Vantaggio quasi decisivo, ma condizione in declino: Inter – Hellas Verona 1-0

L’esultanza di Matteo Darmian dopo la rete decisiva realizzata nella sfida casalinga contro l’Hellas Verona.

Abbiamo vinto 11 partite di fila, molte senza giocare bene  (secondo un certo tipo di critica), moltissime di stretta misura, dopo aver sofferto non poco.

Improvvisamente giochiamo due partite ‘meglio’, ma portiamo a casa solo due pareggi.

Sono convinto che 11 vittorie consecutive e soprattutto le ultime cinque per un solo gol di scarto, dimostrino che abbiamo avuto sì un po’ di fortuna, ma solo perché l’abbiamo cercata con feroce determinazione.

Due partite consecutive senza successo non bastano, invece, per segnare un serio campanello d’allarme, ma tre basterebbero, sempre per il discorso che si può essere fortunati o sfortunati una volta, forse due, ma tre cominciano a essere una tendenza.

Per questo la partita col Verona era una sorta di cartina di tornasole.

Un altro insuccesso (anche solo parziale, come gli ultimi due) sarebbe stato la conferma che qualcosa nella squadra a livello di lucidità e brillantezza stava venendo ma mancare.

Vero che la difficoltà è anche comprensibile dopo una stagione caratterizzata dalla compressione delle gare e dal cumulo di partite ravvicinate, che pesano  nei muscoli e nel cervello.

Avevamo comunque un margine tale da fornire garanzie, anche perché pure le altre (alcune però con una rosa più ricca) incorrevano in frequenti passi falsi

C’era comunque l’Atalanta che veniva da 5 vittorie consecutive, ottenute quasi sempre mostrando una notevole brillantezza offensiva  e solo nella sesta partita a Roma, pur dominando, aveva perso due punti anche per una sciocchezza individuale (il doppio giallo che l’ha lasciata in dieci) e per una prodezza irripetibile di Cristante (ho letto persino che siamo di fronte a un… Totti più flessibile!).

Perdere punti sull’Atalanta (che aveva una partita casalinga facile contro un Bologna demotivato) poteva suscitare (almeno in me) qualche allarme.

Infatti abbiamo ancora due partite durissime anche sulla carta e le altre tre che sembrano facili solo ai… faciloni, soprattutto se noi fossimo davvero in flessione: tra l’altro mi sembra che i nostri attaccanti, (la LULA) che ci hanno trascinati alla conquista del primato, non segnino da 4 partite.

Chi si relaziona con me sull’Inter sa a memoria la mia idea del calcio italiano: non c’è partita facile.

Inter – Verona, dopo Spezia – Inter, ne è l’ennesima conferma.

Loro hanno 35 punti meno di noi, quasi la metà, ma in una singola partita sono in grado di giocare pressoché alla pari. Qualche volta anche meglio.

Poi vedremo qualche dato che conferma questa tesi ma è sufficiente anche l’ansia e il timore con cui quasi tutti, credo, abbiamo seguito una gara sempre  in sostanziale equilibrio.

Non stiamo parlando di una squadra che viene a mettere… un treno davanti alla sua area (cosa lecita e comprensibile per altro), al fine di crearci difficoltà.

No, qui siamo di fronte a un gruppo che è venuto a giocarsela alla pari, a pressarci alti, ad attaccarci, a palleggiare anche nella nostra metà campo, persino a rischiare di lasciare i difensori nell’uno contro uno con la temibilissima LuLa.

Se noi fossimo stati al top probabilmente avremmo faticato di meno.

Invece è bastata la prestazione relativamente sotto tono dei centrocampisti e di Lukaku (la prova mediocre del pur impegnato Perisic è quasi una costante) per portare il discorso sul piano della sostanziale parità, anche dal punto di vista del gioco.

Certo, noi negli spazi avevamo comunque un’altra qualità, ma i nostri attaccanti negli spazi ci arrivavano poco perché il loro maggior pressing collettivo e la maggiore intensità che sono stati in grado di mettere in campo ha limitato molto i rifornimenti alle punte.

E nel finale abbiamo corso parecchi rischi e abbiamo dovuto far ricorso a giocatori freschi anche se di minor qualità rispetto ai sostituti.

Bisogna riconoscere che dopo lo sbandamento delle prime partite la formidabile cerniera difensiva ha fornito un contributo determinante  alla serenità e all’efficacia delle giocate offensive  di cc e attaccanti.

Abbiamo segnato meno dell’Atalanta e in pratica come il Napoli, ma abbiamo subito diversi gol in meno  rispetto a loro. Il dato è ancora più impressionante se si considera che nelle prime 8 partite abbiamo subito 13 gol (1,5 in media), mentre nelle ultime 15 partite solo 6 (0,4 in media).

Naturalmente questo risultato è stato ottenuto anche grazie al sacrificio agonistico di cc, esterni e attaccanti ed è normale che adesso ci sia un po’ di stanchezza psicofisica.

La dimostrazione sta nel fatto che, in una partita giocata quasi sempre sui duelli individuali, il Verona  ha spesso avuto la meglio, con gli anticipi e sulle seconde palle.

Il modulo iniziale era relativamente sovrapponibile (352 contro 3421) ma in realtà gli ‘scivolamenti’ nelle diverse fasi di possesso e non possesso li rendevano simili.

Dimarco attaccava più spesso di Bastoni, così sulla loro sinistra  lo ‘scontro’ era tra  Dimarco, Lazovic e Bessa, contro Hakimi, Skriniar Barella;  mentre Tameze e Ilic si opponevano  centralmente a Eriksen Brozo. A destra si allargava Barak, assai più ‘cattivo’ di Eriksen a offrirsi da sponda per Faraoni, costringendo Bastoni ad ‘uscire’.

Ma in questo modo loro giocavano molto, ma raramente arrivavano pericoli dal centro area dove un grandissimo de Vrji annullava Lasagna, anche quando restava solo perché Bastoni doveva allargarsi  e questo spiega perché con un grande possesso palla nella nostra tre quarti  abbiano avuto tutto sommato poche occasioni (in pratica fino al nostro vantaggio una sola costruita proprio a sinistra da Dimarco e Bessa).

Avremmo anche potuto chiuderla o almeno indirizzarla prima se solo i centrocampisti fossero stati più lucidi in qualche appoggio strategico e nel servire di precisione gli ispirati Hakimi e Lautaro e se Lukaku avesse subìto qualche anticipo (e qualche fallo) in meno e avesse fatto alcune scelte di gioco migliori

Prima di vedere i dati statistici provo a  riassumere  con un ricordo visivo e alcuni appunti le situazioni che in qualche modo mi hanno preoccupato o, al contrario, indotto a sperare.

Questo perché, per la statistica un tiro fuori di un cm è un tiro fuori come uno che esce di dieci metri e così per altre situazioni. Da questo punto di vista le emozioni vissute in diretta sono più significative.

  • Al 2’ Lauti riceve da Lukaku, brucia Ceccherini ma arriva davanti al portiere e tenta uno scavetto che esce di poco. Occasione clamorosa;
  • Al 5’ è Lazovic che da dentro l’area spara alto. Buona occasione;
  • A 6’ è Hakimi che converge al centro e tira ‘a giro’ con palla fuori di poco;
  • Al 16’ Silvestri para un insidioso tiro di Hakimi. Buona opportunità;
  • Al 24’ dopo una bella triangolazione con Dima, Bessa calcia a rete da posizione favorevole: Handa questa volta rimedia con un bell’intervento, sulla ribattuta Barak calcia fuori di poco (clamorosa  occasione);
  • Al 51’ dopo un angolo, Faraoni calcia fuori di poco, in mischia;
  • Al 63 stupenda azione di Lauti e gran parata di Silvestri ottima occasione;
  • Al 68’ il palo di Hakimi su punizione;
  • Al 75’ il gol di Darmian su assist di Hakimi;
  • All’82 il gol del Verona annullato (grande rischio).

Riassumendo abbiamo 3 grandi opportunità costruite dall’Inter gol compreso ) e 2 per il Verona (compreso il gol annullato). Oltre a qualche altra discreta occasione, da entrambe le parti

Se i dati statistici confermassero le ‘impressioni visive’ potremmo dire che il Verona ha manovrato più e meglio di noi ma, al contrario che in altre partite, non siamo riusciti a superare gli avversari nettamente come numero di occasioni

Le statistiche

Sostanzialmente siamo stati pari nel possesso palla.

Loro hanno fatto meglio nei tiri a rete (12 a 10), ma…

Noi meglio nei tiri in porta (4 a 1 più un palo)

E soprattutto nei tiri in porta da area (3-1).

Le occasioni sarebbero 4 a 4.  Il condizionale deriva dal fatto che la valutazione è soggettiva.

Gli assist 1-0 per noi (il gol, ovviamente).

Numero di passaggi e loro precisione sono sostanzialmente in parità.

Ma i passaggi nella trequarti avversaria sono a loro favore, nettamente (115 a 84).

