Parmigiana indigesta: Inter – Parma 2-2

In realtà, sebbene fosse composta da ingredienti ottimi e saporiti (Karamoh, Gervinho, Kulusevski e anche tale Scozzarella) che avrebbero potuto provocare problemi digestivi in ogni caso, la parmigiana non è stata la causa di fondo del malessere gastro-intestinale che ha colpito l’Inter.

La vera causa va ricercata infatti nell’eccessiva abbuffata che a quel punto (terza ‘portata’ in sei giorni sempre con gli stessi commensali) avrebbe causato problemi anche se l’ultimo piatto fosse stata… una mela cotta.

Come tutte le partite anche questa ha fornito insegnamenti o almeno indicazioni importanti.

Si può discutere a lungo e su tante situazioni o decisioni, ma la valutazione fondamentale l’ha fatta nel dopo partita, il nostro mister, che secondo me si sta rivelando sempre più l’uomo giusto al posto giusto, anche nella gestione… verbale

Conte ha parlato apertamente di situazioni da migliorare, in campo e fuori: questo senza contrapporsi alla società, ma rivendicando una condivisione di meriti e responsabilità e invitando in pratica tutte le componenti a uno sforzo unitario per arricchire il lavoro importante intrapreso.

Il mister ha detto di essere preoccupato per la situazione e di non esserlo solo oggi, dopo il mezzo passo falso interno .

Lo era anche dopo le vittoriose partite col Sassuolo e col Borussia.

Lo avevamo detto anche noi e da tempo: in una rosa che ha solo 14-15 giocatori all’altezza, quando gli impegni si fanno sempre più pesanti e ravvicinati, gli infortuni si susseguono inevitabilmente e devi schierare sempre lo stesso nucleo di giocatori base, è inevitabile il calo di concentrazione e di lucidità.

Brozo ad esempio ha commesso due errori clamorosi, ma non si può incolparlo di nulla perché ha sempre corso come un matto, ha tenuto in piedi la baracca in tutte queste partite, esibendo qualità e quantità insieme.

Avesse potuto rifiatare in qualche occasione, probabilmente sarebbe stato più concentrato nel passaggio che ha innescato invece Karamoh o nel mancato intervento che è stato all’origine del secondo gol.

La verità è che se forzi la preparazione (mi dicono che gli allenamenti sono pesantissimi rispetto al passato) e giochi con gli stessi uomini ogni tre giorni, gli infortuni muscolari sono in agguato e anche la possibilità di infortuni traumatici cresce inevitabilmente.

Se non sbaglio nelle ultime tre partite (in sei giorni) la formazione iniziale ha visto schierati gli stessi uomini a centro campo e in attacco. Le variazioni hanno riguardato un difensore (de Vrji, Godin, Bastoni) e un esterno (Biraghi Asa) guarda caso in ruoli dove il teorico titolare ha dei problemi di natura fisica.

Infatti in conferenza Conte ha chiarito che de Vrji ha problemi al ginocchio, come Asa, oltre ai malanni di Vecino.

E sappiamo che anche Godin dopo il recente infortunio non è nella migliore condizione e necessita di un lavoro progressivo per il pieno e speriamo efficace reinserimento.

In pratica abbiamo affrontato questo tour de force (che non era il primo e non sarà l’ultimo) senza due dei cinque centrocampisti, senza un attaccante presunto titolare e senza un difensore/esterno che quando sta bene gioca sempre.

In più avevamo Asa, Godin e de Vrji non in perfette condizioni e quindi non utilizzabili con continuità.

Analizzato da questo punto di vista l’insieme dei risultati ottenuti ad oggi costituisce certamente un bicchiere mezzo pieno più che un bicchiere mezzo vuoto.

Ma Conte non è un tifoso, è un addetto ai lavori conosce la complessità delle situazioni, sa che sono stati commessi degli errori, evita di chiamarsi fuori prendendosi le sue responsabilità e chiamando tutti (anche se stesso) a migliorare.

Per quanto risulta fino ad oggi il mercato estivo ha presentato successi e insuccessi.

Ha evidenziato limiti, sicuramente, ma limiti che forse era quasi impossibile evitare, nelle condizioni date.

Ricordo sempre che dovevamo rispettare gravosi paletti imposto dal FFP e che dovevamo sostituire i tre big delle precedenti annate, anche per fare un gioco diverso e non solo per problemi disciplinari.

La spesa maggiore andava fatta sulla prima punta, perché poi, come diceva in un post recente Emiliano ‘gli attaccanti sono decisivi’.

E’ stato preso Lukaku che al momento non ha convinto tutti, ma ha segnato sei gol in nove partite e ha dato carica, grinta, generosità e peso a tutta la squadra. Secondo me il belga ha anche una notevole intelligenza calcistica, ma le sue giocate poi non sempre sono adeguate alle intenzioni, dal punto di vista dell’esecuzione.

