Tra dubbi e speranze

Da un punto di vista generale, delle condizioni in cui versa il Paese, dopo una decina di giorni ho ritrovato solo qualche leggero peggioramento rispetto a quanto mi aspettavo: oltre alla scontata gravità della situazione economica (notevolmente peggiorata dai tempi di Renzi e Gentiloni), al progressivo imbarbarimento dei costumi, ora abbiamo anche almeno il sospetto che i ‘sovranisti’ quando esaltano appunto la sovranità del Paese si riferiscono… alla Russia di Putin.

Ci sarebbe poi la questione non dei migranti (che è cosa più complessa) ma dei naufraghi da salvare o meno: ma su questo non c’è nulla da discutere, perché noi, all’Inter, siamo tutti ‘fratelli del mondo’.

Fino a prova contraria.

Le situazione presenta invece quanto meno prospettive ancora in evoluzione, ma non del tutto scoraggianti, per quanto riguarda la nostra Inter.

Proviamo a fare il punto su qualcuna delle novità intervenute.

I convocati (quello che manca e… quello che avanza):

Portieri:

Handanovic, Padelli, Berni, Stankovic.

Difensori:

D’Ambrosio, Dalbert, de Vrij, Ranocchia, Skriniar, Ntube, Pirola.

Centrocampisti:

Valero, Brozovic, Candreva, Gagliardini, Joao Mario, Lazaro, Nainggolan, Perisic, Sensi, Agoumé, Persyn.

Attaccanti:

Icardi, Politano, Longo, Colidio, Esposito, Vergani.

Sono 28 giocatori.

Tra i sicuri componenti della prossima rosa ne mancano diversi per motivi di… completamento ferie: Godin, Bastoni, Vecino, Lautaro.

Alcuni sono presenti ma già fuori rosa, salvo incredibili cambiamenti: Icardi, Nainggolan.

Altri dovrebbero essere sul piede di partenza: Dalbert, Valero, JM, Longo.

Qualcuno arriverà certamente: Barella e due punte.

Forse anche un esterno sinistro e un altro centrocampista.

La scelta dei giovani da aggregare (Stankovic, Ntube, Pirola, Agoumé, Persyn, Colidio, Esposito, Vergani) è interessante, anche se quasi scontata, viste le cessioni e gli impegni internazionali di altri (Corrado, Gavioli, Merola, Salcedo).

Ma Gavioli sembra destinato al Venezia e Merola al Bologna, anche se l’affare sembra complicarsi.

Interessante anche il fatto che ci siano ben cinque 2002 e un solo 2000 (Colidio).

Al netto degli otto giovani (che potranno comuque ‘rientrare’, magari saltuariamente) e dei sicuri partenti abbiamo 19 giocatori, ai quali si aggiungeranno Barella e 2 attaccanti (Lukaku e Dzeko?).

Arrivasse almeno un altro centrocampista di valore certo, saremmo a 23.

Il problema è che di questi nessuno è di scuola Inter.

Potremmo pensare a Dekic o Filip per Berni, che mi pare non abbia i requisiti e allora ce ne sarebbero altri 3 da inserire, con un ‘titolare’ da escludere.

I tre potrebbero essere Pirola o Ntube, un centrocampista (Pompetti o Corrado o Roric) e un attaccante (per questo ruolo la scelta è ampia: Colidio, Salcedo, Vergani, Esposito, in ordine di età).

Se non ho sbagliato i conti, naturalmente.

Dando per scontato che arrivino i tre nuovi di cui si fanno i nomi (il terzo, eventuale, potrebbe essere Vidal o uno simile), sarebbe una rosa buona, in grado di battersi dignitosamente su tutti i fronti, ma a mio parere ancora non vincente, a meno che davvero il manico conti (anzi… Conte) per il 30% minimo.

Diverso il discorso se arrivasse anche un cc boom, ma sembra difficilissimo immaginare un nuovo esborso rilevante, soprattutto se non si capitalizzeranno al massimo le cessioni importanti.

Più facile che arrivi semmai un centrocampista di media caratura, ma considerato funzionale al ‘progetto’.

A mio parere ci saremmo rafforzati in tutti i reparti, ma forse meno di altri.

Faccio un esempio:

  1. A noi serviva un centrale, come alla juve: noi abbiamo preso Godin loro probabilmente De Ligt,
  2. A noi servivano due centrocampisti, come a loro. Noi abbiamo preso Barella e Sensi, loro Rabiot e Ramsey,
  3. Poi noi perderemo Icardi e Radja, per Lukaku e Dzeko e loro potrebbero prendere proprio Icardi.