Noi abbiamo distribuito equamente gli attacchi sulle tre direttrici, mentre per loro gli attacchi centrali sono stati pochissimi (6 su 33).

Questo sembra confermare l’analisi per cui loro hanno puntato a ottenere la superiorità sulle fasce, dove agivano tre giocatori per parte, compresi i due teorici attaccanti  della linea a tre, di fatto modificando il 3421 in un più realistico 3511. Ma in questo modo hanno avuto difficoltà a sfondare centralmente

Poi ci sono altri dati che rappresentano più che altro una curiosità, anche se non solo:  i falli commessi da loro sono stati 13, quelli commessi da noi 7. Le ammonizioni  3 per loro, zero per noi.

Questi due ultimi dati sono interessanti, se si pensa che noi ci giocavamo moltissimo e il Verona lottava in totale serenità e noi fino al 75’ sembravamo in grande difficoltà per quanto concerne il raggiungimento dell’obiettivo.

Altre curiosità interessanti riguardano le cifre di Hakimi, primo per tiri in porta (3), per assist (1) per palle gol (2)…

Poi de Vrji è di gran lunga l’autore di più recuperi (11) quasi il doppio del secondo (Brozo).

Ilic ha il record di passaggi riusciti, mentre Barella, secondo, è l’unico interista nei primi 5.

Anche qui naturalmente si deve considerare il fatto che loro palleggiavano di più, anche con tocchi brevi, mentre noi cercavamo più spesso la difficile verticalizzazione.

Gagliardini, entrato fresco nel finale ha tenuto la maggior velocità media (9,2 km), mentre Ilic ha toccato la punta massima di velocità (34,6 contro i 33,37 di Hakimi).

Km percorsi e velocità media a livello di squadra risultano sostanzialmente in parità.

Le pagelle

Handanovic: 5 prima con un ottimo intervento su Bessa evita che per la terza volta consecutiva dovessimo rimontare uno svantaggio (dopo che per 11 partite consecutive non era mai successo), ma poi c’è l’episodio clamoroso che lo condanna. Non entro nel merito se il tocco su di lui  sia stato, perché anche se ci fosse il fallo, un portiere ‘normale’ quando ha una palla spiovente e molle tra le mani, non la molla neppure se gli sparano. Lui è al terzo errore clamoroso in tre partite. Spiace perché gli si deve riconoscenza, ci ha salvato in tantissime occasioni, anche quest’anno, ma non è possibile negare la realtà.

Skriniar: 6.5 si trova a lottare con Hakimi e un Barella meno pimpante del solito contro avversari bravini e pericolosi: in 95’ dalla sua parte ‘bucano’ la linea una sola volta (l’occasione di Bessa).

de Vrji: 7+ prova splendida a parer mio in parziale contrasto con altri ‘pagellieri’ che l’hanno considerata solo normale. E’ di gran lunga il migliore negli intercetti, il velocissimo lasagna è costretto a cercare palle in fasci, per di più l’olandese gestisce le uscite con calma e sicurezza.

Bastoni: 6.5 spinge meno del solito, perché la fascia di sinistra (nostra) è a rischio in fase difensiva, dal momento che vi giocano Perisic e Eriksen. In diverse occasioni comunque si segnala per chiusure decisive.

Hakimi: 7.5 il palo della porta di Silvestri tema ancora adesso, ma non è solo questo naturalmente, sembra ritornato al top delle condizione. Ripiega, lavora molto, poi come abbiamo visto è quello che tira in porta di più, che si procura più palle gol, ed è autore dell’assist da 3 punti.

Barella: 6+ come ho detto più volte il grande giocatore è quello che anche in giornata non ottimale sul piano del rendimento si merita sempre una larga sufficienza. È in chiara flessione, deve recuperare e speriamo che non essendoci questa volta partite infrasettimanali possa farlo. Salvo squalifiche, ha sempre giocato anche in Nazionale e in un ruolo dispendioso.

Brozovic: 6 anche lui è un po’ alla frutta, non tanto per quanto concerne le energie fisiche (è sempre tra quelli che corrono di più) ma soprattutto sul piano nervoso e della lucidità. Ma anche lui alla fine il suo contributo importante lo dà.

Eriksen: 5.5 ho letto improperi a Conte perché sostituisce sempre Eriksen anche quando gli altri cc fanno male. Naturalmente non sono d’accordo. In certe partite  o in certe fasi può essere importante, qualche vola lo è stato. In questo è un giocatore recuperato. Ma se non fa giocate importanti o decisive, come interno, la normale amministrazione, con flemma, non basta. So di disgustare gli esteti, ma quando la squadra soffre, lì serve di più un ‘guerriero’. Questa è la mia opinione, rispetto quelle contrarie.

Perisic: 5.5 sul piano dell’impegno, non gli si possono muovere critiche soprattutto per la disponibiltà ai ripiegamenti.  Ma in avanti è del tutto privo di dribbling, non salta mai l’uomo: o prova ad andare sul fondo in velocità o rientra per mettere il cross col destro, sempre marcato.

Lukaku: 6 (di stima e riconoscenza) qualche buona giocata non ce la nega mai, ma siamo abituati ad altro. Si fa spesso anticipare (e non è da lui) finisce a terra in qualche contatto importante (idem) non va mai al tiro pericolosamente.

Lautaro: 6.5 quando valutiamo la sua prova confrontiamole con le partite che faceva con Spalletti, quando segnava meno e stazionava sempre nei pressi dell’area. Oggi fa un lavoro pazzesco che gli consente di presentarsi persino più spesso alla conclusione. Normale che non sempre possa avere la lucidità indispensabile.

Darmian: 7.5 dove lo metti lo metti, lui fa il suo e spesso molto di più. Il gol è un premio meritato per un giocatore di grande sostanza.

Sensi: 6- ci mette un po’ più di verve rispetto a chi sostituisce, ma non basta.

Sanchez:  6 ha voglia, si sbatte e ha anche qualche buona idea. Ma non è più letale come una volta.

Gaglia: sv entra nella fase cruciale e fa la sua parte onestamente.

D’Ambrosio: sv come Gaglia.

All. Conte: 7 speriamo che i prossimi allenatori facciano altrettanto… male.

Primavera 1: Inter – Cagliari 2-0

Timidi segnali di ripresa.

Possono sembrare un po’ ingenerose le mie valutazioni sul campionato e più in generale sulle prestazioni e qualità della nostra Primavera (ho scritto ‘le mie’ ma penso che valgano un po’ per tutti gli amici del blog che ne seguono le partite).

In fatti se guardiamo la classifica siamo secondi alla pari con la Roma e davanti a squadre importanti come Atalanta, juve  e Spal (che sta facendo benissimo).

A me sembra che davvero la squadra stia dando il massimo ma che, per i motivi visti più volte e che non sto a ripetere, il livello qualitativo sia sceso di molto rispetto agli anni precedenti.

La posizione in classifica si può spiegare con la buona gestione del gruppo e/o con una sorta di scadimento complessivo che potrebbe anche essere un fatto relativamente positivo (più giovani che, in generale, anticipano il contatto con il calcio vero)

Sappiamo tutti che tra il calcio in Primavera e il calcio dei professionisti c’è una differenza enorme, al punto che moltissimi top player di categoria  non vanno oltre una militanza nei dilettanti o al massimo nella Lega Pro.

Potremmo fare decine di esempi recenti anche solo limitandoci all’Inter.

Per quelli che ce la possono fare davvero, accorciare i tempi del percorso può essere un bene, ma può essere un rischio e la risposta la si ha solo… a posteriori.

E’ questo il momento in cui è più difficile ‘vedere’ giusto.

Bastoni, Kulu, Vlahovic e ora anche Raspadori, per esempio sono andati subito in A e hanno sfondato subito.

Ma non è che abbiano sfondato subito perché è stata data loro l’occasione. Hanno dato loro l’occasione perché hanno visto che erano pronti.

A quelli a cui non è stata data è perché o non erano/sono pronti o non lo saranno mai a certi livelli.

Se togli i pochissimi che sono fuori categoria per tecnica e fisicità (che può essere intesa in vario modo: per esempio forza o velocità) il successo degli altri, a certi livelli, è legato a troppe variabili difficilissime da ponderare.

Voglio fare due esempi su giocatori che ci sono cari: Pinamonti e Filip Stankovic.

Partiamo da Filip: Filip non avrebbe subìto il gol preso da Handa contro la Spal, perché è molto più reattivo e molto più rapido a distendersi sulle palle basse. Ma Handa con la sua fisicità copre una porzione di porta molto maggiore e ha dimostrato di sapersi opporre con successo a conclusioni anche ravvicinate che in serie A arrivano con una  velocità media di almeno il 30% superiori a quelle del campionato primavera.

Come risponderà Filip a sollecitazioni (anche ‘emotive’) completamente diverse, nessuno oggi lo può prevedere. Forse i suoi allenatori. Noi oggi possiamo dire che farà certamente il professionista, ma sarebbe azzardato definire a quali livelli.

