Madonna, che Inter!!!

La semifinale della final four del Campionato Nazionale Primavera tra Inter e Roma finisce con il clamoroso risultato di tre reti a zero (Colidio, Esposito 2).

Una vittoria prestigiosa, contro una squadra molto forte, che ci assicura la terza finale consecutiva.

Una vittoria che ribadisce e conferma lo straordinario lavoro dello staff dirigenziale che da anni guida il nostro settore giovanile.

Non si resta ai vertici del calcio nazionale per così tanto tempo, senza un lavoro di qualità in tutti i campi: dal mercato, agli allenatori, ai sistemi di selezione e preparazione, fino alle questioni organizzative (tra l’altro siamo presenti in entrambe le finali nazionali giovanili disputate o già definite)

Ma in questo momento un pensiero e un ringraziamento speciale va al tecnico bergamasco, arrivato fra lo scetticismo o almeno i dubbi di molti tifosi (quorum ego) rafforzati da una prima parte di stagione per nulla esaltante e dal confronto con un mister (Vecchi) che aveva vinto più di ogni altro nell’intera storia delle nostre giovanili.

In realtà i problemi erano assolutamente prevedibili e quasi tutti concordavamo che a questa rosa, pur composta da individualità di valore assoluto, mancava qualcosa per essere all’altezza di quelle che avevano dominato le ultime stagioni.

Basta leggere i nomi dei giocatori che, dall’annata 1997 ai nuovi millenians, si sono affermati nel calcio professionistico o stanno facendo la fortuna delle varie nazionali di categoria per rendersene conto.

Perché l’Inter degli ultimi anni non sforna solo grandi risultati, ma anche grandi giocatori: Zaniolo, Pinamonti, Zinho, Radu, Bettella, Sala, Emmers, Esposito senior, Kouamé, Gravillon e numerosi altri che sono sulla pista di lancio.

Per molti di noi la squadra di quest’anno aveva problemi di ‘peso’ atletico e di numero in mezzo al campo e, non in assoluto ma rispetto al passato recente, di qualità nel reparto arretrato.

Valutazione che, dal mio punto di vista, mi sento ancora di confermare, ma che contribuisce a valorizzare ulteriormente il lavoro svolto dal tecnico e dai suoi collaboratori.

Questa constatazione risulta ancora più evidente se si confrontano i risultati ottenuti in campionato nella prima parte di stagione, quando sembrava che persino la qualificazione ai play off fosse a rischio, con la scalata finale alla seconda posizione.

Perso in attacco per infortunio Adorante, che era stato il miglior realizzatore nella prima parte di annata, e non avendo ottenuto da Mulattieri la conferma delle grandissime aspettative riposte in lui, il mister ha alternato con successo i campioncini rimastigli e ha inserito il 2002 Esposito, oltre che, nelle ultime partite, il 2001 Vergani.

In mezzo al campo ha risolto parzialmente il problema del numero ridotto di ‘titolari’ inserendo Roric e Gianelli (in qualche occasione anche Demirovic).

Qualitativamente questi tre cedono qualcosa ai ‘titolari’, ma possono dare fisicità grinta e garra soprattutto nei momenti in cui la squadra soffre.

Anche Burgio, una volta inserito, si è reso utile per la sua duttilità, potendo giocare da terzino da centrocampista e persino da esterno alto.

In difesa, il mister ha inserito gradualmente Ntube, dopo aver provato con Colombini, che resta comunque un’alternativa al più pronto Corrado a sinistra.

Sull’altra fascia, c’è stato il lancio (a intermittenza per la verità, per problemi fisici e di convocazione nella sua nazionale) di un altro 2002, Persyn, anche lui duttile come Burgio sulla fascia opposta.

Dopo un anno di lavoro, il mister ha portato questo gruppo, a prescindere da come andrà la finalissima, in condizioni di forma ottimali e soprattutto ha preparato con estrema cura lo schieramento tattico, anche grazie alla perfetta conoscenza degli avversari.

Personalmente il fatto di provare un inedito schieramento difensivo a 3 (o a 5) proprio a fine stagione e in un’occasione tanto importante mi dava qualche inquietudine.

Ma è evidente, ancora una volta, la differenza fra un tifoso e un allenatore, perché il modulo adottato sarà stato provato e riprovato in allenamento e nelle amichevoli e Madonna sapeva di potersi affidare tranquillamente a questa soluzione, rivelatasi infatti decisiva.

