torinesi che riproponevano l’azione.

In questa fase noi siamo stati  molto bravi a non subire  e a utilizzare  la miglior qualità individuale per costruire comunque qualche pericolo  più di loro.

In pratica nel primo tempo loro hanno avuto una sola occasione da gol per quanto clamorosa, causata però da una situazione che si ripete spesso: prevalenza degli avversari sulle seconde palle, dopo una respinta affannosa della difesa  e giocatore avversario a cui, schiacciandoci, lasciamo troppo spazio per tirare al limite.

Per fortuna in questo caso Pjaca tira benissimo, ma la palla, imprendibile per Handa, esce di un soffio.

Altro non ricordo, se non in precedenza un colpo di testa per fortuna centrale da parte di Bremer lasciato colpevolmente solo su angolo (e anche questa situazione non è una novità).

Andiamo al riposo in vantaggio, meritato ma molto contrastato, e si pensa che il Toro attenuerà inevitabilmente il ritmo e noi potremo finalmente far valere in pieno la superiorità tecnica.

Invece non è così, forse anche perché loro hanno giocato almeno sei partite fondamentali e logoranti (quelle di CL) in meno, senza contare le partite giocate dai molti nostri nazionali.

Ma forse anche perché, se è indiscutibile che i nostri titolari sono migliori e anche alcune riserve, è anche vero che loro hanno una rosa più completa anche se qualitativamente pure le nostre riserve si fanno quasi tutte preferire alle loro.

Basti pensare che senza considerare l’assenza del Gallo, loro disponevano di: Kone, Ansaldi, Warming, Rodriguez, Praet, Mandragora, Linetty, Zaza, Izzo, Rincon.

Secondo me loro hanno effettuato tutti i cinque cambi quando c’era ancora parecchio da giocare, perché i subentrati non erano significativamente inferiori ai sostituiti (Sanabria -Warming, Buongiorno-Rodriguez, Pobega-Mandragora, Bekalo-Praet, Singo-Ansaldi) e quindi hanno potuto rivitalizzare il complesso.

Noi al contrario abbiamo fatto il primo cambio a 20’ dal termine e immettere Vecino per Chalha, non è sicuramente un’operazione indolore, di questi tempi.

Un altro giocatore aveva speso molto ed era senza dubbio da sostituire: Dzeko: ma il buco nell’organico (mancanza di una prima punta fisica di riserva) ha costretto il mister a tenere in campo il bosniaco e a far respirare Lauti, che probabilmente ne aveva meno necessità

Poi all’83′ il cambio di Vidal per Sensi e quello di Dumfries per D’ambro, più che  altro conservativo, prima di chiudere, a una manciata di secondi dal termine, con il cambio Dimarco per Perisic.

Così loro hanno mantenuto la capacità di pressione pure nella ripresa, mentre noi abbiamo fatto maggior fatica a uscire, anche se, quando ci siamo riusciti, la nostra qualità ci ha resi pericolosi.

Nel secondo tempo noi abbiamo avuto una buona punizione per fallo su Lauti al settimo, compensata dal fallo commesso da Calha, sempre al limite, al 20’ con ottimo intervento di Handa sul tiro insidioso di Lukic.

Al 23’ Dzeko ha colpito male, di testa, un bel suggerimento di Vidal.

Quindi, nella parte finale, due volte Sanchez ha la palla buona: sulla prima calcia alto, sulla seconda coglie il palo esterno.

Nel secondo tempo, in una situazione un po’ di emergenza e quando loro hanno spinto al massimo abbiamo dunque concesso ai granata solo un tiro pericoloso su punizione, mentre noi abbiamo avuto qualche opportunità in più.

Questo è interessante, secondo me perché significa saper soffrire (e ce ne sarà bisogno in tante prossime partite, con tutti che si sacrificano e si aiutano) e giocare di squadra.

Il fatto che, rispetto a precedenti partite si sia sofferto un po’ di più è confermato dai pochi dati che riporto relativi alla partita, ma soprattutto (per quello che valgono, perché ovviamente ognuna ha avuto avversari diversi) i dati relativi alle prestazioni di tutte le squadre nella giornata.

L’Inter ha prodotto 15 tiri a rete contro 13 del Toro: di questi sono finiti nello specchio della porta 3 tiri per parte.

Il possesso è stato a nostro favore : 54% a 46%

A livello di giornata di tutta la Serie A, per quanto concerne i:

  • Km percorsi l’Inter è solo 14°, con 108 km, mentre il Verona è primo assoluto con 115 e il Toro ci precede con 111,6,
  • Come numero di passaggi riusciti  Inter solo 10° con 378, ma precede il Toro (316),
  • In netto calo rispetto alla media stagionale la  percentuale di passaggi riusciti (79%, più o meno come il Toro).

Comprensibilmente il Napoli, costretto a rimontare in casa con molto tempo davanti è primo in queste due graduatorie (529 passaggi con l’89% di successo).

Inter sesta come occasioni da gol (10) contro le 20 del Napoli (e le 8 del Toro).

Da notare che le prime tre come occasioni da gol (Napoli, Atalanta, Empoli) non hanno vinto.

Inter penultima nella graduatoria dei dribbling riusciti (5) contro i 15 di juve, Napoli, Venezia.

L’Inter ha prodotto 15 tiri a rete (secondo altre fonti 17)  contro i 25 del Napoli, preceduta anche da Atalanta, Empoli, juve e Roma.

Infine è solo ottava come minuti di possesso palla (28’42). Tra le grandi solo il Milan ha fatto peggio.

Come si vede spesso le statistiche nel calcio vanno soppesate e non sempre sono significative.

Altrimenti si dovrebbe concludere che il Napoli è stato di gran lunga la più forte di giornata.

Concetto che può soddisfare gli… amanti del bel giuoco, ma non certo i tifosi partenopei.

Però questi scarni dati sono forse sufficienti a concludere che, per quel che ci riguarda, è stata certamente una delle partite in cui abbiamo incontrato maggiori difficoltà.

Adesso speriamo che i giocatori utilizzino le vacanze per ricaricare le pile, lontano dagli eccessi festaioli, perché ci aspettano un paio di mesi intensissimi e decisivi.

E magari (insisto sempre su questo tasto) speriamo che la dirigenza riesca a completare i pochi tasselli di organico che ci mancano.

Sarebbe davvero un peccato mancare la seconda stella solo per non aver provveduto a quel paio di inserimenti/sostituzioni che ci potrebbero dare maggiori garanzie.