E lo è sicuramente anche per uno un po’ meno giovane di lui, come il grande Pina. Pina è già, sicuramente, un giocatore da Serie A e l’ha dimostrato. Ma non è ancora un giocatore da Inter perché Conte non è autolesionista e con il bisogno di punte che ha, almeno a livello di alternative, lo avrebbe utilizzato di più.

Il passaggio di Pina, che in Primavera era devastante, al grande calcio è stato più complicato di quanto si pensasse. La stessa cosa è accaduta a Bonazzoli (comunque fisicamente meno forte del Pina e quindi con un percorso più lungo) o addirittura per Mattia Destro, che solo sulla soglia dei 30 anni ha trovato la sua dimensione (oggi se non sbaglio ha 12 gol all’attivo, senza rigori, giocando nel Genoa)

L’incertezza vale anche per i giovani ancora nella nostra Primavera o in giro a fare esperienza ma ancora legati a noi

La digressione per dire che abbiamo in giro giovani che ancora possono arrivare davvero in alto: oltre allo stesso Pinamonti, Zinho, Agoumé, Esposito, Mulattieri e Pirola (spero di non dimenticarne).

Ma se guardiamo alla Primavera attuale i giovani su cui puntare con assoluta certezza un po’ mancano.

Lo sarebbe Filip, con 6-7 cm in più.

Kinkoue, se crescerà molto soprattutto nella capacità di bloccare avversari rapidissimi

Forse Satriano, che ha qualche colpo e la progressione da giocatore vero

Poi c’è  Zanotti  che ha forza fisica, grinta e personalità da vendere, capacità di andare in fascia ma anche  di ‘entrare’ nel campo, ma gioca da poco tempo e ha l’handicap di una statura non eccelsa: bisognerà vedere che cosa può fare contro chi ha un altro passo e un’altra fisicità

Poi c’è la questione dei giocatori promettentissimi lo scorso anno ma che sembrano essersi fermati: Casadei prima di tutti, ma anche  Oristanio e Squizzato.

Insomma le prospettive non sono elevate

Madpnna è perennemente alla ricerca della ‘quadratura’ giusta, come mostrano i frequenti cambi di modulo.

Ora è tornato al 352 (o 3511 se gioca Oristanio per Fonseca).

Ma offensivamente il 352 è sostenibile se esterni e mezzeali sono bravissimi negli inserimenti e gli interni sanno inserirsi oltre che far gioco.

Perché se gli esterni sono terzini (come Zanotti e Vezzoni) e il play basso (il Sanga) è soprattutto un interditore e un organizzatore di gioco molto geometrico, finisci per avere troppi giocatori con caratteristiche difensive (6, anche se gli esterni sanno spingere), a discapito delle possibilità di fa gioco.

In teoria la situazione migliora con Ori in campo al posto di Fonseca, ma Ori al momento non sta facendo benissimo  e in quel modo quando arrivi in area l’unica punta rimane molto isolata.

L’ideale sarebbe Ori dietro 2 punte, ma credo che se Madonna ha cambiato (in passato ha giocato così, provando diversi giocatori da trequartisti in assenza di Ori) è perché ha visto che la squadra, almeno in certe partite fatica a supportare tra giocatori dalle caratteristiche puramente offensive.

Questo anche se la dote migliore di quest’Inter, a prescindere dal modulo, è sicuramente la capacità di restare compatti. Ieri per esempio dopo il vantaggio difendevamo con tutti i giocatori dietro la linea della pallae, finche hanno avuto forza e fiato gli esterni e lo stesso Casadei erano pronti a risalire.

Già a genova me sono sembrati in miglioramento (niente di che, eh…) rispetto alle ultime prove. Con il Cagliari direi sicuramente un ulteriore progresso.

Vedremo nelle prossime gare se questi sono i nostri limiti o se c’è modo di crescere ancora

Le pagelle

Stankovic: 7 sventa un paio di occasioni molto pericolose e gioca con molta sicurezza con i piedi (ricordo un dribbling mozzafiato riuscito benissimo e che denota personalità).

Sottini: 6 fa il suo mettendoci concentrazione e fisicità.

Kinkoue: 7.5 o è in grandissima giornata lui o sono scarsi gli attaccanti cagliaritani. E’ una di quelle partite in cui ti chiedi che cosa ci fa ancora in Primavera. Ma per esempio a Genova un avversario scattante l’aveva bruciato un paio di volte.

Hoti: 6 è un 2003, pagato abbastanza un anno e mezzo fa. Per ora fa il suo senza infamia e senza lodi, ma speriamo che possa crescere, completando l’ambientamento.

Zanotti: 7 personalità e forza (per la categoria) sono le doti che gli consentono di emergere, pure da sotto età. L’ho studiato a lungo perché giocava proprio nella fascia vicino a me e se mantiene la sua solidità anche a livello di categorie maggiori ci darà soddisfazioni, perché sa fare di tutto.

Squizzato: 6+ per le sue caratteristiche fisiche e tecniche per me è un play basso che però in questa stagione è stato scalzato nel ruolo da Sangali. Come mediano-mezzala è meno determinante.

Sangalli: 6.5 come sempre bravissimo nei contrasti e soprattutto nel comprendere prima lo sviluppo dell’azione, chiudendo le linee di passaggio. Non se la cava male neppure in appoggio. Se mettesse molti altri kg di muscoli…

Casadei: 6 prova senza infamia e senza lode. Ha al suo attivo una clamorosa traversa, di potenza. Ma da lui mi aspetto molto molto di più.

Vezzoni: 6+  sempre sufficiente, in entrambe le fasi, ma non sembra più lucido come qualche tempo fa. Comprensibile, lui gioca sempre.

Oristanio: 6 è l’ombra del giocatore ammirato per esempio, lo scorso anno a Barcellona, ma non solo. Forse non si è ancora ripreso in pieno dal post Covid, forse avrebbe bisogno di agire in un reparto più forte. Per inventiva accelerazione e tecnica è il più forte del gruppo, ma fatica a dimostrarlo.

Satriano: 7.5 il migliore e non solo per i due gol. Ha passo e forza da professionista  ora ha imparato anche a rientrare e sa fare ottime giocate anche con l’uomo addosso..

Tra i subentrati buono il contributo di Fonseca e bene anche Di Marco. Normale amministrazione per gli altri

All. Madonna: lo si può criticare perché tutte le opinioni sono lecite, ma se siamo lì i suoi meriti mi sembrano chiari.

Luciano Da Vite

67 pensieri riguardo “Vantaggio quasi decisivo, ma condizione in declino: Inter – Hellas Verona 1-0

  1. Luciano Davite
    27/04/2021 alle 17:46 Modifica
    la formazione dell’u18 che ha vinto a Parma. Si conferma il buon momento della squadra, che è risalita al secondo posto, a due punti dalla Roma. Atalanta a un punto da noi. Milan nei bassifondi
    INTER UNDER 18 – 1. Botis; 2. Dervishi (1′ st 19. Jurgens), 3. Monti; 4. Branzini (17′ st 14. Oppizzi), 5. Villa (36′ st 15. Fontanarosa), 6. Redondi (17′ st 17. Grygar); 7. Radaelli, 8. Fabbian (V. Cap., 25′ st 18. Pezzini), 9. Abiuso, 10. Ballabio (Cap., 36′ st 20.Iliev), 11. Magazzu (25′ st 16. De Milato). All. Chivu
    A disposizione: 12.Bonucci; 13. Carboni

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  2. Naturalmente la sconfitta del Milan a Roma (che avevo largamente preventivato, ma non scritto per…scaramanzia) migliora ancora di più la nostra situazione. Il traguardo è vicino, serve un ultimo sforzo di gruppo

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  3. Ciao Luciano, secondo te per migliorare la catena di sx, per me il nostro punto debole, pensi che un esterno di grande gamba potrebbe aiutare anche Eriksen a giocare meglio?
    Confesso di non essere mai stato un fan del danese e confermo che in quel ruolo e in questo modulo (alla mezzala è richiesto gran sacrificio fatto di inserimenti e ripiegamenti) proprio non lo vedo.
    Come centrale di cc forse, ma Conte lo vede poco li.
    Immagino per limiti di mercato non potremo fare molto per cui vorrei sapere se un giocatore a sx in grado di dare profondità potrebbe aiutare a mascherare i limiti di dinamismo di Eriksen e premiarne le qualità di lancio.
    Come sempre grazie

