Comincia il Campionato, a che punto siamo

Nell’ultimo post pubblicato qualche giorno fa, Luciano ha fatto una ricostruzione della situazione attuale molto precisa e dettagliata e che personalmente sento di condividere.

Peraltro la sua analisi per quanto ovviamente sia poi anche espressione del suo pensiero, fonda anche su dei dati e delle situazioni che sono oggettive.

In definitiva ci sono dei dati di fatto che noi possiamo ovviamente solo commentare e soprattutto penso che più che dare delle pagelle al mercato, sia più giusto valutare l’operato della società in corso d’opera.

Certo se dovessimo ad oggi valutare questa Inter, rispetto a quella dell’anno scorso e quelle che potevano essere ragionevoli aspettative ad inizio di questa sessione di mercato, in attesa di possibili sviluppi da qui alla fine del mese, penso di non essere il solo allo stesso tempo ad avere qualche perplessità.

Perplessità che riguardano non tanto la costruzione della squadra in sé ed il progetto tecnico, su cui il giudizio può essere, per quello che abbiamo visto, positivo, accettando pure l’idea di potere svoltare dopo i due anni di buona gestione da parte di Luciano Spalletti.

È invece, infatti, la valutazione complessiva della qualità della squadra che non appare essere del tutto soddisfacente.

È una valutazione che in questo caso è legata a dei nomi specifici, perché il punto sta proprio nella scelta fatta di rinunciare ai tre migliori giocatori della squadra per quello che riguarda il gioco offensivo, quindi Icardi, Nainggolan, Perisic, sacrificati (diciamo così) in nome del rinnovamento con la nuova gestione tecnica.

Discuteremo dopo di quello che riguarda la loro sostituzione, intanto nel merito le tre soluzioni si sono così risolte oppure irrisolte:

1. Radja Nainggolan, dichiarato da subito da Beppe Marotta come giocatore fuori dal progetto tecnico, si è aggregato alla squadra nella prima fase del ritiro. Verificata la impossibilità di cedere il giocatore (salvo possibili e non accertate soluzioni che riguardavano il suo trasferimento in Turchia oppure in Cina) a una valutazione congrua, si è ritenuto di procedere a un prestito gratuito al Cagliari, che pagherà per intero il costo del suo cartellino. Nella pratica era l’unica soluzione possibile per non mettere una plusvalenza a bilancio, cosa che come ci siamo già detti è oggi ritenuta giustamente del tutto inaccettabile;

2. Ivan Perisic è stato provato inizialmente da Antonio Conte nel ruolo di esterno sinistro. L’idea era quella di arretrare il suo baricentro e dargli la maglia da titolare nel ruolo. Ammetto che l’idea mi sembrava convincente (ma ero pure favorevole alla conferma di Nainggolan…), ma questa poi stata bocciata dall’allenatore. Da quel momento possiamo dire che il giocatore è stato sul mercato. Averlo provato in attacco è stata una soluzione più che altro dettata dalla mancanza di alternative, non penso che Conte abbia mai puntato su di lui in quel ruolo. Alla fine è arrivata l’offerta del Bayern, che ha pagato cinque milioni per il prestito oneroso del giocatore e con la concreta possibilità di incassarne altri venti tra un anno se il giocatore sarà riscattato;

3. Mauro Icardi è chiaramente fuori dal mondo Inter da mesi. Non è andato in ritiro con la squadra ed è ai margini del gruppo. Ad oggi ha rifiutato ogni offerta possibile, anche se è vero che non sembra ci sia la fila di squadre pronte ad accaparrarselo. La Roma è definitivamente fuori dai giochi. Restano in teoria Juventus e Napoli, ma la prima ha problemi nel vendere e fargli posto nella rosa, la seconda non sembra essere una destinazione gradita dal giocatore. Risultato finale ad oggi: il giocatore è stato inserito nella lista per la Serie A con la maglia numero 7. La mia sensazione è che venderlo a questo punto sia impossibile, ma non escludo che possa esserci uno scambio all’ultima ora con altri giocatori.

Nel frattempo sono andate avanti le operazioni per quello che riguarda il mercato in entrata.

Il grande colpo di questa sessione di mercato è stato sicuramente Romelu Lukaku, l’acquisto più oneroso della storia del nostro club e chiaramente il giocatore deputato a prendere il posto di Mauro Icardi.

