Siamo sempre i più forti: Inter U17 – Atalanta U17 3-0

Figuriamoci se un come me, al quale, quando si tratta di Inter, piace andare con i piedi di piombo ed evitare voli pindarici con relative disillusioni feroci, con questa affermazione si riferisce alla partita di giovedì, difficilissima, contro una Roma davvero molto forte.

No, io sto facendo un bilancio complessivo del settore giovanile, che prescinde dall’esito dell’ultima finale in palio.

Abbiamo i nomi di 4 squadre campioni, con una finale da disputare ma anche quello delle 10 finaliste.

Ad oggi hanno vinto:

  • un titulo l’Atalanta,
  • uno il Toro,
  • uno l’Empoli,
  • uno la Roma.

Le dieci finaliste sono state:

  • Inter 4
  • Roma 2
  • Atalanta 1
  • Toro 1
  • Empoli 1
  • Milan 1

Faccio gli scongiuri, ma se dovessimo vincere con la Roma la nostra supremazia sarebbe assoluta: cinque squadre con una vittoria, noi con 4 finali, la Roma con 2, le altre lontane, la juve con nessuna (qualcuno anche nel blog ne soffrirà).

Le finali si devono vincere, non giocare, e se perdessimo la quarta finale su quattro non sarebbe un bel segno.

Ma credo di non sbagliare se sostengo che in ogni caso nella produzione complessiva nessuna ci avrebbe superato, anche perché la partita secca come è noto può venir influenzata da molti fattori (ad esempio nella sconfitta con l’Empoli pesano due errori importanti del portiere e due pali di Gnonto).

Sono risultati comunque inferiori a quelli dello scorso anno, ma eravamo tutti consapevoli che sarebbe stato quasi impossibile ripeterci: altrimenti in futuro ci avrebbero costretti a giocare… da soli.

Ma su questo concetto, ritorneremo.

Non rispondo neppure alle obiezioni degli sconfitti e dei soliti noti secondo cui non contano i tituli (soprattutto se fuori dalla tua portata), ma contano i giocatori forti.

Ribadisco solo il concetto per cui se arrivi in fondo (meglio se vinci) devi per forza avere giocatori forti ma aggiungo semplicemente che anche con questa chiave di lettura siamo i più forti o quasi: invito chi non ci credesse a leggere i nomi di quanti, nelle selezioni giovanili azzurre, che tanto bene hanno fatto, sono i giocatori interisti, o ex interisti, o di formazione interista, o transitati nelle nostre giovanili.

Fatti questi elogi sperticati e meritati al gruppo dirigente, ai tecnici, a tutti i giocatori e a quanti hanno lavorato per ottenere grandi risultati, è giusto aggiungere che non ci si può fermare. Perché chi frena verrà inesorabilmente lasciato indietro dalla muta di inseguitori.

Noi abbiamo una situazione tranquillizzante, soprattutto dopo il rinnovo del massimo dirigente e responsabile del settore, che sicuramente si terrà ben stretti i principali collaboratori e i mister rivelatisi più validi (mi hanno detto, non so se sia vero, che Zanchetta ha rifiutato di andare a fare il secondo in un’importante squadra di Serie A).

Eppure anche quando si fa benissimo è indispensabile dare qualcosa in più.

Per esempio, ottenere maggiori risorse finanziarie per un settore che è il fiore all’occhiello e anche… il conto in banca della società.

Bisogna andare con determinazione (e… assegni) sui numeri uno sin da quando cominciano ad emergere.

Bisogna fare grandi sforzi (qualitativi) per rafforzare la squadra più deficitaria (i 2004) perché sbagliare una squadra ci sta e possono esserci giustificazioni obiettive, ma poi si deve assolutamente ritornare competitivi.

Ma si deve investire (solo su giocatori veramente, forti, di qualità) anche sulle altre annate, perché gli avversari non stanno certo a guardare.

Roma, Torino, Atalanta avevano squadre inferiori alla nostra nei primi anni di giovanili professionistiche, poi hanno inserito un gran numero di stranieri forti (dall’età in cui è stato possibile) e ci hanno quanto meno raggiunti

Faccio solo un ragionamento esemplificativo sull’Atalanta, perché è quella che conosco meglio.