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  4. Rispondo con piacere Roberto. No, secondo me se vogliamo restare competitivi in campionato e fare qualcosa di più in CL dobbiamo prendere un esterno mancino (Gosens sarebbe l’ideale a mio parere) e una mezz’ala veramente forte e completa: per esempio SMS o persino De paul. Eriksen può essere un’alternativa, come lo era in Inghilterra negli ultimi tempi. La mezzala deve essere completa: tecnica, ma anche potente cattiva, capace di interiore e di infilarsi in area per risolvere.. Tieni presente che, sempre a mio avviso,dopo la stagione del triplete Eto’o e qualche altro si sono stancati di sfiancarsi per Wes. E si sono viste le conseguenze. Lo sforzo fatto da lautaro, da bastoni, anche da Perisic è stato enorme e pure barella e Brozo con un terzo di altissimo profilo e rendimento farebbero meglio con meno fatica.
    So benissimo che queste mie considerazioni non son o condivise dagli ‘esteti’ che sono la maggioranza assoluta, almeno tra i ‘tastieristi’ e i…’baristi’ (esperti da bar). Ma io, polemiche o meno, non posso dire il contrario di quello che penso.
    Sono riconoscente verso Eriksen per il comportamento disciplinare sempre impeccabile e per lo sforzo, anche riuscito di modificarsi per dare il suo contributo alla stagione dell’Inter. ma sono convinto che serva qualcosa in più: lui può essere una buona alternativa, se resta

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  5. La formazione dell’U17 che ha pareggiato 2-2 il derby col Milan giocato a Interello:

    Basti,
    Marocco,Peretti,Stante,Pelamatti,
    Ortelli Kamate,Uberti
    Quieto,
    Owusu Curatolo

    Da notare che Stante, Quieto Owusu giocano sotto età.
    Nel Milan incontenibile il centravanti Rossi, mentre arrivano notizie di una prova positiva di Basti e Owusu. Di amate non avevo mai sentito parlare

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  6. Il traguardo è a un passo ormai ne siamo certi. Il gruppo è un po’ alla frutta per la mancanza di ricambi efficaci soprattutto a cc. Valuto molto negativamente la stagione di Vidal, appena sufficiente quella di Gagliardini mentre di Vecino abbiamo perso le tracce. Senza alternative valide in questo settore alla lunga si soffre ed i fatti lo stanno ampiamente dimostrando. Sbagliato poi in sede di mercato il cambio Kola per l’uruguaiano Godin, ma qui la grande stagione di Scrigno ha sistemato tutto per fortuna. Per i bilanci tuttavia ci sarà il tempo e d’altra parte il futuro è incerto.
    Sto vedendo giocare Kantè contro il Real: penso sia stata una fortuna non averlo preso, sarebbe stato un doppione di Barella ma con molto meno tecnica.

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    1. ,Francesco, per la miseria, se vogliamo è la bellezza del calcio,ma sostenere che sia stata una fortuna non aver preso Kantè (prescindendo dall’esborso richiesto ), …beh ti spingi oltre il razionale…

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  7. Condivido pienamente la disamina della partita fatta da Luciano e le pagelle. Aldilà di qualche giocatore al quale manca la brillantezza di qualche settimana fa ma che ha fatto un campionato strepitoso ( Lukaku, Barella, Brozovic ) trovo che per la prossima stagione sia necessario sostituire/affiancare giocatori di qualità, freschezza e piede giusto ai vari Handanovic, Perisic ed Eriksen. Quest’ultimo da quando impiegato ha senz’altro elevato il tasso tecnico della squadra ma credo che manchi del dinamismo e della determinazione che Conte ritenga indispensabili. Sposo quindi completamente la valutazione fatta su di lui da Luciano.
    Questo per gli undici titolari, nei venti invece ci vorrebbe in più un brevilineo capace di saltare l’uomo e di creare quella superiorità numerica a difesa schierata che tanto ci manca ed un sostituto di Lukaku per ruolo e fisicità.
    Speriamo poi che ci sia una svolta societaria che renda possibile non smantellare ed anzi rinforzare la squadra. Se così fosse vorrei sapere quali potrebbero essere questi giocatori.

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  8. Io credo che la vittoria con il Verona, arrivata soffrendo, ci ridarà un po’ più di “leggerezza” di testa nell’affrontare le prossime sfide, perché ormai siamo proprio ad un passo.
    Spero già con il Crotone, che però non va sottovalutato dopo averlo visto domenica contro il Parma, soprattutto lì davanti con Ounas, Simy e Messias, di vedere la squadra più sciolta, meno contratta.
    Se la vinciamo aspetteremo domenica il Sassuolo, per vedere se ci farà un favore o meno, altrimenti aspetteremo sabato 8 maggio.

    Sulla Primavera chiedo a Luciano quando si dovrebbe rivedere Persyn, visto che in questa formazione potrebbe essere un elemento importante, in grado di dare maggiore qualità ad un gruppo, che come sostieni e concordo, non ne ha molta.

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  9. L’U18 di Chivu continua a stupire. Da qualche giornata avevo segnalato la forte ripresa della squadra, evidenziata da una buona striscia di risultati positivi e da alcune belle prestazioni.
    Oggi nostri hanno nettamente travolto la capolista Roma scavalcandola in vetta alla classifica che ora ci vede al primo posto.
    Buona prestazione di tutta la squadra, ma in particolare si segnalano le prove di Pippo De Milato, sontuoso play e di Jurgens, autore di due gol (di cui uno strepitoso) e degli assist per le altre due marcature
    Questa la formazione con i voti di SeS

    RETI (2-0, 2-1, 4-1): 9′ st Jurgens (I), 11′ st Iliev (I), 19′ st aut. Fontanarosa (I), 43′ st rig. Jurgens (I), 46′ st Ballabio (I).

    INTER (4-3-1-2):
    Botis 6.5,
    Tonoli 6, Redondi 6.5 Fontanarosa7 Carboni 7 (35′ st Monti sv),
    Grygar 5.5 (dal 12′ st Radaelli 6) De Milato 6.5, , Fabbian 7,
    Iliev 6.5 (12′ st Abiuso 6.5),
    Magazzù 5.5 (12′ st Ballabio 7). Jurgens 9
    A disp. Bonucci, Villa, Oppizzi, Pezzini, Pelamatti. All. Chivu

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  10. Massfra: non conosco i motivi dell’assenza di Persyn e quindi non so se e quando rientrerà in squadra. Certo lui aggiungerebbe qualità, ma nel ruolo mi sembra che siamo ben sistemati, perché il 2003 Zanotti si sta affermando alla grande, con molta personalità.

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  11. sarà una sessione di mercato sanguinosa..
    mi spiace perchè se ci fossero garanzie si potrebbe creare una squadra molto interessante visto che abbiamo una rosa giovane

    giocatori che prenderei a prezzo di saldo (se andranno in b):

    – Messias per me molto forte ha “fame” si sta disimpegnando da mezzala ha un dribbling secco sullo stretto impressionante e un gran bel tiro
    – Reca : esterno sinistro per me fortissimo. fisicamente è impressionante gran potenza

    come 4 punta uno fra:
    – Gaich il mio preferito (sarà per il bel gol alla juve)
    – Cornelius vede poco la porta ma sa fare a sportellate
    – Simy mi piace molto è proprio un giocatore atipico scordinatissimo ma è sempre al posto giusto al momento giusto

    da cagliari ce ne sono un paio di giocatori interessanti:

    Joao Pedro sta segnando a raffica in questi anni e tecnicamente non è niente male (come terzo attaccante forse andrebbe anche bene)
    Nandez un mio pallino lo prenderei subito tanta garra e polmoni (come riserva utile in tutti i ruoli sarebbe perfetto per me) visto giocare sia esterno che centrale
    Cragno: ci serve un portiere. di livello io non ne vedo in giro (a me piace Drągowski) . a un buon prezzo perchè no.

    poi naturalmente io preferirei prendere: Milinkovic Savic, Correa, Theo Hernandez, Pellegrini

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    1. Io proverei a guardare anche i campionati stranieri. Esterno sinistro uno come Puchacz ( vero esterno, nasce come terzino, ma si è adattato benissimo a fare l’esterno. Mancino, veloce, potente e con un bel tiro. In chiusura è molto bravo, deve migliorare la conclusione col destro). Punta se potessi prenderei subito Hlozek, seconda scelta Gaich.

