19!!!

I M SCUDETTO
CAMPIONI D’ITALIA 20/21

Dedicato a me.

Me lo merito per quanto ho sofferto ad ogni partita.

La sicurezza della vittoria, anche aritmetica, potrebbe essere un’occasione importante dal mio punto di vista per chiudere nel modo migliore non tanto la mia partecipazione al blog, ma la stessa mia frequentazione della rete.

Sono vecchio e stanco e il fatto che in rete ogni opinione che esprimi, soprattutto se diverge da quella dominante, innesca una deflagrazione di inaudita violenza verbale o quanto meno di competitività a chi ‘ce l’ha più lungo’ è una situazione che non riesco più a leggere.

Perché le guerre non si possono fare da soli, si fanno in due e quindi ci si viene inevitabilmente coinvolti.

Faccio un esempio: se la mia risposta all’amico Ga Ber è andata un po’ sopra le righe è semplicemente perché non era una risposta a lui ma all’innumerevole quantità di aggressioni affrontate in rete per aver espresso semplici opinioni in quel caso su Eriksen.

Non sull’essenza del giocatore (non mi piace discettare sui massimi sistemi), ma su quello che mostrava di volta in volta, in campo, con i nostri colori.

Nella guerra o scappi, te ne vai, o vieni coinvolto.

E’ inevitabile.

E io forse  non ho più la forza per sostenere scontri verbali ogni volta che esprimo un’opinione. Anche se resta la tentazione di continuare a dire la mia

Non mi piace diventare come quelli che si nutrono di certezze  e si armano contro il nemico.

Io di certezze ne ho due: in politica ho la certezza che sarò sempre dalla parte della democrazia e di coloro che si battono per i diritti universali e per la difesa dei deboli;  nel calcio che sarò sempre dalla parte dell’Inter, intesa come società e squadra. Perché la società non vince senza squadra e la squadra non vince senza società.

Poi ho le mie preferenze sul tipo di gioco, sui singoli giocatori, ma questi sono particolari meno importanti.

L’unicità, in tutto il mondo, di questa squadra è iscritta nel suo atto di fondazione, va oltre il calcio, è un messaggio per l’Umanità:

“Ci chiamiamo Internazionale perché siamo FRATELLI DEL MONDO.”

Questo nel 1908,  quando il mondo stava per esplodere sotto la spinta dei peggiori nazionalismi.

Da allora nessuno ci ha piegati. Non il fascismo, che ci ha imposto il cambio di nome, non più in piccolo, i pre-potenti che da sempre governano il nostro calcio

Anche quest’anno ci siamo guadagnati il titolo lottando alla morte partita per partita e ce l’abbiamo fatta con 4 turni di anticipo

Preferisco anch’io vincere 4-0 attaccando per 90’ piuttosto che 1-0 in contropiede, se non altro perché si soffre di meno.

Ma se nella prima fase, giocando in modo spavaldo e aggressivo abbiamo totalizzato 12 punti in 7  partite (media 1,7) , con 16 gol fatti e 11 subiti  (media 1,5),  accusando un netto distacco dalla capoclassifica e, dopo qualche partita di assestamento, attuando un gioco improntato a maggior equilibrio fra i reparti , abbiamo raggiunto prima una striscia di 8 vittorie (media 3.0),  dalla gara col Torino a quella col Crotone ….

Se in seguito, dopo la sconfitta con la Samp, abbiamo pareggiato a Roma, battuto la juve prima di incappare in un nuovo mezzo passo falso a Udine, per chiudere con 13 vittorie e 2 pareggi, 41 punti su 45 (media 2,7) con 29 gol fatti e sei subiti (0,4 a partita), recuperando complessivamente quasi 20 punti sul Milan ex capoclassifica e più di 10 su tutte le altre, significa che abbiamo trovato l’equilibrio ideale.

Ideale per QUESTO gruppo.

Poco importa se è un equilibrio più ‘difensivo’ e se delle ultime 10 partite due le abbiamo pareggiate e 8 le abbiamo vinte a  fatica, col minimo scarto (conto anche Crotone, perché il gol della sicurezza è venuto al 92’).

Poco importa,  se non alle mie coronarie, messe a dura prova ogni volta.

In ogni caso questo equilibrio non è stato ottenuto schierando 7 difensori, ma sempre con 2 punte, due ali quasi sempre offensive, un centrocampista che spinge (Barella), un altro di qualità (Eriksen) e un difensore (Bastoni) che non si fa certo pregare per appoggiare la manovra offensiva.

E in ogni caso, per la verità, va anche ricordato che l’Inter ha vinto si, molto spesso, nelle ultime partite, con il minimo scarto, ma è stata anche sfortunata, perché nelle ultime sette partite ha colto dieci pali e diversi gol sono stati annullati, giustamente ma per un fuorigioco di pochissimi cm.

