Fateci soffrire, ma va bene… se vinciamo insieme: Inter – Cagliari 1-0

L’abbraccio tra Darmian e Hakimi dopo il goal che ha deciso la rete contro il Cagliari. Undicesima vittoria di fila per i nostri ragazzi.

Nb. Piccola variazione personale sul titolo.

A questo punto della stagione, per conto mio, è fondamentale solo portare a casa i punti che mancano.

I discorsi sulla tattica, sul tipo di gioco, sulle scelte degli uomini, sui moduli, lasciano il tempo che trovano.

Non avessimo ottenuto il gol, a poco dal termine, leggeremmo valanghe di critiche, nonostante l’ampio vantaggio in classifica e i limiti della rosa sui quali pure quasi tutti concordiamo.

Vincere era quasi indispensabile perché poi avremo ancora tante possibili partite trabocchetto, a cominciare da quella difficilissima di Napoli.

Mantenere inalterato il vantaggio, con una gara in meno da disputare, serve anche a non resuscitare gli entusiasmi degli avversari, anche se, essendo pienamente aperta la lotta per i posti in CL, è impensabile che chi ci insegue possa mollare.

Solo i faciloni, che non mancano anche tra i tifosi interisti, potevano pensare che questa partita fosse agevole.

I 49 punti di vantaggio che avevamo in classifica sui sardi non significano assolutamente nulla, perché siamo in Italia, giochiamo il campionato tatticamente più complicato del mondo, dove non esistono squadra che poiché hanno 50 punti in meno vengono a fare le vittime sacrificali pronte a subire valanghe di reti, ma a pratica un gran bel giuoco spavaldo.

Se con la piccole si vincesse sempre con 4 o 5 gol non sarebbe un bel campionato, secondo me.

Tanto varrebbe farne uno a parte, con le sette o otto migliori e a quel punto le squadra che andrebbero in CL avrebbero le energie per fare risultati ben più importanti anche in quella competizione

Invece noi, che sino a questo punto stiamo dominando il campionato (a prescindere da come finirà) ogni domenica e spesso ogni mercoledì, dobbiamo sudare sangue e soffrire terribilmente prima di portare a casa i  3 punti contro il Parma, il Torino, il Sassuolo, il Bologna e il Cagliari.

Sarà perché non abbiamo un bel giuoco, un giuoco ‘internazionale’?

La juve di Allegri, uno che non pratica un gioco bello ma efficace, vinceva i campionati e arrivava in semifinale, a volte in finale di CL.

La juve degli offensivisti Sarri e Pirlo ha fatto peggio.

Questo non significa che abbiano ragione gli uni o gli altri, perché la ragione in questo caso non esiste.

Allegri aveva gli uomini per far bene col suo gioco, Sarri e Pirlo non li avevano per far bene col loro gioco.

Non si può neppure sostenere che la responsabilità sia nella scelta degli uomini fatta dall’allenatore, o almeno non solo. Perché un allenatore dà delle indicazioni, ma non acquista i cartellini dei giocatori: la rosa che si riesce a costruire dipende da un’infinità di varianti.

La mia opinione (non il vangelo) è che Conte stia ottenendo il massimo dalla rosa di cui dispone, come del resto accadde lo scorso anno.

Se li facesse giocare in un altro modo faremmo peggio (vedi le prime 10-12 partite), ma se avesse altri giocatori probabilmente li farebbe giocare in altro modo, QUALORA NE VALESSE LA PENA.

E’ dall’estate che segnaliamo, credo in modo abbastanza condiviso, i motivi per cui l’Inter è una squadra forte, ma non è ancora un top team a livello europeo.

In sintesi i motivi sono due:

1. eccessivo  scarto valoriale, in molti ruoli, tra il titolare e l’alternativa. Che obbliga tutti a giocare sempre al limite delle energie fisiche e nervose: Gagliardini non vale Barella, Vecino non vale nessuno dei cc titolari, il Rano non vale de Vrji e dietro ai due attaccanti c’è il vuoto.

2. mancanza di giocatori che, per le caratteristiche tecniche e agonistiche (le due qualità separate non dicono nulla) possano trasformare la nostra manovra offensiva.

Voglio dire che noi abbiamo giocatori di grande gamba, grande forza, alcuni anche grande tecnica e personalità, ma nessuno che possieda scatto dribbling ed estro per creare panico in un’area avversaria affollatissima.

Quando attacchiamo le squadre chiuse, siamo abbastanza prevedibili.

Ho detto più volte come non siamo usciti dalla CL per aver perso il doppio confronto con i tedeschi (infatti abbiamo sempre prevalso) ma per non aver fatto un gol in 180’ agli ucraini schierati in 11 nella propria area. E non è certo l’unico esempio di partita con queste difficoltà.

Qualcuno pensa che Conte, se avesse avuto Neymar, o Mbappé o Sané, ma anche solo Insigne, non lo avrebbe schierato cambiando gioco nelle partite offensive?