Abbiamo già discusso del valore del giocatore e del fatto che abbia caratteristiche diverse da Mauro: il confronto diretto tra i due è difficile.

Secondo me i termini della questione riguarderanno quelli che saranno i risultati e il rendimento della squadra.

Però in generale per me è indubbiamente un upgrade rispetto alla scorsa stagione.

Se la valutazione fa fatta sui risultati e il rendimento complessivo della squadra, non possiamo infatti non considerare il fatto che l’anno scorso Mauro icardi abbia giocato solo metà campionato e comunque con un rendimento altalenante.

In difesa abbiamo rinforzato un reparto già forte, ma che si schiererà sul campo in una maniera differente rispetto al passato, con un giocatore fortissimo e esperto come Diego Godin, che sostituisce Miranda, e un giovane molto promettente come Alessandro Bastoni.

Gli altri tre acquisti in entrata per la prima squadra sono in ordine alfabetico: Nicolò Barella, Valentino Lazaro, Stefano Sensi.

Sono tre giocatori giovani, hanno infatti tutti e tre sotto i 24 anni, ma hanno tutti e tre una buona esperienza, tanto che sono tutti e tre nazionali.

Senza entrare nel merito delle valutazioni sui singoli e per quello che riguarda le loro caratteristiche, possiamo dire che ad oggi qualche dubbio ci sia su Valentino Lazaro, se non altro per il fatto che non lo abbiamo proprio visto giocare e non sappiamo bene come si integrerà nel gioco di Antonio Conte.

La speranza è che si possa alternare a Candreva, le cui caratteristiche sono differenti, portando maggiore freschezza e qualità sull’esterno rispetto ad Antonio, lavorando nel frattempo sulla sua crescita sul piano fisico e tattico.

Che cosa manca?

Non è un mistero che ci vogliano altri tre giocatori per completare questa squadra: un esterno sx, un centrocampista forte fisicamente e negli inserimenti e che abbia qualche goal nel suo bagaglio tecnico, un attaccante.

Sul primo punto l’ipotesi più concreta riguarda il possibile arrivo di Cristiano Biraghi dalla Fiorentina.

Classe 1992, dopo i due anni alla Fiorentina e il suo approdo in Nazionale, si può dire abbia completato il suo processo di crescita.

Non è una prima scelta nel suo ruolo, ma è sicuramente un giocatore affidabile e che può nel ruolo essere una buona alternativa ad Asamoah.

Nel ruolo uscirà in questo caso uno tra Federico Dimarco e Dalbert, che ha rifiutato però (sembra) il trasferimento a Firenze proprio nell’operazione-Biraghi.

Il punto della questione e quello che potrà eventualmente giustificare una valutazione positiva su questa sessione di mercato e dare maggiori aspettative per quello che si spera possano essere risultati migliori che nel passato (l’obiettivo è ritornare sul “podio”) riguarda il livello del centrocampista e dell’attaccante.

Se Lukaku sostituisce, diciamo così, Mauro Icardi, infatti, possiamo dire che Radja Nainggolan e Ivan Perisic non abbiano ad oggi ancora trovato dei loro sostituti.

Le ragioni sono diverse, riguardano la nostra situazione economica nello specifico, che è nettamente migliore rispetto al passato (basta vedere i numeri, Barella e Lukaku in particolare sono state due operazioni molto importanti), ma che non ci può permettere ulteriori investimenti senza prima vendere e in particolare, da questo punto di vista, resta in sospeso non solo la situazion edi Icardi, ma pure quella che riguarda Gabriel Barbosa e soprattutto Joao Mario.

Diciamocelo chiaramente: il portoghese non ha mercato.

Probabilmente ci sono squadre intenzionate a prenderlo in prestito, magari anche disposte a pagare il costo dell’ingaggio, ma nessuno fa la fila per prendere il giocatore e nessuno è disposto a pagarlo per quella che è una valutazione probabilmente ancora altra.

Su Gabriel Barbosa non mi esprimo neppure.

Premesso che è vero che Ivan Perisic non sia propriamente un “attaccante”, ma che dovrà comunque venire sostituito da una punta, dato che il gioco della squadra è diverso e che abbiamo solo due attaccanti di prima fascia (Lautaro Martinez e Lukaku, più Politano che possiamo considerare giustamente solo una riserva), è chiaro che in queste condizioni si potrà puntare solo su quelle che possono essere dei prestiti e magari con diritto di riscatto.