Le pagelle

Handanovic: 6.5 due soli interventi, ma decisivi. Mentre sul destro di Pjaca resta immobile, perché imprendibile (a molti sarebbe piaciuto che si fosse tuffato… per la gloria), poi chiude bene su Brekalo che aveva tagliato la difesa e devia la punizione velenosa di Lukic

Skriniar: 6.5 dalla sua parte spesso agisce Dzeko, sostituendosi a Dumfries più accentrato. In zona gioca anche il velocissimo Pjaca, per cui lo slovacco spinge meno che in altre occasioni, ma la morale è sempre la stessa: di lì non si passa proprio

de Vrij: 7 con i braccetti chiamati spesso a uscire sui due trequartisti, lui si trova più volte impegnato nell’uno contro uno su Sanabria, anche lontano dall’area. Lo blocca sempre sino a costringere Juric alla sostituzione. Ottimo, al solito, nel lavoro di regia del reparto  difensivo.

Bastoni: 7 grande partita in copertura su Brekalo, quasi annullato, tranne in occasione del ‘taglio’ su cui deve uscire Handa. Da un suo netto anticipo nasce l’azione del gol di Dumfries. Si sgancia spesso e va pure vicino al gol

Nb. 6 partite consecutive vinte senza subire gol.

Non era MAI successo nella storia dell’Inter.

Direi una difesa… discreta, senza dimenticare l’aiuto dei compagni.

Dumfries: 7+  in fase di ripiegamento fa il tornante di destra, in fase di attacco cerca spesso le vie centrali. Realizza un gol bellissimo, forse un po’ fortunato, ma lui c’era e ci ha provato. Tre gol e due assist in otto partite da titolare, tra l’altro dopo un inizio comprensibilmente faticoso. Non male, direi

(D’Ambrosio: s.v. pochi minuti che non consentono di articolare un giudizio)

Vidal: 6.5 una delle sue migliori prestazioni da quando è all’Inter: tosto, combattivo, difficile da superare per chiunque, non ha la verve di Barella ma riesce a rendersi molto utile. Non sbaglia passaggi e non commette falli inutilmente pericolosi e questa è una novità

(Sensi: s.v., vedi D’Ambrosio)

Brozovic: 7 marcato a uomo spietatamente, non molla di un centimetro, esce sempre dalle situazioni più scabrose con la palla incollata al piede ed è ineguagliabile nel far ripartire l’azione. Ha anche una palla gol, ma conclude senza fortuna

Calhanoglu: 7 solita grande prestazione (degli ultimi tempi) per qualità e quantità. Teoricamente questa non era la sua partita ma lui tiene botta, fa respirare la squadra e manda in porta Lauti con una magia. Se el Toro avesse concretizzato quell’occasione, oggi scioglieremmo inni e peana per il turco

(Vecino: 5.5 entra in un periodo in cui c’è da soffrire ma non appare particolarmente combattivo e ispirato)

Perisic: 7 autore di alcuni recuperi fondamentali. Sempre in partita, efficace nel contrastare, insidioso quando riparte  abile nel far partire Dzeko in occasione del gol. Giocatore di livello assoluto

Dzeko: 6+ si conferma elemento di grande tecnica, ma soprattutto imbattibile, come attaccante per l’intelligenza calcistica. E’ una partita di combattimento e fisicamente qualcosa paga, soprattutto alla distanza, ma non c’è un sostituto di ruolo che lo posa far rifiatare

Lautaro: 6.5 ci aveva abituati bene con 5 gol nelle ultime 5 partite e quando non segna leggo spesso giudizi poco entusiastici, che non condivido. Con Dzeko che ‘esce’ lui deve cercare la profondità, ma non è… Lukaku: la progressione non gli manca e neppure la grinta, ma andrebbe meglio come seconda punta. Dicono che ha sbagliato un gol, ma a me sembrava che potesse si far meglio, senza che però fosse facile.

(Sanchez: 6.5 è in ottima condizione e ha molta voglia di farsi vedere, rispetto a Lauti da più vivacità alla manovra offensiva. Prima calcia alto da buona posizione e poi si invola, colpendo il palo esterno)

All. S. Inzaghi: 7 per la partita, 8 per il girone di andata. Ha fatto un grande lavoro portando una squadra sulla carta indebolita a ottenere risultati non prevedibili, tra l’altro quasi sempre attraverso il gioco (così diamo un riconoscimento anche i beigiuochisti). Con il Toro forse la partita in cui abbiamo faticato di più anche rispetto a quelle pareggiate o a quella persa. Averla vinta è un segno molto positivo. Lui ha fatto tanto, ma noi, come squadra,  non abbiamo fatto ancora nulla. Il problema ora e di persistere su questi livelli, tra mille difficoltà inevitabili.

Luciano Da Vite

89 pensieri riguardo “Se vinciamo altre 6-7 partite così, si può sognare: Inter – Torino 1-0

  1. Inzaghi:”Se devo dire un nome, rispondo Ranocchia. Senza De Vrij, contro Napoli e Shakhtar in due gare che dovevamo vincere, mi ha dato il fritto, giocando da interista vero. Ma è un discorso che riguarda anche altri. Allenando Gagliardini ho capito perché ha trovato tanto spazio con Spalletti prima e con Conte poi. Quando mi giro in panchina, posso scegliere a occhi chiusi”.

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  2. Ciardi lo conosco benissimo. Forse è meglio dire che lo conoscevo benissimo perché dal covid in poi non ho più avuto la possibilità di assistere a partite dei 2007. Vedo con piacere che si è alzato, anche se non è mai stato un brevilineo. Aveva una tecnica fuori dal comune, qualche volta esagerava con il pallone tra i piedi, ma ai piccoli si può anche lasciare un po’ di libertà in più. Come tutti i giovani talentuosi i problemi sono due: la testa e la forza fisica che metteranno. Se gioca sotto età vuol dire che come forza sta crescendo bene

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  3. la statura del ragazzo non è mai stata un elemento di dubbio, se mai a me personalmente qualche perplessità la dava la forza, che come si è visto anche in Inter Torino è fondamentale a certi livelli.
    Per esempio sono un po’ preoccupato per Mosconi che dopo aver segnato valanghe di gol anche e soprattuto nei tornei internazionali, contro le grandi europee, ora giocando anche lui sotto età sembra essersi un po’ fermato. O almeno, io non ne ho più notizie.
    Ecco l’ìUltima, risale a fine ottobre

    “Mattia Mosconi ha scelto una perla per il suo primo gol stagionale nell’Inter Under 16.

