Giovanili Inter: facciamo il punto (prima parte)

Approfitto della sosta della Serie A per fare un po’ il punto sulla situazione delle giovanili, cercando di dare, quando è possibile, informazioni sull’ultima gara disputata dalle varie Under nello scorso week end, ma allargando il discorso a una considerazione più generale.

Premessa

Voglio però fare una premessa che sarà noiosa ma ritengo sia anche indispensabile.

Spesso sbagliano valutazioni i critici letterari, cinematografici, musicali ecc., cioè professionisti di queste attività e persone alle quali la comunità artistica riconosce grande cultura e competenza

Qui invece non si esprime un critico, ma un semplice tifoso, spesso mosso nelle sue valutazioni e considerazioni da fattori emotivi e comunque con le competenze di un semplice appassionato dilettante.

Faccio questa premessa perché nessuno deve risentirsi, non riconoscendosi in qualche valutazione o considerazione da me espressa, da semplice tifoso (tifoso di tutti coloro che indossano la nostra maglia, tra l’altro) quale appunto io sono.

L’annata

La valutazione di un’annata del settore giovanile, nel suo complesso come delle singole squadre, deve essere fatta tenendo conto di diversi fattori:

i risultati che si stanno conseguendo, in termini di punteggio e di prospettive di gioco,

la maturazione di elementi con spiccate prospettive di carriera,

le politiche societarie, che possono essere rivolte principalmente al raggiungimento di risultati immediati o al proporre agli elementi più dotati step precoci (ma ragionati) che ne accelerino la crescita,

la storia e la tradizione recente della società (è evidente che gli stessi risultati che non vengono considerati del tutto soddisfacenti per l’Inter, abituata a dominare e produrre giovani importanti, sarebbero strepitosi per altre società).

A livello giovanile i competitors dell’Inter devono considerarsi Atalanta, Roma, juve, Fiorentina, Torino Empoli e Milan.

Altri club possono comparire temporaneamente.

Bene, a mio parere non c’è dubbio e l’ho scritto più volte che in questa stagione, rispetto alle precedenti nelle quali il nostro dominio è stato quasi totale sotto tutti i punti di vista citati, qualcosa abbiamo ceduto nel confronto con alcune delle rivali più accreditate.

Ma vediamo la situazione caso per caso.

Primavera

Da tifoso che vorrebbe sempre vedere la sua squadra vincere e i suoi giocatori dominare la scena calcistica, avevo manifestato sin dal principio qualche perplessità sulle scelte adottate, di anticipare di molto il percorso non di un giocatore straordinariamente precoce, ma di un gruppo abbastanza folto di atleti.

L’anno base per la Primavera in questa stagione è quello dei 2001, poi sono consentiti 5 fuori quota.

Secondo i dati ufficiali del club, riportati sul sito, i nostri fuori quota sono solo 2 (Schirò e Mulattieri), mentre i 2002, un anno sotto età, sono undici.

Dodici con Seba.

In realtà dall’U18 qualche volta sono saliti altri 2002 e Willo addirittura dall’U17.

E’ chiaro che se l’Inter avesse tenuto il 2001 Salcedo e qualche 2000 (tra Adorante, Bettella, Rizzo, Pompetti, Colidio, Merola, Salvatore Esposito…) e avesse tenuto fisso nei ranghi Seba Esposito avrebbe avuto ben altra solidità e potenza, con risultati strepitosi.

Alcuni di questi giocano in altre Primavera, ma molti sono ormai professionisti a tutti gli effetti, in A o in B, quindi è giusto così, ma ovviamente bisogna tener conto del fatto che portare avanti in anticipo un blocco di giocatori così numeroso avrebbe fatto sentire i suoi effetti sulla solidità del complesso, sulla continuità di prestazioni e risultati.

In estate avevo avanzato dubbi sulla possibilità di arrivare a vincere da parte di un gruppo con tanti 2002, per quanto bravi.

Gli sbalzi di rendimento (qualche prova straordinaria e qualche altra molto incerta) sembrano confermare questa mia previsione.

In campionato la squadra aveva iniziato benissimo, poi ha perso clamorosamente a Genova (4-3 dopo essere stata in vantaggio 3-1) e nel turno successivo ha perso nettamente in casa contro la Roma.

Ora l’Inter è solo quinta, con un distacco notevole anche se rispetto a chi la precedere deve recuperare in alcuni casi una partita, in altri due.