Perché la Roma aveva esterni offensivi molto insidiosi e il centravanti leader del campionato con quasi trenta reti all’attivo.

Nel suo insieme, la squadra giallorossa aveva segnato 80 gol, contro i 57 dei nostri.

Gli schemi d’attacco dei romanisti passavano spesso per Pezzella ed erano basati sull’alternanza palla lunga palla corta con apertura su una fascia, dove raddoppiava in velocità il terzino, oppure appoggio su Celar per l’inserimento di una mezz’ala.

Con il suo schieramento, l’Inter impediva che la Roma avesse superiorità in fascia, in quanto uno dei tre difensori poteva allargarsi ad aiutare il terzino, senza lasciare Celar all’uno contro uno eventuale.

Stessa cosa se ad attaccare come aggiunto era un centrocampista giallorosso: usciva uno dei tre difensori (Zappa sul centro destra o Rizzo se la minaccia si presentava sul centro sinistra, mentre l’altro difensore stringeva a raddoppiare la marcatura su Celar (di fatto mai in partita, se non per la ribattuta sulla traversa a inizio match).

Questo lavoro imponeva un grande sacrificio e logorio dei due esterni: non a caso la prima sostituzione, al 59’ ha riguardato Persyn per Grassini, mentre Corrado è rimasto in campo sino alla fine, pur essendo stremato.

Doppio lavoro anche per i centrocampisti e per Salcedo, ma persino lo stesso Colidio si produceva in rientri e ripartenze.

Al 68’ il generosissimo Gavioli veniva sostituito da Gianelli e più tardi anche Pompetti lasciava il posto a Roric.

Il cambio Colidio – Espo, sempre al ’68 più che un’alternanza da… fatica era una scelta offensiva.

La Roma per tentare la rimonta disperata era passata a un 442 che assomigliava più a un 424 e quindi lasciava spazi ampi nei quali un elemento dalla grande tecnica e dall’inusuale precisione e potenza balistica poteva sorprenderli.

Come è regolarmente accaduto.

Il cambio Salcedo – Vergani si inseriva nella stessa logica, perché Salcedo, assai provato per il grande lavoro, poteva risultare meno lucido in fase offensiva.

Una gestione perfetta dal mio punto di vista di tifoso, anche se, non conoscendo esattamente le condizioni dei giocatori e le esigenze del gruppo in quella situazione io avrei fatto prima, forse, il cambio di Pompetti rispetto a quello di Gavioli.

Ma sono solo opinioni in libertà.

La cronaca essenziale della partita conferma abbondantemente la bontà delle scelte del mister e soprattutto, come ha detto nel post partita capitan Nolan il fatto che i ragazzi abbiano “giocato di squadra” con grande intensità e con il sacrificio di tutti, reso produttivo però dalla razionale occupazione degli spazi in campo.

Naturalmente la partita era difficilissima e il livello delle due squadre equilibrato, per cui, come sempre in questi casi, tu puoi preparare tutto al meglio, ma poi un episodio può bastare a indirizzarla.

Nel nostro caso gli episodi determinanti sono stati due: la respinta corta di Dekic e l’errore di Celar sulla ribattuta (poi ne parleremo) e il calcio di rigore concesso all’Inter per fallo di Semeraro su Salcedo in una situazione di corner.

Non ci sono dubbi sul fatto che Semeraro cinturi Salcedo e ne provochi la caduta.

Quindi a termini di regolamento rigore sacrosanto.

Il dubbio concerne il fatto che non molti arbitri avrebbero concesso il rigore: per pavidità, se fai segno che si sono spinti entrambi tutto finisce e tu non hai critiche. La… fortuna (anche se dovrebbe essere una costante) è aver avuto un arbitro con personalità.

L’episodio però mi consente una breve divagazione sul carattere davvero insopportabile del commento della seconda voce (non so chi fosse) in telecronaca.

Una faziosità mai vista, non solo per il commento sul rigore e sugli altri episodi del match, ma per la continua, ricorrente esaltazione della Roma e dei suoi uomini e la sottolineatura ripetuta dell’assenza di Riccardi. Come se a noi non mancassero il capocannoniere della squadra (al momento dell’infortunio) e un giocatore del valore di Merola.

Che poi noi avessimo delle alternative di primissimo livello rispetto agli assenti e la Roma forse no, è un elemento di merito per chi ha costruito questa squadra.

Ma rivediamo appunto, sinteticamente, le situazioni più importanti.