Questo per confrontare solo i ruoli in cui entrambe dovevano operare…

Non li abbiamo raggiunti e non sono certo che ci si sia avvicinati.

Però resto ottimista perché è più facile migliorare in tutti i sensi la nostra rosa che quella di chi ci ha preceduto (Napoli compreso).

Soprattuto verebbe rafforzata la rosa in senso lato.

La conferenza di presentazione: il direttore

Già le modalità di organizzazione hanno creato molte polemiche tra gli esclusi (i giornalisti erano presenti su invito) e i loro amici.

Personalmente non discuto la scelta in sé, ma sono preoccupato per le possibili conseguenze: oltre ai soliti noti, specializzati nel tiro agli esponenti dell’Inter e alla squadra, dovremo sopportare lo scatenarsi dell’ostilità preconcetta degli esclusi rancorosi.

Vedremo se società e squadra saranno abbastanza forti da annullare questo effetto.

Certo, noi interisti siamo abbastanza unici: prima ci arrabbiamo perché la società non ha abbastanza pugno di ferro verso i giornalisti servi di altri (o del loro ego); poi ci lamentiamo se vengono assunte posizioni decisioniste.

E’ vero che tra i presenti c’erano esponenti di giornali che fanno dell’anti interismo la loro principale professione (gli juventini odiano l’Inter, i tifosi juventini sono la grande maggioranza, assecondarli è molto conveniente sul piano delle vendite…).

E tuttavia potrebbe, dico potrebbe perché è una mia ipotesi, trattarsi di una dichiarazione di intenti di stile… salviniano (‘la pacchia è finita’) nel senso che non sarà consentito impunemente il tiro al bersaglio, dall’interno, per così dire, come dall’esterno.

E si cercherà di proteggere maggiormente la riservatezza di quanto accade in società e con la squadra (ogni eventuale spiffero non potrà che venir attribuito a uno dei quattro leader operativi dirigenziali: Antonello, Marotta, Ausilio, Oriali).

La questione della riservatezza rimanda a un altro aspetto, a mio parere molto problematico: la decisione (su pressione di Conte, come sembra ovvio) di blindare militarmente, il termine non è eccessivo, il ritiro.

Decisione forse necessaria, per lavorare in tutta serenità, provare e riprovare senza l’assillo della pressione mediatica e soprattutto la diffusione di elementi di dietrologia e spifferi vari che possono creare nervosismo e inquietudine.

Parto dal principio che nessuno nella mia società sia masochista e dunque cerco di spiegarmi la ratio delle decisioni che a me sembrano sbagliate o almeno ingiuste.

Non ho una grande stima di Graziani come pensatore, anzi, ma devo riconoscere che questa volta quando dice che la blindatura allontana la passione dei tifosi, che è elemento fondante e costitutivo dell’esistenza stessa del calcio, ha più di una ragione.

La speranza è che questo ‘sacrificio’, perché per i tifosi è tale, venga ripagato dai risultati, che farebbero passare tutto nel dimenticatoio.

L’altro tema importante della conferenza, dal punto di vista delle decisioni dirigenziali, è l’affermazione netta ed esplicita dell’esclusione dal ‘progetto’ di due dei giocatori di maggior peso tecnico della nostra rosa: Icardi e Radja.

Decisione che fa discutere, non può esserci dubbio.

Sicuramente l’ufficializzazione può determinare un crollo del valore finanziario dei soggetti coinvolti.

Ma se escludiamo che Marotta… lavori ancora per la juve, o sia del tutto incapace e autolesionista, ci devono essere delle spiegazioni che a torto o a ragione vengono considerate premianti rispetto al comportamento opposto.

Una è sicuramente quella di consentire a Conte di lavorare in tutta serenità, nella chiarezza delle situazioni e anche di far capire a tutti i giocatori che chi sgarra è fuori, indipendentemente dall’eventuale danno finanziario che la società subirebbe.

Ma sono convinto che ci sia altro, che non conosciamo (a parte il fatto che se non avessero resa ufficiale la situazione, comunque stra conosciuta, la stessa sarebbe divenuta esplicita alla prima amichevole).

Per esempio, il club potrebbe essere a conoscenza di un accordo tra Icardi e un’altra società per il trasferimento del giocatore.

Se Maurito si stesse muovendo su… mandato juventino o almeno con quelle aspirazioni, potrebbe essere un modo per stanare i possibili acquirenti e il giocatore stesso.