Tutto questo anche se va riconosciuto che la fase difensiva resta uno dei punti di forza di questa Inter, che ha la difesa meno perforata del campionato (nonostante… Handa, dicono i maligni, tra i quali non mi colloco) e come confermano le statistiche

Nelle ultime cinque partite affrontate, infatti, abbiamo concesso addirittura un solo tiro in porta (a partita) alle avversarie. È successo con Cagliari, Napoli, Spezia, Verona e infine Crotone

Voglio riportare in proposito una dichiarazione di Marani ripresa da FCInterNews, che condivido:

“La prima parte di annata di Antonio Conte è stata nettamente sbagliata a mio modo di vedere. Successivamente ha cercato e trovato equilibrio, da quel momento tutto è cambiato. Non penso esclusivamente ad Eriksen comunque: la prima striscia di 8 vittorie è arrivata senza il danese. La grande differenza è quando Conte non è più stato sbilanciato, quando il possesso palla dell’Inter è diminuito in favore dell’equilibrio e di un nuovo modo di giocare. Il prossimo anno sarà diverso, le squadre affronteranno diversamente l’Inter”.

Condivido questo giudizio, dicevo e per questo sono convinto che per la prossima stagione tra l’altro più impegnativa perché dovremo cercare nuovo prestigio anche in campo internazionale, sarà necessario trovare soluzioni alternative, pur senza abbandonare quanto di buono si è consolidato.

Il match

Per quanto concerne l’andamento tattico del match c’è poco da analizzare.

Il modulo delle due squadre è molto simile, un 352 che forse per il Crotone assomiglia più a un 5311 perché Ounas (che mi è sembrato  il più insidioso tra i calabresi) gioca qualche metro dietro Simy, tra le linee.

Piuttosto si può parlare di  distinte fasi del match, con i primi 10 -15 minuti in cui le due squadre si affrontano a viso aperto e fioccano occasioni da entrambe le parti

  • Al 2’ il primo e ultimo tiro in porta del Crotone, con Ounas che si libera in area dopo un bello scambio e tira, ma Handa para abbastanza facilmente anche se manca la presa e deve allontanare Skriniar.
  • Al 3’ e al 4’ due belle possibilità per Sensi che si vede deviare i tiri. Soprattutto nel secondo caso, si era liberato con un bel taglio ma  Cordaz respinge il tiro con i piedi.
  • Al 5’ Handa esce bene su un cross alto, molto pericoloso.
  • Al 9’ un tentativo di Simy, bloccato da Skriniar in occasione dell’ultimo dribbling.
  • Al 15’ è ancora Sensi su suggerimento di Hakimi ad avere la possibilità per concludere, ma il suo tiro viene deviato in angolo da un difensore.

Progressivamente la partita cambia volto con l’Inter che alza il pressing e costringe il Crotone ad arretrare. I calabresi hanno gli ultimi sussulti offensivi.

  • Al 20’ quando Ounas si invola in contropiede ma è spettacoloso il salvataggio di Skriniar per recupero e precisione dell’intervento, assai rischioso.

Poi è solo Inter, che però non riesce a sfondare

  • Al 22’ su cross di Hakimi e respinta della difesa, Darmian calcia forte in diagonale ma la palla finisce a lato.
  • Al 23’ su angolo colpo di testa di Lukaku che coglie il palo.
  • Al 27’ prima Lukaku, poi Lauti in rovesciata non centrano il bersaglio.

L’Inter preme e il Crotone è tutto dietro la linea della palla, nella propria tre quarti. Ma il ritmo non è arrembante e le occasioni, che non mancano, non sono quasi mai nitide

  • Al 36’ Lauti manca un aggancio in area che lo avrebbe liberato davanti al portiere.
  • Al 39’ colpo di testa di Bastoni fuori di poco e…
  • Al 43’ clamoroso palo interno di Lautaro.
  • Al 44’ Sensi si libera al tiro, ma Cordaz respinge.

Il secondo tempo inizia come era terminato il primo, con l’Inter che fa la partita ma senza riuscire ad alzare il ritmo del palleggio per liberare un uomo al tiro in condizioni davvero favorevoli.

Sembra quasi che i nostri non vogliano rischiare e credano che prima o poi l’occasione arriverà.

Non la pensa così Conte che 25’ dal termine decide di dare una scossa, con tre cambi offensivi: Eriksen per un Sensi che aveva dato tutto, Sanchez per Lauti perché il cileno sullo stretto ha maggior facilità nel saltare l’uomo e Perisic per un Darmian che a Crotone in fase offensiva si è visto poco.

I ritmi si alzano e dopo soli 4’ minuti arriva il vantaggio: assist di Lukaku per Eriksen che tira con forza dal limite e una deviazione sulla traiettoria mette fuori causa Cordaz, con la palla che si infila proprio nell’angolino

Cosmi tenta di reagire togliendo lo stremato Ounas per una seconda punta, me se il Crotone si apre ovviamente crescono le possibilità per l’Inter.