Al sesto minuto la miglior occasione della partita per la Roma: tiro da lontano di Pezzella, Dekic para ma non trattiene e Celar prova il tap in da un metro.

Un giocatore della sua fama e della sua bravura non doveva sbagliare, ma va considerato il fatto che Dekic faceva ostacolo ravvicinato con il corpo, per cui lo sloveno ha dovuto alzare il pallone per non colpire il portiere. Per nostra fortuna, l’ha alzato troppo.

All’8° Salcedo si libera in dribbling di un paio di avversari e conclude a rete, ma Greco para. Era una buona occasione.

Al 18° break di Zappa che, conquistata palla, si lancia in una progressione coast to coast: filtrante per Colidio che da buona posizione calcia di poco a lato.

Al 20° bella discesa e cross perfetto di Grassini: magnifico lo stacco di Salcedo, che però sfiora solo il palo.

Al 22° l’episodio del rigore: su azione ci corner, Semeraro cintura Salcedo e lo trascina a terra. Si incarica della massima punizione Colidio, che tira malissimo, ma la palla passa sotto la pancia del portiere.

Al 28° ancora Grassini in fuga serve Salcedo, che strozza il tiro. Ancora una buona opportunità.

Al 36° su un rinvio lungo della difesa romanista, Cangiano si inserisce bruciando i nostri difensori, ma Dekic in uscita compie il miracolo, riuscendo a ribattere.

Nel secondo tempo la prima occasione è nostra: Pompetti per Gavioli che purtroppo non è un colpitore di testa e manca la favorevolissima occasione.

Al 77° Greco con una bella uscita bassa anticipa Colidio.

All’80° l’incredibile gol di Seba, che raccoglie un passaggio sul centro destra, 4-5 metri fuori area, si aggiusta la palla e con un rasoterra incredibile per potenza e precisione infila l’angolo opposto.

All’85° è Vergani a mostrare di che pasta è fatto, potenzialmente: geniale il colpo di tacco che libera Schirò a tu per tu con Greco. Tommy però calcia male e la sfera sfila sul fondo di poco.

All’89° Cargnelutti atterra Schirò, liberato magistralmente ancora da Seba. Inevitabile il rigore e l’espulsione. Perfetta la conclusione di Seba dagli 11 metri.

In pratica loro pur attaccando moltissimo hanno avuto due sole vere palle gol che però se realizzate avrebbero potuto cambiare la partita.

Noi, oltre alle tre reti abbiamo costruito parecchie altre opportunità, un paio delle quali clamorose come le loro due.

Risultato giusto dunque, almeno nella sostanza se non nelle proporzioni.

Adesso bisognerebbe compiere il miracolo di un’altra prova magistrale di tutti contro l’Atalanta.

Le pagelle

Dekic: svolge con sicurezza il lavoro di normale amministrazione che gli si presenta. Sulla prima palla gol della Roma ha qualche responsabilità perché non trattiene il tiro scoccato da lontano, abbastanza forte ma non irresistibile. Però rimedia gettandosi di nuovo sul pallone e favorendo l’errore di conclusione di Celar. Sulla seconda, copre benissimo la porta riuscendo a intercettare il tiro a colpo sicuro di Cangiano. 7

Zappa: non era la sua prima da centrale nella difesa a tre perché lo aveva già provato con successo vecchi lo scorso anno. Chiaro che non può interpretare il ruolo in modo tradizionale, per motivi di fisicità, ma con accanto due ‘bestie’ come Nolan e Rizzo riesce a trovare il modo di proporsi a sostegno della manovra offensiva con buona efficacia. 7

Nolan: autentico colosso, diga insuperabile. Ancora nel finale, a risultato acquisito, trova il modo di opporsi da dominatore a una conclusione insidiosissima di un attaccante romanista. E’ migliorato incredibilmente dalle prime uscite con la nostra maglia, ma anche dallo scorso anno. A questo proposito ricordo che il Gianca non lo poteva vedere, per alcuni errori decisivi commessi. Questo non significa che il Gianca non capisca di calcio. Anzi. Lui ha detto quello che vedeva. Se uno gioca male si dice che gioca male. Se gioca bene si dice che gioca bene. Non è in queste cose evidenti che si misura la professionalità. 8