Gli attaccanti di valore assoluto costano molto di più dei soldi spesi per lui (Griezmann, per esempio secondo transfermarkt ‘vale’ dai 130 ai 150 milioni) e le promesse, spesso anche costose (ricordate Barbosa?) sono un rischio che non si poteva correre.

Considero positiva l’operazione Lukaku e straordinariamente positive le operazioni Barella e Sensi (molti super tifosi avevano mugugnato per quanto erano costati questi giocatori).

Negativo al momento va considerato l’acquisto di Lazaro, di fatto ancora fuori rosa.

L’austriaco probabilmente sarebbe andato bene per il modulo di Spalletti, con Conte non può giocare quinto di destra e neppure trequartista (ruolo non previsto).

Vedremo se il mister riuscirà a ricondizionarlo, in qualche modo (tra l’altro un problema simile, parlo in prospettiva futura in questo caso, sembra averlo Politano).

L’Inter aveva inoltre assolutamente bisogno di due esterni: ecco, la scelta Lazaro + Biraghi forse non è stata ottimale, anche in rapporto alla situazione complessiva.

Ma ci sta di non azzeccare tutto.

C’è poi la questione Godin, che rischia di diventare, solo un po’ meglio, un nuovo Nemanja Vidic.

Ma, diciamo la verità, quando è stato preso a zero tutti eravamo entusiasti, per la carica di esperienza e di personalità e grinta che poteva dare e che forse potrà ancora dare.

Al momento purtroppo mi sembra che perda il confronto con il Miranda, pur in fase calante, visto nella scorsa stagione.

Gli ‘errori’ di mercato, per quanto comprensibili, uniti agli inevitabili infortuni hanno complicato moltissimo il lavoro del mister.

Conte in un’iniziale conferenza stampa aveva chiarito che il 352 era il modulo base, ma non era da considerarsi un feticcio.

In realtà mi pare che raramente (forse mai, non ricordo) anche in corso d’opera abbia rinunciato alla difesa a tre.

Ma bisogna vedere quanto ciò sia frutto di una sua decisione irremovibile e quanto ancora dipenda dalla disponibilità di giocatori.

Sabato ad esempio nel finale si poteva forse passare a un 442 (o meglio ancora a un 424 disperato) per cercare di vincere.

Ma l’assenza di D’Ambro ha fatto venire a mancare l’unico terzino destro.

A fianco di D’Ambro avremmo potuto vedere in campo nel finale de Vrji, Skriniar, Biraghi (o Asa); davanti a loro Lazaro e Candreva esterni, con Brozo e Barella centrali. Oltre a due punte.

Non so se l’avrebbe fatto, certo non ha potuto farlo.

Quando diciamo che ristrettezze della rosa, qualche incompletezza, i numerosi infortuni e acciacchi hanno condizionato in modo decisivo il risultato di sabato (e prescindo in questa analisi dal fatto che il risultato si poteva conseguire ugualmente se ci avessero dato i sacrosanti rigori che ci spettavano, e avessero annullato come giusto il gol di Karamoh), ma la valutazione sulla situazione di emergenza non sarebbe cambiata, mi riferisco a questo:

Contro una squadra che ormai si difendeva in undici, chiudendo tutti gli spazi, noi eravamo costretti a cercare di far gioco oltre che con un Brozo usurato e un Barella sfinito per quanto prodigioso in fatto di vitalità, con giocatori quali Gagliardini, Biraghi e lo stesso ottimo Candreva.

Giocatori più che buoni se si gioca a tutto campo e il resto della squadra è organizzato ed efficiente, ma palesemente inadatti ad affrontare in spazi stretti difese chiuse.

Non ci sono controprove, ma io mi chiedo come sarebbe andata con Sensi al posto di Gagliardini e con un Asa in salute al posto di Biro. Oltre che, beninteso, con un Brozo più fresco e lucido.

Non è un processo ai due sostituti, ma la constatazione che i due assenti hanno caratteristiche diverse e sembrano insostituibili quando si deve assaltare in spazi stretti una difesa chiusa. Per non parlare dell’apporto qualitativo che avrebbe potuto dare Lazaro schierato davanti a un’ipotetica difesa a quattro.

Ritorniamo quindi alla questione della rosa, del mercato.

Le direttrici per una crescita ulteriore sembrano chiare: inserire uomini di qualità che arricchiscano anche numericamente e come varianti realistiche la rosa stessa. E, potendo, qualcosa andrà fatto già da gennaio, in questa direzione.

Non si può però evitare di analizzare una situazione davvero strana e particolare (o più probabilmente assolutamente normale, trattandosi del calcio italiano):

Parliamo prima delle decisioni arbitrali: le moviole hanno documentato in modo assolutamente certo che esistevano almeno due calci di rigore per l’Inter e che un gol del Parma era irregolare.