Perisic si costruisce due buone opportunità in pochi minuti e poi addirittura dopo una splendida combinazione offre a Lukaku la palla del 2-0. Il gol viene annullato per fuorigioco del croato, davvero di pochissimi centimetri.

Nel mezzo, l’unica occasione per i calabresi, con Messias (ottima prova anche la sua) che salta netto Eriksen e serve Simy. Fortunatamente per noi il nigeriano non trova la porta.

Poi ancora qualche occasione ‘sporca’ per l’Inter fino al gol del 2-0, in pieno recupero, con la conclusione vincente di Hakimi dopo un contropiede spettacoloso

Come al solito qualche considerazione sui…

Dati statistici

Chiedo, a chi ha la pazienza di leggere, di fare molta attenzione ai dati che riporterò (Il primo dato è sempre il nostro):

  • Possesso: 60 a 40.
  • Parate 1 a 4.
  • Tiri verso la porta: 23 a 6.
  • Tiri in porta: 10 a 1 (al secondo minuto, poi nulla per 90’).
  • Pali: 2 a 0.
  • Occasioni: 7 a 0.
  • Assist: 2 a 0.
  • Corner: 11 a 4.
  • Passaggi precisi: 558 a 349.
  • Passaggi chiave: 4 a 0.
  • Passaggi nella 3/4 avversaria: 192 a 70.
  • Attacchi centrali 13 a 4.

Aggiungiamo alcune considerazioni più generali:

  • Punti: Inter 82, Crotone 18.
  • Inter campione a 4 giornate dal termine.
  • Crotone retrocesso a 4 dal termine.
  • Inter 74 gol fatti – Crotone  85 gol subiti.

Ebbene, signori una partita con questo divario, decisiva per noi e ininfluente per loro, al 91’ era ancora in bilico e noi l’avevamo sbloccata solo grazie a un tiro da fuori (bello) deviato casualmente.

Questo è il campionato italiano, questo spiega perché chi gioca qui, nell’arco della stagione è sottoposto a uno stress fisico e mentale che non si vive in nessun altro campionato e spiega anche perché abbiamo più difficoltà di altri nelle coppe (oltre naturalmente al fatto che 6-7 squadre estere in pratica possono comperare chi vogliono).

Dopo questa breve digressione, procediamo con qualche altra curiosità:

  • Sensi è il giocatore delle due squadre che ha tirato in porta di più (4) davanti a Lauti (2).
  • Sensi è anche il giocatore che ha avuto più occasioni (2) e che ha fatto più passaggi chiave (2).
  • Brozo (32) e poi Sensi  (28) hanno fatto più passaggi chiave nella 3/4 avversaria.
  • Tutti interisti i primi 5 per numero di palle giocate (Brozo, Skriniar – comprensibilmente perché si preferiva raddoppiare su altri – poi de Vrji, Bastoni, Sensi).
  • A livello individuale abbiamo invece ceduto il passo per numero di dribbling riusciti: Ounas 7, Messias 5, Lukaku 2.
  • Messias è anche il giocatore che ha fatto più km allo sprint, mentre ci sono 4 interisti ai primi 5 posti per la velocità media: Brozo, precede Benali Sensi e  Barella.
  • Allo sprint puro ben 4 giocatori loro hanno preceduto il primo dei nostri (Perisic).
  • Infine le due squadre si sono equivalse per km percorsi complessivamente e per la velocità media.

Le pagelle

Handanovic: 6+ una parata non difficilissima con la palla che gli sfugge, un paio di uscite alte pregevoli e buone giocate coi piedi.

Skriniar: 7 ho letto su un sito specializzato questa valutazione rispetto alla quale non saprei far di meglio: “Chi passa dalle sue parti, lascia la palla e si scusa. Terrorizza!”

de Vrji: 7 non è molto impegnato, ma in un paio di situazioni se la cava al meglio. Si permette pure uscite in dribbling con freddezza disarmante.

Bastoni: 7 in pratica gioca quasi sempre da ala, sbagliando quasi nulla. Manca una deviazione di testa in area avversaria sulla quale poteva essere più preciso.

Hakimi: 7.5 ancora una prestazione determinante. Attento e ispirato in entrambe le fasi. Un gol e una palla fuori di poco ma soprattutto entra in tantissime azioni pericolose.

Barella: 6/7 da qualche tempo non ha più la lucidità che lo contraddistingue, ma il suo rendimento dopo una stagione faticosissima resta sempre ben al di sopra della sufficienza.

Brozovic: 7 per qualità e quantità si conferma perno insostituibile di questa squadra. Con un gran tocco manda in porta Sensi, che però non riesce a ‘chiudere’.

