La situazione attuale (un tentativo di “leggere” il nostro momento con equilibrio)

Partiamo da dati ovvii, ma importanti da ricordare per condurre un tentativo di analisi con un minimo di fondamento.

L’Inter arriva da un quarto posto, raggiunto a pochi minuti dal termine, in una gara assolutamente a rischio in casa contro l’Empoli.

Dopo quella partita si è deciso che i tre giocatori sui quali pesavano maggiormente le aspettative di società e tifosi Icardi, Radja, Perisic, (insieme, per la verità, a Handa, de Vrji, Skriniar e Brozo) sarebbero stati ceduti.

L’Inter aveva un nuovo direttore (arrivato qualche mese prima, ma comunque senza partecipare al precedente mercato estivo) e un nuovo allenatore.

La società voleva (vuole) fare un salto di qualità. Per questo era necessario sostituire i tre top, in partenza per vari motivi, con giocatori di valore almeno pari.

E poi intervenire sulle altre zone del campo in cui c’erano carenze evidenti.

Tutto questo in un mercato bloccato dal FFP fino a giugno e comunque soggetto ancora a restrizioni, sia pure meno drastiche.

Tutto il settore tecnico dunque (dal direttore all’allenatore) era cambiato dal mercato precedente: c’erano nuove idee di gioco, differenti valutazioni sui singoli e sulle necessità primarie per la squadra.

Proprietà, tecnici e allenatori che si erano alternati in precedenza, con le difficoltà obiettive che avevano dovuto incontrare (indebitamento prima, limiti del FFP poi, introiti molto bassi per aspirare ad essere una società di vertice, molti giocatori da cedere ma da non svendere, necessità di accontentare allenatori che si succedevano di anno in anno con orientamenti diversi per gli acquisti) avevano commesso errori, ma complessivamente non avevano fatto male (secondo me, naturalmente).

Da due anni la squadra aveva raggiunto la CL.

Dall’inizio della crisi post triplete (direi post Leonardo, che aveva ancora potuto godere di molti campioni… residuali) erano stati inseriti via via alcuni giocatori di spessore:

  1. Handa,
  2. Skriniar,
  3. de Vrji,
  4. Brozovic e, appunto
  5. Icardi,
  6. Radja,
  7. Perisic.

Un paio d’altri (D’Ambro, Vecino) non erano molto amati dalla maggioranza dei tifosi, ma si tratta(va) indubbiamente di giocatori di sostanza.

Alcuni degli errori considerati più clamorosi (Barbosa, Dalbert) si erano rivelati tali tecnicamente, forse, ma non finanziariamente.

Il primo dopo alcune stagioni in prestito per coprire l’ammortamento, oggi probabilmente se venduto genererebbe plusvalenza.

Il secondo la genererà quasi sicuramente e comunque un contributo sufficiente alla squadra almeno in alcune partite l’ha dato.

Due errori, certo, ai quali però si è posto rimedio (al punto che Dalbert potrebbe anche restare in rosa con Conte, pur se una soluzione alternativa è preferibile).

Qui vorrei esprimere una mia personalissima opinione: se prendi un giocatore di 32-33 anni e lo paghi tanto, deve per forza aver successo.

Altrimenti ti trovi sul gobbo una minusvalenza letale.

Se prendi un 20-22enne a prezzo abbastanza elevato e lo devi cedere, hai più possibilità di limitare i danni. Anche perché di norma il buon ventenne ha uno stipendio nettamente diverso del campione… stagionato.

Tutto questo ovviamente prescindendo dall’aspetto tecnico per il quale un acquisto sbagliato è un acquisto sbagliato.

Ma è evidente che se un acquisto sbagliato ti condiziona finanziariamente i mercati successivi… è ancora peggio.

L’era Spalletti

Partiamo da qui…

Il mister toscano si è trovato a gestire, sia pure con qualche ritocco, una squadra ‘femmina’ (come avrebbe scritto Giuan Brera).

Cioè una squadra che, per scelta degli allenatori (da Mazzarri a Pioli), per carenza di personalità e autostima di alcuni giocatori, per incapacità di reggere alti ritmi nei 90′ e per caratteristiche tecniche, preferiva giocare di rimessa, difendere bassa e provare la ripartenza.

Questa squadra non faceva neppure del palleggio insistito il suo credo tecnico: certo per motivi di… inadeguatezza, ma anche per desuetudine e sfiducia.

Spalletti aveva una visione del calcio del tutto diversa, ma doveva inculcarla a un gruppo di giocatori non sempre adatti a praticare con successo le nuove direttive.

Fatto sta che il mister ha lavorato su due direzioni:

  1. costruire una squadra che provasse a pressare alta e a ‘fare’ la partita,
  2. migliorare progressivamente il tasso tecnico e la personalità del gruppo per incrementare il ricorso al possesso palla, partendo anche dal basso.

Nei due anni di Spalletti sono rarissime le partite in cui siamo andati sotto come percentuale di possesso palla.

Per praticare questo gioco, partendo dalla condizione che abbiamo ricordato, Sabatini prende a Spalletti questi giocatori:

  1. Due terzini che in teoria dovrebbero uno aggiungere qualità e l’altro almeno sprint (Cancelo e Dalbert). Solo che Cancelo stenta ad inserirsi e mostra lacune difensive (oltre ad avere un costo, in caso di riscatto, insostenibile nelle nostre condizioni per un terzino), Dalbert si rivela acerbo e inadeguato: del resto era una scommessa.
  2. Un centrale fortissimo (ma preso a buon prezzo): Skriniar che con la sua prestanza atletica rendeva meno rischioso il tener alta la linea difensiva.
  3. Due centrocampisti, uno tecnico (Borja) capace di orchestrare il giro palla e uno più fisico, capace di inserimenti (Vecino).
  4. Un esterno (Karamoh) dotato di spunto secco e di estro, cosa che mancava agli esterni di ruolo (Candreva e Perisic). Ma Karamoh, pur interessante, non si è rivelato pronto a questi livelli e a risolvere da solo i problemi di sterilità della manovra offensiva.
  5. Così a gennaio per alzare il tasso tecnico davanti, presero al mister, non più un esterno, ma un centrale della linea a 3 nel 4231: Rafinha.