Tutto cambierebbe, ovvio, in caso di cessione di Icardi.

Se si potesse scegliere una soluzione “preferita”, venderei Icardi al Napoli in cambio di cash più il cartellino di Milik, poi venderei Joao Mario e dopo andrei a prendere Sergej Milinkovic-Savic.

Ma non funziona così purtroppo.

La realtà delle cose ci dice invece che al momento Icardi di andare a Napoli non vuole saperne e che comunque pure se dovessimo cedere l’argentino per soldi più un giocatore, questo potrebbe non bastare per prendere poi il fortissimo centrocampista della Lazio.

Più realistico prevedere che possa andare a buon fine l’operazione per Alexis Sanchez in prestito dal Manchester United e poi magari quella per prendere con la stessa formula Arturo Vidal dal Barcellona.

Si tratta, è evidente, di due giocatori che hanno un profilo e una storia calcistica importante (condividono lo stesso procuratore, quindi è possibile che questo possa facilitare la doppia operazione) e che in questo decennio hanno fatto la fortuna dei club in cui hanno giocato.

Tutti e due sono però reduci da una stagione deludente e tutti e due hanno superato i trent’anni.

Per la verità queste due situazioni non sono necessariamente rilevanti, perché non si dovrebbe trattare di acquisti a titolo definitivo e perché, se a centrocampo abbiamo appunto investito su giocatori giovani e davanti abbiamo un attaccante in rampa di lancio come Lautaro Martinez, l’innesto di due campioni con grande esperienza potrebbe essere invece la soluzione migliore.

Mentre sul rendimento negativo dell’ultima stagione dei due giocatori, in particolare quello di Sanchez in un Manchester United comunque lontanissimo dal trovare una propria identità dopo la fine dell’era-Ferguson, mentre Vidal diciamo che è stato una buona alternativa per gli uomini di Valverde a Barcellona, hanno inciso quindi ragioni differenti e che possono far pensare a un loro rilancio.

È fondamentale in ogni caso conoscere bene le condizioni fisiche e atletiche dei due giocatori oltre che le loro motivazioni. Valutazioni che possono essere fatte solo dalla società e dall’allenatore.

In definitiva, ammesso andassero in porto queste tre ultime operazioni (questo non succederà per la prima partita di campionato contro il Lecce in ogni caso) penso che la valutazione complessiva della squadra si potrà invece considerare come positiva e che nel complesso la rosa sarebbe più forte di quella dell’anno scorso, ma con tre situazioni secondo me da monitorare:

1. La composizione dell’attacco, perché Lautaro e Lukaku sono effettivamente due attaccanti puri, mentre Politano e Sanchez, che comunque è un giocatore completo a a dispetto della stazza anche dotato di una buona fisicità, potrebbe teoricamente giocare tra le linee con un centravanti come fatto ad Udine con Di Natale oppure con la sua Nazionale, hanno caratteristiche diverse. Forse un’altra prima punta sarebbe servita, ad esempio come quarta punta forse meglio Llorente che Politano.

2. Il rendimento del “top player” a centrocampo. Cioè se e quanto riuscirà effettivamente a incidere Vidal (o chi per esso). In effetti da questo dipenderà moltissimo, fermo restando che abbiamo anche Barella e Sensi in ascesa e che l’ex cagliaritano è stato pagato come un top, quindi gli si chiederà moltissimo. In teoria se questi due dovessero dare moltissimo, al nuovo innesto potrebbe anche bastare dare un rendimento pari a quello di… Nainggolan. Poi certo dipende da che cosa si voglia ottenere. Se vuoi vincere lo scudetto, non basterà.

3. La qualità complessiva degli esterni, che sinceramente non è elevata, anche se si tratta di tutti buoni giocatori e dotati di una certa fisicità. In effetti Antonio Candreva, fino a due anni fa, sarebbe stato considerato uno dei migliori giocatori nel ruolo. Staremo a vedere se il suo processo di recupero possa rivelarsi miracoloso fino a questo punto. Non conosciamo Lazaro. A sinistra Asamoah e Biraghi sono due buoni giocatori. Non spostano, ma sono di rendimento.

L’ultimo argomento riguarderebbe il mercato in uscita e le difficoltà a vendere, ma questo è un aspetto veramente sensibile e che riguarda sempre più club non solo nel nostro paese.

Luciano ha parlato del Real Madrid, peraltro citando solo un paio delle situazioni di “blocco” totale che riguardano il loro mercato in uscita, ma lo stesso Barcellona ha dei problemi in tal senso.

