Una squadra molto… Wyllana: Inter U17 – Genoa U17 4-0

Questo match di qualificazione per la final four del campionato nazionale, non mi lasciava tranquillo, in sede di previsione, per diversi motivi.

A Genova (risultato finale, 1-1) avevamo subito nel primo tempo lo slancio aggressivo dei padroni di casa e nella ripresa, pur dominando, eravamo addirittura andati sotto e solo una rete all’ultimo secondo di recupero ci ha permesso di affrontare il ritorno più fiduciosi.

Vero che là abbiamo trovato un campo particolare, di dimensioni molto ridotte e in sintetico, situazioni che non agevolano una squadra abituata a cercare gli spazi per giocare in attacco e far emergere la qualità di alcuni e la forza di altri.

Ma il Genoa aveva appena eliminato la Spal e io ho ancora negli occhi la partita tra Inter e Spal di campionato, giocata il 27 gennaio e finita 0-3.

Poi c’era il problema delle assenze (quelle certe e quelle probabili) e della condizione di alcuni lungodegenti rientrati da poco.

Quelle certe riguardavano soprattutto Boscolo, uomo chiave del centrocampo e Cancello.

Avevo anche parlato con Seba Esposito un paio di giorni prima e avevo saputo che lui, da generoso qual è, giocherebbe sempre e ovunque: Primavera, Nazionale, Under 17. Ma aveva anche aggiunto che all’Inter si stava riflettendo per arrivare all’utilizzo più razionale.

Dunque la sua presenza contro il Genoa era in dubbio .

Seba poi è andato in panca, ma la mossa era rischiosa e comunque denotava la fiducia che Mister Zanchetta aveva nei suoi.

Espo sarebbe entrato solo in caso, deprecabile, di necessità.

Non ce n’è stato bisogno e meglio così.

Ma c’erano altre questioni: bisognava appurare se alcuni ex lungodegenti (Oristanio, Mirarchi, Squizzato, Wieser) rientrati per la verità da qualche tempo, avessero davvero riacquistato la condizione migliore e l’indispensabile tenuta alla distanza.

Poi c’era il problema di alcuni Under 16 che nelle ultime partite si erano integrati nella squadra, ma che ora potevano essere richiamati nel team d’origine, pure impegnato nelle fasi finali.

Ce n’era abbastanza perché un tifoso apprensivo come me non fosse tranquillo.

Poi la lettura della formazione scioglieva alcuni dubbi: fuori effettivamente Espo, fuori (un po’ a sorpresa per me) Cester, ma dentro Casadei e Gnonto.

Questo l’undici iniziale:

Stankovic

Moretti, Cortinovis, Pirola, Dimarco

Casadei, Squizzato, Mirarchi

Oristanio

Bonfanti, Wyllo

Questo sulla carta, per così dire.

Poi quando Casadei avanzava il modulo diventava un 4231, mentre quando Wyllo partiva da lontano (oppure Ori rientrava con slittamento di Mirarchi sulla sinistra) diventava un 442 o addirittura un 4411.

Il Genoa ha cercato di replicare la tattica dell’andata, dando tutto nei primi minuti per cercare di realizzare un pressing alto che impedisse la costruzione dell’azione da parte dei nostri e magari portasse più facilmente al tiro Bamba, l’insidiosa punta di colore.

E in effetti, per una ventina di minuti si è giocato più nella nostra metà campo e loro hanno mancato la porta con un paio di conclusioni non impossibili.

Ma già nel primo quarto d’ora le occasioni migliori sono state nostre.

Al 5’ Bonfanti libera al tiro Ori, ma la conclusione potente del trequartista viene deviata in angolo (da notare che la prova del loro portiere, Agostino, è stata definita ‘straordinaria’ anche da osservatori neutrali).

Intorno al quarto d’ora Ori calcia una punizione centrale da 30 metri: bolide stupendo che però dà solo l’illusione del gol, finendo a lato contro la rete esterna.

Intorno al 20’ l’ultima occasione dell’intera partita per il Genoa, ma Turchet calcia fuori.

Poi sale in cattedra l’Inter, con il suo profeta del giorno, Wyllo.

L’azione del primo gol è fantastica.

I nostri recuperano palla sulla destra della loro area di rigore, a un metro dalla fascia esterna.

Tre tocchi, tutti in verticale sullo stretto, una grande percussione vincente e poi il cross che Wyllo va a prendere di testa per depositarlo in rete.

La conclusione è stata facile (ma bisognava essere lì), la fase finale micidiale: così bella l’azione con cui un nostro uomo si è liberato in dribbling stretto, per poi involarsi e mettere un cross, millimetrico che a me, in quel momento coperto da giocatori avversari, è sembrata di Oristanio (come ad altri presenti che ho consultato).