Sensi: 7 ho letto giudizi parzialmente negativi. E’ chiaro che non può essere al top ma mi sembra sia primo in tutte le classifiche individuali. Se non ci sono più dubbi sulla tenuta fisica, va recuperato assolutamente

Darmian:  6+ ha risolto due partite in pochi giorni regalandoci 4 punti. E’ chiaro che non ci si può aspettare  che si ripeta sempre, soprattutto contro una squadra che gioca chiusa e non gli concede spazi per i suoi inserimenti tempestivi. Ma fa il suo con diligenza.

Lautaro: 7 un gran palo, qualche occasione non nitidissima fallita, ma un lavoro enorme. Anche lui qualità e quantità. Per me è un campione. Non mi piace autocelebrarmi (dalle mie parti si dice ‘chi si loda si imbroda’) ma per una volta ricordo il titolo di un mio post dopo una delle primissime amichevoli: “Nel segno del Toro”.

Lukaku: 7 non segna da 5 giornate e questo la dice lunga sulla flessione di condizione. Io però vorrei sempre un giocatore che nelle sue giornate peggiori prende un palo clamoroso e sforna l’assist per il gol dcisivo.

Eriksen: 7 concordo quasi pienamente con la valutazione (generale) di Fabio: “Non sta giocando da fuoriclasse, ma è un giocatore che tecnicamente ha migliorato enormemente la manovra in uscita dal basso e che a calcio sa giocare. Non ruba l’occhio perché non è un guerriero e non ha dribbling o giocate funamboliche, ma come altri ci è stato utile a fare 41 punti su 45 nelle ultime 15”.

Fabio aggiunge giustamente che non è un trascinatore e che ha bisogno di una squadra che lo supporti.

Io aggiungo che quando è stato inconsistente (per me) l’ho detto, perché non valuto i nomi ma le prestazioni; quando ha fatto benino l’ho detto e in alcune partite ha dato anche un contributo importante.

Questa è una, per il gol e per qualche altro tocco che sveltiva. Però ha anche confermato che serve una copertura adeguata per farlo giocare: due volte l’avversario (uno davvero forte, per altro) lo salta netto. Una volta lo ferma con un fallo plateale (bene! In passato non l’avrebbe fatto) che ci costa una punizione pericolosa. In un’altra occasione si fa saltare da   Messias che poi serve Simy in area: per fortuna il nigeriano non inquadra la porta.

Il computo del dare e avere è positivo, ma si conferma a mio parere che è un giocatore cui serve protezione per esprimersi al meglio.

Perisic: 6/7 entra bene, dinamico e intraprendente, aumenta di molto la pericolosità della squadra sulla fascia sinistra e serve un assist meraviglioso per Lukaku, vanificato da un fuorigioco millimetrico.

Sanchez: 6/7 sappiamo che si muove bene negli spazi stretti perché ha dribbling, inventiva  e scatto breve. Purtroppo non ha più la potenza per proseguire dopo i primi metri e per calciare con forza. Però entra in modo determinate nella costruzione del primo gol.

All. Conte:  9 questo scudetto è merito dei giocatori, ma anche, in parti uguali, di due ‘gobbi spregevoli’  che hanno, l’uno costruito la squadra, l’altro migliorato i giocatori a disposizione e trovato la soluzione complessiva più efficace.

Forse qualcuno capirà che non erano due gobbi, ma due grandi professionisti.

Primavera: Inter – Sassuolo 3-2

Un altro passo avanti (non solo per il risultato).

Ormai sia la prima squadra che la Primavera ci stanno abituando a una sofferenza infinita (ovviamente con le debite proporzioni) in ogni partita.

Contro il Sassuolo gli uomini di Madonna hanno disputato un’ottima ora di gioco.

Poi nel finale, quando ci si aspettava che calassero gli emiliani, complici anche gli effetti psicologici di uno svarione difensivo che ha riaperto il match da un lato e la non disponibilità di ricambi adeguati dall’altro, siamo tornati a farci chiudere e a soffrire.

Il loro palo, a portiere battuto, dopo il 90’ ne è la testimonianza più evidente

Per la verità un palo lo avevamo preso poco prima anche noi, ma dopo la deviazione del portiere e comunque in situazioni non paragonabili: ori poteva tirare solo lì e il portiere c’è arrivato. E comunque la nostra è stata una delle rarissime azioni offensive dell’ultima mezz’ora.

C’è una frase pronunciata da Madonna dalla quale dobbiamo partire perché spiega la situazione e anche il buon lavoro sui ragazzi svolto dal tecnico: “Sicuramente tutti devono migliorare in questa Primavera, nessuno è pronto”.

Non per… auto elogiarmi, ma è quanto sostengo da sempre.

Il più forte di tutti, certamente un crack per questo campionato è Satriano, letale in area, in possesso di una progressione da professionista e abile nel giocare palla anche in occasione dei profondi rientri che ora attua.