Ce li ha il Manchester United e in Italia ce l’ha in maniera particolarmente pesante proprio la Juventus, la squadra che comunque è e resta la favorita alla vittoria finale.

Così come penso che il Napoli ci sia ai nastri di partenza ancora davanti.

La sensazione però è che davanti non si siano fatti sensibili salti di qualità, mentre potrebbero esserci delle sorprese da parte di squadre che dietro mi sembra abbiano fatto un buon mercato o che abbiano un progetto tecnico solido e in crescita e qui non mi riferisco solo all’Atalanta (che comunque l’anno scorso ci è finita davanti) ma pure a Genoa e Torino ad esempio.

Magari la stessa Fiorentina potrebbe rivelarsi una squadra migliore che in passato.

Continuo a non avere un’idea chiara sul Milan, ma sono sicuro che sia molto meglio essere nella nostra situazione che nella loro.

Se le cose andranno così come rappresentate in questo post, il nostro obiettivo realistico è il terzo posto. Magari il secondo.

In ogni caso quello di dare un po’ di fastidio alla eventuale capolista e giocarsela per arrivare secondi, creando un distacco “sicuro” dalla quarta.

Servirà comunque che l’allenatore dia veramente quel surplus che tutti noi auspichiamo e gli richiediamo per garantire una buona continuità nell’arco di tutto il campionato e salvo sorprese, almeno cominciare con questa stagione un progetto tecnico nuovo che ci porti poi finalmente a ritornare a vincere.

Emiliano D’Aniello

Foto: la nuova Inter di Antonio Conte si prepara a scendere in campo per la prima del Campionato di Serie A 2019/2020 contro il Lecce. Nella foto, la squadra si prepara in un allenamento speciale in campo a San Siro (fonte, sito ufficiale).

45 pensieri riguardo “Comincia il Campionato, a che punto siamo

  1. Under 18: battono il monza 2-0 (Cancello, Sattin) e qs sera sfidano il Real
    Under 15: primi del girone a Mosca, ora squadra russa o bielorussa ed ev. in finale il barça.
    Under 14 a S Pellegrino battono i locali 9-0 e il Toro 5-0 ultima col lugano. Domani eventuali semif e finali

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    1. Yokohama è forte. Oggi hanno battuto il CSKA 3-2. Ora Yokohama è il primo posto nel gruppo. L’Inter incontrerà il Barcellona in semifinale.

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  2. Concordo con il post di emiliano e aggiungo qualche breve considerazione.
    Lunedì’ giochiamo e potremmo scendere inc campo con.

    Handa
    D’ambra De Vrji Skriniar
    Lazaro Vecino Brozo Sensi Asa
    Lukaku Lautaro

    Può bastare per battere il Lecce? credo di si (il che non vuol dire che lo batteremo, è un discorso teorico di rapporto di forze sulla carta).
    Quindi per ora provo una tranquilla inquietudine.

    Può bastare per obiettivi ambiziosi? No e anche in questo concordo con Emiliano e credo con tutti

    O arrivano i tre giocatori che si chiede, o dovremo rimandare le nostre ambizioni, pur facendo meglio, speriamo!, che in passato.

    Se i tre arrivano, o sono di qualità o non spostano la situazione.

    Poiché due sembrano proprio essere Biraghi e Sanchez, è soprattutto il terzo che potrebbe ‘stupirci’

    nelle ultime ore si è sparsa la voce, del possibile arrivo di un giovane, indipendentemente da sanchez, che potrebbe completare il reparto offensivo come seconda punta centrale

    In questo caso Avremmo: Lukaku (x) Lautaro (Sanchez) Politano (o Seba, se fosse necessaria la cessione di Poli).
    Staremo a vedere.

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  3. Se il giovane fosse pellegri, in cambio di Joao, sarei contento.

    Continuo a trovare romantica la prospettiva di un reintegro di Icardi.