Gli inserimenti di Cancelo e Rafinha hanno migliorato il tasso tecnico ma non sono stati decisivi, per altre carenze che hanno imposto un riequilibrio complessivo (se non ricordo male l’Inter nel ritorno ha fatto meno punti che all’andata, anche se le cause sono certamente più complesse).

Fatto sta che Spalletti si è trovato prima a introdurre un nuovo modulo (il 4231 appunto), poi a ‘imporre’ un nuovo modo di stare in campo e gestire la partita ad un gruppo che, da questo punto di vista, conservava molte carenze:

  1. Squilibrio di rendimento fra un tempo e l’altro per il tipo di gioco più dispendioso (anche solo sul piano della concentrazione),
  2. Eccesso di palle perse per limiti tecnici di alcuni e per automatismi ancora in costruzione, ma soprattutto,
  3. Incapacità di sfondare le difese chiuse, perché con gli esterni che facevano solo gli esterni (e raramente saltavano l’uomo in verticale o puntavano l’area) e con il solo Vecino capace di inserirsi (per altro sporadicamente) in area, bastava controllare Icardi perché si evitasse qualunque sbocco offensivo all’Inter.

Nasce qui la critica a Icardi (proprio nell’anno dei 25 gol in campionato), perché per i più (e per lo stesso Spalletti) lui, sopraffatto in area da due tre marcantoni, avrebbe dovuto uscire e aiutare la squadra.

Non c’è dubbio che questo tipo di gioco altri lo facciano meglio di Icardi, ma a me pare che nelle occasioni in cui ‘usciva’ (come richiestogli anche da Spalletti), poi in area… non ci andava nessuno.

Fatto sta che il gioco fatto di sterili passaggetti in attesa di trovare lo sbocco verticale, secondo me non era una scelta, ma una necessità provocata dai limiti offensivi della squadra (almeno contro le difese chiuse).

Lo dimostrerebbe il fatto che mediamente si soffriva di più contro le piccole, anche a San Siro, che con le squadre, magari più forti che, volevano ‘fare’ la partita, ci consentivano qualche verticalizzazione.

Né Karamoh, né Cancelo, né Rafinha, a parte qualche giocata importante riuscirono pienamente a risolvere la questione sterilità offensiva (sempre relativa alle aspirazioni, come è ovvio).

Acciuffato per i capelli il piazzamento Uefa, rafforzare la squadra diventava una necessità, ma i punti deboli emersi erano numerosi: bisognava fare delle scelte relative sia ai ruoli da rafforzare (non si poteva…migliorare tutto), sia alle caratteristiche complessive dei giocatori in funzione del gioco che si voleva proporre.

C’era ancora il problema del FFP e in pratica (sempre a mio parere) il riscatto di Cancelo e Rafinha avrebbe impedito interventi in altri settori (non dimentichiamo che anche chi viene a parametro zero, se bravo, ha costi di retribuzione e mediazione adeguati alla bravura).

Cancelo e Rafinha erano nel cuore dei tifosi, anche giustamente perché il tifoso è ansioso di vedere qualche bella giocata e non ha l’obbligo di pensare alle questioni di equilibrio e efficacia complessiva.

Fatto sta che (è sempre un ragionamento che faccio io, non è una… confidenza) si è pensato quanto segue:

  1. Cancelo si può sostituire con Vrsaljko, che può venire in prestito con ddr e ha pur sempre disputato un grande mondiale, fino alla finale, da titolare. Si risparmiano un po’ di soldi da utilizzare altrove.
  2. Per esempio, in mezzo alla difesa, dove Miranda avverte qualche scricchiolìo e comunque non ha sostituti. Viene preso de Vrji.
  3. Sulla sinistra della difesa serve un uomo collaudato, che abbia qualità ed esperienza internazionale. Viene preso Asa. Asa e de Vrji vengono presi a parametro zero, ma ovviamente hanno i costi importanti prima ricordati.
  4. C’è il problema di chi deve giocare dietro la punta. Ci aveva giocato Rafinha, anche bene, ma non aveva risolto le difficoltà offensive della squadra. Spalletti aveva nella mente le straordinarie doti di inserimento di Radja, la sua forza, la sua capacità di concludere a rete, anche da fuori, unite a una tecnica per nulla disprezzabile. Radja si poteva prendere con la metà dei soldi di Rafinha (grazie anche al sacrificio di Zaniolo) e garantiva, con l’arrivo di un altro centravanti (Lautaro) e di due ali che sapevano convergere al centro (Politano e Keita entrambi in prestito con ddr) un teorico enorme incremento del potenziale offensivo (rispetto a Rafinha, schierato dietro il solo Icardi e in linea con Candreva e Perisic).

Poi Vrsaljko si è infortunato (al suo posto è arrivato, sempre con ddr, il titolare della nazionale portoghese che aveva escluso proprio Cancelo), Radja, Icardi e Perisic hanno avuto i problemi che sappiamo, Keita non ha avuto il miglioramento che si sperava e solo Politano ha rappresentato un vero miglioramento rispetto a Candreva, pur senza eccellere a livello di realizzazioni.

Lautaro dal canto suo ha fatto bene, ma con la squadra che si era costruita costituiva un’alternativa a Icardi o al massimo a Radja, in questo caso però giocando fuori posizione.

Così la difesa si è rafforzata (con D’Ambro titolare fisso a destra, con de Vrji e con Asa), ma la ridotta mobilità di Radja, che avrebbe dovuto fare il trequartista ma anche il centrocampista aggiunto, lasciava in difficoltà il centro campo e, tutto sommato, nei fatti se non sulla carta, non si è rafforzato l’attacco, come mostra con chiarezza la differenza dei gol segnati: 66 nel 17-18 contro 57 nel 18-19.

Conta naturalmente il dimezzamento di Icardi e anche il fatto che si sia giocata la CL, prosciugatrice di energie.