In YL, dopo una partenza strepitosa nelle prime tre partite, l’Inter ha perso inaspettatamente a Dortmund e ora la classifica è aperta a tutte le soluzioni, con l’Inter a 9 punti, due squadre a sei e lo stesso Barcellona che, a tre punti, potrebbe rientrare in caso di vittoria nelle due partite restanti.

Se vogliamo guardare comunque oltre i risultati, resta la considerazione che la Primavera è senza dubbio la nostra giovanile più ricca di talento, fattore che da una parte ci conforta, ma dall’altra preoccupa per le prospettive future, se non verranno fatti investimenti di qualità per le annate in arrivo.

I singoli

Nb. Ho preso gli elenchi dal sito ufficiale, nel quale però non compaiono ad esempio, il francese Agoumé per la Primavera e il terzino Christian Di Marco per gli U18. Ovviamente io li ho aggiunti.

Pozzer: 6 sta confermando di essere un buon portiere. Ha fisico e discreta reattività

Stankovic: 7.5 gioca sotto età e per un portiere l’esperienza è fondamentale. Ha i numeri per sfondare nel calcio che conta

Vaghi: 6 quando è stato chiamato in causa non ha fatto male da terzo di destra

Moretti: 6+ sotto età. Ha grande fisico, non molto scattante sul breve, ha potenza e progressione nella spinta, ma deve migliorare negli scambi.

Cortinovis 6+ sotto età. Ha piede discreto per un difensore. Deve crescere come potenza atletica ed esperienza.

Kinkoue: 7 sotto età. Uno degli acquisti più costosi. Ha fatto intravedere ottime cose, ma deve completarsi. Fisico straordinario

Pirola: 8 sotto età. Ufficialmente non compare nella lista, perché aggregato alla prima squadra, come Seba. In realtà è indispensabile qui, perché quando gioca lui rendono di più anche i compagni di linea. Fortissimo di testa e nell’uno contro uno. Se migliora in agilità può avere aspirazioni importanti. Ha giocato 4 match di campionato, tutti vinti e la squadra ha subito 3 gol. Senza di lui: 2 partite, due sconfitte, 7 gol subiti In YL 2 presenze, due vittorie (Barcellona e Slavia) zero gol subiti

Ntube: 6.5 paradossalmente aveva fatto meglio lo scorso anno, da esordiente sotto età in categoria. In questa stagione da centrale nella difesa a tre si è rivelato elegante ma non insuperabile. Lo scorso anno era meglio aiutato da un centrocampo più completo e solido

Colombini: 7+ in assenza di Pirola ha giocato anche da terzo di sinistra, esperienza importante che può completarlo, aiutandolo ad affinare la fase difensiva. Bel piede mancino e ottima capacità di supportare l’azione offensiva. Se si irrobustisce ulteriormente può arrivare nel grande calcio

Burgio: 6.5 ceduto all’Atalanta, è rientrato in prestito. Grande fisico e grande progressione, della quale abusa a volte provando spesso la percussione lineare. Ha giocato anche da quinto di centro campo, ma secondo me se impara a difendere meglio (fino agli esordienti era addirittura un trequartista) può avere un percorso migliore da esterno basso.

Agoumé: 8 grande promessa, come attestano sia le sue prestazioni con la nostra maglia, sia il curriculum internazionale con le rappresentative francesi. Il giovane centrocampista franco-camerunense ha doti fisiche e tecniche importanti, In particolare mi ha colpito la sua visione di gioco e la capacità di raggiungere i compagni mettendo loro il pallone sul piede da 40 metri. Alcuni sostengono che sia pronto per la prima squadra. A me pare che debba ancora migliorare tatticamente e mettere qualche altro chilo di muscoli, ma penso che ben presto raggiungerà livelli importanti nel calcio professionistico

Attys: 6 arrivato lo scorso anno per la Berretti, ha gran fisico e qualche numero, ma pur essendo leggermente migliorato non si è ancora inserito al meglio nel nostro calcio e sceglie spesso la giocata sbagliata. Gran tiro da fuori. Aspettiamo che migliori, se può.