Gli U17 hanno in rosa il 33% di stranieri (contro il 14% dei nostri Under 17).

  • Beraglia (Nepal)
  • Traoré (Costa d’Avorio)
  • Repa (Slovacchia)
  • Fayé (Senegal)
  • Sidibé (Costa d’Avorio)
  • Vorlicky (Rep. Ceca)

Poi c’è il discorso, altrettanto importante sugli italiani (io li considero tali) di seconda generazione e sugli adottati.

L’Atalanta Primavera ha i rosa il 44% di stranieri (contro il 25% dei nostri Under 19).

  • Ndiayè (Senegal)
  • Guth (Brasile)
  • Heidenreich (R. Ceca)
  • Ta Bi (Costa D’Avorio)
  • Kulusevski (Svezia)
  • Colley (Gambia)
  • Pina Gomes (Portogallo)
  • Louka (Cipro)

Dati tratti da Transfermarkt.

Non cito questi dati per criticare l’eccesso di stranieri, come si faceva, per gretto provincialismo, ai tempi in cui li avevamo noi. Anzi.

Porto questi elementi come esempio di una gestione moderna ed efficiente.

Con il grandissimo Mino, questa svolta orobica non sarebbe stata pensabile.

Ma, cambiati i tempi, i nuovi responsabili hanno avuto ragione di cambiare strategia.

Quasi tutti questi stranieri sono stati decisivi per il salto di qualità. Senza di loro e con italiani prelevati da squadre minori al loro posto, le due squadre bergamasche non sarebbero andate da nessuna parte.

E’ evidente che se il mercato è il mondo e se tu hai osservatori di assoluto livello, pescare buoni giocatori è più facile che nel ristretto (e perciò anche più oneroso) mercato italiano.

Mi fanno ridere quelli che dicono: meglio un italiano buono che uno straniero scarso.

Io rispondo: meglio uno straniero buono che un italiano scarso (e strapagato).

Prendiamo il caso di Kulusevski. L’Atalanta l’avrà pagato dei bei soldini. Ma quanto avrebbe pagato per prelevare un giocatore così (ammesso che esistesse) dal Genoa o dal Brescia?

Come ho scritto più volte, gli stranieri buoni non ostacolano in alcun modo gli italiani buoni, anzi li fanno migliorare, come dimostrano i numerosi giocatori italiani affermatisi nelle giovanili dell’Atalanta.

L’unico problema dunque è prendere giocatori buoni (italiani o stranieri) e non giocatori mediocri.

Tutto questo per dire che io nutro qualche dubbio sulla possibilità di tenere le posizioni con la filosofia (spero espressa solo a parole) di puntare su ragazzi ‘interni’ al settore e di origine locale o lombarda.

Certo i giocatori locali bravi andranno fatti crescere con cura e grande attenzione, ma poi quando il mercato si apre all’Italia, all’UE e anche al mondo, senza robusti (numerosi) innesti qualitativi non reggi più il confronto.

L’Atalanta riesce a prendere all’estero giocatori che fanno davvero la differenza. Perché non potremmo riuscirci anche noi?

Scommettiamo che se l’Atalanta inserisce 5 stranieri forti forti, e noi no, fra due anni, in Under 19 ci batte?

Anche in passato abbiamo vinto quando siamo riusciti ad integrare alcuni campioni forti e cresciuti in casa, con importanti e numerosi stranieri presi da fuori.

Per me, sbaglierò, ma al giorno d’oggi non ci sono alternative.

E mi sembra che anche le politiche di Roma, Toro, persino Fiorentina vadano chiaramente in questa direzione.

Un’ultima considerazione la merita un altro fattore: per anni siamo stati inferiori a nazionali di altri paesi nei cui campionati abbondavano giocatori di origine straniera con cittadinanza di quelle nazioni, giocatori ‘locali ‘di seconda generazione o adottati.

Guarda caso adesso stiamo rimontando perché queste tipologie di giocatori stanno crescendo numericamente anche da noi.

Ho già detto degli almeno 5 giocatori forti dell’Atalanta U17 che sono in queste condizioni, ma tra Primavera e U17 ne abbiamo anche noi qualcuno: Rizzo, Ntube, Schirò, Salcedo, Gnonto e forse qualche altro.