    Entrato nel secondo tempo di Brescia- Inter, la punta di Grosio, in campo col numero 19, ha siglato il 2-0 con un gol d’autore. Una prodezza tutta da raccontare.

    Servito sul vertice dell’area di rigore, sulla sinistra, ha accarezzato il pallone col suo magico sinistro e sempre seguito da due difensori si è allargato verso la linea laterale col pallone attaccato ai piedi, impossibile portarglielo via, qui con più spazio a disposizione ha puntato verso l’area di rigore, un’accelerazione irresistibile per i due difensori bresciani che non sono riusciti a fermarlo e quando un terzo ha tentato una disperata opposizione, Mosconi da una posizione centrale ha incrociato la conclusione con un destro angolato che non ha lasciato spazio al portiere, proteso in un inutile tuffo sulla propria destra. Il grosino ha quindi bagnato nel migliore dei modi la fresca convocazione nella selezione della Nazionale Under 15 del tecnico Viscidi”.

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  4. In mancanza di calcio giocato si moltiplicano le fantasie di mercato: Qualcuno però fa sul serio: Atalanta e Roma si sono già mosse bene.
    Non so se noi faremo qualcosa, ma in caso positivo va fatto subito: gennaio e febbraio sono i nostri mesi chiave, se uno arriva il 31 gennaio e poi deve ambientarsi diventa inutile per questa stagione.
    Secondo me a livello di titolari siamo difficilmente migliorabili, ma in prospettiva è urgente un centravanti giovane e forte sul tipo di quelli presi da Napoli e Roma.
    Invece si può migliorare subito per qualche alternativa (Vecino e/o Sensi, Kolarov).
    Io mi fido più dei nostri direttori che….di me, anche perché per dare un giudizio non giusto ma credibile su un giocatore ho bisogno di studiarlo concentrandomi solo su di lui e in tv non è possibile.
    Qualche parere a caso (o a c…o) sui nomi che circolano:

    Zinho no (non ha messo la potenza muscolare indispensabile)
    Bremer si
    Frattesi si
    Nandez si
    Scamacca si
    J. Alvarez ni (è alto 1,70, sarà bravissimo, ma se resta El Toro in prospettiva serve una punta con caratteristiche diverse)
    Raspadori ni (idem)

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  5. Ciao Luciano, la penso come Te: Bremer, Frattesi (!), Nandez, Scamacca sono già pronti per l’Inter, gli altri no, non ci consentono un salto di qualità. A giugno serve confermare quanto più possibile questa rosa (Brozo + Perisic su tutti). Buon fine d’anno a tutti.

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  6. Bremer gioca come centrale in una difesa a tre. Pratcamente è l’equivalente del nostro De Vrij. Come caratteristiche tecniche è moto forte in marcatura. Non saprei giudicarlo in fase di impostazione.

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  7. Solamente a me pare che Pinamonti stia crescendo molto?

    Personalmente credo si stia sottovalutando Nandez. Allo stesso modo ritengo J.Alvarez un ottimo
    giocatore che non farebbe sentire la mancanza di Lautaro o Sanchez.
    Penso che a giugno dovremo salutare de Vrji e Lautaro, per autofinanziare il mercato e ripianare i debiti.
    Mi incuriosiranno le mosse della Lazio, dato che ritengo Sarri una sorta di elefante in una cristalleria.

    Ovviamente sono solamente opinioni.

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  8. Un attaccante difficilmente raggiunge il suo top prima dei 24 anni. Pina può crescere ancora.
    De Vrji temo se ne andrà solo perché è a scadenza nel 23. Cedendolo a giugno potremo fare cassa. Ma Raiola secondo me cercherà di portarlo a scadenza, a meno di ottenere un forte sconto sulla vendita.
    Sarebbe una perdita dolorosa perché si possono anche trovare marcatori più forti, ma difficilmente uno che dia inizio all0’azione come lui e che sappia ‘comandare’ gli sganciamenti dei braccetti. Non sempre serve il giocatore più forte, ma il più funzionale. Poi la juve ha cominciato a perdere qualche colpo quando ha dovuto pensare a ricostruire quella che era stata la più forte difesa d’Europa.
    Anche sostituire Lautaro non sarebbe semplice. io credo che resterà, perché con Dzeko 37enne dovremmo sostituire tutto l’attacco: molto rischioso. Più facile, credo, che Dzeko resti ancora per un anno, alternandosi con un simil Scamacca e facendo coppia con Lauti.
    Naturalmente sono tutte illazioni da…’divanista’ in crisi di astinenza da calcio giocato

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  9. Temo anch’io se ne andrà, e sarebbe un disastro. Per me uno dei 2-3 giocatori col rendimento migliore degli ultimi anni. Considerando che è in scadenza non credo nemmeno possa andare via per cifre eccezionali.

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  10. Sembra che l’Inter chieda almeno 20 milioni (tutti di plusvalenza). Se lo cedi adesso per giugno credo si possa fare. Un difensore di questo valore, solo trentenne a 20 è comunque un affare. certo se raiola lo porta a scadenza i 20 milioni se li dividono lui e l’olandese.
    da parte mia se se ne andasse a zero, nessuna critica: siamo nel campo degli affari, non sulle pagine del libro cuore. Del resto è venuto da noi a zero, con un accordo trovato a gennaio di un anno e mezzo prima.
    Vero che era più giovane: oggi spettare un anno e mezzo un po’ forse ti svaluta

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    1. Mia ipotesi: l’Inter già in estate aveva messo in preventivo una sua cessione, facendo rientrare in Italia Vanheusden e sperando in una sua crescita esponenziale, che però al momento non c’è stata…
      Secondo me la prima parte dell’idea non è ancora tramontata (facendo quindi una plusvalenza) ma l’obiettivo per la sua sostituzione è cambiato: ecco perché si parla di Bremer (ma non solo).

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  11. Lettera di Zhang Jindong ai dipendenti Suning ed il.”debito stabilizzato”….
    Non sono certo all’altezza di poter fare disamine sulla situazione politico/economica/finanziaria di Suning e nemmeno tento di farlo….però,dando per scontato che la traduzione sia esatta, non riesco a comprendere come potrà essere contemplata in Cina la proprietà di una realta sportiva di livello mondiale come l’Inter (ed i relativi ingenti costi ) con la filosofia della “prosperità comune” che sta alla base del “nuovo corso” della Cina…nuovo corso che si intravvede nei vari passaggi della lettera.
    I vari media hanno visto in queste dichiarazioni un segnale positivo per il futuro di Suning al comando dell’Inter….io ritengo invece che sia il contrario…vedremo.