Quella su Satriano, sempre a mio modesto parere, è una delle tante dimostrazioni del fatto che non ho pregiudizi, scrivo quello che vedo  e se vedo che le cose cambiano in meglio sono il primo ad esserne felice.

All’inizio della stagiona Satriano era per me un oggetto misterioso ed ero arrivato a definirlo ‘un gatto di marmo’. Questo io vedevo, anche se ho aggiunto che mi sarebbe piaciuto vederlo in una squadra forte, capace di servirlo meglio e più spesso.

E tuttavia mi piace pensare che anche lui possa e debba crescere ancora parecchio, quando entrerà in contatto con il calcio professionistico, per ritagliarsi uno spazio di un certo rilievo.

Le parole del mister confermano in un certo modo i discorsi che abbiamo fatto in questi mesi: non so se per scelta o per necessità stiamo puntando meno sulle vittorie di categoria e di più sui tentativi di accelerare i processi di crescita dei migliori.

Abbiamo mandato a giocare i migliori 2002 e persino 2003, abbiamo inserito in Primavera diversi 2003 e in U18 diversi 2004. Nell’U17 ancora una volta giocano sotto età gli Stante, gli Owusu, i Quieto e sporadicamente qualche altro.

Chiaro che con squadre più giovani e rinunciando ai possibili uomini guida si fa più fatica, diventa determinante il lavoro quotidiano di miglioramento e crescita, anche individuale.

Abbiamo preferito (o dovuto?) lavorare sui prodotti del nostro vivaio, con scarse integrazioni, piuttosto che prendere giovani già pronti all’estero o a da altre italiane.

Altre squadre hanno fatto scelte diverse, forse anche perché non avevano un vivaio così competitivo.

Detto questo, anche nel periodo migliore della partita sono emersi punti di relativa debolezza, rispetto alle scorse stagioni, ma anche in relazione  ai punti di forza delle rivali, in questo caso il Sassuolo.

Per esempio, sul lato sinistro della nostra difesa abbiamo sofferto tantissimo le iniziative di uno scatenato Paz Blandon (preso in Sudamerica a gennaio).

Paz ha un passo e una forza da professionista e ha messo in difficoltà Vezzoni, anche perché davanti a coprirlo (si fa per dire) c’era un Wieser, sicuramente più in partita del solito, ma ancora lontano dal poter competere agonisticamente con i migliori di categoria.

Vezzoni solitamente era uno dei nostri trascinatori, quando ha trovato un avversario di passo superiore è andato in difficoltà.

E’ questa la NOSTRA difficoltà nel giudicare un Primavera: qui puoi fare benissimo, ma quando i livelli prestazionali si alzano molto non è detto che manterrai le promesse.

Tantissimi giocatori che ci sembravano (ed in categoria erano) fenomeni, poi non sono riusciti a fare il salto.

Questo dubbio vale per altri giocatori tra i migliori di questo gruppo: Oristanio, per esempio, ma in parte per altri motivi anche Kinkoue. Se il francese non elimina le leggerezze ricorrenti che lo fanno sorprendere, come accaduto oggi, da buoni giocatori di categoria, non farà la grande strada che speravamo: avrebbe dovuto imparare la ‘cattiveria’ e la concentrazione in marcatura, di un Pirola, per esempio.

Lo stesso bravissimo Zanotti sta affermandosi alla grande, ma come dice il mister anche lui ha enormi margini di crescita da conseguire, per diventare più di una speranza. Rispetto ad altri lui ha il vantaggio di possedere una determinazione agonistica ferocissima e una personalità davvero prepotente. Per esempio se fossi io il mister, nelle partitelle di allenamento gli opporrei, da marcare Satriano: per abituarsi a vere difficoltà e per vedere se riesce ad attrezzarsi.

Probabilmente lui deve giocare proprio nel 352, senza avere una punta vera da marcare, perché pur essendo forte (in categoria) nel lavoro di contrasto, la sua specialità è l’inserimento, perché sa sia trovare il fondo per il cross, sia ‘entrare’ nel campo a cercare le giocate, operazione in cui risulta abilissimo.

Tutto sommato, dopo una decina di minuti di assestamento, abbiamo sofferto solo sulla sinistra della difesa per i motivi già visti, anche se il sassuolo dispone di almeno 4 uomini di grande interesse. Oltre al citato Paz, parlo di Artioli, Saccani e soprattutto del centravanti Mattioli.

Per un’ora, dicevo, abbiamo praticato un buon calcio, tanto da passare dallo 0-1 a un meritatissimo 3-1, poi abbiamo un po’ tirato i remi in barca, in parte per stanchezza psicofisica, in parte per carenza di personalità, soprattutto in mezzo al campo.