La verità è una sola: i giocatori forti fanno crescere anche i compagni e soprattutto gli avversari. Perché quando incontri un giocatore forte devi dare qualcosa in più e cresci solo se dai qualcosa in più. Quando vinci facile non cresci.

Ma torniamo alla partita.

Zanchetta schiera inizialmente:

Filip

Moretti, Cortinovis, Pirola, Dimarco

Cester, Squizzato, Mirachi

Oristanio

Seba, Bonfanti

E’ un 4312 molto variabile (ad esempio quando Ori attacca a sinistra diventa un 433).

Un dato interessante: i giocatori in pratica sono gli stessi della stagione precedente, unico rinforzo Moretti (che però è un prodotto del nostro settore giovanile, rientrato da un prestito), mentre l’altro possibile rinforzo, Sattin, ha perso tutta la stagione per un grave infortunio.

Semmai sono stai promossi in rosa alcuni 2003.

In campionato se non sbaglio l’Atalanta è finita a 11 punti e nei due scontri diretti abbiamo sempre vinto (2-0 e 0-1).

Ma i motivi di preoccupazione non mancavano, per me. Intanto erano da valutare le condizioni di brillantezza di due giocatori chiave che hanno giocato moltissimo, in tempi ravvicinati: Espo e Willo. Il mister decide di far riposare inizialmente il folletto di Verbania.

Poi si doveva verificare la condizione di Ori, giocatore fondamentale, di sicuro non al top per il rientro recente. Anche Mirarchi è stato assente a lungo, come Squizzo, mentre Cester sembra in leggero calo di condizione.

Se noi ‘recuperiamo’ dalla Primavera Espo, l’Atalanta recupera Traoré, giocatore irrefrenabile che ci ha spesso fatto del male.

L’Inter però scende in campo aggressiva, quasi a voler fugare ogni dubbio.

Il primo quarto d’ora è tutto nostro, con un paio di occasioni prima del rigore concesso per evidente mani su tiro ‘sporco’ di Ori.

Al 17’ la prima conclusione bergamasca con un colpo di testa di Traoré parato abbastanza facilmente.

Tra il 17’ e il 25’ due belle azioni nostre portano al tiro Bonfanti che in entrambi i casi alza la mira

Al 28′ è Matus Repa, di testa, ad alzare troppo la conclusione per l’Atlanta.

Nel finale di tempo l’Inter sembra rifiatare, lascia l’iniziativa all’Atalanta e corre qualche rischio.

Al 31’ bella azione Sidibe Traoré e gran parata di Filip.

Al 41’ doppio intervento straordinario di Filip, prima su Traoré poi su Roma che aveva preso la ribattuta.

Mi aspettavo qualche cambio perché vedevo alcuni nostri giocatori abbastanza provati.

Invece ripartiamo come prima, ma… il riposo sembra averci fatto bene.

Al 7’ magia di Ori che ne manda al bar 3 con una finta, ma il loro portiere si oppone al tiro.

Al 10’ corner di Espo, per Cortinovis: girata da vero bomber e gol.

L’Atalanta prova a reagire ed alza il baricentro: tra il 20’ e il 23’ ha due buone occasioni.

Sulla prima Meraglia di testa manda di poco alto, sulla seconda il bravissimo Panada si libera splendidamente in area, ma Filip gli respinge di piede la conclusione a botta sicura.

A questo punto Zanchetta vuole gestire il risultato e far rifiatare i più bisognosi: fuori Ori e Bonfa, sostituiti, l’attaccante da Willo, il trequartista da Simic. Il serbo ha caratteristiche meno… estrose di Ori, ma è in grado di trasmettere forza e grinta. Quello che si perde a trequarti lo si riacquista davanti con l’imprevedibilità di Willo.

Infatti nel finale l’Atalanta sembra pagare lo sforzo prodotto, e assistiamo ai tentativi di Willo, forse anche (comprensibilmente, nella situazione) un po’ egoista, interrotti solo da una profonda percussione di Pirola, conclusa con un assist per Seba, che si conferma bomber implacabile.

Le due espulsioni dei bergamaschi, nel finale, non possono più incidere…

Adesso sotto con la Roma. Sarà difficilissima, non possiamo farci nessuna illusione su questo.