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  12. Alcuni dei giocatori segnalati dagli amici non li ho visti abbastanza per esprimere un giudizio ponderato. Più in generale, la mia opinione è che prima di andare su ‘scommesse’, per quanto supportate dalle relazioni degli osservatori e dal placet di Conte, bisogna completare la quadra con giocatori forti, relativamente giovani ma già abituati alle grandi pressioni. Questo se vuoi (e puoi) allestita una formazione competitiva per la CL, dove c’è gente che compera chi vuole, indipendentemente dal prezzo. Non a caso le semifinaliste sono City, Chelsea, PSG e Real: società che non hanno limiti di spesa FFP o meno.
    Noi abbiamo necessità almeno di un esterno mancino e di un centrocampista titolarissimi. Poi non sarebbe mal mandare Sensi a giocare una stagione in prestito e cedere Vecino. In quel caso servirebbe un altro cc almeno. Poi un difensore e una prima punta di riserva.
    la rosa almeno sui primi 20 giocatori è fondamentale. Delle sette grandi teoriche del campionato italiano l’unica fuori è la Roma, che è anche l’unica ancora in lizza in Europa.
    Noi abbiamo fatto benissimo dopo essere usciti, così come l’Atalanta
    Questo conferma che per essere competitivi a lungo in campionato + europa bisogna avere un 11 posto da tutti campioni e alternative di spessore.
    Se non si possono prendere campioni, almeno per i due ruoli da titolari, dobbiamo affidarci ancora a San Conte, che ha fatto migliorare tantissimo alcuni dei nostri. ma almeno in una competizione dovremo rinunciare a competere seriamente.
    Il mio preferito per il ruolo di esterno è Gosens. per il ruolo di centrocampista mi piacciono SMS (che aggiungerebbe cm e potenza a un cc carente sotto questo profilo, oltre a essere un gran giocatore), Mikhytarian De Paul e Zielinski: sono giocatori con profili diversi, ma tutti assemblabili secondo me con gli opportuni aggiustamenti tattici (per esempio quest’anno per far giocare Eriksen, Lauti deve tornare molto di più e Bastoni ‘uscire’ più spesso dalla linea dei difensori).
    Probabilmente non sarà possibile prendere giocatori di questo livello, anche se per Gosens e De Paul presso ci si possa provare, pur con qualche rinuncia, in contropartita, di nostri giovani interessanti
    Nanded come riserva mi sembra meglio del Vecino attuale, del Sensi fragile e di Gaglia. Potrebbe andar bene anche se io preferirei Locatelli. In difesa, bisogna vedere se Conte considererà pronto almeno uno tra Zinho e Pirola. Penso di no e su maximovic ho qualche dubbio.
    Per l’attacco Simy incuriosisce anche me: pur non essendo giovane penso che con Conte avrebbe notevoli margini di miglioramento. Mi piace abbastanza anche il danese della Samp, da esterno, ma non so quanto sia disponibile a fare lka fatica che Conte gli chiederebbe.

    Penso che non prenderemo campioni già affermati, purtroppo e quindi mi affido con piena fiducia alle scelte di dt e allenatore (se resteranno)

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    1. si io volevo condividere un attimo dei nomi meno costosi e probabilmente più facili da prendere.
      per migliorare l’11 servirebbe spendere tantissimi soldi
      gosens a me piace tantissimo ma non mi fido del sistema atalanta . costa cmq tanto per non parlare di Milinkovic che rimane il mio preferito (8 gol e 10 assist questa stagione )

      De Paul per me potrebbe fare meglio di questo Eriksen ma non ci spenderei più di 25 mln..

      il nostro problema è tutto qui i soldi.. per andare avanti in cl e lottare per lo scudetto il prox anno (ci sarà il ritorno della juve con chissà quanti investimenti) bisogna avere una panchina decente

      vecino gagliardini hanno dimostrato di non essere da inter e quando entrano loro il nostro livello cala sensibilmente. d’ambrosio per me in questi anni è migliorato tanto e si è meritato almeno un posto fra i 20

      sanchez mi spiace ma non lo vorrei più vedere
      sensi potrebbe essere una cigliegina sulla torta (ma un di più)

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  13. Eriksen (che non era una vera e propria alternativa in Inghilterra, ma va be’…) è tra i candidati per una cessione perché ha il secondo o terzo ingaggio e c’è sproporzione rispetto al rendimento. Lukaku prende poco di più ma la cifra è ampiamente giustificata. Con ogni probabilità lui stesso aveva delle aspettative diverse, ma lo scudetto conquistato potrà fargli considerare non così negativamente questa esperienza (ha dichiarato di aver scelto l’Inter per vincere e così… sarà stato). Se, invece, rimarrà servirà un ulteriore passo in avanti.
    De Paul a me piace, potrebbe essere più adatto per certi aspetti, ma forse abbiamo bisogno di qualcuno più bravo a muoversi senza palla? . Comunque con uno come lui il centrocampo non sarebbe “piatto”.

    Reca è di proprietà dell’Atalanta, in prestito gratuito, penso sia probabile che lo vedano come il nuovo titolare in caso di cessione di Gosens.

    In porta potrebbe aver senso spendere poco per Silvestri che per un anno sarebbe un vice Handanovic effettivo (come il primo anno di Szczesny alla Juve prima che Buffon andasse in Francia) e che garantirebbe qualche anno a livelli almeno sufficienti prima di individuare un portiere giovane ma affermato, cui affidare il ruolo per tante stagioni.

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    1. Ciao Ga ber, Luciano ha detto, per me correttamente, che Eriksen era alternativa negli ultimi tempi: infatti era già un anno che giocava ad intermittenza. E come ingaggio prende più di Lukaku.
      In rapporto ad ingaggio si può essere soddisfatti del suo rendimento? In questo ruolo ha margini di crescita?
      Penso siano queste le domande chiave e purtroppo la risposta, almeno per me, è no.
      Quindi ritengo non sia offensivo pensare a qualcuno di meglio in quel ruolo.
      Problema, sempre per me, è trovare acquirenti per Eriksen: un giocatore su carta forte, per alcuni top player, di fatto a scadenza sarebbe stato un obiettivo appetibile di molte corazzate inglesi. Che nessuno lo abbia voluto, ne allora ne a gennaio quando lo abbiamo di fatto messo in vendita, mi fa pensare che non sia così considerato ad alti livelli.
      Vediamo ciò che accadrà ma tra lui e un de paul andrei dritto sul secondo. E ahimè questo non è un punto a favore del danese. E Conte mi sa che la vede uguale vedendo utilizzo: sempre il primo a uscire

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  14. per me a noi non serve un vice Handanovic.. è Samir che deve fare il vice di qualcuno.. purtroppo questo anno a parte un paio di mesi è stato tremendo e gli ultimi interventi sono stati tragicomici..

    ci ha salvato le chiappe in diverse occasioni ma a me sembra che i compagni non siano tranquilli con lui in porta..

    cederei senza rimpianti Eriksen che per me ha dimostrato poco o nulla (mi aspettavo ben altro) per fare quello che fa lui “verticalizzazione veloce” basterebbe un Sensi sano.. risparmierei volentieri 7 mln l’anno

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  15. Ciao Roberto, ho già detto che c’è sproporzione tra stipendio e rendimento quindi io non sono soddisfatto. Per sapere se ci sono margini di crescita dovremmo avere certezze sul perché del rendimento attuale… ma possiamo solo fare ipotesi e, come spesso accade, non si tratterà di trovare un unico motivo ma diversi motivi, che sommati danno questo esito.
    Questa dovrebbe essere la top10 degli ingaggi:
    Romelu Lukaku: 7,5 milioni di euro;
    Christian Eriksen: 7,5 milioni;
    Alexis Sanchez: 7 milioni;
    Arturo Vidal: 6,5 milioni;
    Achraf Hakimi: 5 milioni;
    Ivan Perisic: 5 milioni;
    Radja Nainggolan: 4,5 milioni;
    Stefan De Vrij: 3,8 milioni;
    Marcelo Brozovic: 3,5 milioni;
    Samir Handanovic: 3,2 milioni;

    Quindi quattro titolari inamovibili (Lautaro, Barella, Skriniar e Bastoni) sono fuori. Nelle prossime settimane si troverà un accordo con almeno tre di loro. Chiaramente rispetto al rendimento sul campo stonano Eriksen, Sanchez, Vidal, Perisic e Nainggolan. I due cileni sono “giustificati” perché non abbiamo pagato nulla o quasi ai club che detenevano i diritti alle loro prestazioni sportive. Perisic si è guadagnato quei 5 mln negli passati. Rimangono Eriksen e Nainggolan, per i quali una soluzione dovrà essere trovata.
    Penso che (da) quest’anno, senza FFP, i discorsi finanziari su plusvalenze e minusvalenze potranno essere secondari e che la priorità potrà essere quella, puramente economica, di liberarsi di alcuni ingaggi pesanti. Un po’ quello che fece la Juve con Higuain, Mandzukic e Matuidi: non c’erano acquirenti, ma a costo di segnare una minusvalenze li ha liberati.
    Se fosse Playstation potremmo pensare di tenere Eriksen, già che c’è, anche come diciottesimo o ventesimo uomo della rosa. Ma non funziona così e non ha senso, per questo nel precedente commento l’ho indicato come uno tra i candidati a una cessione. Per me, lui è stato necessario per fare un piccolo passo in avanti, probabilmente il passo decisivo, ma non può essere considerato sufficiente se vogliamo migliorare e dare un senso ai 7.5 annui. Da gennaio in poi, per me, ha disputato la maggior parte delle partite, sintetizzando, da 6.5, un paio forse da 7, altre da 5.5/6. Il sistema di riferimento è il 352, a noi non serve un doppio play bloccato, serve una mezzala pura, che aiuti dietro ma che sia incisivo davanti. I Nainggolan e Vidal di sei o sette anni fa, un Zielinski. Sensi per un paio di mesi ha avuto un rendimento che non è stato nemmeno avvicinato da altri (e probabilmente irripetibile pure per lo stesso Sensi).