Gli ultimi due cambi, per spiccioli di partita, sono stati improntati solo a immettere energie fresche, ma i primi due (Oristanio e Mirarchi) sono sembrati un po’ ispirati a una volontà conservativa (che non significa sbagliata… soprattutto se porti a casa i 3 punti e non c’è controprova). Mirarchi è sicuramente più forte ni contrasti di Wieser e Ori pur essendo un uomo tipicamente offensivo è soprattutto un trequartista e più in generale uno capace di tener palla e quindi fa respirare la difesa.

Comunque tutto è bene quel che… sta andando bene, anche perché i risultati di Roma e Samp ci sorridono e oggi siamo tornati da soli in vetta alla classifica.

Pagelle

Filip: 6.5 incolpevole sui gol, bravissimo nelle uscite con le quali dà sicurezza al reparto.

Kinkoue: 5.5 pesa l’errore inspiegabile sul secondo gol, perché nell’arco della gara si era comportato benissimo.

Hoti: 6/7 sta migliorando, anche lui ha bisogno di completare l’ambientamento nel nostro calcio, assai diverso da quello elvetico. Ma si incomincia a capire perché è stato preso.

Sottini:  6.5 mezzo punto in più per il gol importantissimo. Continuo a pensare che L. Moretti  (non so per quali motivi assente) darebbe qualche garanzia in più.

Zanotti: 7+ una grande prestazione, con forza, qualità e personalità. Una sola volta si fa saltare da un avversario forte, ma poi gli prende le misure e compie ottimi recuperi e salvataggi.

Casadei:  6 non mi sembra che stia migliorando come ci si aspettava. Poco male perché i giovani non hanno mai un processo di crescita lineare, ma dovrebbe incidere molto più.

Sangalli: 6.5 poco appariscente, ma come sempre prezioso nel lavoro di copertura e interdizione. Nel momento migliore della squadra ‘esce’ anche per fornire qualche buon pallone.

Wieser: 6- sembra in crescita ma ancora in misura inferiore alle attese. Si batte più del solito, effettua qualche bel tocco e sfiora pure un gol (che per me non realizza perché non calcia con la forza adeguata).

Vezzoni: 6.5 mezz’ora di sofferenza, anche perché poco protetto e nell’uno contro uno Paz sembra incontenibile. Poi però riesce a frenarlo quasi sempre ingaggiando scontri epici. Naturalmente non è aria per farsi vedere troppo in avanti.

Fonseca: 6.5 finalmente una buona prestazione, all’altezza della sua fama. Il motivo lo ha spiegato  madonna nelle interviste post patita.

Satriano: 8 davvero incontenibile. Bravo nell’aiutare, ottimo nella progressione e nel destreggiarsi con la palla nei piedi, autentico rapinatore d’area. Continua a crescere.

Mirarchi: 6+ una mezz’ora nella quale si applica puntigliosamente nell’attività di contenimento per cui era entrato.

Oristanio: 6+ non è ancora l’Ori che conosciamo ma anche lui sembra in progresso di condizione. Prende un palo al termine di un’azione individuale incredibile.

Dimarco e Akhalia: sv

All. Madonna: 7.5 essere primo oggi è bello ma non decisivo. Esserci arrivato con questo gruppo dimostra la bontà del lavoro svolto.

Luciano Da Vite

50 pensieri riguardo “19!!!

  1. Un mio ennesimo grazie personale a Luciano per tutto quello che ha fatto per il blog (i blog) in questi anni. Ho imparato tantissimo e mi continuo ad appassionare tantissimo leggendo i suoi post e i suoi commenti. Lo ringrazio con grande sincerità e ringrazio di cuore tutti quelli che intervengono e seguono il blog. Un abbraccio a tutti. Sono veramente felice di questa vittoria. Forza Inter!

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  2. Beh, i ringraziamenti a Luciano sono dovuti e sinceri anche da parte mia.

    Una piccola metafora su Eriksen, mi sembra un ingranaggio che contribuisce a far andare il motore a 100km/h, ma con un po’ di ruggine e non perfetto nelle forme. Il punto è che è evidente ci siano ingranaggi più performanti nel teorico, ma nella pratica se andassimo a sostituirlo il motore andrebbe a 120 o a 80?
    Il dubbio di cambiare quando si va molto bene è grande…

    Prendo De Paul, ieri partita eccezionale, in tutte le fasi e con continui coast to coast e conquiste di falli e terreno, ma anche un errore che l’ha cambiata in peggio per la sua squadra. Inoltre gioca sempre contro difese spesso non schierate, a differenza dell’Inter. E parliamo per rendimento del miglior cc della stagione…ma… Andrebbe bene anche nel nostro “motore”?