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  12. Buongiorno. Naturalmente le notizie che circolano vanno assolutamente prese per quello che sono senza fare voli pindarici. Tuttavia, sembra evidente, trattandosi di voci generalizzate, che una qualche trattativa per la cessione della società esiste e va avanti da un po di tempo. Naturalmente, fin quando non si arriva alle fasi finali, nessuna delle controparti può far trapelare nulla per cui le smentite sono d’obbligo.
    Certamente molti speculano giocando sulla coincidente affermazione ufficiale di zhang sulla ritrovata stabilita debitoria ma è difficile pensare a una menzogna capace di coinvolgere i media così a lungo….non ci resta che aspettare, augurandoci che si arrivi presto a una conclusione. Prima questa arriverà prima si potrà programmare (sperando in grande) per la prossima stagione

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  13. Se son vere le voci di mercato di questa mattina che dicono che abbiamo rilanciato per Scamacca a 45 milioni, con l’inserimento di Pinamonti, credo che si debba pensare veramente ad un cambio imminente di proprietà, magari proprio il fondo PIF, il che sarebbe per noi, economicamente parlando, manna dal cielo.
    Mi sembrerebbe fuori contesto un rilancio così importante da parte di Suning, in considerazione del fatto che non è legato a nessuna cessione di pari livello.
    Il Corriere dello Sport e Tuttosport, forse destabilizzati da questo scenario per loro apocalittico, parlano invece di americani semi sconosciuti come interlocutori per l’acquisto dell’Inter.
    Chi vivrà vedrà.
    Buon Anno a tutti e speriamo per noi che il 2022, dal punto di vista esclusivamente sportivo, replichi il 2021.

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    1. Ok …in questi giorni senza calcio qualcosa i giornali devono inventarsi…però un limite alla decenza deve esserci…ipotizzare 40/45 ml per Scamacca è da denuncia per oltraggio all’intelligenza dei lettori.
      Per quanto riguarda le voci sulla cessione…personalmente resto convinto che ,leggendo quella lettera di Zhang Jindong, sarei sorpreso se la loro avventura all’Inter continuasse.
      Certo mi fà sorridere leggere che la Gazzetta smentisce ,visto che Steven ha fatto sapere lorio che sono solo”fake news”…quindi abbiamo un nuovo Ufficio Comunicazioni.

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  14. Io andrei piano con i sogni. Non è detto infatti che il passaggio di proprietà possa essere un bene, a parte il fatto che per ora si tratta solo di chiacchiere. Chi dovesse arrivare non è detto che oltre a 1 miliardo sia disposto a fare grandi investimenti e poi probabilmente vorrebbe un cambio tecnico (direttore e allenatore) con persone di sua fiducia. E questo sarebbe molto rischioso. Io di Suning mi fido molto: finché non aha incontrato traversie imprevedibili ha mantenuto le sue promesse: in poco tempo dal nulla ha creato uno squadrone. Poi negli ultimi tre anni ha ottenuto un secondo posto a 1 punto con finale europea, uno scudetto e ora è in testa alla classifica con qualificazione agli ottavi di CL. hanno bloccato Onana e si parla di Ginter e Scamacca. Quest’ultimo a 40 milioni non sarebbe un discorso impossibile se come contropartita ci fosse ad esempio un Pinamonti a 25, dopo essere arrivato in doppia cifra alia fine del campionato

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    1. Io resto con i piedi saldi a terra..e nemmeno mi auguro che la nuova ,eventuale, proprietà venga ad elargire milioni e milioni nell’acquisto di giocatori top,ma vorrei la stessa dirigenza con possibilità di spesa adeguata.
      Scamacca…se lo valutiamo 40 ,allora Pinamonti ne vale almenop 30

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  15. Scamacca è piu potente e ha capacità balistiche superiori a mio avviso (perché eccezionali) mentre Pina forse gioca maggiormente per la squadra

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  16. Marotta, Conte, Lukaku, Eriksen, Hakimi. Dall’autunno 2018 alla primavera 2020. Dialoghi ben avviati per il tesseramento di Wijnaldum. Senza sacrificare big, pagando Spalletti per farlo stare in campagna, investendo un sacco di soldi nei migliori giovani italiani, Bastoni e Barella. In una squadra che non vinceva da anni e che oggettivamente non era competitiva. Si contano nelle dita di una mano esperienze più radicali in Europa: il Chelsea di inizio millennio, PSG e City. I mercati di squadra che erano già al top e che avevano ricavi strutturali alti non li considero perché non relative alla proprietà. Noi usciti dal Settlement agreement e raggiunta la qualificazione alla CL abbiamo fatto un paio di passi in avanti. Purtroppo per noi è durata poco. Non c’è certezza di ciò che l’attuale proprietà possa fare e abbia in mente di fare. Così come non vi è alcuna certezza circa ipotetici fondi… Elliott col Milan che sta facendo? Mette a posto i conti e si accontenta del quarto posto. Il Newcastle di Pif che farà a gennaio, visto che ad oggi sono in zona retrocessione? Idealmente gli Zhang erano/sono perfetti: c’è una famiglia che vuole competere, ma non sono paragonabili a una azienda qualsiasi, vista la vicinanza al Governo di uno Stato… e anche qui, non uno Stato qualsiasi. Accoglierei favorevolmente magari la cessione di un 30%, ma ad oggi dal punto di vista del tifoso cambia poco.