    Io sono convinto che tutti i fatti vadano interpretati, anche quelli (apparentemente) chiari ed evidenti; che i numeri da soli possano dire tutto e il contrario di tutto… per l’uomo, che, ahinoi, è limitato. Penso insomma che certezze ce ne siano poche in generale e a maggior ragione quando parliamo di cose cui non partecipiamo direttamente. Se le premesse sono queste, io, secondo te, come potrei valutare affermazioni come “era già un anno che giocava ad intermittenza”? Questa affermazione è… davvero vera? Perché giocava a intermittenza? Quante partite di Premier League abbiamo visto? Seguivamo il Tottenham costantemente? Già seguendo l’Inter a volte prendiamo abbagli, figuriamoci se proviamo a fare deduzioni su squadre di altri campionati. Eriksen nella Champions League 2018/2019 è stato titolare inamovibile. Ha sempre giocato novanta minuti, fatte salve tre partite: in una era indisponibile per uno stiramento, in una ha giocato più di ottanta minuti, nell’altra, contro di noi è subentrato nel secondo tempo, segnando, di fatto, il gol qualificazione. In Premier League ha giocato per novanta minuti la stragrande maggioranza delle gare. Siamo nella primavera del 2021 e ancora leggo che Eriksen non era importante, anche solo nell’ultima stagione, per gli Spurs. Io come dovrei qualificare queste affermazioni se non come delle presunzioni, anche se fatte in buona fede? Le presunzioni, tecnicamente, servono per giungere a un fatto ignoto, partendo da un fatto noto, mediante inferenze che siano in grado di collegare i due fatti. Tu scrivi che “nessuno lo ha voluto”. Questa è una presunzione. Noi non lo sappiamo. Partiamo da un fatto noto (è venuto da noi), non sappiamo la considerazione che avessero le altre squadre, ma “presumiamo” non avessero una grande stima per lui, solo perché è venuto da noi. Rabiot, preso a zero, fu vicino al Barcellona e ora sta offrendo prestazioni imbarazzanti alla Juventus. Eriksen è stato fondamentale sino alla finale di Champions, cioè sette mesi prima del suo approdo a Milano. In mezzo c’è stata una sessione di mercato in cui sperava di andare via, ha rifiutato il rinnovo che il Tottenham (possiamo considerare il Tottenham una grande squadra? Quindi almeno una grande squadra che offriva un nuovo contratto al giocatore c’era…) gli proponeva e c’era una scadenza di contratto che si avvicinava. Da lì l’utilizzo è calato significativamente come MAI prima. Nessuno però, ad esempio, rileva che per quel Tottenham è iniziato un netto e, al momento, inesorabile calo: il Tottenham con Eriksen titolare si giocò anche il titolo in Premier e arrivò in finale di CL. Chiaramente non solo per lui, ma comunque contribuì. Senza il danese, invece, le cose non migliorarono, tutt’altro (anche qui, la discriminante non è sicuramente la non inamovibilità di Eriksen).

    Perché si può “presumere” che altre squadre non fossero interessate, dato che trattative non si sono concluse, e non si può “presumere” che la questione contrattuale e la volontà manifestata di cambiare aria non abbia inciso in maniera importante? Milik non ha giocato più al Napoli perché, d’un tratto, era diventato scarso?
    Per me è anacronistico parlare ancora di Eriksen, mi sembra che le discussioni non si siano evolute rispetto a quelle di un anno fa, quando pareggiammo in semifinale di coppa Italia, nonostante alcune cose siano cambiate… ma purtroppo si creano sempre fazioni, si banalizza l’opinione altrui, si sposa una tesi, per supportarne un’altra. Quindi chi è contro Conte elogia a dismisura Eriksen, chi è pro Conte è il primo a parlare ogni giorno di Eriksen invece che passare oltre, chi è contro la proprietà, ha interessare a sostenere che Conte abbia fatto un miracolo, chi è contro quelli che sono contro un professionista, sostiene a spada tratta il professionista, chi pensa che si vinca solo con i giocatori tecnici sosterrà che avremo vinto il campionato solo perché Eriksen è divenuto titolare… e così via. Ma io nella maggior parte delle discussioni sul danese non vedo davvero elementi di novità rispetto a quelli fatti dopo le primissime apparizioni. E se le discussioni stagnano, nonostante gli eventi vadano avanti… è un problema, perché si dà la priorità ai propri pregiudizi. Ora io sono sicuro che verrò preso come un fan di Eriksen o di determinate categorie di giocatori, o contro l’allenatore o non so cosa. Ma penso di non poter aggiungere altro sull’argomento. Se dovesse rimanere, speriamo che accada quello che è capito con Skriniar. Per molti era inadatto a giocare nella difesa a tre e con i piedi montati al contrario, invece, lavorando sodo… Per fortuna abbiamo un allenatore che se lavori, migliori e meriti, ti darà spazio.

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    1. Ciao Ga ber, le mie considerazioni su impiego a intermittenza derivano dal fatto che negli ultimi 6 mesi ha avuto un impiego medio di 55 minuti a partita in campionato e 60 minuti in CL.
      Secondo me Eriksen ha pagato, e non parlo tanto di questo blog, il fatto di essere stato un po’ emblema dei cosidetti antiConte che hanno sempre sostenuto come fosse un delitto non usare il danese e ora lo indicano come il motivo della svolta.
      Io non sono d’accordo con queste due considerazioni: Conte ha provato a inizio anno ad inserire il danese, cambiando anche modolo, non ottenendo risultati. Poi è tornato indietro, escludendo Eriksen, e sono arrivate otto vittorie consecutive. Eriksen non giocava perchè evidentemente non dava a le risposte richieste.
      Successivamente Eriksen deve essere migliorato tanto che non ha esitato ad inserirlo in squadra: un segno che esclusione non fosse ripicca o fissa. Semplicemente non dava risposte. Perchè non posso credere ad un tecnico che escluda volontariamente chi renderebbe squadra più forte.
      E fluidità di manvora non mi sembra molto cambiata: nel girone di ritrno abbiamo fatto molte partite schiacciatissimi dietro. Penso a Atalanta. Lazio, Sassuolo, Verona, ecc.
      Comunque meglio così ma certo che rendimento di Eriksen, per me, non può essere considerato positivo sempre in rapporto ad attese ed investimento.

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  16. Se lì era un semidio che ha portato il tottenham in finale di CL, come mai non ha rinnovato? Forse perché gli offrivano poco? E come mai, nel caso? Come mai le squadre che spendono 80 milioni per un difensore non sono andate su questo fenomeno che si liberava a 27?
    Ma poi a me che importa di che cosa faceva in passato?
    Io sono un tifoso dell’Inter, mi importa quello che fa all’Inter. Quasi un anno di mediocrità assoluta, poi complici gli infortuni di Vecino di Vidal e il ritardo nel recupero di sensi, ha giocato spesso da titolare ma è sempre stati il primo sostituito tra i cc e ha disputato qualche partita da 6.5, molte da 5.5.
    Sempre per me, naturalmente.
    Io non ho pregiudizi dico quello che vedo e so che essendo solo un tifoso posso vedere male.
    Se domani gioca, sempre per me, da 9, ne sono strafelice. Amo più l’inter che le mie valutazioni da tifoso.
    Però credo che non a caso Conte voglia una mezzala titolare, dopo averci provato, invano, con Vidal

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    1. Questi commenti non sono da te e mi dispiace. Inutile parlare. Semidio, fenomeno, che mi importa… Mah

      Continuerai a parlarne e citarlo pur non interessandotene… non accetterai mai che qualcuno possa pensarla diversamente, anche solo leggermente.

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      1. Ps: estremizzare le tesi altrui (anche solo per buttarla in caciara, eventualmente) è esercizio retorico. Esattamente ciò di cui accusi gli altri. Chiudiamola qua.

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  17. Se hai il coraggio di dire che all’Inter si è rivelato quel gran fuoriclasse che dipingono i suoi esaltatori, ti chiedo scusa pubblicamente.