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  3. Infatti io non dico di sostituire Eriksen con De paul. Una grande squadra deve poter contare sia su un De Paul sia su un Eriksen. Ma dopo la partita di udine, non so perché ho come il sospetto che de paul andrà alla juve…

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  4. Un grazie a Luciano, Emiliano e tutti gli amici del blog.
    Sono troppo felice: primo scudetto vissuto con mio figlio che ha dieci anni. Era ora.
    Luciano non fare scherzi: dobbiamo essere qui tutti a commentare la seconda stella.
    Ora palla a Suning e speriamo di sentire solo cose positive

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  5. E’ l’ora dei festeggiamenti. Dopo 11 anni, 11 anni che sono stati un percorso nel deserto, con l’arrivo di giocatori improbabili per la nostra storia, dove l’unico obiettivo doveva essere quello di ridurre il debito, per poi iniziare a rivedere la luce con l’arrivo di Suning, con la prima partecipazione, all’ultimo respiro, alla Champions dopo diversi anni.
    Un percorso che è iniziato con Spalletti, per poi fare il definitivo salto di qualità l’anno scorso con Conte, fino alla vittoria di ieri.
    Nel frattempo il mondo attorno a noi è cambiato, e così il calcio.
    Non so cosa succederà l’anno prossimo e negli anni a seguire, visto che tutto è comunque in discussione e in evoluzione.
    Per ora godiamoci il presente che noi, interisti che non hanno mai mollato nemmeno nei momenti più bui, ci meritiamo.

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  6. Fabio mi ricordo i tuoi post “anti-Icardi” e da Icardiano probabilmente ci siamo anche scontrati (nel rispetto delle opinioni)

    l’occasione è buona per dire che avevi pienamente ragione e te ne dò merito.. (io cmq continuo a considerare Icardi un grande giocatore e mi sarebbe piaciuto vederlo di fianco a qualche seconda punta fenomenale)

    poi io ho anche cannato pienamente su Darmian

    ma mi tolgo anche io un sassolino su Tonali e Kumbulla (come tanti ) almeno per ora avevo ragione

    buon 19 a tutti e ora seconda stella

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    1. Su tonali e kumbulla lo dicevo pure io 😉
      Icardi e’ un giocatore molto complesso da giudicare perché ha numeri personali eccellenti. Ma il calcio è un gioco di squadra..

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      1. Su darmian penso sia stata una splendida scoperta.. rispetto alle aspettative.

        Vuoi le mie cantonate maggiori? Emre Mor e Shaquiri. Pensavo diventassero top player… Pensa te quanto ne capisco 😂

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        1. ehehe quando hanno iniziato a parlare di Emre Mor ho guardato un pò di video..
          innamoramento totale.. ci speravo davvero al suo arrivo !!

          su tonali è cmq incredibile che tantissimi tifosi lo dipingevano come normale e solo per gli “addetti” era fortissimo . vedremo nel futuro

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  7. Adesso quattro partite senza quasi nessuna tensione, almeno nel prepartita (con le squadre in campo è un altra cosa). Che noia….

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  8. Grazie a Tutti Voi amici del blog, amici con cui ho condiviso aspettative, timori e la mia grande passione per i nostri colori. Ho cominciato a seguire il blog giusto 11 anni fa: un’era. Ad un certo punto non ho più creduto di poter raggiungere questo traguardo e sono stati 11 anni di grande sofferenza cancellati da questa stagione da sogno.
    Un grazie particolare al mio amico Luciano e ad Emiliano, da loro ho appreso tanto. Spero di continuare insieme a Voi per almeno altri 11 anni. AMALA.

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  9. Contentissimo, buon 19 a tutto il blog.
    Ma Lukaku in giro per Milano col bandierone ? Che sagoma :-)
    E’ troppo umano questo campione :-) Si vede che nella sua vita ha sofferto davvero prima di arrivare dove e’ ora …

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  10. Mou alla Roma, non me lo sarei mai aspettato, passati tanti anni, ma comunque come notizia mi fa effetto. Uno stimolo e una sfida aggiuntiva per Conte e per noi l’anno prossimo… a parte che ripetersi dovrebbe già essere una sfida stimolante di suo, senza considerare che dobbiamo fare meglio in CL.

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    1. Infatti. Le sue dichiarazioni nei giorni scorsi mi avevano preparato al peggio…meglio (non sportivamente)zidane da quelli che José!

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  11. Infatti. Le sue dichiarazioni nei giorni scorsi mi avevano preparato al peggio…meglio (non sportivamente)zidane da quelli che José!

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  12. A me Mou alla Roma lascia indifferente. Spero che arrivi secondo dietro l’Inter solo per il rosicamento, ancora maggiore, di milanisti e juventini.
    I ricordi sono una cosa, fanno parte della nostra vita, ci ricordiamo di noi stessi ricordando avvenimenti trascorsi; la nostalgia è altro, raramente porta bene.
    A livello tecnico la Roma, per certi versi, è in A l’omologo degli Spurs in Premier, ai margini della zona CL; però con situazioni più difficili. A Londra, sponda Spurs, Mou non ha migliorato niente, anzi, vedremo a Roma.
    OGGI, tecnicamente, non lo cambierei con Conte.
    In quanto all'”amore” oltre che ai figli e all’Inter lo riservo, o lo riservavo😢, solo alle donne.

