Giovanili Inter: facciamo il punto (seconda parte)

Qui la prima parte: https://buu.zone/2019/11/14/giovanili-inter-facciamo-il-punto-prima-parte/

Under 17

Domenica scorsa i ragazzi di mister Chivu hanno paeggiato 2-2 a Bologna, un risultato che allontanava ancor più la squadra dalla vetta (l’Atalanta ci precedeva di 8 punti) anche se restavamo a tiro del secondo posto perché il Verona, che appunto ci precedeva con 3 punti di vantaggio, aveva disputato una partita più di noi.

Il Milan invece era lontanissimo, con sette punti di distacco da noi e una partita in più disputata.

In svantaggio di due gol dopo meno di un quarto d’ora i nostri under 17 sono riusciti a raddrizzare parzialmente il match grazie ai gol di Magazzù e del centrale Oppizzi.

Qualche giustificazione la può fornire l’assenza, a vario titolo, di numerosi titolari: dai portieri Priori e Gerardi (ma Magri è comunque valido), ai centrali Fontanarosa e Cepele, ai centrocampisti De Milato e Fabbian, alla punta Gnonto, che però temo rivedremo in questa categoria solo per le eventuali finali.

Questo l’undici sceso in campo in Emilia:

Magri

Zanotti, Chierichetti, Oppizzi, Peruchetti L. (Pozzi)

Radaelli (Ballabio), Branzini (Politi), Casadei

Peschetola, Peruchetti R.

Cappadonna (Benedetti), Magazzù

Nel recupero infrasettimanale fortunatamente i nostri ragazzi hanno poi vinto per 3-1 in trasferta a Pordenone, con due gol di Casadei e uno di Peschetola, mentre il Pordenone ha accorciato le distante su rigore nei minuti di recupero.

I nostri hanno così raggiunto al secondo posto gli scaligeri.

Questa la formazione schierata:

Bonucci

Zanotti (Lonati), Chierichetti (Monti), Oppizzi, Peruchetti L.

Peruchetti R., Casadei (Benedetti), Radaelli (Branzini)

Peschetola (Ballabio)

Cappadonna (Saar), Politi (Semenza)

Da notare che Semenza e Bonucci sono U16, mentre Saar non compare negli elenchi ufficiali, a meno che si tratti del nostro U16, che però di cognome farebbe Sarr

Domenica i ragazzi affronteranno in casa il Chievo, mentre l’Atalanta sarà a Brescia e il Verona affronterà in casa la forte Spal.

Pesano sorprattuto sulla nostra classifica, le due sconfitte subite proprio con le prime della classe: 4-1 a Verona e 2-3 a Interello contro i bergamaschi.

A oggi dunque il percorso non è di certo entusiasmante, anche se si devono considerare come attenuanti le numerose… strasmigrazioni di diversi giovani competitivi nelle categorie superiori.

Da notare che soprattutto a Verona (4 tiri subiti e 4 gol come ha detto mister Chivu), ma anche a Bologna, i nostri hanno sbagliato moltissime occasioni da gol.

Abbiamo comunque realizzato 31 reti (risultato inferiore solo a quello dell’Atalanta) ma la differenza la fanno i gol incassati: 15 contro i 4 dei bergamaschi.

Qualche cenno sui comportamenti individuali ad oggi (relativi unicamente ai giocatori che ho potuto osservare con un po’ di continuità).

Da notare che sul sito ufficiale non compaiono più in questo elenco Priori, Gerardi, Cepele, Casadei e Gnonto.

Bonucci: sotto età, ha due presenze in categoria, mentre tre volte non è stato convocato per impegni internazionali (sei presenze tra rappresentiva U15 e U16). Portiere di grandi mezzi fisici, quando ho avuto occasione di vederlo impegnato, in questa come nella precedente stagione, ha alternato ottimi interventi a qualche incertezza, sia nelle uscite alte sia nelle respinte. Credo abbia un’ottima potenzialità ma dovrà lavorare intensamente per limare i difetti

Magri: sei presenze e due panchine (quando è salito Bonucci) per il portiere bresciano, che dunque si deve considerare il titolare in categoria. Ha subito 12 gol e una sola volta ha mantenuto la porta inviolate, ma questi numeri non sono certamente imputabili alle sue prestazioni

Rovida: ha giocato solo una partita, subendo 1 gol

Chierichetti: difensore centrale, al’Inter dalla pre agonistica, ha disputato in questa stagione 7 partite, delle quali 4 partendo da titolare. Buona struttura fisica, ottimo in marcatura e forte di testa. Sembra in crescita.