Rizzo: mah, a qualcuno non piace. Questione non di ‘occhio’ ma di come si interpreta il calcio. Io dico solo che non vorrei mai essere un attaccante e dovermi confrontare con lui. La sua potenza fisica è impressionate, il sinistro per nulla rozzo, almeno se parliamo di un difensore. Sta migliorando nella lettura delle situazioni di gioco e eliminando le leggerezze che prima erano troppo frequenti. 7.5

Grassini: lavora sulla fascia con un dispendio di energie importante. Deve soprattutto coprire ma riesce anche ad affondare in modo pericoloso mettendo almeno due assist deliziosi per i compagni. La qualità non si discute, la crescita fisica è in corso. Vedremo quanto margine ha ancora. 7

Gavioli: dimostra di essere uno dei giocatori più pronti al salto nel professionismo. Ha dinamismo grinta progressione forza e capacità di incursione non disprezzabili. Deve solo essere più freddo quando si avvicina all’area avversaria e distribuire meglio le energie. Penso che sentiremo ancora parlare di lui, magari non a livello di prima squadra nostra. 7.5

Pompetti: diciamo che mezzo voto glielo regalo per stima. Non ha disputato una grande prestazione, ma si è sacrificato facendo anche lavoro sporco (falli necessari). E’ uno dei pochi che nella seconda fase della stagione non è cresciuto come personalmente mi aspettavo (in autunno consideravo lui e Colidio giocatori più pronti, oggi alcuni lo precedono in questa mia personalissima e poco attendibile graduatoria). Anche a livello di qualità nelle giocate mi è parso un po’ meno brillante che in altre occasioni, ma probabilmente la grande quantità di spazio da coprire gli ha un pochino annebbiato la mente, alla distanza. Se devo fare un confronto, ha perso il duello con il suo dirimpettaio Pezzella, ma è anche vero che il romanista ha un anno in più ed è più fisicato, cosa che in queste gare tirate finisce per pesare. In ogni caso, Madonna lo toglie solo dopo che il risultato era stato messo al sicuro. 6.5

Schirò: confesso di non aver ancora capito quale sia il vero ruolo di Tommy. Madonna lo schiera spesso come mezzala sinistra a tutto campo ma con compiti prevalentemente offensivi. E’ lui che guida il pressing alto, lui che spesso si trasforma in trequartista o addirittura in punta esterna quando per esempio Salcedo stringe al centro. In questo ruolo è molto utile e produttivo, ha una corsa agile e no di potenza che gli permette di mantenere una grande mobilità nel tempo. Davanti alla porta però spesso si smarrisce. A parte l’episodio del rigore (che non sappiamo come sarebbe andata a finire), ha mancato un paio di conclusioni importanti. In ogni caso, almeno finché non avrà consolidato la struttura fisica, meglio se agisce nella trequarti avversaria. 7+

Corrado: grandissima prestazione, a mio parere forse non tanto sul piano estetico, come non disprezzabile (che comunque è solo una delle componenti di una prestazione) ma certamente sul piano del rendimento. Avrà percorso la fascia cento volte a velocità impressionante, pronto ad aiutare in copertura come a spingere per offrire un’alternativa agli attaccanti. Con l’aiuto dei compagni, doveva limitare D’Orazio, non un pinco pallino, ma uno degli uomini più insidiosi del campionato. Il romanista si è visto poco mentre Corrado è stato più propositivo. 7+

Colidio: rispetto alle premesse e alle aspettative rimane sicuramente un livello al di sotto. Vero che segna quasi sempre gol decisivi nelle gare importanti, vero che ha imparato a lavorare molto di più per la squadra, ma da un campione (in categoria) della sua teorica portata, ci aspetteremmo più giocate incisive e determinanti. 6.5

Salcedo: quanto è cresciuto come giocatore vero in un anno di Inter! All’inizio giocargli dietro era motivo di disperazione per lo sfortunato compagno che non riceveva supporto adeguato. Inoltre era troppo innamorato delle sue capacità ed egoista nella gestione della palla, finendo per risultare poco produttivo. Adesso è giocatore vero, lavora con il gruppo, fa i movimenti giusti, ha uno stacco e una velocità impressionanti, mette in imbarazzo da solo qualunque difesa avversaria. E sono convinto che la sua crescita atletica non sia ancora conclusa. 7.5

Persyn: entra al posto di Grassini e si applica rigorosamente nella fase difensiva, in un momento in cui la Roma produceva il massimo sforzo per pareggiare. Nello stesso tempo però questa situazione offriva ai nostri esterni spazi interessanti che il belga mi sembra non abbia sfruttato come ci aveva abituati in altre occasioni. 6.5

