Bella senz’anima, o meglio, senza punti: Inter – Real Madrid 0-1

Marcelo Brozovic. Giocatore imprescindibile per questa Inter, Brozo è stato il migliore in campo nella sfida di Champions contro il Real Madrid.

Sì perché l’anima i nostri ce l’hanno messa tutta, ma purtroppo non è bastata.

Abbiamo perso sicuramente per un pizzico di sfortuna: nell’arco dei 90’ noi abbiamo avuto qualche occasione più di loro, un paio anche molto favorevoli.

Ma se tu non fai gol e gli avversari sì, non può essere solo sfortuna.

Intanto io sgombrerei il campo da espressioni tipo: “Abbiamo perso contro il Real peggiore degli ultimi 10 anni.”

Non so se è vero, so solo che il Real di settembre 2021 ha vinto a Milano contro l’Inter del 2021.

Ha vinto perché è stato più cinico, più spietato, ma quante volte abbiamo celebrato la grandezza delle squadre ciniche che riescono a portare a casa il risultato anche senza averne pieno merito sul piano delle occasioni?

Quante volte è accaduto a noi, anche lo scorso anno, durante la trionfale galoppata in campionato?

Poteva andare diversamente?

Senza dubbio.

Gli spagnoli hanno fatto due soli tiri in porta: un gol e uno non pericoloso.

Noi abbiamo tirato 18 volte, di cui sei, da distanza ravvicinata,  entro la luce dei pali.

Courtois ha fatto un paio di grandi parate e altre volte si è trovato casualmente la palla tra le braccia: ma in queste occasioni si è trattato di errori di esecuzione dei nostri, non proprio un titolo di merito.

Riconosciuto che c’è stata una certa dose di cattiva suerte, bisogna spingersi oltre e capire in che cosa abbiamo aiutato la sfortuna a colpirci.

Secondo me l’abbiamo aiutata almeno in queste situazioni:

  • Abbiamo speso molto nel primo tempo senza cavare un ragno dal buco e di conseguenza siamo calati nella ripresa,
  • Alcuni giocatori non hanno reso quanto si sperava,
  • I subentrati, al contrario di quelli del Real, non hanno portato valore aggiunto,
  • Nel finale ci siamo troppo allungati, concedendo situazioni favorevoli ai palleggiatori del Real.

Si fanno polemiche sui vari social perché qualcuno (quorum ego) sostiene che la squadra di oggi è, per altro comprensibilmente, più debole di quella che ha finito da trionfatrice la scorsa stagione.

Credo non ci siano dubbi che per come è strutturato questo gruppo, Lukaku sarebbe più utile di Dzeko, Hakimi di Dumfries e Eriksen di Calha. Io aggiungerei Pintus rispetto al nostro preparatore, ma lasciamo perdere perché potrebbe non essere così. E sull’allenatore non mi esprimo, servono almeno 20-30 partite.

Non accuso la società che ha fatto quel che ha potuto (se sono sommerso dai debiti non posso comprarmi una Ferrari): purtroppo una crisi finanziaria notevole dovuta anche al Covid, ci ha posto in una condizione difficile.

Con questo non si può negare che alla squadra di oggi manca qualcosa sul piano tecnico e atletico, che la pone in condizioni di inferiorità, magari lievi e superabili in una singola partita, con le più forti .

Avevamo perso con il Real anche lo scorso anno? Benissimo, si fa per dire, ma allora non ci giochiamo più, perché tanto se perdiamo… avevamo perso anche l’anno prima.

Secondo me non c’è dubbio che nel primo tempo siamo stati superiori, ma abbiamo speso troppo in relazione a quanto non raccolto e questo non è proprio delle grandi squadre.

Il Real ha retto ed è venuto fuori piuttosto nettamente alla distanza, fino a dare il colpo risolutivo.

Nell’esaminare l’andamento della gara c’è un’altra considerazione da fare: in apparenza noi siamo andati più vicini al gol di loro (o  almeno al tiro) perché loro hanno una difesa discutibile e noi una difesa fortissima.

Se invece dei tiri considerassimo anche i salvataggi disperati credo che il rapporto-occasioni fra le due squadre si invertirebbe.

Avere una difesa fortissima è un merito, non c’è dubbio, ma se parliamo di sviluppo del gioco, di costruzione dello stesso, secondo me sarebbe onesto ammettere che loro hanno avuto più continuità.

Il pareggio sarebbe stato più giusto e con un po’ più di cinismo (o di lucidità?) avremmo anche potuto vincere senza rubare nulla assolutamente.

Ma il problema è che questo cinismo l’hanno avuto loro.

Voglio chiarire una cosa: sono contentissimo della prova fornita dalla mia squadra.

Prima del match avrei firmato per tenere il campo così bene, non per il risultato, ovviamente.

Ma come sempre, chiudere gli occhi di fronte a qualche lacuna, magari emendabile, non mi sembra un atteggiamento positivo

Prima elencavo i motivi che hanno concorso alla nostra sconfitta:

  1. Il dispendio energetico profuso nel primo tempo senza adeguato risultato pratico: con 5 cambi disponibili questo non dovrebbe essere un problema insormontabile. Ma l’affermazione rimanda al…
  2. Secondo punto: i subentrati nostri non hanno portato valore aggiunto. Quelli del Real si, basti pensare all’assist per il loro gol di Camavinga, o al contributo decisivo di Rodrygo. A sua volta questo elemento rimanda a un altro citato…
  3. Il fatto che nel finale le squadre si siano molto allungate, il che ha favorito ovviamente la squadra con maggior qualità individuale. Abbiamo avuto qualche fiammata anche noi,  prima del loro vantaggio, ma è evidente che la nuova situazione tattica li avvantaggiava e la disparità delle forze a livello di gestione, dopo i cambi, li favoriva ulteriormente
  4. Infine l’ultimo punto è la prestazione dei singoli: Bastoni non è sembrato al top ma questo era comprensibile e comunque lui ha fatto il suo. Calha, ormai è alla terza riprova, nelle situazioni difficili non riesce mai a essere incisivo e lui sarebbe in campo per quello. Darmian è stato bravissimo, encomiabile ma certo non è pericoloso come un attaccante. Di contro Dumfries da un lato ha bisogno di spazio in avanti, dall’altro deve migliorare nella fase difensiva. Infine Dzeko: è stato sfortunato in una conclusione. Avesse sporcato il tiro adesso faremmo altri discorsi. Ma anche lui non ha dato l’impressione di una pericolosità costante, sempre pronta a colpire.

Secondo me la squadra ha dimostrato di essere Brozo e Barella dipendente: finché loro sono stati al top, tutto andava bene, poi gradualmente la luce si è spenta.

Non c’è da essere pessimisti: il gruppo è forte anche se ha lacune sulle quali (o su molte delle quali) probabilmente si può lavorare con successo.

Intanto aver dimostrato che possiamo giocarcela almeno alla pari con il Real (che sarà anche il peggiore degli ultimi 10 anni, ma resta molto forte…) è un buon avvio.

Almeno sotto questo profilo.