Fontanarosa: sei presenze (le prime sei) e due gol per il difensore napoletano arrivato in estate dall’Empoli nella trattativa che ha portato Merola in Toscana. Probabilmente infortunato nelle ultime tre per le quali non risulta convocato. Nazionale U16 prima e U17 poi, il giocatore che non ha un fisico particolarmente aitante per il ruolo ma possiede elevazione e tempo nello stacco, ha il suo punto di forza nella buona sensibilità di piede

Lonati: una sola presenza, da subentrato, per 23 minuti, all’attivo del solido difensore centrale nerazzurro
Monti: terzino destro e all’occorenza sinistro, di ottima struttura fisica e potenza, è arrivato dalla Virtus Bergamo nell’estate 2018 e in questo campionato è stato presente in cinque gare (spezzoni) per un totale di circa 150 minuti

Peruchetti L.: terzino sinistro, di formazione interista ritornato all’ovile nei giovanissimi dopo un anno di prestito, ha giocato tutte le partite, quasi sempre partendo da titolare. Buono, senza eccellere sia in fase di contenimento che nell’appoggiare l’azione offensiva. Giocatore di rendimento

Pozzi: solo 4 presenze, con un minutaggio modesto per il difensore prelevato due anni fa dalla Vis Nova

Uccellini: nessuna presenza in stagione per il difensore centrale di Lodi, che pure ha un buon curriculum (anche con qualche convocazione nelle rappresentative nazionali). Sembra scomparso dai radar. Forse per infortunio

Zanotti: otto presenze (credo che l’unica assenza sia per squalifica) per il difensore bresciano, arrivato nei giovanissimi nazionali. Terzino destro di grande forza, con struttura fisica tozza e robusta, inarrestabile nella spinta (sa ripetere gli sprint nella stessa progressione, come un suo quasi omonimo famoso), sa andare sul fondo o tagliare al centro per suggerire o anche concludere. La struttura atletica lo rende meno prepotente in fase di contenimento, soprattutto sulle palle alte. Ha all’attivo 4 presenze nella selezione nazionale U17

Oppizzi: tornato in estate dal prestito alla Cremonese, il difensore centrale si sta ritagliando uno spazio sempre più importante, perché ha al suo attivo otto presenze da titolare condite da due reti. Ha fisico, è forte nei contrasti e possiede un ottimo colpo di testa

Ballabio: trequartista dai piedi buoni e discreta velocità, con un fisico ancora in evoluzione, Mattia è quasi sempre stato presente, ma ha un minutaggio solo medio perchè condivide il ruolo con Peschetola. Calcia bene anche da fuori (1 solo gol all’attivo) e ha buona visione di gioco, ma deve migliorare in fase di contrasto e contenimento. Già nazionale U15

Benedetti: sei presenze, sempre a tempo parziale per questo centrocampista ben strutturato atleticamente, e in possesso di notevoli attitudini realizzative, che in questa stagione non ha mostrato (mentre per esempio erano state decisive nella conquista dello scudetto U15). E’ un giocatore che mi lascia perplesso perché ritengo abbia potenzialità che però esprime con notevole discontinuità

Branzini: sette presenze (tutte parziali) e un gol per questo centrocampista elegante nelle movenze, che per un paio d’anni ha visto rarissimamente il campo e quest’anno sembra avere ottenuto maggior considerazione ed un paio di volte mi ha anche stupito positivamente. E’ in crescita, evidentemente, ma ancora non sembra del tutto affidabile, almeno per gli scontri più significativi