Boscolo: 7 di stima. gioca sotto età, è nazionale U17, poche presenze anche perché a inizio stagione ha dovuto recuperare la condizione dopo una lunga sosta per infortunio. Con i coetanei ha un dinamismo, una grinta, una capacità di contrasto e spinta fuori dal comune. Ma sa anche costruire Bisognerà vedere come queste doti verranno confermate quando nelle categorie superiori crescerà anche il tasso tecnico-agonistico degli avversari

Gianelli: 6+ fermo quasi un anno nella stagione degli allievi, ha recuperato la condizione nella scorsa stagione in Berretti, per poi passare in Primavera nel finale. Il suo contributo dinamico e di spinta è fondamentale per questa squadra. Centrocampista di quantità al quale a volte riescono buone giocate, anche in fase di conclusione.

Lindqvist: 6 gioca sotto età è nazionale svedese U18, ha una tecnica individuale sicuramente importante, ma a mio parere non è ancora pronto per i ritmi e l’intensità del nostro campionato. Spesso impiegato in U18 mi è sembrato che non eccellesse neppure lì. Per il momento è ingiudicabile, gli va data fiducia e va aspettato. Nelle ultime uscite in Primavera è sembrato in progresso.

Persyn: 7+ gioca sotto età è nazionale belga di categoria. Può giocare in qualunque ruolo della fascia destra, anche se obiettivamente come terzino nella linea a 4 è meno a suo agio. Ha grande gamba, scambia bene con i compagni e punta l’uomo per poi crossare o tagliare al centro

Vezzoni: 6 l’italo-argentino è la naturale alternativa a Persyn come quinto di destra. Giocatore roccioso, tenace, dopo un anno in Berretti si sta ambientando nel nostro calcio

Sami: 6 per lui solo spezzoni di partita. L’ex cesenate ha discrete qualità purtroppo poco supportate da un fisico non possente.

Schirò: 8 giocatore indispensabile per questa squadra. Fisico esile anche se abbastanza alto, corre moltissimo e copre la zona di centro sinistra, dalla mediana alla posizione di trequartista. Ottimo tecnicamente, dotato di personalità che gli viene dalla facilità di controllo, vede anche la porta, è efficace nel tiro da fuori e si incarica di tutti i calci piazzati. Andrà a giocare in B o addirittura in A

Squizzato: 7.5 gioca sotto età, è nazionale U17. Carriera tormentata da numerosi guai fisici, ha sempre giocato sotto età aiutato in questo dall’ottima struttura fisica. Mezzala o play basso dà del tu al pallone e ha buona visione di gioco. Alla prima stagione in Primavera sta facendo piuttosto bene. Deve ancora chiarire quali potranno essere i suoi limiti

Bonfanti: 6.5 gioca sotto età, ma ha scarso minutaggio perché frenato a inizio stagione da un infortunio. Attaccante tradizionale, potente, lineare nel gioco, rapidissimo nel calciare in modo violento e preciso. Deve migliorare nello scambio breve e nel dribbling. Farà esperienza in categoria poi la prossima stagione ci dirà dove può arrivare.

Fonseca: 7- nei campionati minori non aveva sempre risposto in modo adeguato alle notevoli aspettative e nella scorsa stagione un infortunio lo aveva tenuto fermo a lungo. Figlio d’arte, si muove bene ed è disinvolto con la palla nei piedi. In questa stagione ha dimostrato di vedere la porta ed è migliorato nel gioco con i compagni

Mulattieri: 6.5 è il secondo fuori quota, ma a mio parere non sta dando il contributo eccezionale che ci si aspetta in questi casi, anche considerando l’onerosità del suo acquisto. Attaccante veloce, agile, dotato di buon dribbling, ha alternato buone prestazioni ad altre più incolori. Deve crescere sul piano della solidità e della continuità

Oristanio: 7.5 gioca sotto età, è nazionale under 17. Giocatore di grandi prospettive (ma deve confermarle…) possiede velocità controllo di palla anche in corsa, dribbling e un tiro dal limite che non esito a definire implacabile. I due gol che ha segnato al Barcellona e con la nazionale ai mondiali sono rimasti nella mente di tutti, ma io non mi sono stupito perché conoscevo questa sua attitudine. Secondo me ha notevoli margini di crescita fisico-atletica. Se sarà così e la crescita non gli toglierà agilità, sentiremo parlare di lui

Vergani: 7 tipico centravanti d’area, ma rispetto a Bonfanti, ad esempio, dotato di tecnica nettamente superiore e di minor disposizione aggressiva. Lo scorso anno ha perso in pratica la stagione per motivi di salite e soprattutto contrattuali e anche in questa annata è stato frenato dal mal di schiena, ma, sia pure a sprazzi, ha dimostrato le notevoli potenzialità che in estate l’avevano fatto oggetto di una trattativa con Roma e Sassuolo. E’ arrivato il momento di fare lo step decisivo, ma deve volerlo fortemente lui per primo.