Però sui media si legge solo della controversa questione dello stop di 5 minuti per il gol dell’Inter sulla cui legittimità, nonostante le immagini inequivocabili, qualcuno avanza dubbi.

Sempre sui media, nessun cenno alle decisioni arbitrali scandalose in Lecce Juve.

Casualmente favorevoli ai bianconeri.

Che gli arbitri arbitrassero orientati si sapeva, che i media fossero asserviti al potere (nel caso il potere calcistico) si sapeva.

Ma che si arrivasse alla spudoratezza di processare l’Inter esaltando la juve che:

– Ha una squadra forte, consolidata e completa da anni,

– Ha avuto un giorno di riposo in più e una partita di CL più abbordabile,

– È in un girone di CL meno logorante,

– Ha infortuni determinanti meno numerosi,

– Ha comunque solo pareggiato a Lecce,

– Ha un solo punto più di noi…

… è un comportamento che davvero andrebbe analizzato da illustri professori di malattie mentali (oppure da severi inquirenti mossi nelle indagini da ‘notizie di reato’).

Ma il peggio deve ancora venire.

E’ già iniziato il processo a Conte, il tentativo di delegittimare anche lui (ricordate il Trap? Lavorare all’Inter è come essere in una centrifuga).

Secondo questi critici avveduti, Conte avrebbe delle precise responsabilità, perché la rosa non è ristretta: 5 attaccanti per due ruoli, sei centrocampisti per tre ruoli, sei centrali per tre ruoli e 4 esterni per due ruoli.

21 giocatori di movimento.

Non si considera che da questo calcolo teorico vadano tolti i 4 infortunati cronici (Sanchez, D’Ambro, Sensi, Vecino), i giocatori che pur essendo…abili non possono giocare ogni tre giorni (Godin, de Vrji, Asa), i giocatori di fatto fuori rosa perché ritenuti inadeguati (Borja, Rano, Lazaro).

Di fatto i 21 si riducono a 15-16, tra i quali i più forti sono costretti a non saltare un minuto.

Ma non è tutto: invece di protestare (cosa che non ha fatto) per i limiti della rosa Conte, che conosce la situazione da agosto (?) avrebbe dovuto trovare le soluzioni.

Io qualche idea l’avrei: massicce iniezioni di farmaci che ringiovaniscono, per Borja; invenzione di Ntube come trequartista; del Rano come seconda punta e sperimentazione di Esposito come terzino sinistro. Infine, una volta recuperato, proverei Sensi in porta.

Ma lui, il cocciuto, niente: continua a far giocare Handa, Godin o Bastoni, Skriniar, de Vrji (quando può) Asa o Biro, Gagliardini, Brozo, Barella, Lukaku, Lautaro (con qualche minuto per Espo).

Questo senza inventare nulla, mentre in panchina languiscono Samuel, Lucio, Matthaeus, Luis Suarez, Ronaldo e Ibra giovani e in attesa di essere inventati.

Conte è solo fortunato, perché con arbitraggi normali, anche solo nell’ultima giornata, sarebbe primo con un paio di punti sulla juve, invece di averne 7 o 8 (sempre di vantaggio) se avesse… inventato qualcosa come doveva.

Questa è la riprova che discutere si può, su tutto, purché siano situazioni reali…

In proposito voglio ribadire una mia modestissima opinione:

Ho sostenuto più volte che per me nessun modulo ti fa vincere le partite, altrimenti assisteremmo a un unico spartito in ogni gara.

Puoi vincere in tutti i modi se hai giocatori adatti al modulo.

Personalmente e in astratto ho una leggera preferenza per il 433 o in subordine per il 4231.

Però bene o male la rosa attuale è stata costruita per il 352 e a me va bene, visto che con quel modulo Conte ha pur vinto qualcosa.

Ma per vincere occorre qualità in ogni ruolo e alternative numerose e importanti.

Ci sarebbe un altro discorso, ma c’entra poco con l’Inter attuale.

Il risultato di ieri (insieme a tanti altri simili) conferma che il modo di giocare più conveniente è la difesa fittissima e il contropiede veloce (per carità, chiamiamola ripartenza o verticalizzazione).

Con questo modo di giocare una squadra inferiore vince o non perde molte partite che affrontate a viso aperto, perderebbe di brutto.

Il discorso non riguarda l’Inter perché noi non dobbiamo sentirci inferiori (ehm… quasi mai) e perché di conseguenza sono gli avversari ad adottare questo comportamento.

Noi, a questo punto dobbiamo essere talmente superiori da vincere anche dovendo attaccare in massa (sapendo nel contempo proteggerci preventivamente).

E lo stiamo facendo, nonostante lacune in alcuni ruoli, quando abbiamo in campo gli uomini migliori in condizioni ottimali.