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  18. Non rispondo a Ga Ber che ha deciso di di non discutere più di questo argomento, ma agli amici del blog che hanno assistito alla querelle.
    Dunque: non vedo che cosa ci sia di sconveniente nel sostenere che di quello che un giocatore ha fatto prima di venire all’Inter non mi importa nulla, io valuto solo quello che fa nell’Inter. Ricordo la mia felicità totale quando prendemmo Bergkamp: ero convinto che fosse il primo al mondo, in assoluto. Poi all’Inter per me (e fortunatamente non solo per me) non ha reso. Non credo ci sia qualcosa di sconveniente nel valutare il contributo che un giocatore dà ALLA PROPRIA SQUADRA e non quello che eventualmente ha fatto altrove. Altrimenti dovrei sciogliermi in lodi per Vidal, ad esempio (juve, bayern, barcellona). Me ne guardo bene. E potrei andare avanti con tantissimi esempi.
    Ho volutamente fatto ricorso a un’iperbole (semidio, fenomeno) proprio per sottolineare come la discussione su questo giocatore fatta da tifosi interisti che lo vedono giocare da un anno e mezzo non dovrebbe (a mio parere) riguardare un passato che conosciamo poco direttamente e sul quale comunque esistono interpretazioni diverse, ma il contributo che sta dando all’Inter. Io credo che si veda chiaramente come gli manchino qualità agonistiche indispensabili per considerarlo un campione. Il grande Gianni Brera, che definiva abatini Rivera e Mazzola con lui sarebbe stato ancora più drastico. Per quello che ha mostrato qui, con noi che è quello che mi importa da tifoso.
    So di poter sbagliare, ma sono sincero: io non ho quasi mai visto neppure sto contributo alla fluidità del gioco: 4 o 5 giocate importanti nel complesso delle partite disputate, per il resto passaggi facili al compagno più vicino.
    Con tutto questo vorrei che restasse, come alternativa in certe situazioni a un centro campo forte fatto da atleti con qualità e garra.
    Alcune altre cose vorrei ribadire, anche se penso non ce ne sia bisogno.
    Io sono un accanito tifoso della proprietà
    Sono anche un accanito tifoso di Conte e del lavoro che sta facendo con noi. So che se un giorno allenare una nostra rifare, darà l’anima contro di noi. E per questo, anche, lo stimo, perché questo si chiama professionismo
    Come Conte condivido l’idea che nel calcio d’oggi si attacca tutti e si difende (in senso lato) tutti.
    Conte per me è stato grande tatticamente per aver trovato il modo di far giocare anche uno con delle lacune (a mio parere) sul piano agonistico, come Eriksen: ha chiesto più sacrificio a Lauti, Perisic, e persino ai difensori, perché spasso Bastoni deve abbandonare la linea per prendersi il suo uomo e gli altri du centrali e l’esterno di destra o uno dei due cc dve scivolare a coprire un’altra zona.
    In fondo è la stesa soluzione adottata da Mou, che per far giocare Wes ha chiesto a Eto’o e a qualche altro di sacrificarsi. Per una stagione, l’hanno fatto.
    Un ultima cosa: io capisco (poco, da tifoso) di calcio, nulla di amministrazione finanziaria. Mi pare di capire che l’ingaggio non è l’unico parametro da valutare. Per esempio (non è il nostro caso, non completamente) se uno viene a zero è ovvio che spunterà un ingaggio importante, magari maggiore di altri per cui c’è stato un esborso.
    Ma da tifoso non mi interessa (spero che nessuno si offenda) il suo ingaggio. Mi occupo del suo rendimento, che a me pare mediocre. Se giocasse da campione 7,5 milioni di ingaggio sarebbero pochii, da quel che leggo sugli ingaggi dei campioni internazionali. Ma i 7,5 milioni (sempre se veri) sarebbero giusti in considerazione del fatto che se avesse sempre giocato da campione il cartellino a 27 milioni sarebbe regalato. Basta pensare che quello di Kulu è costato 40 milioni, come quello di barella che prima di venire da noi era solo un ragazzo promettente. Lo stesso Tonali, se non sbaglio è stato valutato quasi 40 milioni.
    Io non so perché negli ultimi tempi del Tottenham abbia giocato meno (come ho letto). Però se fosse vero bisogna guardare quale la causa e quale l’effetto. A me sembra strano che un giocatore così decisivo per le sorti del la sua squadra non riceva una proposta di adeguamento irrinunciabile, sapendo anche che se davvero a livello internazionale viene considerato così forte, numerosi grandissimi società sarebbero state pronte a portarselo via a poco. E che queste numerose società non abbiano rilanciato sulla proposta dell’Inter. Perché può essere che abbia deciso di andarsene, per ambizione, per ‘scelte di vita’, per aver litigato con qualcuno. ma la cosa strana è che non ci sia stato qualcuno disposto a offrire di più.
    Comunque si fa per parlare, per discutere. lo ribadisco se una pippa viene all’Inter e fa il fuoriclasse, ne parlo bene, se un campione viene all’Inter e non mi convince (ad esempio Vidal), dico quello che a me sembra
    Perché io amo l’Inter più di qualunque suo giocatore
    E comunque il mio auspicio è che anche lui riesca ad affermarsi alla grande da noi, perché sarebbe un vantaggio anche per noi

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  19. Buon primo maggio a Tutti ed un saluto di cuore al popolo interista. Sulla questione Eriksen intervengo con una considerazione. Ritengo che la staff tecnico e dirigenziale dell’Inter sia di primo ordine: credo che nessuno di noi metta in discussione le capacità tecniche e manageriali di Marotta, Oriali, Ausilio e dello stesso Zanetti. Voglio anche ipotizzare che l’acquisto del cartellino di Eriksen non sia stato concordato con Conte (circostanza sulla quale sinceramente dubito). Possibile che abbiano sbagliato tutti in blocco su una scelta tanto dispendiosa?
    Eriksen non sarà un top, su questo Luciano ha ragione, ma ha la capacità di elevare il tasso tecnico di un cc troppo propenso alla corsa; con lui in campo si ha l’impressione che il gioco sia più fluido. Giochiamo decisamente meglio e se siamo lassù in classifica è anche merito suo. Nutro riconoscenza a Conte che lo ha inserito anche, come dice Luciano, modificando l’assetto tattico della squadra.
    Pare che oggi giochi Sensi al posto del danese: ecco questa è una mossa intelligente. Occorrerà scegliere uno dei due per il cc del prossimo anno e prendere una mezzala vera che faccia il titolare sul centro sx. Sia Eriksen che Sensi sono dei rifinitori non possono coesistere in rosa.

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  20. Primavera INTER- Scansuolo 3-2 . Pensiamo a vincere questo 19 scudetto contro tutto e tutti . Ognuno ha una visione del gioco del calcio propria , quindi io non partecipo a commenti su se quanto è stato utile alla nostra causa. Un calciatore famoso e ora commentatore sentenziò : il BBilan è più forte dell’Inter , era la sua visione e non la mia .

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  21. Completato il report sulla partita della Primavera. per scaramanzia lo manderò insieme l post su crotone Inter, sperando di essere…dello spirito giusto

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  22. GRAZIE INTERRRRRRRRRRRRRRRRRRR 🔝🐍🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤💙🖤

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  23. A me di eriksen importa che ad oggi, ha migliorato, insieme a molti altri, il rendimento della squadra e ci sta portando ad un risultato eccezionale.
    Ovvio, non sta giocando da fuoriclasse, ma è un giocatore che tecnicamente ha migliorato enormemente la manovra in uscita dal basso e che ha calcio sa giocare. Non riba l’occhio perché non è un guerriero e non ha dribbling o giocate funamboliche, ma come altre ci è stato utile a fare 41 punti su 45 nelle ultime 15.
    Quindi bravo Eriksen, e prima di trovare un sostituto dobbiamo tener conto anche di questi risultati eccezionali.
    In ogni caso FORZA INTER.
    Manca davvero pochissimo, ora mi aspetto altre 3 vittorie. Forza ragazzi!

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  24. Mi tolgo anche un sassolino…
    3 anni fa dissi “l’inter tornerà a vincere quando si libererà di Icardi”. “Lautaro tra 3 anni varrà piu di Icardi”.

    Venni subissato di attacchi “icardi è l’unico campione/chi trovi che ti fa i gol di icardi/vanno cambiati tutti gli altri, non icardi”.

    Il tempo, spesso, è galantuomo.

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    1. Ne approfitto per riprendere una vecchia discussione proprio su Lautaro. Più pulito tecnicamente, ma soprattutto molto più esplosivo sui primi metri. Erano due aspetti su cui dicevamo dovesse migliorare, dopo i primi mesi all’Inter o sbaglio? Prima punta completissima, con colpi, con capacità di cucire il gioco sì, ma prima punta.

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      1. Sempre detto fosse una prima punta… Per me quello è il suo ruolo, deve giocare tanto spalle alla porta. Gli manca ancora tanta pulizia nel dribbling, e killer instict davanti alla porta. Ma è forte. E si vedeva lo fosse. Poi se mi chiedi sarà uno dei top mondiali… Sai che penso di no…

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    2. Ricordo..e quindi giusto liberarsi di quel “fastidioso sassolino”…:)
      Eriksen…certo i primi mesi non sono stati incoraggianti, anche per me che lo apprezzavo,ma non stravedevo per lui. Proprio in questo momento sto ascoltando Trevisani ,su Sky, decantare oltre misura il danese; intendiamoci ho apprezzato tantissimo il comportamento di Eriksen,che non ha mai polemizzato ,anche quando veniva fatto entrare negli ultimi minuti e lo sto apprezzando per come ha cercato di adeguarsi ad un calcio diverso. Oggi ,ad esempio, è entrato in campo con una determinazione ben diversa da quella di qualche mese fà e si vede anche in campo come inizia finalmente a chiamare la giocata o si impegna in fase difensiva…(oggi è stato anche ammonito). Detto questo certe sue giocate sono un piacere per gli occhi e..poi speriamo sfrutti sempre di più il suo tiro.