Su Sebastiano Esposito (8.5) che quando è possibile scende dalla prima squadra, è inutile che mi dilunghi perché ormai lo conoscono tutti. La qualità della sua carriera ormai è affidata solo alla sua volontà, allo spirito di sacrificio, alla capacità di restare umile e continuare a rubare segreti del mestiere ai compagni più esperti e al mister. Naturalmente deve mettere chili, ma questo avverrà in modo naturale, con gli anni.

All. Madonna: 7 gli manca di sicuro qualcosa per avere un vero squadrone, diciamo un giocatore fortissimo per reparto. A quel punto la sua Inter sarebbe davvero insuperabile, equilibrata potente e continua nei risultati. Mi pare, da fuori che comunque stia lavorando bene.

Under 18

Conosciamo a memoria le problematiche di questa squadra, che ha giocato sino allo scorso anno un campionato sui generis, con poche squadre di A e B quindi non molto competitivo sul piano tecnico, ma nel quale militano diversi giocatori che hanno già fatto esperienze in Lega Pro.

Dovrebbe essere l’ultima stagione ‘ibrida’ perché quest’anno l’iscrizione delle squadre di A è avvenuta su base volontaria, mentre nel prossimo anno dovrebbe avvenire obbligatoriamente.

Quando tutti i campionati avranno la stessa dignità chi milita in Under 18 non si sentirà sacrificato, anche se i migliori (nel senso di più pronti) continueranno a saltare la categoria, perché vige la scala gerarchica per cui gli interessi della squadra superiore prevalgono sempre.

Quest’anno per mister Zanchetta il problema stava nel fatto che i nostri 2001 (teorici titolari in primavera) non avevano un gruppo forte, mentre i 2002 erano eccezionali. In questo modo, come ripetiamo più volte, l’U18 è stata fortemente depauperata per l’ascesa di molti 2002 e ha dovuto a sua volta ricorrere spesso a giocatori del 2003.

Alcuni atleti, inoltre, hanno fatto su e giù con la Primavera, negli allenamenti o in competizione e Zanchetta ogni domenica doveva arrangiarsi a mettere insieme una squadra dopo aver svolto poco lavoro in comune.

Non siamo partiti bene , ma col tempo il lavoro del mister sta cominciando a dare i suoi frutti: dopo due pareggi con Roma e Milan abbiamo perso in casa con l’Atalanta, seconda forza del girone. Però già in quel caso abbiamo mostrato progressi, riuscendo ad essere competitivi.

Poi abbiamo perso di misura a Sassuolo, con la capolista, per tornare a vincere, strapazzando il toro a Interello (3-0).

Al momento la classifica non ci premia, essendo noi solo sesti, con notevole distacco da Sassuolo Atalanta e Genova, ma con il recupero di alcuni infortunati importanti e con la promozione (se verrà confermata) di alcuni tra i più forti 2003, penso che potremo ancora scalare qualche posizione.

La squadra ha giocato in casa solo 3 partite in alcuni casi concomitanti, come orario, con la Primavera o la prima squadra perciò non su tutti i giocatori sono in grado di esprimere un parere, per quanto, ripeto, puramente indicativo.

I singoli

Anane: sv il giovane portiere di Vizzolo Predabissi ha militato con buoni risultati nelle nostre fila fin da piccolo, poi è andato in prestito e quest’anno è stato richiamato, ma non mi pare che sia mai sceso in campo in partite ufficiali

Gerardi: 6 gioca un anno sotto età. Il portiere di Treviso, già nazionale U16 e U15 due delle 5 partite degli U18, subendo 5 gol. In 3 occasioni ha giocato con la sua categoria (U17), subendo 4 gol. Si tratta di un giocatore interessante, che però sembra aver vissuto un momento di stasi nella crescita

Priori: sv anche lui sotto età, anche lui nazionale U15 e U16, ha giocato una sola partita, contro Il Torino, con gli U18, senza subire gol e anzi esibendosi in almeno due parate straordinarie per esplosività e spinta. Non posso attribuirgli un voto, ovviamente, ma l’impressione è che stia scalando posizioni nelle gerarchie