Il messaggio potrebbe essere: o l’offerta della juve è adeguata alle nostre richieste, o tu accetti le condizioni, molto vantaggiose per entrambe le parti (tu e noi), avanzate da un’altra società, o ancora resti a guardare gli altri giocare per due anni.

E’ solo un esempio di quello che potrebbe essere e non conosciamo.

Ad ogni modo, la bontà o meno di un metodo di lavoro la si può valutare solo a situazione definita e soprattutto nel tempo.

Io per ora dò credito all’affermazione di Marotta: non siamo degli sprovveduti.

Pur essendo consapevole del fatto che anche i migliori possono sbagliare.

Del resto Marotta ha orgogliosamente riaffermato il suo diritto-dovere, in accordo con le altre componenti, di scegliere gli uomini, i ‘profili’ ritenuti indispensabili per il progetto e i valori che ne stanno alla base.

Poi, noi giudicheremo i frutti del lavoro del direttore, con la passione dei tifosi, e la proprietà lo farà con l’accortezza dell’… ente pagatore.

Per il momento, l’aspetto più interessante (e controverso) delle dichiarazioni di Marotta per conto mio è proprio la sua affermazione sui valori che intende perseguire:

  1. cultura del lavoro,
  2. cultura della vittoria,
  3. senso di appartenenza.

Quello che fa discutere, perché sa di… juventinismo, è il secondo punto.

Anche in passato sono stato in polemica con chi sostiene che ci sono cose più importanti della vittoria.

Per me l’obiettivo di una partita, di una competizione sportiva è vincere.

A calcio si gioca per quello.

Certo, vincere rispettando le regole.

Ma, per esempio, giocar ‘bene’ e perdere non è il mio obiettivo.

Non è neppure una consolazione.

L’equivoco nasce dal fatto che alla juve all’affermazione “l’importante è vincere” segue una frase non detta, che però è il fulcro del loro pensiero: “anche mediante i metodi più illegali e l’occupazione del potere”.

Noi non siamo quello e ho fiducia che continueremo a non esserlo.

Quanto al bel giuoco, è nota la mia posizione, anche da isolato: il gioco più bello è quello più efficace in termini di punteggio finale.

La conferenza di presentazione: l’allenatore

Le situazioni di cui abbiamo parlato sino ad ora sono importanti ed è giusto discuterne, anche con orientamenti divergenti od opposti, purché non pregiudiziali, ma personalmente mi interessano di più i discorsi sulla squadra, sugli obiettivi e sulle intenzioni di gioco.

In questo secondo me le dichiarazioni di Conte sono state molto chiare ed esaustive.

Consentitemi ancora una digressione sulle polemiche.

Qualcuno si è lamentato per le presunte domande ‘addomesticate’ (soprattutto al mister che è appena arrivato fra noi).

Qualche volta le domande insidiose risultano le più banali, perché è ovvio che l’intervistato risponderà in modo elusivo.

Come è accaduto in un paio di situazioni.

Per esempio se uno avesse chiesto conto al mister del suo passato alla juve (in parte è stato fatto chiedendogli delle future partite con i bianconeri) è ovvio che Conte avrebbe risposto: ‘sono un professionista, do il 100% per la società per la quale lavoro’.

E così via.

Se gli si fosse chiesto che tipo di gioco intendeva praticare avrebbe risposto (come ha fatto): ‘la mia idea di gioco è fare felici i tifosi’.

E se gli avessero chiesto del modulo, avrebbe risposto: ‘il modulo base è il 352, ma io non ho dogmi’.

Se gli avessero chiesto qual è l’obiettivo minimo, avrebbe risposto: ‘migliorare’.

E se gli avessero chiesto la sua posizione sulla messa fuori rosa di Icardi e Radja avrebbe risposto (guarda caso): ‘sono perfettamente allineato con le decisioni della società’.

A parte il fatto che forse in una conferenza di presentazione di un nuovo mister le domande, più che a metterlo in difficoltà dovrebbero essere rivolte a capirne gli intendimenti

Invece, almeno dal mio punto di vista, Conte alcune cose molto interessanti le ha dette.

“Voglio un calcio molto propositivo, ad alta intensità”.

Concetto confermato quando gli si è chiesto un paragone con il calcio inglese ‘migliorato tatticamente dagli allenatori stranieri, ora possiede non solo intensità, ma anche senso tattico’.

E ancora: a me servono ‘buoni giocatori, ma prima uomini straordinari’.