Complessivamente io resto dell’opinione che ho espresso dopo Verona e che riguarda l’organico (sul mister aspetto a pronunciarmi e intanto lo sostengo): quest’anno vedremo delle belle partite e faremo meno punti dello scorso anno, speriamo compensati dal  passaggio del turno nel girone.

Quest’ultimo per nulla certo, comunque.

Le pagelle

Handanovic:

Una  sola parata sul tiro, centrale, di Carvajal. Sul gol non ha nessuna responsabilità. In qualche occasione appare un po’ goffo nei movimenti. 6

Skriniar:

Senza dubbio il migliore dei nostri. Nel primo tempo partecipa anche con ottimi risultati all’azione offensiva, poi nel secondo sta più sulle sue. Se le statistiche danno solo due tiri in porta per i blancos è solo perché lui e de Vrji si immolano diverse volte  a ribattere tiri ravvicinati. Una sola volta si fa saltare di netto da Rodrygo. 8

de Vrji:

Solito perno al centro della difesa anche se in un paio di occasioni sbaglia degli appoggi agevoli, cosa che non è da lui. Sul gol vorrei rivedere l’azione al rallentatore con diversi fermo immagine, perché al di là degli errori certi di Vecino e Dumfries, vorrei capire perché l’estremo contrasto al tiro decisivo lo va a fare Bastoni e non l’olandese. 6.5

Bastoni:

Anche lui si rende decisivo in diverse situazioni , chiudendo diagonali molto efficaci . Purtroppo in occasione del gol, per pochissimo, non ce la fa. Anche lui come de Vrji sbaglia qualche appoggio in modo inconsueto. 6.5

Darmian:

Non c’è dubbio che riesca a tenere compatta la squadra in fase difensiva, con i suoi rientri (e con una diagonale salvifica). Purtroppo quando spinge non ha lo sprint dell’attaccante. L’ideale sarebbe… un mix tra lui e Dumfries. 6. 5

Dumfries:

Sembra avere delle buone potenzialità ma su di lui il mister ha ancora molto lavoro da fare. Quando ha campo può rendersi pericoloso, ma il posizionamento in copertura lascia a desiderare. Il gol viene dalla sua parte, ma con un concorso di colpa da suddividere con diversi compagni. 6-

Barella:

Oltre un’ora di contributo al solito straordinario, soprattutto in fase di copertura e di costruzione. Un po’ meno presente in avanti rispetto ad altre occasioni. Cala alla distanza e viene sostituito (purtroppo…). 7

Vecino:

Pochi minuti, senza possibilità di valutazione, anche se il ritardo nella copertura in occasione del gol… s.v.

Brozovic:

Assoluto dominatore per tutta la gara. Sradica palloni dai piedi avversari, imposta e costruisce con efficacia, serve una palla gol a Lautaro e va personalmente alla conclusione con un tiro violento che finisce di poco a lato. Che pretendere di più ? 7.5

Calhanoglu:

Ancora una partita poco convincente dal mio punto di vista. Se deve fare il mediano, meglio mettere uno che lo sappia fare. Se deve essere una fonte di gioco e un rifinitore ispirato è assolutamente necessario che incida molto di più. Apprezzabile per l’impegno… ma non basta. 5.5

Vidal:

Non risulta dannoso come in altre occasioni, ma non dà il contributo sperato, soprattutto considerando che entra quando gli altri sono stanchi e dovrebbe bruciare l’erba. Anonimo. 6—

Perisic:

Ancora una buona prestazione, poco comprensibile, lontano dal campo, il motivo della sostituzione, perché il croato aveva lavorato con profitto in copertura e aveva gamba per provare a sorprendere il Real negli spazi. 6.5

Dimarco:

Copre la fascia di pertinenza senza infamia  e senza lode, ma in ogni caso rendendosi  meno insidioso di Perisic. Per competizioni di questo tipo deve crescere ancora. 6—

Dzeko:

Considerando anche la qualità dell’avversario, un po’ meglio che a Verona e a Genova. Lotta, è spesso nel vivo del gioco e si fa sentire anche se viene spesso anticipato dal suo marcatore. Poco lucido e quindi inefficace sotto porta. 6

Lautaro:

Per me è un campione, io non lo toglierei mai se non… moribondo. Lotta e ha il piglio del fuoriclasse (oltre ad alcune giocate) serve un assist delizioso a Dzeko e va diverse volte alla conclusione, ma ne sbaglia una facilissima. 6.5

Correa:

Una mezz’ora scarsa durante la quale non riesce a incidere né a farsi vedere con giocate significative. 5.5

All. S. Inzaghi:

Ho detto che avrei sospeso il giudizio per un po’ di partite  e resto fedele a questo impegno. Io per esempio da fuori non avrei fatto i cambi che ha fatto lui, ma non posso permettermi, per onestà intellettuale, di criticarli perché non so le motivazioni e le condizioni dei sostituiti. Soprattutto io avrei cercato di prendere una prima punta d’area anziché un altro attaccante che gioca fuori, ma solo il tempo dirà se ha avuto ragione lui, come è obiettivamente più probabile. Anche sulla sua capacità di organizzare al meglio la fase difensiva solo il tempo potrà far chiarezza. s.v.

Primavera: Inter – Real Madrid 1-1

Brutta con l’anima: un punto

Anni fa, quando scrivevo per ‘Quelli che l’Inter‘ avevo inventato un ‘amico’ che sosteneva tesi opposte alle mie e con il quale sostenevo un appassionato dibattito.

E la cosa aveva avuto un buon successo, perché il confronto, serrato, appassionato è il sale di un blog, in particolare a contenuto calcistico.

Quando poi il contraddittorio è sostenuto da una persona competente e che si stima, come nel mio caso è per Fabio, il vantaggio per il blog è evidente perché stimola la discussione.

Io stimo Fabio ma la mia visione del calcio è completamente opposta alla sua.

E parlando di Primavera questo emerge con una chiarezza totale.

Ci sarebbe un altro fatto: io non accetto che si dica ‘io non accetto la politica societaria’.

Personalmente posso avere dei dubbi, anche se non è questo il caso, sulla politica societaria, ma non potrei mai esprimermi in questo modo.

Qui non siamo nel campo delle valutazioni calcistiche, ma del nostro modo di essere, più profondo e connaturato.

Lasciamo perdere comunque questi aspetti soggettivi di carattere e vediamo in che cosa consistono le differenze di approccio alle questioni prettamente calcistiche.

Scrive Fabio:

“Abiuso, Carboni i 3 centrocampisti,  giocatori di solo fisicità (intesa come altezza e passo) e capacità tecniche davvero mediocri. Questa la politica che non accetto. Giocatori che nelle giovanili minori emergono per altezza e fisico e poi non sanno stoppare un pallone se non allungandoselo due metri. Non si è visto un dribbling per spunto o per tecnica Una squadra davvero dalla tecnica imbarazzante per il livello”.

Ecco, dico subito che secondo me la differenza tra Inter e Real, a favore del Real non l’hanno fatta Carboni Abiuso e i centrocampisti, ma i tandem contrapposti Peschetola/Peter e Oscar Aranda/Jurgens.