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  4. Primo tempo Barça 0 Inter 0, ma non c’è partita. Noi siamo costretti sempre a rincorrerli, sbagliamo un sacco di passaggi e spesso la buttiamo via. Buona solo la densità difensiva, ma fino a quando reggerà?
    E questa sera mi sa che dovrò sorbirmi un’altro dominio spagnolo in real inter U18

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  5. Perso 2-1 Peccato. Secondo tempo meglio noi che abbiamo sbagliato 3 gol facili (uno sullo 0-0 e due sull’1-1) probabile rigore su Enoch nei minuti di recupero. Enoch nel secondo tempo imprendibile, ma troppo istintivo. Comunque c’è molto da lavorare ma siamo abbastanza competitivi con i più forti in Europa

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  6. Under 18: inter real madrid 0-0
    con questo risultato inter eliminata (avrebbe dovuto vincere 2-0 per eliminare il Real). ma è andata molto vicina alla qualificazione, dominando i madrileni per almeno 60 minuti su ottanta durante i quali ha colto due pali clamorosi, si è vista negare almeno un rigore evidente e ha consesso agli avversari solo un tiro da fuori sulla ribattuta di un calcio piazzato.
    Come ha fatto Zanchetta a trasformare la squadra?
    Facciamo un passo indietro.
    Il torneo ha dimostrato che esiste una squadra nettamente superiore alle altre: L’Atalanta che ha tutto giocatori di grande qualità atletica ma anche tecnica. In particolare prenderei subito il loro capitano e play, Simone Panada, giocatore davvero importante.
    Poi c’è il Milan (eliminato) che ha tutti giganti ma non eccelsi come giocatori, poi lo Sporting che ha sei sette atleti di colore fortissimi fisicamente e aggressivi, ma hanno perso 4-0 con l’Atalanta.
    Poi il sassuolo: in pratica siamo stati eliminati per la sconfitta subita da loro nella prima giornata. Sassuolo più forte di noi atleticamente ma inferiore tecnicamente, segna su contropiede a 2-3 minuti dalla fine.

    Poi ci siamo noi: squadra fisica solo nei due centrali e nell’esterno sinistro, con un centrocampo delizioso e manovriero, ma fragilino, un attacco poco fantasioso.

    battiamo il monza nella seconda partita e per il big match Zanchetta rivede alcune cose:

    Difesa a tre, due esterni a tutto campo, centrocampo tecnico ma anche il più solido possibile, attacco con l’inserimento di una punta fantasiosa e irrefrenabile

    Questo l’undici iniziale:

    Gerardi
    Edu Sottini Cepele
    Gualtieri Cester Mirarchi Lindqvist Di marco
    Cancello Gnonto

    Visti vicino agli avversari (real , ma soprattutto Milan Atalanta Sporting) i nostri fanno tenerezza con 3 giocatori almeno una spanna più bassi del loro più piccolo.
    però questa volta i tre sono giocatori con garra, piedi buoni potenza muscolare.
    Si può dire che finché reggono questi tre non ci sia partita. Banchetta ha tenuto fuori saggiamente i Wieser, i Sangalli, ottimi calcisticamente ma in ritardo di condizione atletica

    Dopo 2′ DiMa si scatena, salta tutti e uva al tiro cogliendo in pieno la base del palo.
    Villo è imprendibile, semina il panico lo devono fermare solo con le cattive. Va a prender i palloni di testa anche contro avversari 40 cm più alti di lui.
    Il centrocampo spinge, imposta buonissime azioni, ma fa anche filtro (come ho detto,salvo nel finale, lascia al real solo un gran tiro da fuori su una palla respintains seguito a calcio piazzato.
    A me è evidente che Gnonto, Cester Gualteri Mirarchi non potranno reggere 80′ a quei ritmi, ma intanto…me la godo. Dopo altre situazioni favorevoli vanificate per poco, l’ottimo Lindquist smarcato in area coglie in pieno la traversa.

    Il secondo tempo inizia allo stesso modo e Wyllo si conquista un fallo da rigore.. non visto (forse è ila secondo)
    Passa il tempo e inizia il calo prevedibile.A sorpresa Zanco toglie Lindqvist, sposta a mezzala Mirarci e inserisce Wieser. Ha certamente i suoi motivi su questo non ci sono dubbi.

    Ma Wieser davanti alla difesa non fa filtro e Mirarci spostato a mezzala vede meno palloni.

    Zanco ovvia a questo togliendo Gualtieri, in evidente affanno e spostando Edu in fascia. Al posto di Edu entra Feltrin.

    Non riusciamo più, nei 15′ finali a far salire la squadra, gli attaccanti non vengono più le rare palle che arrivano e il pressing madrileno poeta a un paio di mischie in area pericolosissime.

    Ma il bloco difusivo regge e la partita finisce 0-0.