Conta anche ed è stata determinante, la stagione almeno incerta di Radja, in parte riconducibile al difficile avvio di stagione per infortunio e ricaduta che gli hanno fatto saltare la preparazione, in parte ad altri fattori ben noti.

Ma di questo vorrei parlare in seguito, perché la questione dell’atteggiamento dei tifosi con i nuovi arrivi merita una discussione anche in vista dei nomi che si fanno per questo mercato.

Le nuove necessità della squadra, l’avvio del mercato estivo, la situazione dopo le amichevoli

Il pieno insediamento di Marotta, il cambio di allenatore, la necessità di sostituire i tre big dopo una stagione molto problematica, hanno imposto naturalmente un nuovo radicale intervento sul gruppo di giocatori.

Il mister, con il pieno appoggio di chi lo aveva scelto proprio per le sue caratteristiche, pretende un cambio di modulo con il passaggio al 352 come base, un atteggiamento in campo molto più aggressivo e una rosa più ampia e qualificata per reggere il peso di allenamenti feroci e di tante competizioni.

Completata abbastanza in fretta la difesa, con l’arrivo di Godin, e Bastoni e la ‘rivalutazione’ di Ranocchia il lavoro da fare sugli altri reparti era enorme.

Si dovevano sostituire tre top player, tutti offensivi, e comunque anche con loro in campo si erano visti grandi limiti nella manovra di attacco.

Bisognava assolutamente rafforzare le fasce, il centrocampo (che avrebbe dovuto avere più qualità ma soprattutto più dinamismo) e rifare ex novo l’attacco.

Sempre con limiti di spesa e con la questione Icardi che metteva l’Inter con le spalle al muro e bloccava tutti i possibili giri di attaccanti di prima fascia.

I nomi che si facevano, eccitavano la piazza in un senso o nell’altro, perché il tifoso dell’Inter è così: non conosce mezze misure, non si affida alle scelte della società e su ogni nome si divide andando agli estremi. Vediamo.

  1. Si parla di Lukaku: per alcuni sarà il salvatore della patria, per altri è una schifezza che da anni fatica a segnare pure in Inghilterra,
  2. Si parla di Dzeko: per alcuni è il più grande attaccante del mondo e con Lukaku farà sfracelli, per altri spendere tutti quei soldi per un trentatreenne chiaramente sulla via del tramonto, è una scelta inconcepibile,
  3. Barella da alcuni viene definito, dopo un paio di allenamenti un giocatore non da Inter, mentre altri vedono in lui l’elemento che accrescerà il vigore e il dinamismo a centro campo, essenziali per Conte,
  4. Lazaro: risolverà i nostri problemi in fascia con il suo dribbling secco e la sua fantasia per alcuni (pochi), non potrà mai, per altri, fare l’esterno di un centrocampo a 5,
  5. Si parla di Dybala? Per alcuni (pochi, dopo tutto verrebbe dalla juve e tutto ciò che viene da lì puzza) accrescerebbe enormemente il tasso tecnico, avremmo finalmente chi tira punizioni e corner, ecc; per altri invece è un giocatore fallito, ridicolo.

Potremmo andare avanti nello stesso modo con tutti i giocatori di cui si fanno o si sono fatti i nomi Vidal, Rakitic, ora anche Sanchez, ecc. ecc.

Ecco la… penultima. Si parla di Inter vicina a chiudere per Biraghi: ma per alcuni – testuale su twitter – ‘perché prendere il viola che non è meglio di Dimarco?’

Con tutto il rispetto per Dima, che può ancora crescere molto, Biro è un nazionale, Dima viene dall’aver fatto la riserva nel Parma.

Tralascio le discussioni, simili, sugli altri.

Naturalmente è bene che ognuno esprima le sue opinioni, ma dovrebbero essere espresse con misura, con cautela.

Così invece in ogni caso ci saranno molti che alla fine sosterranno: “l’avevo detto, io sì che ci capisco…” (anche perché pure sui giocatori che vediamo ogni domenica le valutazioni a posteriori sono sempre estreme: o tizio è un fuoriclasse, o è da Serie C, tertium non datur).

Naturalmente anch’io ho le mie idee (non su tutti perché alcuni dei nomi che si fanno li ho seguiti poco, ad es. Werner).

Ma, consapevole della mia molto relativa competenza e soprattutto consapevole del fatto che le mie valutazioni necessitano di aver visto all’opera il giocatore nel nostro contesto, ho un’idea di fondo: voglio i giocatori che vogliono il mio direttore e il mio allenatore, per il tipo di gioco che hanno in mente.

Questo concetto l’ho letto su Twitter, espresso però da un solo mio follower, su duemila, non ricordo neppure il nome, senza nessun like (tranne il mio).

Il mio timore che purtroppo potrebbe avverarsi, se mai è un altro: che per difficoltà oggettive (e non per incapacità dei responsabili) non si riesca a prendere il primo o il secondo della lista, per cui lo scarto rispetto al desiderato sarebbe forte.

Anche se non sono mancati, nella nostra storia recente, casi di seconde scelte che si sono rivelate felicissime.

Comunque, tra mille difficoltà la società, dopo aver trascorso giugno a sistemare il bilancio con le plusvalenze dei giovani, affronta il problema della rosa.

Dai movimenti di mercato pare di capire che i problemi individuati siano:

  1. Un centrale (risolto con Godin: ma anche qui c’è chi è felice e chi invece ricorda un fallimento simile nel passato),
  2. Un’ alternativa per Brozo (e viene preso Sensi che poi sembra dimostrare che può invece anche integrarsi),
  3. Un centrocampista con garra, corsa e qualità almeno discreta (e viene preso Barella),
  4. Un esterno destro che sappia percorrere la fascia ma nel contempo avere qualità offensive. E viene preso Lazaro.

Dopo aver provato ripetutamente Dalbert (che non ha fatto male ma non ha convinto), si decide di andare su un terzino sinistro.