Invece il sito dell’Inter e altri l’attribuiscono a Moretti.

Se davvero Geme ha fatto questa cosa… meglio ancora.

Con una breve digressione, colgo l’occasione per sottolineare la bellezza del calcio, dove tutto può essere interpretato in modi opposti.

Accanto a me un dirigente genoano relazionava al telefono sull’andamento della partita.

Questa la sua ‘relazione’:

“Stiamo giocando benissimo (vero), ci siamo solo noi in campo (ehm…), perdiamo 1-0, ma solo per un cross finito casualmente a un loro attaccante.”

Un’azione spettacolosa riassunta con: “Un cross casuale”.

E’ un punto di vista come un altro…

Sul gol successivo, al 35’, non ci sono dubbi: splendida giocata di Bonfanti, che controlla un pallone difficile saltando l’avversario già col controllo, filtrante perfetto per Wyllo e conclusione in diagonale imprendibile.

In conclusione di tempo ancora un miracolo di Agostino, che toglie letteralmente dalla porta una conclusione vincente di Bonfa.

Nell’intervallo mister Zanchetta sostituisce Cortinovis con Edu.

La ripresa inizia con l’Inter in totale controllo del match.

Al 48’ una splendida azione Ori – Dimarco con palla per Bonfa che di testa indirizza a rete. Grandioso intervento del portiere che sembra avere… un fatto personale con Bonfa.

Ma tre minuti dopo si smentisce: lui ce l’ha con tutti i nostri. Infatti toglie dal sacco una palla colpita magistralmente di testa da Wyllo su angolo…

Dopo un quarto d’ora, su un altro angolo, la palla arriva a Squizzo, cinque metri fuori area. La spettacolare conclusione al volo finisce, imprendibile, nell’angolino.

Cominciano i cambi, ma quello che non cambia è l’andamento del match.

Entrano via via Cester, Simic, Wieser, Buba, Sangalli.

Noi ovviamente rallentiamo i ritmi gestendo la palla.

Poco prima della fine l’unica parata, priva di difficoltà di Filip.

Poi, quasi alla conclusione del match, l’onnipresente e immancabile Wyllo trova ancora la forza di bruciare i difensori sullo scatto per raggiungere un bel filtrante e battere per la terza soddisfazione personale un portiere fortissimo.

Poi il meritato trionfo riservato all’intero gruppo da genitori e tifosi presenti.

Nulla di definitivo è però stato fatto: testa subito alla final four, dove ci aspettano prove ben più impegnative, a cominciare dalla semifinale contro l’Atalanta, che ha sotterrato di gol i giovani della juve (7-1 nel doppio confronto).

Le pagelle

Filip: mai impegnato, neppure sulle uscite alte in occasione di un paio di corner, perché ci ha pensato la difesa a spazzare. sv

Moretti: nella sua zona si sposta Bamba, cliente pericoloso che in precedenti confronti ci aveva creato difficoltà. Non solo lui lo rende inoffensivo ma lo mette in difficoltà con le sue proiezioni offensive. Ha un altro passo rispetto a quasi tutti i protagonisti del match. Mezzo voto di bonus visto che l’azione che ha portato al primo gol sembra proprio sia stata opera sua. 7.5

Cortinovis: non conosco il motivo della sostituzione a fine primo tempo, ma penso a un problemino fisico perché non aveva assolutamente demeritato. 6.5

Pirola: una roccia insuperabile. Avrà respinto 30 palloni di testa, allontanandoli dall’area e nell’uno contro uno risulta insuperabile. Per esperienza, senso della posizione e struttura fisica deve considerarsi un fuori categoria. 7+

Dimarco: anche nei primi minuti, quando il Genoa pressava alto, non è mai andato in difficoltà. Pronto a proporsi e a far pesare oltre alla buona tecnica di base, la sua indiscutibile prestanza fisica. 7

Casadei: grande prestazione dell’ex cesenate che ha svolto con successo il doppio compito di centrocampista aggiunto e di esterno. Insidiose alcune proiezioni offensive, prezioso e di qualità il lavoro svolto a sostegno. 7

Squizzato: è stato sufficiente che gli infortuni che lo hanno spesso tormentato venissero lasciati alle spalle per rivedere lo ‘Squizzo’ che tante speranze aveva suscitato in me (e non solo) sin dagli esordienti. Ottima struttura fisica (ha giocato quasi sempre sotto età, sin da piccolo) forza, visione di gioco, buona tecnica e un gran tiro da fuori evidenziato proprio in occasione del terzo gol. Gioca con continuità da poco, se riuscisse a migliorare sul piano dell’agilità, sarebbe davvero completo. 7+