    Non conosco benissimo Ginter ma a me sembra un bel difensore, duttile e tecnico. Può giocare al centro ma credo che potrebbe anche fare rifiatare Skriniar. Bremer invece, mi sembra abbia caratteristiche molto diverse rispetto a de Vrij, potrebbe consentirci di stare più alti con più tranquillità. Non vedo il Torino ogni settimana, ma ricordo soprattutto il duello tra il difensore granata e Osimhen a campo aperto. Bremer se l’è cavata abbastanza bene e non era facile. Ma concordo assolutamente con Luciano: contano tutte le qualità, tutte le caratteristiche. De Vrij non è tra i migliori marcatori puri al mondo, ma io ho paura di scoprire in futuro che senza di lui, manca qualcuno in grado di guidare la linea, essere nel posto giusto al momento giusto. Forse altri rubano di più l’occhio perché riescono a recuperare… se se dove devi essere, perché sei bravo, tutto sembra più facile. Penso a quanto il Napoli abbia sofferto il “cambio” Albiol-Manolas e a quanto un difensore per me molto forte come de Ligt alla Juve faccia fatica per determinate ragioni, che magari in altri contesti verrebbero meno. In più mi sembra una persona intelligente e per bene, questo non può che fare bene al gruppo. Conosciamo la situazione contrattuale e la politica del suo procuratore. Ma il procuratore fa gli interessi anche economici dell’assistito. Due considerazioni personali: non so quanto mercato abbia de Vrij, secondo me non moltissimo per età, profilo e… storico: noi lo abbiamo preso a zero quando lottavamo per il quarto posto, in questi anni si è parlato più di sirene per altri che per lui. Per come si gioca in Europa Skriniar e Bastoni possono interessare di più. Seconda: de Vrij desidera spostarsi? Comunque il Tottenham ha speso 55 mln per Romero, giovane e con caratteristiche diverse. Più di 25/30 mln secondo me non arriverebbero…

    Scamacca mi sembra più “cattivo” di Pinamonti, più esplosivo nel breve. Questo forse gli consente di determinare di più, mentre Pinamonti a volte è “solo” utile alla squadra e dà l’impressione di fare meno di quanto potrebbe.i numeri comunque mi sembrano gli stessi e forse Pina è sei mesi più piccolo, vado a memoria. Ma ad oggi mi pare si stia parlando di cose che non esistono. Il Sassuolo non spende più di 20 mln per Pinamonti e non gli dà quell’ingaggio: almeno fino ad oggi non ha adottato questa politica. Avrebbe più senso una squadra come la Fiorentina, ma stiamo parlando di fantacalcio. In ogni caso non spenderei tanti soldi per uno che forse è un po’ meglio di uno che è già mio. Anche qua vale il discorso di cui sopra: sappiamo che ragazzo è Pinamonti, quanto tenga all’Inter e che ha già amici in questo gruppo. Sugli altri ci sarebbero punti interrogativi. Ancora, Dzeko è ed è stato un calciatore di altissimo livello per cui anche se ha caratteristiche diverse da quelle che a noi servirebbero, riesce a rendersi utile. Non so se a livello di caratteristiche la coppia Scamacca – Lautaro sia ideale. Andando via Sanchez, presumiamo, avremo: una seconda punta come Correa e due prime punte, Lautaro e Dzeko, sebbene Lauti riesca a fare bene un po’ tutto e Dzeko sia un centravanti di manovra/raccordo o regista offensivo. Un nove vero che sia solo un nove, e neanche fenomenale per quanto promettente, non so se sia l’ideale. Quello relativo all’attacco è un bel rebus…

    Frattesi invece mi pare perfetto, sarebbe un grande quarto centrocampista, cioè primo ricambio delle due mezzali titolari.

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  17. Perfettamente d’accordo con l’analisi di Ga ber.
    Suning, finché ha potuto ha fatto tantissimo per noi e quando è andata in difficoltà finanziarie non ci ha lasciati in braghe di tela, né finanziariamente né come…campo. Tanto è vero che siamo primi in classifica e per la prima volta da anni agli ottavi in Cl. A giorni poi ci giochiamo un altra coppa,
    Se si possono rilanciare come azienda, preferirei che restassero loro.
    Chiunque arrivasse sarebbe un’incognita. Dissento un po’ sul fatto che Elliot o chi per lui si accontenti del quarto posto. Il Milan che ha preso era lontano 30 punti dalla vetta e i giochi europei …non erano cosa per lui.
    Si è qualificato per la CL ha lottato al vertice del campionato per sei mesi su otto e ora è di nuovo in lizza.
    A me non pare poco e mi ricordo il nostro lungo avvicinamento alle migliori posizioni, cominciato proprio con pioli, proseguito con Mancini e incrementato con Spalletti. Non è così facile riemergere in breve tempo.

    Sul problema De Vrij sono pure d’accordo con quello che sosteneva Ga ber. La cessione sarebbe comunque un rischio, indipendentemente dal valore di chi arriva. perché la questione non è il valore assoluto (concetto astratto) ma la funzionalità nel contesto

    Skriniar De Vrij Bastoni stanno dando vita a un reparto ‘magico’, paragonabile per efficienza al trio Barzagli Bonucci Chiellini nel periodo di massimo rendimento
    A 30 anni penso che De Vrij possa ancora farne 3 al suo top. Potendolo tenere sarebbe opportuno andare su un giovane già molto forte ma ancora in crescita, da inserire gradualmente.
    Il fatto è che De Vrij ha il procuratore che sappiamo e di cui conosciamo i metodi: se lo vendiamo a giugno, potremo fare 25 o 30 milioni di plusvalenza. Il prossimo anno lo perderemmo a zero.
    Le situazioni da valutare sono molte, ognuna presenta rischi.
    Non dimentichiamo che le alternative nel reparto sono Ranocchia, D’Ambro e Kolarov. Più eventualmente Di Marco, che personalmente nel ruolo mi convince solo contro avversari non eccelsi sul piano offensivo.
    Partendo de Vrji, per molti motivi mi sembrerebbero necessari due inserimenti.
    E’ certo che la cessione di Skriniar o Bastoni renderebbe molto di più, finanziariamente. Ma vendere, a quel punto per tua scelta, un campione giovane, aprirebbe interrogativi inquietanti.

    Una breve considerazione: la difesa del napoli si è indebolita per il grave infortunio di Ghoulam, che da miglior esterno mancino europeo (per me) dopo l’infortunio non si è più ripreso. Per il contemporaneo crollo…anagrafico di Albiol (prima della cessione) e per il calo dello stesso Koulibaly. nel contempo però, almeno per i numeri, credo che sia ancora la miglior difesa del campionato, anche se non la cambierei certo con la nostra.

    Per il possibile scambio Scamacca Pina + soldi, concordo che il problema sarebbe l’ingaggio, perché è vero che il Sassuolo non spenderebbe 20 milioni per Pina, ma infatti…non li spenderebbe: Guadagnerebbe una ventina di milioni e si porterebbe a casa un centravanti già forte e migliorabile.
    Per quanto riguarda la Viola, cioè Vlahovic, temo che non ci sia spazio per i sogni.
    L’importante però, da tifoso, è che le operazioni siano sempre affidate a marotta, che come tutti può sbagliare, ma su 10 ne azzecca otto. Magari arriverà un nome (relativamente) a sorpresa.