Il prescelto potrebbe essere Biraghi, che ha anche il vantaggio di essere scuola Inter (il tifoso non è tenuto a considerare il fatto che se hai 25 giocatori buoni ma non di scuola Inter, quattro, costosi, devi tenerli fuori rosa).

Dopo una durissima contrattazione (tutti sapevano che esautorando Icardi noi eravamo…ricattabili o quanto meno molto esposti) viene preso il centravanti che presumibilmente era la prima scelta sia del direttore sia di Conte: Lukaku. Acquisto molto costoso, per altro, sommando cartellino mediazioni e stipendio, che non può non influire sulle ulteriori (e precedenti) capacità di spesa.

Nel frattempo Candreva viene in parte ‘recuperato’, Politano viene considerato da Conte un attaccante e si afferma alla grande Esposito.

A una settimana dall’inizio del campionato la rosa su cui Conte può… contare è la seguente

Handa, Padelli

de Vrji D’Ambro, Godin, Rano, Skriniar, Bastoni

Lazaro, Candreva, Vecino, Barella, Sensi, Brozo, X, Gaglia, Asa, Biraghi (Dalbert)

Lukaku, Lautaro, Politano, Esposito (Y).

Sono, se non sbaglio, 23 giocatori di cui due di Scuola Inter (gli altri potrebbero essere Pirola e il terzo portiere.)

E’ una grande squadra, completa? No, secondo me.

Lo diventerebbe (forse) se X e Y arrivassero e fossero due fuoriclasse. Ma dovrebbero uscire JM e Borja

Per i miei gusti personali vorrei che x e y fossero, tra i nomi che si fanno, SMS e Dybala.

Tra i nomi di cui si parla mi sembrano gli unici che sul piano meramente tecnico potrebbero farci fare un salto di qualità.

Non mi piace molto Llorente, non considero, salvo parere opposto del mister, Rebic il giocatore di cui necessitiamo, considererei Milik un’incognita (anche se avrebbe il vantaggio di… evitare Maurito alla juve) e non conosco le condizioni attuali di Sanchez. Dubito anche che Jovic scartato dopo poche settimane dal Real possa fare la differenza da noi.

Per me, da dilettante, Dybala potrebbe trarre grande vantaggio dalla partnership con Lukaku e nello stesso tempo essere coperto… atleticamente da un centrocampista come SMS.

Gli altri nomi per il centrocampo sono quelli di Vidal e Rakitic.

Vidal avrebbe un solo… vantaggio: essere voluto (sembra, ma non so in quale ordine di preferenza) da Conte.

Potrebbe ripetersi la storia di Spalletti con Nainggo, ma non è una legge incontrovertibile.

Nel caso, staremo a vedere e poi parleremo di fatti.

Rakitic, devo dire, attirandomi insulti, che non mi ha mai entusiasmato. Lo considero un buon giocatore, ma nulla più. (vero che di top sino ad ora, almeno sulla carta, perché non si sa se saranno tali, abbiamo preso solo Lukaku e Godin).

Poi, per Vidal come per Rakitic (che incapaci certo non sono) vale il vecchio detto: tra uno buono ma non eccezionale e nulla… meglio la prima soluzione

Comunque qui siamo nel regno della fantasia ed è necessario pure un richiamo alla realtà.

La quale, al momento dice:

Godin -> Miranda
Lazaro -> Perisic
Lukaku -> Icardi
Barella + Sensi -> Radja
(Forse) Biraghi -> Dalbert

La certezza che in termini di puro organico ci si sia rafforzati, rispetto alle attese dello scorso fine estate, obiettivamente non c’è.

Naturalmente molto si gioca sulla probabile cessione di Icardi, che dovrebbe portare, oltre a Lukaku già fatto, a qualche altro movimento importante.

Tuttavia per il momento la situazione è questa e in più se vogliamo parlare della prima di campionato, non è certo che potremo vedere in campo, oltre a Godin, sicuro assente, Lazaro e Lukaku, che sembra siano in ritardo di condizione. E lo stesso Barella certo non sarà al top.

Per il momento, possiamo elencare alcuni fattori che autorizzano un certo ottimismo.

  1. Il buon esito del precampionato,
  2. La presenza in panca di Conte che dovrebbe garantire un surplus importantissimo,
  3. La personalità e la grinta che sembra siano stati già trasmessi alla squadra,
  4. I miglioramenti di qualche giocatore (Candreva, Dalbert, gli stessi JM e Gaglia, anche se so che su quest’ultimo sono in disaccordo con la maggioranza),
  5. L’insperata accelerazione nella crescita di Seba Esposito che, dovesse continuare, ci garantirebbe un attaccante di qualità in più, magari da utilizzare con giudizio.

Gli elementi meno confortanti consistono:

  1. Nel fatto che al momento abbiamo ancora in rosa proprio Dalbert, JM, Borja, Candreva che probabilmente erano tra i punti deboli,
  2. Nella considerazione del fatto che il tanto ricercato miglioramento del fattore offensivo (senza che questo vada a danno dell’equilibrio), ancora non è stato possibile verificarlo.

Non possiamo ‘steccare’ in ogni caso la prima di campionato e sono convinto che non la steccheremo, ma penso anche che un primo giudizio attendibile sulla nuova rosa lo potremo dare dopo la prima partita di CL, quando il mercato sarà stato completato e avremo (speriamo) tutti a disposizione e tutti in condizioni di forma ottimali o quasi.

Le ultime insistenti voci, per quel che valgono, danno per vicinissimi Biraghi, Vidal e Sanchez.

Qualcuno aggiunge che in caso di cessione di Icardi arriverà un altro attaccante (oltre a Sanchez), ma nel caso dovrebbe uscire un altro giocatore

Finisse nel modo che si dice, avremmo davvero moltissime incognite (o ‘scommesse’) e ben poche certezze tra i nuovi.