Scambiandoci queste copie sono quasi certo che avremmo vinto assai largamente.

Perché loro hanno giocato in tredici e noi in nove e nonostante questo abbiamo retto, sia pure  con un po’ di fortuna.

Intendiamoci, Peschetola e Jurgens non hanno nulla da invidiare tecnicamente ai due omologhi spagnoli: solo che la mancanza di peso atletico li ha resi praticamente inoffensivi.

E se Aranda è stato parzialmente contenuto per le doti anche fisiche equivalenti del suo avversario (il magnifico Zanotti), Peter ha fatto quel che ha voluto perché la sua tecnica era al servizio di una fisicità debordante e per di più gli si opponeva un esterno offensivo adattato in marcatura…

Curiosa storia questa dell’ Inter che con due esterni nulli, un centrocampo di incapaci e una punta inesistente segna 7 gol in 3 partite e non contro Forlimpopoli e Abbiategrasso, ma contro Atalanta (battuta), Fiorentina e Real (pari).

E c’è una curiosità ancora maggiore in tutte e tre le partite, l’Inter è stata messa sotto, quando è stata messa sotto, da un giocatore avversario dotato della stessa tecnica dei vari Peschetola, abbinata però a una fisicità esplosiva.

Contro l’Atalanta è stato Omar, contro la Viola Di Stefano, contro il Real Peter .

Detto questo, voglio essere chiaro: io non critico Peschetola e Jurgens che hanno ottime doti tecniche e non è colpa loro se non hanno anche un fisico devastante.

Così come non critico l’Inter per non aver… trovato giocatori super tecnici e fortissimi atleticamente.

Se non riesci ad arrivare sui top europei iper-completi devi per forza creare un mix di abilità tecnica e doti atletico-agonistiche.

Sostenere poi che la politica dell’Inter giovanile è andare su nerboruti incapaci è molto ingeneroso e secondo me non risponde al vero.

Quando trovi uno Zanotti che sa giocare a calcio ed è anche potente va benissimo.

Ma se poi hai i Peschetola, gli Jurgens gli Enoch, devi avere una prima punta di peso e se non riesci ad arrivare a… Ibra o Ronaldo fai il meglio possibile.

E  di conseguenza anche a metà campo devi avere giocatori che uniscano buona tecnica (perché i nostri non sono affatto degli scarponi, come dimostrano alcune bellissime ripartenze manovrate nel secondo tempo) e una superiore forza fisica per non venir travolti dall’inferiorità numerica che si creerebbe.

A parte che a metà campo abbiamo un giocatore considerato da tutti tra i migliori in Europa (Casadei), abbiamo Fabbian che semmai manca di esplosività, non di una tecnica accettabile e abbiamo Nunziatini che solo un esteta raffinato può considerare incapace.

Non cito poi il Sanga, annoverato (a… sorpresa per la verità) dalla Gazza tra le prime 10 promesse europee.

Quanto a Carboni non è (ancora?) un terzino, ma da qui a sostenere che litighi con il pallone, ce ne corre.

Bisogna considerare che siamo in difficoltà finanziarie anche per le giovanili e quasi mai riusciamo ad arrivare su chi veramente vorremmo e caso strano, quando spendiamo bei soldi li spendiamo proprio per un quindicenne irlandese che con i piedi è un fenomeno, ma è un ragazzino.

E nell’U17 abbiamo sei nazionali, alcuni sotto età, che si segnalano per le grandi doti tecniche, non certo per la fisicità (e per questo ci sono dubbi su dove arriveranno da grandi).

Ma tutta la storia recente di giovanili interiste è piena di giocatori di grandi qualità che quasi mai sfondano a livello di professionisti proprio per mancanza di peso atletico, a conferma del fatto che le nostre scelte vanno in senso opposto a quello delineato da Fabio: prendere e coltivare i talenti, affiancandoli a giocatori di peso per dare equilibrio e permettere loro di crescere al meglio. 

Cito alla rinfusa i nomi di alcuni… analfabeti della tecnica che hanno militato nella primavera negli ultimi 3 anni: Casadei, Iliev, Lindqvist, Wieser, Peschetola, Oristanio, Jurgens, Satriano, Colombini, Agoumé, Schirò, Gnontò, Esposito, Mulattieri, Zappa, Grassini, Pompetti, Demirovic, Salcedo, Rossi, D’Amico, Merola…

Questi hanno tutti qualità per giocare in Serie A. Purtroppo quasi nessuno ha anche il fisico, il passo lo scatto e la potenza

E nelle squadre più giovani pullulano i talenti che forse non arriveranno a certi livelli per inadeguatezza atletica.

Dunque tornando alla partita, l’Inter ha affrontato il Real in modo spavaldo, come piace a Chivu: due terzini che se possono spingono moltissimo, uno di essi è addirittura un’ala; tre attaccanti di cui uno di sfondamento e due di tecnica e rapidità, purtroppo non di esplosività.

Un centrocampo che inizialmente ha dovuto rinunciare al suo uomo migliore (Casadei), ma che schierava l’ottimo (e abbastanza completo) Nunziatini e il nazionale Fabbian. Forse ha un po’ deluso Muller, appena arrivato, ma che uno possa essere sotto tono ci sta.

Il primo tempo è per 40 minuti tutto del Real che tiene un ritmo forsennato e costringe l’Inter alla difensiva (a volte affannosa).

Loro sono schierati con il 4231 ma in pratica partecipano all’azione offensiva anche i due esterni bassi, che annientano sulla corsa i loro oppositori.

I centrocampisti e lo stesso Abiuso devono quindi preoccuparsi più di contenere, evitando la superiorità numerica degli ospiti  e di fatto non riusciamo a costruire nessuna azione pericolosa.

Regge la difesa, nonostante qualche svarione (clamoroso uno di Hoti).

I madridisti costruiscono 3 palle gol sventate da Rovida oltre a una uscita lambendo il palo.

In questa fase c’è qualche errore di troppo tra i nostri, nel controllo e nell’appoggio ma il pressing avversario e la tensione di alcuni dei nostri spiegano la situazione.

Sempre in questa fase ho sentito distintamente un nostro difensore (di cui non farò il nome) urlare ai compagni: “Su dai, ci stiamo c… o sotto”.

Chi ha giocato a calcio sa quanto conti il fattore psicologico: se giochi con timore sbagli di più e d’altro canto se senti di avere una netta superiorità fisica giochi meglio anche tecnicamente perché ‘senti’ che tutto ti è possibile.

A questo si aggiunge il fatto che loro sono indubbiamente ottimi palleggiatori in mezzo, se non sono messi alle strette.

Noi non ci affacciamo praticamente mai nella loro area, se non negli ultimi 5’ quando forse loro rifiatano e noi creiamo due buone occasioni non sfruttate.

Sono sincero: io da semplice appassionato non posso sapere come stesse Casadei, ma avrei tolto un esterno, tenendo le due punte larghe a impegnare i loro terzini e rafforzando il centro campo (tra l’altro con un incursore capace di inserirsi centralmente).

Invece ricominciamo con la stessa squadra e il Real ricomincia a premere. Rovida continua a fare miracoli.