Dias: 6 terzino destro e difensore centrale, di piede destro e nato in Brasile. Ha giocato 4 partite, segnando un gol, e nella quinta è stato in panchina. Possiede stile ed eleganza, ma sul piano prettamente difensivo deve crescere molto. In fase di appoggio e spinta invece il suo rendimento è già positivo

Cepele: 7.5 gioca sotto età. Difensore centrale di famiglia albanese, ma nato a Conegliano e con passaporto italiano, ha vestito la maglia della nostra nazionale U15 (7 volte), U16 (8 volte) U17 (4 volte). Fisico molto importante, grande forza, ottimo piede sinistro, eccellente colpitore di testa. Calcia le punizioni in modo straordinario. Quando gioca in categoria, spopola e fa benissimo anche sotto età. E’ sicuramente tra i 2003 più interessanti. Ha giocato con l’U18 4 delle cinque partite

Feltrin: 5.5 difensore di straordinaria struttura fisica e di notevole potenza, è arrivato da Montebelluna nei giovanissimi nazionali, ma ha incontrato molte difficoltà perché il suo coordinamento, forse in funzione dell’altezza inusuale, lasciava molto a desiderare e anche nel controllo di palla per conseguenza rivelava difficoltà. Era una scommessa e bisognava lavorarci. Sicuramente è molto progredito, ma non ancora nel modo che tutti auspicavano Se non sbaglio non ha ancora presenze in partite ufficiali

Gualtieri: sv terzino destro, ha giocato due spezzoni di partita (le prime due) contro Roma e Milan . Non sono in grado di formulare un giudizio su di lui. Arriva dall’Accademia e probabilmente dovrà lavorare per mettersi al pari dei compagni-

Moretti A.: sv gemello del più conosciuto Lorenzo, difensore centrale di piede destro, dopo due buone stagioni in prestito al Novara è tornato alla base per completare la rosa della U18, ma sino ad ora ha disputato solo due spezzoni di partita e non sono in grado di pronunciarmi sugli eventuali progressi dimostrati

Sottini: 7 difensore centrale dalla notevole struttura fisica, gioca in prevalenza a sinistra e in origine era un centrocampista. Ha giocato tutte le partite dell’U18 e ha al suo attivo una presenza in campionato nell’U19 e una in YL. E’ giocatore di grande sostanza, molto potente e importante per l’U18 e probabilmente ha margini di progresso nel ruolo che ricopre relativamente da poco tempo

Tinazzi: sv arrivato dalla Liventina nell’estate del 2016, il giocatore non ha mai sfondato completamente nelle nostre squadre, dove ha alternato presenze e panchine. In questa stagione per lui solo panchine nelle partite di campionato. Terzino sinistro di struttura fisica non particolarmente importante, possiede buona velocità di base e tempi di inserimento apprezzabili. Più carente risulta la fase difensiva, nonostante i miglioramenti

Tosi: sv terzino sinistro, acquistato in estate dalla Pergolettese, dove aveva esordito in serie D, mi pare non abbia ancora presenze nella nostra U18 e in ogni caso non sono in grado di esprimere su di lui nessun tipo di valutazione

Verzeni: 6.5 (di stima) arrivato nelle nostre giovanili già nella pre agonistica, Nicolò era considerato una buonissima promessa (ed era… un mio pupillo) per la sua buona tecnica unita a una notevole velocità di base. Ha giocato un po’ in tutti i ruoli da esterno; a destra e a sinistra, alto o basso. Ultimamente è stato impostato con continuità da terzino, preferibilmente a destra. Dai giovanissimi nazionali non è più stato titolare inamovibile perché il suo sviluppo fisico-atletico è avvenuto con tempi più lenti di altri compagni. In questa stagione il ragazzo di Clusone ha finalmente avviato a completamento lo sviluppo, ma è stato fermato da un infortunio, per cui ha al suo attivo solo un tempo contro il Sassuolo (contro il Toro è rimasto in panchina, ma già la scorsa stagione l’aveva disputata con profitto in questa categoria)

Dimarco Chr.: 7 fratello del già affermato Federico, Christian ne ricalca un po’ le caratteristiche: stesso piede mancino, stesso ruolo (terzino sinistro), leggermente più alto e più potente, ma anche meno tecnico. E’ all’Inter dai giovanissimi e ha al suo attivo 31 presenze nelle rappresentative nazionali (attualmente fa parte dell’U18). Christian è titolare fisso nella difesa a 4 della squadra di Zanchetta nella quale ha anche segnato un gol e ha all’attivo un assist