Dovremmo sperare:

  1. Che Godin abbia un rendimento costante ed elevato,
  2. Che Biraghi si dimostri da Inter,
  3. Che Barella e Sensi vadano anche oltre ogni aspettativa, per quanto positiva già possa essere,
  4. Che Lukaku, Vidal, Sanchez siano davvero ancora i giocatori che abbiamo visto negli anni passati,
  5. Che Lazaro dimostri in Italia di poter fare tutta la fascia da quinto di destra,
  6. E, naturalmente, che Lautaro e Espo continuino a crescere in modo impetuoso.

Se fossero queste le soluzioni, devo ammettere che all’apertura del mercato speravo in qualcosa di meglio, ma non dispererei.

Anche perché non esistono situazioni assolute e non esistono gli ‘integralmente capaci’ e gli ‘integralmente incapaci’ e quindi si fa quello che realisticamente è possibile.

Anche in questo caso porto un esempio: sui social è tutto un fiorire di insulti ai nostri dirigenti, ‘incapaci di vendere’.

Poi scopro

  1. che il Real ha speso decine di milioni e dopo due settimane sarebbe disposto a dare in prestito Jovic,
  2. che Vidal, se verrà sarà in prestito con ddr,
  3. che Sanchez, se verrà sarà in prestito con ddr (o svenduto) e per di più con metà ingaggio pagato.

Insomma sembra che vendere giocatori che non hanno soddisfatto a certi livelli, che hanno ingaggi elevatissimi e peggio ancora se sono sulla trentina od oltre, risulti difficile per tutti.

Di Spalletti ho stima e considerazione, forse Conte si avvicina maggiormente al mio modo di intendere il calcio, ma a prescindere da questo, credo e spero che proprio il mister di Lecce sarà il nostro valore aggiunto e sarà in grado di ottenere il massimo anche da una rosa che non sarà ottimale, ma comunque buona e ricca di soluzioni alternative.

Fiducia (che nasce dal ragionamento) e Speranza (che nasce dalla passione) sono i miei motti di tifoso nerazzurro.

Luciano Da Vite

Foto: il nuovo allenatore nerazzurro Antonio Conte. La speranza è che il mister di Lecce sarà il nostro valore aggiunto e sarà in grado di ottenere il massimo anche da una rosa che non sarà ottimale, ma comunque buona e ricca di soluzioni alternative.

50 pensieri riguardo “La situazione attuale (un tentativo di “leggere” il nostro momento con equilibrio)

  1. Un ‘analisi perfetta e soprattutto priva di sentenze e giudizi assoluti ,da super-esperti di calcio, sulla evoluzione delle due ultime annate calcistiche. Tra le altre cose concordo anche sul non sbavare per Rakitic…certo a condizioni super vantaggiose mi andrebbe più che bene. E poi aspetto con fiducia che Marotta ed Ausilio completino il loro lavoro…

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  2. Veramente sorpreso in positivo da Fonseca! Credevo avrebbe avuto un ruolo di secondo piano, ma sta dimostrando con i numeri di essere pronto!

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  3. mattia lo scorso anno è stato a lungo infortunato ed è rientrato in berretti solo verso il fine stagione, ma evidentemente non era al top della condizione. In precedenza, negli allievi aveva mostrato di possedere buoni colpi ma senza la continuità necessaria. Adesso bisognerebbe seguirlo dal vivo in 2-3 partite per sapere se ha compiuto quei progressi che potrebbero consentire prospettive importanti

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  4. Secondo gazza on line saremmo vicinissimi a Biraghi e Sanchez, ma prenderemmo anche un altro attaccante (Milik se Icardi andrà al Napoli o più probabilmente llorente). Questo però significherebbe che dovrà uscire un giocatore in più, rispetto al previsto

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  5. Attys premiato come miglior centrocampista del torneo. Incredibile: l’effetto…Conte si senta anche qui. Tutti trasformati

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  6. Eraldo: dipende: se Salcedo resta e Seba gioca almeno un po’ di partite, no. Altrimenti, di sicuro. Intanto sono stati ceduti del grosso e kevin Rossi. A entrambi, giocatori talentassi ma leggeri, un grande in bocca al lupo

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  7. Grazie Luciano , ma Salcedo resta ? Certo Con lui e Seba sarebbe un concerto. Credo che l’Inter si debba impegnare a fondo con il settore giovanile viste le plusvalenze che in questi ultimi anni ha portato e che devo dire in più occasioni hanno salvato il bilancio.

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  8. E’ questo il grande dubbio. Senza di lui e con Seba che forse giocherà poco in Primavera, davanti saremmo contati.
    intanto continua la telenovela Icardi che ci blocca un po’

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  9. In effetti Salcedo che gioca nella primavera del Genoa o in altre squadre di B non serve , meglio che gioca con noi , fa una esperienza europea con la primavera si allena con la prima squadra , lo tieni sotto monitoraggio e l’anno prossimo tiri le somme. Una domanda ma Bonfanti è parente con Aquilino Bonfanti nostro attaccante degli anni 70 ( morto purtroppo di recente )

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  10. Non credo Eraldo. Aquilino mi risulta (spero di non sbagliarmi) che sia deceduto 2-3 anni fa, mentre il papà di Bonfa viene sempre alle partite. però mi hanno detto che sia stato un calciatore anche lui

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  11. Mi sembra che ci sia un notevole rinnovamento. Stante, che è il mio pupillo da quando l’ho visto in un derby dei pulcini, finito 5 o 6 a zero per noi, comandare la difesa come un leader consumato è l’unico rimasto in difesa (anche Guercio dovrebbe essere venuto dopo, ma non sono sicuro). Di maggio, il più talentuoso, guida ancora il centro campo. Accanto a lui , Ciuffo e Liserani, già in evidenza nella scorsa stagione. Sorprende l’attacco in cui Diop, se non si tratta di un caso di omonimia è un 2007 e mancano le due punte di colore che erano fortissime.
    Questa è la squadra più interessante da seguire perché erano40 e saranno ridotti immagino a 25, tra cui diversi nuovi arrivi

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  12. Speriamo Esposito tenga i piedi per terra, sarà suggestivo vedere lui e Zaniolo compagni in nazionale, ma soprattutto Seba giocare in campionato. Commento dettato dal cuore nerazzurro, certamente, ma credo che Esposito sia già pronto per giocare delle partite di campionato. Penso anche che giocare in Primavera per lui sia solo tempo perso, anche se di sciuro aiuterebbe l’U19 a vincere qualche titolo.