De Milato: Pippo ha forse un record, perché dalla sua Legnano ha cominciato ad allenarsi con l’Inter quando non poteva ancora giocare perché noi non avevamo la squadra primi calci. L’ho visto per la prima volta tra i pulcini, in una squadra che mi sembrava molto scarsa mentre lui spiccava per presenza in campo, numero di palle giocate, qualità e personalità. Crescendo ha assunto il ruolo di play basso di centro campo e leader della squadra. Arrivato ai giovanissimi nazionali, ha incontrato qualche difficoltà per il suo fisico filiforme e non ancora sviluppato in potenza, in un campionato in cui affrontava spesso uomini già quasi fatti. Gradualmente si è ripreso perché ha doti tecniche, senso della posizione visione di gioco e attitudine alla guida del centro campo. Tuttavia in un calcio in cui il fattore muscolare resta determinante, deve crescere molto sotto questo profilo per aspirare ai livelli che le sue capacità potrebbero consentirgli

Fabbian: mediano-mezzala, arrivato nell’estate 2018 dal Padova, il giocatore è stato titolare indiscusso nel centrocampo di Chivu per le prime 5 giornate, poi non è stato più convocato, verosimilmimente per infortunio. Elemento dalla buona struttura fisica, tecnicamente completo, sa esprimersi con successo nelle due fasi e si è imposto all’attenzione dei tecnici azzurri che negli ultimi 12 mesi lo hanno convocato e utilizzato sei volte

Radaelli: centrocampista esterno, di fisico compatto e capace di grande movimento e aggressività è un giocatore di sostanza il quale non disdegna pure qualche buona giocata. Conta due presenze nell’Italia U16 e in questa stagione è stato presente sei volte avendo al suo attivo un assist

Peruchetti R.: centrocampista basso, gemello di Lorenzo, ha attitudini prettamente difensive che si esprimono in fase di contrasto e contenumento. Può contare su 4 presenze con un minutaggio piuttosto ridotto

Cappadonna: prima punta, ha disputato otto partite segnando 6 gol che in relazione ai 450 minuti di presenza significano un gol ogni 75’. Di scuola interista, è rientrato da un prestito ed è apparso molto migliorato. Scambia benissimo di posizione, sia con Magazzù sia con Gnontò, quando Willo è presente. ‘Vede’ la porta ed è sempre molto insidioso

Magazzù: è sicuramente una delle stelle della squadra. Non è altissimo, ma ha una muscolatura potente che gli consente accelerazioni velenose e conclusioni potentissime e precise anche da fuori. In particolare riesce a coordinarsi al meglio per il tiro anche in spazi e tempi ridottissimi. Giocatore inamovibile, di gran temperamento, ha al suo attivo nelle otto partite 6 gol e un assist. Ha al suo attivo anche 8 presenze e un gol nella rappresentativa U15, sei presenze e un gol nell’U16, sei presenze e 3 gol nell’U17

Peschetola: tecnicamente il giovane trequartista di Vasto, arrivato dal Pescara, è senza dubbio uno degli elementi più interessanti non solo di questa squadra ma anche a livello nazionale. Ancora carente sul piano della forza fisica, dei contrasti, (anche per questo in passato veniva spesso schierato in fascia destra), è molto veloce sul breve, con la palla sa fare di tutto ed è valido anche nelle conclusioni a rete. Ha al suo attivo sei presenze e 2 gol nella nazionale U16. Il suo percorso futuro dipenderà soprattutto dalla crescita ateltica e muscolare.

Pezzini: punta centrale di piede mancino, proveniente dalla Cremonese, se non sbaglio, per la stagione dei giovanissmi nazionali. Ha una buona struttura fisica, ama giocare con la squadra e cercare la profondità. Deve migliorare nel dribbling e nello spunto. In questa stagione non ricordo di averlo visto in campo.

Politi: attaccante centrale o esterno, giunto all’Inter per disputare la stagione nella categoria giovanissimi nazionali, mi era molto piaciuto già all’esordio, nel torneo Scirea, per la sua rapidità ed il senso del gol. Dopo una buona stagione in quell’anno, forse non è cresciuto quanto si pensava atleticamente è ha fatto un po’ più fatica ad emergere. Con gli U17 ha segnato un gol in sette presenze, ma il minutaggio è ridotto (278 minuti complessivi). Sarà interessante valutare la sua crescita nel tempo.