L’amico Bertus, tifoso romanista e probabilmente genitore di un loro U17, su questo, se mai ne avessimo avuto bisogno, ci ha resi edotti e lo ringraziamo.

Dialogare su un blog con tifosi di altre squadre è impresa ardua, rarissima e richiede massimo rispetto reciproco.

Noi l’abbiamo fatto in passato persino con un paio di milanisti.

E attualmente con uno… juventino (scherzo!).

Comunque la Roma ha uno score impressionante: ha battuto in semifinale il Napoli 2-1, ma ha preso 4 pali; in campionato ha ottenuto 20 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta.

La Roma, se non sbaglio, ha 3 soli stranieri e diversi giocatori nel giro delle nazionali, come noi del resto.

Sarà un confronto importante per il nostro calcio e per i nostri ragazzi, come per i loro, un’occasione fondamentale di crescita.

Le pagelle individuali

Stankovic: che dire, Filip è stato ancora decisivo con almeno 2-3 interventi molto difficili. Può anche sbagliare, come tutti, ma con lui in porta io e… il Gianca ci sentiamo sicuri. 7.5

Moretti: in crescita continua. Gli ha fatto molto bene, anche sul piano dell’autostima, la promozione in nazionale. Sul piano della corsa e della forza fisica ha pochi rivali. In progressione la mette anche bene. Se migliora ancora nel gioco sullo stretto… 7

Cortinovis: il… F. Baresi della bergamasca (come veniva definito dalla stampa locale ai tempi della militanza alla Virtus) ha mostrato in occasione del gol di avere davvero qualità di coordinazione e battuta fuori dal comune, ma ha disputato una prova importante complessivamente. Come centrale gli manca qualche centimetro, secondo me e un po’ di peso, ma compensa con uno stacco importante. Ieri è stato impeccabile. Mezzo voto in più per il gol. 7.5

Pirola: sono un po’… annoiato nel celebrarne le gesta. Non sbaglia una partita. Marcatore implacabile, dominatore sulle palle alte, compensa una certa lentezza nel girarsi (per il fisico imponente) non una grande capacità di giocare sull’anticipo. Anche ieri indispensabile. Mezzo voto in più per…la percussione profonda con assist del terzo gol. 8

Dimarco: ancora una prova di grande sostanza. Nelle partite dure emergono gli uomini duri, almeno sino alla trequarti, e lui ha forza, grinta, corsa per spingere avanti e indietro per 90’. E il piede sinistro non è per nulla disprezzabile. 7

Squizzato: a Nico, che tutto sommato per infortuni vari non ha molte presenze in stagione ma ha avuto il merito di essere titolare ai recenti europei, il compito di sostituire (non nelle funzioni, che sono diverse) un perno come il lungodegente Boscolo. Squizzo ha fatto il play basso, dando ordine alla manovra e operando con successo da frangi flutti. Gli fossero riusciti anche alcuni cambi di gioco profondi, la sua prova sarebbe stata da otto. Invece mi limito a un 7.5

Cester: non so se abbia avuto ultimamente problemi di ordine fisico, certo sembra leggermente giù di tono rispetto allo scorso anno (quando giocava in U17 sotto età) e all’inizio di stagione (quando era ancora nazionale). Non che abbia demeritato, tutt’altro, perché il suo lavoro è stato comunque prezioso ma io ero abituato a vedere uno Stefano dominatore della sua zona. Il voto tiene conto di quanto espresso in rapporto alle sue teoriche e riconosciute possibilità. 7

Mirarchi: non so, magari sbaglio io, ma la sua fortuna è stata trasformarsi da trequartista o comunque uomo prevalentemente offensivo in mediano-mezzala a tutto campo. Secondo me nel nuovo ruolo sta esprimendo un rendimento davvero importante. Corre, tampona contrasta, sa giocare sullo stretto, se serve sa inserirsi. A me la sua prova contro l’Atalanta è piaciuta molto. 7+

Oristanio: a inizio stagione vedevo 5 uomini chiave per questa squadra, senza con ciò sottovalutare gli altri della rosa, tutti fortissimi. Filip, Piro, Boscolo, Gae e Seba. Fino all’infortunio la sua crescita è stata esponenziale. Per me oggi non è ancora tornato al top ma resta un giocatore imprescindibile, almeno per un’ora. Magari gli manca qualcosina in brillantezza, rispetto a prima, ma continua ad essere un pericolo costante: non puoi lasciargli un metro. Finché è in campo, entra in modo determinate in quasi tutte le manovre offensive. 7