Ma in questi primi 15′ ci affacciamo due volte in area Real. Purtroppo palloni invitanti arrivano sulla testa prima di Peschetola, poi di Jurgens, non proprio due frombolieri del colpo di testa.

Al 15’ circa ecco la sostituzione attesa: dentro Casadei per Peschetola e poco dopo l’Inter costruisce una grande occasione con un cross basso da sinistra, sul quale Jurgens e Abiuso arrivano con qualche… cm di ritardo

Subito dopo però Peter trova il gol, in seguito a un rimpallo favorevole in area, chiuso da un gran tiro a fil di palo.

Entrano Enoch per Jurgens e Sangalli per Muller (guarda un po’ sono stati sostituiti i tre giocatori che mi sono piaciuti meno).

Ora l’Inter gioca con un più logico (a mio modesto parere) 4312, che diventa un 433 quando Casadei si inserisce e un 442 quando si abbassa.

L’Inter adesso preme, il Real perde un po’ di ritmo e la gara diventa aperta.

Carboni conclude a lato una buona occasione. Entra anche Sarr per uno sfinito Abiuso.

Al 93’ un cross insidioso sul quale Nunziatini si esibisce in una storica rovesciata. E’ pareggio!

Le pagelle

Rovida:

Insuperabile!  Se arriviamo a giocarcela nei minuti finali è principalmente merito suo. 8

Zanotti:

Il migliore tra i giocatori di movimento, contiene un avversario fortissimo e riesce a trovare il modo di appoggiare l’azione. 7

Hoti:

Uno svarione clamoroso che poteva costare il gol, però gli attaccanti centrali del Real non segnano e qualcosa vorrà dire. 6.5

Fontanrosa:

Anche lui qualche volta in difficoltà, ma quasi sempre se la cava. Vale il discorso fatto per Hoti. 6.5

Carboni:

Non è colpa sua se gli capita un avversario che avrebbe fatto impazzire chiunque, tanto più un terzino improvvisato. Deve limitare le incursioni e questo lo penalizza. 5

Fabbian:

Si è battuto con grinta e volontà, ma ha stentato ad assolvere al doppio compito di contenimento e spinta contro avversari dal passo superiore. 6

Nunziatini:

È l’anima della squadra si sbatte nel contenimento e nel portare un po’ di spinta. Non sempre lucidissimo ma non gli si poteva chiedere anche quello. Importante che sia stato lucido nella rovesciata che ha portato al pari. 7

Muller:

Doveva essere il regista, ma si è trovato poco nel gioco e d è stato travolto dal ritmo del Real. 5

Peschetola:

Surclassato atleticamente, non ha avuto la possibilità di far emergere le sue doti tecniche e di fantasia. 5

Abiuso:

Un grande lavoro per la squadra. Ormai sono abituato a vederlo sostituito nel finale per… sfinimento. Se un paio di occasioni di testa fossero capitate a lui anziché ai compagni di reparto, gli daremmo un altro voto. 6+

Jurgens:

Si sbatte, si dà da fare, ma non riesce mai a incidere e fatica a inseguire il suo marcatore, mettendo in cisi numerica il nostro centrocampo. Surclassato atleticamente. 5

Casadei:

Entra e sembra in buone condizioni, tanto da far rimpiangere la sua mancanza precedente. Buono nell‘interdizione  e pronto agli inserimenti. Si muovvea però in una squadra più compatta ed equilibrata e con il real forse un po’ calato. 6+

Sangalli:

Pochi minuti, ma fa il suo e al solito dà equilibrio. 6+

Enoch:

Si fa vedere, molto più insidioso degli esterni precedenti, ma gioca in pratica da seconda punta. Costruisce e poi sbaglia per voglia di strafare. Ma è giovane, imparerà… 6+

Sarr:

Fa respirare un Abiuso ormai senza fiato. Ingiudicabile. s.v.

All. Chivu:

Ha un suo modo di intendere il calcio. Può piacere o meno. Anche in questo caso sospendo il giudizio per qualche settimana (come ho detto io avrei schierato Casadei al posto di un estewrno, ma non posso sapere il motivo della scelta opposta. s.v.

Luciano Da Vite

66 pensieri riguardo “Bella senz’anima, o meglio, senza punti: Inter – Real Madrid 0-1

  1. Totale disaccordo sulla primavera. Capacità tecniche assolutamente mediocri. Vi invito a riguardarvi i controlli orientati, stop e giocate nel breve dei nostri centrocampisti contro il real.

    Vinceremo e faremo molti gol di testa o su mischie in area da calci piazzati, molto meno con fraseggio e tecnica.
    Di certo non si può parlare di costruzione di campioni, ma di valorizzazione di Atleti.
    Avremo molti simil Rover nei prossimi anni?

    "Mi piace"

    1. Consiglio anch’io agli amici di rivedersi il match per apprezzare alcune ‘uscite’ splendide, con azioni di tipo rugbistico “alla mano” quando i ritmi del real sono calati e noi avevamo un assetto tattico più logico.
      Sugli errori banali di controllo appoggio ne ho visti parecchi in Inter real dei grandi da parte persino di de Vrji Bastoni e Brozo. Figurati da ragazzi che per loro stessa ammissione si…c…o sotto giocando per la prima volta contro il real
      Poi quando dici che formeremo dei Rover, mi deludi, proprio sul piano del ragionamento. Non è da te. Se devo scegliere tra un Rover che gioca in C o uno strepitoso candido che gioca in promozione, se gioca, o uno Sparviero (idem) e decine di altri, scelgo il Rover.
      L’ratifico retorico di citarne uno non consente di confrontarsi seriamente: bisognerebbe vedere i nostri arrivati almeno in A e in B quanti hanno una super tecnica ma modeste qualità atletiche e quali hanno grandi qualità atletiche e discrete qualità tecniche.
      Poi i campioni per me non si formano, gli atleti si

      "Mi piace"

      1. Tra i rover troverai tanti buoni giocatori. Tra gli sparviero uno ogni tanto sarà fortissimo…
        Il punto è quello. Puntare a formare molti buoni giocatori o a formare pochi buonissimi e tanti molto mediocri?

        "Mi piace"

        1. I campioni non si formano, torno a dire. Infatti l’Inter seleziona giovanissimi Sparviero a bizzeffe. Poi li molla man mano che vede che non hanno sufficienti doti atletiche. E quelli smettono di giocare o vanno in D al massimo. Se nelle nostre giovanili c’è un Di marco che ha grande piede sinistro e discreta forza, va fino in fondo. Come ci andrebbero da noi giovani Totti e del Piero. Se però devi scegliere tra Sparviero e Pinamonti e scegli Sparviero (forse il ragazzo a cui sono più legato affettivamente) e scegli Sparviero, è meglio che ti dedichi a un altro sport

          "Mi piace"

  2. “Nel primo tempo siamo stati superiori, ma abbiamo speso troppo in relazione a quanto non raccolto e questo non è proprio delle grandi squadre”.
    Frase che riassume in pieno ciò che ha fatto la Lazio negli ultmi anni e, purtroppo, sto rivedendo anche qui: la famose montagne russe troppe volte viste tra una partita e l’altra, o all’interno della stessa.
    Non ho mai capito la gioia di molti per avere un tecnico che “libera” il talento, come se altri che danno più disciplina tarpino le ali. Peraltro non mi sembra noi si abbondi di giocatori iper talentuosi.
    Sarò vecchio stile ma io non goisco per battere il real e perdere la domenica dopo con il sassuolo perchè questo genera autostima. La forza mentale, per me, si acquisisce con la regolarità dei risultati.
    In campionato dobbiamo sconfigere chi ci è inferiore, molte squadre, e in CL ciò che verrà sarà un di più: oggettivamente non è una competizione alla nostra portata a differenza del torneo domestico dove non possiamo letteralmente permetterci di non entrare tra le prime quattro.