Under 16

E’ probabilmente la nostra giovanile meno ricca di talenti, anche rispetto ai 2001 che pure hanno prodotto Pozzer, Ntube, Vaghi, Colombini, Burgio, Gianelli, Vergani e Fonseca.

Dopo aver fallito largamente la qualificazione per le fasi finali nella scorsa stagione, si trova attualmente al quarto posto in classifica a 5 punti (e una partita in più) rispetto all’Atalanta, che affronteremo domenica a Bergamo. E’ preceduta anche da Milan e Spal. Ha segnato 25 gol, in media con le migliori, ma ne ha subiti parecchi in più di tutte le altre prime otto.

La squadra a mio parere fatica a trovare equilibrio e continuità perché alcuni giocatori che in passato facevano la differenza stentano a ritrovarsi a causa di infortuni ricorrenti o per motivi di temporaneo arresto nell’evoluzione tecnico-atletica, mentre I ‘nuovi’ non riescono ancora a rispondere in pieno alle aspettative.

Purtroppo U16 e U15 giocano quasi sempre nello stesso orario, in campi distanti e quando devo scegliere preferisco di massima gli U15 che conosco di meno.

Domenica però ho avuto l’occasione di assistere a entrambi i match e devo dire che nonostante il 5-2 maturato nel finale (Semenza 2, Sarr, Motti, Pelamatti) la squadra non mi ha entusiasmato.

In vantaggio dopo 20 minuti, si è fatta rimontare e a inizio ripresa perdeva 2-1 avendo esibito un gioco velleitario e mediocre.

Il rigore di Sarr che a inizio secondo tempo riportava la situazione in parità, ha dato la carica, insieme a qualche cambio (Sarr, Marocco, Curatolo, Bonavita, Perin) operato da mister Bonacina.

Sarebbe importante aver ritrovato i giocatori ‘storici’ al top in vista della decisiva trasferta di Bergamo.

Qualche valutazione sintetica e impressionistica sul rendimento di alcuni singoli

Raimondi: gioca sotto età come il suo ‘collega‘ Greco (pure da seguire) ed è elemento molto interessante, convocato anche di recente nella rappresentativa U15. Struttura fisica notevole e buona tecnica di base

Marocco: altro giocatore di livello. Terzino destro, sa difendere e spingere con profitto. Più volte nazionale, è titolare indiscusso del ruolo anche se per il criterio della rotazione di recente ha ceduto qualche volta il posto al nuovo arrivo Silba, che però mi sembra ancora bisognoso di molto lavoro per proporsi con successo a questi livelli. Marocco ha la possibilità di emergere, a mio parere, in un prossimo futuro

Grieco: difensore centrale e terzino destro, nato a Kinshasa, gioca sotto età, dividendosi tra 2005 e 2004. Non è molto alto, ma ha un fisico esplosivo e una potenza muscolare che ne fanno un ostacolo difficilmente superabile per gli attaccanti avversari. Forse deve essere un po’ disciplinato tatticamente. Ultimamente è stato convocato in nazionale

Cugola: difensore centrale, storico leader della squadra fin dagli anni della pre agonistica, negli ultimi 18 mesi ha incontrato parecchie difficoltà per problematiche fisiche che forse, con la conseguente mancanza di continuità, hanno anche inciso sulla valutazione dei suoi allenatori. Potenza fisica e stacco di testa sono le sue doti migliori mentre tecnicamente si può affinare deve affronatare la concorrenza di Bailo (dal Padova), Nava (dal Renate) e Peretti (dalla Cremonese) e ora anche Zambelli (dalla Virtus), ma nessuno di questi pur in possesso di buone qualità si è ancora imposto definitivamente. Credo che il pieno recupero di ‘Cugo’ possa essere importante

Pelamatti: sul sito ufficiale viene ancora presentato come centrocampista, ma ormai quasi sempre gioca da terzino sinistro. In qualche situazione ha fatto l’esterno alto lasciando il posto in difesa a Perin.‘Pela’ è un altro leader storico di questa squadra e costituisce tuttora una sicurezza anche se forse non ha mantenuto ancora sino in fondo le promesse che aveva alimentato. Fisico compatto, giocatore muscolare, paga forse un po’ il fatto che molti avversari con il passare degli anni lo hanno avvicinato o raggiunto come ptoenza atletica