La classifica lo dimostra e adesso si devono assolutamente spazzar via i fantasmi del passato, quando una rosa poco qualitativa in assoluto almeno e inadeguata nelle alternative, dopo un girone d’andata importante ci ha fatto perdere punti preziosi proprio negli scontri ‘facili casalinghi’.

Che le cose contro il Parma siano andate come ho detto (senza Sensi e Sanchez difficoltà a perforare le difese chiuse, con qualche riserva in campo e qualche titolare appannato, difficoltà a stoppare o almeno non favorire le ripartenze avversarie in campo aperto) lo dimostrano i pochi dati statistici che citerò:

Possesso palla 64 a 36 (abbiamo avuto la palla per quasi i 2/3 della partita).

Corner 11 a 4.

Passaggi riusciti 442 (percentuale dell’86%) contro i 210 loro (percentuale del 71%).

Passaggi chiave (non so cosa siano) 6 a 1.

– Parma con 31 attacchi, noi con 83.

Però anche: noi 7 soli tiri nello specchio, loro 5. Cioè alla netta supremazia territoriale non ha fatto seguito una decisa maggior superiorità nelle conclusioni.

Da notare anche che mentre la ripartizione dei nostri attacchi è stata equilibrata, a conferma del fatto che si cercava di sfondare in ogni settore, dei loro 31 attacchi solo 5 sono centrali.

Questo dato relativo agli avversari si ripete ad ogni partita e potrebbe essere legato al modulo (oltre che… alla qualità degli esterni).

E’ chiaro che se su ogni fascia agisce stabilmente un solo giocatore, e in centro area ce ne sono tre, teoricamente le zone laterali sono più vulnerabili, soprattutto se gli avversari sono velocissimi in progressione e dribbling come nel caso dei due parmensi.

Chiaramente sono previste compensazioni: la mezz’ala che si allarga o il centrale che scivola, come si dice elegantemente oggi. Ma se sei stanco, non sei lucido o non hai la qualità per leggere rapidamente la situazione e prevederne gli sviluppi, puoi arrivare in ritardo.

La velocità dei loro esterni sembrerebbe esser stata meno determinante, nella partita col Parma, perché loro hanno tirato da dentro l’area solo 2 volte (i due gol) e sempre su errori clamorosi purtroppo di un nostro giocatore.

Ma in realtà errori di appoggio (o il saltare a vuoto) in una partita se ne fanno parecchi e non sempre per fortuna generano gol.

Nel nostro caso l’errore è stato il detonatore, ma la dinamite era costituita dalla velocità e bravura dei due loro esterni, favorita dalla disposizione in campo rischiosa dei nostri uomini deputati a difendere (in senso lato, non solo dei difensori veri e propri).

In realtà, se esaminassimo la cronaca in modo più dettagliato, vedremmo una conferma di quanto molti hanno visto e il mister ha riconosciuto: il nostro primo tempo è stato uno dei più brutti dall’inizio di stagione e in quel frangente abbiamo creato poco e subito abbastanza le loro ripartenze. Ho annotato oltre ai due gol:

  • Al 9’ un colpo di testa fuori di Karamoh,
  • All’11 un tiro al volo da fuori di Dermaku,
  • Al 16’ un piato destro da fuori di Kukuseski finito a lato,
  • Al 27’ una percussione di Gervinho che salta Godin e calcia alto.

Nel secondo tempo la nostra pressione si è fatta più importante e siamo riusciti a chiudere le loro direttrici di ripartenza, tanto che ricordo solo un’iniziativa di Karamoh per Gervinho che si fa parare la debole conclusione.

I motivi di questo cambiamento naturalmente sono numerosi: il Parma si preoccupava principalmente di difendere il vantaggio prima, la parità poi.

I nostri stavano dando fondo a tutte le riserve di energia e di lucidità rimaste, alcuni cambi che non si potevano far prima per vari motivi hanno messo più qualità (de Vrji), più sprint (Poli), più freschezza e sfrontatezza giovanile (Espo, due volte pericolosamente alla conclusione in pochi minuti).

Ma il mezzo black out del primo tempo, come quello nel finale col Sassuolo a fronte della tenuta fisica e mentale per tutta la partita contro il Borussia qualcosa ancora dimostra: la squadra fa bene se possibilmente ha in campo tutti gli uomini migliori e comunque quando riesce a non abbassare ritmo concentrazione e intensità. Il che solo in circostanze eccezionali può verificarsi per tutto il match soprattutto in periodi con tanti incontri molto ravvicinati.

A me, da semplice tifoso, sembra che questo sia il principale problema su cui allenatore e società insieme devono lavorare con urgenza…

Sintetiche pagelle

Handanovic: 6 non ha colpe sui gol, non è chiamato a interventi straordinari.