Qualcuno pensa che per quel ruolo Young o Perisic fossero le prime o anche solo le seconde, o terze, scelte di Conte?

Certo, il mister ha voluto una base di giocatori che abbinassero grandi qualità atletiche a buone e ottime qualità tecniche (penso a Skriniar, de Vrji, Bastoni, Barella, Brozo, Hakimi, Lukaku, Lautaro) ma poi se avesse avuto altri campioni con fisicità ma soprattutto classe estro, fantasia, dribbling secco, personalità, avrebbe costruito un sistema di gioco diverso: cioè avrebbe cercato un diverso equilibrio di squadra.

Pensate alle due ultime partite, alle scelte degli uomini e del modo di giocare. Tenendo conto che oltre alle caratteristiche degli avversari doveva considerare anche i tre impegni in una settimana, che Cagliari e Bologna per esempio non avevano, e addirittura gettare un occhio anche sulla prossima trasferta di Napoli.

Contro il Sassuolo, che mancava di diversi titolari ma restava una squadra di buoni palleggiatori, che ama fare la partita, noi dovevamo rinunciare a Bastoni, Brozo e Perisic: tre assenze importanti in particolare dato il tipo di partita: Brozo per la sua abilità nel far ripartire l’azione, gli altri due per la ‘gamba’ e la capacità di andare negli spazi.

Probabilmente Sensi non dava ancora garanzie per partire dall’inizio, di qui la scelta di Gagliardini che però non vale Brozo nell’organizzare le ripartenze.

L’Inter ha scelto di aspettare i loro errori di palleggio, senza scoprirsi per cercare di recuperare presto la palla. Nel primo tempo la scelta ha dato i suoi frutti, mentre nel secondo le uscite sono state molto più rare, fino ai minuti finali quando loro si sono scoperti cercando il tutto per tutto.

Il Sassuolo giocava per la gloria, il Cagliari per restare in A.

Logico che avrebbero messo non l’autobus, ma un intero treno davanti alla difesa e che noi, come sempre in queste circostanze, avremmo faticato.

Questa volta eravamo chiamati a fare la partita. Ci mancavano Perisic e Barella e abbiamo scelto di lasciare fuori Hakimi e Lautaro.

Hakimi non aveva convinto contro il Sassuolo e forse farlo riposare parzialmente per recuperare brillantezza anche in previsione della partita di Napoli non era un’idea sbagliata.

Ma la scelta su Hakimi e Lautaro non era solo, ovviamente, in funzione del Napoli.

Probabilmente il ragionamento di Conte, al netto delle condizioni che aveva osservato nei giocatori disponibili, era  proprio di tipo tattico/offensivo: il mister ha schierato 3 centrocampisti tutti bravi nel velocizzare l’azione, tecnici, capaci di servire le punte e anche di tirare da fuori.

Tre giocatori agili e di qualità.

Anche una delle punte era agile, dotata di dribbling e fantasia (Sanchez).

Se consideriamo che pure Young è meglio nell’appoggiare l’azione che nel difendere, aveva un senso riequilibrare la squadra schierando a destra  Darmian, che non ha lo sprint di Hakimi (apparso, lo ricordo, un po’ spento e da rivitalizzare in vista di Napoli), ma che sa comunque spingere abbastanza.

Anche in questo caso, come spesso accaduto ai nostri avversari nelle ultime partite, il Cagliari davanti ha fatto pochissimo: un solo tiro pericoloso, da fuori, di Nainggo.

L’Inter crea qualche occasione con Eriksen, Lukaku (una di testa e una di piede), Darmian, ma troppo poco per superare un ottimo portiere e una difesa fittissima e fatta da gladiatori.

In particolare aggirare la difesa risulta inutile perché in area ci va solo Lukaku (contro tre difensori): Sanchez è utile per cucire il gioco, ma poi non ‘entra’ e i tre cc non sono incursori (ci provano infatti solo Eriksen e Sensi da fuori).

In questo modo segnare risulta difficile obiettivamente  e tra l’altro l’inedita ‘filiera’ di destra, non riesce a trovare tempi e posizioni idonee, tanto che dopo un po’ il mister sposta Eriksen a sinistra e Sensi a destra.

Il problema a è che  sull’avanzata di Skriniar, Darmian dovrebbe ‘entrare’ nel campo per far partire Eriksen in fascia, ma l’ex parmense resta incollato sulla fascia destra, aggiungendosi di fatto a Skriniar quando avanza ed Eriksen deve giocare palle quasi sempre scontate (quando ha la possibilità di dare un filtrante lo fa benissimo).

A sinistra le cose vanno meglio perché Young entra di più, Bastoni può inserirsi a sorpresa e scambiare con Sensi.

Ma poi il pallone in mezzo è sempre appannaggio di un nugolo di difensori contro il solo Lukaku.