    "Mi piace"

  3. Salve ragazzi. Leggo troppi giudizi affrettati tanto sulla prima squadra che sulla Primavera. Secondo me prima di Natale non potremo fare valutazioni. Però è un piacere discutere di calcio con Voi.

    "Mi piace"

    1. Nel nostro campionato non puoi vincere sempre e solo con la qualità. In alcune partite ‘non ci sei’ e avere davanti un Lukaku, un Oshimen, che mi piace moltissimo o anche solo uno zapata ti può far vincere partite in cui sul piano del gioco soffri. Noi siamo andati due volte in CL grazie allo stacco di Vecino, una volta e alla potenza di Nainggo, un’altra

      "Mi piace"

  4. Io non segue primavera ma mi sembra di capire che giochi a quattro dietro. Come mai non viene usato stesso modo di giocare della prima squadra? Non dovrebbe comportare vantaggi in caso di aggregazioni dei ragazzi, anche solo per allenamenti?
    Questo peraltro è il terzo anno che giochiamo così. Grazie

    "Mi piace"

  5. Chivu ha un’idea di gioco nelle giovanili molto particolare. Può anche aver ragione. io sono convinto di no ma seguo con interesse la sua esperienza. Lui non gioca per vincere (anche se ci tiene moltissimo). Gioca per far crescere i ragazzi. Stringere gli spazi difensivi (e di conseguenza aprirne in avanti) può essere utilissimo per provare a vincere, ma mettere uno contro uno in spazi aperti è mettere davvero alla prova i ragazzi.
    E vedere con chiarezza chi può andare avanti e chi no, a fine stagione.
    Ho citato alcune delle sue frasi per certi aspetti clamorose. La più significativa, rivolta agli attaccanti è forse “perché rientri? divertiti vai a far gol, a difendere ci pensano loro dietro”
    Io ho visto Inter real dei grandi e anche l^ (ma anche nelle squadre di Guardiola, quando l’avversario attacca si difende in undici, con le punte ben dentro la nostra trequarti.
    Può essere che a livello giovanile sia più conveniente un atteggiamento diverso.
    ma la diversità di Chivu è dimostrata da un’altra sua frase (ripresa anche, in seguito, da samaden) : io devo far giocare tutti, non i presunti migliori, per dare a tutti l’opportunità di mostrare quello che sanno fare e alla società l’opportunità di fare a fine stagione scelte appropriate.
    Tutte le squadre dell’inter giocano con diversi sotto età proprio per tentare di accelerare il processo di crescita: l’idea è che ci si forma giocando contro i più forti, non contro i più deboli

    Piace a 1 persona

  6. Strepitoso Mulattieri, doppietta da subentrante….ma come si faceva a tenere in panchina visto il suo inizio di stagione? Tecnicamente è assolutamente da serie A.
    Buon secondo tempo anche di Sala

    Piace a 1 persona

  7. Francamente non avrei mai scommesso su Mulattieri dopo il primo anno nella Primavera.
    Il calcio non è assolutamente una scienza esatta. Complimenti a lui che evidentemente ha lavorato bene, non si è montato la testa e ha creduto nei propri mezzi.

    Piace a 1 persona

    1. Sinceramente da esterno sembrava avere più problemi caratteriali perché a mio parere si intravedevano comunque velocità e tecnica

      "Mi piace"

    2. Dico la verità …anch’io non pensavo che potesse affermarsi a buoni livelli. Non per nulla faccio un altro”mestiere”

      "Mi piace"

  8. Dumfries e Calhanoglu devono adattarsi a nuovi compiti: l’olandese ovviamente dovrà completarsi e fare bene le due fasi, ma entrando quando la squadra è lunga e Barella, il centrocampista di parte, è stanco, è più difficile e alcuni limiti risultano più evidenti. Stessa cosa di Correa: con Dzeko stanco e la squadra bassa, per lui è più difficile perché dovrebbe “trascinare” e non solo “accompagnare”.
    Calhanoglu al Milan ha spesso fatto, soprattutto ultimamente con Pioli, il trequartista e non la mezzala. Eriksen all’Inter ha conosciuto tre fasi: nella prima sembrava non capirci molto, poi è riuscito a eseguire il compitino, proprio nelle ultime settimane stava riuscendo a trovare un ottimo compromesso tra le direttive di Conte e il suo calcio. Eriksen, essendo di un altro livello, si è reso utile anche da doppio play. Calhanoglu continuerà probabilmente ad essere non precisissimo, ma per pochi cm non ha segnato a Genova e non ha regalato un altro assist contro il Real. Penso gli dovremmo chiedere sostanzialmente questo.

    Anche io non avrei sostituito Lautaro, ma non sappiamo se stesse bene: il fatto che fosse ammonito non mi sembra abbastanza, anche perché non sembrava assolutamente nervoso e a rischio; il giallo ricevuto è stato per un episodio a sé. Penso sia corretto non spremere Perisic ed è necessario che Dimarco prenda confidenza con certi palcoscenici, ma forse l’avrei fatta un po’ dopo.

    Secondo me la Lazio di Inzaghi ha fatto più punti di quelli che ci si aspetterebbe da quella squadra, considerando il valore dei singoli. Se hai solo quattro o cinque giocatori di livello, come puoi essere continuo? Togli Acerbi, Milinkovic e Luis Alberto, Correa e Immobile e la Lazio lotterebbe per non retrocedere. E praticamente tutti i giocatori citati si sono espressi bene solo o quasi in quella squadra e con quell’allenatore.
    Conte da noi è stato continuo il primo anno? Siamo partiti benissimo, poi siamo calati e solo a quattro o cinque partite dalla fine del campionato abbiamo ripreso a correre e fare punti. Ma dicembre, gennaio, febbraio, giugno e inizio luglio sono stati mesi difficili.
    L’anno scorso siamo stati continui da novembre a marzo quando abbiamo potuto fare affidamento anche su Sanchez, Perisic, Darmian, Eriksen e su un gioco efficace e soprattutto efficiente, con i titolari che dopo due anni di lavoro si conoscevano a memoria. Se avessimo continuato a stare alti forse il calo sarebbe stato anche più vistoso e avremmo faticato un po’ di più per vincere. Giocatori come Lukaku e Hakimi aiutano a nascondere la stanchezza dei compagni, ma per me Barella e Lautaro in particolar modo, erano nel loro miglior momento a gennaio e febbraio, per poi spegnersi pian piano. Non abbiamo finito in crescendo come forse i risultati potrebbero far pensare.