Skriniar: 6.5 di sicuro il migliore tra i difensori, anche se la rapidità di Gervinho qualche ambascia gliele provoca.

Godin: 5- non riesce ad anticipare i velocisti parmensi e li soffre terribilmente.

Bastoni: 5 in difficoltà con il fulmine Karamoh.

Candreva: 7- finché può fare l’esterno a 5 si comporta benissimo, come spesso in questa stagione e segna anche un gol con un po’ di fortuna. Quando deve schiacciarsi a fare l’attaccante perde lucidità.

Gagliardini: 5.5 siamo alla solite, discreto finché c’è da remare in mezzo, diventa inutile quando deve emergere la qualità.

Brozovic: 5.5 di… riconoscenza. Due grossolani errori pesano sulle reti subite. Per il resto corre come al solito, senza la consueta generosità.

Barella:7 probabilmente il migliore, per come lotta (nonostante l’assurda ammonizione iniziale, chiaramente intimidatoria). Dinamismo straordinario e anche qualche buona giocata, pur senza essere…Sensi.

Biraghi: 5 in fase propulsiva non si accende mai, anzi. In fase di contenimento non aiuta abbastanza l’uomo che marca Karamoh.

Lukaku: 6-7 parte male, forse anche per il mancato supporto della squadra. Cresce molto nel secondo tempo, segnando anche un gol importante (il suo sesto). Si rende utile in fase difensiva, sulle palle piazzate e alte..

Lautaro: 6- parte bene, ma si spegne abbastanza presto. Sotto porta sbaglia qualcosa di troppo.

de Vrji: 6 mette ordine e razionalità. Prova a far correre la palla ma ormai gli spazi sono intasati e le energie dei compagni cominciano a venir meno

Esposito: 6+ in pochi minuti e in una situazione difficile si procura due palle gol. La prima è una sua prodezza che finisce a lato di poco, sulla seconda a due passi dalla porta poteva colpire meglio di testa.

Politano: sv. pochi minuti, poche opportunità di mettersi in evidenza, e quelle poche non sfruttate (da tifoso ‘informato’ di Seba avrei fatto tirare al ragazzino la punizione, da posizione importante).

All. Conte : 6 c’è ancora tanto lavoro da fare, ma è il primo a saperlo. Nella ripresa guida la riscossa (parziale) con furore.

Luciano Da Vite

Foto: mani nei capelli per Lautaro Martinez. L’Inter non riesce a andare oltre il pareggio contro il Parma, la gara finisce 2-2 (fonte, Marco Alpozzi / LaPresse).

28 pensieri riguardo “Parmigiana indigesta: Inter – Parma 2-2

  1. A proposito di Salvatore Esposito, autore del gol del Chievo su punizione e che gioca titolare da play con discreti risultati, volevo chiedervi: siete sicuri che in senso assoluto sia meno forte di Tonali? Quest’ultimo sicuramente é più pronto agonisticamente ma come qualità e visione di gioco il fratellone di Seba non mi sembra inferiore. Sarebbe bene seguirlo attentamente, che ne pensate?

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  2. Analisi che condivido (a parte il fatto che sia accettabile avere in rosa giocatori che Conte non pare voler utilizzare; da qualche parte un errore c’è).

    Ho trovato interessante il tema lanciato dal mister sugli errori da non ripetere : chissà se si riferisce a giocatori non arrivati (es:Vidal) o a giocatori ceduti a gratis (es: naingollan, icardi).

    Poi, io non riesco ancora ad abituarmi alle prestazioni di zaniolo. Vabbeh!

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    1. Carlo, sei masochista… come ti capisco! Io cambio canale appena comincia la sintesi della Roma. È un rospo di una tonnellata e mezza che non scende giù…

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  3. Su Tonali non mi pronuncio. L’ho visto solo in tv in 4-5 occasioni e non mi ha entusiasmato. Posso essere stato sfortunato e sono propenso a crederlo, vista la fama di cui gode tra gli addetti ai lavori.
    Salva Esposito invece lo conosco bene e secondo me è potenzialmente fortissimo Salva ha tutto: gli mancva solo un po’ di rapidità sul breve, ma penso che con gli allenamenti da pro sia smagrito e possa aver migliorato

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  4. I giocztori che non sembrano trovar spazio con Conte mi sembrano tre: Borja che non si è riusciti a vendere in estate, il Rano che viene ritenuto improtante per lo spogliatoio e come sesto può andare. Il problema è Lazaro: forse si pensava di poterlo ri-condizionare come quinto e invece per il momento non lo può proprio fare.