Gianelli: entra per dare corsa muscoli e forza a un centrocampo molto provato e pur senza esprimere una visualità importante, si rende utile con un lavoro oscuro e tenace di contrasto e ripartenza. Che è quanto, probabilmente, il mister gli ha chiesto. 6.5

Vergani: poco più di 10 minuti ma giocati con voglia e mettendo in evidenza tutta la sua qualità. Un paio di giocate, come l’assist per Schirò sono poesia pura. Più mobile e reattivo che in altre occasioni. L’impressione è che le sue doti potranno emergere quanto più forte sarà l’assetto di squadra intorno a lui, anche perché il ragazzo ha bisogno di sentirsi importante. 7-

Roric: anche per lui pochi minuti nel ruolo di vice Pompetti. Concreto ed efficace ha risposto pienamente ai compiti di contenimento e rilancio che gli erano stati verosimilmente affidati. 6.5

Esposito: non mette conto di ripetersi sulle sue qualità eccezionali, ormai conosciute (purtroppo) anche da molte squadroni europei di prima fascia. E’ sufficiente ricordare che siamo davanti a un giocatore completo che ha un grandissimo talento, un ottima struttura atletica ancora da completare, dribbling, velocità visione di gioco, freddezza da veterano e una capacità con i piedi di mettere il pallone esattamente dove vuole. Prima del match ho parlato con il padre che era un po’ dubbioso sulla permanenza di Seba in nerazzurro. Non perché il ragazzo voglia cercare altre avventure, assolutamente, ma perché… si teme il bisogno di plusvalenza della società. Io non voglio neppure pensare a vederlo con una maglia diversa, ma credo anche, al contrario di tutti quelli che leggo, che si debba restare e tenere lui con i piedi per terra. Deve ancora compiere 17 anni. Il futuro è suo se lui stesso, la famiglia, i procuratori, la società e i tifosi sapranno gestirlo nel modo migliore. 9

All. Madonna: il voto è riferito ovviamente alla partita e le motivazioni sono esposte chiaramente (spero) nella prima parte del post. Ma si può estendere in parte al lavoro di tutta la stagione, perché io vorrei sapere, a parte il meraviglioso Gianca per cui i nostri sono sempre i più forti, chi a ottobre – novembre avrebbe scommesso una lira sull’Inter in finale. Adesso, mister, hai l’occasione per aumentare il tuo voto di… altri due punti. 8

Luciano Da Vite

Foto: i nostri ragazzi festeggiano dopo un goal. Inter – Roma, semifinale della final four del Campionato Nazionale Primavera, finisce 3-0 per noi. Adesso la finale contro la fortissima Atalanta (fonte, Lapresse).

45 pensieri riguardo “Madonna, che Inter!!!

  1. In extremis, faccio anche io i più cari auguri a Luciano. Condivido in toto le considerazioni fatte nel report, in particolare il grande lavoro svolto da mister Madonna sia a livello di gruppo che a livello di singoli (in particolare con Nolan e Salcedo).

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  2. Disamina sempre ricca di dettagli tecnici e realistici, in cui é indispensabile essere più realisti del re. Però se venisse davvero sacrificato Sebastiano sull’altare delle plusvalenze in nome di un Barella qualsiasi (il furto dell’anno a sentire le condizioni richieste quando il signor Giulini pochi mesi fa ha pagato tanti soldi per un paracarro come Cerri) allora davvero bisogna fare riflessioni serie.

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  3. è da un po’ che non scrivo nel blog ma ho sempre seguito le tante interessanti considerazioni…da tifoso romanista riporto la mia prospettiva sull’inter primavera(considero sempre interessante anche una prospettiva di un diciamo “avversario”)….secondo me l’inter è cresciuta veramente tanto quest’anno come convinzione nei propri mezzi e ha trovato i giusti equilibri considerando il numero elevato di attaccanti fortissimi…ieri era evidente come l’inter avesse preparato la gara sulla roma e la roma non l’avesse prepara in relazione all’inter…molto bravo madonna…inter ha preso contromisure perfette..perchè veramente raramente ho visto d orazio e cangiano non arrivare quasi mai all’uno contro uno…altra differenza..è che roma ha giocatori un po’inconsistenti a livello atletico(frutto anche della vecchia gestione conti che metteva al primo posto la tecnica non dico da fermo ma quasi..ora vedi la roma u15 le squadre hanno molto più atletismo)…esempio di ieri semeraro era in vantaggio 5 metri su gavioli….gavioli è arrivato 5 metri davanti senza problemi….inter come singoli vabbè ovviamente esposito di un altro pianeta..è un predestinato senza bisogno di altri commenti….anche nolan e salcedo grandissima partita…p.s aggiungo che pezzella ha la stessa età di pompetti..entrambi 2000..lo sottolineo perché per me pompetti-pezzella è stato uno dei duelli a distanza più belli di questo campionato….rappresentano due eccellenze come registi del campionato primavera…e hanno punti di forza per me diversi ma punti deboli simili…entrambi per sfondare hanno necessariamente bisogno di completarsi..ma hanno le qualità per poter emergere in un ruolo difficile