Perin: è pure un esterno di sinistra che mi piaceva molto negli anni precedenti per il dinamismo e la verve, oltre che per la buona tecnica. Ora è in fase di crescita sul piano fisico e atletico e solo al termine di questo processo, solo iniziato, vedremo quali potranno essere i suoi limiti. Lo considero comunque un giocatore da seguire con interesse

Zambelli: arrivato dalla Virtus Zergamo come centrocampista, si sta ritagliando uno spazio importante in qualità di difesore centrale. Non sono in grado di formulare un giudizio attendibile. Ma impressionisticamente credo che sia avviato a diventare un uomo importante del nostro sistema difensivo

Bonavita: negli anni scorsi leader e trascinatore della squadra, insieme a Cugola, Pelamatti e Curatolo, sembra aver perso ultimamente qualche colpo, sia perché leggermente appesantitosi, sia perché spesso costretto a cambi di ruolo che forse non giovano alla definizione di una precisa identità tecnica. Potenza personalità e gran tiro da fuori sono le sue doti migliori che però deve ritrovare rapidamente per tornare al suo ruolo guida

Menegatti: centrocampista di buona qualità tecnica impostosi praticamente come titolare del ruolo, proviene dalla fertile scuola della Virtus Bergamo, ha mostrato anche buone qualità realizzative (con 3 reti all’attivo è il quarto marcatore della squadra dopo le punte Sarr e Semenza e il compagno di reparto Motti. Elemento da seguire

Motti: altro giocatore che si può ormai considerare titolare fisso. Centrocampista eclettico, può ricoprire vari ruoli, ma per la sua buona tecnica e lo spunto veloce sembra particolarmente adatto a fare da raccordo tra centrcampo e attacco, con la possibilità di inserirsi. Tra l’altro vede bene la porta, come dimostrano i 5 gol già realizzati in questo campionato (4 decisivi e il quinto, importante, proprio contro il Brescia)

Ortelli: centrocampista acquistato nella scorsa stagione dal Renate e lasciato un anno in prestito ai brianzoli, si è subito inserito positivamente nel nostro gruppo, come dimostra il fatto che è stato quasi sempre titolare. Si tratta di un mediano dotato di grinta e mobilità, con un piede non disprezzabile, forse un po’ carente come stazza fisica. A me piace abbastanza e ne seguirò con curiosità i progressi

Straccio: acquistato dal Pescara nell’ultima giornata di mercato estivo (almeno formalmente) quando ho chiesto informazioni su di lui a chi lo conosceva (non si tratta un operatore legato all’Inter) mi è stato risposto che era un giocatore sicuramente interessante sul piano tecnico, ma che al momento, se i ritmi si alzano, fatica a tener botta. Non ha giocato molto, per il poco che ho visto la valutazione riportata mi sembra congrua, ma mi riprometto di pronunciarmi in modo più attendibile dopo averlo viso altre volte

Uberti: arrivato dal Brescia nell’anno dei giovanissimi regionali, ‘Ube’ mi aveva subito colpito per la sua tecnica individuale, non tanto intesa come capacità di sfornare numeri palla la piede, ma come capacità di giocare di prima, servendo i compagni sia sul breve che sul lungo con immediatezza. Nello stesso tempo mi rendevo conto che nella stagione dei nazionali avrebbe incontrato difficoltà perché in netto ritardo sul piano della forza atletica. E in effetti nei giovanissimi nazionali non ha giocato molto, anche perché il gioco preferito dal mister tendeva a scavalcare il centro campo con lanci sulle punte e inserimenti sulle seconde palle. Quest’anno, un po’ perché è cresciuto atleticamente, un po’ perché mister Bonacina pretende un gioco fatto di scambi con la palla a terra, Uberti sta giocando da titolare nel ruolo di trequartista, dietro le due punte, con buoni risultati. Anche nel suo caso penso che le possibilità di inserirsi nel calcio dei grandi siano legate a un’ulteriore sigificativa crescita fisica