‘Dovrò indicare io la strada e dovrò stare attento affinché tutti quanti seguano questa strada che non è semplice, ma fatta di fatica, volontà, passione, sofferenza e sudore.’

Su questi concetti mi sembra abbia insistito più volte.

Tanto che, quando gli è stato chiesto che cosa deve avere la squadra oltre a ‘testa, cuore e gambe’, non ha risposto ‘qualità’ come ci saremmo aspettati (almeno io), ma ‘passione’.

Sono solo parole, ma dimostrano chiaramente che ci troviamo di fronte a una personalità e quindi a un modo di intendere il mestiere per molti versi opposta a quella di Spalletti.

Vedremo un’altra Inter, su questo non ci son dubbi: più coinvolgente per il modo di stare in campo (gambe e passione più che testa) e a me dovrebbe piacere, visto che ho sempre sostenuto che prima si deve essere grandi atleti, solo dopo tecnica e fantasia fanno la differenza.

Invece devo ammettere le mie contraddizioni, perché a me l’impostazione di Spalletti piaceva, o quanto meno mi intrigherebbe una via di mezzo.

In fondo anche Luciano (come me, modestamente) preferiva, entrambi al top, i Radja a Rafinha e anche Luciano avrebbe voluto un Icardi più partecipe al gioco, cioè avrebbe voluto più forza, più sostanza, più spirito di squadra.

Ma insieme a queste caratteristiche dava importanza alla costruzione ragionata del gioco, alla gestione della palla, all’interpretazione e lettura dei momenti del match, insomma a fattori che richiedono soprattutto qualità, anche mentale.

Avrei voluto che Spalletti potesse misurare le sue idee con una squadra che disponesse di un Radja e un Maurito al top, di un terzino sinistro alternativo ad Asa, di un Borja con 5 anni in meno e di un Vecino migliore nel breve (o di un Gaglia dal piede più raffinato).

Sarò sempre grato a Spalletti, che ha avviato la ricostruzione e la speranza è che Conte riesca ad accelerare il processo di crescita.

I problemi aperti

Il principale è naturalmente il completamento dell’organico, sia in entrata che in uscita.

Per esempio: un conto è se arriveranno Lukaku e Dzeko, altra cosa se si dovesse ricorrere a soluzioni di ripiego.

C’è poi la questione del centrocampista.

A differenza che per il caso Icardi, alcuni tifosi non sarebbero contrari alla permanenza di Radja.

Personalmente non so se i comportamenti extra calcistici siano determinanti nella decisione di cederlo, ma ho la sensazione che il problema sia, come dire, soprattutto legato all’idea di gioco del mister.

Nel senso che forse anche per lo stile di vita, Radja potrebbe non dare a Conte le garanzie di mobilità, intensità, ritmo e continuità che lui pretende dai suoi giocatori

A me pare che, senza rifiutare un eventuale fenomeno nel ruolo, Conte non ami particolamente i trequartisti e che non sia convinto che Radja possa fare ancora la mezz’ala a tutto campo, che si inserisce ma che lavora intensamente con la squadra.

Partendo Radja, un altro centrocampista è indispensabile. Si parla di Vidal, che personalmente non mi entusiasma, ma che se è ancora al top della condizione potrebbe avere le caratteristiche che piacciono a Conte.

Il nome di questo auspicabile arrivo potrebbe voler dire molto, perché a mio parere si sta costruendo una squadra poderosa, ma carente di estro e fantasia davanti.

Manca chi calcia bene punizioni e corner e gli esterni, che con i colossi (eventuali) Dzeko e Lukaku dovranno produrre molti cross, si sobbarcheranno un lavoro massacrante.

Sappiamo che Ivan lo può fare, ma perde un po’ di lucidità in avanti, mentre Lazaro, almeno secondo il suo ex allenatore. non sarebbe entusiasta (o non si sentirebbe in una posizione ideale) se impiegato come tornante di fascia.

Bisognerà poi che Lautaro si confermi e cresca ancora, pure velocemente, e si dovrà vedere la tenuta dei singoli con un gioco che sarà estremamente dispendioso, sul piano fisico e anche mentale.

Ma sono tutte problematiche che, se non costituiscono una mia personale ‘fantasia’, Conte e i nostri responsabili tecnici conoscono e affronteranno nel modo più efficace possibile.

Anche con gli arrivi previsti, il valore della rosa mi sembra inferiore a quello degli 8-10 top team europei, ma subito dopo di loro potremmo esserci e se il mister riuscirà davvero a trasmettere ferocia agonistica e senso di appartenenza, certe situazioni teoriche si potranno anche rovesciare.