Mirarchi: altro giocatore tormentato in stagione dagli infortuni, che però si è fatto trovare pronto al momento giusto. Al contrario di alcuni compagni non ha una struttura atletica importante, ma sa giocare la palla a terra con qualità e soprattutto nel nuovo ruolo di centrocampista si esprime con una intensità ragguardevole. 7

Oristanio: “Gae” è il mio pallino. Con la sua velocità, il suo controllo in corsa impeccabile, la fantasia, il dribbling quasi mai fine a se stesso e il tiro folgorante, quando è al top sa far svoltare qualunque squadra. Penso che possa ancora crescere, persino di statura, certamente sul piano muscolare. Non dovesse arrivare ad alti livelli sarebbe una delusione. 7.5

Bonfanti: grandissima prestazione del Bonfa, non a caso promosso titolare nella formazione U17 dell’Europeo. Giocatore di grande forza fisica, ottimo colpitore di testa, in possesso di un tiro impressionante per rapidità di coordinamento e precisione, in occasione del secondo gol ha mostrato anche una tecnica e una intelligenza calcistica notevole. Il suo controllo e l’assist verticale per Wyllo dovrebbero venir insegnati nelle scuole calcio. 7.5

Wyllo: per una volta lascio la parola ai redattori di ‘Giovanili nazionali’ che lo hanno premiato come miglior giocatore del match con queste motivazioni:

“In soli 7 minuti (dal minuto 28 al minuto 35) annichilisce la retroguardia rossoblù con due goal in sequenza.

Autentico mattatore della gara, prima sale in cielo a raccogliere di testa un cross di Moretti spedendo la palla in buca d’angolo sotto l’incrocio; poi, lanciato in profondità, sfrutta la sua dote migliore bruciando i difensori genoani e, a tu per tu con il portiere avversario, è freddissimo a batterlo con un secco rasoterra.

Realizza l’ “hat trick”personale sul finire del match infilando ancora l’estremo difensore rossoblù con una conclusione potente e precisa.

Abbina potenza a rapidità, senso del goal a straordinaria freddezza in area.

Nonostante l’altezza non sia il suo punto di forza, si dimostra un GIGANTE!!!

IMMARCABILE!

Di mio aggiungo solo che è una forza della natura: ha corso come un invasato per tutto il tempo, imperversando nell’intero fronte d’attacco, ma rendendosi utile anche in copertura. Ricordo in particolare un suo importante recupero difensivo da ultimo (!) uomo. 9

Alcides: entra al posto di Cortinovis e non lo fa assolutamente rimpiangere. Sicurissimo in fase difensiva, pulito negli interventi, è anche un pericolo sui calci franchi, in attacco . 7

Cester: da sempre titolare insostituibile (addirittura sotto età in molte partite della scorsa stagione) ha lasciato il posto inizialmente a compagni forse in migliore condizione o per qualche problemino fisico. Quando è entrato però ha fornito il solito prezioso contributo nello sviluppo delle due fasi. 6.5

Simic: non è facile sostituire Ori, tra l’altro in un momento in cui il risultato è scontato e la squadra più che altro si preoccupa di gestire. Lui tra l’altro ha doti diverse rispetto al campano, ma le ha messe in campo al servizio della squadra. 6.5

Wieser: è il solito giocatore, delizioso in alcune giocate e sul piano tecnico, in crescita come struttura atletica e forza fisica, ma ancora sotto il livello di molti avversari. Perde qualche tackle ma compensa questo limite quando si deve esprimere calcio propositivo. Crescerà. 6.5

Buba: qualche spunto irresistibile, non sempre concretizzato al momento dell’ultima giocata. Tuttavia tiene in continua apprensione la difesa genoana, rappresentando un pericolo costante. 6.5

Sangalli: pochi minuti per il nostro grande ‘Sanga’. Capitano e leader delle formazioni più giovani, regista basso combattivo e dotato di ottima visione di gioco. Sta crescendo atleticamente, anche lui, ma al momento paga qualcosa rispetto a compagni più pronti. Pochi minuti, strameritati per partecipare a pieno titolo alla felicità generale. sv

All. Zanchetta: volevo dargli un voto più… basso in attesa dell’esito delle partite che decidono la stagione, anche per… scaramanzia. Ma qui valutiamo come ha preparato la partita, le scelte tecniche e tattiche, la condizione fisica con cui ha portato i suoi uomini al momento cruciale. Ci sarà tempo per dargli il voto che spero e non dico. 8

Luciano Da Vite

Foto: Inter batte Genoa 4-0 nella partita di ritorno valida per la qualificazione per la final four del Campionato Nazionale Under 17. Mattatore della partita, Wilfried “Wyllo” Gnonto (fonte Inter.it).