Appare allora chiaro che l’aggiramento con i leggerini non funziona: urgono gli ingressi di Hakimi (uno che va spesso a riempire l’area in posizione centrale) e di una punta fissa da area di rigore come Lautaro che affianchi Lukaku.

Cresce il ‘peso’ offensivo dell’Inter, che però, tra le altre cose, continua a ’pagare’ l’assenza di un centrocampista che si fiondi in area, anche se nel finale entrano Gaglia e Vecino.

Dopo qualche altra occasione arriva il gol (bellissimo) e poi si aspetta la chiusura non senza qualche brivido per il disperato assalto finale degli isolani

Le cifre

E’ l’undicesima vittoria consecutiva

In queste 11 partite abbiamo segnato 24 gol e ne abbiamo subiti 4.

Contro il Cagliari:

Possesso: in sostanziale parità.

Parate: Handa 2 – Vicario 6 (di cui 2 decisive).

Tiri totali: Inter 15 – Cagliari 8.

Tiri in porta: Inter 8 (1 gol) – Cagliari 2.

Pali: Inter 1 – Cagliari 0.

Tiri in porta da area: Inter 5 – Cagliari 0.

Occasioni da gol: Inter 5 –  Cagliari 0.

Corner: Inter 5 – Cagliari 0.

Passaggi riusciti: Inter 557 – Cagliari 468.

Passaggi chiave: Inter 4  – Cagliari 0.

Altre curiosità

Le occasioni sono state di Darmian (2), de Vrji, Lukaku e Eriksen.

Eriksen e Darmian hanno più tiri in porta (2).

Pavoletti ha recuperato più palle (16) davanti a Bastoni (10), Godin (10) e Skriniar (10).

Brozo ha il maggior numero di passaggi riusciti nella trequarti avversaria (31) davanti a Eriksen (27).

de Vrji ha giocato più palle (104) davanti a Bastoni (101) e Skriniar (95). Poi Godin e Brozo.

D’Ambro, Gagliardini e Lautaro hanno il 100% di passaggi riusciti.

Per quanto riguarda i dribbling c’è solo un interista (Sanchez, quarto con 2 dribbling) tra i primi 5.

Brozo è quello che ha corso di più (circa 2 km più del secondo, Marin) ed è il secondo, dopo Nandez, per i km corsi allo sprinta.

Brozo e Gaglia hanno avuto la velocità media più elevata, davanti a D’Ambro, Vecino, Eriksen e Pereiro.

Bastoni ha toccato la punta di velocità più elevata (30, 92) davanti a Brozo e Nainggo.

L’Inter ha corso più del Cagliari, a una velocità media appena superiore (7 km/h contro 6,9).

Anche da questi dati, come sempre da interpretare, appare evidente come il dominio sia stato abbastanza netto, ma la difficoltà nel tradurlo in gol (e in vittoria) conferma la durezza di ogni partita del campionato italiano.

Pagelle

Handa: una sola vera parta su tiro da fuori di Radja. Sicuro nelle rare uscite alte e nell’impostazione con i piedi 6.5

Skriniar: insuperabile nelle chiusure, va a prendersi anche avversari sfuggiti ai compagni. Attacca molto, ma trova la corsia intasata. 6.5

de Vrji:  regista della difesa  e sicuro negli interventi in chiusura. 6.5

Bastoni: Pavoletti lo cerca, pensando di far valere la sua stazza fisica, ma mal gliene incoglie. Ottimo anche in appoggio, come sempre. 6.5 (Ps Su questo blog leggo di difensori della juve che sarebbero i migliori al mondo, altri parlano di quelli del Milan… magari una parola su questo giovane si potrebbe spendere.)

Darmian: si fa sempre trovare pronto e dove lo metti se la cava ogni volta egregiamente. Splendido il tempismo dell’inserimento sul gol e si costruisce per…equità anche una bella occasione da destra, parata da Vicario. 7

Eriksen: per me forse la prova migliore da quando è all’Inter. Spesso nel vivo del gioco, sbaglia poco si esibisce in una verticalizzazione da cineteca e in due tiri da fuori interessanti. 7-

Brozo: si conferma perno essenziale e irrinunciabile di questa squadra, deve solo avere un’alternativa per rifiatare ogni tanto. E’ ovunque compie intercetti importanti e sbaglia pochissimo. 7

Sensi: lavora qualche buon pallone, lotta ma soffre un po’ la fisicità dei cagliaritani. Avrebbe necessità di giocare 3-4 partite per riacquistare ritmo e lucidità ottimali. 6

Young: fa il suo, con onestà, ma in queste partite casalinghe, da sbloccare, sulle fasce servirebbe qualche invenzione. 6-

Lukaku: Non segna, ma entra in modo decisivo nell’azione del gol oltre a sfiorarne un paio d’altri e a mancare di un soffio suggerimenti importanti per mandare in gol i compagni. 6.5