Esposito: secondo me è un pochino appesantito dalla serie di prestazioni ravvicinate e sempre determinanti con la Primavera, la Nazionale e l’Under 17. Infatti segna … solo 2 gol. A parte gli scherzi, si conferma bomber di razza assoluta e attaccante irrinunciabile per questa squadra. Considerando i due gol e il fatto che siamo al termine di una stagione intensissima nella quale ha dovuto sopportare oneri (e meritare onori) supplementari, il voto non può essere che 8

Bonfanti: non ha inciso molto e direttamente in zona gol, ma ha svolto il suo lavoro di… apripista mettendo forza e grinta, nonché movimenti opportuni al servizio dei compagni e specificamente di Espo e degli inserimenti di Ori. Il tiro, che sicuramente è il suo punto forte, in un paio di occasioni non gli è riuscito come voleva, ma probabilmente non si è trovato mai nella condizione di calciare a rete in modo ‘pulito’. 7

Simic: sostituisce Ori, ma le sue sono caratteristiche diverse. Si mette al servizio della squadra, aiuta e prova pure a spingere, preoccupandosi di tenere gli equilibri. Assolve al colpito assegnatogli con applicazione e intensità. 7

Gnonto: leggermente meno lucido (quindi un po’ più egoista) che in altre recenti occasioni. Ma se non fosse stato così ci saremmo trovati di fronte a un marziano. Teniamo conto del fatto che ha giocato sempre con U17 e U16 e nelle precedenti tre partite, tutte decisive, ha segnato sette gol. Anche eri, comunque un pericolo costante per la difesa avversaria. Ora speriamo che recuperi al meglio per la finale. 8 di stima

Sakho: ha giocato 5 minuti scarsi e non può essere valutato. sv

All. Zanchetta: per scaramanzia, il voto glielo dò dopo la finale. Scherzi a parte, si deve riconoscere che ha svolto un lavoro importante e di grandissima qualità (altro che lamentarsi, come fanno molti su twitter) dei sistemi inadeguati di lavoro dei l settore giovanile italiano…

Luciano Da Vite

Foto: Inter Under 17 batte i pari età dell’Atalanta con il risultato netto di tre reti a zero. Reti di Cortinovis e di Seba Esposito. Adesso la finale con la Roma (foto, sito ufficiale).

50 pensieri riguardo “Siamo sempre i più forti: Inter U17 – Atalanta U17 3-0

  1. Ringrazio anche io in modo particolare Bertus per la competenza e per essere intervenuto in maniera amichevole e simpatica pure tifando un’altra squadra. Spero di continuare a leggerti spesso, contributo prezioso, a parte la grande simpatia.

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  2. Ottimo post .condivido tutto . Ho seguito anche la partita della Roma e devo dire che Bertus ha fatto un’analisi perfetta della partita. Anch’io ho notato delle mancanze in fase difensiva . Ora speriamo nei nostri ragazzi . 💪🔵⚫

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  3. Complimenti per il post!

    Mercato: Al cambio di allenatore sembra che la nostra dinamica comportale sul mercato sia sempre la stessa. Si fanno nomi importanti, si negoziano calciatori per tempi infiniti finendo con il pagarli alla cifra richiesta dal venditore pero’ mettendoli a disposizione del tecnico solo a ritiro inoltrato , alcuni nomi ricorrono puntualmente: Lazaro, Kovacic , Darmian, Barella . Marotta ha cambiato allenatore e altri dirigenti come mai non Ausilio? Forse il buon Piero e’ veramente capace… Che ne dite?