    Per molti motivi io ritengo Lauti una seconda punta e quindi al suo fianco vorrei una punta di peso (come del resto al fianco di Correa e di Sanchez, che hanno caratteristiche diverse ma non sono sfondatori d’area). Però uno che giochi per sé 8e solo indirettamente per i compagni, come di solito fanno le prime punte) aprirebbe altri problemi perché Dzeko arretrando e partecipando al gioco apre una falla davanti, ma contribuisce a rendere equilibrata la squadra e spesso irresistibile nel processo di costruzione.
    Ritorniamo al fatto che non contano tanto i valori assoluti, quanto la funzionalità. Creare un complesso armonico e funzionale per me è una magia che non si ottiene con la collezione delle migliori figurine.(che…non guastano, comunque).

    Infine su Frattesi: il suo arrivo sarebbe importante. Non come riserva del trio attuale, ma come quarto titolare… di un centro campo a tre. Con i ritmi di gioco e gli impegni ravvicinati di stagioni densissime servono almeno 4 titolari per 3 ruoli, oltre a un paio di riserve. per la verità, a mio parere ne servirebbero 5 perché anche con Frattesi continueremmo a non avere un’alternativa a Brozovic.

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  18. Cmque mi farebbe piacere capire, con l’aiuto di chi ne sa di calcio più del sottoscritto, quali sono i motivi della presunta valutazione di mercato di Scamacca, che pare essere doppia rispetto a quella di Pinamonti.

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    1. Io non ne so più di te, ma credo che il valore di un giocatore lo fa il mercato, cioè le richieste che un giocatore ha. Probabilmente se le valutazioni fossero quelle citate, significherebbe che i tecnici vedono maggiori prospettive FUTURE in Scamacca rispetto a Pina

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  19. Post di Ga ber e di Luciano assolutamente condivisibili.

    A me tra gli attaccanti che si sono messi in luce nel girone d’andata mi è particolarmente piaciuto Beto dell’Udinese che vagamente mi ricorda Adriano.

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  20. Ma eri tu intervistato su rai3 regione dal parco a passeggio col cane . Per domani sera mettigli i tappi così gli attutisci il rumore dei botti .

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  21. A me piacerebbe de Roon come vice Brozo, per fare un nome che credo nessuno abbia mai fatto. Ha trent’anni e l’Atalanta ha preso Koopmeiners che sarà il titolare del futuro.

    Io non riesco a considerare fino in fondo Lautaro una seconda punta. Quattro anni e mezzo dopo sogno ancora Patrick Schick in nerazzurro, anche lui mi sembra uno in grado di fare tante cose. Che dite?

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    1. Schick sarebbe un attaccante completo, tecnicamente eccezionale…se non avesse difetti di personalità sarebbe un giocatore da Real Madrid a mio parere. Lo avrei rilanciato prendendolo a 20 però, non di più. Tende alla malinconia e ad essere annullato da difensori “cattivi”

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  22. Non ho rancori verso Lukaku, ma tutto quello che è successo da fine luglio a oggi mi fa rivalutare eccome Icardi… quello che praticamente fuori dall’Inter sta così male che di fatto ha finito di essere un calciatore.

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  23. No dai Ga.ber….personalmente Lukaku posso anche rimpiangerlo (e cmque non amo le” minestre riscaldate” ) ,Icardi no,non tanto per il giocatore ,ma per tutto quello che gli girava attorno.

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    1. Non era il mio idolo, non mi sono sentito tradito. Non ne facevo una questione di soldi, ma di carriera… ci sta eccome voler giocare in Premier, prendersi una rivincita rispetto agli anni scorsi. Anzi, fosse rimasto qualcuno avrebbe potuto dire che preferiva la “confort zone” della serie A e sentirsi gigante tra i nani. Però ha avuto parole da leader durante il Lockdown e dopo la fine della seconda stagione, da simbolo del nuovo progetto ha di fatto ufficializzato lui Inzaghi in una intervista, robe da capitano o quasi. Ha detto che avrebbe lasciato l’Inter solo per il Chelsea… due mesi dopo ha parlato di Real Madrid, ora di Barcellona e Bayern Monaco e non mi sembrano dichiarazioni opportune nei confronti del Chelsea, tanto che Tuchel si è già espresso. Il suo sogno era tornare al Chelsea, ma col rinnovo (?!?!) sarebbe rimasto all’Inter. Ripeto, nulla contro di lui, le dichiarazioni sono sempre da interpretare e contestualizzare, ma non mi sembra stia facendo una grandissima figura. Proprio ieri parlavo di de Vrij e del fatto che mi sembra una persona con una intelligenza sopra la media, anche al di fuori dei calciatori. Icardi ha fatto una s… cemenza, è stato mandato via a calci e da quel momento credo abbia taciuto riguardo l’Inter.

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  24. Auguri di cuore a tutti. Vi auguro veramente tutto il meglio possibile in questi tempi difficili. Come interista e come interisti il nostro augurio sappiamo qual è, ma non lo diciamo per scaramanzia. Ho veramente comunque buona fiducia nella squadra e penso che Marotta abbia fatto un grandissimo lavoro. Ero fiducioso su S. Inzaghi, sta facendo benissimo, può diventare uno degli allenatori più importanti in circolazione. È bravo e questo lo sapevamo già, adesso si sta misurando con una piazza molto difficile, gli auguro e ci auguro di crescere ancora e di magari addirittura sorprenderci.