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  13. Una manciata di partite non è molto ma sono curioso di vedere soprattutto Radu e Pinamonti che immagino avranno spazio.
    In molti casi è bastato poco per far cambiare giudizio su alcuni giocatori per cui sono curioso di vedere se i nostri due giovanotti daranno quella sensazione del poterci contare, magari non in pianta stabile ma quanto meno meritare di stare in rotazione.
    Per età mi sembra siano gli unici della panchina su cui poter puntare nel medio termine.
    Io ci spero perchè prefirerei avere un Pinamonti come cambio dellla punta piuttosto che un 35enne a fine corsa che guadagna il triplo. Questo permetterebbe di concentrare le immagino scarse risorse sui ruoli, dell’undici titolare, su cui siamo oggettivamente scoperti.
    Ovvio, devono dimostrare di poter tenere discretamente il campo. Un paio di belle prestazioni per me aiuterebbero. Vediamo

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  14. Concordo. Personalmente, al pur ottimo Silvestri preferisco di gran lunga Radu. Meriterebbe almeno una chance per le ultime 3-4 partite.

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    1. Onestamente no ma a sentire i dirigenti (che stanno ancora aspettando le linee guida della società…), Zanetti compreso, non c’è da aspettarsi molto di meglio.
      Io penso prenderanno Tagliafico a sinistra, un CC (spero De Paul) e una quarta punta di esperienza (e dal costo basso). Stop

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  15. ho riguardato lo speciale con tutti i gol della stagione.. fantastico..

    la squadra è cambiata tantissimo in questi mesi. ultimo periodo piuttosto buio in sofferenza. nei periodi in cui stavano bene la squadra giocava un gran calcio..

    sarebbe interessante vedere quante volte il var ci ha dato giustizia e dato punti..

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  16. Io venderei Eriksen, Perisic, Gagliardini e Vecino, no al rinnovo di Kolarov e Young. Proverei a piazzare Vidal. Se riescono a vedere tutti, servono due titolari al posto di Eriksen e Perisic (Gosens sarebbe perfetto). Per completare la rosa Di Marco a sinistra e Lazaro a destra di rientro dal prestito, un altro centrocampista, un difensore veloce e ovviamente un cambio affidabile per Lukaku e un nuovo portiere, possibilmente già pronto per fare il titolare. Forse è troppo?

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  17. Zazzaroni e soci a quanto pare sono esperti nell’arte della divinazione: in un primo momento le loro fonti certe parlavano di cessione già “fatta” della società…adesso sembra invece che nessuno del club accetterà la politica austerity di Zhang….
    Si dice che chi viva così mangi pane e veleno ma io escluderei l’alimento….nell’Inghilterra medievale chi si macchiava del reato di avvelenamento veniva bollito vivo mentre nei territori germanici si applicava la ruota. Lungi dall’elogiare pratiche alquanto disumane ma agli occhi della povera gente che fa fatica a portare il pane a casa questi individui ignobili non conoscono il valore del lavoro mangiando letteralmente sulle reazioni viscerali dei tifosi…a volte la categoria del giornalismo italiano richiama un tale odio…

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    1. Al Corsport sono davvero avvelenati con noi; senza dubbio le problematiche esistono,ma come le hanno descritte in questi mesi oltrepassa ogni limite della decenza…

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  18. SuperLeague …io mi chiedo ancora perchè abbiano presentato progetto in un modo ciosì sgangherato e dilettantesco; il comunicato delle tre Società rimaste è senza dubbio più e ragionevole ed io mi auguro che si riesca, in un futuro molto prossimo ,ad arginare lo strapotere ( non metto l’aggettivo ) di Uefa e Fifa ed a presentare un’ipèotesi di SuperLeague più ragionevole e praticabile,alla faccia diCeferin

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  19. Vidal se lo cedi all’estero, in Italia chi lo prenderebbe, ovviamente gratis (sarebbe già un miracolo), costerebbe all’Inter 4 milioni di Irpef non versata in base al decreto crescita che, dovendo restare almeno 2 anni in Italia, decadrebbe.
    Io capisco che il calcio mercato appassioni, a me no, che si facciano conti del monopoli; ma la realtà è con più sfaccettature, molte delle quali restano ignote. Per esempio, a bilancio, il costo annuo dei calciatori si calcola su più elementi, ingaggio lordo e ammortamento…una cosa anche noiosa, forse, ma che i professionisti devono valutare.
    Ad esempio, il totale degli ingaggi della rosa (solo giocatori) sarebbe 126.120.000, il costo a bilancio della rosa, quest’anno, 215.800.000…

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  20. Partita piacevole, complimenti a tutti ma, in particolare, a Pinamonti ANCHE per le dichiarazioni post partita, bravo bravo.

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