Casadei: 7.5 nell’U18 gioca sotto età, nell’U17 spesso fa la differenza. Ottimo passo, buon controllo di palla, ha tempi giusti negli inserimenti e buona capacità di contrasto. Credo abbia margini di miglioramento importanti, considerando anche che ha ancora 16 anni e un fisico in evoluzione per quanto ben strutturato. Nazionale U16 e ora U17 (quella ‘nuova, costituita dai 2003 non quella dei 2002 che ha disputato di recente i mondiali), ha al suo attivo 7 presenze e 4 gol nel campionato U17 e 2 presenze nella nostra U18

Cester: 6.5 centrocampista di destra o tornante, è un giocatore di sicure qualità tecniche che in passato è spesso risultato determinante nelle prestazioni delle squadre minori, avendo vestito anche più volte la maglia delle nazionali U16 e U17. In questa stagione ha fatto registrare una mezza battuta d’arresto, forse perché raggiunto e superato da molti competitors sul piano atletico. Al suo attivo 4 presenze e una panca nell’a nostra U18, ma con un minutaggio abbastanza ridotto. Sa giocare a calcio e il problema è solo se riuscirà a rilanciarsi sotto il profilo atletico

Mirarchi: 7 arrivato all’Inter dal Novara, nell’estate del 2017 superata la concorrenza del Sassuolo e di altre squadre di A, il giocatore è stato impiegato solitamente sulla fascia sinistra e con funzioni prevalentemente offensive, per poi spostarsi a mezz’ala a tutto campo. Nel ruolo attuale è diventato un perno quasi indispensabile della squadra di Zanchetta, perché, nonostante la statura modesta, esprime ritmo, continuità aggressività e scatto, oltre all’ottimo controllo di palla che ha sempre esibito. Cinque presenze su 5 e un ottimo minutaggio confermano questo suo ruolo importante

Pezzotta: sv ritornato all’Inter dal Brescia per fine prestito, credo non abbia disputato nessuna partita ufficiale e in ogni caso io non l’ho mai visto in campo. Impossibile quindi qualunque tipo di valutazione

Sangalli: 6.5 il ‘mio’ Sanga è tra i giocatori per i quali ho più tifato, sin da piccolo, quando era il capitano e regista dei pulcini e degli esordienti e mostrava in questi compiti il suo talento unito al suo ‘interismo’ profondo che ne faceva, in campo, un guerriero e un trascinatore. Dai giovanissimi ha cominciato a incontrare qualche difficoltà perché la sua evoluzione fisica ed atletica andava a rilento rispetto a compagni e avversari. Tuttavia l’Inter ha sempre creduto in lui e lo ha aspettato. Oggi è cresciuto in altezza ma deve ancora completare la struttra muscolare e questo fattore un po’ lo limita anche in considerazione del fatto che tutto il centrocampo di Zanchetta non eccelle sotto questo profilo. E’ soprattutto un play basso, organizzatore di gioco, dotato di buona visione e anche di tiro da fuori. Ha al suo attivo 3 presenze e due panchine

Wieser: 6+ il talentino di Vipiteno, sottratto nell’estate del 2017 a molte altre squadre che lo cercavano, stenta ad affermare le sue indubbie qualità tecniche per lo stesso motivo di Sangalli, la maturazione atletica ancora non completata in un centro campo che lascia a desiderare sotto questo profilo e a volte deve scegliere uomini più pronti rispetto ai più talentuosi, credo di non averlo ancora visto in campo in questa stagione, forse anche a causa di un infortunio. Ad ogni modo per me si tratta di un tipico trequartista, con tecnica e visione di gioco per cui in futuro se migliorerà la fase difensiva e di contrasto potrà anche trasformarsi in play basso. Per ora va aspettato

Simic: 6 quattro presenze, ma con un minutaggio molto ridotto, per il centrocampista di Thiene, nazionale di categoria con la rappresentativa serba. Piede destro, molto dinamico e aggressivo, il ragazzo ha caratteristiche offensive e viene impiegato come trequartista o in fascia mancina. A me sembra un giocatore solido, tenace, che può migliorare sotto l’aspetto tecnico e delle scelte di gioco