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  25. Romelu: abbiamo percorso un tratto di cammino insieme. E’ stato meraviglioso. Poi purtroppo le strade si sono separate. le chiacchiere stanno a zero, per me. Il ricordo dei tuoi gol e del tuo impegno totale con la nostra maglia resta indelebile nella mia mente. Conta solo quello. Come è stato, ad esempio, per Lothar e per Ronaldo (quello vero)

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  26. Quando Steven parlò di pagliacci alla guida del calcio evidentemente non aveva tutti i torti. La pandemia è una ‘variabile indipendente’ e come tale va accettata. ma la gestione degli effetti della pandemia deve essere razionale e uguale per tutti. Il protocollo deve essere concordato con le autorità sanitarie nazionali e queste devono dare disposizioni alle singole asl. Se si concorda che, per esempio, con sei positivi non si gioca, devono essere sospese tutte le partite con sei positivi. Qualcuno sarà avvantaggiato e qualcuno no, ma questo sarà dovuto al caso. Se invece una asl ti lascia giocare anche con 11 positivi e l’alta ti blocca con sei o sette il campionato viene falsato.
    Nello specifico per noi la decisione della asl di Bologna ci danneggia molto, perché ci costringe a giocare una quarta partita infrasettimanale più del Milan, tra l’altro in un calendario densissimo.
    Ma se questo fosse frutto di un accordo generale (tutte trattate nello stesso modo) si potrebbe parlare solo di fortuna o sfortuna e ciò fa parte del calcio.
    Secondo me tra l’altro per un campionato regolare il mercato invernale dovrebbe aprirsi un mese prima del termine del girone d’andata ma i giocatori acquistati dovrebbero poter giocare solo dalla prima giornata del ritorno.
    Se io compro haaland e lo schiero il primo febbraio, dopo sette o otto partite di campionato, chi ha già giocato con me ne ha un grandissimo vantaggio.
    A mio parere il calcio italiano viene davvero gestito da dilettanti..
    Un’ultima considerazione: molti tifosi interisti credono di esorcizzare la forza dei nostri avversari denigrandoli. Non ho visto la partita del Milan ma ho letto che è stato aiutato. Può essere. ma il Milan veleggia nell’alta classifica da due anni, non si può restare lì sempre se si fa schifo e solo per gli aiuti arbitrali (indiscutibili).
    meglio attenersi alla realtà e tener presente che i rossoneri sono una rivale fortissima, per continuità di risultati nel tempo e vanno temuti, come vanno temuti Napoli Atalanta e forse qualche altra (ricordiamoci del nostro recupero nello scorso campionato).
    Naturalmente io spero che sbaragliamo il campo, ma il difficile viene ora: prima di tutto nella necessità di ripetersi col rendimento del girone d’andata, cosa per nulla scontata

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  27. Luciano non sono d’accordo sulla finestra anticipata del mercato invernale e ti spiego i motivi:
    1- di fatto è già così perché le trattative iniziano ben prima di gennaio e infatti alcuni squadre ieri hanno schierato i nuovi acquisti.
    2- io posso acquistare Haaland i primi di dicembre e nel frattempo il Borussia che fa? Lo fa giocare con il rischio di causare un danno o non lo fa giocare e sportivamente ci perde la squadra ma anche il giocatore?
    3- dicembre è un mese intenso e le società preferiscono aspettare e capire dove intervenire in base ai risultati conseguiti. Ad esempio sono certo che le trattative e le valutazioni dell’Inter per gennaio sarebbero state molto diverse se non ci fossimo qualificati al turno successivo di Champions.
    Cambiano i risultati, cambiano gli obiettivi e cambia anche la disponibilità economica…quindi nella maggior parte dei casi sono le società stesse a voler aspettare in base alle variabili stagionali

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  28. Onana che ha formato con noi e gioca nell’Ajax fino a giugno? Tutti quelli a scadenza che possono firmare il 2 gennaio e devono giocare con la squadra attuale fino a giugno? Tutti i prestiti che negli ultimi mesi sanno di dover tornare all’ovile? O c’è il professionismo, o non c’è. Il professionista deve sapersi comportare. ne va della sua immagine.
    E’ una semplice opinione eh…

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  29. Luciano, un conto è firmare per un’altra squadra quando hai il contratto in scadenza, un altro è pagare il cartellino di un giocatore e lasciarlo un mese (o quel che è) “in prestito” alla squadra che te l’ha venduto. Se nel frattempo il giocatore si rompe il crociato che si fa?

    Comunque il punto non è questo perché un club, se vuole, può depositare tutti i contratti il primo di gennaio e il 6 di gennaio schierare tutti i nuovi acquisti.
    È una scelta ponderata del club quella di intervenire subito o di aspettare le opportunità delle ultime ore di mercato.

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  30. Simone, la mia è solo un’idea e potrebbe essere sbagliata, non sto dicendo di avere la verità. ma De Vrji ha giocato un intero girone con il contratto firmato per noi: e se si fosse fatto male? Lui addirittura ha giocato contro di noi la partita decisiva per la sua squadra del momento e quella di pochi mesi dopo. Io non credo che se l’Inter ha bisogno di un rinforzo faccia la ‘scelta ponderata’ di prenderlo a fine gennaio, quando fra inserimento e altro è praticamente sprecato per quella stagione L’Inter era qualificata da fine novembre e aveva l’obiettivo di vertice nel cvampionato da sempre. le sue necessità credo fossero chiare alla dirigenza. Il problema è che le trattative complesse tendono naturalmente a slittare verso il momento finale, quando entrambe le società contraenti sono costrette a trovare un compromesso o a rinunciare

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  31. Luciano è un pour parler, in assenza di calcio giocato va benissimo discutere di questo e avere opinioni differenti, ci mancherebbe.

    Non è in discussione la professionalità del calciatore (nello specifico De Vrji), il quale vuole sempre giocare, in tutte le situazioni, anche quando sa che a fine stagione andrà via.

    Le trattative del mercato invernale si potrebbero formalizzare a dicembre ma la sostanza non cambierebbe perché, come sottolinei anche tu, le opportunità spesso arrivano nelle ultime ore di mercato.
    Marotta stesso dice sempre che l’Inter deve trovarsi pronta quando e se ci saranno opportunità da cogliere (e di solito queste arrivano sul gong).

    Io credo che l’Inter attuale non abbia particolari lacune da colmare (almeno numericamente) e infatti si legge di trattative in corso proiettate per giugno come Onana, Ginter, Bremer, Scamacca etc
    Certo, avessimo la disponibilità economica dei sauditi del Newcastle il discorso cambierebbe e si farebbe più interessante ma, ahinoi, non è così.