Indizi per la Primavera

Da un lato le cessioni di giovani già avvenute, dall’altro qualche arrivo annunciato e infine le convocazioni di canterani per il ritiro di Lugano (oltre alla conferma di Mister Madonna) qualcosa lasciano intravedere a proposito della ‘nuova’ Primavera.

Tempo fa avevo scritto di indiscrezioni, non provenienti dall’ambiente societario, secondo le quali Chivu sarebbe stato promosso in U17 e Zanchetta in Primavera.

Ma le parole di Samaden sulla conferma di Madonna erano state esplicite. Probabilmente avrà giocato anche il buon finale della squadra che, dopo un inizio incerto è segnale del buon lavoro svolto.

La decisione federale di istituire il Campionato Nazionale U18 ha fornito indirettamente la soluzione.

Zanchetta continuerà ad allenare i ‘suoi’ 2002, saliti di categoria, mentre Chivu, come ipotizzato, prederà il suo posto.

Questo avrà implicazioni anche sulla Primavera.

Le ambizioni del giovane Mister Zanchetta e il prestigio del nuovo campionato impongono di schierarvi una squadra competitiva.

Di conseguenza credo che non saranno molti i 2002 che faranno il salto direttamente in Primavera: forse Filip, Pirola, Esposito.

Ci resterà Persyn e si aggiungeranno i 4 nuovi arrivi (Agoumé, Tosi, Kinkoue, Semenza).

Ci saranno poi, probabilmente i 2001 già visti o almeno aggregati alla Primavera nella scorsa stagione, salvo trasferimenti ulteriori: Pozzer, Colombini, Ntube, Vergani, Salcedo, Attys, Gianelli e qualche altro.

Già così sarebbero una quindicina, con due tre altri 2001 e con i tre fuori quota arriveremmo a 21.

Servirebbero almeno altri 4 nuovi arrivi di qualità, sempre tenendo conto che da un lato non si può depauperare ulteriormente l’Under 18 e dall’altro si dovranno affrontare partite internzionali nelle quali è d’obbligo almeno ben figurare.

Non si sente parlare di trattative di cessione per Pompetti e Colidio, che dunque potrebbero essere due dei tre fuori quota. Il terzo potrebbe essere Roric. O Corrado, ma sulla sinistra potremmo essere coperti, mentre se mai manca un’alternativa a destra, con Persyn soggetto a infortuni.

Sono tutte fantasticherie mie, intendiamoci, non informazioni.

Così come è un mio pensiero l’idea che principalmente Madonna ripeterà il modulo della prima squadra (352).

Se ci avessi azzeccato, almeno in parte la base potrebbe essere:

Filip (Pozzer)

Ntube, Kinkoue, Pirola

Persyn, Roric, Pompetti, Agoumé, Tosi (Colombini)

Esposito, Salcedo, Vergani, Colidio, Semenza (2 a turno, magari qualcuno spesso verrà convocato in prima squadra)

Mancherebbero completamente i centrali alternativi e, come detto, qualcosa sulla destra, mentre le ‘varianti’ in mezzo al campo numericamente ci sarebbero, ma non mi sembrano pari ai presunti titolari.

L’attacco potrebbe essere completo (magari si aggiungeranno Rossi e/o Fonseca, soprattutto se partisse Colidio).

Sono solo ragionamenti di un appassionato del settore: per fortuna tra poco avremo l’elenco dei convocati e potremo ragionare su qualche dato finalmente meno aleatorio.

Luciano Da Vite

Foto: Antonio Conte guida la squadra nelle prime sessioni di allenamento del ritiro estivo nerazzurro.

45 pensieri riguardo “Tra dubbi e speranze

  1. Ben tornato Luciano.Notizie su Vergani che è ancora tra noi e di Mister Corti ? Chi è amante delle giocate spettacolari guardi il live di stamani degli allenamenti ESPOSITO IMMENSO.