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  4. sono d’accordo che inter ha meno peso atletico rispetto alle annate scorse..però sinceramente non la considero mancante in questo aspetto…per me gavioli,grassini,corrado,salcedo..è gente che ha sprint e gamba…diciamo che l’inter è sempre stata eccellente dal punta di vista atletico..quest’anno è normale..però per me non carente

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  5. L’Inter è fuori dal Financial Fair play e non è obbligata a fare plusvalenze . I giornalai come sempre scrivono falsità sul nostro conto . Quindi Seba se , speriamo di no , dovrebbe lasciarci non è per fare plusvalenza. Ottimo post grazie di avermi citato per la mia disperazione quando vedo commettere errori da dilettanti dai nostri.

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  6. Sembra ceduti zinho ed emmers per 25 milioni.
    Zinho ha fatto una stagione positiva, ma si è rotto per la seconda volta il crociato… Con de vrij godin skrinjar basto i gavrillon … Forse avrei ceduto lui, pur avendo enormi qualità.
    Emmers ha faticato molto in B…

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    1. La penso come Fabio. Per il resto vorrei restare con i piedi per terra,ma l’ipotesi di un quartetto di attaccanti composto da Lautaro,Dzeko,Lukaku e Dibala mi fa volare,,,,

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    2. Sembra Zinho ceduto con diritto di riacquisto (all’estero è ancora permesso), Emmers in prestito. Considera che lo Standard aveva dei diritti sul “cartellino” di Zinho, quindi non saranno 20 ma un po’ meno.
      Credo che sia una buona operazione.

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  7. Il timore è che i giovani forti come zinho ed Esposito verranno comunque cedute per autofinanziare il mercato. Amarezza

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    1. Sicuramente é anche vero che zinho predisposto agli infortuni però la cessione dei vari Esposito e salcedo (sarebbe illogico a questo punto un suo riscatto senza compratore) fa passare la voglia di seguire le giovanili. Non si riuscirà mai a imparare dal caso Zaniolo

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  8. Se lo standard Liegi, che non mi pare sia una società super ricca, è davvero disposta ad investire 25 milioni su zinho ed emmers vuol dire che i due hanno davvero qualità. Mi spiacerebbe davvero vederli ceduti così presto. Soprattutto zinho.
    Pinamonti, Esposito devono devono devono far parte dell’Inter del futuro.
    L’appartenenza è un valore, anche economico e pubblicitario.

    Carlo

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  9. Comunque parlando di Zinho, secondo me il più completo tra i giovani centrali di proprietà (fortissimo Bastoni e discreto Gravillon), gli auguro di superare la sfortunata condizione fisica e di raggiungere i livelli di un de light, perché a parte un po di potenza (deve fare esperienza), è un giocatore completo che potrebbe fare anche il Play difensivo, viste le sue capacità di impostazione. Se non avrà altri incidenti, in 2-3 anni diventa un giocatore da Real

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  10. Anche secondo me zinho ha il potenziale del grande giocatore.

    Piuttosto, mi ruga che la Juve abbia preso Traore dell’empoli. Lo trovo molto superiore, per quello che ho visto, ad Agoume.
    Mi pare uno che è già bravo e diventerà davvero forte. Ma a me piaceva tanto anche Diawara, quando era a Bologna. Quindi…
    Carlo

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  11. U16 2 reti di GNONTO e all’ultimo minuto di recupero CAPPADONNA-
    Ricapitolando Primavera e U16 in finale.
    Se Zinho ed Emmers ,anche a me spiace ,sono stati ceduti penso che la società abbia fatto le sue valutazioni. Noi non abbiamo visto i contratti e non sappiamo quale siano gli accordi. E non è vero che vendiamo i giovani per finanziare la prossima campagna acquisti. Continuate a seguire i giornalai schierati fra un pò diranno che i due sono nel mirino di Real -Barca – biretrocessi -rubentus. Vai col liscio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  12. Zinho dalle ultime informazioni dovrebbe esser stato ceduto con diritto di “recompra”. Il totale dovrebbe essere sui 20 mln (in quanto lo standard aveva un 30%di diritti sulla vendita che perciò vengono scomputati dal totale finale).
    Operazione direi MOLTO intelligente.