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  13. io vado con i piedi di piombo. Certamente può giocare scampoli di partita anche da subito, ma dipende dalla situazione. Allenarsi con i grandi giocare qualche volta ma guidare la Primavera negli scontri internazionali e nelle partite contro le big italiane, per un ragazzo di 17 anni è tutt’altro che tempo perso. Poi è ovvio che se sbaglio e lui si afferma alla grand esulti sono il più felice. Attenzione però: zaniolo (certo più maturo fisicamente) ha fatto bene,almeno inìzialmente. Poi con lo scarso ubriacone rada la Roma è andata in CL, con il gioiello Zaniolo, no.
    Io mi affido alle scelte di Conte.

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    1. ma non mi riferivo a Zaniolo in relazione alle scelte di mercato dell’Inter, lo citavo solo per ragioni di suggestione sportiva in quanto comunque qui è piaciuto molto. Poi chiaramente ne parlo, insieme ad Esposito, in visione della nazionale ma chiaramente in proiezione futura, ma certo che Mancini li convocherà sempre anche solo per studiarli bene e inserirli gradualmente, poi la maturazione finale è sempre un terno al lotto anche per i più promettenti che possono perdersi per strada anche ben dopo i 20 anni.

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  14. Ho visto la partita dei nostri under 15 contro l’Astana. Hanno vinto 2-0 dominando. Almeno 5 volte i ragazzi si sono presentati soli davanti al portiere e hanno ottenuto solo una traversa e delle belle parate. Ma la manovra c’era. Gli avversari non hanno letteralmente mai tirato in porta. Contento, ovviamente, ma sempre prudente, perché non conosco il livello dell’Astana rapportato ad altre avversarie che incontreremo.
    Mi sembra che la squadra, come era scontato, sia stata rafforzata sul piano del peso atletico e delle velocità. i terzini spingono molto, Stante governa la sua area in sicurezza, in mezzo Di maggio fa sempre buone cose quando ha la palla, ma mi è sembrato in difficoltà quando doveva rincorrere. bene Poi, che diventa fisicamente e caratterialmente sempre più simile al fratello Seba. Non ho visto Pit, centrocampista bravo e dinamicissimo, ma anche il più a rischio per problemi fisici e agonistici, e neppure il figlio di martin. Molto bene in mezzo al campo Liserani, che già lo scorso anno era diventato un punto di forza. Quanto a Diop, non ho potuto sincerarmi visivamente se si tratta del 2007, ma tenderei ad escluderlo, per come ha giocato. Questo Diop è stato una rivelazione (l’altro è fortissimo ma tecnicamente grezzo, non penso che in 3 mesi possa essere cresciuto così). lui tiene forse troppo la palla ma si libera quasi sempre e sa servire i compagni. interessante davvero. bene tutti gli attaccanti alternatisi che hanno fatto belle giocate e altre da rivedere, ma hanno tutti ‘gamba’ e iniziativa. Sono destinati, credo a migliorare. Anche stabile, entrato nel secondo tempo, mi ha convinto più di quanto non facesse lo scorso anno

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  15. 22 agosto 18:30 – 19:40 Borussia – Inter : https://www.youtube.com/watch?v=phT-bXqwBB0
    23 agosto 17:00 – 18:10 CSKA – Inter
    L’elenco dei convocati presente sul sito ufficiale(http://www.utlccup.com/en/utlccup2019-en/):
    Adamo Alessandro
    Bonardi Francesco
    Casani Jacopo
    Casani Tommaso
    Ciuffo Gabriele
    Del Vecchio Gabriele
    Di Maggio Luca
    Diop Saer
    Esposito Francesco Pio
    Gallo lorenzo Luigi
    Guercio Tommaso
    Liserani Michele
    Motta Matteo
    Owusu Enoch
    Pedrini Karim
    Ricordi Tommaso
    Roversi Davide
    Stabile Giacomo
    Stankovic Aleksandar
    Stante Francesco

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  16. Ciao a tutti
    Mi sembra un analisi equilibrata…rispetto allo scorso anno penso che avrebbero potuto fare un pò meglio a livello di scelte di mercato…
    Cmq guardiamo con speranza e fiducia il futuro…
    P.s. anche io vorrei fortissimamente SMS

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  17. No so, Lothar. Se guardiamo i reparti AL MOMENTO
    la difesa è più o meno la stessa: dentro Godin per Miranda
    sulle fasce: a sn se arrivasse Biro, con lui e Asa dovremmo essere un filo più soldi, a destra tutto dipende da come si comporterà Lazaro
    In mezzo è uscito Radja sostituito da Barella e Sensi. Sulla carta un miglioramento dovrebbe esserci, di rendimento, anche se Radja, in una stagione negativa è stato decisivo in alcune situazioni determinanti
    Davanti è tutta una scommessa, almeno per me: spero in bene, anche in molto bene, ma non ho certezze sul rendimento di Lukaku e soprattuto su Sanchez, sui gol che può fare Politano da punta e sugli ulteriori miglioramenti (necessari) di lautaro.
    Al momento la certezza maggiore sembra essere data dal surplus che porta Conte

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  18. Sembra che su Salcedo l’inter ha l’idea di farlo maturare altrove , secondo me con il forte rischio di perderlo per strada. Un giocatore così secondo me lo devi far maturare in casa. Non mi sembra che nella finale in Olanda dopo il gol del pareggia Vergani abbia esultato molto …. ancora rugini ?