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  2. Buona sera a tutti. La squadra mi sembra pronta per prendersi il terzo posto con tranquillità, questo è l’obiettivo plausibile al di la delle dichiarazioni presuntuose (adatte al merchandising)di Zhang junior (quindi senior). Certo che quelli di torino prendendo il difensore più forte del mondo (secondo voi il più forte di tutti i tempi?) , chiesa, icardi rabiot ramsey e gli altri nomi che si fanno uccidono il campionato per decenni. Il Napoli in 3-4 anni si raggiunge

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  3. Per il terzo posto sono d’accordo ma non è possibile confrontarsi con quelli li tutte le volte. De ligt sembra quasi un santo, sei il suo agiografo? Vedremo in un campionato difficile come quello italiano se si confermerà e comunque dovrà adattarsi.
    Barella ottimo colpo soprattutto per dinamicità nelle due fasi. Invece avrei preferito veretout a sensi e Lazzari a Lazaro

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  4. Magari fossi il suo agiografo. Sono solo uno che ne apprezza le enormi qualità. Si dovrà adattare lui, ma anche tutti i nostri nuovi arrivi, perché neppure passare dalla provincia a Milano è agevole. Così oggi possiamo discutere solo sulla caratura definita in astratto (o meglio dal mercato: par. zero per Godin, che pure apprezzo enormemente ma va per i 35; settanta milioni almeno per Deligt). Mi piace anche Barella, ma non sono l’agiografo neppure di lui.
    Che strano modo di interloquire: se uno apprezza un giocatore, forse è un suo agiografo…Allora sono anche l’agiografo di D’Ambrosio. Veretout e Sensi mi sembrano giocatori non confrontabili, mentre per sapere se lazzari è meglio di lazaro…aspetto di vederli entrambi in una realtà diversa da quella in cui si sono espressi.
    infine mi confronto sempre con la juve perché per l’Inter sono ambizioso e vorrei che arrivasse al top, non al terzo posto.

    Parlando di giovani, ho dimenticato la mezz’ala svedese. ma se è il giocatore che ho visto io, temo che giocherà nell’U18

    Infine sugli interventi: non risponderò più a quelli che riterrò provocatorii

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  5. Chiedo scusa, penso di aver sbagliato il riferimento. Però inviterei tutti (me per primo) ad evitare il sarcasmo se si vuole almeno sul calcio (sul resto non è possibile) una discussione costruttiva

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    1. Avete frainteso. Mi riferivo all’intervento di Maurizio. Sensi in effetti ha meno forza in non possesso rispetto a veretout

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  6. Io non sono anonimo mi piace metterci la faccia , anche se ho messo lo striscione ORGOGLIOSI DI ESSERE GLI UNICI. Non faccio polemica ma……. leggo ora che Barella è un giocatore dell’INTERNAZIONALE FOOTBALL CLUB. Ma come non era un giocatore che la Roma ci aveva scippato? Secondo me voi date peso ai giornali e trasmissioni che parlano sempre contro l’INTER a prescindere . Meditate Fratelli Nerazzurri.

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  7. Credo che il confronto con la juve sia da un lato obbligatorio, data la nostra Storia e l’aspirazione a diventare competitivi, ma improponibile: la juve è entrata nel ristrettisiimo circolo dei club dominanti in Europa. Quindin può puntare a una serie di giocatori che per noi sono improponibili, soprattutto per gli ingaggi.
    Secondo me, l?inter è ancora in tempo per salire di categoria, ma deve affrettarsi: così come avviene nel mondo della economia, i ricchi tendono a diventare sempre più ricchi, aumentando l’ampiezza della forbice con gli altri.
    Per questo, secondo me, serve un super acquisto, che sposti sia tecnicamente che mediaticamente gli equilibri. Lukaku non è certamente quel tipo di giocatore (gli preferisco almeno una quindicina di attaccanti in Europa), e non vale gli 80 milioni.

    Al momento vedo anche io una Inter da terzo posto.
    Un vero peccato per Icardi.
    E quanto sta accadendo alla moglie del Ninja ci pone in un bivio etico.
    Ecco, io rivorrei la pazza Inter che ri-accoglie i figlioli prodighi Icardi e Nanigollan.

    Carlo

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  8. Gianca, dai, capisco e condivido l’odio per i bianconeri, ma dire che in Europa fa ridere e non sta nel ristretto club delle big è assurdo. basta leggere i piazzamenti degli ultimi 5-6 anni

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    1. Leggi qualche giornale straniero e poi mi saprai dire quando ci vediamo cosa ne pensano all’estero della rubentus.

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  9. Il commento è libero. Può essere anche possibile non loggarsi. Non metto obbligo di registrazione per facilitare le cose a tutti. Ricordo che però c’è una app per il telefono, basta accedere con il proprio account una volta e dopo si connette sempre in automatico.

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  10. La Juve in Europa, negli ultimi 5 anni, ha ottenuto piazzamenti decisamente migliori di psg, man city, man united…
    Acquista giocatori con ingaggi a doppia cifra.
    Mi pare di un universo differente dal nostro.