Sanchez: si impegna, cerca di dare imprevedibilità, ma non è più uomo d’area a in una partita d’assalto finisce per lasciare troppo solo Lukaku in area avversaria. 5+

Lautaro: non entra nell’azione da gol ma con la sua presenza, i suoi movimenti e qualche giocata liberano i compagni e conferiscono ben altra pericolosità alla manovra 6.5

Hakimi: entra e sembra più lucido che nelle ultime prestazioni, poi la giocata sul gol vale da sola il prezzo… dell’abbonamento televisivo. 6.5

All. Conte: vince e va tutto bene (anche le sostituzioni conservative dopo il vantaggio). Avessimo subito casualmente il pareggio, oggi come contro il Sassuolo, sarebbe stato subissato di critiche (non da me che penso un bravo allenatore abbia in mano la partita più di quanto mi riesca dal divano di casa). 7

Primavera: Ascoli – Inter 1-2

Ennesima delusione.

Forse la peggior prestazione stagionale dei nostri, se consideriamo che contro avevamo un dimesso Ascoli, ultimo in classifica con soli 5 punti.

I marchigiani tra l’altro in 18 partite hanno segnato solo 16 gol e ne hanno subiti 47, in pratica 3 a partita.

Sono quindi di gran lunga la peggior difesa e il peggior attacco insieme al Torino.

Contro questa squadra abbiamo disputato un match che definire scialbo è un’esagerazione ottimistica.

Primo tempo da dimenticare, in cui abbiamo subito la loro vivacità e intraprendenza, anche se come al solito (un po’ meno del solito per la verità) la difesa ha tenuto, almeno sul centro destra e Filip ha dovuto fare solo un paio di interventi impegnativi (uno con grande coraggio, sui piedi dell’avversario).

Noi non abbiamo costruito nessuna azione, ma no solo, non siamo mai stati in grado di fare tre passaggi giusti consecutivi.

Poi Lindqvist vince un rimpallo (forse il primo della sua carriera interista) e in posizione centrale, conclude da fuori con un tiro non irresistibile, ma angolato che si infila in rete.

Nel secondo tempo l’Ascoli paga il buon ritmo esibito nella prima frazione e cala visibilmente, ma noi, anche dopo le sostituzioni,   non riusciamo a chiudere decentemente un’azione e ci limitiamo a gestire la partita.

Nel finale i colpi di scena. L’Acsoli butta nella mischia le ultime energie e ottiene un meritato pareggio, con un bel cambi di campo destra/sinistra, che trova i nostri difensori impreparati: la battuta al volo di Lisi è perfetta e non dà scampo a Filip.

Manca pochissimo e l’Inter si butta sotto in massa alla ricerca del vantaggio, ma prima Satriano spreca da due passi  e a porta praticamente sguarnita un bellissimo assist di Zanotti. Al secondo minuto di recupero Ori batte una punizione dalla tre quarti, sulla palla arriva in tuffo Satriano che  questa volta infila in modo irresistibile.

Tutto è bene quel che finisce bene: dopo tutto siamo terzi a 2 punti dalla Roma e a 4 dalla Samp, abbiamo la miglior difesa e insomma, se guardiamo ai risultati altri stanno peggio.

Ma sgombriamo subito il discorso da ogni equivoco:  questa volta vincere di misura non è stato segno di forza, abbiamo subito l’Ascoli, modestissimo, per lunghi tratti e in fase di costruzione e pericolosità, a parte i 4 minuti di recupero, siamo stati inesistenti.

Mancavano ancora Persyn e L. Moretti, Oristanio è entrato solo nel finale dopo una lunga assenza e Casadei è stato tenuto in panchina. Ma non sono giustificazioni, neppure parziali.

L’Inter si è schierata secondo i commentatori con una sorta di 442 che invece a me è sembrato più un 4312 o meglio ancora una difesa a 4 centrocampo a rombo e due punte.

In effetti il Sanga stava davanti alla difesa, Lindqvist agiva più largo a destra e Wieser a sinistra, mentre Squizzo aveva il compito (non riuscito) di sostenere di più le punte.

In questo modo solo la fascia destra si muoveva discretamente: la  fascia sinistra era sempre in balia dell’Asoli e Squizzo non riusciva a dare un contributo valido. Le due punte risultavano inesistenti e in tutto il primo tempo la squadra ha retto per il blocco costituito da Zanotti, dai due centrali e dal Sanga davanti a loro.

Di gioco, neppure l’ombra, e lo dice uno che non è amante del ‘bel giuoco’ ma della praticità.

Neppure i cambi hanno mutato la situazione

La formazione:

Stankovic

Zanotti,  Kinkoue,  Sottini,  Vezzoni

Lindkvist (31′ st Oristanio), Sangalli,  Wieser (31′ st Tonoli)

Squizzato (8′ st Mirarchi)

Fonseca (21′ st Akhalaia ), Satriano

A disposizione: 12 Magri, 21 Botis, 14 Hoti, 16 Casadei, 17 Goffi, 18 Carboni, 19 Bonfanti.