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  32. Il giudice sportivo al momento ha deciso di non prendere nessun provvedimento in merito alle partite rinviate nell’ultimo turno di campionato. Pertanto Calhanoglu salterà il match contro la Lazio…

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  33. Ritorna anche per noi il calcio giocato. Questa sera abbiamo un match difficilissimo, pieno di incognite per noi che non giochiamo da 17 giorni e ovviamente non sempre ci siamo allenati. Ci mancheranno Dzeko e Chala e probabilmente qualcuno anche a loro, non discuto. All’andata ci hanno battuti e ‘il modo ancor mi offende’.
    oggi incomincia un altro campionato, pieno di insidie, nel quale tutto ciò che si è fatto non conta più, se non in termini di piccolo o grande vantaggio acquisito.
    Per conto mio il campionato è aperto non solo al Milan ma anche ad Atalanta e Napoli. Solo chi legge nelle stelle può immaginare di sapere che mini campionato giocheremo noi e le nostre rivali. Tra l’altro alcune squadre si sono già rinforzate considerevolmente..
    Io ho grande fiducia nei nostri, ma so che le difficoltà sono dietro l’angolo e che l’intoppo può nascondersi dietro ogni partita. per noi come per gli altri.
    ora l’attenzione nostra e la concentrazione della squadra deve essere tutta sulle prossime partite, ravvicinatissime, e non sul mercato per il prossimo anno.
    Comunque sui nomi che si fanno ho le mie idee, ma mi fido molto di più della dirigenza. A patto che abbia la possibilità finanziaria di andare sulla LORO (non sulla mia) prima scelta.
    Per esempio: io sarei felice se arrivassero Bremer e/o Ginter, mentre Luiz Felipe non mi convince (magari oggi ci fa gol….)
    Se però Luiz Felipe fosse il preferito della dirigenza, ne sarei comunque contento. Se invece fosse il ripiego perché non si piò arrivare a uno più forte per motivi finanziari, sarebbe un passo verso il ridimensionamento

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  34. Vittoria che ricorda buona parte del girone d’andata, partenza buona e finale in apnea….la fortuna ha girato bene. Per le altre messaggio chiaro al campionato di Milan e juve: ripeto sono quelle le 2 rivali per il titolo, atalanta e Napoli discontinue e poco poco solide

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    1. La fortuna ha girato bene? Han fatto 2 tiri in porta… Li abbiamo dominati per 90 minuti, non capisco come si possa parlare di fortuna

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      1. Fortuna negli ultimi 10 minuti dove la palla ha ronzato davanti ad handa e dove non si riusciva a rinviare perdendo tutte le seconde palle. Quando c’è questo calo contro buone squadre ci vuole fortuna nel non subire

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        1. Beh, se concedere “palle vicino alla porta” nei 10 minuti finali in vantaggio è fortuna nel non subir gol… Figuriamoci prendendo 17 tiri e facendone 5…

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    2. Anche se ,ormai, sono abituato alle tue esternazioni post-partita ,diciamo un pò particolari, ammetto che riesci sempre a stupirmi …innegabile che se la fortuna ti volta le spalle ,puoi perdere qualsiasi partita,ma commentare affermando che ieri sera la fortuna ci ha aiutati …eh behh ci vuole un bel coraggio ed ..altro…Dai Sergio

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      1. La fortuna è una componente sempre presente e non necessariamente inficia i meriti in discussione. Poi probabilmente la sofferenza con il toro è stata maggiore (personalmente ero allo stadio e soffro di più davanti allo schermo). Ripeto, la fortuna non sempre è non spesso è un’aggravante.
        P.s. la Lazio è stata più quadrata del solito

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  35. La vittoria di ieri è stata molto importante, perché veniva dopo 3 settimane di inattività ufficiale, perché di fronte avevamo una squadra quasi al completo che resta dal centrocampo in su tra le meglio assortite qualitativamente, perché ci mancava Chalanoglu che è diventato un perno del nostro centrocampo, insomma per tante ragioni.
    Questa vittoria inoltre ci fa preparare psicologicamente al meglio la finale della Supercoppa, oltre la trasferta tostissima di Bergamo di domenica prossima.
    Se non avessimo vinto avremmo letto ulteriori sdolcinati complimenti, se non addirittura trionfalistici commenti sulla corazzata rossonera che “gioca un calcio totale, grande, devastante, che è uno show” (non sto inventando io gli aggettivi, ma sono tratti dalla Gazzetta rossonera on line.
    Ieri grandissimo Bastoni, un giocatore che quando è stato comprato dalla Primavera dell’Atalanta, per una cifra se non ricordo male attorno ai 30 milioni, con alcuni giocatori come contropartita come Bettella, mi sembrava un’azzardo, invece ancora una volta ci han visto lungo Ausilio e soci.
    Piuttosto Bettella qualcuno sa dirmi se è definitivamente dell’Atalanta?

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  36. La gazzetta giustifica, erroneamente, l’arbitro nella modifica da rosso a due gialli nell’azione al 71′
    Infatti nell’azione ci sono stati 3 falli tutti nettamente da giallo
    – prima Zaccagni su Barella (piede su tibia)
    – poi Radu su Lautaro (fallo da dietro)
    – infine Radu su Dumfries (entrata a piedi uniti)

    Per me giallo a Zaccagni e rosso a Radu
    Penso abbia avuto paura a entrare negli annali

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  37. Innanzitutto buon anno a tutti (in ritardo)!
    Ieri sera grande vittoria contro una squadra che ha picchiato come non ricordo a memoria da parecchi anni a questa parte. Tra l’altro restando in undici.
    Menzione speciale per Bastoni e il duo croato.
    L’assenza di Chala si è sentita anche se Gaglia ha fatto il suo marcando Savic abbastanza bene.
    Peccato per dormita sul gol di Immobile, da li ci siamo un po’ innervositi.
    Anullare il gol di Lautaro, con un replay furtivo di 3 secondi, mi è sembrato assurdo.
    Corpo piegato? Il frame che ho visto era tutto storto, dubbio rimane.
    Comunque bene così, andiamo a prenderci lo scalpo degli ovini

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  38. La grande corazzata biretroCESSI nelle ultime 2 partite con la Roma rigore fantasma 2 espulsi e rigore solare per la Roma non visto Var Aureliano che ieri sera ha visto benissimo il fuorigioco di Lautaro . Con Venezia una espulsione e due rigori solari negati al Venezia . Ma di cosa stiamo parlando .

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  39. Sottolineare la fortuna e gli aiuti ricevuti dal Milan è sacrosanto. Utilizzare queste considerazioni per negare la fora e il pericolo per noi costituito dal Mlan è esercizio a mio parere non solo futile, ma pericoloso. Dobbiamo saper che abbiamo avversari forti e spesso aiutati. Vinceremo solo se saremo ancora più forti

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  40. ciò che dici è vero. Però sentire certe affermazioni da presunti Interisti mi sale il sangue al cervello.
    Come ieri sera sempre a sfavore . Fuorigioco inventato , mancato rosso per doppio fallo in 5 secondi , 45+1 negato corner , 90+4 concesso corner ad avversario sperando che segnasse Vergognaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

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