Moratti: centrocampista dotato di buona struttura fisica, non ho potuto valutarne la crescita in modo credibile perché ha giocato poco (almeno quando io presenziavo alle gare), entrando per lo più nel secondo tempo. Quando ha giocato a me sembra che abbia fatto il suo, con impegno e determinazione e discreta qualità

Clerici: l’ex comasco, che avevo apprezzato per la prima volta con l’amico Luigi in un torneo per giovanissimi regionali a Erba, l’ho poi ritrovato in nerazzurro l’anno dopo. Non è mai riuscito a sfondare completamente, anche perché pur essendo molto combattivo, a volte eccede nelle iniziative personali. In questa stagione però anche per le assenze prolungate di Gambato e Curatolo ha trovato più spazio, ma al suo attivo resta il bottino modesto di una rete

Curatolo: era il bomber, il finalizzatore spietato di questo gruppo. Una serie di infortuni incredibile ne ha frenato la crescita. In questa stagione, se non sbaglio, è tornato a giocare solo nel finale dell’ultima partita, contro il Brescia. Molte delle nostre chance di far strada in campionato sono legate al suo recupero ai massimi livelli

Gambato: lo vidi per la prima volta quando Quadri, suo ‘procuratore’ e apprezzato centrocampista dell’annata ’83 campione d’Italia Primavera (quella dei Martins e dei Pandev, per intenderci) lo ha portato per un provino dal Sudtirol. Mi aveva colpito per le doti che poi ha confermato (la buona tecnica, l’eleganza dei movimenti) e nello stesso tempo avevo constatato la carenza sul piano della forza, dell’aggressività. Kiflie in questa stagione avrebbe dovuto decollare sotto questo profilo, ma purtroppo, penso per infortunio, non si è ancora visto in partita. Anche nel suo caso speriamo che il recupero avvenga presto e ci porti buone novità

Sarr: l’ex Liventina è un centravanti dal fisico dirompente, praticamente incontenibile, quando è lanciato, e teoricamente forte di testa, per la sua statura fuori dal commune. Ha leve lunghissime che gli permettono accelerazioni devastanti e possiede pure alcuni colpi importanti (tra l’altro dispone anche di un bel tiro). Deve imparare a giocare con la squadra, a muoversi e scegliere le giocate secondo trame costruttive consolidate, ma in questa stagione ha fatto buoni progrssi, giocando quasi sempre da titolare e avendo al suo attivo 7 reti, come Semenza (terzi migliori goleador del torneo). E’ una forza della natura e se saprà completarsi ci darà delle soddisfazioni

Semenza: esterno sinistro arrivato in estate dal Piacenza con un curriculum importante, avendo guidato la squadra alla conquista del titolo nazionale di Lega Pro, segnando anche in finale il gol decisivo. All’Inter ha confermato le sue doti di goleador, dotato di velocità dribbling e ottimi tempi di inserimento. Sembra avere molti margini di miglioramento, soprattutto se crescerà notevolmente sul piano fisico e atletico

All. Bonacina: dopo l’esperienza come secondo in primavera, il mister si è messo in gioco guidando (siamo al terzo anno) la formazione U16 e conseguedo una vittoria in campionato (con relativo conseguimento dell’Oscar come miglior allenatore) e un secondo posto, nella sfortunata finale contro l’Empoli dello scorso giugno. E’ un mister che ama il calcio giocato, il fraseggio e dà spazio ai giocatori più tecnici cercando per altro un giusto equibrio con l’agonismo e le qualità atletiche. Chi lo conosce privatamente me ne parla come di un perfezionista, uno studoso del calcio che non perde occasione per aggiornarsi e sperimentare sul campo le innovazioni che ritiene produttive. Quest’anno ha un compito difficilissimo perché obiettivamente il gruppo non è all’altezza di quelli delle due scorse stagioni, ma sono certo che lui ci proverà fino in fondo, lavorando sulla crescita dei singoli e dell’organizzazione collettiva

Luciano Da Vite

Foto: uno scatto di Mister Gabriele Bonacina, allenatore della formazione Under 16 nerazzurra, una squadra che sta facendo fatica a trovare equilibrio e continuità. Alcuni giocatori che in passato facevano la differenza, adesso stentano a ritrovarsi a causa di infortuni e arresti nell’evoluzione tecnico-atletica. Dal loro recupero passa il futuro della stagione della squadra.