    "Mi piace"

    1. A mio parere il solo vero rimpianto del mercato dell’anno scorso è non aver preso Tonali, ideale per alternarlo (e non solo) a un barella stanco. Non avrà le geometrie del troppo reclamizzato locatelli (per gli addetti il piu forte centrocampista di italia) ma è piu esplosivo e se mantiene la crescita avuta quest’anno per me per potenzialità diventerà il migliore.

      "Mi piace"

    2. Concordo …..
      Su Dumfries …non sarà Hakimi,ma può e deve crescere, però le premesse sono buone. D’altra parte voirrei ricordarvi che anche Hakimi ha avuto bisogno di tempo per integrarsi nella squadra e migliorare i suoi punti deboli

      "Mi piace"

    3. Dopo un inizio difficile (siamo stati a 6 punti dalla vetta, siamo arrivati a 92 punti. credo che senza un rendimento…costantissimo sarebbe stato impossibile. l’anno prima siamo arrivati secondi a un punto dalla juve e davanti a tutti gli altri, oltre che in finale di EL. ecco, io firmerei per essere…altrettanto discontinui quest’anno

      "Mi piace"

      1. Appunto, c’è stato l’inizio difficile, così come c’è stato un momento incredibilmente positivo. E ho preso in considerazione anche l’anno precedente. Non era una critica a Conte, ma ora sembra che l’anno scorso abbiamo dominato e vinto nettamente dalla prima all’ultima gara. Allo stesso tempo non è la prima volta che sento o leggo che squadre come Atalanta e Lazio sono state discontinue in questi anni. Per me hanno veramente fatto il massimo, a maggior ragione l’Atalanta, che per il quarto o quinto anno consecutivo è partita un po’ a rilento. Ogni anno sento e leggo che non si ripeterà e invece da dicembre cambia ritmo.

        Poi dipende cosa si intende per continuità e discontinuità.

        "Mi piace"

  9. Fonte As…articolo di Sergio Cortina….”…Al Meazza c’è un grande allenatore”.
    E sappiamo che in Spagna ,spesso non sono teneri con noi…

    "Mi piace"

  10. Ma hai cambiato squadra, Sergio? sei passato al Milan? Scherzo eh, ma questo tuo entusiasmo per i milanisti è sospetto.
    A proposito da quali addetti locatelli è ritenuto il più forte cc italiano? Non da mancini che non lo aveva neppure convocato per gli europei preferendogli sensi e che di solito non lo schiera titolare neppure ora…

    "Mi piace"

  11. Elogiavano anche l’Inter di Conte che ha perso 2-1 a Barcellona. Sulla stampa comunque la penso come Luciano, ma in generale diffido dei complimenti dei vincitori nei confronti degli sconfitti. Anche per questo non mi è piaciuto molto che Inzaghi ha sottolineato quanto detto di buono sull’Inter da Ancelotti. Ma sono cose circostanziali e non principali…

    "Mi piace"

  12. In Champions la sconfitta col Real Madrid purtroppo non puo’ risultare inaspettata (e ribadisco il purtroppo).
    Con Shaktar e Sheriff 0 (zero) scuse ed alibi per Inzaghi e per la squadra.
    Che non vuol dire pensare a priori a vittorie scontate, tuttaltro.
    Vuol dire “pretendere” un’atteggiamento consono all’importanza di questa competizione per la societa’ Inter. Meno messagi sui social e piu’ grinta, impegno da parte di tutti, dal primo al 95′ minuto.

    "Mi piace"

  13. Al di la che la partita ha smesso di avere senso al terzo gol, direi che l’olandese sembra un giocatore importante (conte lo ha confermato….per me se ne è andato conoscendo la situazione lukaku) e dimarco in queste partite almeno merita di essere titolare

    "Mi piace"

  14. Stasera dico un nome su tutti: Skriniar. Questo ragazzo ormai è un top a livello mondiale per la sicurezza con cui gioca, che si tratti di Real o di Bologna lui difende alla grande ed ha anche imparato ad appoggiare in sicurezza l’azione. Il goal poi non lo commento.
    Buona domenica a Voi Tutti.

    Piace a 2 people

  15. Dimarco, da mancino quale sono, mi gasa.
    Finalmente un ns ragazzo che sale in prima e per me crescerà alla grande.
    È questa la strada che dobbiamo percorrere, soprattutto se ahimé continueremo ad avere poche risorse da spendere.
    Ne sbaglierà, certo, ma occorre dar fiducia ai ns ragazzi più meritevoli.

    "Mi piace"

  16. Domani alle 15 gioca la nostra Under 18. peccato che come per Inter Cittadella U17 la società non comunica se la partita sarà aperta al pubblico o solo a un ristretto numero di invitati (in pratica solo genitori e procuratori). Non si fa così. Uno può aver rimandato degli impegni o essere venuto da lontano per vedere la partita e deve sperare che qualcuno in lista non si sia presentato per venir eventualmente ammesso

    "Mi piace"

  17. Non mi sono abbattuto dopo la sconfitta con il Real ,perchè avevo cmque visto una squadra che ha giocato un’ottima partita; tengo i piedi a terra anche dopo la netta vittoria di oggi. Naturalmente molti di noi continueranno però a ritenere che abbiamo perso contro il peggior Real degli ultimi 10 anni (qui bisogna intendersi perchè anche l’anno scorso avevo letto la stessa cosa,ma senza dubbio quello di quest’anno è ancora peggio) , che anche oggi abbiamo battuto un’altra squadra Primavera ; oggi stanno sotto traccia ,i n attesa del primo pareggio o meglio di una sconfitta per sviscerare tutta la loro competenza calcistica da allenatori e dirigenti e sparare su 3/4 della rosa .
    Io invece applaudo la Curva che da inizio stagione si è schierata dalla parte dell’allenatore e dei giocatori .

    "Mi piace"

  18. Barella a segno nei quarti di finale degli Europei, gol e palo nelle due amichevoli pre-campionato, tre assist nelle prime tre gare e ora gol. Conte e Inzaghi lo vedono come primo vice-Brozo, questo significa che lo considerano in grado di limitare l’impulsività che lo ha sempre contraddistinto.
    Per la considerazione che ne ho sempre (dal 2017) avuto, secondo me solo ora, forse, sta diventando importante, completo e continuo per l’Inter come lo era per il Cagliari. In alcuni momenti degli ultimi dodici-quindici mesi ho letto (non qui, ma in generale) elogi entusiastici, forse perché inizialmente si pensava che l’Inter avesse acquistato un medianaccio buono solo a correre e fare fallo.