    Non che mi piaccia, quell’universo (come è stato costruito, le regole che hanno permesso che si instaurasse, i principi alla base), ma se si vuole vincere o competere, mi sa che lì bisogna entrare.
    A meno che, finalmente, non si cambino regole ed etica generale.

    Ma la vedo dura, nel calcio come in politica.

    Carlo

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    1. Poi magari Conte riesce a trasformare Lazaro in Mai con, Perisic in Brehme, Sensi in Cuchu o Matteoli, Barella in Berto, Lukaku in Vieri, allora se ne può parlare.

      Ma la Juve ha preso il miglior giovane difensore d’Europa, due centrocampisti di alto livello europeo e punta a prendere due dei migliori prospetti-realtà italiani (Chiesa e Zaniolo).
      Non so, non mi pare di esaltare quelli la’, che comunque mi fanno ribrezzo e li considero il cancro del calcio italiano.
      Altro che modello da imitare.

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  11. Ciao a Tutti. Condivido l’opinione di chi si è espresso su Naiggo. La nuova situazione familiare (drammatica direi per quel che si sa) impone una riflessione etica. Non siamo una società come le altre: mettiamo al primo posto i nostri valori. Coraggio Naiggo.

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  12. Urge secondo me prendere Dzeko in tempi brevi, non si può fare tutta la preparazione senza un attaccante di ruolo. Poi fino a che non si prende Lukaku o chi per lui, terrei Puscas di rientro dal Palermo

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  13. Giusto avere come termine di paeagone la juve, perché il nostro obiettivo è, non raggiungerli, ma avvicinarli, per il momento.
    A me non risulta che abbiano preso Chiesa e Zaniolo, quindi si deve rimanere ai fatti. Altrimenti oggi il corriere parla di Inter su SMS…e giorni fa la juve aveva preso…Guardiola.
    Poi a oggi icardi è dell’Inter e loro hanno il Gordo.
    ma il discorso è un altro: è più facile migliorare una squadra media che una forte. Se hai tutti giocatori da nove per migliorare devi trovarne da 10. Se hai giocatori da sette, basta prenderne da otto, per accorciare.
    Spero che Lazaro non sia maicon, ma sia meglio del candreva dello scorso anno, che Sensi sia meglio di valero dello scorso anno e varella di Joao mario. Che Perisci, il quale resta uno dei giocatori più forti del panorama europeo, giocando da esterno a 5 (alternandosi ad Asa) si meglio di Dalbert. E forse, almeno per uno o due anni, Godin potrà essere migliore persino di..Deligt.
    Poi una squadra non è la raccolta delle figurine e conterà molto la funzionalità degli arrivi rispetto al resto della squadrae al gioco voluto dal mister.
    Detto questo non mi nascondo che o cominciamo a prendere anche noi almeno un top top (SMS, Pogba, ecc) o non riusciremo ad agganciarci al carro delle big che spendo cifre stratosferiche

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  14. Infatti non ho parlato di Lukaku e Dzeko. Ma di Icardi, tesserato ancora per l’Inter, mentre per la juve è tesserato il Gordo

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  15. Intanto è stato anbunciato il centrocampista mazzola dalla Lazio, per l’Under 15. Non conosco il giocatore, ma sono andato a vedere il cammino della Lazio nello scorso campionato. Nel loro campionato U14 si disputano i play off. La Lazio in semifinale ha battuto il Frosinone 2-0 e in finale la Roma 3-0.
    Ma in entrambe le partite Mazzola non era titolare ed è entrato solo nei minuti finali

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  16. Ciao a tutti
    nin conosco la situazione e i motivi delle esclusioni dei due nostri migliori giocatori
    Ma su Icardi sono favorevole invece su Radja ,sarei favorsvole solo se arrivasse Milinkovic …in caso contrario lo terrei imponendogli regole ferree…e penso che potrebbe allinearsi visto il dramma della moglie …
    P.s. un grande in bocca al lupo alla signora

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  17. Provo anche io a fare qualche previsione sulla primavera del prossimo anno, con molta meno conoscenza diretta di Luciano, beninteso.