Pagelle

Stankovic: sveglio e reattivo in un paio di situazioni. Per il resto ordinaria amministrazione 6.5

Zanotti: migliora di partita in partita, spinge moltissimo ed entra nel campo, non limitandosi al lavoro di fascia. Insidioso. Buoni recuperi difensivi, perché ha gamba. Da rivedere ovviamente con attaccanti di altro spessore e fisicità.  6.5

Kinkoue: una diga. Sbaglia poco anche nelle uscite che in passato qualche volta ha eseguito con un po’ di superficialità. 6.5

Sottini: prestazione attenta, senza sbavature, nell’insieme sufficiente. 6

Vezzoni: solitamente è il migliore o quasi. In questo match va in grave difficoltà nella fase difensiva e spinge poco. Gli darei 4.5 se non fossi convinto che molto abbia inciso l’inconsistenza di chi aveva davanti.  5.5

Sanga: il primo filtro davanti alla barriera difensiva è suo, Prova qualche volta a far salire la squadra, ma non è giornata. 6+

Lindqvist: vince il primo contrasto da quando è all’Inter e gli capita la palla da calciare a rete. Il gol è importante e potrebbe dargli un po’ di fiducia. Qualche miglioramento, ma senza il gol la prova sarebbe ancora insufficiente. 6

(dal 31’ st Oristanio: si dà da fare e ha il merito di mettere sulla testa di Satriano la palla del gol decisivo. Non è al top e eccede in individualismi. 6

Wieser: non mi piace parlar male dei nostri giovani e non lo farò ora. Lui ha alcune qualità, ma sul piano delle giocate non è mai decisivo, sul piano delle coperture e della fisicità lascia a desiderare. 4.5

(dal 31’ st Tonoli: pochi elementi per un a valutazione)

Squizzo: lo scorso anno, in una squadra molto più forte, era sempre tra i migliori, in questa stagione fatica molto anche per i continui cambiamenti di ruolo. Forse (ma è una valutazione da… bar) potrebbe far meglio in un 4231 in coppia con il Sanga. 5.5

(dall’8’ st Mirarchi: più trequartista di Squizzo, si dà da fare, ma non gli riesce mai la giocata importante. 6-)

Fonseca: giornata negativa, non tiene una palla, non è mai pericoloso, non riesce a farsi vedere. Forse non è solo colpa sua, ma come rendimento non ci siamo. 4

(dal 21’ st  Akhalaia: vorrei tanto che avesse un po’ di successo, come ragazzo lo merita, l’impegno è sempre notevole, lavora tanto  per migliorare. Al momento non è da Inter. 4)

Satriano: non trova mai spazio per le sue percussioni ormai celebri, entra pochissimo nel gioco e in pratica ha due sole occasioni nei minuti di recupero: una la sbaglia a porta quasi vuota, nell’altra inventa un gol di testa in tuffo da campione. La sufficienza solo per il gol. 6

All. Madonna: per me con questo gruppo fa quel che può e il terzo posto gli rende merito. 6

Luciano Da Vite

49 pensieri riguardo “Fateci soffrire, ma va bene… se vinciamo insieme: Inter – Cagliari 1-0

  1. Ciao Luciano, sempre un piacere leggerti.
    Molto bene il risultato, ieri si è visto anche un discreto Eriksen, speriamo si confermi anche in altre partite.
    Detto questo siamo sempre al: per segnare devono entrare Hakimi e Lautaro.
    Ergo io mi porto a casa ennesima conferma che, come peraltro dici anche tu, i rincalzi non ti consentono di battere neanche, con tutto i rispetto, la terzultima in classifica.
    Il salto di qualità europeo passa necessariamente, a mio avviso, da una adeguata campagna di rafforzamento che purtroppo temo difficilmente potremmo permetterci.
    Anche in Italia non penso beneficeremo il prossimo anno del bonus Pirlo.
    In ogni caso bene così, andiamo avanti che non manca molto.

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  2. La domanda (seria) è: ma Harland è diventato un campione perché gli hanno dato fiducia, oppure gli hanno dato fiducia perché era (è) un campione? A parte forse zaniolo, quali altri nostri ex canterani hanno dimostrato in carriera di essere campioni ai quali è stata solo negata a suo tempo la fiducia?