Akhalaia: 6 (valore che… può crescere) attaccante centrale, di piede destro, dotato di un fisico importante che deve essere ulteriormente potenziato sul piano muscolare. Arrivato in estate dalla Moldavia, possiede anche passaporto rumeno. E’ una scommessa (a rischio zero, per altro, in quanto arrivato ‘gratis’) , perché chiaramente deve costruire la sua adattabilità tecnica tattica e agonistica rispetto a quanto richiesto dai nostri campionati. Tuttavia ha delle doti (velocità soprattutto) che col tempo potrebbero permettergli grandi progressi. Ha disputato da titolare tutte le partite, segnando un gol

Cancello: 6.5 due presenze (le ultime) e un gol per il centravanti napoletano di… Reggio Emilia. Non conosco il motivo per cui non è stato convocato nelle prime due partite ha fatto panchina nella terza prima di entrare stabilmente in squadra, ma questo gruppo credo abbia assoluto bisogno delle sue qualità di bomber potente, aggressivo tenace, magari un po’ troppo lineare ma capace di dare peso a un reparto che ne ha enorme necessità. A suo tempo nazionale U16, già nella scorsa stagione ha alternato le presenze in U18 con quelle della sua categoria

Sakho: 6+ quattro presenze e un gol per l’attaccante di Conakry, arrivato da Reggio Emilia. Nelle squadre minori spopolava a suon di gol per la sua muscolatura precoce (l’altezza invece è solo normale), il suo estro e il fiuto del gol. Crescendo, quando compagni e avversari lo hanno eguagliato per fisicità ha incontrato maggiori difficoltà Punta centrale, di piede destro, viene spesso impiegato anche a sinistra, da dove può rientrare a calciare sul piede preferito. Non sempre esprime la giocata più razionale, ma ultimamente mi sembra sia migliorato nell’altruismo e nella capacità di giocare con la squadra

Sattin: sv è all’Inter dalla scorsa stagione, ma in pratica non lo si è mai visto con la nostra maglia (ad eccezione di qualche minuto nella fase finale dell’ultimo campionato) per una serie di infortuni. Quest’anno è rientrato solo nell’ultima partita, contro il Toro, quando ha disputato una decina di minuti. E’ in prestito dal Padova e spero che abbia modo di esprimere le sue teoriche potenzialità (ricordo che al suo arrivo era nazionale di categoria) che nelle scarne apparizioni mi sono sembrate interessanti. Sicuramente ha fisico, potenza aggressività. Per il reso spero abbia presto occasione di mettersi in luce

All. Zanchetta: 8 E’ un grande. Basta questo.

Hanno giocato alcune partite con l’U18 tra gli altri anche Lindqvist, Boscolo, Willo, Magazzù.

Luciano Da Vite

Foto: Lucien Agoumé, centrocampista della Primavera di Mister Armando Madonna. Il ragazzo è una grande promessa, come attestano sia le sue prestazioni con la nostra maglia, sia il curriculum internazionale con le rappresentative francesi.

15 pensieri riguardo “Giovanili Inter: facciamo il punto (prima parte)

  1. Grazie dell’entusiasmante post Luciano!
    Credo ci sia un errore nella battitura riguardo la valutazione di Gianelli però! Sbaglio?

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  2. Luciano, ho una domanda curiosità: tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta, nelle giovanili nerazurre militò anche Marco Pecoraro Scanio, fratello di Alfonso, che poi negli anni è diventato più famoso per la sua carriera politica. Non è un post politico, non voglio affatto parlare di questo, sono solo curioso di sapere se Luciano abbia un ricordo di lui nelle giovanili nerazzurre. Su Wikipedia (per quanto possa essere attendibile la fonte) è accredito tra i ragazzi che vinsero il campionato primavera nel 1980.

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  3. Mi spiace Emiliano, non me lo ricordo.
    massimo: si effettivmente un mezzo voto in più andava dato a Gianelli, che nell’attuale centrocampo svolge un ruolo importante di equilibrio

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    1. Figurati, non importa. :) Facevo una chiacchierata con un amico sul fratello (l’ex leader politico dei Verdi) e mi è venuta questa curiosità. Ma niente di importante.

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    1. Ha parlato la moglie è una bufala. I giornalai non potendo scrivere crisi Inter e allontanare l’opinione pubblica sui problemi italiani (Venezia-Taranto) hanno inventato ciò .CHE VERGOGNA POVERO PAESE.

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