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  4. Non lo so, personalmente non ho elementi sufficienti per un giudizio, perché non bastano le operazioni di mercato, se non sai cosa c’è dietro. Certo che se arrivassero solo i nomi che circolano e la juve, per esempio prendesse quelli che circolano per loro (anche solo alcuni) il gap aumenterebbe

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  5. Io rimango sempre molto dubbioso sulla valutazione e sul hype generato da Barella. Ho ENORMI dubbi sul giocatore, che ho sempre espresso sul Blog

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  6. D’accordo con Fabio su Barella. Di certo un upgrade rispetto a vecino ma non mi sembra per nulla giocatore da prima fascia anzi, il Cagliari vorrebbe perpetrare un furto bello e buono rispetto alle richieste fatte! Lascerei andare barella al Milan puntando piuttosto sull’intelligenza calcistica di sensi di cui siamo privi. Inoltre sensi ha una sensibilità balistica che il cagliaritano si sogna la notte

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  7. Dai che forse Di Biagio riesce nell’ennesima incredibile debacle… Sicuramente l’allenatore ad alti livelli con i peggiori risultati ed il peggior curriculum, ma che mantiene il posto.
    Peccato ripeterlo da quasi un lustro….

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    1. Anche in questo caso sono d’accordo. Non é il primo Ct raccomandato che mantiene il posto nonostante i ripetuti scarsi risultati

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  8. premesso che non ho visto l’under ne ieri ne contro la spagna
    spero che dopo queste partite le valutazioni di barella e chiesa vengano sgonfiate

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    1. Non credo, nessuno lo ha mai paragonato a Messi. A parte questo dopo le inopportune uscite della madre si è forse montato un po’ la testa, è comunque un giocatore forte dalle grandi possibilità, ma a quell’età è ancora tutto possibile, dipende dalla testa, o fai bene il professionista o puoi anche trasformarti da possibile campione a flop. La storia è piena.
      Dall’Inter è stato allontanato secondo me con troppa fretta, forse non riconoscevano in lui doti mentali e caratteriali tali da dare una garanzia, quello che è certo è che vale assai di più dei soldi che si sono presi.

      Comunque non l’ho visto giocare ultimamente, mi fido dei quello che leggo.

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  9. Io comunque non sono così sicuro che questa Under 21 sia così forte come tutti dicono. Lo stesso per Zaniolo. Che mi auguro faccia una grandissima carriera, ma è chiaro che al momento è solo una bella promessa. In generale comunque non mi sembra che questa squadra sia fortissima, addirittura la più forte di sempre…

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  10. Piccolo appunto. Mentre alcuni di noi pensano che i nostri dirigenti capiscono poco di calcio e la proprietà e tirchia e non compra, solo oggi apertura libera vendute 5000 tessere.
    Siamo vicini a 40000 soul-out. Prima di giudicare aspettate . 💪🔵⚫

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  11. Riccardo mi spiace per te e per Luciano perché Seba dobbiamo venderlo entro il 30 Giugno
    per fare plusvalenza……………….. AHAHAHAHAHAHAHAH 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂💪🔵⚫

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  12. Oristanio è di un’altra categoria, ma Esposito è illegalità assoluta, è da sospenzione della partita per manifesta superiorità.
    Adesso possiamo dare 35M + qualche M di bonus + Esposito per Barella…. giusto?

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  13. Altra grande stagione delle giovanili, unico rammarico gli Under 16 che si sono suicidati difensivamente in una finale che poteva essere vinta

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  14. Vendiamo anche Oristanio e Filip il para rigori . Ora aspetto con ansia la disamina di chi capisce di calcio sulla partita .Sul 3-1 mi immagino Luciano dire: ecco adesso ci segnano e dobbiamo soffrire fino alla fine . Io ero tranquillissimo sapevo che Filip l’avrebbe parato. detto fatto . 💪🔵⚫

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  15. Non ho voluto scriverlo PRIMA, perché sarebbe sembrata una “scusa”, ma a mio parere questa vittoria è la ciliegina. La BONTA’ del settore giovanile sono le 4 finali, ripetute, più o meno, negli anni. Essere sempre ai vertici conta più della singola vittoria, è il vero RISULTATO.
    Certo, vincere da un gusto in più.

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  16. Contentissimo per l’Under 17, lo meritava alla grande . Non so quanto sia facile per Esposito stare coi piedi per terra, dopo un’annata così. Ma glielo auguro, per il bene suo e dell’Inter.