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  3. Complimenti per un post di straordinario buonsenso ed equilibrio, ma secondo me la domanda seria è un’altra, se fosse stato così chiaro a tutti che era un campione perchè è finito al dortmund e non al real – barca – bayern – city – utd – liverpool e con una clausola da 20 milioni? Parlare ex post è piuttosto facile (credimi non è una critica che ti faccio in quanto io sono il primo che critica a risultati dati) a quelle cifre siamo certi che almeno 15 squadre in europa (e dico almeno) non lo avrebbero potuto prendere e lui le avrebbe gradite più del Dortmund se fosse stato così acclarato che si trattava di un campione, si racconta che fosse stato offerto a squadra italiane a cifre molto più basse, ricordo che il Dortmund ha pagato la clausola di 20 milioni che non mi sembra la clausola di un campione visto che noi pinamonti l’abbiamo pagato 8+12 di bonus, verissimo che si sono pagate paccate di commissioni ma nei parametri zero che si prendono o nel buon Eriksen pensiamo che non ce ne siano state? Siamo certi che se ci fossero state in lizza inter e Dortmund lui avrebbe scelto il Dortmund io ho serissimi dubbi, con questo non vorrei che a forza di parlare di quello che non è stato si pensasse che io voglia sminuire l’opera del buon conte che passa la vita ad auto osannarsi ma che ha oggettivi enormi meriti, per me il primo è stato chiedere scusa nella vicenda con Agnelli direi che da quel momento l’ho sentito interistizzarsi, ha saputo adeguare il suo pensiero o presunto tale mettendo da parte il suo guerriero Vidal e preferendogli Eriksen credetemi non voglio alimentare l’eterna diatriba giocatore tecnico non tecnico, garra etc lo cito solo per esaltare la capacità per altro ben evidenziata nel post di adeguare le situazioni alle risorse a disposizione e di cambiare idea anche sulle cose che sembrano dogmi, sei partito in un modo hai capito che non funzionava hai posto immediatamente rimedio per me questa si chiama capacità, competenza, aggredendo non eravamo efficaci abbiamo cambiato modo di giocare

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  4. Grazie per il post Luciano. Su Bastoni Ti dico che ci crediamo tutti e non pensiamo affatto che i difensori di Milan o della Juve siano migliori di lui. Anzi Ti dirò di più, per me il Bastoni ha le stimmate del grande centrale di difesa e con gli anni si sposterà al centro e da li comanderà il gioco perché palleggia a testa alta, è veloce nel cambio di passo e di testa è veramente molto bravo.
    Ringraziamo chi lo ha preso.
    Su Eriksen non ho mai avuto dubbi: per me è un grande giocatore e secondo me è appena all’inizio della sua ascesa con i nostri colori. Conte è un allenatore onesto e lo preferisce al guerriero Vidal semplicemente perché tra i due c’è un abisso di testa e di tecnica . Dategli un terzino bravo con i piedi a sx e si farà un altro step.
    Il problema di questa squadra l’ha scritto qualcuno di Voi qua sopra: ci sono alcuni titolari che sono amovibili semplicemente perché in rosa non esistono sostituti all’altezza.

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    1. Ho sempre considerato Bastoni un difensore dalla grande visione di gioco e da grandi piedi. In marcatura sull’uomo può migliorare, non ha l’efficacia di Skriniar e de vrij (qualcuno deve spiegarmi pero perché in nazionale spesso fa la riserva di de light (che non ha la sua tecnica si intende)ma sicuramente ha l’età dalla sua parte. Ad ora comunque bastoni è sicuramente più forte di bonucci sicuramente.
      Qualche dubbio personalmente lo possiedo sulla cattiveria in interdizione

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      1. Almada è un talento conosciuto da tempo, ma non mi ha mai fatto brillare gli occhi… Dovrei seguirlo di piu. Morutan non lo conosco proprio

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      1. Ho visto qualcosa al volo. Molto interessante. Poco prima punta di manovra quanto più una prima punta a cui piace molto partire dall’esterno avendo buona velocità e dribbling. Prospetto interessante cmq. Grazie per il nome.

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  5. Se nel cc attuale consideriamo titolari Barella Brozo Eriksen e prima riserva Sensi, non abbiamo nessuno di grande statua e forza fisica, in grado di entrare in area di prepotenza e di contendere ai cc avversari le palle alte. Se non vogliamo che Gaglia diventi…fondamentale non possiamo prendere cc bravini di 1,71 e 1,73. Persino il barça di Guardiola aveva in mezzo Bousquet (1,89)

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  6. Grazie Luciano per la disanima della partita della prima squadra che mi trova concorde.
    Teniamo duro, come stiamo facendo, e poi …

    Volevo spendere due parole sulla Primavera.
    Da quando ho iniziato a seguirla in tv, quindi dai tempi di Stramaccioni, devo dire che quella di quest’anno è per distacco quella meno “attraente” sia dal punto di vista dei singoli che del collettivo.
    Forse ci eravamo fatti il palato fino, e tutto sommato c’è chi sta peggio di noi, però non riesco a vedere un prospetto non dico da Inter, ma forse nemmeno da serie B, tolto forse Stankovic.
    Spero di sbagliarmi.