    _ al contrario di Luciano credo che i 2002 costituiranno una base importante della rosa. L’acquisto di diversi 2002 mi pare vada in questa direzione: prendo i rimpiazzi per l’under 18 (Tosi e lo svedese) per promuovere alcuni elementi in under 19.
    Secondo me: Stankovic, Pirola, Di Marco, Esposito, Bonfanti, Moretti e forse un centrocampista (Squizzato o Boscolo o Cester). In aggiunta ad Agoumè e Persyn.
    _ se I fuoriquota fossero Roric, Colidio e Pompetti (non utilizzabile in Youth League), servirebbe un centrocampista che possa entrare nella rotazione dei titolari (Agoumè, Pompetti e Roric) e un altro attaccante. Da quello che si legge Salcedo potrebbe andare al Genoa in prestito, mentre Semenza è un 2004 e giocherà con l’under 16. Se si escludono Fonseca, Cancello ecc. resterebbero soltanto Vergani, Esposito, Colidio, Bonfanti
    Martin

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  18. Guerriero vincerai anche questa battaglia NON MOLLARE MAI urlo della nord . 💪💪💪
    per chi non lo sapesse è malato di leucemia .Auguri di pronta guarigione 🔵⚫

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  19. Anonimo 19.09
    Puoi aver ragione tu, ma è certo che l’U18 se venisse espropriata di tati giocatori di livello, finirebbe come la Berretti quest’anno e Zanchetta non credo si presti a questo.
    Invece, tenere il gruppo dei 2002 unito (con la sola eccezione di chi è …intrattenibile) gioverebbe ai ragazzi e consentirebbe di affrontare la succesiva stagione Primavera con un gruppo già forte, solo da integrare.
    nello stesso tempo, se venissero promossi come titolari troppi 2002 non avremmo una Primavera competitiva.
    La mia è una speranza oltre che un tentivo di ragionamento: la speranza è che Salcedo resti (non si capirebbe eprché il prestito al genoa non sia stato contemporaneo al riscatto) che Tosi (a 15 anni già in prima squadra nel campionato nazionale dilettanti) sia pronto per la Primavera e soprattutto che arrivino altri 3-4 molto forti (mi piacerebbe Udogie e si parla anche del centravanti del Chievo). Diversamente non saremmo attrezzati per fare bene soprattutto sul piano internazionale.
    Poi, faccio il tifo per tutti i 2002 che citi, ma penso che anche per loro sia meglio fare i titolari in un grande e serio campionato, con una squadra attrezzata, piuttosto che fare le riserve in Primavera. ma è noto che con i giocatori giovani ai quali voglio bene sono particolarmente cauto

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  20. Le mie sono solo sensazioni non confortate da fatti. Nei 2002 rivedo vagamente i 97 che sotto età vinsero il Viareggio e uscirono immeritatamente ai quarti contro la Lazio. Giocatori come Stankovic, Esposito e Pirola sono pronti per giocare titolari, gli altri potrebbero rientrare nella rotazione.
    Se Salcedo restasse sarebbe una gran cosa, Vergani-Salcedo-Colidio-Esposito lo reputo un ottimo attacco. Tosi è bravo quindi?
    Martin

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  21. Pinamonti ieri tripletta .Non venite a commentare che giocava contro nessuno . LA 2 difesa più forte del prossimo campionato ha preso due gol da una squadra di serie B (Benevento). Non so come mai sul programma non risulti. io avevo sentito che la trasmettevano.

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  22. Un giornale che proprio non sopporto nei resoconti sportivi è Repubblica; Bocca ,ad esempio,nei nostri confronti scrive articoli come una zitella inacidita…

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  23. Fratelli del Mondo Nerazzurri se su sportitalia non faranno vedere la partita di oggi alle 17,30
    su Sport247.live sarrà trasmessa ma con commento in arabo. Questo sito è dove vedo tutto l’anno le partite dell’Inter , ma no esiste il commento in italiano. Meno male .

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  24. Sembra che juve e Napoli no parteciperanno al campionato U18 (questo anno è sperimentale, le iscrizioni sono abbligatorie dal prossimo).
    Domani inizia il mondiale U19 con Italia Portogallo. Tra i convocati 4 nostri canterani e Udogie, il giocatore del verona che vorrei con noi e che ha due anni in meno del limite previsto

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  25. Sono un ex prof di Mirco Tosi, il nostro acquisto per la primavera. Spero che faccia molto bene, anche se onestamente al momento mi sembra un gradino sotto i titolari della stagione scorsa. Fisicamente è un torello e soprattutto è nerazzurro sfegatato. Forza Mirco!!

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  26. Non so se Luciano scriverà qualche sua impressione sulla partita, ma tra poco pubblico due righe su quello che si è visto in campo ieri e in particolare su Perisic.

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