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  19. Mi pare sia saltata l’operazione Sanchez, a questo punto il mercato dovrebbe essere finito a meno di un clamoroso scambio icardi dybala. Personalmente biraghi equivale a Dalbert per cui lo scambio non lo farei: la speranza di quest’anno è che conte sappia sfruttare al meglio lukaku, apparentemente un downgrade rispetto a Icardi. L’argentino in panca fino a scadenza sarebbe invece , a dispetto dei possibili risultati negativi (favoriti comunque per il 4 posto), un gran segnale della società

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    1. L’operazione rugani (buonissimo difensore) in cui si regala il miglior giovane di Italia (riccardi) rasenta la follia di un club ormai sottomesso alla Juve (già pellegrini per spinazzola era folle). Petrachi mi sembra sia lo stesso che a torino permise il passaggio del giovanissimo Kean ai ladroni, ha messo marotta nelle condizioni di dover rinunciare a Dzeko a causa di questa “santa alleanza “. Un’infamia bella e buona…lo juventino petrachi non ha fatto i conti con il difficile ambiente di Roma, ai primi risultati negativi sarà preso di mira. Dispiace per i tifosi ma auguro a questa società un collasso sportivo, finanche a una retrocessione sul campo (per quanto protetti)

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      1. P.s. sarebbe necessario avere un giocatore dalle caratteristiche di Sanchez per sfruttare le ripartenze e la progressione di lukaku

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  20. Mi allineo con Luciano circa i dubbi sul miglioramento del’12 titolare, con la eccezione si Sensi che mi piace parecchio ed ha caratteristiche di cui non disponevamo.
    Lukaku non mi pare un miglioramento rispetto a icardi.

    La questione dell’acquisto di ruga i, la Juve si conferma il cancro del calcio italiano.

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  21. Nell’amichevole pareggiata contro il Verbania, oltre ai redivivi Demirovic e Anane, ha fatto nuovamente la sua comparsa il provino Akhalaia, già testato lo scorso anno. Luciano sai se è stato acquistato?

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  22. A mosca l’Inter batte anche il Borussia (1-0 gol di Enoch) ed è in semifinale. Al torneo Fimer gli under 18 perdono 0-1 contro il Sassuolo. Su entrambe le partite domattina un report.
    Akhalaia se è ancora qui significa che è stato preso

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  23. A questo punto, dopo i prestiti di Corrado e Roric, resterebbero solo Mulattieri e Schirò come fuori quota (tecnicamente anche demirovic e Ballabio sono in rosa, ma sembrano in partenza). Scelta strana, soprattutto nel primo anno in cui saranno permessi 5 fuori quota. In Youth League potrebbe essere penalizzante (Mulattieri non sarebbe peraltro utilizzabile).

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  24. Under 15: Borussia Dortmund Inter 0-1 (Owusu)

    Ho visto la partita e sinceramente mi sento alquanto rassicurato.
    La squadra quest’anno c’è e non dovrebbe infliggerci le sofferenze vissute nella scorsa stagione con i 2004.

    Si era già visto del buono nelle due uscite precedenti, sempre a Mosca, ma c’era il dubbio sulla consistenza dell’avversario.

    Il Borussia invece è sicuramente una squadra forte, tosta, difficile da affrontare, magari senza fuoriclasse (il migliore mi è sembrato l’italiano che gioca a centro campo, ma potrei essermi sbagliato)

    La differenza rispetto alle partite precedenti si è vista perché la partita è rimasta sempre in equilibrio, anche con una prevalenza di azioni offensive da parte nostra (ricordo che già nel primo tempo Owusu e Gallo si sono trovati soli davanti al portiere ma hanno calciato senza forza e precisione).

    Credo che il mister abbia fatto delle scelte in funzione della rotazione ma anche considerando la forza dell’avversario: ad esempio evitando di schierare insieme i due giocatori più talentuosi ma meno atletici del centro campo (Di Maggio e Liserani) anche in considerazione del fatto che lo stesso Diop, apparso dirompente contro avevrsari meno forti fisicamente è risultato evanescente in questa gara.

    Escluso anche inizialmente Esposito, a favore appunto di Enoch, mentre Gallo è stato preferito ad Adamo.

    La forza della squadra è stata sicuramente la difesa che nelle tre partite disputate ha concesso pochissimo agli avversari, ma soprattuto il fatto di aver giocato da squadra, con intensità e dunque densità in tutte le zone del campo.

    Non mi addentrerei nei giudizi sui singoli se non per ricordare che Stante è inamovibile, che Di maggio è destinato a reggere la cabina di regia, che Owusu ha una marcia in più. Anche se non ha perso il vizio di eccedere nei personalismi. Gallo si è dimostrato insidioso, ma ha sbagliato spesso la giocata decisiva.

    Ma tutti hanno fatto bene in questa partita nella quale si è rivisto (2°t) il terzo figlio di Stankovic.

    Adesso siamo quasi qualificati per le semifinali.

    Quasi perché in teoria è ancora possibile che finiscano 3 squadre a 9 punti, se perdessimo contro il CSKA e a quel punto non conosco il regolamento.

    Pareggiando, saremmo primi e sarebbe importante, perché ins emifinale non incontreremmmo il barça autentico schiacciasassi, che sta dominando l’altro girone.

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  25. Under 18: Inter Sassuolo 0-1

    Incomincia male, dal mio punto di vista di spettatore (non conosco l’andamento delle amichevoli precedenti) la stagione degli under 18, alle prese con problemi francamente prevedibili, per il salasso che la squadra 2002 campione d’Italia ha subito da parte della Primavera.

    La cessione di quasi tutti i fuori quota e anche di qualche 2001 (probabile ormai quella di salcedo) ‘costringe’ infatti mister madonna ad attingere in massa alla rosa dei 2002.

    Con un rischio, naturalmente per entrambe le compagini (troppo giovane l’u19, troppo svuotata l’u18). Ma c’è anche il rischio che l’effetto spostamnto si riverberi anche sui 2003, come vedremo.

    Dal punto di vista della crescita individuale può essere un bene perché i giocatori più forti vedendo alzarsi l’asticella possono essere indotti a dare qualcosa in più e più rapidamente.

    Ma c’è anche la possibilità opposta per cui un ragazzo giovane si inserisce meglio in un meccanosmo collaudato, di gente esperta.