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  7. Il grande dispiacere (in materia puramente calcistica, per carità) provocatomi dal Covid non è che dopo una cinquantina di anni mi sono perso le partite a San Siro (e alcune int trasferta), perché c’è la tv che non è lòa stessa cosa, né dal punto di vista emozionale, né da quello delle analisi (si fa per dire) tecniche.
    No, il dispiacere maggiore è non poter più seguire la crescita dei ragazzi, dei nostri prima di tutto, ma anche degli avversari. Il piacere che avevo nel vedere dei bimbetto di 8 anni, coglierne le potenzialità e poi vederli crescere fino a quando diventano professionisti….

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  8. Infatti mi ricordo quando potevi darci delle dritte, a noi che leggevamo, su questo o quel ragazzino che tanto ti aveva impressionato vedendolo dal vivo.
    Poi ogni tanto mi vantavo, con qualche amico, dicendogli: “Tieni a mente questo nome, credo che ne sentirai parlare tra qualche anno.”

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  9. massfra: ci sono situazioni e situazioni, quando si parla di ragazzini: io mi esaltavo per Candido e per Spaviero, da bimbetto, ma sapevo che difficilmente sarebbero arrivati in A o anche solo in B. mancavano cm e forza. Però in categoria ti deliziavano con giocate che neppure Messi o Aguero (nel caso di Tommy).
    Mi esaltavano le giocate di Mel o di Justice che, credimi, fino agli allievi erano autentici fenomeni. Ma anche per loro si sapeva che avevano obiettivi limitati. Mi sono esaltato per Dima e Bonazzoli, già a sette anni, e in questo caso prevedevo che sarebbero arrivati in A, perché avevano doti tecniche e caratteristiche fisiche per sfondare. oggi per esempio abbiamo un 2008 che gioca meglio di Messi, ma è quasi un nano e soprattutto temo non avrà mai la forza fisica necessaria a certi livelli. Anche la forza fisica non basta: ricordo una partita degli allievi in cui il nostro velocissimo Di sauro non fece toccar palla a Totti, che però segnò su punizione. Totti aveva forza fisica (senza la quale non sarebbe andato da nessuna parte) e tecnica (idem), Di sauro lo forza fisica, velocità. Se non sbaglio è arrivato solo in C con la Cremonese.
    Io ritengo che la disputa tra ‘tecnicisti’ e ‘ atletisti’ sia fasulla. ieri in campo tra PSG e Bayernoi non ho visto un ‘tecnico’ che non fosse veloce e potente né un veloce e potente che, per il suo ruolo, non fosse tecnico.
    I giocatori fisici e tecnici mettono d’accordo tutti. poi bisogna avere i soldi per andare a prenderli e se non ci riesci devi ricercare l’equilibrio tra i due fattori nel complesso della squadra

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    1. Alla luce di quanto dici (da sempre onestamente) e alla luce delle difficoltà che sta incontrando, Seba Esposito secondo te ha le doti fisiche per affermarsi ai livelli di dima e bonazzoli (o a livelli superiori)?

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    2. Verissimo, ieri abbiamo visto tutti giocatori intensi e dotati di tecnica più che adeguata al ruolo ricoperto. Avrò contato 6 passaggi al portiere in tutta la partita: difensori testa alata e si gioca avanti, anche rischiando qualche volta ma nella maggior dei casi con successo.
      A mio modo di vedere nel calcio attuale la forza e l’intensità sono fondamentali, in quanto cmq supportate da una tecnica discreta se arrivi li. Il contrario, tecnica sopraffina senza intensità e forza, non ti fa emergere.
      Gaglia è forte ma non è intenso, con tecnica discreta. Gioca nell’Inter ed è apparso anche in nazionale.
      Giocatori molto più tecnici li incontravo in prima categoria, ma li restavano.

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  10. Finalmente qualche buona notizia dal nostro settore giovanile, grazie alla vittoria dell’U18 di Chivu sui pari età dell’Atalanta. i nostri gol sono stati realizzati da Jurgens, Fabbian e Abiuso (anche se il tiro di quest’ultimo sembra sia stato deviato.
    la bella notizia non sta solo nel risultato ma nella prova molto positiva della squadra e in particolare in alcune prestazioni di assoluto livello. jurgens incontenibile, Fabbian onnipresente, spinta e contrasto, nonché un gran gol con girata al volo, Pippo De Milato sontuoso in cabina di regia e finalmente Iliev sui livelli a cui è atteso

    questa la formazione.