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  17. Ho visto il primo tempo dell’under 17. Un dominio senza storia. 1 a 0 che stava strettissimo per l’inter che avrebbe meritato 3 o 4 gol di vantaggio. Grandissima intensità nel pressing e una continuità di azioni offensive e ottime giocate, su tutti esposito e oristanio.
    Ed espo non ha giocato una delle sue migliori partite… Ma è fuori categoria

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  18. Madonna ragazzi! Esposito ed Oristanio da sballo. Squizzato grande. Chi mi ha più impressionato è Oristanio… sembra spagnolo. Noi giocatori così purtroppo non ne produciamo. Questo ragazzo è una perla rara.

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  19. Buongiorno a tutti, vi leggo spesso senza partecipare attivamente alle discussioni.
    Faccio i complimenti ad Emiliano e ovviamente al Prof. Luciano.
    Sulla partita di ieri, oltre ovviamente ai “fuoriclasse” Esposito e Stankovic, mi sono piaciuti molto i 2 centrali Pirola, comunque già in Nazionale, e Cortinovis, oltre a Squizzato che non conoscevo.

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  20. Grandissimi in ragazzi dell’under 17….era la prima volta che li vedevo dalla tv e mi sono sembrati anche abbastanza formati già…Pirola è un animale, Esposito è inutile parlarne, ma anche Oristanio e Bonfanti non sembrano indietro, anzi…ovviamente il giudizio è viziato dalla non visione diretta :D

    cmq ne approfitto per evidenziarvi come su transfermarket vi è il primo acquisto per la primavera (o beretti). Si tratta di un centrocampista offensivo svedese, classe 2002, dal nome Elvis Lindkvist del BK Häcken. Si parla sui siti in svedese, tradotti con google translate, di accordo chiuso a febbraio e di una conferma dello stesso giocatore:

    “E ‘vero che sono pronto per l’Inter”

    – È vero che sono pronto per l’Inter. È bello e sarà molto divertente. Mi sto spostando verso il basso dopo l’estate. Quando un grande club come l’Inter vuole un … è una possibilità da sogno a cui non dici di no. Inizialmente, mi allenerò con la squadra principale, poi vedremo con quale squadra giocare le partite, dice il sedicenne.
    Come ti descriveresti come giocatore?
    – Un centrocampista offensivo a cui piace avere molta palla. Spero di poter mostrare le mie qualità in Inter.
    L’agente Arash Bayat conferma che i club sono d’accordo ma non vogliono dire nulla sulla tassa di trasferimento.
    – Certo che non posso farlo. Ma tutte le parti sono soddisfatte ed Elvis merita questa opportunità, dice.

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  21. Donato, se è quello che abbiamo visto qui in primavera (la stagione eh….) non mi aveva particolarmente impressionato. Così, per dare un parere superficiale da esterno

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  22. Emiliano abbi pazienza sarà un report lungo . Gli sarà scappata anche qualche lacrimuccia vedendo i suoi ragazzi dominare . Vai Lucianooooooooooooooo. 💪🔵⚫

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  23. Sensi sembra sarà il primo acquisto, con formula simil politano. A mio avviso discreto giocatore, molto intelligente calcisticamente, con buoni piedi, che pecca in fisicità e strappi in velocità. Ad oggi un comprimario, buono come vice brozo. Ci si aspetta acquisti di altro livello per migliorare

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      1. Sicuramente. Agonisticamente lo spagnolo è decisamente a fine carriera, per quanto intelligente. Avrei preferito veretout a sensi ma il francese costa di più

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  24. bene sensi come vice Brozo. serve un cc davvero forte, un crack. Piuttosto se è vero, felice per l’arrivo dei due francesini (francesoni) 2002: un centrale difesivo di piede destro (nazionale di categoria, 1,95) che completerebbe il trio con Pirola e Ntube e un centrocampista di forza e qualità

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  25. Buongiorno,
    in riferimento alla frase ” giocatori locali di seconda generazione o adottati ” volevo precisare che sia Rizzo sia Schirò non sono né di seconda generazione né adottati.
    Inoltre una piccola domanda a Fabio Frigiola : ha giocato da professionista a calcio ? perché diverse volte critica e giudica alcuni giovani con la classica frase : non diventerà mai un calciatore professionista o non arriverà mai in serie A
    saluti
    Vanni

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    1. Ciao vanni, puoi indicarmi in quale intervento ho asserito che un giovane non diventerà un professionista? Te ne sarei grato… Una volta riportato ciò ti risponderò in merito. Grazie

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