31 pensieri riguardo “Una squadra molto… Wyllana: Inter U17 – Genoa U17 4-0

  1. Nella querelle con Luciano… Della fortuna dei principianti… L’ennesimo mattone a mio favore…
    Ho fatto un solo nome del mondiale under 20, praticamente sconosciuto a tutti…
    “Un nome poco conosciuto tra i giocatori del mondiale under 20.
    Serhiy Buletsa
    Esterno alto sx, trequartista, baricentro basso, tecnico, con alto q.i calcistico.
    Interessante…”

    Ha portato in finale l’ucraina…
    Che bello esser incompetenti ma prenderci cosi spesso…

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    1. Fabio, Buletsa non è un illustre sconosciuto… l’avevamo già incontrato l’anno scorso in Youth League e già allora era sembrato “fortino”

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      1. A me son piaciuti il terzino tascabile Palacios dell’Ecuador, i 2 attaccanti del Mali, il 10 coreano e Soto degli Usa… non l’argentino che si vocifera vogliamo prendere in sinergia col Genoa e qualche altro che non ricordo

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  2. Per quanto riguarda la Nazionale Under 20 italiana, una squadra dalla proposta di gioco non particolarmente gradevole, con un terzino di ruolo adattato a centrocampo togliendo qualità ma aggiungendo polmoni, che non ha mai dato l’impressione di essere superiore agli avversari, con un Bellanova assolutamente irriconoscibile, e in semifinale un Pinamonti insufficiente, ma autore di un mondiale più che positivo.

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  3. Gli ultimi 20 minuti di INTER_ROMA 3-0 un solo calciatore in campo SEBASTIANO ESPOSITO SPETTACOLAREEEEEEEEEEEEEEEEEEE

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  4. Un caro augurio di buon compleanno, a Luciano, con cui spesso e volentieri ci si punzecchia, ma per il quale nutro un’enorme stima! Un abbraccio!

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  5. Buon Compleanno Luciano anche da parte di tutto il settore giovanile a te tanto caro. 🎉🎉🎉🎂💪#Forza Inter 🔵⚫

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  6. Tanti auguri Luciano.
    Sono curioso di vedere l’evoluzione di Gnonto. Se cresce… questo può arrivare davvero ad alti livelli.

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  7. Credo che con Seba le classiche frasi non bisogna avere fretta, lasciamolo crescere con calma, attenzione a non bruciarlo non valgano.
    Tocca la palla in modo diverso, si muove in modo diverso, vede calcio in modo diverso dagli altri.
    A mio parere l’anno prossimo una stagione di Primavera piena sarebbe sprecata. Dobbiamo avere coraggio con Seba
    Sogno una futura coppia di attaccanti Esposito – Pinamonti.
    Anche se da Pinamonti mi aspettavo qualcosa di più a livello di crescita fisica.
    Italia under 20 abbastanza triste in generale in tutto il torneo ma ieri è stata anche sfortunata. Subito gol nel momento migliore e furto finale.
    Va anche detto che la loro espulsione è stata ridicola.

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  8. grazie a tutti per gli auguri A Fabio dico che ricambio la stima. E’ certamente un tifoso molto competente. Assai più di me, per esempio.Solo che resto dell’idea che la competenza di un tifoso sia cosa completamente diversa da quella di un allenatore.
    Sul Pina ho visto solo la prima mezz’ora e secondo me ha giocato in modo straordinario. Lo considero pronto per una media di A.
    Nicola: se si chide davvero per Agoumè sono come te: felice. A me piace moltissimo.

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    1. Agoume sembra un calciatore molto interessante. Magari non molto rapido, ma con tecnica e forza fisica. Per quanto riguarda Esposito, ogni volta che lo vedo giocare mi sembra potenzialmente fortissimo. Anche più di Pinamonti che potrebbe già da ora stare nella rosa dell’Inter. A meno di non comprare giocatori talmente forti da fargli fare troppa panchina.

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  9. Dagli highlight mi sembra pero’ che, almeno nella prima parte della partita, ci e’ andata parecchio bene, se la Roma fosse passata, sicuramente sarebbe stata dura … Sono curioso di leggere cosa ne pensa Luciano.

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  10. Il post lo pubblico in serata. Qualcuno che si è registrato ed ha scaricato l’app riesce a fare uno schema dei vari passaggi? Così magari lo condivido in una sezione “help” del sito. Emiliano

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  11. Pinamonti si è infortunato . Domani farà gli accertamenti e si saprà qualcosa di più preciso Non potrà partecipare al mondiale U21. Peccato sarebbe stata un ‘arma in più per U21.

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