    Sergio, ma stasera per chi si tifa? :D

    "Mi piace"

    1. Quando prendi un ragazzo di 22 anni, ovviamente che già lascia intravedere buone cose, è molto probabile una crescita costante.
      Al contrario di ciò che ti puoi aspettare da vidal e compagnia: un peggioramento continuo.
      Ieri, per dire, kolarov entra e fa discretamente schifo. Ma è normale sia cosi.
      Certo che serve mix di gioventù ed esperienza ma sugli esperti, per me, bisogna spendere poco ed evitare quelli che hanno basato carriera su fisicità.
      In generale avere più coraggio accettando errori dei ragazzi: tanto li fanno anche e di più Vidal, Kolarov ecc. e lo abbiamo visto

      Piace a 1 persona

      1. Calabria, Kessie & co. hanno fatto ridere più dei clown al circo per quattro anni finché non è arrivato Ibra, 7 mln l’anno, 38 anni e mezzo per una società con fatturato basso e più di venti partite saltate per infortunio in un anno e mezzo.
        Ora hanno preso Giroud e sicuramente è stato importante prendere Kjaer al posto di Musacchio. Forse, se l’Atalanta l’avesse liberato, il Milan avrebbe preso Ilicic e ha preso Florenzi.
        Noi abbiamo vinto quando in rosa avevamo gente che ha vinto titoli nazionali e internazionali come Vidal, Premier come Kolarov, più di dieci trofei tra Cile, Barcellona e Arsenal come Alexis. È ovvio che ci sono delle controindicazioni e che il rischio che il gioco non valga la candela sia più elevato, ma non generalizzerei, perché ci sono dei motivi precisi dietro a queste operazioni.
        D’altra parte le operazioni che più abbiamo sofferto sono quelle di Nainggolan, Joao Mario, Barbosa e in parte Gagliardini e Dalbert. Un ventinovenne e altri under25. Ora siamo in difficoltà perché la base che ci ha consentito di prendere Conte, Barella, Lukaku, Eriksen e Hakimi non c’è più… e non perché abbiamo preso Vidal, Sanchez e Kolarov. Tra l’altro Kolarov si è dimezzato lo stipendio.
        Avessimo potuto, avremmo preso altri… ma se avessimo potuto avremmo “sedotto” Ter Stegen o Donnarumma invece che continuare con Handanovic.

        "Mi piace"

        1. Gaber, per me scelte vanno fatte in base a possibilità. Gli over 30 sono figli di richieste tecnico di turno che società ha spesso assecondato. Per me sbagliando alla luce di ciò che hanno reso. Certo, avendo risorse illimitate puoi prendere giovani brillanti e chiocce strapagate. Ma noi non siamo cosi. Nello scudetto dello scorso anno 9 giocatori hanno giocato oltre tremila minuti. Tra questi non c’erano kolarov, vidal, sanchez ecc. Io questo ho visto in campo.
          Poi riconosco che è più rischioso lanciare dimarco che prendere young. Ma se voglio costruire una base duratura la scelta è sempre rischiare dimarco.
          E anche econonicamente avresti vantaggi: stipendi più bassi e potenziali entrate future da cessioni.
          Ma soprattutto speranze di miglioramento. Ibra ha giocato troppo poco: ricondurre miglioramenti giovani alla sua presenza mi sembra alquanto semplicistico.
          Ho detto giovani con prospettive: lazaro e dalbert, anche sul blog, sono ststi subito identificati come mediocri. Io infatti continuo a ritenere Ausilio non il max per pescate di ragazzi con relativamente pochi soldi. Resta il fatto che prox anno avremo una marea di anzianotti da sostituire

          "Mi piace"

  19. D.accordo con Ga.Ber.
    Roberto scrive “, Kolarov entra e fa discretamente schifo..”. Ok è un esempio ,però ricordiamo anche che giocando 15 minuti ogni 3/4 mesi è quasi impossibile mettere in campo prestazioni apprezzabili ,sia per un giovane che per un giocatore a fine carriera.

    "Mi piace"

    1. Ma infatti io mi domando che senso ha avere giocatori di cui non ti fidi. Manca bastoni e gioca dimarco.
      Ma soprattutto giocatori che prox anno non diventeranno più affidabili, semmai peggio.
      Non voglio titolari di 20 anni ma nelle rotazioni non capisco perché impegnare milionate sui cileni e poi dover tagliare stipendi mettendo a rischio rinnovi dei veri pilastri squadra: quando hai giovani che 20 minuti li fanno alla grande, garantendo se non altro atletismo e voglia.
      I kolarov sono sempre tra i peggiori quando impiegati oppure fissi in infermeria

      "Mi piace"

      1. Non sempre i giovani i 20 minuti li fanno alla grande; anche a me piace investire sui giovani,ma non mi fossilizzo sull’anagrafe. Giovani o no non è mai facile indovinare l’acquisto.

        "Mi piace"

        1. Giusto non fossilizzarsi ma dare un sacco di soldi a certa gente e poi continuamente leggere di transazioni o impossiblità di cedere non mi sembra una mossa intelligente.
          Non per il futuro ma ahimè, nel nostro caso, nemmeno per il presente considerando la marea di critiche che i nostri esperti hanno gistamente preso per prestazioni ben al di sotto della sufficienza

          "Mi piace"

  20. Ho visto in parte la partita della Primavera…beh ,tenendo conto dell’ampiezza della rosa, non mi sembra così mediocre ,come ha scritto Fabio .Il mio giudizio basato solo su sensazioni estemporanee ,perchè ho visto solo qualche spezzone di partite. Mi sembra che Zanotti sia un ragazzo con ottime possibilità di affermarsi ,Casadei lo conosciamo,Nunziatini un giocatore di sostanza; oggi a me è piaciuto Grygar (rigore causato a parte) considerando che ,se non sbaglio, era all’esordio…molto mobile ,preciso e con una buona presenza e fisicità.

    "Mi piace"

    1. Non confondete “primavera dalle qualità tecniche nei centrocampisti, mediocre” , con primavera mediocre in senso totale

      "Mi piace"

  21. Buona domenica amici. Vista anche io la Primavera: non male come di solito la dipingete, la squadra è si fisica ma con belle individualità. I due terzini sono decisamente bravi e Casadei sembra un ottimo prospetto. Diamo tempo a Chivu di lavorare, qualcosina si porta a casa.

    Piace a 1 persona

  22. nella discussione fra giovani e vecchi io mi schiero con le scelte della società, che sa perfettamente di che cosa c’è necessità (non parlo di nomi ma di caratteristiche tecniche atletiche, di esperienza mentalità e carisma). sa perfettamente quali sono le alternative possibili e sa esattamente il loro costo sul mercato.
    Poi puoi fallire con un giovane (Joao Mario, Dalbert, Gabygol) e puoi fallire con un anziano, perdendoci comunque poco.
    la società sa anche per esempio che può essere conveniente rinnovare per un anno a stipendio dimezzato con kolarov, perché servono due giocatori veri per ruolo e Di ma è già l’alternativa a Perisic. Allora se non dai un milione e mezzo (faccio per dire) a Kolarov devi comperare o un esterno o un terzino. A meno che tu promuova …carboni, facendo arrabbiare…Fabio.
    Uno mediocre se lo chiede l’Inter viene subito valutato 15 milioni e ne pretende due di ingaggio. Se non dispiace al tecnico conviene tenere in rosa Kolarov e avere un anno di tempo per lavorare con calma sul mercato.
    Perché può anche succedere che prendi un vecchio come Dzeko, che qualcosa ti dà….
    naturalmente dire che devi prendere solo giovani che diventeranno campioni è un’utopia. Allo stesso modo si potrebbe dire che devi prendere solo anziani che abbiano ancora un rendimento elevatissimo