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  5. A mio personale giudizio, per essere considerato “un top player”, un allenatore deve trovare la soluzione quando le cose non vanno . Far giocare bene la squadra (nel senso di efficacia generale) quando hai tutti i titolari al posto giusto, e’ da bravo allenatore. Ma “il top” deve trovare la soluzione (di schema, di giocatore, di carica) quando indubbiamente ci sono problemi. Ecco, per ora, a me sembra che Conte non stia facendo la differenza in questo. E’ palese che Brozo sia gia’ sulle gambe, come si usa dire. Per me Parma e Brescia le doveva saltare. Certo con anche Sensi fuori, la soluzione non e’ banale, pero’, mi ripeto, e’ qui che vorrei vedere la differenza tra chi e’ considerato top e chi no …
    Che poi non riesco a capire bene come mai ad Ottobre siamo gia’ “stanchi” : non dovevamo avere una squadra di rambo, con la cura Conte ?
    Francamente sono perplesso e le ultime partite non mi rincuorano .

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    1. Scusami ,ma la bravura di un allenatore non è legata alla capacità di compiere miracoli veri e propri….i giocatori non sono dei robot. Come hanno ben spiegato i dirigenti oggi pomeriggio ,si è consapevoli che la rosa non è ancora ottimale e che non si può fare tutto in una stagione sola. Contro il Parma non ho notato stanchezza fisica,tanto è vero che nel secondo tempo abbiamo concesso pochissimo agli emiliani,semmai può esserci stanchezza mentale per dover giocare ogni tre giorni ,senza poter far rifiatare alcuni giocatori chiave.

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  6. Non sono d’accordo, Becca, mi spiace. Per me un allenatore top deve ottenere il masismo dai giocatori che ha. Non si può chiedere a nessuno di fare i miracoli e inventarsi i giocatori che non esistono

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  7. Palesemente Brozo è fuori condizione ma non possiamo fare a meno di lui in questo momento con Sensi fuori. Conte poi non mette mai in campo Borja e la cosa si complica e per fortuna abbiamo un Barella super. La partita di Brescia ci darà molte indicazioni sulla nostra tenuta psico fisica. Certo che in estate potevano pensare di prendere qualcuno, anche Salvatore Esposito per noi oggi sarebbe stata una manna.

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  8. Certo questi giornalisti che danno addosso a Conte per aver fatto una dichiarazione ovvia in conferenza stampa sono proprio ridicoli.

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  9. Fermi, almeno per noi, U19, U18 e U17, la domenica offriva solo le partite da U16 a 13.

    Vista la coincidenza degli orari, mi è toccato scegliere e, nonostante un interessantissimo Inter Atalanta U14 (scontro diretto tra le prime due) ho scelto l’U15 (anche perché avevo letto male ed ero convinto che Inter Atalanta si giocasse all’Enotria subito dopo l’U15)

    I risultati sono stati complessivamente positivi: 3 vittorie e un pareggio, ma a sorpresa (o no?) la delusione è venuta proprio dagli U15. Che hanno faticato a pareggiare in casa contro un Chievo da mezza classifica.

    Anche qui c’è un dato che fa riflettere. Quando incontriamo i clivensi con i piccoli, non c’è mai partita. Appena tutti crescono, le cose si complicano.

    Al contrario le notizie migliori sono venute …dai campionati in cui non abbiamo giocato: negli U17 ad esempio il Milan ha pareggiato in casa col Cesena ed è sempre più indietro.

    Ma veniamo alle poche informazioni disponibili sulle partite giocate.

    U16 Inter Chievo 3-0 (Semenza, Menegatti, Sarr)

    A scanso di equivoci preciso subito che non si è trattato di un’impresa.
    In questo caso infatti il Chievo è ultimo, con 3 punti in otto partite: ha fatto solo 7 gol (contro i nostri 19 e i 22 del Cittadella), ma ha anche subito solo 7 gol, compresi i nostri 3, mentre noi ne abbiamo subiti 11.

    Chi ha visto il match mi ha raccontato di una partita tranquilla, messa subito sul binario giusto dal vantaggio ottenuto in apertura.

    Mi confermano anche che la squadra rispetto allo scorso anno tende a giocare di più la palla, tenendola a terra e che qualche individualità appare in crescita.
    Mancano sempre Cugola (provato in settimana come…centravanti) e Curatolo, che però dovrebbe essere ormai vicino al rientro.

    Questa la formazione con relative pagelle

    Bonucci 6.5 credo sia l’unico nazionale, mi dicono che abbia fatto un paio di ottimi interventi)

    Silba 6.5
    Nava 6.5
    Zambelli 7
    Pelamatti 7

    Straccio 6
    Menegatti 8
    Bonavita 7

    Motti 7
    Sarr 7.5
    Semenza 7

    Subentrati: Perin per Bonavita; Clerici per Sarr; Ortelli per Straccio; Uberti per Semenza; Moratti per Motti; Peretti per Zambelli; Marocco per Silba.

    In classifica siamo sempre lontani: 5 punti dall’Atalanta, due dal Cagliari, uno dal Milan.