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      1. Eriksen non era e non sarà mai un trascinatore, non ti vince le partite da solo . Lo definii un “miglioratore della manovra”, l’ingranaggio che fa diventare una buona squadra, un’ottima squadra.
        Nel primo gol, oltre il tiro, guardate il passaggio per Sanchez. Qualità. Nel calcio non è l’unica dote, ma serve.
        Di certo eriksen senza una squadra alle spalle che funziona, è un calciatore che non da nulla di più.

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  25. Ormai è fatta, grandi ragazzi, grande stagione.
    Faccio un plauso a squadra, soprattutto a quelli che ci hanno trascinato fin qui giocando praticamene sempre: siamo la squadra che ha impiego più alto sui nove giocatori.
    Eriksen è riuscito nella seconda parte di stagione a dare un discreto contributo, dopo una prima parte di stagione decisamente sotto tono. Concordo con Fabio quando dice che se squadra non gira non da nulla di più: mi spiace ma per essere pagato come un top player questo fatto non giustifica investimento fatto. Detto questo è uno dei nostri quindi forza Eriksen, sperando possa ulteriormente migliorare.
    Ma soprattutto un plauso a staff tecnico e dirigenza che hanno tenuto barra drittta con una situazione societaria non facile, anche e sopratutto dopo un’eliminazione cocente da Champions che con altri uomini avrebbe comportato una disfatta, come troppe volte abbiamo visto in passato.
    Ora speriamo che il blocco buono venga confermato e che si possa investire per colmare lacune che questa squadra indubbiamente ha. Per me in primis catena di sx e poi la panchina, dove siedono troppi giocatori a fine corsa.
    Ma ora è il momento di festeggiare

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    1. E se non sarà necessario vendere nessuno te ne priveresti a prescindere? Io do rilievo all’ingaggio perché tra i titolari lo considero il più sacrificabile, allo stato delle cose. Dipenderà poi sempre da chi sarà il sostituto.

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    2. “….Questo fatto non giustifica investimento fatto…”
      Probabilmente quando si è deciso di prendere Eriksen ,ci si aspettava qualcosa in più da lui,ma consideriamo che il giocatore andava in scadenza e poteva essere una buona occasione da cogliere; certo i 25 ml (più o meno) non sono pochi,ma si è valutato che potesse cmque essere un buon investimento per un giocatore che ,concordo con Fabio,non sarà mai un trascinatore ,ma che accresce di molto la qualità della rosa.

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      1. Prima dei rispettivi arrivi lo status dei due giocatori (Lukaku ed Eriksen) era sostanzialmente lo stesso. Anzi, il Lukaku dell’ultimo periodo era molto distante dai principali numeri 9 in Europa. Solo che uno non era a scadenza ed è costato una settantina di mln. Il passato non scende in campo, ma se si vuole capire il presente non lo si può ignorare come se nulla fosse.

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  26. Se Eriksen, come credo, resterà, il giudizio definitivo lo darò nella prossima stagione; io, infatti, sono convinto che nel nuovo ruolo, co-regista basso, possa migliorare moltissimo, continuando a lavorare.
    Sul sassolino di Fabio: personalmente non credo che un giocatore da solo possa far vincere una squadra o IMPEDIRLE di vincere. Quello che mancava era la forza della squadra e la forza della società, questo ha permesso che Icardi diventasse ingombrante, dannoso e pensasse più a se stesso che al gruppo.
    Arrivato al PSG, dove conta il giusto, non mi sembra abbia impedito il raggiungimento delle vittorie, anzi vi ha contribuito in parte, magari non preponderante. Se insieme alla cessione di Icardi ( e non solo Icardi…) non ci fosse stato il cambio di passo in Società, con Marotta, nel “gruppo”, con Conte, avremmo avuto meno casini ma dubito che la sola cessione di icardi ci avrebbe fatto “vincere”.
    In altri termini, Icardi era l’epifenomeno più vistoso di un male che andava oltre lui.

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    1. Io come co-regista basso lo vedo ancora lento nel proporsi quando la palla è tra i piedi di Handanovic o di uno dei centrali. Brozovic è bravissimo in questo. Anche migliorando, è quello che ci serve “idealmente” o è un compromesso perché non sarà possibile arrivare ad altri profili? Per me non è, ad oggi, un regista ma soprattutto non è un trequartista.

      Io, dopo aver visto Icardi con quelle percentuali realizzative e quella squadra, speravo di poterlo vedere con una squadra diversa, che potesse assisterlo di più e meglio. I dubbi erano sull’Icardi capitano. Cioè gli era stata data la fascia quando l’Inter era in un determinato momento e lui sicuramente era il giocatore, benché giovane, più rappresentativo. Passando gli anni, migliorando la squadra, può quel capitano sopravvivere alla presenza di altri giocatori almeno altrettanto rappresentativi? Mi vengono in mente Florenzi, Bonucci, Romagnoli e in parte Donnarumma.

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    2. Perfetto, Amstaf, condivido al 100%. E aggiungo che comunque, a parte ultima stagione con Problemi, Icardi ha segnato 150 gol circa per noi salvandoci il sederono in un periodo in cui latitavano società, come tu dici, e squadra (per conseguenza). Quindi nessuna celebrazione per l’argentino, ma il diverso riconoscimento per quanto fatto che i capricci finali non possono annullare

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      1. Icardi condizionava manovra offensiva e possibilità di investimenti.
        Vendendolo abbiamo risolto.
        Non va considerata la capacità realizzativa ma analizzato nell’insieme cosa icardi era per l inter e cosa icardi dave e toglieva all inter. La mia era un analisi non banale, ma considerava molteplici aspetti.
        Semplicemente ci avevo visto lungo

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  27. Fatta….grandi ragazzi, uno scudetto eccezionale!!!! Continui fino in fondo, meritano tutto.
    Da una parte preferivo segnasse muriel il rigore per vincere in casa ma essere campioni a 4 giornate dal termine con la (mio parere) 3 rosa per qualità è un risultato storico.
    Conte non aveva le squadre dei mancini e mourinho, questo scudetto è incredibile!!

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  28. Fabio, mi permetto di contraddirti, in amicizia e con la solita stima. Non credo che le cose stiano così.
    Non era Icardi a imporci di comperare una serie di brocchi incredibili o di giocatori finiti.
    Ceduto Icardi, fossero rimaste le vecchie proprietà, dirigenze e allenatori, saremmo finiti clamorosamente nelle retrovie. Al suo posto sarebbe arrivato un nuovo Forlan, o un nuovo Rocchi, o la decina di cc a buon prezzo che abbiamo preso in quel periodo. la svolta è avvenuta con la nuova proprietà, con i suoi ingenti investimenti, con gli arrivi di giocatori forti, con la bravura di Spalletti e infine con la straordinaria qualità di Conte.
    Icardi in questa Inter non giocherebbe, ma ALLORA la cessione di Icardi non avrebbe portato Lukaku, Barella, Bastoni, De Vrji. Hakimi, neppure Eriksen. Non era Icardi che condizionava gli altri 10. Erano gli altri 10 che rendevano indispensabile Icardi. Per sopravvivere.
    Secondo me

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    1. Luciano,non voglio certo rinnegare quello che Icardi ha dato all’Inter;la tua tesi è senza dubbio valida,ma ,come tu sai meglio di me , una componente essenziale della vittoria in un campionato è la solidità e l’unione del gruppo…giocatori,dirigenti,etc.etc….Certi fuoriclasse assoluti possono fare gruppo a prescindere (penso a Maradona,Messi,Ronaldo…),ma in genere in un campionato questa opzione è spesso determinante. Con Icardi,anche e soprattutto per la presenza sempre più ingombrante della signora Wanda, questa unione è scemata via via (ammesso che ci fosse realmente), anche per l’ossessiva attenzione dei media verso la coppia.

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  29. In realtà nei tre anni prima della cessione di icardi saldo spese sul mercato -200 mln.
    Negli anni dopo icardi -140 .
    Gli investimenti sono stati inferiori.
    Out icardi in lukaku
    Out naingolan in barella
    Out politano in sanchez
    Out candreva in Hakimi
    Out borja in eriksen
    I 3 difensori gia c erano… Brozovic e gagliardini c erano..perisic c era… Abbiam venduto keita, vecino è sparito, borja valero, politano.
    Per me la differenza enorme è proprio stato avere Lukaku che permette di giocare anche con Lautaro e da soluzioni alla squadra permettendo una manovra in 11, non in 10 + un finalizzatore.

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  30. Post ricevuto Luciano!

    Campioni! Sono contento per tutti noi, per tutti i nostri ragazzi, l’allenatore, la dirigenza, la società, tutto lo staff, tutti i tifosi. Soprattutto quelli più giovani che magari non hanno mai visto vincere la propria squadra o erano troppo piccoli per ricordarselo. Spero tanto che a loro e a tutti i tifosi che hanno attraversato e stanno attraversando momenti difficili, magari segnati da brutte e dolorose storie in un momento storico così difficile, lo scudo abbia regalato una gioia. AMALA.

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