    "Mi piace"

    1. Questa volta non sono d’accordo. Kolarov non gioca quando manca bastoni. E giustamente direi visto ciò che ormai è, vedasi prestazioni dello scorso anno… e i 15 minuti di sabato. Se serve solo per garbage time allora può giocare chiunque.
      Lo so che è diffiicile trovare giovani campioni, e costano molto, ma lo è meno trovare ragazzi integri e con voglia che ti garantiscano quanto meno una discreta atleticità. Esistono anche i prestiti, non solo promozioni da cantera, come ci insegna il bilan che ci campa da anni.
      Sul mercato ci devi cmq andare: sapendo che i denari scarseggiano, per me, è un anno perso, nel senso che un prospetto inserito come backup avrebbe avuto un anno in più per assimilare concetti tattici.
      Anche squadre importanti di permier hanno spesso coem backup ragazzi che piano piano crescono nell’ambito della squadra diventando valide alternative ai titolari. Kolarov non è un’alternativa credible ne oggi ne tanto meno domani. E lo stesso discorso si può fare per Vidal, in questo caso si tratta anche di un costo non indifferente.
      Dico questo considerandoil contesto economico profondamente diverso rispetto a quello di qualche anno fa: non ci si può permettere di avre stipendi elevati per panchinari senza prospettive.

      "Mi piace"

  23. “non capisco perché impegnare milionate sui cileni e poi dover tagliare stipendi mettendo a rischio rinnovi dei veri pilastri squadra”

    Scusa Roberto ma i cileni sono stati presi quando non si pensava di arrivare a dover vendere giocatori importanti. Sanchez checché tu ne possa pensare è stato importante ed è una menzogna che non c’è mai stato. È stato quasi sempre disponibile, salvo l’evento traumatico alla caviglia per l’intervento di Cuadrado in nazionale, e se ha trovato poco spazio è stato per le scelte di Conte. Vai a riguardare quante partite ha saltato perché indisponibile e se vuoi posso ripetere i punti che ci ha portato lo scorso anno e nel post lockdown.
    Vidal è arrivato quando serviva un centrocampista ma non avevamo liquidità: il rendimento è stato insufficiente ma l’operazione è stata razionale. La situazione economica è peggiorata nei mesi seguenti, quest’estate liberare Vidal significava dare buonuscita a lui e perdere il beneficio del decreto crescita. Io capisco che in teoria e a tavolino prendere un giovane in rampa di lancio possa essere preferibile, ma è troppo facile parlare così in astratto, senza considerare cosa può fare la società e quali sono le varie opzioni. Il discorso è stato preso perché ho parlato di Barella. Quanto è costato Barella? Quanto sono costati Kolarov, Vidal e Sanchez? Ovviamente se fosse possibile si prenderebbero undici Barella, ma significherebbe spendere 1 mld.

    Lautaro, Skriniar, Bastoni… tutti giovani, tutte ottime operazioni che sono andate bene (ma non era scontato): cartellini per quasi 100 mln, sebbene con contropartite.

    Il Barcellona libera Suarez e Vidal: il Suarez degli ultimi due anni aveva avuto non pochi problemi fisici. L’Atletico è stato fortunato da questo punti di vista e gli ha fatto vincere la Liga.

    "Mi piace"

    1. Gaber, smontiamo un mito. Barella 40 mn di cartellino e 4 lordi di ingaggio per 5 anni fanno un costo annuo di 8 (ammortamento)+4=12. Senza contare che hai un asset cedibile (speriamo di no) e prestazioni in miglioramento. Direi guadagno assicurato.
      Vidal o sanchez costano tra 10 e 12 mn, grazie al decreto crescita che ti fa risparmiare su tassazione a patto di non cederli per due anni. Ovviamente sono soldi economicamente buttati perchè non ne ricaverai nulla, anzi dovrai sostenere extra costi per transare in caso di buonuscita (spesso vi abbiamo ricorso) o di cessione prima dei due anni. Sorvoliamo sulle prestazioni del campo che è meglio.
      Economicamente sono operazioni senza senso.
      Dal punto di vista tecnico potrebbero funzionare se azzecchi anziano giusto: a noi non è capitato.
      Sachez ha deciso parma e fatto assist con Torino, direi pochino. E non sappiamo cosa avrebbe potuto fare uno più giovane giocando al suo posto.
      Ma sopratutto, ed è il punto a cui mi riferisco, non hai possiiblità di seminare nulla. Io come rincalzi non vorrei mai giocatori, costosi, che non possono subentrare un domani ad un titolare perchè a fine carriera.
      Concettualmente per me è sbagliato

      "Mi piace"

  24. Kolarov a bilancio è irrilevante. Lo scorso anno ha sofferto la lunghezza della squadra, ma se la squadra sta bassa e compatta non credo sarebbe così dannoso com’è stato dodici mesi fa. Anche io avrei preferito Pirola, ma per Pirola (e quindi per l’Inter) è meglio non perdere un anno a fare il vice-Bastoni. Se Pirola farà bene, l’anno prossimo potrà tornare ed essere più pronto. Il milione e mezzo di Kolarov ci permette di dare tempo al giovane in prestito… Lo stesso discorso si può fare magari per Sanchez ed Esposito.

    Piace a 1 persona

    1. Kolarov ha e aveva un annuale e quindi il tuo ragionamento ci può stare aldilà del fatto che il giocatore è ampiamento bollito e si vedeva già nell’utimo anno a Roma.
      Sanchez in prestito aveva senso. Dargli triennale no. Come biennale a Vidal a quelle cifre. O quadriennale a Naingo prima.
      Ovviamente per me

      "Mi piace"

  25. Sono un grande fan di Pirola, che però, se non sbaglio per giocare in serie B nel Monza gli è stato preferito caldirola (’91) al quale per ora fa da riserva. Poi perché non citare Dzeko? e non citare I joao mario, e c. che sono inevitabili quando punti sui giovani, accanto a qualcuno che riesce, ma gli altri li paghi una cifra, per prenderli devi fare contratti lunghi e smodati e poi per darli in prestito devi continuare a pagar loro l’ingaggio?
    Il pèroblema non è giovani vecchi: è azzeccare giovani buoni e vecchi buoni

    "Mi piace"

    1. Concordo. Ma di vecchi buoni che hanno dato contributo fondamentale non ne ho visti.
      E dobbiamo trovare modo di ridurre il costo degli ingaggi.
      Vidal e sanchez sono stati scritturari già in pieno covid, non prima, tra l’altro con contratti pluriennali

      "Mi piace"

  26. Ecco l’ultima frase di Luciano semplifica molto la diatriba ,che scusatemi, è un pò come discutere del “sesso degli angeli”. Detto questo anche a me piace una Società che investe sui giovani, ma occorre anche un certo equilibrio nel comporre una rosa competitiva.

    "Mi piace"

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.