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    1. Emmers dovrebbe essere solamente in prestito, come una sorta di bonus per la recompra concessa per Zinho. Ottima operazione anche secondo me.

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  13. Secondo me ci si sta fasciando la testa troppo in fretta su questa operazione Emmers+Zinho allo Standard. Comunque non penso che abbiamo nulla da imparare dal caso Zaniolo. In generale abbiamo sempre ceduto con la recompra o in prestito. Questa volta non è stato fatto. È stato un errore. Poi Zaniolo magari diventerà il nuovo Totti, magari invece sarà il nuovo Alessio Pirri. Staremo a vedere. Abbiamo tirato fuori un sacco di buoni giocatori in questi anni, però non possiamo dire di averne veramente mai rimpianto qualcuno (Cou e Kovacic non valgono, perché non sono cresciuti nel nostro settore giovanile) e lo dico con tutto l’affetto per ciascuno di questi ragazzi.

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    1. Ma poi sicuramente è una roba non campata in aria per fare frettolosamente plusvalenza…secondo me quando abbiamo preso Bastoni lo si è fatto anche con la logica di poter sacrificare Zinho a fronte di offerte irrinunciabili/condizioni particolari (come per esempio i 2 crociati rotti)

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  14. Buona l’operazione Zinho-Emmers, per quanto riguarda Esposito per me è un top. Spero che venga integrato nella rosa della prima squadra e iniziato gradualmente al grande calcio direttamente nell’Inter.
    Continuo a sperare anche in Merola, anche se credo che lui abbia bisogno di un po’ più di tempo.

    Spero anche in Benedetti che mi piace tantissimo.

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  15. Sergio, sei fantastico come sempre. Fino a 2 mesi fa Zinho era ormai perduto come calciatore causa infortuni. Ora che l’Inter allenta il controllo su di lui sarà un giocatore da Real nei prossimi 2 anni. Certo Zaniolo è stato ceduto a poco rispetto a quello che è il suo valore ma per me ha ancora tanto da dimostrare e sinceramente in una squadra che punta ad arrivare tra le prime 3 io ancora non lo vedo titolare. Non è che la Roma abbia fatto scintille quest’anno. Ovviamente la responsabilità dell’insuccesso giallorosso non è di Zaniolo, ma rimpiangerlo così anche no.

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    1. Come puoi leggere ho rimarcato che zinho sembra soggetto a infortuni importanti. Detto questo è un grande calciatore che ha quasi tutto, gli manca forse un po della velocità dei top ma é il difensore più promettente che mi sia capitato di vedere da noi. Subito dietro bastoni e scommetto molto su bettella, che farà un campionato eccezionale e che forse meriterebbe gia una piccola in a. Sembra che il diritto di ricompra non esista più però il prestito di emers fa pensare a un gentleman agreement, che non è sufficiente, ma che fa almeno sperare. Si corre un rischio enorme comunque. Ripeto, la speranza é che il ragazzo si riprenda e trovi continuità dagli infortuni

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  16. Ho parlato con Cagnano che è tornato da noi dopo una stagione molto positiva a Pistoia, in Lega Pro. L’Inter sembra disposta a cederlo, ma vuole in cambio una percentuale molto alta (si parla del 50%) per un’eventuale cessione successiva. Questo riguarda diversi giovani che l’Inter ritiene forti, ma per i quali non vede una prospettiva da Inter. naturalmente questo ostacola le soluzioni perché una squadra di B o Lega pro non investe su un giovane sapendo che se si afferma perderà metà del guadagno ottenuto con la sua crescita formativa. Comunque un campionato di B da titolare (34 partite) è tanta roba per un ragazzo di 20 anni. Quindi ci sono richieste dasquadre di lega che aspirano a salire e da qualche squadra di B.
    In bocca la lupo, Andrea, fai una buona scelta

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  17. Il diritto di recompra non esiste più in Italia con una squadra estera si. Mi risulta che lo Standard Liegi sia Belga (estero) se mi sbaglio correggetemi .