22 pensieri riguardo “Giovanili Inter: facciamo il punto (seconda parte)

  1. Una delle cose che mi piace di più del lavoro che fa Luciano su questo blog è che valorizza veramente il lavoro di tutte le parti in causa relativamente il nostro settore giovanile. Non è semplicemente parlare (con affetto ovviamente e con la giusta prudenza) di potenziali nuovi campioni, ma pure del lavoro della dirigenza e dello staff. In questo senso mi fa piacere aver dedicato la foto di copertina a Mister Bonacina. :)

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  2. A valle di tutto c’è da aggiungere che negli ultimi quindici anni il nostro settore giovanile ha sfornato calciatori a valanga. In qualche caso anche eccellenti calciatori.
    Un grazie va a Massimo Moratti per la riorganizzazione del settore.

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  3. L’Under 16 inaspettatamente vince a Bergamo. Bravi! Pari per l’U15 sempre a Bergamo e per L’U17 in casa col Chievo. I risultati di U16 e U17 forse dimostrano che mister Bonacina è proprio bravo…. Contento per la crescita di Sarr (altra doppietta)

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  4. Vista la crescita di Bastoni e si spera di Bettella cedereste Skriniar a Giugno se arrivasse un’offerta da 70/80 milioni?

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  5. Non se ne parla proprio: Scrigno è oggi il miglior centrale in circolazione in Italia e uno dei migliori in Europa. Tenete presente che la crescita di Bastoni farà traslare lo slovacco a destra della difesa, dove sul suo piede non ha rivali, con la possibilità di inserire come quinto a dx un giocatore più offensivo di Candreva. Bastoni è sicuramente ok ma Bettella per adesso rimane una promessa. Penso invece che il rientro di Zinho, se mai ci sarà, ci garantirà una valida alternativa a Devrij e allo stesso slovacco. Leggevo comunque anche di un possibile lancio in prima squadra del giovanissimo Pirola a sx, ma questa per adesso è solo poesia.

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  6. I giovani fortissimi sono fortissimi dopo che hanno dimostrato in una grande squadra di essere fortissimi. Ricordate un giovane fenomeno dell’Empoli (lo era davvero) 38 partite in A da giovanisismo, tutte ben giocate, senza un’ammonizione? oggi alla juve vorrebbero sbolognarlo ma non ci riescono.
    la morale: calma e gesso. Per me, che capisco poco, meglio comunque rischiare su uno dei giovani citati che su Verthongen. Oppure…entrambi, l’usato (poco) sicuro e la giovane speranza

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  7. Il chiacchierato e sempre citato Verthongen, o come si chiama, sarebbe oggi solo un rincalzo per la nostra difesa. Penso invece che abbiamo bisogno di altro, soprattutto di due esterni molto molto forti se resta Conte.

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  8. Sapevo di creare discussione. Skrigno è fortissimo, ma secondo voi riusciremo a fare un mercato top l’anno prossimo senza un un po’ di autofinanziamento? Dobbiamo sperare nei riscatti di Icardi, Perisic, Joao Mario e Nainggolan, altrimenti la vedo più complicata. Ho citato Skriniar come ipotesi di cessione top perché la difesa è il reparto più completo che abbiamo e dove ipotizzabile una sua sostituzione senza che il reparto sbraghi. Mi auguro vivamente comunque che non serva la cessione di alcun big.

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    1. Per una squadra come la nostra che punta a dire la sua in Europa, vendere i big per fare mercato sarebbe un pessimo segnale da parte della società.

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  9. Non so se state vedendo l’Italia ma a memoria non ho mai visto la nazionale giocare così bene. Mancini sta facendo un gran lavoro.

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  10. In serata il terzo e ultimo post con il punto sulle nostre giovanili e con gli aggiornamenti delle squadre già analizzate, dopo l’ultimi turno di campionato

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