    Ma siamo saliti al quinto posto (utile per una possibile qualificazione) e soprattutto confrontato con quello della scorsa stagione, l’insieme dei risultati sembra mostrare una maggior solidità.

    Infatti su otto partite abbiamo perso solo una volta, pareggiato 3 e vinto 4.
    Domenica ci saranno scontri diretti tra le prime 4 (Atalanta Cagliari e Milan Spal) e noi potremmo approfittarne. Purtroppo andiamo a Bologna, sesto proprio dopo di noi e che lo scorso anno ci ha puniti duramente.

    Under 15: Inter Chievo 2-2 (Martins 2)

    Sembrava il remake di Inter Parma dei grandi, con la capolista (in questo caso il Milan) che ha perso a Verona e dunque noi avevamo la possibilità di superarlo e agguantare il primato.

    Il Chievo a metà classifica, con 7 punti contro i nostri 17 non sembrava in grado di impensierirci.

    Invece noi andiamo in vantaggio, ma subiamo in pochi minuti il pareggio e poi il gol dello svantaggio. Riusciamo ad agguantare il 2-2 e nel finale attacchiamo moltissimo sfiorando più volte il successo.

    Per me che solo nel calcio sono superstizioso una spiegazione per la situazione ripetutasi in modo così identico rispetto a sabato sera c’è: in entrambe le occasioni, casualmente, prima del match ho incontrato Bernazzani…. Scherzo naturalmente. Ma d’ora in poi se lo vedo prima della gara…non lo saluto.

    Di buono c’è quasi solo il fatto che dopo aver pareggiato in casa ci avviciniamo di un punto alla vetta.

    Non riesco a capacitarmi della flessione di un gruppo che in passato dominava persino nelle coppe internazionali.

    Alcuni giocatori non sono cresciuti, altri forse… erano cresciuti troppo, prima, e ora vengono raggiunti.

    Fatto sta che se dovessi, oggi indicare qualche giocatore che ha grandi prospettive sarei in difficoltà.

    Dei miei ‘vecchi’ pupilli Stante e Di Maggio sono sempre tra i migliori ma non fanno la differenza come una volta, Enoch è troppo discontinuo e credo abbia anche dei problemini di ordine fisico, Espo deve ancora crescere, Stankovic spicca per la fisicità più che per le giocate (se si eccettua il tiro). La sorpresa positiva è senza dubbio Martins (bellissimo il suo secondo gol: stop di petto e mezza girata al volo. Ma tutta la prestazione è stata importante.)

    Anche Ciuffo mi sembra stia migliorando positivamente.

    Tra i nuovo Miconi mi aveva impressionato di più allo Scirea, mentre Diop continua a non incidere

    Formazione e pagelle di SeS

    Bonardi 6

    Guercio 6.5
    Stante 6.5
    Stabile 6.5
    Miconi 6.5

    (a partita in corso i due terzini si sono scambiati di ruolo. Tutti 6.5 per una difesa che ha preso due gol e corso altri rischi mi sembra troppo)

    Ciuffo 6.5
    Di Maggio 6.5 (gli avrei dato almeno 7)
    Stankovic 6

    Ricordi 6.5 (anche 6, manca di fisico per incidere)

    Pedrini 6
    Gallo 6

    Anche i voti per gli attaccanti sono un po’ generosi.

    Subentrati:
    Martins 7.5
    Diop 6
    Esposito 6
    Grieco 6
    Owusu 6 (in un’occasione, sul 2.2 si è bevuta tutta la difesa, dal fondo poteva toccare in mezzo per un compagno che avrebbe segnato a occhi chiusi, ma ha preferito servire un altro giocatore, sul palo lungo e la palla è stata intercettata)
    Mazzola sv.

    Come dicevo, in classifica siamo secondi a un punto dal Milan e con un punto sul Bologna, che però affronteremo proprio domenica, in trasferta.

    Under 14: Inter Atalanta 2-1 (Ceruti Scienza)

    Con la vittoria nello scontro diretto l’Inter si porta da sola al comando della classifica: sei partite, sei vittorie, 22 gol fatti solo 3 subiti.

    Non è stata una vittoria facile, perché i bergamaschi sono andati in vantaggio e il gol della vittoria è stato siglato solo nel finale.

    SeS parla di partita abbastanza equilibrata, ma poi la cronaca per quanto succinta vede un predominio di azioni pericolose dei nostri e gli elogi per il loro portiere, da parte dello stesso giornale, sono rilevanti.

    Questa la formazione (4231 secondo il giornale) con i voti

    Pisoni 6.5 Incolpevole sul gol
    Brezza 6 bloccato dietro, soffre la fisicità atalantina
    Mocchetti 6 si limita al compitino e lo svolge bene
    Chiesa 6.5 provvidenziale in un salvataggio
    Castegnaro 8 alza la sbarra dal suo lato, non lo salti mai.