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  18. Non meritavamo assolutamente di perdere . Nonostante la loro fisicità enorme le migliori occasioni per vincere le abbiamo avute noi .Il palo di Seba grida vendetta .Comunque bravi ragazzi e sempre forza INTER. Sull’arbitraggio è meglio lasciar perdere.

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  19. Squadra molto migliorata dal punto di vista della compattezza, Purtroppo si è fatta sorprendere sbilanciata in quella unica occasione,

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  20. Primavera che ha perso contro la squadra migliore del campionato.
    Alcune individualità si sono dimostrate inferiori rispetto alle previsioni. Colidio evanescente , ha buoni colpi ma non conferma quanto si prevedeva visto l’investimento.
    Pompetti esalta perché ha un gran piede, ma non basta per essere un giocatore vero, manca di intensità e fisicità oltre che di resistenza. Sul gol dell’atalanta il suo errore è imperdonabile a 5 dalla fine.
    Esposito ha talento da predestinato ma deve crescere ancora molto fisicamente. Bene i due centrali, sufficienti i laterali. Troppi errori tecnici e di intelligenza calcistica in una squadra che fisicamente non poteva competere con l’atalanta, soprattutto offensivamente.
    Il loro nr 10 e il terzino destro bergamasco, veramente veramente interessanti

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    1. Assolutamente d’accordo. Kulusevski grande giocatore, i nostri hanno però giocato al massimo delle loro possibilità. Su pompetti avevo fatto osservazioni simili in merito al confronto con Salvatore Esposito e credo che difficilmente diventerà un giocatore professionista, a differenza della maggior parte della squadra (Rizzo ad esempio per me farà un’ottima carriera). Colidio deludente in rapporto all’investimento in effetti ma sono rischi che si devono correre visto il suo talento e a 17 anni i rischi sono elevati. Complimenti alla squadra e a Madonna

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  21. Specie se si guarda a tutto il campionato va riconosciuto che l’Atalanta ha meritato il titolo.
    Certo si sarebbe potuto vincere, ma questa volta preferisco dare merito agli avversari che criticare i nostri o altro.
    La stagione è stata superiore alle attese, almeno dopo l’inizio, speriamo di avere una rivincita presto.

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  22. Mister Madonna è stato riconfermato così come lo staff tecnico. Al prossimo anno sperando di vincere il 10 titolo (ONESTAMENTE) e mettere la stella. Facciamo i complimenti ai retrocessi e a quelli che non si sono qualificati per le finali. Forza INTER🔵⚫

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  23. Forza Under 16 e Under 17, ma che dispiacere vedere Chibozo nella juve… speriamo che non diventi quello che prometteva quando era all’Inter.

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  24. Dopo un inizio preoccupante, la primavera è riuscita a riprendersi bene. Madonna merita la conferma.
    . Spero 5anti di vedere Esposito entro due anni utilizzato seriamente in prima squadra.
    A me spiacerebbe vedere zinho e pinamonti ceduti, però se davvero entrassero 40 cucuzze dalla loro cessione, fieri che il settore giovanile confermerebbe ancora una volta la sua utilità.
    Però, credo che il Pina farà il botto, nella prossima stagione. Ha una convinzione notevole.
    Carlo

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  25. Sconfitta anche per l’under 16 in finale… L’opera di juventinizzazione parte dalle sconfitte in finale :-)
    A parte gli scherzi, squadra nerazzurra nelle individualità superiore all’empoli…ma a mio modo di vedere messa in campo in modo pessimo. Bonacina non lo conosco…dal curriculum un mai vincente arrivato all’under sedici interista dopo esser stato in primavere di lazio e atalanta…senza mai vincere…
    Nessuna coralità di manovra che potesse esaltare individualità come peschetola, gnonto, magazzu’.
    Lanci alti e lunghi dalla difesa… Poco comprensibili.
    Ci vuole un cambio di mentalità e di insegnamenti nelle nostre giovanili che a mio parere giocano male rispetto alle individualità…

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  26. Sul piano emotivo, una catastrofe. magari fra qualche giorno si troverà il tempo per provare a ragionare. Voci raccolte ritengo con un certo fondamento, parlano di una decisione di sostituire Bonacina presa già prima delle finali.
    Staremo a vedere perché le voci su madonna si sono rivelate infondate

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