    INTER (4-3-1-2):
    Botis
    Zanotti Dervishi) Hoti Fontanarosa Pozzi (8′ st Carboni)
    Grygar (36 st Radaelli) De Milato (36 st Branzini) Fabbian
    Iliev (36 st Ballabio)
    Jurgens Abiuso (24 st Sarr)

    Se il probabile nuovo arrivo (il centravanti argentino Bustos, 2004, allenatori a Interello per diversi giorni, fosse davvero forte come si dice, si comincerebbe a vedere un po’ di luce in vista della nuova Primavera 2021-22

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  11. la partita si presenta difficilissima. Tutti i match recenti col napoli sono stati molto equilibrati e sono stati decisi da episodi. Io resto dell’idea che le prime sei-sette come livello tecnico, atletico e sagacia tattica si equivalgono. la differenza la fanno fattori contingenti (ad esempio il Milan, che pure considero fortissimo, nel girone d’andata è stato proiettato in testa da un numero abnorme di rigori, molti dei quali fasulli). Decisivi risultano lo spirito agonistico, di sacrificio, la compattezza e poi il ‘momento’ psicofisico. Conta solo che ha fatto più punti alla fine, le ‘serie’ per quanto importanti possono sempre, in un senso o nell’altro, venir ribaltate. Noi siamo a buon punto ma dobbiamo mantenere una serie di risultati positivi, nelle gare che restano e il passato non è garanzia che accada anche in futuro.
    Il napoli cercherà di non concederti spazi e di sfruttare ripartente con giocatori veloci, esplosivi e di gamba (che possiede in abbondanza). Cercherà anche di tirar fuori i nostri difensori sugli esterni, per colpire con gli inserimenti centrali. Potrebbe essere decisiva la nostra (sperabile) capacità di restare compatti, con le linee ravvicinate, con un razionale attacco a chi si inserirà tra le linee. Poi dobbiamo sperare di avere uomini offensivi (in senso lato) lucidi e ispirati

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    1. Per quel poco che ho visto (come al solito,ma faccio fatica a digerire certi spettacoli…) ,difficile parlarne bene….il centrocampo poi è disarmante per inconsistenza fisica e tecnica. Lo svedese e Wieser davvero impalpabili…almeno questa è la mia sensazione.

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  12. Bene il punto conquistato…certo un punto che vale,ma soprattutto per la conferma di una squadra tosta e forte,anche nelle partite meno brillanti. Ma ,a mio avviso una prestazione più che buona,contro una squadra forte…certo se riuscissimo a concretizzare meglio alcune situazioni…..
    Per il resto…beh insomma sembra proprio che questa sera sia l’inizio di un “nuovo calcio”….io non so come evolverà questo terremoto…certo è che leggere che organismi come Uefa e Fifa parlino di moralità e facciano tanti svolazzi morali ..mi fà sorridere.Certo sarà un cambiamento radicale…scontato che la parte economica è il fulcro di tutto,ma non mi sembra che attualmente la situazione sia molto diversa,basta veder le competizioni ed i tornei assurdi che vengono inseriti in un calendario già al limite.

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  13. Questa deriva americaneggiante del calcio non mi piace per niente…capisco che l’aspetto economico in questo momento storico sia fondamentale ma così si rischia di fare implodere il calcio Europeo.

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  14. Per me è solo una forzature per spingere l’UEFA a cambiare le regole delle competizioni europee. Non penso che le squadre della Superlega accetteranno di essere escluse da tutti i campionati, nazionali e non.

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    1. Certo che troveranno un compromesso….altrimenti anche i campionati nazionali ne uscirebbero sminuiti.
      Però non parlatemi di visione moralistica con Uefa e Fifa….perche loro sono i primi a infarcire il calendario di competizioni assurde tipo la Conferenc League o la Nation League e non lo fanno certo solo per finalità intrise di filantropia.

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  15. Ho visto Barcellona-Atletico M. commentata da Andrea Distaso e dal tuo carissimo amico Carlo Pizzigoni, Tra loro due e la copia Caressa- Bergomi e come paragonare l’Oro al ferro. E’ chiaro che il ferro sono Caressa-Bergomi incompetenti e anti INTERISTI . 🐍🖤💙

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    1. No dai..non puoi definire Bergomi un incompetente in materia calcistica…puoi non condividerne le idee,ma il giudizio deve essere razionale….un abbraccio…virtuale :)

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  16. Poi, che il Pizzi sia il migliore di tutti, per amore verso il calcio, competenza calcistica e personalità umana,, non c’è il minimo dubbio

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    1. Al contrario, le ho sentite tutte o quasi e sono sempre stato in pieno accordo con lui. Sono un tifoso accanito, ma cerco di non rinunciare a ragionare

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  17. Mi spiace per voi ma non avete mai sentito le sue disamine delle partite dell’INTER . Sembra che stia parlando di un’armata Brancaleone.

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  18. confermo che in tarda serata dovrei riuscire a pubblicare il post,m con considerazioni sulla partita, sulla superego e sulla prova della Primavera

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  19. Può darsi che la SuperLeague sia un’obbrobrio,ma certo lo è di più la demagogia insulsa che traspare da quello che leggo ed ascolto in queste ore….,specie da chi considera Uefa e Fifa come associazioni benemerite

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