    Personalmente ho sempre considerato fondamentale ad esempio avere in u19 una spina dorsale esperta, composta per lo più da fuori quota con grande personalit. Per far crescere i più giovani, guidandoli.

    Comunque sono opinioni in libertà, di un semplice tifoso.

    Mi sembra interessante riprodurre l’elenco degli iscritti al torneo (oggi si giocherà contro il Monza del nostro ex Goffi, mi pare) e potremmo soffrire come contro il Sassuolo. Domani ci sarà un…pericoloso Inter Real

    Portieri: Gerardi (2003) Priori (2003)

    Difensori: Alcides, Feltri, Sottini, A. Moretti (il secondo gemello, rientrato dal Novara) Cepele (2003) Di marco

    Centrocampisti: Verzeni, Gualtieri, Lindkvist, Mirarchi, Wieser, Sangalli, Cester, Simic

    Attaccanti: Cancello, Bertazzoli, Sattin, Gnonto (2003)

    Gnonto era assente perché impegato con la nazionale under 17, con la quale ha segnato due gol, ma dovrebbe rientrare o oggi o sicuramente contro il Real.

    La formazione iniziale:

    Gerardi

    Alcides Feltrin Sottini Di Marco

    Verzeni, Wieser Lindqvist Cester

    Cancello Bertazzoli

    la sconfitta è abbastanza casuale, perchè venuta su una ripartenza subita nel fnale, tra l’altro con conclusione deviata da un ostro difensore.

    Il match in realtà è stato molto equilibrato e forse prima del loro vantaggio ai punti avremmo meritato qualcosa di più noi.

    C’è stata una traversa per parte, un paio di occasioni in più per noi e un paio si situazioni, nella loro area in cui davvero la scelta del direttore di soprassedere è stata molto discutibile (ah, che rimpianto per gli arbitri donna: potrano essere loro la soluzione…?)

    Ma questi sono dettagli. Resta il fatto che c’è moltissimo da lavorare per il bravo Zanchetta e che probabilmente ogni partita per noi sarà una battaglia.

    Soprattutto in attacco manca chi fa la differenza e sa far salire la squadra e dialogare.

    Alcuni cenni sui singoli:
    Gerardi: semrpe sicuro

    Edu: meglio quando ha la palla che quando deve vincere contrasti duri
    Feltrin: fisico straordinario ora anche migliorato nelle giocate
    Sottini: perno della difesa
    Di marco: spinge e lotta: coglie l’incrocio con un tiro che si poteva piazzare in tutta tranquillità

    Verzeni: inizia bene a tutta fascia, ma esce subito per infortunio. Sfortunato.
    Wieser: non si ancora irrobustito abbastanza, perde qualche contrasto, ma quando ha la palla nei piedi illumina.
    Linqvist: buon primo tempo, con fantasia e palleggio, poi cala vistosamente e viene sostituito
    Cester: sa giocare a calcio ma non è cresciuto come potenza e fatica a imporsi come un tempo

    Cancello: è un bomber, un uomo da laciare a rete. Più impacciato se deve dialogare
    Bertazzoli: il nostro ex, ritornato da cremona dove aveva giocato un grande campionato dei 2002 stenta un po’ a imporsi pur dinostrandosi pronto alla conclusione

    Tra i subentrati:
    Gualtieri poco in evidenza, ma probabilmente ha bisogo di tempo essendo nuovo,
    A. Moretti (Geme 2 per chi lo seguiva negli anni scorsi) sufficiente;
    Sangalli non ha messo ancora tutti i chili di muscoli necessari per primeggiare a questi livelli, ma ha buona tecnica, visione di gioco e grande garra
    Mirarchi penso che in questa squadra debba giocare sempre o quasi
    Simic si dà da fare, lotta, come sempre, a poco qualitativo
    Sattin: credo debba ancora lavorare ma mi aspetto da lui un buonissimo prosieguo di stagione

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    1. Mi ripeto , cedere Salcedo al Verona dove non giocherà mai e ce lo troveremo in Primavera come avversario , non è di certo un bene per il ragazzo , tanto vale che si allena con la prima squadra , gioca le partite in primavera perlomeno quelle più importanti , fa una grossa esperienza in Youth League , e poi si vede alla fine del campionato. A meno che dal Verona non arrivino uno o più rinforzi per le giovanili. Abbiamo Bonazzoli ed altri come esempi.

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  26. Pienamente d’accordo con Luciano. A me sarebbe piaciuto vedere ancora Roric, Grassini e uno tra Colidio e Salcedo. Per l’under 18 c’è da dire che le assenze erano tante, basti pensare che nell’amichevole contro il Verbania sono stati convocati Tononi, Anane, Boscolo, Tinazzi, Tosi, Sakho, Cortinovis, Airoldi, Oristanio, non credo che si potrebb eripetere un salasso del genere durante la stagione.Dei 2003 immagino che si limiteranno a salire con costanza soltanto Gnonto, Casadei e Gerardi.

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  27. U15; a Mosca, dopo il primo tempo CSKA 2 Inter 2 (Stankovic 2). Con qs. risultato passeremmo come primi, ma sarà ancora dura. I loro attaccanti hanno una velocità impressionante, negli spazi sono quasi imprendibili

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  28. Perso 3-2. Adesso Inter CSKA e Borussia dovrebbero terminare tutte a 9 punti. Non so cosa succederà. Avevamo pure pareggiato nel finale, ma l’arbitro russo ha annullato il gol perché il loro portiere si è scontrato con un suo difensore e sono rimasti entrambi a terra

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    1. In realtà l’inter era già matematicamente qualificata. Nell ultima giornata si scontrano yokoama e cska che sono seconde a 3 punti dall’inter. Quindi solo una delle due potrà raggiungerla. Astana e borussia sono gia fuori dai giochi

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      1. Giusto. In realtà il Dortmund è stato perso 0-1 a Yokohama. Ora l’Inter quattro partite da 9 punti, CSKA e Yokohama tre partite da 6 punti, ma si incontreranno nella prossima partita. Quindi l’Inter è già in semifinale.

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