    Venturini 7 in crescendo, nel secondo tempo pressa tutti
    Ceruti 7.5 il capitano, scuote la squadra

    Fois 7 fronteggia la fisicità degli ospiti senza mai fermarsi
    Scienza 7 imbecca più volte i compagni, è l’uomo vittoria
    Marchetti 6 non trova palle giocabili

    Gusberti 6.5 ha di fronte un gigantesco Anruoni, ma fa una bella gara
    Domenica Inter in trasferta con la Pro Patria

    Under 13: Monza Inter 3-4 (Ciardi, Mosconi, Stante, Idrissou)

    Partita intensa, ricca di colpi di scena, con l’Inter sempre in vantaggio e il Monza mai dopo a cercare il recupero.

    Formazione e pagelle (modulo 3-4-1 perché si gioca a nove)

    Nassini 6.5 fondamentale una parata nel finale
    Conti 6 in difficoltà nella seconda parte della gara
    Rozzi 6 regge sul piano fisico
    Balduzzi 6.5 raccordo fondamentale tra difesa e attacco
    Castagnola 6.5 mette ordine
    Draghetti 6 illumina poco
    Ciardi 7 due giocate di alto livello
    Auci 6 si fa vedere poco
    Idrissou 6.5 bene il gol
    Mosconi 7.5 fondamentale per movimenti e giocate
    Mancuso 6.5 propositivo
    Taho 6 qualche incertezza
    Luchetti 6.5 duro e roccioso
    Stante 7 mancino micidiale (è il fratellino del 2005, ndr)
    Ojetti 6 cala nel finale
    Ben Ahmed 6.5 attento e puntuale negli interventi.

    Domenica prossima Atalanta Milan (seconda e terza) mentre noi affrontiamo in casa la Pergolettese.
    Anche qui siamo a punteggio pieno, abbiamo segnato più di tutti (29 gol in 6 partite), ma abbiamo subito 10 gol, contro i 3 dell’Atalanta e i 2 del Milan.

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  10. Per gennaio ,fantasticando un po’ , cercherei di prendere Matic ( se il costo è limitato) e ,ma questa operazione a gennaio è praticamente un’utopia, Haaland.

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  11. Ricordate questo nome: Omar. ne sentiremo parlare molto, temo. Lo abbiamo scovato noi, lo abbiamo provinato noi. L’ha preso l’Atalanta.

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  12. Partita sofferta, quindi sono 3 punti d’oro. Ripropongo una domanda vista la rosa corta sottointesa da Conte: chi ha voluto Lazaro?

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    1. Quelle di Luciano sono molto più complete ed esaustive. Preferisco non esprimermi sulla nostra rosa per evitare polemiche

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      1. Senza contrapposizioni non c’è gusto…importante è ricordare che le discussioni scritte nascondono insidie maggiori rispetto a quelle fatte guardandosi negli occhi.

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  13. tra pochi minuti invierò il post.
    Visto Rinier nei filmati, mi sembrerebbe uno da prendere subito. Invece l’americano che…tifa Inter mi sembra di averlo già visto a Interello. Ma probabilmente sbaglio.
    Demis: la tua domanda, interessante, non devi rivolgerla a noi che non sappiamo risponderti. Io per principio attribuisco tutti gli acquisti al direttore, non seguo le voci e mi affido alla responsabilità istituzionale

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    1. Non perché lo definisca scarso a prescindere, anzi, sembra un bel prospetto. Però in un mercato in cui sono stati azzeccati quasi tutti gli acquisti e in cui Conte credo abbia avuto un ruolo fondamentale, lui sembra un giocatore fuori dal quadro tattico dell’allenatore. Attualmente può giocare solo in un eventuale 3-4-3 e non sappiamo se il mister lo adotterà mai.

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  14. Supercontento per la vittoria e la classifica (mi considero secondo, sono realista).
    Sulla partita disputata, ho gia’ piu’ volte detto quanto legga con “paura” i segnali
    di scarsa condizione e scarso spessore di tanti nostri giocatori.
    Stessa cosa per la monotematicita’ della disposizione in campo dei giocatori.
    Anche gli anni scorsi non veniva considerata esattamente una qualita’ questa cosa …

    Sono proprio curioso di vedere che formazione schiera Sabato Conte,
    alla “vigilia” della partita importantissima col Dortmund.

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  15. Credo che Conte tema che si ripeta l:andamento delle ultime stagioni interviste, con ottime partenze e crolli invernali.
    O sintomi ci sono, anche se la squadra mi pare più convinta e tenace.
    Continuo a pensare che avere tre/quattro giocatori di cui non ti fidi, sia in problema. La rosa, in questo modo, diventa ancora più corta.
    Giocando a football manager, sacrificherei politano nel mercato di gennaio, per poter arrivare ad altri giocatori.
    Tonali il mio preferito

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