    Gerardi: sicuro

    Dias: autorevole marcatura e buono in uscita
    Sottini: guida la difesa con autorevolezza
    Repelle: gioca sotto età come un veterano. Dominatore

    Gualtieri piccolo, veloce, sgusciante. ottimo primo tempo, poi cala
    Cester: primo tempo con corsa tecnica e idee, poi cala
    Mirarchi: bravissimo come play basso. Avevo scritto che in questa squadra deve sempre giocare. mi ha dato ragione
    Lindqvist: tra i migliori
    Di Marco: mostruoso per dinamismo, potenza ma anche buono qualitativamente

    Cancello; si sbatte, lotta, fa quello che può
    Gnonto: senza dubbio il più bravo in campo. Imprescindibile.

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  7. Non ne posso più di questo correttore che mi storpia continuamente tutti i nomi che non gli piacciono. Chiedo scusa

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  8. Buona domenica. Chiedo a Luciano se il Dimarco che cita è il fratello di quello che abbiamo in rosa in prima squadra.

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  9. Si dice di un ns concreto interessamento al Sanchez del Bayern. Cominciano ad essere troppi i nomi trattati e si fa confusione. Spero che Marotta abbia le idee chiare per i giorni caldi che verranno.

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  10. O. T. : nutro una innata e incomprensibile passione per l’Argentina (anche se non ci sono mai stato).
    Seguo programmi calcistici e vedo partite.
    Mi ha sorpreso l’impatto di De Rossi nel boca. Non solo dal punto di vista mediatico, ma soprattutto tecnico. Parè un giocatore di due spanne sopra i compagni di squadra.
    Ho sempre ammirato De Rossi, ma una tale differenza di livello mi stupisce, data l’età.
    Soprattutto in un ruolo in cui la superliga esporta molto giocatori.

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  11. L’U17 di Chivu è stata eliminata dallo Spezia !!! Ho sempre detto che lo scivolamento di troppi giocatori in avanti avrebbe creato problemi. Anche se lo Spezia avremmo dovuto batterlo comunque. Per esempio, l’Atalanta ha Panada che sarebbe un leader anche in U19, ma gioca tranquillamente con i pari età

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  12. Qualche considerazione sparsa dopo aver visto il primo tempo di Roma Genoa… così…:
    – Pinamonti Kuame gran bella coppia (meglio lautaro o il Pina??).
    – Zaniolo talento purissimo. Ciò che è successo grida vendetta. Un talento così non puoi non riconoscerlo
    – a noi servirebbe uno con le caratteristiche di under; anzi lo avremmo già… Politano… ma servirebbe più forte
    – Pellegrini grande centrocampista
    – Juan Jesus solito disastro

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  13. Spero tanto che ci sia davvero un accordo per il ritorno da noi di Pinamonti : giocatore vero. Io lo vedo simile a dzeko (in prospettiva).

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    1. Lo scrivevo all’inizio del mercato, carlo: perché inseguire Dzeko, sicuramente un signor attaccante ma già 33enne, quando avevamo pronto il suo alter ego giovane in rosa?

      Certo, giocare in una media di A e titolare per un anno non è sicuramente una scelta infelice, però qualche dubbio rimane…

      Ps. ben trovati! Vi ho letto sempre ma questo è il mio primo commento sul nuovo sito

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      1. Bentrovato Seu. Credo, ma è solo un mio pensiero, che il piano su Pina sia per lo più deciso e l’intenzione di avere conferme quest’anno per riportarlo poi alla base l’anno prossimo. Ma è solo un mio pensiero. Staremo a vedere. Diciamo che avendo Lukaku e Lautaro anche da lanciare definitivamente, Pina poteva rischiare di non avere la continuità che ora gli serve per affermarsi.

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        1. Grazie Emiliano, ricambio!
          Sono d’accordo, e credo/spero sia stata la scelta migliore per tutti…riportavo solo un mio dubbio

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  14. Le nostre giovanili sono… uno schifo. Ieri a Roma i migliori sono stati tre nostri ex Primavera. Altri a 20 anni giocano in serie A. Altri ancora sono titolari in Germania o allo Standard, la più grande rivelazione giovane della stagione viene…non dalla Primavera, dove ha giocato raramente, ma dagli allievi. Uno di 26 anni, nazionale, sta er tornare a fare il titolare. Altri 2002 e 2003 sono in pista di lancio.
    Un passo indietro: l’Atalanta come era facile prevedere ha vinto la Coppa Brianza Under 18 stroncando in finale il Real Madrid (3-1). I bergamaschi schieravano tutti i migliori 2002, compreso il leader Panada: significa che non li ha fatti salire in primavera, dove evidentemente ha giocatori più forti e più pronti dei 2002.
    Questo significa che faremo fatica con una Primavera molto giovane, contro di loro.
    L’Atalanta ha tutti atleti veri, parecchi dei quali sanno giocare bene a calcio.
    A noi mancavano perché passati in primavera (cito a caso e a mente) Tononi, Stankovic, Moretti, Cortinovis, Pirola, Squizzato, Boscolo, Persyn, Bonfanti e…Seba. Qualcuno posso averlo dimenticato
    Mi chiedo se così non si impoverisce la Primavera (troppi giovani, se pur di qualità), la u18 (troppe perdite) e la U17 (alcuni tra i più pronti saliranno in U18 per sopperire alle assenze per promozione.
    Mah, staremo vedere…

    Intanto un avviso ai naviganti. Al termine di Inter lecce partirò per 3-4 giorni di vacanza. Quindi non mi sarà possibile scrivere il post sulla gara

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  15. Attualmente è in Primavera ma non credo che possano restare tutti. ori certamente è tra quelli che hanno più chances di restare

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  16. Le nostre giovanili sono tra le migliori al mondo , ci sono annate buone e altre meno buone , ma abbiamo ogni anno arricchito il palmares , quello ufficiale. I Casiraghi nascono ogni 100 anni , ma certo è che secondo me anche quest’anno vinceremo campionati e formeremo giovani di valore, Certo cedere qualche 2001 ad altri non è molto conveniente , però dovesse arrivare uno come Pellegri diciamo che una buona pezza ce l’abbiamo messa, Secondo me Pinamonti ci avrebbe fatto comodo anche quest’anno però le dinamiche societarie non le conosco , l’importante è non ripetere più l’errore Zaniolo. Ultima considerazione , sul settore giovanile bisogna che la società investa una buona percentuale delle risorse ricavate dalle cessioni per fare plusvalenza, Una primavera che vince da una grande visibilità alla società ed ecco perché secondo uno come Colidio o Merola o Salcedo , doveva rimanere…… però ripeto le dinamiche societare vanno conosciute.

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    1. Merola è controllato nel senso che l’Inter ha il diritto al 50% di un’eventuale vendita, cosa che paraticamente gli garantisce un grande vantaggio su eventuali rivali nel caso Merola dovesse esplodere. Una specie di recompra.
      Colidio e Salcedo non so.

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  17. Perfetto Eraldo. Condivido al 100%. A noi certe soluzioni possono sembrare discutibili, ma non conosciamo situazioni, progetti, intenzioni, valutazioni complessive che hanno portato alle stesse

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  18. Mi lamentai della rescissione di Miranda, viste le caratteristiche fisiche di Godin e De Vrij…
    Venni tacciato di “chiaroveggenza”.
    Prima partita entrambi out. Titolare Ranocchia.

    La sottile differenza tra chiaroveggenza e conoscenza

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  19. Primo tempo a mio avviso non eccezionale dell’inter. Distanze nel pressing molto approssimative, esterni che stanno troppo bassi rispetto al baricentro e creano uno spazio centrale comodo per la trequarti leccese. Automatismi che devono migliorare in quel frangente.
    Lukaku e lautaro non benissimo, molto bene sensi brozo e Asamoah. Bene candreva. Impalpabile vecino, d’ambrosio skri e rano sufficienti (ma skrinjar non imperioso come ce lo ricordavamo)
    Bellissimi entrambi i gol. C’è tanto da migliorare però

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  20. Secondo tempo in crescendo dell’inter con su tutti candreva e brozo. Moltp meglio lukaku, devastante in alcune accelerazioni. Meglio anche lautaro che manca sempre di killer instinct.
    Ora testa bassa, e zero entusiasmi. I risultati roboanti ci hanno spesso portato sonore cadute la giornata dopo. Cagliari sarà un campo durissimo

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  21. Sensi nel gol mi ha ricordato Iniesta.
    Sono felicissimo per candreva :ha subito troppi insulti meritati nello scorso anno. È un signor giocatore.

    Peccato per icardi. Credo sia il più dispiaciuto oggi: sta perdendo la sua grande occasione

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